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Derinkuyu, la sorprendente città sotterranea della Turchia

Uno dei luoghi più ricchi di fascino della Turchia è una misteriosa città sotterranea che cela ancora tantissimi segreti: si chiama Derinkuyu, ed è un capolavoro di bellezza e genio umano. È stata scoperta quasi per caso, essendo rimasta per secoli letteralmente nascosta agli occhi degli archeologi, ma è ben presto diventata uno dei siti più visitati del Paese. Quali sono le sue incredibili meraviglie? Scopriamolo subito.

Derinkuyu, un’incredibile città sotterranea

Siamo in Turchia, nell’affascinante regione della Cappadocia: è qui che trovano luogo alcuni siti ipogei che da sempre incuriosiscono archeologi e semplici turisti, per l’impressionante estensione che rivelano sottoterra e per la complessità delle strutture che i loro antichissimi abitanti sono riusciti a costruire, con i mezzi dell’epoca. Una delle città sotterranee più misteriose e ricche di sorprese è Derinkuyu, un vero dedalo di cunicoli e cavità di svariate dimensioni che si dipana per ben 18 livelli (in totale, scende sino a 85 metri di profondità).

La sua scoperta, come abbiamo anticipato, è avvenuta per caso: nel 1963, un residente del luogo ha abbattuto un muro nel seminterrato della sua abitazione, per alcuni lavori di ristrutturazione, trovando un tunnel segreto da cui si accedeva ad un’intricata rete sotterranea di stanze gigantesche. Per gli archeologi è stata una vera sorpresa. Quella che è riemersa dalle viscere della terra è nientemeno che una metropoli dell’antichità, sulla cui origine rimane un velo di mistero. Non si sa con esattezza quale popolo possa aver creato un’opera così immensa, ma dagli studi è apparso chiaro che la costruzione di Derinkuyu abbia avuto inizio già nel Paleolitico.

Nel corso del VII secolo a.C., la città si è ampliata per far spazio ad una popolazione continuamente esposta ad invasioni e persecuzioni. Con il passare del tempo, ha continuato a crescere sino a raggiungere la conformazione attuale. Ma c’è di più: gli esperti ritengono che Derinkuyu sia collegata con altre città sotterranee (in Cappadocia ce ne sono moltissime, più che in qualsiasi altro posto del mondo), mediante cunicoli lunghi anche centinaia di km. In passato poteva ospitare sino a 20mila persone, offrendo loro riparo per tutto il tempo necessario, essendo completamente attrezzata.

Come visitare Derinkuyu

I più curiosi possono tuffarsi nelle profondità di Derinkuyu e visitare la città sotterranea – ma attenzione, solo i primi 4 livelli sono accessibili al pubblico, ed è meglio non soffrire di claustrofobia. La si raggiunge facilmente da Goreme, e ci sono diversi tour organizzati per scoprire le meraviglie di questo sito ipogeo. Come già detto, è un vero capolavoro d’ingegneria: un complicato sistema di ruote di pietra, pesanti sino a 200 kg, permetteva di isolare la città dal resto del mondo, proteggendo i suoi abitanti. La ventilazione era assicurata da una serie di aperture davvero ingegnose, mentre l’acqua potabile veniva convogliata nel sottosuolo mediante un ampio pozzo.

Tra i vari livelli di cui si compone Derinkuyu, si possono vedere ampie stanze adibite a cucine, camere da letto e magazzini per lo stoccaggio del cibo. Inoltre erano presenti una scuola religiosa, una chiesa e una cantina organizzata per la produzione di olio e di vino. Addirittura, visto le permanenze spesso molto lunghe, gli abitanti si erano adoperati per ricavare dei luoghi dove tenere il bestiame, così da soddisfare le necessità alimentare di tutta la popolazione. Interamente scavata nella roccia, la città è senza dubbio ricca di fascino e mistero, e merita assolutamente una visita.

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Boracay: l’isola più incredibile delle Filippine

Alle volte, sfogliano depliant o leggendo articoli che si trovano su internet, capita di imbattersi in immagini talmente tanto belle che è quasi difficile credere che siano vere. Ai tempi di oggi, infatti, non è di certo impossibile che determinate foto siano state migliorate con l’uso dei filtri. Ciò non toglie che, per fortuna, nel nostro mondo ci sono delle località in cui non c’è bisogno di fare niente di tutto questo, dei posti così splendidi che per via dei loro colori non hanno bisogno di essere ritoccati. Ne è un esempio Boracay, probabilmente l’isola più incredibile delle Filippine.

Dove si trova Boracay

Boracay è una piccola ma eccezionale isola delle Filippine che sorge all’estremità settentrionale dell’isola di Panay, nella provincia di Aklan che ha per capoluogo Kalibo, nella Visayas Occidentale. In sostanza è una vera e propria appendice della grande isola di Panay da cui è separata da uno stretto tratto di mare.

Lambita ad Est dal Mar di Sibuyan e a Ovest da quello di Sulu, vanta una curiosa forma a rettangolo al cui centro dello stesso svetta un rilievo alto circa 100 metri, che corrisponde al punto più alto di tutta l’isola.

Boracay, isola delle Filippine

Fonte: iStock

Un angolo di Boracay visto dall’alto

Cosa aspettarsi

L’Isola di Boracay è piuttosto piccola: ha una superficie di poco più di 10 chilometri quadrati, quindi è lo scenario perfetto di l’isola tropicale che tutti (o quasi) abbiamo cercato di raggiungere almeno una volta nella vita.

Data la sua innegabile bellezza, è una delle più importanti mete turistiche delle Filippine, complice anche la vegetazione tropicale tipica di cui è ricoperta che si specchia su un mare a dir poco sublime

Un lembo di terra eccezionale, ma in cui purtroppo l’arrivo del turismo ha mostrato anche i suoi lati negativi. Per questo motivo nel 2018 (ben prima delle chiusure causate dalla pandemia), Boracay non ha permesso alcun accesso ai suoi desiderosi visitatori per ben 6 mesi.

A seguito di questo periodo, il  sistema fognario è stato migliorato, mentre le spiagge sono state ripulite dall’immondizia e modificate in fatto di posizione di ombrelloni, sdraio e chiringuito.

A mutare sono stati anche alcuni dettagli che riguardano le varie forme di intrattenimento: moto ad acqua e banana boat non partono più dalla riva. Per divertirsi con loro occorre raggiungere una piattaforma che si trova a centinaia di metri di distanza.

