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Murcia, cosa vedere nella sontuosa città università spagnola

Meno conosciuta dai turisti rispetto ad altre mete imperdibili della Spagna, la regione di Murcia, la più soleggiata del Paese, e l’omonima città che le fa da capitale sono una delle tante perle nascoste da mettere in lista per rendere un viaggio ancora più appassionante.

Si tratta, infatti, di un vero tesoro della Spagna meridionale e ne rappresenta l’anima più autentica, tradizionale e affascinante, un “mondo a parte” rinomato in particolare per la sua università che richiama studenti da ogni parte del mondo tra cui anche moltissimi italiani per l’Erasmus.

Conosciamo meglio cosa vedere in questa città che può regalare una vacanza “insolita”, lontana dalle “solite destinazioni” e dalla ressa che inevitabilmente le contraddistingue.

Plaza de La Glorieta e il Puente Viejo

La visita può iniziare dal cuore della città, il centro storico, con prima tappa in Plaza de La Glorieta, raffinata piazza alberata dove svettano il Municipio, edificio in stile neoclassico con la facciata impreziosita da stucchi, e il Palazzo Vescovile, risalente al XVIII secolo e “Bene di Interesse Culturale” dal 1992.

A pochi passi, lo sguardo viene catturato dal Puente Viejo, il ponte più antico di Murcia, interamente in pietra, noto anche come “Puente de Los Peligros” poiché sul lato sud ospita una statua della Madonna dei Pericoli.

Il Real Casino de Murcia

Il Casino Reale di Murcia, dichiarato Edificio Storico Nazionale nel 1983,  è, senza dubbio, uno degli edifici più significativi della città spagnola, con la sua architettura straordinaria che unisce stili artistici modernisti ed eclettici della seconda metà del XIX secolo e dell’inizio del XX secolo.

Si trova in pieno centro, in Calle Trapería, vicino alla Cattedrale, ed è sede di svariate attività culturali, quali mostre d’arte, dibattiti, conferenze, tre club del libro, cerimonie istituzionali ed eventi aziendali.

Dall’atmosfera “scintillante”, ospita inoltre un’immensa biblioteca con più di ventimila volumi in lingua inglese, un’elegante sala da ballo con lampadari in cristallo, e sala da biliardo con soffitto in legno.

La Cattedrale

Tra i tanti edifici religiosi della città vale la pena citare la magnifica Cattedrale di Santa Maria, eretta nel 1394 laddove sorgeva una moschea.

La splendida facciata settecentesca si presenta con elementi barocchi e rinascimentali mentre l’interno è in stile gotico e conserva la magnifica Capilla de los Vélez con la volta a stella.

Colpisce poi la sua torre campanaria che svetta nel cielo di Murcia da 95 metri di altezza, la cui costruzione richiese oltre duecento anni.

Da vedere anche il Museo della Cattedrale di Murcia per ammirare resti archeologici dell’antica moschea araba e una mostra permanente di arte sacra.

Plaza de Flores

Tutta da vivere è poi la Plaza de Flores, punteggiata da numerosi locali e caffè, quasi tutti con terrazze esterne, dalla vibrante atmosfera festosa ogni fine settimana, in cui gustare i piatti tipici della zona tra cui le tapas murciane.

Al centro della fontana della piazza si può vedere “La niña de la flores“, scultura in bronzo dello scultore José Fuentes Aynar, realizzata nel 2011, mentre tutt’intorno si dipanano stradine pedonali su cui si affacciano negozi e bar.

Seguendo una di queste e passando per Piazza San Pietro, ecco il tradizionale Mercato Verónicas, dove acquistare prodotti a chilometro zero.

I Musei

Vivace città universitaria, Murcia è sede di molti musei che fanno la gioia degli appassionati di arte e di storia.

Da segnalare il Museo Arqueologico, con collezioni di reperti a partire dal Neolitico, il Museo Salzillo, dedicato allo scultore nativo della città Francisco Salzillo, vissuto nel Settecento, il Museo de Bellas Artes, ampia collezione di dipinti di autori spagnoli, e il Museo di Santa Clara, un viaggio alla scoperta  di Murcia dal Medioevo ai giorni nostri.

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La villeggiatura più particolare che c’è la puoi fare qui

È un turismo lento, autentico, a pieno contatto con il territorio e con gli abitanti che lo vivono tutti i giorni.

Un “mix di emozioni e di sensazioni legate da luoghi particolari“, la “villeggiatura di una volta“, una vacanza intesa di nuovo come un periodo di relax perfetto per andare alla ricerca di silenzi, di genuinità, di vestigia antiche ma anche di opere moderne, il tutto inserito in un contesto paesaggistico dai panorami invidiabili e dal mare Bandiera Blu.

Tutto questo è possibile a Motta D’Affermo, in provincia di Messina, nella valle della Halaesa, interessato da un significativo progetto di recupero del centro storico con le prime case vacanze disponibili, un intervento reso possibile dal finanziamento del PSR Sicilia,  e dalla volontà dell’Amministrazione Comunale e dalla cooperativa KaraSicilia.

Il borgo, con circa 700 abitanti, può essere definito come una delle tante realtà in via di spopolamento ma pronto a rimettersi in gioco e ad avviare un percorso di rigenerazione urbana riutilizzando le abitazioni del centro per dare vita a un turismo autentico che possa offrire al viaggiatore del Terzo Millennio un’occasione di recupero non solo fisico ma anche psicofisico, culturale e, perché no, anche gastronomico.

Insomma, non più “turisti” ma “ospiti”, non più “vacanzieri” ma “villeggianti”.

Motta D’Affermo, una storia importante

A 660 metri sulle falde del Monte Corno, il borgo di Motta D’Affermo trova le sue origini in un piccolo insediamento a seguito della diaspora, in età tardo imperiale romana, degli abitanti di Halaesa.

In seguito, nel periodo tra il VII e IX secolo, un gruppo di Bizantini fonda il casale di Sparto (ovvero “ginestra” in greco, fiore che punteggia le colline del territorio tutt”oggi).

