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Isole deserte: esistono ancora paradisi incontaminati

Nel mondo di oggi, costellato da metropoli affollate e tecnologie onnipresenti, l’idea di un’isola deserta può apparire come un’illusione romantica, un sogno lontano che appartiene soltanto ai romanzi oppure ai film: invece esistono davvero, sparpagliate come gemme nascoste aegli angoli più remoti del pianeta. Si tratta di paradisi incontaminati dove la natura regna sovrana e l’impronta dell’uomo è ancora inesistente o appena percettibile.

Sono luoghi incredibili che offrono rifugio dalla frenesia della vita quotidiana e consentono di riconnettersi con sé stessi e con l’ambiente in modo profondo e autentico. Le candide spiagge, le acque cristalline, la flora e la fauna che prosperano senza l’interferenza umana, danno vita a un ecosistema unico e fragile, dove ogni elemento concorre all’armonia del tutto.

Andiamo, allora, alla scoperta di alcune delle isole deserte più affascinanti di sempre.

Gli atolli maldiviani

Nel cuore dell’Oceano Andiano, il celebre e favoloso arcipelago delle Maldive è plasmato da migliaia di atolli e isole, di cui soltanto 202 sono abitate: le restanti rimangono deserte, talvolta dalla forma di un banco di sabbia che emerge dalle acque limpide.

La sabbia bianca e soffice, le lagune turchesi, le palme, una natura ancora selvaggia e fondali unici rendono una vacanza da queste parti ineguagliabile, laddove il mare incontra la terra e si respira la vera “essenza delle cose”.

Le Isole di Ang Thong

Nel Sud della Thailandia, a trenta chilometri a ovest dalla turistica Koh Samui, esiste il Parco marino di Ang Thong dove emergono una quarantina di meravigliose isole lussureggianti, tutte disabitate, contraddistinte da maestosi rilievi che si stagliano sulle acque trasparenti fino a oltre 400 metri di altezza.

La fauna è variegata, rappresentata da 16 specie di mammiferi (tra cui lontre, scimmie, gatti selvatici, scoiattoli), 14 specie di rettili (tra cui cobra, pitoni, varani, tartarughe marine e iguane), 54 specie di uccelli e numerosi pesci (da segnalare delfini e barracuda).

L’Isola di Jaco

Sempre nel Sud-Est asiatico esiste un’isola chiamata Jaco: si tratta di un micro territorio dell’arcipelago delle Piccole Isole della Sonda. È a tutti gli effetti un’isola disabitata, considerata sacra dalla popolazione che vive nella parte più orientale dell’isola di Timor.

Un autentico paradiso di sole, sabbia e mare, vegetazione tropicale, spiagge infinite e meraviglie sottomarine. A soli 15-20 chilometri dalla costa, si apre il magico scenario della barriera corallina che brulica di vita.

L’Isola di Aldabra

Isola Aldabra

Fonte: iStock

Tartarughe giganti all’isola di Aldabra

Il piccolo atollo di Albadra è una delle isole più lontane delle Seychelles, a circa 300 chilometri da Mahé, per questo motivo è rimasta a lungo sconosciuta nonostante sia il secondo atollo corallino per dimensione. Patrimonio UNESCO, oggi è nota per la colonia di tartarughe giganti, con ben 100.000 esemplari che si sono adattati a sopravvivere sul terreno accidentato e il clima difficile del territorio.

Inoltre, vero santuario naturalistico, custodisce l’ultima popolazione dell’arcipelago del dugongo, grande mammifero marino.

Le Isole della Fenice

Patrimonio UNESCO, le Isole della Fenice sono un gruppo di otto atolli e due barriere coralline sommerse del Pacifico che, con le Isole Linea e Gilbert, appartengono alla Repubblica di Kiribati.

Incontaminate, sono un’immagine del paradiso terrestre, l’habitat ideale per gli uccelli marini e le tartarughe che qui arrivano a nidificare.

L’Isola di Tetepare

Ecco una delle 900 isole dell’arcipelago delle isole Salomon nel Triangolo dei Coralli, Tetepare Island, eco-regione riconosciuta come “patrimonio mondiale di biodiversità marina“: infatti, qui vivono sei delle sette specie di tartarughe oggi conosciute, più di duemila specie di pesci e il 76% delle specie di coralli esistenti.

Ma non solo: Tetepare è dimora di 24 specie di rettili, 13 di mammiferi, 74 di uccelli e 4 di rane. Insomma, è un’area di indiscusso valore naturalistico a livello internazionale.

L’Isola di Devon

Isola Devon, Nunavut, Canada
Ghiacciaio e fiordo, Devon Island, Nunavut, Canada

Nella baia di Maffin, l’isola di Devon appartiene all’arcipelago artico canadese ed è l’isola disabitata più grande al mondo.

Sua caratteristica incredibile è quella di “assomigliare a Marte“, sia per le condizioni meteorologiche sia per la conformazione della superficie. Con una temperatura annuale che si aggira attorno ai -16 gradi, è abitata soltanto da piccole colonie di uccelli e di mammiferi. Ancora, qui si trova un enorme cratere d’impatto dal diametro di 23 chilometri le cui origini risalgono a ben 39 milioni di anni fa, con la caduta di un meteorite di 2 chilometri circa.

L’Isola di Clipperton

Anche chiamata isola della Passione, è un micro atollo francese dell’Oceano Pacifico, a 1.280 chilometri a Ovest del Messico, la più piccola isola ai confini del Pacifico che figura tra i Territori d’Oltremare Francesi.

Si tratta di un atollo corallino chiuso della lunghezza di dodici chilometri, con al centro un lago di origine vulcanico, abitato da ben 110mila uccelli e abbracciato soltanto dal mare popolato da squali.

L’Isola di Surtsey

Al largo della costa meridionale dell’Islanda, si è formata nel 1963 (in un arco di tempo di tre anni e mezzo) a seguito di un’eruzione vulcanica sottomarina.

“Isola che non c’era”, emerse dalle acque il 15 novembre 1963, preceduta da una violenta serie di esplosioni, crescendo e consolidandosi durante gli anni successivi grazie al periodo di attività effusivo iniziato nel 1964.

È stata (ed è tuttora) una sorta di “laboratorio” a cielo aperto per lo studio dei processi vulcanici e magmatici delle aree di dorsale medio-oceanica nonché per la colonizzazione biologica che segue la formazione di una nuova terra. Ha altresì ispirato poesie, libri di letteratura, filmati e video.

A differenza di altre isole vulcaniche “erose” dall’azione delle onde, l’isola di Surtey è “sopravvissuta” per via della corazza di lava che l’ha resa inattaccabile dall’erosione ed è stata dichiarata Patrimonio UNESCO nel 2008.

Deception Island

Concludiamo il viaggio con un’isola dell’Antartico, nell’arcipelago delle Isole Shetland Meridionali, dove la natura è estrema e un vulcano ha eruttato per due volte, distruggendo tutto ciò che stava intorno.

Ex stazione baleniera e sede di ricerche scientifiche, dagli Anni Sessanta l’isola è disabitata ma non smette di affascinare i turisti grazie ai panorami ultraterreni, alle spettacolari spiagge di sabbia nera, alle colonie di pinguini, ai leoni marini e alla possibilità di concedersi un bagno presso le calde sorgenti naturali.

Ha forma di ferro di cavallo, un diametro di dodici chilometri e, al centro, ecco una caldera con un vulcano ancora attivo.

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Sofia, i luoghi da non perdere nella capitale bulgara

Sofia, capitale della Bulgaria, è una città dalla storia millenaria, dove antico e moderno si intrecciano in un’atmosfera unica. La città sorprende con un’infinità di luoghi da visitare, ognuno dei quali racconta una storia diversa. Dalle maestose cupole dorate della Cattedrale di Aleksandr Nevskij, simbolo indiscusso di Sofia, alle rovine romane e bizantine che riemergono dal sottosuolo, dal Parco Borisova gradina, polmone verde della città, ai panorami spettacolari dal monte Vitosha.

Ma Sofia non è solo storia e tradizione. La città vanta una vivace scena artistica, con gallerie d’arte, musei moderni e teatri che propongono un ricco calendario di eventi. Pronta a conquistare i cuori dei viaggiatori con i suoi tesori nascosti, la capitale bulgara offre un’esperienza indimenticabile a chi desidera immergersi nella sua cultura vibrante e nella sua bellezza autentica.

Cattedrale di Aleksandr Nevskij

Dedicata al santo guerriero russo, la Cattedrale di Aleksandr Nevskij è un capolavoro dell’architettura neobizantina che domina il panorama cittadino con le sue cupole dorate. Costruita tra il 1882 e il 1912 in memoria della liberazione della Bulgaria dal dominio ottomano, con i suoi 45 metri di altezza e una superficie di 3.170 metri quadrati è la più grande chiesa ortodossa della Bulgaria e la seconda più grande dell’intera regione balcanica.

All’esterno, colpisce per l’eleganza della sua facciata, impreziosita da mosaici e dettagli in oro, mentre l’interno avvolge i visitatori in un’atmosfera mistica e solenne, accentuata dalle splendide decorazioni in marmo, alabastro e pregiate opere d’arte sacra. L’abside, il cuore della chiesa, è impreziosito da mosaici raffiguranti scene bibliche, mentre l’iconostasi, un’elaborata parete divisoria decorata con icone, separa la navata dal presbiterio. Ma la vera perla della cattedrale è la cripta, dove sono custodite alcune reliquie di San Giovanni Battista e una collezione di icone provenienti da tutta la Bulgaria.

Museo di Storia Nazionale della Bulgaria

Il Museo di Storia Nazionale della Bulgaria è il più grande e completo del paese, custode di un patrimonio storico e culturale inestimabile. Fondato nel 1973, ospita oltre 650.000 reperti che raccontano la storia della Bulgaria dalla preistoria ai giorni nostri. L’edificio che ospita il museo, un’ex residenza del periodo comunista, è già di per sé un’attrazione interessante. Al suo interno, le sale espositive si snodano su quattro piani, offrendo un percorso cronologico attraverso le varie epoche che hanno plasmato il paese, dalle prime tracce di insediamenti umani sul territorio bulgaro all’epoca moderna.

