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Dry Bridge Flea Market: il mercato più celebre di Tbilisi

Visitare Tbilisi, splendida capitale della Georgia senza passare per il Dry Bridge Flea Market significherebbe tornare a casa con un’esperienza di viaggio incompleta. Situato nelle vicinanze del Palazzo Presidenziale, questo vivace mercato delle pulci all’aperto è una meta che, sin dagli anni ’50, attira persone da tutto il mondo offrendo uno spaccato affascinante sulla storia passata e presente di questa città; trasportando i visitatori in un viaggio alla scoperta del lato più autentico di Tbilisi.

La storia del Dry Bridge Flea Market

Quello che oggi è il grande mercato en-plein-air di Tbilisi, nasce insieme alla costruzione del ponte “Dry Bridge” che lo ospita. Il ponte venne costruito tra il 1847 e il 1851 durante il periodo dell’Impero Russo e ottenne il soprannome di “ponte secco” negli anni ’40, quando il ramo del fiume Mtkvari che passava sotto di esso venne deviato e il suo bacino interrato per far spazio a una strada. Il mercato iniziò a prendere forma come un piccolo raduno di abitanti locali che vendevano vecchi oggetti e, nel tempo, si è evoluto diventando un vero e proprio punto di riferimento quotidiano per gli amanti dei mercatini delle pulci e per chi è sempre alla ricerca di piccoli tesori unici. Non solo, il mercato è anche entrato tra i punti di interesse principali per chi viene a visitare la città.

Vivere il Dry Bridge Flea Market

Venditore al Dry Bridge flea Market di Tbilisi

Fonte: iStock

Un venditore e la sua bancarella al Dry Bridge Flea Market di Tbilisi

Non appena raggiunto il mercato verrai catapultato in una miscela di colori, suoni e voci. I banchetti, a volte strutturati, a volte dei semplici teli stesi per terra, offrono agli acquirenti un’ampia gamma di oggetti di tutti i tipi: dai pezzi di antiquariato ai vinili; passando per dipinti, gioielli fatti a mano, tessili e altri oggetti di vario tipo e genere. Conosciuto anche come “il mercato dei ricordi”, al Dry Bridge Market è frequente trovare anche tantissimi oggetti appartenenti all’era sovietica. Se sei a caccia di souvenir ma non vuoi portare a casa la solita calamita, questo è il posto migliore per cercarli, la destinazione perfetta per catturare un ricordo unico e portarlo via con te. Non fermarti al primo prezzo che vedi: prova a contrattare con il venditore poiché spesso – e soprattutto per i turisti – i prezzi vengono aumentati appositamente. Concediti anche il lusso di provare a parlare con loro; nonostante la barriera linguistica, i venditori sono spesso ben contenti di raccontare la storia dei propri pezzi o della propria passione, accompagnando gli acquirenti in un viaggio alla scoperta di nuove culture e di pezzi di vita altrui. Il Dry Bridge Flea Market di Tbilisi, oltre all’ampia offerta di oggettistica, ospita anche una piccola mostra all’aperto: gli artisti locali, in un parco lì nelle vicinanze, si ritrovano per esporre il proprio lavoro e vendere le proprie opere d’arte.

Dry Bridge Flea Market: qualche consiglio

Come avrai intuito, se sei in viaggio nella capitale della Georgia non puoi assolutamente esimerti dal fare un passaggio in questo caratteristico mercato delle pulci. Ecco quindi alcuni consigli pratici per organizzare al meglio la tua visita:

  • Orari di apertura: il Dry Bridge Flea Market è aperto 7 giorni su 7, ma il consiglio è di visitarlo nel weekend poiché è il momento della settimana in cui ci sono più venditori.
  • Come raggiungerlo: il mercato è facilmente raggiungibile sia a piedi che con i mezzi. Qualora optassi per la metro, la fermata più vicina è “Rustaveli”.
  • Compravendita: ricordati di portare con te dei contanti, molti venditori non possiedono POS o altri metodi per pagare con la carta. Inoltre, non aver paura di contrattare poiché è una pratica comune e rende l’esperienza davvero autentica.
  • Barriera linguistica: non tutti i venditori parlano inglese, preparati a trovare dei metodi alternativi per farti comprendere. Ne varrà sicuramente la pena.

Dintorni del Dry Bridge Flea Market: organizza al meglio la tua visita

Se stai organizzando la tua visita al mercato può esserti utile avere una panoramica completa dei suoi dintorni, così che tu possa organizzare nel modo più efficiente possibile il tuo itinerario per quella giornata. Ecco altre attrazioni da non perdere nei dintorni del Dry Bridge Flea Market:

  • Parco Dedaena: una piccola oasi verde nei pressi del mercato ideale per una passeggiata rilassante dopo lo shopping. Il parco offre ampi spazi e aree per sedersi e rilassarsi all’ombra delle fronde dei propri alberi.
  • Museo Nazionale della Georgia: con la sua vasta collezione di artefatti storici, è una tappa obbligata per chiunque sia interessato alla storia e alla cultura georgiana e si trova a breve distanza dal mercato.
  • Ponte della Pace: iconico ponte pedonale che attraversa il fiume Mtkvari, offre splendide vedute panoramiche sulla città vecchia.
  • Viale Rustaveli: viale ricco di negozi, caffè, ristoranti e altri edifici storici come il Teatro dell’Opera e del Balletto di Tbilisi e il Parlamento.
  • Chiesa di Kashveti: sempre in zona, puoi visitare la Chiesa ortodossa georgiana di Kashveti.
  • Galleria d’Arte Nazionale: per gli amanti dell’arte, sulla Rustaveli Avenue, si trova questa splendida galleria che ospita una collezione di arte georgiana, con opere che spaziano lungo un ampio continuum temporale.
  • Ristoranti e caffè tradizionali: nei dintorni del mercato puoi trovare numerosi ristoranti e caffè per scoprire l’autentica tradizione culinaria georgiana.

In sintesi, che tu sia un amante dei mercati delle pulci e ti piace passare ore a scovare offerte imperdibili e piccole gemme nascoste; o che tu sia un semplice visitatore che vuole immergersi nella cultura georgiana la tappa al Dry Bridge Flea Market a Tbilisi è d’obbligo.

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Il clima di Lubiana: quando andare e cosa aspettarsi

Lubiana, capitale della Slovenia, è caratterizzata da un clima moderato continentale con influenze mediterranee, che regalano estati calde e inverni miti. Situata tra le Alpi e il Mar Adriatico, la città gode di un clima variabile e vivace che la rende una destinazione interessante in ogni stagione.

In estate, le temperature medie oscillano tra i 20°C e i 25°C, con giornate soleggiate e cieli azzurri. Perfetto per passeggiare, visitare le attrazioni turistiche e godersi i numerosi caffè e ristoranti all’aperto. L’inverno è caratterizzato da temperature fresche che raramente scendono sotto lo zero. La neve è frequente, creando un’atmosfera suggestiva e romantica. Le stagioni primaverili e autunnali offrono un clima piacevole, con temperature miti e piogge moderate. Sono i periodi ideali per esplorare la natura circostante, fare escursioni nei boschi e ammirare i colori vivaci del foliage autunnale.

Il Clima in Primavera a Lubiana

La primavera a Lubiana segna il risveglio dal torpore invernale. Il clima diventa più mite, con un graduale aumento delle giornate soleggiate e, di conseguenza, delle temperature, che a marzo si aggirano intorno ai 10°C – 15°C, mentre le notti sono ancora piuttosto fredde, con valori che scendono a circa 0°C – 5°C.

Ad aprile, le temperature diurne aumentano, oscillando tra 15°C e 20°C, e le notti diventano meno rigide, con medie che variano tra 5°C e 10°C. Maggio è il mese in cui la primavera raggiunge il suo apice. Le temperature diurne possono raggiungere i 20°C – 25°C, mentre le notti sono miti, con valori che vanno dai 10°C ai 15°C. Le condizioni meteorologiche sono generalmente stabili, con poche giornate di pioggia. Questo rende maggio uno dei mesi migliori per visitare Lubiana e godere delle sue attrazioni all’aperto.

La primavera a Lubiana è una stagione moderatamente piovosa, con piogge che aiutano a mantenere il paesaggio verde e rigoglioso. Marzo vede una media di circa 60 mm di precipitazioni, spesso sotto forma di piogge leggere e occasionali temporali.
Ad aprile, le precipitazioni aumentano leggermente, le piogge possono essere più frequenti, ma di solito sono brevi e seguite da periodi di sole. Maggio è il mese più piovoso della primavera, con una media di circa 100 mm di precipitazioni, solitamente sotto forma di rovesci o temporali pomeridiani.

Nonostante ciò, ci sono molte giornate soleggiate che permettono di godersi le attività all’aperto. I venti primaverili a Lubiana sono generalmente leggeri e provengono spesso da sud o sud-ovest. La velocità del vento varia mediamente tra 10 e 15 km/h, offrendo una piacevole brezza che accompagna le giornate più calde.