Dopo numerosi passaggi, nel 1380, Sparto  ha il suo signore in Muccio Albamonte, mercenario proveniente dalle Marche, che ripopola l’antico casale e se ne proclama, appunto, signore e barone: da qui, il nome “Motta di Muccio di Fermo” che diventerà poi l’attuale denominazione “Motta D’Affermo”.

Un discendente di Muccio, Guglielmo Albamonte, sarà uno dei dodici eroi della Disfida di Barletta nel 1503.

Cosa vedere a Motta D’Affermo

L’affascinante borgo medievale, il cui territorio si affaccia sul Tirreno e include anche la frazione marina di Torremuzza, dona viste incredibili e un’atmosfera di altri tempi dove è bello “sentirsi a casa”.

La natura, la storia, il folklore, le tradizioni, le opere d’arte di artisti internazionali e i monumenti storici lo rendono uno dei borghi più interessanti del Medioevo siciliano.

Suo simbolo è il Castello, da cui lo sguardo spazia dal mare, al promontorio di Cefalù, alle Madonie fino all’ampia valle della vicina Fiumara consentendo di scorgere ben 120 chilometri di costa tirrenica.
La fortezza militare, già presente nel 1260, ha subito varie opere di restauro e di abbellimento tra il Seicento e l’Ottocento con l’aggiunta di decori e stucchi per omologarsi sempre più alla bellezza cittadina.

Altra tappa saliente nel centro storico è la Chiesa Madre di Maria Santissima degli Angeli, risalente al Trecento, completamente rimaneggiata  nel 1453 e oggetto di costanti migliorie nel 1647 e poi durante il Settecento.
La facciata che possiamo ammirare oggi è invece ottocentesca, ricca di dettagli, lesene e colonne, e grande portale d’ingresso. L’interno, a tre navate, è custode di pregevoli dipinti di artisti siciliani e non, di una fonte battesimale in Marmo di Carrara e delle cripte.

Fiore all’occhiello di Motta D’Affermo, che lo rende un vero e proprio museo a cielo aperto, è poi la Fiumara d’Arte, un’eccellenza della zona dove l’arte incontra il paesaggio e crea un unicum che sa davvero conquistare.
Il progetto, che consta di 11 magnifiche opere, nasce nel 1982 grazie all’interesse di Antonio Presti che pensa alla Fiumara di Tusa come al luogo ideale in cui collocare grandiosi capolavori: il primo è stato “La Materia Poteva non Esserci” di Pietro Consagra, apprezzato astrattista, installato nel 1986.

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Abbiamo trovato il luogo più magico dove osservare il sole di mezzanotte

L’estate è la stagione più attesa dell’anno, non solo per le temperature e per il sole che diventa protagonista delle nostre giornate, ma anche e soprattutto perché coincide con l’organizzazione dei grandi viaggi che abbiamo pianificato nei mesi precedenti.

Isole tropicali, spiagge paradisiache, città d’arte, capitali europee, montagne e borghi: queste sono solo alcune delle destinazioni più raggiunte dai viaggiatori di tutto il mondo durante i mesi estivi. Ma c’è un altro luogo che merita la nostra attenzione, un posto che proprio in estate si trasforma nel palcoscenico di uno spettacolo straordinario e mozzafiato.

Ci troviamo in Finlandia, nella terra dell’aurora boreale, dei fiordi e della natura selvaggia, dei parchi nazionali e della casa di Babbo Natale. Proprio qui, nei mesi che vanno da giugno ad agosto, è possibile vivere esperienze incredibili sotto una luce inedita e scintillante, quella del sole di mezzanotte. Un fenomeno astronomico dalle fattezze incantate che si verifica nelle regioni polari e che rende le giornate luminose, accecanti e uniche.

Benvenuti nella terra del sole di mezzanotte

Il nostro viaggio di oggi ci conduce in Finlandia, nel Paese del Nord Europa conosciuto per il suo immenso patrimonio naturalistico. Sono molte le persone che si recano qui in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni per toccare con mano la storia, la cultura la grande bellezza che appartiene a un territorio che non smette mai di incantare.

Raggiungere la Finlandia, dicevamo, è sempre un’ottima idea, ma farlo in estate permette di vivere un’esperienza unica e uguale a nessun’altra. Qui, infatti, a partire da giugno il sole non tramonta più restando quindi protagonista anche nelle ore notturne. Quello che è possibile osservare, una volta giunti fin qui, è un paesaggio incantato, caratterizzato da tinte calde e brillanti.

Magia? Non proprio, si tratta del sole di mezzanotte, un fenomeno astronomico estremamente suggestivo che si verifica nelle regioni polari quando la stella madre del sistema solare si posiziona sopra l’orizzonte e vi rimane per più di 24 ore. Le cose da fare, sotto la sua luce, sono tante e diverse. Le preferite dei local sono i bagni notturni – tra le acque del mare e dei laghi che si riscaldano – e le saune.

La maggior parte dei cittadini, quando l’estate arriva, si rifugia nella natura per godere di tutta la magia che appartiene a questo fenomeno astronomico. Un’usanza, questa, che si è diffusa rapidamente anche tra i viaggiatori che sempre più spesso scelgono di raggiungere la Finlandia durante la bella stagione.

Lago Saimaa: un’estate magica

Come abbiamo anticipato, le cose da fare durante l’estate sono tantissime. Secondo i finlandesi nuotare sotto il sole di mezzanotte è una delle esperienze più magiche da condividere nel Paese. E noi abbiamo trovato il luogo perfetto dove vivere questa avventura.

Si tratta del Lago Saimaa, situato nella parte sud orientale della Finlandia, che con la sua estensione di oltre 4.000 metri è il più grande di tutto il Paese. Si tratta di una destinazione molto popolare tra cittadini e viaggiatori che giungono nella regione dei laghi finlandesi per vivere momenti all’insegna del relax, della natura e della bellezza.

Proprio qui, immersi in uno dei paesaggi più suggestivi dell’intero Paese, è possibile vivere quella che esperienza al di fuori dell’ordinario: nuotare nel lago sotto il sole di mezzanotte.

