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Montecarlo: clima e temperatura

Montecarlo è una destinazione perfetta per riempirsi gli occhi di bellezza, un pizzico di lusso e di tutti i colori della Costa Azzurra. Il clima di Montecarlo e la sua temperatura rendono il Principato di Monaco adatto a viaggi in tutte le stagioni. La città è famosa per il suo casinò, il circuito di Formula 1 e il porto affollato di yacht, nonché per case e ville da sogno. Una giornata a Montecarlo fa sicuramente sognare. Tuttavia, un altro aspetto affascinante è il clima di Montecarlo, che gioca un ruolo cruciale nella pianificazione di una visita e che può regalare piacevoli sorprese inaspettate in tutte le stagioni, grazie a una temperatura sempre (o quasi) gentile con chiunque. Per scoprire quale sia il periodo migliore per visitare il Principato di Monaco e approfittare così del prezioso clima di Montecarlo bastano poche e chiare informazioni.

Com’è il clima di Montecarlo: quando trovare la migliore temperatura

Montecarlo e il Principato di Monaco si trovano geograficamente in Costa Azzurra, una delle zone d’Europa più rinomate per il clima decisamente speciale e per le temperature mai totalmente fredde o invernali. Per questo e per altri motivi, Montecarlo e la Costa Azzurra sono diventati dei luoghi ambiti dove andare a vivere. Il Principato di Monaco gode di un clima mediterraneo, caratterizzato da inverni miti ed estati calde e soleggiate. Le temperature di Montecarlo variano moderatamente nel corso dell’anno, offrendo condizioni piacevoli per gran parte del tempo. Una delle caratteristiche principali delle temperature a Montecarlo è la mancanza assoluta di grandi sbalzi, benché il cambiamento climatico abbia reso le estati monegasche più caldo di quando si ricordasse in passato.

Gli inverni sono rimasti quelli raccontati dalle grandi dive del cinema di un tempo che non perdevano l’occasione di trascorrere la stagione più fredda (nel resto del mondo) da quelle parti, proprio per la dolcezza delle temperature e la grande presenza di giornate piacevoli e soleggiate anche in pieno gennaio. Il clima e la temperatura di Montecarlo hanno fatto la fortuna di questa zona, anche a livello di vegetazione: sia per qualità, che varietà e bellezza. Come vedremo, non c’è una stagione giusta o sbagliata per fare un viaggio a Montecarlo. Occorre solo saper scegliere il periodo giusto, in base a cosa si vuole vedere o fare a Montecarlo.

Montecarlo in inverno: il fascino mite di un inverno diverso

Amate fare un viaggio al mare d’inverno? La temperatura di Montecarlo renderà i giorni solitamente freddi un qualcosa di più mite e speciale. Gli inverni sono miti e  le temperature a Montecarlo scende raramente scendono sotto gli 8°C. Gennaio è il mese più freddo, con una media di 10°C. Questo è un periodo tranquillo per visitare la città, ideale per coloro che preferiscono evitare le folle. Nonostante il clima sia più fresco, le giornate di sole sono ancora frequenti, rendendo Montecarlo una meta piacevole anche in inverno.

Montecarlo in primavera: colori, fiori e molti eventi mondani

Passando alla stagione successiva, come sarà il clima a Montecarlo in primavera? Questo periodo dell’anno è uno dei momenti migliori per visitare il Principato di Monaco. Le temperature aumentano gradualmente, passando da una media di 12°C a marzo a circa 18°C a maggio. Le giornate si allungano e il clima è generalmente asciutto, ideale per esplorare la città e godersi gli eventi all’aperto, come il celebre Gran Premio di Monaco di Formula 1 a maggio. Se hai intenzione di fare un viaggio a Montecarlo in occasione di quell’evento, organizzati molto in anticipo.

Montecarlo, il casinò più famoso al mondo

Fonte: iStock

Vista sul casinò di Montecarlo

Montecarlo in estate: la temperatura sale e il mare avvolge

Il clima a Montecarlo si scalda molto in estate, ma non è mai troppo asfissiante, con temperature che oscillano tra i 20°C e i 28°C. Questo, però, è il periodo più affollato dell’anno, con molti turisti e residenti affollano le spiagge e i locali notturni. Sebbene le temperature possano salire, il mare offre un rifugio rinfrescante, e le serate sono spesso piacevolmente temperate. Anche in estate, il clima di Montecarlo si rivela un vero e proprio gioiello, degno del luogo che avvolge e rende così particolare e bello.

Montecarlo in autunno: un gioiello capace di splendere

L’autunno è un altro periodo eccellente per visitare Montecarlo. A settembre e ottobre, la temperatura a Montecarlo regala ancora giornate calde, con medie intorno ai 20°C-25°C. La luce è ancora molto presente e la durata del giorno è a dir poco soddisfacente, portando nei cieli del Principato colori e tinte davvero uniche. Il clima di Montecarlo in autunno rende ogni attività perfetta: potrai passeggiare lungo la costa o visitare i giardini del Casino di Montecarlo. Verso novembre, la temperatura a Montecarlo inizia a scendere, ma resta comunque mite rispetto a molte altre destinazioni europee. Si sente spesso dire che un autunno a Montecarlo, grazie al clima particolarmente dolce, sia qualcosa che fortifica più di chissà quante vitamine.

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Clima e temperatura a Montecarlo: il miglior periodo per un viaggio

La scelta del miglior periodo per visitare Montecarlo dipende dalle preferenze personali. Tuttavia, la primavera e l’autunno sono generalmente considerati i periodi migliori. Durante questi mesi, il clima di Montecarlo è ideale per esplorare la città senza l’affollamento estivo.

I mesi di aprile e maggio sono particolarmente consigliati e, generalmente, sono i periodi più mondani per un viaggio a Montecarlo. La città si anima con eventi e festival, il clima di Montecarlo è mite e la natura inizia a sbocciare, offrendo un paesaggio incantevole.

Settembre e ottobre sono delle vere e proprie gemme splendenti e uniche: offrono temperature ancora calde e un clima stabile, perfetto per attività all’aperto e visite turistiche. Inoltre, la folla estiva diminuisce, permettendo di godere delle attrazioni con maggiore tranquillità.

Se preferisci una vacanza tranquilla e non si temi il fresco, la temperatura di Montecarlo renderà perfetto anche un tuo viaggio invernale. Questa può essere una scelta interessante, soprattutto per chi vuole sperimentare il lato più rilassato di Montecarlo senza il trambusto turistico.

In conclusione, il clima di Montecarlo è piacevole tutto l’anno, con ognuna delle quattro stagioni che presenta i propri vantaggi. Che si scelga la primavera fiorita, l’estate vivace, l’autunno dorato o l’inverno mite, la temperatura di Montecarlo promette di regalarti un’esperienza indimenticabile in uno dei luoghi più affascinanti del mondo.

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Lipsia, una delle città più sorprendenti della Germania

Lipsia è un’affascinate città tedesca che sorge nella parte più orientale della Germania, ed è anche la più grande della Sassonia. Dalle origini molto antiche e da un passato non sempre glorioso che le ha spesso donato l’appellativo di “grigia”, è oggi una località che sta vivendo un nuovo splendore, grazie a un profondo restauro del centro storico e dei suoi palazzi e una ritrovata vivacità che rende l’atmosfera della zona particolarmente giovanile e accogliente.

Ma non è tutto, perché Lipsia è anche una città piena di cultura, tanto che si è riuscita da imporre come nuova meta turistica. A rivestire un ruolo molto importante è anche lo sport: è una delle 10 città tedesche in cui si stanno tenendo gli Europei di Calcio del 2024. Ed è proprio presso la sua Red Bull Arena, uno stadio che può essere definito lo specchio della Germania dal dopoguerra ad oggi, in cui l’Italia giocherà il suo match decisivo alle ore 21:00 con la Croazia.

Lipsia, informazioni utili

La città di Lipsia si distingue per avere tante anime diverse: visitarla è come passeggiare in universi paralleli e tutti da esplorare. Vi basti sapere che è proprio qui che sono nati alcuni dei compositori classici più famosi del mondo, ma nonostante questo oggi è un vero e proprio polo di avanguardie artistiche contemporanee e centro di innovazione tecnologica.

Non a caso, nel corso di questi ultimi anni diversi quotidiani, tra cui il prestigioso New York Times, l’hanno definita “come Berlino, ma meglio”.

