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Viaggi all’insegna dello sport: quali fare l’anno prossimo

Il 2025 sarà un anno straordinario per gli appassionati di sport e turismo, con eventi che attraversano il mondo, dalla Formula 1 al tennis, dal football americano al calcio. Con le Olimpiadi Invernali di Milano-Cortina ormai alle porte nel 2026, l’anno prossimo non mancheranno opportunità per combinare la passione per lo sport con la scoperta di nuove destinazioni.

Ecco alcuni dei principali eventi sportivi del 2025 da non perdere per chi è alla ricerca di esperienze uniche e indimenticabili in giro per il mondo.

Super Bowl 2025, la cultura di New Orleans

Il Super Bowl, il più grande evento del football americano, darà il via al 2025 il 9 febbraio, con la finalissima della NFL al Caesars Superdome di New Orleans. Questo evento è molto più di una semplice partita: il suo Halftime Show attira milioni di spettatori, anche tra chi non è appassionato di football. Per l’edizione 2025, il rapper Kendrick Lamar sarà protagonista durante l’intervallo, mentre artisti locali come Jon Batiste e Lauren Daigle celebreranno la tradizione musicale della città.

New Orleans, che ha saputo rinascere dalle cicatrici dell’uragano Katrina, è famosa per la sua storia jazz e la cucina creola. Durante la settimana del Super Bowl, la città si trasforma in un palcoscenico vivente, con concerti, parate e feste che animano le sue strade. E se si visita in quel periodo, non si può perdere il Mardi Gras, che inizia il 6 gennaio e culmina il 4 marzo con le celebrazioni del martedì grasso. Non solo sport, ma un’immersione totale nella cultura locale, tra musica, cucina e tradizioni.

New Orleans

Fonte: iStock

Il pittoresco quartiere francese di New Orleans

Formula 1 a Jeddah, una corsa nel futuro

A meno di due mesi dal Super Bowl, il Gran Premio di Formula 1 di Jeddah, in Arabia Saudita, promette di essere uno degli eventi più spettacolari del 2025. Dal 18 al 20 aprile, il Jeddah Corniche Circuit, inaugurato nel 2021, ospiterà la gara notturna più emozionante della stagione. Con una lunghezza di 6,174 km e una velocità media di 252 km/h, il circuito affacciato sul Mar Rosso è il secondo più lungo della F1 e offre uno spettacolo unico, che attira non solo appassionati di motorsport, ma anche turisti curiosi di scoprire un Paese che sta puntando sempre più sul turismo.

La città di Jeddah sta infatti vivendo una vera e propria trasformazione, con ingenti investimenti in infrastrutture turistiche e culturali. Dallo storico Al-Balad, Patrimonio dell’Umanità Unesco, alla Moschea Galleggiante, fino al lungomare affacciato sul Mar Rosso, Jeddah offre una combinazione perfetta di modernità e tradizione. Il Gran Premio di F1 è solo uno dei tanti eventi che stanno spingendo l’Arabia Saudita a diventare una destinazione sempre più popolare tra i viaggiatori sportivi.

I classici del tennis: Parigi e Londra

A maggio e giugno, gli appassionati di tennis avranno l’opportunità di assistere a due dei tornei più prestigiosi del mondo. A Parigi, il Roland Garros si svolgerà tra il 19 maggio e il 8 giugno, richiamando i migliori giocatori del mondo sulla terra rossa. Il torneo non è solo un evento sportivo: i visitatori possono scoprire il Tenniseum, un museo di 1.000 metri quadrati che espone la storia del tennis, tra trofei, racchette storiche e memorabilia.

Pochi giorni dopo, a Londra, il leggendario Wimbledon darà vita alla sua edizione 2025, dal 30 giugno al 13 luglio. Considerato il torneo più prestigioso di tutti, Wimbledon rappresenta il culmine della carriera di ogni tennista. Per assistere alle partite, però, non è facile: bisogna affrontare lunghe code, tentare la fortuna con il sorteggio dei biglietti, o acquistare pacchetti hospitality. Ma anche senza un posto a sedere nel campo centrale, l’atmosfera unica che si respira nei giardini e nel museo di Wimbledon è un’esperienza che ogni appassionato dovrebbe vivere.

Vista aerea della città di Parigi con primo piano sulla Torre Eiffel e dei suoi rooftop all'alba

Fonte: iStock

Vista aerea della città di Parigi all’alba

Monaco e la finale di Champions League

Il 31 maggio 2025, l’Allianz Arena di Monaco ospiterà la finale di Champions League, uno degli eventi più attesi del calcio europeo. Oltre ad essere la casa del Bayern Monaco, il leggendario stadio tedesco accoglierà tifosi e turisti da tutta Europa, pronti a vivere un’esperienza indimenticabile. Monaco non è solo una meta per gli amanti della birra, grazie all’Oktoberfest, ma offre anche tantissime opportunità per scoprire la sua arte, la sua storia e la sua cultura. Passeggiate nel Marienplatz con il famoso Carillon, esplorate il Englischer Garten, uno dei parchi urbani più grandi al mondo, e immergetevi nella cultura locale.

Monaco di Baviera

Fonte: 123RF

Sguardo sulla città di Monaco
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Le migliori piste da sci ad Aprica

Aprica è una delle località sciistiche più apprezzate delle Alpi Centrali, perfetta per chi cerca una combinazione di scenari montani incantevoli e una vasta offerta di piste per tutti i livelli. Con un comprensorio che si estende su 50 km di piste, Aprica è il luogo ideale per le famiglie, gli sciatori principianti, ma anche per gli esperti in cerca di sfide tecniche.

La località sciistica di Aprica è anche una delle più apprezzate per la sua stagione lunga e le condizioni di neve sempre ottimali. Oltre alle piste da sci, Aprica offre anche numerose possibilità per chi ama praticare sci di fondo, scialpinismo e ciaspolate immersi in aree naturalistiche incontaminate. Non mancano, infine, esperienze uniche come la Superpanoramica del Baradello, la pista da sci illuminata più lunga d’Europa, che offre una vista spettacolare sulla Valtellina.

Con una vasta scelta di piste per ogni esigenza, dal Campetti per i bambini alle impegnative piste nere della Magnolta, Aprica è la meta perfetta per chi cerca divertimento, panorami unici e la garanzia di condizioni neve impeccabili. In questo articolo, scopriamo insieme le migliori piste del comprensorio, pronte a regalare emozioni e sfide a chiunque scelga di viverle.

Le piste blu di Aprica

Pista Centrale

La Pista Centrale è una delle piste blu più famose di Aprica. Con una lunghezza di 2,5 km e un dislivello di 400 metri, questa discesa è perfetta per chi è alle prime esperienze sugli sci o per chi desidera una discesa tranquilla e panoramica. La pista è facilmente raggiungibile tramite la seggiovia Palabione, ed è un’ottima scelta per le famiglie grazie alla sua pendenza dolce e alla vasta visibilità che offre sul paesaggio montano.

Aperta generalmente da metà dicembre a fine marzo, la Pista Centrale è perfetta anche per i bambini e principianti che vogliono perfezionare le proprie abilità in un ambiente sicuro e adatto.

Pista Super Panoramica

La Super Panoramica è classificata come una pista azzurra, quindi adatta anche ai principianti o ai bambini grazie alla sua pendenza moderata e alle ampie curve. La larghezza di 50 metri consente una discesa fluida e sicura. Lungo il percorso si incontra la stazione intermedia di Baradello, situata a 1450 metri, dove si può decidere se risalire in seggiovia o proseguire verso la base. Inoltre, si può optare per una discesa nella zona di Palabione, anch’essa ben collegata alla skiarea, o sciare verso la zona dei Campetti, situata nella parte bassa della pista.

Per raggiungere la Super Panoramica, si parte da Baradello San Pietro, da dove si prende una seggiovia a 4 posti che, in circa 7 minuti, porta a 1980 metri di altitudine. Da qui inizia la pista, che si sviluppa lungo un percorso di oltre 5,8 km, partendo dalla Piana de Galli, a 1972 metri e scendendo dolcemente fino a Baradello di San Pietro, a 1162 metri. La pista, che è la più lunga d’Europa illuminata, presenta 300 punti luce che ne garantiscono l’illuminazione nelle ore serali, rendendola ideale per sciatori di tutti i livelli.

