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Vacanze benessere in una delle città più green d’Europa

Nella Lapponia svedese meridionale, immerso nelle foreste boreali a circa 200 km a sud del circolo polare artico, c’è una vera perla nascosta che si è trasformata in una delle mete del benessere e della sostenibilità più interessanti d’Europa. Situata nella provincia settentrionale di Västerbotten, Skellefteå è considerata il fulcro della transizione verde nel Vecchio Continente. Una sorprendente destinazione in continua crescita, che vale la pena visitare il prima possibile, soprattutto se siete alla ricerca di un’autentica esperienza all’insegna del relax e del divertimento, in luoghi dalle atmosfere fiabesche.

Skellefteå, una delle città più green d’Europa

Se siete alla ricerca di una vacanza benessere invernale in un ambiente artico da sogno e desiderate vivere sia esperienze urbane che attività emozionanti a contatto con la natura, troverete in Skellefteå una destinazione che sa coniugarle perfettamente, e quindi a dir poco entusiasmante. Conosciuta come “la porta meridionale” della Lapponia svedese, ha calamitato negli ultimi anni molti giovani creativi dalle grandi città della Svezia del Sud, che hanno deciso di trasferirvisi proprio per vivere in totale armonia con il paesaggio.

La sostenibilità è il tratto distintivo di questa destinazione, con uno dei primi aeroporti al mondo ad essere a zero emissioni fossili (fossil free), con una torre di controllo del traffico aereo in legno e una stazione di rifornimento di energia per ricaricare gli aerei elettrici. Qui ci si sposta su autobus che funzionano con biogas prodotto localmente e la città è alimentata da un sistema energetico che fornisce energia rinnovabile al 100% da energia idroelettrica ed eolica.

I visitatori possono sperimentare sia la cultura tradizionale che proposte innovative, immergendosi al contempo in uno scenario naturale pazzesco, con una ricca offerta di attività tra cui scegliere, come sci di fondo, escursioni con ciaspole, pesca nel ghiaccio, giri in slitta trainata da cani e rigeneranti bagni nell’acqua gelata.

Ovviamente, proprio come in tutte le destinazioni della Lapponia svedese, si ha anche l’incredibile opportunità di assistere non solo allo spettacolo dell’aurora boreale ma anche alla speciale luce blu che circonda il paesaggio innevato appena prima che l’oscurità lo inglobi. Un fenomeno naturale che si verifica solo nell’Artico, e che regala emozioni che difficilmente si dimenticano. Ma ci sono altre esperienze che rendono Skellefteå la destinazione perfetta per una vacanza di benessere e green. Scopriamole.

Forest Bathing in uno degli hotel di legno più alti del mondo

Il ‘forest bathing’, letteralmente ‘bagno nella foresta’, è una delle più grandi tendenze delle vacanze benessere degli ultimi anni. Una pratica terapeutica nata in Giappone, col nome di ‘Shinrin Yoku’, che favorisce il relax attraverso un’immersione nella natura. A Skellefteå la foresta è stata portata in città attraverso la costruzione di uno degli edifici interamente in legno più alti del mondo: si tratta del centro culturale Sara Kulturhus con lo spettacolare The Wood Hotel.

Inaugurato nell’autunno del 2021, l’edificio è stato realizzato con Il legno proviene da silvicoltura sostenibile nella regione, e intreccia la lunga tradizione della città nelle costruzioni in ottica ‘green’ con l’ingegneria più recente, tanto da essere usato come modello di ispirazione nella progettazione e nelle costruzioni sostenibili in tutto il mondo. Con i suoi 20 piani e un’altezza di quasi 80 metri, regala agli ospiti l’esperienza di un soggiorno pari a un bagno nella foresta, senza uscire dal proprio alloggio. Al 20° piano di questo edificio unico nel suo genere, è stata realizzata una Spa da dove si può ammirare una vista mozzafiato dalla piscina esterna riscaldata sulle vaste foreste che circondano la città.

