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C’è un edificio che appare e scompare nel deserto: è magia

Le nostre avventure ci hanno insegnato che i miraggi sono reali. Che quelle oasi nel deserto, che per forme, lineamenti e colori sembrano uscite da una fiaba, esistono e valgono da sole un intero viaggio. Piccoli paradisi terrestri che sono creati da Madre Natura e che ci ricordano, grazie alla loro presenza, che il mondo che abitiamo è un posto meraviglioso.

Eppure non tutti i miraggi sono naturali, non lo è quello di AlUla che è stato plasmato dall’uomo, ma che regala una delle visioni più strabilianti e suggestive del mondo intero. Molto più di un semplice edificio, Maraya – questo il suo nome – è una struttura che appare e scompare nel deserto Saudita, che si fonde con la sabbia, con il cielo terso e con il paesaggio circostante e che permette di vivere un’esperienza visiva che non conosce eguali.

Il miraggio nel deserto di AlUla

Il nostro viaggio di oggi ci porta alla scoperta di un territorio unico al mondo, un patrimonio umano e naturale dove il passato straordinario e i misteri primordiali dell’uomo si fondono e si confondono in un paesaggio mozzafiato e unico. Ci troviamo ad Alula, un museo a cielo aperto dove sono conservate, preservate e valorizzate tombe antiche, monumenti e dimore storiche, capolavori naturali e artificiali che raccontano oltre 200.000 anni di storia umana. Un regno delle meraviglie, che si snoda tra il deserto dell’Arabia Saudita, e che non smette mai di stupire.

Non lo fa perché qui è possibile entrare in contatto con la storia, con le tradizioni e con le usanze che vengono protette e tramandate dalle comunità locali, perché giungendo qui ci si può immergere in un paesaggio unico e uguale a nessun altro mentre si osservano tramonti infuocati e cieli popolati di stelle.

Alula incanta, lo fa con le sue meraviglie naturali e non solo. Nel deserto, infatti, è stata creata un’opera davvero straordinaria che rende reale e tangibili i miraggi, un edificio che durante la giornata si confonde tra la sabbia fino a svanire, per poi riapparire.

Maraya Concert Hall

Fonte: iStock/xavierarnau

Maraya Concert Hall

L’edificio che scompare tra la sabbia

Il suo nome è Maraya e in lingua araba vuol dire specchio, e in effetti quel grande e gigantesco cubo ben visibile durante determinate ore della giornata, è davvero realizzato con specchi che ricoprono interamente una struttura che misura oltre 9.000 metri quadrati. Si tratta di una concert hall, un’arena che ospita eventi, manifestazioni e spettacoli musicali dalla portata internazionale. Un edificio multifunzionale che porta in alto il nome dell’ingegno Made in Italy.

Maraya, infatti, è stata progettata dallo studio italiano Giò Forma Studio e Black Engineering con un solo obiettivo: quello di valorizzare uno dei territori più affascinanti del pianeta. Missione compiuta: la struttura è stata inserita armoniosamente nell’intero paesaggio diventando parte integrante di questo come opera d’arte, per chi la guarda all’esterno, e come teatro per chi visita i suoi interni.

Inaugurata nel 2019, Maraya ha conquistato tutti. Nello stesso hanno, inoltre, si è guadagnata un posto d’onore nei Guinness World Record come edificio a specchi più grande del mondo.

Grazie alla superficie riflettente, che ricopre ogni metro quadro della struttura, il paesaggio naturale circostante appare sullo specchio, regalando una sensazione di continuità con il panorama di AlUla. La visione che si apre davanti agli occhi di chi giunge fin qui è davvero sbalorditiva: un miraggio nel deserto destinato a lasciare senza fiato.

Un miraggio artificiale nel deserto

Fonte: iStock/xavierarnau

Un miraggio artificiale nel deserto
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Chiese Europa Idee di Viaggio itinerari culturali Romania turismo religioso Viaggi

La città delle chiese dipinte è un tripudio di meraviglia e colori

Immagina una città dove il tempo sembra essersi fermato, dove la storia e le antiche tradizioni risuonano in ogni angolo, trasportandoti in un luogo magico e affascinante.

Benvenuti a Suceava, una città incantevole incastonata nel cuore della regione storica della Bucovina, nel nord-est della Romania. Con il suo passato glorioso come capitale della Moldavia, è un tesoro nascosto di storia e cultura che attende solo di essere scoperto.

La città, arroccata sulla riva dell’omonimo fiume, sembra uscita dalle pagine di un libro di fiabe, con le sue chiese e i suoi monasteri che vantano un’architettura bizantina unica nel suo genere.

Suceava è un luogo straordinario dove passato e presente si fondono in un’armonia senza tempo. Con i suoi affascinanti siti storici e la vivace cultura contemporanea, offre un’esperienza unica che ti invoglia a immergerti nel suo prezioso patrimonio e a diventare parte di una storia straordinaria.

Suceava: un incanto senza tempo

I monasteri dipinti della Romania

Fonte: iStock

Vista panoramica del monastero di Voronet, Romania

La storia di Suceava ha origini nel tardo Medioevo, un’epoca che segnò l’apice di questa città, trasformandola in un importante centro politico e culturale.

L’influenza di quest’epoca continua a riflettersi nel meraviglioso panorama architettonico della città, ricco di numerosi siti medievali che affascinano ancora oggi.

Suceava era la maestosa residenza di Stefano il Grande, il coraggioso principe che si oppose all’Impero Ottomano. Durante il suo regno, la città divenne un baluardo inespugnabile grazie alla potente Fortezza di Seat.

Quest’incredibile struttura fungeva da sontuosa corte principesca e da impenetrabile fortezza difensiva, affrontando con determinazione numerosi assedi nel corso della sua illustre storia.

Oggi, è una delle destinazioni turistiche più popolari della regione, offrendo una visione affascinante del periodo medievale che collega in modo tangibile gli eventi e le figure storiche che hanno influenzato il corso della storia cittadina.