Le piste rosse di Aprica

Pista Baradello

La Pista Baradello è una delle piste rosse più interessanti di Aprica, con un tracciato di 2,1 km e un dislivello di 600 metri. Si tratta di una discesa tecnica ma non troppo difficile, che permette agli sciatori di livello intermedio di mettere alla prova le loro capacità in un ambiente dinamico. Il percorso è caratterizzato da ampi curvoni e alcuni tratti più ripidi, ideali per chi ha già esperienza sugli sci ma cerca una discesa stimolante.

Questa pista è facilmente raggiungibile tramite la seggiovia Baradello, ed è un’ottima scelta per chi vuole divertirsi senza affrontare tratti troppo impegnativi. La Pista Baradello è anche il luogo ideale per le gare amatoriali e per gli allenamenti degli sciatori locali.

Pista Magnolta

La Pista Magnolta è una delle piste più lunghe e stimolanti del comprensorio. Con una lunghezza di 3,2 km e un dislivello di 700 metri, questa pista rossa è perfetta per sciatori di livello intermedio che vogliono migliorare la propria tecnica. Si trova nel comprensorio Magnolta ed è facilmente raggiungibile tramite la seggiovia Magnolta.

La pista si snoda tra tratti di bosco e ampie radure, offrendo un’ottima panoramica sulle montagne circostanti. Grazie alla sua pendenza moderata e alle sue curve dinamiche, la Pista Magnolta è una delle preferite dai locali e dai visitatori che cercano una discesa più lunga e impegnativa.

Le piste nere di Aprica

Pista Palabione

La Pista Palabione è una delle discese più difficili e impegnative di Aprica, riservata agli sciatori esperti. Con un dislivello di 850 metri e una lunghezza di 2 km, questa pista nera è caratterizzata da tratti particolarmente ripidi e tecnici, ideali per chi ama la velocità e la sfida. La discesa è una vera prova di abilità, e solo sciatori esperti con una buona tecnica possono affrontarla in tutta sicurezza.

La pista parte dalla cima della montagna Palabione, ed è una delle discese più apprezzate dagli sciatori che cercano l’adrenalina. La Pista Palabione è anche sede di numerose competizioni locali, e durante la stagione ospita gare di slalom e gigante.

Pista Tre Valli

La Pista Tre Valli è una delle discese nere più panoramiche di Aprica, ma anche una delle più difficili. Con un dislivello di 800 metri e una lunghezza di 2,5 km, questa pista richiede una buona preparazione tecnica per affrontarla al meglio. La discesa inizia dalla cima del monte Tresimo, e si snoda attraverso tratti particolarmente ripidi che mettono alla prova anche gli sciatori più esperti.

La Pista Tre Valli è ideale per chi cerca una sfida autentica, tra scenari spettacolari e una neve che rimane perfetta grazie alla sua esposizione favorevole.

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Gränna, la Capitale svedese delle caramelle

Nel cuore della regione di Småland, ai piedi delle maestose montagne delle Grigne, si trova un piccolo ma affascinante paese che da oltre 160 anni è simbolo di una tradizione dolciaria unica: Gränna, la capitale svedese delle caramelle.

Famosa per la produzione delle polkagris, le iconiche caramelle a forma di bastone rosso e bianco, questa cittadina accoglie ogni anno migliaia di visitatori attratti dalla sua storia, dai suoi profumi e dalla possibilità di assistere alla realizzazione di queste prelibatezze artigianali. Ma la storia della polkagris non è solo una questione di dolcezza, è anche una testimonianza di coraggio, intraprendenza e tradizione femminile.

La nascita della polkagris, storia di resilienza

Tutto ha avuto inizio nel 1859, quando una giovane vedova, Amalia Eriksson, con una figlia di nome Ida da crescere, decise di reinventarsi per garantire un futuro a sua figlia. Amalia, che viveva a Gränna, iniziò a produrre dolci per matrimoni, battesimi e funerali, un’attività che presto divenne un successo. Ma ciò che rende la sua storia ancora più straordinaria è che, nonostante le leggi svedesi dell’epoca non permettessero alle donne di gestire un’impresa, Amalia riuscì ad ottenere la licenza per vendere i suoi dolci dal magistrato di Gränna e il benestare del sindaco per avviare la sua attività.

Il suo prodotto, la polkagris, inizialmente veniva preparato in piccole palline, ma ben presto Amalia cambiò forma, dando vita alla tipica caramella a bastone. La ricetta, che prevedeva una miscela di zucchero, aceto e acqua, veniva bollita, impastata e tirata fino a raggiungere la consistenza perfetta. Una parte dell’impasto veniva colorata di rosso, mentre l’altra, bianca, veniva aromatizzata con menta piperita. La polkagris, da subito amata per il suo gusto fresco e il suo aspetto vivace, divenne un simbolo non solo di Gränna, ma anche di un’imprenditoria femminile pionieristica che ha segnato la storia della città.

La polkagris oggi, una tradizione vivente

Oggi, a Gränna, la tradizione della polkagris è ben viva, e ogni anno attira in Svezia circa 800.000 visitatori. Il piccolo borgo, che conta poco più di 2.700 abitanti, è un vero e proprio centro di produzione per le caramelle a bastone, con 14 pasticcerie specializzate nell’arte di fare le polkagris. La qualità e l’autenticità di questi dolci sono talmente apprezzate che nel 2022 la polkagris di Gränna ha ricevuto l’Indicazione Geografica Protetta (IGP) dall’Unione Europea, una certificazione che ne tutela l’origine e la produzione esclusiva all’interno dei confini della cittadina.

Polkagris

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Le iconiche caramelle polkagris

Seppur il gusto classico alla menta rimanga il più amato, le caramelle sono oggi proposte in numerose varianti, dalle più tradizionali come la cannella, al più originale gusto whisky. Ma ciò che non cambia mai è l’approccio artigianale, che permette ai visitatori di assistere direttamente alla realizzazione delle caramelle nelle vetrine dei negozi. Gränna ha saputo trasformarsi da piccolo villaggio di pescatori a meta turistica di grande attrazione, senza mai perdere il legame con la sua tradizione dolciaria.

Gränna, perché è il cuore della dolcezza svedese

Per comprendere appieno il fascino di Gränna, è necessario immergersi nel suo clima natalizio, che durante le festività si trasforma in un magico mercato di Natale, dove le polkagris sono le indiscusse protagoniste. I negozi lungo la via principale, Brahegatan, sono un tripudio di colori e profumi, pronti ad accogliere i turisti desiderosi di assaporare la storia e il gusto della città. In questo periodo, è anche possibile assistere a concerti natalizi e visitare il museo dedicato alla fondatrice Amalia Eriksson, che racconta la sua vita e il suo impatto sulla comunità.

Un’altra curiosità riguarda il famoso Polkagris Day che si celebra ogni anno il 20 aprile, quando la produzione di polkagris inizia ufficialmente in vista della stagione delle festività. Durante questo giorno, la città si prepara all’arrivo della grande affluenza di turisti, con eventi speciali e attività che celebrano la storia di questa caramella leggendaria.

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Cosa fare ad Antigua Guatemala, la meta da visitare nel 2025

Se state cercando una meta diversa dalle altre da visitare nel 2025, vi rispondiamo senza alcuna esitazione: Antigua Guatemala. Devastata dal terremoto di Santa Marta nel 1773, la città Patrimonio UNESCO è di una bellezza particolare, tanto da essere considerata la vera gemma di questo Paese del Centro America, molto più della caotica Città del Guatemala. Con le sue strade acciottolate, le case basse dalle tonalità pastello e lo skyline composto dai vulcani (alcuni scalabili), offre un’esperienza di viaggio unica nel suo genere.

Incastonata fra tre vulcani – Fuego a sud, Agua e Acatenango a ovest – immerge i visitatori in atmosfere accoglienti, dove se da una parte gli abiti tradizionali dei suoi abitanti e i monumenti storici raccontano una parte della suggestiva cultura del Guatemala, dall’altra ci sono ristoranti, café e gallerie d’arte a mostrarci lo spirito di una città in continuo rinnovamento.

Antigua Guatemala è una città tranquilla non influenzata negativamente dal turismo; strizza l’occhio alla modernità senza intaccare negativamente il tessuto storico e identitario cittadino. Come scoprirla? Queste sono le cose che vi consigliamo di fare, dai trekking sui vulcani ai musei.

