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Il quartiere storico di San Telmo: il barrio più iconico di Buenos Aires

C’è un luogo a Buenos Aires dove il rumore dei passi sulle strade acciottolate si mescola al suono malinconico del tango e dove ogni angolo racconta storie di un passato che non vuole svanire. Questo luogo è San Telmo, il barrio più antico della città, un quartiere che conserva intatta la sua anima autentica. Qui, tra l’ombra degli edifici coloniali e l’energia delle milonghe, si respira l’essenza più pura di Buenos Aires. San Telmo è il quartiere dove Buenos Aires racconta se stessa. Questo barrio, famoso per la sua autenticità e la sua atmosfera bohemien, è il luogo ideale per immergersi nella cultura argentina.

San Telmo: la storia rivive tra le sue strade

San Telmo è uno dei quartieri più antichi di Buenos Aires e deve il suo nome a Pedro González Telmo, santo protettore dei marinai. Fondato nel XVIII secolo, ha vissuto diverse trasformazioni; originariamente abitato dalla classe alta, ha cambiato volto con l’epidemia di febbre gialla del 1871, quando le famiglie benestanti si trasferirono a nord, lasciando spazio a immigrati europei che ne hanno modellato l’identità attuale. Oggi, passeggiare per San Telmo significa vivere un dialogo continuo tra passato e presente. L’architettura coloniale, preservata con cura, racconta di un’epoca lontana, mentre i negozi di design, le gallerie d’arte e i caffè storici riflettono la creatività contemporanea della capitale argentina.

Le attrazioni imperdibili di San Telmo

San Telmo non va considerato esclusivamente un posto da vedere ma un vero e proprio angolo da scoprire. Il barrio ha qualcosa da raccontare e rivela l’anima più autentica a partire da plaza Dorrego dove ogni domenica si svolge la “fiera de San Telmo”, ovvero il mercato dell’antiquariato che appassiona local e turisti. Non mancano gli artisti di strada ad animare la scena e sono soprattutto i ballerini di tango che intrattengono con spettacoli unici.  Altrettanto imperdibile il mercato de San Telmo: fisso e situato all’interno di una struttura storica del 1897, oggi è pieno di bancarelle di street food, oggetti vintage, piccole botteghe artigianali e ovviamente cibo locale. Qui non si può perdere la degustazione di empanadas con un bicchiere di vino. 

Calle Defensa è il filo conduttore di San Telmo, una strada che unisce passato e presente con un susseguirsi di negozi d’arte, gallerie e ristoranti. Lungo il percorso, è impossibile non notare i murales che decorano le pareti, simbolo della vivace scena artistica del quartiere. La Casa Mínima, con la sua larghezza di appena 2,5 metri, è un piccolo gioiello che incarna l’anima storica del barrio.

Mercato coperto di San Telmo a Buenos Aires in Argentina

Fonte: iStock

Mercato storico di San Telmo a Buenos Aires

La cultura del tango e la gastronomia di San Telmo

San Telmo è sinonimo di tango, la danza che più di ogni altra rappresenta Buenos Aires. Il quartiere pullula di milonghe, dove gli appassionati si esibiscono in passi di rara eleganza, e di locali che offrono spettacoli dal vivo. È qui che il tango abbandona le vesti del palcoscenico per diventare espressione autentica della vita quotidiana. La cucina di San Telmo è altrettanto affascinante. Le parrillas, i tipici ristoranti di carne alla griglia, offrono piatti che incarnano l’essenza della tradizione culinaria argentina. Tra un morso di asado e un sorso di Malbec, è facile lasciarsi conquistare dal gusto genuino di questo quartiere. Non mancano i caffè storici come il Bar Plaza Dorrego, luoghi che sembrano sospesi nel tempo, perfetti per assaporare un caffè accompagnato da un alfajor.

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Il centro termale di Abano Terme

Abano Terme è una delle destinazioni termali più celebri d’Italia, conosciuta per la sua lunga tradizione che affonda le radici nell’antichità. Situata nel cuore dei Colli Euganei, a pochi chilometri da Padova, questa località offre un’esperienza di benessere unica grazie alle sue acque termali sulfuree e ai trattamenti naturali a base di fanghi curativi, ideali per chi cerca un momento di relax e rigenerazione fisica.

Da secoli, le terme di Abano sono rinomate per i loro benefici terapeutici, ma anche perché sono immerse in un ambiente tranquillo e accogliente, che permette di abbinare il benessere fisico alla scoperta della natura e della storia circostante. Se state pianificando una visita, in questo articolo troverete tutte le informazioni pratiche per arrivare, conoscere gli orari, orientarti nei prezzi e scoprire i trattamenti offerti, per vivere al meglio l’esperienza termale di Abano Terme.

Come arrivare al centro termale di Abano Terme

Abano Terme si trova nel cuore dei Colli Euganei, a breve distanza da Padova, ed è facilmente raggiungibile sia in auto che con i mezzi pubblici. Se si arriva in auto, Abano è ben collegata grazie all’autostrada A13, che collega Bologna a Padova. Per arrivare alle terme, basta uscire al casello di Terme Euganee e seguire le indicazioni per il centro.

La zona è facilmente accessibile anche da altre città d’Italia, come Vicenza e Venezia, grazie alla rete autostradale. Se preferite viaggiare in treno, la stazione ferroviaria di Abano Terme dista solo 2 km dal centro termale, e da lì puoi prendere un taxi o un autobus per raggiungere la tua destinazione. Per chi arriva in aereo, gli aeroporti più vicini sono quello di Treviso e Marco Polo di Venezia, entrambi a circa 45 minuti in auto da Abano Terme.

Giorni di apertura e orari delle terme di Abano

Le terme di Abano – che inoltre sono famose anche perché dispongono di un proprio pozzo di captazione, autonomo, per la rigenerazione dei fanghi termali – sono generalmente aperte tutto l’anno, con orari che possono variare leggermente in base alla stagione e agli eventi speciali. Di norma, le strutture termali sono aperte dal lunedì al venerdì dalle 9:00 alle 19:00, il sabato dalle 9:00 alle 20:00 e la domenica dalle 9:00 alle 18:00. Tuttavia, è sempre meglio verificare in anticipo, soprattutto se si intende usufruire di trattamenti specifici come fangoterapia o cure termali particolari, poiché questi potrebbero avere orari personalizzati.

Prezzi di ingresso ad Abano Terme

I prezzi per i trattamenti termali e l’ingresso alle piscine variano in base alla tipologia di servizio scelto. In linea generale, l’ingresso giornaliero alle piscine termali ha un costo che va dai 30 ai 50 euro, a seconda del pacchetto e dei servizi inclusi. Se si desiderano trattamenti specifici, come i fanghi termali, i massaggi o l’accesso alla sauna, le tariffe partono da circa 50 euro a sessione.

Le terme di Abano offrono anche pacchetti settimanali o mensili, che includono un mix di trattamenti e che possono arrivare a costare intorno ai 250 euro per un periodo di 5-7 giorni. In certi periodi dell’anno, come durante la bassa stagione, le terme propongono offerte speciali, con sconti e pacchetti promozionali, che spesso includono anche il soggiorno nelle strutture alberghiere affiliate. Durante le festività, come Natale e Pasqua, è possibile trovare altre offerte mirate che combinano trattamenti benessere e pernottamento a tariffe agevolate.

Abano Terme, piscina

Fonte: Ipa

Una piscina nel centro di Abano Terme

Trattamenti e servizi del centro termale di Abano Terme

Le terme di Abano sono rinomate per i loro trattamenti con fanghi termali, che utilizzano le acque curative sulfuree per apportare numerosi benefici a chi soffre di disturbi muscolari, articolari o dermatologici. La fangoterapia è uno dei trattamenti più richiesti, poiché permette di ridurre il dolore e favorire la rigenerazione cellulare. A questa si aggiungono trattamenti di balneoterapia, che sfruttano le proprietà delle acque sulfuree per rilassare la pelle e migliorare la circolazione. I massaggi terapeutici e rilassanti sono un’altra opzione popolare, con massaggi specializzati come il linfodrenante, decontratturante o rilassante, che offrono un’ulteriore occasione di recupero fisico e benessere.

Per chi cerca un’esperienza completa di rilassamento, le terme offrono anche sauna e bagno turco, che arricchiscono il percorso benessere e aiutano a disintossicare il corpo. Inoltre, per chi è alla ricerca di un trattamento di bellezza, le terme di Abano offrono anche trattamenti estetici viso e corpo, che utilizzano le proprietà delle acque termali per rivitalizzare e rigenerare la pelle. È possibile anche creare percorsi personalizzati che combinano diversi trattamenti, come il “percorso termale completo”, che include l’ingresso alle piscine, fanghi, massaggi e trattamenti estetici.

Info utili su Abano Terme

La maggior parte dei centri termali di Abano dispone di ampi parcheggi, sia gratuiti che a pagamento, per i visitatori. Se si arriva in auto, non sarà difficile trovare un parcheggio nelle vicinanze. Inoltre, le strutture sono generalmente accessibili anche a persone con mobilità ridotta, grazie a rampe, ascensori e percorsi facilitati.

Se si hanno esigenze particolari o necessità di servizi specifici, è sempre consigliato contattare le terme in anticipo per avere conferma della disponibilità. Per informazioni dettagliate su orari, trattamenti e disponibilità, è possibile rivolgersi direttamente alla reception del centro termale.

Abano Terme, oltre a essere una meta ideale per il benessere, è anche un ottimo punto di partenza per esplorare i Colli Euganei e la vicina città di Padova, famosa per il suo patrimonio storico, la basilica di Sant’Antonio e l’Università. Coniugando benessere, natura e cultura, Abano Terme rappresenta realmente una destinazione perfetta per chi cerca una vacanza rigenerante e all’insegna della cura del corpo, nel cuore di una delle più belle regioni d’Italia.

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Abruzzo, le destinazioni di montagna più magiche sono queste

Terra in cui la natura regala scenari pazzeschi, l’Abruzzo è la regione da scegliere per chi cerca una vacanza all’insegna della bellezza: tra cime elevate, montagne, boschi e colline, qui vivono tantissimi animali, comprese alcune specie protette.

Un vero e proprio polmone verde grazie ai suoi tre parchi nazionali, a un parco regionale e a 38 aree protette. Quindi non stupisce che spesso questa area del Centro Italia venga definita la regione verde d’Europa. Qui la vegetazione è varia e ci si può immergere in faggeti, oppure incontrare abeti bianchi, pini, ginepri e molto altro.

Con una varietà naturale incredibile e le sue tante zone da scoprire, l’Abruzzo è la destinazione perfetta da raggiungere per una vacanza in montagna, sia in estate, sia in inverno, per trascorrere momenti indimenticabili andando alla scoperta di location che levano il fiato. Senza dimenticare anche i borghi che punteggiano questo territorio e che sono veri e propri gioielli da conoscere, oppure le destinazioni più note in cui fare il pieno di bellezza e di storia. Tutto quello che devi sapere per scegliere l’Abruzzo come prossima destinazione delle tue vacanze nella natura: dove andare in montagna in estate e in inverno.