Recatevi sulle sponde dello specchio d’acqua nelle ore serali, e lasciatevi coinvolgere e travolgere dal dolce sciabordio delle onde e dalla melodia degli uccelli acquatici. Poi dimenticate tutto il resto e tuffatevi tra le placide acque del lago che si tingono di rosso e di arancione mentre il sole continua a brillare nel cielo. La visione vi lascerà senza fiato.

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Cabo de Gata, perché il promontorio spagnolo è la meta giusta per l’estate

Chiudete gli occhi e provate a immaginare la sensazione di libertà che solo un vasto deserto può dare. Subito dopo mescolateci il senso di infinito e di serenità che sono assolutamente tipici del mare. Lo avete fatto? Bene! Ora aprite gli occhi perché tutto questo è realtà e, soprattutto, nemmeno troppo distante dall’Italia. Basta andare a Cabo de Gata, un maestoso promontorio che è anche un parco naturale situato in Spagna.

Dove si trova Cabo de Gata

Iniziamo con le informazioni pratiche, ovvero dove si trova questo incredibile capolavoro della natura che non può assolutamente lasciare indifferenti. Cabo de Gata sorge a Sud della penisola iberica, di fronte alle meraviglie del Mar Mediterraneo e contemporaneamente in pieno deserto, quello di Tabernas.

Un angolo eccezionale del nostro continente che si sviluppa nel comune di Níjar, in provincia di Almería, parte di una delle regioni più amate della Spagna: l’Andalusia.

L’unico vero deserto d’Europa che incontra il mare

Cabo de Gata non è un posto qualsiasi: qui c’è l’unico vero deserto d’Europa che, tra le altre cose, si tuffa persino in alcune delle più belle spiagge del Mediterraneo. Un promontorio che sa emozionare e che svetta nel Parco naturale Cabo de Gata-Nijar, un territorio dichiarato anche Riserva della Biosfera nel 1997, così come zona di Protezione Speciale per gli Uccelli (ZEPA) e anche parte delle Zone Umide di importanza internazionale.

Cabo de Gata, Spagna

Fonte: iStock

Un angolo di Cabo de Gata

Di origine vulcanica, può vantare persino due curiosi e piacevoli primati: con circa 100 ml di pioggia all’anno, è il luogo meno piovoso del vecchio continente, ma anche l’unico dell’Europa continentale ad avere un clima classificato di tipo desertico.

Sì, Cabo de Gata è un posto assolutamente speciale perché, oltre a offrire un paesaggio condito da bizzarre formazioni rocciose e dai colori cangianti, presenta un territorio arido ma che a sua volta è impreziosito da una flora e una fauna ricchissime. Sembra impossibile crederci, ma da queste parti dimorano più di 1000 specie animali e vegetali che sono state capaci di adattarsi alle altissime temperature e alla scarsità d’acqua che caratterizzano questa area.

Cosa fare in questa zona

Cabo de Gata è certamente un posto che può vantare dei profili romantici anche grazie alla presenza di un faro solitario posto sulla punta meridionale del promontorio. La costa, che si presenta aspra e frastagliata, contribuisce a rendere l’atmosfera ancor più poetica grazie alle onde che fortissime si infrangono contro le rocce.

Per raggiungere questo peculiare guardiano del mare occorre intraprendere una strada tortuosa che fiancheggia la ripida scogliera. Passo dopo posso si arriva al belvedere del faro che consente di scorgere un’ulteriore scogliera, quella delle Sirene (Arrecife de las Sirenas).

C’è poi la possibilità di passeggiare ancora per circa 3 chilometri per arrivare al cospetto della Torre Vigía Vela Blanca, una struttura di osservazione che è stata edificata nel Settecento e dove non si può entrare, ma che comunque emoziona grazie al suo grandioso panorama.

La zona di Cabo de Gata-Ninjar offre anche tantissime altre opportunità di trekking per via dei diversi sentieri presenti che sono immersi in uno scenario naturale che è difficile trovare altrove. Dalla possibilità di percorre a piedi tutti i 60 chilometri di costa che uniscono Retamar ad Agua Amarga, fino a percorsi più brevi e semplici che portano da San José a Los Escullos, dal Faro di Cabo de Gata alla Torre de la Vela Blanca e molto altro ancora, qui le emozioni da vivere in maniera sostenibile non mancano.

Ma se il trekking non è nelle vostre corde, niente paura perché da queste parti c’è la possibilità di fare altre attività sportive come immersioni, snorkelling, kayaking, vela, equitazione, golf e ciclismo, ma soprattutto qui sono presenti un mare e delle spiagge da sogno.

Cabo de Gata, faro

Fonte: iStock

Il suggestivo faro di Cabo de Gata

Cabo de Gata e dintorni: le spiagge migliori

Facciamo subito un premessa che renderà felici molti di voi: lungo la costa di Cabo de Gaeta sono custodite alcune delle spiagge più belle dell’Andalusia, e in diversi casi persino del Mediterraneo. E a farvi ancora più piacere sarà che in questa zona le calette sono tantissime, al punto da arrivare a contarne persino più di 40.

Ma non è finita qui perché c’è anche un’altra interessantissima informazione che dovete sapere: l’eccezionale costa di Cabo de Gaeta ricade quasi interamente all’interno dell’area del parco naturale, e quindi ci si gode il mare mentre si è circondati da una natura incontaminata.

Chi ama sentirsi libero, tra le altre cose, può praticare senza problemi topless e naturismo, anche se è bene sapere che in molte circostanze le calette non sono attrezzate e che quindi è necessario non arrivare a mani vuote – soprattutto in estate quando il caldo può farsi persino estremo. Scopriamone insieme alcune.

Playa de Los Muertos

Il nome, Playa del Los Muertos, non è di certo dei migliori, ma in realtà questa è una delle spiagge più emozionanti e incantevoli della zona. Arrivarci equivale ad essere accolti da un paesaggio surreale e in cui un’estesa spiaggia di bianchi ciottoli fini si adagia su scure colline delle forme tondeggianti.