Cosa vedere a Lipsia

Una delle prime attrazioni di Lipsia che ottiene l’interesse dei visitatori è il Monumento alla Battaglia delle Nazioni che è stato eretto per ricordare la brutale sconfitta che subì qui Napoleone nel 1813. Costruito in granito e arenaria, dalla cima della collina sui cui si trova offre un emozionante panorama da ammirare da una piattaforma posta all’altezza di 90 metri. Attenzione, però, perché per arrivarci bisogna salire ben 500 scalini stretti e ripidi che, per fortuna, valgono la fatica.

Monumento alla Battaglia delle Nazioni, Lipsia

Fonte: iStock

Il bellissimo Monumento alla Battaglia delle Nazioni di Lipsia

Gewandhaus è considerata una delle sale concerti più belle del mondo: la sua acustica è spesso definita come una delle migliori di tutto il nostro pianeta. Molto bella è anche la Chiesa di San Nicola, con un affascinante interno in stile neoclassico che infonde pace e serenità.

Poi ancora il Vecchio Municipio, che si affaccia in tutta la sua bellezza sulla piazza principale della città (altrettanto affascinante), che conserva molte opere d’arte sacra medievale e un museo in cui vi è esposto l’unico dipinto originale che si può attribuire ufficialmente a Bach.

Voliamo ora presso La Chiesa di San Tommaso – Thomaskirche –, dove lo stesso Bach lavorò come cantore dal 1723 fino alla sua morte nel 1750. Non a caso è proprio questo il posto in cui riposano i suoi resti, che sono stati sepolti sotto un epitaffio in bronzo che si trova vicino all’altare.

Straordinario è anche l’edificio del Reichsgericht, di cui è possibile visitare la sala d’ingresso, la grande aula e il Reichsgerichtsmuseum che espone oggetti e meraviglie che raccontano la storia di questo maestoso palazzo.

Non è di certo da meno la Panorama Tower che sorge proprio proprio di fronte alla Augustusplatz (un’altra piazza da non perdere in quanto è considerata uno dei luoghi più belli di tutta la Germania poiché è circondata da bellissimi monumenti). Si tratta di un grattacielo di vetro alto 142 metri e dalla forma particolarmente bizzarra: il suo soprannome è “dente del giudizio”. Salendo, inoltre, si può osservare quella che è per molti è la vista migliore della città di Lipsia.

Augustusplatz , Lipsia

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L’affascinante Augustusplatz a Lipsia

Spinnerei, fino a circa un secolo fa, era il cotonificio più grande del mondo, mentre oggi è una meravigliosa cittadella d’arte e cultura: artisti, pittori, registi, designer e molti altri ancora si riuniscono in questo spazio in di ben 30.000 metri quadrati per tirare fuori tutto il loro estro in un contesto assai affascinante.

Infine, non dimenticate di fare una passeggiata presso il centro storico di Lipsia (perfetto da girare anche in bici), in cui scoprire anche tutti i luoghi “musicali” seguendo il Leipzig Music Trail, un anello di 3 chilometri che collega 23 luoghi simbolo della storia dei più famosi compositori classici, che hanno vissuto e lavorato a Lipsia, tra cui il Museo Bach, la Mendelssohn House e la Schumann House.

La Red Bull Arena, l’affascinate stadio di Lipsia

La Red Bull Arena di Lipsia, che ospita la partita degli Azzurri di questa sera contro la Croazia, è stato costruita nei primi anni 2000 in sostituzione del preesistente impianto risalente al 1956. Dal 2010, inoltre, è la sede delle partite casalinghe del club calcistico RasenBallsport Leipzig.

Si tratta di un vero e proprio gioiello hi-tech ma dal cuore un po’ retro’: colori e odori dell’arredamento catapultano nella Germania dell’Est e la sensazione che si ha è quella di stare in un labirinto. Misura esternamente 230×210 metri, mentre la tettoia (la cui struttura è modellata allo scopo di migliorare l’acustica interna) è alta fino a 46,5 metri e copre una superficie di 28100 metri². Tutti i posti sono quindi riparati, ma anche numerati e dotati di seggiolino ribaltabile.

Una piccola curiosità, ovvero che nei fatti questo stadio ha tre nomi: il suo primo nome, quello mantenuto fino al 2010, è Zentralstadion; il giorno 1 luglio dello stesso anno l’impianto (con l’approvazione del consiglio comunale) venne ridenominato Red Bull Arena; in questi giorni di Europeo si chiama Leipzig Arena, perché la UEFA non accetta sponsor che non siano i suoi.

Red Bull Arena, Lipsia

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L’interno dellaq Red Bull Arena di Lipsia
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Dove dormire a Vaduz, guida ai quartieri della città

Stai organizzando una visita a Vaduz e ti stai chiedendo quale potrebbe essere la zona migliore dove soggiornare con il B&B o l’hotel? Quello che devi sapere è che la capitale del Liechtenstein è una città piccola e concentrata di appena poco di più di 17 chilometri quadrati. Per il tuo alloggio, non c’è un quartiere migliore di un altro, semplicemente ognuno di essi ha caratteristiche e stili unici che lo contraddistinguono. Dunque, la tua scelta per la zona dove alloggiare si baserà principalmente sui tuoi interessi e gusti personali. In questo articolo troverai una panoramica dettagliata dei quartieri dove soggiornare a Vaduz e la descrizione delle loro peculiarità e delle attrazioni principali.

Mitteldorf: il cuore della città

Mitteldorf è il cuore storico di Vaduz caratterizzato da strade pittoresche ed edifici che mantengono il loro stile e fascino tradizionale. Alloggiare in questa zona significa poter aprire il portone e trovare tutto a portata di mano ma non solo, potrai passeggiare tra le vie storiche della città e immergerti nella cultura locale. È anche una delle zone più turistiche quindi gli alloggi e le sistemazioni saranno sicuramente le più gettonate. Uno dei principali punti di interesse di questa zona della città è il Museo Nazionale del Liechtenstein: 42 sale espositive che offrono un viaggio esplorativo nella cultura nazionale e naturale del Liechtenstein. Inoltre, il Castello di Vaduz, situato su una collina si affaccia su questo quartiere regalando uno scenario che sembra essersi fermato nel tempo. In sintesi, Mitteldorf è ideale per coloro che desiderano alloggiare in un quartiere che offre il giusto mix tra storia, cultura e bellezze naturali.

Rheinau: immersi nella natura

Rheinau, situato lungo il fiume Reno, è la miglior zona dove soggiornare a Vaduz se sei un amante della natura e delle attività all’aperto. Da questa zona della città, infatti, partono diversi percorsi per escursioni a piedi o in bici. È anche la soluzione perfetta per gli amanti della pesca che possono godere di ampi spazi naturali dove dedicarsi, rilassandosi, a questa attività. Rheinau mette a disposizione diverse scelte di alloggi, da quelli più lussuosi a quelli più accessibili, rendendolo il quartiere perfetto per chi vuole evadere dalla quotidianità circondandosi di calma e di bellezze naturali, l’ideale per un soggiorno rigenerante.

Lett: il quartiere di Vaduz più vivace

Scorcio di una strada di Vaduz

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Una strada della deliziosa città di Vaduz

Lett è la zona più vivace della città, nonostante la sua architettura tradizionale e storica è, forse, il quartiere più giovanile e cool dove soggiornare a Vaduz. Luogo perfetto per gli appassionati di storia, cultura ed enogastronomia con i suoi numerosi caffè e ristoranti che portano brio tra le strade di questo quartiere. Durante l’anno Lett è anche il punto di riferimento per chi desidera scoprire la cultura locale in prima persona poiché diventa teatro di diversi eventi culturali. Le manifestazioni e gli eventi possono variare di anno in anno, pertanto ti consigliamo di consultare sempre il sito ufficiale del turismo di Vaduz o contattare direttamente gli uffici turistici locali per ottenere maggiori informazioni. Gli eventi più ricorrenti a Lett e a Vaduz in generale sono:

  • Festival Musicali: concerti all’aperto e festival musicali che celebrano sia la musica classica che contemporanea.
  • Eventi enogastronomici: fiere e festival gastronomici che mettono in risalto la cucina locale e internazionale, permettendo ai visitatori di assaporare un’ampia varietà di piatti.
  • Festival folcloristici e celebrazioni di Giornate Storiche: eventi che celebrano le tradizioni e la cultura del Liechtenstein con danze, musica e costumi della tradizione; ma anche rievocazioni storiche che offrono uno sguardo approfondito sulla storia del quartiere e di Vaduz.
  • Mercatini di Natale: durante il periodo natalizio, Lett ospita tipici mercatini dove si possono trovare prodotti artigianali, cibo tradizionale e decorazioni natalizie.
  • Proiezioni cinematografiche all’aperto: durante l’estate vengono organizzate serate di cinema all’aperto per guardare film sotto un manto di stelle.