Tra i reperti più preziosi del museo si trovano la Maschera d’Oro dei Traci, risalente al V secolo a.C., testimonianze dell’epoca romana, reperti bizantini e ottomani. La sezione dedicata al Medioevo ospita manoscritti miniati, icone religiose e oggetti di uso quotidiano, mentre l’esposizione sulla storia moderna ripercorre le vicende del paese dalla Rinascita nazionale all’epoca comunista. Ampio spazio è riservato alla storia religiosa del paese, con una sezione dedicata al cristianesimo ortodosso, con una ricca collezione di icone religiose, e un’altra alla religione islamica.

Chiesa di Santa Sofia

La chiesa che dà il nome alla città, che fino al XIV secolo era conosciuta come Sredec, è un affascinante connubio di stili architettonici che raccontano la lunga storia di Sofia. Costruita originariamente come basilica durante il regno dell’imperatore romano Costantino II, nel corso dei secoli la Chiesa di Santa Sofia ha subito diverse modifiche e trasformazioni, riflettendo i tumultuosi eventi storici della regione. Durante il VI secolo, sotto l’imperatore Giustiniano I, la chiesa fu ricostruita in stile bizantino, assumendo l’aspetto che conosciamo oggi.

Con la conquista ottomana del 1387, venne convertita in moschea e solo dopo la liberazione della Bulgaria nel 1878, l’edificio riacquistò il suo status di luogo di culto cristiano e riportata al suo antico splendore. Dichiarata monumento nazionale, la chiesa di Santa Sofia presenta all’esterno un aspetto austero, caratterizzato da una facciata mattoni rossi, mentre l’interno rivela tutta la sua grandeur bizantina. Visitandola, si possono ammirare i resti di mosaici bizantini, tracce della sua antica gloria, e i reperti archeologici rinvenuti durante gli scavi, che testimoniano la lunga storia del sito.

Chiesa di Boyana

Patrimonio dell’UNESCO dal 1979, la Chiesa di Boyana è un gioiello dell’arte medievale bulgara. Immersa nella quiete del Monte Vitosha, alla periferia della città, questa piccola chiesa costruita tra il X e il XIII secolo è composta da due edifici principali, la chiesa originaria e un ampliamento successivo, e presenta un’architettura tipica bizantina a croce greca con cupole. Ma è all’interno che si scopre la vera meraviglia: custodisce infatti un tesoro inestimabile di affreschi, realizzati in diverse fasi tra il 1259 e il 1280, che ricoprono letteralmente le pareti e la volta della chiesa, narrando scene bibliche e vite di santi con una straordinaria ricchezza di dettagli e colori.

In totale sono raffigurate 89 scene tratte dalla Sacre Scritture e 240 figure umane di rilievo nella storiografia cristiana Oltre al loro valore artistico, queste opere offrono una preziosa testimonianza sulla vita, la cultura e la società bulgara del XIII secolo. Scene di vita quotidiana, abiti tipici, oggetti di uso comune ci permettono di immergerci in un’epoca lontana e di conoscere da vicino la vita del tempo. La maestria artistica e l’eccezionale stato di conservazione degli affreschi della Chiesa di Boyana ne fanno uno degli esempi più completi e meglio conservati di pittura murale bizantina nell’Europa orientale.

Teatro Nazionale Ivan Vazov

Il Teatro Nazionale Ivan Vazov è un imponente edificio neoclassico che domina il panorama cittadino e rappresenta uno dei simboli più iconici della Bulgaria. Inaugurato nel 1907, porta il nome di Ivan Vazov, poeta e drammaturgo considerato il padre della letteratura bulgara. Opera degli architetti austriaci Ferdinand Fellner e Hermann Helmer, è un capolavoro di eleganza e raffinatezza. La facciata monumentale, caratterizzata da un colonnato e un timpano decorato con sculture allegoriche, si affaccia su un ampio giardino che invita al passeggio. All’interno, l’atrio e i foyer sono impreziositi da marmi, stucchi dorati e lampadari di cristallo, che conferiscono un’atmosfera sontuosa e raffinata.

Il cuore del teatro è la Sala Grande, che può ospitare fino a 750 spettatori, decorata con dorature, velluti rossi e lampadari a goccia. Vanta un palcoscenico tra i più grandi d’Europa, incorniciato da un sipario dipinto da Arnold Böcklin, che ospita i principali spettacoli di opera, balletto e prosa.  Il Teatro Nazionale Ivan Vazov ospita un ricco cartellone di rappresentazioni teatrali, che spaziano dai classici della drammaturgia bulgara e internazionale alle opere contemporanee, e include anche concerti, opere liriche e balletti.

Teatro Nazionale Ivan Vazov, Sofia

Fonte: iStock

Teatro Nazionale Ivan Vazov, Sofia

Monte Vitosha

Con la sua sagoma inconfondibile a forma di cupola, il monte Vitosha domina il panorama cittadino dall’alto dei suoi 2.290 metri di altitudine. Situato alle porte di Sofia, il primo parco nazionale bulgaro è attraversato da una fitta rete di sentieri adatti a tutti i livelli di esperienza, che lo rendono la meta ideale per un’escursione giornaliera nella natura. I diversi percorsi conducono attraverso boschi rigogliosi e prati fioriti, regalando viste spettacolari sulla città e la pianura circostante. La vetta del monte Vitosha, chiamata Černi Vrăh, è raggiungibile anche tramite una funivia che parte da Sofia. Gli amanti della cultura trovano immersi nel verde anche la chiesa di Boyana e il monastero di Dragalevtsi, un complesso monastico risalente al XIV secolo.

Vitosha Boulevard

Vitosha boulevard è il principale viale commerciale di Sofia, il cuore pulsante della città dove si concentrano negozi, ristoranti, bar e locali alla moda. Prende il nome dal Monte Vitosha e attraversa il centro città per circa 1,8 chilometri, da Piazza di Santa Domenica (Sveta Nedelya) al Parco del Sud. La sua storia risale al XIX secolo, quando era una semplice strada sterrata costeggiata da case basse, ma con il passare del tempo si è trasformato in un’elegante arteria cittadina, fiancheggiata da un’architettura eclettica, con una miscela di edifici storici e moderni che riflettono la lunga storia di Sofia. Tra i palazzi ottocenteschi e le boutique di design, si aprono terrazze e caffè all’aperto che invitano a soffermarsi per sorseggiare un drink e ammirare l’atmosfera vivace della via.

Parco Borisova gradina

Situato nel centro di Sofia, il parco Borisova gradina è un’oasi di pace e tranquillità a due passi dal trambusto urbano. Con i suoi oltre 300 ettari di estensione, rappresenta il più grande parco della capitale bulgara e uno dei più amati dai suoi abitanti. La sua fondazione risale al 1884, quando lo zar bulgaro Boris III avviò la trasformazione del parco, commissionando la piantumazione di alberi e la creazione di sentieri e laghi.

Nel corso degli anni, Borisova gradina si è arricchito di numerose attrazioni, tra cui il Teatro dell’Esercito, il Museo Etnografico all’Aria Aperta, lo Stadio Nazionale e il Palazzo dei Congressi. Oggi il parco è una meta ideale per trascorrere una giornata all’aria aperta. Si può passeggiare lungo i viali alberati, fare jogging o andare in bicicletta sulle numerose piste ciclabili, rilassarsi sulle rive del lago artificiale o sostare in uno dei tanti caffè e ristoranti. Nel corso dell’anno il parco ospita inoltre diverse manifestazioni culturali, tra cui concerti, spettacoli teatrali e festival.

Museo archeologico

Completamente rinnovato e riaperto al pubblico nel 2018, il Museo Archeologico Nazionale ospita una vasta collezione di reperti che raccontano la storia della Bulgaria dalla preistoria al Medioevo. Con oltre 1 milione di oggetti esposti, è uno dei più importanti del suo genere nei Balcani e rappresenta una tappa imperdibile per gli amanti della storia e dell’archeologia. Il museo è ambientato in un’ex moschea ottomana del XIV secolo, già di per sé un’opera d’arte caratterizzata da cupole e minareti, che si integra perfettamente con il panorama cittadino e conferisce al museo un’atmosfera suggestiva. I reperti sono suddivisi in diverse sezioni tematiche, ognuna dedicata a un periodo storico, che comprendono ceramiche, sculture, monete che offrono una panoramica completa della vita quotidiana, della religione e dell’arte delle antiche civiltà che hanno popolato il territorio bulgaro.

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Cosa vedere a Leon in Spagna, tra pellegrinaggi e feste imperdibili

León in Spagna, è il capoluogo della comunità autonoma Castilla y León, una delle regioni storiche che diedero origine allo Stato nazionale spagnolo alla fine del Medioevo. Qui si concentrano infatti monumenti, castelli, chiese spettacolari, testimonianze di un passato millenario.

Fondata dai Romani durante la loro prima colonizzazione, per le strade di León  sono passati tanti popoli: per il centro storico sono evidenti le tracce di queste culture e di un passato glorioso, che rendono León una delle più belle città della Spagna, con il suo affascinante mix di monumenti antichi, musei moderni e paesaggi mozzafiato.

Cosa vedere a León

A seconda del tempo a disposizione si può pensare ad una visita più o meno approfondita della città; ma ecco quali sono le attrazioni culturali principali.

Si parte da Plaza Mayor

Per entrare nel cuore di León bisogna raggiungere la principale piazza cittadina, Plaza Mayor, il centro geografico del tessuto urbano a poca distanza dal fiume Bernesga che attraversa la città. La splendida piazza è un trionfo dell’architettura barocca e proprio qui sorge il palazzo comunale, conosciuto come il Balcón de la Ciudad, per via dell’usanza dei nobili di León di osservare dall’alto dei suoi balconi lo svolgersi delle attività cittadine.

A poca distanza dal palazzo comunale si trovano la Casa delle Carnicerías e palazzo del Conte Luna. La prima era l’istituzione deputata alla distribuzione della carne in città e aveva sede in un edificio del XVII secolo di grande eleganza e che oggi è stato trasformato in una sede espositiva dove si tengono mostre di grande interesse dedicata all’arte e alla fotografia. Il palazzo del Conte Luna è una struttura molto interessante che conserva ancora il portale originale del Trecento ed è una testimonianza del gusto artistico eclettico di León, che vede unire allo stile gotico le influenze arabe dell’architettura moresca.

