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Venezia e dintorni: i più bei giri in mongolfiera nel Veneto

Venezia regala sempre emozioni incredibili a chiunque la visiti. Tra le gemme più preziose del panorama turistico italiano, questa città d’arte unica, celebre in tutto il mondo, seduce e conquista con il suo fascino immortale, regalando bellezza e magia senza tempo a ogni scorcio.

Un Patrimonio dell’Umanità non solo per il suo immenso valore storico, culturale e artistico ma anche per il paesaggio naturale che le fa da scenario, accentuandone le suggestioni. Una vacanza nella città lagunare, però, può andare oltre un giro in gondola o un tour a piedi tra chiese, monumenti, piazze, calle e campielli più iconici, includendo anche un fantastico giro in mongolfiera, per ammirarla in tutto il suo splendore da un punto di vista realmente inedito.

Se volete arricchire di momenti indimenticabili la vostra esperienza in Veneto, si possono esplorare dalla cesta dell’aerostato altre perle della regione altrettanto affascinanti, in cui ci si imbatte a solo una quarantina di minuti o poco più dal capoluogo. Ecco alcuni viaggi in mongolfiera che vi porteranno a esplorare paesaggi, ville e luoghi incredibili a pochi passi da Venezia.

I primi voli in mongolfiera sopra Venezia

Il Veneto ha avuto un ruolo importante nella conquista del cielo, riconosciuto anche dalla mitologia. Il 15 aprile 1784, i fratelli Zanchi che avevano costruito un “globo aerostatico ad aria infiammabile”, per conto del cavaliere e procuratore di San Marco Francesco Pesaro, lanciarono sul bacino di San Marco il pallone senza persone a bordo, che si innalzò felicemente, rimanendo in aria due ore e mezzo circa, atterrando in maniera rovinosa al Cavallino. L’ascensione, compiuta forse con la supervisione di Francesco Zambeccari, fu immortalata dal pittore Francesco Guardi in un dipinto oggi custodito allo Gemäldegalerie Staatlichen Museen di Berlino. In primo piano è rappresentata una loggia con signori e dame che osservano lo spettacolo della mongolfiera che si leva sulla laguna, mentre sul fondo si scorgono le sagome della chiesa delle  Zitelle e di quella del Redentore. L’evento divenne anche un motivo ornamentale nella produzione di una linea di porcellane della manifattura veneziana di Geminiano Cozzi, con un’ambientazione campestre che si rifà alle vedute di paesaggi veneti.

Una felice ascensione in pallone libero venne compiuta a Venezia il 12 febbraio 1826 da Élisa Garnerin, figlia del professore di fisica aerostatica Jean-Baptiste-Olivier. Mentre la mongolfiera sorvolava il bacino di San Marco, l’aeronauta tagliò la corda scendendo col paracadute in Piazzetta, regalando uno spettacolo unico a chi era accorso ad ammirarlo.

In mongolfiera da Cittadella, la città murata

Tra i punti di decollo consigliati per un giro in mongolfiera nel cielo del Veneto, spicca Cittadella, a 45 minuti circa da Venezia. Prima di spiccare il volo, vale la pena regalarsi una visita in quella che è l’unica città murata di tutta Europa ad avere un Camminamento di Ronda medievale, di forma ellittica e completamente percorribile, grazie a un importante restauro durato 20 anni e terminato nel 2013.

Si possono visitare le mura con una passeggiata panoramica a 15 metri d’altezza, vivendo l’incredibile esperienza di “camminare nella storia” e sentendosi più vicini alle origini del luogo. A ciò si aggiunge la magia del panorama, dal momento che questa posizione privilegiata consente di ammirare numerosi dettagli della città da un punto di vista del tutto inedito.

Vale anche la pena fare un giro nel centro storico, dove vi aspettano le quattro porte della città, una diversa dall’altra: Porta Bassano, il punto più fortificato e importante dell’intera cinta muraria, Porta Vicenza, l’ingresso occidentale alla città, Porta Treviso, l’ingresso orientale e Porta Padova, l’ingresso principale, con pareti esterne adorate da affreschi con il carro dei Carraresi e lo stemma di Padova. Tanti i luoghi d’interesse, dal Duomo al Palazzo della Loggia, al Teatro Sociale.

Se, dopo un tour a piedi, volete provare l’ebbrezza di sorvolare Cittadella e la pianura veneta con un volo esclusivo per coppie e famiglie, “Volare in Mongolfiera” offre l’esperienza di un brindisi in volo affacciati dal cesto in vimini della mongolfiera, ammirando in tutta tranquillità, avvolti dal silenzio, le meraviglie, l’arte e la natura che vi circonda. All’atterraggio è prevista una colazione a base di prodotti tipici, e il battesimo dell’aria, con consegna dell’attestato di primo volo, firmato dal pilota.

In volo sulla splendida Villa Contarini

I giardini e il suggestivo scenario di Villa Contarini, a Piazzola sul Brenta,  a circa 40 minuti da Venezia, rappresentano una unicità nel Veneto. L’unione della prima forma di volo per l’essere umano e la storia dei fasti e della nobiltà veneta vengono offerti al grande pubblico amante del bello e dell’esclusività.

Questa speciale esperienza di volo in mongolfiera viene proposta da “LOOGO SRLS”, una delle poche aziende autorizzate da ENAC operanti sul territorio italiano, che utilizza mongolfiere certificate ed assicurate tra le quali anche quella della Regione Veneto.

Ancorata a terra tramite robuste funi, il magnifico pallone aerostatico effettua ascensioni spettacolari – in occasione di eventi specifici – per chi vuole provare per qualche momento l’ebbrezza del volo che i fratelli Montgolfier hanno vissuto nel lontano 1783, ammirando al contempo l’architettura e la natura della Villa da un punto di vista privilegiato.

Giro in mongolfiera sul Lago di Garda

Tra i giri in mongolfiera da non perdere in Veneto, c’è quello dal Lago di Garda, un’esperienza unica e straordinaria che bisogna provare almeno una volta nella vita, perché regala l’opportunità di godere di una vista mozzafiato e provare una sensazione di libertà assolutamente unica.

Si sorvola la zona a sud del lago, costeggiando il fiume Mincio, tra fantastici borghi e paesaggi incredibili. In base alle condizioni meteo della giornata verrà scelto il punto migliore di decollo, nei pressi di Peschiera del Garda. I voli, prenotabili sulla piattaforma “Liveinup” vengono effettuati solo per gruppi privati fino a un massimo di 8 persone. L’esperienza dura circa 3 ore ed è divisa in vari step, che prevedono la fase di montaggio della mongolfiera, un volo di circa 60 minuti, impacchettamento del pallone e brindisi finale.

I voli in mongolfiera sul Garda si svolgono tutto l’anno, quasi sempre la mattina presto poco dopo l’alba, quando l’aria è più stabile e vi è meno turbolenza. L’orario esatto del volo varia in base alla stagione e viene comunicato in fase di prenotazione. Un’esperienza spettacolare da provare almeno una volta nella vita.

