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Dordrecht, la meta olandese tutta da scoprire

Adagiata alla confluenza dei tre fiumi Merwede, Noord e Hollands Diep, città più antica dei Paesi Bassi (si fregia del titolo di “Città” dal 1120), Dordrecht è dove si respira l’Olanda più autentica, in uno scenario unico dove l’acqua è assoluta protagonista.

Dichiarata Monumento Nazionale Protetto, l’elegante città olandese incastonata sull’omonima isola e solcata da canali che racchiudono svariati porticcioli, grazie alla sua posizione strategica durante il Medioevo divenne un importante centro fluviale commerciale che la arricchì di botteghe e di un patrimonio architettonico che sorprende ancora oggi.

E a ragione: i fiumi rendono l’atmosfera ancora più scenografica con qualsiasi condizione meteo, specchio dei caratteristici palazzi, l’arte e la cultura la fanno da padrone lungo il centro, nei teatri e durante i numerosi festival, mentre le terrazze sull’acqua e il via vai delle imbarcazioni dal molo donano la sensazione di passeggiare lungo un vivace porto di mare.

Dordrecht è una vera sorpresa, una meta da inserire nella lista delle “cose da vedere” durante una vacanza in Olanda che offre ai visitatori un centro storico ben conservato dove lasciarsi incantare da numerose chiese ed edifici di pregio, musei, gallerie d’arte, negozietti d’antiquariato nonché escursioni in barca e una scenografica bellezza del paesaggio.

Non dimentichiamo, poi, i festival, i mercati e le molte attività all’aperto durante il periodo estivo.

Le tappe salienti da ammirare passeggiando per Dordrecht

Uno dei luoghi più frequentati e vivi della città è il molo, Groothoofdspoort, antico punto d’ingresso della città cui si approda arrivando in battello da Rotterdam.

Qui, tra ristoranti e artisti di strada, si viene subito avvolti da un’atmosfera quasi surreale, con i pittoreschi edifici e la luce che si riflettono in acqua.

A sud del molo, ecco l’antica e graziosa strada che costeggia il Wolwevershaven, tra i canali più antichi del centro, dove svettano edifici risalenti al Seicento e riposano al sole pittoresche imbarcazioni a vapore.

Superato il ponte levatoio, si raggiunge il porticciolo NieuweHaven che ospita moderne barche a vela e il Museum 1940-1945 con una vasta collezione di oggetti della Seconda Guerra Mondiale.

Non lontano, ecco poi il Museum Simon Van Gijn, dove conoscere la vita di un aristocratico del Settecento grazie a tappezzerie, mobili e oggetti d’epoca all’interno della casa del rinomato collezionista.

Dopo aver ammirato la seicentesca Beverschaep con l’immagine del castoro e della pecora raffigurati nello stemma araldico sulla porta e il Blauwpoort, seicentesco ingresso commerciale tra i più notevoli per quanto riguarda l’architettura, oltrepassando il Municipio lo sguardo viene catturato dalla chiesa più grande della città, la Grote Kerk, realizzata tra il XIV e il XV secolo, con l’imponente campanile la cui cima si raggiunge salendo 275 gradini per godere di una vista impagabile sulla città.

Da qui, è il momento di immergersi tra i vicoletti per poi sbucare nella Scheffersplein, la piazza principale, dove si staglia la statua del pittore fiammingo Ary Scheffer.

E, a proposito di arte e delle opere dei pittori che hanno immortalato Dordrecht  e il suo territorio, tappa imperdibile è il Dordrecht Museum dove ammirare capolavori olandesi dal XVII a oggi tra cui opere di Albert Cuyp e Jan van Goye.

Ma non soltanto. La suggestiva città olandese è famosa anche per l’Arca di Noè, museo interattivo ospitato all’interno di una gigantesca riproduzione della celeberrima arca biblica di 300 metri dove conoscere meglio la storia di Noè e del Diluvio Universale.

Ancora, in periferia si estende il Parco Nazionale De Biesbosch, zona d’acqua dolce perfetta per gite fuori porta all’insegna di passeggiate lungo i sentieri, i percorsi navigabili e le attività ricreative.

Gli eventi top

Dordrecht è anche una delle città olandesi più ricche di eventi.

Tra gli eventi maggiori che si ripetono ogni anno troviamo il Dordt in Stoom, “Dordrecht a vapore” dall’1 al 3 giugno, il più significativo evento in Europa dedicato ai mezzi a vapore sulla terraferma, l’Open Monumentendagen Dordrecht, la “Giornata dei Monumenti Aperti” dall’8 al 9 settembre con la visita gratuita di circa 60 tra musei e monumenti, il Festival di Bach dal 14 al 23 settembre dove deliziarsi con le opere di Johann Sebastian Bach e, infine, il Mercatino natalizio il 14, 15 e 16 dicembre con il centro storico vestito a festa.

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Una nave sotterranea che racconta la storia del mare

Organizzare un viaggio in Danimarca, in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni, è sempre un’ottima idea. Il Paese scandinavo, infatti, è un concentrato di meraviglie tutte da scoprire. A partire da Odense, la città natale dello scrittore Hans Christian Andersen, passando naturalmente per Copenhagen, la meravigliosa capitale caratterizzata da palazzi reali, da un porto colorato e dal celebre parco divertimenti Tivoli.

È proprio partendo dalla capitale che è possibile andare alla scoperta dei suoi suggestivi dintorni. A poco più di 40 chilometri dalla città, infatti, si può raggiungere Helsingør, la città nella regione di Hovedstaden che ospita il Castello di Kronborg, il Patrimonio Mondiale dell’Unesco dal 2020 che ha fatto da sfondo alla tragedia shakespeariana dell’Amleto, un vero e proprio punto di riferimento per tutte le persone che visitano questa parte del Paese.

Quello che non tutti sanno, però, è che in città esiste un altro luogo incredibile che è indissolubilmente legato alla storia del territorio. Si tratta di un museo, che ha la forma di una nave sotterranea, e che racconta la storia del mare. Curiosi di scoprirlo?

Benvenuti al Danish National Maritime Museum

Correva l’anno 2013 quando, a Helsingør, veniva inaugurato il Danish National Maritime Museum, il museo dedicato alla storia del mare e al suo antico legame con la Danimarca. Realizzato dagli architetti del gruppo BIG, l’edificio è stato ricavato all’interno di vecchie banchine d’approdo, poi prosciugate, e ripensato per evocare gli scenari che appartengono al mondo marino.