Cattedrale di León

Un capolavoro gotico del XIII secolo e ispirata alle grandi cattedrali gotiche francesi, annoverata tra i Monumenti Nazionali di Spagna. La cattedrale è dedicata alla Vergine Maria e per la sua bellezza ed eleganza è soprannominata Pulchra Leonina. Rappresenta una delle vette dell’architettura spagnola medievale, sia per l’architettura magnifica che per la meravigliosa opera di decorazione che abbraccia ogni angolo della struttura. La facciata scolpita è solo un’anteprima del meraviglioso interno che ospita il portale di San Froilán, la Sala del Capitolo con il suo soffitto a crociera e le stupefacenti vetrate dai colori sgargianti dove si possono ammirare le storie dell’antico testamento realizzate sia nel Medioevo che in anni più recenti e che si fondono in un complessivo turbine ipnotico. Dalla torre, una vista panoramica sulla città.

Quartiere Húmedo

Questo quartiere, alla destra della Cattedrale, si sviluppa intorno a piazza San Martín, popolarmente nota come piazza “dei negozi” (plaza de la Tiendas), tanto che i nomi delle sue strade riprendono le attività artigianali che le caratterizzano: Zapaterías, Platerías, Azabachería. Questa zona, una delle più vivaci del centro storico, è disseminata di bar e ristoranti, dove praticare la radicata tradizione di ir de tapas: andare da un bar all’altro per degustare assaggi di prodotti tipici, un tempo offerti  gratuitamente per “tappare” la bevanda alcolica ordinata.

Basilica di San Isidoro

Un gioiello romanico del XI secolo, la Basilica di San Isidoro è costruita sull’antico tempio romano dedicato a Mercurio, ed è considerata la “Cappella sistina” del romanico spagnolo. Il soprannome è dovuto alla maestosa decorazione ad affresco che copre buona parte degli interni della chiesa e rappresenta uno dei più incredibili esempi dell’arte religiosa spagnola medievale. La basilica è famosa per il Pantheon Reale dove riposano i sovrani del León medievale e le spoglie mortali di Isidoro di Siviglia, il vescovo spagnolo del VI secolo che fu anche uno dei più grandi intellettuali dell’alto medioevo. Da non perdere il Calice di León, una reliquia sacra per i pellegrini.

I musei di León

Con un po’ di tempo a disposizione, ecco i musei della città che meritano una visita.

Museo di León

Per conoscere la storia della città in ogni dettaglio allora la scelta migliore è visitare il Museo di León, situato nel Palazzo Pallarés, nella Plaza de Santo Domingo, dove sono custoditi una grande varietà di reperti, opere d’arte, documenti e ogni tipo di testimonianza materiale che ripercorre la vicenda storica di León dalle prime testimonianze di epoca paleolitica fino all’età contemporanea. Con una grande attenzione all’aspetto multimediale e interattivo il museo offre la possibilità di conoscere la storia attraverso le contaminazioni tra le diverse culture che nel corso dei secoli si sono succedute a Leon, permettendo in questo modo di comprendere meglio lo sviluppo della sua cultura ricca ed eclettica.

MUSAC (Museo d’Arte Contemporanea di Castiglia e León)

Un edificio avanguardista che ospita una collezione permanente che ripercorre le tendenze artistiche del XX e XXI secolo, con opere di artisti spagnoli e internazionali. Da ammirare le installazioni, le sculture e i dipinti che raccontano la storia dell’arte contemporanea.

Casa Botines

Un capolavoro modernista opera di Antoni Gaudí, la Casa Botines è un edificio unico nel suo genere. Progettata alla fine dell’Ottocento come nuova sede dell’associazione degli artigiani tessili di León, l’edificio è un magnifico esempio di ibrido tra neomedievalismo e architettura modernista, della quale Gaudí era l’esponente più importante nella Spagna di quegli anni, con guglie, decorazioni e trafori che rendono la facciata un gioiello di eleganza e abilità architettonica. Oltre alla facciata in pietra e ferro battuto, opera di fantasia del celebre architetto catalano, merita una visita l’interno, oggi adibito a centro culturale.

Museo della Cattedrale

Tutte le tappe della storia dell’arte, dalla preistoria al XX secolo, distribuite intorno al chiostro della Cattedrale. Di particolare rilievo la sala dedicata al romanico, con una raccolta di 60 sculture del XII e XIII secolo, trittici castigliani e fiamminghi, opere in avorio, oggetti di culto e codici singolari come l’Antifonario mozarabico, una Bibbia del X secolo e il Libro delle Stampe.

Natura e dintorni

Per chi ama la natura e vuole abbinare escursioni fuori porta alla visita della città, i Picos de Europa sono parte di un parco nazionale che regala paesaggi montani mozzafiato, con sentieri escursionistici, laghi glaciali e villaggi pittoreschi: esplorate la Valle de Valdeón, salite sul Pico Mampodre o avventuratevi nella Garganta del Cares. Las Médulas invece è un sito archeologico Patrimonio dell’Umanità UNESCO e offre uno spettacolo unico: antiche miniere d’oro romane a cielo aperto, dove ammirare i resti dell’ingegneria romana e immergersi nella storia del territorio.

Il Cammino di Santiago a León

León rappresenta una tappa fondamentale per i pellegrini che percorrono il Cammino di Santiago, uno dei pellegrinaggi più antichi e famosi del mondo. Il motivo? La Cattedrale di León ospita la tomba di San Froilán, che è uno dei patroni del Cammino, e la Basilica di San Isidoro custodisce il Calice di León, una reliquia sacra per i pellegrini. León offre ai pellegrini una vasta gamma di servizi e strutture dedicate, tra cui alberghi, ostelli, ristoranti e ospedali. La città è inoltre ricca di associazioni e gruppi di supporto che offrono assistenza e informazioni ai viandanti. Oltre alla visita alle due chiese, un pellegrino può partecipare a una delle messe celebrate ogni giorno nella Cattedrale e in altre chiese di León e deve ricordarsi di richiedere la Compostela, la credenziale del pellegrino che viene timbrata in ogni tappa del Cammino. A León, i pellegrini che hanno percorso almeno 100 chilometri a piedi o 200 chilometri in bicicletta possono richiedere la Compostela, la certificazione ufficiale del pellegrinaggio.

Info pratiche

Gastronomia leonese

Un viaggio a León non sarebbe completo senza un’immersione nella sua ricca tradizione culinaria. Da assaggiare: il botillo, un insaccato di carne di maiale speziato; la morcilla (salsiccia di sangue) e il Cecina de León, un prosciutto di manzo stagionato. Non perdete l’occasione di gustare i formaggi tipici e di accompagnare il pasto con un buon bicchiere di vino locale.

Quando andare

Il periodo migliore per visitare León è la primavera (aprile-maggio) e l’autunno (settembre-ottobre), quando il clima è mite e piacevole. L’estate può essere calda e affollata, mentre l’inverno è freddo e nevoso. Anche approfittare di uno degli eventi organizzati in città può essere una buona idea. Tra i tanti festival e appuntamenti: la Settimana Santa è una delle feste più importanti in Spagna, e a León si svolgono numerose processioni e manifestazioni religiose; anche las Fiestas de San Juan, a fine giugno, è molto sentita e la città si anima con concerti, spettacoli e fuochi d’artificio.

Come arrivare a León

In aereo

L’aeroporto di León (LELN) si trova a 7 chilometri dal centro della città. È collegato con voli nazionali da Madrid, Barcellona, ​​Bilbao e Valencia. Alcune compagnie aeree, anche low cost, offrono voli stagionali da principali città europee. Dall’aeroporto è possibile raggiungere il centro città in autobus o in taxi per chi viaggia in orari scomodi.

In treno

La stazione ferroviaria di León si trova nel centro della città ed è ben collegata con le principali città spagnole, tra cui Madrid (2 ore e 30 minuti), Barcellona (5 ore e 30 minuti) e Bilbao (3 ore). I treni ad alta velocità AVE collegano León a Madrid in meno di 2 ore.

In autobus

León è ben collegata con autobus a lunga percorrenza da diverse città spagnole e portoghesi. Le principali compagnie di autobus offrono diverse corse giornaliere da Madrid, Barcellona, ​​Bilbao, Valencia, Lisbona e Porto. La stazione degli autobus di León si trova nel centro della città.

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Viaggio a Karlovac: alla scoperta dei dintorni di Zagabria

Karlovac, situata a poco più di 50 chilometri a sud-ovest da Zagabria, è una città croata dal fascino storico e culturale unico. Fondata nel 1579 dall’imperatore Carlo VI d’Asburgo, Karlovac è rinomata per la sua architettura barocca, i suoi parchi lussureggianti e la sua posizione pittoresca sulle rive dei fiumi Korana e Kupa. In questa guida esploreremo insieme le principali attrazioni, gli eventi e il periodo migliore per visitare questa affascinante città nei dintorni di Zagabria.

Conosciamo Karlovac: identikit della città croata

Una città antica, dal sapore barocco e rinascimentale. Karlovac è stata influenzata sin da subito dai fiumi che l’attraversano, trasformandola in un vero e proprio crocevia strategico. Karlovac prende il nome da suo fondatore: l’imperatore Carlo VI d’Asburgo, che ordinò la sua costruzione come base militare fortificata, formata per respingere eventuali invasioni ottomane nell’Impero austro-ungarico. La nascita di questa città a pochi chilometri da Zagabria avviene con la posa della prima pietra della sua fortezza, il 13 luglio del 1579. A seguire vennero costruiti i primi edifici militari e sacri e, infine, gli spazi per i civili come case, palazzi e piazze. Grazie alla sua posizione strategica vicino ai fiumi, Karlovac diventa un’importante città commerciale e mercantile. L’avvento del XX secolo con le guerre mondiali e una guerra d’indipendenza interna devastarono completamente la città con effetti ancora visibili. Nonostante ciò, Karlovac ha saputo fronteggiare il declino riprendendosi e dando vita a una città con un enorme potenziale culturale e turistico, diventando un luogo tutto da scoprire. La meta ideale per chi desidera esplorare una Croazia autentica lontano dai flussi turistici.

Cosa vedere a Karlovac: le attrazioni da non perdere

Nel tuo viaggio a Karlovac potrai godere di un’ampia offerta di attività e di cose da vedere che la città mette a disposizione per i suoi visitatori: potrai esplorare antiche fortificazioni, musei, parchi lussureggianti e immergerti in una vivace scena culturale. Inoltre, la città è un punto di partenza ideale per esplorare la campagna circostante, con numerosi percorsi escursionistici – da trekking o ciclabili – e aree naturali protette facili da raggiungere. Ecco una lista di cose da vedere o da fare assolutamente in questa città nei dintorni di Zagabria.