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Tour con personal shopper per le vie della moda di Milano

Che Milano sia la capitale italiana ed europea della moda e sede d’elezione del prêt-à-porter è cosa oramai ben nota a chiunque. Ma è molto di più di questo, perché è diventata negli anni una metropoli dove moda, design e cultura si intrecciano. Il capoluogo lombardo vanta oggi una posizione centrale e unica nel panorama del fashion system globale, attraendo milioni di visitatori che non vedono l’ora di darsi allo shopping sfrenato negli showroom e nelle boutique del celebre Quadrilatero della Moda, ma anche di scoprire realtà d’eccellenza ancora poco conosciute. Se siete tra questi e volete rendere ancora più speciale il vostro soggiorno nel capoluogo lombardo, non potete perdervi l’inebriante esperienza di un tour con personal shopper per le vie più rinomate della città.

Perché Milano è diventata capitale della moda

La storia della moda a Milano comincia, in realtà, a Torino nel 1935 quando, nel capoluogo piemontese, nasce l’Ente nazionale della moda italiana con l’intento di promuovere la moda italiana a livello nazionale e internazionale. A cavallo tra gli anni Settanta e Ottanta Milano viene consacrata città della moda. Merito di tre grandi stilisti, soprannominati “le tre G”: Giorgio Armani, Gianfranco Ferré e Gianni Versace. Il successo del prêt-à-porter e la sua affermazione a livello mondiale, alimentata dall’editoria di settore, è decisivo per il sorpasso della città meneghina su tutte le concorrenti.

La Milano da bere e degli yuppies vede crescere anche Krizia, nascere il sodalizio creativo tra Domenico Dolce e Stefano Gabbana, accogliere il genio di Franco Moschino, permettere l’affermazione di nuovi brand come Prada, la cui prima collezione di prêt-à-porter risale al 1989, riuscendo così a mantenere la propria leadership per buona parte degli anni Novanta. Nonostante negli anni Duemila abbia perso il ruolo di protagonista maggiore a livello mondiale, rimane oggi fra le quattro grandi città più importanti, insieme a Parigi, Londra e New York, nonché “la città della Moda” per l’Italia.

Via Montenapoleone a Milano

Fonte: iStock – Ph: AleMasche72

Via Montenapoleone, cuore del Quadrilatero della Moda

Shopping di lusso al Quadrilatero della Moda

Milano ospita il più importante quartiere di moda del mondo, il celebre Quadrilatero. È chiamato così perchè è delimitato da quattro strade prestigiose: via Montenapoleone, via Manzoni, via della Spiga e Corso Venezia. Superfluo aggiungete che, se desiderate comprare abiti o accessori firmati, siete nel posto giusto.

Gli amanti dello shopping accorrono da tutto il mondo per fare acquisti in queste vie, o soltanto per ammirare le scintillanti vetrine dei più famosi brand sul mercato, da Armani a Versace, passando per Alberta Ferretti, Dolce & Gabbana, Gucci e Chanel.

È qui che si concentra il maggior numero di negozi d’abbigliamento di grandi e piccole firme, atelier e showroom di tutta la città, ed è anche il cuore pulsante degli eventi legati alla settimana della moda, che si svolge ogni anno nella città lombarda nel mese di settembre. Pronti a iniziare il vostro tour nel lusso con personal shopper?

Via Montenapoleone

Via Montenapoleone – via Montenapo, come la chiamano i milanesi – è senza ombra di dubbio il cuore del Quadrilatero della Moda. La sua importanza è pari a quella degli Champs Elysees di Parigi o della Fifth Avenue di New York. Nel 2022, secondo Forbes, risultava essere la via più cara d’Europa e la terza nel mondo.

In base ad alcuni racconti, un altro nome era stato attribuito a questa strada, quello di “Quartier Riverissi“, in riferimento all’usanza dei signori milanesi di togliersi il cappello per salutare le sciure. Non tutti sanno, inoltre, che le targhe esposte tra i diversi palazzi sono un omaggio ai volti celebri che hanno vissuto proprio qui, come Carlo Porta e Giuseppe Verdi. In questa via, Re Vittorio Emanuele inaugurò nel 1901 la prima sede dell’Automobile Club Italiano.

A partire dagli anni Cinquanta del Novecento, è diventata il fulcro delle attività commerciali dei milanesi. Oggi è uno dei maggiori centri degli acquisti del prêt-à-porter, ed è anche l’unica strada del Quadrilatero della Moda ad essere aperta al traffico delle automobili. Qui si concentra il meglio del Made in Italy e le più importanti maison a livello internazionale, quali Valentino, Versace, Prada, Armani, Dolce & Gabbana, Alberta Ferretti, Louis Vuitton, Dior, Gucci, solo per citarne alcuni, senza tralasciare gioiellerie di brand come Bulgari, Cartier e Damiani.

Via Alessandro Manzoni

Adiacente a via Montenapoleone, via Manzoni era considerata nell’Ottocento la strada più lussuosa di Milano e d’Europa. Inizia in piazza della Scala e termina in corrispondenza degli archi di Porta Nuova. Venne intitolata ad Alessandro Manzoni il giorno stesso della sua morte, il 22 maggio 1873, poiché lo scrittore abitava nella vicinissima via Morone al n. 1168 (ora n.1) in una casa acquistata nel 1814 e il cui giardino si affacciava quasi su questa strada. Qui hanno sede boutique rinomate come Elisabetta Franchi, Gallo, Martinelli, Emporio Armani e Bottega del Cashmere. Ci si imbatte anche in prestigiosi negozi di artigianato, di pelletteria e di arredamento per la casa.

Via della Spiga

Parallela di via Montenapoleone, via della Spiga è, a differenza della prima, interamente pedonale, squisitamente pavimentata in pavè. Il nome deriva dalla “contrada della Spiga”, storica contrada di Milano che faceva parte del sestiere di Porta Nuova, una delle sei antiche suddivisioni del centro abitato. Qui ci sono moltissimi showroom di stilisti italiani e stranieri, tra cui Tiffany & Co., Fay, Krizia, Gianfranco Ferrè,  Tod’s, Dolce & Gabbana, Roberto Cavalli, Piquadro, Ermenegildo Zegna, Kurt Geiger London. Parliamo, quindi, anche in questo caso di brand di alta moda, non accessibili a chiunque. Nel caso non siano proprio a portata delle vostre tasche, vale comunque la pena regalarsi una passeggiata per curiosare tra le sfarzose vetrine, uniche nel loro genere.

Corso Venezia

Corso Venezia,  l’antico Corso di Porta Orientale, è la parte conclusiva del quartiere, che si ricongiunge a via Montenapoleone. Fa parte del Quadrilatero della Moda solo una parte di questa lunga strada, che collega piazza San Babila a Porta Venezia. Oltre agli eleganti negozi di abbigliamento e gioiellerie, ospita anche ristoranti esclusivi dove non è raro imbattersi in celebrità italiane o straniere. Grazie alle numerose famiglie nobili che vi si sono trasferite nel XVIII secolo, Corso Venezia ospita anche diversi palazzi nobiliari, tra cui palazzo Saporiti, palazzo Castiglioni, Casa Fontana Silvestri e il seminario arcivescovile.

Tour con personal shopper in Corso Vittorio Emanuele II

Siamo in un’altra delle strade più importanti del centro di Milano, in passato chiamata Corsia dei Servi. Collega piazza del Duomo a piazza San Babila, e fa parte di un’ampia zona pedonale, che comprende anche piazza Mercanti e via Dante. Vi si affacciano numerosi negozi di marche internazionali che lo rendono uno dei principali centri di acquisti della città.

