Categorie
Caraibi Idee di Viaggio vacanza natura vacanze avventura Viaggi

L’Isola di Mona, un angolo di paradiso a Porto Rico

L’Isola di Mona è un piccolo gioiello nascosto dei Caraibi, un’isola situata tra la Repubblica Dominicana e Porto Rico e che spesso viene paragonata alle isole Galápagos per la sua straordinaria biodiversità.

Questo angolo remoto e poco conosciuto del nostro pianeta è in grado di offrire un’esperienza unica per gli amanti della natura, dell’avventura e delle spiagge incontaminate e per chi vuole connettersi pienamente con la natura selvatica dell’isola.

Storie e curiosità sull’Isola di Mona

L’Isola di Mona ha una lunga ed affascinante storia, che risale a migliaia di anni fa. I primi abitanti di quest’isola, infatti, furono gli Arawak, una popolazione indigena che lasciò numerose tracce della propria cultura, tra cui diversi petroglifi ed utensili, ritrovati in alcuni scavi archeologici degli anni ottanta. Nel corso dei secoli, l’isola è stata un punto strategico per molti navigatori europei e, durante il periodo coloniale, divenne un rifugio per numerosi pirati e contrabbandieri.

Il parco naturale del Mona and Monito Island di Porto Rico

L’Isola di Mona è conosciuta per la sua incredibile biodiversità e con una superficie di circa 55 chilometri quadrati, è la terza isola più grande del territorio di Porto Rico, anche se è abitata solo da pochi di ranger e ricercatori. Questo isolamento ha permesso alla fauna e alla flora dell’isola di svilupparsi e proliferare in modo unico, rendendo l’isola di Mona un vero e proprio santuario naturale. Tra le specie di animali più interessanti, si può trovare l’iguana di Mona, un rettile endemico e ormai in via di estinzione.

Proprio per queste sue caratteristiche uniche, l’intera isola è protetta come parte del Mona and Monito Islands Nature Reserve. Questa riserva naturale viene gestita dal Dipartimento delle risorse naturali e ambientali di Porto Rico, che ne limita l’accesso per preservarne l’ecosistema. Le visite, dunque, sono regolamentate, e i visitatori devono ottenere alcuni permessi speciali per accedere all’isola, garantendo così un’esperienza esclusiva e rispettosa per l’ambiente e la natura che lo popola.

Come arrivare all’Isola di Mona

Raggiungere l’Isola di Mona richiede un’attenta pianificazione. Non ci sono voli commerciali diretti verso l’isola, né traghetti regolari che collegano l’isola alla terraferma. Tuttavia, ci sono due principali opzioni per arrivarci:

Barca privata o charter da Porto Rico

Il modo più comune che viene utilizzato per raggiungere l’Isola di Mona è noleggiare una barca privata o un charter, che da Porto Rico porterà comodamente i visitatori sull’isola.
Le città di Mayagüez e Cabo Rojo sono i punti di partenza più convenienti per organizzare questo viaggio, che in barca può durare dalle 3 alle 6 ore, a seconda anche delle condizioni del mare e del tipo di imbarcazione che viene utilizzato.

Tour organizzati

Un altro modo per raggiungere l’isola di Mona è affidarsi a diversi operatori turistici, che offrono tour organizzati con guida sull’isola. Questi tour includono, quindi, non solo il trasporto, ma anche i permessi necessari e la presenza di guide esperte, le quali possono arricchire l’esperienza dei visitatori con informazioni dettagliate sulla storia dell’isola e sulla flora e la fauna di questo angolo di paradiso.

Permessi e regolamentazione per visitare l’isola

Prima di partire per l’Isola di Mona, come già citato in precedenza, è essenziale ottenere i permessi necessari, che vengono rilasciato dal dipartimento delle risorse naturali e ambientali di Porto Rico, l’istituto che gestisce l’accesso all’isola. I permessi possono essere richiesti tramite il sito web ufficiale dedicato o presso gli uffici locali in Porto Rico. Da tenere a mente è il fatto che il numero di visitatori è limitato per preservare l’intero ecosistema, quindi è consigliabile pianificare e prenotare con largo anticipo.

Cosa vedere e cosa fare sull’Isola di Mona

Vista del mare caraibico

Fonte: iStock

Vista del Mar dei Caraibi e del suo colore cristallino

Esplorare le spiagge incontaminate

L’Isola di Mona vanta alcune delle spiagge più belle e incontaminate dei Caraibi. Le spiagge di quest’isola sono caratterizzate da sabbia bianca e acque cristalline, ideali per rilassarsi, nuotare e fare snorkeling ed immersioni. Tra queste fantastiche spiagge ci sono:

  • Playa Sardinera, che si trova sulla costa nord-orientale ed è una delle spiagge più accessibili e dove è possibile effettuare snorkeling;
  • Playa Mujeres, una spiaggia che si trova sulla costa sud-occidentale ed è conosciuta per le sue acque tranquille e la sua bellezza mozzafiato;
  • Playa Pajaros, situata sulla costa nord-occidentale, è la spiaggia più isolata dell’isola e perfetta per chi cerca tranquillità e contatto diretto con la natura.

Il luogo ideale per fare snorkeling ed immersioni

Le acque intorno all’Isola di Mona sono un paradiso ed il posto ideale per tutti gli appassionati di snorkeling ed immersioni. La barriera corallina che circonda l’isola è la casa di una straordinaria varietà di vita marina, tra cui tartarughe, razze, squali e una miriade di pesci colorati che rendono questo mare caraibico così unico. Alcuni dei migliori siti per le immersioni includono:

È possibile fare immersioni a Los Ingleses, dove sono presenti diversi pesci tropicali ed una vasta varietà di coralli, oppure a Cueva de los Tribuneros, che è una grotta subacquea dove è possibile avvistare fra le diverse specie marine, anche gli squali che popolano queste acque cristalline.

Esplorazione delle grotte dell’Isola di Mona

Le grotte sono una delle caratteristiche più affascinanti dell’Isola di Mona. Su quest’isola si trovano oltre 200 grotte, la maggior parte delle quali contengono testimonianze storiche dei primi abitanti Arawak dell’isola. Alcune delle grotte più note sono Cueva del Capitán, conosciuta per il suo carattere storico, grazie alla presenza di diverse pitture rupestri e la sua storia leggendaria legata ai pirati, e Cueva de los Murciélagos, una grotta abitata da una grande colonia di pipistrelli, che offre uno spettacolo naturale quando questi animali abbandonano il buio della grotta con il calare del sole al tramonto.

Consigli Utili per visitare l’Isola di Mona a Porto Rico

Per chi vuole partire alla scoperta di questa meravigliosa isola dei Caraibi, è molto importante organizzare adeguatamente alcuni aspetti. In primis l’abbigliamento. Infatti, per chi ha intenzione di visitare l’Isola di Mona è importante sapere che qui è possibile sia passare le giornate in spiaggia e fare immersioni, ma allo stesso tempo sono presenti numerosi percorsi lungo tutto il territorio. Pertanto, è consigliato un abbigliamento leggero e traspirante, un costume da bagno, ma anche scarpe comode da trekking per immergersi nella natura portoricana.

Non essendoci negozi o ristoranti, inoltre, partendo da Porto Rico è necessario effettuare una scorte di alimenti prima di soggiornare sull’isola e non incorrere in eventuali carenze di cibo o acqua.

È anche fondamentale rispettare l’ambiente in quanto l’Isola di Mona si può considerare molto fragile sotto questo punto di vista e dunque è necessario salvaguardare flora e fauna uniche nel loro genere.

Ultimo consiglio, ma non per importanza, prima di visitare questa parte dei Caraibi è necessario considerare le condizioni meteorologiche, in quanto clima tropicale e soggetto non solo a frequenti piogge in alcuni periodi dell’anno, ma anche ad uragani tra giugno e novembre.

L’Isola di Mona è un paradiso nascosto che offre un’esperienza di viaggio unica e indimenticabile. Dalle spiagge incontaminate alle grotte storiche, passando poi per la scoperta dalla scoperta della fauna selvatica fino alle immersioni spettacolari. L’Isola di Mona ha qualcosa da offrire per ogni tipo di viaggiatore.

Categorie
Arcipelago Toscano Idee di Viaggio mare spiagge Vacanze Con Bambini Viaggi

Le spiagge più belle dell’Isola d’Elba per una vacanza con i bambini

L’Isola d’Elba, incastonata nel Mar Tirreno, è una destinazione ideale per una vacanza in famiglia. Con le sue spiagge mozzafiato, le acque cristalline e un’atmosfera accogliente, l’isola offre un’esperienza unica per grandi e piccini. In questo articolo, esploreremo alcune delle spiagge più belle e adatte alle famiglie che rendono l’Isola d’Elba un luogo perfetto per trascorrere le vacanze estive.

