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Passaporto per l’Ucraina: è obbligatorio? Le regole da conoscere

L’Ucraina è un territorio che ha molto da dare ma seppur si trovi a due passi da altri paesi europei è da considerare a tutti gli effetti un ‘extra UE. Per questo motivo è necessario il passaporto e non solo, ci sono diverse regole da seguire.

Passaporto e documenti per accedere all’Ucraina

Con la capitale Kiev, l’Ucraina è stato un simbolo di indipendenza grazie al suo distaccamento dall’Unione Sovietica nel ’91. La località di grande interesse geopolitico può essere visitata dai cittadini europei senza il bisogno di un visto ma seguendo regole, tra cui l’utilizzo del passaporto italiano con una scadenza non più ravvicinata di 3 mesi. Per entrare in Ucraina, tutti i viaggiatori, indipendentemente dalla propria nazionalità, devono avere un passaporto valido. È necessario verificare la data di scadenza del proprio passaporto con largo anticipo rispetto alla data di partenza per evitare eventuali inconvenienti.

Partiamo con il dire che l’Ucraina non si trova all’interno della comunità UE pur trovandosi a due passi da tantissime altre nazioni che ne fanno parte. Per questo motivo è assolutamente necessario il passaporto per visitarla. Secondo quanto indicato dal sito ufficiale dell’ambasciata, è altrettanto importante che il passaporto sia in corso di validità e che abbia ancora almeno 3 mesi prima della data di scadenza. Le code per il rinnovo del passaporto sono una tematica importante e mentre si pensa a come risolvere ricordiamo che per motivazioni di lavoro o urgenze di altro tipo è possibile rivolgersi al Consolato o all’Ambasciata o agli uffici preposti per chiedere un ottenimento più rapido del documento.

I cittadini membri dell’UE hanno però un vantaggio: non è necessario richiedere il visto tra i documenti purché il soggiorno sia inferiore ai 90 giorni. Le attuali situazioni che la nazione sta vivendo hanno portato ad alcune differenze rispetto a prima, basti pensare che il Servizio delle Guardie di Frontiera può richiedere i dati biometrici come le impronte digitali prima dell’accesso. Se a muoversi è un cittadino con doppia cittadinanza la situazione è ancora diversa. Se un viaggiatore ha doppia cittadinanza italiana e ucraina bisogna sapere che sul territorio ucraino viene riconosciuto solamente come ucraino poiché nella nazione non è riconosciuta la doppia cittadinanza.

All’arrivo in loco il passaporto verrà controllato dalle autorità di frontiera; potrebbe essere richiesto di mostrare i biglietti di ritorno o di proseguimento del viaggio, nonché la prova di disponibilità finanziaria sufficiente per la durata del soggiorno. Attenzione però alla situazione geopolitica attuale che sconsiglia chiaramente tramite il sito della Farnesina di recarsi in Ucraina indipendentemente dal motivo del viaggio.

Documenti necessari per viaggiare in Ucraina con animali

E se ci si muove con cani e gatti? I viaggiatori accompagnati dal proprio animale devono sapere che cani e gatti che varcano il confine devono essersi sottoposti a vaccinazione antirabbica almeno 30 giorni prima dell’arrivo, avere un passaporto internazionale e avere il libretto sanitario in regola con le vaccinazioni con in più la richiesta di un certificato di vaccinazione eseguita almeno un mese prima.

Regole del passaporto per visitare l'Ucraina

Fonte: iStock

Serve il passaporto Ucraina per cittadini UE?

Quanto tempo si può restare in Ucraina senza visto?

I cittadini europei possono utilizzare il proprio passaporto per accedervi e non hanno bisogno di un visto. Ricordiamo però che il soggiorno massimo consentito è di 90 giorni, cioè circa 3 mesi, per motivi turistici e senza un visto che consenta una sosta prolungata.

Consigli utili da sapere prima di fare un viaggio in Ucraina

Prima di partire per l’Ucraina, consigliamo di seguire alcune tips utile che garantiranno un’esperienza senza problemi:

  • Fare un check delle info sui siti ufficiali. Controllando le informazioni aggiornate sui requisiti di ingresso per l’Ucraina sul sito della Farnesina o su quello del Ministero degli Esteri è l’opzione migliore. In questo modo si ha la certezza di essere aggiornati sulle ultime novità;
  • Verificare tutti i documenti necessari. Non si deve fare l’errore di sottovalutare le tempistiche di produzione e ricezione dei documenti. Che si tratti di visti, passaporti o altro è importante fare in modo di avere tutto a portata di mano. In più, avere una copia digitale in caso di smarrimento può essere di grande supporto;
  • Stipulare un’assicurazione di viaggio. Non vale solo per una vacanza in questa nazione, sottoscrivere un contratto di polizza assicurativa dà modo di avere copertura in caso di problematiche mediche, cancellazioni o imprevisti.

L’Ucraina non fa parte dell’UE: perché?

La posizione geografica e la situazione geopolitica di Kiev e dell’Ucraina mettono la nazione in una situazione complessa, quasi di tensione tra Unione Europea e Russia. Basti pensare che proprio tutto ciò ha fortemente influenzato la politica interna ed estera. Dopo lo stato di indipendenza dichiarato nel ’91, l’Ucraina ha lavorato per poter stabilire sovranità e intraprendere legami commerciali e di interesse politico con l’Occidente. Tutto ciò ha subito però momenti di instabilità, dovuti a movimenti interni filo-russi.

Tra gli eventi più recenti da non sottovalutare c’è quello del movimento Euromaidan che ha condotto alla destituzione del presidente Viktor Yanukovych considerato simpatizzante per la Russia. Il risultato ora è un approccio molto più verso europeo, arrivando persino a compromettere la pace con la Russia con un conflitto che dura ancora oggi relativo a Kiev e al Donbass.

Nonostante molti cittadini ucraini vorrebbero far parte dell’Unione Europea sono molte le ragioni che non permettono questo passaggio. Per prima cosa si dovrebbero attuare importanti riforme, tra cui quelli su giustizia, corruzione ed economia per allinearsi agli standard UE. In più, a bloccare il passaggio, ci pensa la presenza di conflitti territoriali irrisolti che incarnano un effettivo ostacolo all’adesione. Basti pensare che la stabilità interna è considerato uno degli step fondamentali per entrare a far parte dell’UE.

Viaggio in Ucraina: le ultime raccomandazioni prima di partire

Attenzione però, seppur il desiderio di vedere l’Ucraina possa essere forte è importante sottolineare che la situazione di conflitto attuale vedere la Farnesina sconsigliare tutte le tipologie di viaggio verso questa destinazione. Che si tratti di Kiev o di altre località, al momento le condizioni di sicurezza non possono essere garantite. Ricordiamo per qualsiasi informazione di rivolgersi direttamente all’ambasciata che ha informazioni recenti e sempre aggiornate.

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Da Vilinius a Druskininkai: come arrivarci e cosa visitare

Situata nel sud della Lituania, sul fiume Nemunas vicino al confine con la Polonia e la Bielorussia, Druskininkai è una città termale a cui non mancano il fascino e la storia. Conosciuta per le sue sorgenti minerali curative è il rifugio ideale per quanti cercano relax e benessere immersi in un ambiente naturale mozzafiato. Druskininkai non è solo una città termale ma un vero e proprio gioiello turistico con una varietà di attrazioni culturali e naturali che sapranno incantare ogni visitatore che sceglierà di scoprire questa città. Continuando la lettura vi segnaleremo luoghi imperdibili di Druskininkai ma anche come raggiungerla da Vilnius, le specialità gastronomiche e alcuni paesi e borghi nelle sue vicinanze, siete pronti a partire con noi?

Come arrivare a Druskininkai da Vilnius

Prima di immergerci nella storia, nella cultura e nelle cose da vedere a Druskininkai, alcuni suggerimenti
semplici e convenienti su come raggiungerla da Vilnius, tra le opzioni migliori vi proponiamo:
in auto: la soluzione più pratica e immediata è prendere un’auto a noleggio. Dalla capitale della Lituania imboccate l’autostrada A4 in direzione sud e seguite le indicazioni per Druskininkai. Il viaggio durerà circa 90 minuti, lungo il tragitto non perdetevi l’opportunità di godere dei paesaggi lituani e magari scattare qualche foto
splendida.

  • In autobus: se preferite non noleggiare l’auto e apprezzate il viaggio con i mezzi pubblici, sappiate che sono
    diverse le compagnie di autobus che offrono collegamenti da Vilnius verso Druskininkai. I pullman partono
    regolarmente dalla stazione degli autobus di Vilnius, il viaggio dura circa due ore.
  • In treno: la terza alternativa, è viaggiare in treno, ma tenete presente che non ci sono treni diretti da
    Vilnius per Druskininkai, quindi dovrete calcolare di prendere una coincidenza fino a Marcinkonys e una
    volta giunti scegliere se terminare il viaggio con un pullman o con il taxi.