Corso Vittorio Emanuele II è la via classica della passeggiata in centro, i suoi negozi di abbigliamento si rivolgono a un pubblico variegato, compresa la fascia dei più giovani, ed è la via dove i grandi magazzini low cost si sono alleati con designer rinomati per creare collezioni alla portata di tutti, con proposte accessibili ma sempre alla moda.

È d’obbligo, poi, una tappa nella ottocentesca Galleria Vittorio Emanuele II, in pratica il Salotto di Milano, elegantissima struttura neorinascimentale in ferro e vetro che collega Piazza del Duomo con Piazza della Scala, considerata uno dei primi esempi di centro commerciale del mondo. Al suo interno si trovano i negozi delle griffe più lussuose, ristoranti storici o di chef stellati, e luoghi iconici, tra cui l’Osservatorio Fondazione Prada, uno spazio espositivo dedicato alla fotografia e ai linguaggi visivi, situato al 5° e 6° piano di uno degli edifici principali della Galleria.

Galleria Vittorio Emanuele II

Fonte: iStock

L’iconica Galleria Vittorio Emanuele II

Via Torino, per tutti i gusti e disponibilità

Via Torino è una delle più importanti arterie commerciali che collega Piazza del Duomo con la zona dei Navigli, ideale per uno shopping tour alla portata di tutte le tasche. In passato c’erano botteghe e laboratori artigianali, mentre oggi è tra i maggiori centri dove fare acquisti a Milano che soddisfino ogni gusto e disponibilità, strizzando l’occhio anche ai giovani.

Al civico 45 ci si imbatte nell’edificio di sette piani che ospita Primark, il colosso irlandese del fast fashion con un’offerta che va dall’abbigliamento e accessori per donna, uomo e bambino fino ai complementi d’arredo per la casa, oggettistica e beauty. Numerose e variegate vetrine si possono ammirare fra monumenti iconici, come la Basilica di Santa Maria presso San Satiro.

Porta Ticinese, per gli amanti del vintage

Se siete amanti del vintage è qui che va indirizzato il vostro shopping tour. Porta Ticinese è il regno dei negozi alternativi, atelier artistici, botteghe d’antiquariato. Il luogo dove rivivere le atmosfere del passato, facendo scorta di capi d’abbigliamento o calzature di nicchia, ma anche dove trovare accessori di moda, al contempo originali e inediti. Ogni sabato mattina, inoltre, vi si svolge la Fiera di Sinigaglia, il mercato delle pulci ottocentesco più amato dai milanesi, mentre ogni ultima domenica del mese vi troverete il mercato dell’antiquariato.

Corso Buenos Aires, tra le vie dello shopping più lunghe d’Europa

Corso Buenos Aires rievoca le grandi vie commerciali statunitensi ed è il lungo rettilineo dello shopping milanese, adatto a tutte le tasche ed esigenze. Si estende da piazzale Oberdan (porta Venezia) fino a piazzale Loreto, come proseguimento rettilineo di Corso Venezia, e lo si può definire un vero e proprio centro commerciale a cielo aperto. Oltre un chilometro e mezzo di strada costeggiato da centinaia di negozi, spaziando da vetrine di lusso a brand meno costosi, grandi magazzini, ristoranti, bar, gelaterie, librerie. Qui potete trovare veramente di tutto.

Brera, shopping tour nella zona più romantica di Milano

Un altro caposaldo delle vie dello shopping milanese è senza dubbio l’artistico e pittoresco quartiere di Brera, uno dei cuori pulsanti della città, oltre a essere la zona più romantica di Milano e si trova a due passi da piazza Duomo. Le sue belle strade acciottolate ospitano edifici del XVIII secolo, gioiellerie, negozi di cosmetici, artigianato e, naturalmente, abbigliamento. A differenza delle vie più prestigiose che ospitano alcuni dei più grandi marchi nazionali e internazionali, Brera è rinomata per le sue piccole boutique di stilisti emergenti e l’anima artistica che la pervade. A due passi dalla Pinacoteca e dall’Orto Botanico, offre uno shopping tour unico e originale.

Porta Ticinese

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Porta Ticinese, per gli amanti del vintage
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La città delle streghe e del voodoo: la destinazione da raggiungere ad Halloween

Ottobre è uno dei periodi più affascinanti per gli amanti dell’autunno perché segna l’ingresso nel vivo della stagione più magica dell’anno. Ma non è l’unico motivo per cui questo mese è atteso così tanto, soprattutto per chi ha pianificato nuovi e straordinari viaggi.

Proprio sullo scadere del mese, infatti, tutto ciò che è sepolto all’ombra di quello che conosciamo si palesa in forme inedite, suggestive e talvolta molto spaventose. Del resto stiamo parlando di Halloween, della celebrazione più affascinante dell’anno. Anche se c’è chi ancora guarda a questo giorno con riserbo e un po’ di scetticismo, c’è chi ha trasformato questa antica festa in una vera e propria tradizione annuale da vivere e condividere.

Se siete stanchi di optare per il solito “dolcetto o scherzetto”, e volete immergervi nella tradizione non limitandovi alle sole zucche intagliate, allora non vi resta che preparare i bagagli e organizzare un nuovo viaggio, la città delle streghe e del voodoo vi aspetta: è questa la destinazione perfetta da raggiungere ad Halloween.

Bentornati a New Orleans

Il nostro viaggio di oggi ci conduce nel cuore di una delle città più affascinanti e suggestive del mondo intero, soprattutto per gli amanti dell’occulto. Stiamo parlando di New Orleans, la città della Louisiana situata sul fiume Mississippi, celebre soprattutto per la vibrante scena notturna, per le culture che si mescolano e si influenzano tra loro da secoli e per la parata del Mardi Gras che si tiene ogni anno in occasione del Carnevale.

I motivi per visitare la città sono tantissimi, così come sono altrettante le cose da fare e da vedere e che rendono New Orleans una destinazione da visitare almeno una volta nella vita. Lo sanno bene gli amanti della magia e del mistero che hanno fatto della città una meta imprescindibile del dark tourism.

La città della Louisiana, infatti, si è guadagnata il primato di destinazione occulta d’America, e forse del mondo intero. New Orleans, inoltre, è conosciuta come la città del voodoo, un appellativo questo legato indissolubilmente alla figura di Marie Laveau, considerata la regina delle streghe.

Tantissimi i luoghi della città da visitare, quelli pregni di magia e di mistero da scoprire passo dopo passo. Tra questi c’è, sicuramente, il quartiere francese, famoso per il jazz e le leggende di streghe e fantasmi. Altro indirizzo imperdibile è quello di Marigny, dove è possibile entrare nel Crescent City Conjure e toccare con mano tutto il fascino della magia africana. Tantissimi i negozi e le botteghe da raggiungere e visitare per acquistare elisir, pozioni e altri ingredienti magici per la creazione di talismani o incantesimi.