Il Clima in Estate a Lubiana

L’estate a Lubiana offre un clima caldo e soleggiato, caratterizzato da temperature calde e piacevoli. A giugno, le medie diurne si aggirano intorno ai 22°C – 26°C, mentre le notti sono miti, con valori che scendono a circa 12°C – 16°C. Le giornate sono lunghe, con molte ore di luce solare, perfette per godersi le attività all’aperto. A luglio, le temperature raggiungono il loro picco, con medie diurne che variano tra 25°C e 30°C, mentre le notti rimangono confortevoli, con medie che oscillano tra 15°C e 19°C. E’ il mese più caldo dell’anno, con giornate spesso soleggiate e cieli azzurri. Agosto mantiene condizioni simili a luglio, ma verso la fine del mese si può avvertire un leggero calo delle temperature, che segnalano l’approssimarsi dell’autunno.

Le precipitazioni in estate a Lubiana sono moderate, con occasionali temporali che rinfrescano l’aria e mantengono il paesaggio verde e rigoglioso. Giugno registra una media di circa 90 mm di pioggia, spesso sotto forma di brevi temporali pomeridiani o serali.
Luglio è leggermente meno umido, ma anche in questo mese possono verificarsi temporali, sebbene solitamente non durano a lungo e lasciano poi spazio a cieli sereni. Agosto presenta condizioni simili, i temporali estivi sono comuni, ma le giornate rimangono prevalentemente soleggiate.

I venti estivi a Lubiana sono generalmente leggeri e provenienti da sud-ovest. La velocità del vento varia mediamente tra 10 e 15 km/h, offrendo una piacevole brezza che rinfresca le giornate più calde.

Lubiana in inverno.

Fonte: iStock

Panorama di Lubiana in inverno.

Il Clima in Autunno a Lubiana

L’autunno a Lubiana si presenta con un mix di temperature miti e fresche e colori autunnali suggestivi. A settembre le giornate sono spesso soleggiate e le temperature sono ancora abbastanza miti, con medie diurne che variano tra 18°C e 23°C, mentre le notti diventano progressivamente più fresche, con valori che scendono a circa 10°C – 15°C. A ottobre le temperature iniziano a calare più significativamente. Le medie diurne si attestano tra 13°C e 18°C, mentre quelle notturne possono avvicinarsi a 5°C – 10°C. E’ il periodo in cui i colori autunnali raggiungono il loro picco, con alberi che si tingono di rosso, arancione e giallo, creando un paesaggio spettacolare. A novembre, l’autunno a Lubiana si avvicina all’inverno. Le temperature diurne oscillano tra 5°C e 10°C, mentre le notti diventano decisamente fredde, con valori che possono scendere fino a 0°C o anche sotto. Le prime gelate notturne e occasionali nevicate leggere sono comuni verso la fine del mese, indicando l’imminente arrivo dell’inverno.

Le precipitazioni in autunno sono moderate, ma tendono ad aumentare con l’avanzare della stagione. Settembre vede una media di circa 90 mm di pioggia, spesso sotto forma di rovesci brevi. Ottobre registra un aumento, con circa 110 mm di pioggia. Novembre è generalmente il mese più piovoso dell’autunno, con una media di 130 mm di precipitazioni, che includono anche nevicate leggere verso la fine del mese.

I venti autunnali a Lubiana sono generalmente freschi e provengono spesso da nord-ovest. La velocità del vento varia mediamente tra 10 e 20 km/h, contribuendo a un raffreddamento dell’aria, specialmente nei mesi di ottobre e novembre. Le giornate ventose sono comuni, ma non raggiungono intensità particolarmente elevate.

Il Clima in Inverno a Lubiana

L’inverno a Lubiana è caratterizzato da temperature fredde e frequenti nevicate. In questa stagione Lubiana si trasforma in un paesaggio invernale incantato, con temperature fredde che possono variare significativamente da un mese all’altro. A dicembre, le temperature medie diurne si aggirano intorno ai 0°C – 5°C, mentre le notti sono fredde, con valori che scendono a circa -3°C – -5°C. Le prime nevicate sono comuni e contribuiscono a creare un’atmosfera festosa, soprattutto durante il periodo natalizio.
Gennaio è solitamente il mese più freddo dell’anno. Le temperature diurne variano tra -2°C e 3°C, mentre le notti possono essere molto rigide, con temperature che scendono fino a -10°C. Le giornate sono corte, con poche ore di luce solare, ma la neve che copre la città e le montagne circostanti rende il paesaggio suggestivo.

Febbraio vede un leggero aumento delle temperature, ma rimane comunque un mese freddo, con medie diurne che oscillano tra 1°C e 5°C, mentre le notti possono ancora essere gelide, con valori che scendono a -5°C. Verso la fine del mese, le giornate iniziano ad allungarsi e le temperature possono aumentare leggermente, segnalando l’approssimarsi della primavera.

Le precipitazioni invernali a Lubiana sono prevalentemente nevose, con una media di precipitazioni mensili di circa 80 mm, con abbondanti nevicate, soprattutto a gennaio. I venti invernali a Lubiana sono generalmente freddi e provengono da nord o nord-est. La velocità del vento varia mediamente tra 10 e 20 km/h, contribuendo a un raffreddamento dell’aria, soprattutto nei giorni più gelidi. Le giornate ventose possono accentuare la sensazione di freddo, rendendo necessario un abbigliamento adeguato per proteggersi dalle basse temperature.

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Cosa vedere a Geirangerfjord, paradiso tra ghiacciai e cascate

Ci sono luoghi nel mondo che lasciano tutti senza fiato. Geirangerfjord, il fiordo norvegese del Sunnmore, un ramo del Storfjorden che abbraccia il villaggio di Geiranger, è sicuramente uno di questi. Cascate selvagge cadono fragorose nelle acque color smeraldo del fiordo, mentre il contrasto tra le imponenti cime innevate e i paesaggi verdi circostanti creano un panorama difficile da dimenticare. Dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, è una delle mete più visitate della Norvegia, tanto che arrivare al porto e al villaggio di Geiranger significa subire quasi uno shock: qui, la quiete e bellezza della natura si scontrano contro una marea interminabile di turisti, autobus e navi da crociera.

Il porto, infatti, è il più frequentato del paese per via delle 160 navi turistiche che nei 4 mesi estivi visitano la cittadina, abitata da sole 250 persone. L’alta stagione va da marzo a settembre, il periodo ideale per visitare non solo Geirangerfjord, ma la Norvegia in generale soprattutto per il clima, che in questi mesi potrebbe essere più clemente. Se non amate confrontarvi con la folla e non siete interessati a fare la crociera, potete scegliere di visitare il fiordo in altri modi più sostenibili e tranquilli. In questo articolo vi raccontiamo cosa vedere a Geirangerfjord e tutte le attività che potete fare per scoprirlo al meglio.

Perché il fiordo è così famoso

Spiegare la notorietà di Geirangerfjord è molto semplice: immaginate uno degli spettacoli naturali più belli di tutto il pianeta, un ambiente unico nato durante l’ultima era glaciale, quando i ghiacciai scavarono i profondi fiordi e plasmarono le alte montagne. L’eccezionale bellezza naturale deriva dalle pareti cristalline strette e ripide che si ergono fino a 1.400 metri sul livello del mare e si immergono per 500 metri. Ma non finisce qui. Dalle mura di roccia fuoriescono cascate spettacolari che, precipitando dalle montagne quasi in modo verticale, accarezzano le scogliere con leggeri veli di nebbiolina e creano arcobaleni in continua evoluzione.

Cosa vedere a Geirangerfjord

Le cascate sono sicuramente una delle attrazioni più importanti. Le due più famose sono le “Sette Sorelle” e quella del “Pretendente”, posizionate l’una davanti all’altra e il cui nome deriva da una leggenda. Secondo la storia, sette sorelle molto belle e somiglianti tra loro avevano attirato l’attenzione di un principe della zona che, interessato ottenne ospitalità dal padre. Il principe, abbagliato dalla loro bellezza, decise di sposarne una. Ogni giorno però, al risveglio dopo notti di bagordi, si dimenticava il volto e il nome della prescelta. Con il passare degli anni le sorelle, inconsolabili, cominciarono a piangere e a gettare lacrime, così tante da trasformarsi nelle rinomate cascate che potrete ammirare da sopra una barca o durante un trekking avventuroso.

Un’altra cascata da non perdere è il Bride Veil (il velo della sposa) chiamata così per via della sua particolare conformazione: cadendo oltre un bordo roccioso sembra davvero il velo sottile di una sposa, soprattutto quando illuminata dal sole. Bellissimo è anche il Dalsnibba, un rilievo montuoso che con la sua imponenza sovrasta Geiranger. Il rilievo è il traguardo di una competizione sportiva detta Geiranger-From Fjord to Summit ed è spesso meta di escursioni turistiche, anche perché offre una vista privilegiata sul panorama. Questa può essere goduta anche senza faticare troppo perché la cima, a un’altitudine di 1500 metri sopra il livello del mare, può essere raggiunta comodamente in auto.

A completare il paesaggio ci sono i resti di antiche fattorie, tra le più famose e fotografate ci sono quelle di Skagefla, Knivslfa e Blomberg, caratterizzate dai classici tetti con il manto erboso.

Cottage tetto verde Geirangerfjord

Fonte: iStock

Vecchio cottage con tetto verde a Geirangerfjord

Cosa fare a Geirangerfjord

Sono diverse le cose da fare tra i paesaggi di Geirangerfjord, il re dei fiordi norvegesi. Chi ama i trekking, tempo permettendo, può percorrere il sentiero escursionistico nazionale Fosseråsa, che consente di ammirare da vicino le cascate in un alternarsi di scale e passerelle. Sempre dedicati agli appassionati del turismo d’avventura ci sono i tour acquatici, che vi permetteranno di scoprire il fiordo direttamente dalle sue acque noleggiando un kayak.