MUNAG: Museo Nacional de Arte de Guatemala

Come iniziare a scoprire la città di Antigua Guatemala se non immergendosi nella sua cultura millenaria, oltretutto in modo totalmente gratuito? Visitando il MUNAG – Museo Nacional de Arte de Guatemala, un vero gioiellino aperto nel 2021 dove l’entrata è gratuita, vi verrà semplicemente richiesto il passaporto per lasciare i vostri dati, quindi ricordatevi di portarlo con voi.

Il museo, situato nel Centro Culturale Reale Palazzo dei Capitani Generali, edificio costruito nel XVI secolo e dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1979, custodisce oltre 90 manufatti dell’epoca preispanica, coloniale e repubblicana. I reperti più interessanti sono quelli risalenti all’epoca Maya, come alcune sculture lignee, oggetti artistici e i reperti ritrovati nel sito archeologico di Tak’alik Ab’aj.

Il museo è aperto dal giovedì alla domenica, dalle 10:00 alle 16:00.

Belvedere dalla Iglesia de la Merced

Passeggiando tra le strade del centro storico, nei pressi dell’iconico Arco de Santa Catalina, di cui vi parleremo a breve, noterete una chiesa gialla estremamente particolare. Questa è la Iglesia de la Merced la cui facciata, dalle tonalità accese e ornata con decorazioni in stucco bianco, è considerata la più bella di tutto il Guatemala. Progettata con cura per resistere ai terremoti, è arrivata ai nostri giorni in buone condizioni dopo ben tre secoli dalla sua costruzione e custodisce, all’interno delle rovine del monastero, una fontana di 27 metri di diametro, considerata la più grande dell’America ispanica.

La parte più bella, però, resta la terrazza: salite all’ultimo piano per godere di una vista privilegiata sui vulcani e sulla città. Una volta scesi, potreste trovare alcuni stand di street food allestiti nel giardino sottostante, dove provare alcune specialità tipiche davvero deliziose.

Iglesia merced Antigua Guatemala

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La facciata riccamente decorata della Iglesia de la Merced

L’Arco de Santa Catalina

Non c’è dubbio che l’Arco de Santa Catalina sia il monumento più iconico di Antigua. Fu costruito nel 1694 per consentire alle suore del convento di Santa Catalina di attraversare la strada senza essere viste, mentre la torre dell’orologio è un’aggiunta risalente al XIX secolo. L’arco si è splendidamente conservato, resistendo ai terremoti che hanno colpito la città, e una foto qui è un must soprattutto perché, con la giusta inquadratura, potete incorniciare anche il Volcán Agua.

Le rovine delle vecchie chiese

Un tempo capitale del Guatemala, Antigua custodisce una lunga storia che può essere scoperta, almeno in parte, attraverso le rovine sparse per la città. Tra queste, le più famose sono le vecchie chiese, tra cui la più bella e importante è quella di San Francisco. Fu la prima chiesa di Antigua ed è dedicata al Santo Hermano Pedro de San José de Betancourt, dove risiede anche la sua tomba, un missionario arrivato in città verso la metà del 1600.

Un’altra delle chiese a portare le cicatrici visibili del tempo e dei terremoti è la Iglesia del Carmen, un gioiello architettonico la cui costruzione risale all’iniziò del 1638 per volere del consiglio comunale di Santiago de los Caballeros, il nome con il quale era conosciuta Antigua al tempo. Il nome “Iglesia del Carmen” è un omaggio alle suore carmelitane che trovarono rifugio tra queste mura dopo i devastanti terremoti del 1773.

Rovine chiese Antigua Guatemala

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Le rovine di una chiesa ad Antigua Guatemala

Belvedere Cerro de la Cruz

Se volete godere di una vista pazzesca non solo sulla città, ma anche e soprattutto sui vulcani che la circondano, il luogo da raggiungere è il belvedere Cerro de la Cruz. Raggiungibile a piedi percorrendo un breve sentiero in salita, è il miglior punto panoramico di Antigua Guatemala, ma dovete fare attenzione all’orario. Come noterete dopo un paio di giorni, le nuvole sono una costante sui vulcani e vedere le loro vette non sarà sempre semplicissimo…tranne nelle prime ore del giorno. Se volete beneficiare del panorama perfetto, raggiungete il Cerro de la Cruz di prima mattina.

Trekking sui vulcani

I vulcani sono una presenza costante e, a volte, potreste vederli anche eruttare dalla città. Però, se volete portarvi a casa un’esperienza indimenticabile e avventurosa, ammirarli da lontano non sarà abbastanza. Ad Antigua Guatemala vengono organizzati diversi trekking per raggiungere la cima dell’Acatenango, situato a quasi 4000 metri di altezza. Da qui godrete di una vista unica non solo sui vulcani, ma anche sulla campagna circostante e addirittura sul Lago Atitlán.

Vulcano Antigua Guatemala

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Escursionisti ammirano l’eruzione del vulcano Acatenango

Si tratta di un trekking non adatto a tutti per il quale è necessario un minimo di preparazione: sono 15 chilometri in totale tra andata e ritorno, per i quali sono necessari uno o due giorni di cammino insieme a una guida autorizzata.

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Le più belle piste da sci a Livigno

Livigno è una delle destinazioni sciistiche più grandi e rinomate d’Europa, un vero e proprio paradiso per gli appassionati di sport invernali. Con un comprensorio che si estende su oltre 115 km di piste battute, Livigno offre una varietà di tracciati per sciatori di ogni livello: dai principianti agli esperti. Grazie ai suoi 31 impianti di risalita moderni, tra cui skilift, seggiovie e cabinovie, gli sciatori possono accedere facilmente a tutte le aree della valle e godere di un’incredibile esperienza sulla neve.

La stagione sciistica dura da novembre a maggio, garantendo condizioni ideali per sciare per gran parte dell’anno. Il servizio Skilink permette inoltre di passare senza difficoltà da un versante all’altro, dando l’opportunità di esplorare ogni angolo del comprensorio. A Livigno, lo sci non finisce mai, e ogni giornata in montagna è sempre un’esperienza unica e indimenticabile.

I comprensori sciistici a Livigno sono due e il costo dello skipass permette di sfruttarli entrambi, sebbene non siano molto vicini l’uno all’altro: stiamo parlando dei comprensori Mottolino e Carosello 3000! Vediamo insieme quali sono, per ciascun comprensorio, tra le tante, anzi, tantissime piste da sci quelle più belle e imperdibili a Livigno.

Mottolino, Livigno

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Vista sul comprensorio di Mottolino a Livigno

Comprensorio Mottolino, piste per tutti i livelli

Livigno offre uno dei comprensori sciistici più ampi e moderni d’Europa e il comprensorio Mottolino ne è uno dei principali protagonisti. Con una varietà di piste per tutti i livelli di difficoltà, Mottolino è ideale per chi cerca una combinazione di sport invernali e paesaggi mozzafiato. Qui, le piste blu si mescolano con quelle rosse e nere, permettendo a sciatori e snowboarder di ogni livello di vivere un’esperienza indimenticabile.

Piste Blu

Pista degli Amanti

La Pista degli Amanti è una delle piste più amate di Livigno, sia per la sua dolce pendenza che per il panorama spettacolare che offre. Con una lunghezza di 2,315 km e un dislivello di 420 metri, questa pista blu è perfetta per i principianti o per coloro che desiderano una discesa panoramica tra il bosco. La pista apre generalmente a metà dicembre e rimane disponibile fino a metà aprile, ed è facilmente accessibile tramite la telecabina che parte dal centro di Livigno.

La sua difficoltà moderata la rende ideale anche per le famiglie che vogliono trascorrere una giornata sulla neve in tranquillità. Oltre a sciare, la zona circostante offre anche attività extra, come l’Area Yepi, dedicata ai bambini, escursioni con le ciaspole nei boschi e il fat bike. Durante le festività natalizie, sono previste escursioni con guide alpine e non mancano eventi come il Mottolino Kids Day, pensato per i più piccoli.

