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Fiume, la città croata da visitare assolutamente

Spesso “utilizzata” solo come meta di passaggio, la città di Fiume, in Croazia, è una località che vale la pena scoprire. Fiume, il cui vero nome è Rijeka, è la terza città del Paese per popolazione, una realtà sospesa tra montagne e mare e dove si sviluppa un centro cittadino che, seppur snobbato, in realtà conserva e preserva numerose attrazioni, alcune delle quali mostrano tutta la possibile magnificenza asburgica.

E poi il mare, con diverse spiagge insignite della Bandiera Blu. Insomma, Fiume è una di quelle destinazioni che spesso vengono inserite nell’itinerario solo come punto di partenza per altri lidi, ma che in verità è un gioiello che tutti dovrebbero conoscere.

Il centro storico

Se in periferia, purtroppo, è facile scontrarsi con qualche scempio architettonico, il centro storico è una perla ricca di siti di interesse. Iniziando l’esplorazione dal Korzo, la via principale in cui si affacciano edifici in stili diversi e numerosi bar con tavolini all’aperto, si arriva alla Torre civica.

Risalente al Medioevo, colpisce per il suo portale riccamente decorato con stemmi imperiali e rilievi, mentre la parte superiore è abbellita da un orologio cittadino. Subito dopo si arriva in Piazza Ivan Kobler dove, ancora oggi, resistono al passare del tempo il vecchio palazzo municipale e una singolare fontana che è stata realizzata con elementi di presse per la carta provenienti dalla storica cartiera cittadina.

Di particolare interesse, inoltre, è il mercato cittadino che prende vita non troppo lontano dal molo di legno dove i pescatori locali scaricavano il pescato.

Korzo, città di Fiume

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Korzo, la strada principale di Fiume

I monumenti da non perdere

Fiume, oltre a un centro storico e prezioso che si “scontra” con l’architettura della periferia e il fascino decadente del suo grande porto, conserva diversi monumenti di interesse.

Uno di questi è la Cattedrale di San Vito che, per le sue dimensioni monumentali, è ancora oggi considerata un vero capolavoro barocco. Situata nel cuore del centro medievale, è visibile in lontananza da ogni angolo della città e al suo interno conserva pregiati altari barocchi e un crocifisso gotico del XIII secolo.

Molto interessante è anche il Castello di Tersatto che si erge, in tutto il suo fascino, in cima a una collina a 138 metri di altezza: da lì anche solo il panorama vale tutto il viaggio. È una delle fortificazioni più antiche della costa croata e tra le sue mura preserva una galleria d’arte, oltre a essere lo scenario perfetto per concerti estivi, spettacoli teatrali ed altri eventi culturali.

Poi ancora le chiese cittadine, prima tra tutti il Santuario della Madonna di Tersatto che anche ai nostri tempi richiama fedeli da tutto il mondo per via della particolare leggenda che la avvolge: si narra che proprio qui, alla fine del XIII secolo, si fermarono a riposare gli angeli che stavano trasportando la casa della Vergine Maria da Nazaret a Loreto.

Molto bella è anche la Chiesa dei Cappuccini di Nostra Signora Lourdes che è stata edificata sulla sommità di una doppia scalinata in stile italiano e che sfoggia una bellissima una facciata neogotica.

All’interno della Cattedrale di San Vito, invece, vale la pena fare una sosta per ammirare il dipinto dedicato a San Francesco Saverio, conosciuto anche come il protettore dei turisti. Ma non è l’unico motivo per cui vale la pena varcare l’ingresso di questa struttura: costruito nel Seicento, questo è un edificio religioso che presenta una maestosa cupola centrale e cappelle decorate in stile barocco.

Il Castello di Tersatto a Fiume

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Il Cortile interno del castello di Tersatto a Fiume, Croazia

I musei di Fiume

La città di Fiume è anche sinonimo di cultura grazie alla presenza di diversi (e interessanti) musei, non è caso è stata anche Capitale Europea della Cultura 2020. Il primo di cui vi vogliamo parlare è il Museo Civico che è ospitato all’interno di un edificio cubista degli anni ’70. Seppur piccolo, qui è possibile scorgere una particolare collezione di oggetti legati a Fiume, così come partecipare a mostre temporanee di grande interesse.

Molto bello è anche il Museo Storico e Navale che invece prende vita tra le possenti mura del Palazzo del Governatore. Tra modelli di navi, carte nautiche, strumenti di navigazione e ritratti, permette di comprendere più a fonda la  vita marinara della zona (e non solo).

Di particolare interesse è anche il Museo di Arte Moderna e Contemporanea che mette a disposizione dei suoi ospiti mostre temporanee di alto livello. Infine, il Museo di Scienze Naturali che sorge all’interno di un’elegante villa del XIX secolo. Dedicato alla geologia, alla botanica e alla vita marina dell’Adriatico, è abitato da un vero squalo e impreziosito da una collezione di minerali, invertebrati marini, razze e una raccolta di rettili e anfibi originari dell’area di Fiume.

Il mare di Fiume

Essendo una città portuale, Fiume non conserva spiagge da sogno in cui poter fare bagni di sole nel suo centro storico. I lidi si sviluppano soprattutto nelle estremità orientali e occidentali della città, ma purtroppo non sono di certo i più eccezionali del Paese.

Tuttavia, non mancano di sorprese. Ne è un esempio Ploče, una spiaggia che si distingue per possedere una parte in cemento e un’altra in ciottoli. Sono presenti tutti i servizi del caso, compreso l’accesso per le persone con disabilità, e anche la possibilità di tenersi attivi giocando a beach volley. Ploče detiene il premio di spiaggia pubblica meglio curata, così come la Bandiera blu, il che significa che si tratta di un litorale dove il grado di pulizia e la qualità del mare soddisfano i criteri internazionali.

Interessante è anche Preluk, una piccola spiaggia di ciottoli che per via della sua posizione è lo spot preferito dei surfisti. Glavanovo, invece, è la spiaggia consigliata alle famiglie con bambini e agli anziani: incorniciata da alti pini, offre riparo dal sole nelle ore più calde e in più è baciata da un mare poco profondo in cui giocare e nuotare in sicurezza. Kantrida e Brajdica sono invece due spiagge dog-friendly.