Castello di Dubovac

Per scoprire Karlovac, partiamo proprio dal monumento più antico della città: il castello medievale di Dubovac, che deve il suo nome all’antica foresta di querce che lo circondava. Arroccato in cima a una collina, il castello domina la città offrendo ai visitatori un punto panoramico mozzafiato. Per godere appieno delle bellezze naturali che lo circondano, puoi raggiungerlo a piedi con una passeggiata di circa mezz’ora lungo il fiume.

Karlovac Star

La caratteristica più interessante di Karlovac è forse la sua formazione a stella, progettata secondo un piano urbanistico in stile rinascimentale. Questa formazione è ancora visibile nella Karlovac Star: la parte più antica della città, progettata nel XVI secolo con una pianta a forma di stella a sei punte a scopo difensivo contro le invasioni ottomane. Oggi, la struttura a stella è visibile dall’alto e rappresenta un’affascinante testimonianza dell’architettura militare rinascimentale. Le strade di Karlovac Star sono fiancheggiate da edifici, chiese e piazze che creano un’atmosfera suggestiva e permettono ai visitatori di fare un vero e proprio tuffo nel passato.

Piazza del Conte Josip Jelačić

Una sensazione di pace e serenità ti pervaderà non appena arriverai in questa splendida piazza barocca. Intorno a Piazza del Conte Josip Jelačić, si trovano le antiche residenze di nobili, artigiani e mercanti, oltre alla chiesa della Santissima Trinità, tutte adattate al piano urbanistico a stella. Nella piazza è stata eretta una colonna votiva dedicata alla Madonna per proteggere i cittadini da ulteriori disgrazie dopo l’epidemia di peste avvenuta nel 1691 e che mise in ginocchio la città.

La Cattedrale della Santissima Trinità e il monastero francescano

La Chiesa della Santissima Trinità di Karlovac, costruita a partire dal 1580, è un magnifico esempio di architettura barocca. Nel 1641, i Francescani presero in carico la chiesa costruendo anche il monastero adiacente. La chiesa è ornata da sfarzosi altari dedicati a Sant’Antonio, San Giorgio e San Nicola. Nel 1692 un devastante incendio rovinò buona parte della chiesa ma, nonostante ciò, venne restaurata completamente in tempi record. La chiesa è oggi un importante sito religioso e culturale, aperto ai visitatori.

Museo Civico di Karlovac

Tappa imperdibile per gli amanti di storia, il Museo Civico di Karlovac racconta lo sviluppo della città attraverso una vasta collezione di manufatti, fotografie e documenti offrendo una panoramica approfondita sulla cultura e la storia locale.

Aquatika

Se stai visitando Karlovac con i bambini, o se sei un appassionato di scienze naturali allora non puoi assolutamente perderti Aquatika, l’aquarium di Karlovac, nonché importante centro di ricerca ed educazione dedicato alla vita d’acqua dolce. L’aquarium ospita una varietà eccezionale di specie di creature che popolano abitano i fiumi e i laghi della Croazia. Attraverso esibizioni interattive e informative, il centro mira a educare il pubblico sulla biodiversità locale e sulla conservazione degli ecosistemi acquatici.

Queste sono solo alcune delle attrazioni di Karlovac, tuttavia la città offre ancora molte cose da vedere o da fare a chi decide di dedicarle del tempo per scoprirle.

Immergersi nella cultura del luogo: gli eventi di Karlovac

Strada di Karlovac in Croazia

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Delizioso scorcio di una via di Karlovac

Non c’è miglior modo di scoprire la vita e la cultura di un luogo se non partecipando agli eventi culturali e alle tradizioni che lo animano. Ecco quindi i principali eventi da non perdere a Karlovac per scoprire fino in fondo il suo carattere unico.

  • Karlovac Beer Days: forse il festival più noto di Karlovac, celebrato solitamente a fine agosto. Questo evento celebra la forte tradizione birraria di questa città: potrai assaggiare una varietà di birre locali e internazionali, accompagnato dall’allegria di concerti e altre manifestazioni culturali.
  • Karlovac Music Festival: solitamente tenuto a luglio, è un festival musicale che attira artisti nazionali e internazionali che si esibiscono in un ampio ventaglio di generi musicali.
  • Karlovac Cultural Summer: l’estate a Karlovac si accende di vita, portando con sé numerosi eventi culturali tra cui concerti, spettacoli teatrali, mostre d’arte ed eventi letterari.
  • Christmas Fair: durante il periodo invernale, nella città di Karlovac, luci, profumi e atmosfere natalizie invadono la città per diversi giorni grazie ai mercatini di Natale che offrono decorazioni festive, cibo tradizionale, artigianato locale e spettacoli.
  • Karlovac City Day: il giorno della città di Karlovac, celebrato il 13 luglio, è un’occasione per scoprire tanti eventi culturali, spettacoli e fuochi d’artificio.

Periodo migliore per visitare Karlovac

Se stai organizzando il tuo viaggio a Karlovac ma non sai ancora quando andare, sappi che i periodi migliori per visitare questa città a pochi chilometri da Zagabria sono, senza dubbio, la primavera e l’autunno. Le temperature miti e piacevoli di queste stagioni sono l’ideale per esplorare la città e i suoi dintorni. Se non ami la calca di turisti e il caldo intenso, evita i mesi estivi di luglio e agosto. Tieni presente, però, che in questi mesi la città si anima con numerosi eventi e festival.

Per concludere, Karlovac è una destinazione interessante per tutti quelli che vogliono scoprire una Croazia autentica, lontana dai sentieri battuti dai turisti. Che tu sia interessato alla storia, alla natura o agli eventi culturali e alla movida locale, troverai sempre qualcosa che ti affascinerà in questa splendida città a poca distanza da Zagabria.

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Visitare la fortezza di Skopje: cosa non perdere assolutamente

Chi ha in programma una visita nella capitale della Macedonia molto probabilmente avrà sentito parla della fortezza di Skopje, simbolo militare e di resilienza, è oggi un punto panoramica perfetto per fotografare Skopje dall’alto comprendendo il fiume Vadar. Costruita nel VI secolo e soprannominata Kale, è un autentico simbolo che testimonia la dominazione ottomana (e non solo). Ma perché visitarla? Ecco alcuni suggerimenti, chicche imperdibili e la storia per comprendere meglio la cultura e il passato della capitale macedone.

La storia millenaria della fortezza di Skopje

Prima di cominciare con l’esplorazione del luogo però facciamo un passo indietro: proviamo a scoprire insieme la sua storia. Millenaria e di rilevanza militare, era conosciuta come Kale: si tratta di un termine turco che significa proprio “fortezza” o “castello”. Sicuramente si può captare osservando l’occupazione ottomana che ha dominato la regione, non solo nella struttura architettonica ma proprio nell’impronta culturale e linguistica che poi è comune in tutta la Macedonia del nord.

Iniziano a costruirla durante il periodo bizantino, per poi ampliarla e rinforzarla durante l’occupazione ottomana. Al primo sguardo attirano l’attenzione le mura e le torri imponenti che chiaramente avevano un ruolo puramente difensivo. Nel corso della sua lunga storia però, ha subito diversi assedi e trasformazioni diventando un simbolo di resistenza e resilienza per la città.

Oggi le rovine della fortezza rappresentano un prezioso patrimonio storico e culturale della Macedonia del nord, attirano visitatori da tutto il mondo desiderosi di esplorare ciò che rimane ammirare la magnificenza delle antiche strutture difensive.

Cosa vedere nella fortezza di Skopje?

La fortezza è un labirinto dove le rovine stesse, le mura antiche e le torri raccontano la sua storia e la storia della città stessa. Tra le principali cose da vedere vi suggeriamo di partire proprio dalle mura della fortezza. E poi proseguire con i consigli che troverete in questo articolo.

Le mura di avvistamento della fortezza

Esse sono un esempio straordinario dell’architettura difensiva medievale. Le tecniche di costruzione utilizzate includevano grandi blocchi di pietra calcarea insieme ad altre pietre locali incastrate tra loro. Camminando lungo le mura potrete osservare diverse tecniche di costruzione utilizzate nei vari periodi storici.

Alcune sezioni delle mura della fortezza di Skopje risalgono all’epoca bizantina mentre altre sono state ricostruite durante il periodo ottomano. Le mura offrono protezione alla fortezza e allo stesso tempo vi guideranno offrendovi una splendida vista panoramica sulla città. Oggi molte porzioni di queste mura sono state restaurate per permettere ai turisti di esplorare al meglio la storia e l’architettura preservando allo stesso tempo tutta la loro storicità.

Cosa visitare a Skopje partendo dalla fortezza

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Cosa non perdere all’interno della fortezza di Skopje

Le torri di avvistamento

Le torri di avvistamento della fortezza sono tra le cose da vedere a Skopje, sono state costruite per proteggere ulteriormente la città dagli invasori. Le strutture sono imponenti e permettevano di avvistare da lontano gli invasori. Sono tra le più iconiche e rilevanti del complesso fortificato, costruite in vari periodi della storia della fortezza le torri che vediamo oggi risalgono principalmente al periodo ottomano.  Furono costruite utilizzando pietra calcarea e altri materiali, la costruzione robusta e l’architettura funzionale riflettono le tecniche difensive dell’epoca. Le funzioni principali includevano:  

  • l’osservazione e la sorveglianza, offrendo una vista panoramica permettevano alle guardie di avvistare per tempo potenziali minacce;
  • la difesa militare, le torri infatti servivano anche come postazione per gli arcieri che utilizzando le varie feritoie lungo il tragitto verso la loro sommità potevano colpire gli assalitori;
  • la comunicazione, fungendo anche da punti di segnalazione, venivano infatti usati segnali visivi per comunicare ed avvertire con altre parti della fortezza o con le città vicine.
  • Salite su una delle torri che offrono oggi una vista spettacolare per scattare foto memorabili mentre immaginate la quotidianità dei soldati che una volta erano addetti alla sorveglianza della città da punti strategici.

Gli scavi archeologici

Uno degli aspetti più affascinanti della fortezza di Skopje sono quelli che sono considerati a tutti gli effetti scavi archeologici, questi hanno rivelato reperti risalenti a varie epoche storiche. Alcuni dei reperti rinvenuti includono armi, monete e ceramiche che riflettono la vita quotidiana e le pratiche culturali delle popolazioni che hanno vissuto accanto alla fortezza negli anni.

I reperti  trovati sono visibili presso il museo della città di Skopje, offrono ai turisti e agli appassionati uno scorcio appassionante sulla costruzione e sulla evoluzione delle fortificazioni di Skopje nei secoli.