Piste Rosse

Pista Sponda Fis

La Pista Sponda Fis è una delle piste rosse più lunghe e tecniche di Livigno, perfetta per gli sciatori intermedi e avanzati. Con una lunghezza di 1,650 km e un dislivello di 445 metri, questa pista offre una sfida stimolante per chi cerca una discesa più impegnativa. Si trova nel comprensorio di Mottolino ed è facilmente raggiungibile tramite la seggiovia Valfin. La pista è molto apprezzata per la sua difficoltà tecnica, e viene spesso utilizzata dalle squadre professionistiche per allenamenti e competizioni internazionali, in particolare per le gare di slalom e gigante.

La sua apertura coincide con l’inizio della stagione sciistica, generalmente a novembre e rimane attiva fino a metà aprile. Oltre a sciare, nella zona sono disponibili attività extra come escursioni in motoslitta, ciaspolate nei boschi e snowboard. La Pista Sponda Fis è il luogo ideale per chi desidera mettersi alla prova su un tracciato di alta qualità.

Pista Trepalle

La Pista Trepalle è una delle prime a essere aperte in stagione e rimane attiva fino alla fine della stagione sciistica. Con una lunghezza di 536 metri e un dislivello di 190 metri, questa pista rossa è adatta a sciatori con esperienza che cercano una discesa più tecnica e impegnativa. Situata nel comprensorio di Mottolino e raggiungibile tramite la seggiovia Valfin, la Pista Trepalle offre una vista spettacolare sulla valle di Livigno, il che la rende ancora più affascinante.

La sua difficoltà la rende perfetta per gli sciatori che desiderano affinare le proprie capacità e godere di un tracciato stimolante. La zona circostante è anche un ottimo punto di partenza per praticare il freeride e per escursioni con ciaspole. La Pista Trepalle è famosa anche per essere uno dei luoghi dove le squadre internazionali di sci svolgono i primi allenamenti della stagione, confermando la sua qualità e il suo livello tecnico.

Piste Nere

Pista Giorgio Rocca

La Pista Giorgio Rocca è una vera e propria sfida per gli sciatori esperti. Con una lunghezza di 1,300 km e un dislivello di 445 metri, questa pista nera è caratterizzata da tratti particolarmente tecnici e impegnativi, ideali per chi cerca un’esperienza adrenalinica sulla neve. Si trova nel comprensorio di Mottolino ed è facilmente accessibile tramite la telecabina che parte dal centro di Livigno.

La pista è dedicata all’omonimo campione di sci Giorgio Rocca ed è famosa per la sua difficoltà e per la qualità della neve. Durante la stagione, la pista ospita gare di slalom gigante e slalom speciale, tra cui il prestigioso Trofeo Giorgio Rocca, che celebra la memoria dell’atleta. Se siete amanti della velocità e della tecnica, la Pista Giorgio Rocca vi metterà sicuramente alla prova, offrendovi un’esperienza unica ed emozionante. Oltre allo sci, la zona offre anche opportunità per il freeride, lo ski mountaineering e escursioni notturne con ciaspole, rendendo questa pista una delle più versatili e spettacolari di Livigno.

Comprensorio Carosello 3000

Il comprensorio Carosello 3000 di Livigno è una delle destinazioni sciistiche più affascinanti e complete della regione. Con i suoi impianti moderni e le piste che si estendono lungo tutto il comprensorio, Carosello 3000 offre esperienze per sciatori di tutti i livelli, dalle discese più tranquille per le famiglie alle sfide più tecniche per gli esperti. In questo comprensorio, l’emozione di sciare non finisce mai, con paesaggi spettacolari e una neve sempre perfetta, grazie alla sua esposizione a nord.

Piste Blu

Piste Vetta (Seggiovia n°28)

Le piste della seggiovia Vetta (n°28) sono perfette per famiglie e bambini grazie alla loro difficoltà facile e alla pendenza contenuta. Situate a una buona altitudine, offrono un’esperienza sciistica tranquilla ma con una sensazione di quota. Queste piste sono facilmente raggiungibili e sono l’ideale per sciatori di tutti i livelli che desiderano una giornata di sci senza troppe difficoltà.

In aggiunta, è possibile fare escursioni con ciaspole o praticare sci di fondo nei dintorni. Al termine della discesa, gli sciatori possono fermarsi al Rifugio Costaccia, un punto di ristoro perfetto per rilassarsi e gustare piatti tipici della montagna.

Piste Rosse

Pista Blesaccia-Zuelli

La Pista Blesaccia-Zuelli è l’unica del comprensorio a garantire una discesa diretta dalla cima fino a valle senza varianti, un’esperienza unica per gli sciatori esperti. Con un dislivello di ben 1000 metri, questa pista offre una discesa lunga e impegnativa, con un finale epico: il muro che si trova alla fine della pista è uno degli elementi più emozionanti della discesa. La difficoltà di questa pista la rende ideale per chi cerca una vera sfida. Apertura: da dicembre fino ad aprile, è un must per chi desidera un brivido unico sulle montagne di Livigno.

Pista Natale

La Pista Natale è una delle piste più panoramiche di Livigno. Partendo dalla cima della Costaccia, questa pista rossa regala una vista spettacolare sulla valle di Livigno, ricoperta di neve. Lungo il tracciato, il paesaggio cambia, passando dal panorama aperto alla tranquillità di una zona boschiva, perfetta per chi cerca una discesa più rilassante ma ugualmente emozionante. Aperta da dicembre a aprile, la Pista Natale è un’ottima scelta per sciatori di livello intermedio che vogliono godersi la montagna senza rinunciare a un’esperienza panoramica e suggestiva.

Pista Polvere

La Pista Polvere è una delle discese più emozionanti del comprensorio Carosello 3000 di Livigno. Per accedervi, si prende la telecabina Carosello 3000 fino alla cima, da dove si scende con gli sci verso il lato destro e si risale con la seggiovia Esaposto Coperta Federia. La pista parte proprio davanti alla stazione di arrivo della seggiovia e scende da un’altitudine di 2755 metri fino a 2200 metri, dove si collega all’intermedio della telecabina.

Il tracciato è ampio e sostanzialmente rettilineo, con un lungo muro che, pur alternando pendenze diverse, resta sempre tecnico e impegnativo. Dopo un tratto inizialmente più dolce, la pista si fa via via più ripida, culminando in un tornante che introduce un falsopiano verso la stazione intermedia. Grazie all’altezza della pista e ai moderni cannoni sparaneve, la neve rimane sempre in ottime condizioni, garantendo un’esperienza di sci impeccabile per tutta la stagione. La Pista Polvere è perfetta per gli sciatori esperti che cercano una discesa adrenalinica in un paesaggio spettacolare.

Piste Nere

Pista Larici (Costaccia)

La Pista Larici, situata nel comprensorio della seggiovia Costaccia, è una delle discese più impegnative di Livigno, perfetta per gli sciatori esperti in cerca di una sfida tecnica. Questo tracciato nero è caratterizzato da pendenze ripide e da sezioni particolarmente difficili, che richiedono abilità e controllo per essere affrontate al meglio. La sua conformazione la rende ideale per chi desidera mettere alla prova la propria tecnica e perfezionarsi in condizioni più ardue.

La bellezza del paesaggio circostante, con le montagne e la neve che creano un’atmosfera unica, aggiunge un ulteriore livello di fascino a questa discesa. La Pista Larici è anche una scelta ideale per allenamenti di alto livello, attirando sciatori esperti e professionisti in cerca di emozioni forti.

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Mercatini di Natale insoliti: benvenuti a Traben-Trarbach

I mercatini di Natale sono bellissimi un po’ dovunque in Europa e, più o meno tutti, siamo stati in un mercatino almeno una volta nella vita, soprattutto perché in Italia ne abbiamo davvero tantissimi. Ma siete mai stati in un mercatino di Natale sotterraneo? Dove si trova questo mercatino insolito se non in Germania, tra i paesi più visitati in questo periodo per la sua capacità di immergere i visitatori in atmosfere festive uniche e speciali?

Siamo nella cittadina di Traben-Trarbach, situata nelle vicinanze di Treviri, considerata una delle località più belle lungo il fiume Mosella. Fino a un secolo fa rappresentava un centro importante nel campo della produzione vinicola e, chi la visita soprattutto nei mesi caldi in bicicletta, è solito fermarsi nelle varie aziende vinicole per deliziose degustazioni.

