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Tallinn: una favola baltica da vivere adesso

È iniziato ufficialmente il periodo più magico dell’anno, quello in cui viaggiatori provenienti da ogni dove si muovono in massa per andare alla scoperta delle incantate atmosfere natalizie che trasformano le strade, i quartieri e le piazze delle città di tutto il mondo.

I luoghi da raggiungere sono tantissimi, e la lista si aggiorna di anno in anno con nuove e inedite esperienze emozionali e sensoriali. A partire dai mercatini di Natale, che raccontano il fascino di una tradizione secolare, passando per i maestosi e scintillanti alberi di Natale e per tutte quelle decorazioni che illuminano d’immenso le città.

Ma se avete in programma di organizzare un viaggio che vi permetta di vivere una favola di Natale, allora, c’è solo una destinazione da raggiungere questo dicembre, ed è Tallin. Preparate le valigie: si parte!

Bentornati a Tallin, la capitale green che sembra una favola

Organizzare un viaggio a Tallin, in qualsiasi periodo dell’anno e in ogni stagione, è sempre un’ottima idea. Lo è perché la capitale dell’Estonia che si affaccia sul Mar Baltico non smette mai di stupire e incantare i viaggiatori. Lo fa con il suo centro storico fortificato, quello in cui negozi e caffetterie si affacciano sulle strade acciottolate, lo stesso che è stato dichiarato Patrimonio Mondiale dell’Unesco, ma anche con la bellissima storica piazza nella quale campeggia il municipio gotico.

Lo fa anche con tutte le sue architetture che caratterizzano la scena urbana e con quell’atmosfera sospesa che ricorda le più belle favole della buonanotte che abbiamo letto. Ma Tallin è anche quella città con un’anima green e sostenibile, la stessa che gli ha permesso di aggiudicarsi il titolo di Capitale Verde del 2023.

Grazie alla sua visione a medio e lungo termine, infatti, la città si prepara a diventare un esempio per tutta Europa nell’ambito della sostenibilità, con tutta una serie di attività volte ad accelerare innovazioni ecologiche e crescita verde per uno sviluppo consapevole del territorio.

Se tutto questo non dovesse ancora bastarvi per fare subito le valigie e raggiungere Tallin, allora, sappiate che c’è un altro motivo per organizzare una vacanza in città. Ed è che durante il periodo dell’Avvento, la capitale dell’Estonia, si trasforma in una favola baltica destinata a incantare.

Tallinn a Natale

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Tallinn a Natale

Natale a Tallin: un’esperienza incantata

Visitare Tallin, dicevamo, è sempre un’ottima idea, in ogni periodo dell’anno. Ma se è un’esperienza magica che volete vivere, il consiglio è quello di raggiungere la capitale durante il periodo dell’Avvento.

Proprio nel cuore della città, infatti, viene allestito un meraviglioso percorso incantato, fatto di mercatini di Natale che espongono i prodotti tipici e caratteristici della tradizione estone. Quelli di Tallin, inoltre, sono stati proclamati come i mercatini di Natale più belli d’Europa nel 2019.

Ma non è tutto perché secondo le storie locali, il primo albero di Natale di tutto il continente è stato allestito in città nel 1441. Un evento, questo, che si è trasformato in una vera e propria tradizione che tutte le città del mondo hanno fatto propria, e che ancora oggi è possibile toccare con mano anche a Tallin.

L’albero è posizionato proprio nel cuore della capitale nei pressi del mercatino, creando così uno scenario incantato che permette di vivere un’esperienza straordinaria che allieta tutti i sensi. Non mancano, ovviamente, neanche i personaggi della tradizione come Babbo Natale, gli elfi e gli gnomi.

Le luci dell’albero sono state già accese e i mercatini hanno già invaso il centro storico della città: la favola baltica è iniziata.

Tallinn a Natale

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Tallinn a Natale
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Sfavillante e spettacolare: il mercatino più antico d’Europa

È iniziato ufficialmente il periodo più magico dell’anno, quello durante il quale le persone si muovono in massa per andare alla scoperta delle atmosfere natalizie che pervadono il pianeta. È questo, infatti, il momento perfetto per organizzare nuovi e inediti viaggi, quelli che ci permettono di toccare con mano il miracolo di Natale.

Le strade, i quartieri e le piazze delle città di tutto il mondo si trasformano nel palcoscenico di uno spettacolo senza eguali che inebria e stordisce i sensi, fatto di luci scintillanti, di maestosi alberi di Natale, di prodotti tradizionali e di prelibatezze.

A capeggiare le nostre travel wish list sono i mercatini di Natale, protagonisti assoluti del periodo dell’Avvento, che invadono le città di tutto il mondo. Ci sono quelli grandissimi, e quelli raccolti, quelli tradizionali e quelli nati di recente. E poi c’è lo Striezelmarkt di Dresda, che oltre ad essere considerato uno dei mercatini più belli e grandi della Germania è anche il più antico d’Europa. Ed è bellissimo.

Dresda, una favola di Natale

Il nostro viaggio di oggi ci porta in una delle città più affascinanti di tutta Europa. Ci troviamo a Dresda, la capitale della Sassonia che affascina e sorprende per la sua architettura classica, la chiesa barocca di Frauenkirche e il maestoso Palazzo di Zwinger, ma anche per i numerosi e celebri musei che ospitano alcuni dei capolavori artistici più celebri di tutto il mondo.

Un viaggio a Dresda, questo è certo, non delude mai. Ma se è l’anima più romantica e suggestiva della città che volete conoscere ed esplorare, allora, il consiglio è quello di raggiungere la capitale della Sassonia durante il periodo dell’Avvento.