I Monasteri Dipinti della Bucovina

I monasteri dipinti della Bucovina sono forse la più grande attrazione della regione, autentiche meraviglie architettoniche che brillano con immagini vivide e colorate di storie bibliche e scenari sacri.

Queste chiese, uniche per la loro straordinaria decorazione esterna, rappresentano un patrimonio culturale che unisce arte, fede e storia. Per il loro grande valore artistico, otto sono state inserite nella prestigiosa lista dei Patrimoni dell’Umanità dell’Unesco.

Costruite tra il XV e il XVI secolo, furono erette come simboli di fede ortodossa e gratitudine per le vittorie contro l’Impero Ottomano. Le affascinanti pitture murali esterne servivano a educare la popolazione locale, in gran parte analfabeta, narrando appassionanti storie della Bibbia e della vita dei santi ortodossi.

Ogni monastero possiede una combinazione di colori e una collezione di dipinti unici. Tra questi un must-see è il Monastero di Voronet, conosciuto anche come la “Cappella Sistina d’Oriente“, per le sue straordinarie rappresentazioni del Giudizio Universale.

Oggi, queste chiese sono ancora luoghi di culto attivi e mete turistiche molto apprezzate. Offrono ai visitatori uno sguardo affascinante sulla ricca eredità della Romania e rappresentano una testimonianza tangibile del talento artistico del passato.

Oltre alle bellissime chiese dipinte, la Bucovina offre percorsi turistici meno conosciuti ma altrettanto affascinanti. Questi itinerari conducono i visitatori tra pittoreschi villaggi rurali e rigogliose foreste, regalando un’esperienza di viaggio autentico e coinvolgente.

Luoghi come Cârlibaba, Ciocănești e Moldovița offrono un’esperienza unica nella vita tradizionale romena: un viaggio per scoprire l’artigianato locale, deliziarsi con la cucina tradizionale e immergersi nelle usanze e tradizioni secolari.

Nonostante la Bucovina sia una meta turistica poco conosciuta, per coloro che sono alla ricerca di una destinazione fuori dagli schemi, rappresenta un vero tesoro nascosto in attesa solo di essere scoperto.

I percorsi meno conosciuti di Suceava

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Tramonto sulle colline di Voronet, Romania
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Europa Grecia Idee di Viaggio litorali mare Viaggi

Egremni Beach, tra le più spettacolari della Grecia

Non è facile dire di una spiaggia greca che è “la più spettacolare” poiché il Paese vanta una miriade di litorali da favola, lambiti da un mare eccezionale e inseriti in un contesto paesaggistico da vedere almeno una volta nella vita.

Eppure, quando si tratta di Egremni Beach, possiamo affermare senza timore di smentita che si tratta davvero di una delle spiagge più spettacolari da ammirare (e vivere) in tutta la Grecia.

Scopriamo perché.

Egremni Beach, l’incanto di Lefkada

Egremni è uno dei fiori all’occhiello di Lefkada, una delle isole più selvagge della Grecia, collegata alla terraferma da un ponte mobile di cinquanta metri, talmente incredibile da essere definita “Caraibi d’Europa”, plasmata da rocce a strapiombo sul mare, raccolte insenature, borghi di montagna e innumerevoli luoghi di interesse tra cui citare le cascate della gola di Dimossari, l’altopiano di Eglouvi, il vivace villaggio di Nydri, e Lefkada Città.

La magnifica spiaggia spicca all’estremità sud-occidentale dell’isola e si presenta come un dipinto dalle infinite sfumature di azzurro e blu al termine di una famosa scalinata di 347 scalini: un miraggio che si avvera, un premio eccezionale che ripaga all’istante di qualsiasi fatica tanto che la scala porta il nome di “Stairway to Heaven”, un nome una garanzia.

Ma la veduta panoramica è soltanto l’inizio: una volta sull’ampio arenile di 2,5 chilometri l’incanto continua e, se possibile, si fa ancora migliore: le imponenti scogliere di calcare bianco che la sovrastano ricoperte dalla lussureggiante e fitta vegetazione, il mare limpido e turchese di una bellezza disarmante, la sabbia finissima, pulita e soffice la rendono un assoluto paradiso per chi ama cimentarsi in rigeneranti nuotate e rilassarsi al sole lontano dalla folla.

Essendo esposta verso ovest, è spesso accarezzata dal vento ed è perfetta per praticare surf. Le onde sono costanti con le più potenti nel pomeriggio, che possono raggiungere anche i tre metri di altezza.

Meraviglia di Madre Natura, non è attrezzata né sorvegliata anche se, in estate, è presente un chiosco che vende bibite e snack ed è possibile noleggiare lettini e ombrelloni.

Come raggiungere Egremi Beach

La spiaggia paradisiaca si trova a una quarantina di chilometri dalla città di Lefkada (il capoluogo dell’isola dal 1684) e a una ventina di chilometri dal tranquillo e pittoresco villaggio costiero di Vasiliki.

È raggiungibile sia via terra sia via mare.

Via terra, si percorre la strada che scende dal paese più vicino, Athani: sia arrivando da nord (Agios Nikitas) che da sud (Vasiliki) occorre seguire la strada principale, svoltare allo svincolo di Komilio e attenersi alle indicazioni per Athani e per Egremni.

Una volta arrivati nei pressi della scala (rimessa a nuovo dopo il crollo dovuto al sisma del novembre 2015) è possibile parcheggiare l’auto nelle vicinanze.

Egremni Beach è, come accennato, visitabile anche via mare con escursioni guidate (in questo caso la sosta prevista in spiaggia si aggira attorno alle tre ore), con barche private oppure servendosi dei Taxi Boat con partenza da tutti i porti dell’isola (i più vicini sono quelli di Vasikili, Nikiana e Nydri).

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Asia Idee di Viaggio luoghi misteriosi Mar Nero Turchia Viaggi

Il paese segreto e sconosciuto di cui ti innamorerai

Nel cuore della Turchia, dove le verdi colline si incontrano con l’azzurro profondo del Mar Nero, sorge Rize.