Halloween a New Orleans

Fonte: iStock/Kirkikis

Halloween a New Orleans

Tra streghe e voodoo: come celebrare Halloween

Quando si parla di destinazioni occulte, magiche e misteriose, New Orleans è in cima alla lista. Come abbiamo visto, indipendentemente da ciò in cui scegliete di credere, si tratta di una tappa imprescindibile per tutti coloro che subiscono il fascino di ciò che non si conosce. Streghe, fantasmi, storie, maledizioni e riti vi attendono in città in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni.

Tuttavia, se è un’esperienza al di fuori dall’ordinario che volete vivere, il consiglio è quello di raggiungere New Orleans proprio ad Halloween. Non è un caso, infatti, che la città sia stata inserita nella lista delle migliori destinazioni del mondo da visitare ad in questo periodo da Travel and Leisure.

A partire dalla metà di ottobre, infatti, le creature oscure e spaventose che durante l’anno vivono nell’ombra, iniziano a sfilare per le strade, popolando soprattutto la celebre Frenchmen Street. Ci sono vampiri, zombi e fantasmi, non mancano neanche streghe e folletti dispettosi. A fare da cornice a questa suggestiva moonwalk ci sono le case e gli edifici abbigliati sapientemente per l’occasione. Halloween è anche l’occasione perfetta per visitare i cimiteri monumentali, tra i quali spicca quello di Saint Louis dove è sepolta la regina del voodoo, Marie Laveau.

A partire dall’ultima settimana del mese, inoltre, la città si trasforma nel palcoscenico di uno spettacolo da brividi: eventi, spettacoli e feste si susseguono in ogni parte di New Orleans fino a culminare con la grande parata del 31 ottobre.

Parata di Halloween, New Orleans

Fonte: iStock/Roberto Michel

Parata di Halloween, New Orleans
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C’è un teatro antico situato nel cuore di questa città

Se siete amanti dell’architettura elegante, delle atmosfere senza tempo e dei dettagli in stile classico, allora Vicenza deve entrare di diritto nella vostra travel wish list. La città italiana situata nella regione del Veneto, infatti, ospita tutta una serie di capolavori di incredibile bellezza che oggi compongono il patrimonio inestimabile del tessuto urbano.

Tappe imperdibili di un viaggio in città sono la Basilica Palladiana e il Palazzo Chiericati, un edificio rinascimentale che ospita oggi una galleria d’arte. Basta poi spostarsi in periferia per scoprire la suggestiva Villa La Rotonda che, con le sue 4 facciate identiche, domina sulla città dall’alto di una sinuosa collina.

Ma torniamo a passeggiare nel centro di Vicenza, dove a caratterizzare il paesaggio urbano ci sono gli eleganti edifici progettati da Andrea Palladio, il celebre architetto del XVI secolo. Tra questi si erge in tutto il suo splendore un teatro antico situato nel cuore della città: è spettacolare.

Il teatro coperto più antico del mondo

Il nostro viaggio di oggi ci conduce alla scoperta di un capolavoro di inestimabile valore, l’ultimo progetto di Andrea Palladio. Ci troviamo a Vicenza, nella città che proprio l’architetto ha plasmato nella sua essenza e nel suo aspetto.

Per scoprire la storia di questo teatro, dobbiamo tornare indietro nel tempo a quando, sul finire del XVI, l’Accademia Olimpica di Vicenza commissionò l’opera col fine di creare un luogo dedito alla cultura, alla scienza e al teatro che si ispirasse ai modelli dei teatri romani più celebri del Bel Paese. Per costruire il nuovo edificio fu scelto il sito delle vecchie prigioni del Castello, un’antica fortezza medioevale che nel corso dei secoli ha funzionato come polveriera e poi come prigione, prima di essere abbandonata.

I lavori di costruzione del teatro iniziarono nel 1580, anno in cui Andrea Palladio morì. Parte del lavoro fu portato avanti da suo figlio, ma in mancanza di un progetto ben definito per la realizzazione del palcoscenico, il cantiere fu affidato a Vincenzo Scamozzi, architetto e scenografo della Repubblica di Venezia. Scamozzi riuscì a creare una scena dall’alto impatto visivo, curata in ogni dettaglio, e dotata di prospettive illusionistiche. Nasceva così il Teatro Olimpico di Vicenza.

Vicenza: dentro il Teatro Olimpico

Il 3 marzo del 1585, con l’inaugurazione del Teatro Olimpico, la città di Vicenza poteva vantare finalmente uno spazio straordinario per gli spettacoli ispirato alle grandi strutture di età classica. Il progetto, inizialmente messo a punto da Palladio, si ispirava proprio al teatro romano, rivisitato però in chiave rinascimentale.

Sin dalla sua inaugurazione, il teatro ha raccolto l’interesse e l’entusiasmo dell’aristocrazia vicentina e dei personaggi più illustri. Spettacoli teatrali, feste e cerimonie hanno visto la partecipazione di Napoleone, Vittorio Emanuele II e Giuseppe Garibaldi, giusto per citarne alcuni.

Ancora oggi il Teatro Olimpico, che si è guadagnato il titolo di primo e più antico teatro coperto del mondo, è sede di rappresentazioni, spettacoli e concerti, nonché sito turistico di estrema importanza per la città. L’edificio è stato inserito nella lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità Unesco nel 1994 insieme alle altre opere palladiane che si trovano a Vicenza.

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A due passi da Roma puoi vivere una fiaba autunnale

L’autunno è una stagione che porta con sé un’esplosione di colori vivaci e accattivanti, trasformando la natura in un autentico capolavoro d’arte. E cosa c’è di meglio di un viaggio per immergersi in questo spettacolo naturale?

Spostarsi in questa stagione è un’esperienza che coinvolge tutti i sensi, rendendo ogni escursione un ricordo indimenticabile. Questo periodo dell’anno celebra la raccolta del vino, così come le sagre dedicate a prodotti tipici come funghi, castagne, tartufi e zucca. Inoltre, l’aria fresca è permeata di aromi intensi: il profumo pungente delle foglie che cadono, l’odore delle mele appena raccolte e la delicata fragranza speziata della cannella nelle bevande calde. Queste sensazioni, unite ai toni cangianti delle foglie, creano un’atmosfera avvolgente e rilassante che invita a vivere pienamente questo meraviglioso periodo.

Nel cuore del nostro Bel Paese si nasconde un luogo magico che incarna l’autentico spirito dell’autunno: la Faggeta del Monte Cimino, una foresta millenaria che rappresenta uno dei tesori naturali più affascinanti e preziosi d’Italia.

Durante questa stagione, si trasforma in uno spettacolo senza pari, i suoi alberi si tingono di colori accesi, passando dal verde brillante all’oro, al rosso e al caldo marrone. Un’autentica oasi di pace e bellezza, un luogo che invita a riscoprire il piacere di un contatto diretto e rispettoso con la natura.

Il foliage nella Faggeta del Monte Cimino: uno spettacolo di colori autunnali

Parco del Cimino

Fonte: iStock

Parco del Cimino, Lazio

Nelle vicinanze del suggestivo borgo di Soriano nel Cimino, a est di Viterbo, sorge una delle foreste più maestose e antiche dell’intera Europa: la Faggeta del Monte Cimino. Questo eccezionale ecosistema, testimone di secoli di storia naturale, riveste un valore incommensurabile, tanto da essere stato incluso tra i Patrimoni Mondiali dell’Umanità dall’UNESCO, a sottolineare l’importanza di quest’area nella tutela della biodiversità a livello globale.