È in questa occasione, tra novembre e dicembre, che la città si trasforma in una cartolina di Natale fatta di suoni e colori, di luci scintillanti e di magia. Tutto merito dello Striezelmark, uno dei mercatini di Natale più belli e grandi della Germania e d’Europa, nonché il più antico.

Il mercatino di Natale più antico d’Europa

La storia dello Striezelmarkt di Dresda affonda le sue radici in tanti secoli fa. Uno dei primi documenti, che attesta l’esistenza di un mercatino natalizio allestito in città, risale proprio al 1434. In questo si parlava della presenza di un mercato che esponeva i dolci tipici della tradizione tedesca: gli Striezel (da qui il nome Striezelmarkt).

Grazie a questo documento è stato appurato che quello di Dresda è il mercatino di Natale più antico d’Europa, e forse di tutto il mondo.

La tradizione di allestire il mercato durante il periodo di Natale è stata perpetuata nei secoli, fino a questo momento, trasformando lo Striezelmarkt in una vera e propria attrazione turistica. Non è solo la sua storia antica ad affascinare, ma anche le sue proporzioni.

Allestito nell’Altmarkt, piazza principale e più antica della città, il mercato di Natale di Dresda è uno dei più grandi di tutto il Paese e dell’Europa. Qui, infatti, si snodano oltre duecento casette di legno che espongono prodotti locali, artigianali e tradizionali, creando un percorso delle meraviglie che si snoda per oltre un chilometro.

Passeggiare nel mercato vuol dire vivere un’esperienza emozionante e d’altri tempi. Raggiungerlo è facilissimo, basta seguire il profumo di mandorle tostate, frutta candida e vin brulè che conducono proprio lì, su quel sentiero illuminato da luci sfavillanti che addobbano le case in legno e che accendono tutto di magia.

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Il villaggio che sembra una cartolina di Natale

Esistono luoghi che sono così belli da non sembrare reali. Posti che per lineamenti, architetture e colori sembrano essere usciti dalle più suggestive favole di Natale.

È la magia dell’inverno, unita all’incanto di Natale, a trasformare le città, i borghi e i luoghi che conosciamo in visioni superlative che meravigliano lo sguardo e riscaldano il cuore. Non è un caso infatti che, proprio in questo periodo, migliaia di viaggiatori si muovono in massa per toccare e vivere la grande bellezza che invade e pervade tutto il mondo durante l’Avvento.

E se è un’esperienza straordinaria che volete vivere questo dicembre, allora, non vi resta che prenotare un volo aereo per la Lapponia Svedese. È qui che esiste un villaggio incantato che sembra una cartolina di Natale. Pronti a vivere l’avventura più magica di sempre?

In viaggio verso Gammelstad, nella Lapponia Svedese

Il nostro viaggio di oggi comincia nel cuore della Lapponia Svedese, lì dove si snodano incredibili e straordinari paesaggi naturali che sono illuminati dagli straordinari colori dell’aurora boreale. È qui che esiste un piccolo villaggio che con le sue forme, i suoi colori e i lineamenti trasporta tutti i viaggiatori all’interno di un magico racconto di Natale.

Ci troviamo a Gammelstad, nei pressi della città di Luleå, in Svezia, tra le stradine di un villaggio parrocchiale che è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco dal 1996. Un luogo che sembra estraneo alle regole del tempo che scandiscono i nostri giorni e che conserva un’atmosfera sospesa e surreale.

Gammelstad è considerato l’esempio meglio conservato di villaggio parrocchiale di tutto il nord della Scandinavia. Il paesino, situato su una piccola isola sul fiume Lule, si snoda attorno alla chiesa di Nederluleå, un edificio sacro di pietra costruito agli inizi del XV secolo. Nei pressi della struttura religiosa sono state poi costruite circa 400 casette in legno per ospitare fedeli e pellegrini che giungevano fin qui per visitare la chiesa durante le festività cristiane o la domenica.

Oggi, quelle case rosse, sono ancora lì a creare un’atmosfera senza tempo unica al mondo. La visione, che è già surreale, è resa ancora più magica dall’arrivo dell’inverno e dall’abbraccio della candida neve che tinge tutto di bianco. A illuminare il paesaggio, poi, ci pensano le luci natalizie e il grande albero che trasformano Gammelstad in una cartolina di Natale in cui perdersi e immergersi.

Villaggio parrocchiale di Gammelstad

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Villaggio parrocchiale di Gammelstad

Dentro una cartolina di Natale

Arrivare a Gammelstad, e trascorrere le vacanze di Natale qui, vuol dire entrare in una cartolina di incredibile bellezza e vivere l’esperienza più magica si sempre. Nel periodo di dicembre, poi, nel centro del paese viene organizzato un mercatino di Natale raccolto e autentico che racconta la vera essenza di questo luogo.

Tutta Gammelstad, in realtà, si trasforma in un villaggio di Natale che si snoda proprio nel museo all’aperto, dove è possibile scoprire e conoscere i prodotti artigianali e tradizionali del luogo. Ovviamente non mancano le visite di Babbo Natale che giungerà sul posto per raccogliere le letterine di tutti i bambini.

Al calar del sole il villaggio viene illuminato solo da candele e fiaccole mentre le strade di trasformano nel palcoscenico di spettacoli volti a raccontare storie e tradizioni natalizie appartenenti al XIX secolo. Non mancano, ovviamente, passeggiate da favola che possono essere svolte a piedi, a cavallo o in slitta, e che permettono di vivere emozioni incredibili.

Villaggio parrocchiale di Gammelstad

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Gammelstad, il villaggio che sembra una cartolina
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Qui è stato identificato il giardino dell’Eden, uno spettacolo

Probabilmente non tutti sanno che a poche ore di volo dall’Italia sorge un luogo ancora poco conosciuto dal turismo di massa e che, tra le sue tante meraviglie, ne nasconde una che è davvero unica nel suo genere: quello che per molto è tempo è stato considerato il giardino dell’Eden.