Questa pittoresca città portuale, cullata tra le maestose montagne e le onde tranquille del mare, è un luogo dove la bellezza mozzafiato della natura si fonde con la vivacità della vita urbana, creando un paesaggio ricco di contrasti e fascino irresistibili.

Rize è una città che ti ruba il cuore. Le sue colline rigogliose di piantagioni di tè sembrano distese di velluto verde e creano un panorama che incanta e affascina.

È un luogo dove la tradizione e la modernità si intrecciano, creando un’atmosfera vibrante e accogliente.

Alla scoperta di Rize: una città ricca di storia

Rize in Turchia

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Altopiano di Pokut, Rize, Turchia

Rize, con le sue radici che risalgono all’antichità, è un caleidoscopio vivente di epoche passate, un luogo dove ogni strada, ogni edificio, ogni angolo racconta una storia.

Passeggiando per le sue strade acciottolate, ti imbatterai sulle tracce di antiche civiltà, un luogo dove la storia prende vita, dove ogni pietra ha una storia da raccontare, dove il passato risuona nel presente.

Rize, inoltre, viene definita come un autentico “paradiso verde“. La sua natura rigogliosa e la biodiversità unica affascinano e catturano lo sguardo. Le sue colline e i suoi verdi paesaggi offrono un quadro mozzafiato durante tutto l’anno.

La città ospita anche numerosi parchi naturali e aree protette, ognuno con la sua unicità e bellezza. Un esempio di queste meraviglie è il Parco Nazionale dei Monti Kackar, che offre panorami mozzafiato tra montagne incantevoli, prati alpini lussureggianti e una ricca varietà di flora e di fauna. Un luogo dove la natura selvaggia e incontaminata regna sovrana.

Per gli amanti della storia, invece, il Castello di Zilkale è un’attrazione da non perdere. Questa imponente fortezza medievale, situata nella maestosa valle di Fırtına, tra le montagne del Ponto nella parte nord-orientale della Turchia, è un vero tesoro storico.

Il castello rappresenta uno dei monumenti più significativi della regione. Costruito intorno al XIV secolo, svolgeva un ruolo fondamentale lungo uno degli antichi sentieri del caravanserraglio. Collocato a un’altitudine di circa 380 metri sopra il fondovalle, offre una vista panoramica mozzafiato sui paesaggi circostanti.

Ma il vero cuore di Rize batte nei suoi mercati vivaci, nei caffè allegri e nei festival colorati. Questo vortice di attività è popolato da commercianti che vendono ogni tipo di merce, dalle fragranti spezie ai tradizionali tessuti.

È un luogo dove potrete gustare appieno la vita quotidiana della città e deliziare il palato con le prelibatezze della cucina locale, come il Muhlama (un piatto a base di formaggio, mais e burro) o il Laz Boregi (un dolce a base di pasta sfoglia e noci), apprezzando così l’anima più autentica della città.

Inoltre, meritano una visita anche i festival di Rize, una vera esplosione di colori, suoni e sapori che avvolgono completamente gli spettatori.

Questi eventi celebrano con orgoglio la ricchezza culturale e le tradizioni della città, mentre le danze folcloristiche, insieme alla musica dal vivo, creano un’atmosfera elettrizzante.

Nonostante il suo patrimonio storico e il suggestivo paesaggio rurale, Rize è una città incredibilmente moderna. Negli ultimi anni, ha sperimentato un notevole sviluppo infrastrutturale, con l’arrivo di nuovi edifici, strade e servizi, mantenendo al contempo intatta la sua unicità e il forte legame con la natura.

L’oro verde di Rize

La provincia di Rize è un vero tesoro per tutti gli appassionati del tè. Le verdeggianti piantagioni hanno modellato il suo paesaggio e la sua cultura, rendendola una destinazione unica.

Il legame della città con il tè è profondamente radicato nella cultura turca. Questa bevanda fa parte integrante della vita sociale e viene servita in bicchieri a forma di tulipano su piattini di metallo.

Le piantagioni di tè, spesso definite “l’oro verde” della città, si estendono su ripide pendici montane, creando un affascinante panorama verde che si contrappone magnificamente alle acque blu del Mar Nero. Il clima umido della regione, le abbondanti piogge e il terreno fertile offrono le condizioni ideali per coltivarlo.

Situata a soli 20 minuti a piedi dalle piantagioni di tè, si trova la rinomata fabbrica di Çaykur. Qui, i visitatori possono immergersi in un affascinante viaggio delle foglie di tè, dalla loro raccolta fino alla trasformazione. Inoltre, la fabbrica ospita un museo che svela la ricca storia di questa pianta.

Rize, con la sua bellezza naturale e la tradizione del tè, rimane una destinazione unica e imperdibile nel cuore della Turchia.

Piantagione di tè a Rize

Fonte: iStock

Piantagione di tè, Rize, Turchia
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Settembre: il momento perfetto per esplorare il Mondo in tranquillità

Settembre, un mese magico per i viaggiatori che desiderano scoprire nuove destinazioni senza dover fare i conti con le folle estive. È un periodo in cui la frenesia dell’estate si placa, le temperature diventano più miti e l’atmosfera viene avvolta da un’energia diversa.

Con Caldana Europe Travel, un grande e dinamico tour operator specializzato nell’organizzazione di viaggi guidati con accompagnatore, hai la possibilità di godere appieno di un tour a Settembre, visitando i luoghi più belli d’Europa e d’Italia. Ecco alcune meravigliose destinazioni che brillano ancora di più durante il mese di settembre e che puoi visitare con i tour organizzati di Caldana Europe Travel.

Normandia: un viaggio nella storia e nella bellezza paesaggistica

Fonte: Caldana Europe Travel

Etretat – Normandia

Durante questo periodo, la Normandia in Francia diventa una regione ancora più affascinante. Le sue spiagge tranquille e suggestive ti invitano a passeggiare e riflettere sulla storia. Puoi esplorare i luoghi storici legati allo sbarco in Normandia durante la Seconda Guerra Mondiale o ammirare l’architettura imponente dell’Abbazia di Mont Saint-Michel.