Ed è legata alla sua tradizione vinicola la location di uno dei mercatini più insoliti della Germania, il mercatino del Vino della Mosella, allestito letteralmente sottoterra nelle cantine storiche della città.

Il mercatino natalizio sotterraneo di Traben-Trarbach

Il nome ufficiale del mercatino natalizio, considerato tra i più belli della Germania, è Weihnachtsmarkt che significa ‘Il mercato delle notti del vino’. Da qui abbiamo un indizio sulla sua location insolita: le ex cantine vinicole scavate sottoterra, le stesse che nel ‘900 hanno reso famosa questa piccola cittadina grazie al commercio del Riesling, uno dei vini bianchi più pregiati e riconosciuti al mondo, e dello Spätburgunder, un Pinot Nero.

Una volta entrati nelle cantine verrete accolti dai profumi invitanti del vin brûlé, delle mandorle tostate e del fresco abete: qui potrete passeggiare tra gli stand dove troverete, oltre all’ottimo vino che vi consigliamo di portare a casa come souvenir, anche specialità gastronomiche, prodotti artigianali e d’antiquariato e gioielli locali.

Inoltre, grazie all’acustica unica delle cantine, qui potrete vivere l’esperienza particolarmente suggestiva offerta dai concerti e dalle performance organizzate nei weekend e dedicate ai cori natalizi e alle musiche tradizionali.

Mercatino sotterraneo Germania

Fonte: Ufficio Stampa

Gli stand nel mercatino sotterraneo di Traben-Trarbach

Gli altri eventi natalizi in città

Una volta che avete visitato il mercatino, uscite all’aria aperta per divertirvi con le altre attività offerte dalla città. Per esempio, potete allacciare i pattini e scivolare sulla pista di ghiaccio situata di fronte al municipio: per tutto il mese di dicembre è stato organizzato un ricco programma di intrattenimento con musica dal vivo, visite di Babbo Natale e altri stand gastronomici nei dintorni per permettervi di provare le specialità locali o riscaldarvi con una tazza di vino caldo. Se viaggiate con i bambini, invece, troverete anche tante attività ludiche dedicate a loro come laboratori creativi e visite guidate.

Le date del mercatino di Natale a Traben-Trarbach

Potrete scoprire gli stand degli artigiani e gli espositori della Mosella ogni fine settimana dal 22 novembre 2024 al 1 gennaio 2025. Questi sono gli orari:

  • Dal 22 novembre al 22 dicembre, solo nei weekend: dalle 11:00 alle 21:00;
  • Dal 26 al 30 dicembre sono aperti tutti i giorni: dalle 11:00 alle 21:00;
  • Il 31 dicembre: dalle 11:00 alle 16:00;
  • Il 1 gennaio: dalle 11:00 alle 18:00.

Per accedere al mercatino sotterraneo è necessario acquistare un biglietto al costo di 5 euro per gli adulti, mentre i bambini sotto i 16 anni entrano gratis.

Mercatino sotterraneo vino Germania

Fonte: Ufficio Stampa

Le cantine vinicole allestite con cura per il mercatino

Come arrivare al mercatino di Natale a Traben-Trarbach

Traben-Trarbach è una cittadina situata in Germania, lungo le rive della Mosella. Per raggiungerla in auto vi basterà prendere l’autostrada A1 e seguire le indicazioni per Koblenz. Da qui proseguite verso la B50 in direzione di Traben-Trarbach. In treno, invece, potete salire su un treno regionale con destinazione Koblenz o Trier e poi cambiare per raggiungere Traben-Trarbach.

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La magia della Bibbia nel Parco, il presepe vivente di Valderice

Il Natale a Valderice si tinge di spiritualità e cultura con l’evento La Bibbia nel Parco, un presepe vivente unico nel suo genere. Questa straordinaria rappresentazione, che ogni anno richiama visitatori da tutta la Sicilia e oltre, offre un’esperienza che va ben oltre la tradizionale Natività. Attraverso un percorso di quadri statici viventi, La Bibbia nel Parco narra episodi tratti sia dall’Antico che dal Nuovo Testamento, regalando ai visitatori un viaggio emozionante tra le Sacre Scritture. Quest’anno, la manifestazione si rinnova con una nuova location, il suggestivo Borgo San Marco, che promette di rendere ancora più coinvolgente questa esperienza spirituale e artistica.

Storia del presepe vivente di Valderice

Da oltre 25 anni, il presepe vivente di Valderice rappresenta una delle più affascinanti manifestazioni natalizie in Italia. Nato con l’intento di raccontare la Bibbia attraverso l’arte e la cultura, l’evento si è svolto per lungo tempo nella cornice del Parco Urbano di Misericordia. La sua particolarità è data dalla narrazione biblica resa viva da figuranti in costume d’epoca, che mettono in scena episodi emblematici delle Scritture, in un dialogo ideale tra cielo e terra.

Quest’anno, l’evento trova una nuova casa nel Borgo San Marco, il nucleo storico di Valderice recentemente restaurato, che con i suoi vicoli e le scalinate dal fascino antico, si presta perfettamente a fare da sfondo alle rappresentazioni. “La scelta di questa nuova location non è solo un cambio logistico, ma un’evoluzione dell’evento stesso,” afferma Margherita Aguanno, presidente dell’Associazione Pro Misericordia, che organizza la manifestazione in collaborazione con il Comune di Valderice. Il Borgo San Marco diventa così l’ambientazione di un presepe che vuole essere non solo spettacolo, ma un momento di incontro, condivisione e riflessione che invita a riscoprire il vero significato del Natale.

presepe vivente di Valderice

Fonte: Comune di Valderice

Una scena vivente de La Bibbia nel Parco di Valderice

Date e orari del presepe vivente di Valderice

La Bibbia nel Parco si terrà nelle serate del 28 e 29 dicembre e del 5 gennaio. L’evento aprirà le sue porte ai visitatori dalle 18 alle 22, offrendo un’opportunità unica per vivere la magia del Natale in un contesto autentico e coinvolgente.
L’ingresso è gratuito, un gesto che sottolinea la volontà degli organizzatori di rendere accessibile a tutti questa straordinaria esperienza.

Dove si trova e come raggiungere il presepe vivente di Valderice

Il presepe vivente si svolge nel comune di Valderice, raggiunbile in auto:
S.S.n.113 Palermo-Trapani (100 Km circa)
A29 Palermo-Mazara del Vallo uscita Castellammare del Golfo e proseguimento su S.S.n.113 direzione Trapani (80 Km circa)

Programma del presepe vivente di Valderice

Quest’anno, il tema conduttore della manifestazione sarà “Nel segno della Speranza”. Oltre cinquanta figuranti daranno vita a sette scene bibliche, ciascuna accompagnata dalla lettura di versetti tratti dalle Sacre Scritture. Questo approccio, che unisce la dimensione visiva a quella spirituale, trasforma il percorso in un’esperienza unica e coinvolgente.

L’atmosfera del Borgo San Marco, illuminato da fiaccole e arricchito da dettagli artigianali creati da volontari locali, contribuisce a rendere ogni scena un autentico capolavoro. I visitatori saranno guidati lungo il percorso, potendosi immergere in un racconto che tocca il cuore e l’anima. Al termine della visita, sarà possibile degustare prodotti tipici e dolci natalizi in un’area dedicata, mentre i più piccoli potranno divertirsi in uno spazio giochi appositamente allestito.

Oltre al presepe, il programma prevede anche un concerto di Natale e momenti di animazione che arricchiranno ulteriormente l’esperienza. Il tutto è reso possibile grazie alla collaborazione tra l’Associazione Pro Misericordia e le numerose realtà associative del territorio valdericino, che con dedizione e passione contribuiscono alla realizzazione di questo evento straordinario.

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Cosa vedere e fare a La Thuile, tra paesaggi da sogno, storia e ghiacciai

Alte montagne ed estesi ghiacciai dominano La Thuile, affascinante comune della Valle d’Aosta, che per la sua posizione geografica e bellezza è in grado di attirare (e soddisfare) visitatori in ogni stagione dell’anno. Il merito è che è un luogo straordinario dal punto di vista paesaggistico, ma anche storico e di possibili attività da fare a tutte le età.

