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Cosa visitare a Bratislava: itinerario del centro storico

Bratislava, capitale della Slovacchia situata lungo le rive del Danubio è ricca di monumenti storici, musei, gallerie d’arte e non mancano i paesaggi mozzafiato. Il turista che sceglie di visitare Bratislava non si limita ad esplorare e scoprire la città e le sue mille meraviglie, spesso sceglie di avventurarsi alla scoperta dei territori e dei borghi vicini consapevole di trovare non solo borghi  particolari e storici ma anche paesaggi naturali incantevoli. Restate con noi per scoprire nel dettaglio cosa vedere a Bratislava e i luoghi vicini da visitare.

Bratislavský hrad, il castello di Bratislava

Partiamo da qui, dal castello di Bratislava, aperto al pubblico, è uno dei simboli più riconoscibili della città e ne domina il perimetro dalla cima di una collina. Costruito originariamente nel IX secolo il castello ha subito numerose ristrutturazioni nel corso del tempo. Oggi ospita il museo nazionale slovacco ed espone una vasta collezione di artefatti storici, opere d’arte e mostre temporanee.

La posizione del castello offre al visitatore una vista panoramica e spettacolare sulla città e sul Danubio, è possibile passeggiare nei giardini ben curati ammirando la magnifica architettura dell’edificio.

Il centro storico di Bratislava: i monumenti imperdibili

Il cuore pulsante di Bratislava è il centro storico, Staré Mesto, un labirinto di stradine acciottolate e piazze pittoresche con edifici storici a fare da cornice definitiva ad un quadro poetico, una passeggiata nel centro storico vi farà sentire come un viaggiatore indietro nel tempo con numerosi punti d’interesse da scoprire ed immortalare.

La piazza e la chiesa di San Martino

Partiamo da Hlavné Námestie, la piazza principale: è il cuore del centro storico e anche uno dei luoghi più affascinanti della città. Circondata da edifici storici colorati è spesso animata da eventi culturali, mercatini e festival. Al centro della piazza spicca la fontana di Rolando costruita nel 1572 è uno dei tanti simboli della città.

Proseguendo per il centro si raggiunge la chiesa di San Martino, chiamata dai local Dóm svätého Martina. Costruita nel XIV secolo ha ospitato numerose incoronazioni reali. La sua architettura gotica e i dettagli interni  riccamente decorati ne fanno un luogo di grande interesse turistico e religioso per gli appassionati di storia e architettura.

A due passi dal centro storico, un’autentica chicca è la chiesa Blu intitolata a Santa Elisabetta: l’edificio, nato dalla ristrutturazione di un mausoleo è un’opera d’arte che si distingue per una meticolosa cura dei particolari che uniscono bianco, oro e blu.

Chiesa Blu di Bratislava

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Chiesa Blu a Bratislava

Il teatro nazionale e il parco Sad Janka Král’a

Altra chicca imperdibile? Slovenské národné divadlo, il teatro nazionale slovacco è anche un punto di riferimento culturale, fondato nel 1920 offre una vasta gamma di spettacoli dai balletti all’opera al teatro drammatico. L’edificio storico del teatro situato sulla Hviezdoslavovo námestie è un esempio di architettura neorinascimentale e merita una visita sia per l’esterno elegante che per le performance artistiche di alto livello.

Chi cerca un po’ di verde dovrebbe visitare il parco Sad Janka Král’a un’oasi di verde e tranquillità imperdibile, situato sulla riva sud del Danubio è uno dei parchi più antichi dell’Europa Centrale risalente al XVIII secolo. Merita una visita per l’aura di serenità che trasmette ed è ideale per chi volesse regalarsi un pic nic grazie alle numerose panchine presenti.

Tra i monumenti più importanti di Bratislava c’è Michalská braná, la Porta di San Michele: si tratta dell’unica porta cittadina che testimonia quella che è stata la fortificazione medievale. La torre della porta ospita il museo delle armi con una bella collezione di armi storiche. Dalla cima della torre i turisti possono avere una splendida vista della città vecchia.

Consigliamo poi una visita alla Dom U dobrého pastiera, la casa del buon pastore è un edificio rococò risalente al XVIII secolo con una vasta collezione di orologi storici. Famosa per la sua architettura elegante e la sua posizione pittoresca ai piedi del castello di Bratislava.

La torre Stará Radnica e il ponte nuovo

Stará Radnica, la torre del vecchio municipio, si trova vicino alla piazza principale si tratta di un edificio storico risalente al XIV secolo, ospita il museo della città di Bratislava che offre una panoramica sulla storia della città. Dalla cima della torre si può godere di una vista spettacolare di Bratislava del centro storico e dei suoi particolarissimi tetti rossi.

Most SNP, il ponte nuovo è un simbolo moderno della capitale ed è forse più noto come ponte UFO per la sua forma particolare e distintiva. Costruito negli anni ’70 il ponte attraversa il Danubio e collega il centro città con il quartiere di Petržalka. La caratteristica del ponte che spicca agli occhi del turista è la piattaforma di osservazione situata a ben 95 metri di altezza, offre una vista davvero mozzafiato sia sulla città che sul fiume! Sotto la piattaforma è presente un ristorante e anche in questo caso, la vista mentre si cena è unica e indimenticabile.

Cosa vedere a Bratislava in un weekend

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Cosa vedere a Bratislava in 2 giorni

Il palazzo Grassalkovich

iL palazzo Grassalkovich è la residenza ufficiale del presidente della Slovacchia, costruito nel XVIII secolo in stile barocco, il palazzo è circondato da giardini aperti al pubblico. Durante l’estate i giardini sono un luogo ideale per passeggiare e rilassarsi mentre l’edificio è spesso usato per cerimonie ufficiali ed eventi di Stato.

I musei più interessanti di Bratislava

Non solo monumenti, anche il repertorio artistico non è da sottovalutare. Tante le possibilità in città a partire dal Danubiana Meulensteen Art Museum, il museo di arte danubiana è tra le attrazioni imperdibili. Situato su una penisola del Danubio, questo museo d’arte è uno dei più recenti ed interessanti della Slovacchia. Ospita una collezione di arte moderna e contemporanea con mostre temporanee di artisti internazionali.

Dato il territorio fortemente collegato alla coltivazione dell’uva e alla produzione del vino, in città presso il Palazzo Apponyi è disponibile il museo della viticultura che porta i turisti ad esplorare tutte le chicche legate alla produzione vinicola del territorio slovacco.

Da non perdere il monumento commemorativo dedicato ai soldati sovietici caduti durante la liberazione nella seconda guerra mondiale: il Memoriale di Slavín è collocato su una collina e da qui si gode anche di una bellissima vista panoramica sulla città.

 

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Neos Marmaras: cosa vedere e come arrivare

Neos Marmaras è la cittadina principale della splendida penisola di Sithonia, territorio che fa parte della regione della Calcidica in Grecia. Si tratta di una destinazione turistica affascinante in grado di offrire una combinazione perfetta di bellezze naturali, storia e cultura. Questo pittoresco villaggio di pescatori è diventato un noto punto di riferimento per tutti i viaggiatori in cerca di relax, avventure all’aria aperta e che vogliono scoprire l’antica cultura greca e l’ospitalità dei suoi abitanti. Neos Marmaras, come tutta la penisola di Sithonia, è una destinazione adatta a tutti: famiglie con bambini, coppie e gruppi di amici.

La storia di Neos Marmaras

La cittadina di Neos Marmaras fu fondata molto recentemente, nel 1922, da profughi provenienti dall’isola di Marmara, da cui poi il villaggio prenderà il nome. Questo incantevole posto è cresciuto negli anni, fino a diventare un importante centro turistico per la regione grazie alla sua posizione, che si può definire quasi strategica al centro del Mar Egeo e alle sue fantastiche bellezze naturali. Oggi, Neos Marmaras mantiene ancora il suo carattere autentico, combinando le affascinanti tradizioni locali con le comodità moderne.

Cosa vedere e cosa fare a Neos Marmaras?

Neos Marmaras è situata a soli 125 km a sud di Salonicco e al riparo di due montagne, Itamos e Tragoudeli. Questa zona della penisola di Sithonia offre paesaggi naturali unici, ideali per delle stupende passeggiate tra gli uliveti o per vivere fantastiche escursioni.

Parco naturale di Porto Carras

Il parco naturale di Porto Carras è un’area protetta e rappresenta il luogo perfetto per gli amanti della natura e delle attività all’aria aperta ed offre diversi sentieri per escursioni, oltre che la possibilità di vedere diverse specie di flora e fauna locali. Il parco è anche un ottimo luogo per un picnic in mezzo alla natura.