Bahrain, l’arcipelago delle meraviglie

Il posto in questione si chiama Bahrain ed è un piccolo arcipelago di 33 isole che si specchiano sul Golfo d’Arabia. Un luogo che vanta una storia millenaria, numerosi e preziosi siti archeologici, ma anche paesaggi che arrivano dritti al cuore di qualsiasi viaggiatore. Lo sviluppo che ha avuto nel corso del tempo è molto legato alla posizione in cui sorge: si trova in una delle zone petrolifere più importanti del mondo.

Non a caso, sin dai tempi più remoti, il Bahrain è stato una delle principali rotte commerciali fra Mesopotamia e India. Ma non solo. Da qualche tempo a questa parte, il Paese ospita un pro­prio Gran Premio di Formula 1, una scena artistica che diventa sempre più intrigante e ristoranti molto interessanti e soprattutto frequentati da una numerosa comunità di espatriati.

Cosa vedere in Bahrain

Pur essendo un minuscolo Stato insulare, il Bahrain è in grado di offrire tantissimi siti di interesse ai visitatori che scelgono di scoprirlo. La prima tappa da fare è senza ombra di dubbio la sua Capitale, Manama, una città moderna ma che custodisce gelosamente anche un cuore tradizionale: il souk.

Manama cosa vedere

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La splendida città di Manama

Onestamente parlando, non ha lo stesso fascino dei mercatini che si possono visitare in Marocco, Egitto o Tunisia, ma nonostante questo rimane pur sempre un dedalo di labirintiche viuzze dove è possibile trovare di tutto.

Tra le attrazioni da non perdere in questa metropoli c’è la Moschea Al Fateh, una struttura davvero gigantesca che sfoggia una maestosa cupola in fibra di vetro e due minareti interni a dir poco divini. Si distingue per essere il più grande luogo di culto del Bahrain, ma anche una delle più estese moschee del mondo: è in grado di contenere fino a 7.000 persone.

Sempre nella Capitale, vale la pena fare un salto al Museo Nazionale per comprendere più a fondo la storia e le tradizioni locali. Un modo perfetto per maturare una visione d’insieme della millenaria cultura della zona.

A pochi minuti di auto dal centro della maggiore città del Bahrain, da visitare è anche il Qal’at al-Bahrain, meglio conosciuta come Fortezza del Bahrain. Eretta nel XVI secolo dai nostri vicini portoghesi, è una delle aree archeologiche più importanti del Golfo ed anche il più antico patrimonio mondiale dell’UNESCO della nazione.

forte Bahrain

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Il maestoso Qal’at al-Bahrain

Ad impressionare ancora di più il visitatore è l’area sottostante: qui sono stati riportati alla luce reperti risalenti a 4.500 anni fa, molti dei quali sono esposti nell’attiguo museo.

Assolutamente rilevante anche la Necropoli villaggio di A’ali che è composta da circa 170.000 tombe che testimoniano la misteriosa civiltà Dilmun che fu attiva a partire dal terzo millennio a.C.. Poi ancora la Royal Camel Farm, ossia l’allevamento di cammelli della famiglia reale del Bahrain, che si trova ad Al Janabiyah. Qui agricoltori e personale vegliano su questi dolci animali e fanno da guida nel caso in cui si abbia bisogno di assistenza.

Vale la pena fare un salto anche sull’Isola di Muharraq dove prende vita il distretto di produzione di perle, preziose e di ottima qualità. Riffa, invece, è una città dove sentirsi in bilico tra tra storia e futuro. Molto interessante anche la stessa città di Muharraq poiché da queste parti storia, arte e architettura si alternano e integrano perfettamente. Nelle vicinanze ci sono le isole artificiali di Amwaj, piccoli paradisi noti per le spiagge, i grandi edifici e i sontuosi hotel.

Chi è in cerca di splendidi oggetti di artigianato deve dirigersi verso villaggio di Al Jasra, nella costa occidentale del Paese. Questa zona è uno dei fulcri storici della regione ed è possibile perdersi tra tessuti, ceramiche e altri oggetti di artigianato tradizionale. Mentre l’attrazione più bella è la casa di Al Jasra, ex residenza estiva dello sceicco Salman bin Hamad Al Khalifa.

Il Bahrain è anche relax e spiagge da sogno. Vi basti pensare che è noto per essere il “Piccolo regno dei due mari” dove rilassarsi o abbandonarsi in mezzo alla natura. Al Jazair, per esempio, è perfetta per le famiglie, mentre una chicca da non perdere è la spiaggia del Forte di Arad.

Infine, il circuito Sakhir, dove dal 2004 i piloti del mondo si sfidano nel Gran Premio di Formula 1, una pista in pieno deserto spettacolare e tecnologica.

Circuito del Bahrein

Fonte: iStock – Ph: typhoonski

Il Circuito del Bahrein

Cosa c’entra il Bahrain con il giardino dell’Eden

Come tutti sappiamo, il giardino dell’Eden è un luogo citato nel libro biblico Genesi, quel posto paradisiaco in cui vivevano Adamo ed Eva. La regione di Eden è detta trovarsi a Oriente e da qui sembrava uscire un corso d’acqua che si divideva in quattro rami fluviali: il Tigri, l’Eufrate, il Pison e il Gihon.

Tuttavia i Sumeri, ai quali è possibile far risalire il mito dell’Eden, lo collocavano nel paese di Dilmun, sull’omonima isola di Bahrain, una zona dove sgorgava una gran quantità di acqua sorgiva. Una terra antichissima, quindi, come la storia stessa descritta nella Epopea di Gilgamesh come un “paradiso”.