Ci troviamo nel cuore pulsante della Tuscia, nei pressi del Lago di Vico, a 1053 metri di altitudine, immersi in un’atmosfera di serenità, dove si respira un’aria di una purezza e freschezza ineguagliabili.

Qui, i sentieri conducono attraverso un viaggio suggestivo tra gli alberi secolari e le foglie dei faggi che creano un paesaggio di straordinaria bellezza. Un’esperienza che permette di entrare in contatto con la natura più autentica, apprezzandone l’armonia e la forza rigenerante.

L’importante consiglio che si offre a chiunque si appresti a passeggiare nel bosco è sempre lo stesso: farlo in silenzio, non solo per amplificare la percezione dei sensi, ma soprattutto per non spaventare gli animali che abitano questo luogo fiabesco. Esseri affascinanti come il ghiro, la martora, lo scoiattolo e la rarissima salamandra pezzata vivono proprio in queste zone, e la tranquillità del loro habitat contribuisce al loro benessere e alla loro serenità.

Gli itinerari da percorrere nella Faggeta del Monte Cimino

Gli escursionisti hanno a disposizione molteplici itinerari per esplorare questi luoghi incantevoli, ma ci sono tre percorsi principali che si distinguono per la loro bellezza e unicità. Questi, accuratamente tracciati, sono l’ideale per godersi appieno le meraviglie naturali della zona e immergersi completamente nell’ambiente circostante.

Il primo itinerario parte dal bellissimo borgo di Soriano nel Cimino. Da qui, il sentiero si snoda tra paesaggi mozzafiato, regalando meravigliose vedute dei dintorni circostanti. Il secondo percorso ha inizio dal caratteristico borgo di Caprarola, famoso per l’imponente Palazzo Farnese.

Infine, il terzo itinerario parte dall’Aula Didattica della Faggeta del Monte Cimino, situata a un’altitudine di 990 metri. Questo raggiunge l’antica strada romana, dove s’incontra il sentiero che conduce al Monte Cimino. Ogni itinerario offre un’esperienza diversa, ma tutti condividono il medesimo obiettivo: scoprire e apprezzare la natura incontaminata.

Faggeta del Monte Cimino

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Faggeta del Monte Cimino, Lazio
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faro Idee di Viaggio isole litorali Mar Ionio mare Puglia Salento Viaggi

L’isola col faro che galleggia sul Mar Ionio

Il Salento è una destinazione incantevole che attira ogni anno i turisti di tutto il mondo per le sue coste mozzafiato, il mare cristallino e le spiagge sabbiose, il luogo l’ideale per gli amanti del sole e del mare.

Un vero scrigno di storia e cultura, tra uliveti secolari e masserie tradizionali, che nasconde tesori incredibili che aspettano solo di essere scoperti.

Le isole che costellano il territorio sono poche, ma tutte meritano senza dubbio di essere visitate. Il viaggio di oggi ci conduce sull’Isola di Sant’Andrea, una terra caratterizzata da una bellezza selvaggia e incontaminata. Qui è impossibile non rimanere incantati di fronte alle scogliere a picco sul mare, le acque turchesi e le grotte suggestive, una meta imperdibile per coloro che desiderano immergersi nella natura e scoprire la magia del Salento.

L’Isola di Sant’Andrea: un paradiso mediterraneo

L’Isola di Sant’Andrea, conosciuta anche come Isola di Gallipoli, sorge appena sopra il livello del mare, raggiungendo un’altitudine di poco più di tre metri, una caratteristica che la rende estremamente vulnerabile all’impeto delle onde e dei venti.

Quest’area protetta si estende per circa 50 ettari ed è una testimonianza della straordinaria ricchezza della biodiversità mediterranea.

Infatti, l’intera area fa parte del Parco Naturale Regionale Isola di Sant’Andrea e Litorale di Punta della Suina, un luogo di grande rilevanza per la fauna, soprattutto per la nidificazione del Gabbiano Corso. Nonostante attualmente sia disabitata, l’isola è aperta alle visite e regala uno spettacolo mozzafiato da ogni prospettiva.

Una delle attrazioni più affascinanti è il suo imponente faro, un edificio che si erge maestoso e si lascia ammirare anche da lontano. Con la sua architettura distintiva e la sua storia secolare, rappresenta non solo un punto di riferimento, ma anche una testimonianza silenziosa del passato dell’isola.

Nel 1997, il Ministero della Difesa propose l’inserimento dell’Isola di Sant’Andrea nella lista dei beni da vendere a privati. Tuttavia, nel 2000, grazie alle azioni intraprese da associazioni e partiti politici, il Tribunale di Lecce emise una sospensione che ne vietava qualsiasi forma di vendita. Questo provvedimento legale sottolineò la consapevolezza del valore intrinseco e dell’importanza di conservare questo luogo unico. L’Isola di Sant’Andrea è diventato un bene invendibile, garantendo così la preservazione nel tempo e la sua bellezza naturale per le generazioni future.

Spiaggia Punta Pizzo Gallipoli

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Spiaggia Punta Pizzo, Parco Naturale Regionale Isola di Sant’Andrea, Gallipoli

Cosa fare sull’Isola di Sant’Andrea

L’Isola di Sant’Andrea offre una vasta gamma di attività e attrazioni per i visitatori che desiderano vivere un’esperienza all’insegna del relax, immersi completamente nella natura. Il suggerimento è quello di dedicare del tempo alle passeggiate lungo i sentieri panoramici alla scoperta della sua bellezza brulla e selvaggia.

Imperdibile è la salita fino alla cima del faro che permette di ammirare panorami emozionanti e godere di una vista privilegiata sulla bellezza dell’isola e delle sue acque cristalline.

Questa destinazione è anche un vero paradiso per gli amanti dello snorkeling e delle immersioni. Il mare limpido invita, infatti, all’esplorazione della meravigliosa e variegata vita marina che anima questi fondali. Inoltre, è possibile sperimentare diverse attività acquatiche, come il kayak, il paddleboard e numerose escursioni in barca.

L’Isola di Sant’Andrea è un tesoro che merita di essere custodito e valorizzato, un luogo magico che lascia un’impronta indelebile nel cuore di chiunque lo visiti.

Isola Sant'Andrea al tramonto

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Isola di Sant’Andrea al tramonto, Gallipoli, Puglia
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Come ammirare la cupola di vetro Tiffany più grande del mondo

Lo sguardo puntato verso il cielo per potersi lasciare avvolgere da quella meraviglia che toglie tutte le parole: ci sono luoghi del mondo che sono particolarmente speciali, perché è lì che l’uomo ha dato sfogo al suo estro, creando forme d’arte che sono capaci di lasciare senza fiato.

Uno di questi posti è a Chicago dove si trova la cupola di vetro Tiffany più grande del mondo: immensa, con i suoi tanti vetri di tutti colori, regala giochi di luce indimenticabili. Ed è la testimonianza del grandissimo lavoro, minuzioso e certosino, che ha dato vita a un capolavoro.

Come (e dove) ammirare la Tiffany Dome di Chicago in tutto il suo splendore?