Un rigenerante bagno nel ghiaccio

Skellefteå è conosciuta come la mecca dei bagnanti nel ghiaccio. Ogni anno, viene organizzato il rinomato “Scandinavian Open”, che fa parte della coppa del mondo del nuoto invernale. Una volta qui, si deve cogliere l’occasione di provare ad immergersi nelle acque gelide di questi luoghi. Un’esperienza unica, che ha benefici sorprendenti sulla salute e sul benessere. Bastano infatti pochi minuti di immersione, per avere un effetto positivo sul sistema cardiovascolare, rafforzare il sistema immunitario, ridurre i reumatismi e altri dolori articolari. Inoltre, pare faccia bene anche all’umore. Si può completare l’esperienza con una sauna tradizionale, per riscaldarsi e rilassarsi.

Sci di fondo nella magia della Lapponia

Lo sci di fondo è un modo fantastico per immergersi nella natura della Lapponia e Skellefteå può essere considerata la culla di questo sport, poiché qui è stato ritrovato il più antico sci conservato al mondo. È stato scoperto a Kalvträsk, appena fuori la città, all’inizio del XX secolo. Pensate che risale al 3.200 a.C., per cui ha oltre 5.200 anni. Ogni inverno, vengono preparati 185 km di piste da sci, e la città svedese vanta un sistema veramente unico per il numero di percorsi nei dintorni, tutti facilmente accessibili dai vari hotel della zona. Si può sciare anche di notte, poiché su 35 km di piste che circondano il centro, 15 km sono illuminati.

Escursioni con slitte trainate dai cani

Un altro modo per vivere la natura in modo sostenibile nella regione di Skellefteå sono le escursioni con i cani da slitta. Tanti gli allevatori che invitano a diverse esperienze insieme ai loro husky, per offrire ai visitatori l’opportunità di rilassarsi e godersi il paesaggio invernale ricco di attrazioni naturali, attraversando foreste, paludi e laghi ghiacciati. Si possono vivere anche avventure di più giorni , con l’opportunità di imparare a guidare una muta di cani e di prendersi cura degli husky, passare la notte in semplici capanne nella foresta e cucinare su un fuoco vivo. Per una vera immersione nella vita artica.

Camminate nel bosco di notte con le ciaspole

Infine, una delle le esperienze più speciali da vivere a Skellefteå, perla della Lapponia svedese meridionale, è camminare di notte nel bosco con le ciaspole ai piedi, guidati dalla luce suggestiva della luna piena. Una volta che gli occhi si abituano all’oscurità, si può vedere la foresta in una dimensione completamente nuova. L’atmosfera raggiunge l’apice della magia, accendendo un fuoco sotto il cielo stellato e aspettando che la fortuna arrida agli audaci regalando lo spettacolo dell’aurora boreale. Si può anche optare per una ciaspolata insieme agli husky. Grazie a una cintura speciale, i cani aiutano gli escursionisti ad avanzare nella neve, trainandoti nel meraviglioso ambiente artico, tra foreste e laghi ghiacciati.

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Città e Culture, la Slovenia è il paradiso perfetto per tutti

È un Paese non troppo esteso, a due passi dall’Italia e considerato il Cuore Verde d’Europa. Un piccolo scrigno di tesori millenari con diverse attrazioni culturali tutte da scoprire, ma anche il luogo perfetto in cui ognuno di noi può trovare qualcosa per se stesso. Questo e molto altro è la Slovenia, crocevia di nazioni e regioni la cui cultura apre le porte ai viaggiatori di tutto il mondo grazie alla creatività artistica, all’architettura, alla storia, alle tradizioni, al modo di vivere moderno, al poter essere veramente liberi di esplorare, indulgere e andare con il proprio istinto.