Fiume è una città che non ha niente da invidiare a tante altre mete della Croazia, uno di quesi posti sottovalutati ma che nei fatti hanno molto da offrire ai loro visitatori.

Preluk, Spiaggia in Croazia

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La bella spiaggia di Preluk
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Alla scoperta del Nyiragongo, uno dei vulcani più attivi e pericolosi

I vulcani sono tra le meraviglie più affascinanti e potenti del nostro pianeta. Queste montagne fumanti rappresentano la forza bruta della natura, con il loro potere distruttivo e dirompente. Il fumo che si innalza verso il cielo e la lava che scorre ardente, contribuiscono a creare un’atmosfera di rispetto e timore.

Nell’Africa centrale si trova una delle spaccature terrestri più affascinanti e al contempo più pericolose sulla Terra: il Nyiragongo, situato nella Repubblica Democratica del Congo, all’interno del Parco Nazionale dei Virunga.

Ha eruttato molteplici volte nel corso della storia ed è uno dei più attivi del nostro pianeta. Simbolo di potenza indomabile, continua ad attirare scienziati e avventurieri provenienti da tutto il mondo.

Nyiragongo, il gigante dell’Africa Centrale

Vulcano Nyiragongo

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Il cratere del vulcano Nyiragongo, Repubblica Democratica del Congo

Il monte Nyiragongo, con la sua altitudine di 3.470 metri, è uno dei vulcani più imponenti della regione ed è in eruzione permanente dal 2002.

La sua lava è estremamente fluida e può scorrere molto rapidamente per oltre 60 miglia all’ora, rendendo quasi impossibile sfuggirgli in caso di una fuoriuscita improvvisa.

Negli ultimi 50 anni, il vulcano ha conosciuto due grandi eruzioni. La prima, nel lontano 1977, ha causato una frattura delle pareti vulcaniche, facendo riversare la lava a valle con una velocità incredibile e provocando una devastazione senza precedenti. La seconda si è verificata nel 2002, causando danni considerevoli. In particolare, ha distrutto gran parte della città di Goma, costringendo centinaia di migliaia di persone a fuggire per salvarsi.

La popolazione locale considera questo luogo come dimora delle divinità, un varco infuocato verso gli inferi dove le anime dei peccatori sono condannate a bruciare per sempre.

Nonostante la sua pericolosità sia una minaccia costante, il Nyiragongo è un sito di grande interesse scientifico e turistico e la sua posizione all’interno del Parco Nazionale lo rende un luogo privilegiato per studiare la biodiversità africana.

Inoltre, i più coraggiosi potranno cimentarsi in un emozionante trekking sul vulcano, accompagnati da una guida esperta. Sebbene la salita possa essere impegnativa, le viste mozzafiato rendono quest’esperienza assolutamente memorabile.

Parco Nazionale dei Virunga, un’oasi di biodiversità

Il Parco Nazionale dei Virunga è la più antica area protetta dell’Africa. Fondato nel 1925, copre un’area di oltre 7800 chilometri quadrati ed è riconosciuto come Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.

La sua biodiversità è straordinaria. Ospita una varietà di habitat, dalle pianure della savana alle paludi, dai fiumi ai laghi, fino alle montagne vulcaniche, sostenendo una ricca varietà di specie animali e vegetali.

È famoso per essere uno degli ultimi rifugi dei gorilla di montagna, una specie in via di estinzione. Oltre a questi, il parco ospita anche numerose altre specie selvatiche come elefanti, leoni, ippopotami e un’eccezionale varietà di uccelli.

Visitarlo offre l’opportunità unica di osservare animali incredibili nel loro ambiente naturale, contribuendo al contempo a preservare il fascino di questa meraviglia geologica. Potrai lasciarti trasportare dai sentieri che si snodano attraverso una diversità impressionante di ecosistemi. Un viaggio fuori dagli schemi, lontano dai percorsi turistici tradizionali, che ti farà vivere la vera Africa, autentica e selvaggia.

Vulcano Nyiragongo

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Trekking sul vulcano Nyiragongo, Repubblica Democratica del Congo
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Un’estate speciale tra gli angoli più nascosti della Costa Azzurra

A due passi dall’Italia, la Costa Azzurra è una delle destinazioni più amate. Da scoprire d’estate, ma non solo, visto che qui il clima è mite tutto l’anno e le giornate di sole sono molto frequenti.

Quello che vi proponiamo è un breve itinerario per trascorrere un weekend (o anche più, se lo desiderate) non lontano dal confine italiano, tra angoli nascosti e poco noti, per assaporare appieno il fascino di un luogo che, da sempre, incanta e fa innamorare.

Itinerario a piedi tra le bellezze della Costa Azzurra

Da Beaulieu-sur-Mer

L’itinerario parte dalla cittadina di Beaulieu-sur-Mer per poi giungere a Nizza, che dista meno di dieci chilometri. Dicono che, giunto sulle alture di Beaulieu, Napoleone Bonaparte abbia esclamato: “Quel beau lieu!” (“Che bel luogo!”), da cui il nome. A Beaulieu ci sono due spiagge, la Petite Afrique, la più grande, così chiamata per le palme che ne fanno un angolo piuttosto esotico, e la Baie des Fourmies, la Baia delle Formiche, più piccola e molto amata dalle famiglie.

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Fonte: 123rf

Villa Kérylos a Beaulieu-sur-Mer

Le spiagge sono quasi esclusivamente libere ma sorvegliate e molto ben tenute. Pochi sono, invece, gli stabilimenti balneari, che però sono molto belli ed eleganti e aperti da mattina – quando organizzano lezioni di yoga all’alba – fino a notte inoltrata, dove poter prendere un aperitivo, cenare e fare un dopo-cena con gli amici. Due sono alla Petite Afrique, Baia Bella e La Javanaise, dove tra piante di banani e tessuti esotici sembra proprio un angolo di Giava, una invece è alle Fourmies, la Anao Plage.

Molti turisti visitano Beaulieu-sur-Mer per via della Villa Kérylos, un bellissimo edificio che riproduce un’antica villa greca e che si trova sulla punta estrema a picco sul mare. Nella mitologia greca, Kerylos era un uccello mitologico che si pensava fosse portatore di buoni presagi. La villa fu fatta costruire da un privato, Théodore Reinach, all’inizio del 1900, facendo riprodurre tutto nell’antico stile greco, dall’architettura ai mosaici fino agli arredi interni.