Chi, invece, preferisce un’attività più rilassata può optare per una delle tante crociere che partono quotidianamente dal porto di Geiranger. Grazie a questa minicrociera potrete ammirare la bellezza del fiordo e delle sue cascate da una posizione privilegiata. Non mancano i punti panoramici gratuiti, come quelli offerti da una delle strade più spettacolari della Norvegia. Ornevegene Eagle Road è composta da 11 tornanti e arriva a un’altezza di 620 metri. Aperta nel 1955, fu chiamata Eagle Road perché il punto più alto era anche quello dominato da un gran numero di aquile.

Anche Flydalsjuvet offre una vista bellissima, oltre che rappresentare la location perfetta per scattare splendide fotografie del villaggio di Geiranger e del fiordo. Il punto di osservazione è suddiviso in due: un pianoro superiore e uno inferiore, con passerella in mezzo.

Qual è il mese migliore per visitare i fiordi norvegesi

Chiunque stia organizzando un viaggio in Norvegia desidera ammirare dal vivo i meravigliosi fiordi, uno su tutti Geirangerfjord. Scegliere il periodo giusto per visitarli è fondamentale per poterseli godere al meglio, anche se il tempo può riservare sempre delle sorprese! In generale, i mesi ideali per scoprire i fiordi norvegesi sono compresi tra maggio e settembre. L’estate vanta giornate lunghe durante la quale potete ammirare anche il sole di mezzanotte, oltre che un clima piacevole, non caldo, ma che permette di praticare diverse attività all’aperto.

Nave da crociera su Geirangerfjord

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Vista di Geirangerfjord con navi da crociera
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Visitare il Castello di Riga: storia, segreti e curiosità

Da oltre 700 anni, il Castello di Riga veglia sulla capitale lettone dalla sponda destra del fiume Daugava. Oggi ospita la residenza del Presidente della Lettonia, ma nel corso dei secoli è stato testimone di guerre, distruzioni ed eventi storici che hanno forgiato la storia del paese.

La sua storia inizia nel 1330 con la posa della prima pietra, e fino al 1562 fu la residenza del Gran Maestro dell’Ordine Livoniano. Nei secoli successivi alla dissoluzione degli stati feudali della Livonia, il castello passò sotto il controllo di amministrazioni e istituzioni polacche, svedesi e russe, fino a diventare la residenza del Presidente della Lettonia nel 1922. Oggi gli appartamenti del Presidente nel Castello di Riga occupano la maggior parte del corpo anteriore del complesso, risalente al XVI secolo.

In origine, il Castello di Riga presentava una pianta regolare e tre piccole torri angolari. Nel XV secolo furono aggiunte due torri circolari: la Torre dello Spirito Santo e la Torre del Piombo, su cui oggi sventolano la bandiera della Lettonia e lo stendardo del Presidente.

L’aspetto austero dell’edificio si spiega con la sua funzione originaria di fortezza militare e le continue distruzioni subite. Il piano terra era destinato alle esigenze domestiche e alla guardia del castello, il primo piano ospitava gli appartamenti, mentre il secondo era il piano delle armi, con finestre strette utilizzate un tempo come cannoniere. L’ampio seminterrato accoglie una rete di passaggi sotterranei.

L’ultima ristrutturazione significativa avvenne all’inizio del XX secolo sotto la direzione dell’architetto Eižens Laube. In quell’occasione furono rinnovati l’ingresso principale, costruita la splendida Sala delle Feste e realizzata la Torre delle Tre Stelle. Nel 2013 il Castello di Riga è stato parzialmente distrutto da un incendio mentre erano in corso lavori di restauro.

La struttura del Castello di Riga

Il castello medievale a pianta quadrata con quattro torri angolari è il nucleo originario del complesso del Castello di Riga. Si sviluppa su quattro piani e ospita diverse sezioni. Tra le più rappresentative c’è la Sala degli Ambasciatori, un vero capolavoro barocco che veniva utilizzata per il ricevimento di dignitari e personalità politiche. Riccamente decorata con affreschi, stucchi e dorature, ospita il Trono della Rosa, un magnifico seggio in legno intagliato risalente al XVI secolo.

La Sala dei Cavalieri, era invece il luogo dove si riunivano i Gran Maestri dell’Ordine Livoniano e si tenevano cerimonie e banchetti. Caratterizzata da un soffitto a volta a crociera e da imponenti camini in pietra, è un esempio suggestivo di architettura gotica, dove trova posto una collezione di armature e armi antiche, testimonianze del passato militare del castello. L’ampia Sala della Grande Assemblea veniva utilizzata per riunioni e cerimonie ufficiali. Decorata con lampadari in cristallo e arazzi fiamminghi, presenta un pregevole palcoscenico in legno intagliato. La Sala Bianca è un ambiente elegante, decorato con stucchi e affreschi, adibito a sala da ricevimento per i dignitari.

Ci sono poi gli appartamenti privati, un insieme di stanze lussuose che erano la residenza del Gran Maestro. La Cappella del castello, decorata con affreschi raffiguranti scene bibliche e volte a costoloni, è un luogo di preghiera silenzioso e suggestivo, che accoglie anche un organo storico del XVIII secolo e la tomba di Gotthard Kettler, l’ultimo Gran Maestro dell’Ordine Livoniano e primo Duca di Curlandia.

Castello di Riga

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Castello di Riga, Lettonia

Museo Nazionale di Storia della Lettonia

L’edificio costruito nel XIV secolo come residenza dei gran maestri dell’Ordine Livoniano è oggi è sede del Museo Nazionale di Storia della Lettonia con una vasta collezione di reperti archeologici e manufatti, oltre a dipinti, sculture, ceramiche che raccontano la storia del paese. Tra le opere più importanti figurano dipinti di maestri lettoni del XIX e XX secolo, sculture in legno policromo e una collezione di gioielli in argento. Il castello vanta anche una collezione di arredi storici, tra cui mobili d’epoca, tappeti orientali e lampadari in cristallo.

Le torri del castello

Le numerose torri sono un elemento distintivo del Castello di Riga. Le principali sono la Torre Bianca, la più alta e la più antica, che offre una vista panoramica sulla città; la Torre della Polvere, un tempo utilizzata come arsenale, ospita oggi un’esposizione di armi e armature; la Torre del Re, che funge da ingresso principale al castello e presenta un’elaborata facciata barocca; mentre la Torre del Tempo ospita un orologio astronomico risalente al XV secolo.

Curiosità e leggende sul Castello di Riga

Come ogni antico castello che si rispetti, anche quello di Riga ha le sue leggende. Si narra di un fantasma, che però nessuno avrebbe mai visto, la cui presenza sarebbe stata segnalata da rumori sospetti causati dallo spostamento di arredi. Un’altra leggenda narra invece di un presagio che colpì il castello nel 1579, preannunciando il futuro della Livonia. Quando il re di Polonia Stefano Batory assediò Polotsk, uno storno volò al Castello di Riga per costruire il suo nido nel luogo in cui per decenni aveva vissuto un corvo, riuscendo a scacciarlo dopo un mese di lotte. I saggi dell’epoca interpretarono l’episodio come una premonizione di quello che sarebbe poi successo: il corvo simboleggiava il dominio tedesco e lo storno quello polacco, che prese possesso della Livonia dopo aver sconfitto i tedeschi.

Visitare il Castello di Riga

Il Castello di Riga è aperto alle visite individuali in determinate date e orari, annunciati in anticipo sul sito web della Cancelleria del Presidente della Lettonia, dove è possibile anche richiedere tour individuali e di gruppo; l’orario della visita viene scelto individualmente, tenendo conto del programma del Presidente e dell’occupazione dei locali del Castello di Riga. L’accesso al castello potrebbe essere limitato in occasione di eventi ufficiali o visite di stato, pertanto è consigliabile pianificare la visita di conseguenza.

Il Castello di Riga è chiuso alle visite nei fine settimana e nei giorni festivi.

Il tour del Castello di Riga dura un’ora ed è gratuito. Durante la visita si possono vedere le stanze e gli ambienti più rappresentativi, tra cui la Sala degli Ambasciatori, la Sala Bianca e la Sala degli Stemmi. Tuttavia, essendo il castello ancora in fase di restauro, alcune sezioni potrebbero non essere accessibili. Per maggiori informazioni su orari di apertura, biglietti e mostre in corso, si consiglia di consultare il sito web ufficiale del castello.

Per conoscere meglio la storia del Castello di Riga e l’istituzione del Presidente della Lettonia, è disponibile un’audioguida in lettone, inglese, tedesco, francese e ucraino.

Per raggiungere il Castello di Riga è possibile utilizzare i mezzi pubblici, come autobus o tram, poiché il castello si trova nel centro di Riga. Le fermate dell’autobus e del tram più vicine sono a pochi passi dal castello.

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Cosa vedere a Viminacium: itinerario alla scoperta del passato romano

Viminacium è situata nella Serbia orientale vicino alla città di Kostolac ed è uno dei siti archeologici più affascinanti dei Balcani. Questa antica città romana, un tempo capitale della provincia romana della Mesia Superiore offre una straordinaria finestra sul passato. Fondata nel I secolo d.C., Viminacium prosperò fino al VI secolo diventando un importante centro militare, commerciale e culturale dell’Impero romano.