Dove andare in montagna in Abruzzo in estate: parchi, laghi e riserve

Tre parchi regionali, uno nazionale e numerose aree protette: l’Abruzzo è la destinazione ideale per chi sogna una vacanza in montagna d’estate. Sono tantissimi i luoghi da visitare e c’è l’imbarazzo della scelta tra vette, boschi secolari, ampi altipiani ricchi di meraviglia, ma anche laghi da conoscere ed esplorare. Tante le possibilità tra le quali scegliere come prossima meta per un viaggio immersi in paesaggi mozzafiato. Alcune di queste destinazioni, poi, sono perfette sia in estate sia in inverno e regalano tante attività differenti, per chi è alla ricerca di una vacanza attiva.

Lago di Campotosto

Circondato dalle montagne, il Lago di Campotosto si trova a circa 1300 metri di altitudine ed è un bacino di origine artificiale realizzato tra il 1930 e il 1940, che si sviluppa in maniera particolare nel territorio dell’omonimo comune.

Si trova nel parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Lega ed è la destinazione perfetta per tutti coloro che vogliono vivere una vacanza estiva all’insegna di bellissimi panorami e di tante attività da fare. Ad esempio, si può esplorare il lungolago che si snoda per oltre 40 chilometri da percorrere in bici, oppure in questa zona si possibile fare belle camminare e dedicarsi all’equitazione; infatti, il comune di Campotosto si trova all’interno dell’ippovia del Gran Sasso, che si può percorrere sia a piedi, ma anche a cavallo e in bicicletta. Le attività da fare nel lago, invece, sono in particolare windsurf, kitesurf e kayak. Un luogo che regala davvero tante opportunità. Si trova a circa una ventina di chilometri da Amatrice e da una cinquantina da L’Aquila, si raggiunge facilmente con l’automobile.

Lago di Campotosto dove andare in montagna in estate in Abruzzo

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Lago di Campotosto: destinazione in Abruzzo per chi ama la montagna in estate

Monti della Laga

Restiamo nel parco nazionale del Gran Sasso e andiamo alla scoperta dei Monti della Laga, tra le più belle mete di un viaggio nel cuore della natura abruzzese. Qui ci si immerge in uno scenario sorprendete che mescola boschi di faggi e abeti, a meravigliose cascate vista la grande presenza di acqua. Da segnalare la cascata della Morricana che si raggiunge partendo da Ceppo e attraversando un meraviglioso bosco di faggi e abeti bianchi. Ceppo è una località di Rocca Santa Maria in provincia di Teramo e si trova immerso nell’antico bosco Martese.  Da Teramo si raggiunge la frazione di Ceppo in meno di un’ora con l’automobile transitando lungo la provinciale 48.

Campo Imperatore

Un luogo di rara bellezza, che colma gli occhi di meraviglia e stupore: si tratta di Campo Imperatore, noto anche con l’appellativo di Piccolo Tibet, un meraviglioso altipiano posto tra i 1500 e i 2000 metri d’altitudine e inserito all’interno del parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga. La destinazione di montagna perfetta da raggiungere in estate (ma non solo) in Abruzzo: vi sono laghetti, il giardino botanico Campo Imperatore, la stazione meteorologica e la stazione di osservazione astronomica a 2145 metri d’altitudine. Si tratta del luogo ideale da raggiungere per fare passeggiate, escursioni a piedi e in bicicletta, oppure scegliere percorsi che si possono fare in mountain bike. E come se non bastasse, questi luoghi hanno fatto anche da scenografia a film celebri italiani e non solo.

In estate si può raggiungere in automobile, oppure con la Funivia del Gran Sasso d’Italia. Questa seconda opzione è molto utile in inverno: si parte da Fonte Cerreto e si arriva a 2128 metri di altitudine. La funivia è aperta nei giorni feriali dalle 8,30 con ultima corsa alle 17 (partenze ogni 30 minuti), mentre il fine settimana e nei giorni festivi la prima corsa è alle 8.

Lago di Scanno

Non si sbaglia a pensare che potrebbe essere considerato uno dei luoghi più romantici da ammirare e visitare: si tratta del lago di Scanno, un affascinante bacino naturale in Abruzzo dalla particolarissima forma a cuore. Ci troviamo a quasi mille metri d’altitudine, in provincia dell’Aquila nella alta valle del fiume Sagittario, a fare da corona a questo specchio d’acqua ci sono i monti Marsicani, mentre il suo bacino si estende tra il comune di Villalago e quello di Scanno.

Lago di Scanno: dove andare in montagna in Abruzzo

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La forma del Lago di Scanno: dove andare in montagna in Abruzzo

Un luogo suggestivo in cui vivere un’estate in montagna praticando anche sport acquatici, oppure prendendo il sole sulle piccole spiagge che sono state ricavate lungo il suo perimetro. Non mancano le passeggiate, come la bella escursione lungo il Sentiero del Cuore che si snoda per circa 2 chilometri e porta al punto panoramico da cui – osservando il lago – si può vedere la particolare forma. Da non perdere anche la chiesa della Madonna del Lago, consacrata nel 1702. Si arriva in circa un’ora partendo dall’Aquila.

Gole del Sagittario

Nei pressi del favoloso lago di Scanno si trovano le Gole del Sagittario, riserva naturale e oasi, caratterizzate da una natura selvaggia e meravigliosa: ci si imbatte in rupi, ghiaioni calcarei, ma anche boschi e prati. In tutto questo spiccano le gole calcaree le cui rocce derivano da un passato antichissimo. Si va dai 700 metri di altitudine salendo fino ai 1500 metri e all’interno di questa area vengono programmati eventi per ogni età e gusto. L’accesso all’oasi è gratuito e libero, mentre le visite guidate sono a pagamento, così come le escursioni con accompagnatori. Si trova a soli 15 chilometri da Scanno e a 30 da Pescasseroli, all’interno del Parco Nazionale d’Abruzzo.

Dove andare in montagna in Abruzzo in inverno: località e impianti sciistici

Quando si pensa alla montagna nel centro Italia in inverno, l’Abruzzo è una delle location più apprezzate per chi ama la neve, gli sport e tutte le attività correlate. Qui, infatti, ci sono diverse destinazioni adatte a chi è alla ricerca di località e impianti per immergersi nella perfetta atmosfera invernale. Come il già citato Campo Imperatore, nel parco nazionale del Gran Sasso e Monti della Laga: la tariffa della funivia durante la stagione invernale ammonta a 12 euro (andata e ritorno) nei giorni feriali, 14 nei giorni festivi, mentre lo skipass giornaliero 22 euro nei giorni feriali e 33 in quelli festivi. Comprende diverse piste, rosse e blu, e un campo scuola.

Comprensorio dell’Alto Sangro

Una delle destinazioni sciistiche per eccellenza è il comprensorio dell’Alto Sangro: quest’area è meravigliosa tutto l’anno e con il freddo offre piste per divertenti discese e percorsi per ciaspolate. Al suo interno vi sono diverse località come Roccaraso o Rivisondoli ma anche Pescocostanzo, Pescasseroli, Barrea e Castel di Sangro. Roccaraso ha 100 chilometri di piste, mentre le altre località regalano moltissime attività differenti.

Ci si può mettere alla prova con lo sci alpino, lungo i 140 chilometri di piste del territorio, adatte a ogni capacità e che si raggiungono con cabinovie, seggiovie, skilift e tapis roulant, ma anche sperimentare lo sci di fondo. Lo skipass ha un costo variabile, ad esempio, il giornaliero tra gennaio e marzo 2025 di 57 euro per gli adulti e di 51 per junior e senior, ma ci sono anche pacchetti scontati.

Tante le attività che si possono fare come lo snowkite (sono previste zone precise per farlo), escursioni con le ciaspole e vi è un’area bambini pensata proprio per loro.

Comprensorio dell’Alto Sangro: Rivisondoli

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Comprensorio dell’Alto Sangro: Rivisondoli, destinazione di montagna in Abruzzo

Ovindoli Monte Magnola

Ci immergiamo nel parco regionale naturale del Sirente – Velino e raggiungiamo Ovindoli, suggestivo borgo di montagna in provincia dell’Aquila. Le piste sono numerose e si adattano a ogni livello e capacità, le aperture dipendono dalla neve: sia degli impianti di risalita (che sono in totale 11) sia delle piste che ammontano a 21. È possibile praticare sci notturno, nelle date che vengono via via specificate, e vi è uno snowpark. Lo skipass ha un costo che varia in base al periodo della stagione (un adulto tra la metà di dicembre e i primi di marzo spende dai 42 ai 40 euro al giorno).

Parco naturale regionale Sirente-Velino

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Parco naturale regionale Sirente-Velino: dove andare in montagna in Abruzzo

Prati di Tivo

Un’altra location in Abruzzo per chi ama la montagna in inverno è Prati di Tivo: qui si trovano quattro impianti di risalita e alcune piste (come sempre vale la regola di verificare le aperture per capire se sono in funzione oppure no). Si possono praticare escursioni e ciaspolate, come quella che da Prati di Tivo porta alla Madonnina, e che ha una durata di circa due ore in salita e di 45 minuti in discesa, oppure raggiungere il Rifugio Franchetti che si trova tra il Corno Grande e il Corno Piccolo, nel Vallone delle Cornacchie a 2433 metri di altezza. In inverno è accessibile su prenotazione e lo raggiungono soprattutto alpinisti e sciatori esperti.

Campo Felice

L’area di Campo Felice dispone di 40 chilometri di piste, suddivisi in 24 percorsi e dotate di 15 impianti, si trova in parte all’interno del parco naturale regionale Sirente-Velino e nei comuni di Lucoli e Rocca di Cambio. Lo skipass giornaliero ha un costo che varia in base al momento della stagione, ma che si aggira (nei festivi) sui 39 – 43 euro. Tra piste, scuole sci e snowpark è l’ideale per chi cerca una bella vacanza in montagna in Abruzzo.

Trekking ed escursioni in montagna in Abruzzo

Con un territorio così ricco di bellezze e di località da vedere, l’Abruzzo è la regione italiana ideale per chi cerca una vacanza all’insegna del trekking e dell’escursionismo, offrendo diverse possibilità: da quelle già citate a percorsi speciali che vale la pena fare, come l’Ippovia del Gran Sasso, ma non solo.

L’Ippovia si snoda lungo 470 chilometri di meraviglia: si può percorrere a cavallo, ma anche in tanti altri modi diversi come a piedi e in bicicletta. E anche i percorsi sono diversificati: da quelli che possono durare una manciata di ore, alle escursioni che possono durare uno o due giorni, fino a un’intera settimana alla scoperta dei paesaggi incredibili dell’Abruzzo. Ci sono opzioni per tutti i livelli da scoprire con le guide.

Per chi ama il trekking un’altra meta da tenere in considerazione è il Monte Amaro che raggiunge i 2793 metri e si trova nel massiccio della Maiella. Un percorso abbastanza difficile, adatto agli esperti, ma che regala un’immersione totale nella natura e scorci davvero spettacolari.

Oppure si può scoprire il Monte Sirente, dell’omonimo gruppo, che ha un’altitudine di 2349 metri e all’interno del parco naturale regionale Sirente-Velino: raggiungere la vetta da Rovere prevede un trekking di circa 20 chilometri e la difficoltà è media.