Aeule: il miglior soggiorno a Vaduz per lavoratori

Se a Vaduz ci devi andare per lavoro e non per vacanza, un quartiere da tenere a mente è Aeule: zona moderna e dinamica circondata da numerose aziende e uffici. Aeule mette a disposizione varie soluzioni abitative ma il suo punto forte sono gli ottimi collegamenti dei mezzi pubblici che rendono gli spostamenti tra i vari quartieri della città facili e immediati. Rappresentando la fusione perfetta tra modernità e funzionalità, Aeule diventa la soluzione perfetta per giovani professionisti che, terminati gli impegni di lavoro, possono fermarsi in qualche locale del quartiere per una buona cena e per socializzare.

Forst: la scelta perfetta per le famiglie

Nell’ampia offerta di zone dove scegliere l’hotel a Vaduz c’è anche Forst: un quartiere residenziale che si distingue per la sua atmosfera tranquilla e familiare. Grazie all’ampia presenza di scuole e parchi, questa zona è l’ideale per chi visita Vaduz con tutta la famiglia. Inoltre, la sua vicinanza al centro storico, rende Forst un quartiere comodo per chi non vuole rinunciare a godersi un po’ di movida e di comodità urbane.

Hotel a Vaduz: quanto costa soggiornare nella capitale del Liechtenstein

In generale, il Liechtenstein ha un costo della vita medio-alto (che si avvicina a quello della Svizzera) ma offre anche un’elevata qualità della vita, sicurezza e servizi di eccellenza. Per quanto riguarda i costi degli alloggi:

  • hotel: i prezzi degli hotel variano a seconda della categoria e della stagione. Un hotel a 3 stelle può costare tra i 150 e i 250 euro a notte, mentre un hotel a 4 o 5 stelle può anche superare i 300 euro a notte.
  • B&B: gli appartamenti in affitto per uso vacanziero possono variare da circa 100 a 200 euro a notte, a seconda della posizione e delle dimensioni.

Come avrai notato, Vaduz, per quanto piccola, ha davvero molte opzioni di alloggio che rispondono a gusti ed esigenze di tutti. Dal quartiere più residenziale a quello più storico, passando per l’opzione per gli amanti della natura o quella per i giovani professionisti, per dormire a Vaduz c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Il consiglio è quello di decidere l’impronta che vuoi dare al tuo viaggio, ascoltare i tuoi gusti e le tue attitudini e, sulla base di questi, scegliere la miglior sistemazione per rendere il tuo viaggio indimenticabile, sia esso per diletto o per lavoro.

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Alla scoperta di Lhasa, dove non esiste Facebook e si mangiano yak

È una delle città più alte del mondo e una tappa fissa lungo il tragitto che porta alla cima dell’Everest, ma è anche un luogo ricco di contraddizioni: profonda religiosità, regole rigide ma anche qualche tocco di innovazione e tecnologia. Lhasa è la capitale della Regione Autonoma del Tibet, ma è anche un vero e proprio tempio buddista all’aria aperta.

Scopriamo cosa vedere nella città più grande e importante del Tibet e quali sono le particolari regole per visitarla.

Alla scoperta di Lhasa, la capitale del Tibet

Lhasa, il cui significato in tibetano è “Trono di Dio”, si erge a 3650 metri di altitudine lungo la valle del Kyi Chu. È la capitale del Tibet, o meglio della Regione Autonoma del Tibet, territorio attualmente annesso alla Cina e controllato dalla Repubblica Popolare Cinese. In questa città, che è la più grande del Tibet, convive l’anima più antica e religiosa con quella più moderna e tecnologica di una tipica città cinese.

Prima dell’occupazione cinese, Lhasa era anche la residenza tradizionale del Dalai Lama e l’aspetto religioso permane ancora oggi tra i palazzi storici e le tradizioni tramandate dalla sua popolazione. Camminando lungo le vie della città si incrociano normalmente uomini e donne sdraiati a terra e intenti a praticare per strada il culto di Buddha, oppure lunghe comitive in pellegrinaggio, nonostante l’aria rarefatta, con le ruote di preghiera e i rosari tra le mani. Da ogni angolo, si elevano canti ipnotici che scandiscono il cammino dei gruppi religiosi.

Ruote di preghiera a Lhasa, la capitale del Tibet

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Ruote di preghiera tibetane a Lhasa

Cosa vedere a Lhasa

Insieme ai laici, sfilano tra le strade di Lhasa anche tanti monaci con i loro abiti rosso intenso, che si mescolano ai passanti tra i negozi a pochi passi dal tempio Jokhang, situato in piazza Barkhorm. Risalente al VII secolo, il tempio è stato costruito per volontà del re Songtsen Gampo. È questa la prima vera tappa di chi visita il Tibet, un luogo simbolo del buddismo inserito tra i patrimoni dell’umanità Unesco dal 2000.

Barkhor in realtà non è soltanto una piazza, ma un distretto considerato come un vero e proprio “circuito di pellegrinaggio” molto seguito dai tibetani. Si compone di quattro strade costeggiate dalle tipiche case tibetane e pavimentate con pietra: East Street, West Street, North Street e South Street. Un tempo questo circuito era visto dalla popolazione come una “via santa” lungo la quale dedicarsi alla preghiera. Ora si mischia all’anima religiosa anche lo sviluppo turistico che ha visto sorgere numerosi bar, negozi e attività ricettive nei dintorni.

Altra tappa da non saltare è quella del Potala Palace, che come il Tempio di Jokhang è spesso meta di numerosi visitatori. È il palazzo più alto del mondo, a più di 3600 metri sul livello del mare, e domina la Collina Rossa di Lhasa. Formato dal Palazzo Rosso e dal Palazzo Bianco (che anticamente ospitava il governo tibetano locale), è considerato una “mecca” religiosa per i tibetani. In quella che un tempo è stata la residenza invernale del Dalai Lama, è possibile ammirare santuari maestosi adornati con oro e gemme preziose, opere murali dai colori vivaci e statue scolpite a mano, ma anche una scuola, un seminario, splendidi giardini e pure una prigione.

Potala Palace, in Tibet

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Potala Palace

A circa 10 chilometri di distanza dal centro di Lhasa, incastonato sulle montagne maestose, spicca il monastero di Drepung, uno dei più grandi complessi monastici del mondo. Risalente al primi decenni del 1.400, è formato da diverse costruzioni che spiccano per il loro colore candido sui colori intensi della vegetazione circostante. Ospita fin dall’antichità diverse scuole per monaci e rappresenta un luogo di istruzione di alto livello per la filosofia e la teologia del Buddismo tibetano. Custodisce diversi tesori e nei dintorni è possibile visitare numerose grotte e templi.

La cucina tibetana: sapori e profumi inconfondibili

Da provare anche la cucina tibetana, tra le cui prelibatezze spiccano gli gnocchi ripieni di carne di yak, i noodles e il riso dolce, accompagnati con fiumi di birra prodotta nel Tibet Lhasa Brewery Co., il birrificio situato a oltre 3000 metri d’altezza. Tra gli altri piatti tipici della cultura tibetana, si può assaggiare lo sha phaley, il pane ripieno di cavolo e carne (che spesso viene fritto), oppure il thenthuk, una particolare minestra di verdure.

Yak, l'animale tipico del Tibet

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Yak, animale tipico del Tibet

Restrizioni per visitare Lhasa: le cose da sapere

Nella capitale del “tetto del mondo”, così viene chiamato il Tibet, sorprende la presenza del wi-fi nonostante non sia possibile accedere a Facebook. Essendo regione autonoma della Cina, infatti, vigono le medesime regole che vietano l’uso dei social network. Non sono le uniche restrizioni da conoscere per i viaggiatori che vogliono visitare questa terra dal fascino unico.

Un altro effetto del controllo operato dal Governo cinese a Lhasa, e nel resto del Tibet, è anche la forte presenza militare, la massima attenzione alla sicurezza e il divieto assoluto di scattare foto o video, pena la confisca delle telecamere o la cancellazione delle foto. Nessun divieto, però, per gli smartphone, molto diffusi anche tra i religiosi.

In Tibet ogni auto è fornita di telecamere e deve essere guidata da autisti locali per evitare escursioni fuori programma. Non è concesso inoltre programmare viaggi individuali, ma soltanto visite di gruppo organizzate da agenzie di viaggio locali.

Per raggiungere Lhasa, inoltre, è possibile entrare in Tibet soltanto dalla Cina o dal Nepal e unicamente richiedendo un permesso speciale, oltre al visto per la Cina.