Al contempo, sono state bandite bottiglie di plastica e sigarette, e non è nemmeno più permesso organizzare feste in spiaggia. Ad essere controllato è anche il numero dei viaggiatori che possono fare ingresso sull’ isola e sta diventando sempre più frequente l’uso di risciò elettrici.

Boracay è un’isola che desidera e che sta lavorando per diventare sostenibile poiché l’interesse che ha ottenuto sul fronte del turismo internazionale sta minacciando il suo originale ecosistema. Un ambiente dalla bellezza divina e che regala veri angoli di paradiso in terra.

Com'è il mare di Boracay

Fonte: iStock

Gli incredibili colori di Boracay

Cosa fare

Oltre a rilassarsi su spiagge da sogno e bagnarsi in acque color diamante, Borocay è anche uno spot ideale per fare immersioni. Yapak, tra spiagge incontaminate e hotel di tutti i livelli, nei suoi fondali permette di ammirare coralli pregni di colori che dimorano su una roccia che scende fino a 65 metri di profondità.

A disposizione dei viaggiatori c’è anche la possibilità di noleggiare tutta l’attrezzatura, poiché sull’isola esistono numerosi centri specializzati.

Chi è invece in cerca del panorama più emozionante che quest’isola può regalare, deve dirigersi verso il Monte Luho, ovvero l’unico rilievo di Boracay. Nonostante i suoi appena 100 metri di altezza, permette di ammirare un panorama struggente sulle sue magnifiche spiagge e le acque circostanti dalle mille sfumature di blu. Meta popolare per gli escursionisti, con il suo paesaggio entra direttamente nel cuore dei suoi visitatori.

Un’altra cosa da fare a Boracay sono gli sport acquatici e, in particolare, presso Bulabog Beach che sorge nella costa orientale. Battuta dal vento tra i mesi di dicembre e marzo, permette di praticare divertenti sessioni di windsurf e kitesurf grazie alla brezza che arriva da nord-est e conosciuta con il nome di amihan.

Infine, l’escursione più particolare a cui si può partecipare sull’isola: quella che conduce alla scoperta della Bat Cave, nella zona occidentale. È bene sapere che le condizione all’interno della grotta non sono delle migliori a causa della presenza di rocce scivolose, profili aguzzi e la possibilità di imbattersi in serpenti e pipistrelli.

Monte Luho, panorama

Fonte: iStock

Una parte del panorama dalla cima del Monte Luho

Le spiagge da non perdere

Questo angolo delle Filippine è un vero paradiso, seppure in alcuni ambienti troppo “umanizzato”, che conserva spiagge che fanno emozionare. Tra i suoi lidi più suggestiie non si può non nominare la famosa White Beach, probabilmente la più conosciuta di tutta l’isola.

Si tratta di una lunga lingua di sabbia fine in cui però sorgono diverse attività commerciali e molte infrastrutture turistiche. Tuttavia, è culla di un arenile bianco come latte, acque turchesi cristalline e tramonti di quelli che non lasciano di certo indifferenti.

Molto bella è anche Puka Shell Beach, una spiaggia che si fa spazio nel versante settentrionale dell’isola. A colpire profondamente è una sua peculiare caratteristica: lungo la sua riva sono presenti tantissime conchiglie che riposano su sabbia bianca accarezzata da acque cristalline. A differenza della spiaggia precedente, qui l’atmosfera è tranquilla e unica, tanto da sembrare una sorta di tempio del relax a cielo aperto.

Un’altra spiaggia da non perdere è Ilig-Iligan Beach che regala persino una vista su diversi isolotti colmi di vegetazione tropicale. Il momento più emozionante per venirci, manco a dirlo, è quello del tramonto. Caratterizzata da un ambiente incontaminato, sabbia bianca e acque azzurre, è anche un luogo ottimale per avventurarsi ad osservare la ricca flora e fauna dell’isola e fare snorkeling.

Infine, Manoc-Manoc Beach che appare agli occhi del visitatori come un luogo unico e incontaminato.

Puka Shell Beach, Boracya

Fonte: iStock

La bellissima Puka Shell Beach

Quando andare

Il clima di Boracay è di tipo tropicale, quindi caldo e molto umido. Le stagioni sono tre: quella calda da marzo a maggio; la stagione della piogge che va da giugno a novembre; e la fredda che è invece tra dicembre e febbraio.

Tuttavia, non si verificano mai grossi sbalzi di temperatura tra i diversi mesi, tanto che le minime non scendono al di sotto dei 27°centigradi.

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Regione dei Grandi Laghi, spettacolo del Nord America

Quando pensiamo a un viaggio negli Stati Uniti, la nostra mente vola immediatamente verso le destinazioni più iconiche e famose: la frenetica New York con i suoi grattacieli, la soleggiata California con le sue spiagge dorate e le grandi città come Los Angeles e San Francisco, o magari la suggestiva natura selvaggia del Grand Canyon. Questi luoghi, ormai radicati nell’immaginario collettivo, rappresentano l’essenza del sogno americano, il simbolo di una nazione che è diventata un punto di riferimento per i viaggiatori provenienti da tutto il mondo.

Eppure, gli Stati Uniti sono una terra di incredibile diversità e ricchezza. Esistono, infatti, angoli meno conosciuti ma altrettanto affascinanti, che offrono panorami mozzafiato e un’esperienza di viaggio unica e imperdibile. Uno di questi è la regione dei Grandi Laghi, un vero e proprio tesoro naturale che merita di essere scoperto e apprezzato.

Lontani dalle mete turistiche più battute, promettono un’esperienza autentica che ti lascerà senza fiato. L’immensità della natura ti incanterà e ti farà sentire parte di qualcosa di straordinario.

La bellezza incontaminata dei Grandi Laghi

Lago Ontario

Fonte: iStock

Lago Ontario, Toronto, Canada

La zona dei Grandi Laghi, situata nella parte nord-orientale degli Stati Uniti al confine con il Canada, è un luogo che sembra uscito direttamente da un film. Questa regione ospita un gruppo di cinque immensi laghi di acqua dolce che si estendono su una superficie complessiva di 95.000 miglia quadrate.

Una terra selvaggia e incontaminata, fatta di boschi secolari, fiumi imponenti e montagne maestose. Questo splendido scenario la rende una destinazione perfetta per un viaggio on the road a stelle e strisce, un’avventura indimenticabile all’insegna della scoperta e dell’esplorazione.