Ma non è finita qui perché da queste parti, e più precisamente nel bel mezzo del deserto del Bahrain, sorge quello che in molti riconoscono come l’albero menzionato dalle sacre scritture: Shajarat-al-Hayat, ossia l’Albero della Vita.

Stando alle credenze popolari, questa pianta sarebbe stata posta qui nel lontano 1583 con lo scopo di indicare il luogo in cui in origine prendeva vita il Paradiso Terrestre.

Nei fatti, però, la spiegazione della sua esistenza e della sua sopravvivenza sarebbe legata al fatto che il terreno in cui cresce si trova a solo a 10 metri sopra il livello del mare. E qui, tra l’aria umida della zona e i diversi laghetti nelle sue vicinanze, ci sarebbero le condizioni per poter continuare a sopravvivere. Tuttavia, per molti pare non essere così poiché questo esemplare di prosopis cineraria sembrerebbe resistere nel deserto da oltre 400 anni senza alcuna fonte d’acqua.

Che lo sia o no, il Bahrain rimane una terra leggendaria, la prima dimora dell’umanità, il luogo di culto di antiche divinità e anche fonte rigenerante di vita. Per questo motivo, ancora oggi, queste sue radici storiche e mitologiche sono in grado di sorprendere e far innamorare qualsiasi viaggiatore.

Albero della vita, Bahrain

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L’Albero della Vita in Bahrain
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Questa piccola Bora Bora è il tuo rifugio perfetto per sfuggire al freddo

L’alternarsi delle stagioni, ormai lo sappiamo, sa regalarci sempre nuovi e straordinari spettacoli, gli stessi che ci invitano a esplorare il mondo e i suoi cambiamenti. E se c’è chi da una parte attende con fermento l’arrivo dell’inverno, per scoprire e riscoprire le città, i borghi e i Paesi che si trasformano in cartoline incantate illuminate dalle luci notturne e avvolte dalla candida neve, c’è anche chi non desidera altro che fuggire al caldo, in tutti quei luoghi dove è perennemente estate.

Se l’obiettivo è quello di organizzare un viaggio invernale, e lasciarvi le basse e rigide temperature alle spalle, abbiamo il luogo giusto per voi. Si tratta di un piccolo paradiso terrestre dove la natura incontaminata e uno stile di vita a ritmo lento fanno da protagonisti.

Stiamo parlando di Maupiti, la micro isola dell’Arcipelago della Società conosciuta anche con il nome di piccola Bora Bora. È questo il rifugio perfetto per sfuggire all’inverno.

Maupiti: un piccolo paradiso terrestre

Sono poco più di 6 i chilometri quadrati che caratterizzano questo lembo di terra, che per forme, lineamenti e colori ricorda un paradiso terrestre. Un microcosmo di meraviglie circondato dall’Oceano Pacifico e fatto di natura incontaminata, vita semplice e ritmi rilassati. Non mancano, poi, paesaggi e scorci mozzafiato che incorniciano spiagge bianche, picchi rocciosi e antichissimi marae.

Questa è Maupiti, una minuscola isola che fa parte dell’Arcipelago della Società e che si trova a 315 chilometri a nord ovest da Tahiti e a 40 chilometri da Bora Bora. Raggiungibile con un volo aereo in partenza da Papeete, con una durata di circa 50 minuti, quest’isola è il rifugio perfetto per tutti i viaggiatori che desiderano vivere vacanze all’insegna della pace e del relax circondati dalla grande bellezza.

Ma Maupiti è anche l’isola perfetta da raggiungere quando in Italia, e più in generale in Europa, le temperature iniziano ad abbassarsi e a diventare insopportabili, almeno per i più freddolosi. L’isola, infatti, vanta bel tempo tutto l’anno e pochissimi rovesci. Le temperature medie oscillano tra i 29 e i 31 gradi. Attenzione a scegliere il periodo giusto però, perché tra gennaio e febbraio le piogge sono più frequenti.

Cosa fare nella piccola Bora Bora

Se l’idea di raggiungere Maupiti si è fatta spazio nella vostra mente, lasciatevi allora raccontare cosa troverete una volta arrivati sulla piccola Bora Bora dell’Arcipelago della Società.

Dimenticatevi traffico, smog e caos cittadino: qui ci si muove a piedi, in bici o in canoa, e questi “mezzi” vi basteranno per andare alla scoperta di una realtà semplice e genuina, ma al contempo straordinaria. A permettervi di toccare con mano tutta l’autenticità dell’isola ci sono poi le proposte ricettive, principalmente pensioni familiari e guest house che consentono di vivere esperienze da local.

Diverse le testimonianze di un passato affascinante, suggestivo e misterioso come le incisioni rupestri che raccontano le celebrazioni e le processioni che si svolgevano sull’isola. Nella valle del distretto di A’ata, inoltre, è possibile ammirare l’imbarcazione del guerriero Hiro, testimonianza della storia leggendaria del figlio gigante del dio Ra‘amauriri.

Meraviglioso è anche il mare, quello turchese e cristallino che bagna le lingue di sabbia bianca, quello popolato da branchi di mante che nuotano tra la piccole canoe colorate dei pescatori. Imperdibili, poi, sono i motu, gli isolotti incontaminati e circondati dalla barriera corallina. A Maupiti ce ne sono cinque e tutti sono straordinari.

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Entrare nelle fredde viscere di un ghiacciaio: l’esperienza mozzafiato

Esistono alcuni luoghi nel mondo che sono così belli da non sembrare reali, posti che sono stati plasmati da Madre Natura e che per forme e lineamenti ricordano regni fatati e inaccessibili.