Monte Amaro sul massiccio Maiella in Abruzzo

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Escursioni e trekking: Monte Amaro sul massiccio Maiella in Abruzzo

Dove andare in Abruzzo con i bambini

Tantissime le cose che si possono fare in Abruzzo con i bambini, oltre a quelle già citate come la montagna in estate, o in inverno, oppure alcune attività e percorsi lungo l’Ippovia del Gran Sasso. Ad esempio, nella regione verde d’Europa si può esplorare qualche tratto del Sentiero Italia CAI che è composto da 14 tappe e si sviluppa lungo 7000 chilometri, oppure si può andare alla scoperta della Camosciara, riserva naturale integrata nel parco nazionale d’Abruzzo, seguendo un percorso fino a raggiungere le due cascate: Ninfe e Tre Cannelle.

Per chi ama conoscere di più sulla fauna di questa splendida regione è imperdibile una visita all’Area Faunistica dell’Orso a Palena, in provincia di Chieti: si trova a 800 metri di altezza e si sviluppa su oltre 10mila metri quadrati.

Da non perdere anche la Transiberiana d’Italia, un treno che porta a scoprire le bellezze naturali di questa regione. Da sperimentare in inverno, ma anche in estate, prevede diverse opzioni partendo e rientrando dalla stazione di Sulmona: un modo affascinante di attraversare paesaggi straordinari.

L’Abruzzo è una regione ricca di bellezze naturali, di spettacolari paesaggi di montagna da scoprire in ogni stagione e adatti ai più piccoli esploratori ma anche ai viaggiatori più grandi, per una vacanza all’insegna della meraviglia.

Parco nazionale d'Abruzzo

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Dove andare in montagna in Abruzzo in estate e in inverno
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Epifania, 10 gite fuori porta da fare per la festa della Befana

L’Epifania è la festa che conclude ufficialmente il periodo natalizio ma è anche un’occasione in più per poter trascorrere una giornata in compagnia di amici, affetti o familiari magari concedendosi proprio una gita fuori porta. Dove andare? Molto dipende dal meteo ma ecco alcune opzioni da prendere in considerazione partendo da diverse zone d’Italia.

Orta San Giulio

Per chi vive in Piemonte e in Lombardia, Orta San Giulio è una meta interessante da visitare in un giorno ed è perfetta anche per l’Epifania se il Sole concede un po’ di compagnia. Si trova sul lago d’Orta ed è un autentico borgo medievale con viuzze lastricate che conducono all’iconica piazza Motta, cuore del paese e luogo da cui partono i collegamenti in barca per raggiungere l’isola di San Giulio. L’isoletta, che si raggiunge in pochi minuti di navigazione, custodisce la basilica e il monastero: particolarmente suggestivo è l’itinerario pedonale che permette di percorrere tutto il perimetro dell’isola in circa 15-25 minuti di camminata a seconda del proprio passo. Per pranzo è consigliato fermarsi in uno dei ristoranti affacciati sul lago per gustare i tradizionali piatti di pesce d’acqua dolce e polenta.

Lago di Braies

Nel periodo invernale con la neve e il freddo è ancora più suggestivo: chi è nelle zone delle Dolomiti per la settimana bianca potrebbe pianificare per l’Epifania una gita fuori porta al lago di Braies. Grazie alle montagne che creano una cornice attorno al lago è possibile scattare foto ricordo uniche ed è altrettanto consigliato il percorso pedonale facile da affrontare anche per chi non è allenato alle camminate in montagna.

lago di Braies nelle Dolomiti

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Lago di Braies

Cervo

Restando nella zona del Nord ma spostandosi verso il mare in Liguria, il 6 gennaio è l’occasione perfetta per scoprire uno dei borghi più belli d’Italia. Si tratta di Cervo, una vera perla che si posiziona in una località panoramica: qui non bisogna perdere la chiesa di San Giovanni Battista che è il vero simbolo del paese ma anche passeggiare tra le viuzze con case colorate e piazzette che regalano una vista mozzafiato sul mare. Molte botteghe danno modo di acquistare prodotti tipici, tra cui olive e olio prodotti in loco.

Bergamo alta

Molti la sottovalutano ma tra le città artistiche più belle a due passi da Milano (ma non solo) c’è Bergamo e in particolar modo Bergamo Alta. Passeggiando tra la piazza vecchia, raggiungendo poi la torre civica, la basilica di Santa Maria Maggiore e la cappella Colleoni si potrà scoprire l’atmosfera artistica e i capolavori che sono racchiusi nel centro storico. Imperdibili i piatti tipici della zona: polenta e casoncelli, scalderanno durante la giornata dell’epifania che sicuramente avrà temperature piuttosto basse.

Bergamo alta vista panoramica

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Gita fuori porta a Bergamo

Sirmione

Chi cerca un’opzione che non sia di mare può valutare il lago: sul Garda una delle località top per una gita in giornata in occasione dell’Epifania è Sirmione. Famosa per le terme (e magari ideale anche per un weekend romantico) dà l’opportunità di esplorare il castello Scaligero con torri merlate e vista panoramica e la villa romana conosciuta come “grotte di Catullo”, un vero e proprio sito archeologico con una delle vedute più suggestive sul lago. Per il pranzo, scegliete un ristorante in riva al lago per gustare piatti a base di pesce come il lavarello o i bigoli al sugo di sarde.

Volterra

Spostiamoci verso il centro e tra le gite fuoriporta di un giorno da organizzare per l’Epifania c’è Volterra. Non solo Firenze o Siena, la regione ha tantissimo da offrire e questa località con le sue mure antiche e i vicoli pittoreschi conduce tantissimi viaggiatori fino a piazza dei Priori per poi svelare l’iconica cattedrale di Santa Maria Assunta e il battistero. Gli amanti del turismo enogastronomico avranno tanto da stuzzicare: taglieri di salumi e formaggi, calici di rosso, primi piatti di carne e tanto altro.

Perugia

Un’altra meta per una gita in giornata? Una città d’arte umbra e più precisamente Perugia. Parti dal centro di piazza IV Novembre dove troverai la fontana Maggiore, poi raggiungi la di cattedrale di San Lorenzo e al Palazzo dei Priori, che ospita la Galleria Nazionale dell’Umbria. Ma una vera chicca per le feste natalizie è che si tratta di una delle città del cioccolato: pasticcerie storiche e musei sono tutti da esplorare ma è anche l’occasione giusta per fare una vera scorpacciata di prodotti a base di cacao. Se desideri un pranzo tradizionale lasciati tentare dagli strangozzi al tartufo o da una porzione di torta al testo.

Cosa vedere a Perugia

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Visitare il centro storico di Perugia in occasione dell’Epifania

Erice

La Sicilia ha moltissimo da offrire e chi è sull’isola può organizzare una bella gita di un giorno ad Erice, un borgo dall’atmosfera senza tempo in una posizione privilegiata a poca distanza da trapani. Qui imperdibile è una visita al castello di Venere che dà modo di raggiungere con lo sguardo le saline di Trapani e le isole Egadi.

Polignano a Mare

In Puglia una buona opzione per una gita fuori porta, soprattutto se il sole decide di dominare la scena, è quella di Polignano a Mare. Con un’iconica vista sulle scogliere a picco sul mare e il centro storico dà modo di raggiungere la baia Lama Monachile, fotografatissima dai turisti di tutto il mondo.

Tropea

Ultima delle 10 idee per gite fuori porta per l’Epifania è Tropea. Molti la conoscono con il soprannome di perla del Tirreno e in estate è presa d’assalto dai turisti per le spiagge bianchissime e le acque tra le più pulite d’Italia. L’attrazione principale è il santuario di Santa Maria dell’Isola ma consigliamo anche una passeggiata per il centro storico.

Trovare le mete migliori per una gita fuori porta in Italia in occasione dell’Epifania ci dà modo di spaziare: da nord a sud si possono trovare tantissime opzioni e molto dipende dai gusti e dall’età di chi si sposta. Se con i bambini si cercano climi più miti e aria buona, le coppie cercano località romantiche; c’è anche chi vuole stare a contatto con la natura e quindi predilige mare e montagna senza mai trascurare le città d’arte.

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Perth, la meta australiana più vicina all’Italia, cosa vedere in città e nei dintorni

Raggiungibile con un volo diretto dall’Italia ogni estate (il resto dell’anno con uno scalo a Singapore o in una città degli Emirati Arabi Uniti), Perth è la Capitale del Western Australia, un meraviglioso territorio che occupa un terzo dell’intero continente – ma che è per lo più disabitato, tant’è vero che, al di fuori dei centri urbani, la presenza dell’uomo è appena percettibile -, facendo di questo angolo di mondo un’oasi dalla biodiversità. Perth è anche la città australiana più “vicina” a noi, ma anche poco considerata dai turisti italiani che puntano sempre e solo su Sydney e Melbourne.

Invece, Perth è una bellissima città affacciata sul mare lungo la costa occidentale dell’Australia, moderna (grazie alla scoperta delle miniere alla fine dell’800), ma anche con molti edifici coloniali, i cosiddetti State Buildings, testimoni del passato della città, divenuti tra la fine dell’800 e la metà del ‘900 edifici statali e riconvertiti ora in hotel, come il COMO The Treasury, ristoranti, come il Wildflower, con una cucina a base di ingredienti australiani che rappresenta le sei stagioni indigene, e luoghi turistici. Una città dove non si respira soltanto la contemporaneità, ma anche la storia e la tradizione della popolazione aborigena che abita questa terra da 50mila anni.

È la città che più di tutte incarna al meglio le molteplici sfaccettature del continente australiano: qui, infatti, i grattacieli ultramoderni si fondono alla perfezione con gli immensi spazi verdi e le lunghe e splendide spiagge dalla sabbia dorata che si trovano nei dintorni. Dalle modernissime vie dello shopping ai lussureggianti parchi cittadini, fino alle acque dell’oceano e una scena culturale multietnica e ricca di vitalità, Perth è una città dai mille volti, che offre tante attrazioni e luoghi dal fascino unico che vi lasceranno senza parole. Votata come una delle città più vivibili al mondo, Perth è l’unica città dell’Australia dove, in mezz’ora, si può esplorare una regione vitivinicola (quella della vicina Swan Valley e di Margaret River), visitare una delle più antiche zone di conservazione e osservare il Sole che tramonta nell’oceano.

Perth The Treasury

Fonte: @COMO

Uno degli edificio storici di Perth, COMO The Treasury, in mezzo ai grattacieli moderni

Cosa vedere a Perth

Perth gode di una posizione privilegiata, a metà strada tra l’Oceano Indiano e la vallata delle Darling Ranges, adagiata su una lingua di terra che si affaccia sul corso dello Swan River, il fiume cittadino che attraversa tutta la metropoli. Perché prediligere Perth alle altre più famose metropoli australiane? I motivi sono tanti.