Tempio buddista a Lhasa

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Tempio buddista a Lhasa
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Cosa vedere a Senj, città costiera della Croazia settentrionale

Un gruppo di orfanelli mendicanti capitanati da una ragazzina dai capelli rossi vissero nelle gallerie della Fortezza di Nehaj, rubando ai ricchi per sopravvivere. Una delle principali attrazioni della piccola città di Senj, in Croazia, ha fatto da scenario per la storia di “Zora la rossa e la sua banda” scritta da Kurt Kläber il quale, sotto lo pseudonimo di Kurt Held, dopo aver visitato Senj, decise di dar vita al famoso racconto. Questo personaggio vi ricorda qualcosa, per esempio una certa Pippi Calzelunghe? Fu ispirandosi a Zora che la scrittrice Astrid Lindgren creò l’amata ragazzina dalle trecce lunghe.

La vivace cittadina, situata nella Croazia settentrionale, con i suoi paesaggi ha ispirato e continua a ispirare viaggiatori provenienti da tutto il mondo alla ricerca di una destinazione dove storia e natura si incontrano offrendo esperienze indimenticabili. Conosciuta anche come Segna o Zengg, in tedesco, la città di Senj fa parte della regione Ličko-senjska županija, sul litorale adriatico della Croazia, tra le città di Fiume a nord e Zara a sud. La città si affaccia sul Velebitski kanal, il canale della Morlacca che separa la Croazia continentale dall’arcipelago del Quarnero e dall’Isola di Pago.

In questo articolo consigliamo cosa vedere a Senj, la città costiera imperdibile della Croazia settentrionale.

Fortezza di Nehaj 

La fortezza che ha ispirato i racconti di Zora è una delle cose più belle da vedere a Senj. Costruito sulla collina di Trbušnjak a metà del XVI secolo, il castello è una costruzione fortificata che domina la pianura sottostante ed è considerato il simbolo stesso della città, tanto da essere riportato nello stemma cittadino. L’edificio è caratterizzato da torrette angolari e da varie feritoie per la difesa armata, anche se una delle principali difese era costituita proprio dalle mura in pietra, in alcuni punti spesse anche tre metri.

Con la sua figura possente racconta storie di guerrieri che, impavidi e desiderosi di proteggere la propria terra, hanno combattuto contro gli invasori turchi e veneziani. Non stupisce, quindi, che lo scrittore tedesco abbia trovato proprio qui l’ispirazione per raccontare della coraggiosa Zora. Oggi, la Fortezza di Nehaj è un edificio storico imperdibile, soprattutto perché dalla sommità della collina si gode di una vista splendida sulla costa e sulle isole. Il forte è oggi gestito dal Museo della città di Senj e nei suoi locali sono spesso allestiti eventi culturali, conferenze e mostre.

Il centro storico di Senj

Sono molti i popoli che hanno attraversato le strade di Senj lasciando il proprio segno. Dai romani ai veneziani, fino agli ottomani, il centro racconta il suo passato attraverso edifici dalla bellezza sobria, ma importanti dal punto di vista storico, come la Cattedrale dell’Assunzione di Maria. La basilica è stata costruita nel 1169 sul sito di un precedente tempio pagano probabilmente risalente al IV o V secolo. La costruzione romanica, caratterizzata da un’unica navata, appare oggi perfettamente conservata e merita sicuramente di essere visitata. Segnaliamo anche la presenza del campanile e di alcune antiche tombe.

Per chi desidera approfondire la storia di Senj, il museo cittadino è una tappa obbligata insieme al municipio, ospitato in un edificio storico, e alle piazze principali dove si affacciano eleganti palazzi. Una passeggiata lungo le vie principali permette di scoprire con calma i dettagli e i segreti di questa città. Inoltre, Senj è nota perché situata in corrispondenza del 45º parallelo: lungo la costa dalmata a nord del centro, in corrispondenza dell’autostrada, si trova il monumento che segnala la linea geografica immaginaria.

Senj Croazia

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Vista di Senj in Croazia

Le spiagge

Dopo l’immersione nella storia della città, perché non immergersi letteralmente nel suo meraviglioso mare? La Croazia è famosa per la bellezza delle sue spiagge e Senj ne possiede alcune davvero imperdibili, soprattutto perché poco conosciute. Queste sono varie e diverse e, soprattutto le piccole calette, sono il luogo ideale per una pausa riposante dal caldo sole croato. A 30 minuti di auto si trova Lukovo o Sveti Luca (San Luca), immersa in una piccola baia a ridosso dell’omonimo villaggio di pescatori. A soli 15 minuti, invece, godrete delle acque cristalline di Sveti Juraj (San Giorgio) dove, nuotando, è possibile raggiungere un isolotto considerato un paradiso per gli amanti dello snorkeling. Da non perdere, infine, è sicuramente Prvna Draga, una caletta di sassi e acqua rinfrescante, totalmente circondata dalla natura.

I parchi nazionali

A poca distanza dalla città di Senj, proseguendo in direzione sud, si trova il Parco nazionale del Velebit. Il Sjeverni Velebit è uno dei parchi più giovani di tutta la Croazia perché istituito alla fine dello scorso secolo. L’area protetta si sviluppa per circa 100 chilometri quadrati e custodisce la parte settentrionale dei Velebit, o Alpi Bebie, la catena montuosa più estesa della Croazia. Ma il vero protagonista della regione è sicuramente il Parco nazionale dei laghi di Plitvice, situato a sud est della città di Senj. Questa è un’area protetta fin dal 1949 e nel 1979 è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO per il suo valore geologico ed ecologico.

Il parco è formato da sedici laghi collegati tra loro tramite spettacolari cascate. Il fenomeno geologico ha creato numerose grotte suggestive, alcune delle quali visitabili, mentre le dighe naturali, crescendo, hanno fatto sì che il corso dell’acqua deviasse e che si sviluppasse questa incredibile meraviglia della natura. Il parco si estende su una superficie di circa 33.000 ettari e comprende i laghi superiori, i Gornja jezera, e i laghi inferiori, i Donja jezera.

Il parco è visitabile a piedi e rappresenta una delle mete più belle di tutta la Croazia. Seppur i laghi ne costituiscano l’attrazione principale, è presente anche una bellissima cascata, la Veliki Slap, e un’incredibile fauna locale che comprende non solo diverse specie di pesci e uccelli, ma anche orsi bruni, lupi e linci.

Laghi di Plitvice Croazia

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Il parco nazionale di Plitvice
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Caltagirone: 4 cose da vedere nel borgo catanese

Caltagirone è una città così bella e ricca di fascino che è praticamente impossibile non innamorarsene. Situata nella Sicilia sudorientale, in provincia di Catania, Caltagirone conquista con i colori accesi e le fantasie delle rinomate ceramiche, presenti in ogni angolo delle sue strade, ma anche con i suoi quartieri storici e con l’ospitalità dei suoi abitanti. La sua storia, come quella di altre città siciliane, si intreccia con altri popoli, in primis gli arabi. Il nome stesso della città deriverebbe dall’espressione araba “Qal’at al-Ghirān”, che significa “castello delle grotte”, con riferimento alle numerose cavità naturali presenti nel territorio circostante.

Nel corso del tempo, il nome è stato limato e cambiato dalle popolazioni successive, passando per il latino “Calathagirone” e il normanno “Calatagirone”, per poi assumere la forma definitiva italiana in “Caltagirone”. Cosa fare in questa meta imperdibile della Sicilia? Ecco le 4 cose da vedere per trascorrere una giornata all’insegna della scoperta e della bellezza.

4 cose imperdibili da vedere a Caltagirone

In questo articolo scopriremo 4 siti di interesse di Caltagirone, la città siciliana riconosciuta patrimonio UNESCO nel 2002 per l’importanza dei suoi edifici barocchi insieme ad altre mete quali Noto, Modica o Scicli.

La cattedrale di San Giuliano

Gioiello dell’architettura siciliana, la chiesa di San Giuliano divenne cattedrale di Caltagirone nel 1816 e ha una storia lunghissima. A causa di terremoti e interventi di ristrutturazione, infatti, venne ricostruita più volte, assumendo l’aspetto attuale con gli ultimi lavori risalenti al 1693. In stile barocco, l’edificio si mostra in tutta la sua imponenza attraverso una facciata con tre porte e un alto campanile sul lato destro. La parte più bella e caratteristica dell’esterno è sicuramente la cupola, rivestita di maioliche policrome, con strisce dorate e verticali, visibile da molti punti di Caltagirone.

All’interno potete notare gli interessanti affreschi della volta, le cui raffigurazioni riportano scene dell’Antico e del Nuovo Testamento. Per quanto riguarda la religiosità popolare di Caltagirone, gli abitanti sono molto affezionati alle statue del Cristo morto e a quella dell’Addolorata, entrambe presenti nella cattedrale, importanti a tal punto da essere trasportate in giro per la città il giorno del Venerdì Santo.