Tra le numerose spiagge che punteggiano l’Elba, infatti, alcune sono particolarmente adatte per una vacanza con i bambini. Queste spiagge offrono ampie insenature raggiungibili in auto con brevi tratti a piedi, permettendo di godersi un mare meraviglioso e una vacanza spensierata.

Spiaggia di Cavoli

La spiaggia di Cavoli sull’Isola d’Elba è un vero paradiso per gli amanti del mare. Con la sua sabbia dorata e finissima, le acque cristalline e l’atmosfera selvaggia, questa spiaggia offre un’esperienza unica per tutta la famiglia. Circondata da una vegetazione rigogliosa e da scogliere pittoresche, la bellezza naturale di Cavoli è indescrivibile, proprio da cartolina. Nonostante la sua posizione appartata, la spiaggia offre servizi essenziali come stabilimenti balneari, lettini e ombrelloni. È il luogo ideale per rilassarsi, fare il bagno e godersi la tranquillità della natura circostante.

Spiaggia di Cavoli su Isola d'Elba

Fonte: iStock

La spiaggia di Cavoli

Spiaggia di Marina di Campo

La seconda spiaggia più lunga dell’Elba, con quasi 1200 metri di arenile. Questa spiaggia è famosa per la finissima sabbia dorata, l’esposizione meridionale e il contesto naturale e paesaggistico in cui si trova. Conserva ancora alcune aree dunali intatte, dove fiorisce il giglio di mare con i suoi bei fiori bianchi profumati. Questa spiaggia è ideale per le famiglie con bambini piccoli, che possono giocare con la sabbia e fare il bagno in acque basse che degradano dolcemente.

Spiaggia della Paolina

Intitolata alla sorella di Napoleone, si racconta che amasse prendere il sole sull’isolotto situato a pochi metri dalla riva. L’isolotto è facilmente raggiungibile a nuoto o a piedi, poiché il fondale è poco profondo. La Spiaggia della Paolina ha un fascino naturale unico, grazie alla trasparenza dell’acqua, al meraviglioso fondale e al folto bosco di lecci circostante. La spiaggia è molto stretta, con una larghezza di circa 6 metri nei punti più ampi, e lunga meno di un centinaio di metri, ed è composta da sabbia mista a sassolini.

Spiaggia di Fetovaia

Una delle spiagge più suggestive dell’isola, caratterizzata da un magnifico contesto naturale con sabbia dorata, scogliere granitiche e un mare che varia dal blu intenso al verde chiaro. Lunga circa 200 metri e larga fino a 40 metri, la spiaggia è composta da sabbia granitica dorata e fine. È protetta da un promontorio selvaggio (Punta Fetovaia) ricoperto dalla macchia mediterranea che si estende per circa 800 metri. Nelle giornate tranquille, è l’ideale per un’escursione in pedalò. La spiaggia è riparata da quasi tutti i venti, rendendola perfetta per i bambini piccoli.

Spiaggia di Fetovaia su Isola d'Elba

Fonte: iStock

La spiaggia di Fetovaia

Spiaggia di Nisporto

Situata in uno dei golfi più affascinanti dell’Elba, in un anfiteatro naturale formato dai rilievi di Serone delle Cime, Capannone e Colle Pecorara, coperti da un fitto bosco e macchia mediterranea. Il fondale digrada dolcemente nel mare turchese, consentendo piacevoli passeggiate in acqua e rendendo la spiaggia molto amata dalle famiglie con bambini che si divertono a giocare sulla riva con secchiello e paletta. La Spiaggia di Nisporto è al centro di una baia a forma di ferro di cavallo, con una bella scogliera che la circonda e la protegge dai venti, esponendola solo a quelli provenienti dal quadrante nord e nord-ovest.

Spiaggia di Sansone

Questa spiaggia selvaggia e incontaminata è caratterizzata da ciottoli bianchi levigati, con tratti minori di sabbia e sassi più grandi per sdraiarsi. Una scogliera bianca alle spalle, ricoperta dalla macchia mediterranea, la protegge dai venti e crea un’atmosfera scenografica. Grazie al fondale di sassolinie alle acque cristalline, la Spiaggia di Sansone è ideale per lo snorkeling e per ammirare i fondali marini.

Spiaggia di Sansone su Isola d'Elba

Fonte: iStock

La spiaggia di Sansone

Queste sono solo alcune delle bellissime spiagge dell’Isola d’Elba che offrono un ambiente e un contesto adatto alle famiglie. Oltre alle spiagge, l’isola offre anche molte altre attività per divertirsi, come escursioni in bicicletta, passeggiate panoramiche, visite ai musei e ai borghi storici. Inoltre, i ristoranti dell’isola offrono prelibatezze culinarie a base di pesce fresco e prodotti locali: insomma, quest’isola saprà sicuramente stupirvi con le sue bellezze!

Categorie
Idee di Viaggio itinerari itinerari culturali musica Napoli Viaggi

A Napoli, sui luoghi amati da Pino Daniele

Napule è mille culure” cantava Pino Daniele, artista partenopeo legato indissolubilmente alla sua splendida Napoli. Un capolavoro intramontabile che descrive con delicatezza e amore tutta la bellezza di questa città campana affacciata sull’incantevole golfo sorvegliato dal Vesuvio. E non c’è modo migliore di celebrare il ricordo di Pino Daniele che conoscerne la sua storia. A Napoli, tra i rioni e le viuzze che si snodano tra le case e i palazzi antichi, è possibile prendere parte a un tour dedicato all’artista partenopeo, alla scoperta del lato musicale e artistico di una delle città più belle del mondo.

Eventi a Napoli per ricordare Pino Daniele

Dopo la sua morte, avvenuta nel 2015, ogni anno il 4 gennaio si ricorda Pino Daniele. Sono svariati gli eventi che vengono organizzati nella sua città per celebrare lui e la sua arte, a partire dal famoso Caffè Gambrinus, in pieno centro e proprio accanto a Piazza del Plebiscito: in questo locale, fra i primi dieci a fa parte dell’Associazione Locali storici d’Italia, gli artisti si esibiscono con alcune cover live dell’artista.

Il tour di Napoli sulle note di Pino Daniele

Seguire le testimonianze e la storia artistica e personale di Pino Daniele a Napoli è un viaggio emozionante e curioso. Ogni anno la Delegazione FAI di Napoli organizza un vero e proprio tour cittadino, “Napule è… i luoghi del cuore di Pino Daniele”: un’occasione per ripercorrere in parte la sua storia, tra i vicoli e i palazzi che lo hanno ispirato. Napoli si lascia scoprire così a passo lento, percorrendo a piedi il dedalo di vicoli contorti che compongono il centro storico della città. Sul sito ufficiale FAI è possibile consultare le future date del tour con i relativi prezzi dei biglietti.

Vicolo dedicato a Pino Daniele

Fonte: ANSA

Vicolo dedicato a Pino Daniele, Napoli

I luoghi del cuore di Pino Daniele a Napoli

Napule è ‘na cammenata / inte viche miezo all’ato” e proprio con una passeggiata “tra i vicoli in mezzo agli altri”, si ripercorre la storia del compianto cantautore partenopeo.

Pino Daniele è nato e cresciuto nel ventre di Napoli, spostandosi dal Porto a piazza Santa Maria La Nova, con le sue scale che furono il suo primo palcoscenico sul quale si esibiva davanti agli amici. Si è formato per le strade del centro storico, tra Spaccanapoli, i Decumani, piazza del Gesù e via dei Tribunali. È qui che si raccontano vari e curiosi aneddoti durante il tour guidato.

Spaccanapoli, quartiere in cui ha vissuto Pino Daniele

Fonte: 123RF

Quartiere Spaccanapoli

Percorrendo il cuore di Napoli si raggiunge anche la sua modesta casa natale, luogo in cui è cresciuto insieme alle sue “zie”, che si racconta gli regalarono la sua prima chitarra.

Si passa per l’istituto Diaz, scuola che ha frequentato, che nell’anno della sua prematura scomparsa lo ha voluto ricordare e continua a farlo da allora. Proprio qui, sulle scale della scuola Pino Daniele suonò la sua prima chitarra, muovendo i primi passi verso un sogno musicale che pochi anni dopo sarebbe diventato realtà.

