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Anche il Portogallo ha la sua Stonehenge: la visione è straordinaria

Non sono solo le città moderne e le megalopoli futuristiche ad attirare la nostra attenzione e a spingerci ad affrontare viaggi che ci conducono dall’altra parte del mondo. Ma sono anche tutti quei siti misteriosi, affascinanti e antichissimi sui quali gli esperti non smettono di indagare, gli stessi che catturano inevitabilmente dei più curiosi.

È questo il caso di Stonehenge, il sito neolitico che si trova vicino ad Amesbury nello Wiltshire, in Inghilterra, considerato da molti esperti un antico osservatorio astronomico, un luogo di culto del sole. Proprio qui ogni giorno giungono viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo per provare a risolvere il mistero.

Ma quello inglese non è l’unico luogo degno della nostra attenzione, perché anche il Portogallo ha la sua Stonehenge. Il suo nome è Xerez Cromlech e le sue origini, così come la sua visione, sono straordinarie. Scopriamolo insieme.

Xerez Cromlech, il complesso megalitico nel cuore dell’Alentejo

C’è un luogo, in Portogallo, in cui vale sempre la pena di tornare. Si tratta della regione di Alentejo, un luogo che si snoda nei pressi del confine con la Spagna e che comprende i distretti di Portalegre, Évora e Beja e in parte anche quello di Setúba. È proprio in questo territorio incredibile che è possibile toccare con mano l’anima più autentica e selvaggia dell’intero Paese.

Ad accogliere tutti i viaggiatori che si spingono fino a qui ci sono campi pianeggianti che si perdono all’orizzonte, pianure sterminante che cambiano colore con l’alternarsi delle stagioni. Ci sono scogliere frammentate e sabbie dorate che splendono sotto il sole, c’è un paesaggio mozzafiato e unico da scoprire a ritmo lento.

Ed è proprio in questo scenario, che incanta e stupisce, che si trova un complesso megalitico dal fascino indiscusso. Un luogo tanto bello quanto sensazionale che racconta una parte della storia dell’intera umanità. Il suo nome è Xerez Cromlech, ed è la Stonehenge del Portogallo.

Xerez Cromlech

Fonte: iStock

Xerez Cromlech

Alla scoperta dello Stonehenge portoghese

Per visitare Xerez Cromlech dobbiamo recarci nei pressi della città di Monsaraz, nel distretto di Évora, capoluogo della regione dell’Alentejo. È qui che, dal Convento da Orada, è possibile accedere al complesso megalitico che ricorda, per forme, mistero e suggestioni, proprio quello di Stonehenge.

Situato su un piano più elevato della pianura, il complesso è caratterizzato da pietre erette realizzate in granito locale, disposte una al fianco dell’altra. Anche se quello dell’Antelejo è considerato un cromlech, le pietre non sono disposte a cerchio, ma vanno a completare disegno quadrangolare che incornicia un grande monolite di forma fallica che raggiunge i quattro metri di altezza.

Le pietre che formano il recinto sono in tutto 50 e prendono il nome di menhir. Le dimensioni sono diverse e variano tra i 120 ai 150 centimetri di altezza. Le origini del cromlech sono fatte risalire a un periodo che va tra il 4000 a.C. e il 3000 a.C, il che lo renderebbe ancora più antico di quello di Stonehenge.

Tuttavia il monumento preistorico megalitico non si trova nel suo territorio originale. A causa della costruzione della diga di Alqueva, nei pressi del Convento da Orada, Xerez Cromlech è stato spostato e ricostruito seguendo la pianta originale, nella sua attuale posizione.

La visita è gratuita e il sito è accessibile ogni giorno. Meravigliosa è la vista al tramonto, quando il sole infuoca le pietre e di notte, quando l’intero complesso è illuminato solo dalle stelle.

Xerez Cromlech

Fonte: iStock

Xerez Cromlech
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Le Marais, la magia dello shopping a Parigi

Nulla è più magico di perdersi e immergersi tra le strade e le viuzze delle città che visitiamo quando ci mettiamo in viaggio, quando partiamo alla scoperta delle meraviglie che appartengono al mondo che abitiamo. Perché è lì, tra le botteghe storiche e i locali trendy, che possiamo assaporare l’anima più autentica dei luoghi che visitiamo.

E se è a questa magia che non possiamo rinunciare, soprattutto quando subiamo il fascino dello shopping in viaggio, non possiamo che recarci lì, nella meravigliosa, incantata e suggestiva Ville Lumière.

Perché Parigi si sa, non è solo una delle città più importanti e affascinanti d’Europa, ma è anche il centro mondiale dell’arte, della moda, della cultura e della gastronomia. La capitale della Francia, inoltre, ospita numerose zone dedicate allo shopping, ma nessuna è così suggestiva come il quartiere di Marais. Fate i bagagli, si parte!

Bentornati a Parigi

C’è sempre un buon motivo per volare a Parigi, per esplorare la città più romantica d’Europa e perdersi e immergersi tra i suoi quartieri. La Ville Lumière, lo sappiamo, non ha bisogno di presentazioni perché da secoli incanta e attira viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo. Lo fa con i monumenti iconici come la Torre Eiffel, la maestosa cattedrale di Notre Dame, i grandi musei, i viali artistici e bohemienne e i negozi di alta moda che si snodano la Rue du Faubourg Saint-Honoré.

