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Cosa conviene comprare a Nizza

La regina della Costa Azzurra“, è così che viene definita Nizza, con le sue architetture Art Déco e con il suo delizioso lungomare affacciato sulle acque cristalline del Mediterraneo. Questa è una delle città più amate in Francia anche perché offre l’esperienza giusta per ogni tipologia di viaggiatore, da chi vuole rilassarsi a chi preferisce un turismo attivo fatto di trekking, pedalate in bicicletta e sport acquatici.

È davvero facile innamorarsi della città natale di Garibaldi e chiunque desidera portarsi a casa un souvenir che racchiuda il tempo trascorso tra le sue iconiche strade e no, meglio non toccare i ciottoli! Questi vengono usati specificatamente per contrastare l’erosione delle spiagge e salvaguardare una delle zone più belle della città. Per aiutarvi a scegliere il prodotto giusto da acquistare abbiamo stilato una lista mettendo in evidenza quelli che rappresentano al meglio i colori e sapori provenzali, oltre che lo spirito elegante di Nizza.

Olio d’oliva, spezie e frutta candita

C’è chi mette in valigia le calamite e chi preferisce fare scorta di alimenti gustosi e genuini. Se appartenete alla seconda categoria non potete perdervi l’olio d’oliva più buono di Nizza e dintorni. Quello prodotto dal 1868 dalla famiglia Alziari, un’azienda che punta alla più alta qualità, è considerato uno dei migliori e può essere acquistato in una delle due sedi, in rue Saint François de Paule e in Boulevard de la Madeleine. Qui troverete non solo olio d’oliva in tutti i formati, ma anche tanti altri prodotti e accessori, dai cosmetici ai prodotti per la casa realizzati in legno d’ulivo.

Gli amanti dei dolci non possono non fare tappa nella boutique Maison Auer, gestita dalla stessa famiglia da ben cinque generazioni e specializzata nella produzione di frutta candita, dolci e cioccolata, o da Confiserie Florian, anche loro in attività da oltre 100 anni. Se invece sono le spezie quello che state cercando, oltre ai mercati cittadini, fate un salto nel negozio Girofle et Cannelle, dove troverete anche rum aromatizzati e un’infinita tipologia di pepe. Se non avete spazio in valigia o viaggiate con un bagaglio a mano, vi farà piacere sapere che questa e altre boutique locali possiedono anche siti online dal quale acquistare i prodotti che preferite una volta tornati a casa.

Saponette e profumi

Le botteghe artigianali della città, distribuite soprattutto nella parte vecchia di Nizza, vendono alcuni dei prodotti più caratteristici della Provenza e della Francia. Le ceramiche, i cestini realizzati in legno d’ulivo, le stoffe e le famose saponette all’odore di lavanda. Per evitare di incappare in produzioni industriali, consigliamo di perdersi tra i profumi di Fragonard, un laboratorio/atelier attivo dal 1968 specializzato nella produzione di saponette e profumi. Qui potrete richiedere anche una visita guidata per scoprire il dietro le quinte di questo fragrante mestiere.

Negozio saponette Nizza

Fonte: iStock

Classico negozio di saponette a Nizza

Oggetti d’antiquariato

Se siete arrivati in macchina e siete appassionati del vintage e degli oggetti d’antiquariato, Nizza è il paradiso che fa per voi. Sono tanti i negozi e i mercatini dove trovare accessori e soluzioni d’arredamento unici per personalizzare la vostra casa. A due passi dalla vecchia Nizza troverete il regno dell’antiquariato nelle vie Antoine-Gautier, Emmanuel-Philibert, Catherine-Ségurane e Martin-Seytour: gallerie d’arte, negozi e rigattieri sono affiancati da atelier più moderni creando un’esperienza di shopping davvero unica.

Da non perdere è anche il mercato delle pulci, situato nella zona del porto e allestito negli ex capannoni dei pescatori. Anche se non desiderate comprare qualcosa, consigliamo comunque di farci un salto perché l’atmosfera è particolare, arricchita dai tanti murales che donano un tocco di colore in più alle mura tra gli stand. Il lunedì, invece, il posto da non perdere è Cours Saleya, dove il classico mercato ortofrutticolo lascia spazio a quello dell’antiquariato ricco di pizzi, porcellane, soprammobili e lampade Art Déco.

Negozi dove fare shopping

Nizza è una meta conosciuta anche per lo shopping d’alta moda: i negozi più lussuosi si trovano non lontano dalla Promenade des Anglais, nelle vie rue Paradis, Longchamp, Alphonse Karr e nei viali de Suède e Verdun. Tra un negozio e l’altro non dimenticate di alzare lo sguardo per ammirare i meravigliosi edifici di questo quartiere, tra palazzi borghesi della Belle Époque di fine ‘800 e quelli in stile Art Déco. Altri negozi, boutique e gioiellerie si trovano nel cuore della città, nella zona di Place Masséna e Avenue Jean Médecin, un’area movimentata sia durante il giorno che soprattutto la sera.

Oltre alle vie del centro, Nizza propone anche grandi centri commerciali perfetti per chi cerca offerte convenienti per fare i propri acquisti, come la galleria Nicetoile. Qui troverete circa 100 negozi con marchi internazionali e di lusso, articoli sportivi, prêt-à-porter o articoli per la casa da acquistare come souvenir o per fare un regalo. Un altro indirizzo da segnare sulla mappa sono le Les Galeries Lafayette e il Polygone Riviera, situato nella vicina Cagnes-sur-Mer e con tanti negozi all’aperto.

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Mausoleo di Galla Placidia: la storia del prezioso tesoro di Ravenna

Tra i tesori storici italiani più belli c’è sicuramente il Mausoleo di Galla Placidia, un edificio che custodisce i mosaici più antichi di Ravenna. Tra i monumenti paleocristiani riconosciuti Patrimonio UNESCO insieme ad altri sette edifici, tra i quali il Battistero Neoniano e la Basilica di Sant’Apollinare Nuovo, il mausoleo è oratore silenzioso delle vicende storiche, politiche e religiose che interessarono la città. Non è un caso, infatti, che un monumento di tale bellezza fu costruito proprio qui.

Ravenna, infatti, su decisione dell’imperatore Onorio, fu la prima capitale dell’Impero Romano d’Occidente (AD 402), poi nota in Italia come la capitale ostrogota e bizantina. Quando si ricopre un ruolo così importante bisogna esserne all’altezza. Come tanti altri imperi desiderosi di mostrare al mondo la propria magnificenza, anche Ravenna decise orgogliosa di costruire nuovi palazzi, chiese e battisteri, tutti splendidamente decorati. Uno di questi fu il Mausoleo di Galla Placidia: scopritelo insieme a noi in questo articolo.

Perché fu costruito il Mausoleo di Galla Placidia

Non esistono documenti certi sulla funzione e sull’identità di chi commissionò il Mausoleo di Galla Placidia quindi, per questo racconto, ci affideremo alla tradizione ampiamente accettata dagli ambienti accademici. Risalente al V secolo d.C., il monumento fu costruito vicino alla Chiesa di Santa Croce, alla quale era collegato tramite un portico, oggi andato perduto. La protagonista di questa storia, da come avrete intuito dal nome, è Galla Placidia, figlia di Teodosio e sorella dell’imperatore Onorio, oltre che imperatrice reggente per conto del figlio Valentiniano III.

Dal carattere intenso e particolare, nonché fervente cristiana e committente artistica, particolarmente attiva nell’edificazione delle chiese, fece costruire il mausoleo per esservi sepolta insieme al fratello e al marito Costanzo III. Sfortunatamente i suoi desideri non si avverarono perché mori a Roma, nel 450, e lì fu sepolta all’interno del Mausoleo Onoriano, un tempo annesso all’antica basilica paleocristiana di San Pietro. La storia termina con una leggenda: il suo corpo imbalsamato sarebbe stato trasferito a Ravenna a seguito dei funerali, dove vi rimase fino al 1577, quando un visitatore, avvicinandosi con una candela alle vesti della donna, le diede fuoco.

Mausoleo di Galla Placidia

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I mosaici all’interno del Mausoleo di Galla Placidia

Le caratteristiche del mausoleo: interni ed esterni

Se la storia è incerta, la bellezza del Mausoleo di Galla Placidia è reale, anche se da fuori non sembrerebbe. Gli esterni del monumento, costruiti seguendo una pianta a croce latina, infatti, sono realizzati in semplice laterizio e presentano un’estetica sobria e modesta. Ornato da arcate cieche in tutte le pareti, le uniche decorazioni visibili sono quelle all’ingresso, dove sono presenti rami di vite, grappoli d’uva e due felini. Questa struttura modesta rappresenta il vivere del buon cristiano, semplice nell’apparenza esterna e ricco nell’anima.