È questo il caso delle fitte foreste, delle cime maestose e dei deserti sterminati, luoghi incredibilmente straordinari che ripagano con la loro grande bellezza lo sguardo e i sensi degli avventurieri e dei viaggiatori temerari che osano spingersi oltre quelli che sembrano i confini del mondo.

Ed è proprio oltre i confini dei sentieri più battuti dal turismo di massa che oggi ci spingiamo, per andare alla scoperta di uno dei ghiacciai più grandi di tutta l’Islanda. Lì dove è stato costruito il tunnel artificiale più lungo del mondo che conduce i visitatori nelle fredde viscere del ghiacciaio di Langjökull.

Tra i ghiacciai dell’Islanda

Organizzare un viaggio in Islanda è sempre un’ottima idea. L’isola nordica, infatti, è caratterizzata da un paesaggio tanto variegato quanto sorprendente fatto di vulcani, geyser e terme naturali, e poi ancora campi di lava e parchi nazionali che proteggono ghiacciai maestosi e imponenti. C’è poi la capitale, Reykjavík, che è un concentrato di scorci suggestivi e storie e leggende locali che sono conservate preziosamente nei musei cittadini.

Un viaggio in Islanda, quindi, si trasforma in una vera esperienza destinata a lasciare senza fiato che consente ai viaggiatori di perdersi e immergersi tra alcune delle bellezze naturali più incredibili di tutto il pianeta. E oggi è proprio in una di queste che vogliamo condurvi, in un regno del ghiaccio dominato dal maestoso Langjökull, uno dei ghiacciai più grandi del Paese, secondo solo a quello di Vatnajökul.

Situato nella parte ovest dell’isola, e raggiungibile facilmente da Haukadalur, il ghiacciaio si snoda per oltre 900 chilometri quadrati ed è posizionato a un’altitudine di 1300 metri sopra il livello del mare. Si tratta di uno dei luoghi più celebri del Paese, nonché attrazione turistica riservata agli amanti delle avventure adrenaliniche. All’interno del Langjökull, inoltre, è stato scavato il tunnel artificiale più lungo del mondo, lo stesso che permette ai viaggiatori di addentrarsi nel ventre del ghiacciaio.

Into the Glacier: nelle gelide viscere del ghiacciaio

Sin dalla sua inaugurazione, avvenuta nel 2015, il tunnel scavato nel ghiacciaio si è trasformato in una delle attrazioni più celebri e popolari di tutta l’Islanda. Del resto lo sappiamo che quando l’uomo e la natura s’incontrano possono nascere dei capolavori visivi di incredibile bellezza. Ma quello di Langjökull è molto di più, è un’avventura straordinaria e mozzafiato da fare almeno una volta nella vita.

La grotta all’interno del ghiaccio islandese rappresenta uno dei più spettacolari e lunghi percorsi del mondo che permettono di entrare in un mondo di ghiaccio. La visita al tunnel è possibile grazie ad alcuni tour organizzati in partenza da Langjökull che conducono i visitatori nella gelida grotta a bordo di un monster truck.

Una volta entrati nel tunnel, che si attraversa a piedi, si spalanca davanti agli occhi dei visitatori un vero e proprio regno di ghiaccio, paragonabile solo a quelli visti nelle fiabe. Le pareti bianche, e caratterizzate dalle mille sfumature blu, ospitano diverse formazioni di ghiaccio che suggestionano la mente, All’interno del tunnel, inoltre, ci sono diversi spazi e caverne completamente illuminate che permettono di ammirare le viscere del ghiacciaio da una prospettiva inedita ed emozionante.

Gli interni della grotta di Langjökull hanno ospitato anche un concerto magico e affascinante in occasione del Secret Solstice Festival.

Grotta artificiale nel ghiacciaio di Langjokull

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Grotta artificiale nel ghiacciaio di Langjokull
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In questo remoto villaggio ogni casa ha un colore diverso. Ecco perché

Esistono alcuni luoghi nel mondo che sono così remoti da essere quasi sconosciuti ai vacanzieri, o comunque poco battuti dal turismo di massa. Eppure sono straordinari e meritano davvero una visita perché quella può trasformarsi in un’esperienza di viaggio unica e sensazionale.

Ed è proprio in uno di questi luoghi che vogliamo portarvi oggi, in quella destinazione che è l’ultima fermata dei traghetti diretti verso la Groenlandia settentrionale. Stiamo parlando di Upernavik, un delizioso e pittoresco villaggio, tanto remoto quanto gelido, almeno in confronto alle temperature alle quali siamo abituati, che appare alla vista come un piccolo gioiello dalle sfumature vivaci incorniciate dal bianco candido della neve.

Qui, infatti, ogni casa ha un colore diverso, ed è proprio questa particolarità che cattura subito lo sguardo, soprattutto durante i rigidi e cupi inverni. Il motivo di questa scelta, che desta parecchio curiosità tra i viaggiatori, affonda le sue radici in un’usanza coloniale. Scopriamola insieme.

Benvenuti a Upernavik

Upernavik è l’inedito e incredibile villaggio colorato della Groenlandia. Situato nella parte nord occidentale, nel comune di Avannaata e a circa 700 chilometri dal Circolo Polare Artico, è abitato da poco più di 1000 abitanti.

Il suo nome è tanto affascinante quanto suggestivo. Upernavik, infatti, vuol dire “Posto della primavera” e fa riferimento al fatto che, durante l’estate, le temperature salgono fino a 5 gradi sopra lo zero. Se vi sembrano troppo basse, allora, dovreste visitare il villaggio in inverno quando le temperature medie si mantengono tra i -10 e i -20 gradi.