Playa del Los Muertos, Cabo de Gata

Fonte: iStock

L’affascinante Playa del Los Muertos

A delimitare questo tratto di costa ci sono due curiose rocce da dove un tempo, purtroppo, venivano avvistati i naufraghi portati dal mare, condizione che spiega il drammatico nome della spiaggia. Le acque, manco a dirlo, sono belle e cristalline, anche se caratterizzate da correnti particolarmente forti.

Spiaggia de Mónsul

Nella lista delle spiagge più belle di Cabo de Gata non può di certo mancare quella chiamata Mónsul, e il motivo è piuttosto semplice: vanta uno splendido arenile di sabbia scura vulcanica in cui si fa spazio un bizzarro promontorio roccioso.

Lunga circa 400 metri e larga in media 40, offre persino una sorta  di “tettoia” naturale in cui ripararsi dal sole durante le ore più calde. Data la sua particolarità, è stata musa ispiratrice di numerosi registi e produttori che proprio qui hanno scelto di girare scene di alcuni loro film, come per esempio il famoso “Indiana Jones e l’ultima crociata”.

Playa de los Genoveses

Altrettanto eccezionale è Playa de los Genoveses che si fa amare per via delle sue acque calme e poco profonde. Si tratta di un’affascinante spiaggia sabbiosa che sorge in una baia dalla forma di una mezzaluna che a sua volta è incorniciata da un ampio sistema di dune.

Risulta particolarmente speciale nelle giornate di bassa marea, momenti in cui si riescono a scorgere alcune rocce sul prezioso fondo marino.

El Playazo

El Playazo è invece una delle scelte ottimali per chi visita Cabo de Gata in famiglia perché è protetta dalla correnti e perché presenta un fondale progressivo dove i bambini possono fare tranquillamente il bagno.

L’arenile è lunghissimo: circa 500 metri per una trentina di larghezza, ed è dominato dal Castillo de San Ramon, una struttura difensiva che sorge a poca distanza da un piccolo promontorio che di primo impatto pare roccioso, ma che in realtà è formato da una duna fossile.

Cala de Enmedio

Infine, vi consigliamo di fare un salto presso la più piccola ma assolutamente eccezionale Cala de Enmedio. Nonostante la sua lunghezza di appena 200 metri, è uno scrigno di tesori naturali incastonati tra pareti bianche verticali che la rendono affascinante e unica.

Caratterizzata da sabbia fina e acqua trasparente, è un po’ complessa da raggiungere e per questo è sempre poco frequentata e altamente paradisiaca.

Cala de Enmedio a cabo de Gata

Fonte: iStock

La suggestiva Cala de Enmedio
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L’incredibile chiesetta scavata nella roccia, a due passi dal mare

Di chiese rupestri ce ne sono tante in giro per il mondo, ma quella che si trova in Calabria è davvero unica. Forse è il suo panorama meraviglioso, soprattutto quando il sole rosso al tramonto si incunea tra le sue rocce illuminandola come un fuoco ardente. Forse è la leggenda che da secoli la circonda con un’aura di mistero. Fatto sta che la chiesetta di Piedigrotta è veramente magica, e tanti turisti ne sono rimasti incantati. Scopriamo la sua incredibile storia.

La chiesetta di Piedigrotta, tra leggenda e storia

Questa incantevole chiesetta scavata nella roccia si trova in Calabria, a due passi dal grazioso borgo di Pizzo Calabro, uno dei più belli situati lungo la Costa degli Dei. Secondo la leggenda, sarebbe nata per mano di una manciata di marinai devoti alla Madonna di Piedigrotta. Verso la fine del ‘600, una nave proveniente da Napoli si trovò nel bel mezzo di una violenta tempesta, proprio nei prezzi delle coste calabresi. Gli uomini a bordo, che custodivano gelosamente un quadro con su ritratta la Madonna, chiesero a lei la grazia di poter toccare nuovamente terra, promettendo di erigere una chiesa proprio nel punto in cui sarebbero approdati.

La nave naufragò a poca distanza da Pizzo Calabro, e qui i marinai costruirono un luogo di culto scavando nella viva roccia, e al suo interno sistemarono il quadro della Madonna di Piedigrotta che si salvò miracolosamente, assieme alla campana del veliero. Nel corso dei secoli, diverse mareggiate invasero la chiesetta, portando via il quadro con la furia delle loro acque, ma quest’ultimo venne sempre ritrovato esattamente nel punto in cui la nave si schiantò contro gli scogli. Naturalmente, di questa storia non c’è testimonianza scritta, ma è sicuramente molto affascinante.

Quello che sappiamo per certo è che verso la fine dell’800, l’artista Angelo Barone decise di dedicare la sua vita a restaurare la chiesetta, ampliandola e creando splendide sculture da blocchi di tufo. Il suo lavoro venne poi completato dal figlio Alfonso, che realizzò altre meravigliose opere d’arte. Purtroppo, negli anni ’60 alcuni vandali distrussero gran parte della chiesa e delle sue statue. Per questo il figlio di Alfonso, da tempo in Canada, tornò a casa con il suo bagaglio di gran scultore e diede nuova vita a questo luogo spettacolare. Oggi la chiesetta di Piedigrotta è un vero e proprio museo, mentre il 2 luglio vi si celebra messa in occasione della Madonna delle Grazie.

Le opere d’arte custodite nella chiesetta

Visitare la chiesetta di Piedigrotta è davvero un’esperienza meravigliosa. Quali sono le sue opere più belle? Sulla facciata, che è estremamente semplice, spiccano una croce in ferro e la statua della Madonna con il Bambino Gesù, a protezione dei marinai e dei pescatori. All’ingresso, dopo aver superato il portale con quattro angeli che reggono le acquasantiere, si aprono tre grotte, ciascuna delle quali ospita delle sculture che raccontano scene delle Sacre Scritture. Uno dei luoghi più affascinanti è la cappella della Madonna di Pompei, sul cui altare c’è un bellissimo bassorilievo.