Parigi: scopri la città dell’amore in tutta tranquillità

Parigi, la città dell’amore, si presenta in tutta la sua bellezza senza le lunghe file di turisti. Settembre ti permette di esplorare i monumenti iconici, come la Torre Eiffel e il Louvre, evitando le lunghe code estive. Potrai passeggiare lungo le rive della Senna, immergerti nei quartieri bohémien di Montmartre e Saint-Germain-des-Prés, e goderti il fascino senza tempo della capitale francese.

I Castelli della Loira: un viaggio nel tempo e nella bellezza architettonica

Se desideri vivere un’esperienza da fiaba, i Castelli della Loira in Francia sono una destinazione ideale da visitare a settembre. Queste magnifiche residenze reali, circondate da incantevoli paesaggi, sono meno affollate, permettendoti di apprezzare al meglio la loro architettura maestosa e la ricca storia che li circonda.

Mitteleuropa: alla scoperta delle capitali europee

La Mitteleuropa, che comprende capitali come Vienna, Praga, Budapest, e Bratislava è un tesoro da scoprire a settembre. Le temperature più miti e la minore affluenza turistica ti consentono di immergerti completamente nell’atmosfera di queste città. Potrai ammirare l’architettura affascinante, visitare musei di fama mondiale e gustare la deliziosa cucina locale.

Transilvania: un viaggio nella misteriosa bellezza dei Carpazi

Fonte: Caldana Europe Travel

Castello di Bran – Romania

La Transilvania, in Romania, è una regione intrisa di mistero e fascino. Settembre offre un’atmosfera ideale per esplorare i suoi castelli medievali, come il celebre Castello di Bran, e immergersi nella ricca storia e cultura della regione. Potrai ammirare paesaggi montuosi spettacolari, scoprire tradizioni locali uniche e vivere un’esperienza unica in un luogo affascinante.

Costiera Amalfitana: un paradiso costiero senza le folle estive

La Costiera Amalfitana in Italia è famosa per i suoi panorami mozzafiato e i villaggi pittoreschi campani. Settembre è il momento perfetto per visitare i luoghi di interesse, come Positano e Amalfi, senza la calca estiva. Potrai goderti le spiagge, l’arte culinaria locale e lasciarti conquistare dall’incantevole atmosfera di costiera.

Salento: tesori nascosti nel tacco d’Italia

Il Salento, in Puglia, è una perla nascosta che affascina i visitatori con la sua bellezza e autenticità. Settembre ti regala la possibilità di scoprire le meravigliose spiagge del Salento, immergerti nella sua cultura e tradizione, e assaporare la cucina locale senza la presenza massiccia di turisti.

Sardegna: paradiso mediterraneo senza calca estiva

Fonte: Caldana Europe Travel

Sardegna

La Sardegna, con le sue spiagge di sabbia bianca e il mare cristallino, è un paradiso mediterraneo da esplorare a settembre. L’eccezionale viaggio in Sardegna di Caldana Europe Travel offre l’opportunità di esplorare l’isola in diverse sfumature: dalle affascinanti coste accidentate del nord, lambite dal vento, ai panorami incredibili delle incantevoli isole dell’Arcipelago della Maddalena. Inoltre, vi permetterà di scoprire la pittoresca città di Alghero con il suo fascino spagnoleggiante e di ammirare le antiche rovine di Tharros e Barumini.

Trentino Alto Adige: tra montagne e natura incontaminata

Fonte: Caldana Europe Travel

Ortisei – Trentino Alto Adige

Se sei un amante della montagna, il Trentino Alto Adige in Italia è una meta perfetta per settembre. Le Dolomiti, con le loro vette imponenti e i laghi cristallini, sono ancora più affascinanti in questo periodo dell’anno. Un viaggio fra queste valli permette al viaggiatore di godere dei fantastici panorami delle Dolomiti, montagne uniche al mondo.

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fiordi Idee di Viaggio ristoranti Viaggi

Puoi entrare nella più grande installazione artistica galleggiante del mondo

I fiordi norvegesi, tesori naturali di ineguagliabile bellezza, rappresentano una delle meraviglie più affascinanti del pianeta. Queste incredibili formazioni geologiche, scolpite nel tempo da millenni di erosione glaciale, si infiltrano nel cuore dell’entroterra norvegese, creando uno scenario affascinante di acque azzurre e placide, circondate da imponenti montagne e lussureggianti foreste.

Immerso in questi incantevoli paesaggi, nel cuore dell’Hardangerfjord, è stato recentemente inaugurato l’Iris Expedition Dining, un ristorante esclusivo che offre molto più di un semplice pasto. È un vero e proprio viaggio, una storia coinvolgente e un’esperienza sensoriale unica.

Il ristorante è situato all’interno del Salmon Eye, un’imponente struttura che pesa oltre 1200 tonnellate. e si erge a un’altezza di circa 15 metri, posata su una piattaforma galleggiante. La struttura è magnificamente rivestita da ben 9.500 scaglie, che creano un effetto visivo mozzafiato. Come un incantevole stormo di pesci scintillanti, riflettono la vita marina vibrante del fiordo, trasformando questo luogo in un autentico simbolo dell’oceano.

Iris Expedition Dining: un’esperienza unica nel cuore dell’Hardangerfjord

Non è solo la struttura esterna dell’Iris Expedition Dining a stupire. Al suo interno, l’installazione regala un’esperienza sensoriale indimenticabile, in cui l’arte della cucina si fonde con la bellezza della natura, per offrire ai visitatori un’avventura senza pari.

Il ristorante è dedicato, infatti, alla vita marina sostenibile ed è gestito con maestria da Anika Madsen, una chef danese di grande talento.