Come abbiamo anticipato, il piccolo insediamento si trova nella Groenlandia nord occidentale, ed è l’ultima fermata dei traghetti che conducono alla grande isola situata tra l’oceano Atlantico del Nord e l’oceano Artico. L’alternativa, per raggiungere il villaggio, è quella di salire a bordo di un elicottero in partenza da lulissat.

Il villaggio è tanto remoto quanto affascinante: i più temerari, infatti, si spingono fin quaggiù per vivere esperienze uniche, come l’avvistamento della foca e dell’orso polare.

A Upernavik si trova anche il museo più antico di tutta la Groenlandia che si snoda all’aperto nel centro storico e che prende il nome di Museo della Città Vecchia. Questo comprende anche alcuni edifici del centro come l’antica chiesa, la drogheria e gli altri edifici coloniali. L’obiettivo dell’istituzione è quella di conservare e valorizzare la storia culturale del villaggio e del territorio.

Ciò che rende il villaggio davvero suggestivo e particolare, però, sono i colori che lo caratterizzano. Ogni edificio è infatti caratterizzato da una nuance differente, scelta questa che risale a un’usanza dell’epoca coloniale.

Upernavik

Fonte: Getty Images

Upernavik

Il segreto delle case colorate di Upernavik

Nel vaso territorio occidentale della Groenlandia, il paesaggio è aspro e straordinario. Per chilometri interi si alternano rocce nude e ghiacciai maestosi, e nel bel mezzo di questa visione bianca e nera, ci sono le case colorate di Upernavick.

Sono gialle, rosse e verdi, altre sono azzurre. Tutte hanno un colore diverso dalle altre. Il motivo? Durante i freddi e lunghi inverni, il colore è l’unico elemento distintivo nel paesaggio caratterizzato principalmente da neve, nebbia e foschia. La scelta di colorare tutti gli edifici del villaggio è legata proprio alle sue temperature, per permettere sia agli abitanti che ai forestieri di distinguere gli edifici e le loro destinazioni anche col brutto tempo.

I colori, quindi, non sono solo strategici per orientarsi quando si è in strada, ma anche per distinguere la loro funzione. A Upernavik, infatti, i negozi e le attività sono rossi, mentre gli ospedali sono gialli. Gli edifici blu, invece, indicano le case dei pescatori, mentre la stazione di polizia è ospitata in una struttura nera.

Upernavik

Fonte: Getty Images

Upernavik
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La Fonte dell’Abbondanza e l’affresco più affascinante e scandaloso d’Italia

L’Italia è un Paese che non smette mai di stupire, e anche quando crediamo di aver visto tutto, in realtà, nuove e inedite bellezze si rivelano a noi in maniera sorprendente e inaspettata.

A Massa Marittima, per esempio, esiste un’antica fonte che è impossibile non notare. Situata nel centro storico del comune in provincia di Grosseto, questa struttura pubblica è conosciuta anche con il nome di Fonte dell’Abbondanza.

Al suo interno, durante il restauro effettuato nel 1999, è stato ritrovato un affresco antichissimo ed estremamente affascinante, che ha destato stupore da una parte e scandalo dall’altro. Si tratta infatti di un grande albero dai quali non nascono frutti, ma falli maschili eretti che donne al di sotto dell’arbusto cercando di afferrare.

Alla scoperta della Fonte dell’Abbondanza a Massa Marittima

Un viaggio a Massa Marittima è davvero un’ottima idea, soprattutto se l’intenzione è quella di andare alla scoperta di una cittadina inedita e sorprendente. Adagiato tra le Colline Metallifere, e circondato dalla lussureggiante campagna maremmana, questo comune in provincia di Grosseto ospita tutta una serie di bellezze ambientali e paesaggistiche, storiche e architettoniche che raccontano un passato antico e mai dimenticato.

Tra queste c’è una fonte, antica e affascinante, che domina proprio nel centro storico della città. Edificata nel 1265, e utilizzata come luogo di approvvigionamento idrico dell’intera città, alla fonte fu annesso successivamente un magazzino utilizzato dai cittadini come granaio pubblico. Da qui il nome di Palazzo dell’Abbondanza.

Oggi l’edificio è stato trasformato in un hub multiculturale dove vengono organizzate mostre, eventi e convegni. Ma c’è qualcos’altro che attira l’attenzione dei cittadini e di tutti i viaggiatori che arrivano nel comune in provincia di Grosseto.

Si tratta di un affresco ritrovato durante il restauro dell’edificio del 1999. Un capolavoro artistico duecentesco che sin da subito ha attirato la curiosità delle persone suscitando ammirazione, sorpresa e scandalo. L’affresco, infatti, raffigura un grande albero da cui nascono 25 falli ben visibili tra le foglie. Sotto l’arbusto sono raffigurate diverse persone, tra le quali spiccano due donne che litigano per raccogliere gli inediti frutti, mentre sopra uccelli neri volteggiano con fare minaccioso.

Il nome Albero della Fecondità, scelto per identificare l’affresco, ha messo d’accordo tutti. Le origini, così come le interpretazioni, invece, sono ancora oggetto di discussione.

Palazzo dell'Abbondanza

Fonte: Wikimedia/Sailko

Palazzo dell’Abbondanza

L’affresco dell’Albero della Fecondità

L’affresco dell’Albero della Fecondità è situato sotto una delle arcate del Palazzo dell’Abbondanza, oggi posto a tutela e valorizzazione da parte del comune di Massa Marittima. Sin dal suo ritrovamento, gli esperti, hanno identificato il soggetto dell’affresco come un’allegoria della fertilità, collegata anche all’originario utilizzo dell’edificio in questione.