Kings Park

Innanzitutto, il suo gigantesco Kings Park and Botanic Garden (Boorloo, nella lingua dei Noongar, i primi abitanti del Western Australia o più semplicemente WA), il polmone verde di Perth, è stato nominato come migliore attrazione d’Australia in occasione dei Tripadvisor Travellers’ Choice Awards, superando addirittura le più note attrazioni australiane come la Sydney Opera House e l’Harbour Bridge. Affacciato sulla baia, questo parco che si erge su Mount Eliza e che più grande di Central Park a New York regala una bellissima vista dello skyline di Perth, ma con le sue oltre 3.000 specie di piante autoctone del Western Australia rappresenta un ricco patrimonio culturale e naturale – da cui ancora oggi si estraggono alimenti e medicinali – e lo si può visitare in compagnia di una guida aborigena, in grado di trasmettere ai visitatori la storia e i valori della cultura vivente più antica al mondo.

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Fonte: @SiViaggia – Ilaria-Santi

Kings Park and Botanic Garden a Perth

Central Buisness District

Il centro di Perth lo si scopre benissimo a piedi, tra vie pedonali e passaggi coperti detti “activated lane” che attraversano gli edifici. Il modo migliore per esplorare la città è addentrarsi tra i vicoli variopinti, dove le linee moderne e sofisticate dei grattacieli si alternando ai deliziosi quartieri in stile vittoriano. Il Central Buisness District (CBD) è il cuore economico e commerciale della città, dove si concentra la maggior parte delle attività, ed è il punto di partenza ideale per visitare Perth. Il centro si sviluppa intorno a due arterie principali, Murray Street Mall e Hay Street Mall, le principali vie dello shopping, con centri commerciali e grattacieli che si susseguono su entrambi i lati. Ci si imbatte, di tanto in tanto, in installazioni artistiche negli angoli più disparati e in murales che raccontano la storia della città sotto forma di street art.

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Fonte: IPA

Street art tra William Street e Murray Street Mall nel Central Business District di Perth

L’unico edificio gotico di tutta l’Australia è si trova qui ed è quello che ospita il municipio, mentre il palazzo più pittoresco è il London Court, un finto edificio Tudor che ospita un centro commerciale sulla cui facciata si trova un orologio da cui ogni 15 minuti escono quattro cavalieri meccanici. È un’attrazione che attira tutti i visitatori di Perth. London Court sfocia su St. George Terrace, dove si può ammirare la Town Hall, il municipio cittadino con la sua torre vertiginosa, e la maestosa St. George’s Cathedral, risalente al 1800. In questa zona si concentrano anche i principali edifici governativi, tra cui la zecca di stato all’interno di Perth Mint, dove si può assistere al procedimento della colata dell’oro e apprendere la storia dei primi cercatori d’oro che ha fatto di Perth la città ricca e moderna che è ancora oggi.

Swan River

Le acque dello Swan River scorrono tranquille, incorniciando il profilo dell’intera città. Si può fare una gita in barca al calar del sole per veder sfilare i grattacieli lungo le rive del fiume e ammirare le luci della città che si riflettono sull’acqua. Il quartiere principale è Elizabeth Quay, che si sviluppa sul lungofiume, tra luna park e locali alla moda che offrono musica dal vivo. Dall’Elizabeth Quay Bridge, inoltre, è possibile ammirare un incredibile panorama dello skyline di Perth. Una tappa imperdibile è la Swan Bell Tower, una torre ad anelli in vetro e rame che ospita 18 campane realizzate per festeggiare il bicentenario della fondazione dell’Australia nel 1888.

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Fonte: IPA

London Court nel cntro di Perth

Northbridge

Situato immediatamente a Nord del CBD, il quartiere di Northbridge è anche detto Perth Cultural Centre. Infatti, Perth vanta un vasto panorama culturale che vede fiorire l’arte in ogni sua forma. Nella zona settentrionale della città sono infatti concentrate tutte le principali gallerie d’arte e strutture culturali che la capitale del West Australia ha da offrire. Il Cultural Centre include musei come il Western Australian Museum Boola Bardip, aperto nel 1891 e completamente rifatto duecento anni dopo, racconta la storia e la geografia del continente australiano, della popolazione aborigena e ospita regolarmente mostre temporanee. Ci sono anche l’Art Gallery of Western Australia, il Perth Institute of Contemporary Arts (PICA), la State Library of Western Australia, ma anche moltissimi teatri come il Perth Central Theater e auditorium musicali come la Concert Hall.

East Perth

La zona Est di Perth è una delle più belle della città, ricca di spazi verdi e di luoghi da visitare. Claisebrook Cove è un suggestivo quartiere sviluppato lungo la riva opposta dello Swan River. Da vedere assolutamente sono il Victoria Park e Heirisson Island, un tranquillo isolotto immerso nel verde, dove si aggirano i canguri in libertà a un passo dalla città. A East Perth si trovano anche i Queens Garden con graziosi laghetti e la chiesa principale, St. Mary’s Cathedral.

Escursioni nei dintorni di Perth

Perth è la porta d’accesso al Western Australia. Senza andare troppo lontano dalla città, in mezz’ora, massimo un’ora, si possono fare tante escursioni e tante esperienze, culturali, ludiche e gastronomiche.

Fremantle

Ad appena quaranta minuti di strada dal centro di Perth, raggiungibile anche in mezz’ora di treno, si trova Fremantle, considerata di fatto la Old Town di Perth, una cittadina portuale dalla personalità decisamente hipster, con un importante passato coloniale che si riflette nell’architettura cittadina: passeggiando tra i viali di “Freo”, inseriti nella lista dei Patrimoni dell’umanità dell’Unesco, si ha infatti la sensazione di tornare nell’Europa d’altri tempi, con palazzi e piazze dal gusto antico e raffinato. È in questo porto che arrivavano le navi dall’Europa piene di detenuti impiegati per la costruzione del nuovo grande Paese. Da non perdere, infatti, è l’antica colonia penale, anch’essa Patrimonio Unesco, il Fremantle Market, un grande mercato coperto che offre ogni genere di leccornia della tradizione australiana, come l’imperdibile fish and chips, e un vasto assortimento di artigianato locale. Essendo una città fluviale, anche la zona del porto e le numerose spiagge sono molto graziose e piene di locali e ristoranti. Accanto al Fremantle Harbour, bisogna per forza visitare il WA Maritime Museum che ospita Australia II, l’imbarcazione vincitrice dell’America’s Cup del 1983 che
si è svolta nelle acque di Newport, Rhode Island, strappando per la prima volta la vittoria agli americani.

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Fonte: IPA

Fremantle, la Old Town di Perth

Rottnest Island

Da non perdere è sicuramente una gita in traghetto a Rottnest Island, raggiungibile proprio da Fremantle, dove nel dicembre del 1696 approdarono tre navi della flotta comandata dall’olandese Willem de Vlamingh dando inizio alla colonizzazione dell’Australia, importando galeotti dall’Europa per la costruzione dei primi edifici che diedero origine a Perth. La Government House e la Perth Town Hall sono stati costruiti proprio grazie a loro. Rottnest Island è un’area protetta dalla natura incontaminata, dove ci si può spostare unicamente a piedi o in bicicletta in quanto le auto sono bandite. L’isola ospita anche una vasta colonia di quokka, piccoli e deliziosi marsupiali simili ai canguri che stanno diventando sempre più rari.

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Fonte: IPA

Rottnest Island al largo di Fremantle

Mandurah

A meno di un’ora da Perth, Mandurah è la più vasta località di mare del Western Australia con splendide spiagge e un estuario grande il doppio del porto di Sydney. In origine era chiamata Manjoogoordap, che significa “il luogo d’incontro del cuore” e quando si arriva si capisce subito perché è stata incoronata Top Tourism Town 2023 dell’Australia. Molto amata dai turisti per i canali navigabili e per la ricca popolazione di delfini, è il luogo ideale per avvistare questi simpaticissimi mammiferi che seguiranno la vostra barca al largo della costa, dove sono state posizionate delle originali installazioni artistiche all’aperto chiamate Giants of Mandurah realizzate dal celebre “attivista dell’arte del riciclo” danese Thomas Dambo.

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Fonte: @SiViaggia – Ilaria Santi

Escursione con i delfini a Mandurah

Le spiagge di Perth

Perth è soprannominata anche la città dall’estate perenne. Grazie alla sua posizione geografica, infatti, qui il sole splende per quasi nove ore al giorno tutto l’anno, e le temperature si mantengono sempre intorno ai 27-30°C. La città è circondata da moltissime spiagge, dove turisti e locals amano andare per tovare un po’ di relax in riva al mare: sabbia bianca e finissima e acque cristalline caratterizzano gran parte delle spiagge di questa zona dell’Australia. La più vicina e anche frequentata dalle famiglie è la City Beach che si trova a circa 15 minuti di auto. Qui le onde sono spesso molto alte e il vento soffia piuttosto forte.

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Fonte: IPA

Il pontile di North Beach a Perth

Mettams Pool è una delle spiagge più famose di Perth e si trova vicino al punto panoramico costiero della West Coast Highway. È l’ideale per fare snorkeling, non è un punto molto profondo, ma si possono ammirare pesci, stelle marine e polpi di ogni dimensione e colore. A Cottesloe Beach si possono cavalcare le onde insieme ai surfisti e fare snorkeling. Altre spiagge molto gettonate nei dintorni di Perth sono Trigg Beach, dove si pratica ogni sorta di sport acquatico, e North Beach, con le sue incredibili piscine naturali. Ma ce n’è una dove sembra di stare ai Caraibi: si tratta di Leighton Beach, una spiaggia di 1,5 km di un bianco accecante che colora le acque poco profonde di un azzurro chiarissimo.

Ma questo è solo un piccolo assaggio del Western Australia che, come abbiamo detto, occupa circa un terzo dell’Australia, quindi un territorio molto vasto e molto vario. Ma questo è un altro viaggio.

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Fonte: IPA

Cottesloe Beach alle porte di Perth
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Cosa vedere e cosa fare a Ronda, affascinante perla andalusa

Arroccata sulle gole del Guadalevin, in una delle location più straordinarie di tutta la Spagna, Ronda sorge su un precipizio mozzafiato di 130 metri, al centro di un altopiano circondato dalla catena montuosa della Serrania de Ronda. Questa posizione strategica non soltanto le regala viste spettacolari, ma ha anche reso la città una fortezza naturale per secoli, fin dai tempi dei Romani.

Fondata originariamente come insediamento celtico, Ronda conobbe una grande prosperità sotto il dominio moresco, quando divenne un importante centro culturale e commerciale. L’influenza araba è ancora visibile nella struttura della città vecchia, con le strette stradine acciottolate e i resti delle mura fortificate. Dopo la Reconquista cristiana nel 1485, si trasformò gradualmente, mantenendo però il suo fascino unico.

Non stupisce quindi che sia stata in passato fonte d’ispirazione per scrittori e artisti e, in tempi più recenti, sia diventata la terza città più visitata dell’Andalusia. Oltre a Ernest Hemingway, che rimase folgorato dal suo fascino e dalla tradizione della tauromachia, anche il regista Orson Welles ha trovato qui un luogo speciale, tanto da desiderare di farvi custodire le proprie ceneri.

