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Egitto mediterraneo: perché andare a Marsa Matruh

Marsa Matruh si trova sul tratto di costa mediterranea dell’Egitto ed è un vero e proprio paradiso per le sue spiagge dorate e acque cristalline, ma anche per le escursioni e visite guidate. Situata a circa 240 chilometri a ovest di Alessandria (e a circa 500 km a nord ovest del Cairo), questa è la destinazione ideale per i viaggiatori che cercano un’oasi capace di combinare mare spettacolare e visite di conoscenza e cultura. Valida alternativa al Mar Rosso, questa meta è molto gettonata dai turisti di tutto il mondo, anche per il prezzo competitivo e le soluzioni All Inclusive proposte dai diversi tour operator internazionali.

Un paradiso per gli amanti del mare

Il vero tesoro di Marsa Matruh è senza dubbio il suo mare cristallino con le spiagge idilliache, comode e per tutte le età. Non a caso Marsa Matruh è definita “le Maldive del Mediterraneo”. Chilometri di sabbia fine si susseguono lungo la costa, bagnate da acque turchesi che invitano a nuotare, fare snorkeling o semplicemente rilassarsi sotto il caldo sole della costa mediterranea d’Egitto. Parlando di spiagge e mare, tra le mete più rinomate troviamo Almaza Beach, nella Baia di Almaza (che in arabo significa “perla”), a quasi 40 chilometri dalla città di Marsa Matruh. Questa ampia insenatura sabbiosa che verso est si allunga per chilometri è una delle più belle spiagge della zona. Cleopatra Beach prende il nome dalla leggenda secondo la quale pare che Cleopatra abbia fatto tappa qui durante il suo viaggio in Egitto ed è famosa per la sua sabbia fine e bianca e per le acque turchesi da cartolina. Ancora, Rommel Beach offre una vista mozzafiato sul Mediterraneo e un’atmosfera tranquilla; mentre Agiba Beach è ideale per gli amanti della natura con le sue scogliere rocciose spettacolari che la caratterizzano.

Un tuffo nella storia

Oltre alle sue bellezze naturali, Marsa Matruh vanta anche una ricca storia che risale all’epoca tolemaica. La città era un importante porto commerciale e un centro culturale, come testimoniano i numerosi siti archeologici presenti nella zona. Tra i più interessanti troviamo la Fortezza di Qaitbay, costruita nel XV secolo e che offre una vista panoramica sulla città e sul mare; il Teatro Romano, un antico teatro risalente al II secolo d.C. ancora ben conservato; e la Necropoli di El Alamein, che ospita le tombe dei soldati italiani e alleati caduti durante la Seconda Guerra Mondiale. Proprio per questo patrimonio storico e culturale, Marsa Matruh è una meta di viaggio valida per chi desidera abbinare qualche visita e tour alla vita da spiaggia. Da vedere anche la bella moschea di Marsa Matrouh, di recente costruzione,  situata sul lungo mare (come tutte le moschee non è aperta ai non musulmani, ma piacevole da visitare dall’esterno specialmente alle ore della preghiera).

Escursioni

La località di mare di Marsa Matrouh è un ottimo punto di partenza per esplorare i dintorni. A soli 240 chilometri si trova la città di Alessandria, visitabile anche in giornata, celebre per la sua biblioteca antica, per il il Museo Greco-Romano e per il Faro di Alessandria, una delle sette meraviglie del mondo antico. A 300 chilometri si trova un’altra destinazione imperdibile: l’oasi di Siwa, con i suoi paesaggi desertici mozzafiato, le sorgenti termali e alcuni importanti siti archeologici. Oltre alla Cittadella di Siwa, si possono visitare le antiche tombe di Gebel al-Mawta,  la Montagna dei Morti, a un km circa dal centro di Siwa, è una collina di calcare, isolata e crivellata di tombe rupestri.

Info pratiche

La lingua ufficiale è l’arabo, ma l’inglese è abbastanza diffuso, soprattutto nelle zone turistiche. Ni villaggi turistici si parla anche italiano. La valuta locale è la libbra egiziana. Un’informazione che pochi hanno ma che potrebbe essere determinante nella scelta della destinazione è che l’ingresso in Egitto, oltre al passaporto con validità di 6 mesi dalla data di ingresso nel Paese, è consentito ai cittadini italiani anche con la carta di identità valida per l’espatrio (validità residua di almeno 6 mesi).

Come raggiungere Marsa Matruh

Il mezzo più comodo e comune per raggiungere Marsa Matruh è l’aereo.  Durante il periodo estivo, diverse compagnie aeree offrono voli diretti dalle principali città italiane a Marsa Matruh. La durata del volo è di circa 3-4 ore. Chi sceglie una formula All Inclusive in villaggio solitamente ha il volo diretto incluso. Una volta in loco, si può partecipare alle diverse escursioni con tour organizzati dalle agenzie, che includono anche i trasferimenti interni. Per viaggiare in autonomia, ci sono i taxi individuali o collettivi, ma è buona prassi organizzarsi per l’andata e il ritorno e contrattare sul prezzo (informandosi prima sulla tariffa più giusta da pagare per la tratta).

Quando andare

Il periodo migliore per visitare Marsa Matruh è da maggio a ottobre, quando il clima è caldo e soleggiato. Le temperature medie durante questi mesi oscillano tra i 25°C e i 35°C. L’estate (luglio e agosto) è il periodo più affollato e più costoso; quindi se si può, per vivere un’atmosfera più tranquilla a prezzi più contenuti, l’ideale è viaggiare in primavera (maggio-giugno) o in autunno (settembre-ottobre). A differenza delle destinazioni sul Mar Rosso, qui a nord, sul Mediterraneo, da dicembre a febbraio il clima è più fresco e piovoso. In questo periodo, alcune attività potrebbero essere non disponibili e i villaggi turistici essere addirittura chiusi.

Cucina locale

Anche se la maggior parte dei resort e villaggi propone cucina internazionale, il consiglio è quello di “osare” un po’ ed esplorare anche la cucina locale e tradizionale. Oltre al pesce freschissimo, Marsa Matruh offre anche infatti una vasta scelta di piatti tipici egiziani. Nei  ristoranti si può assaggiare il koshari, un piatto ricco e saporito a base di riso, pasta, lenticchie e cipolla fritta, oppure il falafel, deliziose polpette di ceci fritte servite con pane e salsa tahini. E per concludere il pasto in dolcezza, i dolci tradizionali egiziani sono  famosissimi, come il baklava con la sua sfoglia croccante e il ripieno di noci e miele, o il basbousa, un semolino morbido e profumato sciroppato con acqua di rose.

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Cosa vedere nei dintorni di Skopje: le gite da non perdere

Sebbene sia un paese di piccole dimensioni, la Macedonia del Nord è un mosaico di attrazioni turistiche che meritano di essere visitate, anche con una gita in giornata. La capitale, Skopje, rappresenta la base ideale da cui partire alla scoperta di antiche cittadine ricche di storia e tradizioni, siti archeologici millenari, aree naturali incontaminate, laghi e canyon che attendono solo di essere esplorati. Ecco una panoramica delle più belle escursioni giornaliere da fare nei dintorni di Skopje

Matka

Alle porte di Skopje si apre lo spettacolare Canyon Matka, una gola scavata dal fiume Treska nell’arco di millenni, diventata una meta imperdibile per gli appassionati di escursionismo, speleologia e, in generale, delle attività all’aria aperta. Matka è famoso per le sue grotte, che sono vere meraviglie geologiche, oltre che siti storici di grande importanza, dove sono stati rinvenuti reperti archeologici che risalgono a migliaia di anni fa, retaggio delle antiche popolazioni locali che abitavano la regione. La più nota è la grotta di Vrelo, considerata tra le più grandi al mondo, resa particolarmente suggestiva dalla presenza stalattiti e stalagmiti.