Dove vedere la cupola di vetro Tiffany più grande al mondo

Le sue dimensioni sono davvero notevoli, basti pensare che ha un diametro di 11 metri e che è composta da circa 30mila pezzi di vetro: stiamo parlando della cupola di vetro Tiffany più grande del mondo, una vera e propria attrazione che ogni giorno fa stare a testa in su, con gli occhi puntati verso il cielo, tantissime persone.

Per vederla in tutta la sua magnificenza bisogna dirigersi a Chicago, negli Stati Uniti, perché questa vera e propria opera d’arte realizzata in vetri colorati, si trova all’interno del Chicago Cultural Center e più precisamente nel lato sud dell’edificio. A guardarla si resta senza fiato: complici i circa 30mila pezzi di vetro che la compongono e che regalano agli occhi suggestioni, colori e forme sempre nuovi.

Realizzata da Tiffany Favrile durante la costruzione dell’edificio (i cui lavori sono terminati nel 1897), a osservarla bene presenta alcune interessanti peculiarità. Innanzitutto, i vetri compongono nella parte superiore i segni dello zodiaco, mentre alla base si trova una frase di Joseph Addison.

A lavorare per la realizzazione di questa vera e propria opera d’arte e di ingegno, spiegano sul sito ufficiale, sono stati la Tiffany Glass and Decorating Company di New York e la Chicago Ornamental Iron Company.

Nel 2008, poi, è stato completato un importante restauro della cupola, fondamentale perché permette ai visitatori di ammirarla com’era agli albori della sua storia nel 1897. Infatti, nel corso degli anni Trenta era stata posizionata a protezione una cupola esterna in cemento, che oggi non c’è più sostituita da una traslucida, che permette alla luce naturale di fare la magia con i vetri colorati che compongono la struttura.

Chicago Cultural Center: qui si trova la cupola di vetro Tiffany

Fonte: iStock Photo – foto di jByard

Il Chicago Cultural Center, dove ammirare la cupola di vetro Tiffany

Cosa è il Chicago Cultural Center e cos’altro ammirare

Nato come sede della biblioteca centrale, il Chicago Cultural Center è un luogo in cui respirare cultura e bellezza nella metropoli americana. Eventi, ma anche mostre e conferenze trovano in questo luogo il loro spazio ideale. Aperto dalle 10 del mattino alle 17, non è previsto un ticket di ingresso ma l’accesso è libero.

Al suo interno vi sono sempre eventi di ogni genere e mostre, ma anche solo ammirare l’edificio in tutta la sua eleganza è una cosa che vale la pena fare se si programma un viaggio a Chicago. E se questo tutto questo non dovesse bastare è bene sapere che al suo interno c’è anche un’altra cupola di dimensioni più piccole, ma comunque bellissima da vedere.

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Lago Saimaa: una meraviglia con 13.000 isole

Nella parte sud-orientale della Finlandia sorge un lago magnifico e in cui galleggiano circa 13.000 isole. Ha il nome di Saimaa ed è il più grande di tutto il Paese e il quarto per estensione in Europa. Un incredibile specchio d’acqua che bagna le rive della regione del Finnish Lakeland, e in particolare della Carelia meridionale.

Cosa aspettarsi

Ritrovarsi al cospetto del Saimaa è eccezionale: questo lago che pare infinito infonde una vera e propria calma interiore e, in più, è il posto perfetto per fermarsi ad ascoltare i suoni del silenzio della natura finlandese. Ma del resto parliamo di una territorio particolarmente unico nel suo genere perché contiene paesaggi geologici di importanza internazionale, siti archeologici, ecologici, storici e culturali.

Un posto dove la natura regna sovrana e in cui il visitatore può dedicarsi a tantissime attività, da quelle più adrenaliniche come le escursioni nei boschi circostanti, a quelle più rilassanti, come una magnifica sauna finlandese.

Il modo migliore per esplorare il lago

Questo vero e proprio capolavoro della natura vanta ben oltre quattromila chilometri quadrati di estensione. Per questo motivo, non c’è modo migliore per esplorarlo che a bordo una crociera. A disposizione dei viaggiatori ci sono traversate di poche ore, oppure di qualche giorno. Si può pernottare sulle imbarcazioni, ma anche affittare un’isola privata e dormire in un tipico cottage finlandese.

Lago Saimaa , Finlandia

Fonte: iStock

Un angolo del Lago Saimaa

Durante la navigazione vi sentirete costantemente inondati dal blu, quello vero, puro, profondo, che solo in posti incontaminati come questo si può davvero percepire. E poi il verde dei pini, che in autunno diventano multicolori e in inverno un tappeto di bianco, che ricoprono le numerose isole.

Le attrazioni da non perdere

È chiaro che in un lago così esteso ci sono tantissime attrazioni – naturali e non – da scoprire. Ma se proprio dovete sceglierne solo alcune, vi consigliamo di non perdere il Kummakivi perché è davvero sorprendente.

Si tratta di una roccia che si trova a Ruokolahti, e detta così sembrerebbe la cosa meno interessante del mondo. Ma in realtà è un posto quasi surreale perché è un gigantesco masso di 500 kg che sembra essere impeccabilmente in equilibrio sopra un altro sasso. Un tempo si pensava che un’opera assurda come questa fosse stata eretta dai giganti, ma la verità è che stato il lavoro secolare dei ghiacciai. Kummakivi  in finlandese significa “roccia strana” e, considerando che sulla cima della pietra cresce un pino dagli anni ’80, non possiamo che comprendere il perché.

Kummakivi, Finlandia

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Lo straordinario Kummakivi

Ilkonsaari è invece una delle tante isole de Lago Saimaa che sorge sul lato di Lappeenranta. È la meta perfetta per fare escursioni in mezzo alla natura più pura e proprio qui, lungo un sentiero che attraversa tutto il suo territorio, sono stati costruiti diversi tsasounas, ovvero delle case di preghiera ortodosse che vale la pena scoprire.

Per fare una vera immersione di storia dovete invece dirigervi verso Astuvansalmi, nel comune di Ristiina, una realtà che vanta il titolo di più grande complesso di pitture rupestri preistoriche dei Paesi nordici: ci sono più di 80 dipinti creati su delle impressionanti rocce che, se osservate da una certa angolazione, sembrano visi umani.

Paesaggi altamente emozionanti sono quelli che si possono scorgere presso il comune di Punkaharju, in cui ci sono anche tantissime attività da fare. Da non perdere è pure Kerimäki che è la culla di uno dei siti naturali più interessanti della regione: il cristallino Lago Puruvesi, un sottobacino del Lago Saimaa.

Castelli e fortezze

Ad affacciarsi sulle placide acque del Lago Saimaa ci sono numerosi castelli e fortezze. Uno di questi si trova a Savonlinna e si chiama Castello Olavinlinna. Edificato su uno sperone roccioso durante il Medioevo, è una magnifica struttura in pietra che è aperta per visite guidate e concerti. Nel mese di luglio, inoltre, è la sede del Festival dell’Opera di Savonlinna.

Castello Olavinlinna, Finlandia

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Il magnifico Castello Olavinlinna

Altrettanto affascinante è la a fortezza di Kärnäkoski, parte del comune di Savitaipale, che dalle sue mura regala una spettacolare vista sul Lago Saimaa.