Insomma, Parigi è una città che mette d’accordo tutti, anche e soprattutto chi proprio non riesce a rinunciare allo shopping durante il viaggio. Le vie dedicate agli acquisti sono tantissime, ma c’è un posto che, più di tutti, merita una visita, ed è il quartiere di Marais.

Place des vosges

Fonte: 123rf

Place des vosges, Le Marais

Arte, architettura, shopping e storia: benvenuti nel quartiere di Marais

Ci troviamo nel raffinato e pittoresco quartiere di Marais, all’interno del IV arrondissement. È questo il luogo migliore da raggiungere per chi vuole fare acquisti folli circondato dalla grande bellezza che appartiene alla città.

Una bellezza diversa e inedita da quella che spesso associamo alla capitale francese. Qui non sono sole le botteghe e i negozi bohemienne a incantare, ma anche quell’architettura ottocentesca che è rimasta intatta nei secoli e che vive e sopravvive in tutti gli edifici storici che si affacciano sulle strade. Attraversando questo quartiere, infatti, si ha come la sensazione di fare un viaggio nel tempo che catapulta direttamente nella Parigi del passato che, nonostante gli interventi più moderni, è rimasta intatta.

Tra i luoghi iconici da visitare c’è la splendida Place des Vosges, la più antica piazza di Parigi dove trascorrere lunghe pause tra la natura verdeggiante. C’è il Musée Victor Hugo, che sorge proprio nel luogo in cui è vissuto lo scrittore, e poi ancora , c’è il celebre museo Centre Pompidou che si trasforma nel confine ideale tra il quartiere di Marais e quello di Les Halles.

Tutto intorno, invece, si snodano tantissime boutique alla moda, gallerie d’arte, botteghe e negozi d’antiquariato all’interno dei quali perdersi e immergersi per sessioni di shopping incredibili. Nella zona che ospitava il quartiere ebraico si possono trovare botteghe, negozi alimentari e ristoranti kosher. Non mancano bar trendy e pasticcerie per deliziare il palato con le prelibatezze locali.

Imperdibile è poi la lunghissima Rue des Francs-Bourgeois, una via dinamica e in continuo fermento dove ogni giorno cittadini e viaggiatori si recano per fare acquisti di ogni genere, dall’abbigliamento, al design, passando per l’oggettistica e la gioielleria.

Le Marais

Fonte: 123rf/packshot

Le MaraisBenve
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SiViaggia con lo Zoo Safari di Fasano: tra parco faunistico e appuntamenti da non perdere

Sapevate che il secondo parco faunistico più grande di tutta Europa si trova proprio in Italia? Noi di SiViaggia abbiamo avuto l’occasione di scoprirlo e vi possiamo assicurare che non solo è bellissimo e perfetto sia per i più grandi che per i più piccini, ma è anche un luogo che svolge un ruolo molto importante nella conservazione delle specie di animali in via di estinzione, un tempio per queste creature che hanno bisogno di essere tutelate.

Zoo Safari di Fasano: cos’è e perché visitarlo

Ci troviamo a Fasano, in provincia di Brindisi, un angolo di Puglia il cui centro storico è caratterizzato da vie strette e piazze circondate da case intonacate con calce bianca. E proprio qui, tra uliveti e vigneti, prende vita un gigantesco parco faunistico: lo Zoo Safari.

Vi basti pensare che si estende per circa 140 ettari che sono visitabili una parte guidando la propria autovettura (camper o bus), un’altra a piedi e un’altra ancora a bordo di una monorotaia panoramica. Le aree da scoprire sono diverse: il safari vero e proprio, l’area dei Primati, Il Lago dei grandi mammiferi, il Rettilario/Acquario, il Sea Lion Aquarium e poi la fattoria didattica, la mostra delle farfalle e una zona di recupero dedicata alle testuggini.

Scoprirlo vuol dire allontanarsi dai serrati ritmi delle città e lasciarsi meravigliare da diverse specie animali, gli stessi esseri viventi di cui da bambini leggevamo nelle favole o che vedevamo nei cartoni animali. Un luogo perfetto, quindi, per entrare in contatto (ma nell’assoluto rispetto) con queste incredibili creature, dove i più piccoli sognano a occhi aperti e i più grandi ritornano bambini. Prenota sul sito ufficiale e approfitta delle tariffe migliori e di esclusivi vantaggi.

Gli animali da vedere

Sono circa 1.700 gli esemplari di 200 specie diverse che è possibile ammirare allo Zoo Safari di Fasano.

Si parte subito con l’area safari che in un percorso di 6 chilometri consente di scorgere diversi animali liberi di muoversi, a tal punto che potrebbero avvicinarsi alle auto in cerca di cibo. Una zona altamente selvaggia e che porta alla scoperta di tigri, zebre, giraffe, elefanti e leoni, ma anche di cervi, cammelli, orsi dal collare e fenicotteri.

Zoo Safari - Animali

L’avventura prosegue con l’area dei Primati, una parte pedonale ricca di verde dove poter conoscere l’amato gorilla Riù, numerosi e dispettosi scimpanzé, ma anche agili lemuri.

Subito dopo è il momento di salire a bordo di una monorotaia panoramica che porta il viaggiatore in un’area che sembra uscita da un libro delle favole: il Lago dei Grandi Mammiferi. Ecco che ci si potrà incantare nell’osservazione di ippopotami, gibboni, orsi bruni e orsi polari.