Una rete di sentieri di varia difficoltà e ben segnalati si snoda tra le montagne e lungo il canyon, dove sorgono alcune chiese e monasteri che risalgono anche al XIV secolo, antiche testimonianze della lunga storia religiosa della Macedonia del Nord. Tra i più popolari, facilmente raggiungibili a piedi, ci sono il monastero di San Nicola Shishevski, da cui si gode una vista panoramica spettacolare, e quello ortodosso di San Andrea, famoso per i suoi affreschi ben conservati.

Le pareti rocciose del Canyon Matka, con un centinaio di vie attrezzate, sono un’attrazione irresistibile per gli appassionati di arrampicata di tutti i livelli. Mentre le acque tranquille del fiume Treska e del lago Matka sono ideali per kayak e canottaggio.

Tetovo

A circa mezz’ora da Skopje, Tetovo accoglie i visitatori con la sua animata atmosfera da “piccola Istanbul” e l’architettura in stile ottomano degli edifici più significativi, espressione di una profonda tradizione islamica. Tra le attrazioni locali spicca la Moschea Colorata, un capolavoro architettonico del XIX secolo, famosa per gli affreschi floreali dai vivaci colori che decorano non solo l’interno, ma anche l’esterno dell’edificio.

Situata ai piedi del monte Sar e attraversata dal fiume Pena, la città è dominata dalla Fortezza di Tetovo che risale al periodo ottomano, sorta sul luogo di un antico monastero medievale. Per conoscere la storia e la ricca cultura locale bisogna visitare il Museo della Regione di Tetovo. Allestito in una tipica casa macedone, espone reperti archeologici, opere d’arte e costumi tradizionali. Altri luoghi da non perdere durante una gita a Tetovo sono l’hamam, il bagno turco del XVI secolo oggi centro culturale e sede di mostre, e l’Arabati Baba Tekke, un monastero sufi tuttora molto attivo e frequentato.

Ocrida

Una delle città più antiche e affascinanti della Macedonia del Nord, Ocrida è la meta ideale per una gita in giornata da Skopje all’insegna della cultura e del relax nella natura. Adagiata sulle rive del lago omonimo, Ocrida è conosciuta per la sua eredità storica e la magnificenza del paesaggio. Tanto da essere tra le poche località al mondo dichiarata Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco sia per la ricchezza culturale che per quella naturale. Conosciuta come la Gerusalemme della Macedonia, pare che un tempo vantasse ben 365 chiese, una per ogni giorno dell’anno, e tuttora il loro numero è alquanto elevato.

La più famosa, anche per la posizione panoramica sul lago, è la Chiesa di San Giovanni a Kaneo, un gioiello di architettura bizantina risalente al XIV secolo, che custodisce una pregevole iconostasi e affreschi antichi. Splendidi affreschi bizantini decorano anche l’interno della Chiesa di Santa Sofia che risale all’XI secolo.

Particolarmente suggestivo è il complesso della chiesa e del monastero di San Clemente e San Panteleimone, sulla collina di Plaosnik, che in passato fu anche una scuola religiosa, mentre oggi è considerato uno dei più importanti santuari ortodossi macedoni, meta di pellegrinaggi. L’imponente Fortezza di Samuele domina la città vecchia di Ocrida con la sua cinta muraria medievale che conserva ancora le antiche torri merlate da cui si gode una magnifica vista.

Una gita in barca è il modo migliore per esplorare il Lago di Ocrida, uno dei più antichi e profondi d’Europa, che offre numerose attività agli amanti della natura, compresa la possibilità di avvistare le molte specie di uccelli rari che vengono a svernare sulle sue rive.

Kokino

Basta un’ora per raggiungere Kokino da Skopje e catapultarsi in uno dei più antichi osservatori astronomici del mondo, non a caso conosciuto anche come la Stonehenge macedone. Situato a circa 1000 metri d’altitudine in cima al Monte Taticev Kamen, raggiungibile con una facile passeggiata, Kokino è un sito archeologico unico risalente all’Età del Bronzo. Comprende formazioni megalitiche disposte secondo precisi allineamenti astronomici e marcatori che servivano per seguire i cicli del sole e della luna e misurare le stagioni.

Cuore del sito è il complesso megalitico che ospita diverse strutture in pietra, tra cui il Trono del Sole che rappresenta un punto focale durante il solstizio d’estate, quando è perfettamente in linea con il sole nascente; mentre la Porta della Luna indica il sorgere della luna durante il solstizio d’inverno. Un centro informativo offre notizie dettagliate sulla storia e l’archeologia del sito, mentre pannelli didattici disseminati lungo il percorso aiutano a comprendere le funzioni originarie delle diverse strutture megalitiche.

Kuklica

Distante solo un’ora da Skopje, Kuklica è un villaggio immerso nel verde della campagna macedone, perfetto per trascorrere una giornata passeggiando tra boschi rigogliosi e ammirando le singolari “colonne di Kuklica”. Si tratta di un luogo magico, praticamente una città di pietra composta da formazioni rocciose millenarie, alti pilatri modellati dal tempo e dagli agenti atmosferici, che hanno assunto forme suggestive, stimolando l’immaginazione popolare.

Alcune sembrano persino avere sembianze umane e per questo hanno alimentato leggende locali che narrano di un antico villaggio pietrificato e di una maledizione che avrebbe trasformato due adulteri in pietra. La presenza di numerose grotte rende la zona una meta molto frequentata anche dagli appassionati di speleologia che possono vivere emozionanti avventure alla scoperta delle meraviglie nascoste nel sottosuolo.

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Monte Livata in estate, cosa fare nella montagna di Roma

A soli sessanta minuti dalla frenesia e dal caldo opprimente della capitale, si apre un’oasi di pace e freschezza: il Monte Livata, angolo di paradiso nel cuore del Parco dei Monti Simbruini (la più grande riserva naturale del Lazio), una meta ideale per chi cerca una pausa rigenerante dalla vita di città.

Durante l’estate, la “Montagna di Roma” si trasforma in un palcoscenico di natura incontaminata dove l’avventura e il relax sono di casa, l’aria è pura e leggera, e il silenzio è interrotto soltanto dal canto degli uccelli e dal fruscio delle foglie: le ore trascorrono all’insegna di entusiasmanti escursioni, rilassanti passeggiate, avvincenti percorsi in e-bike e mountain bike, e picnic all’ombra di maestosi faggi.

Insomma, un’esperienza indimenticabile per ritrovare energia e benessere, scoprendo il piacere di attività all’aria aperta in uno scenario difficile da descrivere a parole.

Pedalare tra i Monti Simbruini in sella alle e-bike

Esplorare i Monti Simbruini in sella alle e-bike unisce il fascino dell’avventura al comfort e alla facilità di movimento: infatti, grazie alla pedalata assistita, permettono di affrontare con disinvoltura anche i percorsi più impegnativi, coprire distanze maggiori senza affaticarsi troppo, e rendono accessibili a chiunque, indipendentemente dal livello di allenamento, panorami mozzafiato, sentieri, vasti e rigogliosi boschi e la bellezza indiscussa della montagna.

Guide specializzate sono a disposizione, da giugno a settembre, per condurre i partecipanti ad ammirare il parco dei Monti Simbruini in e-bike seguendo il percorso più adatto, per sperimentare una pedalata sostenibile, all’insegna del rispetto dell’ambiente e del piacere della scoperta.

Praticare sport tra panorami spettacolari e aria pura

Amate lo sport e la natura? Il Monte Livata vi conquisterà anche grazie al Centro Sportivo Anello che, in una cornice montana eccezionale, propone un’ampia gamma di attività che sanno andare incontro a ogni preferenza.

Tra campi da beach volley, da bocce, da tennis, da padel e da calcetto, ombreggiati dagli alberi e incorniciati dal verde, gli sport diventano un’esperienza rigenerante, dove corpo e mente trovano un perfetto equilibrio tra allenamento e contatto con la natura.

E dopo una giornata intensa di sport (o per chi non ha voglia di giocare), il bar ristorante lo Zenit è perfetto per rilassarsi e ricaricare le energie: in un’atmosfera accogliente e conviviale, si possono gustare piatti deliziosi, bere un drink, e godersi tramonti da cartolina.