A Lappeenranta, una coloratissima città finlandese, d’estate succede qualcosa di veramente speciale: vengono create delle suggestive sculture di sabbia, costruite attorno a un diverso tema ogni anno, da un team di artisti finlandesi e internazionali. D’inverno, invece, viene edificato un castello di neve per tutta la famiglia, comprensivo di scivoli per i più piccoli.

Le città da non perdere

Come è possibile intuire, lungo i tantissimi km del lago si trovano diverse città e località particolarmente interessanti. Tuttavia, cinque di esse sono davvero speciali, ovvero Imatra, Lappeenranta, Mikkeli, Savonlinna e Varkaus.

Imatra sorge sulle rive del fiume Vuoksi, un emissario che scorre dal Lago Saimaa a Lago Ladoga, e da secoli fa innamorare tutti i suoi visitatori per via di Imatrankoski, quattro straordinarie rapide che compiono un salto di 18 metri. Oggi alimentano persino una colossale centrale elettrica che fornisce energia a Helsinki e a tutta la Finlandia sudorientale.

Accanto ad esse prende vita la prima riserva naturale della Finlandia, Kruunupuisto, dove si possono vedere i segni dell’era glaciale, come ad esempio le marmitte dei giganti. Affascinante in città è anche il castello in stile liberty che da molti è ritenuto l’edificio più bello della Finlandia.

Lappeenranta è una spettacolare città di mezzo: si è sviluppata al confine tra la cultura occidentale e quella orientale. Tra grandi centri commerciali, piccole boutique, caffè e ristoranti di qualità, si fanno spazio parchi enormi e una natura mozzafiato, il tutto a pochi passi dal centro.

La sua fortezza, invece, è la parte più antica della città e per arrivarci bisogna solcare una strada acciottolata su cui si affacciano pregevoli edifici che ospitano musei, gallerie e botteghe degli artigiani locali.

Lappeenranta, Finlandia

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Veduta di Lappeenranta

Voliamo ora a Mikkeli che si rivela la meta più interessante per chi, oltre all’aspetto storico e naturale, cerca anche di saperne di più su quello enogastromomico. Da queste parti, infatti, foreste, campi, laghi e natura incontaminata sono la culla di ottimi e freschi ingredienti trasformati dai ristoranti della città in imperdibili prelibatezze. La regione di Mikkeli, tra le altre cose, ospita numerosi manieri maestosi, tutti impreziositi da eleganti giardini.

Savonlinna è ricca di storia, cultura e incredibili siti naturali e, in più, è davvero suggestiva: il centro della città è in parte costruito sulle delle isole, e per questo colpisce il visitatore anche per i suoi curiosi ponti. Del bellissimo Castello di Olavinlinna ve ne abbiamo già parlato, ma sappiate che proprio accanto ad esso prende vita Wanha Savonlinna, la zona storica dove svettano nei cieli antichi edifici che sono la casa di botteghe artigiane, gallerie d’arte, boutique e caffetterie.

Infine, la città di Varkaus che offre una vasta gamma di eventi e attività adatte a tutte le età.

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Koh Phangan, un luogo molto simile al paradiso

Quando l’autunno è inoltrato e i mesi freddi sono sempre più vicini, in molti cominciano a ripensare all’estate, al caldo, ai bagni al mare e alle giornate passate interamente in infradito. Dal momento che durante questa fase dell’anno nella maggior parte dei Paesi europei tutto ciò è pressoché impossibile, la mente inizia a viaggiare verso mete con climi di tipo tropicale e dove la bella stagione è assicurata.

Luoghi eccezionali e che ci rimettono al mondo, ma soprattutto che per i loro colori e le atmosfere sono simili al paradiso. Uno di questi è Koh Phangan, un’isola della Thailandia dalla bellezza immensa e tutta da scoprire.

Cosa aspettarsi

Probabilmente il nome Koh Phangan risulterà familiare a molti di voi: diverse immagini dell’isola vengono utilizzate per scopi promozionali da tour operator e agenzie di viaggi. In più, qui una volta al mese decine di migliaia di occidentali arrivano da tutto il mondo per bere e ballare sulla spiaggia fino al mattino, perché Koh Phangan è la patria dei famosissimi Full Moon Party, feste che avvengono durante il plenilunio e che richiamano partecipanti e famosi DJ internazionali.

Ma la verità è che Koh Phangan possiede anche un volto decisamente più intimo e autentico. Probabilmente il mare – seppur eccezionale – non è all’altezza di quello di Phi Phi o di Krabi, ma ciò non toglie che qui ci siano più spiagge che in qualsiasi altra destinazione balneare in Thailandia, e che la natura sia assolutamente sorprendente.

Koh Phangan: informazioni utili

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Un angolo di Koh Phangan

Informazioni utili

Koh Phangan è situata a più o meno a 50 chilometri di distanza dalla terraferma. Per la precisione, si trova a 15 da Koh Samui e 35 a sud da Koh Tao. Non c’è un aeroporto e quindi occorre necessariamente arrivarci in traghetto. L’estate è perenne, ma il miglior periodo in cui andare è quello che va da febbraio a settembre, soprattutto per le condizioni del mare. Tra gennaio e marzo, invece, è il momento più adatto per chi vuole evitare a tutti i costi la pioggia.

Quest’isola speciale non è solo un paradiso per via del suo mare e della natura raggiante, ma anche perché ci sono poche strade che spesso rendono il traffico completamente inesistente.

La natura dell’isola

L’isola di Koh Phangan è sicuramente mare e spiagge incredibili, e anche un lembo di terra pregno di foreste incontaminate e montagne. I viaggiatori possono effettuare escursioni, visitare cascate e fare trekking.

Le cascate dell’isola in totale sono sei e sono una più emozionante dell’altra. Tra le più affascinanti ci sono, senza ombra di dubbio, le cascate di Phaeng che sono completamente immerse nella giungla e che regalano un punto panoramico altamente suggestivo.

Molto interessanti sono anche le cascate di Than Sadet che sgorgano tra grossi blocchi di granito che ne delineano il percorso. Magnifici flussi d’acqua che danno anche il nome a un Parco Nazionale, istituito alla fine del 1983, che protegge un’area complessiva di 66 chilometri quadrati.

Le cascate di Koh Phangan

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Una delle cascate di Koh Phangan

Il lato spirituale dell’isola

È strano pensare che nell’isola dove si celebrano i Full Moon Party ci possa essere persino qualcosa di spirituale. E invece è così: Koh Phangan è piena di luoghi dediti alla meditazione e allo yoga, e in cui esistono anche diverse scuole per frequentate corsi tenuti da insegnanti altamente qualificati.

Inoltre, immersi in un paesaggio che mette in totale connessione con la natura, ci sono anche dei bellissimi templi buddhisti da scoprire.

Uno di questi è il Wat Pho, nella zona sud-ovest di Koh Phangan, dove potersi rilassare facendo una tradizionale sauna alle erbe, servizio offerto dai monaci che custodiscono il tempio. Un’attività da non sottovalutare perché, secondo le persone del posto, offre vantaggi eccezionali per la nostra pelle e per ridurre il livello di colesterolo nel sangue.