Visto da fuori, infatti, il museo sembra una grande nave di vetro sotterrata. L’impatto visivo è davvero straordinario al punto tale che, sin dalla sua inaugurazione, il Danish National Maritime Museum è stato proclamato come uno dei musei più belli e interessanti del mondo sia dalla BBC che dal National Geographic.

Oltre al design esterno, che merita da solo una visita, il museo ospita tutta una serie di locali e gallerie che conservano e valorizzano la storia del mare. All’interno dell’edificio, infatti, sono conservati secoli di storia del commercio marittimo del Paese, raccontati attraverso dipinti, foto, oggetti e fari. Non mancano neanche proiezioni sui muri e, modelli e ricostruzioni che popolano sale e locali ricavati dall’ex bacino di carenaggio.

La storia del mare ospitata da una nave sotterranea

Il museo, che si snoda su una superficie sotterranea di oltre 6.000 metri quadrati, è situato proprio nei pressi del Castello di Kronborg, che è visibile anche in lontananza. Lavorando su un vecchio sito, risalente al secolo scorso, gli architetti sono riusciti a costruire un gioiello di architettura contemporanea che impatta minimamente sull’ambiente.

Le gallerie che ospitano la storia del mare, infatti, sono situate tutte sotto terra e collegate con la superficie da passerelle che permettono ai visitatori di mettersi al centro di un percorso straordinario che attraversa presente e passato.

Molto più di un museo, il Danish National Maritime Museum è una vera e propria esperienza immersiva che tutti gli appassionati del mare dovrebbero vivere e condividere, anche in famiglia. Sono diversi, infatti, i giochi interattivi che coinvolgono grandi e bambini, tra i i quali anche quello che offre la possibilità di navigare, virtualmente, il mare attraversando diverse epoche.

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In questa città puoi incontrare i netturbini samurai. Li conosci?

Non solo di favole della buonanotte e di cartoni della Walt Disney è stata popolata la nostra infanzia, ma anche di anime, opere di animazione di produzione giapponese che ci hanno tenuto compagnia sin da quando eravamo bambini.

La passione nei confronti dei film di animazione, intendiamoci, non è solo prerogativa dei più piccoli, ma al contrario raccoglie ancora oggi il consenso di tantissimi adulti un po’ perché non si smette mai di sognare, un po’ perché le vicende delle serie animate sanno essere davvero appassionanti.

Se siete amanti delle produzioni animate made in Giappone, allora, non potete non organizzare quanto prima un viaggio a Tokyo. Con i suoi numerosi concept store, e i Gomihiroi Samurai che si possono incontrare tra le strade, l’affollata capitale del Giappone si riconferma come la città pop per antonomasia. Ecco tutte le novità che vi attendono.

Bentornati a Tokyo

Organizzare un viaggio a Tokyo è sempre un’ottima idea. La straordinaria e cosmopolita capitale del Giappone, infatti, ospita tutta una serie di attrazioni incredibili da visitare almeno una volta nella vita. Qui il passato e il futuro si fondono dando vita a uno scenario urbano mozzafiato. Da una parte i futuristici grattacieli illuminati dalle luci al neon, dall’altra i templi storici, i musei e il patrimonio naturalistico che si snoda appena al di fuori dal nucleo urbano.

Le cose da fare e da vedere a Tokyo sono tantissime, e passano anche per la cultura e le tradizioni che da sempre appartengono al Paese del Sol levante e che, proprio tra le strade della capitale, trasudano in ogni dove. E se siete appassionati di anime, questo è certo, una volta arrivati in città vi sentirete proprio come i protagonisti delle vostre serie preferite.

Samurai netturbini e concept store dedicati agli anime

Anche una semplice passeggiata in città, nel Paese del Sol levante, può trasformarsi in un’incredibile e suggestiva esperienza. E questo è vero soprattutto a Tokyo, nella città dall’anima pop.

Tra le strade della capitale, infatti, è possibile incontrare dei samurai con tanto di kimono. Si tratta dei Gomihiroi Samurai, gli indomiti difensori della nettezza urbana. I netturbini della città, infatti, hanno abbracciato in tutto e per tutto l’anima pop della capitale, indossando gli abiti dei guerrieri per portare a termine una missione: garantire la pulizia degli spazi pubblici.

Goto Ikki, Keisuke e Kaz Kobayashi, sono i tre samurai della città, quelli che tra balzi e fendenti, che imitano in tutto e per tutto le coreografie di combattimento degli anime, tengono pulita la città. Si tratta di vere e star in città, conosciute anche nel resto del mondo. I loro profili social, infatti, sono raggiunti ogni giorno da migliaia di follower.

Ma non è l’unico aspetto pop che potete toccare con mano una volta giunti in città. Tokyo, infatti, pullula di concept store dedicati agli anime. Se siete appassionati di  opere di animazione di produzione giapponese, allora, non potete perdere la zona di Ikebukuro, una vero e proprio punto di riferimento per le tendenza della cultura pop.

Proprio qui, infatti, esiste Animate Ikebukuro, uno dei più importanti flagship shop, a livello mondiale, dedicato agli anime che ha come obiettivo proprio quello di diffondere e promuovere questa cultura nel Paese, e al di fuori di questo.

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Cascais, il Portogallo dalle spiagge incantevoli

Come tutti sappiamo il Portogallo è bagnato dalle potenti acque dell’Oceano Atlantico, e per questo viene spesso difficile pensare che possano esistere delle spiagge paradisiache e in cui i bambini possano persino fare il bagno. La buona notizia è che il Paese lusitano ne è pieno, ma è ancor più interessante sapere è che a pochi minuti di distanza (in treno) dalla sua magnifica Capitale, Lisbona, prende vita una località dove le spiagge sono davvero incantevoli: Cascais.

Cascais: cosa fare

Cascais, in un tempo ormai molto lontano, era un antico villaggio di pescatori. Oggi, invece, è una rinomata località balneare e anche uno dei più importanti centri turistici nell’area di Lisbona.