I laghi in totale sono cinque: il Lago Superiore, il Lago Michigan, il Lago Huron, il Lago Erie e il Lago Ontario. Ognuno ha una peculiarità distinta e offre scenari naturali da sogno che non mancheranno di incantare chi ha la fortuna di ammirarli. Insieme, rappresentano circa il 20% dell’acqua dolce dell’intero pianeta e il 95% di quella degli Stati Uniti.

Questi luoghi sono un vero paradiso per gli amanti della natura e per chi vuole vivere un viaggio all’insegna dell’avventura, con ecosistemi che variano dalle coste sabbiose dei laghi ai vasti Parchi Nazionali del Michigan, del Wisconsin, dell’Indiana e del Minnesota. Qui, inoltre, è possibile avvistare diversi animali selvatici, tra cui orsi bruni, alci, lupi e aquile. Ma non è tutto, poiché queste zone offrono anche numerose opportunità per dedicarsi ad attività sportive tra cui l’arrampicata e l’escursionismo tra i sentieri che si snodano attraverso le rive dei laghi e le foreste rigogliose.

Le città circostanti offrono un contrasto quasi surreale con la natura selvaggia del territorio. In mezzo alla bellezza rustica delle foreste, sorgono grandi metropoli che, con i loro grattacieli, combinano armoniosamente modernità e tradizione. Sono famose non solo per la loro architettura imponente, ma anche per la produzione di birra artigianale. I birrifici locali, infatti, producono svariate tipologie di birre che aggiungono ulteriore fascino a questa regione.

Alla scoperta del Minnesota

Il Minnesota è indubbiamente il simbolo della regione dei Grandi Laghi. I suoi bacini sono ben 11.842 e contribuiscono a creare un mosaico di paesaggi che riflettono la diversità e la bellezza del territorio. Dalla maestosità del Lago Superiore alla serenità del Lago Itasca, tutti rappresentano l’immagine vivida del patrimonio naturale di questa terra.

Inoltre, questa località è un vero e proprio paradiso per i pescatori e offre molteplici opportunità per la pesca di varie specie. Tra le sue numerose attrazioni naturali, spicca la Superior National Forest, un tesoro naturale che può essere esplorato in barca, navigando tra i suoi fiumi, oppure a piedi, percorrendo i numerosi sentieri che consentono di connettersi profondamente con l’ambiente circostante.

Le città gemelle di Minneapolis e St. Paul sono il fulcro vitale di questo Stato, un’area metropolitana posizionata alla confluenza dei fiumi Mississippi, Minnesota e St. Paul. Nonostante siano unite, ognuna mantiene una propria identità. In particolare, Minneapolis si distingue come una città moderna e dinamica, mentre St. Paul conserva un’atmosfera storica e tradizionale.

Le Twin Cities offrono una vasta gamma di opportunità culturali e artistiche che sicuramente non vorrai perdere. Tra queste, ti suggeriamo il rinomato Guthrie Theater e il vivace Festival del Jazz. Inoltre, attraverso diversi tour organizzati, potrete scoprire i locali ed esplorare i sobborghi circostanti, ammirando le molteplici sfaccettature di queste due affascinanti città.

Minneapolis in Minnesota

Fonte: iStock

Skyline di Minneapolis, Minnesota, Stati Uniti
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Fiume, la città croata da visitare assolutamente

Spesso “utilizzata” solo come meta di passaggio, la città di Fiume, in Croazia, è una località che vale la pena scoprire. Fiume, il cui vero nome è Rijeka, è la terza città del Paese per popolazione, una realtà sospesa tra montagne e mare e dove si sviluppa un centro cittadino che, seppur snobbato, in realtà conserva e preserva numerose attrazioni, alcune delle quali mostrano tutta la possibile magnificenza asburgica.

E poi il mare, con diverse spiagge insignite della Bandiera Blu. Insomma, Fiume è una di quelle destinazioni che spesso vengono inserite nell’itinerario solo come punto di partenza per altri lidi, ma che in verità è un gioiello che tutti dovrebbero conoscere.

Il centro storico

Se in periferia, purtroppo, è facile scontrarsi con qualche scempio architettonico, il centro storico è una perla ricca di siti di interesse. Iniziando l’esplorazione dal Korzo, la via principale in cui si affacciano edifici in stili diversi e numerosi bar con tavolini all’aperto, si arriva alla Torre civica.

Risalente al Medioevo, colpisce per il suo portale riccamente decorato con stemmi imperiali e rilievi, mentre la parte superiore è abbellita da un orologio cittadino. Subito dopo si arriva in Piazza Ivan Kobler dove, ancora oggi, resistono al passare del tempo il vecchio palazzo municipale e una singolare fontana che è stata realizzata con elementi di presse per la carta provenienti dalla storica cartiera cittadina.

Di particolare interesse, inoltre, è il mercato cittadino che prende vita non troppo lontano dal molo di legno dove i pescatori locali scaricavano il pescato.

Korzo, città di Fiume

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Korzo, la strada principale di Fiume

I monumenti da non perdere

Fiume, oltre a un centro storico e prezioso che si “scontra” con l’architettura della periferia e il fascino decadente del suo grande porto, conserva diversi monumenti di interesse.

Uno di questi è la Cattedrale di San Vito che, per le sue dimensioni monumentali, è ancora oggi considerata un vero capolavoro barocco. Situata nel cuore del centro medievale, è visibile in lontananza da ogni angolo della città e al suo interno conserva pregiati altari barocchi e un crocifisso gotico del XIII secolo.

Molto interessante è anche il Castello di Tersatto che si erge, in tutto il suo fascino, in cima a una collina a 138 metri di altezza: da lì anche solo il panorama vale tutto il viaggio. È una delle fortificazioni più antiche della costa croata e tra le sue mura preserva una galleria d’arte, oltre a essere lo scenario perfetto per concerti estivi, spettacoli teatrali ed altri eventi culturali.

Poi ancora le chiese cittadine, prima tra tutti il Santuario della Madonna di Tersatto che anche ai nostri tempi richiama fedeli da tutto il mondo per via della particolare leggenda che la avvolge: si narra che proprio qui, alla fine del XIII secolo, si fermarono a riposare gli angeli che stavano trasportando la casa della Vergine Maria da Nazaret a Loreto.

Molto bella è anche la Chiesa dei Cappuccini di Nostra Signora Lourdes che è stata edificata sulla sommità di una doppia scalinata in stile italiano e che sfoggia una bellissima una facciata neogotica.

All’interno della Cattedrale di San Vito, invece, vale la pena fare una sosta per ammirare il dipinto dedicato a San Francesco Saverio, conosciuto anche come il protettore dei turisti. Ma non è l’unico motivo per cui vale la pena varcare l’ingresso di questa struttura: costruito nel Seicento, questo è un edificio religioso che presenta una maestosa cupola centrale e cappelle decorate in stile barocco.