Museo Regionale della Ceramica

Impossibile visitare Caltagirone e non immergersi nella storia e nell’arte delle ceramiche siciliane. Tra i musei più interessanti presenti in città spicca il Museo Regionale della Ceramica, il quale ospita una ricca collezione di oltre 2.500 reperti, provenienti da diverse epoche e da tutta l’isola. Il percorso espositivo accompagna i visitatori alla scoperta delle diverse tecniche di lavorazione e degli stili decorativi, dove un posto d’eccezione è ricoperto dalle bellissime Teste di Moro, note anche come graste. Queste opere incredibili arricchiscono le balconate degli edifici e dei palazzi siciliani da secoli e sono figlie di una tradizione millenaria che ha origine da una leggenda: la struggente storia d’amore tra un giovane Moro e una bellissima ragazza siciliana.

Il percorso offerto dal museo ha soprattutto un taglio storico: si inizia dalle testimonianze del V secolo a.C., illustrate nella sezione didattica del museo, per poi passare a quella dedicata alla ceramica antica, dove si possono ammirare pezzi appartenuti ai Greci e ai Romani, percorrendo a ritroso il tempo fino al VI secolo a.C. All’interno del museo potrete ammirare anche pezzi risalenti all’epoca rinascimentale e barocca. Per scoprire le ceramiche contemporanee bisognerà arrivare alla grande sala del museo, dove vi sono pezzi del 1800. Situato all’interno del Giardino Pubblico della città, il museo è aperto tutti i giorni dalle 9:00 alle 18:30.

La Scalinata di Santa Maria del Monte

Simbolo di Caltagirone, la Scalinata di Santa Maria del Monte fu costruita nel 1606 per collegare la zona più alta e nuova della città con quella più antica. Con i suoi 142 scalini realizzati in pietra calcarea, rappresenta una delle attrazioni più visitate e fotografate perché decorata interamente di ceramiche. Fu un frate del 1700, Benedetto Papale, a renderla un gioiello della città pensando di posizionare sui gradini anche una serie di lumini in modo da formare un disegno complesso.

Questa tradizione esiste ancora oggi: il 24 e il 25 luglio di ogni anno, la scalinata di Caltagirone viene illuminata da ragazzi e adulti, che con le luci danno forma a un disegno sempre diverso. In quella sera si spengono le luci della città e lo spettacolo della scala illuminata ha inizio. Ogni gradino è un’opera d’arte perché realizzato con cura da ceramisti locali e impreziosito da motivi floreali, geometrici e figurativi. Inoltre, salire la Scalinata di Santa Maria del Monte è un’esperienza indimenticabile anche perché permette di godere di una vista mozzafiato sulla città.

Scalinata Caltagirone

Fonte: iStock

La famosa scalinata di Santa Maria del Monte a Caltagirone

Il Museo dei presepi

Le antiche tradizioni popolari di Caltagirone e non solo vengono raccontate con cura all’interno del Museo dei Presepi, fondato nel 1970 e custode di una preziosa collezione composta da presepi provenienti da tutto il mondo. Gestito dall’Associazione Amici del Favo e dal presidente Michele Perniciaro, appassionato di presepi fin dalla giovane età, il museo espone 3000 esemplari realizzati in materiali e dimensioni differenti. Ogni opera rappresenta un mondo a sé, con ambientazioni, personaggi e costumi che rispecchiano le diverse culture e tradizioni.

Come arrivare a Caltagirone

Chi viaggia in auto può raggiungere facilmente la città di Caltagirone da altre località siciliane come Catania, distante 70 chilometri, Siracusa 114 chilometri, Ragusa 60 chilometri e dalla barocca Noto, distante 90 chilometri. Se preferite spostarvi con i mezzi pubblici, potete salire su un treno da Catania e fare cambio a Grammichele, dove prenderete una coincidenza salendo su un bus.

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Aeroporto di Salerno: tutto quello che serve sapere

A 21 chilometri a sud della città di Salerno, ricompreso tra i comuni di Potencagnano Faiano e Bellizzi  si trova l’aeroporto di Salerno-Costa d’Amalfi, gestito dalla Società Gestione Servizi Aeroporti Campani S.p.A. (Gesac), nato nel 1926, adeguato nel 2007 per sviluppare il traffico civile su larga scala e oggetto di un piano di interventi (il Masterplan 2043) presentato nel 2019 dalla Regione Campagna e Gesac da realizzarsi entro il 2043 (anno di scadenza della concessione) con ammodernamento, ampliamento e riqualificazione dell’intero scalo.

Nell’estate del 2020 hanno avuto inizio i lavori di miglioramento ed estensione della pista aeroportuale a 2000 metri con moderni ed efficaci impianti di segnalazione luminosa, conclusi a febbraio 2024, mentre per il 2025 (oltre all’ulteriore prolungamento della pista a 2200 metri e alle aree di parcheggio e di accessibilità) è in previsione la realizzazione di un nuovo Terminal per l’aviazione generale che, all’inizio, verrà impiegato anche per voli di aviazione commerciale, nell’attesa della realizzazione del terminale dedicato.

Una volta completato, il Terminal avrà una superficie di circa 16mila metri quadri e vanterà i più elevati standard ambientali sia per quanto riguarda l’efficientamento energetico sia per l’utilizzo di materiali naturali e sostenibili e sarà dotato un impianto fotovoltaico per ridurre le emissioni di CO2 nonché di svariate aperture per consentire l’ingresso della luce naturale all’interno della struttura.

Il progetto per il nuovo Terminal passeggeri è stato assegnato, tramite un concorso internazionale, a un consorzio di imprese guidato dalla multinazionale Deerns che include Atelier(s) Alfonso Femia, Od’A Officina d’architettura, Planeground, Techproject e Sun Flower Engineering. Tali aziende, che possiedono una vasta esperienza nella progettazione di aeroporti a livello globale, hanno anche lavorato sull’espansione degli aeroporti di Amsterdam Schiphol, Abu Dhabi e Kuwait City.

Inoltre, tra le novità previste entro il 2043 figurano nuovi parcheggi, la nuova aerostazione su progetto dello studio napoletano GNOSIS, e il prolungamento della metropolitana di Salerno con una fermata nelle vicinanze dell’aeroporto e l’adeguamento delle infrastrutture stradali con il collegamento via Autostrada.

Quando aprirà l’aeroporto di Salerno

aeroporto salerno costa d'amafi

Fonte: ©AF517 & Diorama

Nuovo aeroporto di Salerno- Costa d’Amalfi

I primi voli dall’aeroporto di Salerno-Costa d’Amalfi sono previsti per giovedì 11 luglio 2024 con varie compagnie low cost che hanno annunciato i voli operativi per l’estate.

La riapertura dello scalo contribuirà a fornire un ulteriore tassello di sviluppo per l’economia e il turismo della Regione Campania, rendendo la meravigliosa Costiera Amalfitana sempre più accessibile anche a livello internazionale grazie alla maggiore facilità di arrivo per scoprire bellezze uniche quali, appunto, Amalfi, Atrani, Vietri sul Mare, Ravello, Traiano, Positano, il fiordo di Furore, Maiori, Minori, Tramonti, Scala, Cetara, Conca dei Marini, Tramonti e, ovviamente, la città di Salerno, ricca di punti di interesse.

La piena operatività dell’Aeroporto di Salerno – Costa d’Amalfi avverrà nel 2026/2027.

Le destinazioni raggiungibili dall’aeroporto di Salerno e quali compagnie volano

Dall’aeroporto di Salerno è possibile raggiungere molteplici destinazioni viaggiando a bordo di vettori low cost.

easyJet, ad esempio, giovedì 11 luglio 2024 inaugura i voli diretti per Milano Malpensa, venerdì 12 luglio per Basilea, Berlino, Ginevra, e sabato 13 luglio per Londra Gatwick. Sono quindi cinque le nuove rotte della compagnia britannica con i collegamenti che, all’inizio, saranno effettuati durante la stagione estiva con due frequenze settimanali per Londra Gatwick, Basilea, Ginevra e Berlino, e tre frequenze settimanali per la rotta Milano Malpensa – Salerno.
Grazie all’aggiunta dei voli in partenza da Salerno, l’offerta di easyJet in Campania sale a quasi tre milioni di posti nella stagione estiva, con 51 rotte verso 13 Paesi, e gli aeroporti italiani in cui opera salgono a 23.