Si affaccia sulle infinità dell’Oceano Atlantico e si caratterizza per la presenta di palazzi sontuosi dall’architettura curiosa. Ristoranti alla moda e piazzette che sembrano bomboniere lascino poi  spazio a graziose spiagge che prendono vita tra rocce dorate in cui rilassarsi.

Situata a soli 30 km da Lisbona, un tempo era il ritiro estivo dei reali portoghesi, tanto che ancora oggi è riuscita a mantenere intatto il suo carattere nobile e raffinato.

Cosa vedere a Cascais

Cascais offre un centro storico che possiamo definire un gioiellino. La via principale si chiama Rua da Raita ed è un suggeguirsi di negozietti e bancarelle di vario tipo, tra cui alcuni shop di pregiata biancheria ricamata a mano. Tra le attrazioni da non perdere c’è Largo Luiz de Camoes che di notte di trasforma nel ritrovo dei giovani grazie alla presenza di tanti locali e club esclusivi.

La zona più caratteristica, però, è senza ombra di dubbio Praça 5 de Outubro dove svetta fiero il sontuoso Paços do Conselho (Palazzo del Consiglio), così come tanti altri edifici di pregio.

Gli appassionati di storia e architettura non possono perdersi il Museo Castro Guimaraes situato in una residenza storica dai profili finto-gotici che contemporaneamente vengono impreziositi da elementi portoghesi classici che si mescolano ad archi e motivi decorativi in stile arabeggiante.

A pochi passi da qui ad attirare l’attenzione è la Marina di Cascais dove risposano tantissime barche che sono a loro volta protette dalla Villa di Santa Marta in cui poter ammirare un museo locale, ma anche il poetico e inconfondibile faro di Cascais.

Gli amanti della street art troveranno pane per il loro denti al Barrio da Torre, un quartiere residenziale quasi completamente decorato dalle mani di diversi artisti.

Infine la Boca do Inferno, forse l’attrazione più famosa di tutta Cascais, che si caratterizza per essere una straordinaria voragine che si apre tra le rocce calcaree in modo davvero spettacolare. Il momento perfetto per raggiungerla è quello del tramonto.

Spiagge e mare di Cascais

Camminando lungo l’elegantissimo lungomare di Cascais è possibile raggiungere delle spiagge che tolgono davvero il fiato. La prima che vi consigliamo è Praia da Rainha, un angolo della cittadina così suggestivo che un tempo era persino di proprietà privata della regina Dona Amelia. Questo lembo di sabbia prende vita tra due piccole scogliere rocciose e soprattutto è a due passi dal centro storico.

Davvero deliziosa è anche Praia da Ribeira, anch’essa perfettamente raggiungibile a piedi. Si tratta di un lembo di terra che si affaccia sul vecchio porticciolo e che lascia una maggiore sensazione di respiro in quanto più ampia della spiaggia precedente.

Poi ancora Praia da Santa Marta, una caletta ben più intima e appartata. Chi preferisce le comodità può invece raggiungere (sempre a piedi) la Piscina Oceanica Alberto Romano che, oltre a essere privata, si distingue per avere una parte rocciosa in cui è venuta alla luce una vera e propria piscina.

Infine Praia das Moitas, meno affollata delle altre ma comunque lambita da acque fresche e limpide.

Cascais è una vera e propria perla portoghese in cui dedicarsi alla storia ma anche a del meritato mare.

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Florianòpolis, la città del Brasile che tutti dovrebbero conoscere

Cercate una città dove il moderno si plasma ad opera d’arte con l’antico? Dove ci sono spiagge paradisiache, onde da cavalcare a bordo di tavole da surf, per poi trascorrere la serata immersi nel puro divertimento? Allora la vostra prossima meta deve essere Florianòpolis, una località del Brasile che, secondo noi, tutti dovrebbero conoscere.

Florianòpolis, un po’ di informazioni

Florianópolis è la peculiare Capitale dello Stato di Santa Catarina, parte della mesoregione della Grande Florianópolis e della microregione di Florianópolis. Bagnata dalle potenti acque dell’Oceano Atlantico, è anche soprannominata in maniera affettiva dai suoi abitanti Floripa, e vanta il riconoscimento statistico di Capitale brasiliana con la migliore qualità della vita e indice di sviluppo umano.

Sorge su una spettacolare isola che conta circa cento spiagge, aree verdi che tolgono il fiato, feste e eventi da non perdere, musei pregni storia, fortezze che resistono al passare del tempo e ristoranti in cui gustare pietanze gustose. Florianópolis è una di quelle mete che prima o poi bisogna raggiungere, e ora scopriremo insieme tutto quello che c’è da visitare.

Cosa vedere a Florianòpolis

È vero che Florianòpolis è lambita dall’oceano, ma l’isola su cui sorge è anche puntellata di rilievi montuosi che toccano persino i 532 metri di altezza. Poi ci sono alcune splendide lagune, dune a perdita d’occhio e anche tanti siti turistici che da soli valgono il viaggio.

Il mercato pubblico

Abbiamo deciso di iniziare questa avventura a Florianòpolis entrando subito nel vivo della sua storia e della sua cultura. Per questo non può mancare una tappa presso il suo mercato pubblico. In un passato, ormai piuttosto lontano, da queste parti si vendevano prodotti alimentari, pasti appena sfornati e prodotti della terra tra cui spezie, cannella, vaniglia e cacao, tutte prelibatezze che a quei tempi in Europa non sapevamo quasi cosa fossero.

Florianopolis mercato pubblico

Fonte: iStock

Il mercato pubblico

Nel 1851 venne poi aperto il primo mercato pubblico che, oltre al cibo, al giorno d’oggi offre vestiti, stoviglie, artigianato e molto altro ancora.

Il ponte Hercílio Luz

Come vi abbiamo accennato poco sopra, antico e moderno da queste parti si plasmano in maniera del tutto armoniosa, e per questo non può di certo passare inosservato il favoloso ponte Hercílio Luz, vera e propria icona della città.

E in particolare lo è quando scende il buio, momento della giornata in cui viene illuminato diventando l’attrazione principale di Florianòpolis. Attualmente è chiuso al traffico, ma è comunque conservato e tutelato come Patrimonio Historico Artistico della città e anzi, è persino conosciuto come il ponte sospeso più lungo del Brasile e il secondo più grande in tutto il Sudamerica.