Cosa vedere nei dintorni della fortezza di Skopje

Sebbene la fortezza sia un’attrazione particolarmente amata, vi suggeriamo di dedicare un po’ di tempo a scoprire anche la città stessa che riserva più di una piacevole sorpresa. Cosa vedere nel centro di Skopje?

L’appena nominato museo della città, che si trova al centro della città ed è ospitato nell’edificio dell’ex stazione ferroviaria, è una delle principali istituzioni culturali della capitale macedone. Offre l’esposizione permanente di ceramiche, monete, armi e oggetti di uso quotidiano, mentre le mostre temporanee esplorano vari aspetti della storia, dell’arte e della cultura della Macedonia del nord.

La piazza Macedonia, la piazza è la più grande di tutto il paese, ospita eventi culturali e politici e le celebrazioni natalizie. Sono presenti i monumenti dedicati ai rivoluzionari Goce Delčev e Dame gruev, dalla piazza dirigetevi verso via Dimitar Vlahov, è una via pedonale splendida da vedere quando i ciliegi sono in fiore e poi verso la casa commemorativa di Madre Teresa.

Il vecchio bazar e i musei, dalla piazza spostatevi verso la sponda orientale del fiume Vardar, nel cuore della città vecchia troverete il vecchio bazar, uno dei mercati più antichi della Macedonia; nello stesso quartiere del vecchio bazar si trovano il museo della Repubblica della Macedonia e il museo di arte moderna.

Monte Vodno e la croce del millennio, situato nella parte sud occidentale di Skopje il monte Vodno è uno dei punti escursionistici più amati dai turisti e dagli amanti di questo sport. Per raggiungere la cima del monte oltre al trekking c’è il millennium bus e successivamente la funivia millennium cross, una volta arrivati in cima lasciatevi incantare dal panorama e dalla magnificenza della croce alta ben 66 metri, una delle croci cristiane più grandi al mondo.

 

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Le 5 spiagge più belle di Fuerteventura

Fuerteventura, è una delle isole meravigliose dell’arcipelago delle Canarie, un’isola rinomata per le sue spiagge mozzafiato, in grado di attirare migliaia di visitatori provenienti da tutto il mondo. Una cosa che sicuramente attira questo numero di visitatori sull’isola sono le sue splendide spiagge, che si affacciano su un mare unico. Si tratta di luoghi ideali grazie alle loro caratteristiche uniche e spettacolari, per chiunque sia alla ricerca di relax, mare e divertimento, fra i paesaggi costieri più belli del mondo.

Playa de Cofete: un parco naturale selvaggio e incontaminato

Playa de Cofete viene spesso considerata la regina delle spiagge di Fuerteventura. Questa spiaggia si trova nella parte meridionale dell’isola, all’interno del bellissimo Parco Naturale di Jandía. Questa spiaggia selvaggia dell’isola è il luogo ideale per chi cerca un contatto diretto con la natura. Cofete è una delle spiagge più incontaminate e spettacolari delle Canarie, che si estende per circa dodici chilometri di sabbia dorata, bagnata dalle acque dell’Oceano Atlantico e dal colore blu profondo.

La bellezza di Cofete risiede nella sua natura incontaminata, un luogo ideale per lunghe passeggiate, per ammirare il tramonto o semplicemente per rilassarsi ascoltando il suono delle onde. Qui si trova anche il misterioso cimitero di Cofete e la leggendaria Villa Winter, una villa tedesca che ha dato origine a numerose storie e leggende sull’isola di Fuerteventura.

Per raggiungere Playa de Cofete il percorse non è tra i più semplici e questo contribuisce a dare maggiore fascino a questo angolo di Fuerteventura. La strada sterrata, che conduce fino alla spiaggia, attraversa diversi paesaggi montuosi ed è in grado di offrire panorami mozzafiato. Uno dei consigli principali per raggiungere questa spiaggia è quello di utilizzare un mezzo adatto a percorsi fuoristrada, 4×4.

Playa de Sotavento, paradiso per i windsurfer

Playa de Sotavento è un’altra spiaggia tra le più belle dell’isola di Fuerteventura e situata nella costa meridionale. È una delle spiagge più famose dell’isola specialmente per gli appassionati di sport acquatici, soprattutto per gli amanti ed i praticanti di windsurf e kitesurf, grazie ai suoi venti costanti e le acque poco profonde. La spiaggia è abbastanza lunga e si estende per circa 9 chilometri.

Playa de Sotavento è facilmente raggiungibile in auto e dispone di diversi parcheggi auto e moto nelle vicinanze ed una volta parcheggiato, sarà possibile raggiungere il mare con una breve passeggiata.

Ogni anno, Playa de Sotavento ospita il campionato mondiale di windsurf e kitesurf, ed attira diversi atleti e appassionati da tutto il mondo. Oltre a questo, si tratta di una spiaggia perfetta per chi è alla ricerca di un luogo dove rilassarsi, grazie alla presenza di lagune che si formano durante la bassa marea, che creano piscine naturali. Inoltre, qui è possibile prendere lezioni di windsurf o kitesurf presso le scuole locali.

Vista aerea della spiaggia di Sotavento sull'isola di Fuerteventura

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Playa de Sotavento a Fuerteventura

Playa de Corralejo: un’oasi di dune e mare cristallino

Playa de Corralejo si trova nella parte settentrionale dell’isola, all’interno del Parco Naturale delle dune di Corralejo, ed è probabilmente la spiaggia più famosa dell’isola di Fuerteventura. Questa spiaggia è famosa per le sue vaste dune di sabbia bianca che si estendono fino al mare turchese, creando uno scenario unico ed affascinante.
La spiaggia di Corralejo è facilmente accessibile in auto ed offre diverse aree di parcheggio lungo la strada ed può essere raggiunta dalla città Corralejo anche tramite una breve corsa in taxi o una passeggiata, che porta direttamente alla spiaggia.

Le attività a Playa de Corralejo sono molteplici e per tutti i gusti. È possibile rilassarsi al sole, ma anche fare snorkeling nelle acque dell’Atlantico oppure esplorare le dune a piedi e scattare foto per ricordi indimenticabili di questa vacanza sull’isola di Fuerteventura. Per i più avventurosi, le dune sono perfette per la pratica del sandboarding.

Playa de Ajuy per un’esperienza storica e naturale

C’è poi la spiaggia di Playa de Ajuy, una spiaggia situata sulla costa occidentale di Fuerteventura, famosa per le sue sabbie nere vulcaniche e le grotte marine, che rendono questo luogo unico agli occhi dei visitatori. Questa spiaggia offre un contrasto affascinante con le altre spiagge dell’isola, grazie alla sua conformazione e la sua ricca storia geologica e culturale. Per raggiungere la spiaggia di Ajuy è possibile raggiungere il pittoresco villaggio di Ajuy, dal quale la spiaggia è a pochi passi di distanza.

A Playa de Ajuy è possibile esplorare le spettacolari grotte marine, formate milioni di anni fa e che rappresentano alcune delle rocce più antiche delle Isole Canarie. Una visita alle grotte è come fare un viaggio nel tempo, a breve distanza dalla spiaggia. Inoltre, per gli amanti della storia e della cultura, è interessante sapere che Ajuy era un antico porto utilizzato dai conquistadores spagnoli.

Vista aerea della spiaggia vulcanica di Ajuy a Fuerteventura

Fonte: iStock

Vista aerea di Playa de Ajuy, Fuerteventura

Un rifugio tranquillo a Playa de Esquinzo

Infine, fra le più belle spiagge di Fuerteventura, c’è Playa de Esquinzo, che si trova  parte sud-ovest dell’isola, ed è probabilmente una delle spiagge più tranquille e meno affollate di Fuerteventura. È caratterizzata da sabbia dorata ed acque limpide, il luogo ideale per chi cerca una vacanza al mare all’insegna di pace e relax, lontano dalle zone più turistiche dell’isola, soprattutto nei periodi di alta stagione, grazie anche alla mancanza di grandi strutture turistiche, che la rende un rifugio perfetto per chi desidera sfuggire alla folla e godersi la natura in pace.

Playa de Esquinzo è perfetta per nuotare e prendere il sole e le sue acque calme sono ideali anche per lo snorkeling. Ci sono diversi sentieri costieri da esplorare per chi vuole alternare un bagno nelle fresche acque dell’atlantico a camminate sulla costa che offrono vedute spettacolari.

Fuerteventura è un’isola unica delle Canarie, in grado di offrire una varietà incredibile di paesaggi costieri, ognuno con il proprio carattere unico ed affascinante. Le sue spiagge bellissime sono luoghi ideali per gli amanti di sport acquatici, come kitesurf o windsurf, per chi vuole esplorare la natura attraverso lunghe camminate o semplicemente per chi è alla ricerca di un luogo tranquillo dove rilassarsi e sfuggire dal caos quotidiano. Queste spiagge di Fuerteventura hanno qualcosa di unico da offrire e creeranno ricordi indelebili per adulti e bambini.

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Zagabria, i luoghi da non perdere nella capitale croata

Zagabria, capitale della Croazia, è una città che sorprende e conquista con il suo fascino discreto e la sua atmosfera vivace. Un mix perfetto di storia, arte, cultura e sapori che la rende una meta ideale per un weekend o una vacanza più lunga. Da eleganti piazze e affascinanti musei a maestosi parchi e cimiteri storici, ogni angolo racconta una storia e ogni visita promette una sorpresa. Ecco i luoghi da visitare e le esperienze da non perdere per chi desidera immergersi nella cultura croata e scoprire i tesori nascosti di questa gemma europea.

Piazza Ban Jelačić

Piazza Ban Jelačić rappresenta il fulcro della cultura e della società croata. Situata nel centro nevralgico della città, rappresenta il punto d’incontro tra la Città Alta (Gornji Grad) e la Città Bassa (Donji Grad). Costruita a metà del XIX secolo, durante l’Impero austro-ungarico, la piazza è un tripudio di stili architettonici, che spaziano dal neoclassico al secessionista, tra cui spiccano il Palazzo Municipale in stile neogotico e il palazzo Zrinjski con la sua facciata barocca. Al centro troneggia la statua imponente del Bano Josip Jelačić, figura storica croata a cui la piazza è dedicata, eretta nel 1866 e rimossa durante il periodo comunista per poi essere restaurata nel 1990.