Per alcuni, invece, l’affresco rappresenterebbe un vero e proprio messaggio politico. A sostenere la tesi è lo storico dell’arte George Ferzoco secondo il quale l’opera rappresenterebbe un avvertimento fatto ai cittadini da parte dei guelfi, schierati apertamente contro i ghibellini. Secondo la fazione guelfa, infatti, se la controparte fosse andata al potere si sarebbero venute a creare situazioni promiscue, perverse e pericolose, raccontate proprio in quell’affresco.

La tesi però sarebbe scardinata dal fatto stesso che la costruzione dell’edificio è stata commissionata dal Podestà ghibellino Ildebrando da Pisa, a meno che l’opera non sia stata realizzata successivamente. Purtroppo però, non essendoci fonti documentate sull’opera d’arte, le sue origini sembrano destinate a restare un mistero.

Quello che è certo è che si tratta di un capolavoro raro e prezioso di pittura murale del 1200 che ha come oggetto una raffigurazione profana, e che merita davvero di essere contemplato durante un viaggio in Maremma.

L'affresco dell'Albero della Fertilità a Massa Marittima

Fonte: Wikimedia/Andrea Anselmi

L’affresco dell’Albero della Fecondità a Massa Marittima
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Puoi cenare con in fantasmi in un tram: succede a Vancouver

Sono tante e diverse le motivazioni che ci spingono a organizzare i viaggi intorno al mondo. Lo facciamo per svago e per divertimento, per staccare dalla routine e ritrovare le energie, a volte anche per ritrovare noi stessi. Ci mettiamo in viaggio anche per andare alla scoperta di tutti quei capolavori plasmati da Madre Natura, o per raggiungere le opere architettoniche e artistiche create dall’uomo.

Ma c’è anche chi decide di partire per inseguire un obiettivo diverso da quelli sopra elencati e per vivere un’avventura da brividi riservata solo ai cuori più impavidi. Stiamo parlando di tutte quelle esperienze che ci conducono in luoghi misteriosi e infestati da storie spaventose, leggende e fantasmi. Viaggi, questi, che possono affrontare solo i più coraggiosi.

E se rientrate in questa categoria, e siete affascinati dal soprannaturale, allora c’è un luogo che forse dovreste davvero raggiungere. Si tratta di un ristorante che ospita al suo interno un vecchio tram cittadino dove ai tavoli siedono anche i fantasmi.

I fantasmi di Vancouver

Organizzare un viaggio a Vancouver è sempre un’ottima idea. La vivace città portuale della British Columbia, infatti, è una delle destinazioni più popolate e multiculturali dell’intera Canada. Di cose da fare e da vedere, qui, ce ne sono tantissime. Dalle montagne che incorniciano la scena urbana ai numerosi set cinematografici che puntellano la città, passando per una scena artistica vivace e sorprendente.

Tra i luoghi imperdibili in città c’è sicuramente Gastown, il quartiere più vivace e antico di Vancouver dove campeggia il celebre Steam Clock, un orologio cittadino che emette suoni e vapore e che è diventando una vera e propria attrazione turistica. Tutto intorno, invece, si snodano negozi di souvenir, botteghe d’arredamento e gallerie d’arte, non mancano neanche ristoranti, caffetterie e cocktail bar.

Ma all’ombra di tutta questa mondanità e del continuo via vai di persone, si nascondono segreti da brividi. È proprio in questo quartiere, infatti, che inizia il nostro viaggio alla scoperta dei fantasmi di Vancouver. Una premessa, però, è doverosa: sono moltissime le storie e le leggende locali che raccontano l’esistenza dei fantasmi tra le strade, i quartieri e i locali della città, non a caso Vancouver è considerato il territorio più affascinante per gli amanti del paranormale.

Il luogo che più incuriosisce gli appassionati del mistero, e tiene alla larga i fifoni, è un ristorante situato proprio a Gastown. Si tratta dell’Old Spaghetti Factory, considerato il locale più infestato dell’intera città. Secondo gli abitanti di Vancouver qui risiedono diversi fantasmi da anni. I primi avvistamenti, infatti, risalgono al 1970, anno di apertura del ristorante.

Il ristorante più infestato della città

L’Old Spaghetti Factory è stato inaugurato nel 1970, ma l’edificio che ospita il ristorante risale al 1907 ed è quindi uno dei più antichi di tutta la città. Al suo interno è stato trasportato un vecchio tram risalente al 1904 utilizzato per gli spostamenti in città. Il mezzo di trasporto, che campeggia al centro dell’edifico ospitando tavoli e sedute, attira ogni giorno centinaia di persone provenienti da ogni parte del mondo desiderose di pranzare o cenare in un’atmosfera unica.

Quello che però non tutti sanno è che in quel vecchio tram numero 53 gli ospiti non sono soli ai tavoli. Numerose, infatti, le presenza avvistate negli anni sia dai cittadini che dai dipendenti del locale. Secondo le persone del posto uno dei fantasmi è proprio lo storico autista del tram che si presenta tutti i giorni in orario di chiusura con il suo uniforme.

Ci sarebbero però anche altri due fantasmi a popolare il ristorante. Uno è Edward, un ragazzo di circa 11 anni che si diverte a fare gli scherzi al personale e agli ospiti. L’altro fantasma, invece, è un uomo piccolo e rosso, è anche lui è decisamente innocuo.

Insomma, stando a quanto dicono i cittadini, tutti gli spiriti che popolano L’Old Spaghetti Factory sono buoni e sono solo in cerca di compagnia. La vera domanda è: avete voglia di cenare con i fantasmi? Se la risposta è sì, conoscete l’indirizzo da raggiungere.