Un’altra opera meravigliosa è il grande presepe che raffigura sia la classica natività (Gesù tra le braccia di Maria, San Giuseppe, i pastori, il bue e l’asinello) che sullo sfondo un paesaggio arabo con i Re Magi a dorso di cammello. In un’altra grotta ancora è possibile veder raffigurata nel tufo la parabola della moltiplicazione dei pani e dei pesci di Gesù. Mentre poco lontano c’è una statua in gesso della Madonna di Lourdes con la piccola Bernadette e San Giorgio, protettore di Pizzo, nell’atto di trafiggere il drago. Tanta bellezza non passa inosservata: la chiesetta di Piedigrotta è il monumento più visitato della Calabria dopo i Bronzi di Riace.

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La passeggiata poetica sul lago di Como che ti farà innamorare

Immagina luoghi incontaminati, dove la natura regna sovrana e il tempo sembra essersi fermato. Sono i posti meno frequentati, quelli che non trovi sulle guide turistiche, ma che riservano un fascino indescrivibile, dove un viaggio diventa un’avventura romantica, un’esperienza unica da condividere con la persona che ami, lontano dal caos della vita quotidiana.

Nei pressi di Monza esiste un antico sentiero, carico di storia che offre uno degli scenari più imperdibili della Lombardia. Oggi vi accompagneremo alla scoperta della Via della Poesia, nel suggestivo Borgo di Brienno, posizionato sulle romantiche rive del Lago di Como. Qui arte e natura si fondono, creando un’esperienza indimenticabile, un viaggio all’insegna della bellezza che risveglia l’anima e fa vibrare il cuore.

La via della poesia: alla scoperta dei luoghi che hanno incantato il cuore dei poeti

Indossa le scarpe da trekking e preparati a intraprendere un percorso unico nel suo genere, un’avventura affascinante che ti condurrà attraverso i suggestivi paesaggi del Lago di Como.

Ma non è solo la vista a rendere questo sentiero speciale. Lungo il percorso, infatti, camminerai sulle orme di importanti poeti e scrittori, da Alda Merini a Plinio il Vecchio e Ugo Foscolo, le cui parole hanno lasciato un segno indelebile in queste terre. Ogni passo sarà un verso, ogni panorama un capitolo di un libro che non vedrai l’ora di leggere.

Diviso in 16 tappe, l’itinerario inizia dal Valico di Roggiana, nel comune di Maslianico, per poi estendersi fino a Brunate, attraversando le affascinanti località di Cernobbio e Como. Lungo il cammino, sarai accompagnato dalle storie coinvolgenti di 16 personaggi di fama internazionale che hanno vissuto e narrato queste terre suggestive.

Una caratteristica unica che aggiunge ulteriore fascino a questa esperienza sono le 12 casette dei libri, sparse lungo il percorso, dove è possibile scambiarsi gratuitamente testi letterari. Un’opportunità imperdibile per gli amanti della lettura, che potranno trovare nuovi titoli da gustare durante la camminata o semplicemente rilassarsi in un angolo tranquillo con una buona lettura.

È un suggestivo tour panoramico che si snoda tra i 198 metri del lago e i 715 metri di Brunate, un affascinante villaggio noto per le sue splendide ville in stile Liberty. Completare il percorso richiede circa 6 ore, ma non scoraggiarti. Grazie all’antica funicolare potrai raggiungere Brunate da Como senza fatica, ammirando lungo il tragitto panorami spettacolari del lago e delle montagne circostanti.

Lungo il percorso, ti sorprenderanno le poesie incise nelle pietre, che rendono questo sentiero ancora più romantico. Dalla sfumatura profonda del blu del lago alla ricchezza vibrante delle colline, la Via della Poesia è un vero e proprio viaggio attraverso colori e suoni di una terra ricca di storia e bellezza.

Uno sguardo su Brunate, il “balcone sulle Alpi”

Brunate, conosciuta anche come il “Balcone delle Alpi“, è un luogo incantevole che merita assolutamente di essere vistato. Un borgo affasciante che offre una vista panoramica mozzafiato sul suggestivo Lago di Como e sulle maestose Alpi circostanti. Per raggiungerlo, ti consigliamo di prendere la funicolare da Como, un viaggio durante il quale è possibile ammirare viste spettacolari sul lago e sulla città sottostante.

Una volta arrivato, potrai camminare tra le strade acciottolate del paese, ammirare le imponenti dimore storiche o semplicemente fare una rilassante passeggiata lungo i sentieri che conducono a punti panoramici ancora più elevati.

Anche il suo patrimonio storico è altrettanto affascinante. Le maestose ville in stile Liberty, gli edifici e le chiese antiche conferiscono un fascino unico a questo paese. Tra i principali luoghi di interesse, spicca la Chiesa di Sant’Andrea, un edificio romanico risalente al XII secolo, e il Faro Voltiano, una maestosa torre alta 29 metri costruita in onore di Alessandro Volta. Arrivato in cima al faro, potrai ammirare una meravigliosa vista a 360 gradi sulle magnifiche montagne circostanti e sul lago.

I panorami incantevoli del Lago di Como nascondono un tesoro naturale e culturale che ti rapirà dal primo istante. La ricchezza storica di questa regione continua ad affascinare e ispirare visitatori provenienti da tutto il mondo. Scegliere il Lago di Como come meta del tuo prossimo viaggio ti farà vivere un’esperienza indimenticabile.

Il Faro Voltiano a Brunate

Fonte: iStock

Il Faro Voltiano di Brunate sul Lago di Como
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Cala Vadella, un villaggio e una spiaggia da sogno

Perla delle isole Baleari e località da sogno molto amata dai più giovani, Ibiza è una delle mete turistiche preferite sul mar Mediterraneo, per le sue spiagge favolose e per una movida che è divenuta famosa a livello internazionale. Ma non tutti sanno che ci sono tanti villaggi perfetti anche per le famiglie, dove ci si può rilassare e divertire con i bimbi, senza rinunciare a panorami incantevoli come quelli che solo Ibiza sa regalare. Andiamo alla scoperta di Cala Vadella.