E gli interni lo sono per davvero, ricchi di colori sgargianti e luminosi! Le decorazioni musive dal sapore orientale (basti pensare all’influenza di Costantinopoli) ricoprono tutte le pareti e il soffitto, conquistando chiunque varchi la soglia del mausoleo. I mosaici, uno dei più importanti esempi di questa tecnica decorativa in Italia, sono stati realizzati con l’idea di creare un luogo di riposo sacro e incantevole che ricordava da una parte la bellezza del cielo stellato e, dall’altra, raccontava episodi biblici importanti e le fasi dell’antica liturgia funebre cristiana. Queste sono, per esempio, la domanda di purificazione, la processione, la purificazione dal peccato, la via del Vangelo, la deposizione del corpo e l’accoglienza dell’anima in Paradiso.

Descrizione dei mosaici: le scene e le figure rappresentate

Sopra l’ingresso del Mausoleo di Galla Placidia troverete la raffigurazione del Buon Pastore, mentre nella lunetta opposta San Lorenzo che si avvia al martirio. In quelle laterali, invece, sono rappresentate coppie di cervi che si abbeverano, un’immagine proveniente da un passo di un celebre Salmo (XLII, 1-2): “Come il cervo si abbevera alla fonte, così la mia anima anela a te, o mio Dio“. Sulla cupola ci sono coppie di apostoli in adorazione, tra i quali San Pietro e San Paolo, mentre ai loro piedi troviamo delle colombe. Una grande croce dorata domina la cupola, decorata con stelle e caratterizzata da un blu intenso, tra i colori principali della decorazione.

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Dublino a piedi, 6 zone da vedere: itinerari fai da te

Dublino è la vibrante capitale dell’Irlanda, una città che si presta meravigliosamente ad essere esplorata a piedi dai propri visitatori, di tutte le età. Si tratta di una città ricca di storia, cultura e fascino, ed offre un mix perfetto fra antichità e modernità nel Paese irlandese. Camminare per le strade della capitale significa scoprire angoli nascosti, vivere ed immergersi nell’atmosfera unica dei suoi quartieri ed immergersi nella quotidianità dei suoi abitanti. Ecco sei zone imperdibili di Dublino, per un itinerario fai da te per vivere al meglio la città e scoprire i suoi angoli più famosi a piedi.

Temple Bar: il cuore pulsante della vita notturna

Temple Bar è senza dubbio uno dei quartieri più famosi di Dublino. Con le sue stradine acciottolate, i pub storici e le gallerie d’arte, rappresenta il centro della vita culturale e notturna della città irlandese. Iniziare la passeggiata da qui è l’ideale, precisamente da Ha’penny Bridge, un pittoresco e affascinante ponte pedonale che collega le sponde del fiume Liffey. Da qui, è possibile immergersi nel dedalo di vie che compongono il quartiere di Temple Bar.

Passeggiando per il quartiere, inoltre, non si potrà fare a meno di notare l’iconico Temple Bar Pub, un luogo imperdibile per gli amanti della musica dal vivo e, soprattutto, dell’iconica birra Guinness. Per gli appassionati d’arte, fare una sosta alla Gallery of Photography e al National Photographic Archive, che ospitano mostre temporanee di fotografi irlandesi ed internazionali, può quasi ritenersi d’obbligo. Concludere la visita del quartiere con una cena in uno dei tanti ristoranti tipici della zona, dove poter gustare piatti della tradizione irlandese, sarà sicuramente il modo ideale per terminare la giornata.

Vista esterna del famoso The Temple Bar nel centro di Dublino, omonimo quartiere storico della capitale irlandese

Fonte: iStock

The Temple Bar nel centro di Dublino

Grafton Street e St. Stephen’s Green: shopping e relax nel cuore della città

Grafton Street è la via dello shopping per eccellenza della capitale d’Irlanda. Si tratta di una vivace strada pedonale, costellata da diversi negozi di moda, grandi magazzini e boutique di lusso, ma anche di numerosi artisti di strada che creano un’atmosfera allegra e dinamica, che accompagna i visitatori durante la passeggiata lungo la via.

Alla fine di Grafton Street, si trova il parco pubblico di St. Stephen’s Green, un luogo incantevole dove potersi rilassare dopo una giornata passata alla scoperta della città di Dublino. Questo spazio verde, risalente al diciassettesimo secolo, è il luogo ideale per una passeggiata tranquilla o un picnic. Tra i diversi laghetti, aiuole fiorite e statue commemorative, il parco di St. Stephen’s Green offre un’oasi di pace nel cuore della capitale irlandese.

Trinity College e il Book of Kells, per un tuffo nella storia

Il Trinity College è una delle istituzioni accademiche più prestigiose al mondo ed una tappa obbligata per chi visita la città di Dublino. Venne fondato nel 1592 e da allora, questo antico collegio universitario, ospita al suo interno il celebre Book of Kells, un manoscritto miniato risalente all’Ottocento d.C. e che rappresenta uno dei tesori più preziosi dell’Irlanda.

L’ingresso al campus universitario è libero, quindi è possibile passeggiare liberamente tra gli edifici storici ed i rigogliosi giardini che lo colorano. La visita alla Old Library, la vecchia libreria del Trinity Collegge, dove è esposto il Book of Kells, è a pagamento, ma vale assolutamente la pena non perdere la possibilità di osservare questo reperto storico così importante. Dopo aver ammirato il manoscritto, da non perdete l’occasione di esplorare la Long Room, una spettacolare sala di lettura che ospita oltre 200.000 volumi antichi.

Foto interna della Long Room, famosa sala lettura all'interno dell'antico Trinity College della città di Dublino

Fonte: iStock

Long Room, sala lettura all’interno del Trinity College

Il quartiere georgiano di Dublino: eleganza ed architettura

Per un tuffo nell’eleganza del diciottesimo secolo, bisogna dirigersi verso il quartiere georgiano di Dublino. Questa zona della città, caratterizzata da edifici storici in stile georgiano e con le tipiche porte colorate, è una delle più affascinanti della capitale. Per visitare questo quartiere a piedi, si consiglia di iniziare l’itinerario da Merrion Square, una piazza circondata da splendide case georgiane.

Passeggiando per le vie del quartiere, non si deve perdere l’occasione di visitare la National Gallery of Ireland, uno dei musei più famosi della città di Dublino e che ospita una vasta collezione di opere d’arte europee ed irlandesi. L’itinerario continua verso Fitzwilliam Square, un’altra piazza georgiana perfettamente conservata, e dalla quale godere di una vista delle eleganti facciate delle case storiche. Per gli appassionati di storia e letteratura, non può mancare una sosta alla casa natale di Oscar Wilde, situata proprio a Merrion Square.

Il quartiere dei Docklands: modernità ed innovazione

Il quartiere dei Docklands rappresenta il volto moderno ed innovativo della città di Dublino. Questa zona, che un tempo fu un’area portuale in decadenza, è stata completamente riqualificata negli ultimi decenni ed oggi ospita grattacieli, uffici di grandi aziende tecnologiche e spazi culturali contemporanei, che si possono facilmente visitare a piedi. Il tour parte dai Grand Canal Docks, dove poter ammirare l’architettura moderna durante una lunga e piacevole passeggiata lungo il canale.

In questo quartiere è possibile visitare anche il Bord Gáis Energy Theatre, un imponente teatro che ospita spettacoli internazionali di teatro e musica, famoso in tutto il Paese. Per gli amanti di scienza e tecnologia, da non perdere il Science Gallery, un museo interattivo che esplora le connessioni tra scienza, arte e design, adatto a tutti.

Phoenix Park: natura e tranquillità

Phoenix Park è uno dei parchi urbani più grandi d’Europa. Si tratta di un vero e proprio polmone verde per la città di Dublino. Questo vasto spazio verde offre numerose ai visitatori per passeggiate, picnic e attività all’aria aperta. All’interno del parco, sarà possibile trovare anche attrazioni come lo Zoo di Dublino e la residenza presidenziale Áras an Uachtaráin.

In questo quartiere, si può partire per un tour a piedi dal Phoenix Monument, un obelisco situato nel cuore del parco cittadino. Da qui, sarà possibile seguire uno dei tanti sentieri che attraversano il parco, immergendosi nella natura ed osservando daini e scoiattoli. Per gli amanti della storia e della cultura irlandese, a Phoenix Park si può visitare Magazine Fort, una fortezza del diciottesimo secolo situata al suo interno.