Il Parco Naturale di Porto Carras si trova vicino all’omonimo Porto Carras Grand Resort, uno dei principali punti di interesse di Neos Marmaras. Questo è uno dei resort più grandi e lussuosi della Grecia, che offre ai propri ospiti una vasta gamma di attività, tra cui campi da golf, un porto turistico, vigneti e cantine e strutture per il benessere.

Degustazione nei vigneti e nelle cantine di Neos Marmaras

Gli appassionati di vino non possono perdere una visita alla cantina di Porto Carras, il luogo ideale a Neos Marmaras per degustare alcuni dei migliori vini grechi prodotti localmente. Oltre alla cantina di Porto Carras, la regione di Neos Marmaras è famosa per i suoi vigneti. È possibile visitare diverse cantine locali per degustare i vini della regione, come l’Assyrtiko, il Malagousia e il Limnio. Molte cantine offrono tour che includono una visita guidata ai vigneti ed una spiegazione dei processi di vinificazione, per un’esperienza indimenticabile.

Il villaggio di Parthenonas, un salto nell’antica Grecia

A pochi chilometri da Neos Marmaras si trova il villaggio di Parthenonas, uno dei villaggi più antichi della regione Calcidica. Questo villaggio tradizionale è situato su una collina, il che offre viste panoramiche spettacolari sulla costa e sul Mar Egeo. Passeggiando per le stradine acciottolate, è possibile ammirare le vecchie case in pietra tradizionali e godere di un’atmosfera tranquilla e autentica. Parthenonas è anche sede di un piccolo museo che espone oggetti della vita rurale e tradizionale, per scoprire come gli abitanti del luogo vivevano nel passato.

Le spiagge di Neos Marmaras

Le spiagge di Neos Marmaras sono tra le più belle della Calcidica. Proprio per questo rientrano fra le tappe obbligatorie per tutti quei visitatori che sono partiti alla scoperta della selvaggia e sconosciuta penisola di Sithonia. Tra le spiagge di Neos Marmaras sicuramente si possono considerare:

  • la spiaggia di Paradisos, situata a nord di Neos Marmaras, famosa per la sua sabbia dorata e le acque cristalline. È l’ideale per le famiglie grazie alla presenza di acque poco profonde e alle numerose strutture disponibili, come bar e ristoranti;
  • la spiaggia di Lagomandra, premiata con la Bandiera Blu. È una spiaggia circondata da pini, con un paesaggio mozzafiato e un ambiente tranquillo. È perfetta per chi cerca una giornata di relax lontano dalla folla;
  • la spiaggia di Kohi, è una spiaggia esclusiva, completa di servizi di lusso, inclusi lettini e ombrelloni, bar sulla spiaggia e diverse attività acquatiche.
Spiaggia della penisola di Sithonia, nei pressi di Neos Marmaros

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Spiaggia e mare cristallino della penisola di Sithonia, nei pressi di Neos Marmaros

Escursioni e attività all’aria aperta, fra trekking, escursione e gite in barca

La penisola di Sithonia è ricca di sentieri panoramici che attraversano le verdi foreste di pini e che offrono viste spettacolari sul Mar Egeo. Uno dei percorsi più popolari è quello che conduce al Monte Itamos, la montagna più alta della zona, da cui si può ammirare un panorama della penisola greca a 360 gradi.

Altre attività raccomandate da fare nei pressi di Neos Marmaras sono le gite in barca, un modo fantastico per esplorare la costa e le isole vicine, e le immersioni subacquee, che consentono a visitatori di osservare più da vicino questi fondali meravigliosi, come anche lo snorkeling in baie appartate.

Come arrivare a Neos Marmaras?

Ci sono diversi modi di raggiungere Neos Marmaras:

In Auto

Una volta arrivati a Salonicco, il modo più conveniente per raggiungere e veloce per raggiungere Neos Marmaras è noleggiare un’auto. Il viaggio dura circa un’ora e mezza, attraversando l’autostrada Egnatia Odos (A24) fino a Polygyros, per poi proseguire lungo la strada provinciale verso la penisola di Sithonia. Arrivare a Neos Marmaras in auto dà la possibilità di godere di paesaggi mozzafiato lungo tutto il percorso.

In Autobus

Per chi, invece, preferisce i mezzi pubblici, ci sono diversi autobus che regolarmente collegano Salonicco a Neos Marmaras. Gli autobus partono dalla stazione degli autobus di Salonicco (KTEL Halkidikis) ed il viaggio dura circa 2-3 ore.

In Nave

Durante i mesi estivi è anche possibile raggiungere Neos Marmaras via mare. Alcune compagnie di navigazione, infatti, offrono servizi di traghetto che collegano le isole greche principali alla Calcidica. Questa opzione è molto interessante per chi desidera combinare la visita di Neos Marmaras con altre destinazioni marittime della Grecia.

Neos Marmaras è una destinazione imperdibile, anche se ancora poco conosciuta, per chi è alla ricerca di una vacanza all’insegna del relax, della natura e della cultura. Con le sue splendide spiagge, le numerose attività all’aria aperta, la ricca tradizione culturale e la deliziosa cucina locale, offre qualcosa per ogni tipo di viaggiatore, che non ha nulla da invidiare ad altre mete come Zante o l’isola di Corfù.

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Belgrado Europa Idee di Viaggio itinerari culturali Serbia Viaggi viaggiare

Dove dormire a Belgrado, zone e quartieri dove alloggiare

Belgrado, la Capitale della Serbia nonché della ex Jugoslavia fino alla dissoluzione del 2006, è una città densa di storia e cultura, giovane e dinamica. Nel corso della tempo ha subito diverse devastazioni e bombardamenti, trovandosi al centro di molteplici contese e vicende rilevanti per via della sua posizione strategica. Presenta più di un milione e mezzo di abitanti ed è considerata il punto di incontro tra Oriente e Occidente. Visitarla significa scoprire una città ricca di fascino e che molto ha da raccontare. Situata in un contesto naturalistico d’eccezione – complice la confluenza dei fiumi Danubio e Sava – si caratterizza per le tante anime che la rendono speciale, sospesa tra un passato antico e ricco di dominazioni differenti, così come un presente moderno e intrigante. Dove alloggiare durante la permanenza a Belgrado? Molto dipende, in realtà, dal tipo di vacanza che si desidera fare. Scopriamo insieme dove dormire all’interno delle varie strutture dell’hotellerie che mette a disposizione la città, tra hotel, B&B e molto altro ancora.

I quartieri migliori per un soggiorno a Belgrado

Dove alloggiare a Belgrado

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Vista sul tempio di San Sava a Belgrado

Belgrado è divisa in due parti, separate dal fiume Sava, un affluente del Danubio: la città vecchia, con i comuni di Stari Grad e Vracar, e la città nuova, con i comuni di Zemun e Novi Beograd. Stari Grad corrisponde sostanzialmente al centro storico, rivelandosi la sede dei monumenti più importanti e di tutto quello che risulta di interesse culturale: musei, università, teatri e via dicendo. Alloggiare in questo comune è perciò la soluzione ottimale, a livello logistico e non solo. I quartieri migliori per pernottare sono tre: Skadarlija, Dorcol e Savamala. A essi andrebbe aggiunto Zemun, una sorta di città nella città che si caratterizza per l’architettura in stile austro-ungarico. Te li raccontiamo, così da aiutarti a scegliere la zona migliore di Belgrado dove alloggiare.

Dorcol, la zona più elegante di Belgrado

Il nome “Dorcol” è di origine turca e può essere tradotto come “incrocio di quattro strade”. Parliamo di una delle zone più antiche della città, fondata nel 300 a.C. con il nome di Singidunum e poi soggetta alle dominazioni e influenze di Unni, Ottomani, Ungheresi, Sarmati, Ostrogoti, Slavi e Bizantini, a fronte della contaminazione di usi e tradizioni differenti. Dorcol oggi si distingue per l’anima vivace e moderna, complice la presenza di diversi caffè, ristoranti, bar, negozi e di tanti servizi. Alloggiare in questa parte di Belgrado vuol dire stare in un quartiere dinamico e unico nel suo genere, respirando un’atmosfera creativa e artistica. È possibile scegliere tra hotel eleganti e B&B non meno curati ed efficienti, perfetti per una visita di pochi giorni, oppure un albergo con servizi più strutturati per avere la possibilità di godere al meglio della vacanza. Tra i monumenti più interessanti di Dorcol segnaliamo la Moschea di Bajrakli e la più antica casa privata della metropoli: la Turbe di Sheikh Mustafa. Segnaliamo inoltre lo spettacolare Parco Kalemegdan. Come si può notare, tutti questi nomi sono di origine turca, a dimostrazione dell’influenza ottomana.