Il centro storico

Senza ombra di dubbio vale la pena visitare anche il centro storico di Florianòpolis che si distingue per essere un insieme di edifici pubblici che a loro volta celano splendidi parchi, piazze e musei. Particolarmente interessante è piazza XV de Novembro, dove si possono visitare delle antiche e raffinate ville.

Il Mirante Manoel de Menezes

Assolutamente degno di nota è il Mirante Manoel de Menezes, uno spettacolare belvedere da dove ammirare la città da una prospettiva più che unica. Si trova trova in cima a una collina e quando il cielo è cristallino regala una favolosa cartolina della laguna sottostante che si estende fino al mare e alle paradisiache spiagge Joaquina e Mole.

Spiaggia Joaquina, Florianopolis, Santa Catarina, Brasile

Fonte: iStock

La Spiaggia Joaquina

Le fortezze di Florianòpolis

Per toccare la storia con mano bisogna dirigersi verso la Fortaleza de Santo Antônio de Ratones che svetta fiera sulla piccola isola di Ratón Grande. Edificata nel XVIII secolo, aveva uno scopo prettamente difensivo. Nel lato nord dell’isola di Florianópolis c’è un’altra struttura che merita una visita, la Fortaleza de São José da Ponta Grossa che si deve però raggiungere attraverso una strada stretta e tortuosa.

Ilha do Campeche

Florianòpolis, nella sua spettacolare Ilha do Campeche, conserva anche un prezioso sito archeologico. Da queste parti, grazie ai lavori e agli studi condotti nel corso del tempo, sono state riscontrate le esistenze di tribù primitive che hanno popolato la zona più di cinquemila anni fa.

Sono numerosissime infatti le iscrizioni rupestri rinvenute. Merita una menziona anche l’isola è il Morro do Norte, una collina in cui fare dei trekking che regalano panorami a dir poco maestosi.

La Cattedrale Metropolitana

La Cattedrale Metropolitana di Florianòpolis è in assoluto la sua prima chiesa che fu fatta edificare nel 1673 da Francisco Dias Velho Monteiro. Inizialmente era una minuta cappella di pietra calcarea e con un unico altare maggiore, mentre oggi è un maestoso e imponente edificio che difficilmente lascia indifferenti.

I musei

La storia di questa città è ricca di importanti eventi e affonda le sue radici in tempi molto lontani. Per questo motivo è costellata di diversi musei che vale la pena scoprire. Un esempio sono il Santa Catarina Art Museum (MASC), l’istituzione ufficiale per le belle arti, e il Museo di storia di Santa Catarina (MHSC).

Poi ancora l’Eco-Museo di Ribeirão da Ilha, che conserva le basi della cultura delle Azzorre che è il tratto culturale dominante poiché è stato importato dagli immigrati delle isole portoghesi nel XVIII, e il Museo degli Uomini Sambaqui.

Parco statale di Serra do Tabuleiro

Chi ama la natura nella parte sud di Florianópolis non deve perdersi il Parco statale di Serra do Tabuleiro, luogo spettacolare in cui scoprire montagne, fiumi e cascate. La zona più indicata per coloro che amano camminare, fare escursioni e godersi la natura a 360°.

Florianòpolis brasile

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Veduta di Florianòpolis

Il mare e la vita notturna

Il turismo da queste parti è cresciuto in modo significativo negli ultimi 10 anni e il merito è senza ombra di dubbio anche delle magnifiche spiagge e della vivace vita notturna. La spiagge, alcune balneabili e altre no, sono circa un centinaio e in grado di accontentare qualsiasi esigenza: ci sono quelle super attrezzate, come quelle squisitamente selvagge.

Chi ama il surf, per esempio, non deve perdersi Praia Mole e Praia Brava, mentre chi è a caccia di pura vegetazione deve dirigersi verso Praia Moçambique, situata in una riserva naturale. Ma soddisfazioni si possono avere anche in pieno centro cittadino: qua sorge la spettacolare Lagoa da Conceição, particolarmente gettonata dagli amanti degli sport acquatici come windsurf, vela, kitesurf.

Ed è proprio qui, che la sera, ha inizio la movida: ci sono innumerevoli bar, ristoranti e locali, così come concerti e feste da non perdere. Ma del resto parliamo di una città che, qualche anno fa, è stata dichiarata “Destinazione per feste dell’anno” dal prestigioso The New York Times.

Insomma, che ne dite? Vale la pena o no fare un salto a Florianòpolis?

Florianòpolis brasile cosa fare

Fonte: iStock

Florianòpolis, tra spiagge e montagne
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Pornic, viaggio in Francia tra relax e natura

Da sempre rinomata per la sua eccezionale bellezza, Pornic vanta una reputazione consolidata come destinazione turistica. Gioiello della Costa di Giada, nella Loira Atlantica, questa popolare località balneare è nota per il suo pittoresco porto di pescatori, il castello medievale e le acque spazzate dal vento che brillano di turchese alla luce del sole. Qui troverete atmosfere medievali, avventure all’aperto e spiagge incantevoli. Il tutto a circa un’ora da Nantes.

Pornic, gioiello della Loira Atlantica

Pornic è quel tipo di luogo che vi fa prendere la macchina fotografica a ogni passo. Passeggiate lungo l’antico porto dei pescatori durante l’alta marea per godere di panorami memorabili, oppure al tramonto per incantarvi davanti al sole mentre scivola nell’acqua. Caffè e ristoranti costeggiano il molo e offrono splendide viste dalle loro terrazze.

Girando la cittadina a piedi ci si imbatte nei vicoli acciottolati e negli edifici medievali del centro storico, per poi incontrare le ville degli anni ’30 che punteggiano la costa. In estate, è possibile salire a bordo del Petit Train, il trenino turistico che consente di ammirare la cittadina da un punto di vista inedito.

Un tour a piedi del porto non è completo senza una visita al Castello di Pornic, arroccato su un promontorio roccioso sulla sponda nord. Costruito originariamente nel X secolo e appartenuto a Gilles de Rais (il famigerato Barbablù), il maniero è stato ampiamente ricostruito e rinnovato nel XIX secolo ed è oggi un monumento storico imperdibile, che affascina con il suo aspetto medievale. Seguite la passerella intorno al castello per ammirare una splendida veduta del porto, oppure addentratevi nei giardini per dare un’occhiata più da vicino alle torrette, alle torri e ai bastioni. La proprietà è privata ma aperta al pubblico, e le visite guidate possono essere prenotate presso l’Ufficio del Turismo o gli stessi proprietari.