Dublino è una città unica, che si può visitare a piedi, permettendo ai visitatori di scoprire ogni suo angolo nascosto e di vivere appieno la sua atmosfera. Da Temple Bar con la sua vivace vita notturna, al tranquillo Phoenix Park, passando per il prestigioso Trinity College e i moderni Docklands, ogni quartiere offre qualcosa di speciale. Organizzare un itinerario fai da te è semplice e permetterà di muoversi a vostro ritmo, assaporando ogni istante di questa affascinante città. Buon viaggio e buona scoperta di Dublino!

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Corsica Idee di Viaggio spiagge trenini Viaggi viaggiare

Viaggio in Corsica: in spiaggia col trenino

Dove trovare spiagge incantevoli e calette nascoste senza dover noleggiare un’auto o lottare per un parcheggio? La risposta è sì. Questo posto si trova in Corsica, e qui è possibile raggiungere spiagge paradisiache viaggiando su un trenino. Questa esperienza unica dell’isola corsa non solo offre panorami mozzafiato, ma conduce i visitatori anche in luoghi che altrimenti, viaggiando in altri modi, non si sarebbe potuto osservare. Ecco una guida dettagliata su come esplorare la Corsica attraverso il trenino U Trinighellu.

Il fascino del trenino della Corsica

Il trenino della Corsica, noto anche come “U Trinighellu” in lingua corsa, è molto più di un semplice mezzo di trasporto. Questo treno turistico, infatti, permette di ammirare paesaggi incredibili della Corsica, dalle montagne interne alle coste frastagliate che si affacciano sul Mar Tirreno, passando per villaggi suggestivi e pittoreschi. La sua rete ferroviaria è considerata una delle più spettacolari d’Europa ed un’esperienza assolutamente da non perdere in questa terra.

Itinerari principali del “U Trinighellu”

La rete ferroviaria corsa si suddivide in tre principali linee:

  • Ajaccio-Bastia: questa tratta del trenino attraversa l’isola della Corsica da ovest a nord, offrendo viste spettacolari sulle montagne e sulla natura incontaminata;
  • Bastia-Calvi: si tratta di un percorso ferroviario che costeggia la costa settentrionale, passando per spiagge incantevoli e villaggi costieri;
  • Ponte Leccia-Calvi: infine, questa linea si snoda attraverso la regione della Balagne, famosa per i suoi paesaggi pittoreschi e le sue spiagge dorate e che si trova a nord-ovest dell’isola.
Rotaie sul mare lungo la costa settentrionale della Corsica

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Rotaie sul mare lungo la costa della Corsica

Quali spiagge della Corsica si possono raggiungere in trenino?

Viaggiare in trenino in Corsica consente di raggiungere facilmente alcune delle spiagge più belle dell’isola. Fra queste spiagge è possibile visitare:

Spiaggia di Calvi, la più famosa spiaggia corsa

La spiaggia di Calvi è una delle più famose dell’isola ed è facilmente raggiungibile grazie alla linea ferroviaria che collega la città di Bastia a Calvi. Questa lunga distesa di sabbia fine è l’ideale per famiglie e coppie che intendono visitare questa costa in trenino. Le acque cristalline e la vista sulla cittadella di Calvi rendono questo luogo perfetto per rilassarsi e godersi il sole.

La spiaggia d’Aregno

Tra la città di Calvi e L’Île-Rousse, a nord della Corsica, si trova Algajola, una piccola località con una spiaggia meravigliosa: la spiaggia d’Aregno. Il treno ferma proprio vicino nelle immediate vicinanze della spiaggia, rendendo l’accesso ai visitatori estremamente comodo. Questa spiaggia è perfetta per chi cerca un mix di relax e attività acquatiche, data la possibilità di praticare sport come il windsurf e lo snorkeling.

La spiaggia bianca di Île-Rousse

L’Île-Rousse è una località famosa per le sue spiagge di sabbia bianca ed il suo mare color turchese. Anche questa stazione ferroviaria è a pochi passi dalla spiaggia principale, e ciò la rende una scelta eccellente per una giornata di mare e relax, per un bagno rigenerante dopo un viaggio in trenino o in camper alla scoperta della Corsica, immersi nella natura . È possibile anche esplorare il mercato locale e assaporare le delizie culinarie corse.

Vista dall'alto delle rotaie nei pressi della spiaggia di Île-Rousse in Corsica

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Vista dall’alto delle rotaie nei pressi della spiaggia di Île-Rousse

La spiaggia di Lozari

Tra L’Île-Rousse e Calvi, scendendo alla fermata Belgodère, si può facilmente raggiungere la spiaggia di Lozari. Questa ampia spiaggia sabbiosa è una località meno affollata rispetto alle altre, una scelta ideale per chi cerca tranquillità e spazi aperti in Corsica. Le acque di questa spiaggia settentrionale dell’isola sono perfette per il nuoto e la vista sulle colline circostanti aggiunge un tocco di bellezza naturale.

Consigli per un viaggio perfetto in trenino in Corsica

Organizzare un viaggio in Corsica in spiaggia col trenino richiede un po’ di pianificazione e seguire alcuni accorgimenti potrebbe far di questo itinerario un’esperienza unica ed indimenticabile.

Sicuramente, sarà necessario pianificare in anticipo tutti gli spostamenti. Importante, soprattutto durante il periodo di alta stagione, controllare gli orari dei treni e pianificate le fermate in anticipo, data la grande affluenza di turisti sull’isola e sulle sue spiagge. La rete ferroviaria corsa non è molto frequente, quindi è importante sapere quando e, soprattutto, dove prendere il treno.

Per esplorare i dintorni delle spiagge, oltre a godersi il mare e le sue bellissime spiagge, la scelta ideale in Corsica è quella di dedicare del tempo ad esplorare i villaggi e le città lungo la tratta ferroviaria del “U Tiringhellu”. La Corsica è ricca di storia, cultura e delizie culinarie che meritano di essere scoperte e proprio per questo pianificare con cura le soste fra le principali città ed immergersi nella cultura locale.
Le principali fermate sono: Ajaccio, la città natale di Napoleone Bonaparte, che può essere considerato come il punto di partenza ideale per il viaggio in trenino verso le spiagge della Corsica, Corte, situata nel cuore della Corsica, con un ricco patrimonio culturale e storico, Ponte Leccia, che è un importante snodo ferroviario che collega le linee principali, da cui è possibile raggiungere le spiagge del nord e della costa occidentale, e, infine, Calvi, con la sua cittadella affacciata sul mare e la lunga spiaggia sabbiosa, una delle destinazioni più affascinanti della Corsica.

Storia del trenino della Corsica

Il trenino della Corsica ha una storia affascinante. Venne, infatti, costruito nel diciannovesimo secolo ed ha svolto negli anni un ruolo cruciale nel collegare le varie regioni dell’isola, rendendo più accessibili le aree interne e promuovendo lo sviluppo economico della Corsica. Oggi, è diventato un’attrazione turistica amata non solo per la sua funzionalità ma anche per il suo valore storico e per la possibilità di osservare paesaggi naturali unici del Mediterraneo.

Il viaggio in trenino in Corsica, alla scoperta dei suoi luoghi imperdibili, è adatto a tutti i visitatori, dalle famiglie con bambini agli avventurieri solitari. La comodità di poter raggiungere le spiagge senza lo stress della guida rende questa esperienza ideale per chiunque voglia godersi una vacanza rilassante e avventurosa allo stesso tempo.

La Corsica è un’isola che incanta con la sua bellezza naturale e la sua cultura affascinante. Viaggiare verso le spiagge col trenino corso è un modo unico e sostenibile per esplorare questa perla del Mediterraneo. Non resta che preparare lo zaino, prendere una mappa della rete ferroviaria corsa e partire alla volta della Corsica.

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Cosa vedere a Lourdes, dove si trova il santuario mariano

È il 1858 quando la quattordicenne pastorella Bernadette Soubirous sperimenta l’apparizione della Vergine Maria nella grotta di Massabielle a Lourdes, tra i Pirenei francesi. Da questo momento in poi, apparizione dopo apparizione, questa grotta ha catturato l’immaginario collettivo dei fedeli diventando un luogo sacro, meta di pellegrinaggi e destinazione prediletta del turismo religioso. Ogni anno, infatti, questa cittadina di circa 14.000 abitanti, il cui nome in lingua occitana è tradotto in Lorda, accoglie milioni di visitatori provenienti da tutto il mondo.

