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Sidroturismo: alla scoperta dell’anima della Spagna verde

C’è qualcosa di magico nell’aria quando si parla di Spagna, una terra che incanta con il suo calore e la sua vitalità. Ma mentre le città più conosciute come Madrid e Barcellona attirano l’attenzione della maggior parte dei turisti, nella parte settentrionale c’è una località meno nota che aspetta solo di essere scoperta: la regione delle Asturie.

Circondata da montagne maestose e immersa nella rigogliosa bellezza delle vallate, è senza dubbio un luogo in cui la natura regna sovrana. Conosciuta come la “Spagna verde“, si distingue per i suoi paesaggi lussureggianti e i pittoreschi villaggi. Una regione incantevole con una ricca cultura tutta da scoprire.

Inoltre, questa terra è il cuore pulsante della produzione di sidro, una deliziosa bevanda ottenuta dalle mele che affonda le sue radici nel folklore locale. Negli ultimi anni, è diventata una meta sempre più popolare. Visitatori provenienti da tutto il mondo si recano qui per immergersi nell’atmosfera caratteristica dei frutteti di mele, scoprire l’antico processo di produzione del sidro e deliziarsi con il prodotto finale nelle accoglienti sidrerie locali.

Il sidroturismo: un’avventura nella tradizione del sidro asturiano

Case di sidro nelle Asturie

Fonte: iStock

Case di sidro di Aviles nella città vecchia, Asturie, Spagna

Le Asturie, conosciute anche come la “Comarca de la Sidra“, racchiudono una storia e una cultura legate strettamente a questa bevanda. Il sidro asturiano gode di grande rispetto non solo all’interno di questa regione, ma in tutta la Spagna e anche oltre i suoi confini. La produzione ha un impatto rilevante sull’economia locale, contribuendo all’occupazione e al turismo regionale, un vero e proprio tesoro che caratterizza il territorio.

Il sidroturismo è una forma emergente di turismo enogastronomico che si concentra sulla produzione e l’assaggio della bevanda alcolica ottenuta dalla fermentazione del succo di mela. Molte sidrerie offrono anche degustazioni guidate, durante le quali è possibile assaggiare diversi tipi di sidro e imparare a riconoscerne le diverse caratteristiche.

Una tradizione millenaria che ha radici profonde risalenti al X secolo, ha resistito alla prova del tempo e tutt’oggi fa parte della vita quotidiana degli abitanti locali. Una caratteristica distintiva è il modo in cui la bevanda viene servita. In un rituale chiamato “escanciado“, il sidro viene versato da una bottiglia tenuta ad alta distanza nel bicchiere, un gesto che serve a ossigenare e a liberare i suoi aromi e sapori unici. Questa pratica richiede abilità e precisione ed è spesso eseguita con grande spettacolarità, aggiungendo un elemento scenografico alla degustazione.

L’arte di versare il sidro non è solo un rituale, ma un autentico simbolo della cultura asturiana. Un’occasione imperdibile per ammirare questa tradizione è il Festival de la Sidra Natural a Nava, uno degli eventi più significativi del territorio.

Dichiarato di interesse Turistico Regionale, celebra la bevanda più iconica della regione con un programma ricco di attività coinvolgenti. Uno degli eventi più attesi è il concorso di escanciado, in cui tutti i partecipanti versano simultaneamente il sidro dall’alto, creando uno spettacolo impressionante.

I luoghi imperdibili per gustare il miglior sidro in Spagna

Il sidro è un prodotto davvero sorprendente, amato anche per le sue diverse sfaccettature. Durante il periodo natalizio, rappresenta una deliziosa alternativa allo spumante, regalando un gusto fruttato e rinfrescante che si sposa perfettamente con i sapori ricchi e speziati dei piatti tipici delle feste. Ma c’è di più: per gli appassionati, il sidro è una vera e propria prelibatezza, un prodotto artigianale che racchiude in sé secoli di tradizione e l’arte della fermentazione.

Nel nord della Spagna ci sono tantissimi posti dove si può gustare questa bevanda, offrendo un’ampia varietà di esperienze, tutte da provare. Tra questi si trova Astigarraga, considerata la “capitale del sidro” della regione. Qui, numerose sidrerie (o sagardotegi, come si chiamano in basco) ne producono con passione milioni di litri ogni anno.

La Cantabria, situata nella zona nord della Spagna, è un’altra località che sta guadagnando riconoscimento per la sua produzione di sidro. Infine, negli ultimi anni, l’industria del sidro ha visto una crescita significativa anche in Galizia. Questo è dovuto a vari fattori, tra cui un crescente interesse per le bevande artigianali, la qualità delle mele galiziane e la lunga tradizione di produzione di sidro nella regione.

Escanciador di sidro, Spagna

Fonte: iStock

Escanciador: versatore di sidro per le strade di Oviedo, Asuturias, Spagna
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Guadalajara, la città spagnola che è un capolavoro

Avete mai sentito parlare di Guadalajara? Probabilmente sì, ma forse in riferimento a una città con lo stesso identico nome che si trova in Messico. Oggi noi di SiViaggia vogliamo farvi conoscere la Guadalajara europea, una realtà spagnola particolarmente incantevole anche se molto meno conosciuta rispetto a tante altre località della penisola iberica.

Dove si trova Guadalajara

Guadalajara sorge al centro del suo Paese di appartenenza ed è il capoluogo dell’omonima provincia situata nella comunità autonoma di Castiglia-La Mancia.

Situata a circa 60 chilometri di distanza da Madrid, vanta una ricca storia e un patrimonio culturale decisamente affascinanti. Tra le sue strade scorre il il fiume Henares e le sue origini risalgono ai tempi dell’occupazione araba, epoca in cui qui venne fondato il primitivo insediamento di Arriaca, che nel corso del tempo divenne Guadalajara.

Cosa visitare

Come vi abbiamo anticipato, seppur meno nota rispetto a tante altre città spagnole, Guadalajara è uno scrigno di preziosi e interessati siti da visitare. Il suo centro storico – completamente pedonale – conserva edifici di grande valore, sia dal punto di vista storico che architettonico.

Uno di questi è senza ombra di dubbio la Concattedrale cittadina edificata in stile mudéjar. Dedicata a Santa Maria, sorge sui resti di un’antica moschea e colpisce per la sua facciata che possiede un portico con colonne e capitelli rinascimentali. Al suo interno sono invece conservati interessanti architetture e un bel pulpito di alabastro.

La passeggiata rilassante nel centro storico di Guadalajara continua alla volta del Palazzo del Infantado. Si tratta di un imponente edificio in stile gotico isabellino considerato il simbolo della città, tanto da finire tra i capolavori dell’architettura spagnola e anche tra i siti Patrimonio dell’Unesco. Un edificio che lascia a bocca aperta, complici i suoi balconi sulla facciata e i tanti affreschi che impreziosiscono le sue numerose sale.

Il Palazzo del Infantado a Guadalajara

Fonte: iStock – Ph: CHUYN

Un angolo del Palazzo del Infantado a Guadalajara

Poi ancora l’Alcázar Real di Guadalajara, ovvero un sontuoso castello in cui “teletrasportarsi” nei fasti dell’epoca medievale. Da qui è anche possibile godere di un’eccezionale vista panoramica, così come immergersi in sale pregne di affreschi, nelle stanze dei re e presso la famosa sala delle feste. In più, è circondato da bellissimi giardini.

Molto interessante è anche la Cappella di Luis de Lucena che quando fu costruita, verso metà del XVI secolo, sorgeva a ridosso della chiesa San Miguel del Monte, edificio religioso ormai scomparso. Gli elementi che la contraddistinguono sono la decorazione di mattoni sagomati e l’ampia cornice di “muqarnas” che sormonta la facciata.

Tra le altre meraviglie di Guadalajara c’è anche il Palazzo di Dávalos, una struttura del XVI secolo che dal 2004 ricopre la funzione di sede della Biblioteca Nazionale Spagnola.

Qui di particolare interesse sono il patio, in stile rinascimentale di La Alcarria, e la facciata in cui è raffigurato un torneo tra due cavalieri. La Chiesa di San Ginés, risalente al XVII secolo, presenta una mastodontica facciata in pietra che ingloba un portale costruito tra due grandi contrafforti, mentre all’interno vi si possono ammirare quattro eccellenti esempi di scultura funeraria.