Druskininkai, la città natale di musicisti e scultori

Druskininkai non è famosa solo per le sorgenti minerali curative, è stata la città natale di due artisti famosi del calibro di Mikalojus Konstantinas Čiurlionis compositore e pittore, e Jacques Lipchitz definito l’iniziatore del cubismo. La cittadina offre davvero tante opportunità per arricchirsi culturalmente o anche più leggermente con attrazioni che riescono a soddisfare ogni tipologia di turista, anche il più difficile, alcuni di questi luoghi imperdibili da vedere a Druskininkai.

Il parco acquatico di Druskininkai

Per gli amanti del divertimento acquatico, questo parco è particolarmente attraente e apprezzato; sicuramente una tappa obbligata che grazie ai tanti scivoli d’acqua, piscine e saune è il luogo ideale per trascorrere una giornata di divertimento, in famiglia, in coppia o con gli amici. Il parco offre anche aree relax e trattamenti SPA per chi desidera una experience più tranquilla e rigenerante.

Museo delle avventure di Grūtas

Il museo delle avventure di Grūtas, noto anche come parco di Grūtas, è un luogo unico dove potrete esplorare la storia sovietica della Lituania. Espone statue e cimeli dell’era sovietica offrendo un’esperienza educativa ed immersiva. Se siete interessati alla storia e alla cultura è il posto perfetto per voi.

Centro benessere di Druskininkai

Ve l’avevamo anticipato fin dalle prime righe, Druskininkai è famosa per le sue sorgenti minerali curative, questo centro benessere è rinomato per i tanti trattamenti mirati al benessere della persona. Qui tra bagni di fango, saune e altri trattamenti benessere vi sentirete rigenerati e potrete dedicarvi al meglio alla scoperta dei tanti luoghi fantastici da scoprire!

Cosa vedere a Druskininkai

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Druskininkai, cosa non perdere

Snow Arena

Se siete appassionati di sport invernali, la Snow Arena è il paradiso per voi. La struttura offre piste per sci e snowboard tutto l’anno grazie alla strutture indoor. Ideale per praticare sport anche fuori stagione ed essere costantemente allenati, ma anche per regalarsi una giornata di pura adrenalina e divertimento.

Parco nazionale di Dzūkija

A pochi km da Druskininkai, il parco nazionale di Dzūkija regala splendidi paesaggi naturali e numerosi sentieri escursionistici. Luogo ideale per i turisti che amano la natura verranno ripagati con foreste, fiumi e una ricca fauna selvatica da scoprire.

Museo città di Druskininkai

Questo museo offre una interessante panoramica sulla storia e sulla cultura di Druskininkai. Situato in un edificio storico nel pieno centro della città, merita una visita il luogo stesso che lo ospita: una splendida villa storica in legno. Il museo espone collezioni di arte, documenti storici e oggetti che raccontano la storia di Druskininkai e della sua naturale evoluzione come città termale.

Chiesa di San Casimiro

Segnaliamo questa chiesa in particolare perché è una delle principali attrazioni religiose di Druskininkai. L’affascinante chiesa cattolica fu costruita nel  XIX secolo ed è nota per la sua architettura neogotica con alte guglie e archi appuntiti tipici dello stile neogotico. La facciata è maestosa e solenne e non sono da meno gli interni con le vetrate colorate e l’altare finemente decorato con intricate sculture in legno.

Lago Druskonis

Il lago Druskonis è un pittoresco specchio di acqua situato nel cuore di Druskininkai, è un luogo perfetto per passeggiate rilassanti ma anche picnic e deliziose gite in barca. Le rive del lago offrono caffè e ristoranti dove potrete rilassarvi e godere della vista del lago mentre assaggiate uno dei piatti tradizionali.

Parco Avventura UNO

Per chi è in cerca di avventura anche durante una vacanza, ricca di emozioni, il parco Avventura UNO offre percorsi sospesi tra gli alberi, zip-line e altre attività adrenaliniche. L’attrazione è perfetta per le famiglie, le coppie e i gruppi di amici che vogliono sfidare le proprie abilità e divertirsi in mezzo alla natura.

Grotta di ghiaccio di Druskininkai

La grotta di ghiaccio è una delle attrazioni più particolari della città. Si tratta di una grotta artificiale ma che sa offrire una esperienza unica, con temperature sotto zero tutto l’anno e sculture di ghiaccio che non vi lasceranno indifferenti. Sicuramente un luogo ideale per sfuggire ad esempio, dal caldo estivo e vivere al contempo, qualcosa di veramente particolare e unico.

come raggiungere Druskininkai da vilnius

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Visitare Druskininkai dopo aver visto Vilnius

Tre borghi vicinissimi a Druskininkai

Dopo aver visitato Druskininkai ed esservi rigenerati alle terme o ai centri benessere, potreste aver voglia di scoprire i dintorni di Vilnius e Druskininkai abbiamo pensato a tre borghi affascinanti vicinissimi a Druskininkai:

  • Merkine, pittoresco borgo a 20 km da Druskininkai, una delle sue principali attrazioni è la collina delle croci sito spirituale con centinaia di croci di varie dimensioni che rappresentano la devozione e la fede del popolo lituano. E la torre di Merkine, offre una vista spettacolare sulla valle del fiume Nemunas;
  • Liškiava, a poco più di 10 minuti da Druskininkai, questo piccolo borgo offre un antico complesso monastico del XVII secolo e le rovine del castello medievale;
  • Veisiejai, raggiungibile in poco meno di 30 minuti da Druskininkai è un borgo noto per i suoi paesaggi lacustri e il parco regionale. il lago Veisiejai si affaccia proprio sul borgo ed è ideale per attività acquatiche e gite in barca. Il parco regionale con i suoi sentieri ben segnalati e opportunità per il birdwatching grazie alla ricca fauna avicola presente in zona; infine l’architettura storica, il borgo infatti è famoso per le sue case tradizionali in legno e gli edifici storici.
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Senec: un gioiello slovacco da scoprire, a un passo da Bratislava

Senec, deliziosa cittadina a un passo da Bratislava, vi accoglie con un abbraccio di sole, laghi turchesi e un fascino storico che vi conquisterà. Scopriamo cosa vedere a Senec e come arrivare da Bratislava in una delle più rinomate località turistiche estive della Slovacchia, grazie alla presenza dell’area ricreativa dei Laghi Soleggiati. Un nome tutt’altro che casuale, che si deve al fatto che la zona gode in media di più di duemila ore di sole all’anno e pertanto Senec è considerata la città più soleggiata della Slovacchia. Una destinazione che comunque offre molto di più delle attrazioni legate ai laghi e allo sport. Conserva infatti numerosi monumenti che attestano la sua storia antica e ne fanno anche una meta culturale di sicuro interesse in ogni stagione.

Laghi Soleggiati

I Laghi Soleggiati, che si estendono su una superficie di circa 120 ettari, sono un paradiso per gli amanti del relax e delle attività all’aria aperta, in particolare durante le calde giornate estive. La vasta area ricreativa che circonda i laghi, con spiagge erbose in leggera pendenza e una temperatura media estiva dell’acqua di 25°C, offre una miriade di opportunità per il tempo libero e lo sport.

Oltre al nuoto e agli sport acquatici, si possono praticare diverse attività, tra cui canottaggio, pesca, pallavolo, tennis, minigolf, ma anche noleggiare attrezzature sportive come barche o biciclette. Una delle attrazioni della zona è l’Aquapark Senec, che dispone di 9 piscine con acqua a diverse temperature riscaldata grazie all’energia geotermica, e di un’area termale dove concedersi momenti di benessere e relax in ogni stagione.

Chiesa di San Nicola

La Chiesa di San Nicola, il più antico edificio storico e artistico della città, con la sua imponente struttura barocca è il simbolo di Senec. Le origini della chiesa risalgono al Medio Evo, la prima menzione scritta di una parrocchia nel villaggio di Sempoz (antico nome di Senec) è infatti datata 1308. Nel corso dei secoli l’edificio originario in stile gotico ha subito numerose modifiche, assumendo l’attuale aspetto barocco nella metà del XVIII secolo.

All’interno della chiesa si trovano quattro altari in stile rococò, dedicati a San Nicola, al Santo Rosario, a San Ladislao e a Santa Barbara. La chiesa sorge su un piccolo altopiano circondato da un muro, sui cui angoli sono posizionate le stazioni della Via Crucis. Ai piedi del santuario, vicino al muro di cinta, si trovano una scultura del Calvario del 1934 e un’imponente Grotta di Lourdes.