Slovenia: Paese con una ricca tradizione culturale

L’offerta culturale della Slovenia è davvero invidiabile. Impossibile non rimanere affascinati dalla cultura e dalla lingua. Vi basti pensare che nella Grotta di Divje Babe, nella zona occidentale del Paese, nel 1995 è stato rinvenuto un reperto di straordinaria importanza: il flauto di Neanderthal risalente, molto probabilmente, a più di 50.000 anni fa. Un ritrovamento che possiamo definire lo strumento musicale più antico del mondo, un qualcosa che ha dato vita a una delle arti più belle che esistano. Oggi questo prezioso reperto potete visitarlo nel Museo Nazionale della Slovenia, a Lubiana.

Non meno rilevante è stata la scoperta della ruota di legno con asse che vanta più di 5.000 anni di storia, la più antica del mondo, ritrovata a seguito dell’esplorazione della cultura palafitticola della palude della Capitale slovena. Oggi è in esposizione in una mostra permanente nel Museo Civico di Lubiana.

I primati non sono finiti qui perché la Slovenia sfoggia persino la vite più antica del pianeta con i suoi 5 secoli di età. Si trova a Maribor, un delizioso centro urbano ricco di tesori culturali e architettonici, che si rivela anche la meta perfetta per gli amanti del buon bere. La Vecchia Vite è ancora in grado di produrre frutti pregiati ed è sopravvissuta dalla fine del Medioevo fino a oggi nonostante le battaglie feroci nelle sue vicinanze.

Sapete, nonostante le minute dimensioni, quanti siti Patrimonio Unesco conta la Slovenia? Ben 9! Una tra questi è la più datata città mineraria del Paese, Idrija, dove prende vita la seconda miniera di mercurio più antica del mondo, operativa per oltre 500 anni.

Poi le Grotte di San Canziano, un regno di stalattiti e stalagmiti che hanno l’onore di ospitare il canyon sotterraneo più profondo d’Europa; la palude di Lubiana legata all’antica civiltà palafitticola; la foresta vergine di faggi di Krokar con il Monte Nevoso; infine le opere di Jože Plečnik a Lubiana, un architetto che concepì appositamente una città adattata ai bisogni fisici e spirituali.

Ma non è finita qui perché per scoprire la ricca cultura della Slovenia ci sono anche 150 castelli e le prove che questo territorio fu abitato già ai tempi della preistoria.

In Slovenia è come camminare nella storia

Seppur piccole su scala globale, le città slovene offrono tutto ciò che ci si aspetta dalla vita cittadina: musei, gallerie, teatri, mostre, chiese e castelli. Così come sono ricche di resti dell’antichità, di centri storici medievali, ma anche di feste ed eventi.

Per i più curiosi ci sono persino i mercati e i parchi, come incredibili spazi della cultura urbana innovativa. E poi visite guidate a tema, storie speciali in popolari escape room e programmi giocosi per scoprire i segreti nascosti delle varie città.

Da non lasciarsi scappare, per esempio, sono i castelli della Slovenia che sono sorti in diversi periodi del Medioevo, nel Rinascimento e nel periodo barocco, anche se le prime tracce della loro costruzione si trovano persino in tempi più datati. Centinaia di questi prendono vita tra i sinuosi paesaggi della campagna slovena, e molti di loro hanno avuto vicende imprevedibili. Vi basti pensare al Castello di Bled che possiamo tradurre come l’immagine del paradiso, un maniero che domina dall’alto della scogliera il romantico lago con l’isola. Oppure il Castello di Predjama, un incredibile edificio rupestre che mostra un equilibrio apparentemente precario e che domina l’irresistibile verde sottostante.

Poi ancora le gallerie e i musei dove sono conservati oggetti che testimoniano come già dall’antichità questo territorio fosse notevolmente integrato nel contesto internazionale. Imperdibile è il Museo Nazionale della Slovenia dove viene conservato il flauto di cui vi abbiamo parlato sopra, ma anche la situla di Vače, un nastrino d’oro del XII o XIII secolo a. C. ritrovato vicino Litija nella Slovenia Centrale, e molto altro ancora. La Galleria Nazionale, invece, è il posto perfetto per chi vuole conoscere le perle dell’arte slovena, a partire dal XII fino al XX secolo.