Infine il Palazzo di Antonio de Mendoza, eretto nel XVI secolo in stile rinascimentale, che presenta un cortile interno che si rivela un eccellente esempio dello stile plateresco.

Il Museo di Guadalajara

Una menzione a parte la merita il Museo della città che sorge tra le mura del già citato (e splendido) Palacio del Infantado. Visitandolo si ha l’opportunità di approfittare di un percorso antropologico che illustra i concetti di vita, morte e religiosità dal paleolitico al XX secolo.

È anche presente un’esposizione permanente, denominata “Transiti”, dove il visitatore può conoscere i pezzi più rilevanti di alcune collezioni di archeologia, belle arti ed etnografia che mostrano il modo in cui i diversi popoli che vissero in città affrontarono la vita, la morte e l’idea dell’aldilà. Vi sono inoltre esposte opere di Alonso Cano, Ribera, La Roldana e resti celtiberici e medievali.

Guadalajara, Spagna

Fonte: 123rf

Veduta aerea di Guadalajara

Cosa vedere nei dintorni di Guadalajara

Se nel vostro itinerario in questa zona della Spagna avete inserito Guadalajara con tutto il suo patrimonio, la sua gustosa cucina e le sue importanti tradizioni, il nostro consiglio è quello di esplorare anche i suoi dintorni.

A poca distanza dalla città sorge il Castello di Torija, una straordinaria fortezza medievale che si ritiene sia stata fondata per mano dei Templari. Al suo interno, tra le altre cose, c’è anche un museo etnografico dedicato a La Alcarria.

Hita è invece la città natale di Juan Ruiz el Arcipreste, uno degli autori spagnoli più importanti del Medioevo, ma anche una località con un centro storico che è stato dichiarato Bene di Interesse Culturale.

Bellissima è anche Jadraque il cui tracciato urbano si sviluppa ai piedi di un imponente maniero: il Castillo del Cid – o de Jadraque – che svetta su un’altura da cui si osserva un’ampia area della pianura del fiume Henares, con le sierre a nord di Guadalajara che fanno da cornice sullo sfondo.

Già a vederlo da lontano ci si sente invasi di una potente emozione perché questa antica fortezza sembra fare da corona a una collina di proporzioni perfette. Poi ancora Cogolludo, un comune in cui ad attirare l’attenzione è soprattutto il Palazzo Ducale che è stato persino dichiarato Monumento nel 1931.

Molto suggestiva è anche Sigüenza che è sta dichiarata Complesso Storico-Artistico. Si tratta perciò di una città che possiede un magnifico patrimonio architettonico  e in cui a spiccare è il castello medievale del secolo XII, oggi trasformato in Parador de Turismo. Degna di nota è la Cattedrale edificata in stile gotico – ma anche pregna di elementi romanici – che ospita in una delle sue cappelle la famosa statua del Doncel de Sigüenza.

C’è poi Atienza, un minuto villaggio di origine medievale, fortificato e con numerose chiese romaniche e gotiche tra cui quella dedicata a Santa María del Rey.

E poi la natura, ovvero quella di cui si può godere presso il Parco Naturale della Faggeta di Tejera Negra dove, oltre ai faggi, sono presenti altre specie protette come il tasso, l’agrifoglio, la betulla, il rovere, il nocciolo e il pino.

Infine Majaelrayo che è una piccola località particolarmente nota per le sue tante casette di pietra ricoperte da curiosi tetti fatti in ardesia.

Sigüenza, Spagna

Fonte: iStock

Veduta aerea di Sigüenza
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In Francia esiste una località che ti farà sentire in Gran Bretagna

Un luogo pittoresco ed elegante, in cui i confini diventano meno definiti e l’impressione è quella di potersi trovare anche in un altro posto. Ma siamo in Francia, più precisamente nel nord, dove esiste una località che ci fa quasi sentire come in Gran Bretagna.

A regalare questa sensazione è lo stile di alcune abitazioni, che ricordano quello delle ville della campagna inglese. Un luogo sospeso a metà, elegante e raffinato, un posto perfetto da visitare durante una vacanza (infatti si tratta di una località turistica molto rinomata e gettonata) per fare il pieno di bellezza,  tra luoghi che sembrano usciti da una cartolina, spiagge da sogno e una vivace vita culturale.

Ci troviamo a Le Touquet Paris Plage, un piccolo borgo nella regione dell’Alta Francia che si affaccia sul Canale della Manica, il lembo di mare che separa l’Europa dalla Gran Bretagna.

Le Touquet Paris Plage, la lussuosa destinazione che fa sentire come in Gran Bretagna

A dispetto di alcune costruzioni che sembrano essere state portate lì direttamente dalla campagna inglese, Le Touquet Paris Plage è un piccolo comune che si trova nella regione dell’Alta Francia.

Alcune delle sue ville hanno uno stile che ricorda quello inglese, più precisamente anglo – normanno, con i tetti molto alti e spioventi, da cui spuntano finestre che sembrano prese in prestito a una fiaba e con l’architettura che si amalgama alla perfezione con lo spazio esterno. Un luogo che ci porta in un sogno, sospesi in uno scenario di straordinaria bellezza.

Perché Le Touquet Paris Plage è una bellissima località turistica, abitata solamente da circa 5mila abitanti, ma ricca di strutture per i villeggianti. Non a caso, infatti, è tra le più amate destinazioni per le vacanze dei ricchi parigini, la distanza con la capitale francese, infatti, non è molta.

Dal punto di vista culturale regala veri e propri gioielli architettonici: dal suggestivo faro, datato 1947 da cui si gode di una vista impareggiabile sul paese. E poi l’Art Déco del Westminster Hotel e il Village Suisse. Tra le altre tappe interessanti il municipio e il mercato coperto.

Oltre alla bellezza del paese, dove l’arte è di casa, non manca quella della natura: questo luogo è perfetto per fare escursioni, per dedicarsi ad attività sportive o per godersi piacevoli giornate in spiaggia.

Le Touquet Paris Plage, la storia di questo luogo da sogno

Viene considerata la più britannica delle località che si trovano in Francia, affacciata sul Canale della Manica che separa la Gran Bretagna dall’Europa, e la sua nascita si intreccia con quella di personaggi di spicco del passato, sia francesi sia inglesi. Sul sito ufficiale della cittadina viene spiegato che la storia di questa stazione balneare prende il via nel 1837, quando il notaio parigino Alphonse Daloz ha acquistato il borgo e ha piantato alberi iniziando a dare vita alla località che conosciamo oggi.

Un’altra data importante è quella del 1882, quando viene inaugurato il complesso residenziale Paris-Plage. Proseguendo con le date, altre due che vale la pena ricordare sono: il 1902, quando Sir John Whitley, inglese, acquista Le Touquet e Paris-Plage e il 1912, quando nasce Le Touquet Paris-Plage, un luogo frequentato dalla Parigi bene e dall’aristocrazia inglese.

Oggi è una località amatissima, ricca di cultura, strutture per l’accoglienza e offerta turistica. Affacciata sul mare si inserisce in quel tratto di costa noto come Cote d’Opale, insieme ad altre mete da sogno.

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Il tunnel sottomarino che ti permette di passeggiare tra i predatori marini

Esistono alcuni luoghi che da sempre capeggiano le nostre travel wish list. Veri e propri eden terrestri dove la natura regna sovrana insieme a numerosi esemplari di flora e di fauna che qui hanno scelto di abitare. Tra questi impossibile non pensare alle Bahamas, l’arcipelago corallino circondato dall’Oceano Atlantico e composto da oltre 700 isole, alcune delle quali solitarie e disabitate.

I motivi per raggiungere questi lembi di terra sono tantissimi: spiagge bianche che si perdono all’orizzonte, acque dalle infinite sfumature di blu, giardini, parchi delle meraviglie e barriera corallina. La vera bellezza di queste isole, però, è nascosta e protetta sotto il mare, alla stregua di un tesoro prezioso che può essere scoperto solo dai più coraggiosi, attraverso immersioni subacquee e snorkeling, ma non solo.