Pura adrenalina per piccoli e grandi: la slittovia su rotaie

Ma non è ancora tutto.

Per chi cerca un’avventura ricca di adrenalina sul Monte Livata, il Fun Bob è davvero imperdibile: si tratta di una slittinovia su rotaie a due posti che regala un modo unico e divertente per sfrecciare tra il paesaggio montano, adatta sia ai grandi sia ai più piccoli (che possono vivere l’avventura in totale tranquillità, accompagnati da un adulto).

Immaginate una montagna russa ma a velocità moderata e a un’altezza meno elevata: ecco un’occasione fantastica per godersi il panorama da una prospettiva inedita, abbinando il brivido con la bellezza incontaminata tutt’intorno. Il Fun Bob del Monte Livata arricchisce una semplice giornata all’aria aperta con moltissime risate, emozioni e divertimento per tutta la famiglia.

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Scopri cosa vedere alla Medina, il cuore di Dakar

Un quartiere vivace, autentico, popolare. Con un affollato mercato e strade ricche di vita e di umanità. Stiamo parlando di Medina, il cuore pulsante di Dakar e della vita senegalese. Il suo richiamo è irresistibile per ogni viaggiatore ed entrarvi, è come accedere ad un mondo diverso, pieno di storie e di soprese. Visitare l’antico quartiere, costruito per la popolazione locale all’epoca delle colonie dai dominatori francesi, ti porterà a camminare tra case di ogni genere, tra i colori di un labirinto di strade strette decorate da innumerevoli murales, tra gli odori e un vociare continuo di sottofondo, come un canto che accompagna le giornate degli abitanti.

Cosa vedere alla Medina, Dakar

Caotica, colorata, cosmopolita e coloniale, Dakar si estende lungo la parte meridionale della penisola di Cap-Vert sull’Oceano Atlantico ed è la più europea delle città africane, con oltre due milioni di abitanti. È un luogo molto piacevole da vivere e da visitare. Ogni quartiere ha il suo fascino e la sua atmosfera, in particolare Medina. Indossa scarpe comode e cammina lentamente per vivere al meglio la tua esperienza nell’antico quartiere di Dakar, tra le sue strade perpendicolari che dividono gli isolati e le case, le cui stanze affacciano su grandi cortili dominati da un albero al centro di essi, in genere un baobab. È porprio questo quartiere il luogo di nascita del musicista e politico senegalese Youssou N’Dour, celebre da noi in particolare per il singolo del 1994 7 Seconds, in cui duettava con Neneh Cherry. Sempre a Dakar, ma quasi trent’anni dopo quel disco dal successo planetario, a è stato girato l’intenso film di Matteo Garrone Io Capitano.

Vivi l’esperienza dello shopping al Marché Sandaga

Comincia la tua visita della Medina dal Marché Sandaga, il più grande di Dakar: è il luogo ideale dove acquistare, dopo aver abilmente contrattato sui prezzi iniziali proposti dai mercanti, souvenir, spezie, e altri prodotti locali. Assicurati di avere con te un po’ di denaro in contante perchè generalmente nei mercati i venditori non accettano carte di credito, vestiti in modo rispettoso della cultura locale e fai attenzione ai tuoi oggetti personali perchè, come in tutti i luoghi molto affollati, non mancano i borseggiatori.

Mercato Sandaga Dakar

Fonte: iStock

Una venditrice di gioielli al mercato Sandaga della Medina, Dakar

Il mercato è diviso in diverse sezioni, nelle quali potrai trovare tessuti, souvenir, spezie, prodotti freschi e banchi di street food per una pausa veloce. Nella zona riservata ai venditori di tessuti troverai vestiti tradizionali, batik e stoffe colorate, perfette per confezionare abiti su misura. In quella dedicata ai souvenir, potrai acquistare oggetti in legno intagliati, le caratteristiche maschere africane, ceramiche e gioielli rappresentativi della cultura e dell’artigianato senegale. Riconoscerai la zona delle spezie dal pizzicorio che sentirai al naso mentre ti avvicini: ceste di pepe, cumino, coriandolo, curry e le altre spezie esotiche esposte fanno la gioia di chi ama esplorare nuovi gusti in cucina. Se vorrai cucinarti qualcosa, potrai approfittare poi proprio dell’area dedicata ai prodotti freschi, dove troverai carne, pesce, frutta e verdura di stagione, locale, a prezzi molto ragionevoli. E se dovessi aver fame all’improvviso? Fermati nella zona dedicata al cibo di strada e assaggia alcune delle ricette tipiche senegalesi. Quella locale è una cucina semplice in cui l’ingrediente base è il pesce cucinato in vari modi e consumato da solo o accompagnato da riso e verdure. Tra i piatti da provare, anche in strada, ci sono la Thieboudienne (riso con pesce e verdure), il pesce Yassa (riso bianco con pesce al limone), il pesce Saint-Louisienne, ripieno di erbe, e il Thiou, contenente gamberi. Il Marché Sandaga non è solo un mercato, ma molto di più. Costruito nel 1936, è stato ampliato in seguito, nel corso degli anni, in diverse occasioni e fornisce lavoro a migliaia di persone. È il vero centro della vita di Dakar, caotico senza dubbio ma anche divertente, dove potrai immergerti nella quotidianità dei suoi cittadini e conoscere la cultura locale. Spesso al mercato, o nelle sue immediate vicinanze, si tengono esibizioni di musica e danza tradizionali alle quali ti consiglio di assistere. Un altro mercato dove puntare a fare buoni affari e da non perdere alla Medina è il Marché Tilène, l’allegro e vivacissimo mercato delle pulci, colorato e ricco di mille profumi. Girando tra i suoi infiniti banchi potrai trovare prodotti freschi, spezie, prodotti di bellezza, utensili da cucina e vestiti. Mercato tipico e poco turistico, il Marché Tilène è conosciuto soprattutto per gli accessori per ufficio di seconda mano, libri, riviste e giornali a prezzi ridotti.

Scopri la Grande Moschea di Dakar

Medina ospita anche la Grande Moschea di Dakar, dalle dimensioni a dir poco impressionanti  – pensa che può ospitare fino a 10.000 persone – e famosa per il suo simbolico minareto di 60 mt., uno dei più alti dell’Africa occidentale, punto di riferimento dell’architettura islamica senegalese. L’edificio, che si distingue per caratteristici minareti a punteggiare il paesaggio urbano della capitale, i mosaici e le cupole decorate, è stato inaugurato nel 1964 da Re Hassan II del Marocco e dal Presidente senegalese Léopold Sédar Senghor, donato dal primo Paese al secondo, come simbolo di amicizia e cooperazione tra i due e in effetti, combina elementi di architettura islamica marocchina e senegalese.

Grande Moschea Dakar

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Il simbolo di Dakar, la Grande Moschea

Simbolo di fede e luogo di cultura, la Grande Moschea è situata su Allée Pape Gueye Fall, facilmente raggiungibile a piedi, ed è uno dei luoghi simbolo del Senegal. L’edificio principale, in calcestruzzo e mattoni rossi, è sormontato da un’enorme cupola verde che non passa inosservata. L’interno della moschea è ugualmente spettacolare, con le sue ampie sale decorate da piastrelle e vetrate colorate, i mosaici e il suo cortile con fontane e giardini. Accoglie le preghiere quotidiane dei fedeli e le celebrazioni religiose ma è anche un importante centro culturale. Al suo interno infatti ospita una biblioteca, una scuola coranica e una sala conferenze. La Grande Moschea di Dakar rappresenta certamente una delle attrazioni turistiche più popolari e visitate della città: tutti sono invitati ad entrarvi e ad ammirarla nel suo massimo splendore. L’ingresso è gratuito e la moschea è aperta tutti i giorni dalle 8:00 alle 18:00 ma il venerdì, dalle 13:00 alle 14:00, l’ingresso è riservato solo ai fedeli. Prima di entrare vanno tolte le scarpe e per le donne c’è l’obbligo di coprire le spalle e le ginocchia. Potrai scattare delle foto all’esterno mentre è vietato farlo all’interno durante le ore di preghiera. Per visitarla al meglio, ti consiglio di affidarti ad un tour con una guida locale.