Cosa vedere a Ronda

Puente Nuevo

Il Puente Nuevo, o Ponte Nuovo, è una delle attrazioni più famose del sud della Spagna. Questo ponte epico collega El Mercadillo, la parte più nuova della città, con La Ciudad, il quartiere moresco. Completato nel 1793 dopo 40 anni di lavori e il sacrificio di 50 operai, si erge sopra la gola del Tajo, profonda un centinaio di metri.

È possibile visitare il piccolo museo situato nell’ambiente al centro del ponte, che fu utilizzato come prigione durante la Guerra Civile spagnola (1936-39), quando si narra che prigionieri di entrambe le fazioni venissero gettati giù dal precipizio per rappresaglia. Una pratica citata anche da Hemingway nel suo romanzo “Per chi suona la campana”.

Plaza de Toros

La Plaza de Toros di Ronda è la più antica di Spagna. Costruita nel 1784, subì un crollo durante l’evento inaugurale e fu completata definitivamente l’anno seguente. Questo storico anfiteatro fu il luogo in cui Francisco Romero rivoluzionò la corrida, introducendo l’uso del famoso mantello rosso, la muleta, e il modo di affrontare i tori a piedi, invece che a cavallo. Oggi, la Plaza de Toros viene utilizzata solo una volta l’anno durante la Feria di settembre. All’esterno campeggiano le statue di un toro a grandezza naturale e del leggendario torero Antonio Ordonez, la cui rivalità con il matador Luis Miguel Dominguín a metà del secolo scorso fu raccontata da Hemingway nel romanzo “Un’estate pericolosa”.

Arena di Ronda

Fonte: iStock

La celebre Plaza de Toros di Ronda, Andalusia

Plaza Museo de la Real Maestranza

All’interno della Plaza de Toros  si può visitare il Plaza Museo de la Real Maestranza, dedicato alla storia della tauromachia e all’evoluzione della corrida da un’attività limitata all’addestramento dei cavalieri per la guerra al moderno spettacolo di massa della corrida a piedi. Nella Selleria Reale è esposta una collezione storica della Casa Reale d’Orléans con completi di finimenti, selleria e livree donati dal re Luigi Filippo di Francia al figlio Antoine d’Orléans, duca di Montpensier.

La Casa del Rey Moro

Nonostante il nome, la Casa del Rey Moro non è di origine moresca ma fu costruita nel XVIII secolo. Sebbene l’edificio non sia visitabile, è possibile vedere la cosiddetta Miniera d’Acqua, utilizzata un tempo per attingere l’acqua del fiume Guadalevin durante i periodi di assedio e guerre civili. Una scala d’epoca moresca scavata nella roccia conduce al fondo della gola e si dice che durante l’occupazione musulmana gli schiavi cristiani fossero costretti a percorrerla quotidianamente per trasportare l’acqua fino alla città. La ripida discesa di oltre 300 gradini offre una prospettiva unica sul Puente Nuevo, ricompensando ampiamente della fatica del ritorno.

Palazzo Mondragón

Oggi sede del Museo di Ronda, il Palazzo Mondragón fu costruito nel XIV secolo dal sovrano arabo Abomelic e successivamente donato a Don Melchor de Mondragón. Nonostante gli interni abbiano perso gran parte dello sfarzo originale, il patio e i giardini conservano un fascino moresco, con una vista spettacolare sul canyon sottostante.

Bagni Arabi

I Bagni Arabi di Ronda, risalenti al X e XI secolo, sono tra i meglio conservati della Spagna. Situati fuori dalle mura della città vecchia, vicino al Ponte Arabo, testimoniano la vivace vita sociale dell’epoca. Le cupole decorate con aperture a forma di stella creano un’atmosfera suggestiva che porta indietro nel tempo.

Plaza Duquesa de Parcent

Situata nel luogo in cui originariamente si trovava il Foro Romano, Plaza Duquesa de Parcent è il cuore del centro storico di Ronda, circondata da importanti monumenti, tra cui il Municipio (un tempo carcere militare) e la storica chiesa di Santa Maria la Mayor del XVII secolo, che sorge sul luogo dell’antica moschea di Ronda. Ricostruita a fine Ottocento, dopo essere stata in parte distrutta da un terremoto nel 1850, conserva all’interno un arco che faceva parte del mihrab, la nicchia di preghiera che nell’edificio originale indicava la direzione della Mecca.

Cosa fare a Ronda

Passeggiare nella Gola del Tajo

Entrambi i lati del Puente Nuevo offrono percorsi panoramici che conducono al fondo della Gola del Tajo. Sul lato della città vecchia, partendo dalla Puerta de Almocabar, un ripido sentiero si snoda sotto il ponte, con alcuni tratti che ricordano il Caminito del Rey di Malaga. Dal lato della città nuova, un percorso meglio mantenuto attraversa il Puente Viejo e risale verso la Casa del Rey Moro. Entrambi i sentieri consentono di immergersi nella bellezza incontaminata della Gola del Tajo, godendo anche di alcune delle migliori viste del Puente Nuevo da prospettive diverse.

Ammirare il panorama dai mirador

Ronda è famosa per i suoi mirador, i belvedere panoramici che offrono viste mozzafiato sul paesaggio circostante. Tra i più popolari ci sono il Mirador de Aldehuela, vicino al Puente Nuevo, a fianco del convento di Santo Domingo, con vista spettacolare sul fiume Guadalevín, il ponte e le colline della Serranía de Ronda; il Mirador de Ronda, lungo il Paseo Blas Infante, con affaccio sulla gola, le montagne e il Puente Nuevo; la Sevillana, nel parco Alameda del Tajo, più noto come “El balcon del coño” da cui si ammira uno scenario che lascia letteralmente senza fiato.

Fare il giro delle Mura Arabe

La posizione di Ronda in cima a una scogliera rocciosa ha conferito alla città un forte valore strategico e difensivo. Già all’epoca della conquista musulmana, gli arabi avevano innalzato una cinta muraria a protezione della Medina, di cui sono ancora percorribili le sezioni meridionali, orientali e occidentali, ciascuna accessibile attraverso una o più porte. Tra queste, la porta di Almocabar è una delle meglio conservate. Costruita nel XIII secolo e restaurata all’epoca di Carlo V, era situata vicino al cimitero fuori dalle mura. Particolarmente suggestivo è il lato orientale, nei pressi dei bagni arabi, dove si trova la porta Xijara e una doppia linea muraria.

Fare birdwatching nella Gola del Tajo

Il canyon del Tajo e la Serranía de Ronda sono l’habitat naturale di numerosi animali selvatici e luogo di nidificazione di varie specie di volatili, dai piccoli cardellini, saltimpalo e martin pescatori fino agli uccelli più grandi come tra cui l’aquila, il gheppio, il falco pellegrino e il grifone. Rappresenta quindi un vero paradiso per gli appassionati di birdwatching che possono facilmente avvistare questi magnifici uccelli in volo, a volte semplicemente affacciandosi ai mirador cittadini.

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Cosa fare a Torino per l’Epifania 2025, gli eventi più belli

L’Epifania del 2025 a Torino si preannuncia come un’opportunità straordinaria per vivere la città in un’atmosfera unica e suggestiva. Il 6 gennaio, infatti, Torino si trasformerà in un palcoscenico vivente, con una serie di eventi speciali, spettacoli teatrali, concerti e visite guidate che sapranno coinvolgere tutti, dai più piccoli agli adulti. La città, con il suo ricco patrimonio storico, culturale e artistico, si presta perfettamente a celebrare questa festività in modo originale, combinando le tradizioni locali con esperienze innovative.

Passeggiate nel centro storico, concerti nei luoghi più emblematici, rievocazioni storiche e rappresentazioni teatrali animeranno i luoghi simbolo della città, come la Mole Antonelliana, Piazza Castello e il Parco del Valentino, creando un mix perfetto tra cultura, spettacolo e tradizione. Che si tratti di una visita al Museo Egizio, uno dei più prestigiosi del mondo, o di una passeggiata per i mercatini di Natale che chiudono la loro stagione, ogni angolo di Torino avrà qualcosa di speciale da offrire in questo giorno di festa.

Per chi desidera vivere un’esperienza a tutto tondo, l’Epifania torinese si presenta come un momento da non perdere, capace di coniugare la magia della tradizione con l’emozione della scoperta.

Le Passeggiate del Direttore al Museo Egizio

Un appuntamento esclusivo per gli appassionati di arte e cultura che vogliono scoprire qualcosa di interessante da fare durante la Befana è rappresentato dalle Passeggiate del Direttore al Museo Egizio di Torino, in programma il 6 gennaio 2025 dalle 20:00 alle 22:00. Per questa edizione, il direttore Christian Greco guiderà un piccolo gruppo di massimo 30 partecipanti in un percorso serale attraverso le straordinarie collezioni del museo, immergendo i visitatori nell’atmosfera speciale della giornata dell’Epifania. L’intento è quello di favorire un dialogo diretto tra il Direttore e i partecipanti, con 30 minuti finali dedicati a domande e approfondimenti.

Questa visita esclusiva offre un’esperienza più intima con le opere esposte, mettendo in risalto il valore della conoscenza e della preservazione del patrimonio culturale. La visita, della durata di 2 ore, è a pagamento (50 euro per i non membri) e richiede una prenotazione obbligatoria, vista la limitazione dei posti. Si tratta, dunque, di un’opportunità imperdibile per scoprire uno dei musei più importanti d’Italia in una veste più raccolta e suggestiva, ideale per chi vuole vivere la cultura egizia in un’atmosfera unica.

Spettacoli teatrali e musical a Torino

Torino, la città che sa mescolare tradizione e innovazione, propone una serie di spettacoli imperdibili per il ponte dell’Epifania. Diversi teatri della città offrono performance di grande valore artistico, adatte a tutte le età e gusti. Ecco alcuni dei principali eventi teatrali a cui è possibile partecipare nei giorni dell’Epifania a Torino:

  • Teatro Grande Valdocco: “Giselle” (4 gennaio)
  • Teatro Regio: “Roberto Bolle and Friends” (4 e 5 gennaio)
  • Casa Gianduja: “Schiaccianoci e Re dei Topi” (4, 5 e 6 gennaio)
  • Teatro Alfieri: “Mare Fuori – Il Musical” (4, 5 e 6 gennaio)
  • Teatro Colosseo: “Oblivion – Tuttorial” (5 e 6 gennaio)

Questi spettacoli offrono una varietà di generi, dalla danza al musical, passando per il teatro comico, per un 6 gennaio all’insegna della cultura e dell’intrattenimento.

Museo Nazionale del Cinema e Mole Antonelliana

Per chi ama un po’ di cinema e panorami mozzafiato, il Museo Nazionale del Cinema, situato nella Mole Antonelliana, è una delle attrazioni più iconiche di Torino. La Mole, progettata nel 1863 dall’architetto Antonelli, è uno dei simboli della città e offre una vista spettacolare sulla capitale piemontese grazie al suo ascensore panoramico.

Il Museo del Cinema, uno dei più apprezzati in Italia, è perfetto per trascorrere una giornata di cultura immersiva, tra mostre temporanee e una vasta collezione di materiale cinematografico. Durante l’Epifania, la Mole sarà aperta per tutti coloro che desiderano scoprire la magia del cinema e godere della vista panoramica sulla città.