Oggi le rovine ben conservate, i reperti archeologici e le ricostruzioni permettono ai visitatori di immergersi nella storia. Restate con noi e continuate la lettura per avere una panoramica precisa di cosa vedere e cosa fare a Viminacium.

L’Anfiteatro romano, un tuffo nel passato

Partendo alla scoperta dei dintorni di Belgrado, tra le tappe must c’è il magnifico Anfiteatro di Viminacium è uno dei punti salienti del posto, costruito nel II secolo d.C. poteva ospitare fino a 12.000 persone. Qui i romani assistevano a spettacoli di gladiatori, cacce di animali selvatici e altre forme di intrattenimento.

I dettagli architettonici dell’Anfiteatro: ci dicono che è costruito in pietra e mattoni con una serie di corridoi e passaggi che consentivano un rapido accesso oltre che un efficace controllo della folla. Le recenti scoperte archeologiche hanno rivelato inoltre dei dettagli particolari come i resti di gabbie per animali e complesse strutture sotterranee. Oltre all’Anfiteatro gli scavi recenti hanno evidenziato altre strutture pubbliche, un acquedotto, le terme, la fortezza legionaria, un circus,  e delle canabae.

Le terme romane di Viminacium

Un altro prezioso esempio di architettura, ingegneria e soprattutto del passaggio romano sono le terme: basti pensare che non sono le uniche in Europa che traggono ispirazione proprio dal passato glorioso di epoca romana. I bagni pubblici all’epoca non erano collegati solo ad un momento di igiene personale ma diventavano un luogo dove rilassarsi, socializzare e persino discutere d’affari. Da non perdere la struttura: come un po’ tutte si compongono di caldarium, tepidarium e frigidarium. Le sofisticate tecnologie  di riscaldamento, come il sistema di ipocausto, dimostrano oggi come e quanto i romani fossero avanti nella comprensione dell’ingegneria e del comfort.

Il campo militare

Il campo militare di Viminacium, noto come Castra era uno dei più grandi e importanti dell’Impero romano. Ospitava una legione di circa 6000 soldati, oltre a numerosi ausiliari e personale di supporto. Esplorando il sito potrete vedere i resti delle caserme, delle fortificazioni e delle strutture di allenamento.

Volete sapere com’era la vita di un soldato romano? Vi abbiamo segnalato appositamente il sito tra le cose da vedere a Viminacium perché una visita al campo militare vi offrirà una visione unica della disciplina, della formazione e della quotidianità delle truppe romane.  I reperti trovati, armi armature e oggetti personali, raccontano storie di coraggio e resistenza, vi affascineranno.

Itinerario romano alla scoperta di Viminacium

Fonte: iStock

Le testimonianze della dominazione romana a Viminacium

Il museo archeologico

Il museo archeologico di Viminacium ospita una collezione di reperti scoperti al sito. Dai mosaici intricati alle statue, dagli utensili quotidiani ai gioielli raffinati offre una panoramica completa della vita nella città antica. Ogni pezzo esposto sa raccontare una parte della sua quotidianità, rendendo la visita educativa  ma altamente stimolante e adatta a tutta la famiglia.

Le necropoli e l’importanza del culto dei morti per i romani

Una delle cose più importanti da fare a Viminacium è sicuramente la visita delle necrepoli. La località è diventata famosa per queste tombe sotterranee. Sono a migliaia, vi basti sapere che se ne contano ben più di 13.500. Le informazioni che se ne traggono sono davvero tante e sicuramente è un passo indietro nel tempo alla scoperta di pratiche funerarie, sulla vita quotidiana e persino sul modo di vivere la religione oltre all’effettivo modo di affrontare la perdita di un caro.

Prendetevi un po’ di tempo per passeggiare tra le tombe: qui avrete modo di scoprire tipologie di sepolture, alcune delle quali sono considerate fosse comuni mentre altre spaziano arrivando ad essere degne sepolture in pietra molto più preziose ed elaborate. Nelle migliaia di tombe gli archeologi ne hanno classificate la maggior parte come cristiane e trovate due decorate con affreschi che richiamano culti pagani; inoltre è stata identificata tra le sepolture la tomba dell’imperatore romano Ostiliano che morì di peste nel 251.

Eventi speciali a Viminacium

Uno dei momenti migliori per visitare Viminacium è durante le rievocazioni storiche, questi sono eventi che coinvolgono centinaia di attori che ricreano la vita romana con costumi autentici, battaglie simulate e dimostrazioni di artigianato. Si tratta di una delle esperienze immersive che vi farà sembrare di essere tornati indietro nel tempo.

Festival e mostre temporanee: oltre alle rievocazioni, Viminacium ospita anche festival culturali e mostre temporanee che esplorano vari aspetti della storia e della cultura romana. Questi eventi sono una delle opportunità imperdibili per approfondire la vostra conoscenza del passato e della storia.

Cosa fare a Viminacium

Fino a questo momento vi abbiamo segnalato le cose da vedere a Viminacium, ora vi daremo alcune idee su cosa fare a Viminacium per ottimizzare il tempo mentre siete alla scoperta del luogo o magari dopo aver già visitato la splendida Belgrado.

  • Partecipate alle visite guidate: dopo aver esplorato in solitaria Viminacium, non perdete l’occasione di scoprirla attraverso le visite guidate, potreste scoprire dei dettagli che ancora non conoscete.
  • Partecipate ad uno scavo archeologico: trasformatevi per qualche ora in archeologi e partecipate a scavi organizzati dove potrete assistere e lavorare insieme agli archeologi direttamente sul campo.
  • Esplorate i sentieri: Viminacium è un sito storico ma se avete voglia di camminare, seguite i sentieri nelle vicinanze per scoprire la bellezza della natura circostante e del paesaggio.
  • Assaggiate la cucina serba: non esiste un viaggio che non contempli anche la cultura gastronomica del luogo. Lasciatevi tentare dai piatti tradizionali serviti nei ristoranti locali, dal ćepavi, piccoli salsicciotti di carne di maiale, manzo o agnello serviti con pane somun cipolle crude e avjar; ai sarma, foglie di cavolo o di vite ripiene di carne macinata, riso e spezie che arrotolate vengono cotte lentamente in un brodo di carne o di pomodoro alla srpska  gibanica una torta salata di pasta fillo, uova e formaggio ad esempio, cibi che riflettono la genuinità della regione.
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Cosa vedere a Kairouan, viaggio nella città sacra della Tunisia

La Tunisia stupisce chiunque la visiti, con i suoi paesaggi lunari alla Star Wars (i dintorni della città tunisina di Tataouine sono stati utilizzati come ambientazione per il primo episodio della saga), con le sue gloriose rovine romane e con le sue spiagge, perfette per una vacanza all’insegna dell’assoluto relax. Sono tanti i luoghi da segnare sulla cartina se siete in procinto di organizzare un viaggio in Tunisia, ma quello assolutamente da non perdere è Kairouan o, secondo la traslitterazione dall’arabo, al-Qayrawan.

Questa suggestiva e importante città della Tunisia settentrionale, situata a circa 120 chilometri a sud di Tunisi, è la capitale dell’omonimo governatorato ed è considerata dai musulmani di tutto il mondo la quarta città sacra dopo Medina, La Mecca e Gerusalemme per via della Grande Moschea di Uqba. Dal 1988, la moschea fa parte del Patrimonio dell’Umanità UNESCO grazie alla sua importanza storico-culturale. In questo articolo vi accompagniamo alla scoperta di questo luogo ricco di storia, consigliandovi le migliori cose da vedere per respirarne appieno la sacralità.

Brevi accenni storici su Kairouan

Il nome al-Qayrawan deriva dal persiano Karavan e significa “luogo di riposo”: non a caso fu scelto dal fondatore della città Uqba ibn Nafi, quando decise di costruire nei pressi di un antico forte bizantino il primo nucleo di Kairouan. In breve tempo, la nuova città divenne uno dei centri più importanti e prestigiosi della Tunisia, riportando questo territorio ai tempi della gloria di Cartagine. Solo le grandi metropoli del Golfo Persico potevano competere con il suo splendore.

Kairouan iniziò anche ad attrarre un gran numero di studiosi, religiosi e mistici che si stabilirono qui per fondare scuole e biblioteche. Fu alla fine del VII secolo che venne costruita anche la Grande Moschea di al-Qayrawan, la più antica moschea di tutto il Maghreb. Successivamente, il destino della città si legò a quello della dinastia Aghlabide che rese al-Qayrawan la Parigi del mondo islamico, fino all’inizio del X secolo, quando un lungo periodo di decadenza segnò la sua storia.

Il centro di Kairouan

Tornate indietro nel tempo e perdetevi nel centro di Kairouan. Qui la medina è un labirinto di viuzze, porte elaborate e celesti, cupole bianche, chiamate zaouïas, e profumo di spezie. “Città benedetta, gioiello del Maghreb e perla del patrimonio architettonico arabo”, come scrisse lo storico tunisino Hassan Hosni Abdulwahab, amata da intellettuali e artisti, in primis Paul Klee. L’artista trascorse qui un periodo dove la meraviglia per le atmosfere da Mille e una Notte, come annotò nei suoi diari, si trasformò in opere uniche e bellissime come l’acquerello “Davanti alle porte di Kairouan”.