Di notte, infine, a Medina puoi sperimentare il ritmo della scena musicale di Dakar. Le strade si animano con musica, danze e un’energia coinvolgente, che spazia dai tamburi tradizionali all’afrobeat contemporaneo. Ogni passo a Dakar è una danza e ogni angolo racconta storie di resilienza e ingegno. Dakar offre un viaggio affascinante attraverso l’essenza del Senegal, sia che si visitino i mercati, sia che si ripercorrano le orme della storia, sia che ci si immerga nelle manifestazioni culturali.

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Le 5 meraviglie di Marsiglia

La seconda città della Francia per grandezza conquista con il suo fascino multiculturale che, da area portuale considerata poco attraente agli occhi dei turisti, ha scalato piano piano la vetta diventando una delle destinazioni preferite per chi organizza un viaggio nel paese dei lumi. Dalle origini antiche, risalenti alla Grecia classica, Marsiglia ha attirato l’attenzione dei viaggiatori soprattutto dopo essere stata nominata Capitale Europea della Cultura nel 2013, un’occasione unica per mostrare il meglio della sua offerta culturale e architettonica.

Per farvela conoscere in tutta la sua bellezza, abbiamo selezionato per voi le 5 meraviglie di Marsiglia, una piccola guida perfetta se avete poco tempo per visitarla e vi state chiedendo quali siano le cose imperdibili che dovete assolutamente vedere.

Vieux Port o Porto Vecchio

Uno dei simboli di Marsiglia è sicuramente il Porto Vecchio, situato in un’antica insenatura tra il forte Saint-Jean e il forte Saint-Nicholas. Per oltre 2000 anni ha rappresentato il cuore pulsante della città dove un tempo vi ormeggiavano navi mercantili, mentre oggi ospita yacht e imbarcazioni da diporto in generale. Il suo ruolo è cambiato, ma resta comunque una delle zone più belle e popolari dove trascorrere il proprio tempo passeggiando o sedendovi a uno dei ristoranti o bar. Qui potete provare i classici provenzali, piatti a base di pesce fresco e la famosa bouillabaisse di Marsiglia, una zuppa di mare tradizionale, eredità dei fondatori greci.

Porto di Marsiglia

Fonte: iStock

Vista del Porto Vecchio

Notre Dame de la Garde

Non importa in quale punto vi troviate, Notre Dame de la Garde è sempre ben visibile e veglia sull’intera città. Costruita alla fine del 1850 sul punto più alto di Marsiglia, a 150 metri sul livello del mare, e soprannominata la “Bonne Mère”, ossia “Buona Madre”, è un esempio perfetto di architettura romano-bizantina ed è riconoscibile soprattutto grazie alla presenza di una statua dorata raffigurante la “Vergine con il bambino”. Raggiungetela a piedi o usufruendo dei comodi autobus ed entrate al suo interno: qui potrete ammirare splendidi mosaici e dipinti a tema nautico, realizzati per proteggere i pescatori in mare.

Il castello di Château d’If

Diventato celebre grazie al romanzo Il conte di Montecristo di Alexandre Dumas padre, Château d’If è sicuramente una delle 5 meraviglie di Marsiglia grazie alla particolarità della sua posizione, costruito su un’isoletta di fronte al golfo della città, e per la sua storia. Nato inizialmente come fortezza militare, il castello ricoprì ben presto la funzione di prigione e chiunque lo visiti potrà respirare le atmosfere del romanzo e godere allo stesso tempo di una vista splendida sulla città. Per raggiungerlo vi basterà salire sui traghetti che partono quotidianamente dal Porto Vecchio di Marsiglia e che, in 20 minuti, vi faranno salpare sull’isolotto. Durante la tratta tenete gli occhi aperti perché godrete anche di una vista privilegiata sulla Cattedrale di Santa Maria Maggiore.

Château d'If

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Il castello di Château d’If al tramonto

Le Panier, il quartiere più antico della città

Continuate la scoperta di Marsiglia dirigendovi verso il quartiere più antico: Le Panier. Stradine tortuose affiancate da piccoli negozi di artigianato e botteghe, negozi vintage e di stilisti indipendenti creano un’atmosfera unica che ricorda quella del quartiere Montmartre di Parigi. Il tutto è arricchito dalla presenza di numerosi murales che rendono Le Panier uno dei quartieri più apprezzati dagli amanti della street art insieme a quello di Cours Julien. Se siete interessanti a immergervi nell’anima artistica di Marsiglia, vi consigliamo di prenotare un tour guidato dedicato interamente alla street art.

Il Palazzo Longchamp

Infine, da non perdere è anche il Palazzo Longchamp, un capolavoro del 1800. L’edificio fu fatto costruire per celebrare la costruzione del canale che doveva trasportare l’acqua del fiume Durance fino in città. Il palazzo ospita il Museo delle Belle Arti, dove sono custoditi numerosi dipinti che raccontano l’epidemia di peste che colpì la città nel 1700, e il Museo di Storia Naturale, ricco di oggetti e curiosità risalenti al Settecento. Entrambi i musei sono gratuiti e, una volta terminato il giro delle loro sale, potete dare un’occhiata anche al planetario aggiunto nel 2001. Tra i reperti più importanti figurano il telescopio a specchio di Foucault e vari oggetti provenienti da secoli di attività astronomica. In particolare, il telescopio di Foucault rappresenta un cimelio storico fondamentale perché precursore dei grandi telescopi moderni.

Situato alle spalle del palazzo troverete Parc Longchamp, considerato il parco più centrale di Marsiglia, oltre che inserito tra i giardini della Francia degni di nota dal Ministero Francese della Cultura. All’ingresso verrete accolti da una statua dei leoni e delle tigri di Bayre, mentre al suo interno ospita molti giardini, alberi antichi, statue, cascate, stagni, parchi giochi e offre scorci splendidi sulla città. Se capitate qui nel mese di luglio, non perdetevi il festival all’aria aperta Marseille Jazz des Cinq Continents, dedicato alla musica jazz nazionale e internazionale.

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A Crema, cosa vedere nei dintorni della città

Immersa nel verde della Pianura Padana, a pochi chilometri dagli aeroporti internazionali di Milano e Bergamo e facilmente raggiungibile anche in treno, si trova la graziosa città di Crema. Dalle dimensioni di un borgo, vanta un elegante centro storico ricco di palazzi signorili, scorci caratteristici e bellissime architetture religiose e civili. Affascinato dalle sue vie, il regista Guadagnino la utilizzò come location per molte scene del film ‘Call me by your name‘, aumentando così la sua fama tra i fan e non solo.

Nei mesi estivi però, Crema, come anche l’intero territorio della Padania, potrebbe rivelarsi molto caldo e cresce nei locali come nei turisti il desiderio di fuggire lontano dall’afa per trovare refrigerio nei dintorni che qui, per fortuna, sono bellissimi. La città, infatti, si trova in una posizione strategica per chi vuole godere delle bellezze naturali del nord Italia, evitando le mete turistiche troppo affollate. Scopriamo insieme cosa vedere nei dintorni di Crema: preparate scarpe comode e macchina fotografica, si parte!

Giro ad anello verso il Laghetto dei Riflessi

Un sentiero molto amato dalla comunità locale è sicuramente quello che, dal parco cittadino di Crema, porta al Laghetto dei Riflessi, tra i luoghi rilanciati e fatti conoscere al pubblico soprattutto grazie al film di Guadagnino. Il percorso, della lunghezza di 10 chilometri, è di livello intermedio e può essere percorso da chiunque possieda un minimo di preparazione fisica. I sentieri sono facilmente percorribili e passeranno anche per Villa Ghisetti Giavarina, una delle ville più belle del territorio.