Esplorazioni culturali al Palazzo Madama e Pinacoteca Agnelli

Al Palazzo Madama, uno dei principali musei della città, è possibile immergersi nell’affascinante storia di Torino, passando dalle fondamenta romane al trionfo barocco. Il palazzo ospita una vasta collezione di opere d’arte e oggetti storici, ed è un luogo ideale per chi vuole scoprire la storia della città in un contesto elegante e suggestivo.

A pochi passi da Palazzo Madama, la Pinacoteca Agnelli ospita una selezione esclusiva di opere d’arte della collezione privata degli Agnelli, tra cui capolavori di artisti italiani e internazionali. La galleria, progettata dall’architetto Renzo Piano, è un altro punto di riferimento imperdibile per gli amanti dell’arte moderna e contemporanea.

Gite fuori porta: Torino e i suoi dintorni

Se la città di Torino vi affascina ma volete scoprire anche i dintorni torinesi, il giorno della Befana è l’occasione perfetta per fare una gita fuori porta. Ecco alcune idee interessanti:

  • In bicicletta alla Venaria Reale: una gita in bicicletta alla Venaria Reale, uno dei complessi più belli della Regione, che offre splendidi giardini e l’architettura barocca. È un posto ideale per una passeggiata tra arte, natura e storia.
  • Itinerario delle Residenze Sabaude: patrimonio Unesco, questo percorso permette di visitare alcune delle residenze più affascinanti dei Savoia, tra cui il Palazzo Reale di Torino e la Reggia di Venaria.
  • Villa della Regina: un’altra gemma delle Residenze Sabaude, che offre un parco magnifico e una vista panoramica sulla città. È il luogo ideale per una passeggiata tranquilla immersi nella storia.
  • Trekking sulle gole degli Orridi di Uriezzo: se amate la natura e il trekking, le Gole degli Orridi di Uriezzo nel Verbano-Cusio-Ossola sono un’escursione emozionante e panoramica, perfetta per un’epifania all’insegna dell’avventura.

Adesso che avete preso visione di questi interessanti spunti per trascorrere l’Epifania 2025 a Torino, non vi resta che fare le valigie e partire alla volta dell’elegante città piemontese, lasciando spazio anche per scoprire i sapori autentici e inimitabili del suo patrimonio enogastronomico.

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Dove andare per l’Epifania con i bambini

Se la maggior parte degli adulti è già tornata al lavoro, per i bambini è ancora tempo di vacanze. Per le famiglie che desiderano fare un ultimo viaggio insieme prima dell’inizio delle scuole, quello dell’Epifania è il momento perfetto grazie ai tanti eventi organizzati sia in Italia che in Europa. Se da una parte l’Epifania cristiana rappresenta la visita dei Re Magi, dall’altra ci sono altri personaggi che rendono questo giorno particolarmente festoso, in primis la Befana.

In più, quest’anno l’Epifania cade di lunedì, permettendo alle famiglie di organizzare un mini viaggio, che si tratti di una gita fuori porta o di una vacanza di 3 giorni in qualche meta europea facilmente raggiungibile con voli low-cost. Quindi, dove andare per l’Epifania con i bambini? Questi sono i nostri consigli!

Firenze, tra feste in piazza e laboratori

La splendida città di Firenze festeggerà l’arrivo della Befana in modo davvero speciale. Il 5 gennaio dalle 16:30, in Piazza dell’Isolotto, arriverà la Befana per distribuire dolci, caramelle e qualche pezzo di carbone per i bambini più birichini. L’evento si concluderà con il tradizionale rogo del fantoccio della Befana.

Il 6 gennaio, invece, alla Limonaia di Villa Strozzi in Via Pisana, i più piccoli potranno partecipare agli eventi organizzati per il “Befana al Q4”: dalle 15:30 inizierà il laboratorio di lettura interattivaFiabe del focolare”, mentre alle 17:00, il Piccolo Coro Melograno incanterà il pubblico con un repertorio di canti natalizi e alle 17:30 arriverà l’attesissima Befana per distribuire i dolci.

Festa della Befana a Urbania

Quale posto migliore per festeggiare la Befana in Italia se non a Urbania? Qui dal 3 al 6 gennaio viene organizzata l’imperdibile Festa Nazionale della Befana dove grandi e bambini saranno immersi in un vero e proprio paese dei balocchi con oltre 4000 calze appese per le vie del centro storico, attività ludiche e creative, stand enogastronomici ed eventi come la sfilata della calza da record più lunga del mondo (ben 50 metri), concerti e spettacoli itineranti.

L’edizione di quest’anno prevede anche l’arrivo delle Befane volanti, che scenderanno dalla Torre Campanaria e regaleranno uno spettacolo unico, mentre il Mago delle Bolle e i funamboli appesi a una luna gigante incanteranno tutto il pubblico presente. Non mancheranno i tradizionali laboratori trucca-bimbo e vesti-Befana, che trasformeranno ogni piccolo visitatore nella simpatica vecchietta.

Sfilata dei Re Magi a Milano

Quello organizzato a Milano è un evento molto sentito, carico di tradizione e fede, ma perfetto anche per i bambini che saranno conquistati dall’incredibile sfilata che raggiungerà la basilica di Sant’Eustorgio. Il ritrovo dei Re Magi e dei figuranti in costume è previsto per il 6 gennaio alle 10:45 in Piazza Duomo. Dopo la benedizione, alle 11:00 il gruppo partirà con la processione che passa da Via Torino, dalle colonne di San Lorenzo, da Corso di Porta Ticinese per arrivare, infine, in piazza Sant’Eustorgio alle 12:30. Sul sagrato verrà allestito un palco con i personaggi della sacra famiglia, ai quali i Magi porteranno i doni.

Al Duomo, invece, per il 5 gennaio è stato organizzato l’evento “Segui la stella!” dedicato ai bambini dai 6 ai 10 anni: dalle 15:00 alle 16:30 potranno partecipare a una visita guidata che li porterà alla scoperta delle opere della Cattedrale, un percorso che si rivelerà piano piano tra indovinelli e divertenti sfide. Per partecipare all’evento la prenotazione è obbligatoria.

Regata delle Befane a Venezia

Per lunedì 6 gennaio alle 10:00, la Reale Società Canottieri Bucintoro ha organizzato la 44ma edizione della Regata delle Befane. Nella zona di Rialto a Venezia, i soci dell’organizzazione che hanno compiuto 55 anni e con un’anzianità associativa alla Bucintoro di almeno tre anni consecutivi, si sfideranno a colpi di remi vestiti da Befana, ognuno sulla propria mascareta.

La sfida trasforma il Canal Grande in una grande festa composta da un corteo di barche e gondole guidate dalle “befane veneziane”. La regata inizia alle 9:30 e parte davanti a Palazzo Dolfin Manin e percorre il Canal Grande in direzione San Marco fino al paleto, situato di fronte a Rio di San Polo.

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La regata delle Befane a Venezia

Raduno Aerostatico Internazionale dell’Epifania a Mondovì

Il 4, 5 e 6 gennaio 2025 torna l’attesissimo raduno dell’Epifania a Mondovì, in provincia di Cuneo, dove grandi e bambini sogneranno a occhi aperti grazie alle tante mongolfiere, alcune dalle forme molto particolari, che prenderanno il volo in quei giorni. In particolare, la giornata più bella dedicata alle famiglie è il 5 gennaio con un programma pensato proprio per far divertire i più piccoli.

Al mattino, tra le 8:30 e le 9:00, ci sarà il decollo delle mongolfiere, mentre tra le 10:00 e le 12:00 e tra le 15:00 e le 17:00, i bambini avranno l’opportunità di salirci sopra. In un’area apposita dedicata, un piccolo gruppo di bambini per volta potrà vivere la magia di salire sopra le mongolfiere “Città di Mondovì” e la mongolfiera “Silvateam”. I posti sono limitati, quindi si consiglia di prenotare in loco al momento del vostro arrivo.

Infine, alle 18:30, ci sarà il Lightglow, una novità di quest’anno che vedrà le mongolfiere gonfiate al buio a tempo di musica con le sigle dei cartoni animati.

Sfilate dei Re Magi in Spagna e alle Canarie

Per chi desidera volare fuori dall’Italia, una meta imperdibile in questo periodo è Tenerife, nelle Isole Canarie. Qui il 5 gennaio viene organizzata la Cabalgata de Reyes, o la Parata dei Re Magi: la colorata processione sfila per le strade della città accompagnata da ballerini, musicisti e artisti. Nel mentre i Re Magi distribuiscono caramelle ai bambini, contribuendo a creare un’atmosfera unica e festosa.

In Spagna, invece, uno dei luoghi da raggiungere si trova a poca distanza di Valencia. Stiamo parlando di Alcoy, dove dal 1885 si celebra l’Epifania con una delle parate più antiche del Paese. Nei giorni precedenti al 5 gennaio, la città viene letteralmente invasa da bambini vestiti da pastorelli e dai “burretes“, gli asinelli che portano le cassette postali dove i bambini imbucheranno le loro lettere destinate ai Re Magi.

Il 5 gennaio, infine, i Re Magi faranno il loro ingresso ad Alcoy a cavallo di cammelli, ma soprattutto carichi di doni: la processione attraversa le vie della città con in sottofondo le musiche natalizie.

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Le più belle spa d’Italia con le terme dentro

L’Italia è ricca di fonti termali, note fin dall’antichità. Intorno ad alcune delle più note sono sorti hotel e resort di lusso dove trascorrere un weekend in accappatoio e ciabattine senza neppure dover uscire dalla struttura. Alcuni hotel sono storici, altri moderni e di design, in tutti, comunque, è possibile fare esperienze di benessere totale, curando e prevenendo quei piccoli acciacchi che tutti quanti – più e meno – abbiamo. Immergersi nelle piscine di acqua calda, rilassarsi con getti e bollicine benefiche, respirare vapori e dissetarsi con acque benefiche è il modo migliore per dare beneficio al proprio corpo, circondati dai panorami naturali più vari che vanno dal lago alle Dolomiti, dalle colline toscane ai Colli Euganei, una gioia per gli occhi e per la mente. Ecco le migliori terme e spa d’Italia che si trovano direttamente all’intero di hotel.

Terme Preistoriche, Montegrotto Terme, Padova

Immerso nella zona naturalistica dei Colli Euganei, il complesso di Terme Preistoriche, la più antica struttura termale di Montegrotto Terme, è una delle più famose d’Italia, immersa in un territorio già a grande vocazione termale i cui poteri curativi sono ben noti da millenni. Grazie alle proprietà terapeutiche dei fanghi e al potere curativo dell’acqua termale del Bacino delle Terme Euganee, è un’oasi di rigenerazione olistica che rispetta i più alti standard di sostenibilità. Il complesso, con la struttura principale che ancora oggi costituisce il corpo dell’hotel (a cui sono stati aggiunti di recente sette Green Lodge e una villa indipendenti) nacque all’inizio del XX secolo proprio attorno alle piscine di acque termali. Ce ne sono cinque, tra coperte e scoperte, con idromassaggi – con o senza ozono -, cascate cervicali, due percorsi Kneipp, idrobike e aquarunner. L’acqua curativa delle Terme Euganee genera anche il prezioso Fango Naturale Maturo del bacino termale di Abano e Montegrotto Terme, costituito dall’argilla e dall’acqua ipertermale salsobormoiodica. La fangoterapia è un fiore all’occhiello per Terme Preistoriche, la cui applicazione si basa su un prodotto naturale unico al mondo, dalle proprietà antinfiammatorie equivalenti a quelle di farmaci come il cortisone, ma naturalmente senza effetti collaterali e la cui efficacia è garantita da un brevetto europeo che lo ha promosso a farmaco naturale.