Per completare l’esperienza nella maniera più memorabile possibile si deve assolutamente fare una visita al Villaggio delle Scimmie.

Zoo Safari - Animali

Gli amanti dei rettili troveranno il loro paradiso nella Sala Tropicale dove sono protetti, in teche idoneamente climatizzate, serpenti di ogni tipo come boa e pitoni, tartarughe, sauri, iguane, varani, scorpioni, farfalle e molto altro ancora.

E poi le mostre: dalla mostra delle farfalle e quella dei dinosauri, vero paradiso dei più piccini.

Infine, il Sea Lion Aquarium dove i visitatori sono accompagnati in un fantastico viaggio per conoscere la biologia e l’etologia di otarie, leoni marini e pinguini.

L’autunno tutto da vivere allo Zoo Safari di Fasano: Zoo Beer Fest e Halloween Party

Zoo Safari - Halloween

L’autunno allo Zoosafari di Fasano arriva portando con sé un’esplosione di colori che scaldano il cuore e diversi appuntamenti da non perdere. Quest’anno il parco ha deciso di indossare i suoi abiti migliori: quello per la festa della birra e un altro per la celebrazione di Halloween.

L’1 e il 2 ottobre oltre alle giostre, gli spettacoli e l’intrattenimento che normalmente arricchiscono ogni giornata allo Zoosafari, a Fasanolandia arriva Zoo Beer Fest.

Due giorni indimenticabili, dedicati alla bevanda delle feste per eccellenza, da vivere tra tanti stand di birre di ogni specie, da assaporare al suono di buona musica e insieme a un’ampia scelta di delizie gastronomiche.

Dal 29 ottobre al 1° novembre, invece, Fasanolandia darà vita all’Halloween più mostruosamente divertente dello Stivale.

Zucche, tombe scoperchiate, streghe, zombie, fantasmi, vampiri e creature di ogni sorta ci faranno morire dal ridere accompagnandoci in un viaggio tra attrazioni, spettacoli e macabre sorprese. Siete pronti a mettere alla prova il vostro coraggio con l’Apocalypse Red Zone, una grande casa horror in cui incontrare orripilanti creature?

Quattro giorni spassosamente spettrali in cui grandi e bambini potranno regalarsi una festa straordinaria.

Natale allo Zoo Safari

Zoo Safari - Natale

Qual è la festa più bella dell’anno? Senza ombra di dubbio è il Natale, e anche in questa occasione lo Zoo Safari di Fasano si illuminerà di magie ed atmosfere fuori dal comune.

Dall’8 all’11 dicembre luminarie e festoni, lucine colorate e allegre decorazioni impreziosiranno ancora di più questo parco da sogno. Presente anche Babbo Natale a cui consegnare direttamente la propria letterina. Tra giostre e mercatini tipici, tutti avranno modo di passare giornate che non dimenticheranno facilmente.

La stagione dei grandi eventi è alle porte, non resta che organizzarsi e correre a trascorrere delle feste straordinarie presso lo Zoosafari di Fasano. Prenota sul sito ufficiale e approfitta delle tariffe migliori e di esclusivi vantaggi.

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Il borgo della Costa Azzurra che sembra uscito da una fiaba

Quando parliamo della Francia, la nostra mente ci riporta inevitabilmente a quelle che sono le città più belle di un Paese straordinario. Impossibile non pensare a Parigi, e a tutte le meraviglie romantiche e suggestive che la Ville Lumière conserva, così come a Nizza, o a Marsiglia per esempio.

Eppure la Francia, quella da sempre ci affascina e ci suggestiona, non è raccontata solo attraverso le grandi e iconiche città, ma anche e soprattutto dai borghi. Quelli piccoli, suggestivi e pittoreschi, quelli che sembrano usciti da un libro di fiabe.

Ed è proprio in uno di questi luoghi che vogliamo portarvi oggi. In uno dei più bei villaggi delle Alpi Marittime. Un antico e suggestivo borgo, dall’animo incantato, affacciato sul Mar Mediterraneo. Benvenuti a Èze.

Il villaggio da fiaba nel cuore della Costa Azzurra

Il nostro viaggio comincia nella regione del sud est della Francia, quella conosciuta con il nome di Provenza-Alpi-Costa Azzurra. Si tratta di uno dei territori più affascinanti, suggestivi e seducenti del mondo intero, e chi ci è stato, almeno una volta nella vita, non può che confermarlo.

Conosciuta per i suoi incredibili paesaggi mozzafiato, questa regione ospita una varietà di panorami straordinari che si alternano e si susseguono creano scenari idilliaci. Dalle Alpi meridionali, alle pianure sterminate della Camargue, passando per le colline sinuose, i vigneti che si perdono all’orizzonte e i campi di lavanda. Ma questa è anche la regione della Riviera Francese, quella dove si snodano le eleganti ed esclusive città come Nizza, Saint-Tropez e Cannes.

Ed è proprio verso il mare che ci spostiamo oggi, per raggiungere quel villaggio pittoresco situato a picco sul mare. Il suo nome è Èze, ed è uno dei villaggi più piccoli della Costa Azzurra. Ma è anche uno scrigno di tesori da scoprire passo dopo passo, attraversando le stradine acciottolate che si inerpicano dolcemente verso l’alto, lì dove si apre un panorama incantato su tutto il Mar Mediterraneo.