Sul sentiero per Saint-Jean-Cap-Ferrat

Dalla villa, una bellissima passeggiata a picco sul mare lunga meno di 2 km, accessibile anche con i passeggini, conduce diritto a Saint-Jean-Cap-Ferrat (che qui chiamano Saint-Jean o Cap-Ferrat), meta super vip della Costa Azzurra. A Saint-Jean non si contano le ville di lusso, oggi di proprietà più che altro di oligarchi russi. Ma ce ne sono di storiche che hanno moltissimo da raccontare.

promenade cap ferrat

Fonte: 123rf

La Promenade Maurice Rouvier tra Beaulieu e Cap Ferrat

Proprio lungo la passeggiata, la Promenade Maurice Rouvier, nella place David Niven, s’incontra la scenografica villa color rosa appartenuta tra gli Anni ’60 e ’70 al famoso attore hollywoodiano vincitore di un premio Oscar. Si dice in giro che nella villa “Lo Scoglietto” amasse intrattenersi nientemeno che con la sua collega e grande amica, Grace Kelly, divenuta nel frattempo principessa Grace di Monaco (quando non era impegnato con la principessa Margaret, sorella della regina Elisabetta d’Inghilterra).

Facendo una piccola deviazione dalla promenade si può salire a Villa Ephrussi de Rothschild, una delle ville più belle e famose della Costa Azzurra. Voluta dalla baronessa Béatrice de Rothschild, appartenente alla grande famiglia di banchieri, nei primi del Novecento, questa villa color rosa si trova su un promontorio sull’istmo di Cap-Ferrat con vista mozzafiato sul Mar Mediterraneo. La baronessa riempì il palazzo con mobili antichi, dipinti di Maestri, sculture, oggetti d’arte e riunì una vasta collezione di rare porcellane. I giardini sono classificati dal ministero della Cultura francese come uno dei giardini notevoli di Francia. Oggi la villa è aperta al pubblico e d’estate vi si tengono bellissimi concerti all’aperto.

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Fonte: 123rf

La Villa Ephrussi de Rothschild a Cap Ferrat

Vista dall’alto, Saint-Jean-Cap-Ferrat ha la forma di una mano e tra le sue cinque dita ci sono un’infinità di spiagge e di piccole cale, di sabbia, sassi o grandi massi. La scelta è molto vasta e ciascuno è libero di scegliere quella che preferisce.

Come su tutta la Costa Azzurra, la maggior parte dei lidi è ad accesso libero, ma ci sono alcuni stabilimenti privati, tra cui la famosissima Plage Paloma, frequentata da vip che spesso la raggiungono a bordo dei loro mega yacht. Qui l’acqua è incredibilmente limpida e si può fare uno dei bagni più belli. Si possono anche noleggiare tavole da paddle e pagaiare al largo tra mangrovie e fauna mediterranea.

Tappa a Villefranche-sur-Mer

Il sentiero gira tutt’intorno a Cap-Ferrat, passando per il piccolo porto, il paese e costeggiando il mare e le altre spiagge – tra le più belle c’è la Plage de Passable, che regala una bellissima vista sulla cittadina di Villefranche-sur-Mer (raggiungibile anche in autobus in circa cinque minuti).

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Fonte: 123rf

La cittadina di Villefranche-sur-Mer

Villefranche è la meta più ricercata da chi ama la movida. Sviluppata su una collina, che culmina sulla cittadella del XVI secolo, questa cittadina è tutta un sali-scendi di gradini e di ripide stradine lungo le quali s’affacciano deliziosi negozietti e, soprattutto, tanti locali e ristoranti.

La spiaggia, benché molto grande, non è la più bella della Costa Azzurra, bisogna dirlo, ma il golfo, un anfiteatro naturale sul mare, è decisamente da cartolina. Camminando in direzione di Nizza si costeggia il porto con le case color pastello e le barche dei pescatori. Merita una tappa un insolito piccolo museo: il Museo della marina, allestito dai marinai locali, con decine di modellini di navi, caravelle, velieri da perdere la testa.

Direzione Nizza

La separa da Nizza solo Mont Boron, una collina sulla quale si sviluppa il quartiere più bello di Nizza, le cui case e condomini hanno tutti una vista impagabile sul mare e sulla mitica Promenade des Anglais. Volendo, si può camminare fino a Nizza seguendo la pista ciclo-pedonale. Se decidete di andare a piedi, tappa obbligata è al Plongeoir, l’indirizzo più cool della Costa Azzurra: si tratta di un locale/ristorante, la cui particolarità sta nel fatto di estendersi fin su una roccia circondata dal mare. Un aperitivo all’ora del tramonto è top!

D’estate, tuttavia, il consiglio è di prendere il primo autobus che passa, il numero 15 o il 607, che porta fino al Port Lympia di Nizza, da dove poi si accede alla Vecchia Nizza e al resto della città.

Port-Lympia-nizza

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Nizza, Port Lympia
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Dall’altra parte del mondo esiste una “Stonehenge” davvero particolare

Esistono dei luoghi che da sempre, per un motivo o per un altro, capeggiano le nostre travel wish list. Si tratta di destinazioni dalla fama mondiale che ospitano attrazioni iconiche, capolavori creati da Madre Natura o monumenti artistici e architettonici che portano la firma dell’uomo e che, col tempo, sono diventati patrimonio dell’intera umanità.

Tra questi non possiamo non menzionare Stonehenge, il sito neolitico di Amesbury, nello Wiltshire, che da secoli affascina, incanta e attira viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo. Caratterizzato da maestose e colossali pietre erette e disposte in circolo, questo luogo iscritto alla lista del Patrimonio Mondiale dell’Umanità dell’Unesco dal 1986 attira ogni anno migliaia di visitatori desiderosi di toccare con mano le storie, le leggende e la magia che da sempre permeano questo territorio.

Questo è uno di quei luoghi che dovremmo visitare almeno una volta nella vita, è i motivi li conosciamo tutti. Quello che non tutti sanno, però, è che da qualche parte del mondo esiste un’altra Stonehenge, meno leggendaria e poco conosciuta, ma più moderna e sicuramente bizzarra. Il suo nome è Carhenge e, vi anticipiamo, che si tratta di un’attrazione davvero unica al mondo.