I fedeli rendono omaggio alla santa e alla Vergine visitando il famoso Santuario Mariano Notre-Dame di Lourdes, oltre che recandosi in Rue Bernadette Soubirous, dove si trovano la casa natale Le Moulin Lacadé e il museo a lei dedicato che ricostruisce le testimonianze delle apparizioni. Quello verso Lourdes è un viaggio spirituale, ma ci sono anche altre mete da non perdere nei dintorni, rendendo la città il punto di partenza ideale per scoprire alcune delle bellezze naturali francesi.

Il Santuario della Madonna di Lourdes

Situata a sud ovest della Francia, nella regione Occitania del Dipartimento di Hautes-Pyrénées (degli Alti Pirenei), la città di Lourdes ospita il famoso Santuario Mariano Notre-Dame, un luogo mistico e di contemplazione visitato ogni anno da milioni di fedeli. Non immaginatevi un semplice edificio religioso, bensì un complesso che si estende su una superficie di 52 ettari e all’interno del quale ci sono 22 luoghi di culto. Quelli più visitati sono sicuramente la Grotta di Massabielle, dove sono avvenute le apparizioni, la Basilica di San Pio X e la Basilica di Notre-Dame du Rosaire. In totale vi occorrono circa 3 ore per visitare tutto il complesso, escludendo eventuali messe e celebrazioni.

La Grotta di Massabielle

Il luogo più conosciuto e rappresentativo di Lourdes è sicuramente la Grotta di Massabielle, dove si trova la cavità in cui è apparsa per la prima volta la Vergine Maria a Bernadette – e successivamente per altre 18 volte sempre nello stesso posto – presentandosi dicendo “Io sono l’Immacolata Concezione”. Sul fondo della grotta potrete osservare la fonte miracolosa, comparsa dal nulla durante la nona apparizione: si tratta di una sorgente di acqua potabile, bevuta da molti pellegrini, alcuni dei quali affermano di aver ottenuto guarigioni. A tal proposito, a Lourdes esiste un ufficio chiamato Lourdes Medical Bureau che ha il compito di verificare e valutare i singoli casi e darne comunicazione alla Chiesa. L’acqua di Lourdes, utilizzata per alimentare le fontane del santuario, è gratuita e accessibile a tutti.

Grotta a Lourdes

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Pellegrini pregano nella Grotta di Massabielle

La chiesa di Bernadette e le basiliche

Di fronte alla grotta troverete la Chiesa di Bernardette, costruita nel 1988 nel punto in cui la giovane contadina si trovava nel giorno dell’ultima apparizione. Proseguendo la visita fra le varie costruzioni religiose giungerete all’area dedicata alle tre basiliche, costruite nella seconda metà del XIX secolo e nella prima metà del XX secolo. Queste sono la Basilica sotterranea di San Pio X, maestosa per le sue straordinarie dimensioni e per le vetrate in gemmail, il vetro colorato; la Basilica di Nostra Signora del Rosario, realizzata in stile romanico bizantino e ricoperta da 2.000 m² di mosaici; la Basilica dell’Immacolata Concezione, riconoscibile dalla grande guglia e dalle vetrate che raccontano gli eventi di Lourdes.

Uscendo dalle basiliche, fate caso ad alcune aree indicate come piscine dove migliaia di fedeli, e in particolare di ammalati, si recano per bagnarsi con la speranza di guarire o semplicemente per devozione. Al santuario vengono celebrate ogni giorno due processioni, quella eucaristica e la benedizione dei malati, da Pasqua a fine ottobre. La famosa fiaccolata, invece, considerata come il momento clou della giornata, si svolge ogni sera alle 21 durante lo stesso periodo.

Cosa vedere a Lourdes oltre il santuario

Non tutti i luoghi da vedere a Lourdes sono legati alla religione. A dominare sulla città c’è la fortezza di Chateau-Fort che, dall’alto della sua posizione, offre una vista privilegiata sul santuario mariano e sui Pirenei. Rappresenta l’esempio perfetto di una fortificazione pedemontana pirenaica, di quelle costruite dall’XI al XIX secolo, e custodisce al suo interno un museo dedicato alle arti e alle tradizioni popolari del territorio.

A soli 23 chilometri da Lourdes potrete raggiungere Bagnères-de-Bigorre, dove si trova un rinomato centro termale, mentre percorrendo qualche chilometro in più in direzione sud vi addentrerete nella Catena dei Pirenei, dove fra le località più importanti da visitare ci sono Cauterets e Luz Ardiden, destinazioni amate soprattutto durante l’inverno grazie alla presenza di impianti sciistici. Dalla zona dei Pirenei potete raggiungere anche un’altra destinazione, perfetta per gli appassionati di bicicletta: la Luz-St-Sauveur, dove si trova la strada D918 che si “arrampica” lungo i tornanti del Col du Tourmalet, protagonista di una delle salite più impegnative del Tour de France.

Per chi desidera godere di viste mozzafiato senza scalare nessuna montagna, il Pic du Jer è la meta perfetta: qui si aprirà davanti a voi un panorama a 360 gradi che abbraccia le cime dei Pirenei, le città di Lourdes e Tarbes, il santuario, il lago e la valle del Gaves. Questo punto panoramico è accessibile a tutti grazie a una comoda funivia.

Città di Lourdes

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Vista dall’alto della città di Lourdes

Come arrivare a Lourdes

Situata a 8 ore da Parigi, la città di Lourdes può essere raggiunta facilmente atterrando all’aeroporto di Tarbes-Lourdes, a circa 15 chilometri di distanza dal centro abitato. Sono molti i visitatori che scelgono di servirsi anche di autobus o treni per arrivare a Lourde: dall’Italia il viaggio ha una durata di circa 15 ore dal confine di Ventimiglia.

Il periodo migliore per visitare Lourdes è sicuramente l’estate poiché le temperature massime si registrano attorno a valori compresi tra i 25-26 gradi, mentre le minime si mantengono tra i 13 e i 14 gradi, in particolare il mese di luglio risulta essere quello meno piovoso e la posizione vicino alle montagne garantisce una leggera brezza che rende gradevoli le giornate più calde.

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Cosa fare a Thirasia, incantevole isola vulcanica di Santorini

Un luogo fermo nel tempo quello di Thirasia, l’isola vulcanica che tutti vedono, ma che pochi decidono di visitare. Situata proprio davanti a Santorini, l’isola custodisce l’anima più autentica delle Cicladi: se ormai da decenni le altre isole attirano sempre più turisti grazie al mare splendido e ai tramonti indimenticabili, e vengono considerate a tutti gli effetti una delle mete estive più amate d’Europa, Thirasia rappresenta un’eccezione.

Thirasia è la seconda isola per estensione dell’arcipelago di Santorini, anche se originariamente faceva parte della grande isola di Strongili, crollata durante l’eruzione minoica. L’eruzione creò un gruppo di isole (che comprende Santorini, Palea e Nea Kameni) e l’iconica caldera che le collega. Pur condividendo la medesima geologia vulcanica di Santorini, non ha subito lo stesso sviluppo turistico delle sue vicine…e per fortuna! Non è una meta per tutti, ma un luogo adatto soprattutto ai viaggiatori che possono apprezzarne la paciosità e i ritmi altrove dimenticati.

Con poco più di 260 abitanti, l’isola accoglie chiunque abbia voglia di rallentare e scoprire con calma le sue bellezze naturali. Togliete l’orologio dal polso e preparatevi a salpare verso la tranquillità e la vita lenta di Thirasia.

Cosa vedere sulla piccola isola di Thirasia

Secondo la mitologia, l’isola prese il nome dalla figlia più giovane del re Thera, Thirasia, alla quale fu donata l’isola per costruire il suo grandioso palazzo. Un luogo bello e tranquillo, soprattutto se visto dalla prospettiva di chi visita Santorini, una meta altrettanto splendida, ma famosa per la sua atmosfera vivace e per la vita notturna, che durante i mesi estivi diventa frenetica ed esplosiva. Dimenticate il volto mondano e giovanile delle altre isole e preparatevi a immergervi in uno scenario diverso dove assaporare la cultura greca nella sua deliziosa semplicità, tra piccole chiese e taverne dove provare le migliori specialità a base di pesce.

Manolas, la città principale

Il paese principale dell’isola è quello di Manolas, contraddistinto dal fascino tipico di un piccolo centro marittimo del Mar Egeo. Situato sulla costa orientale, ospita qualche tipico edificio greco, con le caratteristiche casette bianche e basse e con le graziose chiesette sopra le quali pende la vegetazione lussureggiante della macchia mediterranea. Strade strette e piccoli negozi locali completano lo scenario, insieme al porticciolo e ai pescatori, dove si respira l’atmosfera quieta di un tempo.