Prima di salpare verso il Salmon Eye su barche completamente elettriche, gli ospiti potranno immergersi in un’esperienza straordinaria per scoprire gli ingredienti del menu composto da ben 18 portate, un viaggio gastronomico unico che li condurrà alla scoperta di sapori straordinari.

L’obiettivo è dimostrare l’importanza di ripensare a come garantire uno sviluppo sostenibile del sistema alimentare globale, puntando solo su ingredienti a chilometro zero.

Dal prelibato pesce fresco pescato direttamente dal fiordo ai prodotti del territorio colti nelle fattorie vicine, ogni pasto è una festa di sapori e tradizioni locali. Il menu si adatta perfettamente alle stagioni, rispecchiando così il paesaggio in costante cambiamento e regalando agli ospiti un’esperienza davvero unica e straordinaria.

L’esclusivo Iris Expedition Dining accoglie solo 24 persone, è aperto quattro giorni alla settimana, dal mercoledì al sabato ed è possibile prenotare sul sito ufficiale.

Salmon Eye: un’icona di arte e architettura sostenibile

Il design audace e l’approccio innovativo del Salmon Eye lo rendono un vero e proprio punto di riferimento per l’arte e l’architettura sostenibile.

L’obiettivo del progetto è quello di mantenere uno sguardo attento sulla salute dei nostri oceani e sulla sostenibilità: un impegno senza compromessi per un futuro migliore.

Ma Salmon Eye non è soltanto un capolavoro architettonico, è anche un’esperienza educativa immersiva. Una volta all’interno, i visitatori vengono trasportati nel suggestivo mondo delle pratiche di acquacoltura sostenibile.

Inoltre, la struttura è stata attentamente progettata per avere il minimo impatto ambientale possibile, fungendo anche da hub per il dialogo sulla sostenibilità e promuovendo una comunità di consumatori informati per preservare il nostro pianeta.

Iniziative come quelle del Salmon Eye non solo salvaguardano la bellezza naturale e la salute ecologica dei fiordi, ma assicurano anche il loro godimento continuo per le generazioni future. Il successo di questi sforzi è un potente modello per altri Paesi del mondo, dimostrando che lo sviluppo economico e la sostenibilità ambientale possono andare di pari passo.

 

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capitali europee castelli Edimburgo Europa Idee di Viaggio itinerari culturali Scozia Viaggi vulcani

Sapevi che il castello più celebre d’Europa si trova su un vulcano?

Esistono posti sulla Terra che sembrano usciti da un libro di fiabe, luoghi dove il tempo si arresta e la bellezza del passato si unisce alla magia del presente. Uno di questi è il maestoso Castello di Edimburgo, tra le attrazioni più suggestive e iconiche dell’intera Scozia.

Quest’antica fortezza è situata su una collina rocciosa che domina Edimburgo, una città incantevole e affascinante situata sulla costa orientale, conosciuta per la sua architettura storica, la cultura vivace e la vibrante scena artistica.

Il castello, riconosciuto dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità, è stato testimone di molte vicende storiche nel corso dei secoli e offre ai visitatori l’opportunità di immergersi completamente nel passato e nelle tradizioni del Paese. Utilizzato come prigione, centro di potere, base militare e ospedale, è stato costantemente ampliato e migliorato per adattarsi alle diverse esigenze del tempo.

Quello che potresti non sapere è che in realtà si trova su una roccia di un vulcano. Questo dettaglio conferisce un’atmosfera davvero unica e magica al castello, aggiungendo un ulteriore fascino e mistero a uno dei luoghi più simbolici e e popolari del mondo.

La storia del Castello di Edimburgo e il suo antico vulcano

Il Castello di Edimburgo, che si erge sulla cima di Castle Rock, domina l’orizzonte della città con la sua presenza maestosa. Questo incredibile luogo ha sempre svolto un ruolo di grande rilevanza nella storia della Scozia.

Ogni angolo di questa formidabile struttura racconta storie di re e regine, battaglie, assedi ed eroismo. Ma quello che rende questo castello ancora più affascinante è il fatto che sia situato su un antico vulcano spento.

Questo vulcano si estinse circa 350 milioni di anni fa, durante l’era del Carbonifero. La roccia basaltica, rimasta dopo l’ultimo evento vulcanico, ha fornito un fondamento solido per la costruzione del castello. Questo particolare geologico non solo ha reso il castello inespugnabile nel corso dei secoli, ma ha anche contribuito a creare un paesaggio unico e suggestivo.

Il Castello di Edimburgo: un viaggio nel cuore della Scozia

Una delle attrazioni principali del Castello di Edimburgo è il Royal Palace, che ospita le stanze reali e i gioielli della corona scozzese. Altre attrazioni includono il Museo Nazionale della Guerra, che racconta la storia militare della Scozia, la Cappella di Santa Margherita, che risale al XII secolo, e la Prigione di Edimburgo, dove erano rinchiusi i prigionieri politici.

Inoltre, il castello offre una vista panoramica sulla città e sulla campagna circostante, uno scenario incantevole soprattutto al tramonto o durante i fuochi d’artificio di Capodanno.

La struttura è aperta ai visitatori tutto l’anno. I biglietti possono essere acquistati in loco oppure online e il prezzo varia a seconda dell’età del visitatore.

È possibile visitare la fortezza con una guida, che offre una visione più approfondita della storia e dell’architettura del complesso. In alternativa, lo si può visitare autonomamente, ma è consigliabile acquistare una mappa per non perdersi tra le numerose attrazioni.

Oggi, il Castello di Edimburgo è uno dei luoghi più visitati dell’intero Paese e offre un’esperienza unica e coinvolgente. Con la sua magnifica vista panoramica sulla città, il castello rappresenta uno dei simboli più importanti e una tappa imperdibile per chi vuole scoprire la vera anima della Scozia.