Esiste un luogo, non lontano dall’aeroporto di Nassau, il cui nome è un preludio all’avventura che si andrà a vivere. Ci troviamo, infatti, a Paradise Island, un paradiso di nome e di fatto. È proprio qui che possibile entrare in un tunnel sottomarino che permette di passeggiare tra pesci tropicali e spaventosi predatori marini.

Benvenuti a Paradise Island

Scegliere quali isola raggiungere, tra le centinaia che compongono l’arcipelago delle Bahamas, è una missione davvero ardua. Ma se avete intenzione di perdervi e immergervi nel meraviglioso mondo sottomarino di questo territorio, allora il consiglio è quello di optare per Paradise Island, una lingua di terra situata di fronte a Nassau.

Si tratta di una delle isole più celebri dell’arcipelago, insieme a Grand Bahama, nonché tra le più raggiunte. Qui le meraviglie naturali si alternano agli hotel di lusso e ai grandi resort con un’offerta turistica in grado di soddisfare le esigenze di tutti i viaggiatori. Non mancano, ovviamente, infinite possibilità di scoprire il grandioso ecosistema che questo lembo di terra, e l’intero arcipelago, ospitano e proteggono.

Tra queste anche l’inedita opportunità di passeggiare tra gli abissi dell’oceano e ammirare, a distanza ravvicinata, tutti gli animali fantastici che popolano queste acque. L’esperienza, unica nel suo genere, è offerta dall’Atlantis Bahamas, un resort che sorge di fronte alla spiaggia e che ospita anche un parco acquatico.

Passeggiare tra i predatori marini: succede alle Bahamas

È un sogno che diventa realtà, quello offerto dall’Atlantis Bahamas, che permette agli appassionati della natura di perdersi e immergersi nel fantastico mondo sottomarino. La struttura, infatti, ospita il suggestivo Dolphin Cay che consente ai visitatori di nuotare con i delfini, e la Predator Lagoon, una delle attrazioni turistiche più popolari per chi visita Paradise Island.

Questa laguna consente di ammirare da vicino tutti gli esemplari marini che popolano le acque caraibiche. Cuore del progetto è un tunnel sottomarino, completamente trasparente e situato a 30 metri sotto il livello del mare, al quale poi si aggiungono zone caratterizzate da ampie vetrate panoramiche per ammirare ciò che succede intorno.

I visitatori possono dunque percorrere il tunnel e passeggiare tra i grandi predatori marini, tra i quali spiccano squali, pesci sega, razze e barracuda, e fermarsi poi nei pressi delle zone panoramiche per avere un accesso privilegiato sull’habitat oceanico che pullula di vita. Lo spettacolo è mozzafiato.

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Viaggio a Tenerife: guida completa e consigli utili

Tenerife è la più grande isola delle Canarie, l’arcipelago appartenente alla Spagna che si trova nel bel mezzo dell’Oceano Atlantico.

Per le tante opportunità che regala a chi viaggia in famiglia, in coppia, con gli amici o da soli, quest’isola si può visitare tutto l’anno grazie al clima costantemente ventilato e mite e per i paesaggi sempre diversi, che permettono di apprezzare il contrasto tra le aree desertiche del Parco Nazionale del Teide, la vetta più alta di Spagna, e le lussureggianti foreste del Parco Rurale di Anaga o quello di Teno.

L’isola punta sulle sue bellezze naturalistiche con un approccio attento all’ambiente e alla sostenibilità. Metà isola è territorio protetto, con 43 aree naturali e un immenso patrimonio di flora e fauna. In ogni parco è un piacere godersi la natura e passeggiare lungo gli oltre 2mila chilometri di sentieri segnalati, molti dei quali spettacolari, come quello del burrone di Masca, che ne costeggia le pendici e raggiunge la costa in due ore e mezza di cammino.

Le 5 spiagge più belle di Tenerife

Chi è già stato a Tenerife conosce bene le spiagge che circondano questa suggestiva isola dell’arcipelago canario. La natura vulcanica di questo territorio si può riscontrare anche lungo il litorale, dove potete trovare suggestive spiagge con sabbia nera, come la Playa de la Arena. Chi invece vuole farsi lunghe passeggiate non ha che l’imbarazzo della scelta, grazie alle lunghe distese di ciottoli e sassolini che terminano nell’oceano. A Tenerife la scelta delle spiagge è molto varia e adatta ai gusti di tutti! Vediamo quali sono i cinque litorali più belli dell’isola canaria.

Las Teresitas

La spiaggia più conosciuta e turistica di Tenerife è Las Teresitas, il litorale balneare più celebre di Santa Cruz, la capitale dell’isola. La sua particolarità risiede nella sabbia artificiale, portata dal deserto del Sahara per nascondere l’originaria base nera. L’acqua è limpida e il mare piuttosto calmo, data la posizione della baia, motivo per il quale Las Teresitas è una meta assai ambita dai turisti. Questa spiaggia canaria è apprezzata dagli amanti degli sport acquatici, in particolare della vela e del surf.

Playa de la Arena

Più suggestiva è Playa de la Arena, nella parte occidentale di Tenerife. La sua particolarità risiede nella sabbia nera, ma non spaventatevi del suo colore, dato che si tratto di un litorale estremamente pulito! L’acqua dell’oceano è fresca e questo luogo è l’ideale per quanti cercano sole e tranquillità (la spiaggia è piccola) a Tenerife.

Playa Jardin

Ancor più particolare è Playa Jardin, a Puerto de la Cruz, che alla sabbia nera affianca uno splendido giardino botanico, su progetto dell’architetto Cesar Manrique. Il fondale roccioso e nero crea un contrasto perfetto con il verde e i colori di piante e fiori!

Playa de las Visitas

Una delle spiagge più ampie delle Tenerife è Playa de las Visitas, una meta molto apprezzata dalle famiglie, grazie ai suoi fondali bassi e sicuri. La bellezza delle acque marine e la pulizia della sabbia le hanno fatto meritare la Bandiera Blu e a poca distanza sono presenti numerosi negozi. Se siete nei dintorni di Arona e vi piace la movida, infine, non mancate di visitare Playa de Las Americas. La sabbia di origine vulcanica ogni tanto diventa nera e tutto intorno al litorale bar, discoteche e locali animano la vita notturna fino all’alba!

Le piscine naturali più belle di Tenerife

Per chi ama stare a bagno e rilassarsi, le acque dell’Oceano Atlantico potrebbero essere un po’ troppo tumultuose. Se poi si viaggia con i bambini, forse non è proprio la meta adatta per stare tranquilli. A meno di non provare le incantevoli piscine naturali di Tenerife, graziose pozze d’acqua placida dove anche i più piccini possono fare un tuffo in sicurezza. Ecco le più belle, assolutamente da scoprire.

Charco del Viento

Una delle più conosciute, meta di tantissimi turisti che arrivano alle Canarie, è la piscina naturale di Charco del Viento. Si trova presso La Guancha, nel nord dell’isola, ed è formata da quattro piccole pozze cinte dalle rocce scure di origine vulcanica. Sono presenti persino delle splendide insenature caratterizzate dal fondale sabbioso, per chi non vuole rinunciate alla comodità – quella che le spiagge di sassi spesso non offrono. Questo luogo è molto affollato praticamente in ogni periodo dell’anno, per alcune delle sue particolarità.

Innanzitutto, è molto semplice da raggiungere, grazie ad una lunga scalinata tenuta in perfette condizioni e ad un ampio parcheggio situato nelle vicinanze. E poi il panorama è unico: si può ammirare il profilo maestoso del vulcano Teide, ma anche i bananeti rigogliosi che si dipanano lungo la strada. Charco del Viento è una meta molto apprezzata anche dagli amanti dello snorkeling, visto che qui è possibile nuotare insieme ad una fauna marina spettacolare, senza dover affrontare le tormentate acque oceaniche.

Charco de la Laja

A soli pochi chilometri di distanza, c’è una piscina naturale decisamente meno conosciuta – e quindi meno affollata -, ma non per questo meno affascinante. Si tratta di Charco de la Laja, a due passi dal pittoresco paesino di San Juan de la Rambla (che, a proposito, merita assolutamente una visita se siete nei paraggi). Questo angolo di paradiso è stato modellato da sedimenti di lava che hanno creato una pozza d’acqua separata dal resto dell’oceano Atlantico, regalando ai turisti il luogo ideale per un tuffo mozzafiato.