Con il suo prestigioso passato e il suo patrimonio, Pornic sta vivendo un innegabile sviluppo, senza perdere di vista la sua ricchezza ambientale. Oramai, il turismo non è più meramente estivo. Con strutture aperte tutto l’anno, tra cui un centro di talassoterapia, un casinò, un campo da golf, complessi alberghieri e una gamma completa di servizi per i privati e le imprese locali, Pornic accoglie i visitatori in tutte le stagioni.

Le spiagge di Pornic e della Costa di Giada

Più di 10 km di costa e almeno una dozzina di spiagge di sabbia dorata fiancheggiano la città di Pornic, dalla selvaggia Plage de l’Etang, la sua sabbia color arancio e tante insenature mozzafiato, alla popolare Plage de la Source, dove un tempo si trovava l’ex Casinò di Gourmalon, e sulla quale oggi si affacciano tre ristoranti e il centro di talassoterapia.

Se desiderate esplorare anche i lidi nei dintorni, la Bandiera Blu (ottenuta secondo criteri internazionali) sventola su quasi tutti i litorali della Costa di Giada, un vero paradiso per gli amanti del mare e dei paesaggi mozzafiato. Potete ad esemoio praticare sport acquatici alla vasta spiaggia di Tharon, nel comune di Saint Michel-Chef-Chef, fare il bagno a La Plaine Sur Mer oppure optare per l’unico lago marino della Loira Atlantica, quello di Plan d’eau a La Bernerie-en-Retz.

Escursioni mozzafiato a piedi o in bicicletta

Pornic è anche un piccolo paradiso per gli amanti delle escursioni, con circa 45 chilometri di sentieri costieri, da esplorare sia a nord che a sud della cittadina francese. Potrete ammirare le tradizionali pêcheries in legno (capanne da pesca su palafitte), mentre seguite gli itinerari tortuosi fino ai belvedere sulla scogliera, poi raggiungere le insenature sabbiose per remare tra le onde.

Se preferite esplorare Pornic in bicicletta, sarete accontentati dalla famosa Vélodyssée, la ciclovia segnalata più lunga di Francia. Si estendende per oltre 1200 km tra Roscoff in Bretagna e Hendaye lungo la Costa Basca, costeggiando il litorale atlantico. Noleggiate una bicicletta ed esplorate i tratti panoramici da Pornic a Saint Brévin o Les Moutiers en Retz. Sarete conquistati da ogni scorcio.

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Le 10 cose da vedere assolutamente a Dubai

Se per il tuo prossimo viaggio hai voglia di qualcosa di insolito e stravagante, e che sia totalmente diverso da tutto ciò che hai visto finora, prepara la valigia e parti subito per Dubai. Tra le città più in voga del momento per gli scenari tecnologici e il design glamour, è da molti definita la città dove tutto è possibile.

Se ancora non conosci i posti da visitare a Dubai sappi che qui la parola d’ordine è “esagerare”, non a caso troverai alcuni luoghi che hanno scalato velocemente la classifica del Guinness dei Primati: centri commerciali grandi quasi come città, alberghi a 7 stelle, yacht smisuratamente lussuosi e molto altro. A Dubai anche la cultura e la tradizione hanno il proprio spazio negli angoli della città vecchia, da una parte all’altra del Khor Dubai, il torrente. Ecco 10 posti da visitare a Dubai in 5 giorni, per preparare in anticipo il tuo itinerario di viaggio e non perderti nulla di questa vacanza.

Downtown Dubai: il Burj Khalifa, il Dubai Mall e la Dubai Fountain

Se sei appena atterrato a Dubai ti consiglio di iniziare la visita della città dal quartiere Downtown, che si trova a circa 15 km dall’aeroporto internazionale. Sarai nella parte più moderna della città, dove si trovano alcune tra le principali attrazioni. Preparati per una vera e propria carrellata di eccessi!

Iniziamo dal Burj Khalifa, un grattacielo di oltre 800 metri dall’accattivante architettura ingegneristica a punta. Il Burj Khalifa è ad oggi il grattacielo più alto del mondo, e offre la possibilità di bere un cocktail o cenare davanti allo skyline della città. Acquistando un biglietto potrai salire At The Top, sulle terrazze situate al 124° e al 125° piano, e goderti il panorama della città dal punto di osservazione più alto del mondo.

Accanto al Burj Khalifa è situato il Dubai Mall, il centro commerciale più grande per numero di negozi e con il più alto numero di visitatori al mondo. Il motivo è presto detto: oltre ai lussuosi negozi per lo shopping è l’unico centro commerciale con al proprio interno un parco acquatico e uno zoo, visitabili con l’acquisto di un biglietto, e una vera e propria pista da sci ! Hai mai visto niente di simile?

Sempre nella stessa area, tra il Burj Khalifa e il Dubai Mall, troverai la Dubai Fountain, una gigantesca fontana coreografica che si muove a ritmo delle musiche pop di Michael Jackson e Adele o di quelle più arabeggianti dei cantanti del luogo, alternando dolci movimenti a scrosci d’acqua impetuosi che raggiungono un’altezza di quasi 200 metri. Lo spettacolo inizia circa ogni 30 minuti proprio sul Burj Lake, è gratuito e molto suggestivo.

Se vuoi proseguire la serata anche a giornata finita i locali sui boulevard di Downtown Dubai offrono tante possibilità di divertimento fino a tarda notte, colorando le serate di una città che non dorme mai.

Dubai Marina: un angolo dorato sul Golfo Persico

Dubai Marina è conosciuta in tutto il mondo per l’eleganza dei lussuosi grattacieli che si affacciano sulle sabbie dorate del Golfo Persico, ed è tra le zone più turistiche della città. È una ricca zona sia residenziale che balneare con un’ampia spiaggia, The Beach, dotata di ogni comfort, due lunghe promenade da percorrere a piedi, facendo jogging o su due ruote, e il porto turistico più grande del mondo. Qui è possibile godersi una splendida giornata di relax tra gli hotel di lusso, gli sport acquatici e i numerosi ristoranti.