Cosa vedere a La Thuile in estate

La Thuile in estate è meta soprattutto di alpinisti, escursionisti e amanti della vita all’aria aperta: vi sono davvero tantissime opportunità di svago e divertimento, tutte da svolgere in un contesto naturalistico che pare uscito direttamente da un sogno. La Thuile, infatti, si fa spazio ai piedi dell’imponente Monte Bianco e dei suoi ghiacciai antichissimi.

Le cascate del Rutor

Partendo dalla frazione di La Joux si può intraprendere un’escursione di pochi chilometri che porta al cospetto delle fragorose (e bellissime) cascate del Rutor. Si tratta di un percorso adatto a tutti di circa un’ora e mezza.

Le cascate da ammirare sono 3 e regalano uno spettacolo emozionante: nascono rispettivamente a 2030, 1850 e 1700 metri di altitudine, da uno dei ghiacciai più estesi della Valle d’Aosta.

Tra gole e precipizi, boschi di conifere centenarie, mulattiere rimaste ferme nel tempo tempo e un ponte in ferro costruito nel 2014, si arriva di fronte a questi spettacoli della natura che da soli valgono il viaggio.

Cascate del Rutor, Valle d'Aosta

Fonte: iStock

Le roboanti cascate del Rutor

Bike Park La Thuile

Ve lo abbiamo già detto ma ve lo ripetiamo: La Thuile è un vero paradiso in Terra per tutti coloro che amano le attività all’aria aperta. A disposizione, infatti, c’è anche un Bike Park che offre ben 220 km di percorsi e che a sua volta è servito da seggiovie.

Gli appassionati di mountain bike, quindi, possono divertirsi tra numerosi sentieri nella natura selvaggia che si estendono dai 2.600 metri di quota e che scendono per oltre 1.200, proprio fino al centro del paese di La Thuile.

Per chi è alle prime armi c’è anche un campo scuola, che propone tour guidati nel comprensorio e lezioni per principianti, bambini ed anche esperti.

Lago Verney

Il suggestivo Lago Verney è il più grande lago naturale di origine glaciale della regione. Situato a 2088 metri di altitudine, è raggiungibile solo nei periodi di apertura del Colle del Piccolo San Bernardo, quindi in estate perché va da giugno ad ottobre.

Si può giungere al suo cospetto anche con un’escursione in mezzo alla natura più autentica, posando gli occhi sulle decine di cime che svettano nei cieli intorno a lui. In più, offre uno straordinario panorama sulla bellissima vallata di La Thuile.

Lago Verney, Valle d'Aosta

Fonte: iStock

Tutta la bellezza del Lago Verney

Cosa fare a La Thuile in inverno

Se in estate La Thiule è un paradiso, d’inverno è un sogno che si avvera: è dotato di uno dei comprensori sciistici più grandi della Valle d’Aosta, che offre ben 152 km di piste servite da 38 impianti. Ma scivolare sulla neve con un paio di sci non è l’unica cosa che si può fare in questo affascinante borgo della regione del Nord Italia.

Sciare a La Thuile

Il comprensorio sciistico internazionale Espace San Bernardo è senza ombra di dubbio un punto di riferimento per gli amanti dello sci nei grandi spazi. Vi sono piste per tutti i livelli (in totale sono circa 80), ma la più famosa prende il nome di “3 Franco Berthod”: si presenta particolarmente difficile e ripida (vanta 76% di pendenza, la percentuale maggiore in tutto il nostro Paese).

Il periodo di apertura e chiusura per la stagione di quest’anno va dal 30 novembre fino al 21 aprile 2025, e il prezzo dello skipass parte da un minimo di 56 euro (i bambini fino a 8 anni sciano gratis).

Stazione sciistica di La Thuile, Valle d'Aosta

Fonte: iStock@BrasilNut1

La bellissima stazione sciistica di La Thuile

Fare snowkite

Per i viaggiatori alla ricerca di pura adrenalina c’è anche a disposizione un divertentissimo snowkite spot, a ben 2.188 metri di quota. Si tratta di uno sport eccezionale, uno di quelli da provare almeno una volta nella vita: si pratica kite e si usa una vela, come se si fosse al mare ma in realtà si è sulla neve, mentre si è circondati dalle mitiche cime delle Alpi.

Il vento soffia e il kite si gonfia, permettendo allo sciatore di surfare sulla neve e fare persino salti ed evoluzioni.

Freeride

Non mancano le aree dedicate al freeride, tantissimi chilometri lontani dalle piste più battute e con difficoltà differenti, adatte sia a semplici appassionati che a professionisti.

Nonostante questo, è bene sapere che è sempre consigliato praticare il freeride in compagnia di una guida alpina, perché non si tratta di un’attività priva di rischi: c’è il pericolo di valanghe, smarrimento e cadute.

Cosa vedere e fare a La Thuile senza sciare

La Thuile è probabilmente tutto ciò che gli sciatori possono desiderare, ma la verità è che le opzioni che offre non sono solo ed esclusivamente dedicate a loro. Per questo motivo, abbiamo raccolto per voi alcune delle attività e cose da vedere a La Thuile senza sciare (sì, da queste parti potete fare anche lunghe ciaspolate).

Visitare il centro storico

Il centro storico di La Thuile è un gioiellino, anche grazie al fatto che è un territorio che è stato frequentato sin dalla preistoria, poi ancora in epoca romana, nel Medioevo e nell’era moderna. La prima cosa da cui inevitabilmente si viene colpiti è lo scenario fiabesco fatto di case in pietra e legno, tetti in losa e un bosco.

Tra tutto questo si nascondono anche edifici di particolare interesse come la chiesa parrocchiale di San Nicola, con un crocifisso del XV secolo che sovrasta l’altare, un tabernacolo settecentesco e un museo di arte sacra con artefatti che vanno dal XIII al XIX secolo, e la Maison-Musée Berton, in cui sono conservati circa 200 pezzi originali d’artigianato, elementi architettonici, stampe, disegni, oggetti d’arte sacra e più di 4000 libri.

La Thuile, borgo in Valle d'Aosta

Fonte: iStock

La cittadina di La Thuile vista dall’alto

Zona archeologica e Cromlech

Il Colle del Piccolo San Bernardo è un passo alpino che collega il vallone di La Thuile con la Haute-Tarantaise, in Francia. A poca distanza da questo si estende una zona archeologica in cui sono conservate tantissime testimonianze del passato.

La più nota è senza ombra di dubbio il Cromlech di età pre-celtica, che si ritiene sia un calendario astronomico simile al ben più noto Stonehenge. La sicurezza non la si ha ancora, purtroppo, ma quel che è certo è che il più importante dei cerchi megalitici presenti in Italia.

In più, si può passeggiare sull’Alpis Graia, un tratto rilevante di una delle più strategiche vie di comunicazione di epoca romana, e scoprire due mansiones, due tipiche stazioni di posta sempre degli antichi romani.

Le miniere di La Thuile

A La Thuile sono ancora presenti delle antiche miniere che hanno fatto per un lungo periodo la fortuna di questo comune, ben prima che arrivasse lo sci. Da queste parti, infatti, venivano estratti piombo argentifero e antracite per la produzione di carbone.

Secondo alcuni documenti le attività estrattive sono iniziate nel ‘500, mentre le prime miniere di carbone ad uso locale nacquero nell’800. Dei veri e propri mondi sotterranei da esplorare, fatti di tratti di binari per i carrelli, resti di infrastrutture tecniche, segmenti di gallerie e molto altro ancora.

Uno dei percorsi più affascinanti è quello che conduce alla miniera Granier, in cui è ancora visibile un gigantesco argano.

Cosa fare a La Thuile con i bambini

Lo abbiamo detto sopra ma lo ripetiamo: a La Thuile si divertono tutti, persino i bambini. Per loro, infatti, ci sono moltissimi sentieri da poter raggiungere grazie agli impianti di risalita, ma anche una serie di piste alla loro portata o scuole per principianti. Ma di certo la proposta turistica non si esaurisce qui:

  • Pattinaggio su ghiaccio: la pista è aperta dal 21 dicembre al 6 gennaio compreso;
  • Parco giochi sulla neve: con un castello gonfiabile, un tappetto elastico, mini jeep, tiro con l’arco e ping pong;
  • La Piramide: per il calcio balilla, ping pong, freccette, giochi da tavolo, carte, scacchi, zona console;
  • Piscina all’aperto riscaldata: accessibile con la seggiovia Bosco Express e aperta solo in estate.
La Thuile con i bambini

Fonte: iStock

Bambina che si diverte a La Thuile
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Dolomiti Friulane: 10 meraviglie da scoprire in un paradiso nascosto

Le Dolomiti Friulane, tutelate dall’UNESCO come Patrimonio dell’Umanità, rappresentano una gemma nascosta nel cuore delle Alpi, laddove la montagna si svela nella sua forma più autentica, lontana dal clamore del turismo di massa. Sono un vero rifugio per l’anima, un luogo in cui natura, tradizione e cultura si fondono in un abbraccio senza tempo.