Il Parco del Serio

Il Parco del Serio, situato a cavallo tra le province di Bergamo e Cremona, è un buon punto di partenza per chi cerca una tregua dal caldo tra passeggiate lungo percorsi escursionistici o attività all’aperto con la bici o con la canoa. L’area protetta, caratterizzata dalla presenza del fiume Serio, è un alternarsi di zone agricole, prati e boschetti. Questo può essere raggiunto con il treno, l’auto o partendo direttamente da Crema: procedendo verso nord, potrete godervi una piacevole escursione che vi condurrà fino alla cittadina di Sergagno, situata proprio al centro del parco.

La partenza è dal Santuario di Santa Maria della Croce e, prima di arrivare a destinazione, vi permetterà di ammirare il lago della Cava Alberti, la riserva naturale della Palata Menasciutto e il bellissimo Santuario del Binengo. Non lontano da qui, sempre nell’area del Parco del Serio, non perdetevi la visita al Museo dell’Acqua a Casale Cremasco. Si tratta di un complesso di piccole strutture, per lo più rustici ristrutturati, che ospitano esposizioni permanenti sul tema dell’acqua, con particolare attenzione per la storia del fiume, il rapporto dell’uomo con esso e le opere idrauliche del paesaggio cremasco. Il museo è perfetto anche per trascorrere una giornata con i bambini perché al suo interno è presente un bosco didattico e vengono organizzati laboratori che non mancheranno di incuriosire i più piccoli, tra stagni, rane, aironi e gallinelle d’acqua.

Fiume Serio

Fonte: 123RF

Corso del fiume Serio

Il Parco Adda Sud

Sempre partendo da Crema, all’interno del Parco Adda, un bellissimo percorso vi porterà fino alla cittadina di Montodine, situata a una decina di chilometri più a sud. Si procede sempre lungo una strada sterrata, che in alcuni tratti si trasforma in uno stretto sentiero, costeggiando l’argine del fiume Serio. La camminata vi porterà alla scoperta di Ripalta Vecchia e Ripalta Arpina, del Santuario del Marzale, un luogo dal grande valore storico e culturale e la poderosa torre del Palazzo ex Benvenuti. Inoltre, gli amanti del birdwatching e non solo potranno avere la fortuna di avvistare gli aironi e i cormorani, di cui la zona è ricca.

Un alto percorso escursionistico si snoda lungo il corso del fiume che, da Rivolta d’Adda, arriva a Boffalora d’Adda. Il sentiero è lungo circa 25 chilometri e riprende sentieri esistenti e strade sterrate interessando diversi comuni e rappresentando la connessione tra la rete ciclo-pedonale del Parco Adda Nord e di quella del lodigiano, fino a raggiungere la ciclovia del Po.

Strada del Gusto Cremonese

Perché non unire il piacere della camminata con quello del buon cibo? La Strada del Gusto Cremonese nella terra di Stradivari è l’occasione perfetta per immergersi nella cucina tradizionale del territorio assaggiando tutte le sue prelibatezze. L’associazione, nata nel 2004 per promuovere e valorizzare il turismo attraverso le produzioni agricole, le attività agroalimentari e la produzione di specialità gastronomiche.

Il progetto riunisce tutta una serie di itinerari di promozione turistica ed enogastronomica lungo circa 560 chilometri nel territorio della provincia di Cremona. Da Crema a Rivolta d’Adda o Soncino, da Castelleone a Casalbuttano sono ben 115 i comuni interessati da questa iniziativa. Assolutamente da non perdere sono i formaggi, come il grana padano e il provolone, il torrone e la mostarda. Tra un assaggio e l’altro avrete anche la possibilità di scoprire il patrimonio storico e culturale del territorio: vi consigliamo di scaricare la mappa della Strada del Gusto Cremonese direttamente dal sito ufficiale.

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Porto Pino, il paradiso della Sardegna tra mare, dune, lagune e pineta

Cosa succede quando dune di sabbia finissima incontrano le tonalità azzurre del mare e il verde della macchia mediterranea? Nasce un paesaggio paradisiaco che non poteva essere in altro luogo se non in Sardegna. Tutto questo avviene a Porto Pino, nel basso Sulcis, nel sud-ovest dell’isola. Alle spalle di questo luogo incantato si trova la pineta che da il nome alla spiaggia, un riparo naturale perfetto dalla calura estiva: qui tutto profuma di mare, ginepro e rosmarino.

La baia ricade per tre quarti nel territorio sulcitano di Sant’Anna Arresi, un grazioso borgo di poco più di 3000 abitanti che vanta una particolarità: un nuraghe posizionato proprio nel centro del paese. Questa potrebbe essere la vostra base perfetta per scoprire Porto Pino, le sue spiagge e i dintorni, tra bellezze caraibiche, ma anche enogastronomiche. D’altronde è quasi impossibile andare in Sardegna e non provare le specialità tipiche di questa terra millenaria, accompagnate dai migliori vini del territorio, in questo caso il rinomato Carignano del Sulcis.

Questi i nostri consigli per trascorrere una vacanza indimenticabile a Porto Pino e in Sardegna.

Le spiagge di Porto Pino

È ovvio che chiunque organizzi una vacanza in Sardegna non veda l’ora di tuffarsi nelle sue acque cristalline. Se poi il mare è quello di Porto Pino, i viaggiatori fanno giusto in tempo a lasciare la valigia in albergo che si dirigono subito verso l’insenatura che, lunga oltre 6 chilometri, comprende 3 spiagge distinte. La prima è lunga 600 metri ed è compresa tra argini rocciosi; la seconda, caratterizzata da due chilometri di sabbia bianca, è la meno frequentata ed è incastonata fra la pineta e gli stagni di Maestrale e is Brebeis (Le Pecore); infine, la terza è quella più bella, la spiaggia da cartolina che avete sognato durante i freddi mesi invernali: is Arenas Biancas, un luogo di una bellezza rara conosciuto semplicemente come Le Dune.

Questa parte del litorale è accessibile solo d’estate perché, sfortunatamente, ricade nell’area del poligono militare di Teulada. La vicinanza alla base, in questo caso fortunatamente, non ha rovinato l’unicità del territorio: quello che si aprirà a voi è un paesaggio abbagliante composto da morbide colline sabbiose che raggiungono i trenta metri d’altezza. Sull’arenile troverete stabilimenti e servizi per ogni esigenza, dove per esempio noleggiare sdraio e ombrelloni, oltre che punti ristoro, mentre a pochi chilometri ci sono strutture ricettive e ristoranti perfetti per un pranzo più sostanzioso.

Spiaggia is Arenas Bianca Porto Pino

Fonte: iStock

Le dune di sabbia sulla spiaggia di is Arenas Bianca

Le altre spiagge da sogno nei dintorni

Non solo Porto Pino, se volete scoprire i dintorni ci sono tante altre spiagge pronte a conquistarvi. Guidando verso sud troverete Porto Zafferano, compresa nell’area militare e accessibile solo via mare nei mesi di luglio e agosto, quindi un luogo stupendo e isolato. Proseguendo incontrerete l’incantevole Porto Tramatzu, amata per i suoi colori abbaglianti e per il fondale basso e, infine, la magica Tuerredda, un altro angolo caraibico e molto spesso considerata una spiaggia simbolo dell’isola insieme alla Pelosa di Stintino.

Custodita all’interno di un’insenatura fra Capo Malfatano e Capo Spartivento, la spiaggia di Tuerredda vanta una palette di colori splendida tra l’azzurro intenso del mare e il verde degli arbusti che la circondano. Arrivarci è di per sé un’esperienza perché dovrete percorrere la strada panoramica della Costa Sud (strada provinciale 71), ossia 25 chilometri di paesaggi talmente belli da togliere il fiato. Fortunato chi non sta guidando e può godersi questo panorama dal finestrino!