Casa Turca

Sulla piazza centrale di Senec sorge la Casa Turca (Turecký dom), un palazzo rinascimentale costruito a metà del XVI secolo, che ha svolto un ruolo fondamentale nella vita cittadina per secoli. L’edificio si distingue per il suo carattere fortificato, ben evidente nelle feritoie ad arco e nei segni semicircolari dell’attico, che oltre a decorare l’edificio, avevano una funzione ben precisa: proteggere i suoi occupanti in caso di attacchi. Documenti storici attestano l’esistenza di un passaggio segreto sotterraneo che collegava la Casa Turca all’area retrostante la piazza, mentre gli scudi sporgenti sopra il tetto servivano anch’essi a scopo difensivo.

La Casa Turca non a caso deve il suo nome proprio all’assedio subito nel 1663 da parte degli Ottomani. L’edificio resistette all’attacco, emergendo come simbolo della tenacia e del coraggio della popolazione locale. Oltre alla sua funzione difensiva, la Casa Turca ha assunto nel corso dei secoli un ruolo di rilievo nella vita sociale e culturale di Senec. In particolare, la torre cilindrica angolare, tipica delle costruzioni del periodo delle invasioni turche, divenne un luogo di incontro e intrattenimento per la nobiltà.

Velky Stift

In origine residenza signorile della famiglia Esterházy, l’ampio complesso rinascimentale Velky Stift ha subito diverse trasformazioni nel tempo, ospitando varie istituzioni e assumendo ruoli cruciali nella vita cittadina.
Nel 1773, fu trasformato in un riformatorio femminile per volere della regina Maria Teresa. Le stanze del palazzo vennero riadattate a celle e in una sezione dell’edificio fu fondata una fabbrica tessile dove le recluse trovavano occupazione.
Nel 1780, sempre per volere di Maria Teresa, Velky Stift divenne sede dell’orfanotrofio cittadino. In seguito, con lo sgombero del riformatorio femminile, i locali si resero disponibili per la fondazione di una scuola di addestramento militare, volta alla formazione dei futuri ufficiali dell’esercito austro-ungarico.

Sinagoga Ebraica

Inaugurata nel 1825, la Sinagoga ha a lungo rappresentato un importante punto di riferimento per la fiorente comunità ebraica della città. Nel 1904, l’edificio fu sottoposto a un’imponente ristrutturazione, assumendo l’elegante forma attuale in stile Art Nouveau, impreziosita da elementi orientali. La Sinagoga divenne così un gioiello architettonico unico nel suo genere, simbolo di una comunità coesa e vitale, che nel 1930 rappresentava circa un quarto della popolazione della città. In seguito alle deportazioni della Seconda Guerra Mondiale, la Sinagoga venne abbandonata e ora è in corso un’opera di recupero per trasformarla in un centro culturale.

Pilastro della Vergogna

Sulla piazza principale di Senec, l’imponente struttura in pietra del Pilastro della Vergogna è un eloquente testimone del passato medievale della città. Eretto nel 1552 per volere del proprietario terriero Andrej Batori, questo monumento rappresentava un monito per quanti osavano contravvenire alle leggi o commettere crimini.

Durante i saccheggi, il Pilastro della Vergogna diventava il palcoscenico delle pubbliche umiliazioni, con i colpevoli esposti alla gogna e sottoposti a fustigazione dinanzi a tutta la comunità. Una punizione esemplare volta a dissuadere dal commettere atti illeciti e a riaffermare l’ordine sociale. Nel 1848, con l’abolizione della servitù della gleba, questo monumento ha assunto un nuovo significato, divenendo simbolo della libertà conquistata dai contadini.

Come arrivare a Senec da Bratislava

In treno

Raggiungere Senec da Bratislava in treno è semplice e veloce. I treni partono dalla stazione ferroviaria centrale (Bratislava Hlavna Stanica) ogni ora e il viaggio dura circa 30 minuti.

In bus

Bus diretti per Senec partono ogni 30 minuti dalla stazione Bratislava, Autobusova stanica Mlynské Nivy. Il viaggio dura circa 46 minuti.

In auto

Se si preferisce la comodità dell’auto, il tragitto da Bratislava a Senec dura circa 25 minuti percorrendo l’autostrada D2.

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Cosa fare a Lille e dintorni: tour della Francia nord orientale

Quando parliamo di un viaggio in Francia, solitamente sono città come Parigi, Lione o Marsiglia a trovare un posto d’onore negli itinerari dei viaggiatori. Eppure, la bellissima Lille, città situata nel nord-eAlla scoperta di Lille e della Francia nord orientale, al confine con il Belgio, tra città post-industriali, architetture fiamminghe e location storichest del paese, è una località suggestiva che consigliamo di non perdere. A un’ora di treno dalla sfavillante capitale, Lille offre un’atmosfera vivace garantita dalle università e dai tanti studenti che si riversano per le sue strade, dalle meraviglie culturali e architettoniche sparse per tutta la città e dall’ottimo cibo, un motivo sempre valido per fare tappa in destinazioni meno gettonate. Non è un caso se nel 2020 è stata dichiarata Capitale Mondiale del Design.

Inoltre, nei dintorni di Lille ci sono tante altre città interessanti dal punto di vista storico, artistico e culturale, come l’adiacente Roubaix, Saint Omer e Dunkerque, perfette per completare un viaggio all’insegna della scoperta, lontano dal turismo di massa delle mete più famose. In questo articolo scoprirete cosa fare a Lille e nei dintorni per pianificare al meglio il vostro itinerario nella Francia nord orientale.

Un viaggio a Lille: culla della storia francese

Racchiudere tutta la storia di Lille è impossibile; ma richiamare qualche traccia del passato glorioso della Francia del nord è necessario. È qui che il grande sovrano Luigi XIV fece edificare un prezioso complesso architettonico oggi custodito dall’esercito. Stiamo parlando della citadelle de Lille, la cittadella voluta dal sovrano illuminato per celebrare la sua conquista. Il posto in cui sorge è pittoresco: un canale delimita lo spazio del bellissimo parco che ospita la cittadella, il più esteso della città.

Lille è la casa di numerosi luoghi di culto, ciascuno dei quali merita una visita accurata durante una tranquilla passeggiata nel suo centro storico. In particolare la chiesa di San Maurizio, costruita a partire dal XIV secolo nel distintivo stile gotico, poi ampliata nei secoli successivi. Proseguite la scoperta di Lille ammirando gli antichi palazzi decorati secondo gli stili francese e fiammingo, salite sul campanile dell’Hôtel de Ville, riconosciuto Patrimonio UNESCO e alto 104 metri, perfetto per godere di una vista privilegiata sulla città, e fate un salto nella Grand Place, la piazza principale.

Gli amanti dell’arte non possono rinunciare alle opere custodite dentro il Palazzo delle Belle Arti, realizzato in un edificio lussuoso in stile Belle Époque, dove sono esposte le collezioni di Rubens, Goya, Delacroix, Courbet, Rodin e Claudel. Dopo aver scoperto la parte antica della città, proseguite verso quella riqualificata e moderna. Qui, il passato industriale di Lille legato al carbone ha trovato nuova vita: vecchi edifici sono stati trasformati in sale espositive dedicate all’arte contemporanea, alla cultura, al teatro e alla musica. Infine, se visitate Lille nel mese di settembre, non perdetevi la famosa Braderie, il più grande mercato delle pulci.

Centro storico di Lille

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Scorcio del centro storico di Lille

Cosa fare nei dintorni di Lille

Chi desidera estendere il proprio viaggio al di fuori dei confini di Lille, potrà arricchire l’itinerario con città imperdibili dal fascino storico e culturale. Noi vi consigliamo Roubaix, Saint Omer e Dunkerque.

Roubaix e il suo passato industriale

Distante 16 chilometri da Lille, la bella città di Roubaix, famosa per la corsa ciclistica Parigi-Roubaix, vanta un centro storico caratterizzato da strade acciottolate e da edifici dai mattoni rossi che ricordano il suo passato industriale. Ai tempi della Rivoluzione Industriale, infatti, la città divenne un grande centro del settore tessile della Francia, raccontato oggi all’interno del Museo dell’arte e dell’industria André Diligent, il quale ospita collezioni importanti sul settore secondario di questa città.

Da non perdere è sicuramente La Piscine, un’ex filanda trasformata in un museo d’arte contemporanea. Un tempo sontuosa piscina pubblica in stile Art Deco, oggi questo gioiello del patrimonio francese è rinato come museo,regalando ai visitatori un viaggio affascinante nel tempo.