Fate come Paul Klee e lasciatevi trasportare dall’intrico di stretti vicoli che si uniscono nelle assi viarie più grandi per poi perdersi nuovamente tra gli edifici bassi dai muri in argilla. Prima di dedicarvi alla visita delle principali attrazioni della città, vale la pena prendersi un po’ di tempo per vagare in questo mondo parallelo, per ammirare le esposizioni dei piccoli venditori dei souks e per sedervi in uno dei numerosi caffè, dove potrete sorseggiare un tipico tè alla menta.

Centro di Kairouan

Fonte: iStock

Una strada nel centro di Kairouan

La Grande Moschea di Uqba

Il simbolo di Kairouan e attrazione principale della città è la più antica moschea dell’Africa settentrionale: la Grande Moschea di Uqba. Questo è uno dei luoghi più sacri per la religione islamica, oltre che un magnifico esempio dell’architettura di epoca aghlabide. La moschea è formata da un ampio edificio dall’aspetto simile a quello di una fortezza che, al suo interno, racchiude il grande cortile dove si trova lo spettacolare colonnato che porta alla musalla, la sala dedicata alla preghiera.

Accanto alla moschea si può ammirare il possente minareto, risalente alla terza fase costruttiva, successiva alla ricostruzione seguita alle devastazioni dell’invasione berbera della fine del VII secolo. Prima di visitare la moschea bisogna ricordare che, trattandosi di un luogo di culto attivo e molto venerato, sarà necessario avere un abbigliamento adeguato e che le visite sono consentite esclusivamente al di fuori dell’orario di preghiera.

La seconda moschea per importanza a Kairouan è la Moschea del Barbiere (zaouia Sidi Saheb) costruita nel XVII secolo nel luogo dove, si dice, sia stato tumulato uno dei più stretti amici del Profeta e che aveva sepolto con sé una ciocca della sua barba.

Il Pozzo Barrouta e i serbatoi d’acqua aghlabidi

Un altro luogo molto suggestivo da visitare a Kairouan è il Pozzo Barrouta, una sorgente di acqua dolce antica come la città che conserva ancora la tipica pompa azionata da dromedari come quelle utilizzate nel medioevo. Costruito nell’VIII secolo, questo pozzo profondo ben 10 metri era considerato un luogo importante per la vita quotidiana della città, in quanto forniva acqua fresca alla popolazione e ai pellegrini che si recavano nella vicina Grande Moschea. Oggi inattivo, il pozzo è stato accuratamente restaurato nel 2015 per mostrare ai visitatori il suo funzionamento: la sua acqua sacra è sollevata da un complesso meccanismo azionato da una grande ruota, la noria, fatta girare in senso antiorario da un dromedario semibendato.

Per ammirare la maestria tecnico-architettonica della dinastia araba degli Aghlabidi sarà necessario uscire dalla medina, la città vecchia, e dirigersi verso nord, fino ai magnifici serbatoi d’acqua aghlabidi. Queste incredibili strutture sono cerchi perfetti realizzati per raccogliere l’acqua piovana e convogliarla in un complesso sistema di canalizzazioni e cisterne, realizzate attorno all’800. Al tempo, questi grandi serbatoi d’acqua facevano parte di un immenso complesso idraulico, davvero eccezionale per l’epoca.

I tappeti di Kairouan

Storie e leggende si uniscono per raccontare uno dei prodotti più preziosi di Kairouan: i tappeti. Si racconta, infatti, che la prima a tessere un tappeto a pelo alto di lana in città fu la figlia del governatore ottomano nel XIX secolo. Da qui, la tradizione si diffuse rendendo Kairouan la capitale del tappeto in Tunisia. Molto simile ai classici tappeti orientali, potete riconoscerlo dal medaglione centrale, solitamente circondato da un insieme di fiori e da un riquadro con strisce parallele, mentre il colore di quelli classici è il rosso cremisi. Quando passeggiate tra le strade della medina, e se ne avrete l’occasione, fermatevi e osservate il lavoro degli artigiani in uno degli atelier di tappeti: ne resterete affascinati.

Museo d’arte islamica di Raqqada

Se volete approfondire la conoscenza di questa incredibile civiltà, non dimenticatevi di visitare il Museo d’arte islamica di Raqqada, situato appena fuori Kairouan in direzione sud. Il museo è stato istituito in un’ex residenza presidenziale trasformata in sede culturale e didattica nel 1986. Il museo di Raqqada è considerato il più grande museo dedicato alle collezioni di manufatti islamici in Tunisia perché contiene tesori di fama internazionale esposti in sette sale distribuite al piano terra e al primo piano, oltre a una sala per attività didattiche.

Grande Moschea di Uqba

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Vista panoramica sulla Grande Moschea di Uqba
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Cosa vedere a Lubiana: i tesori della capitale slovena

Incastonata tra le Alpi e il Mar Adriatico, Lubiana, capitale della Slovenia, sorprende con il suo fascino pittoresco e la sua atmosfera vivace. Cuore pulsante della cultura slovena, questa città vanta un centro storico ricco di storia, architetture suggestive e angoli incantevoli. Dai monumenti iconici come il Castello di Lubiana e il Ponte dei Draghi, alle oasi verdi come il Parco Tivoli, scopriamo i tesori che fanno di Lubiana una destinazione perfetta per un weekend romantico, una gita con la famiglia o un viaggio all’insegna della cultura e dell’avventura.

Il Castello di Lubiana

Situato su una collina che domina la capitale slovena, il Castello di Lubiana intreccia da secoli la sua storia millenaria con le vicende della città, offrendo ai visitatori un affascinante viaggio nel tempo tra mura medievali, musei, e panorami spettacolari.

Costruito originariamente come fortezza medievale nell’XI secolo, ha subito numerose modifiche nel corso dei secoli, fino ad assumere l’aspetto attuale nel Rinascimento. Un tempo residenza dei signori di Carniola, ha svolto un importante ruolo difensivo per la città, subendo assedi e resistendo all’invasione ottomana. Oggi il Castello di Lubiana è un vivace polo culturale e turistico, facilmente raggiungibile anche con una comoda funicolare.

All’interno delle sue mura si possono ammirare edifici di varie epoche. Tra questi meritano una visita la Torre Bianca, alta 45 metri, che offre una vista panoramica impareggiabile sulla città e sui suoi dintorni; il Museo di Storia della Città, che custodisce reperti archeologici, modelli architettonici e oggetti che raccontano la storia di Lubiana dalle origini ai giorni nostri; la Cappella di San Giorgio, gioiello barocco con affreschi e decorazioni dorate; la Prigione, che attraverso un’esposizione multimediale ripercorre la storia del carcere medievale e le dure condizioni di vita dei prigionieri.
Il Castello di Lubiana è anche un vivace polo culturale, sede di concerti, spettacoli teatrali, festival e altri eventi durante tutto l’anno. Un ristorante e un caffè offrono la possibilità di gustare piatti tipici sloveni ammirando una splendida vista sulla città.

Il Ponte dei Draghi

Il Ponte dei Draghi (Zmajski most in sloveno) è uno dei simboli di Lubiana. Costruito a inizio ‘900 in stile Secessione viennese sul fiume Ljubljanica, collega il centro storico con la zona moderna. La sua realizzazione fu un’impresa ingegneristica innovativa per l’epoca, in quanto fu uno dei primi ponti in cemento armato realizzati in Europa.

Caratterizzato da linee eleganti e da decorazioni floreali e geometriche, il ponte ha come elemento distintivo quattro statue di draghi verdi alte circa 3 metri, considerati i guardiani leggendari della città, opera dello scultore austriaco Franz Xaver Zajec. Simbolo della città fin dal Medioevo, i draghi sono diventati un’immagine riconosciuta a livello internazionale e rappresentano la forza, il coraggio e la vigilanza di Lubiana. Infatti, secondo la leggenda, sputerebbero fuoco ogni volta che la città è in pericolo.

Il ponte è spesso utilizzato come sfondo per eventi e manifestazioni, come la Festa di San Giorgio (patrono di Lubiana) ad aprile, o il Festival del Drago, che si tiene ogni anno a maggio. In queste occasioni, viene illuminato con luci colorate e ospita spettacoli di musica e danza.

Lubiana, il Ponte dei Draghi

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Il Ponte dei Draghi, Lubiana

Piazza Prešeren

Cuore pulsante della capitale slovena, Piazza Prešeren è un luogo d’incontro vivace e ricco di storia. Prende il nome da France Prešeren, considerato il più grande poeta sloveno, la cui statua in bronzo campeggia al centro. Realizzata da Ivan Zajec e Max Fabiani, ritrae l’autore in atteggiamento contemplativo, circondato da figure allegoriche tratte dalle sue opere. Passeggiando per la piazza, si è colpiti dall’armonia dei vari stili architettonici che la caratterizzano, che spaziano dal barocco al neoclassico.

Il barocco palazzo Urania ospita la Galleria Nazionale, mentre l’edificio Art Nouveau delle Assicurazioni Generali cattura l’attenzione con la sua facciata riccamente decorata. Tra gli edifici più iconici spicca la chiesa francescana dell’Annunciazione con il suo campanile slanciato. Circondata da numerosi caffè, ristoranti e negozi che invitano a rilassarsi e godersi l’atmosfera, Piazza Prešeren è il fulcro della vita cittadina e un palcoscenico naturale per eventi culturali di ogni tipo. Concerti, mercatini, festival e manifestazioni animano la piazza durante tutto l’anno, creando un’atmosfera vivace e coinvolgente.