Questa zona è di recentissima costruzione: nasce infatti negli anni 2000, per offrire un angolo esotico all’interno del moderno paesaggio urbano della città. Vedere Dubai Marina con i “piedi per terra” non è l’unica possibilità. Se preferisci un’esperienza più avventurosa puoi addirittura vederla dall’alto su una teleferica, volando alla velocità di 80 km/h per più di un km! Tra i posti da visitare a Dubai in 5 giorni, Dubai Marina non può mancare sul tuo itinerario!

La vela di Dubai: il Burj Al Arab Hotel

Si tratta dello sfarzoso edifico dalla pancia gonfia alto 300 metri, chiamato appunto “la vela”, che trionfa su un isolotto tutto suo sul Golfo Persico.  Difficile non notarlo: è lui la star di Dubai, il simbolo iconico della città.

Dagli anni ’70 ad oggi grazie alle sue risorse petrolifere Dubai ha iniziato a prosperare economicamente, incrementando la popolazione urbana e progettando attrazioni che potessero attirare il maggior numeri di turisti possibile. Il turismo di lusso rappresenta una delle principali fonti di accrescimento economico, e il Burj Al Arab Hotel ne è una rappresentazione più che evidente.

Venne inaugurato nel 1999 come l’hotel dei VIP, proprio perché inimitabile per le suite di lusso dai prezzi stellari con affacci mozzafiato sul Golfo. I prezzi delle camere sono infatti poco accessibili, e variano da un minimo di 1000 euro a notte in su, ma fortunatamente soggiornarci non è l’unico modo per visitarlo. Puoi accedere all’edificio anche solo per goderti un aperitivo nei ristoranti a disposizione, o partecipare a un tour guidato alla scoperta delle suite più famose del mondo.

Tecnologia e innovazione nel Museo del Futuro

Se vuoi sapere come sarà il futuro tra 50 anni prenota una visita nel Museum of the Future di Dubai. Qui potrai scoprire come le innovazioni hi-tech e l’intelligenza artificiale potrebbero migliorare le qualità delle nostre vite in un futuro più che prossimo. Grazie anche alla particolarissima forma “a toro” costruita in acciaio e vetro e ricoperta di scritte arabe, secondo il National Geographic questo museo si è guadagnato un posto tra i 14 musei più belli del mondo.

I visitatori potranno immergersi nelle diverse aree tematiche a disposizione. Alcune sono dedicate alla natura, altre ancora alla scienza, al benessere e alla spiritualità, ed è possibile partecipare alle esperienze immersive attraverso una tecnologia all’avanguardia. È senza dubbio un luogo fuori dal comune, proprio nella città dove il futuro sembra fondersi con il presente.

La città vecchia: Bur Dubai, Deira e il suq

Dubai oggi è una modernissima metropoli dotata di tutti i mezzi di trasporto necessari. Pulizia, velocità e ricchezza sono all’ordine del giorno, ma non tutto è sempre stato così, e la città ha volti diversi. Per vederne il volto più tradizionale e umano tra i posti da visitare a Dubai c’è anche la città vecchia, dove troviamo le radici di un luogo che un tempo era un antico villaggio di pescatori e di gente umile. Qui il contrasto con la Downtown si fa davvero notevole, due volti della stessa città che convivono a pochi km di distanza.

Bur Dubai è il quartiere storico della città che si affaccia sul lato occidentale del Creek, il braccio di mare che attraversa Dubai. Anche qui ci sono numerosi appartamenti e zone residenziali, ma anche negozi, moschee e strade piene di vita. Qui troverai anche uno dei caratteristici suq, i mercatini locali pieni di spezie e tessuti dove potersi immergere nella cultura locale e assaggiare i sapori arabi. Approfittare di un tour guidato del suk è l’esperienza migliore per vivere a 360 gradi l’atmosfera della città.

Dall’altra parte del Creek troviamo invece Deira, un’altra zona storica e culturale della città raggiungibile con la metro cittadina, piena di musei, spiagge e luoghi per lo shopping. Anche qui numerosi suq tradizionali che offrono la vendita di verdure, carne e pesce caratterizzano la zona e sono una meta fondamentale per entrare nel vero clima della città.

 Cosa vedere a Dubai: ultima tappa, il deserto

I posti da visitare a Dubai non sono ancora finiti. Manca l’ultima tappa, forse la più suggestiva: si tratta del deserto di Rub-al-Khali, uno dei paesaggi naturali più affascinanti degli Emirati Arabi Uniti. Si trova a meno di un’ora di auto dalla città, ed è racchiuso in un’area di 225 chilometri quadrati. Dall’alba al tramonto è possibile organizzarsi con diversi tour guidati alla scoperta di questo meraviglioso luogo pieno di magia, e perdersi nel mare di sabbia e dune che cambiano forma a seconda del vento.

L’unica raccomandazione è quella di coprirsi il capo e la pelle con indumenti leggeri di lino e cotone, per affrontare al meglio le alte temperature. Di attività nel deserto ce ne sono per tutti i gusti: tour in mongolfiera, in quad o sul cammello, sandboarding e grigliate tra falchi e spettacoli di danza. Anche dopo il tramonto con un tour organizzato è possibile rilassarsi sotto le stelle e gustare una buona cena in compagnia.

Ecco le 10 tappe fondamentali per arrivare preparati alla scoperta di questo affascinante spazio negli EAU. È un luogo tutto da esplorare, in cui si alternano un’avanzata tecnologia, una spropositata ricchezza e il fascino di una cultura senza tempo. Nonostante le apparenze, Dubai non è un luogo dove la disponibilità economica fa sempre la differenza; le attrazioni turistiche sono alla portata di tutti, così come gli alberghi, che spaziano da prezzi economici a quelli più costosi. Se ancora non hai deciso cosa fare a Dubai una cosa è certa: non ci sarà spazio per la noia!

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Alla scoperta di una meravigliosa città europea con vista sull’oceano

Una città perfetta per passeggiare e divertirsi, animata giorno e notte, con vista sull’oceano e spiagge in pieno centro? Esiste ed è La Coruña, suggestiva località portuale della Galizia, nella Spagna nord-occidentale.