A Manolas troverete piccole taverne ideali per gustare un pranzo a base di frutti di mare. Le taverne, dalle mura bianche e infissi blu come da tradizione cicladica, propongono i sapori più autentici della Grecia perché i piatti sono preparati solo con ingredienti locali, spesso coltivati negli orti degli stessi proprietari. Non stupitevi se sarete gli unici seduti su una terrazza affacciata sul mare, insieme a qualche abitante dell’isola, perché è proprio in queste situazioni che è racchiuso il fascino di Thirasia.

Insalata greca

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Insalata greca tradizionale

Gli altri villaggi dell’isola

Sull’isola ci sono anche altri villaggi. A circa 1 chilometro da Manolas, dirigendovi verso l’entroterra, troverete il paese di Potamos: costruito su un burrone, ospita poche case in pietra e due chiese, l’Agios Dimitrios e la colorata Panagia Yatrissa. Caratteristico è il villaggio disabitato di Agrilia, dal quale si gode di un panorama mozzafiato, mentre sulla costa opposta si trova il villaggio di Riva, dotato di un piccolo porto dove approdano i traghetti che arrivano dalle altre isole dell’arcipelago e con una bella chiesetta, quella di Aghia Irini.

Restando in tema di chiese, seppur di piccole dimensioni, l’isola possiede ben 20 edifici religiosi ortodossi di dimensioni e architettura diverse, testimonianza della fede dei suoi abitanti. Quelle più grandi sono il San Costantino a Manolas e il San Demetrio a Potamos.

Le spiagge di Thirasia

Non esistono spiagge vere e proprie sull’isola, caratterizzata da piccole e affascinanti calette che rendono la costa estremamente frastagliata e scenografica. Potete nuotare con più facilità nel villaggio di Riva, dove l’acqua non è particolarmente profonda, o accanto al porto di Korfos, dove attraccano i traghetti. In entrambi i casi troverete acque cristalline e pulite come nel resto dell’arcipelago. Se siete appassionati di immersioni e snorkeling, non dimenticate di portare con voi una maschera perché il fondale marino aspetta solo di essere scoperto.

Quando andare a Thirasia e come arrivare

Dal punto di vista climatico, l’isola di Thirasia presenta un clima gradevole, mite, ventilato e decisamente meno afoso rispetto a quello della Grecia continentale. Nei mesi invernali l’arcipelago di Santorini gode di temperature temperate, tendenzialmente superiori ai 10°C, mentre in estate le temperature massime si aggirano intorno ai 30°C. Thirasia presenta un paesaggio incontaminato, baciato da un clima favorevole e piacevolissimo, e i suoi piccoli antichi villaggi permettono ai visitatori di assaporare l’atmosfera sospesa e arcaica della Grecia insulare durante tutto l’anno. Tuttavia, i mesi ideali per visitare Thirasia e Santorini in generale sono maggio-giugno e settembre-ottobre.

Per arrivarci potete partecipare a un tour di mezza giornata o intera, oppure prendere una barca più piccola per essere più flessibili con gli orari. I traghetti partono da due porti: da quello di Ammoudi, Oia (traversata di 10-15 minuti) e da quello di Athinio (traversata di 40 minuti.

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Le sei città sul fiume più belle d’Italia

L’Italia, con la sua ricchezza storica, culturale e paesaggistica, offre una miriade di destinazioni da sogno per i viaggiatori di tutto il mondo. Tra le più affascinanti, ci sono le città attraversate da fiumi, che spesso sono state culle di civiltà e centri di commercio. In questo articolo, esploreremo alcune delle città sul fiume più belle d’Italia, ognuna con la propria storia unica e paesaggi mozzafiato.

Bassano del Grappa e il Brenta: fra tradizione ed innovazione

Bassano del Grappa, situata nel cuore del Veneto, è una città incantevole, che viene attraversata dal fiume Brenta. Il Ponte degli Alpini, o Ponte Vecchio, venne progettato dal celebre architetto Andrea Palladio e rappresenta il simbolo della città, in grado di offrire una vista spettacolare sul fiume e sulle montagne circostanti. Bassano del Grappa, oltre alla sua bellezza, è famosa per la produzione della grappa, distillato tipico italiano, ed ospita numerose distillerie dove è possibile degustare questo liquore.

Il centro storico, con le sue stradine lastricate e le piazze animate, è perfetto per tutti i visitatori alla ricerca di una giornata di relax fra le vie cittadine. Da non perdere l’opportunità di visitare il Museo Civico, una struttura al cui interno viene ospitata una ricca collezione di opere d’arte, e di gustare i piatti tipici della cucina veneta nei ristoranti locali.

Firenze e l’Arno: un capolavoro rinascimentale

Firenze è la culla del Rinascimento ed è una delle città italiane più iconiche d’Italia, di cui il fiume Arno ne è il cuore pulsante. Attraversando il centro storico del capoluogo toscano, è possibile osservare l’Arno ed i diversi panorami, indimenticabili ed unici, che questo fiume è in grado di offrire. Consigliata una passeggiata sulle rive soprattutto al tramonto, quando i ponti e gli edifici si tingono di tonalità dorate. Il più famoso dei ponti di Firenze è senza dubbio il Ponte Vecchio, con le sue famose ed antiche botteghe di orafi, che sembrano sospese sull’acqua. Passeggiare lungo le rive dell’Arno significa immergersi nella storia d’Italia, tra palazzi rinascimentali, chiese gotiche e musei che custodiscono capolavori inestimabili. La Galleria degli Uffizi, ad esempio, con la sua incredibile collezione d’arte, è una tappa obbligata per i visitatori della città, così come il Duomo di Santa Maria del Fiore, che con la sua imponente cupola domina la città.

Il borgo di Valeggio sul Mincio in Veneto

Valeggio sul Mincio è un incantevole borgo situato nella regione del Veneto, piccola cittadina celebre per la sua posizione suggestiva sulle rive del fiume Mincio e per la sua atmosfera fiabesca. Questo piccolo gioiello italiano è noto soprattutto per il suo ponte visconteo, una maestosa e antica struttura medievale, che attraversa il fiume e offre panorami mozzafiato agli abitanti locali ed i visitatori del borgo.

Il cuore di Valeggio sul Mincio è il Parco Giardino Sigurtà, uno dei parchi più belli d’Europa, all’interno del quale i visitatori possono passeggiare tra fioriture spettacolari, laghetti suggestivi e prati verdi. Valeggio è anche famoso per la sua tradizione culinaria, in particolare per i tortellini, noti come “nodi d’amore,” che rappresentano un’attrazione irresistibile per gli amanti della buona cucina italiana. Passeggiare per le stradine di Valeggio del Mincio, tra antiche case in pietra e botteghe artigiane, è come fare un tuffo nel passato, in un luogo dove il tempo sembra essersi fermato.

Vista aerea del borgo di Valeggio sul Mincio al tramonto, in Veneto

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Vista aerea dell’antico borgo di Valeggio sul Mincio, in Veneto

Ferrara e il Po: un viaggio nel Rinascimento

Per un viaggio nel tempo, nell’epoca del Rinascimento, la città di Ferrara è il luogo ideale da visitare per tutti gli amanti dell’arte, della storia e della cultura italiana. Il suo centro storico della città è perfettamente conservato, quasi fosse sospeso nel tempo.

Il fiume Po, che scorre nelle vicinanze, ha svolto un ruolo fondamentale nello sviluppo della città durante l’epoca del Rinascimento. La città è famosa, infatti, per il suo Castello Estense, una fortezza medievale circondata da un fossato, e per il Palazzo dei Diamanti, così chiamato per la particolare forma delle pietre che caratterizzano la facciata. La città è anche molto conosciuta per le sue strade ampie e rettilinee, che rappresentano uno dei primi esempi di urbanistica moderna. Ferrara, inoltre, ospita numerosi eventi culturali durante l’anno, tra cui il celebre Palio di San Giorgio ed il Festival di Internazionale, che attira giornalisti e scrittori italiani e da tutto il mondo.

Cividale del Friuli ed il Natisone

Cividale del Friuli è una città situata nella regione del Friuli Venezia Giulia. Si tratta di una città ricca di storia e fascino, fondata dal popolo dei Romani con il nome di Forum Iulii. Attraversata dal fiume Natisone, Cividale è famosa per il suo patrimonio longobardo, tanto che per la sua bellezza ed il suo fascino, il suo centro storico è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO.