Èze

Fonte: iStock/bwzenith

Èze

Èze: un borgo da scoprire

Arroccato su un’altura che affaccia direttamente sul Mar Mediterraneo, questo piccolo villaggio è da sempre considerato la perla delle Alpi Marittime. Situato a circa 400 metri di altitudine, Èze dà il benvenuto a tutti i viaggiatori che decidono di esplorarlo con un’imponente porta medievale fortificata. Questo è l’accesso al borgo, da qui si snodano tutta una serie di stradine e vicoli che ospitano edifici di diverse altezze e colori che raccontano la storia del borgo.

Occupato fin dai tempi antichi, questo villaggio che oggi conta circa 2000 anime, è stato crocevia di popoli, incontri e scontri. Le testimonianze più antiche riguardo la sua occupazione fanno riferimento al I secolo a.C.

Oggi, quella storia incredibile che ha visto nascere la cittadina fortificata, vive e rivive nelle tradizioni locali e nelle testimonianze ancora visibili tra le strade del borgo che si possono scoprire attraverso una passeggiata delle meraviglie.

I vicoli tortuosi che si inerpicano verso l’alto e verso il basso, ospitano oggi numerose botteghe di artisti e artigiani ai quali è affidato il compito di preservare e raccontare l’incredibile patrimonio del territorio.

Salendo in cima al villaggio è possibile raggiungere il suggestivo e inebriante giardino esotico che si snoda tra le rovine del castello e che, grazie alla sua posizione, permette di osservare quello che è il panorama più straordinario dell’intera Costa Azzurra.

Scendendo verso il basso, invece, è possibile raggiungere la frazione di Èze-sur-Mer che ospita spiagge bagnate da acque cristalline e trasparenti. Per attraversare il territorio, dall’alto verso il basso o viceversa, il consiglio è quello di percorrere il chemin de Nietzsche, un sentiero estremamente affascinante costellato da viste incantate, che prende il suo nome dallo scrittore che proprio qui si lasciò ispirare dalla grande bellezza del panorama per scrivere la terza parte di uno dei suoi più grandi capolavori: Così parlò Zarathustra.

Èze

Fonte: iStock

Èze
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Viaggio on the road nell’anima del Portogallo

Il mondo che abitiamo non smette mai di sorprenderci, perché sono così tante le meraviglie ancora inesplorate che ogni volta che raggiungiamo una destinazione, sia questa lontana o vicina, finiamo col scoprire nuovi e inediti dettagli che ci incantano.

Ci sono luoghi poi, che per paesaggi, culture e tradizioni, sono destinati a restare nel cuore e a non andare più via. Sono gli stessi che ci permettono di costruire quelli che sono i ricordi più indelebili delle avventure della nostra vita. Il Portogallo è sicuramente uno di questi.

E se è l’anima più vera, autentica e incontaminata del Paese che volete scoprire, allora non vi resta che organizzare un viaggio on the road nella regione di Alentejo. Lì dove tutto sa di meraviglia, proprio lì dove il tempo si è fermato, potrete vivere una delle avventure più memorabili di una vita intera.

Benvenuti nella regione di Antelejo

Organizzare un viaggio in Portogallo è sempre un’ottima idea. Lo è perché l’intero territorio, situato nella penisola iberica al confine con la Spagna, offre paesaggi mozzafiato, come quelli bagnati dall’Oceano Atlantico. Perché conserva tradizioni secolari, affascinanti e seducenti che sono conservate dalle città e dai villaggi che si snodano lungo tutto il Paese. E poi ancora per la sua storia, per l’arte e la sua architettura, per gli scenari idilliaci che si aprono davanti agli occhi dei visitatori e per i suoi colori.

Ma se è l’anima più autentica e incontaminata del Portogallo che volete scoprire, allora c’è un luogo specifico che dovete raggiungere, meglio ancora se a bordo di un’autovettura.

Ci troviamo ad Alentejo, nella regione del Portogallo che comprende i distretti di Portalegre, Évora e Beja e una parte di quello di Setúba. È qui, che in occasione di un viaggio on the road, si attraversano pianure sterminate che si perdono all’orizzonte e che cambiano forme e colori con il susseguirsi delle stagioni. È qui che c’è un paesaggio che lascia senza fiato, che alterna frammentate scogliere a pianure pianeggianti e sterminate che s’illuminano sotto i raggi del sole, e che sono tutte da scoprire a ritmo lento.

Spiaggia di Samoqueira, Porto Covo, Alentejo

Fonte: iStock

Spiaggia di Samoqueira, Porto Covo, Alentejo

Alla scoperta dell’anima incontaminata del Portogallo

La sterminata campagna pianeggiante – dove il tempo sembra sospeso – comincia nei pressi del Tago, il fiume più lungo della Penisola iberica, nel nord della regione. Il sud, più accogliente e caloroso, ospita spiagge selvagge e scenografiche tutte da vivere a ritmo lento, un luogo dove il tempo è scandito solo dalle onde del mare e dai raggi del sole.

Évora è il capoluogo della regione centro-meridionale dell’Alentejo, ed è qui che parte il nostro viaggio ideale on the road. Lo straordinario centro storico della città, classificata come Patrimonio Mondiale dell’Unesco, ospita l’antico tempio romano di Évora, mentre tutto intorno le antiche case si addossano l’un l’altra creando sentieri magici e suggestivi.