Considerata il “salotto di Zagabria”, Piazza Ban Jelačić è un luogo brulicante di attività: artisti di strada intrattengono i passanti, i tavolini dei bar e caffè si riversano sui marciapiedi nelle giornate di sole, mentre i negozi invitano allo shopping. La piazza è inoltre palcoscenico di eventi e manifestazioni durante tutto l’anno, dai mercatini natalizi alle concerti estivi.

Cattedrale dell’Assunzione della Beata Vergine Maria

La Cattedrale dell’Assunzione della Beata Vergine Maria, svetta maestosa come simbolo della città e capolavoro dell’architettura neogotica. Dedicata all’Assunzione di Maria e ai re Stefano I e Ladislao I, rappresenta l’edificio religioso più alto della Croazia, dominando il panorama con le sue guglie gemelle che sfiorano i 108 metri d’altezza.

Costruita originariamente nel XIII secolo, ha subito numerosi restauri e ricostruzioni, assumendo l’attuale aspetto neogotico in seguito al terremoto del 1880. La facciata principale, ricca di ornamenti e sculture, incanta con il suo portale riccamente decorato e le due torri campanarie.

All’interno, la cattedrale rivela un’atmosfera solenne e suggestiva, impreziosita da pregevoli opere d’arte come altari neogotici in marmo, vetrate colorate e l’imponente organo con oltre 6.000 canne, uno dei più grandi e rinomati d’Europa. Tra le opere d’arte custodite all’interno, un posto d’onore spetta alla tomba di Alojzije Stepinac, controverso arcivescovo croato.

Chiesa di San Marco

La Chiesa di San Marco, situata nel quartiere storico di Gradec, circondata da edifici storici come il Parlamento croato e il Palazzo del Governo, è uno degli edifici religiosi più iconici e riconoscibili della città. Costruita nel XIII secolo e successivamente ristrutturata, presenta un’interessante fusione di stili, dal romanico al tardo gotico, fino al barocco e neogotico. L’elemento distintivo della chiesa è senza dubbio il suo caratteristico tetto policromo, realizzato con tegole smaltate che raffigurano gli stemmi di Croazia, Dalmazia, Slavonia, e della città di Zagabria.

L’ingresso principale della chiesa è ornato da un magnifico portale gotico del XIV secolo, decorato con statue che raffigurano dodici apostoli e San Marco. L’interno della chiesa conserva opere d’arte di notevole valore, tra cui dipinti di maestri croati, sculture di Ivan Meštrović e un altare maggiore barocco. L’atmosfera all’interno è solenne e suggestiva, perfetta per un momento di raccoglimento e contemplazione.

Chiesa di San Marco, Zagabria

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Chiesa di San Marco, Zagabria

Mercato Dolac

Situato nel cuore di Zagabria, a metà strada tra la Città Alta e la Città Bassa, il mercato Dolac è un’esperienza sensoriale da non perdere per chiunque voglia immergersi nell’autentica cultura locale e assaporare i sapori tradizionali della Croazia. Fondato nel 1930, è noto per la sua vivace atmosfera e per la vasta gamma di prodotti freschi in vendita, oltre che come punto di incontro per gli abitanti di Zagabria, che lo frequentano quotidianamente per fare la spesa. Fin dal primo mattino, nella parte superiore all’aperto, sotto i caratteristici ombrelloni rossi, si vendono frutta, verdura, fiori e altri prodotti agricoli provenienti da tutte le regioni della Croazia.

La parte inferiore, situata in un’area coperta, ospita invece macellerie, pescherie e bancarelle di formaggi, salumi, miele e prodotti tipici. Il Dolac è il luogo ideale per gustare un pasto veloce e delizioso. Tra le bancarelle si possono trovare numerosi stand che offrono specialità tipiche come il ćevapčići (salsicce grigliate), il burek (torta salata) e i deliziosi strudel ripieni di frutta. Accompagnati da un bicchiere di vino locale, questi piatti semplici rappresentano l’essenza della gastronomia croata.

Museo della Città di Zagabria

Fondato nel 1907 e ospitato in un ex convento di suore clarisse risalente al XVII secolo, il Museo della Città di Zagabria presenta una vasta collezione di oltre 75.000 oggetti che raccontano la storia di Zagabria dall’epoca romana ai giorni nostri. Le mostre includono reperti archeologici, documenti storici, opere d’arte, fotografie e modelli architettonici che illustrano lo sviluppo urbano, la vita quotidiana, gli eventi storici e le tradizioni della città. Un’attenzione particolare è dedicata al terremoto del 1880, un evento significativo che ha profondamente influenzato l’architettura e l’urbanistica di Zagabria. Il museo offre anche esposizioni temporanee, attività educative e programmi culturali, che lo rendendono una destinazione ideale per chi desidera comprendere a fondo l’identità e l’evoluzione di Zagabria attraverso i secoli.

Parco Maksimir

Inaugurato nel 1794, il Parco Maksimir è il più antico e uno dei più grandi parchi pubblici della città. Questo vasto spazio verde si estende per oltre 300 ettari con una ricca varietà di paesaggi naturali, tra cui prati, boschi, laghi e sentieri ombreggiati. Progettato in stile paesaggistico inglese, ospita numerosi elementi architettonici e scultorei, tra cui padiglioni, ponti e gazebo.

È anche sede del Giardino Zoologico di Zagabria, uno dei più antichi d’Europa, che attrae famiglie e visitatori di tutte le età. Maksimir è il luogo ideale per passeggiate, jogging, picnic e attività all’aperto, offrendo anche aree gioco per bambini e punti di ristoro. La sua biodiversità e bellezza naturale ne fanno una destinazione amata tanto dagli abitanti locali quanto dai turisti, rappresentando un’oasi di pace e bellezza nel cuore di Zagabria.

Torre Lotrščak

La Torre Lotrščak, situata nella storica area di Gradec, è uno dei monumenti più iconici e ben conservati della città. Costruita nel XIII secolo come parte delle fortificazioni difensive, aveva il compito di proteggere la porta meridionale della città. Il nome “Lotrščak” deriva dal termine croato “lotr”, che significa ladro e in passato si riferiva al segnale di chiusura delle porte cittadine per avvisare i cittadini del coprifuoco. Oggi, la torre è famosa per il suo cannone, chiamato “Grički top,” che spara un colpo ogni giorno a mezzogiorno, una tradizione che risale al 1877 e segna il tempo per gli abitanti di Zagabria. Dall’alto della torre, accessibile salendo una stretta scala interna, si gode una splendida vista panoramica sulla città.

Museo delle Relazioni Interrotte

Il Museo delle Relazioni Interrotte è una delle attrazioni più uniche e affascinanti della città. Fondato dagli artisti croati Olinka Vištica e Dražen Grubišić, è dedicato agli oggetti simbolici lasciati dalle relazioni amorose finite. Ogni oggetto esposto è accompagnato da una storia personale, spesso toccante o commovente, scritta dall’ex proprietario. La collezione comprende una vasta gamma di oggetti, dai più comuni come lettere e fotografie, ai più insoliti come vestiti e manufatti di vario genere, che raccontano ciascuno un frammento di vita e di emozione.

Il museo offre una prospettiva intima e universale sulle relazioni umane, toccando temi di amore, perdita e guarigione. Vincitore di numerosi premi, il Museo delle Relazioni Interrotte ha anche ispirato esposizioni itineranti in tutto il mondo. La sua capacità di connettere le esperienze personali con il pubblico globale lo rende un luogo di riflessione e comprensione profondamente umana.

Cimitero di Mirogoj

Il Cimitero di Mirogoj, situato ai piedi del monte Medvednica a Zagabria, è uno dei più suggestivi e significativi cimiteri d’Europa. Inaugurato nel 1876, è stato progettato dall’architetto austriaco Hermann Bollé, noto per le sue opere neogotiche e neo-rinascimentali. Mirogoj è famoso per i suoi imponenti portici, le cupole verdi e le mura di mattoni coperti di edera, che creano un’atmosfera di solenne tranquillità. Il cimitero è un luogo di sepoltura per persone di tutte le fedi, riflettendo la diversità religiosa e culturale della Croazia.

Tra le tombe si trovano monumenti di figure illustri, tra cui politici, artisti, scienziati e scrittori, che hanno contribuito alla storia e alla cultura croata. Mirogoj non è solo un luogo di riposo eterno, ma anche un parco memoriale e un museo a cielo aperto, dove i visitatori possono passeggiare tra viali alberati e scoprire la storia di Zagabria attraverso le lapidi e i monumenti commemorativi.

Teatro Nazionale Croato

Il Teatro Nazionale Croato è un simbolo di prestigio culturale e artistico della Croazia. Inaugurato nel 1895 dall’imperatore Francesco Giuseppe I, l’edificio è un capolavoro dell’architettura neo-barocca, progettato dagli architetti viennesi Ferdinand Fellner e Hermann Helmer. Il teatro celebra la ricca tradizione artistica del paese ospitando spettacoli di vario genere, tra cui opere liriche, balletti, concerti e rappresentazioni teatrali, svolgendo un ruolo centrale nella vita culturale della città. L’interno è sontuosamente decorato con stucchi dorati, affreschi e lampadari imponenti, offrendo un’esperienza visiva straordinaria. Il Teatro Nazionale Croato è anche sede di importanti eventi e festival frequentati da artisti di fama internazionale.

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Parigi di notte è magica: gli itinerari imperdibili

Straordinaria di giorno, incantata con le luci infuocate del tramonto e sorprendente la sera, Parigi è semplicemente meravigliosa in ogni momento della giornata. Perché lei è romantica e illuminata, intellettuale e misteriosa, bellissima come solo lei sa essere.

Se Parigi è la città più poetica e spettacolare da visitare durante il giorno, aspettate il tramonto, quando il sole lascia spazio alla luna e le prime luci della sera si accendono: è così che la Ville Lumière si trasforma e mostra il suo vestito migliore, quello delle migliaia di luci che la rendono protagonista di uno spettacolo incantevole in cui lasciarsi trasportare.

Riscopri tutta la magia di Parigi dopo il calar del sole e lasciati meravigliare dalla sua vivace e allo stesso tempo romantica vita notturna, per innamorarti un’altra volta dell’intramontabile città delle luci, vestita con il suo abito più elegante.

Parigi di notte: la magia della città delle luci

Ha ispirato artisti, scrittori e illuminati, filosofi e letterari, poeti e pittori. Eppure anche attingendo a tutta l’eredità che ci hanno lasciato gli altri, non riusciremmo a descrivere l’immensità di una città artistica e sofisticata, ricca di storia, di tesori architettonici, di fascino e di mistero. Anche un caffè o una semplice passeggiata a Parigi sanno trasformarsi in un’esperienza. E poi ci sono le cattedrali e i musei, le vie dello shopping e quelle dell’alta moda.