Il tour prosegue verso il Conservatorio, fino a raggiungere via Donnalbina, nel quartiere San Giuseppe e a due passi da piazza Santa Maria la Nova, nei pressi della quale (in Largo Ecce Homo) si trova il vicoletto intitolato all’artista: qui spicca una sua raffigurazione murale in compagnia della sua amata chitarra, un’opera che sembra voglia ispirare le nuove generazioni.

Murales dedicato a Pino Daniele, nel cuore di Napoli

Fonte: ANSA

Vicolo dedicato a Pino Daniele, Napoli

Nel corso del tour viene raccontata la storia del cantante, la sua musica e gli aneddoti di una vita trascorsa tra i monumenti, le strade e le piazze che hanno ispirato l’arte intramontabile del “mascalzone latino”. Ne è un esempio la canzone “Fortunato“, dedicata a un personaggio della Napoli di alcuni decenni fa, quando Pino Daniele era un ragazzo: parlava di Fortunato Bisaccia, noto “tarallaro” che girava per i vicoli della città. Ma anche nelle composizioni “Jesce Juorno” e “na tazzulella ‘e cafè” emergono i tratti distintivi, tra musica, tradizioni e aromi, di un legame eterno con la Città del Sole.

Cosa c’è di meglio, infine, che concludere il viaggio alla scoperta della Napoli musicale di Pino Daniele con un gustoso aperitivo, assaporando alcune delle bontà tradizionali partenopee? Se cullati dalle note dell’immortale maestro, allora, ancor meglio.

Categorie
Costa Azzurra Idee di Viaggio lusso Montecarlo Viaggi

Dove dormire a Montecarlo: guida ai quartieri e hotel migliori dove alloggiare

Montecarlo, gioiello scintillante della Costa Azzurra, non è solo sinonimo di lusso e glamour, ma anche di ospitalità eccezionale. Se stai pianificando una fuga romantica, una vacanza in famiglia o un viaggio d’affari, scegliere il quartiere giusto per il soggiorno è fondamentale per vivere la città al meglio. Esploriamo i quartieri più rinomati di Montecarlo per scoprire i luoghi migliori dove dormire nel Principato di Monaco per un’esperienza indimenticabile!

Montecarlo

Montecarlo, il quartiere più famoso del Principato di Monaco, è un emblema indiscusso di lusso, glamour e raffinatezza, che attrae visitatori da ogni angolo del pianeta con le sue boutique eleganti, i ristoranti stellati e gli alberghi più esclusivi, come l’Hotel de Paris, l’Hermitage e il Metropole, ma anche moderni boutique hotel di grandi catene internazionali come Fairmont e Novotel. Passeggiando lungo il Carré d’Or, la zona più prestigiosa, si possono ammirare le vetrine delle più blasonate firme dell’alta moda e dell’alta gioielleria.

Al centro di questa cornice scintillante, troneggia il Casinò di Montecarlo simbolo del glamour monegasco. Progettato dal celebre architetto Charles Garnier e inaugurato nel 1863, è un capolavoro di architettura Belle Époque, la sua facciata monumentale e gli interni sontuosi hanno fatto da sfondo a innumerevoli film e romanzi. Considerato un vero tempio del gioco d’azzardo, è uno dei casinò più famosi al mondo e attira ogni anno giocatori e curiosi da tutto il mondo con diverse sale dedicate a roulette, blackjack, slot machine, poker, e prestigiosi eventi internazionali.

Con un’ampia scelta di hotel di lusso, Montecarlo è la zona migliore dove alloggiare per chi vuole concedersi una vacanza lussuosa, senza badare a spese, tra casinò e vita notturna.

Larvotto

Fronte mare, sulla costa a nord di Montecarlo, si estende la spiaggia del Larvotto, l’arenile pubblico del Principato, frequentato anche da famiglie con bambini, che invita a rilassarsi al sole o fare passeggiate sul lungomare affollato di bar, boutique e locali di tendenza. E’ la zona ideale per una vacanza balneare, soggiornando in lussuosi resort come il Meridien Beach Plaza, che dispone di spiaggia privata, e il Monte Carlo Bay.

Monaco-Ville

Monaco-Ville, conosciuto anche come “La Rocca”, è il cuore storico del Principato. Sorge su uno sperone roccioso a picco sul mare circondato da antiche mura che racchiudono i principali monumenti e luoghi d’interesse. Primo fra tutti il Palazzo dei Principi, residenza ufficiale della famiglia Grimaldi dal XIII secolo, un complesso architettonico che ha subito svariate modifiche nel corso dei secoli. Da visitare anche la Cattedrale dell’Immacolata Concezione, in stile romanico-bizantino, che risale al XIX secolo e custodisce le tombe dei Principi di Monaco. Mentre il Museo Oceanografico, fondato da Principe Alberto I nel 1910, è un’istituzione di fama mondiale che ospita una straordinaria collezione di reperti marini e acquari con pesci provenienti da tutto il mondo. Dalla cima della Rocca, si può ammirare un panorama impareggiabile che dal Principato di Monaco spazia sul porto turistico e sulla costa francese.

Nelle stradine di Monaco-Ville si respira un’atmosfera unica, fatta di storia, tradizione e mondanità; i numerosi ristoranti, bar e locali offrono la possibilità di gustare la gastronomia locale e di immergersi nella cultura monegasca. E’ quindi il luogo ideale per chi desidera vivere un’esperienza autentica nel cuore del Principato. Tuttavia, trattandosi di un quartiere storico, non sono presenti alberghi, ma sono disponibili eccellenti appartamenti in affitto.

Quartiere Fontvieille Montecarlo

Fonte: iStock

Quartiere Fontvieille, Principato di Monaco

La Condamine

Situato ai piedi Rocca e affacciato sul Port Hercule, La Condamine è un quartiere vivace e dinamico, dove storia e modernità si fondono armoniosamente. Vero e proprio crocevia di culture, è un paradiso per gli amanti dello shopping e della gastronomia. Le sue vie principali, come la Rue Grimaldi, sono fiancheggiate da boutique di alta moda, negozi di artigianato locale e gallerie d’arte. Ristoranti e locali cosmopoliti propongono una varietà di piatti tipici monegaschi e cucina internazionale. Un melting pot di tradizioni e sapori che rende il quartiere un luogo vivace e multiculturale.

Il mercato della Condamine, con i suoi profumi e colori mediterranei, offre un’esperienza sensoriale indimenticabile. La Piazza d’Armes, circondata da edifici storici, è stata testimone di eventi cruciali per la storia del Principato. Le origini di La Condamine risalgono infatti al XIII secolo, quando era un piccolo borgo di pescatori. Nel corso dei secoli, il quartiere si è ampliato e ha acquisito importanza grazie alla sua posizione strategica all’ingresso del Port Hercule, senza dubbio il cuore pulsante di La Condamine.

Tra i più rinomati del Mediterraneo, ospita yacht lussuosi, bar esclusivi, ristoranti prestigiosi, mentre il lungomare offre una passeggiata suggestiva con vista sul mare. La Condamine è spesso teatro di eventi mondani, concerti, festival, spettacoli di vario genere e manifestazioni sportive come il Gran Premio di Monaco di Formula 1 che si disputa ogni anno nelle sue strade, attirando appassionati di motori da tutto il mondo.
La Condamine è il quartiere ideale per chi vuole essere al centro della mondanità monegasca, dello shopping e del divertimento. Tra i migliori alberghi in zona ci sono l’Ambassador-Monaco, l’Hôtel de France, il Port Palace e il Boutique Hotel Miramar

Fontvieille

Nato da un ambizioso progetto di ampliamento del territorio monegasco avviato negli anni ’60, Fontvieille è il moderno quartiere sul mare a ovest del Principato che si contraddistingue per l’architettura contemporanea di edifici iconici come il Centro Commerciale Fontvieille e lo stadio Louis II, espressione di una visione urbanistica proiettata verso il futuro.

Fontvieille vanta anche vaste zone verdi, come il Giardino dell’Unesco e il Parco Monaco che ospita il Roseto Principessa Grace, attrezzati con aree giochi per bambini e percorsi pedonali che invitano a passeggiate rilassanti e momenti di svago all’aria aperta. Fontvieille vanta un rapporto privilegiato con il mare: il suo porto turistico, con i suoi moderni pontili e yacht lussuosi, è un punto di riferimento per gli appassionati di nautica.
Fontvieille è il quartiere migliore dove alloggiare a Montecarlo per chi cerca una zona tranquilla e vuole evitare le aree più turistiche. Un’ottima sistemazione in questa zona è offerta dal Columbus Hotel Monte-Carlo, Curio Collection by Hilton.