Skadarlija, la Montmartre di Belgrado

Il quartiere di Skadarlija si trova nel centro storico di Belgrado e per via del suo fascino è sovente paragonato a quello di Montmartre a Parigi. Si tratta di una zona dove è possibile percepire ancora oggi l’atmosfera di quando era luogo di ritrovo per artisti e intellettuali. Qui si trovano diversi monumenti e musei interessanti, con tanto di statue dedicate al principe Obrenovic e al cantante Toma Zdravkovic. Pernottare in questa zona di Belgrado permette di percepire l’atmosfera bohémien della Capitale serba, avendo modo di accedere a una proposta che vede al centro alberghi di lusso e ostelli decisamente accessibili. Essendo una zona centrale, sono molteplici le cose da fare, soprattutto alla sera: è decisamente indicato per i giovani e per chi vuole staccare la mente in vacanza e vivere giorni frenetici e ricchi di eventi.

Savamala, nel cuore della vita notturna di Belgrado

Le zone dove dormire a Belgrado

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Knez Mihailova Street, la via dello lo shopping di Belgrado

Questo quartiere è certamente il più stimolante di Belgrado, complice una vita notturna vivace e che si caratterizza per la presenza di club galleggianti situati sulle sponde del fiume Sava. Alloggiare a Savamala permette di immergersi in un’esperienza musicale di livello assoluto, a fronte di una varietà di generi che è un vero e proprio unicum: tra rock, pop, folk e musica techno, non c’è che l’imbarazzo della scelta. Siamo inoltre vicino alla Fortezza di Belgrado, la cui presenza ha reso questa parte della città fortemente soggetta a devastazioni e bombardamenti durante entrambi i conflitti mondiali. Oggi è stata ricostruita perfettamente. Gli hotel di Savamala sono la scelta migliore per coloro che desiderano vivere al meglio le esperienze di intrattenimento e presentano costi diversi a seconda del livello dei servizi. Molti sono in  zone centrali, vicini ai principali locali, pertanto puoi spostarti agevolmente e trascorrere dei giorni speciali. Forse non lo sai, ma questa Capitale Europea è una delle migliori in termini di movida e vita notturna.

Consigli per visitare Belgrado al meglio

Dove dormire a Belgrado

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La vista suggestiva sul fiume a Belgrado

Il periodo migliore per visitare Belgrado? L’estate, quando le temperature sono piuttosto miti, cosa che non si può dire d’inverno. La lingua locale è il serbo, ma anche l’inglese è piuttosto parlato presso la popolazione: non dovresti quindi incontrare particolari difficoltà nel comunicare.

Per recarti nella capitale della ex Jugoslavia la cosa migliore è prendere l’aereo. Le città italiane al momento collegate con l’aeroporto di Belgrado sono Roma, Bologna, Napoli, Catania, Bari, Palermo, Milano e Venezia. Rimanendo per un periodo non superiore ai 90 giorni ai cittadini europei non è richiesto alcun visto. La valuta locale è il dinaro serbo ed è solitamente possibile fare affidamento sui sistemi di pagamento elettronici. Tra gli eventi da non perdere segnaliamo il Festival della birra, in programma a metà agosto; il Beogradski Festival, previsto a fine marzo; il Guitar Art Festival, sempre a Marzo; la Fiera Nazionale del Libro, che si distingue per il programma molto attivo e una rassegna dedicata ai fumetti.

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Nuove esperienze di viaggio all’orizzonte

Viaggiare significa esplorare nuovi orizzonti, scoprire culture diverse e vivere esperienze di viaggio indimenticabili. Con i tour Gattinoni Travel, puoi scegliere tra viaggi con accompagnatore dall’Italia, tour con guida locale parlante italiano e itinerari tematici che ti permetteranno di seguire le tue passioni: che tu sia appassionato di natura, archeologia, cultura o fotografia, Gattinoni ha il tour giusto per te. Ecco alcuni tour esclusivi che ti faranno innamorare di destinazioni straordinarie:

Experience Norvegia: Isole Vesterålen e Isole Lofoten

Scopri la bellezza selvaggia e incontaminata della Norvegia con il tour ed esperienze di viaggio presso Vesterålen e le Isole Lofoten, due gioielli del nord. Questo tour ti porterà attraverso paesaggi mozzafiato: fiordi spettacolari, montagne imponenti e villaggi di pescatori pittoreschi. Avrai l’opportunità di osservare la fauna selvatica, come le maestose balene nelle acque delle Vesterålen, e di immergerti nella cultura locale assaporando piatti tipici e partecipando a tradizioni secolari. La guida locale ti fornirà approfondimenti unici sulla storia e la cultura norvegese, rendendo il tuo viaggio un’esperienza educativa e affascinante.

uno scorcio delle Isole Lofoten in Norvegia

Fonte: Pixabay

Panorama delle Isole Lofoten in Norvegia

Explore Istanbul in compagnia

Per chi desidera esplorare una metropoli ricca di storia e cultura, il tour “Explore Istanbul in Compagnia” è la scelta perfetta. Partendo dall’Italia con un accompagnatore esperto, verrai guidato attraverso le meraviglie di Istanbul, una città che unisce Oriente e Occidente in un connubio unico. Visiterai la maestosa Hagia Sophia, la splendida Moschea Blu e il sontuoso Palazzo Topkapi. Passeggerai tra le vivaci bancarelle del Gran Bazar e del Bazar delle Spezie, dove potrai acquistare souvenir unici e gustare specialità locali. Con il supporto del nostro accompagnatore, ogni dettaglio del tuo viaggio sarà curato, permettendoti di vivere Istanbul in tutta serenità e comfort.

Uno scatto del Palazzo Topkapi ad Instanbul

Fonte: Getty Images

Palazzo Topkapi, Instanbul

Explore Kenya: sulle orme dei grandi mammiferi

Se il tuo cuore batte per la natura selvaggia e gli animali, il tour “Explore Kenya: Sulle Orme dei Grandi Mammiferi” è un’esperienza da non perdere. Accompagnato da un esperto dall’Italia, partirai per un’avventura nei parchi più iconici del Kenya. Ammira le grandi migrazioni di gnu e zebre nel Maasai Mara, incontra elefanti, leoni e rinoceronti nel Parco Nazionale di Amboseli, con il Kilimangiaro sullo sfondo, ed esplora il Lago Nakuru, famoso per i suoi fenicotteri rosa. Questo tour è pensato per gli amanti della fotografia e della natura, offrendo numerose occasioni per immortalare la fauna africana nel suo habitat naturale. L’accompagnatore ti guiderà attraverso questo straordinario viaggio, garantendo un’esperienza sicura e coinvolgente.

Uno scenario del Parco Nazionale di Amboseli in Kenya

Fonte: Getty Images Pro

Parco Nazionale di Amboseli in Kenya

Scopri i tour Gattinoni e parti per un’avventura unica

Viaggiare con Gattinoni Travel significa scegliere l’esperienza perfetta per le tue esigenze, con la sicurezza di essere accompagnato da esperti e di vivere avventure autentiche e indimenticabili. Esplora il mondo con i tour Gattinoni e scopri destinazioni straordinarie pronte a stupirti.  

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Visto per la Moldavia: regole, modalità e validità. Come partire senza stress

Si dice Moldavia o Moldova? In realtà, risultano corretti entrambi i termini, seppure gli abitanti di questo piccolo Stato situato nel cuore dell’Europa orientale preferiscano dire Moldova. La ragione è legata anche al fatto che la parola Moldavia più utilizzata nella lingua italiana presenta un’origine russa e viene quindi associata all’influenza importante che questo Paese ha avuto e, almeno in parte, continua ad avere, solo per via della vicinanza geografica. La Repubblica di Moldova, questo il nome “istituzionale”, è un luogo che sta diventando sempre più turistico, rivelandosi capace di conquistare i viaggiatori europei e italiani per tanti motivi, compreso quello linguistico, vista l’affinità che presenta l’italiano con il moldavo, il quale coincide di fatto con il rumeno. Ma serve un visto per poterci andare in vacanza? Scopriamo insieme come viaggiare in sicurezza in Moldavia con il visto: le regole, le modalità e la validità da conoscere assolutamente prima di preparare la valigia.

Come visitare la Moldavia: informazioni utili

Come partire in sicurezza in Moldavia

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Il Museo del villaggio a Chisinau in Moldavia

Dove si trova, esattamente, la Moldavia? Siamo nel cuore dell’Europa dell’Est, tra Romania e Ucraina, in un territorio grande più o meno quanto il Belgio, per un’estensione di quasi 34.000 chilometri quadrati. La Moldova coincide, sostanzialmente, con la zona della Bessarabia: un’area pianeggiante e collinare, che digrada con dolcezza verso i Carpazi. Non sono presenti sbocchi al mare. Per raggiungere la Moldavia la cosa migliore è prendere l’aereo. Nel momento in cui scriviamo i voli diretti dall’Italia partono soltanto da Roma e raggiungono l’aeroporto principale del Paese: quello di Chisinau, la Capitale.