È una meta adatta a tutti, non ancora inflazionata dal turismo internazionale, dove crogiolarsi al sole, sperimentare il buon vivere caro agli abitanti, scoprire attrazioni uniche e assaporare la deliziosa cucina.

Ricchissima di chiese, musei, animazione, ristoranti ed eventi, antica eppure moderna e vivace, La Coruña sa davvero farsi ricordare.

Le tappe da non perdere a La Coruña

Dal centro storico al lungomare, i punti di interesse che offre la città galiziana sono innumerevoli, sufficienti per trascorrere un intenso weekend o anche di più.

Nel cuore de La Coruña, ecco Piazza dell’Obelisco dove immergersi nella vivacità della vita locale passeggiando lungo le vie per tradizione più legate al commercio, Rego de Auga e calles Real, che convergono nella suggestiva Piazza di Maria Pita, intitolata all’eroina che nel 1589 capeggiò la rivolta contro gli inglesi intenzionati a conquistare la città.

Principale piazza nonché gettonato luogo di ritrovo, si presenta con un aspetto signorile, fiancheggiata da eleganti palazzi tra cui spicca la Casa Consistorial (il Municipio) in stile modernista.

Da qui, si apre la città più antica dove fare un tuffo nella storia visitando la romanica Chiesa di Santiago del XII secolo, l’altrettanto affascinante e romantica Piazza di Azcárraga, ombreggiata da platani millenari, la Collegiata di Santa Maria del Campo di stile tardo-romanico, con all’interno il Museo di Arte Sacra custode di opere dal XII al XV secolo, e la Piazza e il Convento di Santa Barbara, che si fregiano del titolo di “Insieme Storico Artistico”.

Ma siamo appena all’inizio.

Vale la pena ricordare il Giardino di San Carlos, “Insieme Storico Artistico”, dove i muri della fortezza del 1843 ospitano la sede dell’Archivio del Reino de Galicia, la Chiesa delle Cappuccine con facciata in stile barocco compostelano, le chiese barocche di San Jorge e San Nicolás, il Convento di Santo Domingo dalla facciata settecentesca, la Casa-Museo Emilia Pardo Bazán, nobile dimora della scrittrice galiziana dell’Ottocento, la Casa-Museo Picasso dove il noto pittore visse dai 9 ai 13 anni e il quartiere dei Cantones, impreziosito da edifici con magnifiche vetrate in stile modernista.

Non dimentichiamo, inoltre, che per molti abitanti la città è il suo lungomare: il Paseo Marítimo è una bellissima via pedonale e ciclabile di 13 chilometri da percorrere al proprio ritmo che, dal porto, raggiunge le favolose spiagge e segue le curve della tortuosa costa della Galizia donando vedute indimenticabili sull’oceano, cuore pulsante di La Coruña.

Fiori all’occhiello qui sono il Castello di San Antón, sede del Museo Archeologico Provinciale, la Torre d’Ercole, faro alto 59 metri costruito dai Romani e tuttora funzionante, visitabile all’interno per una vista impagabile sulla città e sull’oceano, il Parco delle Sculture, museo a cielo aperto che ospita le opere di 18 artisti della regione, e l’Aquarium Finisterre, tra gli acquari più importanti di Spagna con sale espositive interattive legate al mare.

Per un’immagine da cartolina, ecco poi l’Avenida de la Marina, con le caratteristiche case con gallerie bianche con vetrate del XIX secolo che hanno valso a La Coruña il nome di “Città di Cristallo”.

Le spiagge ai piedi della città

La Coruña è anche sinonimo di incantevoli spiagge lambite dall’oceano, un autentico sogno balneare.

La più nota è Praia de Riazor, graziosa spiaggia di città comodamente raggiungibile dal centro storico percorrendo il lungomare: qui, lo sguardo rimane incantato dalle acque blu, dalla penisola del centro città e dallo skyline dei moderni edifici.

A est, si staglia invece per 600 metri la sabbiosa Praia de Orzán mentre più solitaria è Praia das Lapas, inserita in una baia remota tra l’Acquarium e la Torre d’Ercole.

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Tra mare e rocce, un paradiso italiano: la Grotta di Nettuno

È una meraviglia del creato, un paradiso terrestre fiore all’occhiello della città di Alghero e di tutto il Mediterraneo: la Grotta di Nettuno, “ricamata” dalla natura, rifugio da sempre del dio del mare, è un luogo da ammirare con i propri occhi almeno una volta nella vita.

Tra le falesie a strapiombo sul blu del promontorio di Capo Caccia, a 24 chilometri dalla città, la Grotta risale a ben 2 milioni di anni fa e si presenta come una delle cavità marine più grandi d’Italia, disegnata da incredibili formazioni carsiche, una candida spiaggia e un maestoso lago sotterraneo, con uno sviluppo orizzontale di quattro chilometri allo stesso livello del mare.

Scoperta probabilmente da un pescatore algherese alla fine del Settecento, è oggi un gioiello che attrae, ogni anno, più di 150.000 visitatori provenienti da tutto il mondo (e non è difficile immaginare il perché).

Tutto il fascino dello splendido itinerario turistico

L’entusiasmante itinerario turistico al cospetto della magnifica Grotta di Nettuno è di circa un chilometro percorrendo il sentiero appositamente ricavato lungo il costone laterale.

Dall’ingresso, drappeggiato da stalattiti e stalagmiti, la prima tappa mozzafiato è il Lago La Marmora, trasparente lago salato annoverato tra i più grandi d’Europa, con la bellissima spiaggia sabbiosa, un tempo ricoperta da piccoli ciottoli e, per questo, chiamata “Spiaggia dei Ciottolini”.

Al centro, svetta l’Acquasantiera, monumentale stalagmite di due metri nata dallo stillicidio eterno come la Grotta: sulla sua sommità, ecco alcune piccole vaschette dove si raccoglie l’acqua dolce, preziosa fonte per gli uccelli che nidificano nell’area marina protetta di Capo Caccia – Isola Piana nel cuore del Parco di Porto Conte.

Percorrendo una leggera discesa, si raggiunge la “Sala delle Rovine“, ornata da imponenti stalattiti, e subito dopo la “Sala della Reggia” dove è impossibile non rimanere estasiati: uno spettacolo magico, reso ancora più emozionante dalle cristalline acque del lago che fanno da specchio a colossali colonne che si ergono fino al soffitto per nove metri, quasi lo sorreggessero.