Cala Vadella, un villaggio meraviglioso

Ibiza è da sempre conosciuta, tra le isole Baleari, per una vita notturna movimentata e le acque cristalline, dove fare un tuffo rinfrescante prima di tornare a sonnecchiare sotto il sole, per prepararsi ad una nuova serata da trascorrere tra i locali. Ma c’è un volto meno conosciuto, eppure non certo meno suggestivo, dell’isola spagnola: è quello caratterizzato da tanti piccoli villaggi turistici dove la vita è più tranquilla, e il mare ugualmente da sogno. Una di queste località da scoprire è Cala Vadella, situata sul versante occidentale dell’isola.

Il paesino è incastonato all’interno di una baia ben protetta dai venti, ed è costellato di hotel, ristoranti e bar: insomma, tutto quello di cui c’è bisogno per godersi appieno la propria vacanza estiva. A due passi c’è poi il villaggio di San José, da tanti considerato la meta ideale per chi vuole vivere un’esperienza autentica. Si trova ai piedi della montagna più alta dell’isola, e offre tantissime avventure all’aria aperta perfette per grandi e piccini. Senza contare che il suo centro storico è un coacervo di viuzze assolutamente da visitare, per respirare la vera atmosfera di Ibiza.

La splendida spiaggia di Cala Vadella

Ma torniamo a Cala Vadella, per scoprire la sua attrazione principale: una spiaggia semplicemente incantevole. Basta una breve passeggiata e per arrivarci, quindi è la destinazione balneare ideale per chi vuole soggiornare in uno dei tanti hotel o appartamenti che sorgono tra le piccole colline su cui sorge il paese. Questa graziosa mezzaluna di sabbia dorata si apre su un’insenatura tondeggiante che accoglie acque così cristalline da lasciar vedere il fondale per molti metri. È totalmente riparata dalle correnti, quindi è proprio il luogo perfetto per chi cerca il massimo relax.

Non è un caso che Cala Vadella venga considerata una delle migliori località di Ibiza per le famiglie. La sabbia fine e il mare sempre calmo e poco profondo ne fanno la spiaggia ideale per i più piccini. Senza contare che ci sono tantissimi servizi: dagli stabilimenti attrezzati ai bagni, passando per una vasta selezione di ristoranti e beach bar dove rifocillarsi senza dover tornare in paese. Quando poi il sole inizia a scendere, lo spettacolo è meraviglioso. Qui il tramonto è forse uno dei più belli mai visti, e la baia si anima con un po’ di musica e tanti cocktail.

Cala Vadella è molto apprezzata anche dai proprietari di yacht, proprio perché si trova all’interno di un’insenatura protetta dai venti. Non è quindi difficile trovare imbarcazioni ancorate all’ingresso della baia, dove le correnti diventano improvvisamente più tranquille. Ma cosa fare in questo luogo magico, oltre a prendere il sole e tuffarsi in acque splendide? L’attività migliore è sicuramente un giro in barca, alla scoperta dei dintorni (tra cui l’isola disabitata di Es Vedrà): il panorama dal mare è davvero suggestivo, impossibile non innamorarsene.

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Gjipe Beach, meta da non perdere in Albania

L’Albania è un Paese sorprendente e che, nonostante non sia estesissimo, nel suo territorio racchiude numerose meraviglie come siti archeologici, paesaggi naturali emozionanti, località di mare meravigliose e villaggi antichi in cui il tempo pare essersi fermato.

Negli ultimi anni sta tornando alla ribalta come destinazione per le vacanze, soprattutto quelle estive, tanto che alcuni suoi luoghi che prima erano un segreto sono oggi mete sempre più ricercate dai turisti, ma che per fortuna mantengono intatto il loro fascino. Ne è un’esempio la monumentale e straordinaria Gjipe Beach.

Dove si trova

Gjipe Beach è una gioia per gli occhi che prende vita nel Sud del Paese e, per la precisione, tra le città di Ilias e Vunò, a circa 50 chilometri dal confine con la Grecia. In sostanza, non sorge a troppa distanza dalla più famosa – ma comunque bellissima – spiaggia di Dhermi, ma a differenza di quest’ultima riesce ancora a tenersi stretta la sua più pura autenticità.

Complessa da raggiungere, è ancora adesso – seppur molto meno rispetto al passato – una spiaggia semi-deserta che sembra voler catapultare il suo visitatore su un’isola dispersa nel nulla. Una destinazione ancora non affollata, ma che data la sue indiscutibile bellezza è destinata a diventare uno dei luoghi più visitati della costa meridionale albanese.  Ciò vuol dire che per cogliere il massimo del suo splendore occorre visitarla il prima possibile.

Cosa aspettarsi

La Spiaggia di Gijpe è un luogo dalla bellezza millenaria. Non stiamo scherzando, perché è il frutto del lunghissimo lavoro della natura che nel corso dei secoli ha dato vita a un posto dalle proporzioni e dai colori perfetti.

Vi basti pensare che si trova alla fine di un maestoso canyon e che è circondata da imponenti rocce che a loro volta proteggono una ricca vegetazione. Accarezzata da acqua limpida e cristallina, sfoggia una sabbia bianca come il latte che alle volte è interrotta da alcuni massi pittoreschi.

Come arrivare

Nonostante sia sempre più gettonata tra i viaggiatori che scelgono l’Albania come loro meta di vacanza, Gijpe Beach non è ancora presa d’assalto dai turisti e, molto probabilmente, il merito di questa sua autenticità è da ricondurre alle difficoltà per attraccarvi.

Noleggiando un’automobile, e in particolare una jeep perché non esiste una strada asfaltata per raggiungerla, occorre arrivare e svoltare presso Manastiri i Shen Theodhorit e dopo 2,5 chilometri si arriva a un parcheggio da dove parte una via che conduce al mare.

In realtà in questo tratto una jeep può essere utilizzata, ma la verità è che è altamente sconsigliato: la discesa è lunga 1,5 chilometri e con un dislivello di 135 metri che non sono l’ideale per chi ha paura delle altezze. Meglio a piedi, anche per ammirare lungo la strada i vari bunker che purtroppo sono testimoni di un passato triste ma che in qualche modo, grazie al contrasto con i colori accesi della natura circostante, riescono a donare speranza.