La durata del volo è di circa 2 ore e mezza, quindi non impiegherai molto per arrivare in questo territorio che ha tanto da offrire. Una valida alternativa è quella di andare in aereo a Bucarest, nella vicina Romania quindi, e poi proseguire in autobus o in treno: anche questa è un’idea di viaggio stuzzicante, poiché ti dà la possibilità di scoprire un Paese affascinante e ricco di tradizioni come la Romania. La rete di trasporti della Moldavia, in ogni caso, comprende tram, filobus, treni e autobus. Si caratterizza per un’affluenza importante, motivo per cui può capitare di essere, inavvertitamente, spintonati. È possibile usufruire dei taxi, che sono dotati di tassametro. Come in qualsiasi parte del mondo, Italia compresa, è meglio chiedere un “preventivo” prima di far partire la corsa: un accorgimento sempre utile per viaggiare in sicurezza.

Le regole del visto per la Moldavia: quando è necessario

Per recarsi in Moldavia per un periodo superiore ai 90 giorni, è necessario essere in possesso di un passaporto con validità di almeno tre mesi oppure carta d’identità che risulta valida per l’espatrio. In quest’ultimo caso è da considerarsi pertinente il solo formato elettronico, quello a tessera, e non quello cartaceo che molti di noi hanno ancora. Il passaporto si rivela comunque il documento più affidabile nonché quello consigliato, anche per i minori.

Si può andare in Moldavia senza visto?

Sì, è possibile soggiornare in Moldavia senza alcun visto per un massimo di 90 giorni ogni 180. Questa disposizione è in vigore dal 1° gennaio 2007 per tutti i cittadini che fanno parte dell’UE, quindi include l’Italia. Un ottimo modo per prenotare l’aereo e preparare l’itinerario di viaggio a Chișinău.

Cosa sapere prima di partire

Moldavia, visto e consigli di viaggio

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Cattedrale della Natività a Kishinev (Chișinău) in Moldavia

Il Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale rende noto che i voli che partono e arrivano dalla Moldavia “non possono sorvolare lo spazio aereo ucraino”. Raccomanda inoltre di “non recarsi nella regione separatista della Transnistria”. Per quanto riguarda le formalità doganali e valutarie è possibile portare con sé in Moldavia un massimo di 10.000 euro in contanti; l’ammontare esatto della cifra va comunque dichiarato quando si entra nel Paese.

La valuta in uso in Moldavia è il leu. Sono comunemente accettati carte e bancomat dei principali circuiti internazionali, PostePay inclusa, oltre che naturalmente Visa e MasterCard, per fare degli esempi. Per poter esportare beni aventi carattere storico, culturale e artistico, così come gli oggetti in metallo prezioso, è necessario richiedere congrua autorizzazione alle autorità della Moldavia. La violazione di questa pratica viene perseguita con la massima severità.

Quando andare in Moldavia

Come andare in Moldavia con il visto

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Albero di Natale sulla piazza di Chișinău

Il periodo migliore per andare in Moldavia non è solitamente l’inverno, che qui tocca temperature piuttosto rigide: tuttavia, come in foto, la piazza di Chișinău è davvero magica quando viene addobbata a festa, e non mancano mercatini dove fare acquisti o dove provare i prodotti tipici. Le estati, invece, sono calde, motivo per cui le stagioni ottimali per una vacanza in questo angolo dell’Europa orientale sono l’autunno, la primavera e l’ultima parte dell’estate, a partire dalla fine di agosto, quando le temperature iniziano a scendere e il clima si fa più gentile.

Il weekend forse migliore di tutti è quello in cui è in programma il Wine National Day, che si svolge di prassi durante il primo fine settimana di ottobre. La manifestazione è a tema vino e vede al centro degustazioni e feste in costumi tradizionali all’interno di diverse cantine e parchi della Capitale. Un ottimo modo per te di provare i vini del territorio, accompagnati da una degustazione di specialità moldave.

Un’altra festa singolare è il Martisor, che si tiene all’inizio della primavera, nel mese di marzo. In questa occasione il Paese si ferma, festeggiando la fine dell’inverno e dando vita a un insieme di danze e tradizioni colorate, con le tonalità del bianco e del rosso protagoniste. La società moldava è di stampo multietnico e si caratterizza per un folklore variegato, ricco di contaminazioni legate agli scambi con le culture russa, ucraina, rumena e turca. L’ospitalità è sacra in maniera assoluta, motivo per cui si ha modo di usufruire di un’accoglienza calorosa e speciale. Infine, un’altra informazione: la religione ufficiale è quella ortodossa. Se stai pensando di recarti in Moldavia, e in particolare di visitare la Capitale, ovvero Chișinău, non possiamo che suggerirti di prenotare il volo e strutturare l’itinerario di conseguenza: sono tantissime le cose da vedere, ed è una vacanza destinata ad arricchirti culturalmente.

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Cosa vedere a Bar: storia, natura e divertimento in Montenegro

Il Montenegro sta vivendo un periodo di scoperta: sempre più viaggiatori curiosi guardano nella sua direzione alla ricerca di un’esperienza che unisca il relax delle spiagge all’adrenalina offerta dall’entroterra, ricca di montagne, gole e laghi, tra i quali Skadar, il più vasto dei Balcani. In questo paesaggio così variegato, la città di Bar, conosciuta anche come Antivari, rappresenta una gemma tutta da esplorare con la sua atmosfera dinamica, tipica delle città portuali, con i suoi siti archeologici, testimonianza di un passato ricco di storia, e con i paesaggi naturali mozzafiato, ideali per trascorrere una giornata speciale all’aria aperta.

Bar si trova nella zona occidentale del Montenegro, sul Mar Adriatico, proprio di fronte a Bari. È probabilmente per questo motivo che la città viene anche chiamata “Antivari”, ovvero “di fronte a Bar”. Rappresenta la più grande zona portuale del Montenegro e punto di attracco di barche e grandi navi: in questo articolo scopriamo insieme la sua storia e cosa fare per visitarla al meglio.

Cosa vedere a Bar

Bar ha una personalità discreta che può essere scoperta passeggiando tra le strade di Antivari (Stari Bar), la città vecchia. La costa del Montenegro è abitata da millenni; alcuni siti archeologici testimoniano la presenza di insediamenti abitativi nei dintorni dell’attuale Bar già a partire dal VII secolo a.C. Questa antica città fortificata custodisce non solo un ricco tesoro storico, ma anche chiese moderne, come quella dedicata a san Jovan Vladimir. Costruita tra il 2006 e il 2016, è considerata una delle più grandi chiese ortodosse al mondo, caratterizzata da esterni bianchi e vetrate blu, mentre le cupole dominano il paesaggio con le loro tonalità dorate.

Al suo interno invece, decorato con affreschi, mosaici e icone, si celebra ogni anno il patrono del paese, ossia Jovan Vladimir, ucciso nel 1215 e venerato sia dai cristiani cattolici che dagli ortodossi e dai musulmani. Oltre alle celebrazioni interne alla chiesa, i credenti ricordano il santo attraverso un’escursione-pellegrinaggio per trasportare una croce verso la sommità del Monte Rumija. Non solo per motivi religiosi, questo percorso è perfetto anche per gli amanti dei trekking: partendo da Bar, vi inoltrerete tra colline verdeggianti, antichi villaggi e borghi pittoreschi, per poi venire ricompensati dalla vista panoramica a un’altezza di oltre 1500 metri d’altitudine.

Di notevole importanza storica sono le mura, in alcuni tratti ancora visibili, ma anche il lungo e possente acquedotto, ancora in buone condizioni. Mentre si passeggia tra le strade di Stari Bar si può visitare anche la chiesa di san Nicola, risalente al 1100. Ogni angolo di questa vecchia città vi regalerà bellissimi scorci panoramici sul mare e sul grande distretto costiero del Montenegro.

Stari Bar

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Le mura fortificate di Stari Bar

Cosa vedere nei dintorni

Il Montenegro è una meta sempre più ambita per la sua atmosfera originale e autentica. Potete farne esperienza nei dintorni di Bar, per esempio a Kotor, cittadina medievale dal fascino veneziano, o Budva, destinazione amata soprattutto per le sue spiagge. Gli amanti della natura, invece, non possono perdere l’occasione di visitare il famoso lago di Scutari: immerso in un paesaggio incontaminato, il lago è caratterizzato da acque cristalline, da isolotti verdeggianti e da una ricca vegetazione che si estende fino alle rive.