Oltre ad un comodo parcheggio, per arrivare alla piscina c’è una bella scalinata che offre già la prima sorpresa: dall’alto, infatti, il panorama su Charco de la Laja è semplicemente strepitoso, con l’acqua di mille sfumature che fa sembrare il paesaggio un dipinto. Una volta scesi, ci sono solo rocce e bagni freschi ad attendervi. Attenzione però alle mareggiate, che costituiscono un pericolo per chi vuole immergersi nelle acque di questa pozza. Se l’oceano è agitato, meglio rimanere in alto ad ammirare lo spettacolo naturale.

Charco de Garachico

Sempre lungo la costa settentrionale di Tenerife, potete trovare un luogo incantevole dove portare anche i più piccini. Stiamo parlando del Charco de Garachico, un complesso di piscine naturali tra le più famose di tutta l’isola. La sua storia è decisamente particolare: le pozze si trovano a due passi dalla città di Garachico, che in passato era considerata la “porta d’ingresso” di Tenerife. Qui sorgeva il porto principale dell’isola (nonché uno dei più importanti dell’arcipelago delle Canarie). Il quale venne però distrutto, insieme a gran parte della cittadina, dall’eruzione del vulcano Trevejo nel 1706.

Fu un enorme disastro, che però contribuì inaspettatamente a creare quella che è oggi l’attrazione principale di Garachico. I sedimenti vulcanici, arrivando sino all’oceano e raffreddandosi, diedero vita alle splendide piscine naturali che attirano migliaia di turisti. Alcune pozze sono più alte e “pericolose”, adatte a chi è un po’ più temerario, mentre altre sono basse e caratterizzate da acque tranquille, l’ideale per le famiglie. Essendo praticamente in città, inoltre, offrono tantissimi servizi e ogni comodità immaginabile.

Piscine di Bajamar

Un’altra meta perfetta per i bambini si trova a Bajamar, deliziosa cittadina situata a poca distanza dal Parco Rurale di Anaga, una delle più grandi aree naturali dell’isola. Lungo la costa, potrete esplorare non solo una splendida spiaggia sabbiosa cinta dagli scogli (e quindi lambita da acque molto più tranquille), ma anche diverse piscine che, create dalla natura, sono state poi ulteriormente messe in sicurezza dall’uomo. Due di queste sono comunque caratterizzate da onde che, durante le mareggiate, ne movimentano le acque. Ce n’è poi una più piccina che è invece pensata proprio per i piccoli bagnanti.

Charco de la Araña

Nei pressi del villaggio di Los Silos, dove la costa è frastagliata e l’oceano semplicemente meraviglioso, sorge un angolo di paradiso tutto da scoprire. Si tratta del Charco de la Araña, una piscina naturale che appare solamente durante la bassa marea – quando il livello dell’acqua si alza, l’oceano “inghiotte” di nuovo gli scogli che cingono la piccola pozza. Il panorama è bellissimo, caratterizzato dalle scogliere di La Culata che vengono spazzate dall’Atlantico. Meta perfetta per chi ama lo snorkeling, qui potrete persino vedere lo scheletro di una balena Rorcual Boreal.

Piscina di La Jaca

Il sud di Tenerife è mediamente più ventoso e caratterizzato da un oceano più movimentato, ma anche qui ci sono piccole piscine naturali che meritano una visita. Una di esse è la piscina di La Jaca, situata nei pressi dell’omonima località, a pochi chilometri dalla località turistica di San Miguel de Tajao. Poco conosciuta, questa pozza è incastonata tra le rocce in modo da essere davvero protetta dalle impetuose onde dell’Atlantico, tanto che pare di stare davvero a bagno in una piscina.

Le escursioni da fare a Tenerife

Tenerife è l’isola più estesa dell’arcipelago delle Canarie, nell’Oceano Atlantico, di fronte al Marocco. E qui ci sono diverse escursioni da fare. Per la sua posizione geografica, gode di un ottimo clima durante tutto l’anno, diventando la meta perfetta sia per le vacanze invernali che estive, con l’aspetto positivo di trovarsi nell’Unione europea facendo parte politicamente della Spagna, anche se appartenente geologicamente all’Africa.

I cammini reali

A Tenerife, è interessante percorrere i cosiddetti “cammini reali”, lungo i quali trovare ben 82 tenute vitivinicole. Un tempo segno evidente di benessere economico, sono distribuite nelle cinque zone vocate alla produzione dell’uva: Tacoronte-Acentejo, Ycoden-Daute-Isora, Valle de la Orotava, Valle de Güímar e Abona. Acidi e fruttati al palato, questi vini vulcanici sfruttano la tipicità delle aree di produzione con scarse precipitazioni e venti sostenuti. Le viti vengono coltivate protette e al riparo dalle correnti per salvaguardare le piante.

In particolare, il Camino Real del Sur, tra Güímar e Fasnia, è un percorso lineare della durata di quattro o cinque ore che unisce il versante Güímar con la zona di Agaché e la gola di Herques, terminando al vecchio eremo di Fasnia.

Il Parco Rurale di Anaga

Tenerife offre vie imperdibili anche per i climber: quelle più lunghe si trovano nel Nord-Est, tra le ripide montagne e i profondi burroni del Parco Rurale di Anaga. Una delle salite più famose è quella al Roque Negro. Situata nell’omonimo borgo, presenta versanti ben attrezzati, uno dei quali, noto come il “lato oscuro”, è consigliato d’estate per poterlo affrontare al meglio. Altra cima molto popolare, e autentico oggetto del desiderio per gli scalatori esperti, è il massiccio di Las Ánimas, con percorsi sfidanti.

Il sentiero europeo GR131

Inoltre, da Tenerife, così come dalle altre isole Canarie, passa uno degli itinerari europei più importanti: il sentiero denominato E7 che parte dai Pirenei e permette di attraversare Spagna e Portogallo spingersi ai confini estremi dell’Europa, nell’Oceano Atlantico, alle Canarie ed è parte di un percorso che si sviluppa in tutta Europa per un totale di 5.000 km. L’ultima parte è contrassegnata dalla sigla GR131 e passa per le isole che compongono l’arcipelago: El Hierro, Fuerteventura, Gran Canaria, La Gomera, La Palma, Lanzarote e Tenerife. A Tenerife tocca La Esperanza, La Caldera, El Portillo, Degollada de Guajara e Vilaflor-Arona.

Il vulcano Teide

Con i suoi 3.718 metri, il Teide è la montagna più alta della Spagna e il terzo vulcano più alto del mondo. Riconosciuto come patrimonio mondiale dell’Unesco, è stato formato nel tempo da strati vulcanici, effetto delle numerose eruzioni di lava. Per questo cammino lungo 9 km è necessario essere in buona forma fisica ed essere preparati al progressivo cambiamento di altitudine perché dura sei ore e si arriva a un’altitudine di 1.194 metri. Se non si è interessati a raggiungere la cima a piedi, o magari si sta visitando la zona con la propria famiglia, è consigliato utilizzare l’auto o la funivia. In ogni caso, bisogna cercare di arrivare ai livelli superiori un po’ prima del tramonto per ammirare l’ombra che il vulcano getta su tutta l’isola: un’esperienza memorabile. Per godersi la vista all’alba, bisogna ottenere un permesso e soggiornare nel rifugio di Altavista, che si trova all’inizio della salita finale al cratere del Teide.

Le foreste di laurisilva di Anaga

A meno di un’ora di auto dal porto principale di Tenerife, Santa Cruz, si trova il Parco Rurale di Anaga. Un’escursione ideale attraverso questo esteso parco rurale deve includere il centro d’accoglienza di La Cruz del Carmen, sulla strada TF-1. A continuazione, una camminata per il sentiero di Las Vueltas de Taganana, per ammirare la frondosa laurisilva e il suo borgo storico, Taganana. Per riposarsi, non c’è niente di meglio che fare un tuffo e mangiare pesce fresco sulla spiaggia di Benijo o su quella del Roque de Las Bodegas.