Se non si possiede un mezzo proprio, è possibile salire su un autobus che passa da Dhermi o Saranda. Il consiglio in questi casi è farsi aiutare dall’autista perché occorre scendere alla curva per Gjipe. Da qui la distanza è di 4 chilometri.

Altri modi per raggiungere questo paradiso chiamato Gjipe sono la barca o il kayak.

Escursionismo sul Canyon di Gjipe

È possibile fare escursionismo sul Canyon di Gjipe, ma è necessario essere a conoscenza che è molto difficile e che quindi bisogna essere veri esperti. Il tragitto ha inizio vicino alla strada principale e, dal momento che la via di ritorno attraverso il canyon è praticamente impossibile – a meno che non si lascino corde appese alle rocce mentre si scende – è meglio combinare questa esperienza con un pernottamento su questa idilliaca spiaggia.

La “passeggiata” attraverso il canyon è di 2,5 chilometri da fare su un sentiero roccioso, spesso molto ripido e pericoloso, e con arrampicata necessaria in alcuni punti.

Insomma, la Spiaggia di Gjipe è uno splendido sogno che diventa realtà, ma per raggiungerla occorre faticare un pochino.

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Malia, tra le migliori mete per giovani in Grecia

Dal mare cristallino, dall’architettura tipica spesso pennellata d’azzurro, dalla gastronomia semplice ed eccellente e dai tanti villaggi in cui ci si sente a casa: questo e molto di più è la Grecia. Lo è perché da queste parti c’è tutto quello di cui si ha bisogno: lo spot per naturisti, il villaggio turistico in cui stare in compagnia, le spiagge isolate e autentiche, ma anche le destinazioni perfette per i più giovani, quelle in cui il divertimento è la parola d’ordine. Uno di questo esempi in Grecia è Malia, una meta che vale la pena scoprire.

Dove si trova Malia

Malia è una curiosa località situata sull‘isola di Creta. Il comune in cui si trova, ovvero quello di Chersonissos, si estende dalle falde dei monti Dikti e Selena a sud, fino alle coste del mare di Creta a nord.

Circondata da un territorio montuoso che regala scorci emozionanti, si affaccia su una breve striscia costiera dove i visitatori trovano tutto ciò di cui hanno bisogno e in cui tutto va avanti all’insegna dell’allegria. Grazie alla sua posizione, tra le altre cose, è anche un ottimo punto di partenza per visitare tante meraviglie che si trovano dei dintorni.

Cosa aspettarsi

Malia ha una “sorella maggiore” che prende vita a soli sette chilometri di distanza da lei: Hersonissos, città che può essere considerata la Capitale del divertimento notturno a Creta. Tuttavia, come ben sappiamo, “la mela non cade mai troppo lontana dall’albero”, e per questo anche Malia è una località balneare ricercatissima dai giovani di tutta Europa.

Il motivo è racchiuso nei suoi tantissimi locali aperti 24 ore al giorno a cui si aggiungono feste a tema e schiuma party. In particolare c’è un viale pedonale, lungo circa 1,5 km, dove si concentrano tantissimi locali notturni.

Malia, meta per giovani

Fonte: iStock

Giovani in giro per Malia

Ma Malia non è solo questo: dotata di una bellissima spiaggia cittadina in cui poter avere a portata di mano tutto quello che serve, vanta alloggi adatti a tutte le tasche, una buona vicinanza a meravigliosi siti di interesse, un centro storico che mette serenità e un mare cristallino che non ha nulla da invidiare a quello che bagna mete meno frequentate.

Cosa vedere

Fare una vacanza a Malia vuol dire poter scoprire un piccolo e raccolto centro storico. Situato circa 1,5 km dal lungomare, è un luogo piacevole in cui passeggiare e in cui si possono vivere le emozioni che un tipico villaggio greco sa offrire. Degne di nota sono la grande chiesa di Agios Nektarios, in cui si trovano grandi dipinti murali di Michael Vassilakis, e la chiesa di Panagia Galatiani, la più antica del borgo.

Dalla spiaggia cittadina, invece, è impossibile non notare in mezzo al placido mare un curioso isolotto dove sorge uno dei simboli della città: la chiesetta di Afendis Christos. Raggiungibile comodamente con un pedalò, incanta i visitatori con la sua porticina blu e la bandiera greca che sempre sventola fiera.

Senza ombra di dubbio, il punto forte di Malia è il sui Palazzo Minoico, uno dei quattro più importanti di Creta insieme a quello di Cnosso che è un vero capolavoro.

Costruito tra il 2000 a.C. e il 1900 a.C., vi si accede tramite una strada pavimentata da cui si diramano diversi sentieri chiamati vie processionali. Da queste parti gli scavi sono iniziati nel 1915 e fino ad oggi hanno riportato alla luce un vero e proprio tesoro di reperti, tra cui e un ciondolo in oro che raffigura due api su una goccia di miele.

Chiesetta di Afendis Christos, Malia

Fonte: iStock

Veduta della chiesetta di Afendis Christos

Il mare di Malia

Malia è anche sinonimo di mare e, come vi abbiamo accennato, oltre ad essere bellissimo è anche un piccolo tempio del divertimento. La spiaggia cittadina ha una lunghezza di circa tre chilometri e si caratterizza per essere composta di sabbia fine color oro e per essere lambita da acque azzurre pulite, calme e dai fondali che scendono dolcemente.

Possiamo definire questo litorale diviso in due: la parte est che è più tranquilla e poco attrezzata, quella ovest che è perfetta per fare festa e divertirsi con gli sporti acquatici.

In molti saranno felici di sapere che Malia offre anche angoli che sono ideali per coloro che si vogliono ritagliare momenti di tranquillità. Infatti, a soli tre chilometri di distanza da qui sorge la spiaggia di Potamos che offre un mare limpido, trasparente e un po’ più appartato.