Viaggio in Nebraska: alla scoperta dell’altra “Stonehenge”

Se volete arricchire il vostro bagaglio esperienziale con la visione di luoghi poco conosciuti e decisamente al di fuori dell’ordinario, allora, il vostro prossimo viaggio potrebbe condurvi in Nebraska. Proprio qui, tra i vasti territori della regione delle Alte Pianure degli Stati Uniti, un uomo ha deciso di replicare in maniera originale uno dei più grandi e misteriosi capolavori che appartengono al mondo che abitiamo. Si tratta di Carhenge.

Per scoprire quella che è una copia bizzarra della più popolare Stonehenge dobbiamo recarci nei pressi di Alliance, capoluogo della contea di Box Butte. Qui, non lontano dal centro abitato, è possibile scorgere un particolare monumento circolare che ricorda in tutto e per tutto il leggendario sito inglese.

Avvicinandosi a Carhenge, però, è possibile notare la grande peculiarità che contraddistingue questa opera che non è composta da colossali pietre, ma da automobili americane d’epoca verniciate.

Benvenuti a Carhenge: la Stonehenge creata con le auto

Sono 38, in tutto, le automobili che compongono questa bizzarra e inaspettata replica di Stonehenge. I veicoli sono disposti in maniera circolare e posizionati in verticale, alcuni di questi, poi, sono stati posizionati e saldati sopra gli altri per ricreare degli archi.

Un monumento contemporaneo, e uguale a nessuno, che negli anni ha riscosso entusiasmo e curiosità sia da parte della comunità locale che dei viaggiatori. Carhenge è stata inaugurata nel giugno del 1987, proprio in occasione del solstizio d’estate, ed è nata da un’idea dell’artista Jim Reinders che ha voluto omaggiare il sito inglese in maniera tutt’altro che ordinaria.

La grande popolarità della replica di Stonehenge in Nebraska ha visto poi la nascita di un centro visitatori inaugurato nel 2006. Nei pressi del sito di Carhenge – che negli anni è stata utilizzato anche come set di programmi televisivi e spot pubblicitari – sono state inoltre installate altre opere contemporanee create sempre con vecchi modelli di automobili.

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Entrando in questo tunnel puoi fare un viaggio psichedelico in un altro universo

Quante esperienze possiamo vivere viaggiando? Tante, troppe. E non basterebbe un solo articolo per elencarle tutte. Possiamo, per esempio, scoprire le culture del mondo attraverso i sapori locali, lasciarci avvolgere dai profumi e dagli odori, abbandonarci a visioni emozionanti e senza fiato. Possiamo sperimentare avventure adrenaliniche e avvincenti, oppure lasciarci contagiare dal ritmo slow.

Sono davvero tante le cose che possiamo fare quando partiamo alla scoperta del mondo e tutte, questo è chiaro, sono destinate a lasciare un segno indelebile nel cuore e nei ricordi. Ma se è un’esperienza davvero unica, e uguale a nessun’altra, che volete vivere allora c’è solo un posto da raggiungere il prima possibile.

La destinazione di oggi è Shanghai, la grande e popolosa città cinese, nonché la più grande del Paese intero. Proprio qui, infatti, è possibile salire a bordo di un tram e attraversare un tunnel delle meraviglie che vi permetterà di fare un viaggio psichedelico in un altro universo. Preparate le valigie: il Bund Sightseeing Tunnel vi sta aspettando.

Un’esperienza psichedelica a Shanghai

Shanghai è una di quelle destinazioni che tutti dovremmo raggiungere almeno una volta nella vita. La metropoli cinese situata sulla costa centrale, infatti, è un concentrato di attrazioni imperdibili volte a soddisfare tutti gli amanti dell’intrattenimento, ma non solo. Passato e futuro, qui, vivono e convivono in maniera esemplare: da una parte c’è il Bund, il quartiere più caratteristico della città che ospita gli edifici storici e le testimonianze del passato, dall’altra invece è possibile ammirare il futuristico distretto di Pudong, con i grattacieli che sfiorano il cielo e le strutture avveniristiche.

Non mancano, ovviamente, polmoni verdi urbani con i rimandi più autentici alla cultura cinese, come il Giardino del Mandarino Yu che ospita padiglioni, laghi e zone verdeggianti.

Insomma, le cose da fare e da vedere qui sono tantissime e tutte, è evidente, sono destinate a lasciare senza fiato. Ma se è un’esperienza unica e strabiliante che volete vivere una volta arrivati nella metropoli, allora, non potete perdervi quella offerta dal Bund Sightseeing Tunnel. Si tratta di una galleria davvero particolare che collega Bund e Pudong e che si snoda per appena 650 metri.

Ma guai a considerarla una semplice galleria di collegamento, perché il Bund Sightseeing Tunnel offre un’esperienza al di fuori dall’ordinario, un viaggio psichedelico che, in pochi minuti, trasporta i viaggiatori in un altro universo.

Bund Sightseeing Tunnel

Fonte: Getty Images

Bund Sightseeing Tunnel

Dentro il tunnel delle meraviglie

Per attraversare la galleria di collegamento tra Bund e Pudong è necessario salire a bordo di un tram futuristico con ampie vetrate trasparenti che viaggia su rotaie da una stazione o dall’altra. Una volta a bordo è possibile intraprendere un viaggio unico e straordinario che catapulta gli avventurieri in un microcosmo fatto di luci a neon, flash stroboscopici e suoni avveniristici.

Le pareti della galleria, infatti, ospitano tutta una serie di proiezioni che si alternano e si susseguono una dopo l’altra fino a creare degli universi paralleli che si fondono e si confondono tra loro avvolgendo e stordendo i sensi. Il viaggio dura poco più di 5 minuti, ma quelli bastano a segnare una delle esperienze più bizzarre di una vita intera.

Se volete perdervi e immergervi in questo tunnel allucinogeno non vi resta che recarvi in una delle due stazioni, Chenyi Square a Bund e Lujiazui a Pudong, e affrontare un viaggio indimenticabile.

Bund Sightseeing Tunnel

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Bund Sightseeing Tunnel
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Isola di Havelock, avvolta nel mistero

Ci sono dei luoghi del mondo che sono in grado di preservare ancora il loro fascino primordiale. Esistono anche posti nel nostro pianeta che sono così inesplorati che, in qualche modo, ci sembrano avvolti nel mistero. È il caso di quel meraviglioso lembo di terra conosciuto come Isola di Havelock, un piccolo paradiso che si fa spazio nel mare delle Andamane, e più precisamente nel Golfo del Bengala, tra India e Birmania.