Ingresso del Castello di Edimburgo

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Ingresso principale del Castello di Edimburgo, Scozia
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Asia Idee di Viaggio litorali mare Thailandia Viaggi

Patong beach, la spiaggia più famosa di Phuket

Una terra particolarmente amata per le vacanze dagli italiani, ma in realtà dai viaggiatori di tutto il mondo, è la Thailandia. Ma del resto non c’è da sorprendersi: si tratta di un Paese ricco di contrasti e dove una natura entusiasmante e una spiritualità profonda si mescolano, in maniera quasi bizzarra, con la movida più sfrenata che ci sia. O almeno questo è quello che accade a Patong beach, la spiaggia più famosa di Phuket (e non solo).

Dove si trova Patong beach

Patong è una curiosa città di villeggiatura che sorge sulla costa occidentale dell‘Isola di Phuket, di fronte al caldissimo e limpidissimo mare delle Andamane nel Sudovest della Thailandia. La Patong beach è la sua inconfondibile spiaggia sabbiosa a forma di mezzaluna che, pur invitando al bagno per via dei suoi colori che fanno sognare, è un piccolo cosmo del divertimento in quanto costellato di caffè, ristoranti e bar che di notte diventano persino più chiassosi.

No, non vi stiamo parlando di un luogo in cui isolarsi dal resto del mondo e trascorrere vacanze all’insegna del silenzio: qui si viene a fare festa, a divertirsi con i piedi sulla sabbia, a fare amicizia e poi un bagno in acque cristalline.

Paesaggi unici e spettacolari fanno da sfondo a una movida dal sapore orientale dove a celebrare sono i tantissimi turisti che accorrono praticamente da ogni parte del mondo.

La spiaggia di Patong beach

Fonte: iStock

Patong beach, Thailandia

Patong beach: informazioni

Appena si arriva a Patong beach tutti sperimentano la stessa sensazione, quella di ritrovarsi in un luogo surreale. Il divertimento qui si percepisce in ogni sua possibile sfumatura: di giorno grazie alle tante attività che si possono fare e ai localini vista mare pieni di musica e di colori; di notte in compagnia delle brillanti luci della movida che si accendono tra night club, pub di tutti i tipi e migliaia di persone che le camminano accanto.

Un posto che alle volte può persino risultare esagerato, ma che nonostante questo viene sempre più cercato e agguantato dei viaggiatori che qui accorrono a trascorre giornate indimenticabili.

Una zona che, tra le altre cose, è stata completamente ricostruita a seguito del devastante tsunami del 2004 e che nella sua spiaggia rivela ancora una sorprendente combinazione di fine sabbia bianca bagnata dal mare azzurro delle Andamane in cui si specchia una vasta concentrazione di alloggi, negozi, night-club, ristoranti ed attrazioni di tutti i tipi, talmente tante che è praticamente impossibile contarle.

Per molti potrebbe risultare assurdo pensare che in una così splendida mezzaluna di sabbia morbida, che si fa ammirare nella sua lunghezza di circa 3 chilometri, ci sia un infinito susseguirsi di bar, taverne, ristoranti, alberghi, chioschi, punti per il noleggio di pedalò, barche, attrezzature per il diving e lo snorkeling, e tutti puntualmente pieni di gente.

Ed è ancor più incredibile credere che Patong, al tempo stesso, è anche il centro principale per le attività subacquee dell’isola e pure il posto in cui i più avventurosi possono realizzare il desiderio di fare sci nautico e il traino a paracadute tramite motoscafo.

In sostanza la spiaggia di Patong, pur essendo di una bellezza disarmante, è inevitabilmente e costantemente affollata. Ma come ogni vero paradiso che è in grado di accontentare tutti, anche qui basta allontanarsi di poco per trovare spiagge tropicali che lasciano a bocca aperta e, soprattutto, più intime a appartate.

Patong beach di notte

Fonte: iStock – Ph: zorazhuang

La movida di Patong beach

Le altre spiagge di Patong

Dal caos che risalta sulla sabbia dorata e morbida lambita da un mare cristallino e splendente di Patong Beach, occorre salire su una delle numerose imbarcazioni di pescatori o trasporto turisti per attraccare su Freedom Beach. Qui potrete davvero dimenticare tutto quello che avrete visto precedentemente perché l’atmosfera sarà del tutto diversa.

Si tratta di una spiaggia da sogno accarezzata da un mare caldo e che sfoggia tantissime sfumature di verde che sembra quasi irreale. Un angolo anomalo di Patong e che distingue persino in tutta la Thailandia: per molti è una delle più belle del Paese.

Un vero e proprio capolavoro nascosto, dalla bellezza accecante e praticamente incontaminata. Pare quasi di mettere piede in un angolo di Paese del sorriso che è rimasto fermo nel tempo e dove le spiagge sono tranquille, la sabbia immacolata, mentre l’atmosfera è quella del relax più totale.

Salendo poi su delle scale in cemento che si fanno spazio sul lato nord della spiaggia, è possibile godere di un’ incredibile vista panoramica dell’acqua color giada. Un mare così limpido che di riesce persino a intravedere le barriere coralline che popolano la zona.

C’è poi Paradise Beach che è a soli 10 minuti di distanza dalla più famosa Patong Beach. Qui vi sembrerà di ritrovarvi in una cartolina grazie al mare azzurro e lucido impreziosito da palme gigantesche che ondeggiano al ritmo del vento. Presente anche un’altalena di corda in cui sedersi e lasciarsi dondolare. Piccola e ben protetta, sopra di essa splende un infinito cielo azzurro che sembra voler essere toccato da enormi rocce di granito che le fanno da cornice.

Vale la pena fare un salto anche presso la spiaggia di Karon che è incastrata tra Patong (a Nord) e Kata (a Sud). Si tratta della terza spiaggia più lunga dell’Isola di Phuket ma anche di uno spot in cui trovare la tipica sabbia soffice e dorata thailandese che viene accarezzata da un mare talmente cristallino che potrebbe persino ipnotizzare.

Infine, da non perdere a nord di Patong è Kalim Beach che, oltre a presentare un manto sabbioso soffice e delicato, è anche l’ideale per godersi un panorama che fa emozionare, soprattutto al tramonto.