Lasciati alle spalle la folla e il brusio delle persone, potrete andare alla scoperta dei piccoli borghi protetti da fortificazioni, come Marvão o Monsaraz, che conservano la storia e le tradizioni del territorio. Una storia che vive e sopravvive anche nelle caratteristiche città di Santarém, Portalegre e Beja.

Un’altra tappa imprescindibile è quella della costa della regione. È qui che si susseguono scogliere frastagliate che proteggono baie bellissime e suggestive, che si alternano ad arenili sabbiosi bagnati dalle acque turchesi e trasparenti.

Il percorso on the road che conduce da una parte all’altra della regione è un’esperienza visiva e sensoriale unica. Attraverserete, infatti, campagne e pianure, campi coltivati e vitigni locali che profumano di terra e che creano paesaggi unici e suggestivi. Fermatevi a osservare il panorama, sia di giorno che di notte, e lasciatevi guidare dal sole e dalle stelle. La vista, qui, è straordinaria.

Cromlech Xerez, Évora, Alentejo

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Cromlech Xerez, Évora, Alentejo
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Il lago di Telese e le sue rinomate terme, in Campania

Se avete voglia di trascorre una piacevole giornata all’insegna del benessere, una delle destinazioni italiani da prendere in considerazione è il lago di Telese, in Campania. Un luogo che vanta un’aria placida, ma che allo stesso tempo cela una storia di tremende sofferenze.

Lago di Telese: cosa sapere

Il lago di Telese si trova nel territorio comunale di Telese Terme, ai confini con quello di Solopaca, nella valle del fiume Calore in provincia di Benevento. Una zona, questa, ricca di acqua e caratterizzata da fenomeni carsici tendenzialmente lentissimi, ma che nel corso del tempo hanno dato vita a degli enormi cambiamenti del paesaggio.

Oggi il Lago di Telese è di forma circolare, con una superficie che misura circa 49.000 metri quadri e una profondità che va tra i 20 e i 30 metri. A livello generale si pensa che abbia origine vulcanica ma, in realtà, si è formato in seguito a un terremoto avvenuto nel 1349.

La tragica storia del Lago di Telese

Più o meno dove sorge il lago di Telese, circa 2000 anni fa prendeva vita un’antica città chiamata Telesia popolata dai Sanniti. Una località che prosperò per più o meno 1000 anni, fino al colossale terremoto del 1349 che distrusse praticamente tutto.

La città, infatti, venne completamente rasa al suolo, mentre il territorio su cui sorgeva sprofondò di circa 30 metri. Situazione che, molto probabilmente, fece nascere questo lago.

Ma non è finita qui! Si crearono anche diverse fratture che portarono alla nascita di paludi e di un forte inquinamento, tra cui anidride carbonica e anidride solforosa che causarono la malaria, che costrinsero coloro che erano sopravvissuti a scappare da questa città. Un evento che ebbe un grande risuono anche nei paesi limitrofi, poiché da un momento all’altro si ritrovarono migliaia di profughi alla porta.

A seguito di questo drammatico evento, la zona di Telese rimase abbandonata fino ai tempi di Ferdinando II (1810-1859), il quale fece rinascere questa particolare valle. La Telese che conosciamo oggi, invece, è una città decisamente moderna che fu inaugurata solo nel 1934.

Cosa fare al lago di Telese

Negli ormai lontani anni Settanta e Ottanta, il lago di Telese costituiva una rinomata meta turistica. Vi basti pensare che in quell’epoca era presente persino una piccola piscina con tanto di spiaggetta per i bagnanti e un trampolino. Oggi è impreziosito da imponenti alberi che ne aumentano il fascino, ma è anche il punto di partenza (o di arrivo) per passeggiate interessanti nel bel mezzo di una natura generosissima.

È un luogo in cui regna sovrana la pace, anche se spesso è pieno di persone. La sua posizione strategica, infatti, fa sì che venga raggiunto con facilità dalla quasi totalità delle città della valle. Non a caso si trasforma anche in luogo d’incontro in cui rilassarsi tra bar, ristoranti, piscina e albergo.

Da queste parti i più fortunati potranno anche avvistare diverse specie animali come i volatili, oltre che respirare aria fresca e pulita e dedicarsi alla pesca sportiva.

Telese Terme, a tutto benessere

Ma come dice il titolo di questo pezzo, il lago di Telese si trova in una zona anche termale. Fu lo stesso Ferdinando II a fondarle nel 1859, rendendo Telese Terme la meta perfetta per chi vuole trascorrere un weekend immerso in bellissimi paesaggi naturali.

Ma perché ci sono le terme da queste parti? Perché il paese sorge ai piedi del Monte Pugliano, la cui falda acquifera porta acqua sulfurea che alimenta famose terme di Telese, un’importante fonte di turismo.

L’impianto termale è situato nella centralissima Piazza Minieri, e si distingue per essere all’avanguardia e in una cornice storica e naturalistica d’eccezione. Vi basti pensare che ci prende vita un suggestivo parco con alberi secolari, tra i più grandi d’Italia.

Non resta che organizzare un fine settimana al lago di Telese, per poi scoprire le sue terme immerse nella natura.

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Viaggiatori sbarcano sulla Luna. In realtà si tratta di un parco vulcanico

Ci sono alcuni sogni, apparentemente irrealizzabili, che accomunano molti viaggiatori. Uno di questi è quello di sbarcare sulla Luna. In realtà negli ultimi anni, grazie alla diffusione del turismo spaziale, questa sta diventando una possibilità sempre più concreta, anche se per il momento decisamente esclusiva e riservata a pochissimi, visto i costi proibitivi dei primi biglietti messi in vendita.