Isola di Havelock o Swaraj Dweep?

Potrebbe sembrare una domanda banale, ma in realtà non lo è: seppur conosciuta da tutti come Isola di Havelock, il suo nome è Swaraj Dweep, o almeno dal 2018 a questa parte.

La denominazione Havelock, infatti, le era stata precedentemente data in onore di un generale britannico, Sir Henry Havelock, che prestò servizio in India. Tuttavia, nel dicembre 2018, il primo ministro, Narendra Modi, da deciso di ribattezzarla Swaraj Island in omaggio a Subhas Chandra Bose.

Bose è stato un politico e militare indiano e anche una figura centrale della lotta per l’indipendenza dell’India. Si tratta di colui che aveva issato la bandiera indiana a Port Blair il 30 dicembre 1943 e che aveva proclamato le Isole Andamane e Nicobare liberate dal dominio britannico.

Cosa aspettarsi

L’isola di Havelock si presenta incontaminata, impreziosita da una lussureggiante foresta tropicale (circa l’80% di questo territorio è ricoperto da rigogliosa vegetazione), con spiagge bianchissime e acque turchesi che invitano a fare tutti i bagni possibili. Vi basti sapere che il Time, prestigiosa rivista americana, in un articolo di qualche anno fa descrisse una spiaggia di questo lembo di terra come la più bella dell’Asia.

Havelock, cosa fare

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Una delle spiagge dell’Isola di Havelock

Chiusa al turismo fino al 1992, è il posto perfetto per tagliare i ponti con la terraferma e liberarsi di tutti i dispositivi tecnologici che caratterizzano la nostra quotidianità.

Cosa fare

Visitare Havelock vuol dire scoprire spiagge che sembrano fatte di borotalco e incorniciate da una fittissima giungla. Al contempo, è concedersi la possibilità di immergersi in un mare cristallino e fare snorkeling o diving in fondali dai mille colori.

Di attività ce ne sono anche per chi desidera stare in movimento sulla terraferma: le sue foreste sono pregne di interessanti sentieri per avventurarsi nel trekking.

Con particolare attenzione all’ecoturismo, è il luogo per eccellenza per rilassarsi e per staccare completamente con la vita frenetica e mondana.

Tra campi di riso e distese di terreni verdi con le mucche al pascolo, ogni passo è accompagnato dal canto degli uccelli e dai richiami delle scimmie. Qui dimorano ben 218 tipi di volatili, tra cui il rarissimo piccione delle Nicobare, 62 mammiferi, 300 farfalle, 2200 varietà di piante e 110 di orchidee.

Il mondo sottomarino non è da meno: pesci pagliaccio, napoleone, farfalla, coralli purtroppo morti a causa dell’innalzamento della temperatura dell’oceano, il raro dugongo, o mucca di mare e molto altro ancora.

L’esperienza di nuotare con gli elefanti

Sì, avete letto bene: presso l’Isola di Havelock, oltre che con dolci tartarughe marine che qui nidificano, è possibile nuotare con gli elefanti. Questo prezioso lembo di terra, infatti, è l’appartato rifugio di pachidermi che si immergono indisturbati nelle limpide acque di questa magnifica costa.

Gli elefanti sono gli abitanti per eccellenza dell’isola: passeggiano sul bagnasciuga, cercano refrigerio nell’acqua e si tuffano mediamente due volte al giorno, lasciandosi avvicinare dai sub. Qualcosa a cui è davvero difficile credere.

Havelock, fare il bagno con elefanti

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Un elefante che fa il bagno presso l’Isola di Havelock

Le spiagge da non perdere

In settima posizione, secondo il Time Magazine, tra le spiagge più belle del mondo, è Radhanagar Beach che è di una bellezza surreale, uno di quei posti che tocca le corde dell’anima e del cuore.

Dalla sabbia bianchissima e da un mare che sembra un diamante che brilla alla luce del sole, ha la forma di una falce di luna che si allunga per 2 chilometri e si allarga per circa 30-40 metri.

Mai affollata dai vacanzieri, offre una sabbia bianca e finissima incorniciata da alberi verdi. È il posto migliore, ta le altre cose, per godere di un tramonto mozzafiato e per immergersi e scoprire meravigliosi giardini di corallo e fenomenali terrazze vulcaniche piene di vita marina.

Non è da meno Elephant Beach, lo spot scelto dai pachidermi per venire a rifocillarsi. Attenzione, non è da escludere che qualcuno possa utilizzare questi affascinanti animali per far fare passeggiate ai turisti in sella ai loro possenti corpi, uno sfruttamento che è decisamente il caso di evitare.

Al di là di questa terribile pratica, si tratta di una spiaggia protetta da una fitta foresta e accarezzata da un mare dalle incredibili sfumature di blu. Vi ci si può attraccare in barca, oppure percorrendo un sentiero che un tempo usavano gli stessi elefanti per trasportate i tronchi fino al mare.

Poi ancora la Spiaggia di Kalapathar dove la sabbia bianca si fonde con rocce nere per poi brillare grazie ai colori del suo mare, sotto un caldo raggio di sole. Perfetta per rilassarsi in mezzo alla natura più autentica, è il posto ideale per scoprire il significato di “spiaggia esotica”.

Per ultima, ma non per importanza e bellezza, Vijaynagar Beach che è molto probabilmente il lembo di morbida sabbia più vicina alle strutture turistiche presenti sull’isola. Molto amata da coloro che praticano il birdwatching, consente anche di dedicarsi a diversi sport acquatici, tra cui il surf.

Dall’acqua incontaminata, è ben collegata con la terraferma e affollata dai viaggiatori che raggiungono questa isola remota.

Spiaggia di Kalapathar, Havelock

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La bellissima Spiaggia di Kalapathar

Quando andare e come arrivare

Per arrivare presso la magnifica Isola di Havelock bisogna prima volare a Port Blair, Capitale dell’arcipelago nell’isola di South Andaman. Da qui occorre salire a bordo di una barca che con circa un’ora e mezza di navigazione conduce nel colorato porticciolo dell’isola. Un metodo alternativo, ma sicuramente più costoso, è arrivarci in elicottero.