A sua volta, Ryanair prevede voli diretti giovedì 1 agosto 2024 per Milano Bergamo, venerdì 2 agosto per Torino, e domenica 4 agosto per Londra Stansted. La compagnia offrirà 16 voli settimanali dall’Aeroporto di Salerno che diventerà, così, il 32esimo aeroporto italiano del sempre più ampio network di Ryanair che prosegue a investire, a garantire collegamenti e posti di lavoro (oltre 100 in questo caso specifico) più di ogni altra compagnia in Italia. Lo stesso CEO Jason McGuinness ha sottolineato come l’approdo all’aeroporto salernitano darà un contributo alla crescita del turismo in Campania offrendo anche maggiori opportunità di viaggio ai cittadini.
Le rotte per Torino e per Milano Bergamo saranno mantenute anche durante la stagione invernale 2024/2025.

Volotea, invece, giovedì 11 luglio 2024 vola a Nantes, splendida città d’arte francese sulla Loira, sabato 13 luglio a Cagliari, e lunedì 2 settembre a Verona e a Catania. I voli per Nantes e per Cagliari saranno disponibili con frequenza bisettimanale così come quelli per Verona e Catania che proseguiranno per tutto il periodo invernale. Il presidente e fondatore Carlos Muñoz ha espresso orgoglio per l’inizio dell’attività all’aeroporto Salerno-Costa d’Amalfi che consente di ampliare l’offerta sul territorio aggiungendo 4 nuove rotte da Salerno alle 23 già presenti da Capodichino.

Come raggiungere l’aeroporto di Salerno “Costa d’Amalfi”

aeroporto salerno costa d'amafi

Fonte: ©AF517 & Diorama

Terminal del nuovo aeroporto di Salerno- Costa d’Amalfi

Per chi si sposta in auto, l’aeroporto di Salerno è raggiungibile percorrendo l’Autostrada Salerno-Reggio Calabria con uscita a Montecorvino-Pugliano – Pontecagnano Sud, dalla tangenziale di Salerno uscendo sulla SP 417 “Aversana” o, ancora, seguendo la Strada statale 18 Tirrena Inferiore.

Per quanto riguarda i mezzi pubblici, come accennato, è in programma il prolungamento della metropolitana di Salerno con una fermata nelle vicinanze e sono state definite le prime autorizzazioni per avviare i collegamenti via autobus da e per la costiera Cilentana, Pompei, Battipaglia e per i grandi nodi intermodali Napoli, Salerno e Afragola.

In più, saranno predisposte apposite navette che collegheranno via autostrada, in maniera facile e veloce, l’aeroporto e la stazione ferroviaria di Salerno da dove i turisti potranno agevolmente raggiungere gli itinerari prescelti via treno, autobus oppure con le vie del mare.

Ancora, verranno integrati i servizi per le costiere Amalfitana e Sorrentina e le stazioni di Eboli e Battipaglia. Ma nell’ottica di rendere il percorso da e per l’aeroporto salernitano sempre più comodo per i viaggiatori, è stato siglato anche un protocollo con cui garantire un servizio di taxi autorizzato che sarà identificabile mediante un adesivo: infatti, diversamente da quanto previsto dalla licenza, anche i conducenti di taxi di Battipaglia e Salerno potranno operare nei comuni di Pontecagnano Faiano e di Bellizzi e a servizio dello scalo.
Un protocollo d’intesa che offrirà ai turisti e ai passeggeri un trasporto affidabile ed efficiente.

Quanto dista l’aeroporto di Salerno dai principali capoluoghi della Campania

L’aeroporto di Salerno “Costa d’Amalfi” dista 20 chilometri dalla città di Salerno, 53,9 chilometri da Avellino, 73 chilometri da Napoli, 88,9 chilometri da Benevento e 90,6 chilometri da Caserta.

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In Spiaggia in Svizzera? Ebbene sì

Estate, tempo di sole, di tuffi, di spiagge… Ma non per forza al mare! Sì perché anche in Svizzera, la terra delle vette alpine e delle vallate verdeggianti, è possibile provare la piacevole sensazione della sabbia che accarezza i piedi.

Tra laghi, fiumi e piscine, si candida come una delle destinazioni ideali per una vacanza rinfrescante: ecco una selezione delle più belle spiagge sabbiose.

Il Lido di Ascona

Sulle suggestive sponde del Lago Maggiore, il Lido di Ascona è uno dei più lunghi del Paese, un’oasi di svago e relax per tutti i budget e le preferenze.

Facilmente raggiungibile in autobus oppure a piedi dal centro città, offre svariate occasioni per praticare sport acquatici e dispone di bar, ristoranti, family beach e area benessere.

La Spiaggia di Eaux-Vives

A due passi da uno dei parchi più antichi e affascinanti di Ginevra, il Parc des Eaux-Vives, si apre l’omonima spiaggia con una lunghezza di 400 metri, a soli dieci minuti dal centro.

Si tratta del luogo ideale per respirare “l’atmosfera balneare” in città e nuotare con vista sul Jet d’Eau, un angolo di pace che include anche un giardino acquatico con piante rare, un ampio spazio per le barche a vela e un ristorante.

Il Lido di Bienne

Dieci minuti a piedi dalla stazione ferroviaria di Bienne portano a quel paradiso in terra che è la graziosa spiaggia sabbiosa sulle rive del lago, incastonata tra le colline e i verdi prati.

Imperdibile per grandi e piccoli amanti dell’acqua, si arricchisce con parco acquatico, trampolino, uno spazio giochi per divertimento senza fine e una vista “a perdita d’occhio” sul lago, quasi come al mare (o forse meglio).

La Spiaggia di Gäsi

A dir poco entusiasmante è poi la spiaggia sabbiosa di Gäsi sul Lago di Walen, in favolosa posizione ai margini del bosco.

Imperdibile per chi desidera sperimentare l’assoluto relax, sa venire incontro anche a chi vuole vivere una vacanza attiva tra divertimento e sport grazie al campo da beach volley e allo spazio giochi.

Il modo migliore per arrivare è in bicicletta, ma dispone inoltre di parcheggi a pagamento.

Le isole balneari “Lorelei”

Alla foce del fiume Reiss dell’Urnersee, in particolare durante le calde giornate estive, si respirano atmosfere mediterranee sul piccolo arcipelago di isole balneari nate dall’ammasso di 3,3 milioni di tonnellate di rocce provenienti dalla galleria di base del San Gottardo con l’obiettivo di ripristinare e conservare la zona dove la riva, fino agli inizi degli Anni Ottanta, stava scomparendo metro dopo metro.

Oggi tra le mete più apprezzate del Lago di Lucerna e dintorni, gli isolotti sono raggiungibili solo a nuoto e invitano a rilassarsi e ad abbronzarsi in un ameno habitat naturale.

Il Lido Rive-Blue

L’incantevole paesino di Le Bouveret custodisce l’elegante spiaggia sabbiosa del Lido di Rive-Blue, lambito dalle acque del Lago di Ginevra, una meraviglia per vivere “vacanze balneari” in Svizzera.

Ottima per le famiglie, la zona propone numerose attività nonché l’Acquaparc per trascorrere ore di divertimento e adrenalina all’insegna dell’avventura.

Le Spiagge di Yvonand

Acqua turchese, sabbia finissima e l’atmosfera tipica del mare: sono queste le caratteristiche inconfondibili delle spiagge di Yvonand, un eden balneare accarezzato dalla piccola corrente del Lago di Neuchâtel.

Immerse nel verde e tutte raggiungibili a piedi dalla stazione, consentono di sperimentare il più puro e vero relax.

Il Lido di Lucerna

Oltre 300 metri sulle sponde del Lago di Lucerna per prendere il sole e rilassarsi alle pendici delle Alpi, sulla spiaggia sabbiosa o sul verde prato proprio lì accanto: il Lido Areal è un amato luogo di ritrovo per cittadini e turisti, con molti spazi tranquilli, piscina riscaldata e un ampio parco giochi con attrezzature selezionate sulla base dei più recenti aspetti educativi e di sicurezza.

Con i mezzi pubblici, si raggiunge dalla stazione ferroviaria con gli autobus n. 6, 8 e 24 fino a “Verkehrshaus – Würzenbach” oppure con la rete celere regionale S3 e VAE scendendo alla fermata “Verkehrshaus”.

Il Lido di Lugano

Popolare fin dagli Anni Venti, il Lido di Lugano continua a mantenere inalterato il suo fascino con la meravigliosa spiaggia di sabbia fine sempre ben curata e conservata sulle sponde del Ceresio.

Offre, inoltre, svariate infrastrutture: vasca per i tuffi con trampolini fino a 10 metri di altezza, piscina media, piscina olimpionica riscaldata, vasca per bambini con giochi in acqua, campo da calcetto e campo da beach volley.