 Freedom Beach, Phuket

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L’affascinante  Freedom Beach

Quando andare a Patong beach

La spettacolare Isola di Phuket, sede della festaiola Patong beach, ha la fortuna di godere di un clima tipicamente tropicale, e quindi di un’estate praticamente perenne.

Tuttavia, il periodo migliore per visitare questa splendida località balneare e i suoi preziosissimi dintorni è quello che va da gennaio e maggio. Tra il primo mese dell’anno e il secondo, le temperature medie vanno dai 22 e i 28 gradi centigradi, tra marzo e maggio è più probabile incontrare un caldo meno sopportabile poiché si possono raggiungere picchi di 40 gradi, e con un’umidità che potrebbe risultare anche fastidiosa.

Da giugno a dicembre, invece, si potrebbe correre il rischio di avere a che fare con diverse piogge, anche se le temperature rimangono comunque calde.

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Symi, l’isola della Grecia dove sono nate le Tre Grazie

Che la Grecia nasconda delle località che sono dei piccoli tesori è noto praticamente a tutti. Ma molto probabilmente in molti non sanno che proprio qui si nasconde un’isola speciale, ben differente dal classico immaginario del Paese ellenico, dove sono venute al mondo le Tre Grazie e in cui le meraviglie da scoprire sono davvero numerose: Symi.

Isola di Symi, la terra delle Tre Grazie e delle spugne

No, non ci riferiamo alla colorita e simpatica espressione che sta ad indicare qualcosa di ovvio ma alle Charites, ovvero le Grazie, tre divinità della Grazia che erano, probabilmente, legate al culto della natura e della vegetazione e anche le dee della gioia di vivere. Il nome dell’isola, infatti, deriverebbe dalla bella ninfa Syme.

Oltre a essere la culla delle Tre Grazie, l’Isola di Symi (o Simi) è anche conosciuta come la terra delle spugne perché il suo territorio pullula di spugne marine che in qualche modo hanno segnato la sua storia, organismi sopratutto acquatici che possono vivere sia vicino alla superficie che a 4.500 metri di profondità.

Dove si trova

L’Isola di Symi è un incanto del Mar Egeo che fa parte dell’arcipelago del Dodecaneso. Si trova a 41 chilometri a Nord dalle coste dell’Isola di Rodi e a pochi chilometri di distanza dalla Turchia.

È un vero e proprio fazzoletto di terra pregno di meraviglie: pur avendo un’estensione di soli 58,1 chilometri quadrati, oltre a spiagge incantevoli, natura lussureggiante e villaggi che sembrano rimasti fermi nel tempo, conserva ben oltre trecento monasteri e chiese.

Symi, isola della Grecia

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Un angolo dell’Isola di Symi

Cosa aspettarsi

Se si decide di fare un viaggio a Simi si deve partire dal presupposto che questa è una Grecia diversa. Qua a dominare non sono gli edifici costruiti in calce bianca e con decorazioni blu, ma casette colorate che si arrampicano sulle sue pendici. In stile neoclassico, sono tutte dipinte con colori vivaci e affacciate su spiagge lambite da acque cristalline.

Un’isola pittoresca, quindi, in cui inebriarsi dei profumi mediterranei come quelli dell’origano e del rosmarino e che sfoggia fiera il suo passato fatto di storia navale. Il posto ideale per gustarsi ottimi piatti in meravigliose taverne sul mare.

Cosa vedere

La prima cosa che vi consigliamo di vedere presso l’Isola di Symi è la sua cittadina principale che prende il nome di Simi. Si tratta di un fiorente villaggio dall’architettura neoclassica italiana che sembra voler rimanere attaccato alle colline e scendere con un fare poetico fino alle limpide acque del porto Gialos, uno degli angoli più suggestivi di tutta la Grecia.

Il borgo medievale di Simi, chiamato Horio o Ano Simi, si può raggiungere tramite due suggestive scalinate che conducono a un intrigato labirinto di vicoli stretti e in cui case color pastello si alternano ad antiche rovine, come quelle del castello costruito dai Cavalieri di San Giovanni.

Assolutamente degno di interesse è anche il Monastero di San Michele Arcangelo di Panormitis che, oltre a essere sontuoso e appoggiato su una caletta che fa emozionare, è anche uno degli avamposti della linea retta leggendaria e misteriosa che unisce tutti i luoghi consacrati a San Michele, vale a dire quella che ha inizio a in Irlanda e termina in Israele, attraversando la Cornovaglia, la Normandia, il Piemonte, la Puglia e anche la Grecia, per l’appunto.

Monastero di San Michele Arcangelo di Panormitis, presso Symi

Fonte: iStock – Ph: Polaris17

Veduta del Monastero di San Michele Arcangelo di Panormitis

Poi ancora la chiesa dedicata ai Santi Constantinos ed Eleni dove lasciarsi incantare da giardini, terrazze e un pozzo; il monastero di Sotiris Megalos che regala una vista a dir poco emozionante; le sessantaquattro cappelle sparse in ogni angolo dell’isola e visitabili percorrendo stupendi sentieri. Infatti, un’altra attività che non bisogna assolutamente mancare presso l’Isola di Symi è del sano trekking attraverso i suoi tragitti che dall’entroterra conducono sulla costa, e viceversa.

Le spiagge di Symi

Una vacanza in Grecia non può di certo prescindere dal mare e l’Isola di Symi in questo è davvero eccezionale. Tra angoli frastagliati e calette sabbiose, questo fazzoletto di terra del Dodecaneso mette a disposizione lidi facilmente raggiungibili e attrezzati e altri magnifici spot più selvaggi e in cui attraccare solo via mare.

Tra le migliori non possiamo non nominarvi la spiaggia di Agios Nikolaos che è composta di sabbia e ghiaia fine. Perfettamente attrezzata, regala anche ombra naturare grazie alla presenza di diversi alberi.