The Old Spaghetti Factory

Fonte: Wikimedia/Mariana Rentería

The Old Spaghetti Factory
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Vacanze invernali senza pensieri: con Scalapay prima parti e poi paghi

L’inverno si accinge ad arrivare nel nostro continente e ci invita a scoprire località di montagna che sembrano uscite da un libro di fiabe, mentre dall’altra parte del mondo questa stagione sprona a tuffarsi in un mare cristallino e rotolarsi in spiagge da sogno. Qualunque sia la necessità, è in arrivo un ottimo periodo per viaggiare, e noi conosciamo un modo per farti vivere vacanze invernali senza pensieri.

Puoi pagare il tuo viaggio in tre comode rate (e senza interessi)

Viaggiare nella massima serenità e nel più puro benessere è possibile grazie a Scalapay, un innovativo metodo di pagamento che ti permette di acquistare la vacanza desiderata, partire quando lo ritieni più opportuno e pagare il tutto in 3 comode rate.

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La prima quota potrai saldarla non appena procederai a compare il viaggio di tuo interesse, la seconda a distanza di un mese e la terza 30 giorni dopo ancora, senza nessun costo in più in termini di interessi o commissioni. In sostanza, prima di regolare il pagamento della tua vacanza potrai partire e godertela ovunque tu voglia, perché le offerte e i partner di Scalapay sono davvero tantissimi e in continua crescita.

Le offerte per l’inverno che non puoi lasciarti scappare

Inutile che provi a nasconderlo, siamo certi che anche tu hai sognato almeno una volta nella vita di passare le tue vacanze invernali tra spiagge incantevoli abbracciate da una natura rigogliosa.

E ora, senza pagare tutto subito, lo puoi fare grazie alla collaborazione tra Scalapay e Veratour. Non sai dove andare? Per esempio, potresti festeggiare l’arrivo del nuovo anno a Sharm El Sheikh dove sorge il Veraclub Reef Oasis Beach Resort, un villaggio che si affaccia su un mare che sembra fatto di cristallo e abitato da pesci dalle mille sfumature. L’estate da queste parti è assicurata, ma anche la possibilità di dedicarsi a trattamenti di bellezza, massaggi, bagni di vapore e piscine termali.

Oppure, se il tuo obiettivo è trascorrere il Natale nelle spiagge più belle del mondo puoi prenotare una vacanza con Alpitour, sempre pagando in 3 comode rate. Scegliendo di partire tra il 23 dicembre e il 6 gennaio potrai dirigerti verso gli atolli da sogno delle Maldive, le isoli dai colori sgargianti dei Caraibi, scoprire il cuore dell’Africa orientale a Zanzibar o in Kenya, oppure crogiolarti nelle meraviglie del Mar Rosso o nella natura sorprendente delle Canarie.

Non sei ancora convinto? Allora sappi che tutti i pacchetti includono il volo, il bagaglio, assistenza 24 ore su 24 e l’assicurazione base annullamento e medico-bagaglio.

Ma non è finita qui: tra i partner di Scalapay c’è anche Trentino Booking che ti consente di scoprire l’inverno di questa fiabesca zona d’Italia sciando tra fantastici paesaggi dolomitici, raggiungendo con le ciaspole suggestivi rifugi, provando l’ebbrezza dello sleddog, rilassandoti con le attività di benessere nella neve, e molto altro ancora.

Ancora Italia ma questa volta ai piedi del maestoso Monte Bianco nel cuore della Valle d’Aosta, grazie alla collaborazione tra Scalapay e TH Resorts puoi soggiornare nel TH Courmayeur di Entreves, una zona dove la montagna regala panorami spettacolari. Si trova a pochissima distanza dall’incredibile Skyway e a tua disposizione c’è anche una piscina panoramica con tanto di centro benessere.

Altre esperienze affascinanti le puoi vivere grazie alla collaborazione tra Scalapay e AllTours.it che offre villaggi per le tue vacanze invernali in giro per il mondo. Puoi decidere di abbronzarti sulle spiagge del Mar Rosso, scoprire la Giordania che è uno dei Paesi più sorprendenti che esistano, perderti tra i Cammini delle Fate della Turchia mentre sorseggi un loro gustosissimo tè, oppure lasciarti trasportare dalle onde del mare del Kenya, di Capoverde e di Zanzibar.

Infine, puoi anche fare la crociera dei tuoi sogni grazie a Borsaviaggi.it, dei veri e propri specialisti del settore che possono condurti alla scoperta del meraviglioso mare italiano, della Grecia, delle Isole Baleari e Canarie fino a rilassarti in Egitto e sul Mar Rosso. Oppure, puoi garantirti la migliore tariffa disponibile per un’autentica vacanza italiana in famiglia (e non solo) con Evvai.com. Ciò che li distingue maggiormente da altri? La comodità, la sicurezza, la certezza di alloggiare in strutture tipiche del nostro Paese e tanto divertimento per tutte le età, bambini compresi.

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Vantaggi e trasparenza: i punti forti di questo servizio

Fa strano sentirsi dire che si può pagare in 3 comode rate senza interessi, eppure è tutto vero. Ma ciò che fa ancora più piacere è che questo è solo uno dei punti forti di Scalapay. Tra gli altri, infatti, c’è la totale trasparenza grazie a un semplice e preciso piano di pagamento che non presenta asterischi e costi nascosti.

L’altro punto forte sono i vantaggi che offre: pagare in maniera dilazionata permette di poter fare un upgrade di camera, riservare diversi trattamenti alla spa, prolungare il soggiorno e molto altro ancora.

Insomma, grazie a questo sistema puoi organizzare la tua vacanza invernale dei sogni, pagare con tutta la calma di cui hai bisogno e soprattutto senza avere ansie su eventuali interessi o commissioni. In più, hai anche la possibilità di migliorare la tua esperienza con i servizi che vorrai aggiungere.

Non resta che partire e godersi il viaggio, in tutta serenità e sicurezza.