San Cristobal de la Laguna

Vicino a Santa Cruz de Tenerife si trova l’antica Capitale, San Cristobal de la Laguna. Anche questo luogo è Patrimonio dell’Umanità ed è l’unico esempio di città coloniale non fortificata. Qui è stata fondata la prima università delle Canarie, così come la prima scuola superiore, diventando il fulcro intellettuale dell’arcipelago. Nel suo centro storico si trova la Cattedrale intitolata a Nuestra Señora de los Remedios, contemplato anche come santuario mariano. La costruzione risale al XVI secolo e l’elemento più emblematico è il campanile alto 28 metri in stile toscano che ricorda molto quello del Duomo di Torino. Qui si trova la campana più grande delle Canarie, oltre ad un battistero dell’epoca della Conquista. Nella piazza antistante, Plaza Doctor Olivera, si trova una statua dedicata a Giovanni Paolo II.

Il Museo Naturale e dell’Uomo

Tra le altre escursioni da fare a Tenerife e per conoscere meglio la cultura e la Storia dell’isola, è utile visitare il Museo Naturale e dell’Uomo, ospitato nell’edificio che prima era l’Ospedale Civile, ottimo esempio di architettura neoclassica. Al suo interno si possono trovare il Museo archeologico di Tenerife, l’Istituto Canario di Bioantropologia e il Museo di Scienze Naturali. Possiede la maggiore collezione esistente sulla cultura guanche, ovvero riguardante i primi abitanti dell’isola prima della conquista spagnola, oltre ad essere un riferimento mondiale in quanto alla conservazione delle mummie.

Itinerari in bicicletta a Tenerife

Non è facile percorrere Tenerife in bicicletta. La conformazione dell’isola rende le strade piuttosto ripide e adatte ai ciclisti più esperti.

La Ruta Garachico

Tuttavia, c’è un itinerario che darà molte soddisfazioni agli appassionati della due ruote, la Ruta Garachico – Erjos – Santiago del Teide – Masca – Buenavista – Garachico. Questo percorso ha un alto livello di difficoltà, con un percorso ripido e montuoso, adatto a ciclisti esperti di percorsi in montagna.

Al centro dell’isola, dove si erge il punto più alto di tutta la Spagna, il cono vulcanico del Teide, alto 3.718 metri, si trova un vero e proprio santuario per i ciclo-appassionati.

Da Los Cristianos a Playa Las Americas

Molto più fattibile è, invece, l’itinerario lungomare che va da Los Cristianos fino a Playa Las Americas proseguendo fino a Costa Adeje: è un percorso ciclabile ma anche pedonale di circa 6 km, con pochi attraversamenti e tratti in cui passano le auto. Il panorama è un susseguirsi di lunghe spiagge attrezzate di sabbia, ciottoli o scogli. Su tutto il tragitto ci sono bar, locali, ristoranti e negozi.

Cosa vedere a Santa Cruz de Tenerife

Santa Cruz de Tenerife è la Capitale di Tenerife. Intorno al porto si estendono ampi viali, piazze, spazi verdi, senza dimenticare i begli esempi di architettura modernista.

Il centro nevralgico della città, vicino al mare, è la plaza de España, sort a metà del XX secolo nel punto occupato in precedenza dal castello di San Cristóbal del XVI secolo.

Il carnevale di Santa Cruz de Tenerife

Il Carnevale di Santa Cruz de Tenerife è considerato uno dei più vivaci al mondo. È stata infatti dichiarata manifestazione di “Interesse Turistico Internazionale”: una grande festa che coinvolge città e villaggi con ritmi e balli che si avvicinano ai Carnevali sudamericani.

Al Carnival Queen Gala, la sfilata è un carosello di colore e allegria, con costumi pieni di piume e paillettes. Proprio i costumi possono arrivare a misurare più di tre metri di altezza e pesare fino a 400 kg per la ricchezza nelle decorazioni.

Le due giornate più importanti sono il giorno del “coso apoteosis”, un’emozionante sfilata di carri allegorici e gruppi folcloristici che si muovono al ritmo contagioso delle comparsas, gruppi di musicisti locali, e la tradizionale “sepoltura della sardina”, uno spettacolo irriverente, dove le donne fingono di piangere per la fine dei festeggiamenti.

Borghi e villaggi di Tenerife

A Nord dell’isola di Tenerife si trova Garachico, un borgo tipico canario fondato da un banchiere genovese alla fine del XV secolo. Si tratta di uno dei paesini più incantevoli dell’isola. La sua storia si può conoscere passeggiando per il centro storico, caratterizzato da un ricco patrimonio architettonico risalente ai secoli XVI e XVII. È uno dei centri storici artistici e meglio conservati e rappresentativi delle isole Canarie.

Il suo porto è stato il punto di riferimento nel traffico commerciale tra l’Europa e le colonie spagnole in America; la parte più antica è stata distrutta nel 1706 da un’eruzione vulcanica. Gli effetti più evidenti di questo fenomeno è El Caletón, una serie di piscine naturali formate dalla lava sulla costa della cittadina.

Cosa fare con i bambini a Tenerife

Spiagge kids friendly

Le spiagge catalizzano tutta l’attenzione dei bambini quando si va a Tenerife. Da non perdere per chi organizza una vacanza in famiglia sono Las Teresitas, El Camisón, Playa Jardín, La Arena e Playa del Duque, circondata da una passeggiata che la collega con più di otto spiagge vicine, dove si trovano alcuni degli hotel più noti delle Canarie. Anche le piscine naturali, come Bajamar, meritano una visita.

I parchi

Così come i parchi acquatici, compresi lo scenografico Siam Park, il più grande parco acquatico d’Europa che si trova che si trova ad Adeje, nel Sud dell’isola, con cascate, ponti, scivoli e un acquario pieno di squali, e l’Aqualand Costa Adeje con piscine, scivoli, castelli incantati e onde artificiali e che offre uno spettacolo di delfini premiato come migliore al mondo dall’Associazione Internazionale degli Istruttori di Animali Marini.

Il Loro Parque di Tenerife è celebre per ospitare la più grande collezione di pappagalli del mondo con oltre 300 specie. L’obiettivo del parco è la protezione e la conservazione degli animali in via di estinzione.

Balene e delfini

Ma Tenerife è sinonimo di “osservazione”. Al largo della costa dell’isola si possono ammirare delfini e balene che qui godono di un habitat incontaminato e sicuro e che l’International Marine Animal Trainers Association (IMATA) – associazione impegnata verso il rispetto di tutti gli animali – ha valutato come il migliore del mondo, mentre La Caldera de La Orotava, l’area ricreativa Ramón el Caminero e il famoso Monte del Agua sono aree ideali per dedicarsi al birdwatching insieme ai più piccoli.

Stargazing

Un’altra attività popolare a Tenerife è l’osservazione delle stelle, lo stargazing: ci sono splendidi punti panoramici nel parco nazionale del Teide, come il belvedere Llano de Ucanca o la vista dalla montagna Guajara.

Quando andare a Tenerife

Come in tutte le isole Canarie, anche Tenerife si trova in quella zona che vanta più ore di sole in Europa, più di 3.000. Ed è la posizione geografica a favorire giornate lunghe e piene di sole durante tutto l’anno.

Se però si deve scegliere il periodo migliore per andare a Tenerife, il consiglio è di prediligere i mesi che vanno da aprile a ottobre, mentre tra dicembre e febbraio sono considerati mesi di alta stagione in quanto durante questo periodo arrivano molti turisti sia spagnoli sia provenienti dai Paesi del Nord Europa che fuggono dai rigidi inverni.

Come arrivare a Tenerife

In aereo

L’isola di Tenerife è raggiungibile con voli diretti dall’Italia. L’aeroporto Tenerife Sud o Reina Sofía è il moderno aeroporto internazionale dell’isola a 10 km circa dalla Capitale, Santa Cruz de Tenerife, mentre nella zona Nord, Tenerife ospita un altro aeroporto, quello di Tenerife Nord o Los Rodeos, che concentra il traffico areo tra le isole, oltre a voli regolari sia nazionali sia internazionali ed è a 63 km dalla Capitale. I voli dall’Italia solitamente atterrano a Los Rodeos.