Tra i tesori architettonici spiccano il Tempietto Longobardo, ovvero una delle più straordinarie testimonianze dell’arte longobarda, ed il Duomo di Santa Maria Assunta, con il suo imponente altare del patriarca Pellegrino II. Il Ponte del Diavolo, che si erge sopra il Natisone, offre vedute spettacolari e suggestive sul fiume e sulla città. Passeggiare per le stradine acciottolate di Cividale significa immergersi in un’atmosfera d’altri tempi, dove ogni angolo racconta una storia antica, unica ed affascinante.

Il ponte del diavolo a Cividale del Friuli, antico borgo fondato dai Romani e patrimonio Unesco

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Il ponte del diavolo a Cividale del Friuli, antico borgo romanico

Verona, la città degli amanti, e l’Adige

Verona è universalmente conosciuta come la città di Romeo e Giulietta e con il nome di “città degli amanti”. Il fiume Adige, che attraversa la città, conferisce a Verona un’atmosfera romantica e sognante, soprattutto quando si passeggia lungo i suoi ponti e le sue rive. Il Ponte Pietra, ad esempio, il più antico della città, offre una vista spettacolare sul Teatro Romano e sulla collina di Castel San Pietro. Piazza delle Erbe, inoltre, con i suoi vivaci mercati e le sue antiche case affrescate, è il luogo ideale per una pausa caffè durante la visita in questa importante e storica città del nord Italia. Fra le tappe obbligatorie di Verona rientra, senza ombra di dubbio,  l’Arena di Verona, uno degli anfiteatri romani meglio conservati al mondo, che ancora oggi ospita concerti e opere liriche di fama internazionale.

Queste città offrono un’esperienza unica ai visitatori, ciascuna con il proprio carattere distintivo e la propria storia. Scoprire queste gemme significa immergersi in un’Italia autentica, ricca di fascino e bellezza.

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Cinque luoghi dove meditare in Italia, immersi nella natura

L’Italia è un Paese dalla sua storia millenaria, con le sue bellezze naturali ed il suo patrimonio culturale. Si tratta di un territorio ricco di luoghi ideali per chi è alla ricerca di un rifugio tranquillo dove poter meditare e rigenerarsi. Da nord a sud, il Bel Paese offre numerosi angoli nascosti, perfetti per chi desidera staccare dalla frenesia quotidiana e immergersi nella pace della natura. Ecco cinque luoghi suggestivi, meno conosciuti ma ugualmente affascinanti, dove poter ritrovare sé stessi attraverso la meditazione.

La Foresta Umbra in Puglia

Situata nel cuore del Parco Nazionale del Gargano, la Foresta Umbra rappresenta una delle aree boschive più antiche e intatte del continente europeo. Con i suoi alberi secolari, i suoi laghetti ed i sentieri immersi nel verde, è il luogo ideale per chi cerca un contatto profondo con la natura.

La Foresta Umbra, con il suo nome evocativo che significa “ombra”, offre una varietà di angoli silenziosi dove poter meditare. Le fitte chiome degli alberi, ad esempio, creano una sorta di cattedrale naturale, dove potersi riparare all’ombra e godere del clima fresco anche nelle giornate più calde. Il canto degli uccelli e il fruscio delle foglie al vento diventano una musica rilassante che accompagna la pratica meditativa.

L’accesso alla foresta è facile grazie ai numerosi sentieri ben segnalati. Si consiglia di raggiungere la Foresta Umbra la mattina presto, quando il sole sorge ed il luogo è ancora avvolto da una leggera nebbia, che rende l’atmosfera ancora più magica per meditare. Qui si può trovare un punto tranquillo, vicino ad uno dei piccoli laghi che punteggiano la foresta, sedersi e lasciare che la natura avvolga i praticanti. La meditazione qui, lontano da qualsiasi rumore urbano, permetterà di ritrovare un senso di pace e connessione profonda con la terra.

Vista di un lago immerso nella Foresta Umbra nel Gargano, Puglia

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Lago immerso nella Foresta Umbra nel Gargano

Il Monte Subasio, nel cuore dell’Umbria

Nel cuore dell’Umbria, il Monte Subasio si erge maestoso sopra la famosa città di Assisi ed i suoi luoghi nascosti. Questo luogo, oltre ad avere un’importanza storica e spirituale per essere stato teatro della vita di San Francesco, offre paesaggi mozzafiato ed una pace assoluta.

Il Parco del Monte Subasio è il luogo perfetto per chi vuole meditare immerso nella natura. Le sue colline, ricoperte da prati fioriti in primavera e da boschi di querce e faggi, offrono numerosi angoli silenziosi dove poter trovare il proprio spazio di meditazione. Uno dei punti più suggestivi di questo parco è l’Eremo delle Carceri, un antico convento di frati immerso nei boschi, dove San Francesco ed i suoi seguaci si ritiravano per pregare e meditare. Anche se oggi è una meta turistica molto famosa della regione umbra, soprattutto nelle prime ore del mattino o al tramonto, è possibile trovare momenti di grande tranquillità e pace.

Camminare lungo i sentieri del Monte Subasio, offre una vista panoramica sulle colline circostanti, si tratta di un’esperienza unica che nutre l’anima. Trovare un punto panoramico, sedersi su una roccia e lasciarsi avvolgere dal silenzio e dalla bellezza del paesaggio è un’ottima preparazione per una meditazione profonda e rigenerante.

Il suggestivo Lago di Braies nelle Dolomiti

Il Lago di Braies, situato in Val Pusteria, nella regione del Trentino Alto Adige, è uno dei laghi più suggestivi delle Dolomiti. Le sue acque cristalline, circondate dalle montagne, creano un’atmosfera di pace e serenità, ideale per la meditazione.

Questo lago è conosciuto anche come la perla delle Dolomiti e offre ai visitatori un ambiente naturale di straordinaria bellezza. Le acque turchesi del lago riflettono le cime delle montagne che le circondano, creando un paesaggio quasi surreale. È possibile percorrere il sentiero che circonda il lago, trovando numerosi angoli tranquilli dove poter sostare e meditare.

Uno dei momenti migliori per meditare al Lago di Braies è all’alba, quando le acque sono calme e il sole colora il paesaggio con tonalità pastello. Dopo aver scelto un punto sulla riva, non resta solo che lasciarsi trasportare dalla tranquillità del lago. Il silenzio a questo momento del mattino, viene interrotto solo dal leggero movimento dell’acqua e dal canto degli uccelli, creando l’atmosfera perfetta per una meditazione nella natura profonda e rigenerante.

Il parco naturale della Maremma in Toscana

La Maremma, con i suoi paesaggi selvaggi ed incontaminati, è una delle aree più affascinanti della Toscana e di tutto il territorio italiano. Il parco naturale della Maremma si estende lungo la costa tirrenica, offre un mix di colline, foreste, paludi e spiagge, in grado di creare un ambiente ideale per la meditazione a stretto contatto con la natura.

Questo parco è noto per la sua ricca biodiversità e per la presenza di numerose specie animali ed i sentieri che attraversano il parco conducono a luoghi di grande bellezza e tranquillità, perfetti per la meditazione. Uno dei luoghi più suggestivi è sicuramente la spiaggia di Cala di Forno, una baia isolata raggiungibile solo a piedi o in bicicletta. Qui, il mare cristallino e le onde sono in grado di creare un ambiente perfetto per la pratica meditativa.

Un’altra area ideale per la meditazione è la zona delle paludi, dove è possibile sedersi sulla riva di uno dei piccoli laghi e lasciarsi avvolgere dalla tranquillità del luogo, per un’esperienza rigenerativa per corpo e mente. La Maremma, con i suoi paesaggi variegati e la sua natura incontaminata, offre numerosi spunti per una meditazione profonda e rigenerante.

Lago immerso nel Parco Nazionale della Maremma, in Toscana

Fonte: iStock

Lago immerso nel Parco Nazionale della Maremma

Meditazione sulla costa ligure: le Cinque Terre

Le Cinque Terre, con i loro paesaggi spettacolari ed i loro pittoreschi e colorati villaggi, sono una delle mete più affascinanti d’Italia. Il parco nazionale delle Cinque Terre, che si estende lungo la costa ligure, offre numerosi sentieri panoramici e angoli tranquilli dove poter meditare immersi nella natura.

I sentieri delle Cinque Terre, che si estendono lungo la costa e collegano i villaggi di Monterosso, Vernazza, Corniglia, Manarola e Riomaggiore, offrono viste mozzafiato sul mare e sui terrazzamenti del territorio. Percorrere questi sentieri è un’esperienza che nutre l’anima. Trovare un punto panoramico, magari su una delle numerose terrazze naturali che si affacciano sul mare, e lasciarsi trasportare dal suono delle onde, è l’ideale per ritrovare sé stessi tramite la meditazione.