Categorie
Europa Idee di Viaggio Monasteri Spagna turismo enogastronomico turismo religioso Viaggi vini

Ribeira Sacra, regione incontaminata e ricca storia

Nel cuore della Galizia, lontano dalle rotte turistiche più battute, si cela la Ribeira Sacra, una fiabesca regione che incanta grazie alla bellezza naturale, alla storia millenaria e alla preziosa tradizione vinicola. Si tratta davvero di una terra affascinante, che si estende lungo le rive dei fiumi Miño e Sil, e dona a chi la raggiunge un’esperienza unica, al cospetto di canyon spettacolari, antichi monasteri e vigneti terrazzati: insomma, un viaggio dai ricordi indelebili.

Il nome “Ribeira Sacra” significa “riva sacra” e deriva dalla straordinaria presenza di monasteri, costruiti in posizioni spesso inaccessibili e suggestive, luoghi destinati alla contemplazione e alla preghiera che ancora oggi rievocano un’atmosfera intrisa di silenzio e pace. La loro presenza ha, inoltre, lasciato un’impronta profonda nella cultura e nella storia della regione, rendendola meta di pellegrinaggio e riflessione.

Ribeira Sacra, un patrimonio artistico e culturale d’eccellenza

La Ribeira Sacra è una di quelle località per cui dire che “il tempo sembra essersi fermato” non è un’esagerazione. Le sue radici, infatti, affondano nell’epoca romana (come dimostrano le numerose vestigia archeologiche del periodo) ed è durante il Medioevo che assume il suo carattere distintivo, diventando un centro spirituale di primaria importanza.

I monasteri e le chiese romaniche sono vive testimonianze di un passato in cui la vita monastica giocava un ruolo importante e rappresentano il principale esempio di architettura romanica rurale in Europa, un patrimonio culturale e artistico di assoluto valore.

A questo proposito, seguendo il corso del fiume Sil, si possono visitare svariati monasteri benedettini di notevole interesse culturale, come Santo Estevo de Ribas de Sil, edificato tra il XII e il XVIII secolo e oggi trasformato in un lussuoso hotel, di cui sono ancora accessibili i chiostri e la chiesa, Santa Cristina de Ribas de Sil, Santa María de Montederramo e San Pedro de Rocas, un monastero scavato nella roccia che, secondo le iscrizioni rinvenute, ospitò una delle prime comunità monastiche della zona.

Proseguendo il cammino nel territorio vegliato dai pendii affacciati sul Miño, si incontrano altri importanti monasteri come Santo Estevo de Ribas de Miño e San Paio de Diomondi, oltre a chiese di spicco quali San Miguel de Eiré, San Martiño da Cova e San Fiz de Cangas.

Le attrazioni naturalistiche da non perdere

Uno dei tesori naturali più spettacolari della Ribeira Sacra è il Canyon del Sil. Le sue pareti rocciose, che si innalzano in maniera vertiginosa sopra il fiume, creano un panorama di rara bellezza. Non manca l’occasione di esplorare il canyon a bordo di piccole imbarcazioni che solcano le placide acque del fiume e offrono una prospettiva inedita sulle scogliere e sui vigneti terrazzati che si arrampicano lungo i pendii. Per chi invece preferisce “rimanere con i piedi per terra”, i numerosi punti panoramici, come il Mirador de Cabezoás, regalano a loro volta viste che lasciano senza fiato.

Una menzione a parte la merita poi la viticoltura che qui è un’arte antica, risalente ai tempi dei Romani: non a caso, i già citati vigneti terrazzati sono il risultato di secoli di lavoro e dedizione. Oggi, i viticoltori coltivano uve autoctone come il Mencía e il Godello da cui si ottengono vini di grande qualità e carattere, e le cantine locali propongono tour e degustazioni per scoprire i segreti di una tradizione millenaria e assaporare il nettare di Bacco in un contesto senza eguali.

Un paradiso per le escursioni e i tour enogastronomici

Ma non è tutto. La Ribeira Sacra è un autentico paradiso per gli amanti della natura, delle escursioni, del trekking, delle passeggiate a cavallo e della mountain bike.

I percorsi escursionistici, come il Ruta de los Monasterios e il Sendero del Cañón del Río Mao, attraversano paesaggi indimenticabili e permettono di immergersi nella storia e nella natura incontaminata: camminare lungo questi sentieri significa ammirare monasteri nascosti, lussureggianti boschi incantati e vedute panoramiche sui fiumi che scorrono a valle.

Infine, chi desidera unire una vacanza attiva all’aria aperta con le bontà della gastronomia tipica, oltre alle degustazioni dei vini pregiati, deve provare la cucina galiziana che, con i suoi sapori autentici e i piatti della tradizione, è un viaggio nel viaggio. Tra le specialità da assaggiare ci sono il pulpo a la gallega, antipasto servito con paprica e olio d’oliva, e la tarta de Santiago, un dolce a base di mandorle che delizia il palato.

Categorie
Idee di Viaggio luoghi misteriosi vacanza natura Viaggi

Alla scoperta del Lago Schwarzsee, paradiso delle vacanze nella natura tra le Alpi svizzere

Incastonato tra le montagne del Canton Friburgo, il Lago Schwarzsee è un vero e proprio paradiso per gli amanti della natura, della tranquillità e delle attività all’aria aperta. Circondato da boschi rigogliosi e cime imponenti, come il Kaiseregg, lo Spitzfluh e lo Schwyberg, questo specchio d’acqua adagiato a circa 1050 metri di altitudine conquista ogni visitatore con i suoi panorami spettacolari.

Il nome del lago deriva dal colore particolarmente scuro delle sue acque, alimentate da sorgenti sotterranee sulfuree, che a seconda delle condizioni di luce brillano di diverse tonalità di blu. Secondo una leggenda locale, in un tempo lontano un gigante si lavò i piedi nel lago, rendendolo per sempre scuro come la notte.

Nonostante le sue piccole dimensioni, con una superficie di circa 0,47 km², questo gioiello alpino vanta un fascino magnetico che lo rende una meta imperdibile per gli amanti della natura e gli appassionati di sport, ai quali propone una gran varietà di attività tutto l’anno. Dalle passeggiate rilassanti lungo i sentieri che costeggiano il lago alle più impegnative escursioni in montagna, dalle gite in barca per ammirare il paesaggio da una prospettiva diversa al dolce relax sui prati verdi circostanti. Gli amanti degli sport acquatici possono noleggiare pedalò, barche a remi e canoe per esplorare le sue coste, oppure praticare windsurf e kitesurf. Ma soprattutto il Lago Schwarzsee è un’oasi di pace e tranquillità, il luogo ideale dove rilassarsi e rigenerarsi nel silenzio della natura.

Quando andare al Lago Schwarzsee

La sua bellezza incontaminata e l’ampia offerta di attività rendono il Lago Schwarzsee una destinazione ideale per una vacanza in montagna in Svizzera a contatto con la natura in qualsiasi periodo dell’anno.
La primavera e l’estate sono le stagioni migliori per un soggiorno sul Lago Schwarzsee. Il clima caldo di giorno e fresco di notte è perfetto per tutte le attività all’aria aperta. Volendo si può anche nuotare nelle acque del lago che nella bella stagione raggiungono i 22°C. Le famiglie con bambini hanno a disposizione percorsi adatti ai passeggini, parchi giochi, aree pic-nic, minigolf, itinerari a tema, oltre alla famosa passeggiata lungolago di 4 km, facile e adatta a tutti.

I sentieri escursionistici che circondano il lago offrono percorsi di diversa difficoltà. In alternativa si può prendere la seggiovia che conduce all’area Riggisalp/Kaiseregg, punto di partenza di numerose escursioni di varia difficoltà che si snodano lungo una rete di oltre 200 km di sentieri. Quasi altrettanti sono anche i chilometri di percorsi segnalati riservati agli appassionati di mountain bike.

Alle alte quote, nella bella stagione si animano baite e alpeggi che mantengono vive le tradizioni montanare, dove è possibile sostare per gustare i prodotti locali. Molto frequentato è la baita Bärghuus Riggisalp, all’arrivo della seggiovia a circa 1500 m, che offre una spaziosa terrazza solarium affacciata su un panorama alpino unico. Alla Riggisalp in estate i bambini trovano anche il parco giochi Drachenland Kaiseregg, un’area attrezzata con passerelle d’equilibrio, dondolo, scivolo, sabbiera, pista per biglie, dove possono giocare in libertà. E da qui tutta la famiglia può partire per escursioni a piedi, in mountain bike o con i monster-scooter lungo un sentiero sterrato di 4 km, oppure lanciarsi in un’emozionante discesa con il toboggan.