In nave

Si può arrivare a Tenerife anche in nave, partendo da una delle altre isole delle Canarie. Le linee marittime che collegano Tenerife alle altre isole occidentali come La Gomera, El Hierro e La Palma arrivano e partono dal porto di Los Cristianos, nella zona Sud dell’isola.

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C’è una grande torta nuziale in un giardino inglese. E puoi visitarla

Immensa, decorata come in una fiaba e dentro un suggestivo ed elegante giardino inglese: stiamo parlando di una grande torta nuziale che, da questa estate, è possibile visitare nella lussureggiante area verde di una famosa tenuta della contea del Buckinghamshire, in Inghilterra.

Bianca, finemente decorata con dettagli color verde menta, celesti e dorati, si tratta di un’installazione artistica dall’aspetto davvero magico. E, naturalmente, non commestibile essendo stata realizzata con 25 mila piastrelle. Ma The wedding cake, questo il nome dell’installazione, non perde il suo fascino che non è solo quello di imbattersi in un’opera d’arte che sembra uscita da un sogno, infatti è possibile visitare anche il suo interno (esatto: c’è una porta per accedervi) e accrescere la sensazione di incanto grazie a una vera e propria immersione nella fantasia. A realizzarla, nei giardini di Waddesdon Manor, l’artista portoghese Joana Vasconcelos.

The wedding Cake, l’opera d’arte che celebra l’amore

Celebra l’amore The Wedding Cake di Joana Vasconcelos, lo dice il nome, ma ce lo ricordano anche le fattezze che richiamano proprio quelle di una sontuosa e ricca torta nuziale uscita da una fiaba. Si trova nel giardino di una tenuta inglese ed è davvero imponente, basti pensare che l’artista portoghese per realizzarla ha utilizzato 25 mila piastrelle. Si può ammirare dall’esterno, ma anche dall’interno e, a commissionarla, è stata la Rothschild Foundation. Il barone Ferdinand de Rothschild, infatti, fece costruire Waddesdon Manor, con il meraviglioso giardino in cui ammirare la grande torta, tra il 1874 e il 1885 perché custodisse la sua collezione d’arte. Sempre lì ospitava delle feste.

Oggi il proprietario della magione è Lord Jacob Rothschild ed è possibile vistarla in tua la sua straordinaria bellezza: sia negli interni, in cui spiccano ricche decorazioni, sia nelle aree esterne, con il suggestivo giardino in stile vittoriano.

In questo contesto, che sembra un sogno diventato realtà fatto di colori sgargianti, verde intenso, cura e bellezza, si trova The Wedding Cake, visitabile fino al 26 ottobre e che vale la pena di essere inserita tra le cose da vedere, se si programma una vacanza nella contea del Buckinghamshire, che si trova nella zona sud-orientale dell’Inghilterra.

Dalla torta nuziale alla tenuta: immersi in un sogno

L’installazione è alta circa 12 metri e si sviluppa su tre livelli, per visitarla c’è tempo fino al 26 ottobre 2023. Si trova all’interno di un boschetto nel giardino e la visita dura circa 45 minuti. Come spiegato sul sito ufficiale si tratta di una celebrazione dell’amore, della festa e della gioia; le piastrelle – realizzate dalla manifattura portoghese – sono multicolore, nei toni pastello e ricordano la glassa che ricopre i dolci.

La torta è solo una delle tante meraviglie che si possono ammirare in questa tenuta che è un vero e proprio luogo d’arte e di bellezza. Tanto da essere stato scelto in diverse occasioni come location e ambientazione di film, serie televisive e produzioni famose. Tra le più celebri come dimenticare che è stato uno dei set di La Regina Carlotta: una storia di Bridgerton, The Crown (serie 2 e 5) e Downton Abbey (stagione 2).

È possibile visitare Waddesdon Manor e i suoi giardini, lasciarsi incantare dalle opere d’arte che custodisce (basti pensare che la collezione supera i 15 mila pezzi), dai suoi tanti luoghi suggestivi e prendere parte agli eventi (tutti da scoprire sul sito ufficiale).

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Alla scoperta dei segreti di Roma sotterranea

Laghi, percorsi nascosti, catacombe, bunker e cripte antiche: questo e molto altro nascondono i sotterranei della capitale, la città eterna che non smette mai di stupire. Nella Roma sotterranea c’è un percorso pieno di fascino e storia che ben pochi conoscono, ma che si snoda per chilometri sotto i sampietrini incastonati del centro storico.

Dal Colosseo a Fontana Di Trevi le visite guidate di Roma nascosta sono una tappa fondamentale per chi non ne ha mai abbastanza della città più bella del mondo. Sapevi che è possibile visitare anche i sotterranei del Colosseo? E che nel complesso architettonico di Villa Torlonia Mussolini fece costruire un rifugio antiatomico nelle profondità del sottosuolo?

Scopriamo insieme quali altri segreti nasconde Roma sotterranea, e come visitare questi esclusivi luoghi nascosti.

Visita nei sotterranei del Colosseo: una tappa da non perdere

Iniziamo il tour dal simbolo di Roma e dell’Impero Romano, il Colosseo, lo storico monumento più famoso del mondo. Molti di noi lo avranno visitato, ma non tutti sanno che nasconde anche una vasta area sotterranea dove i gladiatori si preparavano per gli spettacoli. Il nome tecnico di queste aree è ipogei, costruiti durante il regno di Domiziano in seguito al termine della costruzione esterna del Colosseo.

Si trattava in effetti di un vero e proprio backstage dell’anfiteatro, dove i protagonisti si rifugiavano in cerca di un momento di tranquillità durante l’attesa. Anche gli animali venivano posti in queste aree sotterranee, collegate con l’arena principale attraverso una lunga serie di tunnel. Oggi questi luoghi si sono conservati, ma hanno subito l’effetto dell’erosione da parte degli agenti atmosferici e degli elementi naturali.

Una visita nei sotterranei del Colosseo ti riporterà indietro nel tempo, facendoti rivivere le emozioni della Roma imperiale. Per non perdere questa occasione ti consiglio di partecipare a un tour organizzato, che abbina l’accesso all’arena con una visita nei sotterranei e ai Fori Imperiali. Puoi trovare maggiori informazioni su questo tour guidato qui.

La Trastevere sotterranea

Nel pittoresco quartiere romano del Rione Trastevere il sottosuolo nasconde vere e proprie gemme sotterranee, tra cripte e affreschi questo percorso ti stupirà. È qui che, guidato da un archeologo esperto, potrai ammirare i resto della chiesa paleocristiana di San Crisogono, che apre le porte di uno scenario ancora più vasto risalente alla Roma del IV secolo, fatto di abitazioni romane, affreschi e ambienti di sepoltura dedicati alla martire Cecilia, con la sua basilica.

Trovandosi nel sottosuolo può sembrare un itinerario difficile, ma in realtà è adatto a tutta la famiglia e nel percorso è possibile camminare senza alcuna difficoltà.

Se vuoi visitare la Trastevere sotterranea puoi partecipare a un tour guidato, come puoi immaginare questa zona è visitabile solamente con una visita organizzata e una guida esperta.

I laghetti sotterranei di Monteverde

Questa scoperta sensazionale risale solamente ai primi anni ’30, quando alcuni speleologi si trovarono davanti a una serie di piccoli laghetti sotterranei con acqua limpida e cristallina, provenienti da una cava di tufo, nei pressi del complesso San Camillo Forlanini, un’importante istituzione ospedaliera di Roma. Si pensa che i pazienti in degenza nell’ospedale vi si rifugiassero durante la guerra.

Ma questa non è l’unica conformazione sotterranea di questo genere, che sembra infatti essere tipica di alcune zone romane, tanto che una stessa conformazione è stata rilevata anche sotto il Celio. Incredibile!

Un gruppo di esperti si è in seguito immerso nei cunicoli sotterranei alla scoperta di questi percorsi del sottosuolo romano, nel 2013, riportando alla luce un reportage fotografico sorprendente. Purtroppo questa come altre zone di Roma sotterranea non è accessibile ai visitatori, essendo territori impervi e ancora poco battuti. Senza dubbio il percorso dei segreti nascosti romani nel prossimo futuro potrà essere reso più accessibile anche ai cittadini e ai turisti, con le dovute modifiche.