Il borgo di Sant’Anna Arresi

Il tratto costiero di Porto Pino fa parte del borgo di Sant’Anna Arresi, un piccolo paese divenuto famoso proprio grazie alle spiagge nei dintorni. Dopo una rilassante giornata al mare, andate a fare una passeggiata tra le sue stradine per raggiungere l’attrazione principale: il nuraghe situato proprio nella piazza centrale del borgo. È attorno a questo nuraghe che, nel XVIII secolo, nacque il nucleo originario di case rurali che a poco a poco diedero forma all’abitato che potete vedere oggi. Risalente al periodo del Bronzo Medio (XV-XIV secolo a.C.), è composto da due torri unite da mura che racchiudono un cortile.

La piazza in cui sorge il nuraghe ospita un evento estivo imperdibile se capitate a Sant’Anna Arresi all’inizio di settembre: stiamo parlando de ‘Ai Confini tra Sardegna e Jazz‘, un festival jazz nato nel 1985 e che ospita numerosi musicisti nazionali e internazionali.

Le specialità da provare nel Sulcis

Oltre a fare scorta di pesce fresco e di bottarga, che qui nel Sulcis non manca mai, una specialità che non potete assolutamente perdere è il vino. Una tappa d’obbligo quando siete a Porto Pino è Cantina Mesa, rinomata per la produzione di vini di alta qualità prodotti con cura e amore per la propria terra. Qui potrete acquistare sia Vermentino che Carignano, oltre che godere della posizione stessa della cantina, situata in un luogo suggestivo, adagiata su un pendio e circondata da vigneti.

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Le 10 città del divertimento nel mondo

Organizzare una vacanza all’insegna del divertimento significa scegliere una destinazione capace di offrire esperienze uniche ed indimenticabili. Per chi ama la vita notturna, per chi ama partecipare agli eventi locali o semplicemente per chi è in cerca di avventure e giornate indimenticabili, ci sono città che spiccano per la loro capacità di regalare momenti di pura gioia. Ecco le 10 città del divertimento nel mondo e cosa le rende così irresistibili.

Las Vegas, USA

Las Vegas è conosciuta anche la “Città del Peccato”. È famosa per i suoi casinò, per i numerosi spettacoli di alto livello che ogni giorno si tengono nei vari edifici della città ed una vita notturna senza fine. Ogni angolo della Strip, ovvero la strada principale della città americana, offre opportunità di divertimento senza sosta: dai tavoli da gioco del Bellagio e del Venetian, agli spettacoli mozzafiato del Cirque du Soleil. La notte a Las Vegas continua nei club esclusivi come l’XS, l’Omnia, nel famoso Ceasar Palace, e l’Hakkasan, dove è possibile ballare fino all’alba.

Ibiza, Spagna

Ibiza è il cuore pulsante della vita notturna europea, località spagnola molto conosciuta per le sue discoteche ed i beach club che attirano migliaia di giovani da tutto il mondo. Le feste in spiaggia ed i DJ set con artisti internazionali di fama, sono in grado di trasformare ogni serata a Ibizia in un’esperienza indimenticabile. Tra le discoteche più celebri ci sono sicuramente il Pacha, l’Amnesia e l’Ushuaïa. Per chi è alla ricerca di giornate all’insegna del relax, ascoltando musica al sole, i beach club come Blue Marlin ed il Nikki Beach possono rappresentare la scelta ideale.

Party in spiaggia ad Ibiza al tramonto, con la bassa marea

Fonte: iStock

Party in spiaggia ad Ibiza, Spagna

Bangkok, Thailandia

Bangkok è una città che non dorme mai. La capitale della Thailandia è famosa per i suoi mercati notturni, bar sui tetti e per la sua vibrante scena di street food. Questa città thailandese è in grado di offrire una mix unico di cultura e divertimento. Luoghi come Khao San Road e la Royal City Avenue sono luoghi perfetti per una serata all’insegna del divertimento, mentre i roof top bar, come, ad esempio, il famoso Sky Bar, set del film “Una notte da leoni”, ed il Vertigo, sono in grado di offrire viste spettacolari sulla città. Anche i mercati notturni come l’Asiatique e Patpong Night Market sono ideali per un’esperienza all’insegna del divertimento e a contatto con gli abitanti locali.

Rio de Janeiro, Brasile

Rio de Janeiro oltre che essere famosa per i panorami unici che la caratterizzano, è la città riconosciuta a livello mondiale per il suo famoso Carnevale di Rio. Una festa che attira milioni di persone ogni anno, con i suoi costumi coloratissimi, la musica samba e le parate spettacolari. Ma Rio de Janeiro non è solo Carnevale: le sue spiagge come Copacabana e Ipanema, la vita notturna nei quartieri di Lapa e Barra da Tijuca, e l’energia travolgente dei suoi abitanti, rendono questa città una meta perfetta per chi cerca il divertimento in ogni momento dell’anno.

Berlino, Germania

La città di Berlino è conosciuta per la sua scena musicale all’avanguardia e la scena culturale alternativa. La capitale tedesca offre una vasta gamma di club di musica techno ed elettronica, come Berghain, Tresor e Watergate, che hanno ospitato negli anni artisti provenienti da tutto il mondo e che hanno fatto la storia della musica. Oltre a questo, Berlino è molto conosciuta anche per eventi culturali, come, ad esempio, il festival del cinema Berlinale ed il Gallery Weekend Berlin. La libertà e l’apertura mentale che caratterizzano la città di Berlino la rendono una delle città più cool d’Europa, con una vita notturna che soddisfa ogni gusto.

New Orleans, USA

New Orleans è sinonimo di musica jazz e di feste in strada. Il Mardi Gras è l’evento più famoso della città, ma New Orleans è in grado di offrire divertimento tutto l’anno con locali di musica dal vivo su Bourbon Street e Frenchmen Street, famosi festival come il Jazz Fest. Inoltre, pranzare nei ristoranti di cucina creola è un’esperienza in sé assolutamente da provare. L’atmosfera festosa della città è contagiosa e rende ogni visita indimenticabile.

Tokyo, Giappone

Tokyo è una città unica, in grado di combinare modernità e tradizione giapponese. La vita notturna della capitale giapponese attira migliaia di giovani non solo dal territorio giapponese, ma da tutto il mondo. Sono presenti una miriade di izakaya, i tradizionali pub giapponesi, karaoke, club e bar a tema. Quartieri come Roppongi, Shibuya e Shinjuku sono il cuore del divertimento notturno, mentre i bar tematici e i maid café offrono esperienze uniche. Tokyo è anche il paradiso per gli amanti della cultura pop giapponese, con eventi e negozi dedicati ad anime e manga nel famoso quartiere di Akihabara.

Miami, USA

Miami: città americana conosciuta per le sue spiagge, la vita notturna e la forte influenza culturale latina che la caratterizza. South Beach è il cuore della movida, con club famosi come il LIV,  lo Story ed l’E11EVEN. Club in cui è possibile passare serate indimenticabili. La città ospita anche eventi culturali e festival come, ad esempio, l’Ultra Music Festival, un evento in grado di attirare migliaia di persone provenienti da tutto il mondo. La città è famosa anche per le sue spiagge: South Beach e Miami Beach sono il luogo ideale per rilassarsi e godersi il sole durante la visita di Miami.

Vita notturna a Miami di fronte ad un locale, con una tipica macchina cabrio rossa proveniente da Cuba

Fonte: iStock

Vitta notturna in un locale di Miami, Florida

Barcellona, Spagna

Si ritorna in Europa, e questa volta a Barcellona, una delle città spagnole che sa davvero come divertirsi, in cui è possibile trovare una combinazione unica di cultura, spiagge e vita notturna. Le spiagge di Barceloneta e Bogatell offrono il perfetto equilibrio tra relax e divertimento, con numerosi chiringuitos dove gustare tapas e cocktail, per ricaricare le energie in vista della serata nella città catalana. I quartieri di El Born ed Eixample sono pieni di bar e club dove passare la serata fra i cittadini locali. Ci sono anche festival musicali importanti come il Sónar, ad esempio, che attira amanti della musica techno da tutto il mondo.