L’autunno è la stagione del foliage, i boschi attorno al Lago Schwarzsee si tingono di colori vibranti, creando un’atmosfera suggestiva e serena. Il momento perfetto per gli amanti della natura e della fotografia, che possono catturare splendide immagini, mentre gli appassionati di birdwatching possono osservare le specie migratorie che fanno tappa nella zona. Infine, le tranquille acque del lago sono ideali per rilassanti uscite in barca, godendo della calma bellezza autunnale del paesaggio circostante.

In inverno, il Lago Nero si trasforma in un idilliaco paesaggio innevato, pronto ad accogliere gli amanti degli sport invernali. La quiete del lago, avvolto da un manto bianco immacolato, offre un’atmosfera di pace e tranquillità impareggiabile. Ci sono piste per lo sci di fondo, sentieri segnalati per le ciaspole e non appena il ghiaccio è sufficientemente spesso, lo Schwarzsee ghiacciato si trasforma in una grande pista da pattinaggio.

Nel comprensorio sciistico per famiglie Schwarzsee/Kaiseregg, comodamente raggiungibile in seggiovia anche in inverno, sciatori e snowboarder hanno a disposizione una quindicina di chilometri di piste battute di varia difficoltà servite da skylift e sciovie, dove è anche presente una scuola di sci svizzera.

Cosa Vedere al Lago Schwarzsee

Il villaggio di Schwarzsee

Il piccolo ma pittoresco villaggio di Schwarzsee, adagiato sulle rive del lago, è la base ideale per un soggiorno sul Lago Nero. Qui i visitatori trovano tutto ciò che serve per la vacanza: sistemazioni di ogni tipo, hotel, bed&breakfast, case per vacanza, camping, ma anche ristoranti, negozi di alimentari, rifornimenti, parcheggi e servizi di noleggio di attrezzature sportive.

La Breccaschlund

La selvaggia Breccaschlund, che si estende sopra il Lago Schwarzsee, è una delle più affascinanti valli alpine svizzere, plasmata nel corso di migliaia di anni dai ghiacciai che hanno creato un paesaggio unico. Una valle incantata, ricca di flora alpina e habitat naturale di marmotte, camosci e aquile reali che si possono avvistare in volo. Una semplice escursione circolare di quattro ore parte da Riggisalp e conduce ai piedi di imponenti pareti calcaree, regalando magnifici scorci dello Schwarzsee prima di tornare a valle. Il clou dell’escursione è la zona protetta della Breccaschlund, un monumento naturale di rilevanza nazionale.

La cascata dello Schwarzsee

In pochi minuti a piedi dal lago si raggiunge la cascata dello Schwarzsee che incanta grandi e bambini. Sgorgando dalla roccia, con un salto di 30 metri su una parete verticale, la cascata crea uno spettacolo tanto suggestivo da vedere quanto da ascoltare. Nascosta nella foresta, è una tappa del Sentiero delle Streghe, un percorso tematico che accompagna i bambini a scoprire storie e leggende della regione Sense e dello Schwarzsee. Una breve passeggiata su sentieri attrezzati consente di raggiungere la cascata anche in inverno, quando appare spesso ghiacciata.

Categorie
Andorra La Vella Idee di Viaggio itinerari culturali Monumenti Viaggi

Andorra La Vella, i monumenti imperdibili tra arte e storia

Conosciuta per il suo incantevole paesaggio montano e le eccellenti opportunità per lo shopping duty-free, Andorra La Vella vanta anche una ricca storia culturale, splendidamente riflessa nei suoi numerosi monumenti. Dalla maestosa Casa de la Vall, testimonianza del passato medievale, alla moderna e suggestiva scultura Noblesse du Temps di Salvador Dalí, scopriamo i monumenti più significativi della città in un itinerario storico e culturale per le vie e le piazze più belle della capitale del Principato di Andorra.

Casa de la Vall

Casa de la Vall è uno dei monumenti più emblematici e storici del Principato di Andorra. Costruita nel 1580 come torre di difesa per la famiglia Busquets, fu acquisita dal Consiglio Generale nel 1702 e divenne la sede principale del parlamento monocamerale di 28 seggi di Andorra fino al 2011. Vi si riunivano i rappresentanti delle parrocchie del paese e ospitava anche il tribunale penale. Questo edificio ha pertanto svolto un ruolo cruciale nella storia politica del paese, ospitando sessioni parlamentari, emergenze nazionali e cerimonie ufficiali.

Sulla facciata si possono ancora ammirare gli stemmi della famiglia Busquets e del Principato, che riporta il motto “Virtus Unita Fortior” (La virtù unita è più forte). Oggi, Casa de la Vall è un importante punto di interesse culturale e storico, aperto al pubblico per visite guidate che offrono uno sguardo approfondito sulla storia e l’architettura di Andorra. I visitatori possono esplorare le sue sale antiche, scoprendo affreschi, stemmi e documenti che testimoniano la ricca eredità politica e culturale del principato.

Ponte di Parigi

Inaugurato nel 2006, il Ponte Parigi sul fiume Valira è un’opera architettonica moderna, diventata in breve tempo una vera e propria icona cittadina. Il suo design d’avanguardia unisce armoniosamente elementi classici e contemporanei. La struttura è composta da un arco superiore e da due linee, una retta e una semicircolare, che si intersecano creando un gioco di forme dinamico ed elegante. L’elemento distintivo del ponte sono due sfere metalliche di 2,20 metri di diametro sospese alle estremità dell’arco, che conferiscono all’opera un aspetto decisamente futuristico.

Oltre a rappresentare un simbolo della modernità e del dinamismo di Andorra La Vella, il Ponte di Parigi svolge un ruolo importante nella vita quotidiana della città, collegando Carrer Consell d’Europa e Avenue Mitjavila, due delle arterie principali, facilitando gli spostamenti di veicoli e pedoni tra le due sponde del fiume. Di particolare fascino è l’illuminazione notturna che mette in risalto la struttura del ponte e le sue sfere metalliche, creando un’atmosfera suggestiva e romantica.

Ponte di Parigi, Andorra la Vella

Fonte: iStock

Ponte di Parigi, Andorra la Vella

Noblesse du Temps

Un invito a riflettere sul tempo, sulla vita e sulla bellezza effimera dell’esistenza. E’ questo il significato del monumento Noblesse du Temps, opera surrealista del celebre artista catalano Salvador Dalí, collocata sulla Plaça de la Rotonda. L’orologio fuso, elemento ricorrente nelle opere di Dalí, domina la composizione in bronzo alta quasi 5 metri, simboleggiando la fluidità del tempo.

Accanto all’orologio, due figure stilizzate di una donna e di un angelo si allungano verso l’alto, tentando di afferare l’attimo fuggente. La scultura, situata in un luogo di passaggio e incontro, stimola il dialogo e la riflessione, ed è diventata una delle icone più rappresentative di Andorra La Vella, attirando visitatori da tutto il mondo che desiderano ammirare la sua bellezza e il suo profondo messaggio filosofico.

Monumento ai 7 Poeti

Sulla plaça Lídia Armengol si può ammirare il monumento ai 7 Poeti dello scultore Jaume Plensa, inaugurato nel 2014. L’opera è composta da sette figure umane di grande formato realizzate in fibra di vetro, rappresentanti i sette comuni del Principato, sedute su pali alti una decina di metri. La composizione è ispirata agli stiliti di Costantinopoli, gli asceti che in tempi antichi vivevano in meditazione e preghiera in cima a una colonna. Di notte le sculture si illuminano di vari colori, creando un effetto suggestivo che vuole simboleggiare il dialogo silenzioso tra di essi e con il pubblico, che viene istintivamente attratto a guardare verso il cielo.

Calidea e la Dama de Gel

La scultura Calidea e la Dama de Gel, che adorna la rotonda del ponte Pla d’Escaldes-Engordany, è una testimonianza dell’armoniosa fusione tra arte e leggende locali. Opera degli artisti Ángel Calvente e Philip Lavall, simboleggia la profonda connessione tra acqua e vita e cattura gli sguardi con le sue superfici levigate che brillano al sole.