Fatto sta che grazie alle tecnologie avanzate e al lavoro di alcune società, quello verso la Luna non è più un viaggio impossibile.

C’è però un altro modo per vivere quell’esperienza lunare, o comunque un’avventura che più le somiglia, ed è quella di raggiungere l’Ulan Hada Volcano Geopark, un geoparco straordinario dove ogni giorno sbarcano decine di viaggiatori provenienti da tutto il mondo.

Ulan Hada Volcano Geopark

Guardando le foto di questo articolo, la prima sensazione che si ha è quella di invidia per tutte quelle persone che, munite di tuta spaziale, sono atterrate su questa superficie spaziale. Ma in realtà, in questo caso, non si tratta della Luna, né di un nuovo pianeta appena scoperto, ma di un geoparco straordinario che ospita un paesaggio molto simile a quello lunare e che attira ogni giorno tantissimi viaggiatori desiderosi di vivere un’avventura unica.

Ci troviamo all’interno dell’Ulan Hada Volcano Geopark, un geoparco incredibile situato nel cuore della Mongolia interna, a Ulanqab. Un parco suggestivo e straordinario che si snoda su una superficie di oltre 65 chilometri quadrati e che ospita un paesaggio tanto variegato quanto affascinante plasmato con i secoli dalle attività vulcaniche.

In molti lo hanno definito un museo del vulcano naturale, perché in effetti passeggiare su quest’area ci permette di esplorare un universo tanto affascinante quanto spaventoso e proibitivo, quello dei vulcani.

All’interno del parco, che può essere visitato tutto l’anno, ci sono diversi vulcani che contribuiscono a rendere il paesaggio di questo territorio della Mongolia interna, un vero e proprio capolavoro naturale. Lo stesso terreno, che ospita anche verdeggianti praterie, è caratterizzato dalle attività vulcaniche che si sono susseguite nei secoli.

Le strutture geologiche sono diverse, alcune emergono dalla terra e si mostrano in tutta la loro maestosità, altre invece sono ricoperte da una vegetazione lussureggiante che crea un paesaggio unico al mondo.

Visitare l’Ulan Hada Volcano Geopark è una vera e propria esperienza da vivere in ogni momento dell’anno. Durante ogni stagione, infatti, la natura mette in scena i suoi più grandi spettacoli cambiano i colori e le scenografie dell’intera area, trasformando questo luogo in un’attrazione turistica senza eguali.

Ed è sempre il paesaggio frastagliato, vulcanico e desolato, ad attirare qui tutti i viaggiatori che vogliono vivere un’esperienza spaziale. Il paesaggio, caratterizzato da rocce laviche e crateri, infatti, assomiglia a quello della Luna. Motivo per il quale numerosi turisti si spingono fin qui per diventare i protagonisti di un’avventura interstellare.

Ulan Hada Volcano Geopark

Fonte: Getty Images

Ulan Hada Volcano Geopark

L’esperienza lunare

L’esperienza lunare da vivere all’interno dell’Ulan Hada Volcano Geopark è documentata dagli stessi viaggiatori che giungono fin qui. Muniti di tute spaziali, i turisti possono esplorare questo territorio straordinariamente unico. Ci sono i crateri che si aprono sulla terra pianeggiante, i pendii irregolari e i vulcani a cono. C’è un paesaggio silenzioso e desolato che per forme e colori ricorda proprio quello della Luna.

I periodi migliori per organizzare un viaggio all’interno del geoparco sono sicuramente l’estate e l’autunno. L’orario ideale, invece, è quello del tramonto, quando le rocce vulcaniche si colorano di un intenso rosso che infuoca l’intero paesaggio. Fermatevi a guardare lo spettacolo: è straordinario.

Ulan Hada Volcano Geopark

Fonte: Getty Images

Ulan Hada Volcano Geopark
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La terra del benessere e delle vacanze outdoor: benvenuti in Valsugana

C’è uno splendido angolo d’Italia, situato nel Trentino sud-orientale, che è una terra perfetta per chi è in cerca di vacanze all’aria aperta e, soprattutto, all’insegna del benessere: la Valsugana.

Una zona che è un sogno a occhi aperti e che si distingue per essere un vero e proprio scrigno di freschezza incorniciato dal verde delle Alpi: la meta ideale per una vacanza spensierata.

Famosa soprattutto per i laghi di Caldonazzo e Levico e per la pista ciclabile che attraversa il Brenta, è anche la patria per eccellenza delle terme e di chi ama regalarsi rigeneranti passeggiate nella natura.

Cosa non perdere assolutamente in Valsugana

La Valsugana è quella che potremmo definire la “Valle del Benessere”. Visitarla vuol dire fare un viaggio in cui prendersi cura della propria mente, del corpo e anche dell’anima. No, non vi stiamo prendendo in giro. Da queste parti, infatti, tutto è legato alla natura.

Vi basti pensare che qui sgorgano delle acque termali arsenicali-ferruginose che hanno permesso la creazione di trattamenti adatti ad alleviare lo stress e a consentire il recupero di energie vitali, fisiche e psichiche.

Ma non solo. La natura che caratterizza questo territorio consente di fare camminate indimenticabili che aiutano a liberare la mente da ogni pensiero. Una zona ottimale, tra le altre cose, anche per praticare yoga, meditazione e fare esercizi di respirazione a contatto con la natura.