Il Castello di Tersatto a Fiume

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Il Cortile interno del castello di Tersatto a Fiume, Croazia

I musei di Fiume

La città di Fiume è anche sinonimo di cultura grazie alla presenza di diversi (e interessanti) musei, non è caso è stata anche Capitale Europea della Cultura 2020. Il primo di cui vi vogliamo parlare è il Museo Civico che è ospitato all’interno di un edificio cubista degli anni ’70. Seppur piccolo, qui è possibile scorgere una particolare collezione di oggetti legati a Fiume, così come partecipare a mostre temporanee di grande interesse.

Molto bello è anche il Museo Storico e Navale che invece prende vita tra le possenti mura del Palazzo del Governatore. Tra modelli di navi, carte nautiche, strumenti di navigazione e ritratti, permette di comprendere più a fonda la  vita marinara della zona (e non solo).

Di particolare interesse è anche il Museo di Arte Moderna e Contemporanea che mette a disposizione dei suoi ospiti mostre temporanee di alto livello. Infine, il Museo di Scienze Naturali che sorge all’interno di un’elegante villa del XIX secolo. Dedicato alla geologia, alla botanica e alla vita marina dell’Adriatico, è abitato da un vero squalo e impreziosito da una collezione di minerali, invertebrati marini, razze e una raccolta di rettili e anfibi originari dell’area di Fiume.

Il mare di Fiume

Essendo una città portuale, Fiume non conserva spiagge da sogno in cui poter fare bagni di sole nel suo centro storico. I lidi si sviluppano soprattutto nelle estremità orientali e occidentali della città, ma purtroppo non sono di certo i più eccezionali del Paese.

Tuttavia, non mancano di sorprese. Ne è un esempio Ploče, una spiaggia che si distingue per possedere una parte in cemento e un’altra in ciottoli. Sono presenti tutti i servizi del caso, compreso l’accesso per le persone con disabilità, e anche la possibilità di tenersi attivi giocando a beach volley. Ploče detiene il premio di spiaggia pubblica meglio curata, così come la Bandiera blu, il che significa che si tratta di un litorale dove il grado di pulizia e la qualità del mare soddisfano i criteri internazionali.

Interessante è anche Preluk, una piccola spiaggia di ciottoli che per via della sua posizione è lo spot preferito dei surfisti. Glavanovo, invece, è la spiaggia consigliata alle famiglie con bambini e agli anziani: incorniciata da alti pini, offre riparo dal sole nelle ore più calde e in più è baciata da un mare poco profondo in cui giocare e nuotare in sicurezza. Kantrida e Brajdica sono invece due spiagge dog-friendly.

Fiume è una città che non ha niente da invidiare a tante altre mete della Croazia, uno di quesi posti sottovalutati ma che nei fatti hanno molto da offrire ai loro visitatori.

Preluk, Spiaggia in Croazia

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La bella spiaggia di Preluk
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Alla scoperta del Nyiragongo, uno dei vulcani più attivi e pericolosi

I vulcani sono tra le meraviglie più affascinanti e potenti del nostro pianeta. Queste montagne fumanti rappresentano la forza bruta della natura, con il loro potere distruttivo e dirompente. Il fumo che si innalza verso il cielo e la lava che scorre ardente, contribuiscono a creare un’atmosfera di rispetto e timore.

Nell’Africa centrale si trova una delle spaccature terrestri più affascinanti e al contempo più pericolose sulla Terra: il Nyiragongo, situato nella Repubblica Democratica del Congo, all’interno del Parco Nazionale dei Virunga.

Ha eruttato molteplici volte nel corso della storia ed è uno dei più attivi del nostro pianeta. Simbolo di potenza indomabile, continua ad attirare scienziati e avventurieri provenienti da tutto il mondo.

Nyiragongo, il gigante dell’Africa Centrale

Vulcano Nyiragongo

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Il cratere del vulcano Nyiragongo, Repubblica Democratica del Congo

Il monte Nyiragongo, con la sua altitudine di 3.470 metri, è uno dei vulcani più imponenti della regione ed è in eruzione permanente dal 2002.

La sua lava è estremamente fluida e può scorrere molto rapidamente per oltre 60 miglia all’ora, rendendo quasi impossibile sfuggirgli in caso di una fuoriuscita improvvisa.

Negli ultimi 50 anni, il vulcano ha conosciuto due grandi eruzioni. La prima, nel lontano 1977, ha causato una frattura delle pareti vulcaniche, facendo riversare la lava a valle con una velocità incredibile e provocando una devastazione senza precedenti. La seconda si è verificata nel 2002, causando danni considerevoli. In particolare, ha distrutto gran parte della città di Goma, costringendo centinaia di migliaia di persone a fuggire per salvarsi.

La popolazione locale considera questo luogo come dimora delle divinità, un varco infuocato verso gli inferi dove le anime dei peccatori sono condannate a bruciare per sempre.

Nonostante la sua pericolosità sia una minaccia costante, il Nyiragongo è un sito di grande interesse scientifico e turistico e la sua posizione all’interno del Parco Nazionale lo rende un luogo privilegiato per studiare la biodiversità africana.

Inoltre, i più coraggiosi potranno cimentarsi in un emozionante trekking sul vulcano, accompagnati da una guida esperta. Sebbene la salita possa essere impegnativa, le viste mozzafiato rendono quest’esperienza assolutamente memorabile.

Parco Nazionale dei Virunga, un’oasi di biodiversità

Il Parco Nazionale dei Virunga è la più antica area protetta dell’Africa. Fondato nel 1925, copre un’area di oltre 7800 chilometri quadrati ed è riconosciuto come Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.

La sua biodiversità è straordinaria. Ospita una varietà di habitat, dalle pianure della savana alle paludi, dai fiumi ai laghi, fino alle montagne vulcaniche, sostenendo una ricca varietà di specie animali e vegetali.

È famoso per essere uno degli ultimi rifugi dei gorilla di montagna, una specie in via di estinzione. Oltre a questi, il parco ospita anche numerose altre specie selvatiche come elefanti, leoni, ippopotami e un’eccezionale varietà di uccelli.

Visitarlo offre l’opportunità unica di osservare animali incredibili nel loro ambiente naturale, contribuendo al contempo a preservare il fascino di questa meraviglia geologica. Potrai lasciarti trasportare dai sentieri che si snodano attraverso una diversità impressionante di ecosistemi. Un viaggio fuori dagli schemi, lontano dai percorsi turistici tradizionali, che ti farà vivere la vera Africa, autentica e selvaggia.