In sostanza, quindi, a Koh Phangan si può persino andare alle terme e sottoporsi a un tipico massaggio thailandese, utile a rilassare il corpo e la mente.

L’altro tempio che vi consigliamo di visitare è il Wat Phu Khao Noi, il più antico dell’isola. Pregno di statue del Buddha e peculiari decorazioni, è aperto alle visite esclusivamente nel pomeriggio perché di mattina è occupato dai monaci buddisti che svolgono attività religiose.

Le spiagge da non perdere

Non diciamo bugie: se si organizza un viaggio in Thailandia è soprattutto per scoprire le sue spiagge meravigliose, quelle che per la loro bellezza finirebbero direttamente sulle facciate delle cartoline.

Eccezionale, per esempio, è Haad Salad Beach che si fa amare per la sua sabbia bianca e le sue acque cristalline. Lunga circa 600 metri, oltre alla sabbia candida presenta anche del corallo morto che dimostra che è parte di un sistema ecologico che supporta una vicina barriera corallina.

Decisamente grandiosa è Bottle Beach, una delle più belle dell’isola ma anche una delle più scenografiche di tutta la Thailandia. Ci si può arrivare sia via terra che via mare ed accoglie con un’aria tropicale rilassata, fatta di sabbia bianca e fine e soprattutto con poche persone ad affollarla.

L’immagine da cartolina è impreziosita dalla presenza di palme sullo sfondo, dalle scogliere che chiudono la baia sui lati e dalla totale assenza di costruzione in vista.

Voliamo ora a Thong Nai Pan Bay, la più grande delle baie di Koh Phangan, che essendo ben protetta dalle onde offre molto spesso un mare meraviglioso e particolarmente calmo. In questa baia il visitatore potrà rilassarsi in due spiagge: Thong Nai Pan Noi e Thong Nai Pan Yai, entrambe con sabbia bianca e fine.

Chi è in cerca del lato “trasgressivo” dell’isola deve dirigersi verso Haad Rin Nok, il luogo in cui durante le notti di luna piena vengono organizzati i Full Moon Party, una vera e propria discoteca a cielo aperto. Di giorno, tuttavia, anche Haad Rin Nok è uno spot paradisiaco in cui fare un indimenticabile bagno.

Infine, vi consigliamo di fare un salto alla piccola – è lunga circa 70 metri – Thaan Sadet Beach che, nonostante le sue minute dimensioni, fa diventare i sogni realtà. Questa spiaggia, infatti, è splendida, particolarmente selvaggia e piuttosto isolata: la giungla è proprio alle spalle del mare, e la baia è incastonata tra grandi e incredibili rocce.

Le spiagge di Koh Phangan

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Una delle spiagge di Koh Phangan
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Questa caverna è un palazzo sotterraneo di 7 piani

Gli Stati Uniti d’America, terra di meraviglie e sogni, incantano con la loro straordinaria bellezza, dove ogni angolo del territorio nasconde un tesoro unico ed emozionante. Nel cuore di questa immensa terra si trova l’iconica Route 66, simbolo di avventura, libertà e dello spirito pionieristico del popolo americano.

Ma ciò che rende questa strada davvero speciale è l’emozione che si prova nel percorrerla. Durante il tragitto, è possibile visitare alcune delle più affascinanti e celebri attrazioni del Missouri. In particolare, oggi andiamo alla scoperta delle incredibili Meramec Caverns, un vero e proprio tesoro sotterraneo che incanta i visitatori di ogni età.

Queste grotte offrono un viaggio nel sottosuolo, attraverso un universo di formazioni rocciose dal fascino senza eguali. Se cerchi un’esperienza adrenalinica, questa è senza dubbio una meta imperdibile per vivere avventure memorabili, che ti avvolgerà in una bellezza senza tempo.

Meramec Caverns: un viaggio nel cuore della Terra

Le Meramec Caverns sono un sistema intricato di grotte che si estendono per oltre 4,6 miglia nelle bellissime Ozarks, vicino a Stanton, nel Missouri. Queste hanno preso forma grazie all’erosione lenta di imponenti depositi di calcare nel corso di milioni di anni, creando uno spettacolo sotterraneo davvero incredibile.

Le formazioni rocciose di questa struttura si estendono verticalmente, raggiungendo un’altezza impressionante, pari a un imponente edificio di 7 piani.

La particolarità risiede nella scoperta di manufatti precolombiani dei nativi americani presenti all’interno delle caverne, reperti che testimoniano la presenza degli antichi popoli che hanno abitato queste terre molto tempo prima dell’arrivo degli europei.

Le Meramec Caverns sono indubbiamente una delle attrazioni turistiche più popolari del Missouri, che attirano i visitatori di tutto il mondo. Con oltre 150.000 turisti all’anno, sono ampiamente riconosciute come le grotte più visitate dello Stato.

Vantano un’antichissima storia che risale a ben 400 milioni di anni fa, quando venivano utilizzate come rifugio e luogo sicuro. Nel lontano 1722, un minatore francese ebbe l’onore di visitarle per la prima volta e da quel momento iniziò una lunga storia di scoperte affascinanti.

Durante il XVIII secolo, le Meramec Caverns erano utilizzate per estrarre il salnitro, un componente chiave nella produzione della polvere da sparo tanto che, durante la Guerra Civile, l’esercito sfruttò queste grotte per coltivarlo.

Tuttavia, la pianta fu presto scoperta e distrutta dai guerriglieri confederati, tra cui si pensa potesse esserci anche il famoso fuorilegge Jesse James. La leggenda narra che Jesse e suo fratello Frank si sarebbero rifugiati nelle grotte. Anche se le prove storiche sono scarse, questa storia ha alimentato l’attrattiva e il mistero che avvolgono la località.

I tesori sotterranei delle Meramec Caverns

Le visite guidate alle Meramec Caverns, condotte dai ranger esperti, offrono un’esperienza straordinaria per chi desidera esplorare questo tesoro del Missouri.

Le passerelle ben illuminate permettono di ammirare le meraviglie di queste grotte, attraverso gli intricati meandri, scoprendo tutte le informazioni sulla loro storia e geologia.

Imperdibile è la suggestiva “Stanza del Vino“, una delle formazioni rocciose più rare al mondo. Si è formata principalmente in un ambiente acquatico e prende il nome dalle affascinanti decorazioni a botrioidi, che ricordano un grappolo d’uva. Per accedere alla stanza, è necessario salire una scalinata di 58 gradini ma, nonostante la piccola fatica, vale assolutamente la pena visitare questa meravigliosa formazione sotterranea.

Uno dei must-see è l’imponente schermo naturale, chiamato “sipario“, che viene utilizzato per creare uno spettacolo mozzafiato durante il quale i visitatori possono ammirare le grotte illuminate da luci colorate, mentre una colonna sonora avvolge l’ambiente, creando un’atmosfera magica e suggestiva.

Inoltre, il complesso roccioso racchiude una delle stanze più affascinanti, conosciuta come “Hollywood”, spesso utilizzata come location per produzioni cinematografiche di successo, tra cui il film Tom Sawyer e un episodio della celebre serie televisiva Lassie.

Meramec Caverns

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Meramec Caverns, Missouri, Stati Uniti