La Cattedrale di San Nicola

Situata nel cuore di Lubiana, la Cattedrale di San Nicola è un capolavoro barocco che domina il paesaggio urbano con la sua imponente cupola verde e le due torri campanarie. La sua posizione centrale e la sua bellezza architettonica la rendono una delle attrazioni turistiche più popolari della città. Dedicata al santo patrono dei marinai, è l’unica cattedrale presente nella capitale slovena e rappresenta un importante simbolo religioso e culturale.

La sua storia risale al Medio Evo, ma nel corso dei secoli l’edificio originario subì diverse modifiche e ampliamenti, fino a quando nel 1701 fu demolito per far posto alla splendida cattedrale in stile barocco che possiamo ammirare oggi, progettata dall’architetto italiano Andrea Pozzo. La facciata, riccamente decorata con statue e colonne, è sovrastata da un imponente frontone triangolare. L’interno è altrettanto sontuoso, con navate ampie e luminose, impreziosite da affreschi, stucchi e dorature. Tra le opere d’arte più pregevoli ci sono i magnifici affreschi della cupola, l’altare maggiore in marmo policromo impreziosito da sculture dorate e l’organo settecentesco.

Il Ponte Triplo

Costruito tra il 1931 e il 1932, il Ponte Triplo, noto anche come Tromostovje in sloveno, è opera del celebre architetto Jože Plečnik, considerato un maestro del modernismo sloveno. Attraversando il fiume Ljubljanica, collega il centro storico medievale con la parte moderna della città e rappresenta pertanto un punto di passaggio obbligato per ogni visitatore. Il suo design unico si distingue per la presenza di tre ponti separati: uno centrale in pietra e due laterali in calcestruzzo, uniti da balaustre in pietra massiccia e decorati con lampioni artistici.

Il Ponte Triplo non è solo un’opera d’arte, ma anche un testimone silenzioso della storia di Lubiana. Il ponte centrale, infatti, sorge sui resti di un antico ponte di legno medievale, che per secoli ha rappresentato un importante punto di snodo per i commerci e gli scambi tra l’Europa occidentale e i Balcani. Nel corso dell’anno, il ponte ospita numerosi eventi e manifestazioni, tra cui concerti, mercatini di artigianato e festival: il luogo ideale per immergersi nella cultura locale e vivere l’autentica anima di Lubiana.

La Chiesa dell’Annunciazione

Sulla vivace piazza Prešeren si erge maestosa la Chiesa dell’Annunciazione, un capolavoro barocco che cattura l’attenzione con la sua facciata rossa. Costruita tra il 1646 e il 1660 dai frati agostiniani, la chiesa passò poi sotto la gestione dei francescani, che ne curarono l’abbellimento e ne conferirono l’aspetto odierno. L’esterno è un tripudio di forme barocche. La facciata, caratterizzata da un vivace colore rosso – simbolo dell’ordine francescano – è impreziosita da statue e da un imponente portale d’ingresso, mentre sulla cima svetta la statua bronzea della Vergine Maria, la più grande della città.

All’interno, la chiesa rivela un’atmosfera sontuosa, con una navata centrale e due file di cappelle laterali. Gli affreschi di Matevž Langus e le opere di Matej Sternen decorano le pareti e il soffitto con scene bibliche e motivi floreali, creando un ambiente di grande suggestione. Tra i tesori della chiesa spicca il monumentale altare maggiore, opera barocca dello scultore Francesco Robba, realizzato a metà del XVIII secolo. Un’opera d’arte in marmo che cattura lo sguardo con la sua imponenza e la ricchezza dei dettagli.

Il Parco Tivoli

Situato nel cuore della capitale slovena, il Parco Tivoli è il polmone verde di Lubiana, un’oasi di verdeggiante bellezza che si estende per ben 5 chilometri quadrati. Passeggiando lungo i sentieri ombrosi del parco, ci si immerge in un’atmosfera di pace e tranquillità, circondati da una flora rigogliosa che comprende oltre 100 specie di alberi autoctoni ed essenze esotiche, prati verdi, giardini curati, popolati da diverse specie di animali, tra cui scoiattoli, conigli e uccelli.

Le origini del parco risalgono al XIX secolo, quando un’area boschiva venne trasformata in un parco pubblico su iniziativa del barone Franz Xaver Freiherr von Thinnfeld. Nel corso degli anni, il parco è stato arricchito con numerosi giardini, sentieri, statue, fontane e anche un laghetto, diventando un luogo amato da cittadini e turisti. Gli sportivi trovano piste ciclabili e pedonali, campi da tennis, basket e calcio, mentre in inverno una pista di pattinaggio su ghiaccio trasforma il parco in un luogo magico per grandi e piccini.

Museo Nazionale della Slovenia

Il Museo Nazionale rappresenta un’immersione affascinante nella ricca storia e cultura della Slovenia. Fondato nel 1821, ospita una vasta collezione di reperti archeologici, manufatti storici e opere d’arte che raccontano la storia della Slovenia dalla preistoria ai giorni nostri. Le esposizioni sono ambientate in un elegante edificio in stile neo-rinascimentale, già di per sé un’opera d’arte, costruito tra il 1883 e il 1885, che vanta un’imponente facciata e un elegante scalone che conduce alle diverse sale espositive.

Tra i reperti di maggior interesse ci sono il Flauto di Neanderthal, il più antico strumento musicale al mondo, risalente a 60.000 anni fa, e la Situla di Vače, un vaso cerimoniale attribuito all’età del ferro, e la collezione di monete slovene, che ripercorre la storia economica del paese. Oltre alla collezione permanente, il museo organizza regolarmente mostre temporanee dedicate a specifici aspetti della storia e della cultura slovena.

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Podgorica: quando visitare la capitale montenegrina

La capitale del Montenegro, Podgorica, è situata nella pianura centrale del Paese, a circa 35 km dalla costa adriatica, da cui la separano colline e montagne, in particolare i monti Lovcen a ovest e Rumija a sud, che dunque rendono il suo clima un po’ particolare. Mediterraneo sì, ma in transizione, e risulta essere molto piovosa: anzi, per l’esattezza, Podgorica è la capitale con il maggior numero di giorni di pioggia in Europa.

Clima e temperature di Podgorica, quando è meglio partire?

La città è molto antica – le prime tracce del suo nome risalgono al 1326 – ed è stata costruita tra cinque fiumi: Zeta, Morača, Ribnica, Cijevna e Sitnica. Fondata nel IV secolo a.C. dai Romani come colonia di Sardis, la storia di Podgorica si riflette sulla sua architettura eclettica, con le tracce lasciate nel corso dei secoli da Ottomani, Veneziani e Austro-Ungarici. La maggior parte della capitale però è stata distrutta durante la Seconda Guerra Mondiale, quindi Podgorica è relativamente nuova, con edifici moderni a ogni passo, spazi verdi e parchi. Spesso trascurata dai turisti, attratti di più dalle coste dell’Adriatico o dall’offerta escursionistica delle splendide montagne del Montenegro, Podgorica offre un interessante mix di storia e cultura, grazie alla presenza di numerosi teatri, festival ed eventi durante l’anno, e una vita moderna. Inoltre, è una destinazione ben collegata e facilmente raggiungibile. Indipendente dal 2006, il Montenegro sta diventando una meta turistica sempre più popolare, nonostante le sue piccole dimensioni. Pur essendo il settimo Paese più piccolo d’Europa, è una miniera di tesori storici, culturali e naturali da scoprire. I visitatori che scelgono Podgorica lo fanno per  le meraviglie del Parco Nazionale Skardarsko e per il Lago Skadar, il più grande di tutti i Balcani, dove osservare un’incredibile quantità di uccelli e piante, alcune delle quali molto rare. Situato al confine tra Montenegro e Albania, è ideale per belle gite in barca e per chi ama andare a pesca. Scegliere dunque il periodo migliore per visitare l’antica capitale del Montenegro è importante per essere certi di poter vivere al meglio ogni tipo di attività possibile, passeggiare nel suo cuore storico, tra strade acciottolate e chiese barocche o attraversare il moderno Ponte del Millennio sul fiume Morača, da cui godere di una bella vista sulla città.

Chiesa della Resurrezione di Cristo, Podgorica

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Tramonto sulla Chiesa della Resurrezione di Cristo, Podgorica

Clima e temperatura media di Podgorica, i mesi consigliati

Il periodo migliore per visitare Podgorica e i suoi splendidi dintorni sono i mesi di maggio e settembre, quando il clima è caldo e soleggiato, ma non troppo caldo, e le piogge sono quasi del tutto assenti. Nei mesi estivi, a luglio e agosto invece, le temperature salgono di molto, arrivando fino a 45°C.  L’inverno è una stagione generalmente abbastanza mite, ma di notte può capitare che le temperature scendano fino a -10°C e non mancano le giornate di neve. Le precipitazioni sono abbondanti, in media 1700 millimetri all’anno, soprattutto a novembre e dicembre. Luglio è il mese in cui piove di meno, agosto il più caldo.