Avrete modo di camminare nella storia della Slovenia anche grazie alle sue attrazioni più iconiche come le Grotte di Postumia, tra le più visitate al mondo. Le potrete scoprire a bordo di un trenino sotterraneo che conduce alla prima ferrovia scavata nella terra di tutto il globo, insieme a stalattiti millenarie, grandi sale e tunnel nascosti.

Poi ancora Lipica, nel Carso, dove prende vita la più antica scuderia europea, un monumento storico e culturale che colpisce per le sue esperienze equestri e le particolarità della regione in cui si trova. Così come le saline di Pirano dove ancora oggi si produce il sale, ma anche l’eccezionale fior di sale. Inoltre, questa è anche la città più bella della costa slovena. Poi la Valle dell’Isonzo che è attraversata da uno dei fiumi alpini più suggestivi e meglio conservati d’Europa, l’altopiano Velika Planina che cela uno dei più grandi insediamenti malghivi del Vecchio Continente e Logarska dolina, una più belle valli glaciali alpine che esistano.

Infine, non può mancare una passeggiata nella storia attraverso la Slovenia di Plečnik a Lubiana con i famosi Tre Ponti che attraversano il fiume Ljubljanica, il mercato coperto, la Biblioteca nazionale e universitaria, Križanke e molto altro ancora. Capolavori che si possono ammirare anche in altre località del Paese.

Le città slovene che sorprendono con il patrimonio di diverse epoche storiche

La grandissima cultura di questo Paese sembra non finire mai anche grazie alle sue città storiche che conservano il patrimonio di diverse epoche passate.

Una di queste è Celje, una località dominata dal castello di Stari Grad che è il più grande maniero medievale della Slovenia. Poi Brežice, un luogo che oggi è anche famoso come città della poesia e del vino, dove svetta Ptuj, il maestoso castello che è stato eretto in quello che è il più antico centro urbano sloveno.

Bellissime anche Škofja Loka, una delle città medievali più autentiche di tutta Europa, e Kamnik che protegge gelosamente ben tre complessi di castelli. Uno di questi offre una vista pittoresca della storia, l’altro uno splendido panorama sulle vette circostanti e il terzo stimola l’immaginazione umana con la leggenda di Veronika.

L’enogastronomia, vera perla slovena

Per dire di essere stati davvero in un posto e conoscerlo come si deve è importante scoprire la sua enogastronomia. La Slovenia, nemmeno in questo, ha qualcosa da invidiare a tanti altri Paesi del mondo e in numeri non mentono: ben 24 regioni gastronomiche e 3 distretti vinicoli.

Ogni giorno, in sostanza, avrete l’opportunità di provare qualcosa di nuovo, ma sempre altamente genuino e naturale. Se la vostra meta sarà Lubiana, per esempio, potrete scoprire l’Open Kitchen, un mercato con una varietà di prelibatezze culinarie che vanno dalla cucina tradizionale slovena alla cucina mondiale.

Allo stesso tempo, i più curiosi potranno trovare pane per i loro denti grazie all’ospitalità della migliore chef donna del mondo, ma anche di altri colleghi che creano una cucina originale degna di titoli prestigiosi e riconoscimenti mondiali.

La natura della Slovenia

Città e culture che si intrecciano ma, come vi abbiamo detto sopra, la Slovenia è il Cuore Verde d’Europa, e quindi un Paese in cui la natura domina incontrastata e che offre diverse possibili esperienze.

Per esempio, da queste parti prendono vita una valanga di sentieri interessanti dal punto di vista tematico e tutti diversificati. Tragitti che portano alla scoperta delle valli alpine, di zone collinari e idilliache pianure.