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Fonte: Ufficio stampa

Le Terme Preistoriche di Abano Montegrotto

QC Terme Bagni di Bormio, Valtellina

Le proprietà delle acque termali di Bormio sono state citate da Plinio il Vecchio nella Naturalis Historia e poi raccontate anche da Leonardo da Vinci. L’acqua termale solfato bicarbonato alcalino terrosa che scaturisce dalla montagna a una temperatura compresa fra i 37°C e i 40°C viene utilizzata per cure inalatorie, balneoterapia, balneo fangoterapia, fisioterapia, riabilitazione in acqua e percorso vascolare, ma anche per il wellness. La vasca panoramica dei Bagni Vecchi di Bormio è scavata nella roccia con una incredibile vista a picco sulla conca di Bormio, nella quale praticare la balneoterapia moderna. All’interno, i Bagni dell’Arciduchessa sono stati realizzati all’indomani dell’apertura della Strada dello Stelvio nel 1825, per garantire adeguata privacy ai membri della Casa Regnante di Austria – Ungheria. Poi c’è la Grotta Sudatoria di San Martino, un bagno turco naturale che si sviluppa lungo due gallerie scavate nella roccia per oltre 50 metri. Realizzata nel 1827, conduce fino a una delle sorgenti di acqua termale. Le terme si trovano all’interno dell’hotel.

QC Terme Bagni di Bormio, Bormio, Valtellina

Fonte: @SiViaggia – Ilaria Santi

La piscina con vista dei Bagni Vecchi di Bormio

Terme di Saturnia Spa & Golf Resort, Saturnia Manciano, Grosseto

Nel cuore della Maremma toscana, da 3000 anni sgorga acqua alla temperatura costante di 37°C attraverso centinaia di piccoli geyser e soffioni in corrispondenza di zone a elevata permeabilità verticale. Il continuo ricambio permette all’acqua di mantenere intatte le sue caratteristiche chimico-fisiche, gli effetti biologici e terapeutici, le condizioni igienico-sanitarie, senza bisogno di alcuna manipolazione esterna. Quella di Saturnia è una vera e propria acqua minerale con specifiche proprietà terapeutiche: in ogni litro di acqua sono disciolti 2,790 grammi di sali minerali, oltre a grandi quantità di due gas specifici: idrogeno solforato e anidride carbonica. L’idrogeno solforato agisce sull’apparato cardiocircolatorio, sull’apparato muscolare e scheletrico e sulle vie respiratorie. Inoltre, ha una forte azione protettiva, antiossidante e profondamente depurante sul fegato. La presenza di anidride carbonica aiuta gli apparati cardiocircolatorio e respiratorio. Sulla pelle, l’acqua di Saturnia esercita una naturale azione di peeling con proprietà esfolianti, detergenti e antisettiche. Inoltre, bevuta alla fonte, a digiuno e a piccole dosi, può facilitare i processi digestivi, influendo positivamente sui problemi gastrointestinali. La temperatura ha anch’essa le sue benefiche influenze: vasodilatazione arteriosa e venosa con aumento dell’attività cardiocircolatoria, rilassamento della muscolatura e riduzione della sintomatologia osteoarticolare, miglioramento dell’umore. Con le sue piscine termali, all’aperto, gli idromassaggi e i percorsi vascolari di acqua fredda e calda, le piscine delle Terme di Saturnia sono tra le più grandi della Toscana e un’oasi di relax, circondate da uno splendio resort di lusso frequentato da vip e da volti del cinema e della Tv.

Terme di Saturnia Spa & Golf Resort, Saturnia Manciano, Grosseto

Fonte: Ufficio Stampa

La piscina esterna delle Terme di Saturnia

Fonteverde, San Casciano dei Bagni, Siena

Le proprietà terapeutiche delle acque calde termali della Sorgente Santa Lucia a Fonteverde, il resort termale tra le splendide colline della Val d’Orcia, sono molto rinomate. Le acque termali di questa sorgente sgorgano in superficie a una temperatura di 42°C e sono conosciute fin da tempi antichissimi. Già gli Etruschi e i Romani apprezzavano il potere rigenerante delle acque termali di queste sorgenti. Sono acque ricche di fluoro, magnesio e zolfo. L’apparato locomotore acquista tono muscolare, il sistema nervoso si rilassa, l’organismo gode delle proprietà antinfiammatorie e analgesiche dell’acqua, il fegato e le vie biliari dell’effetto antitossico e metabolico. Se inalata sotto forma di vapore, l’acqua aiuta a migliorare la funzionalità delle vie respiratorie mentre, se bevuta, rappresenta una fonte alimentare di calcio utile nella terapia dell’osteoporosi e una fonte alimentare di elettroliti per gli sportivi. Anche la cute, grazie a un delicato effetto peeling, risulta più levigata e luminosa. All’interno del resort ci sono piscine termali, percorsi idroterapici e trattamenti termali.

Fonteverde, San Casciano dei Bagni, Siena

Fonte: Ufficio Stampa

La piscina a sfioro riscaldata del Fonteverde con vista sulla Val d’Orcia

Terme di Merano, Merano

L’acqua termale delle Terme di Merano proviene da Monte San Vigilio, a Lana, e viene utilizzata dal 1966. Si tratta di acqua minerale controllata clinicamente con effetti curativi certificati. Nei dintorni, infatti, abbonda il granito, che arricchisce l’acqua piovana all’interno della montagna con radon, fluoro e metalli rari. Queste acque hanno un’azione sedativa e analgesica sul sistema nervoso centrale e periferico, vasodilatatrice periferica e ipotensiva, di rafforzamento del sistema immunitario delle vie respiratorie e di miglioramento in caso di allergie. Nella struttura ci sono 15 piscine interne con diverse temperature, aperte tutto l’anno, di cui due permettono di nuotare anche verso l’esterno. Le dieci piscine esterne che si trovano nel parco sono aperte solo d’estate. Le terme sono collegate tramite un tunnel sotterraneo all’Hotel Terme Merano, famoso per il suo design contemporaneo progettato dal celebre architetto altoatesino Matteo Thun e sono accessibili gratuitamente per tutti gli ospiti, mentre chi non alloggia in hotel deve pagare il biglietto d’ingresso.

Terme di Merano, Merano, Bolzano

Fonte: Ufficio Stampa

La piscina interna delle Terme di Merano

Bad Moos Aqua Spa Resort, Sesto, Bolzano

All’interno del Bad Moos di Sesto, in Val Fiscalina, Alto Adige, sgorga una preziosa sorgente d’acqua sulfurea nota già dal 1650. Quest’acqua termale, benefica e preziosa, viene impiegata in tre modi diversi: come acqua potabile con varie sorgenti nell’area dell’hotel, come acqua per inalazioni durante i bagni di vapore e il bagno turco per rafforzare le vie respiratorie e, infine, nei bagni termali, per rafforzare la pelle, i capelli e i muscoli. La si trova allo stato puro anche nel ristorante del resort. Quest’acqua è stata classificata come altamente mineralizzata: solfata, fluorata, magnesiaca, calcica con tracce di ferro, è ricca di proprietà igieniche e ottime per la salute e viene utilizzata per la balneocosmesi e per via inalatoria. Sono numerosi i trattamenti della Spa Soma & Anima che si servono dell’acqua solfata. La struttura si trova in un contesto paesaggistico meraviglioso: circondati dalle bolle dell’idromassaggio, immersi nell’acqua calda della piscina esterna, infatti, si gode del panorama naturale delle cime imponenti delle Dolomiti che si stagliano all’orizzonte.

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Fonte: @Hannes Niederkofler

I getti d’acqua ternale della spa del Bad Moos

Bagni di Pisa, San Giuliano Terme, Pisa

Fin dai tempi più antichi, l’acqua termale che sgorga dalle profondità di San Giuliano Terme è stata apprezzata per le sue proprietà e funzioni curative. Amate prima dagli Etruschi e dai Romani, poi dalla famiglia dei Medici, le terme Bagni di Pisa conobbero la massima notorietà da quando, nel 1743, il Granduca di Toscana Francesco Stefano di Lorena ne fece la propria residenza termale estiva. Oggi è uno spa-resort 5 stelle con stanze affrescate e arredate con mobili antichi che offre un’esperienza termale unica: dalla cura della salute al dimagrimento, dal relax alla bellezza. Alle terapie termali tradizionali, comprese la fangoterapia e le inalazioni – con una specifica area per bambini – si affiancano i trattamenti di estetica, cosmetologia termale e medicina estetica. Le grandi vasche e le scenografiche piscine sono alimentate, a getto continuo, dalle purissime acque termali solfato-bicarbonato-calcico-magnesiache, che sgorgano in superficie a 38°C. La loro purezza microbiologica è garantita dalla profondità delle sorgenti, dalla continuità e dalla portata del flusso. In virtù delle loro caratteristiche chimico-fisiche, sono particolarmente indicate per la prevenzione, la cura e la riabilitazione di patologie croniche e degenerative dell’apparato muscolo-scheletrico, respiratorio, cutaneo e gastro-enterico.

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Fonte: Ufficio Stampa

La piscina interna dei Bagni di Pisa

Terme di Sirmione, Brescia

La presenza a Sirmione di una fonte d’acqua termale è nota fin dal Rinascimento. La vera scoperta risale però solo al 1889, quando un palombaro veneziano di nome Procopio s’immerse nel Lago di Garda andando alla scoperta della Boiola, la fonte di acqua calda di cui tutti parlavano. L’acqua delle Terme di Sirmione è classificata come acqua minerale, batteriologicamente pura e ipertermale, perché sgorga a una temperatura di 69°C. In base alle sue caratteristiche chimico-fisiche, l’acqua di Sirmione è identificata come sulfurea salsobromoiodica. Contiene, infatti, una rilevante quantità di zolfo, sotto forma di idrogeno solforato, sodio, bromo e iodio. Ha proprietà antinfiammatorie, antisettiche, stimolanti del sistema immunitario e del funzionamento delle mucose nasali oltre che idratanti.