Amsterdam, Olanda

C’è poi Amsterdam, la città olandse famosa per la sua atmosfera liberale e la vivace vita notturna fra i canali ed il centro storico. I coffee shop, i bar lungo che si affacciano sull’acqua ed i numerosi club rendono questa città una delle destinazioni più divertenti d’Europa e meta di viaggi all’insegna del divertimento per molti giovani, e non solo. De Wallen, il quartiere a luci rosse, e Leidseplein sono i principali centri della vita notturna, in cui è possibile trovare club come Paradiso e Melkweg, che offrono musica dal vivo e DJ set.

Queste 10 città sono famose per l’atmosfera unica che riescono a creare, per il mix di cultura e divertimento che riescono ad offrire e che riesce a creare ricordi indimenticabili nella mente dei propri visitatori. Queste città del divertimento hanno tutto ciò di cui chi si ha bisogno per passare una vacanza all’insegna del relax e del divertimento.

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Un’estate speciale a Pulsano, perla del Salento, tra mare ed eventi unici

Un litorale con spiagge di sabbia finissima, lambite da un mare cristallino e intervallate da scogliere che danno luogo a suggestivi scorci paesaggistici. È ciò che si apre davanti ai nostri occhi recandoci a Marina di Pulsano, in provincia di Taranto, adagiata sulla costa ionica del Salento. Ma non è tutto: il centro storico di Pulsano, il cuore vibrante della cittadina pugliese, in estate si anima con feste ed eventi che ne rappresentano le radici culturali più autentiche e ne esprimono la calorosa accoglienza.

I mesi estivi sono sicuramente il periodo ideale per vivere emozionanti giornate all’insegna del relax al mare accompagnato dalla vita salentina più colorata. Ecco tutto quello che puoi fare a Pulsano questa estate, dall’esplorazione delle spiagge più suggestive agli eventi più particolari da non perdere.

Marina di Pulsano e le sue spiagge spettacolari

Sabbia bianca e soffice lungo un litorale che si stende per circa 7 chilometri, offrendo agli amanti della stagione più calda diverse spiagge, sia pubbliche che private, e fondali bassi tutti da esplorare e adatti anche alle famiglie con i bambini più piccoli. È ciò che offre la costa su cui si affaccia Marina di Pulsano, in Puglia.

La più celebre e frequentata è la spiaggia di Montedarena: una baia di sabbia bianca bagnata da acque limpide e turchesi, con vari servizi per il massimo comfort per tutti. Il consiglio è quello di raggiungerla nelle prime ore del mattino.

Un’altra spiaggetta paradisiaca di Marina di Pulsano è quella di Lido Silvana, anch’essa molto frequentata e caratterizzata da sabbia fine e candida che digrada in fondali bassi. Tutt’attorno il paesaggio è reso ancor più suggestivo dalla presenza della macchia mediterranea.

Fonte: Luca Tocci

Tramonto a Lido Silvana – Pulsano

Altra meta imperdibile nella zona costiera di Pulsano è la Baia del Pescatore, chiamata anche spiaggia di Luogovivo. Una mezzaluna sabbiosa che accoglie le barche dei pescatori una volta che rientrano dal mare aperto.

I lidi di Marina di Pulsano non finiscono qui: tra baie, calette e insenature si ha soltanto l’imbarazzo della scelta per trascorrere una giornata al mare durante le calde giornate estive pugliesi, ma anche durante le stagioni intermedie, quando il clima è mite e le giornate sono più tranquille. Alcuni di questi angoli di paradiso? Pezzarossa, La Fontana, Le Canne, Lido Checca e Serrone sono tutte da esplorare. Una vera chicca è anche Baia Capparrone (chiamata anche Baia Verde) abbracciata da suggestive scogliere e da una rigogliosa e profumata macchia mediterranea.

Fonte: Luca Tocci

Spiaggia La Fontana – Pulsano

Tre eventi imperdibili nell’estate di Pulsano

L’estate di Pulsano non riserva soltanto spiagge paradisiache in cui rilassarsi baciati dal sole salentino. La cittadina offre a chiunque numerosi eventi che esprimono pienamente l’essenza del territorio: un’identità culturale nella quale si esprimono tradizione e innovazione, accoglienza e inclusione, ma anche arti e mestieri e percorsi enogastronomici di grande valore. Ecco allora cosa fare a Pulsano nelle calde serate d’estate.

La Cena del turista

Uno degli eventi estivi più originali è la “Cena del turista”: una serata organizzata nel mese di agosto e giunta alla sua settima edizione, nata con l’idea di ringraziare simbolicamente i turisti che scelgono di visitare questa splendida località salentina. Ma come funziona? Vengono estratte a sorte 25 coppie di turisti ospiti delle molteplici strutture ricettive della cittadina. Vengono quindi invitate a partecipare a una squisita cena nella piazza del castello de Falconibus, risalente al XV secolo e oggi sede del consiglio comunale e del Museo Storico delle Tradizioni e delle Attività Umane. Qui, nel pieno centro storico di Pulsano, prende vita un banchetto durante il quale gli ospiti vengono serviti dagli stessi organizzatori dell’evento, ovvero l’Associazione Pulsano D’amare e l’Amministrazione Comunale, insieme al Sindaco.

La tavola viene quindi imbandita con piatti tipici della tradizione culinaria locale, accompagnati dal buon vino prodotto dalle cantine del territorio. Non sarebbe una vera festa salentina, infine, senza l’intrattenimento musicale che fa danzare tutti al chiaro di luna sulle note dell’intramontabile pizzica.

Fonte: Pro Loco

Castello De Falconibus – Pulsano

T-Fest, La sagra delle tipicità

Le tradizioni enogastronomiche che fanno parte integrante dell’identità di Pulsano e della sua popolazione tornano ad essere valorizzate in occasione della seconda edizione dell’evento “T-Fest – La sagra delle tipicità“, organizzata dalla Pro Loco di Pulsano con il patrocinio della Regione Puglia e del Comune di Pulsano.

Per quest’anno, dal 19 al 21 luglio, entrano in scena numerose tipicità del territorio come la “Tajedda”, una focaccia ripiena con cipolla, olive e capperi. Oltre alla ricca cucina, non mancano musica, esposizioni artistiche e di artigianato locale e spettacoli. L’appuntamento è al Convento dei padri riformati di Pulsano, nel cuore pulsante della cittadina.

Polso Sano

L’estate di Pulsano riserva alla popolazione e ai turisti anche l’evento dalle origini più antiche: il “Polso Sano“.  Giunto alla 39° edizione, la rievocazione storica di “Polso Sano” si svolge dal 9 al 12 agosto. Tutta la cittadinanza è chiamata a rievocare i vecchi tornei tra i rioni che formavano la cittadina. Per l’occasione il centro storico si anima e colora con sfilate e danze in abiti medievali, spettacoli di sbandieratori e giocolieri, tavole imbandite con cibi che richiamano gli antichi sapori del territorio. Ma l’appuntamento più atteso in questi giorni di festa è il torneo finale del Polso Sano: i pulsanesi appartenenti a ciascun rione si sfidano a “braccio di ferro”, una tradizione che nasce da tempi molto lontani, quando i nobili del luogo organizzavano tali tornei nelle occasioni di festa. Sembra che sia proprio da questa usanza che derivi il nome della cittadina di Pulsano.

Gli altri eventi a Pulsano, perla del Salento

Ma le feste che rendono Pulsano un luogo vivace e suggestivo durante tutta l’estate non finiscono qui. Il 16 luglio è infatti il turno della Festa della Madonna del Carmine, che vede illuminare la cittadina con processioni, cortei, musica e danze a suon di pizzica.

Gli amanti delle parole scritte, e delle infinite suggestioni che sono in grado di infondere, possono assistere alla “Notte dei poeti”, un raduno poetico organizzato annualmente in agosto, promosso dall’Associazione Cultura e Spettacolo “Affinità Elettive” e patrocinato dall’assessorato alla Cultura del Comune di Pulsano.

Sempre ad agosto, appuntamento con la musica rock e metal: il 17 agosto torna il “Rock Metal Fest“, organizzato dall’Associazione Rock Metal Events. Nato con l’intento di valorizzare la musica e allo stesso tempo anche il territorio, l’evento raduna tutti gli appassionati del genere nell’area parcheggio della zona industriale di Pulsano.