Vulcano Nyiragongo

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Trekking sul vulcano Nyiragongo, Repubblica Democratica del Congo
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Un’estate speciale tra gli angoli più nascosti della Costa Azzurra

A due passi dall’Italia, la Costa Azzurra è una delle destinazioni più amate. Da scoprire d’estate, ma non solo, visto che qui il clima è mite tutto l’anno e le giornate di sole sono molto frequenti.

Quello che vi proponiamo è un breve itinerario per trascorrere un weekend (o anche più, se lo desiderate) non lontano dal confine italiano, tra angoli nascosti e poco noti, per assaporare appieno il fascino di un luogo che, da sempre, incanta e fa innamorare.

Itinerario a piedi tra le bellezze della Costa Azzurra

Da Beaulieu-sur-Mer

L’itinerario parte dalla cittadina di Beaulieu-sur-Mer per poi giungere a Nizza, che dista meno di dieci chilometri. Dicono che, giunto sulle alture di Beaulieu, Napoleone Bonaparte abbia esclamato: “Quel beau lieu!” (“Che bel luogo!”), da cui il nome. A Beaulieu ci sono due spiagge, la Petite Afrique, la più grande, così chiamata per le palme che ne fanno un angolo piuttosto esotico, e la Baie des Fourmies, la Baia delle Formiche, più piccola e molto amata dalle famiglie.

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Fonte: 123rf

Villa Kérylos a Beaulieu-sur-Mer

Le spiagge sono quasi esclusivamente libere ma sorvegliate e molto ben tenute. Pochi sono, invece, gli stabilimenti balneari, che però sono molto belli ed eleganti e aperti da mattina – quando organizzano lezioni di yoga all’alba – fino a notte inoltrata, dove poter prendere un aperitivo, cenare e fare un dopo-cena con gli amici. Due sono alla Petite Afrique, Baia Bella e La Javanaise, dove tra piante di banani e tessuti esotici sembra proprio un angolo di Giava, una invece è alle Fourmies, la Anao Plage.

Molti turisti visitano Beaulieu-sur-Mer per via della Villa Kérylos, un bellissimo edificio che riproduce un’antica villa greca e che si trova sulla punta estrema a picco sul mare. Nella mitologia greca, Kerylos era un uccello mitologico che si pensava fosse portatore di buoni presagi. La villa fu fatta costruire da un privato, Théodore Reinach, all’inizio del 1900, facendo riprodurre tutto nell’antico stile greco, dall’architettura ai mosaici fino agli arredi interni.

Sul sentiero per Saint-Jean-Cap-Ferrat

Dalla villa, una bellissima passeggiata a picco sul mare lunga meno di 2 km, accessibile anche con i passeggini, conduce diritto a Saint-Jean-Cap-Ferrat (che qui chiamano Saint-Jean o Cap-Ferrat), meta super vip della Costa Azzurra. A Saint-Jean non si contano le ville di lusso, oggi di proprietà più che altro di oligarchi russi. Ma ce ne sono di storiche che hanno moltissimo da raccontare.

promenade cap ferrat

Fonte: 123rf

La Promenade Maurice Rouvier tra Beaulieu e Cap Ferrat

Proprio lungo la passeggiata, la Promenade Maurice Rouvier, nella place David Niven, s’incontra la scenografica villa color rosa appartenuta tra gli Anni ’60 e ’70 al famoso attore hollywoodiano vincitore di un premio Oscar. Si dice in giro che nella villa “Lo Scoglietto” amasse intrattenersi nientemeno che con la sua collega e grande amica, Grace Kelly, divenuta nel frattempo principessa Grace di Monaco (quando non era impegnato con la principessa Margaret, sorella della regina Elisabetta d’Inghilterra).

Facendo una piccola deviazione dalla promenade si può salire a Villa Ephrussi de Rothschild, una delle ville più belle e famose della Costa Azzurra. Voluta dalla baronessa Béatrice de Rothschild, appartenente alla grande famiglia di banchieri, nei primi del Novecento, questa villa color rosa si trova su un promontorio sull’istmo di Cap-Ferrat con vista mozzafiato sul Mar Mediterraneo. La baronessa riempì il palazzo con mobili antichi, dipinti di Maestri, sculture, oggetti d’arte e riunì una vasta collezione di rare porcellane. I giardini sono classificati dal ministero della Cultura francese come uno dei giardini notevoli di Francia. Oggi la villa è aperta al pubblico e d’estate vi si tengono bellissimi concerti all’aperto.

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Fonte: 123rf

La Villa Ephrussi de Rothschild a Cap Ferrat

Vista dall’alto, Saint-Jean-Cap-Ferrat ha la forma di una mano e tra le sue cinque dita ci sono un’infinità di spiagge e di piccole cale, di sabbia, sassi o grandi massi. La scelta è molto vasta e ciascuno è libero di scegliere quella che preferisce.

Come su tutta la Costa Azzurra, la maggior parte dei lidi è ad accesso libero, ma ci sono alcuni stabilimenti privati, tra cui la famosissima Plage Paloma, frequentata da vip che spesso la raggiungono a bordo dei loro mega yacht. Qui l’acqua è incredibilmente limpida e si può fare uno dei bagni più belli. Si possono anche noleggiare tavole da paddle e pagaiare al largo tra mangrovie e fauna mediterranea.

Tappa a Villefranche-sur-Mer

Il sentiero gira tutt’intorno a Cap-Ferrat, passando per il piccolo porto, il paese e costeggiando il mare e le altre spiagge – tra le più belle c’è la Plage de Passable, che regala una bellissima vista sulla cittadina di Villefranche-sur-Mer (raggiungibile anche in autobus in circa cinque minuti).

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Fonte: 123rf

La cittadina di Villefranche-sur-Mer

Villefranche è la meta più ricercata da chi ama la movida. Sviluppata su una collina, che culmina sulla cittadella del XVI secolo, questa cittadina è tutta un sali-scendi di gradini e di ripide stradine lungo le quali s’affacciano deliziosi negozietti e, soprattutto, tanti locali e ristoranti.

La spiaggia, benché molto grande, non è la più bella della Costa Azzurra, bisogna dirlo, ma il golfo, un anfiteatro naturale sul mare, è decisamente da cartolina. Camminando in direzione di Nizza si costeggia il porto con le case color pastello e le barche dei pescatori. Merita una tappa un insolito piccolo museo: il Museo della marina, allestito dai marinai locali, con decine di modellini di navi, caravelle, velieri da perdere la testa.