L’imponente Saint Omer

Un’altra città da visitare nei dintorni è Saint Omer, situata a 60 chilometri da Lille. Qui potete visitare la cattedrale di Notre Dame, uno splendido esempio di architettura gotica del XIV secolo. Si struttura su una pianta a croce della lunghezza di 103 metri e raggiunge un picco di 23 metri di altezza. Il bianco che prevale lungo tutta la superficie esterna (eccetto il nero del tetto che caratterizza i palazzi francesi) colora anche le rifiniture architettoniche della parte alta, così particolareggiate e rifinite che rendono questa struttura una delle più belle della città. Ma un altro tesoro degno di Saint Omer è il bellissimo organo settecentesco contenuto all’interno.

Dunkerque: culla del Novecento bellico

Viaggiando da Lille verso la costa nord della Francia e il canale della Manica (circa 80 chilometri), visitate la famosa città di Dunkerque. L’evento che segnò la storia di queste zone viene raccontato dal grande regista Christopher Nolan (dal titolo “Dunkirk”): nel film si narra l’episodio avente luogo all’inizio della seconda guerra mondiale in cui tra maggio e giugno 1940 gli Alleati vennero salvati dall’attacco dei tedeschi. La nota “operazione Dynamo” viene raccontata anche nel Museo di Dunkerque, nei pressi del porto, dove tra filmati riguardanti quei giorni caldi della storia e oggetti come mappe e armi utilizzate all’epoca vi faranno rivivere quell’episodio.

Per dimensioni, il porto di Dunkerque è al terzo posto in Francia (segue quelli di Marsiglia e di Le Havre). Visitate in questa località l’importante museo delle belle arti, una chicca della Francia settentrionale. Oltre a opere d’arte dell’antichità, si trovano esposizioni di arte moderna e contemporanea e, in aggiunta, a chi è interessato a temi riguardanti la natura, si consiglia di visitare il piano seminterrato con la sua galleria dedicata alla storia naturale.

Porto di Dunkerque

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L’antico porto di Dunkerque, tra i più grandi della Francia
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Citera, la perla nascosta delle isole greche

Se si pensa alle isole greche, probabilmente le prime immagini che vengono in mente sono quelle relative all’isola di Santorini, con le sue iconiche case bianche e tetti blu, oppure di Mykonos con le sue spiagge e la sua vivace e famosa vita notturna. Tuttavia, se si è alla ricerca di una destinazione meno battuta, ma altrettanto affascinante, Citera, o Kythira in greco, potrebbe essere la scelta perfetta. Si tratta di una piccola isola situata nel Mar Ionio, al largo della punta sud-est del Peloponneso, una gemma nascosta che offre paesaggi mozzafiato, una ricca storia ed un’autenticità unica, che difficilmente si potrebbe trovare nelle isole più famose.

Un tuffo nella storia di Citera

Citera ha una storia antica e affascinante. Nell’antichità, l’isola era conosciuta come l’isola sacra di Afrodite, la dea dell’amore e della bellezza. Secondo la leggenda greca, infatti, Afrodite sarebbe nata dalla schiuma del mare proprio vicino alle coste di Citera. Questo mito ha reso l’isola un importante centro di culto durante l’epoca degli antichi greci.

Nel corso dei secoli, poi, Citera è stata dominata da varie potenza, inclusi i Veneziani, i Bizantini e gli Ottomani, anni nei quali ognuno di essi ha lasciato la propria impronta sull’isola. Un miscela di influenze culturali che lasciato un segno nell’architettura, nelle tradizioni e nella cucina locale.

Come arrivare a Citera?

Raggiungere l’isola di Citera richiede un po’ di pianificazione. L’isola, infatti, dispone di un piccolo aeroporto con voli regolari per la capitale Atene e, durante l’estate, da altre città greche. Altrimenti, è possibile raggiungere Citera in traghetto dal porto del Pireo ad Atene o da altre isole vicine come, ad esempio, Creta. Il viaggio in traghetto può essere lungo, ma offre l’opportunità di ammirare dalla nave il meraviglioso panorama del Mar Egeo.

Esplorare l’Isola, ecco cosa fare e vedere a Citera

Chora, capitale e cuore di Citera

Chora è una pittoresca cittadina situata su una collina con vista sul mare, capitale di questa bellissima isola dello Ionio. Le sue stradine strette e tortuose sono caratterizzate dalla presenza case bianche con porte colorate, tipiche dell’architettura greca. Passeggiando per Chora, è possibile scoprire oltre ai diversi negozi di artigianato locale, anche numerosi caffè e ristoranti tradizionali.

Uno dei punti di riferimento principali di Chora è il Castello Veneziano, costruito nel tredicesimo secolo, che ospita anche un museo archeologico. Da qui, è possibile godere di una vista spettacolare sull’intera isola e sul mare circostante.

Le spiagge da sogno dell’isola di Afrodite

Citera vanta alcune delle spiagge più belle della Grecia, che non hanno nulla da invidiare alle più famose spiagge di Zante o Corfù. Qui si trovano spiagge perfette per rilassarsi e godersi il sole del Mar Ionio. Alcune delle spiagge più belle sono:

  • La spiaggia di Kapsali, situata vicino alla capitale, caratterizzata da spiagge di sabbia dorata ed acque limpide cristalline. Il luogo ideale per nuotare e fare snorkeling. Qui è possibile trovare anche diversi ristoranti e caffè dove poter gustare deliziosi piatti di pesce fresco della cucina greca;
  • La spiaggia di Fyri Ammos, famosa per la sua bellezza naturale e dai ciottoli rossi che la formano, oltre che per la su tranquillità. È meno affollata rispetto ad altre spiagge e ciò la rende perfetta per chi cerca pace e relax;
  • La spiaggia di Kaladi, considerata una delle spiagge più belle di Citera, divisa in tre baie, ognuna delle quali offre un’esperienza unica, grazie anche alle sue acque turchesi e la scogliera che la circonda.
Vista della spiaggia di Kaladi sull'isola di Citera

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Spiaggia di Kaladi, una delle spiagge più belle dell’isola di Citera

I villaggi tradizionali

Oltre a Chora, Citera è un’isola piena di piccoli villaggi tradizionali che meritano assolutamente una visita. Tra questi spicca sicuramente Potamos, uno dei più grandi e vivaci villaggi di Citera. Qui, ogni domenica mattina si tiene un mercato locale dove è possibile acquistare prodotti freschi e di artigianato locale.

Un altro villaggio da non perdere è Mylopotamos, noto per le sue cascate e per il mulino ad acqua. Passeggiando per le sue stradine, sembrerà di essere catapultati nel passato.

Le grotte di Citera, un’attrazione naturale

Citera è anche famosa per le sue spettacolari grotte. La grotta di Agia Sophia, ad esempio, è una delle più conosciute e si trova vicino al villaggio di Mylopotamos. Al suo interno, per i visitatori è possibile ammirare impressionanti formazioni naturali di stalattiti e stalagmiti, oltre che un piccolo santuario dedicato a Santa Sofia.

Un’altra grotta affascinante è la grotta di Koufogialos, questa, però, accessibile solo via mare. Questa grotta marina è famosa per le sue acque turchesi e per le affascinanti formazioni rocciose che la rendono imperdibile.

Sentieri per gli amanti delle escursioni

Per gli amanti della natura e delle escursioni, sull’isola di Citera è possibile percorrere numerosi sentieri, che attraversano paesaggi naturali mozzafiato. Uno dei percorsi più popolari è il sentiero di Afrodite, che parte dalla cittadina di Chora e conduce fino alla spiaggia di Kapsali.

Un’altra escursione consigliata è quella verso il faro di Moudari, il punto più settentrionale di Citera. Da qui sarà possibile godere di una vista spettacolare sul Mar Ionio e, nelle giornate più limpide, si potrà persino scorgere le coste del Peloponneso. Insomma, il luogo ideale per gli amanti della fotografia e delle avventure all’aperto.

Chiesa abbandonata che si affaccia sul porto principale di Citera

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Piccola chiesa tipica abbandonata sul porto principale di Citera

Eventi e feste tradizionali da non perdere a Citera

Citera è un’isola che ama celebrare le sue tradizioni con eventi e feste durante tutto l’anno. Se si ha la fortuna di visitarla durante uno di questi momenti, sarà possibile immergersi nella cultura locale e vivere un’esperienza indimenticabile.

Una delle celebrazioni più importanti è la festa di Afrodite, che si tiene ogni estate in onore dell’antica dea dell’amore greca. Una festa che anima l’isola con musica, danze e rappresentazioni teatrali tradizionali che rievocano i miti legati alla dea.

Un’altra festa importante è quella che si svolge al villaggio di Potamos, che ospita un grande panigiri, una festa tradizionale greca che attira visitatori da tutta l’isola e non solo. Durante il panigiri di Potamos è possibile gustare le numerose specialità greche locali, oltre che ascoltare musica dal vivo e partecipare a balli tradizionali, un modo per immergersi nella cultura locale.