Inoltre, in Valsugana si mangia sano e bene grazie alle mani sapienti di chi sa lavorare le materie prime. Cosa fare, quindi, in questa valle incantata dove il benessere è assicurato?

Innanzitutto, qui potrete scoprire il piacere di camminare in montagna, un’attività in grado di generare effetti benefici che sono immediatamente tangibili sul nostro organismo.

Giuliano Mauri- Ph Giacomo Bianchi – Copyright Arte Sella

Del resto, passeggiare tra i boschi permette di respirare a pieni polmoni e immagazzinare tantissima vitamina D. Tra tragitti nelle malghe, sentieri di media montagna e trekking panoramici che mozzano il fiato, c’è davvero l’imbarazzo della scelta. Un esempio? La semplice passeggiata che conduce al Monte Lefre che regala una vista che non ha eguali.

In secondo luogo, l’ambiente naturale della Valsugana, che tra le altre cose è anche la prima destinazione certificata per il turismo sostenibile, può fungere da rimedio naturale per il fisico.

Immergersi, contemplare e respirare sulle rive dei laghi, in montagna e nei boschi, aiuta ad abbassare i livelli di stress. Tra le varie attività che possono accompagnarci in questa missione ci sono le escursioni in bicicletta e mountainbike (o ebike per chi vuole iniziare con calma), ma anche diversi sport acquatici come canoa, vela o semplicemente il nuoto. In sostanza, la Valsugana è una vera e propria palestra naturale, impreziosita persino dagli effetti curativi delle terme presenti sul territorio.

Per questo motivo, se volete fare un vero bagno di salute non potete resistere al richiamo delle rinomate Terme di Levico e Roncegno che vantano acque uniche in Italia e rare in Europa.

Infine, regalarsi una vacanza in Valsugana è sinonimo di voler bene a se stessi e ritrovare la sintonia con il mondo che ci circonda. In quale maniera? Questa valle da sogno ci consente di riappropriarci del legame profondo che ognuno di noi ha con l’ambiente.

I boschi, per esempio, sono perfetti per respirare il profumo degli alberi, sentire il calore dei sassi al sole e ascoltare i suoni della natura. I diversi punti panoramici, dal canto loro, sono ottimi per ammirare sia l’alba che il tramonto, quei momenti della giornata che riempiono il cuore di meraviglia. E poi lo yoga, la meditazione, la possibilità di camminare a piedi nudi e di concentrarsi sul respiro. Tutto quello che serve per prendersi cura delle proprie emozioni.

Insomma, in Valsugana il benessere può essere vissuto e scoperto a 360°. Non resta che organizzarsi per regalarsi questa esperienza di pura bellezza.

Trekking Pizzo di Levico – Federico Modica
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Quello che era un ex binario ora è una passeggiata pedonale magica

Organizzare un viaggio a Roma è sempre una buona idea. La capitale d’Italia, infatti, è uno scrigno di tesori incredibili tutti da scoprire.

Le bellezze del passato e del presente qui vivono e convivono in un agglomerato di meraviglie, testimonianze artistiche, architettoniche e culturali che da sempre influenzano e affascinano il mondo. Il Colosseo e i Fori Imperiali, la Basilica di San Pietro, i Musei Vaticani, le vie dello shopping, le tradizioni e i monumenti iconici: le cose da vedere e da fare nella città eterna sono tantissime, e tutte sono destinate a lasciare senza fiato.

Eppure, al di là dei sentieri più battuti dai turisti che ogni giorno giungono della capitale italiana, esiste un altro modo per scoprire le meraviglie della città. Un sentiero che si aggroviglia all’ombra dei monumenti iconici e che permette di osservarli da un’altra prospettiva. Un percorso romantico e suggestivo che prende il nome di Passeggiata del Gelsomino.

Passeggiando per la città eterna

Lo abbiamo detto più volte e non ci stancheremo mai di ripetere che una semplice passeggiata nei luoghi che abitiamo, o visitiamo quando siamo in viaggio, può trasformarsi in un’esperienza da levare il fiato. Succede tutte le volte che aguzziamo la vista e ci soffermiamo sui dettagli, quelli che raccontano il volto inedito di una città, di un borgo o di un villaggio.

Ed è esattamente questo che succede quando si cammina tra le strade di Roma, quando il rumore del traffico e il brusio delle persone che popolano le vie del centro diventa un lontano ricordo. È in quel momento che possiamo scoprire una città diversa, unica e ancora più bella di come la conoscevamo.

Sono tante le strade che attraversano Roma e che ci permettono di vivere esperienze straordinarie passo dopo passo. Dalle vie storiche, larghe e monumentali a quelle più strette e acciottolate che ci conducono nel cuore dei quartieri antichi e suggestivi.

E poi c’è lei, la Passeggiata del Gelsomino, un percorso pedonale nel cuore cittadino che però + lontano dai sentieri più battuti dal turismo di massa, che permette di osservare lentamente gli angoli più affascinanti della capitale e di scrutare i monumenti iconici da altre prospettive.

La Passeggiata del Gelsomino

Ci troviamo nei pressi di Piazza San Pietro, una delle più celebri e iconiche del BelPaese. È proprio qui che si snoda un percorso pedonale romantico, affascinante e suggestivo che, come dice il nome stesso è incorniciato dagli splendidi fiori di Gelsomino.