La Ville Lumière è sorprendente. Lei che è chiamata così perché è stata la patria dell’illuminismo, ma anche una delle prime città europee ad aver portato le luci tra le strade. Ed è proprio quando queste si accendono, di notte, che inizia la magia. Non è un caso che la capitale francese abbia ottenuto il primo posto nella classifica delle città più belle di notte.

Cosa fare a Parigi di notte: itinerari e cosa vedere assolutamente

Quando il sole lascia spazio al crepuscolo si riscoprono i due volti migliori di Parigi, quello romantico ed elegante, ma anche quello vivace e frizzante. Lo spettacolo inizia proprio quando le strade e i quartieri di Parigi si illuminano gradualmente creando un’atmosfera magica.

La capitale della Francia di notte risplende e vale la pena di essere vissuta, proprio come quel film di Woody Allen che ci ricorda che quando l’orologio segna la mezzanotte, qui, nella città delle luci, tutto è possibile.

Scopri cosa fare a Parigi di notte e quali sono i migliori itinerari per non perdersi il migliore spettacolo di luci notturno di questa splendida città dall’anima elegante.

Passeggiare lungo le vie illuminate, tra i palazzi storici e le rive della Senna

Il modo migliore per scoprire la Parigi notturna è camminando accompagnati dalle luci del tramonto che infuocano i monumenti iconici della capitale francese. Iniziando dagli Champs-Elysées con il loro imponente Arc de Triomphe, si percorre la strada che non dorme mai e si attraversano i bellissimi Jardins de Tuileries fino raggiungere il Louvre e ammirare la piramide dorata che illumina il piazzale del museo.

L’itinerario che conduce alla scoperta dell’anima serale di Parigi prosegue attraversando uno dei ponti più romantici della città, il Pont des Arts, con una splendida vista sull’Île de la Cité.

Dalla Rive Gauche è possibile osservare la bellezza della Cattedrale di Notre-Dame, silenziosa e magica, e poi via lungo la Senna per ammirare gli edifici, le attrazioni e i tipici negozi parigini. Un itinerario, quello notturno, che passa inevitabilmente anche per i magici ponti della città, tra i quali l’imponente Pont Alexandre III e il più antico, il Pont Neuf.

Un itinerario diverso, che parte sempre dall’Arc de Triomphe, è quello che porta al simbolo di Parigi, la Tour Eiffel. Passeggiando lungo una delle strade che si aprono a raggiera dall’arco monumentale, si raggiunge la place du Trocadero, sulla Rive Droite della Senna, che apre la vista sulla colossale torre in ferro costruita nel 1889.

Il bellissimo Pont Neuf di notte a Parigi

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Pont Neuf

Ammirare la Tour Eiffel di notte

Una volta che le luci della notte dominano la città, fermatevi davanti alla Torre Eiffel e tenete d’occhio l’orologio perché il momento migliore per osservarla in tutto il suo splendore corrisponde proprio alle ore serali. Allo scoccare di ogni ora, per 5 minuti, la struttura regala uno spettacolo di più di 20mila luci che la fanno brillare nel buio. Ma è all’una di notte che le luci scintillanti si accendono un’ultima volta (per circa 10 minuti) per dare a tutti la buonanotte più magica e suggestiva.

Lo spettacolo magico della Tour Eiffel illuminata

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Tour Eiffel

Esplorare Parigi dall’alto: Tour de Montparnasse, Tour Eiffel e Montmartre

Se scoprire Parigi camminando tra le sue vie illuminate è un’esperienza suggestiva, non potete perdervi lo spettacolo mozzafiato della vista della città dall’alto. Panorami splendidi mostrano la Ville Lumière nei suoi colori migliori, quelli che la rendono un quadro variopinto in cui palazzi, monumenti e boulevard spiccano quasi come infuocati dalle calde luci notturne.

Tra i migliori punti panoramici dai quali lasciarsi ammaliare da tanta bellezza, ci sono sicuramente la Tour Montparnasse, con la sua terrazza a 200 metri di altezza aperta fino alle 23.30 durante l’estate, la Tour Eiffel, la cui sommità tocca quasi i 300 metri e regala una vista incredibile a 360° sulla città più romantica del mondo, e infine Montmartre.

È proprio dalla collina che spicca nella parte Nord di Parigi che la città regala una delle viste più suggestive e romantiche: dopo una passeggiata tra le tipiche viuzze del quartiere di Montmartre, tra artisti di strada e atelier, sedetevi sulle scalinate che fronteggiano la basilica del Sacre Coeur illuminate dagli eleganti lampioni parigini, e lasciatevi stupire dalla trasformazione della città, punteggiata da migliaia di luci che si accendono man mano che il chiarore del giorno lascia spazio all’oscurità della notte.

Splendida vista su Parigi da Montmartre

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Vista notturna su Parigi da Montmartre

Fare una crociera notturna sulla Senna

Le calme acque della Senna fanno da sfondo a un’altra esperienza memorabile per scoprire il volto notturno più magico di Parigi. Le numerose crociere messe a disposizione seguono il fiume che attraversa la città e costeggiano alcuni delle più importanti attrazioni storico-artistiche della Ville Lumière.

Coloro che vogliono trascorrere una serata romantica con vista sulla Tour Eiffel illuminata, sul Louvre e su Notre Dame, possono prenotare uno dei “bateau mouche” (il tipico battello parigino) che offrono ai propri ospiti anche una squisita cena a lume di candela.

Notre Dame de Paris illuminata dalle luci della sera a Parigi

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Notre Dame de Paris

Assistere a uno spettacolo del Moulin Rouge

Uno dei simboli indiscussi della vita notturna parigina è senza dubbio il Moulin Rouge, risalente alla Belle Époque del 1889 e reso ancor più celebre dall’omonimo film.

In un viaggio alla scoperta di Parigi durante la notte, una tappa qui è d’obbligo, sia per ammirare la rossa facciata esterna con le suggestive pale illuminate, ma anche per assistere a uno dei suoi iconici spettacoli di cabaret.

Ma il Moulin Rouge, situato nel quartiere di Pigalle ai piedi di Montmartre, non è l’unico teatro parigino in cui seguire questo genere di spettacoli, parte della cultura sociale e urbana della città, tra cabaret, Burlesque, Cancan e tanto divertimento. Tra gli altri locali famosi troviamo anche il Crazy Horse, il Lido e il Paradis Latin, costruito da Gustave Eiffel nel cuore del Quartiere Latino.

L'intramontabile Moulin Rouge di Parigi

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Moulin Rouge

Tour notturno di Parigi in autobus panoramico

Parigi è una grande città e girarla interamente a piedi in una serata può risultare faticoso. Ecco allora un’alternativa alle passeggiate o alla crociera sulla Senna: il tour serale in autobus panoramico. A bordo del mezzo si attraversano le vie principali della Ville Lumière e i suoi monumenti più rappresentativi splendidamente illuminati.

Riscoprire la musica classica all’Opéra Garnier

Non può mancare una tappa al teatro lirico più grande d’Europa: l’Opéra Garnier, nel IX arrondissement. Con lo splendido soffitto dipinto da Chagall, il luogo che ha ispirato “Il fantasma dell’Opera” regala emozioni uniche ascoltando la musica classica.

Ma anche altri teatri parigini sono veri e propri templi della musica, come l’Opéra Bastille nel XII arrondissement, e l’Olympia, poco distante e raggiungibile attraversando il boulevard des Capucines.

Ascoltare musica Jazz nel Quartiere Latino

Parigi ha tante sfaccettature e una delle più spettacolari è la sua anima jazz. Nelle ore serali recatevi nel Quartiere Latino, a sud dell’Ìle de la Cité: qui troverete numerosi locali in cui godere di una piacevole serata immersi nell’atmosfera della musica jazz. Tra i più celebri troviamo Le Caveau de la Huchette, Le Caveau des Oubliettes, Aux Trois Mailletz e Le Petit Journal Saint Michel, a due passi dal bellissimo Jardin du Luxembourg.

Spostandovi invece nel 1° arrondissement, a poca distanza dal Centre Pompidou, troverete il locale Le Duc des Lombards, il più rinomato jazz club che ospita i maggiori artisti del genere.

Passare una notte al museo nel cuore di Parigi

Entrare in un museo la sera è un’esperienza da provare almeno una volta nella vita. Nella quiete della notte le gallerie, che espongono le più importanti opere d’arte al mondo, acquistano un fascino speciale.

Recatevi allora al Museo d’Orsay il giovedì, fino alle 21.45, per ammirare i capolavori degli impressionisti, oppure al Centre Pompidou, sempre il giovedì fino alle 23, per immergervi nella più grande collezione di arte moderna e contemporanea del Vecchio Continente.

Anche il Mémorial de la Shoah e il Musée du Luxembourg propongono aperture più lunghe fino alle 22.00, rispettivamente il giovedì e il lunedì. Per ammirare invece le opere del Musée d’Art Moderne in notturna e in totale tranquillità, potrete entrare fino alle 22.00 ogni giovedì, mentre il sabato l’orario di apertura si allunga fino alle 20.00. E il Louvre? Anche uno dei musei più famosi e visitati al mondo pratica orari prolungati, il mercoledì e il venerdì fino alle 21.

La suggestiva piramide del museo del Louvre illuminata al tramonto

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Louvre al tramonto

Vivere Parigi di notte tra locali, ristoranti e discoteche

L’aspetto di Parigi più frizzante e vivace si assapora tra i locali e i ristorantini che riempiono di vita le vie del centro storico. Da provare il celebre Ice Kube, primo e unico bar costruito completamente in ghiaccio, oppure uno dei tanti bistrot e cocktail bar che animano le serate parigine, come l’Harry’s Bar, che ha ospitato anche Hemingway e Sartre, lo Sherry Butt dalle luci soffuse oppure La Bellevilloise, luogo che mescola la vita notturna con la cultura e l’arte.

E chi vuole divertirsi a ritmo di musica fino alle prime luci dell’alba può recarsi in una delle discoteche del centro città, come il famoso Rex Club, santuario della musica elettronica, e il T7, tra i locali più apprezzati dai parigini.