Citera è una destinazione che combina bellezze naturali, storia affascinante e un’atmosfera autentica e rilassata. La destinazione ideale se si è alla ricerca di una vacanza tranquilla, lontana dal turismo di massa e dalle mete più affollate e scoprire i veri tratti della cultura greca.

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Trebinje, il gioiello nascosto di Bosnia ed Erzegovina

Trebinje è un piccolo gioiello ancora sconosciuto ai più, dalla ricca storia e inserita all’interno di un suggestivo scenario naturale.  Si trova nella parte sud-orientale della Bosnia ed Erzegovina, al confine con la Croazia, sulle rive del fiume Trebišnjica, nella regione dell’Erzegovina orientale, meta ideale per chi cerca una destinazione fuori dai sentieri battuti.

Soggiorna a Trebinje se vuoi evitare la folla e le trappole derivanti dal turismo di massa. Qui potrai risparmiare il 30-50% per alloggi, ristoranti, trasporti e gli altri servizi, tutti più economici rispetto a Dubrovnik, Kotor o Mostar. Il periodo migliore dell’anno per visitare questa deliziosa cittadina va da maggio a ottobre, quando il clima è più mite e soleggiato. Fai attenzione: l’inglese non è ampiamente diffuso, quindi è consigliabile imparare alcune frasi di base in bosniaco o croato per poter comunicare più agevolmente con le persone del posto.

Conoscere la ricca storia di Trebinje: un viaggio attraverso i secoli

La storia di Trebinje affonda le sue radici nei tempi più antichi. Le prime tracce di insediamenti umani rinvenute nella zona risalgono all’Età della Pietra e del Bronzo mentre i primi abitanti conosciuti della regione furono gli Illiri, seguiti poi dai Celti e dai Romani, che conquistarono il territorio nel I secolo a.C. e fondarono Trebenna. La città divenne un importante centro commerciale e militare e visse un periodo di grande prosperità, come dimostrano i numerosi resti archeologici rinvenuti: tra questi, un anfiteatro, un foro e un tempio. Dopo la caduta dell’Impero romano, Trebinje passò sotto il dominio di vari popoli, tra cui i Bizantini, gli Slavi e gli Ungari. Nel 1463, la città fu conquistata dagli Ottomani, che la governarono per oltre quattro secoli, durante i quali continuò ad essere un importante centro commerciale e religioso. La città fu abbellita con moschee, caravanserai e altri edifici tipici dell’architettura ottomana. Nel 1878 divenne parte dell’impero austro-ungarico, che la governò fino al termine della Prima Guerra Mondiale. A conflitto concluso, Trebinje divenne parte del Regno di Jugoslavia. Dalla dissoluzione della Repubblica Socialista Federale di Jugoslavia ad inizio anni ’90, Trebinje fa parte della Bosnia-Erzegovina. Oggi, Trebinje è una destinazione turistica sempre più popolare grazie alla sua ricca storia, la bellezza della natura in cui è immersa e per l’offerta enogastronomica di qualità.

Trebinje ponte sul fiume

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Trebinje, la vista al tramonto sul ponte Arslanagic

Cosa fare a Trebinje

A Trebinje potrai scegliere diverse attività interessanti, sia in città che negli immediati dintorni. La sua particolare posizione geografica inoltre, la rende un’ottima base per soggiornare ed esplorare le aree circostanti come la Croazia (la costa adriatica di Dubrovnik è a soli 25 km di distanza), il Montenegro (Herceg Novi, Kotor o Budva) e l’Erzegovina occidentale, comprese Mostar e Medjugorije. Trebinje è ricca di risorse naturali, è circondata dall’acqua di fiumi, mare e laghi, e vanta ottimi collegamenti infrastrutturali. Nel raggio di 100 km insistono infatti ben quattro aeroporti, Dubrovnik, Tivat, Mostar e Podgorica. Relativamente piccola, è facile da esplorare a piedi o in bicicletta. Per iniziare la tua visita, indossa quindi scarpe comode e parti per una passeggiata alla scoperta della Città Vecchia, conosciuta anche come Stari Grad: un labirinto di strade acciottolate, case antiche e chiese storiche che svelano ai visitatori un affascinante passato ricco di culture e tradizioni diverse. Le origini della Città Vecchia risalgono al periodo medievale, quando era un importante centro commerciale e militare sotto il dominio ottomano. Ancora oggi, è possibile ammirare l’influenza dell’impero nell’architettura dell’area. Durante la passeggiata potrai vedere la famosa Fortezza di Trebinje, che dall’alto della sua posizione in cima ad una collina, offre una vista panoramica eccezionale sulla città e sul fiume. Edificata nel IX secolo come baluardo di difesa, intrecciò la sua storia e il suo destino con quelli dei poteri che governarono la regione. Restaurata dopo i danni subiti nel corso della II Guerra Mondiale e quella dei Balcani, oggi ospita un museo, una galleria d’arte, un anfiteatro dove si tengono concerti, spettacoli teatrali ed eventi culturali, un ristorante. Continua il tuo viaggio alla scoperta dell’atmosfera autentica di Trebinje attraverso le sue piazze e i suoi giardini, per rilassarti un po’ all’ombra degli alti platani, simbolo della città.

Sempre all’interno della Città Vecchia osserva la Moschea di Osman Pascià del XVI secolo e la Chiesa Ortodossa di San Pietro e Paolo, importante luogo di culto per la comunità ortodossa locale. Attraversa poi il Ponte Arslanagić, insieme alla moschea un perfetto esempi dell’architettura islamica presente in città. Quella del ponte è una storia interessante: eretto nel XVI secolo, veniva utilizzato soprattutto per consentire il passaggio delle carovane con le merci e richiedeva il pagamento di un pedaggio. Fu sommerso durante la costruzione delle centrali idroelettriche sul fiume e rimontato, pietra per pietra, nella sua posizione attuale.

Trebinje monastero ortodosso

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Uno dei simboli di Trebinje, l’antico monastero Ortodosso

A questo punto, concediti un po’ di relax con una pausa enograstronomica. Un vecchio adagio dice che la salute entra dalla bocca. Se sei d’accordo, allora il mercato locale di Trebinjska è la scelta migliore per te. La piazza situata nel centro della città è aperta tutti i giorni dalle 7.00 alle 15.00, ma il giorno principale è il sabato, quando gli abitanti dei villaggi vicini portano i loro prodotti al mercato. Qui si possono trovare le specialità dell’Erzegovina come erbe, formaggi, miele, frutta e verdura. “Herz-Ego-Vina” vuol dire terra del vino: la regione prende il nome dal titolo di Herzog (Duca), concesso da Federico II al sovrano medievale Stefan Vukcic-Kosaca, famoso per la sua passione per il buon vino. Inevitabile quindi dedicare del tempo alla degustazione del miglior prodotto locale in una delle cantine della zona. Tieni a mente che ogni agosto si tiene il Festival del vino di Trebinje, che richiama molti turisti e appassionati.

Scoprire i dintorni di Trebinje

Trebinje è perfetta anche  se ami la corsa, la bicicletta o l’escursionismo, i suoi dintorni infatti sono ricchi di colline e montagne inesplorate che ti regaleranno viste incredibili sulla natura e sul mare… fino all’Italia! Puoi esplorare il Parco Naturale di Trebinje, fare un’escursione fino alla cima del monte Orjen o seguire il sentiero lungo il fiume Trebišnjica. Fai una gita in barca sul fiume, in kayak o divertiti con il rafting. In alternativa, puoi sempre optare per una tranquilla passeggiata lungo le sue rive e ammirare il paesaggio.

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Kunstmuseum: tutte le informazioni per la tua visita

Il Kunstmuseum Liechtenstein è il museo statale di arte moderna e contemporanea. Con la sua architettura iconica e la facciata scura e riflettente, dal 2000 è un punto di riferimento distintivo di Vaduz e contribuisce in modo significativo al profilo internazionale del Liechtenstein. La collezione comprende arte internazionale dal primo modernismo ai giorni nostri, con particolare attenzione a sculture, installazioni e oggetti. Invece di un’esposizione permanente della collezione, il Museo presenta formati espositivi mutevoli, che consentono sempre un nuovo dialogo con le opere della collezione. Con mostre su temi di attualità, esposizioni a scelta dell’artista o mostre personali, il Kunstmuseum mira a far appassionare il proprio pubblico alla moltitudine di storie diverse racchiuse nella sua collezione. Il museo stesso è un’opera d’arte: il suo iconico edificio cubico in pietra nera è ormai un punto di riferimento della città di Vaduz. Inoltre, si trova su una collina che domina la capitale e offre una vista panoramica mozzafiato sul Liechtenstein e sulle Alpi svizzere.