Gennaio è il mese più freddo dell’anno, con una temperatura media di 5,7 °C e si registrano circa una decina di giorni di pioggia nell’arco delle settimane. Può capitare che sulla città cada la neve che, se da un lato la rende ancora più affascinante, dal punto di vista di un turista può rappresentare un ostacolo alla miglior visita.

A febbraio invece il clima, per il periodo, è abbastanza mite, con una temperature media di 7,1 °C. Nel 2016 il termometro arrivò a segnare 27°C, ma in genere non si va oltre i 18°C di massima. A febbraio piove in media, come a gennaio, una decina di giorni al mese.

Anche marzo gode di clima e temperature generalmente gradevoli, con temperature tra i 10 e i 15°C e circa 9 giorni di pioggia al mese. All’inizio di marzo le temperature notturne possono essere ancora basse, di qualche grado al di sotto lo zero.

Aprile è già un mese in cui la scelta di visitare Podgorica può rivelarsi corretta. La temperatura media è di 14,6 °C, con punte fino a 20°C nelle ore centrali della giornata. Persistono i giorni di pioggia, circa 10 al mese, ma con una minore intensità rispetto al trimestre precedente.

A maggio il clima è decisamente piacevole, caldo ma non torrido. La temperatura media si aggira sui 20°C, con una minima di 13,9 °C e una massima di 24,7 °C. Calano i giorni di pioggia medi ditrubuiti nel mese, le giornate sono lunghe e il sole brilla per il 55% del tempo. Uno dei mesi migliori per inserire Podgorica nella propria lista dei desideri. Giugno comincia ad essere un mese limite, con temperature medie sui 24°C e picchi di 35°C. Nel 2003 superò i 38°C, decisamente molto caldo per camminare sulle strade acciottolate della capitale montenegrina. Si registrano in media 60 mm di pioggia al mese, divisi in 6 giorni.

Andare a Podgorica a luglio significa affrontare un grande caldo. Le temperature medie si attestano sui 30°C, ma si arriva spesso fino a 38°C, rare chiaramente le precipitazioni, con appena 4 giorni di pioggia nel mese. Le giornate sono molte lunghe e il sole brilla per il 74% delle ore. Anche agosto non rientra nei mesi migliori dell’anno per visitare la bella capitale del Montenegro. È il mese più caldo, afoso e torrido dell’anno. Le temperature medie superano i 33°C e non mancano giornate in cui si superano i 42°C.  Meglio aspettare settembre, che rimane un mese caldo e soleggiato ma con medie che si attestano sui 21°C, e massime che non superano i 27°. Temperature e clima quindi decisamente gradevole per visitare la città e i dintorni. Le giornate di pioggia sono mediamente 7 nel corso del mese.

Considera di poter partire anche ad ottobre, generalmente molto mite. La temperatura comincia a scendere ma rimane comunque gradevole. Nei primi giorni del mese fa ancora caldo, si arriva persino a 28°C, mentre le medie si aggirano sui 18°C, con maggiori probabilità di incontrare una giornata di pioggia, di solito 9 nel mese.

Novembre è il mese il cui le giornate sono particolarmente piovose e le temperature cominciano ad essere pungenti, con una media di 10°C. Le giornate sono molto più corte, con luce per meno di 10 ore e soltanto 4 ore di sole in media. La situazione a dicembre cambia di poco, scendono le temperature, che in media registrano i 7°C, ma nelle notti più fredde si abbassano fino a -4°C, e piove spesso: 225 mm distribuiti in 11 giorni di pioggia al mese.

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Le 5 spiagge segrete della Turchia

La Turchia è un Paese dalle mille sfaccettature, in grado di offrire una varietà di paesaggi mozzafiato, che spaziano dalle maestose montagne ai vasti altopiani, dalle antiche rovine alle città moderne e cosmopolite. Uno degli aspetti più affascinanti della Turchia, però, è sicuramente la natura, come la sua costa, bagnata da quattro mari: il Mar Egeo, il Mar Mediterraneo, il Mar di Marmara e il Mar Nero. Alcune spiagge turche, come quelle di Bodrum, Antalya e Izmir, sono molto note e frequentate, ma allo stesso tempo esistono angoli nascosti e poco conosciuti, che meritano di essere scoperti. Se si è alla ricerca di un’esperienza unica e desideri sfuggire alla folla, ecco cinque spiagge segrete in Turchia da non perdere assolutamente.

Kabak Koyu: un rifugio per gli amanti della natura

Questa spiaggia si trova nella regione della Licia. Kabak Koyu è una gemma nascosta lungo la costa sud-occidentale della Turchia, raggiungibile solo attraverso un’escursione di circa mezz’ora dalla strada principale o tramite un’escursione in barca dal porto di  Ölüdeniz, e rappresenta un vero e proprio rifugio per gli amanti della natura.

La spiaggia segreta di Kabak Koyu è circondata da montagne e pinete, il cui colore verde, che va in contrasto con le acque azzure e cristalline che bagnano la sua spiaggia di ciottoli, crea uno spettacolo unico agli occhi dei visitatori. Qui, la natura è incontaminata e l’atmosfera è molto rilassata. Non sono presenti né grandi resort, né servizi di lusso. Kabak, infatti, è il luogo ideale per campeggiatori e per chi è alla ricerca di un contatto diretto con la natura. Sono però presenti diversi eco-lodge e bungalow dove è possibile soggiornare in modo confortevole, ma sostenibile.

In questa spiaggia della Turchia è possibile fare snorkeling, escursioni nelle montagne circostanti o semplicemente rilassarsi sulla spiaggia. La sera, il cielo stellato offre uno spettacolo mozzafiato, lontano dalle luci della città.

Amos, una spiaggia turca unica per storia e bellezza naturale

Amos è una piccola baia situata vicino a Marmaris, città antica e famosa per le sue rovine, oltre che per la bellezza naturale della sua spiaggia. Nonostante la vicinanza ad una popolare destinazione turistica della Turchia, Amos rimane un angolo tranquillo e poco conosciuto ai turisti.

Questa spiaggia è una piccola insenatura, formata da sabbia e ciottoli, con acque trasparenti e calme. Dalla collina che domina la baia, e dove si trovano anche le rovine dell’antica città di Amos, è possibile godere di una vista spettacolare sul mare, oltre che, per gli amanti della fotografia, scattare foto indimenticabili di questa esperienza nel territorio turco.

Vista dall'alto della collina sulla spiaggia di Amos, in Turchia

Fonte: iStock

Vista dall’alto sulla spiaggia di Amos, in Turchia

Ovabükü: Tranquillità e Tradizione

Ovabükü è una delle tre spiagge principali della penisola di Datça, ma è la meno conosciuta e frequentata rispetto ad altre più conosciute della zona. Questa spiaggia si trova in una valle tranquilla, circondata da alberi di pino ed ulivi, e rappresenta il luogo perfetto per chi desidera un’esperienza autentica e rilassante.

A differenza della spiaggia di Kabak Koyu, la spiaggia di Ovabükü è formata da sabbia mista a ciottoli, con acque limpide e calme. È il luogo ideale soprattutto per le famiglie e per chi è alla ricerca di un’atmosfera pacifica. Lungo la spiaggia, si trovano alcune pensioni familiari e ristoranti dove gustare deliziosi piatti di pesce fresco e specialità locali.

La spiaggia segreta di Ovabükü è perfetta per nuotare, fare snorkeling ed esplorare i villaggi circostanti, a piedi o in bicicletta, scoprendo la vera vita rurale turca e visitare i mercati locali.

La spiaggia segreta di Patara: storia e natura selvaggia

Patara è una delle spiagge più lunghe della Turchia, situata vicino alle antiche rovine dell’omonima città. Nonostante la sua bellezza, Patara è una spiaggia relativamente poco affollata, grazie anche alla sua posizione remota e alla protezione come sito naturale.

La spiaggia di Patara è una distesa di sabbia dorata che si estende per circa diciotto chilometri ed offre un ampio spazio per rilassarsi e godersi il mare senza la folla. Le dune di sabbia che circondano la spiaggia creano un paesaggio davvero unico e suggestivo. La spiaggia di Patara, inoltre, è anche un importante sito di nidificazione per le tartarughe marine caretta caretta, e durante la stagione di nidificazione, alcune aree di questa spiaggia sono chiuse al pubblico per proteggere i nidi.

Su questa spiaggia segreta e remota, oltre a godere di una bella giornata di sole in riva al mare, è possibile esplorare le rovine dell’antica città di Patara, nelle quali è presente un antico teatro romano, un arco trionfale ed un faro. Le dune di sabbia offrono anche l’opportunità di fare passeggiate panoramiche e scattare fotografie spettacolari.

Kaputaş: un gioiello nascosto tra le scogliere

La spiaggia segreta di Kaputaş è una delle spiagge più scenografiche della Turchia, situata tra le città di Kaş e Kalkan. Sebbene non sia completamente sconosciuta, questa spiaggia viene spesso trascurata a favore delle spiagge più famose e vicine alle città, rendendola così un perfetto rifugio per chi è alla ricerca tranquillità tra le bellezze naturali del luogo.

Questa spiaggia si trova alla base di una gola stretta e scoscesa, ed è possibile arrivarci tramite una lunga scalinata che parte dalla strada principale. Kaputas è una piccola insenatura di sabbia dorata, caratterizzata da alte scogliere e con acque dal colore azzurro intenso. L’accesso non è dei più semplici, a causa della lunga scalinata, ma la fatica sarà sicuramente ricompensata dalla vista spettacolare e dall’atmosfera tranquilla che la contraddistinguono.