Per quanto riguarda il quando andare, è importante sapere che da queste parti il clima è di tipo tropicale. Ciò vuol dire che ci sono due stagioni: quella secca e quella delle piogge. Il periodo migliore per visitare Havelock è quello va da gennaio ad aprile, il momento dell’anno meno piovoso e in cui il sole brilla tutti i giorni.

Mentre l’intervallo più critico è quello che riguarda i mesi che vanno da maggio a ottobre. Particolari difficoltà si riscontrano ad agosto a causa delle piogge più frequenti e molto abbondanti, con il cielo che spesso è nuvoloso.

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Nancy, alla scoperta della città francese capolavoro dell’Art Nouveau

La Francia, il simbolo dell’amore e del romanticismo, è un luogo magico che affascina e ispira i visitatori provenienti da tutto il mondo. Celebre per essere la culla dell’arte e della cultura, custodisce numerose città colme di storia e fascino che catturano i turisti con il loro irresistibile charme e la loro architettura sontuosa.

Tra queste spicca Nancy, un’incantevole cittadina situata nella regione della Lorena. Definita la capitale dell’Art Nouveau, è un vero scrigno di tesori artistici. Potrai lasciarti trasportare dai suoi quartieri storici ben conservati, le piazze opulente e le gallerie che custodiscono opere uniche di diverse epoche.

Riconosciuta come una delle città francesi più classiche ed eleganti, saprà conquistarti con la sua bellezza senza tempo.

Nancy, il simbolo dell’eleganza francese

Arc Héré Place Stanislas

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Arc Héré Place Stanislas, Nancy, Francia

Nancy, situata nel nord-est della Francia, è una città che merita di essere esplorata. La sua storia si riflette negli splendidi capolavori architettonici che punteggiano il panorama, mentre la vicinanza al confine con la Germania ha determinato una miscela unica di influenze culturali che la rendono una destinazione particolarmente affascinante.

Inoltre, offre una vasta gamma di esperienze uniche, tra cui musei affascinanti, gallerie d’arte eccezionali, negozi di antiquariato e ristoranti che deliziano con la cucina locale. Uno dei luoghi imperdibili è la Place Stanislas, molto amata dai francesi e riconosciuta come Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Fu costruita nel XVIII secolo per omaggiare il Re Luigi XV ed è oggi considerata una delle piazze più belle del mondo.

Tra le caratteristiche distintive di questa cittadina brillano le sue splendide ville Art Nouveau, dimore innovative e stravaganti dallo stile floreale. Tra queste vi consigliamo di visitare la Villa Majorelle, una delle più affascinanti e imponente testimonianze di questo stile artistico.

Dopo un importante processo di restauro durato diversi anni, è stata riaperta al pubblico nel 2020. I lavori hanno permesso di riportare alla luce e valorizzare le caratteristiche originali dell’edificio, tra cui le vetrate colorate, le decorazioni in ferro battuto e i dettagli floreali in ceramica.

Per gli amanti dello shopping, il centro storico di Nancy è un vero paradiso, ricco di boutique caratteristiche, gallerie d’arte e grandi centri commerciali che soddisferanno ogni desiderio. Mentre, una passeggiata romantica lungo il canale ti farà apprezzare ancora di più la bellezza della città.

I dintorni di Nancy, tra parchi naturali e percorsi scenografici

Questa splendida cittadina francese non è rinomata solo per la sua storia e l’architettura suggestiva, ma anche per i suoi incantevoli percorsi naturali. Esplorare questi sentieri offre un’esperienza unica per immergersi nella bellezza selvaggia che la circonda.

Uno dei percorsi più popolari è il Plateau de Haye et Bois l’Évêque, una riserva naturale in cui potrai esplorare itinerari incantevoli che ti porteranno tra foreste lussureggianti, vasti prati fioriti e panorami mozzafiato.

Un altro luogo imperdibile che merita di essere visitato è il Parco Naturale Regionale. Qui potrai dedicarti a diverse attività come passeggiate, ciclismo e birdwatching. Il parco è conosciuto per la sua straordinaria biodiversità e le maestose foreste di querce e faggi.

Infine, per gli amanti del brivido e dell’adrenalina, una tappa obbligata è la Route des Cretes un percorso affascinante che si snoda attraverso le splendide montagne dei Vosgi. Percorrendolo potrai ammirare panorami unici tra riserve naturali, foreste rigogliose, castelli storici e pittoreschi villaggi di montagna.

Nancy in Francia

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Nancy, Francia
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La chiesa di legno che sembra uscita da una fiaba

La Norvegia, situata nel cuore dell’Europa settentrionale, è famosa per le sue bellezze naturali mozzafiato, dai fiordi spettacolari alle montagne imponenti, fino alle sue foreste lussureggianti. Oggi ci addentreremo nella città di Notodden, situata nella contea di Vestfold og Telemark, un vero gioiello che arricchisce il paesaggio norvegese.

La città è famosa per la sua storia industriale e, attualmente, è riconosciuta come Patrimonio Mondiale dell’UNESCO. Una delle sue attrazioni più affascinanti è la Heddal Stave Church, una chiesa di legno storica e maestosa, la più grande rimasta in Norvegia.

La grandiosa imponenza si erge sulla campagna, evocando immagini di tempi antichi e storie epiche. Un’opera d’arte che resiste al passare del tempo, in cui ogni intaglio narra una storia, trasportando chi l’ammira in un tempo di guerrieri, esploratori e artigiani. Non sorprende che sia considerata uno dei tesori più preziosi della Norvegia.

Heddal Stave Church: il tesoro antico della Norvegia

Heddal Stave Church in Norvegia

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Heddal Stave Church, Notodden, Norvegia

Nascosta tra le bellezze naturali del luogo, la Heddal Stave Church emerge come un gioiello architettonico, incantando i visitatori con il suo fascino artigianale e la sua ricca storia. Costruita intorno al 1250, rappresenta non solo una testimonianza del passato, ma anche un pilastro centrale della comunità.

Situata lungo il percorso del Parco Nazionale, cattura l’attenzione dei turisti con il suo aspetto austero e la struttura singolare, invitandoli a esplorare gli interni decorati e scoprirne l’affascinante storia.