Kunstmuseum Liechtenstein

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L’iconica facciata del Kunstmuseum Liechtenstein di Vaduz

La storia del Kunstmuseum

Nel 1967 il Principato del Liechtenstein ricevette in dono dieci dipinti, che l’anno successivo portarono alla fondazione della Collezione d’arte dello Stato del Liechtenstein. Il primo curatore della collezione fu il Dr. Georg Malin, artista, storico, storico dell’arte e politico del Liechtenstein. Ben presto ampliò la collezione includendo l’arte moderna e contemporanea internazionale. La costruzione del Kunstmuseum, così come si presenta oggi, è stata realizzata grazie al sostegno di un gruppo di donatori privati. Insieme al governo del Liechtenstein e alla città di Vaduz, gli architetti svizzeri Morger, Degelo e Kerez hanno progettato e realizzato la costruzione del museo. Nell’agosto 2000 l’edificio è stato ufficialmente donato al Principato del Liechtenstein come regalo per il millennio, e il Governo ha istituito una fondazione pubblica per la gestione del museo. Il Kunstmuseum Liechtenstein è stato inaugurato ufficialmente il 12 novembre 2000. Da maggio 2015, il Kunstmuseum Liechtenstein è stato ampliato grazie al nuovo edificio espositivo, a forma di cubo, della Hilti Art Foundation e arricchito da una collezione d’arte privata di prima classe e di fama internazionale. Concepito dallo studio Morger Partner Architekten di Basilea, l’edificio forma una presenza unitaria con il Kunstmuseum Liechtenstein direttamente adiacente. La forma cubica, la costruzione e il materiale della facciata riflettono i legami comuni delle due istituzioni sotto l’egida di un unico museo. Come ulteriore segno di unione, l’accesso ai nuovi spazi espositivi avviene attraverso un ingresso condiviso con il Kunstmuseum Liechtenstein e un unico biglietto. Dal 1996 al 2021, il Dr. Friedemann Malsch è stato direttore della Collezione Statale d’Arte e successivamente del Kunstmuseum Liechtenstein. Letizia Ragaglia gli è succeduta il 1° luglio 2021.

Cosa vedere al Kunstmuseum

Il Kunstmuseum Liechtenstein, a Vaduz, ospita una vasta collezione di arte moderna e contemporanea. Ti aspettano 130 anni di storia dell’arte, con opere che spaziano dal XIX secolo ai giorni nostri. Tra i punti salienti della collezione figurano:

  • Arte povera: il museo vanta una delle collezioni più importanti di arte povera, con opere di artisti come Jannis Kounellis, Giuseppe Penone e Gilberto Zorio.
  • Arte tedesca e austriaca: la collezione comprende opere di artisti tedeschi e austriaci di spicco, tra cui Max Beckmann, Ernst Ludwig Kirchner e Egon Schiele.
  • Arte americana: con una significativa collezione di opere di artisti come Andy Warhol, Jasper Johns e Robert Rauschenberg.
  • Arte svizzera: la collezione comprende opere di artisti di fama internazionale come Ferdinand Hodler, Alberto Giacometti e Meret Oppenheim.

Oltre alla collezione permanente, il Kunstmuseum Liechtenstein organizza regolarmente mostre temporanee di arte moderna e contemporanea. Il museo ospita anche un centro educativo con un’ampia varietà di programmi per bambini e adulti, mentre la galleria laterale offre il suo spazio per eventi, progetti, approfondimenti ed esperienze condivise. L’interdisciplinarità, la diversità, la sostenibilità e l’inclusione sono valori cruciali per il Kunstmuseum Liechtenstein, valori che si riflettono anche nella programmazione, compresa l’offerta di educazione artistica.

Il nostro consiglio: se hai poco tempo, concentrarti sulle opere della collezione permanente che ti interessano di più. Il museo offre anche delle audioguide che possono fornire informazioni aggiuntive sul patrimonio in mostra.

Informazioni utili:

Indirizzo: Städtle 30, 9490 Vaduz, Liechtenstein
Orari di apertura: Martedì-domenica, 10:00-18:00; chiuso il lunedì
Biglietto:  Adulti CHF 20; Ingresso ridotto: CHF 15; Ingresso gratuito per bambini sotto i 12 anni

Come arrivare:

  • In auto: Il museo si trova a circa 1 ora di auto da Zurigo e a 2 ore da Milano.
  • In treno: La stazione ferroviaria più vicina è Sargans, in Svizzera. Da lì, si può prendere l’autobus per Vaduz.
  • In autobus: Ci sono autobus regolari da Zurigo, Coira e Sargans a Vaduz.
Vaduz

Fonte: iStock

Vaduz è una città a misura d’uomo e con una vasta rete ciclabile

Vaduz: capitale del Liechtenstein

Il Principato del Liechtenstein è un piccolo stato alpino situato tra l’Austria e la Svizzera. Con una superficie di soli 160 chilometri quadrati e una popolazione di circa 38.000 abitanti, il Liechtenstein è il sesto paese più piccolo del mondo. Nonostante le sue dimensioni ridotte, è ricco di storia, cultura e bellezze naturali. La sua capitale, Vaduz, è una pittoresca cittadina situata sulla riva destra del fiume Reno, al confine con la Svizzera. Con una popolazione di poco più di 5.500 abitanti, Vaduz è la capitale più piccola d’Europa, ma vanta un fascino e un’atmosfera unici, oltre che essere un ottimo punto di partenza per delle belle escursioni giornaliere nei dintorni. Inoltre, è una città molto sicura e a misura di pedone, in cui è facile spostarsi a piedi o in bicicletta. Il periodo migliore per visitarla va da maggio a ottobre, quando il clima è mite e piacevole. La valuta ufficiale del Liechtenstein è il franco svizzero (CHF). La lingua ufficiale del Paese è il tedesco ma l’inglese è ampiamente parlato.

Cosa vedere a Vaduz:

  • Castello di Vaduz: arroccato su una collina che domina la città, è la residenza ufficiale della famiglia principesca del Liechtenstein. Il castello non è aperto al pubblico, ma vale la pena ammirarlo dall’esterno.
  • Städtle: il centro storico di Vaduz, conosciuto come Städtle, è un’affascinante zona pedonale con strade strette, casette colorate e negozietti tipici. Qui si trovano la Cattedrale di San Florino, il Municipio e il Parlamento del Liechtenstein.
  • Il Museo Postale del Liechtenstein illustra la storia del servizio postale del principato e ospita una collezione di francobolli e altri oggetti postali.

Cosa fare a Vaduz:

  • Visita il mercato contadino: ogni sabato mattina si tiene in Piazza Peter Kaiser un vivace mercato contadino dove è possibile acquistare prodotti freschi locali, formaggi, miele e artigianato.
  • Fai un giro in bicicletta: il Liechtenstein è un paradiso per gli amanti del ciclismo, con una rete di piste ciclabili ben curate che attraversano il paese. È possibile noleggiare le biciclette a Vaduz e fare un’escursione lungo il fiume Reno o esplorare le colline circostanti. Se preferisci andare a piedi, potrai percorrere il Sentiero del Principe, un tracciato escursionistico che si snoda sulle colline che circondano Vaduz e offre una vista panoramica mozzafiato sulla città e sulle Alpi.

Come arrivare a Vaduz:

  • In aereo: l’aeroporto più vicino a Vaduz è quello di Zurigo, in Svizzera, che dista circa 1 ora di auto.
  • In treno: la stazione ferroviaria più vicina è Sargans, in Svizzera. Da lì, si può prendere l’autobus per Vaduz.
  • In autobus: ci sono autobus regolari da Zurigo, Coira e Sargans a Vaduz.
  • In auto: Vaduz si trova a circa 1 ora di auto da Zurigo e a 2 ore da Milano.
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In vacanza sulla spiaggia di Punta Prosciutto, in Puglia

L’estate è una stagione pazzesca, che risveglia i sensi di tutti e che ci fa sentire persino più belli. Al contempo, è anche un periodo dell’anno in cui milioni di persone di qualsiasi parte del mondo vanno in vacanza, scegliendo spesso come loro destinazione finale l’Italia. E qui, nel nostro bellissimo Paese, le spiagge paradisiache in cui sdraiarsi per poi fare il bagno in mari limpidi sono davvero tantissime, ma senza ombra di dubbio una delle più amate si trova in Puglia: parliamo della spiaggia di Punta Prosciutto.

Spiaggia di Punta Prosciutto, informazioni utili

Punta Prosciutto è il curioso nome di una località marittima che fa parte del comune di Porto Cesareo. Ci troviamo quindi all’estremo nord-occidentale della provincia di Lecce, nel Salento, magnifico angolo del nostro Paese in cui sorge questa omonima spiaggia dai colori caraibici e dalla natura rigogliosa e selvaggia.