Andiamo, allora, alla scoperta di dieci meraviglie da non perdere in questa terra incantata.

1. Il Parco Naturale delle Dolomiti Friulane

Non si può non iniziare dal Parco Naturale delle Dolomiti Friulane, area protetta che si estende su oltre 37.000 ettari, dove ogni passo rivela panorami che sembrano dipinti.

Dalle cime austere alle vallate incontaminate, il parco è un paradiso per gli amanti del trekking, con sentieri che conducono a limpidi laghetti alpini, boschi silenziosi e scorci indimenticabili.

2. La Forcella Clautana

Un passo incantato che collega la Val Cimoliana alla Val Settimana e permette di respirare l’essenza delle Dolomiti più selvagge, con paesaggi aspri e una quiete che sembra provenire da un’altra epoca.

La Forcella è un punto di incontro tra natura e storia: attraversandola si possono osservare resti di antichi percorsi utilizzati dai pastori e dai commercianti per valicare le montagne.

3. Il Lago di Barcis

Lo splendido Lago di Barcis, incorniciato dalla suggestiva cornice delle Prealpi Friulane, è una tappa da segnare in lista per gli sport acquatici: infatti, le sue acque turchesi sono perfette per praticare vela, surf, canoa e kayak.

Le rive tranquille e una fitta rete di sentieri e piste ciclabili creano anche un ambiente ideale per gli appassionati di trekking e ciclismo. Ma non solo: le famiglie trovano il loro angolo di serenità, grazie alle aree attrezzate che offrono momenti di puro relax immersi nella natura.

4. Il Campanile di Val Montanaia

Campanile di Val Montanaia, Chimolais,

Fonte: iStock

Il maestoso Campanile di Val Montanaia

Simbolo delle Dolomiti Friulane, la spettacolare guglia di roccia conosciuta come “Campanile di Val Montanaia” è una sorprendente opera d’arte naturale.

Raggiungibile con un’escursione consigliata ai più allenati, si tratta di una meta ambita dagli alpinisti e un luogo di contemplazione per chi cerca il contatto più puro con la montagna.

5. Il borgo di Andreis

Adagiato a 455 metri sul livello del mare, Andreis regala un paesaggio dal fascino alpino, pur trovandosi a una quota modesta.

All’ingresso della suggestiva Valcellina, parte del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane e Bandiera Arancione del Touring Club, trova uno dei suoi elementi distintivi nell’architettura spontanea: le tipiche case “andreane” si riconoscono all’istante per i ballatoi in legno scuro e le scale esterne, mentre le stradine sono adornate da muretti in pietra che amplificano l’atmosfera rustica e accogliente.

A raccontare la storia e le tradizioni locali è il Museo dell’Arte e della Civiltà Contadina, dove oggetti d’epoca e fedeli ricostruzioni di ambienti mostrano uno spaccato della vita quotidiana del borgo nella prima metà del Novecento.

Conosciuto anche come il “paese delle aquile”, Andreis ospita una mostra dedicata all’avifauna del Parco e un’area faunistica per il recupero di rapaci feriti, ed è la scelta ottimale per chi ama le attività all’aria aperta: dai percorsi di nordic walking del Nordic Life Park alle escursioni e passeggiate, ogni angolo invita a vivere un’esperienza a stretto contatto con l’ambiente.

6. La Val Zemola

La Val Zemola, incastonata a nord dell’abitato di Erto, si apre in tutta la sua bellezza poco oltre il paese e si estende per circa dieci chilometri. Nell’abbraccio di vette maestose come i Monti Duranno, Palazza, Porgeit e Borgà, ammalia con panorami spettacolari e un continuo invito alla scoperta: cascate incantevoli, grotte naturali e piccole gallerie risalenti alla Seconda Guerra Mondiale, testimonianze silenziose del passato.

Tra le sue perle, la valle accoglie il torrente Zemola, celebre per il canyon naturale dove è possibile vivere l’emozione del canyoning, sport adrenalinico e tecnico che è riservato a canyoners esperti o a chi si affida a guide specializzate, date le difficoltà che il percorso può presentare.

7. La Val Gleris

In inverno, la Val Gleris si trasforma in un località da fiaba, con il silenzio che avvolge le montagne e le fitte abetaie adornate da una soffice coltre di neve: il palcoscenico perfetto per avventure sulla neve, da vivere con le ciaspole, immergendosi appieno nella quiete della natura incontaminata.

Tra i percorsi più affascinanti, il Sentiero della Volpe porta ai piedi del gruppo montuoso del Gleris: la passeggiata, oltre a un’occasione per godere di paesaggi mozzafiato, è anche la meta ideale per chi ama la fotografia naturalistica. Lungo il tragitto, è possibile avvistare e immortalare cervi, caprioli e camosci nel loro habitat naturale.

8. Il Monte Duranno

Monte Duranno, Friuli Venezia Giulia

Fonte: iStock

Suggestivo percorso che conduce al Monte Duranno

Con i suoi 2668 metri, Monte Duranno è la seconda vetta più alta delle Dolomiti Friulane e colpisce per le sue forme imponenti e ardite, tanto da essere soprannominato localmente il “Becco dell’Oca”. Il suo profilo varia a seconda del punto di osservazione: aguzzo e slanciato se ammirato da ovest o est, più ampio e massiccio se visto da nord o sud.

Il monte, simbolo di sfida e avventura, non è accessibile tramite semplici sentieri. Per raggiungere la cima, infatti, è necessaria una buona esperienza alpinistica, l’uso della corda e la conoscenza delle tecniche di arrampicata. La via normale, conosciuta anche come “dei cacciatori ertani”, prende il nome dai primi scalatori che la percorsero: Sartor, Filippin e Martinelli.
L’itinerario, logico e diretto, presenta difficoltà tecniche fino al III+.

Esiste un’altra via di salita, tecnicamente meno impegnativa (massimo II), ma più complessa nello sviluppo, motivo per cui è raramente utilizzata da chi tenta la conquista del Duranno, una delle sfide più avvincenti per gli alpinisti.

9. Cimolais

Cimolais, cuore pulsante del Parco Naturale delle Dolomiti Friulane incastonato nella Val Cimoliana, amena valle laterale della Val Cellina, affascina con le stradine acciottolate e le case in pietra che raccontano storie di una vita rurale semplice, che ha saputo custodire un ambiente naturale intatto.

Gli amanti della natura troveranno ad attenderli chilometri di sentieri incontaminati, dove l’unica compagnia sarà quella degli endemismi botanici, come l’Arenaria huteri e la Campanula morettiana, o degli esemplari della fauna locale quali cervi, caprioli, camosci, marmotte, aquile e stambecchi.

Tra i luoghi di interesse, spiccano la Chiesa Parrocchiale, arricchita da magnifici altari lignei del Seicento, e le numerose chiesette alpine disseminate sul territorio.

10. L’incanto dell’acqua

Parlando delle Dolomiti Friulane, una menzione particolare va ancora al tema dell’acqua.

Laghi cristallini, come quelli azzurrissimi di Barcis e Tramonti, sono fantastici mountain-beach mentre i torrenti (Cellina, Meduna, Cosa, Arzino) propongono divertenti percorsi per kayak e canoa, mentre dove scorrono più impetuosi, come in Alta Valcellina, diventano ideali per il rafting.

Le grotte e le forre sono un sogno per il canyoning, soprattutto le Grotte e l’Orrido di Pradis a Clauzetto, attrezzate per accogliere in sicurezza i visitatori. Percorribile a piedi e in bicicletta, e d’estate anche con un trenino turistico, la Forra del Cellina è invece il più grande canyon del Friuli Venezia Giulia, uno dei più suggestivi e importanti d’Italia.