Un luogo particolarmente suggestivo per la meditazione nella natura è il santuario di Nostra Signora di Montenero, situato su una collina proprio sopra Riomaggiore. Questo monastero è facilmente raggiungibile attraverso un sentiero panoramico ed offre una vista spettacolare sulla costa e sul mare aperto, per un’atmosfera perfetta per la meditazione.

Meditare immersi nella natura è un’esperienza che può trasformare profondamente lo stato d’animo e la percezione del mondo. L’Italia, con la sua straordinaria varietà di paesaggi, offre diversi e numerosi luoghi ideali dove meditare a stretto contatto con la natura. Prendersi il tempo la meditazione in questi luoghi non è solo un modo per rilassarsi e rigenerarsi, ma è anche un’opportunità per scoprire angoli d’Italia meno conosciuti, ma incredibilmente affascinanti.

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Cosa vedere a Essen, la città più verde della Germania

Da brutto anatroccolo a città più verde della Germania: quella di Essen è una storia di successo dedicata alla riqualificazione, un percorso che l’ha trasformata da grigia città-fabbrica a paradiso culturale e ambientale. Situata nel cuore della storica regione industriale della Ruhr, nella Germania occidentale, la città di Essen ha trascorso gran parte degli ultimi 150 anni sfigurata dall’inquinamento, contaminata da miniere e fabbriche e fiancheggiata da corsi d’acqua avvelenati.

Oggi non è più così grazie a tutta una serie di progetti “verdi”, tra cui il più importante è stato sicuramente la trasformazione del complesso industriale di Zollverein, un tempo il più grande impianto di produzione di carbone al mondo. Da polo industriale inquinante, grazie a un approccio tecnologico innovativo è stato trasformato in eco-parco, riconosciuto Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.

Sono diverse le cose da fare e da vedere in questa parte della Germania che ha fatto da sfondo anche alla storia raccontata da Anthony Doerr nel suo romanzo “Tutta la luce che non vediamo“, vincitore del premio Pulitzer nel 2015 e dal quale è stato prodotto un adattamento per la serie tv su Netflix. Dai sentieri di trekking alle piste ciclabili, fino alla vibrante atmosfera culturale e artistica: scopriamo insieme cosa vedere a Essen in uno o più giorni.

Cosa fare a Essen, paradiso ambientale della Germania

Fin dal medioevo, Essen era conosciuta come un importante centro minerario tanto che il magnate Alfred Krupp delle omonime acciaierie la trasformò nella capitale dell’acciaio. Questo portò a gravi conseguenze sia per l’ambiente che per la salute degli abitanti: uno studio, prendendo in considerazione un periodo specifico negli anni ’60, ha rivelato che circa 1,5 milioni di tonnellate di polvere tossica, cenere e fuliggine sono piovute sui cittadini di Essen, insieme a quattro milioni di tonnellate di anidride solforosa.

Grazie a una straordinaria trasformazione ecologica e a una saggia politica urbana improntata alla sostenibilità ambientale, tutto questo non è altro che un brutto ricordo: Essen conquista riconoscimenti dopo riconoscimenti, compreso quello che l’ha vista Capitale della Cultura nel 2010 e Capitale Green d’Europa nel 2017, oltre che città più verde della Germania. Da dove cominciare il nostro itinerario se non dalla grande Zeche Zollverein?

Le miniere di carbone Patrimonio UNESCO

La Zeche Zollverein, la vecchia miniera di carbone, è il simbolo più importante del cambiamento che ha trasformato questa regione mineraria in una destinazione ecologica e sostenibile. All’interno del gigantesco edificio un tempo dedicato al lavaggio del carbone è stato allestito l’imponente Ruhr Museum dedicato alla storia e alla trasformazione del sito. A pochi passi di distanza troverete il Red Dot Design Museum, il quale espone esempi di design globale innovativo allestito nell’ex edificio della caldaia e riutilizzato dal famoso architetto Norman Foster.

L’elemento più famoso dell’impianto è sicuramente lo Shaft XII, costruito in stile Bauhaus e con la sua caratteristica torre di avvolgimento che, nel corso degli anni, è diventata uno dei simboli dell’intera area della Ruhr, guadagnandosi anche la reputazione di “miniera di carbone più bella del mondo “. In generale, la Zeche Zollverein rappresenta un meraviglioso centro artistico e culturale immerso nel verde: pensate che, dalla cessazione dell’attività mineraria negli anni ’80, la natura ha ritrovato il modo di farsi spazio creando boschi e sentieri che oggi ospitano oltre 800 specie animali e vegetali.

Zollverein Essen

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Il complesso industriale dello Zollverein

Il centro storico di Essen

Il centro storico di Essen presenta l’architettura tipica delle città nord-europee, con palazzi ottocenteschi che convivono con strutture più moderne, lasciando intatte le testimonianze più antiche della storia cittadina, come il grande Dom, la cattedrale urbana. Ricostruita dopo i bombardamenti del 1945, questa chiesa risalente all’IX secolo si mostra in tutta la sua bellezza attraverso la facciata gotica e con la struttura tipica dell’arte ottoniana, che forma una seconda facciata all’interno della navata centrale.

All’interno del duomo è custodito un prezioso tesoro, una collezione di ori e gioielli appartenuti agli imperatori del Sacro Romano Impero come la Lilienkrone, la piccola corona che Ottone III indossò quando venne incoronato imperatore a tre anni d’età. Il tesoro più importante resta la “Madonna d’oro” risalente al 980, considerata la più antica statua della Vergine a figura intera a nord delle Alpi.

A poca distanza dalla cattedrale si trova l’Alte Synagoge, uno dei rarissimi esempi di luogo di culto ebraico sopravvissuto all’avvento del nazismo e alla Seconda Guerra Mondiale. La sua imponente struttura si erge nel centro della città anche grazie al grande lavoro di recupero, restauro e riqualificazione condotto negli anni Ottanta per rendere la sinagoga un vero e proprio monumento alla memoria. Oggi la sinagoga è un importante centro culturale ebraico dove si tengono conferenze, dibattiti, mostre e concerti liberamente accessibili a tutti, sia turisti che cittadini di Essen.

La scoperta del centro storico prosegue lungo la strada pedonale Kettwiger strasse, conosciuta come la via dello shopping, con una breve sosta al carillon Glockenspiel situato nella torre sopra la gioielleria Pletzsch che, ogni ora dal 1928, fa sbucare le sue figure semoventi da 12 porticine. Gli amanti dell’arte, invece, non possono perdersi il Folkwang Museum: voluto dal collezionista Karl Ernst Osthaus, questo museo progettato da David Chipperfield custodisce alcune opere di Van Gogh, Gauguin, Monet, Cezanne, Rodin, Renoir e Picasso, tra gli altri.

Attività all’aria aperta: trekking e piste ciclabili

Dove godere al meglio di Essen come città più green della Germania? Sicuramente presso il lago di Baldeneye: lungo 8 chilometri rappresenta il luogo perfetto dove nuotare, fare kayak o ballare d’estate, perché le sue sponde fanno da location a numerosi eventi. Il lago fa parte di un’enorme area verde di oltre 28 ettari, dov’è possibile percorrere i 27 chilometri del Baldeneye Steig e i 34 chilometri del Kettwiger PanoramaSteig.

Il parco è la meta ideale anche per chi ama osservare gli animali aggirarsi liberi tra gli alberi: questa zona è stata protagonista di un progressivo ripopolamento della fauna tipica della Renania comprendente cervi, daini e una grande varietà di uccelli acquatici che nidificano al sicuro all’interno dell’area protetta. All’interno del parco si trovano anche le rovine di un castello medievale, la fortezza di Isenberg, e la suggestiva Villa Hugel, la grande residenza estiva della famiglia Krupp, una struttura di straordinaria eleganza e sfarzo che dimostra la ricchezza che raggiunsero i più famosi industriali di Essen.

La città è sempre alla ricerca di nuove soluzioni per diventare sempre più sostenibile con progetti dedicati al trekking e alle piste ciclabili. Tra le ultime aperture citiamo la ZollvereinSteig, che prende il nome dall’antica miniera Zollverein, punto di partenza di questo percorso lungo 26 chilometri, e il DeilbachSteig, lungo 33 chilometri.

Baldeneye Essen

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Passeggiata sul lago Baldeneye
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Viaggio a Naxos, cosa fare e vedere in questa splendida isola della Grecia

Naxos è una pittoresca isola della Grecia, la più grande delle Cicladi, che viene considerata accogliente e in grado di far star bene chiunque la visiti. Data la sua notevole estensione, le cose da fare e vedere in questa terra magica sono tantissime, ma noi di SiViaggia abbiamo selezionato per voi tutto ciò che è davvero imperdibile.