Le Catacombe di San Callisto

Sappiamo già che Roma sotterranea offre tanti scenari appartenenti all’epoca romana antica, tra questi spiccano per il numero le cripte e le catacombe, di grande importanza per il loro significato simbolico e religioso.

Le catacombe romane si configurano come un lungo labirinto di vicoli, camere sepolcrali a 16 metri di profondità dove è facile perdersi senza l’aiuto di una guida esperta. Le catacombe sono antichissime e rappresentano un patrimonio culturale senza eguali, tra le più famose avrai forse sentito parlare delle Catacombe di Domitilla, o quelle di San Callisto, o della Cripta dei Frati Cappuccini, un ossario sotterranei nei pressi di Via Veneto che custodisce le ossa di circa 3700 monaci.

Non perderti l’esperienza di visitare questi antichi meandri cittadini, puoi scegliere tu la data e prenotare online una visita guidata in questi luoghi da brivido! Questo tour organizzato in particolare prevede anche un transfer da e per il centro di Roma. Importantissimo munirsi di acqua e scarpe comode per vivere al meglio l’esperienza. Se soffri di claustrofobia potrebbe non essere la visita giusta per te!

I sotterranei di Fontana Di Trevi

Se ti stai domandando cosa si celi sotto alla fontana più famosa al mondo te lo sveliamo noi: si tratta di una meravigliosa area archeologica scoperta di recente, risalente all’epoca di Nerone.

Si chiama Vicus Caprarius, o più romanticamente Città dell’acqua, ed è una vasta area occupata da una lussuosa residenza signorile attraverso cui passano alcune tubazioni alimentate dalla stessa acqua della fontana. La domus risale al IV secolo, e ad oggi è possibile visitarla: si tratta di un’esperienza unica, da non perdere per la sua straordinaria bellezza.

Se sei interessato puoi acquistare subito il tuo ingresso, ti verranno consegnate anche delle cuffie per ascoltare meglio la guida. L’incontro per la visita è direttamente a pochi passi dalla Fontana di Trevi, e il numero massimo di partecipanti è di otto persone. Durante la visita verrai a conoscenza di tutti i segreti di questa opera che tutto il mondo ci invidia.

Bunker e rifugi antiatomici

Il sottosuolo romano nasconde tra i suoi segreti anche alcuni importanti bunker antiatomici e antiaerei, fatti realizzare in epoche diverse durante le guerre come luoghi di protezione. Se ne contano almeno tre: il primo in corrispondenza della residenza mussoliniana di Villa Torlonia, mai usato perché non concluso; il secondo venne fatto costruire per volere dei Savoia nel Casale delle Cavalle Madri, con una struttura circolare che poteva ospitare anche le macchine, mentre il terzo si trova all’Eur, il quartiere romano fatto costruire sempre da Mussolini, sotto il palazzo degli Uffici, nato con lo scopo di proteggere i funzionari coinvolti nella realizzazione della mai conclusa esposizione universale.

Ci sarebbe un quarto bunker, fatto sempre costruire da Mussolini, sotto una delle due torri di Piazza Venezia. Il quarto bunker, come anche i precedenti, non è visitabile, ma secondo gli esperti avrebbe una pianta quadrata e si estenderebbe per 72 metri quadrati. Vi si accederebbe attraverso una scala in mattoni. Anche questo bunker non sarebbe mai stato usato da Mussolini.

Basilica San Giovanni in Laterano

L’importante famiglia dei Laterani lasciò a Roma molte testimonianze architettoniche nel quartiere di San Giovanni, uno dei più belli della città. Ne è simbolo la splendida Basilica di San Giovanni in Laterano, icona della città e custode di altri tesori a ben 6 metri di profondità dal pavimento di base.

Si tratta di un vasto complesso di costruzioni addirittura risalenti al I secolo d.C., i resti di un’epoca imperiale tra le più imponenti della storia mondiale.

Questo caseggiato è formato da una serie di ambienti che si susseguono in profondità, insieme a una fila di pilastri decorati. Sempre nei dintorni del caseggiato è visibile anche ciò che resta di una caserma del corpo a cavallo, gli Equites Singulares, risalente al II secolo d.C. durante la reggenza di Settimio Severo.

Puoi visitare San Giovanni in Laterano e i suoi splendidi sotterranei prenotandoti per una visita guidata, comprensiva di una visita nella cattedrale di Roma, così soprannominata, e di altre 4 meravigliose basiliche papali che insieme costituiscono il percorso della Roma Cristiana.

La storia che inizia all’interno delle navate continua sotto le chiese, lungo metri di aneddoti che potrai scoprire soltanto attraverso la guida di un esperto. Questo splendido tour dura 3 ore, puoi prenotarlo comodamente online e ricordati che nelle basiliche non è permesso indossare abiti corti e succinti.

Le visite guidate di Roma nascosta custodiscono momenti di sorprendente ispirazione, dove la storia del passato si intreccia con il presente negli angoli bui delle cripte e dei lunghi tunnel.

Quando già i tesori di Roma sembrano essere ineguagliabili per la cultura immensa che ci mostrano, la città ci svela ogni momento nuovi cunicoli pieni di informazioni, aneddoti, qualcosa che non sapevamo e di certo ancora ne scopriremo di nuovi.

Sotterranei nel Colosseo che un tempo erano occupati da gladiatori, domus signorili nascoste a metri e metri di profondità, cripte che ancora oggi nascondono i resti di importanti personaggi religiosi: la città eterna promette questo e tanto altro, come se il primato di città più bella del mondo non le bastasse ora ha deciso di regalare anche un percorso sotterraneo pieno di fascino e di storia antica, qualcosa che solo questa città può donare.

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Il villaggio ai confini del mondo dove il tempo si è fermato

C’è un luogo genuino e autentico e per visitarlo bisogna raggiungere i confini del mondo. Le case colorate, i colori intensi, il freddo pungente e la natura più selvaggia, rendono questo villaggio un posto dal fascino segreto, per pochi, per i coraggiosi. E non stupisce, infatti, che a causa di eventi sfortunati sia stato abbandonato in passato, così come non stupisce il fatto che da tempo sia stato riscoperto e abitato.

Benvenuti a Nyksund, un piccolo centro abitato (a quanto pare ci vivono circa 60 persone durante l’estate, che calano nel periodo invernale) in Norvegia.

Siamo nell’arcipelago Vesterålen, sopra il circo polare artico, un luogo affascinate che è stato capace di rinascere e dove il tempo sembra proprio essersi fermato, cristallizzato a un eterno passato nell’aspetto, genuino e autentico, ma dove vi è una fervente comunità che lo ha saputo riportare in vita e tenere al passo con le esigenze più moderne.

La storia di Nyksund, il villaggio ai confini del mondo

Quante volte ci è capitato di pensare di aver bisogno di staccare da tutto, di rifugiarci in un luogo lontano dove vivere una vita lenta, ma comunque vivace e piena. E cosa c’è di meglio di un villaggio di pescatori incastonato nella natura selvaggia della Norvegia. Nyksund è uno di qui luoghi che ha saputo rinascere. Dopo una serie di eventi, infatti, è stato abbandonato per poi essere scelto da un gruppo di persone che lo hanno reso una destinazione vivace, autentica e artistica.

Prima era un villaggio di pescatori, addirittura vi abitavano circa 800 anime che potevano trarre sostentamento dalla natura e in particolare dalla pesca. Era un luogo importante dell’arcipelago, con una sua chiesa, una stazione del telegrafo e piccoli negozi. Ma tutto è cambiato a causa di un incendio datato 1934 nella zona portuale. Nonostante sia stata ricostruita (e utilizzando la pietra) in tanti, a quel punto, avevano lasciato il villaggio.

Uno spopolamento costante fino a quando anche l’ultimo abitante se n’è andato. Del resto, il vicino porto di Myre era diventato quello più importante della zona e Nyksund è così diventato un villaggio fantasma.

Ma, come abbiamo raccontato le cose poi sono cambiate. Più precisamente negli anni Ottanta quando il villaggio ha piano piano iniziando a ripopolarsi diventando quello di oggi: un centro vivo e vivace dove si rimane affascinati dal suo passato e dalle tradizioni, pur rimanendo al passo con i tempi.