Direzione Nizza

La separa da Nizza solo Mont Boron, una collina sulla quale si sviluppa il quartiere più bello di Nizza, le cui case e condomini hanno tutti una vista impagabile sul mare e sulla mitica Promenade des Anglais. Volendo, si può camminare fino a Nizza seguendo la pista ciclo-pedonale. Se decidete di andare a piedi, tappa obbligata è al Plongeoir, l’indirizzo più cool della Costa Azzurra: si tratta di un locale/ristorante, la cui particolarità sta nel fatto di estendersi fin su una roccia circondata dal mare. Un aperitivo all’ora del tramonto è top!

D’estate, tuttavia, il consiglio è di prendere il primo autobus che passa, il numero 15 o il 607, che porta fino al Port Lympia di Nizza, da dove poi si accede alla Vecchia Nizza e al resto della città.

Port-Lympia-nizza

Fonte: 123rf

Nizza, Port Lympia
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Dall’altra parte del mondo esiste una “Stonehenge” davvero particolare

Esistono dei luoghi che da sempre, per un motivo o per un altro, capeggiano le nostre travel wish list. Si tratta di destinazioni dalla fama mondiale che ospitano attrazioni iconiche, capolavori creati da Madre Natura o monumenti artistici e architettonici che portano la firma dell’uomo e che, col tempo, sono diventati patrimonio dell’intera umanità.

Tra questi non possiamo non menzionare Stonehenge, il sito neolitico di Amesbury, nello Wiltshire, che da secoli affascina, incanta e attira viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo. Caratterizzato da maestose e colossali pietre erette e disposte in circolo, questo luogo iscritto alla lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco dal 1986 attira ogni anno migliaia di visitatori desiderosi di toccare con mano le storie, le leggende e la magia che da sempre permeano questo territorio.

Questo è uno di quei luoghi che dovremmo visitare almeno una volta nella vita, è i motivi li conosciamo tutti. Quello che non tutti sanno, però, è che da qualche parte del mondo esiste un’altra Stonehenge, meno leggendaria e poco conosciuta, ma più moderna e sicuramente bizzarra. Il suo nome è Carhenge e, vi anticipiamo, che si tratta di un’attrazione davvero unica al mondo.

Viaggio in Nebraska: alla scoperta dell’altra “Stonehenge”

Se volete arricchire il vostro bagaglio esperienziale con la visione di luoghi poco conosciuti e decisamente al di fuori dell’ordinario, allora, il vostro prossimo viaggio potrebbe condurvi in Nebraska. Proprio qui, tra i vasti territori della regione delle Alte Pianure degli Stati Uniti, un uomo ha deciso di replicare in maniera originale uno dei più grandi e misteriosi capolavori che appartengono al mondo che abitiamo. Si tratta di Carhenge.

Per scoprire quella che è una copia bizzarra della più popolare Stonehenge dobbiamo recarci nei pressi di Alliance, capoluogo della contea di Box Butte. Qui, non lontano dal centro abitato, è possibile scorgere un particolare monumento circolare che ricorda in tutto e per tutto il leggendario sito inglese.

Avvicinandosi a Carhenge, però, è possibile notare la grande peculiarità che contraddistingue questa opera che non è composta da colossali pietre, ma da automobili americane d’epoca verniciate.

Benvenuti a Carhenge: la Stonehenge creata con le auto

Sono 38, in tutto, le automobili che compongono questa bizzarra e inaspettata replica di Stonehenge. I veicoli sono disposti in maniera circolare e posizionati in verticale, alcuni di questi, poi, sono stati posizionati e saldati sopra gli altri per ricreare degli archi.

Un monumento contemporaneo, e uguale a nessuno, che negli anni ha riscosso entusiasmo e curiosità sia da parte della comunità locale che dei viaggiatori. Carhenge è stata inaugurata nel giugno del 1987, proprio in occasione del solstizio d’estate, ed è nata da un’idea dell’artista Jim Reinders che ha voluto omaggiare il sito inglese in maniera tutt’altro che ordinaria.

La grande popolarità della replica di Stonehenge in Nebraska ha visto poi la nascita di un centro visitatori inaugurato nel 2006. Nei pressi del sito di Carhenge – che negli anni è stata utilizzato anche come set di programmi televisivi e spot pubblicitari – sono state inoltre installate altre opere contemporanee create sempre con vecchi modelli di automobili.

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Entrando in questo tunnel puoi fare un viaggio psichedelico in un altro universo

Quante esperienze possiamo vivere viaggiando? Tante, troppe. E non basterebbe un solo articolo per elencarle tutte. Possiamo, per esempio, scoprire le culture del mondo attraverso i sapori locali, lasciarci avvolgere dai profumi e dagli odori, abbandonarci a visioni emozionanti e senza fiato. Possiamo sperimentare avventure adrenaliniche e avvincenti, oppure lasciarci contagiare dal ritmo slow.

Sono davvero tante le cose che possiamo fare quando partiamo alla scoperta del mondo e tutte, questo è chiaro, sono destinate a lasciare un segno indelebile nel cuore e nei ricordi. Ma se è un’esperienza davvero unica, e uguale a nessun’altra, che volete vivere allora c’è solo un posto da raggiungere il prima possibile.

La destinazione di oggi è Shanghai, la grande e popolosa città cinese, nonché la più grande del Paese intero. Proprio qui, infatti, è possibile salire a bordo di un tram e attraversare un tunnel delle meraviglie che vi permetterà di fare un viaggio psichedelico in un altro universo. Preparate le valigie: il Bund Sightseeing Tunnel vi sta aspettando.

Un’esperienza psichedelica a Shanghai

Shanghai è una di quelle destinazioni che tutti dovremmo raggiungere almeno una volta nella vita. La metropoli cinese situata sulla costa centrale, infatti, è un concentrato di attrazioni imperdibili volte a soddisfare tutti gli amanti dell’intrattenimento, ma non solo. Passato e futuro, qui, vivono e convivono in maniera esemplare: da una parte c’è il Bund, il quartiere più caratteristico della città che ospita gli edifici storici e le testimonianze del passato, dall’altra invece è possibile ammirare il futuristico distretto di Pudong, con i grattacieli che sfiorano il cielo e le strutture avveniristiche.

Non mancano, ovviamente, polmoni verdi urbani con i rimandi più autentici alla cultura cinese, come il Giardino del Mandarino Yu che ospita padiglioni, laghi e zone verdeggianti.