Il periodo dell’anno più magico è sicuramente l’inizio dell’estate, perché è in quel momento che i fiori di gelsomino che costeggiano la Passeggiata del Gelsomino sbocciano in tutta la loro bellezza. Ma tanto è suggestivo l’intero itinerario panoramico che in qualsiasi momento dell’anno restituisce emozioni uniche.

Questa via pedonale frequentata sopratutto dai cittadini, e poco conosciuto ai turisti, è sorta dalle ceneri di un ex binario dismesso, quello della stazione ferroviaria di San Pietro. Costruita nel 1929, la Ferrovia Vaticana, era stata realizzata per permettere il collegamento tra lo Stato Pontificio e il Regno d’Italia.

Con il passare degli anni, però, la ferrovia venne utilizzata sempre meno fino a essere completamente inutilizzata. In occasione del Giubileo del 2000, il binario numero uno è stato trasformato nella Passeggiata del Gelsomino, una strada breve ma con un panorama unico che si affaccia direttamente sulla grande e suggestiva cupola della Basilica di San Pietro.

Il percorso, che si snoda per circa 500 metri, è considerato dai cittadini uno dei più magici e romantici della città. Il consiglio è quello di percorrere l’intera passeggiata a ritmo lento con lo sguardo sempre vigile su tutto ciò che vi circonda: il panorama, da qui, è davvero spettacolare.

Passeggiata del Gelsomino

Fonte: IPA

Passeggiata del Gelsomino
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Realtà o illusione? In questo museo nulla è come sembra

Organizzare un viaggio a Firenze è sempre un’ottima idea. Il capoluogo toscano è celebre in tutto il mondo per essere la culla del Rinascimento. Qui, infatti, sono conservati alcuni dei capolavori artistici e architettonici più importanti del mondo e della storia dell’arte.

La Galleria dell’Accademia, che ospita la splendida scultura del David di Michelangelo, la Galleria degli Uffizi dove si trovano le opere di Botticelli e di Leonardo da Vinci e poi, ancora, il maestoso Duomo con la cupola progettata da Brunelleschi. Queste sono solo alcune delle tappe imprescindibili da non perdere per chiunque arrivi a Firenze.

Ma quella tra l’arte e il capoluogo della Toscana è una storia d’amore che non è destinata a finire. Lo dimostra il fatto che è proprio attraverso lo strumento artistico, che si evolve e rinnova le sue forme, che la città continua a offrire esperienza superlative e inedite. Come quella che si può vivere all’interno del Museo delle Illusioni di Firenze, dove nulla è come sembra.

Bentornati a Firenze

Ogni viaggio che ci conduce nella culla del Rinascimento è destinato a stupire. Perché Firenze è davvero bellissima, e anche quando crediamo di aver visto tutto, il capoluogo della Toscana torna a sorprenderci.

Lo fa con quegli scorci meravigliosi che si aprono all’improvviso durante una semplice passeggiata sul pittoresco fiume Arno, lo fa con la sua storia che vive e sopravvive in ogni angolo, strada e quartiere, sugli edifici e sui muri della città. Lo fa con il cibo e con le tradizioni culinarie caratteristiche che vengono tramandate da secoli.

E poi lo fa con la natura, con i giardini incantati che rappresentano un patrimonio paesaggistico unico al mondo. E, ancora, con l’arte, quella del passato, del presente e del futuro.

Ed è un viaggio nell’arte quello che compiamo oggi e che ci riporta di nuovo a Firenze. Un’avventura unica e straordinaria che non assomiglia per niente alle gallerie, alle mostre e alle esposizioni temporanee che abbiamo visitato fino a questo momento. Perché in città esiste un luogo che fonde sapientemente la scienza con l’arte, ma che espone i risultati di questo connubio attraverso forme inedite, sorprendenti e apparentemente ingannevoli. Perché nel Museo delle Illusioni nulla è come sembra.

Museo Delle Illusioni, Firenze

Fonte: Museo Delle Illusioni

Museo Delle Illusioni, Firenze

Dentro il Museo delle Illusioni

Disegnare con la luce, creare ombre, vivere momenti indimenticabili nel mondo sottosopra: queste sono solo alcune delle esperienze che si vivono all’interno del Museo delle Illusioni inaugurato nell’agosto del 2022.

Uno spazio grandioso, che si snoda su una superficie di 600 metri quadri, che ospita stanze ottiche, ombre misteriose, specchi, statue e ambienti surreali dove le illusioni fanno da sfondo all’incontro tra scienza e arte.

Fisica e ottica vengono esposte insieme in un percorso dove nulla è come sembra, e fanno da cornice a opere d’arte misteriose e indovinelli classici. L’eccezionale esperienza visiva, poi, è arricchita dall’intrattenimento interattivo dedicato a grandi e bambini.

È un’esperienza immersiva, quella che si vive all’interno dello spazio espositivo, che invita le persone a osservare le cose conosciute sotto un altro punto di vista che è lontano dalla logica.

Se volete mettervi alla prova, allora, non vi resta che organizzare un altro viaggio nella splendida città di Firenze. Il Museo delle Illusioni si trova all’interno del palazzo Tornaquinci Della Stufa a Borgo degli Albizi.

Museo Delle Illusioni, Firenze

Fonte: Museo Delle Illusioni

Museo Delle Illusioni, Firenze