Calidea, un’incantevole scultura in acciaio inossidabile, incarna l’essenza dell’acqua con una forma sinuosa che ricorda fiumi e cascate. La Dama de Gel di Lavall, rappresenta invece una creatura mitica dalla forma equina che si fonde con le forme fluide di Calidea, simboleggiando la connessione tra acqua e vita, esaltata da getti d’acqua che avvolgono le due figure.

Monumento al Parlamento di Andorra

Collocato di fronte al moderno edificio del Consell General, il monumento al Parlamento simboleggia la democrazia e la libertà del Principato di Andorra. Inaugurata nel 2014, quest’opera imponente in bronzo e granito raffigura due figure umane stilizzate, che rappresentano la forza e l’unione del popolo andorrano. Alta circa sei metri, è posta su un basamento di granito su cui sono incise parole tratte dalla Costituzione di Andorra, come “Libertat”, “Igualtat” e “Fraternitat”, ovvero i valori fondamentali della democrazia del Principato.

Monumento alla Danza

Di fianco alla storica Casa de la Vall, si erge il monumento alla Danza di Francesc Viladomat, una scultura in bronzo che celebra la bellezza e la gioia del movimento. Quest’opera è un inno alla vita e un tributo alla cultura popolare andorrana, che cattura l’attenzione con le sue forme sinuose e dinamiche. Le due figure umane, scolpite con grande maestria e realismo, sono colte nell’atto di una danza armoniosa, le vesti svolazzanti evocano un senso di libertà e leggerezza. I corpi intrecciati simboleggiano l’unione e la complicità, mentre i sorrisi trasmettono una gioia contagiosa.

Monumento al Contrapàs

Nel centro storico, una scultura dell’artista andorrano Sergi Mas, adorna la fontana di Plaça de la Consòrcia. Realizzata con un impasto di cemento e marmo macinato, rappresenta un gruppo di persone che ballano mano nella mano in una spirale il Ball del Contrapàs, la danza tipica della parrocchia di Andorra La Vella che viene eseguita in occasione del festival locale.

Categorie
Europa Idee di Viaggio Portogallo Viaggi viaggiare

5 città del Portogallo: Lisbona, Alcobaça, Fatima, Porto, Coimbra

Il Portogallo è una terra di contrasti, meta apprezzatissima ultimamente da viaggiatori, pensionati e lavoratori in smart work. Il Portogallo piace per le sue città, per la capitale cosmopolita e romantica,  e per la vita sulla costa, di avventura e natura.

Le città di questo paese affacciato sull’Oceano Atlantico hanno un carattere particolare e deciso: è difficile non rimanerne affascinati. In questo articolo, partiamo per cinque città che non possono mancare in un viaggio in Portogallo: Lisbona, Alcobaça, Fatima, Porto e Coimbra.

Lisbona: la capitale vibrante

La capitale del Portogallo, Lisbona, si trova sulla costa occidentale del paese, affacciata sull’Oceano Atlantico e sul fiume Tago. È la città del Nobel José Saramago; dei  pasteis de Belèm da assaggiare in qualche pasticceria storica del centro; del fado, quella musica malinconica e nostalgica espressione musicale dell’anima di Lisbona.

Cosa vedere a Lisbona

Lisbona è bellissima. Una grande città europea, ma estremamente romantica, con il suo tram giallo da cartolina e i sali-scendi da fare anche a piedi per esplorare angoli improvvisati a tutte le ore del giorno e della notte. In estrema sintesi, cosa non si può perdere:

  • Torre di Belém: una torre di difesa del XVI secolo, dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. È un esempio di architettura manuelina e offre una vista panoramica sul fiume Tago. Chi sale deve ricordare che questa era una torre difensiva, quindi i suoi interni, funzionali più che di decoro, non rispecchiano lo sfarzo dell’esterno.
  • Monastero dos Jerónimos: un monastero storico, anch’esso patrimonio UNESCO, celebre per la sua straordinaria architettura gotica e manuelina. All’interno si trovano le tombe di Vasco da Gama e del poeta Luís de Camões.
  • Castello di São Jorge: è il castello medievale che domina la città dall’alto di una collina. Offre viste spettacolari su Lisbona e sul fiume Tago, oltre a un interessante museo archeologico.
  • Quartieri di Alfama e Bairro Alto: ma l’atmosfera della città si vive principalmente tra le strade dei suoi quartieri. Alfama è il quartiere più antico della città, famoso per le sue stradine tortuose e le case decorate con azulejos. Bairro Alto è noto per la sua vivace vita notturna, con numerosi bar, ristoranti e locali di fado.
  • Museo Nazionale di Arte Antica: si tratta di uno dei musei più importanti del Portogallo, ospita una vasta collezione di opere d’arte portoghese ed europea, tra cui dipinti, sculture e arti decorative.

Cosa fare a Lisbona

Lisbona travolge, quindi è quasi inutile provare a fare un elenco delle cose da fare; ma ci proviamo. Passeggiate lungo il fiume Tago, piacevole a qualsiasi ora. Prendete un po’ di tempo per la visita al famoso mercato Time Out a Cais do Sodré, e almeno per il museo MAAT, lungo il fiume, che espone artisti plastici, pittori, architetti e intellettuali. Riservate un po’ di energie per la vivace vita notturna di Bairro Alto, con sottofondo di musica fado nei locali tradizionali. Un viaggio in tram può essere l’ideale per riposare e fare un giro autentico per la città. Se avete un po’ di tempo a disposizione, potete allungarvi per una passeggiata alla Feira da Ladra, il mercatino delle pulci che si svolge il martedì e il sabato a campo de Santa Clara, dietro il monastero di São Vicente de Fora.  Per una pausa, prendete posto in una pasticceria storica per assaggiare i famosi pasteis de Belèm; invece per un cocktail, raggiungete il Miradouro de Santa Luzia, una romantica terrazza panoramica che permette di ammirare dall’alto il vecchio quartiere di Alfama e il fiume Tago.

Come arrivare

Lisbona è servita dall’Aeroporto Humberto Delgado, ben collegato con voli internazionali. La città dispone di una rete di trasporti pubblici efficienti, tra cui metro, tram, autobus e traghetti,  per spostarmi all’interno della città a seconda dei giorni si possono valutare abbonamenti e card: La Lisboa Card consente l’uso illimitato del trasporto pubblico di Lisbona, con l’accesso gratuito a più di 30 musei e punti d’interesse.

Alcobaça: un tuffo nella storia

Alcobaça si trova nella regione centrale del Portogallo, a circa 100 km a Nord di Lisbona.

Cosa vedere

Sono due i punti di maggiore interesse per cui questa città è celebre e merita una visita.

  • Monastero di Santa Maria. Nel lontano 1153 il re Alfonso I, re di Portogallo, fece ergere un luogo di culto in dedicazione del famoso teologo e filosofo Bernardo di Chiaravalle: ecco come ebbe inizio la costruzione dello straordinario monastero di Alcobaça. Oggi patrimonio dell’UNESCO, il monastero è famoso per la sua imponente architettura gotica. All’interno, le tombe di re Pedro I e Inês de Castro raccontano una tragica storia d’amore. Meritano una visita approfondita l’enorme chiesa, il cosiddetto “chiostro del silenzio”, la sagrestia e la sala capitolare.
  • Museo do Vinho. Situato in un’ex cantina del XVIII secolo, il museo offre un’affascinante panoramica sulla produzione vinicola della regione. Oltre a una vasta collezione di strumenti vinicoli, è possibile partecipare a degustazioni di vini locali.

Cosa fare a Alcobaça

Esplorare il centro storico di Alcobaça, passeggiando è il modo migliore per iniziare. Si possono visitare le numerose chiese storiche e rilassarsi lungo il fiume Alcoa. Per scoprire il territorio e i suoi prodotti tipici, è possibile partecipare a una degustazione di vini locali e assaggiare i dolci tradizionali, come il Pão de Ló.

Come arrivare

Alcobaça è facilmente raggiungibile in auto da Lisbona. Ci sono anche autobus regolari che collegano la città a Lisbona e ad altre località della regione.

Fatima: la spiritualità incontra la modernità

Fatima si trova nella regione centrale del Portogallo, a circa 130 km a nord di Lisbona. Non ha bisogno di troppe presentazioni e neanche di spiegare il motivo per cui è famosa in tutto il mondo e accoglie turisti e devoti durante tutto l’anno.