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Fonte: iStock

Le jacuzzi delle Terme di Sirmione

Terme Luigiane, Acquappesa, Cosenza

Alla base della Rupe del Diavolo sgorgano tre sorgenti calde chiamate Caronte, Minosse e Galleria Calda, e una fredda (a 22°C, la cosiddetta Galleria Fredda). Le acque, di origine prevalentemente “vadosa”, si arricchiscono di minerali durante la loro ascesa verso la sorgente. Le acque sono utilizzate negli stabilimenti di cura e nel Parco Termale delle Terme Luigiane così come sgorgano, senza essere trattate. Le acque delle Terme Luigiane sono classificate come sulfuree salso bromoiodiche ipertermali per l’abbondanza dello zolfo rispetto agli altri importanti elementi e anche il suo fango è famoso per la sua efficacia terapeutica. Il complesso è costituito dallo stabilimento Thermae Novae, dal Parco Termale con il Centro Benessere e dal Grand Hotel delle Terme. Le terme e l’albergo sono collegati tra loro con un comodo passaggio interno.

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Fonte: Ufficio Stampa

La piscina esterna delle Terme Luigiane

Grotta Giusti, Monsummano Terme, Pistoia

Un grande specchio d’acqua di 750 metri quadrati con una scenografica cascata è al centro di questo resort toscano dove l’acqua bicarbonato-solfato-calcico-magnesiaca ristora grazie alla temperatura di 34°C e alle 40 postazioni di idromassaggio. Poi c’è la piscina termale Bioaquam, alimentata dalla stessa acqua terapeutica alla temperatura costante di 34°C. L’acqua giunge direttamente dalla sorgente termale attraverso i getti subacquei, in un alternarsi di idromassaggi drenanti, panche ad aria e geyser, che favoriscono l’azione terapeutica sul sistema circolatorio e muscolo-scheletrico. Ma protagonista di Grotta Giusti è la grotta millenaria che Giuseppe Verdi definì l’ottava meraviglia del mondo. È la grotta termale più grande d’Europa, una cavità rimasta intatta che si estende per oltre 200 metri nel sottosuolo del resort. Un vero paradiso naturale suddiviso in tre aree chiamate Paradiso, Purgatorio e Inferno, con temperature che vanno dai 28°C ai 34°C. Il vapore emanato è benefico e terapeutico. L’ambiente è ricco di stalattiti e stalagmiti, di labirinti sotterranei con antri spaziosi che creano sale naturali dove sostare per un bagno di vapore detossinante. Sul fondo della grotta si trova il Limbo, uno specchio cristallino di acque termali calde, con una temperatura costante, d’inverno e d’estate, di 36ºC.

Grotta Giusti, Monsummano Terme, Pistoia

Fonte: Ufficio Stampa

La famosa Grotta Giusti
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Cosa vedere e cosa fare sull’Atlante Marocchino, tra piste da sci e deserto

L’Atlante Marocchino è una delle catene montuose più affascinanti del Nord Africa, che si estende per oltre 2.500 chilometri, attraversando il cuore del Marocco e regalando una varietà di paesaggi straordinari.

Questo massiccio montuoso, che separa la costa mediterranea dal deserto del Sahara, offre ai visitatori un’incredibile gamma di esperienze, dalle piste da sci invernali alle oasi sperdute, dai villaggi berberi tradizionali alle vette innevate che contrastano con le dune sabbiose.

La diversità delle attività e dei panorami lo rende una destinazione unica, in grado di soddisfare i desideri degli amanti della natura, dell’avventura e della cultura.

Le stazioni sciistiche dell’Atlante Marocchino

Anche se il Marocco è più noto per il suo clima caldo e il deserto, le montagne dell’Atlante offrono una sorpresa inaspettata: le stazioni sciistiche. La località più famosa è Oukaïmeden, situata a circa 80 chilometri da Marrakech. Con una pista che arriva a 3.200 metri di altitudine, Oukaïmeden è il luogo ideale per gli appassionati di sport invernali che desiderano sciare sotto il sole africano.

Nonostante non si tratti di una stazione sciistica di fama internazionale come le Alpi o le Rocky Mountains, Oukaïmeden offre un’esperienza unica, con una vista spettacolare sulle valli e sulle vette circostanti. Durante l’inverno, i visitatori possono praticare sci, snowboard e slittino, mentre d’estate la zona è ideale per trekking ed escursioni.

Oukaïmeden

Fonte: iStock

Le piste da sci di Oukaïmeden

Escursioni e trekking tra le vette dell’Atlante

Un percorso imperdibile in questo territorio senz’altro è il trekking fino alla vetta del Toubkal, la montagna più alta del Marocco (4.167 metri), che attira alpinisti da tutto il mondo. Il Toubkal è un’impresa anche per escursionisti meno esperti, grazie ai sentieri ben segnati che conducono fino alla cima, dove si apre un panorama spettacolare sulla catena montuosa e sulle vallate sottostanti.

Per chi preferisce escursioni meno impegnative, la Valle di Ourika, a soli 30 chilometri da Marrakech, è una destinazione popolare. Qui, i visitatori possono camminare tra i giardini terrazzati, i piccoli villaggi berberi e le cascate di Setti Fatma, immergendosi nella cultura locale e nel paesaggio verdeggiante.

L’Atlante Marocchino non è solo una meta per gli escursionisti e gli amanti dello sci. La catena montuosa è un luogo ideale per chi cerca attività all’aria aperta. Il mountain biking è molto popolare, grazie ai sentieri che attraversano paesaggi mozzafiato, dalle foreste di pini alle valli aride. Il canyoning e l’arrampicata sportiva sono altre attività da praticare sulle pareti rocciose dell’Atlante. Inoltre, i fiumi che scorrono attraverso la regione offrono opportunità per il rafting e il kayak, rendendo le montagne dell’Atlante un vero e proprio parco giochi per gli amanti dell’avventura.

Un altro esempio straordinario di escursione imperdibile è Skoura, un’affascinante oasi situata ai piedi dell’Alto Atlante. Skoura è celebre per il suo paesaggio di palme e kasbahs, con valli verdi e piccoli villaggi tradizionali che si estendono tra le palme. È un posto perfetto per chi cerca un’esperienza più tranquilla e panoramica, lontano dalle strade affollate.

Un’altra meraviglia da non perdere nell’Atlante sono la Cascate di Ouzoud, situate a circa 150 km a nord di Marrakech. Le cascate sono tra le più alte e spettacolari del Marocco, con una serie di salti d’acqua che si tuffano in un laghetto cristallino circondato da vegetazione lussureggiante.

Cascate di Ouzoud

Fonte: iStock

Le bellissime Cascate di Ouzoud

Le Gole di Todra e del Dades

Le Gole di Todra, situate a pochi chilometri dal villaggio di Tinghir, sono famose per le loro alte pareti rocciose che si ergono a picco, creando uno stretto e suggestivo canyon. La strada che percorre la gola è incastonata tra queste imponenti pareti, alte fino a 300 metri, e offre uno scenario drammatico, particolarmente apprezzato dai fotografi e dagli amanti dell’escursionismo. La gola è anche un punto di riferimento per gli amanti dell’arrampicata, grazie alle sue pareti verticali che attirano alpinisti di tutto il mondo.

Non lontano, la Gola del Dades è un altro punto imperdibile, famosa per i suoi panorami mozzafiato e le curiose formazioni rocciose. La gola del Dades, che si estende per oltre 25 km, è celebre per le sue formazioni rocciose chiamate “torri di roccia”, che ricordano scenari alieni. I visitatori possono percorrere la strada che attraversa la gola, ammirando il contrasto tra le pareti rosse delle montagne e i verdi giardini di palme da dattero. È una zona ideale per il trekking, le escursioni a piedi e la fotografia paesaggistica.

Tizi n’Tichka, il passo delle montagne

Il Tizi n’Tichka è uno dei passi di montagna più alti e panoramici del Marocco, che collega Marrakech e Ouarzazate, attraversando l’Alto Atlante. Situato a un’altitudine di oltre 2.260 metri, questo passo offre panorami spettacolari e una vista mozzafiato sulle vette dell’Atlante. Il Tizi n’Tichka è famoso per le sue numerose curve e i tornanti che rendono il viaggio una vera e propria avventura.

Lungo il percorso, i viaggiatori possono ammirare la diversità dei paesaggi, passando da verdi vallate a terre aride e rocciose, e visitare alcuni dei villaggi berberi che punteggiano la regione. È un luogo ideale per chi desidera esplorare l’architettura tradizionale delle kasbah berbere e scoprire i segreti della vita rurale in montagna. Il passo è anche la porta d’ingresso a luoghi iconici come la Kasbah Ait Benhaddou e le valli del Draa.

Villaggi Berberi, tradizioni e cultura del Marocco

Un altro aspetto affascinante delle montagne dell’Atlante è la possibilità di visitare i villaggi berberi. Questi villaggi, spesso situati in luoghi remoti, conservano ancora intatte tradizioni millenarie e un’atmosfera rurale che sembra fuori dal tempo. In questi villaggi, i visitatori possono scoprire l’artigianato locale, come la tessitura di tappeti, la produzione di olio d’argan e la lavorazione del rame. Le escursioni guidate permettono di conoscere la storia e la cultura di queste popolazioni, mentre gli ospiti possono pernottare in riad tradizionali, gustando piatti tipici come il tagine e il cous cous.

Imlil è un pittoresco villaggio berbero situato a circa 1.800 metri di altitudine, ai piedi della montagna più alta del Marocco, il Toubkal (4.167 metri). Questo villaggio è diventato una delle destinazioni preferite per gli escursionisti che desiderano scalare il Toubkal o semplicemente esplorare le meraviglie naturali dell’Alto Atlante. Imlil è il punto di partenza per numerosi itinerari di trekking che attraversano valli, gole e villaggi tradizionali berberi.

La sua posizione incantevole, circondata da colline verdi, terrazze agricole e villaggi di pietra che si arrampicano sulle montagne, offre uno spettacolo mozzafiato, particolarmente suggestivo durante il tramonto. Imlil è anche famosa per le sue case tradizionali costruite in pietra e argilla, che si integrano perfettamente con il paesaggio circostante.

Il deserto del Sahara, tra dune e oasi

L’Atlante Marocchino è un’area incredibilmente ricca di paesaggi ed esperienze, ma non è mai troppo lontano dal deserto del Sahara, che gioca un ruolo fondamentale nell’incanto di questa regione. Un viaggio nell’Atlante sarebbe incompleto senza una visita alle sue vicine dune dorate, simbolo per eccellenza del deserto. Le dune di Merzouga, situate ai confini orientali dell’Atlante, sono tra le più iconiche e rappresentano un punto di partenza ideale per vivere l’emozione di un’escursione in camello tra le imponenti ondulazioni di sabbia. Qui, i visitatori possono godere di un’esperienza autentica passando la notte in accampamenti beduini sotto un cielo stellato, circondati dalla pace assoluta e dalla bellezza del deserto.

Oltre a Merzouga, ci sono altre oasi e punti di accesso al deserto che offrono esperienze altrettanto affascinanti. Zagora e Mhamid sono due destinazioni imperdibili per chi desidera un’avventura nel Sahara. Queste località sono ottime per chi cerca di esplorare le distese sabbiose attraverso il campeggio o il trekking tra le dune, vivendo un’esperienza in cui il deserto rivela tutto il suo fascino selvaggio e incontaminato. Ogni tramonto e ogni alba sulle dune di sabbia regalano emozioni uniche, mentre il silenzio e la vastità del paesaggio desertico creano un’atmosfera magica, lontano dalla frenesia della vita quotidiana.