Questo straordinario edificio è caratterizzato da tre torri distintive e una galleria esterna che circonda l’intero edificio. Ogni dettaglio della chiesa riflette un alto livello di maestria artigianale, dalla complessità del design alle intricate decorazioni in legno.

Questa chiesa è la più grande delle 28 chiese di legno ancora conservate in Norvegia. Tra queste, vi suggeriamo di visitare anche la Chiesa di Urnes, una testimonianza straordinaria di un’antica tradizione architettonica, risalente al periodo medievale.

Nonostante la sua antichità, la Heddal Stave Church è, ancora oggi, un luogo di culto attivo, che svolge un ruolo vitale tra gli abitanti del posto, creando un legame solido tra le nuove generazioni e le radici del territorio.

Alla scoperta di Notodden

Notodden, un comune affascinante nella contea di Vestfold og Telemark, è una destinazione ricca di sorprese. Questa città industriale si è sviluppata all’inizio del XX secolo ed è situata sulle rive del Lago Heddalsvannet, alla fine del Canale di Telemark.

Tra le attrazioni più interessanti, ti suggeriamo di esplorare la meravigliosa Cascata Tinnfossen, un luogo perfetto per fare una passeggiata rilassante. L’acqua che scorre crea uno spettacolo mozzafiato, specialmente dopo un’abbondante pioggia.

Inoltre, questa località è un vero paradiso per gli sportivi. Le sue numerose piste ciclabili e i sentieri escursionistici permettono di scoprire la meravigliosa campagna norvegese. I percorsi variano dai più semplici ai più impegnativi e si snodano tra foreste lussureggianti, lungo le rive dei laghi e fino alle spettacolari vette delle montagne circostanti.

In particolare, non perdetevi il Sentiero Blu, che segue il corso del fiume Tinnelva, e il sentiero panoramico di Heddal, che offre una vista fantastica proprio sulla Heddal Stave Church.

Notodden in Norvegia

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Vista panoramica di Notodden, Norvegia
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La street art ha trasformato questo quartiere di Parigi in un museo en plein air

Parigi, conosciuta anche come la “Ville Lumiere“, è una metropoli affascinante e vivace che ha molto da offrire. Rinomata per la sua ricca storia, l’arte straordinaria e la cucina raffinata, è una destinazione romantica che cattura l’immaginazione di milioni di turisti ogni anno.

La città è famosa per monumenti iconici come la Torre Eiffel, il Louvre e Notre-Dame, e per i suoi angoli pittoreschi, i caffè accoglienti e i parchi tranquilli. Ma Parigi non è solo questo. La città ha un vibrante patrimonio street art che l’ha trasformata in una destinazione ideale per gli amanti dell’arte urbana. Da nord a est, le strade di Parigi sono un telaio vivente per artisti di strada.

Oggi vogliamo portarti nel XIII arrondissement, un tempo conosciuto per le sue case popolari e l’aspetto industriale, oggi trasformato in un epicentro dell’arte di strada, diventando un vero e proprio museo a cielo aperto.

Dalle meravigliose installazioni tridimensionali di Bordalo II ai sorprendenti murales di Obey e Inti, questo quartiere è diventato un luogo in cui l’arte si mescola alla vita di tutti i giorni, trasformando le pareti grigie in tele colorate. Questo fenomeno non solo ha cambiato il volto del quartiere, ma ha anche creato un forte senso di comunità e apprezzamento per l’arte contemporanea.

Il fascino artistico di Parigi

Murale XIII arrondissement

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Murale nel XIII arrondissement di Parigi, Francia

Situato nella parte sud-est della città, il XIII arrondissement ospita numerose opere di street art che impreziosiscono muri e palazzi, creando un’atmosfera unica e coinvolgente. Le strade prendono vita con enormi murales che decorano intere pareti dei palazzi, regalando colore e vivacità al paesaggio.

Uno degli eventi più importanti che ha contribuito a questa trasformazione è stato il progetto artistico quadriennale Boulevard Paris 13. Conclusosi nel maggio 2019, l’iniziativa ha coinvolto 26 street artist di diverse nazionalità che hanno creato 32 murales, dando vita a uno dei percorsi d’arte urbana più affascinanti di Parigi.

In particolare, lungo il Boulevard Vincent Auriol, avrai l’opportunità di ammirare una serie di grandi murales, visibili persino dalla metropolitana.

Percorrendo le vie trasversali, ti imbatterai in una varietà di opere più piccole ma altrettanto attraenti. Queste strade offrono un’atmosfera più intima e ti daranno la possibilità di scoprire alcuni artisti emergenti, oltre a quelli già affermati.

L’itinerario si conclude alla stazione della metropolitana Chevaleret, un’esperienza da non perdere per scoprire la street art e per ammirare Parigi da una prospettiva al di fuori degli schemi convenzionali.

Alla scoperta del XIII arrondissement: non solo street art

Questa zona di Parigi è molto di più di una galleria street art. Questo quartiere affascinante, situato sulla Rive Gauche della Senna, incarna un mix di storia antica e modernità. Qui potrai immergerti nei mercati vivaci, gustare delizie gastronomiche locali e scoprire le caratteristiche botteghe parigine.

Il quartiere ospita anche un importante centro residenziale, caratterizzato dalla presenza di moderni grattacieli che si contrappongono all’architettura tradizionale della città.

Un’altra attrazione imperdibile è la Butte aux Cailles. Questo “villaggio nella città” era un tempo distante da Parigi, ma ad oggi offre una pacifica oasi di tranquillità lontana dal caos cittadino. Con i suoi viali acciottolati, le graziose case a due piani, i numerosi caffè e intimi ristoranti è il luogo ideale per una piacevole passeggiata o per godersi un po’ di tempo libero in totale relax.

Murale XIII arrondissement

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Murale nel XIII arrondissement di Parigi, Francia
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Hammamet, la città della Tunisia da visitare assolutamente

Cambiare continente e scoprire terre culturalmente diverse dalle nostre – ma che in realtà sono a due passi da casa – è più facile di quanto si creda. E lo è atterrando in realtà che sono dei veri e proprio gioielli, dove il mare è un sogno e dove le architetture evocano paesaggi poetici.

Per fare quanto appena detto, basta salire a bordo di un aereo e volare in Tunisia, interessante Paese del Nord Africa che tra le sue tante mete turistiche ne nasconde una che è un vero tesoro da scoprire: Hammamet.