Per la precisione, la spiaggia di Punta Prosciutto si fa spazio lungo la litoranea che collega Porto Cesareo e Torre Lapillo e si presenta agli occhi del visitatore come un piccolo paradiso in terra. Un luogo dalle atmosfere tropicali e in grado di accontentare chiunque vi ci metta piede, in quanto composta da un breve tratto di sabbia mista a rocce, per poi lasciare posto a morbidissima sabbia bianchissima.

Non vi sorprenderà sapere, quindi, che qualche anno fa è stata persino recensita dal Telegraph come una delle spiagge più belle al mondo: 2 km di pura magia e la cui sabbia bianca, fine e morbida è incorniciata da alte dune che, a loro volta, sono ricoperte da flora tipica della macchia mediterranea.

Cosa fare presso questa spiaggia

Punta Prosciutto è una spiaggia per tutti: i suoi fondali bassi sono ideali per le famiglie con i bambini, ma tanto divertimento lo possono avere anche i giovani che qui hanno l’opportunità di svolgere numerose attività acquatiche, tra cui barca a vela, immersioni o kitesurf.

Ma non è tutto, perché la spiaggia di Punta Prosciutto soddisfa anche tutte le tasche: la maggior parte di questo lungo (e spettacolare) litorale è libero, ma per chi preferisce le comodità ci sono anche degli stabilimenti balneari che offrono agli ospiti il noleggio di comodi lettini e necessari ombrelloni.

Non mancano bar, ristoranti e numerosi altri servizi che spesso possono protrarsi fino a tardi, tra happy hour e dj set sotto la luce della luna e delle stelle.

Come raggiungere questa straordinaria spiaggia

Arrivare a Punta Prosciutto è piuttosto facile, ma senza ombra di dubbio il modo più comodo è farlo salendo in automobile (propria o a noleggio). Partendo dall’affascinate città di Lecce, occorre prima percorrere la SP119, poi imboccare la SP21 in direzione Porto Cesareo e infine la SP359.

Se invece siete in partenza dall’altrettanto bellissima Gallipoli, basta guidare prima sulla SP112 e poi sulla SP359, sempre in direzione di Porto Cesareo. Da Taranto, infine, le strade da prendere sono la SP55 o la SP54 e poi la SP359.

A disposizione dei viaggiatori ci sono anche alcune linee autobus della compagnia Salento Bus o della compagnia Cotrap, che durante la bella stagione intensificano le loro corse proprio per far fronte all’ampia richiesta. Infine il treno, che probabilmente è il mezzo più scomodo: bisogna scendere alla stazione ferroviaria di Lecce per poi salire su una delle corse bus della Cotrap.

Non resta che godersi questa favolosa spiaggia di sabbia bianca incorniciata da dune secolari, dalla la tipica vegetazione mediterranea salentina e bagnata da un mare così straordinario che si fa persino difficoltà a credere che sia vero.

Spiaggia di Punta Prosciutto, Puglia

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I magnifici colori della spiaggia di Punta Prosciutto
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Clima e temperatura a Bratislava: quando visitarla

Quando si pianifica un viaggio bisogna prestare attenzione alla componente meteo per poter provare a viverla al meglio. Nonostante i numerosi cambiamenti climatici, la temperatura di Bratislava.  piuttosto prevedibile nelle varie stagioni ed è quindi più semplice per i viaggiatori organizzati capire quando sia il periodo migliore per visitarla.

Com’è il clima a Bratislava

Se dovessimo definire il clima di Bratislava con un aggettivo sarebbe moderato. Il clima della capitale della Slovacchia, inserito proprio nella categoria di continentale moderato, si caratterizza per 4 stagioni ben distinte, ciascuna ben nota per il suo clima. Inverni rigidi e molto freddi vanno a contrasto con le estati calde e durante l’anno le temperature variano di molto, rendendo la primavera e l’autunno come i periodi top per un viaggio. Per quanto riguarda la pioggia parliamo di precipitazioni non eccessive, anche se i recenti cambiamenti climatici hanno portato ad acquazzoni più abbondanti seppur di breve durata.

Come sono le temperature di Bratislava

Le temperature a Bratislava variano di mese in mese, seguendo l’andamento delle stagioni. Durante i mesi estivi si arriva a sfiorare i 30 gradi, anche se le medie si aggirano attorno ai 20-25 gradi mentre per quanto riguarda la primavera si parla di una temperatura dai 10 ai 20 gradi. Temperature simile si ripropongono in autunno mentre in inverno si scende anche a -4 gradi di media, soprattutto durante la notte. Tutto dipende dai propri gusti personali ed esigenze: chi cerca la magia del periodo natalizio in cui non manca l’atmosfera da fiaba dovrà prediligere l’inverno e più precisamente il periodo dall’8 dicembre al 6 gennaio, mentre chi preferisce stare all’aria aperta con temperature miti dovrà valutare estate, primavera e autunno per le proprie vacanze.

Bratislava in inverno

La stagione più rigida non è in cima alle preferenze dei turisti più freddolosi, le temperature scendono anche sotto lo zero e la neve non manca. Soprattutto durante il periodo natalizio però, grazie ai mercatini, alle lucine e all’atmosfera, regala subito scorci da cartolina che consigliamo di non sottovalutare. Festosa e vivace, nonostante le temperature, conquistano tutti per i prodotti artigiani venduti alle bancarelle dei mercatini natalizi, le piste di pattinaggio all’aperto e la possibilità di gustare i piatti tipici della tradizione tra pub e ristoranti local.

Bratislava in inverno clima

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Mercatini natalizi a Bratislava

Bratislava in primavera

In primavera, la città si risveglia dal freddo invernale e si veste di colori vivaci, tipici delle fioriture. Le temperature iniziano a salire, iniziando da circa 10 gradi e arrivando fino a 20 nel mese di aprile, rendendo l’aria frizzante e piacevole. Le giornate diventano progressivamente più lunghe e soleggiate, e le piogge tipiche della stagione aiutano la natura a rinvigorirsi.

Perché visitare Bratislava in primavera? La capitale della Slovacchia in questa stagione dà il meglio di sé: tanti i parchi e i giardini in piena fioritura, perfetti per passeggiare e trascorrere un po’ di tempo outdoor. Un esempio? Seppur sempre incantevoli, il giardino mediceo e il parco Sad Janka Kráľa hanno una luce diversa durante questi mesi. Aggiungiamo poi che le temperature piacevoli, di giorno ma anche di sera, danno modo di visitare le località con più entusiasmo, senza doversi preoccupare del troppo caldo o dell’eccessivo freddo.

Bratislava in autunno

Molto sottovalutato come periodo turistico ma in realtà ha tanto da offrire. Le temperature sono simili a quelle della primavera e i colori della natura seguono il naturale passaggio, virando gradualmente verso toni aranciati e marroni che regalano alle foto sfondi caldi e da non trascurare. Perché visitarla proprio in autunno? Come molte capitali ha un’affluenza minore di turisti rispetto all’estate, avendo un’opportunità di visitarla con più tranquillità. Non mancano sagre ed eventi legati al vino, trattandosi di una zona molto attiva nella produzione enologica e nella coltivazione di viti.

Bratislava in estate

Seppur noi italiani siamo ormai abituati a temperature molto alte, quella di Bratislava è una tipica estate calda con temperature che si aggirano tra i 25 e i 30. Le giornate, lunghe e soleggiate, danno modo ai turisti di godersi a pieno un weekend, esplorando tutto ciò che c’è da vedere in città e perché no, scoprire qualche attività local all’aperto. Festival musicali e di street food animano la capitale ma non sono gli unici motivi per visitarla.

Nonostante le temperature più alte rispetto ad autunno e primavera è una scelta top per i turisti che possono partecipare a concerti e iniziative teatrali tipiche del Bratislava Cultural Summer: un calendario aggiornato annualmente e ricco di proposte interessanti. Si anima di più anche la vita notturna, con tantissimi locali indoor e outdoor.

Quando prenotare una vacanza a Bratislava

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Viaggio a Bratislava

Il periodo migliore per visitare Bratislava

Possiamo dire con certezza che i periodi migliori per visitare Bratislava sono primavera e autunno, cioè le mezze stagioni note per un clima più mite. Da marzo a maggio e in special modo proprio ad aprile per poi spostarsi da settembre a novembre si trovano le giornate migliori, spesso nemmeno troppo piovose. Oltre alle temperature che in questo periodo si aggirano attorno ai 20 gradi, anche il calendario di eventi dà soddisfazioni: iniziative culturali, mercatini, festival all’aperto animano le tante possibilità della località ma anche semplicemente una passeggiata lungo il Danubio non è da sottovalutare.

Quando è meno costosa visitarla?