Le acque sono profonde e perfette per fare un tuffo rinfrescante. Inoltre, per gli amanti delle attività in acqua, è possibile noleggiare un kayak o un paddleboard per esplorare la costa. Inoltre, nelle vicinanze, è possibile visitare città di Kaş e Kalkan.

Vista dall'alto della spiaggia segreta di Kaputas, in Turchia

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La spiaggia segreta di Kaputas, in Turchia

La Turchia è un paese ricco di sorprese, a volte probabilmente poco preso in considerazione dai turisti come meta marittima, ma che con le sue spiagge nascoste è in grado di offrire un’esperienza unica a chi desidera scoprire il lato meno turistico del Paese. Queste cinque spiagge segrete rappresentano veri e propri paradisi per gli amanti della natura e della tranquillità. Ogni spiaggia ha la sua personalità e le sue peculiarità, che rendono ogni visita un ricordo indimenticabile.

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Visitare Marsiglia, la città più mediterranea di Francia

Marsiglia, la seconda città più grande della Francia, una delle destinazioni più affascinanti e variegate della costa mediterranea del Paese, in grado di incantare i visitatori con il suo mix unico di storia, cultura e bellezze naturali.

Situata sulla costa meridionale, la città, con il suo porto vivace, le sue strade piene di vita e un’atmosfera che riflette perfettamente l’essenza del Mediterraneo. In questo articolo, vi guideremo attraverso i punti salienti di questa splendida città, offrendovi consigli pratici su cosa vedere, dove mangiare e come godervi al meglio la vostra visita.

Un po’ di storia della città di Marsiglia

Marsiglia, multiculturale e multietnica, è la città più cosmopolita e mediterranea di Francia, primo porto francese e tra i principali del Mediterraneo, venne fondata dai Greci nel 600 a.C. Conosciuta come Massalia in epoca antica, è stata un importante porto commerciale e un crocevia culturale. Durante i secoli, Marsiglia ha visto il passaggio di Romani, Saraceni e Crociati, ognuno dei quali ha lasciato un’impronta indelebile sul tessuto della città. Questa eredità storica è ancora visibile oggi nei suoi monumenti, nei musei e nell’architettura.

Cosa vedere a Marsiglia

Vieux-Port: il Porto Vecchio di Marsiglia

Il cuore della città di Marsiglia è senza ombra di dubbio il Porto Vecchio. Questo porto storico è il punto di partenza ideale per esplorare Marsiglia e le sue vie. Qui è possibile trovare una vivace atmosfera grazie alla presenza di bar, ristoranti e caffè che si affacciano sul mare, oltre che un mercato del pesce giornaliero dove i pescatori locali vendono il pescato fresco. Se si è alla ricerca di relax, passeggiare lungo il porto, ammirando le barche dei pescatori e godendosi il panorama, è sicuramente un’esperienza imperdibile.

Basilica di Notre-Dame de la Garde

La Basilica di Notre-Dame de la Garde è uno dei simboli più riconoscibili di Marsiglia, situata su una collina che domina la città. Questa maestosa chiesa, che venne costruita nel diciannovesimo secolo, offre una vista panoramica spettacolare sulla città e sul Mar Mediterraneo. All’interno della Basilica è possibile ammirare splendidi mosaici ed affreschi, oltre che una serie di ex-voto lasciati dai marinai in segno di gratitudine per i viaggi sicuri, una donazione in segno di una grazia ricevuta.

Le Panier, storico quartiere di Marsiglia

Le Panier è il quartiere più antico di Marsiglia: un vero e proprio labirinto di stradine pittoresche, piazzette accoglienti e case colorate. Questo quartiere è il luogo ideale per perdersi e scoprire l’autentico spirito marsigliese della città. È possibile trovare numerosi atelier di artisti, botteghe artigiane e caffè caratteristici. Tra i punti di interesse principali del quartiere Le Panier ci sono la Vieille Charité, un antico ospizio che oggi ospita musei e mostre, e la Place des Moulins, una tranquilla piazza con una vista incantevole.

MuCEM – Museo delle Civiltà dell’Europa e del Mediterraneo

Il MuCEM è un museo moderno ed innovativo dedicato alla storia e alle culture del Mediterraneo. La struttura è situata vicino al Vieux-Port, all’interno di un edificio iconico progettato dal famoso architetto Rudy Ricciotti. Le collezioni del MuCEM variano dall’antichità fino ai giorni nostri ed includono oggetti, fotografie, filmati e opere d’arte che raccontano la storia delle civiltà mediterranee. Oltre alle esposizioni permanenti, il MuCEM ospita regolarmente mostre temporanee di grande interesse.

La fortezza: Château d’If

Questa fortezza venne resa famosa dal romanzo “Il Conte di Montecristo” di Alexandre Dumas, il Château d’If è un’antica fortezza situata su un’isola al largo della costa di Marsiglia. Costruito nel XVI secolo, il castello fu utilizzato come prigione e ospitò molti prigionieri politici nel corso dei secoli. Una visita al Château d’If offre non solo un viaggio nella storia, ma anche una vista mozzafiato sulla città e sul mare circostante. È possibile raggiungere l’isola con una breve corsa in traghetto dal Vieux-Port.

La Canebière, la strada principale di Marsiglia

La Canebière è la strada principale di Marsiglia, una via storica che collega il Porto Vecchio con la città nuova. Un tempo questa strada era il centro commerciale e sociale della città, oggi la Canebière è un luogo animato dove si trovano numerosi negozi, ristoranti e caffè. Passeggiare lungo questa strada permette di cogliere l’essenza della vita quotidiana marsigliese e di apprezzare l’architettura degli edifici storici che la caratterizzano.

Le spiagge più belle di Marsiglia

Marsiglia è famosa anche per le sue splendide spiagge e calette, che offrono il perfetto rifugio per chi vuole scappare dalla confusione della città. Tra le spiagge più famose ci sono la spiaggia dei Catalani, situata vicino al centro, e la plage du Prado, un ampio litorale sabbioso ideale per famiglie e sportivi. Per chi preferisce, invece, luoghi più tranquilli e nascosti, le calette di Marsiglia sono un vero paradiso naturale. Ecco quali non perdere nei dintorni di Marsiglia, luoghi che rientrano sicuramente fra le spiagge più belle della Francia:

Calanco d’En-Vau

Il calanco d’En-Vau è considerata come una delle più spettacolari di questa regione mediterranea. La caletta è situata tra Marsiglia e la città di Cassis, ed è molto famosa per le sue scogliere, alte e calcaree, che si levano sopra le acque smeraldo della costa. La bellezza naturale di questo luogo, così spettacolare, e le acque cristalline sono perfette per attività come nuoto e snorkeling. Anche se l’accesso richiede una camminata impegnativa, si attraversano sentieri panoramici e l’isolamento e la tranquillità che si trova all’arrivo rendono ogni sforzo più che gratificante.

Calanco di Sormiou

Il Calanco di Sormiou è uno dei calanchi più grandi ed accessibili della zona. Questo luogo è in grado di offrire un mix perfetto di bellezza naturale e comodità, con le sue acque turchesi, ideali per il nuoto e la vita marina abbondante che la rende la scelta migliore per gli amanti dello snorkeling. Il calanco di Sormiou è circondato da tradizionali case di pescatori ed una spiaggia di ciottoli, che creano un’atmosfera unica. In estate, è possibile raggiungere Sormiou in auto con un permesso speciale, rendendo questa spiaggia più accessibile rispetto alle altre.

Vista del Calanco di Sormiou, nei pressi di Marsiglia, Francia

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Il Calanco di Sormiou, nei pressi di Marsiglia, in Provenza

Spiaggia dei Catalani

Se, invece, si preferisce una spiaggia cittadina, con tutte le comodità a portata di mano, la plages des Catalans, o spiaggia dei Catalani, è la scelta ideale. È una spiaggia situata vicino al centro cittadino di Marsiglia, con sabbia fine e facilmente raggiungibile. È perfetta per chi desidera combinare una giornata al mare con la possibilità di esplorare la città. La spiaggia è ben attrezzata con bar, ristoranti e strutture sportive. Inoltre, la vista sul Porto Vecchio e la possibilità di fare una nuotata rinfrescante ne fanno una destinazione popolare sia per i locali che per i turisti.

Alcuni consigli pratici per visitare Marsiglia

Come arrivare a Marsiglia

Marsiglia è ben collegata con il resto della Francia e con numerose città europee. Qui, infatti, è presente l’Aeroporto di Marsiglia Provenza, situato a circa 25 chilometri dal centro città, che offre voli nazionali e internazionali. Dall’aeroporto, è possibile raggiungere il centro con il servizio navetta o con un treno regionale. La città di Marsiglia è anche ben servita da una rete ferroviaria efficiente, compresi treni ad alta velocità, che collegano la città di Marsiglia con Parigi in poche ore.

La città di Marsiglia è offre qualcosa per tutti, dagli amanti della storia e della cultura agli appassionati di cucina, ma anche mare ed attività all’aperto. Grazie al suo mix di tradizione e modernità, questa affascinante metropoli mediterranea è in grado di sorprendere e conquistare tutti i suoi visitatori, creando ricordi unici ed esperienze indimenticabili.