Tra gli itinerari da percorrere assolutamente c’è il Sentiero circolare sul Triglav che gli sloveni credono fermamente sia da fare almeno una volta nella vita. Ma del resto è la vetta più alta del Paese che passa attraverso le malghe di Bohinj e pittoreschi laghi che entrano dritti nel cuore.

Ma sapete quel è il fatto più sorprendente? Seppur piccola, in Slovenia c’è qualsiasi cosa: mare, montagne, ripidi pendii e immense vallate, meraviglie di Madre Terra che ci mettono in stretto contatto con la natura.

Inoltre, è il Paese perfetto per chi ama viaggiare responsabilmente. Vi basti pensare che attualmente sono 60 le destinazioni che vantano un marchio sostenibile, Slovenia Green, di cui 4 di platino, 22 d’oro, 10 d’argento e 22 di bronzo.

La Slovenia è stata anche il Primo Paese al mondo a ottenere il titolo di Destinazione Verde, un posto in cui la natura incontaminata incoraggia ad agire in modo responsabile.

E poi le terme, in quanto in tutto il territorio sgorgano acque curative, fonte di salute e relax. I centri termali si trovano nel verde della Pianura Pannonica, del Carso, delle Alpi o del Mediterraneo.

Poi ancora dalle cime delle montagne o di una collina, a piedi o in bicicletta, con un paio di sci a tutte le età, a cavallo nei verdi boschi o su una riva o sui campi da golf, tutto parla di adrenalina. Qualunque sia la stagione, la Slovenia offre opportunità 365 giorni l’anno. Il merito è anche del suo paesaggio diversificato che dà vita a infinite occasioni per esperienze attive all’aria aperta.

Durante la stagione più fredda sciatori, snowboarder e altri appassionati di attività invernali possono godersi la neve, ma anche andare in bicicletta e camminare ovunque vogliano. La primavera, è la stagione ideale per escursionisti e appassionati di mountain bike, così come per gli arrampicatori che cercano sfide sui ripidi pendii rocciosi vicino alla costa.

Con l’arrivo dell’estate, è possibile trovare refrigerio nella freschezza delle montagne, mare, laghi e fiumi. Senza dimenticare i boschi verdi che offrono una piacevole ombra per una passeggiata. Infine l’autunno, dove si può scorrazzare in bici tra i vigneti o a piedi tra le migliaia di sfumature di colori del periodo.

In tutte le stagioni, infine, potrete scoprire il prezioso mondo sotterraneo, i pittoreschi borghi e le graziose città ricche di vitalità, gallerie, musei e speciali esperienze di vacanza.

In collaborazione con Ente del Turismo Sloveno

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Castello di Avio, tra i più antichi e originali del Trentino

È uno dei castelli più noti del Trentino, arroccato su uno sperone di roccia alle pendici del Monte Vignola, tra i vigneti di Sabbionara d’Avio, e domina la bassa Vallagarina da oltre dieci secoli.

Si tratta del suggestivo Castello di Avio, un complesso grandioso che cattura lo sguardo già da lontano grazie all’imponente mastio del XI secolo, al palazzo baronale, alle poderose cinque torri e alle maestose mura merlate duecentesche che, oggi, abbracciano un rigoglioso giardino di cipressi e viti.

Un gioiello storico e architettonico che impreziosisce il territorio, tra i manieri più antichi e caratteristici del Trentino, appartenuto quasi senza sosta alla nobile famiglia dei Castelbarco che, durante il Medioevo, lo trasformò da fortezza difensiva in raccolta e vivace corte feudale, meta di intellettuali e artisti.

La storia del Castello di Avio

Risalgono al 1053 i primi documenti storici che citano una fortezza edificata dove ora svetta il Castello, denominata “Castellum Avia”.

Durante il XII secolo, primi proprietari furono i feudatari di Castelbarco che lo rimasero fino al 1411 quando lo cedettero, per testamento, alla Repubblica di Venezia: i Veneziani ne consolidarono le strutture difensive e costruirono una facciata impreziosita dagli stemmi dei loro Dogi e una cappella intitolata a San Michele.