Partiamo con un grande plus: visitare Bratislava non è difficile a livello economico, si tratta di una città low cost soprattutto se confrontata con altre capitali europee più luxury come Parigi dove il costo della vita è nettamente più alto. Dobbiamo riconoscere però che i mesi invernali hanno un budget ancora più basso, escludendo però i periodi dei ponti e quelli dei mercatini natalizi. L’estate è forse il periodo più caro, ma comunque le offerte restano convenienti. Basta un po’ di organizzazione, ad esempio prenotando con un po’ di anticipo o provando a cercare hotel di Bratislava convenienti appena fuori dal centro. Anche l’autunno si distingue per un buon rapporto qualità prezzo.

Nonostante Bratislava venga definita una destinazione accessibile, scegliere di andarci nei mesi meno affollati dà modo di godere di ulteriori risparmi. I viaggiatori riescono ad acquistare voli più economici e trovano più agilmente alloggi a prezzi competitivi. I biglietti delle attrazioni non cambiano costi ma chiaramente sarà più semplice prenotare gli ingressi nei periodi meno battuti.

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Escursioni e attività al lago di Bled in Slovenia

La Slovenia è un paese piccolo, ma ricco di luoghi magici e fiabeschi dove la natura incontaminata incontra città dal fascino medievale. I posti da vedere sono tanti, ma uno su tutti attira sempre più viaggiatori con il suo paesaggio da cartolina composto da una chiesa su un’isoletta e da un castello aggrappato alla parete rocciosa, circondato da rigogliose foreste, verdi prati e montagne innevate. Avete capito di cosa stiamo parlando?

Il lago di Bled è la perla alpina slovena che fa sognare persone provenienti da tutto il mondo, che arrivano in questa regione nord-occidentale per poterlo vedere con i propri occhi. Gli italiani sono i più fortunati perché questo posto splendido si trova in una zona montuosa a ridosso delle Alpi Giulie, non lontano dal confine italiano, quindi facilmente raggiungibile in auto in circa un’ora e mezza da Trieste. Il lago può essere raggiunto con semplicità anche da Lubiana, diventando la meta perfetta anche per una gita di un giorno. Iniziate a prendere appunti perché in questo articolo vi consigliamo cosa fare e cosa vedere in una giornata o durante un weekend.

Cosa fare al lago di Bled

Le montagne circostanti si specchiano nelle sue acque, il castello veglia silenzioso e l’isolotto al centro completa un paesaggio che sembra uscito da un quadro: inutile girarci intorno, Bled è un vero e proprio luogo d’incanto. La sua atmosfera sognante lo rende la meta perfetta per un weekend di coppia, che potrete trascorrere in un romantico glamping, passeggiando intorno al lago e gustando la cucina locale. In una giornata d’autunno, poi, rimarrete di certo incantati dal panorama del suo isolotto sospeso nella nebbia, circondato dai vivaci colori dei boschi e del foliage. L’autunno, infatti, è il periodo perfetto per scoprirlo non solo per la bellezza particolare del paesaggio in questa stagione, ma soprattutto perché meno affollato rispetto ai mesi estivi.

Sono molte le cose da fare al lago di Bled e nei dintorni: queste sono le nostre preferite.

Escursione in barca all’isolotto

Una delle cose più romantiche da fare al lago di Bled è l’escursione con le classiche barchette in legno. Avete due opzioni per scoprire gli angoli più pittoreschi della costa, tra piccoli moli e canneti popolati da maestosi cigni bianchi. Potete salire a bordo di una pletna guidata da un barcaiolo, la barchetta tradizionale tipica di questi luoghi, dalla forma inconfondibile. In questo modo potrete visitare anche l’isolotto al centro del lago, con la sua chiesetta e il borgo che sembra sospeso nel tempo, un vero scrigno di bellezza che vi regalerà sorprendenti scatti fotografici.

Se invece preferite scoprire il lago in autonomia, potete affittare una barca a remi, facile da navigare e che vi permetterà di arrivare all’isolotto in 10-15 minuti. Qui vi consigliamo di visitare la chiesetta risalente al XVII secolo e di salire sulla torre per suonare la campana per tre volte, un segno di porta fortuna che la fa risuonare tutto il giorno!

Barca lago di Bled

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Una barca per escursioni sul lago di Bled

Attività all’aria aperta e relax

La Slovenia è la destinazione perfetta per gli amanti degli sport all’aria aperta e anche il lago di Bled offre tante possibilità per entrare a contatto con la natura circostante in modo sostenibile. Potete soggiornare in uno dei tanti campeggi lungo la costa, base perfetta per salire su una bici e pedalare sulla pista ciclabile che si snoda tutto intorno al lago, ideale anche per chi desidera fare jogging o una semplice camminata. Ogni ora del giorno è quella giusta anche per percorrere il giro ad anello lungo 6 chilometri e che vi permetterà di ammirare il lago da prospettive diverse.

Se restate per più giorni potete regalarvi momenti di puro relax sulle spiagge del lungolago. Alcuni punti sono attrezzati con ombrelloni, sdraio e giochi per i più piccoli, perfetti per nuotare nelle acque cristalline. A quanto pare, queste acque sono ricche di minerali e possiedono poteri curativi, tanto che il lago di Bled divenne una meta importante del turismo termale già all’inizio del XX secolo. I centri termali sono raggruppati sulla sponda occidentale del lago e offrono percorsi rilassanti con una vista splendida. Potrete scegliere tra numerose strutture in cui, oltre al centro termale, sono disponibili eleganti stanze dove alloggiare. Consultate i siti web dei diversi hotel e centri benessere per scegliere i pacchetti e le offerte più adatti al vostro viaggio!

Assaggiare la famosa Bled cake

Se c’è una cosa che dovete assolutamente fare durante il vostro viaggio al lago di Bled è assaggiare l’immancabile torta di Bled (kremna rezina), fatta con una deliziosa pasta sfoglia friabile e strati di crema pasticcera e panna. È considerata il simbolo della cittadina, inventata nel 1953 dal pasticciere ufficiale dell’Hotel Park, Ištvan Lukačević. Ogni fetta verrà servita perfettamente quadrata e sarà composta per due terzi di crema alla vaniglia e un terzo di panna montata, il tutto racchiuso tra due strati di pasta sfoglia. Una dolcezza da non perdere!

Bled Cake

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La famosa Bled cake da provare fronte lago

Cosa fare nei dintorni del lago di Bled

Nei dintorni sono numerosi i percorsi naturalistici, come quello che attraverso il bosco vi porterà in cima a una collina da cui potrete godere di un panorama privilegiato sull’intero lago. Non a caso, qui è stata allestita una panchina solitaria, per regalare momenti romantici e indimenticabili con una vista davvero eccezionale.

Anche gli appassionati di escursionismo non rimarranno delusi: potranno infatti scoprire numerosi sentieri che si sviluppano nei boschi intorno al lago, perfetti per fare un po’ di trekking, divertirsi con la mountain bike o visitare una delle gole più belle della Slovenia, quelle di Vintgar.

Le gole di Vintgar e il Parco Nazionale del Triglav

Nelle vicinanze del lago di Bled, un percorso di grande interesse naturalistico vi porterà a esplorare le gole di Vintgar, scoperte nel 1891. Lungo il canyon è stato costruito un sistema di passerelle lungo 2 chilometri, ponti e gallerie che vi permetterà di visitare la profonda gola scavata dal fiume, accompagnati dal rumore delle acque impetuose, tra rapide e cascatelle, in uno scenario naturale davvero suggestivo. Immersa in una fitta foresta, la gola è stata creata nel corso di millenni dal fiume Radovna che, lentamente, ha eroso la roccia. Se non avete l’auto, per raggiungerla potete affittare una bicicletta o utilizzare i mezzi pubblici.

Per gli amanti dell’adrenalina è possibile organizzare un’escursione nel Parco Nazionale del Triglav all’insegna del canyoning, per vivere un’avventura in un vero e proprio parco acquatico naturale, dove cimentarsi con scivoli, salti e discese in corda doppia. Un’esperienza unica adatta anche ai meno esperti perché tutti i gruppi sono accompagnati da guide alpine qualificate.

Come arrivare al Lago di Bled

Il lago di Bled può essere raggiunto con diversi mezzi di trasporto. Se volete arrivare con la vostra auto dovrete prendere l’autostrada E61 in direzione Lubiana e uscire a Lesce/Bled. Attenzione però: per percorrere le autostrade slovene dovete acquistare la “vignetta” da apporre sul parabrezza.

Se volete raggiungere il lago in treno, dovrete prima dirigervi alla stazione di Lubiana. Da qui potete prendere un treno che vi porterà nelle vicinanze di Bled: le due stazioni più vicine al lago sono Lesce e Jezero Bled.

Per arrivare in bus, invece, vi basterà partire da Lubiana dove ogni giorno sono disponibili corse dalle 6 del mattino alle 22, che vi permetteranno di raggiungere il lago in circa un’ora.