Insomma, le cose da fare e da vedere qui sono tantissime e tutte, è evidente, sono destinate a lasciare senza fiato. Ma se è un’esperienza unica e strabiliante che volete vivere una volta arrivati nella metropoli, allora, non potete perdervi quella offerta dal Bund Sightseeing Tunnel. Si tratta di una galleria davvero particolare che collega Bund e Pudong e che si snoda per appena 650 metri.

Ma guai a considerarla una semplice galleria di collegamento, perché il Bund Sightseeing Tunnel offre un’esperienza al di fuori dall’ordinario, un viaggio psichedelico che, in pochi minuti, trasporta i viaggiatori in un altro universo.

Bund Sightseeing Tunnel

Fonte: Getty Images

Bund Sightseeing Tunnel

Dentro il tunnel delle meraviglie

Per attraversare la galleria di collegamento tra Bund e Pudong è necessario salire a bordo di un tram futuristico con ampie vetrate trasparenti che viaggia su rotaie da una stazione o dall’altra. Una volta a bordo è possibile intraprendere un viaggio unico e straordinario che catapulta gli avventurieri in un microcosmo fatto di luci a neon, flash stroboscopici e suoni avveniristici.

Le pareti della galleria, infatti, ospitano tutta una serie di proiezioni che si alternano e si susseguono una dopo l’altra fino a creare degli universi paralleli che si fondono e si confondono tra loro avvolgendo e stordendo i sensi. Il viaggio dura poco più di 5 minuti, ma quelli bastano a segnare una delle esperienze più bizzarre di una vita intera.

Se volete perdervi e immergervi in questo tunnel allucinogeno non vi resta che recarvi in una delle due stazioni, Chenyi Square a Bund e Lujiazui a Pudong, e affrontare un viaggio indimenticabile.

Bund Sightseeing Tunnel

Fonte: Getty Images

Bund Sightseeing Tunnel
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Isola di Havelock, avvolta nel mistero

Ci sono dei luoghi del mondo che sono in grado di preservare ancora il loro fascino primordiale. Esistono anche posti nel nostro pianeta che sono così inesplorati che, in qualche modo, ci sembrano avvolti nel mistero. È il caso di quel meraviglioso lembo di terra conosciuto come Isola di Havelock, un piccolo paradiso che si fa spazio nel mare delle Andamane, e più precisamente nel Golfo del Bengala, tra India e Birmania.

Isola di Havelock o Swaraj Dweep?

Potrebbe sembrare una domanda banale, ma in realtà non lo è: seppur conosciuta da tutti come Isola di Havelock, il suo nome è Swaraj Dweep, o almeno dal 2018 a questa parte.

La denominazione Havelock, infatti, le era stata precedentemente data in onore di un generale britannico, Sir Henry Havelock, che prestò servizio in India. Tuttavia, nel dicembre 2018, il primo ministro, Narendra Modi, da deciso di ribattezzarla Swaraj Island in omaggio a Subhas Chandra Bose.

Bose è stato un politico e militare indiano e anche una figura centrale della lotta per l’indipendenza dell’India. Si tratta di colui che aveva issato la bandiera indiana a Port Blair il 30 dicembre 1943 e che aveva proclamato le Isole Andamane e Nicobare liberate dal dominio britannico.

Cosa aspettarsi

L’isola di Havelock si presenta incontaminata, impreziosita da una lussureggiante foresta tropicale (circa l’80% di questo territorio è ricoperto da rigogliosa vegetazione), con spiagge bianchissime e acque turchesi che invitano a fare tutti i bagni possibili. Vi basti sapere che il Time, prestigiosa rivista americana, in un articolo di qualche anno fa descrisse una spiaggia di questo lembo di terra come la più bella dell’Asia.

Havelock, cosa fare

Fonte: iStock

Una delle spiagge dell’Isola di Havelock

Chiusa al turismo fino al 1992, è il posto perfetto per tagliare i ponti con la terraferma e liberarsi di tutti i dispositivi tecnologici che caratterizzano la nostra quotidianità.

Cosa fare

Visitare Havelock vuol dire scoprire spiagge che sembrano fatte di borotalco e incorniciate da una fittissima giungla. Al contempo, è concedersi la possibilità di immergersi in un mare cristallino e fare snorkeling o diving in fondali dai mille colori.

Di attività ce ne sono anche per chi desidera stare in movimento sulla terraferma: le sue foreste sono pregne di interessanti sentieri per avventurarsi nel trekking.

Con particolare attenzione all’ecoturismo, è il luogo per eccellenza per rilassarsi e per staccare completamente con la vita frenetica e mondana.

Tra campi di riso e distese di terreni verdi con le mucche al pascolo, ogni passo è accompagnato dal canto degli uccelli e dai richiami delle scimmie. Qui dimorano ben 218 tipi di volatili, tra cui il rarissimo piccione delle Nicobare, 62 mammiferi, 300 farfalle, 2200 varietà di piante e 110 di orchidee.

Il mondo sottomarino non è da meno: pesci pagliaccio, napoleone, farfalla, coralli purtroppo morti a causa dell’innalzamento della temperatura dell’oceano, il raro dugongo, o mucca di mare e molto altro ancora.

L’esperienza di nuotare con gli elefanti

Sì, avete letto bene: presso l’Isola di Havelock, oltre che con dolci tartarughe marine che qui nidificano, è possibile nuotare con gli elefanti. Questo prezioso lembo di terra, infatti, è l’appartato rifugio di pachidermi che si immergono indisturbati nelle limpide acque di questa magnifica costa.

Gli elefanti sono gli abitanti per eccellenza dell’isola: passeggiano sul bagnasciuga, cercano refrigerio nell’acqua e si tuffano mediamente due volte al giorno, lasciandosi avvicinare dai sub. Qualcosa a cui è davvero difficile credere.

Havelock, fare il bagno con elefanti

Fonte: iStock

Un elefante che fa il bagno presso l’Isola di Havelock

Le spiagge da non perdere

In settima posizione, secondo il Time Magazine, tra le spiagge più belle del mondo, è Radhanagar Beach che è di una bellezza surreale, uno di quei posti che tocca le corde dell’anima e del cuore.

Dalla sabbia bianchissima e da un mare che sembra un diamante che brilla alla luce del sole, ha la forma di una falce di luna che si allunga per 2 chilometri e si allarga per circa 30-40 metri.

