Se è un feed di Instagram che volete popolare con foto curiose e bizzarre, oppure siete soltanto alla ricerca di instantanee di viaggio indelebili da custodire nella vostra gallery, allora sarete felici di sapere che non dovrete allontanarvi poi molto per raggiungere questa missione. Del resto è risaputo che il Belpaese è pieno di meraviglie e di scorci da scoprire e da fotografare.
Eppure esiste un luogo, all’ombra degli edifici di una delle città più belle e dinamiche del nostro Paese, che per forme e architetture non ha niente a che fare con tutto ciò che abbiamo visto e conosciuto dell’Italia fino a questo momento. Non si tratta di case colorate addossate l’un l’altra come quelle che vediamo nei borghi, né di palazzi che suggestivamente si affacciano nei canali o sulle scogliere. Ma di abitazioni che non appartengono sicuramente ai canoni tradizionali della nostra architettura.
Sì perché a Milano, in un tranquillo quartiere a nord della città, è possibile imbattersi negli igloo. E non si tratta di installazioni artistiche né di glamping temporanei, ma di un curioso, bizzarro e originale complesso residenziale che ancora oggi è possibile ammirare.
La storia degli igloo di Milano
Per raggiungere quegli igloo fatti di cemento e mattoni, e ben piantati a terra su prati e aiuole ordinate, dobbiamo recarci a Milano, nella capitale della moda e del design, nella città dei ristoranti e delle esclusive vie dello shopping. È la zona nord del capoluogo lombardo che dobbiamo raggiungere se vogliamo avvistare quelli che sono gli igloo della città, quella del quartiere Maggiolina, nelle immediate vicinanze del Villaggio dei Giornalisti.
È qui che tra villette a schiera e palazzine in stile liberty, lontano dalle attrazioni più iconiche e popolate della città, compaiono loro, case bizzarre e affascinanti che catturano immediatamente l’attenzione. Si tratta di otto igloo costruiti negli anni immediatamente successivi al dopoguerra pensati per ospitare le famiglie che avevano perso le loro case a causa dei bombardamenti.
L’ispirazione del progetto, curato dall’ingegnere Mario Cavallè, trova le sue origini negli Stati Uniti e nella tendenza di progettare abitazioni dalla forma circolare diffusasi in quel periodo. Così sono nate le case a igloo, piccole abitazioni di circa 50 metri quadrati sviluppate su due livelli.
Ma non erano le uniche abitazioni strane del quartiere. Del progetto, infatti, facevano parte anche due case a forma di fungo che però sono state demolite un ventennio dopo.
Dentro il quartiere Magigiolina
Situate all’interno del pittoresco quartiere Maggiolina, le case a forma di igloo sono un vero e proprio unicum nel nostro Paese che meritano sicuramente una visita.
Se siete in viaggio a Milano, concedetevi una passeggiata in questo elegante quartiere residenziale, contraddistinto da aree verdeggianti e da eleganti ville in stile Art Noveau, per scoprire quelle piccole case con cupola realizzate sul finire degli anni ’40. Impossibile non notarle.
Gli igloo di Milano si trovano su via Lepanto e sono facilmente visibili dalla strada, anche se alcuni sono parzialmente celati dalla lussureggiante vegetazionie Qui, dove il tempo sembra essersi fermato, è possibile addentrarsi in quello che è il progetto residenziale più particolare del nostro Paese e che è sopravvissuto fino ai giorni nostri.