Cosa vedere a Fatima

  • Santuario di Nostra Signora di Fatima è uno dei più importanti luoghi di pellegrinaggio cattolico al mondo. È  stato costruito nel luogo delle apparizioni mariane del 1917, quando la Vergine Maria apparve a tre giovani pastorelli, Lucia, Francesco e Giacinta. Il complesso del santuario comprende la Basilica di Nostra Signora del Rosario, la Cappella delle Apparizioni e la moderna Basilica della Santissima Trinità. La Cappella delle Apparizioni è il cuore spirituale del santuario, costruita esattamente dove avvennero le apparizioni. Ogni anno, milioni di pellegrini visitano Fatima per pregare, partecipare alle processioni e celebrare le ricorrenze mariane, specialmente il 13 maggio e il 13 ottobre, date delle prime e ultime apparizioni. Il Santuario di Nostra Signora di Fatima non è solo un luogo di profonda devozione, ma anche un simbolo di pace e speranza per i fedeli di tutto il mondo.
  • Museo delle Cere di Fatima offre una ricostruzione dettagliata degli eventi storici delle apparizioni mariane e della vita dei tre pastorelli. È un’attrazione interessante sia per i fedeli che per i curiosi.

Cosa fare

A prescindere dalla devozione e fede, partecipa alle celebrazioni religiose e alle processioni può essere molto suggestivo ed emozionante. Per approfondire, merita una visita il Museo del Santuario sulla storia delle apparizioni mariane. Con un po’ di tempo a disposizione, si possono esplorare i dintorni della città, che offrono splendidi paesaggi naturali.

Come arrivare

Fatima è raggiungibile in auto da Lisbona. Per chi viaggia con i mezzi, ci sono autobus frequenti che collegano Fatima a Lisbona e ad altre città portoghesi.

Fatima, cosa vedere

Fonte: iStock

Santuario di Nostra Signora di Fatima

Porto, la seconda città più grande del Portogallo

Porto è la seconda città più grande del Portogallo, si trova sulla costa nord-occidentale del paese, lungo il fiume Douro, ed è famosa per il suo vino, ma non solo.

Cosa vedere a Porto

  • Ponte Dom Luís I è un ponte ad arco in ferro che collega Porto a Vila Nova de Gaia. È uno dei simboli della città e offre viste spettacolari sul fiume Douro e sui quartieri storici di entrambe le città.
  • Cantine di vino porto a Vila Nova de Gaia. Situate sulla riva opposta del fiume Douro, queste cantine offrono visite guidate e degustazioni del famoso vino porto. Scoprire la storia e il processo di produzione di questo vino unico è un modo originale e autentico per conoscere questo territorio e la sua cultura.
  • Quartiere di Ribeira, Patrimonio dell’UNESCO, è caratterizzato da strade acciottolate, case colorate e una vivace atmosfera lungo il fiume. Ideale per una passeggiata serale e per godersi la cucina locale in uno dei numerosi ristoranti.
  • Libreria Lello, considerata una delle librerie più belle del mondo, con la sua scala centrale e gli elaborati dettagli in legno. È una tappa imperdibile per gli amanti dei libri e dell’architettura.
  • Cattedrale di Porto (Sé do Porto), un’imponente cattedrale romanica-gotica che offre viste panoramiche sulla città e sul fiume Douro. All’interno, ammira il chiostro decorato con azulejos.

Cosa fare

Con poco tempo a disposizione, un’opzione può essere la crociera sul fiume Douro, magari seguita dalla visita alle cantine di vino Porto a Vila Nova de Gaia. Il mercato locale Mercado do Bolhão è immersivo e offre uno spaccato di vita quotidiana e autentica. Il centro storico è invece la location ideale per la serata.

Come arrivare

Porto è servita dall’Aeroporto Francisco Sá Carneiro, con collegamenti internazionali, anche low cost. La città dispone di una rete di trasporti pubblici efficiente, tra cui metro, tram e autobus, comodi per chi decide di visitare Porto e dintorni con i mezzi pubblici.

cosa fare a Porto

Fonte: iStock

Vista su Porto

Coimbra: la città universitaria

Coimbra si trova nella regione centrale del Portogallo, a metà strada tra Lisbona e Porto.

Cosa vedere a Coimbra

  • Università di Coimbra. Fondata nel 1290, è una delle università più antiche d’Europa. La Biblioteca Joanina, con i suoi splendidi interni barocchi, e la Cappella di São Miguel sono tra le attrazioni principali.
  • Cattedrale Vecchia (Sé Velha) è una cattedrale romanica del XII secolo, nota per la sua architettura austera e il chiostro tranquillo. Offre un’interessante panoramica sulla storia religiosa di Coimbra.
  • Monastero di Santa Clara-a-Velha: un monastero gotico situato lungo il fiume Mondego, famoso per le sue rovine suggestive. Fu abbandonato a causa delle frequenti inondazioni e sostituito dal Monastero di Santa Clara-a-Nova.

Cosa fare

A Coimbra bisogna farsi trascinare dalla vivacità del quartiere studentesco, e visitare i giardini botanici dell’università. Al tramonto può essere piacevole una passeggiata lungo il fiume Mondego; mentre per la sera, si può cenare nel centro in un locale con spettacolo e concerto di fado coimbrão, una variante del tradizionale fado portoghese.

Come arrivare

Coimbra è ben collegata via treno e autobus con Lisbona e Porto. In auto, è facilmente raggiungibile tramite l’autostrada.

Quando andare in Portogallo

Il Portogallo è una destinazione ideale tutto l’anno. In inverno si possono apprezzare le città; mentre in estate si possono abbinare le visite culturali e più urbane alla costa ventosa e a tratti incontaminata, meta ideale per chi ama gli sport acquatici.

Cosa mangiare in Portogallo

La cucina portoghese è ricca e varia, con piatti deliziosi come il bacalhau à brás (baccalà alla brace), il caldo verde (zuppa di cavolo verde) e il francesinha (sandwich ricco di carne e formaggio tipico di Porto). Da assaggiare i dolci tipici come i pastéis de nata (paste alla crema) e di accompagnare i pasti con un bicchiere di vino Porto o Vinho verde.

 

Categorie
Idee di Viaggio Viaggi

Ricette tipiche dell’arcipelago maltese: quali provare

Provare i piatti tipici della tradizione locale fa sicuramente parte dell’esperienza e dei ricordi che ogni viaggiatore porta con sé una volta tornato a casa. Immaginando di essere già a Malta, si può cominciare a gustare le ricette della cucina dell’isola, i suoi profumi e i suoi sapori, guardando un bel tramonto sul mare. In quel momento, ci salirà l’acquolina in bocca pensando alla ricchezza degli ingredienti, pur caratteristici di una cucina considerata povera, provenienti dalla terra e dal mare.

Attraverso la sua cucina, Malta saprà farti sentire immediatamente vicino a casa: prendi le ricette tipiche della Sicilia, aggiungi un pizzico di influenza araba e della tradizione provenzale, ed ecco il mix vincente offerto dall’arcipelago. Un tipico pasto maltese inizia di solito con un antipasto fatto di creme o formaggi da gustare con pane e crostini, poi zuppa, pasta o un risotto, e un secondo, di solito di carne o pesce, con verdure di contorno.

Molti dei piatti principali tradizionali sono cotti nel vino, come avviene per tante ricette della cucina provenzale. Come spesso accade, la ragione va ricercata nella storia dell’arcipelago e in questo caso specifico, alla presenza dei Cavalieri di San Giovanni sulle isole.

I migliori piatti tipici maltesi

A Malta è impossibile non assaggiare i Pastizzi. Probabilmente la prima ricetta che proverai, è uno snack molto comune e diffuso, un cibo quasi da strada comodo da mangiare in qualsiasi momento della giornata. I Pastizzi sono fatti di pasta sfoglia cotta al forno e ripiena di diversi ingredienti. Potrai trovarli con la ricotta dolce, purea di piselli, acciughe, mele oppure carne. Ultimamente la ricetta è stata aggiornata, e a quella con ingredienti tradizionali è stata aggiunta la versione con la Nutella. Probabilmente, li proverai già al tuo arrivo sull’arcipelago, nelle tue prime ore alla scoperta de La Valletta, la bella capitale maltese.

Se pensi che a Malta ti possa mancare la pasta, ti sbagli. Non preoccuparti per l’assenza di cereali, potrai sempre contare sulla Timpana, una sorta di torta di pasta, simile al nostro timballo. La pasta viene cotta con sugo, carne macinata, pancetta, formaggio, aglio e cipolla. Magari non è l’ideale per un pranzo leggero ma può essere la soluzione ideale per una cena sostanziosa.