Se non avete il tempo di guidare per oltre un’ora, nelle immediate vicinanze di Bar troverete Stara Maslina, uno degli ulivi più antichi al mondo, vecchio oltre 2000 anni. Grazie alla sua veneranda età, viene considerato al pari di un simbolo della città e monumento naturale dall’importanza inestimabile. Gli appassionati di storia, invece, possono visitare la fortezza di Haj Nehaj che, con la sua struttura imponente, domina la città di Sutomore e il mare.

In alternativa, potete rilassarvi sulle belle spiagge di Bar e delle zone limitrofe. Infatti, la cittadina del Montenegro è famosa anche come meta turistica balneare sulla zona del litorale adriatico. Da non perdere è la spiaggia Veliki Pijesak, una striscia di sabbia non molto lunga, sebbene larga e accogliente: questa assume una forma di golfo, a ridosso dei palazzi della città. Nonostante la larghezza, in estate risulta molto affollata.

Un’altra spiaggia molto famosa è quella di Sutomore, a 9 chilometri da Bar. Anche in questa spiaggia dovrete avere pazienza e farvi largo tra la miriade di persone che qui si concedono sole, mare e relax nei mesi estivi. Ma una volta trovato il posto, potrete tuffarvi nelle limpide acque del Mar Adriatico, ancora più trasparenti laddove la spiaggia si fa più sassosa. Chi è alla ricerca di una spiaggia più tranquilla, invece, deve segnare sulla mappa sia Utjeha Plaza che Strbina Plaza, un piccolo gioiello circondato da pini e cipressi.

Lago Scutari

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Il lago di Scutari

Come raggiungere Bar

Per raggiungere Bar dall’Italia ci sono due opzioni: l’aereo o il traghetto. L’aeroporto più vicino è quello della capitale Podgorica, da qui sarà poi necessario salire su un autobus o noleggiare un’auto. Con il traghetto, invece, vi basterà partire dalla città di Bari dove sono presenti diverse tratte dirette a Bar.

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Cosa vedere e quando andare nel Castello di Bran, in Romania

Il Castello di Bran è una delle attrazioni turistiche più iconiche della Romania ed è situato nella intrigante e pittoresca regione della Transilvania. Spesso associato alla leggenda di Dracula, questo castello medievale offre una ricca combinazione di storia, folklore e bellezza naturale. Cosa vedere e quando andare a visitare il Castello di Bran? Ci si può aspettare molto dalla visita a una roccaforte storica simile e bastano poche informazioni per organizzare al meglio la propria visita al mitico Castello di Bran. Sei pronto a mettere un pizzico di atmosfere gotiche nel tuo viaggio in Romania?

Il castello di Bran e la Leggenda di Dracula

C’è qualcosa di vero che leghi il castello di Bran con la leggenda del Conte Dracula? Il Castello di Bran è decisamente legato alla figura storica di Vlad l’Impalatore, il sovrano valacco noto per la sua crudeltà. Vlad, appartenente alla casa dei Draculia – che della Valacchia significa “del Drago – è il vero e proprio ispirato della figura del famoso vampiro Dracula, reso immortale dal romanzo di Bram Stoker, pubblicato alla fine del XIX Secolo in Inghilterra e, poco dopo, anche in Italia. Anche se non ci sono prove storiche che Vlad abbia mai vissuto qui, il castello è diventato una meta obbligata per gli appassionati della leggenda di Dracula.

All’interno, troverai esposizioni che raccontano la storia di Vlad e l’influenza del romanzo di Stoker. Ma perché Vlad, storicamente, è associato alla sete di sangue? Semplice: aveva la nomea di essere particolarmente crudele con i propri nemici, attitudine che gli ha fatto guadagnare il soprannome di Impalatore. Le cronache contemporanee a Vlad raccontavano che amasse sporcarsi col sangue dei nemici. Sicuramente era una descrizione più figurata che letterale ma questa immagine ha permesso, secoli dopo, a Bram Stoker di unire una simile suggestione alle tante leggende sui vampiri e creare un personaggio immortale, nel vero senso della parola.

L’architettura e il design del Castello di Bran in Romania

Il castello di Bran, costruito nel 1377, è un magnifico esempio di architettura medievale. Con le sue torri appuntite, i corridoi stretti e le stanze labirintiche, il Castello di Bran offre una sensazione autentica di un’epoca passata. Potrete esplorare le varie stanze, ciascuna arredata con mobili d’epoca e oggetti storici che offrono uno spaccato della vita nobiliare del tempo. Lo stile architettonico del castello di Bran è molto diverso da quello di un castello medievale britannico o francese. Si rifà più a quella che era la moda dell’Europa Centrale, in cui i castelli erano più difensivi che residenziali, acquistando quindi un’immagine particolarmente oscura e, per l’appunto, gotica.

Le costruzioni come il Castello di Bran divennero celebri, proprio per questo aspetto misterioso e oscuro, nel XIX Secolo. In Epoca Romantica le storie di fantasmi o a tinte horror venivano pubblicate ovunque e chiunque non vedeva l’ora di trovare, in giro per l’Europa, un qualche castello capace di fare da sfondo a tali storie. La fama del Castello di Bran era già decisamente consistente prima del 1897, anno di pubblicazione di Dracula. Successivamente a quella pubblicazione, divenne totale e non ha ancora smesso di suscitare interesse e ispirare i viaggi in Romania di molte persone.

Castello di Bran

Il museo del castello di Bran: la storia dei regnanti di Romania

La Romania un una monarchia fino al 1947. Fu un regno breve perché la sua storia, con questa forma politica, iniziò nel 1881. I sovrani di Romania avevano buon gusto e il castello di Bran venne usato come residenza estiva.  Proprio per raccontare questo periodo storico, Il castello di Bran ospita un museo che espone arte e mobili raccolti dalla regina Maria di Romania, l’ultima regnante ad utilizzare il castello di Bran per le proprie vacanze durante la bella stagione. La collezione comprende pezzi di arredamento, costumi, e manufatti artistici, molti dei quali riflettono il gusto e l’eleganza della regina.

Al di là di questo, visitare il museo del Castello di Bran ti aiuterà a capire quanto la storia di questo edificio sia più limpida e lineare di quello che abbiamo sempre immaginato. Una delusione? No di certo: l’ambiente stesso sarà l’elemento che non farà uscire dalla tua testa l’idea di essere in Romania per visitare un luogo che ha qualcosa di oscuro da dire.

Il cortile interno del castello di Bran: il fascino del Medioevo

Il cuore medievale del Castello di Bran risiede nel cortile interno, un luogo affascinante da esplorare, con la sua atmosfera tranquilla e il pozzo. Contrariamente a quel che si pensa, il pozzo visibile attualmente non è medievale ma è frutto di una ristrutturazione avvenuta nell’Ottocento. Per poter sistemare il pozzo che, a tutti gli effetti esisteva dal Medioevo, è stato utilizzato un capitello di una colonna di una casa fiorentina. Durante i mesi più caldi, il cortile è spesso decorato con fiori, creando un ambiente incantevole per una passeggiata.

La torre del Castello di Bran: il luogo giusto per ammirare il panorama

Uno dei punti forti della visita al Castello di Bran è la possibilità di salire sulle torri e godere di viste incredibili sulla campagna della Transilvania. Parte dell’immagine spettrale del castello di Bran nasce proprio dal luogo geografico in cui si trova: una rupe tra i boschi. Dai merli delle torri, si può ammirare un panorama che spazia dalle foreste circostanti alle montagne dei Carpazi, offrendo un’opportunità fotografica imperdibile. Sembra che fu proprio una stampa di un disegno di un viaggiatore che ispirò Bram Stocker ad utilizzare questo castello come residenza per il suo Conte Dracula, almeno per la parte della storia ambientata in Transilvania. Quando ti troverai davanti al Castello di Bran e salirai sulle sue torri, non ti sarà difficile capire il perché.

castello bran

Le mostre temporanee del Castello di Bran e gli eventi

Il Castello di Bran ospita regolarmente eventi speciali, tra cui mostre d’arte, concerti e rievocazioni storiche. Durante il periodo di Halloween, per esempio, il castello si trasforma in una destinazione particolarmente popolare, con eventi a tema Dracula che attirano visitatori e viaggiatori da tutto il mondo. Gli eventi, però, sono generosi durante tutto l’anno. In qualsiasi periodo tu decida di visitare il Castello di Bran, troverai un evento capace di regalarti nuove sensazioni ed emozioni da ricordare. Sapevi che molte coppie chiedono di poter celebrare il proprio matrimonio la Castello di Bran o di poter fare, per lo meno, le foto per l’album di nozze? La scelta è senza dubbio singolare, almeno a prima vista. A pensarci bene, però, la bellezza di questo luogo così sospeso nel tempo e capace di regalare magia a ogni scatto porta a comprendere alla perfezione un desiderio simile.