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Chiesa di Boyana: splendido Patrimonio UNESCO vicino a Sofia

Nascosta tra le fronde degli alberi dei boschi ai piedi del monte Vitosha, a pochi chilometri dal cuore di Sofia, si trova la piccola Chiesa di Boyana, una rara gemma medievale dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1979. Mentre da fuori può sembrare una chiesa come un’altra, al suo interno si cela un tesoro artistico di grande pregio: un ciclo di dipinti risalenti al XIII-XIV secolo, celebri per la loro bellezza e dettaglio senza tempo. Ecco tutto quello che devi sapere sulla Chiesa di Boyana, vicino a Sofia.

Storia della Chiesa di Boyana

La storia della Chiesa di Boyana si divide in varie fasi: la sezione più antica – la chiesa orientale – è una piccola chiesa costruita alla fine del X e all’inizio dell’XI secolo. Nel corso dei secoli successivi, la chiesa è stata oggetto di ampliamenti e restauri, primo fra tutti quello sponsorizzato dal sebastocratore Kaloyan nella metà del XIII secolo. Kaloyan voleva trasformare la piccola chiesetta in una prestigiosa cappella di famiglia dando vita, di fatto, alla seconda sezione – adiacente alla chiesa orientale – costituita da due piani con il sepolcro di famiglia al piano terra e una cappella di famiglia al piano superiore. L’ultima sezione fu costruita grazie alle donazioni della comunità locale nella metà del XIX secolo.

Gli affreschi della Chiesa di Boyana vicino Sofia

Affresco sul soffitto della Chiesa di Boyana a Sofia

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Splendidi affreschi medievali nella Chiesa di Boyana vicino Sofia

Una volta varcata la porta della piccola chiesa di Boyana è impossibile non restare a bocca aperta. Tutte le pareti della chiesa sono completamente ricoperti da meravigliosi affreschi, i quali costituiscono uno dei più straordinari esempi di arte medievale balcanica sopravvissuti fino ai giorni nostri. Realizzati tra il XIII e il XIV secolo, il nome dell’autore che li ha realizzati è andato perduto, cancellato da secoli di storia trascorsi; un fatto che rende ancora più affascinante la scoperta di questa gemma nascosta nei pressi di Sofia. Chiunque fosse l’artista, le sue mani sono state in grado di creare un’opera senza eguali. Ciò che rende questi affreschi così eccezionali è l’impressionante cura del dettaglio: le figure umane sono dipinte con precisione anatomica sorprendente, i colori intensi sono ben conservati e le espressioni nei volti dei protagonisti sembrano entrare in sintonia con chi li osserva. Ogni scena biblica racconta una storia diversa: dalle narrazioni della vita di San Nicola e altre figure religiose, fino a episodi tratti dal Vecchio e Nuovo Testamento. Gli affreschi della Chiesa di Boyana non sono solo una testimonianza dell’abilità artistica dei maestri medievali bulgari, ma anche una testimonianza preziosa che riflette la vita spirituale dell’epoca. A rendere questi dipinti ancora più eccezionali è la perfetta conservazione degli stessi, frutto di anni di lavori di restauro.

Visitare la Chiesa di Boyana: informazioni utili

Per organizzare al meglio la tua visita alla Chiesa di Boyana consigliamo di visitare il sito della struttura in modo da ottenere informazioni sempre aggiornate sugli orari di visita e le disponibilità. Tuttavia, ecco alcune informazioni che ti possono servire nell’organizzare la visita questa imperdibile tappa.

  • Apertura al pubblico: la chiesa è aperta tutti i giorni ma gli orari variano di stagione in stagione. Da novembre a marzo è possibile visitare la chiesa dalle 9:00 alle 17.30 (ultimo orario di acquisto del biglietto alle ore 17:00); da aprile a ottobre l’orario di visita va dalle 9:30 alle 18.00 con l’ultimo orario disponibile per l’acquisto del biglietto alle 17.30.
  • Come raggiungerla: puoi raggiungere la chiesa prendendo l’autobus 64 dalla stazione della metropolitana di Vitosha e scendendo alla fermata “Chiesa di Boyana”. Il viaggio dura circa 30 minuti, segnato da viste panoramiche sui dintorni di Sofia. In alternativa, puoi prendere un taxi o, se stai facendo un viaggio on the road, puoi raggiungerla con la tua macchina.
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Vita notturna a Bilbao, movida e divertimento nella città basca

La movida in Spagna ha un sapore diverso e non solo perché gli spagnoli, si sa, amano fare festa. Il termine ‘movida’ nasce a Madrid alla fine degli anni ’70 come movimento sociale e artistico in un clima di euforia e libertà esploso in seguito alla caduta del regime dittatoriale di Francisco Franco. In molte città spagnole questa voglia di vivere la notte in modo speciale non è cambiata nel corso del tempo, anzi. Bilbao ne è l’esempio perfetto.

Lo scenario notturno di Bilbao vanta una movida piuttosto vivace e animata, con una ricca e variegata offerta di locali, dai caffè ai pintxos bar fino alle discoteche dove trascorrere l’intera notte all’insegna del divertimento. In questa guida troverete una lista dei locali più cool di Bilbao – e dei Paesi Baschi – e le mete imperdibili dello svago per tutti i gusti.

Le zone principali della movida di Bilbao

La movida di Bilbao, specie nel weekend, inizia all’ora dell’aperitivo e si protrae fino alle prime luci dell’alba. Le principali mete del divertimento si trovano nelle zone centrali della città, come il Casco Viejo, pieno di locali e club con musica e drink per tutti i gusti, oppure nelle vie intorno a Plaza Nueva, frequentate principalmente dai più giovani, in cui si trovano deliziosi localini molto trendy, ottimi per gustare uno spuntino a base di pintxos accompagnati da txikito, bicchierino di vino secondo l’uso locale, o zurito, come chiamano in città la birra servita nel tipico bicchiere.

Casco Viejo: il centro storico

Questo quartiere è situato nel centro storico ed è il luogo ideale dove alloggiare se state organizzando un viaggio a Bilbao all’insegna della movida notturna. Da qui, infatti, potrete raggiungere i migliori locali tranquillamente a piedi perché le strade pedonali sono piene di bar e ristoranti. Sono diversi gli indirizzi da segnare, in primis il Mercato de la Ribera, il più grande mercato coperto di tutta Europa ideale non solo per mangiare durante il giorno, ma anche per fare aperitivo o per il dopo cena perché aperto fino a mezzanotte.

Chi è alla ricerca di una serata particolare non può perdersi gli eventi organizzati all’interno di Bilborock, uno spazio multifunzionale (qui vanno in scena concerti, opere teatrali, serate cinematografiche) creato all’interno di una chiesa sconsacrata del XVII secolo. Tra i bar, invece, i più popolari del quartiere sono Cafè Bar Bilbao, dallo stile Belle Époque e con una vasta selezione di pintxos e cocktail, e il pub K2 aperto dal 1984.

Pintxos Bilbao

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Le tipiche pintxos di Bilbao

Indautxu: il quartiere più elegante

Bello ed elegante, il quartiere di Indautxu fa parte del distretto di Abando. Qui troverete l’atmosfera perfetta se desiderate una serata alla moda e rilassata in un cocktail bar o all’interno di locali costosi ed esclusivi. La parte più vivace è sicuramente Calle Licenciado Poza, ricca di locali dove bere una birra o assaggiare i famosi pintxos. Se cercate una discoteca, non perdete la Sala Marquee o la Sala Moma Bilbao, mentre se preferite un bar con terrazza, ricercato e curato, segnatevi Yandola, e per un aperitivo più tranquillo il pub Sir Winston Churchill.

Via Mazarredo: la zona più vivace

Questa via, situata nel quartiere di Abandoibarra (dove si trova il Museo Guggenheim, per intenderci), è considerata la più vivace grazie ai tanti bar e locali presenti, perfetti per una serata all’insegna del divertimento adatta veramente a tutti. Dal Kafè Antzokia, un centro culturale in cui ascoltare concerti live di musica pop, rock e reggae, all’Azkena, un meraviglioso locale dove apprezzare musica rock sia spagnola che basca, fino alle discoteche come il Back&Stage e il Da Vinci.

Altri locali, bar e discoteche da non perdere

Il Cotton Club è un pub famoso soprattutto per le serate di musica dal vivo, blues, jazz e per le esibizioni dei DJ internazionali. Tra le discoteche, invece, c’è l’affollatissimo Mao Mao Beach, situato nell’ex area portuale di Bilbao, una delle discoteche più frequentate dai giovani della città con serate animate da famosi DJ nazionali e internazionali.

Per chi ama la musica jazz, una delle location più famose e suggestive è il Bilbaina Jazz, considerato il tempio del genere. Senza dimenticare il Sala BBK, un centro polifunzionale all’avanguardia dedicato all’arte e alla musica: numerosi i concerti jazz che si svolgono qui, oltre a serate blues e rock. Inoltre, nella sala, ogni anno va in scena il Bilbao BBK Live, la manifestazione musicale che, nel mese di luglio, raduna musicisti e cantanti internazionali.

Per gli appassionati di musica classica, i grandi centri culturali di Bilbao offrono spazi multifunzionali che uniscono musica, arte e cultura. Nella splendida cornice del quartiere Arsenal si trova lo storico Teatro Arriaga, che propone un ricco programma di concerti, opere liriche e balletti, mentre nel famoso Palazzo dei Congressi e della Musica, Euskalduna, progettato da due archistar spagnole, Federico Soriano e Dolores Palacios, si possono seguire i concerti di musica classica della Bilbao Orkestra Sinfonikoa, l’orchestra sinfonica locale.

Cafe Bar Bilbao

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Il famoso Cafe Bar Bilbao

Feste in barca ed eventi

Se visitate Bilbao d’estate e state cercando una serata particolare, prenotate una delle famose feste in barca sul fiume Nervión. Tutti i sabati, la compagnia Bilboats organizza feste sopra i suoi battelli: in un tour della durata di 75 minuti potrete ballare a suon di musica e godervi il servizio di bar e catering ammirando la città da un punto di vista privilegiato.

Nell’ultima settimana di agosto, inoltre, si celebra la Semana Grande, la festa popolare in onore della Madonna di Begoña. Per nove giorni, i festeggiamenti animano le strade e le piazze della città in un tripudio di danze, canti, sfilate, spettacoli e concerti di musica tradizionale basca, mentre le vie, lungo il fiume Nervión, sono affollate di bancarelle e stand culinari con cibi e bevande della migliore tradizione basca e spagnola.