Piatto tipico dell’isola più grande dell’arcipelago maltese, Gozo, la Ftira è simile alla pizza. È celebre anche come pane maltese, croccante all’esterno e tenero al suo interno. La differenza sta tutta nell’impasto di questa specie di focaccia con un buco al centro: in questo caso, è a base di patate, condita poi con olio, pomodori, aglio e cipolla. Come per i Pastizzi, è un’ottima soluzione per una merenda veloce e sostanziosa.

Tra le ricette tradizionali figura anche lo Stuffat Tal-Fenek, a base di carne di coniglio marinata nel vino, poi cotta lentamente e per ore con con erbe aromatiche, pomodori, carote, cipolle e aglio. Viene comunemente servito con pasta o patate, a volte anche con olive e capperi.

Le principali ricette a base di pesce

aljotta maltese
Uno dei piatti tipici di Malta a base di pesce, l’Aljotta

Può mancare il pesce nei piatti tradizionali della cucina maltese? La domanda è chiaramente retorica. A Malta si trova, com’è lecito aspettarsi, dell’ottimo pesce fresco: tra questo il lampuki, il cui nome cambia a seconda del villaggio in cui ci si trova e diventa dorado, lampuga o mahi-mahi. La particolarità di questo pesce è che si trova nelle acque dell’isola da metà agosto a dicembre, durante la sua migrazione verso il Golfo del Messico. Il lampuki viene generalmente servito grigliato, condito con una tradizionale salsa di pomodoro, capperi e olive, olio d’oliva, aglio, peperoncino e prezzemolo.

Tra le ricette più amate e diffuse, gli Stuffed Calamari e l’Aljotta. Nel primo caso, si tratta di un piatto che conosciamo molto bene: calamari ripieni, la cui farcitura è un formato dei tentacoli tritati dei calamari stessi, parmigiano, prezzemolo, olio, sale e pangrattato. L’Aljotta invece è una saporita zuppa di pesce con cipolle fritte, aglio e pomodori, immancabile tra i piatti da provare durante il tuo soggiorno sull’arcipelago, al rientro da una delle tante escursioni che è possibile fare nei dintorni de La Valletta.

I piatti vegeratiani della cucina maltese

Per chi predilige le ricette vegetariane, la cucina maltese propone diverse opzioni: partiamo dalla Bigilla, una salsa preparata con fave essiccate e schiacciate, olio d’oliva, sale, pepe, aglio ed erbe aromatiche. La potrai gustare in particolare durante un aperitivo fronte mare con dell’ottimo formaggio fresco. Cambia la dimensione ma non il gusto: il Qassatat è un fagottino di sfoglia fritto, in genere servito come antipasto, solitamente ripieno di ricotta. Si trova anche in altre versioni, ad esempio con i piselli. Dopo un antipasto così, un’ottima cena vegetariana potrebbe prevedere la Soppa ta’ L-Armla, una zuppa di verdure arricchita da formaggio fresco, uova e parmigiano. Quest’ultima proposta vegetariana ha un nome difficile da pronunciare, lo Hobz Biz-Zejt, ma è molto semplice da ricordare. Si tratta in fin dei conti di una bruschetta condita da olio d’oliva, polpa di pomodoro ed erbe aromatiche.

I dolci tipici di Malta

imqaret con gelato
Deliziosi Imqaret maltesi serviti con gelato

Una volta sull’arcipelago maltese, non potrai fare a meno di provare i suoi tipici dolci. Tra questi, gli Imqaret, di chiara derivazione araba. Sono vere e proprie delizie fritte farcite con i datteri, spesso servite accompagnate da del gelato. Nelle pasticcerie troverete il Qaghaq tal-ghasel, generalmente preparato durante i periodi di festa come il Natale. È un anello di pasta frolla con un ripieno composto da zucchero, limone, arance, spezie varie, cannella, vaniglia e sciroppo.

Malta e il cibo a chilometri zero

Una delle carte vincenti della gastronomia maltese è la scelta, fatta dalla maggior parte dei ristoranti, di puntare sui prodotti locali, offrendo quindi alimenti a chilometro zero, o quasi. Una strategia che garantisce agli agricoltori di poter vendere il frutto del proprio lavoro e ai viaggiatori che visitano l’arcipelago, di poter contare su una qualità dell’offerta gastronomica sostenibile e particolarmente elevata.

Categorie
Belgio Europa Idee di Viaggio Lussemburgo Viaggi

Visitare il cuore dell’Europa: come arrivare in Lussemburgo

Trovarsi nel cuore dell’Europa. È la sensazione che si prova all’arrivo nel Granducato di Lussemburgo, Paese minuscolo ma dalla storia importante e con un ruolo significativo nella formazione dell’Unione Europea. Oggi Città di Lussemburgo, con i suoi 125.000 abitanti, è la capitale ufficiale della UE, oltre che del Paese, e sede della Corte di Giustizia Europea.
L’aeroporto di Lussemburgo Findel è dunque il punto di partenza ideale per visitare il centro dell’Unione, ben collegato con gli altri scali internazionali e facilmente raggiungibile via terra anche da Belgio, Francia e Germania.

Come raggiungere il Lussenburgo Airport

aeroporto Lussemburgo

Fonte: iStock

Uno dei Terminal dell’aeroporto di Lussemburgo

Il Lussemburgo Airport si trova ad est della città, a soli 8 km di distanza, ed è l’unico aeroporto internazionale del paese. È dotato di due terminal, l’A e il B, collegati tra loro attraverso un ponte pedonale coperto. È facilmente raggiungibile in auto dal Belgio, attraverso le autostrade A6 e A1, dalla Germania, con la A1, e dalla Francia con la A3 e la A1. C’è naturalmente la possibilità, più economica e pratica per chi giunge in Lussemburgo per un breve soggiorno nella capitale, di arrivare e spostarsi dall’aeroporto con i mezzi pubblici. Gli autobus urbani delle linee 6, 16 e 29 fermano alla stazione centrale di Città del Lussemburgo. Partono ogni 15-20 minuti e il tempo di percorrenza è di circa 30 – 45 minuti, in base al traffico. In stazione come in aeroporto trovi anche un efficiente servizio taxi, in caso decidessi per questa opzione. Considera però che nonostante la breve distanza, una corsa in taxi dall’aeroporto al centro cittadino ti costerà circa 30 euro.
Già pianificata e in fase di costruzione un’utilissima estensione della rete tramviaria che raggiungerà il Lussemburgo Airport. Secondo quanto dichiarato, già dal 2025 sarà possibile prendere il tram per spostarsi tra il Lussemburgo Airport e il centro cittadino, attraverso la stazione ferroviaria della capitale. Una scelta economica e sostenibile per muoversi da e per l’aeroporto.

Cosa vedere in Lussemburgo

Il Granducato di Lussemburgo, certamente famoso per la presenza delle istituzioni europee, banche e grandi aziende, vanta ettari di campagna incontaminata e offre paesaggi e viste panoramiche da togliere il fiato, tutte da esplorare. Ogni regione del Lussemburgo ha qualcosa di speciale da offrire, che si tratti della Terra delle Rocce Rosse a sud, della Mullerthal, della regione della Mosella, delle Ardenne a nord o della stessa Città di Lussemburgo.

Inoltre, con 600 km di piste ciclabili e oltre 20 percorsi ciclabili sicuri, il Lussemburgo offre numerose opportunità per esplorare la sua maestosa campagna in bicicletta. Le piste ciclabili sono segnalate e sottoposte a regolare manutenzione per garantire un viaggio senza problematiche. Chi alla bicicletta preferisce le escursioni a piedi, potrà seguire uno dei 200 sentieri escursionistici, per un totale di quasi 5000 km, sparsi in tutto il Paese, attraverso cui esplorare le sue incantevoli foreste e le rigogliose valli, i fiumi che serpeggiano lentamente e i laghi cristallini.

Sede di tre siti del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, il Granducato è un paradiso per gli amanti della storia e della cultura. Grazie alla sua posizione strategica in Europa, il Lussemburgo è diventato una delle più grandi città fortificate del continente. Gran parte di queste fortificazioni sono rimaste in piedi per raccontare il ricco passato del Paese.

Infine, potrai provare i tanti sapori della cucina lussemburghese, che vanta una miriade di influenze culturali. Sia che tu preferisca un sontuoso pasto a 5 stelle o uno spuntino veloce, troverai sicuramente qualcosa capace di stuzzicare il tuo palato. Naturalmente, oltre al buon cibo c’è anche il buon vino ed è per questo che una visita in Lussemburgo è d’obbligo. La regione della Mosella è rinomata per il suo vino bianco dolce e per i numerosi vigneti che costeggiano il fiume.