Il villaggio nei pressi del Castello di Bran

Prima o dopo la visita al castello di Bran, vale la pena esplorare il vicino villaggio che si trova a poca distanza da quell’edificio così iconico. Il villaggio di Bran è un luogo molto frequentato e, in alta stagione, potrebbe essere un po’ affollato ma, anche con molti turisti in giro, non delude mai. Qui troverai mercati artigianali dove acquistare souvenir unici, prodotti locali e gustare la cucina tradizionale di questa regione della Romania. Il villaggio offre anche un assaggio della vita rurale transilvana, con le sue case tradizionali e paesaggi incantevoli. Si può anche dormire nel villaggio vicino al Castello di Bran: i posti non sono molti e, quindi, è meglio organizzarsi per tempo per poter vivere un’esperienza di alloggio così unica e speciale. Bran, nel passato, era un feudo dei Cavalieri Teutoni (di cui faceva parte anche Vlad) e ha conservato un’immagine così particolare che sembra, anch’esso, uscito da un libro. I camminatori e gli amanti del trekking non resteranno delusi perché, dal villaggio di Bran, partono molti sentieri per passeggiate di ogni tipo.

Quando visitare il Castello di Bran in Romania

C’è una stagione più adatta a visitare il castello di Bran in Romania? Assolutamente no. Ogni periodo dell’anno regala delle sensazioni diverse dagli altri. L’inverno rende tutto più magico e, proprio per l’aspetto gotico del castello di Bran, sembra di visitare un vero e proprio mondo uscito dalla fantasia e dalla penna di qualche scrittore. L’autunno è il periodo dei colori: il foliage nei dintorni del Castello di Bran è generoso e questa stagione è la più indicata per fare foto spettacolari. La primavera è sempre piacevole, soprattutto quando l’ambiente attorno al castello di Bran e al villaggio si riempiono di fiori. L’estate è sicuramente il periodo di maggiore affluenza al Castello di Bran ma la grande quantità di viaggiatori e turisti non toglie nulla alla bellezza dell’esperienza di un luogo così iconico come il castello più celebre di Romania.

Perché vale la pena di visitare il Castello di Bran

Una visita al Castello di Bran, durante un viaggio in Romania, ti porterà a essere trasportato nel tempo e nella leggenda, a vivere un’esperienza che combina storia, cultura e un pizzico di mistero. Perché no, potrai aggiungere anche la bellezza della natura dei Carpazi e alcuni paesaggi davvero degni di nota.  Che siate appassionati di storia medievale, curiosi della leggenda di Dracula o semplicemente in cerca di un’avventura suggestiva, la visita al Castello di Bran offre qualcosa di speciale per ogni viaggiatore curioso. Considera il Castello di Bran una meta che richiede il suo tempo per poter trasmettere, per davvero, tutta la bellezza di cui è capace.

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Jajce, cosa vedere in questa città della Bosnia ed Erzegovina

Jajce è un tesoro nascosto in Bosnia-Erzegovina, una miscela affascinante che ha come ingredienti storia, cultura e natura e che rende questa piccola città di circa 30.800 abitanti una meta da esplorare assolutamente se avete in mente un road trip tra le meraviglie di questo Paese. Ecco una guida completa su cosa vedere e cosa fare a Jajce.

Partiamo dalle origini: breve storia di Jajce

Fondata in epoca medievale, Jajce diventa un importante polo amministrativo nonché residenza reale bosniaca nel XIV secolo e capitale del regno autonomo di Bosnia fino al 1463 quando cade sotto il dominio ottomano. Nel 1878, a causa dell’avvento del dominio austro-ungarico, Jajce perde di rilevanza a livello strategico ma la sua identità storica e culturale rimane intatta. Nel ventesimo secolo, la città diventa palcoscenico di importanti eventi storici come, ad esempio, la proclamazione della Jugoslavia socialista durante la Seconda Guerra Mondiale. Negli anni 90, all’inizio della guerra in Bosnia, la città si svuota di quasi tutta la sua popolazione la quale abbandona la città per cercare rifugio nel territorio della Republika Serba e, nel 1992, Jajce viene pesantemente bombardata. Nonostante il triste capitolo della guerra in Bosnia ed Erzegovina negli anni ’90, Jajce oggi è una splendida città che attrae turisti da tutto il mondo grazie al suo patrimonio storico, le sue bellezze naturali e la sua offerta culturale.

Cosa vedere a Jajce: le attrazioni da non perdere

Dalle sue maestose cascate, ai suoi templi, fortezze e musei “la città reale” ha tanto da offrire a chi decide di visitarla. Ecco la nostra Top 5 delle cose da vedere a Jajce, in Bosnia ed Erzegovina.

  • La cascata di Pliva: 22 metri di acqua che si tuffa, inesorabile e costante, nel fiume Vrbas. Uno spettacolo mozzafiato che incanta per la sua maestosità e che, per tale motivo, l’ha resa una delle attrazioni naturali più suggestive del Paese. La cascata di Pliva ha avuto anche un ruolo importante nello sviluppo economico della città, grazie alla propria forza idrica che ha alimentato i mulini e le industrie locali. Essendo una delle poche cascate al mondo situate proprio nel centro di una città, attrae, ogni giorno, un numero consistente di turisti, soprattutto in estate.
  • Fortezza di Jajce: abbarbicata sulla collina più alta della città, la fortezza di Jajce è un must da vedere assolutamente se sei appassionato di storia. Eretta nel XIII secolo fu, un tempo, sede del Regno di Bosnia; oggi è perfettamente conservata e in ottime condizioni. La fortezza offre la possibilità di vedere Jajce sotto un altro punto di vista, grazie ai suoi quasi 500 metri di altitudine, infatti, regala splendidi scorci panoramici sulla parte vecchia della città e sulle sue antiche abitazioni in stile bosniaco.
  • Catacombe di Jajce: un terzo sito di grande interesse e dalla storia affascinante. Fondate nel XIV secolo, furono commissionate da un nobile bosniaco e pensate come chiesa sotterranea e luogo di sepoltura della sua famiglia. All’interno del complesso è possibile ammirare opere incastonate nella roccia come croci, lune crescenti, soli e altri motivi. Nel 1943, le catacombe offrirono un rifugio nascosto a Tito che, in questo luogo, pose la sua firma su importanti documenti di carattere storico. Visitando questo sito, potrai avere un assaggio della storia e delle leggende della Bosnia ed Erzegovina, immerso in un ambiente davvero suggestivo.
  • Tempio di Mitra: un’altra attrazione per gli appassionati di storia è il tempio di Mitra, testimonianza tangibile degli insediamenti romani in questa regione del mondo. Il tempio, dedicato al dio del sole Mithra, risale al IV secolo d.C., è situato nel pieno centro della città ed è stato scoperto solo nel 1932 durante gli scavi per la costruzione di un’abitazione privata. Perfettamente conservato, è possibile ammirarlo attraverso i vetri di una struttura che lo protegge oppure, se desideri visitarlo, devi contattare il museo Etnologico di Jajce e prenotare una visita.
  • Museo di AVNOJ: un piccolo ma importante museo che racconta una pagina importante della storia di questo Paese. Proprio in questo luogo, nel 1943, si tenne il secondo congresso dell’AVNOJ, l’organo politico che si propose di rappresentare tutti i popoli della Jugoslavia contro l’occupazione fascista e nazista. In questa occasione, Tito ricevette il titolo di maresciallo e venne formata una nuova entità governativa, avviando la nascita della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia. A raccontare questi eventi che hanno plasmato la storia e la cultura della Jugoslavia sono gli interessanti documenti, fotografie e manufatti esposti nel museo.

Cosa fare a Jajce: le attività da provare

Jajce cosa fare escursione in kayak

Fonte: 123RF

Escursionista in Kayak in Bosnia ed Erzegovina

Jajce non è solo musei e fortezze ma è anche un luogo dalla forte cultura gastronomica e dalle ricche bellezze naturali che regalano tante possibilità per gli amanti delle attività outdoor. Dopo averti raccontato cosa vedere, ecco cosa fare a Jajce, la splendida cittadina della Bosnia ed Erzegovina.

  • Attività acquatiche: a pochi chilometri dalla città, si trovano i laghetti di Pliva, un’oasi di pace e tranquillità in cui è possibile rilassarsi con un pic nic o provare attività come il kayak e la pesca. Gli splendidi mulini ad acqua del 1562 offrono un breve spaccato sulla vita rurale del passato e impreziosiscono il paesaggio con un tocco pittoresco.
  • Escursioni e avventura: per gli amanti delle attività outdoor è possibile esplorare i dintorni di Jajce avventurandosi nelle foreste rigogliose e lussureggianti che la circondano e battendo i sentieri che partono proprio da queste zone. I percorsi escursionistici conducono a luoghi isolati e mozzafiato e, per i più coraggiosi, è possibile ammirare le bellezze di queste zone con la mountain bike o facendo parapendio.
  • Attività per buongustai: la cultura culinaria di Jajce riflette la ricca tradizione agricola della regione, pertanto è d’obbligo immergersi nella cucina locale per scoprire attraverso i suoi sapori il carattere di Jajce e della Bosnia ed Erzegovina. Tra le specialità da provare assolutamente ci sono i čevapi, piccoli cilindri di carne grigliata serviti; il burek, un delizioso rotolo di pasta fillo ripieno di carne, formaggio o spinaci; e il begova čorba, una zuppa densa di pollo e verdure, spesso arricchita con panna acida.