Tra intarsi, lavori a traforo, mosaici e un lusso armonico e simmetrico, si erge un’immensa colonna di 18 metri mentre, sul fondo del lago, tra festoni calcitici e grandi colate, spicca la forma stalagmitica “Albero di Natale”.

Proseguendo, si incontra la Sala Smith con la colonna più imponente della Grotta, il Grande Organo, le cui colate assomigliano, appunto, alle canne di un organo, e poi la Cupola, formazione dalle pareti lisce unite al soffitto con una colonna che ricorda la cupola di una Cattedrale.

Dopo averne ammirato la maestosità, è il momento della Sala delle Trine e dei Merletti, adornata da frange, merletti, delicati intarsi e, infine, della Tribuna della Musica, balcone dalla vista panoramica unica dall’alto sulla Grotta di Nettuno.

Come raggiungere la Grotta di Nettuno

Tappa imperdibile durante un soggiorno ad Alghero, la Grotta di Nettuno è raggiungibile con due itinerari, uno via terra e uno via mare.

Via terra, sono circa trenta minuti di auto da Alghero seguendo la SS127bis e poi la Strada Provinciale 55 per arrivare al punto più estremo del promontorio di Capo Caccia dove si trova l’ingresso alla Escala del Cabirol (Scala del Capriolo) con i suoi 654 scalini ricavati nella roccia.

È possibile anche servirsi dei mezzi pubblici con un autobus extraurbano giornaliero che parte dal terminal principale di via Catalogna ad Alghero (durata del viaggio 50 minuti).

Via mare, le imbarcazioni partono ogni giorno dal molo di Cala Dragunara a Porto Conte o dal porto turistico di Alghero con un viaggio di 40 minuti che consente di ammirare la costa, i promontori rocciosi di Punta Giglio e Capo Galera, e la magnifica Riviera del Corallo tra la natura selvaggia e incontaminata.

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Tuvalu, il paradiso terrestre che rischia di scomparire

Uno dei Paesi più affascinanti del mondo è anche uno dei meno visitati e la maggior parte di noi potrebbe non riuscire mai ad ammirarlo prima che scompaia.

Si tratta di Tuvalu, Stato insulare dell’Oceano Pacifico centro-occidentale, a metà strada tra l’Australia e le Hawaii, al di sopra di una barriera corallina a forma di anello che abbraccia una laguna, con isolette lungo il bordo: un’oasi straordinaria che, tuttavia, sta rischiando di svanire dalla faccia della Terra a causa dell’innalzamento del livello dei mari.

Tuvalu, il paradiso terrestre che non ci sarà

È sicuramente un viaggio da “una volta”, prima che sia troppo tardi, quello che porta all’arcipelago delle Tuvalu (in passato Isole Ellice), le nove isole che comprendono sei piccoli atolli poco abitati e tre isole coralline con spiagge ornate da palme: con una superficie di appena 26 chilometri quadrati, è la quarta nazione più piccola al mondo.

Ma non soltanto: per via dell’erosione del territorio provocata dal cambiamento climatico, è anche il secondo Paese meno popolato poiché molti abitanti hanno dovuto trasferirsi altrove.

Un autentico paradiso terrestre che, quindi, sembra destinato a scomparire. La sua conformazione di atollo corallino con un’altezza massima di appena 4 metri sul livello del mare lo sta mettendo in serio pericolo: l’aumento del livello del mare, infatti, è oggi stimato di 1-2 millimetri l’anno.

Se tale ritmo venisse confermato, Tuvalu potrebbe essere sommerso entro 50-100 anni: il governo, per provare a strappare la terra al mare, ha varato un progetto di sviluppo sostenibile per ridurre la dipendenza dal petrolio e lanciato appelli alle nazioni industrializzate affinché diminuiscano le emissioni di gas serra.

Tuttavia, se il peggio dovesse accadere, è pronto un piano di evacuazione per trasferire i residenti in Nuova Zelanda e nelle isole vicine, previ accordi con i rispettivi governi.

Una distesa di colori e di bellezza

Gli atolli di Funafuti, Nui, Nanumea, Nukulaelae, Nukufetau e le isole di Nanumanga, Niutao, Vaitupu e Niulakita appaiono come una distesa mozzafiato di colori che spaziano dal verde intenso al turchese, abbracciate dalla barriera corallina e da una moltitudine di piccole isolette che sembrano navigare nell’oceano.

L’isola principale dell’atollo di Funafuti è Fongafele, capitale dell’arcipelago, su cui si trova l’aeroporto internazionale dove atterrano i voli provenienti dalle Isole Fiji, unico modo per arrivare a Tuvalu.

Nelle vicinanze, cattura lo sguardo uno splendido e caratteristico “maneapa“, il luogo di ritrovo degli abitanti spesso utilizzato per riunioni della comunità, giochi, spettacoli di danza e canto.

Di sicuro interesse anche il Library and National Archive che ospita una raccolta di volumi su Tuvalu nonché una notevole collezione di giornali, riviste e libri dedicati al Pacifico, e il Philatelic con gli ambiti e rari francobolli dell’arcipelago, apprezzati in tutto il mondo per i loro colori e grafiche.

La bellezza dell’isola maggiore si regala anche alla Laguna di Funafuti, dai colori accesi e acque limpidissime.

E non è tutto: la fragile meraviglia di Tuvalu si concentra nella Funafuti Conservation Area, riserva naturale protetta di appena 33 metri quadri raggiungibile solamente in barca rivolgendosi al Funafuti Town Council.

L’incantevole territorio è distribuito lungo cinque isolette disabitate dove è vietato praticare la caccia, la pesca e raccogliere piante o fiori.

Plasmate da boschi di palme, sabbia d’argento e mare turchese, sono l’habitat privilegiato per numerose specie di uccelli, paradiso per il birdwatching, mentre la barriera corallina è punteggiata da una miriade di pesci coloratissimi, ideale per lo snorkeling.

Ancora, da non perdere un’escursione sull’isoletta di Funafala, perfetta per immergersi nella vita gioviale dei tulaviani e assaporare la loro ospitalità, e all’isola di Tepuka dalle spiagge abbaglianti su cui rilassarsi al sole.