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Capodanno a Praga: come festeggiare l’anno nuovo

Praga, capitale della Repubblica Ceca, è una città dal fascino senza tempo. Conosciuta come “la città delle cento torri” per i suoi panorami costellati da guglie gotiche e cupole barocche, Praga è una meta apprezzatissima per celebrare il Capodanno. Passeggiando per le sue strade acciottolate, si possono ammirare monumenti iconici come il Castello di Praga, la Piazza della Città Vecchia con l’Orologio Astronomico e il Ponte Carlo, simbolo della città. Durante le festività di fine anno poi, l’atmosfera si arricchisce di luci scintillanti, mercatini natalizi e tanti appuntamenti pensati per salutare il nuovo anno.

Cosa fare a Capodanno a Praga, tutti gli eventi

Praga propone appuntamenti per tutti i gusti, pubblici e privati, per chi decide di trascorrere qui la fine dell’anno.

Fuochi d’artificio sul Ponte Carlo

Uno dei momenti più attesi è lo spettacolo dei fuochi d’artificio che illumina il cielo sopra il Ponte Carlo. Questo storico ponte diventa un luogo magico per brindare all’anno nuovo, con la vista del Castello di Praga e delle luci della città riflessa sulla Moldava. I fuochi di solito cominciano intorno alla mezzanotte, a celebrare il passaggio tra il vecchio e il nuovo anno. A Praga ci si sposta facilmente a piedi o coi mezzi pubblici, specialmente  durante le feste: per  raggiungere il   ponte si può prendere il tram 17 e scendere alla fermata Staroměstská, o camminare a piedi dalla Piazza della Città Vecchia. Altri luoghi per ammirare i fuochi? Oltre alle sponde della Moldava (dal Ponte Carlo ma anche da most Legií, Cechuv most e Mánesuv most), i fuochi sono visibili da uno dei grandi parchi della città, come Stromovka, Letna Park, Rieger Gardens, Kampa; da in alto, sulla collina di Petrin o lungo le strade che costeggiano il Castello di Praga. Si consiglia di prendere i posti per tempo, di vestirsi con abiti caldi e di preparare una bottiglia del tradizionale spumante Sekt, che va letteralmente a ruba per le feste e per la fine dell’anno.

Invece, per chi preferisce evitare il caos del 31 dicembre senza rinunciare ai fuochi d’artificio, nel pomeriggio del primo gennaio alle ore 18 è in programma un altro spettacolo pirotecnico con i fuochi lanciati da chiatte sul fiume: questo è un evento altrettanto popolare ma più familiare e tranquillo rispetto a quello della notte precedente.

capodanno a praga

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L’atmosfera magica del Capodanno a Praga

Crociera di Capodanno sulla Moldava

Un’esperienza alternativa e indimenticabile per la fine dell’anno è la crociera sulla Moldava. Il programma prevede una cena elegante e musica dal vivo, con vista unica e privilegiata sui fuochi d’artificio. Diverse compagnie offrono pacchetti per questa serata speciale, con partenze serali, generalmente tra le 20 e le 21. I punti di imbarco principali si trovano presso il Ponte Čechův, raggiungibile con il tram 17 (fermata Čechův most), e il Molo di Rašínovo nábřeží, facilmente accessibile con la metro linea B, fermata Karlovo náměstí, oppure con il tram 2, 3, 17 o 21, fermata Výtoň.

Concerto di Capodanno

Per gli amanti della musica classica, il concerto di Capodanno alla Smetana Hall, nella Casa Municipale, è un evento must. Le orchestre eseguono capolavori della tradizione musicale ceca e internazionale in un’atmosfera di grande eleganza. Il concerto ha inizio alle ore 19 del 31 dicembre e ci si arriva con la Metro linea B, fermata Náměstí Republiky. Concerto di Natale anche al Refettorio barocco del convento domenicano di St. Giles (Kostel svatého Jiljí) il 30 dicembre alle ore 16.30 con capolavori della musica classica.

Festeggiamenti all’aperto

Per chi preferisce salutare il 2024 all’aperto, Piazza della Città Vecchia e Piazza Venceslao sono il cuore dei festeggiamenti a Praga. Entrambe le piazze si animano fin dal pomeriggio con concerti dal vivo e spettacoli; mentre alle bancherelle dei mercatini natalizi si possono degustare specialità locali come il trdelník e il vin brulé. Piazza Venceslao, in particolare, è famosa per i suoi spettacoli musicali e di intrattenimento che proseguono fino a tarda notte.

Per raggiungere queste due piazze, si consiglia di utilizzare i mezzi pubblici, vista l’affluenza e le possibili restrizioni al traffico. Piazza della Città Vecchia è facilmente accessibile tramite la metro, fermata Staroměstská sulla linea A, o con i tram che fermano nei dintorni. Piazza Venceslao, invece, si trova a pochi passi dalla fermata Muzeum, servita dalle linee A e C della metro, oppure dalla fermata Můstek, sempre sulla linea A.

Pattinaggio sul Ghiaccio

Per le famiglie o i gruppi di amici e amiche ci sono le piste di pattinaggio sul ghiaccio allestite in città. Le principali si trovano presso la Piazza della Città Vecchia e la Torre delle Polveri e durante le feste natalizie sono generalmente aperte dalle 10 alle 22. Ci si arriva facilmente in tram 9, fermata Jindřišská, o Metro linea A, fermata Staroměstská.

Cenoni di Capodanno

Un’idea originale può essere quella di partecipare a una cena medievale, dove il cibo tradizionale si unisce a spettacoli tematici. Tra le location più suggestive che organizzano queste cene di rievocazione va menzionato il ristorante U Pavouka (la serata inizia intorno alle 19; ci si arriva con la Metro linea B, fermata Náměstí Republiky). Altri ristoranti che propongono menù speciali per il cenone ci sono: La Degustation Bohème Bourgeoise, un ristorante stellato Michelin che propone piatti tradizionali reinterpretati con creatività; il Grand Cru Restaurant, famoso per l’atmosfera intima e una selezione di vini eccellente; Aureole Fusion Restaurant and Lounge, che vanta una cucina raffinata e una vista mozzafiato su Praga.

Vita notturna e discoteche a Praga

Per chi ama ballare fino all’alba, ci sono diversi club famosi che organizzano feste per la fine dell’anno, come il Karlovy Lázně, il più grande club dell’Europa centrale, con apertura intorno alle 21 e chiusura a tarda notte (ci si arriva con la Metro linea A, fermata Staroměstská). Ancora, il Duplex Club si trova in cima a un edificio con una splendida vista su Piazza Venceslao; il Roxy propone musica elettronica di alto livello dalle 22 in poi. Il Duplex si raggiunge in Metro linea A, fermata Můstek; Roxy con il tram 26, fermata Dlouhá třída.

Come muoversi a Praga a Capodanno

I mezzi pubblici di Praga, tra cui tram, metro e autobus, sono efficienti e operano anche durante la notte di Capodanno: per facilitare gli spostamenti, la metropolitana prolunga il servizio fino alle 2 del mattino; i tram notturni sono attivi tutta la notte. Per chi preferisce spostarsi in taxi, è consigliabile prenotare le corse utilizzando servizi affidabili come AAA Taxi (+420 222 333 222) o Bolt per evitare sovrapprezzi. Per quanto riguarda invece i biglietti di bus e metro, conviene acquistare in anticipo un biglietto cumulativo valido per più corse (24 o 72 ore): la soluzione più conveniente per spostarsi senza pensieri. I biglietti si possono acquistare presso le stazioni metro, le edicole e tramite l’app PID Lítačka.

fuochi capodanno praga

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A Praga i fuochi di fine anno si sparano il 31 sera e l’1 gennaio al pomeriggio

Il clima di Praga a Capodanno

Nessuna illusione: il clima a Praga durante il periodo di Natale e Capodanno è freddo, con temperature medie tra -2°C e 3°C. Si consiglia di vestirsi a strati, con un buon cappotto, guanti, sciarpa e scarpe impermeabili. Non sono da escludere nevicate occasionali, che certamente possono aggiungere un tocco di magia all’atmosfera cittadina, ma che richiedono un po’ di preparazione. Controllare e monitorare le previsioni prima di uscire può essere una buona idea per non trovarsi impreparati; così come portare dietro un ombrello compatto o un cappello impermeabile.