Immersi nella natura, cosa fare a Nyksund

Il villaggio di Nyksund oggi è un luogo pieno di vita: ci sono ristoranti, gallerie d’arte, spazi dove poter lavorare (immaginatevi di scegliere questo villaggio come tappa di una vita da nomadi digitali), il tutto incastonato in panorami che tolgono il fiato. Perché qui la natura ha un fascino tutto suo e si è davvero ai confini del mondo, tra cieli che restano impressi a lungo (magari si riesce ad assistere all’aurora boreale) e i tanti colori che colmano gli occhi come farebbe un caleidoscopio perfetto.

Ammirare questo villaggio, assaporarlo in maniera totale, permette di fare un vero e proprio salto nel passato grazie all’importante lavoro di rinascita del luogo che è stato portato avanti per tanti anni.

Nyksund è un luogo genuino, che è stato riportato in vita e oggi è una meta imperdibile per chi cerca un villaggio ai confini del mondo, non solo un luogo dove il tempo si è fermato, ma un posto che è rinato e oggi è più vivo che mai.

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A Piacenza esiste un castello che sembra uscito da una favola bucolica

Immerso nella natura con la sua dimensione imponente e la sua alta torre. A guardarlo sembra quasi che, entrandoci, ci si possa immergere dentro a una favola, una di quelle popolate da principesse combattive, cavalieri senza macchia e segreti da svelare.

Siamo nei pressi di Piacenza, lì un castello svetta nella campagna e sembra uscito da una favola bucolica. È il castello di Rivalta che si trova nell’omonima frazione del comune di Gazzola. Si tratta di una residenza privata, ma è possibile visitarla oltre che sceglierla come location per eventi da favola. Così, ad esempio, ha fatto Francesca Ferragni, la sorella di Chiara, per il giorno delle sue nozze.

Il castello di Rivalta, fortezza dal fascino senza tempo

Un luogo del passato, un edificio imponente, che racconta, già al primo sguardo, di secoli di storia. Il castello di Rivalta, infatti, è stato per lungo tempo fondamentale presidio della zona. Intorno all’edificio vi è un bellissimo parco e ha avuto ospiti illustri tra le sue mura. Pare, infatti, che sia apprezzato dalla famiglia reale inglese e da quella olandese.

La magione viene già citata in documenti che risalgono ai primi anni Mille ed era di grande importanza per la sua posizione. Ci sono alcune leggende legate ai suoi interni, raccontate nel sito ufficiale, che ammantano di quel pizzico di gustoso mistero tutto il castello. Del resto quasi ogni luogo del passato ha le sue storie e i suoi segreti, elementi che ne accrescono la magia. Come quella legata al fantasma del castello che sembrebbe aver dato per l’ultima volta fastidio a un ospite nel 1970. Oppure il fantasma del cuoco Giuseppe, che si dice vaghi ancora nella magione.

Oltre all’edificio principale vi è un borgo, un oratorio, una Torre Medievale e la chiesa di San Martino.

Cosa vedere nel castello

Il castello nei pressi di Piacenza è abitato dai Conti Zanardi Landi, ma è possibile visitarlo. Camminare tra i suoi saloni è un’esperienza intrigante, un vero e proprio viaggio indietro nel tempo. Si possono ammirare tantissimi ambienti come la sala delle armi, al cui interno vi sono oggetti risalenti nel periodo che va dal XV al XVIII secolo, la sala dell’arte sacra ed esplorazioni, con alcuni pezzi particolarmente interessanti e, poi, la sala del costume militare.

Per ammirare oggetti del passato e muoversi in queste sale, che lasciano addosso il magico sapore di un’altra epoca, è possibile prendere parte a visite guidate, la procedura è spiegata sul sito del castello di Rivalta dove vengono esposte anche le varie possibilità di percorso.

Vi è anche un hotel, una spa ed è possibile organizzare eventi, come matrimoni. Tra i più celebri (e recenti) quello di Francesca Ferragni, sorella di Chiara Ferragni, che in questa location meravigliosa ha deciso di sposarsi con il compagno Riccardo Nicoletti.

E, in effetti, è il luogo ideale per un romantico sì, del resto cosa c’è di meglio di un castello da fiaba immerso in un’atmosfera bucolica e capace di portarci indietro nel tempo per promettersi amore eterno? Se le prime notizie riguardo a questo luogo meraviglioso risalgono alla prima metà dell’anno mille, la sua struttura mostra una bellissima mescolanza del tempo che è passato. Passeggiare nel complesso fortificato è un vero e proprio viaggio a ritroso, tra leggende, storie e tanta bellezza.

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Castello di Schwerin: per vivere una favola d’altri tempi

A tutti è capitato, almeno una volta nella vita, di desiderare di vivere una favola d’altri tempi. A nord di Berlino, in un contesto che sembra uscito direttamente da una libro di racconti fatati, sorge un vero e proprio castello delle fiabe che al suo interno conserva anche un po’ di Italia. Si tratta del Castello di Schwerin, simbolo dell’omonima città e sede del Parlamento del land Meclemburgo-Pomerania Anteriore.

Castello di Schwerin: cosa aspettarsi

Questo maestoso e signorile castello sorge a Schwerin, una piccola località tedesca che però conserva tesori dal valore immenso: è conosciuta come la “città dai sette laghi e dalle sette foreste”.

Quando si arriva al cospetto del Castello di Schwerin sembra di essere stati catapultati in un mondo fatto di magia: sorge su un isolotto che galleggia in un placido lago, ed è collegato alla terraferma da un suggestivo ponticello che fa rivivere atmosfere medievali.

La classica immagine delle fiabe, quindi, che viene ancor più esaltata della struttura stessa del castello che è stata caldamente voluta dai granduchi del Macleburgo, nel XIX secolo, e che è ispirata allo stile rinascimentale francese.

Per non parlare dei giardini che gli fanno da cornice: è popolato di canali, laghi, pergolati e c’è persino una parte più moderna, ridisegnata nel 2009, chiamata floating meadow, ovvero prato galleggiante.

Cosa vedere

Il meraviglioso Castello di Schwerin, un tempo fortezza difensiva, è perfettamente visitabile sia fuori che dentro. Già da lontano l’esterno si fa notare e apprezzare per via della presenza di torri svettanti, guglie che sembrano toccare il cielo, cupole dorate e spettacolari giardini fioriti.

Tra le sue mura conserva invece 654 stanze, non tutte aperte al pubblico, perfettamente arredate con tappeti preziosi, boiserie e dipinti. Ma come vi accennavamo in precedenza, c’è anche un po’ d’Italia in questa regale dimora: presso la sala del trono si innalzano delle colonne rivestite con pregiati marmi di Carrara.

Mobili dell’epoca, quadri, arazzi, statue del Canova decorano l’edificio suddiviso in tre piani, ognuno dei quali con una destinazione d’uso diversa. E poi ci sono i pavimenti in marmo o in legno impreziositi da tarsie in vari colori, meravigliosi soffitti in legno intarsiato oppure decorati con stucchi e affreschi.

I meravigliosi giardini

A render l’esperienza di visita una vera favola d’altri tempi è anche l’affascinante parco con giardino in stile inglese di cui il castello è circondato. Particolarmente affascinanti sono le scenografie dell’Orangerie, con aiuole fiorite, piante rare e persino una fontana di bronzo.

Vi è stato edificato anche un elegante portico in ferro battuto, così come una grotta artificiale e un bellissimo portale di una chiesa in stile gotico francese.

Il fantasma del castello

Anche il fiabesco Castello di Schwerin può vantare una storia dai profili spettrali. Si narra infatti che all’interno di queste antiche e possenti mura viva il Petermännchen, uno spiritello che possiede un potere davvero singolare: può aprire qualsiasi porta incontri, anche se perfettamente chiusa con tutte le mandate possibili.

Petermännchen, quindi, sembrerebbe aggirarsi nel castello con lo scopo di proteggerlo, tanto che secondo le persone del luogo avrebbe persino svegliato delle guardie che si erano addormentate durante il loro turno, evitando così una terribile punizione che probabilmente gli sarebbe stata inflitta.