Per concludere, Jajce offre molto da vedere e altrettanto da fare. Ora non ti resta che tenere a mente questa piccola guida e organizzare il tuo viaggio in questa piccola meraviglia della Bosnia ed Erzegovina.

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I tesori da scoprire del Monastero delle Grotte di Kiev

Il Monastero delle Grotte di Kiev è uno dei più antichi e venerati complessi monastici dell’Ucraina e del mondo ortodosso, sede del Primate della Chiesa Ortodossa Ucraina. Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco, fu fondato nell’XI secolo da Sant’Antonio e San Teodosio e ha avuto un ruolo cruciale nello sviluppo della religione, della cultura e dell’identità nazionale ucraina.

Per secoli, con le reliquie dei santi sepolti nelle grotte, è stato uno dei centri di pellegrinaggio e venerazione più importanti al mondo. Considerato un importante luogo di santità e miracoli, la sua eredità continua a influenzare profondamente la vita religiosa e culturale del paese.

Grotte del Monastero delle Grotte di Kiev

Il Monastero è celebre per le sue grotte, un labirinto sotterraneo che si estende per centinaia di metri, composto da due complessi principali.

Le Grotte Vicine, conosciute anche come le Grotte di Sant’Antonio, scavate nella collina dai monaci, sono un dedalo di passaggi stretti e celle monastiche, utilizzate dai monaci per vivere, pregare e meditare in solitudine. Ospitano le reliquie di diversi santi e personaggi storici importanti, tra cui lo stesso sant’Antonio di Kiev, fondatore del monastero.

L’atmosfera è mistica e serena. Le pareti sono decorate con icone e affreschi, che aggiungono un senso di sacralità al luogo; è frequentato da pellegrini che vengono per pregare e rendere omaggio ai santi.

Le Grotte Lontane, o Grotte di San Teodosio, si trovano più in basso rispetto alle Grotte Vicine e sono altrettanto significative dal punto di vista storico e spirituale. Meno estese, offrono un’esperienza altrettanto profonda e spirituale, ospitando numerosi corpi mummificati di santi, molti dei quali sono visibili attraverso teche di vetro.

Chiese del Monastero delle Grotte di Kiev

Oltre alle grotte, il complesso del Monastero comprende magnifiche chiese e cattedrali, che rappresentano autentici capolavori dell’architettura sacra ortodossa di inestimabile valore storico e artistico. Ogni edificio racconta storie di devozione, arte e cultura che si intrecciano nel corso dei secoli.

Cattedrale della Dormizione

La Cattedrale della Dormizione, nota anche come Cattedrale dell’Assunzione, è il cuore spirituale del Monastero delle Grotte di Kiev. Costruita nell’XI secolo, è uno degli esempi più splendidi dell’architettura medievale ucraina. L’imponente struttura, con le cupole dorate e gli interni sontuosi, è un testamento dell’abilità degli artigiani bizantini e ucraini. All’interno, custodisce preziose reliquie e icone, tra cui l’icona miracolosa della Theotokos di Petchersk, considerata un simbolo sacro dai fedeli ortodossi.

La cattedrale è famosa per i suoi affreschi e mosaici, che adornano pareti e cupole. L’interno è riccamente decorato con iconostasi dorate e icone antiche, che conferiscono un’aura di sacralità e magnificenza. Oltre al suo valore religioso, la Cattedrale della Dormizione ha svolto un ruolo fondamentale nella storia ucraina. È stata testimone di incoronazioni reali, matrimoni principeschi e importanti concili ecclesiastici. Nel corso dei secoli, ha resistito a invasioni, incendi e terremoti, riemergendo sempre più forte come simbolo della fede e della resilienza del popolo ucraino.

Monastero delle Grotte

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Cattedrale della Dormizione, Monastero delle Grotte di Kiev

Chiesa del Refettorio dei Santi Antonio e Teodosio

Costruita tra il 1893 e il 1895, la Chiesa del Refettorio dei Santi Antonio e Teodosio si distingue per la sua imponente cupola di 20 metri, la più grande in Ucraina senza supporti interni, e per l’iconostasi in marmo realizzata in stile russo, considerata una delle più straordinarie del paese.

E’ conosciuta anche come la Chiesa della Trapezna in quanto in origine aveva la funzione di refettorio per i monaci, dove consumare i pasti in comunione dopo le preghiere. Ancora oggi, l’edificio conserva questo aspetto conviviale, pur essendo diventato una meta imperdibile per i visitatori del monastero di Kiev. Al suo interno, la chiesa ammalia con la sua ricchezza di dettagli. L’iconostasi dorata, finemente intagliata e decorata con icone risalenti al XVII secolo, cattura l’attenzione per la sua bellezza e la sua maestria artigianale.

Chiesa della Porta della Trinità

La Chiesa della Porta della Trinità rappresenta un’affascinante combinazione di architettura difensiva e sacra. Costruita nel XII secolo, sorge sopra la Porta della Trinità, uno degli ingressi principali del monastero, e funge da punto di transizione spirituale per i pellegrini che entrano nel sacro complesso. La facciata della chiesa è decorata con affreschi vibranti e icone, raffiguranti scene bibliche e santi, che accolgono i visitatori in un’atmosfera di venerazione e tranquillità. All’interno, la Chiesa della Porta della Trinità continua a incantare con la sua iconostasi finemente lavorata e le sue opere d’arte sacra, rendendola un simbolo di protezione divina e un luogo di preghiera fondamentale per la comunità monastica e i pellegrini.

Chiesa di Tutti i Santi

Costruita nel XVII secolo, la Chiesa di Tutti i Santi è un eccellente esempio dello stile barocco ucraino, con le sue cupole dorate e la sua facciata intricatamente decorata. L’interno è altrettanto suggestivo, con affreschi che rappresentano scene bibliche e santi ortodossi. La Chiesa di Tutti i Santi è particolarmente nota per la sua iconostasi, una parete di icone e pitture religiose che separa il santuario dalla navata. Considerate miracolose dai fedeli, attirano numerosi pellegrini in cerca di guarigione e benedizione.

Campanile della Grande Lavra

Uno dei simboli più iconici del Monastero delle Grotte di Kiev, il Campanile della Grande Lavra domina la skyline della città con i suoi 96,5 metri di altezza. La struttura a quattro piani, sormontata da una cupola dorata, ospita un concerto di 37 campane, il cui suono melodioso risuona per tutta Kiev, richiamando i fedeli alle funzioni religiose e scandendo il ritmo della vita cittadina.

Oltre alla sua funzione religiosa, il Campanile della Grande Lavra offre una vista panoramica mozzafiato sulla città. Salendo i 400 gradini che conducono alla cima, si può ammirare un panorama suggestivo del monastero, del fiume Dnepr e dei quartieri circostanti. Purtroppo, il campanile ha subito gravi danni a causa dell’invasione russa del 2022.

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Skogafoss, in Islanda: cosa vedere e quando andare

Probabilmente hai già sognato più volte di partire per l’Islanda e una delle domande che ti sei fatto è cosa vedere e quando andare a Skogafoss, per trovarti al cospetto di una meraviglia naturale che sembra uscire direttamente dalla mitologia vichinga. L’Islanda è una terra di spettacoli naturali unici, una di quelle mete che prima o poi vanno messe nella tua lista dei viaggi da fare.

Tra le meraviglie da vedere assolutamente in Islanda spicca Skogafoss, una delle cascate più iconiche e ammirate del paese. Situata nel sud dell’Islanda, questa maestosa cascata attira visitatori da tutto il mondo per la sua bellezza senza pari e anche per la sua accessibilità. Considerati i costi di un viaggio su quell’isola al limite del Circolo Polare Artico, è sempre bene comprendere prima di partire cosa vedere e quando andare a Skogafoss per ottenere il meglio da un viaggio in Islanda.