Cosa vedere a Naxos

L’isola di Naxos è davvero ideale per tutte le età: tra famose località turistiche, spiagge isolate, villaggi caratteristici, siti storici e un monte alto più di 1000 metri, le cose da vedere e le attività da fare si rivelano ottimali per ognuno di noi. Ma iniziamo il nostro viaggio in questa isola avvolta nel mito dalle sue località più famose, per poi scoprire luoghi inediti e siti storici che lasciano senza fiato.

Naxos, l’omonima (ma bellissima) Capitale

A chiamarsi Naxos è anche la Capitale dell’isola (ad onor del vero viene spesso riconosciuta anche con il nome di Hora, Chora o Naxos Chora), ed è una graziosa cittadina a misura d’uomo che si sviluppa sulla costa ovest dell’isola. Particolarmente suggestivo è il suo centro storico, intriso di ripide viette e diviso in due borghi veneziani: Bourgos, dove anticamente vivevano i greci, e Kastro, la cittadella dei romani. Quest’ultima, senza ombra di dubbio, conquista il cuore dei suoi numerosi visitatori in quanto si trova arroccata su una collina a ridosso del lungomare.

Naxos Chora, Grecia

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Veduta della bellissima città di Naxos

Chalkio, l’antica Capitale dell’isola

A Chalkio, antica Capitale di Naxos, il tempo pare essersi fermato: è un antico villaggio che troneggia al centro dell’isola e un luogo dove il tipico bianco-blu che caratterizza le Cicladi non è mai arrivato. Dall’architettura veneziana, è un poetico susseguirsi di vicoli pieni di caffè e ristoranti che invitano a rilassarsi, negozi di souvenir fatti a manо e anche un’imperdibile distilleria di kitron.

Apiranthos, un luogo diverso da tutto il resto

Nell’entroterra dell’isola da non perdere è Apiranthos, un borghetto posto a 650 metri sul livello del mare che per le sue peculiarità architettoniche si è guadagnato il soprannome di “villaggio marmo”: pietra e marmo sono praticamente ovunque. Visitandolo, quindi, ci si rende conto che il villaggio sembra brillare di un bianco candido, ma che all’ora del tramonto assume mille sfumature di arancione e di rosa.

Tempio di Demetra, sito archeologico importantissimo

Nei pressi del villaggio di Ano Sangri da non perdere è il Tempio di Demetra che sorge proprio dove non ti aspetti: si trova nel mezzo di una vasta area rurale, circondata da colline e campi coltivati. Il Tempio di Demetra rappresenta il sito archeologico più importante al di fuori della città di Naxos ed era dedicato al culto sorella di Zeus, che nella mitologia greca è la dea del grano e dell’agricoltura.

L’imponente Portara

Sarà praticamente impossibile non notarla, perché la Portara sorge nella città di Naxos. Si tratta di quel che resta di una grande porta in marmo di un tempio dedicato al dio Apollo e che di certo offre un benvenuto in questa terra di bellezze, miti e leggende assolutamente piacevole.

Portara, Naxos

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L’imponente Portara di Naxos

I Kouros di Melanes e ad Apollonas

Melanes e Apollonas sono due antichi villaggi di Naxos che conservano qualcosa di veramente speciale: i Kouros. Ma cosa sono esattamente? Sono delle statue che non sono mai diventate statue e per i più disparati motivi: magari durante l’estrazione qualche arto si è rotto dal blocco principale, oppure durante la loro costruzione sono cambiate le amministrazioni politiche e molto altro ancora. Nonostante questo, però, questi affascinanti blocchi di marmo sono dei monumenti che hanno una lunga storia da raccontare.

La chiesa paleocristiana della Panagia Drosiani

Vale la pena fare un salto anche presso la chiesa paleocristiana della Panagia Drosiani (vicino al piccolo villaggio di Moni) poiché è una delle più antiche di tutta Europa. Ma non è tutto, perché questo edificio religioso colpisce anche per la sua struttura e per gli affreschi che custodisce all’interno, i cui più antichi risalgano addirittura al VI° secolo.

Le migliori spiagge di Naxos

Un viaggio a Naxos non può di certo prescindere da una o più soste in una delle sue tantissime (e bellissime) spiagge. L’isola, infatti, è nota per offrire lunghi arenili di sabbia finissima, con fondali bassi e acque cristalline. Scopriamo insieme alcuni degli arenili più belli (in molti li considerano persino i più belli di tutta la Grecia).

La spiagge della sua Capitale

Sì, avete letto bene: anche la Capitale dell’isola offre delle spiagge che senza ombra di dubbio vale la pena scoprire:

  • Agios Georgos: si distingue per essere un lungo arenile attrezzato con acque poco profonde. In genere è piuttosto affollata, ma essendo molto grande con un po’ di pazienza permette di trovare angolini più tranquilli;
  • Baia di Alykes: il posto ideale per chi desidera fare kitesurf e windsurf;
  • La Grotta: non è la spiaggia più indicata per chi è in cerca di riposo e di prendere il sole, perché è costantemente battuta dai venti. Tuttavia, ammirarla regala grandi emozioni e scorci sulla natura di Naxos.

Le spiagge più popolari

Se cercate la movida e le comodità dovete raggiungere le spiagge più popolari dell’isola, ovvero quelle dove si trova la stragrande maggioranza degli alberghi e delle possibilità per l’alloggio:

  • Agios Prokopio: qui il mare è estremamente limpido e la sabbia sottile come la polvere;
  • Agia Anna: da queste parti c’è davvero di tutto, tanto di rivelarsi un sogno anche per la famiglie;
Agios Prokopio, Naxos

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Paesaggio con la spiaggia di Agios Prokopios

Le spiagge delle coste nord ed est

Le coste nord ed est di Naxos sono un po’ differenti dalle altre: la prima è costantemente battuta dal vento greco, e quindi poco frequentata dai turisti; la seconda è più rocciosa e impervia e per questo presa meno d’assalto rispetto al resto dell’isola. Tuttavia, entrambe regalano degli angoli da non perdere:

  • Apollonas: è un villaggio di pescatori impreziosito da un spiaggia piccola ma altamente suggestiva;
  • Moutsouna: è una delle spiagge più remote di Naxos, da raggiungere percorrendo una strada tortuosa con molti strapiombi sul mare;
  • Lionas: graziosa, tranquilla e piena di ciottoli bianchi;
  • Psli Ammos: un segreto di sabbia dorata, tanto da essere poco frequentata anche in pieno agosto;
  • Klidos: l’ideale per chi cerca la privacy perché è un vero e proprio susseguirsi di calette sabbiose poco frequentate.

Le spiagge della costa sud

Anche la costa sud si fa apprezzare per essere remota e selvaggia, e diversi sono i paradisi in cui lasciarsi andare al suono del mare:

  • Panormos: incastonata in una piccola baia bagnata da acque azzurrissime, è il luogo perfetto per stare isolati;
  • Pyrgaki: solitaria, silenziosa e impreziosita da dune di sabbia;
  • Baia di Agiassos: per raggiungerla bisogna percorrere una strada sterrata, ma il posto è spettacolare e ottimale per passare del tempo di qualità.

Plaka, la più incredibile

La più bella spiaggia di Naxos è probabilmente Plaka, un arenile lungo ben 4 km caratterizzato da sabbia bianca, fondale basso e un mare dal colore smeraldino e cristallino. La sua caratteristica più speciale, però, è che pur essendo turistica e popolare mantiene ancora un’atmosfera selvaggia.

Plaka, Naxos

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Veduta aerea della bellissima zona di Plaka

Cosa fare a Naxos

Se tutto ciò che c’è da vedere e le numerose spiagge non bastano, sappiate che a Naxos ci sono tantissime attività da fare. Per esempio, si consiglia di non perdere il tramonto presso la Portara, che trovandosi su una penisola di fronte alla città di Naxos è in grado di regalare un calar del sole davvero unico nel suo genere.

Molto divertente è anche noleggiare un kayak e pagaiare lungo la costa rocciosa di questo lembo di terra. Chi ama l’adrenalina, invece, può fare kitesurf e windsurf poiché sull’isola sono presenti diverse scuole in cui prendere lezioni. Infine, concedetevi una gita in barca per esplorare le Piccole Cicladi, alcune tra le isole più belle e sconosciute della zona e che sono praticamente disabitate e meravigliose, luoghi ideali anche per fare un po’ di snorkeling e conoscere i ricchi fondali.