Mai affollata dai vacanzieri, offre una sabbia bianca e finissima incorniciata da alberi verdi. È il posto migliore, ta le altre cose, per godere di un tramonto mozzafiato e per immergersi e scoprire meravigliosi giardini di corallo e fenomenali terrazze vulcaniche piene di vita marina.

Non è da meno Elephant Beach, lo spot scelto dai pachidermi per venire a rifocillarsi. Attenzione, non è da escludere che qualcuno possa utilizzare questi affascinanti animali per far fare passeggiate ai turisti in sella ai loro possenti corpi, uno sfruttamento che è decisamente il caso di evitare.

Al di là di questa terribile pratica, si tratta di una spiaggia protetta da una fitta foresta e accarezzata da un mare dalle incredibili sfumature di blu. Vi ci si può attraccare in barca, oppure percorrendo un sentiero che un tempo usavano gli stessi elefanti per trasportate i tronchi fino al mare.

Poi ancora la Spiaggia di Kalapathar dove la sabbia bianca si fonde con rocce nere per poi brillare grazie ai colori del suo mare, sotto un caldo raggio di sole. Perfetta per rilassarsi in mezzo alla natura più autentica, è il posto ideale per scoprire il significato di “spiaggia esotica”.

Per ultima, ma non per importanza e bellezza, Vijaynagar Beach che è molto probabilmente il lembo di morbida sabbia più vicina alle strutture turistiche presenti sull’isola. Molto amata da coloro che praticano il birdwatching, consente anche di dedicarsi a diversi sport acquatici, tra cui il surf.

Dall’acqua incontaminata, è ben collegata con la terraferma e affollata dai viaggiatori che raggiungono questa isola remota.

Spiaggia di Kalapathar, Havelock

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La bellissima Spiaggia di Kalapathar

Quando andare e come arrivare

Per arrivare presso la magnifica Isola di Havelock bisogna prima volare a Port Blair, Capitale dell’arcipelago nell’isola di South Andaman. Da qui occorre salire a bordo di una barca che con circa un’ora e mezza di navigazione conduce nel colorato porticciolo dell’isola. Un metodo alternativo, ma sicuramente più costoso, è arrivarci in elicottero.

Per quanto riguarda il quando andare, è importante sapere che da queste parti il clima è di tipo tropicale. Ciò vuol dire che ci sono due stagioni: quella secca e quella delle piogge. Il periodo migliore per visitare Havelock è quello va da gennaio ad aprile, il momento dell’anno meno piovoso e in cui il sole brilla tutti i giorni.

Mentre l’intervallo più critico è quello che riguarda i mesi che vanno da maggio a ottobre. Particolari difficoltà si riscontrano ad agosto a causa delle piogge più frequenti e molto abbondanti, con il cielo che spesso è nuvoloso.

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Nancy, alla scoperta della città francese capolavoro dell’Art Nouveau

La Francia, il simbolo dell’amore e del romanticismo, è un luogo magico che affascina e ispira i visitatori provenienti da tutto il mondo. Celebre per essere la culla dell’arte e della cultura, custodisce numerose città colme di storia e fascino che catturano i turisti con il loro irresistibile charme e la loro architettura sontuosa.

Tra queste spicca Nancy, un’incantevole cittadina situata nella regione della Lorena. Definita la capitale dell’Art Nouveau, è un vero scrigno di tesori artistici. Potrai lasciarti trasportare dai suoi quartieri storici ben conservati, le piazze opulente e le gallerie che custodiscono opere uniche di diverse epoche.

Riconosciuta come una delle città francesi più classiche ed eleganti, saprà conquistarti con la sua bellezza senza tempo.

Nancy, il simbolo dell’eleganza francese

Arc Héré Place Stanislas

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Arc Héré Place Stanislas, Nancy, Francia

Nancy, situata nel nord-est della Francia, è una città che merita di essere esplorata. La sua storia si riflette negli splendidi capolavori architettonici che punteggiano il panorama, mentre la vicinanza al confine con la Germania ha determinato una miscela unica di influenze culturali che la rendono una destinazione particolarmente affascinante.

Inoltre, offre una vasta gamma di esperienze uniche, tra cui musei affascinanti, gallerie d’arte eccezionali, negozi di antiquariato e ristoranti che deliziano con la cucina locale. Uno dei luoghi imperdibili è la Place Stanislas, molto amata dai francesi e riconosciuta come Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Fu costruita nel XVIII secolo per omaggiare il Re Luigi XV ed è oggi considerata una delle piazze più belle del mondo.

Tra le caratteristiche distintive di questa cittadina brillano le sue splendide ville Art Nouveau, dimore innovative e stravaganti dallo stile floreale. Tra queste vi consigliamo di visitare la Villa Majorelle, una delle più affascinanti e imponente testimonianze di questo stile artistico.

Dopo un importante processo di restauro durato diversi anni, è stata riaperta al pubblico nel 2020. I lavori hanno permesso di riportare alla luce e valorizzare le caratteristiche originali dell’edificio, tra cui le vetrate colorate, le decorazioni in ferro battuto e i dettagli floreali in ceramica.

Per gli amanti dello shopping, il centro storico di Nancy è un vero paradiso, ricco di boutique caratteristiche, gallerie d’arte e grandi centri commerciali che soddisferanno ogni desiderio. Mentre, una passeggiata romantica lungo il canale ti farà apprezzare ancora di più la bellezza della città.

I dintorni di Nancy, tra parchi naturali e percorsi scenografici

Questa splendida cittadina francese non è rinomata solo per la sua storia e l’architettura suggestiva, ma anche per i suoi incantevoli percorsi naturali. Esplorare questi sentieri offre un’esperienza unica per immergersi nella bellezza selvaggia che la circonda.

Uno dei percorsi più popolari è il Plateau de Haye et Bois l’Évêque, una riserva naturale in cui potrai esplorare itinerari incantevoli che ti porteranno tra foreste lussureggianti, vasti prati fioriti e panorami mozzafiato.

Un altro luogo imperdibile che merita di essere visitato è il Parco Naturale Regionale. Qui potrai dedicarti a diverse attività come passeggiate, ciclismo e birdwatching. Il parco è conosciuto per la sua straordinaria biodiversità e le maestose foreste di querce e faggi.

Infine, per gli amanti del brivido e dell’adrenalina, una tappa obbligata è la Route des Cretes un percorso affascinante che si snoda attraverso le splendide montagne dei Vosgi. Percorrendolo potrai ammirare panorami unici tra riserve naturali, foreste rigogliose, castelli storici e pittoreschi villaggi di montagna.

Nancy in Francia

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Nancy, Francia