La Cascata: una delle cose più belle da vedere in Islanda

Skogafoss è il nome proprio della cascata che dà il nome a questa località islandese. “Foss” è una parola che ti capiterà di leggere o sentire spesso in viaggio in Islanda. Vuol dire, per l’appunto, cascata. Quello di Skogafoss è un salto d’acqua alto 60 metri e largo 25, situata lungo il fiume Skógá, da cui trae l’alra parte del nome. In Islanda ci sono molte cascate da vedere, molte delle quali con nomi mitici e mitologici ma Skogafoss non è tra quelle. Attira per la sua bellezza e non per il suo nome.  La sua potenza e il fragore dell’acqua che si schianta sulle rocce sottostanti creano un’atmosfera impressionante e indimenticabile.

Data la posizione in cui si trova, avvicinarsi a Skogafoss è più facile di quel che si potrebbe immaginare: con le dovute attenzioni, è possibile raggiungere alcuni punti molto vicini alla base della cascata, il che offre fantastiche opportunità fotografiche e la possibilità di sentire la forza della natura da vicino. La portata d’acqua della cascata varia a seconda della stagione ma ciò che resta perfetto in tutte le stagioni è la capacità di Skogafoss di creare un ambiente magico, che sembra uscito da un romanzo. Non a caso, Skogafoss è una delle location cinematografiche più utilizzate d’Islanda, presente anche in una serie epica come Il Trono di Spade.

Islanda

L’Arcobaleno: il ponte di luce che porta al Valhalla

Chissà che cosa hanno pensato i primi vichinghi, una volta giunti in questa terra sconosciuta che poi avrebbero chiamato Islanda, la terra del ghiaccio. La potenza della natura e la forza trasmessa dalla stessa terra tramite le sorgenti geotermiche hanno conquistato quei fieri navigatori. Secondo molte saghe vichinghe, l’Islanda era quanto di più vicino all’ingresso del Valhalla, il mondo in cui risiedono gli Dei. Secondo le credenze tipiche della mitologia vichinga, il Valhalla si raggiunge camminando sul Bifrost, un arcobaleno.

Una delle cose da vedere assolutamente a Skogafoss è proprio lo spettacolo dell’arcobaleno. Grazie alla quantità di spruzzi generati dalla cascata, nei giorni di sole si può spesso vedere un arcobaleno, o addirittura un doppio arcobaleno, che aggiunge un tocco magico alla già spettacolare vista. Tieni pronta la tua macchina fotografica.

Il Sentiero di Fimmvörðuháls: l’ideale per chi ama il trekking

Un viaggio in Islanda è qualcosa di perfetto per chi ama le attività outdoor. Skogafoss è un luogo molto amato dagli amanti del trekking. Una delle cose da fare a Skogafoss, infatti, è camminare e fare trekking, visto che la zona della cascata è anche il punto di partenza del sentiero di Fimmvörðuháls, uno dei percorsi escursionistici più celebri dell’Islanda.

Il sentiero conduce attraverso un paesaggio incredibile, passando per altre cascate, distese formate dalla lava delle passate eruzioni e ghiacciai. Questo percorso di trekking che parte da Skogafoss termina a Thórsmörk, una splendida valle racchiusa tra ghiacciai. Per poter percorrere questo sentiero occorre avere l’attrezzatura giusta, sia come abbigliamento che come scarpe ed equipaggiamento da avere con sé.

Fare trekking a Skogafoss in Islanda

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La bellezza di un arcobaleno a Skogafoss

La Scala Panoramica: un modo più semplice per osservare Skogafoss

Skogafoss si può osservare da molti punti, una volta arrivati nella zona d’Islanda in cui si trova. Accanto alla cascata c’è una lunga scala di metallo che permette di salire fino in cima, offrendo una vista panoramica sulla cascata stessa e sulla campagna circostante. Da qui, si possono ammirare il fiume Skógá che scorre tranquillo prima di precipitare nel vuoto e l’infinito paesaggio islandese.

Anche questo punto di osservazione è un luogo privilegiato per avere un punto di vista diverso da quelli che si possono avere dalla base di Skogafoss.

La Leggenda del Tesoro: una storia da perfetta saga islandese

L’Islanda, nel primo Medioevo, venne colonizzata da popolazioni vichinghe che lasciavano le altre terre scandinave. Secondo molte saghe che potrai ascoltare durante il tuo viaggio in Islanda, il primo colono si chiamava Þrasi Þórólfsson. Una delle cose da fare a Skogafoss è lasciarsi avvolgere dalla leggenda legata alla storia di Þrasi Þórólfsson e andare alla ricerca del suo tesoro.

La leggenda vuole, infatti, che questo navigatore vichingo abba nascosto un forziere pieno d’ora dientro la cascata. Nessuno studioso o archeologo ha mai trovato evidenze di questo tesoro ma è molto bello arrivare ai piedi di Skogafoss e immaginare che tutta quell’acqua protegga chissà che tesoro. Si tratta di lavorare di immaginazione per aggiungere, se possibile, ancora più fascino a un luogo come Skogafoss e l’Islanda intera.

Quando andare a Skogafoss

Visitare Skogafoss e, soprattutto, fare un viaggio in Islanda sono azioni che richiedono una buona pianificazione. Questo è necessario per via della forte presenza della natura sul territorio: per questo motivo, è fondamentale compredere quando andare a Skogafoss, dato che le stagioni possono far variare di molto l’esperienza di fronte alla cascata ma, soprattutto, richiedono un equipaggiamento diverso.

La primavera, in Islanda, dura da aprile a giugno, circa. La primavera è un ottimo periodo per visitare Skogafoss, con temperature più miti, per il clima islandese, e giornate che si allungano. La neve inizia a sciogliersi, rivelando una vegetazione lussureggiante e permettendo di godere appieno dei sentieri escursionistici. Tuttavia, l’acqua della cascata può essere particolarmente abbondante a causa dello scioglimento delle nevi. Oltre a questo, va considerata una cerca variabilità del meteo: si può passare da giorni soleggiati a giorni di piena neve.

L’estate islandese è la stagione che prende vita in luglio e agosto. La posizione geografica dell’Islanda fa sì che le stagioni siano di durata un po’ diversa rispetto a quella dell’Italia. L’estate è il periodo più popolare per visitare l’Islanda, grazie alle temperature più calde (non si superano mai i 20°) e alle lunghe giornate di luce. Questo è il momento ideale per esplorare i sentieri escursionistici e per godersi la cascata in tutto il suo splendore. Tuttavia, preparati a incontrare molti turisti. È la quantità di ore di luce a fare proprio la differenza per visitare Skogafoss in estate. La luce naturale, in giugno, è presente per circa 21 ore al giorno, con picchi anche di 22, a seconda della data e della posizione in cui ci troviamo.

L’autunno, a Skogafoss, inizia in settembre e dura fino alla fine di ottobre. Questa stagione offre un’esperienza più tranquilla, con meno turisti e colori autunnali che dipingono il paesaggio. Le temperature iniziano a scendere, ma le giornate sono ancora abbastanza lunghe per poter visitare luoghi come Skogadoss o esplorare altre zone dell’isola. Questo è un ottimo periodo per i fotografi che desiderano catturare la cascata con i colori autunnali.

L’inverno è la stagione più lunga in Islanda e dura da novembre a fine marzo. Non sono le temperature rigide che caratterizzano l’inverno in Islanda, benché la colonnina di mercurio scenda decisamente, ma la durata del giorno: la luce naturale, in gennaio, è presente dalle 4 alle 7 ore al giorno. Questa stagione fa delle vere e proprie magie: per esemuo, trasforma Skogafoss in un luogo incantato, con ghiaccio e neve che aggiungono un fascino unico alla cascata. Oltre a considerare le temperature basse, ricorda che le condizioni climatiche possono essere impegnative, con strade ghiacciate e brevi ore di luce. Per chi ama il freddo e le avventure invernali, questo è un periodo magico per visitare Skogafoss e, con un po’ di fortuna, ammirare anche l’aurora boreale.

Perché visitare Skogafoss in Islanda

Visitare Skogafoss, durante un viaggio in Islanda, è una cosa da fare prima o poi nella vita. Questo gioiello del Nord Europa è un luogo che offre una bellezza naturale senza pari e una varietà di esperienze per ogni stagione. C’è chi dice che solo qui si può capire la grandezza dell’opera di Madre Natura sul nostro pianeta. Un viaggio in Islanda è un qualcosa che raramente si può dimenticare e visitare Skogafoss è, senza dubbio, quell’esperienza capace di aggiungere meraviglia a qualcosa di già così speciale.

Che tu stia cercando l’avventura, la tranquillità, o semplicemente un paesaggio mozzafiato da fotografare, Skogafoss ti lascerà senza parole. Scegli bene cosa vedere e quando andare a Skogafoss, chiedendoti che cosa vuoi dal tuo viaggio in Islanda. Pianifica la tua visita tenendo conto delle diverse stagioni, parti con la giusta attrezzatura e con abbigliamento appropriato nel tuo zaino. Infine, preparati a restare incantato da una delle meraviglie naturali più spettacolari del mondo.