Vale la pena fare un salto anche presso la baia di Pedi dove si sviluppano diverse minute spiagge molto amate dai viaggiatori che raggiungono questa suggestiva isola. Da queste parti, tra le altre cose, sopravvivono ancora i resti delle prime chiese cristiane e la chiesa di Agios Gerogios.

Agia Marina è una spiaggia che regala un’acqua così trasparente da sembrare un miraggio, una zona ideale per chi adora indossare maschera e boccaglio per fare snorkeling.

Poi ancora Emporios, il secondo porto dell’isola che offre una graziosa spiaggia di ciottoli. Altrettanto affascinante è la baia di Nanou che si fa spazio tra maestose scogliere.

Non si può dire di aver visitato l’Isola di Symi se non si è andati alla scoperta di Nimborios, una grande baia con una spiaggia di ciottoli e perfettamente servita. Ci sono poi la spiaggia Nos, così speciale da essere conosciuta anche come ‘Paradise Beach’; Agios Vasilios, isolata e senza strutture a modificare il bellissimo territorio; Agios Georgios Dysalonas, la più emozionante per via della presenza di una scogliera che arriva fino a 300 metri di altezza; Dysalonas, accessibile solo via mare ma dalle acque limpide e spettacolari.

Baia di Nanou, spiagge più belle di Symi

Fonte: iStock

Veduta della magnifica baia di Nanou

Come arrivare all’Isola di Symi

Pur non essendo dotata di aeroporto, arrivare all’Isola di Symi non è complesso. Per andare alla scoperta di questo angolo di Grecia che sembra un arcobaleno, occorre semplicemente imbarcarsi dal porto del Pireo di Atene: da qui il viaggio dura dalle 11 alle 18 ore (scali compresi) a seconda dell’imbarcazione.

Oppure, è ancor più semplice atterrare nell’aeroporto della sua meravigliosa “sorella maggiore”, l’Isola di Rodi, e salire a bordo di uno dei battelli che partono dal porto di Mandraki e che con due ore circa navigano verso la bella Symi.

In alternativa, si può usufruire anche di collegamenti marittimi da e per le isole di Naxos, Astypalea, Mykonos, Leros, Parmos, Santorini, Amorgos, Syros, Kalymnos, Kos, Nissiros e Tilos.

Non resta che correre alla scoperta di questo angolo di Grecia altamente speciale.

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100 chiese da scoprire: benvenuti a Modica

È una città dal fascino singolare, che toglie il fiato per la sua bellezza e per le sue tante peculiarità. Tra queste vi è quella di essere nota come la città delle cento chiese: siamo a Modica, in Sicilia a soli 15 chilometri da Ragusa, in una terra seducente per le sue architetture, per i colori e per i sapori.

Camminare per le sue strade significa immergersi nell’architettura tardo barocca, ammirarne i dettagli e la ricchezza: proprio per le sue tante bellezze la città è stata inserita nella lista dei patrimoni dell’Umanità Unesco insieme ad altri centri della Val di Noto.

Modica: la città delle cento chiese

Per chi ama l’architettura e, in particolare, quella religiosa, Modica in Sicilia è un vero e proprio paradiso. La città, infatti, vanta oltre cento chiese ed è nota – anche – per quello. Sono tre le zone in cui si può suddividere la cittadina: Modica Alta che si arrampica sulla montagna e dove svetta il castello, tra stradine e scalinate da percorrere mentre ci si lascia affascinare da questo luogo bellissimo, Modica Bassa con la via principale e Modica Sorda con la nuova zona residenziale.

La peculiarità architettonica di questo territorio è quella di essere un perfetto esempio di stile tardo barocco siciliano, che rappresenta molte architetture della città dal momento che è stata distrutta da un terremoto datato 1693. E poi vi è una massiccia presenza di edifici religiosi, che vale la pena ammirare girando per le strade di questo centro urbano.

Tra quelle più suggestive vi è la chiesa di San Pietro, che si raggiunge grazie a una scalinata dove ammirare le statue dei 12 apostoli. Tra le più antiche costruzioni cittadine, invece, vi è la chiesa rupestre di San Nicolò Inferiore che, a quanto pare, può essere datata tra l’XI e il XII secolo: si trova nel centro storico.

Ha una facciata a torre davvero suggestiva e imponente il duomo di San Giorgio: tra le altre peculiarità il fatto di essere dotato di cinque portali di ingresso che corrispondono alle navate dell’edificio. Risale al XIV secolo, invece, la Chiesa di Santa Maria di Betlem: ricostruita dopo il terremoto è stata completata all’inizio dell’Ottocento presentando così anche dettagli neoclassici. Da visitare anche quella di San Giuseppe, che custodisce una Natività in marmo. Si trova vicino al castello dei Conti.

Tra le tante architetture religiose presenti a Modica vale la pena ricordare la chiesa di Santa Maria del Gesù, monumento nazionale con un chiostro a due ordini, e quella del Carmine che ha resistito al terremoto e che presenta un portale risalente alla fine del Trecento. Ma, come detto, gli edifici religiosi della città siciliana sono tantissimi e vale la pena visitarli e ammirarli nella loro unicità.

Cosa vedere a Modica

Oltre alle cento chiese la città di Modica ha tantissime altre bellezze da scoprire. Proprio a partire da quello che oggi viene chiamato castello dei Conti e che, inizialmente, era una fortificazione realizzata a scopo difensivo. Da non dimenticare anche la casa di Salvatore Quasimodo, oggi un vero e proprio museo dedicato al Premio Nobel per la Letteratura che è nato qui il 20 agosto del 1901: un viaggio nella sua vita tra mobili, oggetti e le sue opere.

E per i più golosi tappa obbligata è il Museo del Cioccolato di Modica, una vera e propria prelibatezza realizzata seguendo un’antica ricetta. E poi, naturalmente, vale la pena “perdersi” per le strade della città, per scoprire luoghi nascosti, trovare nuove tappe, lasciarsi affascinare da un luogo unico, tra palazzi, le tante chiese e scorci suggestivi