Hammamet, informazioni utili

Hammamet accoglie il visitatore con il suo distintivo odore di gelsomino che poi lo accompagna per tutto il soggiorno. Situata a sud-est di Capo Bon, sul golfo omonimo, è una destinazione particolarmente amata dai viaggiatori locali e internazionali.

E no, non c’è da sorprendersi perché questa città, fondata durante l’epoca romana, è un pullulare di storia e angoli paradisiaci, tanto che nel corso degli anni è stata meta di numerosi turisti celebri. Parliamo di illustri politici come Winston Churchill, e scrittori dalle mani fatate come Gustave Flaubert.

Nel nostro Paese, invece, Hammamet è diventata particolarmente nota per essere stata l’ultima casa del leader socialista Bettino Craxi nel corso della sua latitanza, dal 12 maggio 1994 fino alla sua morte nel gennaio 2000. Non è un caso, infatti, che molti connazionali vengano proprio qui a porgergli un ultimo saluto, in quanto riposa nel cimitero cittadino.

Cosa aspettarsi

Il solo nome, Hammamet, invita al relax totale, quello che rigenera e che fa stare bene: deriva da hammam, i famosi e affascinanti complessi termali arabi, perché qui ci sono una serie di sorgenti da cui sgorgano acque dalle proprietà terapeutiche e rigeneranti, di quelle che sono in grado di farci percepire il benessere sia a livello fisico, sia per la serenità dello spirito.

Hammamet, Tunisia

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I tetti di Hammamet

Questa peculiare città tunisina, però, è anche altro come spiagge candide lambite da un mare che per via della sua limpidezza invita a fare più bagni possibili, così come tanti sport acquatici. Hammamet, dopo il relax delle sue terme, spinge persino a scoprire la sua vibrante vita notturna fatta di locali, dj set, e festival di importanza internazionale.

E poi i suoi monumenti antichi, come quelli caldamente protetti dai muri della Medina, una delle più spettacolari di tutto il Paese, che sono testimoni di un passato indelebile e glorioso.

Cosa vedere ad Hammamet

Hammamet accoglie con l’azzurro del mare, il dorato delle spiagge, il bianco dei suoi edifici che, come quelli della Grecia, sono decorati di blu e un verde vivo, quello della sua vegetazione. Una mescolanza di colori che fa subito sentire bene e che esorta a scoprire ancora più a fondo l’anima della città.

Per farlo occorre necessariamente iniziare dalla Medina che tra stradine e bancarelle piene di tonalità conduce, passo dopo passo, a raggiungere antichi monumenti che lasciano senza fiato.

Un esempio di quanto appena detto è l’imponente Forte, detto in arabo la Kasbah. Costruito per proteggere la città da eventuali invasioni provenienti dal mare, è possibile visitarlo passeggiando tra i suoi bastioni da dove ammirare una vista mozzafiato dei vicoli intricati della Medina e delle onde del mare.

Imperdibile in città è il Centro Culturale Internazionale di Dar Sebastian, ospitato in una delle più belle ville costruite ad Hammamet. Vi basti pensare che quando l’architetto, Frank Lloyd Wright, vi entrò per la prima volta rimase così stupefatto dal lusso e dall’eleganza che affermò che era la più bella casa che avesse mai visto.

Marmi, colonne e ampi spazi la rendono un vero capolavoro che oggi ospita concerti durante i mesi estivi. Una piccola curiosità: Winston Churchill la scelse per scrivere le sue memorie.

Poi ancora la la zona nuova di Yasmine, che si trova tra il Porto di Kelibia e quello di El Kantoui. Fatta di grandi spazi verdi, parchi e negozi tipici, mette a disposizione anche una sfilata di hotel modernissimi e locali per il divertimento.

Kasbah nella medina di Hammamet

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La Kasbah nella Medina di Hammamet

Il mare di Hammamet

Come vi abbiamo accennato sopra, Hammet è famosa anche per le sue grandiose spiagge lambite da un Mediterraneo turchese. Ad onor del vero, non sono tutte un paradiso: purtroppo le spiagge pubbliche, in alcune circostanze, hanno dei livelli di pulizia non soddisfacenti.

Le private, invece, sono gioielli di pura bellezza, dall’atmosfera vivace e con tutti i servizi che si possono desiderare. Dai fondali sabbiosi e morbidi, sono perfette per i giovanili, le famiglie con bambini e i pensionati, anche grazie al fatto che il favoloso mare è generalmente calmo.

Cosa vedere nei dintorni

Ad emozionare sono anche i dintorni di questa peculiare città tunisina. Tantissime, infatti, sono le mete da inserire nel proprio itinerario. Una di queste si trova a pochissimi passi dalla città e si chiama Pupput. Si tratta di un sito archeologico di epoca romana che preserva i resti di terme, domus con peristili, fontane e mosaici di ottima fattura, poi ancora iscrizioni, installazioni, un teatro e un anfiteatro.

Una zona importantissima, in quanto dista appena 300 metri dal punto in cui è stata scoperta la più grande necropoli romana in Africa.

Molto bella è anche Nabeul, ovvero l’antica Neapolis, che è conosciuta come la Capitale della ceramica. Oltre a essere un’incantevole città costiera, è anche il posto ideale per lasciarsi inondare da un mix unico di cultura, tradizioni locali e belle spiagge.

Poi ancora Kairouan, l’antica Capitale degli emiri agabiti, ma anche la quarta città santa del mondo arabo. Il suo soprannome è “città delle trecento moschee”, e non a caso attira tantissimi visitatori per via della sua Grande Moschea di Uqba, uno dei luoghi più sacri per la religione islamica. Non è di certo da meno la cosiddetta Moschea del Barbiere dove, secondo la tradizione, è stato tumulato uno dei più stretti amici del Profeta che aveva sepolto con sé una ciocca della sua barba.

Infine, vale la pena fare un salto presso Kelibia, una città costiera che offre interessanti monumenti, come l’imponente fortezza bizantina del VI secolo che sovrasta il porto, resti archeologici e spiagge bellissime e incontaminate.

Insomma, Hammamet e i suoi dintorni sono una meta da prendere assolutamente in considerazione.

Viaggio ad Hammamet

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I tramonti in spiaggia di Hammamet