La Spiaggia di Préverenges

Nelle vicinanze di Morges, nell’altipiano vodese, il paesino di Préverenges accoglie gli amanti del turismo balneare con la deliziosa spiaggia di sabbia sul Lago di Ginevra i cui primi 50 metri non sono profondi e diventano, così, ottimali per famiglie con bambini.

Apprezzata anche da chi pratica windsurf, dispone di tutto ciò che serve per “sentirsi al mare” con pedalò, chiosco, spogliatoio, area ristorante e barbecue.

Il Lido di Salavaux

Nel cuore della regione di Friburgo, si estende per più di un chilometro sulle rive del Lago di Murten il Lido di Salavaux con la spiaggia sabbiosa naturale più grande d’Europa sulle sponde di un lago.

Frequentata in particolar modo dagli sportivi, non manca di offrire relax a chi desidera prendere il sole o trovare refrigerio in uno dei tanti punti freschi e ombrosi del bosco tutt’intorno.

Docce e ristoranti aggiungono una nota di comfort.

Si raggiunge in autobus scendendo alle fermate “Le Pont” e “Avenches, Lacotel”.

Il Lido dell’Untersee

È una spiaggia “di alta quota” quella del Lido dell’Untersee di Arosa, a 1800 metri di altezza, con sabbia finissima e tutto ciò che un amante delle vacanze balneari possa desiderare: piscina solare riscaldata per bambini con giochi d’acqua, prato, due trampolini, parco giochi, campo da beach volley, ping-pong, campo da bocce e ristorante.

A soli dieci minuti a piedi dalla stazione.

La Spiaggia di La Neuveville

Davvero grazioso è il centro storico di La Neuveville ma non da meno è il suo lido sul Lago di Bienne, con vista sull’Isola di San Pietro.

La spiaggia sabbiosa fa parte del campeggio ma è accessibile a tutti. Vicinissima al centro, vi si arriva con pochi minuti a piedi dal pontile e dalla stazione mentre la fermata dell’autobus più vicina è “Ruis de Vaux”.

Il Lido di Thun

Chiamata dalle persone del luogo “Strämu”, il lido vista Alpi e lago di Thun è davvero un luogo favoloso per rilassarsi, magari anche con una sosta sulla terrazza dello Strämu Beizlis.

Per chi cerca sport e divertimento, non mancano campo da beach volley e da calcio.

Si raggiunge con il battello solare “Thun” oppure in autobus dalla stazione ferroviaria di Thun o Spiez fino alla fermata di Strandbad.

Il Lido di Mythenquai

Infine, ecco la spiaggia di Mythenquai sul Lago di Zurigo, lunga 250 metri, perfetta anche per famiglie con bambini e per chi non nuota grazie all’area apposita e ai giochi d’acqua.

Meritano una menzione la box di libri per dedicarsi alla lettura, il primo distributore automatico al mondo di tavole per stand up paddle e il vicino ristorante dove gustare vere prelibatezze.

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Dove andare a Capodanno 2025: le mete migliori

Il 1 gennaio 2025 cade di mercoledì ed è l’occasione per prendersi qualche giorno di ferie e allungare le vacanze di Natale fino al ponte dell’Epifania.

Per godersi al meglio almeno una settimana in viaggio, occorre pensare al Capodanno e prenotare con largo anticipo così da approfittare di eventuali offerte su trasporti e strutture ricettive, risparmiare e non rischiare di trovare il “tutto esaurito”.

Ma dove andare? Sono davvero innumerevoli le mete da considerare, in Italia e all’estero, ognuna differente e meritevole per bellezze storiche, artistiche, architettoniche, naturalistiche nonché per gli eventi organizzati proprio per festeggiare la Notte di San Silvestro.

Per questo, abbiamo preparato una selezione delle migliori località da mettere in lista per il Capodanno 2025.

Capodanno 2025: dove andare in Italia

Partiamo da chi desidera festeggiare la notte più lunga dell’anno in Italia. Una meta da non perdere è in Umbria ed è l’incantevole e raccolto borgo di Orvieto, arroccato su una rupe di tufo, “museo a cielo aperto” con oltre tremila anni di storia e caratterizzato da un complesso labirinto sotterraneo con oltre 1200 grotte, cunicoli, cisterne e pozzi, dal bellissimo Duomo gotico, dal capolavoro di ingegneria del Pozzo di San Patrizio e da un’atmosfera autentica.
Come se non bastasse, per festeggiare Capodanno, va in scena l’evento l’Umbria Jazz Winter, il festival che fa risuonare le vie con i ritmi del jazz, del soul, del funky e del gospel.

Altrettanto interessante è la scelta di Ferrara, la “città delle biciclette”, che avvolge in uno stile di vita rilassato e riporta ai fasti dell’epoca della nobile famiglia degli Este, con simboli indiscussi quali il maestoso Castello Estense cui dedicare una visita per ammirare le cucine, gli appartamenti, la cappella, il giardino e le prigioni, l’elegante Palazzo dei Diamanti con 8500 blocchi di marmo striati di rosa a formare la struttura esterna, e Palazzo Schifanoia, con lo spettacolare “Salone dei Mesi”, lungo 24 metri, dal più grande ciclo di affreschi pagani di epoca rinascimentale.
Ed è proprio il Castello a divenire protagonista del Capodanno con l’atteso “Incendio del Castello Estense” tra incredibili fuochi d’artificio ed esplosioni di colori sincronizzati.

Per vivere il 31 dicembre all’insegna della tradizione secolare, il consiglio è quello di raggiungere il Molise e, in particolare, il borgo di Gambatesa, a dominio della Valle del Fortore con vista panoramica sul Lago di Occhito. Da vedere il suggestivo centro storico con il Castello, la Chiesa di San Bartolomeo Apostolo, la Chiesa di San Nicola e il Santuario di Maria SS della Vittoria e da vivere la tradizione unica che va in scena proprio l’ultima notte dell’anno, ovvero le Maitunate, con gruppi di ogni età che percorrono il paese e si esibiscono in canti e scherzi per le case, augurando a tutti un felice anno nuovo.

Difficile, poi, non inserire una meta emozionante come Matera, la “Città dei Sassi” Patrimonio UNESCO, uno dei centri più antichi al mondo dove si respira un’atmosfera senza pari. Qui, oltre al concerto di Capodanno e agli eventi organizzati per l’occasione, il valore aggiunto è il luogo magico che si svela al visitatore con un incanto inebriante, nelle grotte naturali della Murgia, e dona la sensazione di camminare “dentro a un presepe”.

Infine, il fascino medievale di Siena è perfetto per dare il benvenuto al 2025, tra il concerto e i fuochi d’artificio nella cornice della scenografica Piazza del Campo, e i tipici mercatini che allietano il suggestivo centro storico con prodotti tipici e degustazioni.

Capodanno 2025: dove andare in Europa

Allarghiamo lo sguardo all’Europa e, tra le destinazioni migliori per un Capodanno indimenticabile, segnaliamo Vienna, dove molti dei pittoreschi mercatini natalizi sono ancora aperti il 31 dicembre e il 1 gennaio, contribuendo a rendere le festività ancora più fiabesche.
Inoltre, a incantare sono il celebre concerto della Filarmonica e il Silvesterpfad, il Capodanno in piazza, da festeggiare camminando con soste lungo il percorso di San Silvestro con palchetti di vari generi musicali, stand gastronomici e scuole di danza che propongono corsi in strada.

Ancora, per godersi un festival di tre giorni e un fitto calendario di spettacoli dislocati in ogni angolo, la città ideale è Dublino, che accoglie l’anno nuovo con il “Dublin New Year’s Festival“: si tratta di una kermesse che vede eventi, concerti, performance artistiche, danza, sfilate, musica e fuochi d’artificio davvero inimitabile.

Anche se non necessita di presentazioni, il Capodanno di Londra merita una menzione, se non altro perché i festeggiamenti in piazza a Trafalgar Square e i fuochi d’artificio che illuminano il Tamigi sono tra i più sorprendenti e amati. Ma non mancano alternative: una crociera sul Tamigi, un cenone di Capodanno nei migliori locali oppure una notte di pura movida tra i migliaia di locali e discoteche londinesi.

A Lisbona, fulcro della notte di Capodanno è la Praça do Comércio con musica, l’immancabile concertone e il benvenuto al 2025 dato dal suono delle dodici badaladas cui seguono i fuochi mentre a Marsiglia, oltre alla zona del porto vecchio dove si radunano le persone per assistere ai fuochi, ci si gode la festa con dj set in strada e nei locali.