Cosa fare nei dintorni

I dintorni di Malia mettono a disposizione degli ospiti tante piccole ma preziose perle. Un esempio di tutto questo è il Monastero di Agios Georgios che si trova nella vicina Selinari e precisamente nel luogo in cui Dio, secondo i racconti dell’epoca, aveva fatto trovare al costruttore un’icona di San Giorgio.

Qui è possibile visitare una chiesa centrale principale, la Cappella di San Giorgio e la misteriosa Grotta di Anvalohos, angolo in cui sarebbe sepolto Nikolaos, il monaco che lo costruì.

Bellissimo è anche l’Altopiano di Lassithi che, oltre a essere un’esplosione di natura, è puntellato da oltre 10.000 mulini a vento. Tra le attrazioni più suggestive della zona non possiamo non menzionare la Grotta di Psychro, una cavità particolarmente suggestiva e in cui, secondo la leggenda, nacque Zeus.

Partecipando a uno dei tanti tour in jeep offerti dai tour operator di Malia, si possono ammirare anche minuscoli villaggi, mandorleti e campi coltivati a perdita d’occhio. Tante soddisfazioni le avranno anche coloro che qui decideranno di percorrere un sentiero di sei ore fino alla cima del Monte Spath: da lassù la vista è di quelle che tolgono il fiato.

Poi ancora le Gola di Roza che sono visitabili grazie a un percorso di quasi 7 chilometri che collega i villaggi montani di Kera e Gonies. Così chiamata per via dalle sfumature rosa delle sue spettacolari pareti rocciose, è da esplorare tramite un sontuoso percorso in salita con un dislivello di 300 metri.

Infine i villaggi di Krasi e Mochos che sono arroccati sulle montagne a sud di Malia. Krasi offre stradine acciottolate in cui inebriarsi del profumo di sarikopita, un gustoso dolce a base di formaggio e pasta fillo, appena sfornata, la chiesa della Trasfigurazione di Cristo e un grazioso tempietto in legno intagliato.

Mochos, dal canto suo, si fa apprezzare per le sue casette in pietra che si affacciano su graziose piazzette.

Malia, la spiaggia cittadina

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La bella spiaggia cittadina di Malia
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Puoi perderti e immergerti nel mondo LEGO: ecco dove

Sono i mattoncini colorati più famosi del mondo, quelli che con tanto ingegno e con un pizzico di creatività danno vita a universi paralleli e straordinari. Non ci sono regole per l’utilizzo, né tantomeno limiti imposti dall’età: con i LEGO tutti sono invitati a scatenare la propria immaginazione.

Ed è proprio agli appassionati costruttori del mondo che oggi ci rivolgiamo, per segnalarvi che esiste un posto dove è possibile perdersi e immergersi nel mondo LEGO. Se non vedete l’ora di cimentarvi in una creatività che non conosce limiti, allora, non vi resta che preparare i bagagli e partire per questa avventura straordinaria. Destinazione: Somerville.

Bentornati nel mondo dei LEGO

Sono tante, diverse e incredibili: sono le avventure che possiamo vivere in giro per il mondo e che ci permettono di immergerci completamente nell’universo dei mattoncini colorati. Non solo parchi a tema e store fisici, ma anche hotel che grazie a un design ricercato ed evocativo ricreano in tutto e per tutto le ambientazioni LEGO.

E oggi è proprio in uno di questi luoghi che vogliamo portarvi. Non un hotel, e neanche un parco a tema, ma un vero e proprio centro di intrattenimento che offre tutta una serie di attività che permettono a grandi e bambini di vivere avventure uniche.

Il nostro viaggio di oggi ci conduce a Somerville, una città nella contea di Middlesex, in Massachusetts, a nord-ovest di Boston. È proprio qui che è stato inaugurato dopo una grande ristrutturazione il Lego Discovery Center Boston, il primo del Nord America, che promette un’avventura senza frontiere per i bambini di ogni età. Le attività proposte sono tantissime, e tutte passano per il gioco, per la creatività e per i LEGO, naturalmente.

Un vero e proprio centro di intrattenimento che è impossibile non notare. Passeggiando sulla Assembly Row di Somerville, infatti, si è accolti da una giraffa LEGO che vanta un’altezza di 6 metri. Ed è allora che comincia l’avventura.

Laboratori creativi per costruttori di mondi al LEGO Discovery Center Boston

Fonte: LEGO Discovery Center Boston

Laboratori creativi per costruttori di mondi al LEGO Discovery Center Boston

L’avventura creativa e fantastica a Sommerville

L’edificio che ospita il Lego Discovery Center Boston, e che si snoda su una superficie di 4.000 metri quadri, fu inaugurato nel 2014 e chiuso per lavori di ristrutturazione nell’autunno del 2022. L’obiettivo era quello di espandere l’offerta con una proposta del tutto rinnovata in grado di permettere a grandi e bambini di vivere esperienze straordinarie.

Detto fatto: oggi la struttura ospita un enorme negozio LEGO al pian terreno dove è possibile trovare e acquistare set, costruzioni e qualsiasi altro accessorio. Ma è salendo al secondo piano che il divertimento prende vita in ogni sua forma. I visitatori, infatti, possono immergersi completamente nell’universo dei mattoncini colorati grazie alla presenza di un teatro in 4K, aree dedicate alla costruzione di mondi paralleli, laboratori creativi con esperti e labirinti dedicati ai più piccoli. Non mancano neanche una Mini Land, una meravigliosa replica in miniatura dei monumenti più amati della città di Boston costruita con oltre 1,5 milioni di mattoncini LEGO, e una caffetteria a tema.

I biglietti per il Lego Discovery Center Boston sono in vendita sul sito ufficiale a partire da 29,99 dollari. Se siete pronti a vivere questa avventura, non vi resta che raggiungere Somerville, quello che vi aspetta vale da solo un viaggio, anche in capo al mondo.

Mini Land, LEGO Discovery Center Boston

Fonte: LEGO Discovery Center Boston

Mini Land, LEGO Discovery Center Boston