L’8 settembre è invece il giorno della festa patronale di Pulsano in onore della Madonna dei Martiri e di San Trifone. Un’occasione di incontro per la popolazione e per i visitatori, con processioni e concerti di musica che esprimono il carattere più tradizionale della cittadina salentina.

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Cosa vedere nei dintorni di Kiev

Cinque idee per altrettante gite da fare in giornata partendo da Kiev. Dalla storica città di Chernihiv con le sue antiche cattedrali, al romantico Parco Sofiyivka di Uman, passando per Pereyaslav Khmelnytskyi, un tesoro di architettura popolare e musei, fino a Vinnytsia, dove si trova la casa-museo del celebre chirurgo ucraino Mykola Pirogov. Non può mancare il sito di Chernobyl, tristemente famoso ma affascinante per la sua storia recente. Una panoramica dei migliori luoghi da vedere nei dintorni della capitale ucraina, le attrazioni principali e le esperienze uniche che ogni destinazione ha da offrire per rendere ogni gita una piacevole avventura.

Chernihiv

Situata sulle rive del fiume Desna a circa 150 chilometri da Kiev, Chernihiv è una delle città più antiche dell’Ucraina, famosa per i suoi antichi monumenti storici e le bellissime chiese ortodosse che la rendono un luogo di grande spiritualità. La maggiore attrazione è la Cattedrale del Santissimo Salvatore, un magnifico esempio dell’architettura medievale ucraina risalente all’XI secolo. Situata nel cuore storico di Chernihiv, è famosa per le sue imponenti cupole dorate e le sue elaborate decorazioni interne, che includono affreschi e icone risalenti al periodo bizantino.

Costruita durante il regno del principe Mstislav di Chernigov, la cattedrale è un simbolo della spiritualità e della storia della regione. Vicino sorge il Monastero di Eletsky, fondato nel XII secolo, che offre viste panoramiche sulla città e sul fiume. Il Parco di Detinets, noto anche come Antica Fortezza di Chernihiv, è un altro punto di interesse, con mura fortificate e torri che raccontano storie di tempi passati. Non lontano dal centro, il Museo di Storia e Cultura Locale di Chernihiv presenta una vasta collezione di reperti archeologici e etnografici. Per chi ama la natura, il Parco Regionale di Mezyn offre sentieri escursionistici e paesaggi pittoreschi.

Parco Sofiyivka

Un centinaio di chilometri separano Kiev dalla città di Uman, dove si trova il Parco Sofiyivka, uno dei giardini più affascinanti e romantici d’Europa. Fondato nel 1796 dal conte polacco Stanislaw Potocki come dono per la moglie Sofia, oltre che un simbolo d’amore, il parco è un capolavoro di architettura paesaggistica che si estende su una superficie di circa 180 ettari, impreziosito da laghi, cascate e grotte artificiali. Uno dei punti salienti è il Lago Inferiore, con al centro l’Isola dell’Amore, raggiungibile in barca.

Il Giardino Inglese e il Giardino Orientale mostrano una varietà di piante esotiche e locali, mentre il Padiglione della Flora, un elegante edificio neoclassico, è un luogo ideale per rilassarsi e godere della tranquillità del parco. Passeggiando lungo i sentieri ombreggiati è possibile raggiungere la Grotta di Venere e la Fontana di Nettuno, dall’atmosfera particolarmente suggestiva, ammirare le numerose sculture ispirate alla mitologia classica, salire sui ponticelli che regalano viste spettacolari sul paesaggio circostante.

Pereyaslav Khmelnytskyi

Situata a un centinaio di chilometri da Kiev, Pereyaslav-Khmelnytskyi vanta un ricco patrimonio storico e culturale che le è valso il soprannome di “città dei musei”. Se ne contano almeno una ventina, ognuno con la sua collezione unica, che offrono un’immersione affascinante nel passato dell’Ucraina. La visita può cominciare dal Museo di Architettura Popolare e Vita della Srednyaya Naddnepryanshchina, un’esposizione all’aperto che riproduce un villaggio tradizionale ucraino del XVII secolo, con case in legno, botteghe artigiane e una chiesa. Il Museo Storico ed Etnografico Nazionale ospita invece una vasta collezione di reperti archeologici, manufatti popolari e opere d’arte che raccontano la storia della regione dalla preistoria ai giorni nostri.

Un altro luogo di sicuro interesse per gli amanti della storia è la Riserva Storico-Etnografica Nazionale di Pereyaslav che ospita musei dedicati a diverse tematiche, tra cui la storia cosacca, la religione, l’artigianato e le arti popolari. Tra gli altri, qui si trova il Museo del Trattato di Pereyaslav, che commemora il trattato del 1654 tra l’Ucraina e la Russia, e il Museo del Museo, dedicato alla storia della museologia in Ucraina.

Oltre ai musei storici, Pereyaslav Khmelnytskyi offre anche interessanti musei letterari e d’arte. Il Museo Letterario e Memoriale Taras Shevchenko è dedicato al famoso poeta ucraino con una notevole collezione di opere e documenti legati alla sua vita e al suo lavoro, mentre il Museo d’Arte Grigory Skovoroda ospita una collezione di dipinti, sculture e arti decorative ucraine.

Vinnytsia

Adagiata sulle rive del fiume Bug, a 269 chilometri dalla capitale, Vinnytsia è nota per essere la sede di una delle attrazioni più insolite dell’Ucraina: il Museo Nazionale Pirogov. Immerso in un parco verdeggiante, ospita la casa e il laboratorio del celebre chirurgo ucraino Mykola Pirogov, considerato il padre della chirurgia sperimentale. Un’esposizione originale, che ripercorre la vita e le opere di questo pioniere della medicina attraverso una vasta collezione di reperti medici, che comprendono anche la mummia del chirurgo.

Una gita a Vinnytsia è anche l’occasione per visitare la Cattedrale della Natività della Beata Vergine Maria, un imponente edificio in stile barocco ucraino che è il principale monumento religioso della città, caratterizzato da un’atmosfera solenne che lo rende un luogo di grande fascino. Per approfondire la conoscenza de territorio, merita una sosta anche il Museo Regionale di Vinnytsia che offre una panoramica completa su storia e cultura della regione, con reperti archeologici, opere d’arte e oggetti di artigianato locale.

Chernobyl

Distante un centinaio di chilometri da Kiev, la Zona di Esclusione di Chernobyl, l’area di 30 chilometri quadrati che circonda la centrale nucleare esplosa nel 1986, è oggi una destinazione turistica unica e commovente. Una gita in giornata a Chernobyl è un viaggio nel tempo e nella memoria, un modo per comprendere la tragedia del disastro nucleare e le sue conseguenze durature. Trattandosi di un’area contaminata, durante la visita è fondamentale attenersi alle rigide norme di sicurezza e seguire le istruzioni delle guide per limitare l’esposizione alle radiazioni.

Pripyat, la città fantasma costruita per ospitare i lavoratori della centrale, è l’attrazione principale. Qui si possono esplorare edifici abbandonati, come la scuola, l’ospedale, il parco giochi e il centro culturale, un’esperienza toccante che permette di cogliere l’impatto umano della tragedia. Oltre a Pripyat, la Zona comprende altri siti di interesse. La centrale nucleare di Chernobyl, con il suo sarcofago di cemento che racchiude il reattore numero 4 distrutto nell’incidente, offre un monito tangibile del potere distruttivo dell’energia nucleare.

È possibile visitare alcune aree esterne della centrale, come la sala di controllo e il memoriale ai liquidatori. Si possono poi vedere il villaggio di Cholnobyl che offre uno spaccato della vita rurale prima del disastro; il radar Duga-3, un’enorme struttura metallica a forma di arco, utilizzata per il sistema di difesa missilistico sovietico; e la surreale Foresta Rossa, la pineta più vicina alla centrale, deturpata dalle radiazioni rilasciate nell’incidente.