Capodanno 2025: dove andare nel resto del mondo

Il Capodanno da “una volta nella vita” è senza dubbio quello di New York per provare l’ebbrezza del famoso countdown a Times Square: una gigantesca sfera luminosa di circa tre metri e mezzo ricoperta da ben 2688 triangoli di cristallo cade da un’altezza di 23 metri!

Un’adrenalina simile la regala anche il Capodanno nella futuristica Dubai, dove si ha la fortuna di assistere al più grande spettacolo pirotecnico a livello mondiale: basti pensare che sono oltre 400.000 i fuochi che vengono fatti esplodere a ritmo di musica e in contemporanea. Migliaia le persone che, ogni anno, si radunano sul lungomare della Fontana di Dubai.

E per fuggire dall’inverno e dare il benvenuto al 2025 al caldo e al sole? Scelta d’eccellenza è Mauritus dove, oltre alle spiagge paradisiache, si possono praticare trekking ed escursioni esplorando il lussureggiante entroterra, visitare case coloniali e giardini botanici nonché dedicarsi allo snorkeling, alle gite in barca e alle immersioni.

Lontano dallo stress di tutti i giorni, in un’atmosfera di gioia e relax, si può accogliere il 2025 in Giamaica, paradiso naturale con candide spiagge di sabbia fine e un clima piacevole, oppure a Capo Verde, dove vivere momenti di assoluto divertimento e svago tra vivaci feste in spiaggia o nei locali.

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Visto per l’Armenia: regole e cosa sapere prima di richiederlo

L’Armenia è una terra ricca di paesaggi mozzafiato e dalla cultura millenaria, ogni anno sono sempre di più i turisti che la scelgono come destinazione e sono costantemente in aumento anche i viaggiatori d’affari. Se state pianificando un viaggio, che sia per studio, per lavoro o per vacanza in questo Paese così affascinante, scoprirete come sia fondamentale conoscere le regole, le modalità e la validità del Visto per l’Armenia in una guida che fornirà dettagliatamente tutto ciò che vi serve sapere.

Requisiti per ottenere il Visto verso l’Armenia

La necessità di ottenere un visto per entrare in Armenia che sia per lavoro, studio o vacanza dipende dalla vostra nazionalità; in alcuni Paesi di residenza si può entrare in Armenia senza Visto per soggiorni brevi mentre in altri Paesi serve richiederlo con anticipo, vi segnaliamo una panoramica delle principali categorie. I cittadini di alcuni Paesi tra cui molti stati dell’ex Unione Sovietica, l’Unione Europea, gli Stati Uniti, il Canada e l’Australia possono entrare in Armenia senza Visto fino ad un massimo di 180 giorni in un periodo entro i 365 giorni. I cittadini di altri Paesi inclusi quelli in Africa, in Asia e in alcune parti del Medio Oriente devono ottenere un Visto prima dell’arrivo, anche richiedendolo on line attraverso il sistema eVisa dell’Armenia.

Tipologie di Visto per entrare in Armenia

L’Armenia offre diverse tipologie di Visto a seconda della tipologia di viaggio, che voi siate turisti e vogliate scoprire il Paese per un brevissimo tempo, o che siate studenti e vi serva per studio o ancora per coloro che si recano nel Paese per motivi di lavoro e affari oppure che scegliate di visitare l’Armenia per rivedere amici e/o famiglia. Il Visto turistico sarà utile a quanti sceglieranno di visitare il Paese per  un brevissimo lasso di tempo, il Visto d’affari è utile per coloro che si recano in Armenia per affari e/o lavoro, il Visto per studio è indispensabile per gli studenti che scelgono di proseguire gli studi in una istituzione armena e il Visto per visita privata tornerà indispensabile per quanti necessitano di visitare amici o famiglia in Armenia.

Modalità di richiesta del Visto per entrare in Armenia

Il metodo più semplice per richiedere e ottenere un Visto per l’Armenia e la capitale Yerevan è tramite il sistema eVista, il processo per ottenerlo è intuitivo inoltre può essere completato totalmente on line. Questi i passaggi:

  • Accedere al sito ufficiale: servirà visitare il sito ufficiale del governo armeno per l’eVista.
  • Compilare il modulo: una volta eseguito l’accesso al sito ufficiale del governo armeno, basterà inserire i propri dati personali, i dettagli del passaporto e le informazioni sul perché del viaggio in Armenia.
  • Caricare i documenti: vi verrà richiesto di caricare una scansione del passaporto e una fotografia recente, siate preparati.
  • Pagare la tassa: arrivati a questo punto, dovrete pagare la tassa del Visto utilizzando una carta di credito o altro metodo di pagamento sempre elettronico.
  • Ricezione del Visto: effettuate tutte le richieste ed approvata la domanda del Visto, riceverete il Visto elettronico via mail, stampatene una copia da mostrare all’arrivo in Armenia.

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Documenti obbligatori per entrare in Armenia

Richiesta del Visto per entrare in Armenia attraverso l’Ambasciata

Per quanti preferiscono o necessitano del Visto tradizionale, è possibile farne richiesta presso l’Ambasciata o il Consolato Armeno del proprio Paese. Tenete presente che questa modalità di richiesta solitamente richiede più tempo rispetto all’eVista, inoltre comporta anche la presentazione di documenti cartacei, i passaggi includono:

  • Prenotare l’appuntamento: dovrete contattare l’Ambasciata o il Consolato e ottenere di fissare un appuntamento personale.
  • Compilazione di moduli: dovrete scaricare e compilare il modulo di richiesta Visto disponibile sul sito web dell’Ambasciata o del Consolato.
  • Raccolta documenti: preso appuntamento e scaricato e compilato il modulo, portate con voi il passaporto, una o più fotografie recenti, la prova di fondi economici sufficienti e ogni altro documento richiesto dal sito ufficiale.
  • Pagamento della tassa: come per l’eVista dovrete pagare una tassa, direttamente all’Ambasciata o al Consolato.
  • Presentare la domanda: effettuati tutti questi passaggi, presentate la vostra domanda con tutti i documenti in ordine e il pagamento effettuato all’Ambasciata o al Consolato.
  • Approvazione del Visto: ora non vi resta che attendere l’elaborazione e l’approvazione della vostra domanda, solitamente ci vogliono alcune settimane, tenetene conto se avete fretta.

Validità ed eventuale estensione del Visto per entrare in Armenia

Ora avete il vostro Visto per entrare in Armenia, che sia per studio, per lavoro o per vacanza non dimenticate che il Visto non è illimitato, la sua durata e l’eventuale estensione sono importanti. A seconda del tipo di Visto richiesto, sappiate che il Visto turistico permette un soggiorno fino a 120 giorni con la probabile estensione di ulteriori 60 giorni. Il Visto d’affari può consentire un soggiorno variabile solitamente di 120 giorni, non oltre i 180 giorni annui. il Visto per studi vede la sua durata dipendentemente dalla durata del corso di studi, con estensioni possibili sempre in base alle esigenze accademiche. Il Visto per la visita privata infine, è simile a quella per il Visto turistico, ma può variare in base alle circostanze della visita in caso ad esempio di malattie gravi.

Visto in Armenia cosa sapere

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Visto in Armenia quali regole e limiti ha

Estensione del Visto per entrare in Armenia

Se desiderate prolungare il vostro soggiorno in Armenia, dovrete obbligatoriamente richiedere l’estensione del vostro Visto; per farlo presentate richiesta presso il Dipartimento di passaporti e visite del Ministero dell’Interno Armeno. Ricordatevi che è importante richiederne l’estensione prima della scadenza del Visto originale, questi sono i documenti che vi serviranno:

  • Modulo di richiesta: dovrete compilarlo con i dettagli sul perché del soggiorno e la motivazione della richiesta di prolungamento.
  • Passaporto: insieme al modulo vi servirà ovviamente il passaporto che dovrà essere valido per tutta la durata del soggiorno.
  • Prova di fondi economici: dovrete dimostrare di avere risorse finanziarie sufficienti per coprire il periodo di soggiorno aggiuntivo. A seconda del motivo della richiesta potrebbero richiedervi altri documenti, siate preparati.

Attenzione alle regole e alle restrizioni per entrare in Armenia

Ora avete tutte le informazioni necessarie per fare richiesta del Visto per entrare in Armenia, ma ricordatevi sempre che per ogni Paese che si visita, che sia per lavoro, studio o altro, è importantissimo conoscere e rispettare le regole e le eventuali restrizioni per evitare problemi legali e garantirvi un soggiorno senza complicazioni: non superate le date del soggiorno se non per cause di forza maggiore senza aver ottenuto l’estensione, assicuratevi di svolgere solo le attività consentite dal Visto ottenuto, ovunque andiate, assicuratevi sempre di avere con voi i documenti di supporto come il passaporto e una copia del Visto.