Nel 1509, le truppe imperiali di Massimiliano I e il principato vescovile conquistarono l’intera Vallagarina: dal 1533, il maniero (con il territorio circostante dei “Quattro Vicariati”) passò al nuovo principe vescovo Cristoforo Madruzzo la cui casata ebbe il controllo della zona fino al 1654, momento in cui subentrarono nuovamente i Castelbarco.

I secoli successivi si presentarono difficili: il Castello fu incendiato nel 1703 dalle truppe francesi guidate da Vendôme e subì continue spogliazioni che ne causarono la trasformazione in area agricola.

I lavori di consolidamento e ristrutturazione vennero avviati nel 1937 ma decisiva per il suo totale recupero fu la cessione da parte di Emanuela Rezzonico di Pindemonte di Castelbarco, nel 1977, al Fondo Ambiente Italiano (FAI) che da allora lo gestisce.

I tesori dell’incantevole maniero

castello di avio

Il primo contatto con il fiabesco Castello di Avio è una piacevole sorpresa: l’impatto scenografico del Castello che domina la valle, magari la sera quando brilla con le torri e le mura illuminate, lascia senza parole per lo stupore.

Ma è soltanto l’inizio: fiore all’occhiello del maniero è il raffinato ciclo di affreschi trecenteschi di scuola veronese che raccontano il Medioevo celebrando l’amor cortese e le arti della guerra.

Al quarto piano del Mastio, infatti, è ubicata la “Camera dell’Amore“, dove i pregevoli affreschi che la decorano narrano le gesta di dame e cavalieri: l’Amore bendato con arco e frecce, un uomo trafitto al cuore da una lancia, e una dama con cagnolino, simbolo di fedeltà.

Presso l’edificio della “Casa delle Guardie“, invece, le pareti conservano, perfettamente intatti, affreschi raffiguranti scene di battaglia.

Altrettanto da non perdere è l’incredibile panorama che si svela dall’altissima cima del Mastio, a perdita d’occhio sulla Vallagarina solcata dall’Adige, un paesaggio da cartolina che rimane tra i ricordi più belli.

Inoltre, durante l’estate, sono numerose le attività organizzate a misura di famiglia per conoscere il Castello di Avio in maniera divertente: spettacoli, laboratori, danze di corte, animazioni e percorsi-gioco.

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Avventure sotto lo zero: la più bella fiaba sotto la neve si vive qui

Il mondo che abitiamo, lo sappiamo, è pieno di meraviglie straordinarie che aspettano solo di essere scoperte in ogni giorno dell’anno e in tutti i periodi. I luoghi che conosciamo, infatti, non restano mai uguali a come li abbiamo lasciati, perché cambiano e si modificano con l’alternarsi delle stagioni.

L’inverno, per esempio, è quel periodo che ci permette di scoprire e riscoprire il volto più bello e suggestivo delle nostre destinazioni preferite. Tutto merito della neve che, con il suo abbraccio soffice e candido, imbianca di meraviglia piazze, quartieri e città, trasformandole in cartoline di immensa bellezza.

Se siete quindi appassionati di sport invernali, o semplicemente non siete immuni al fascino dei paesaggi innevati, allora il posto giusto da raggiungere è la Norvegia. Proprio qui, infatti, è possibile vivere la più bella fiaba sotto la neve.

Norvegia: avventure sotto lo zero

Ci troviamo in uno dei Paesi più affascinanti del mondo intero, celebre per quei paesaggi sconfinati e mozzafiato che ospitano montagne, ghiacciai e fiordi che si snodano lungo la costa.

Organizzare un viaggio in Norvegia è sempre un’ottima idea, in ogni stagione e in tutti i periodi dell’anno. Tuttavia è in inverno che il territorio si trasforma in un vero e proprio paradiso degli sport invernali. Quando la neve inizia a fioccare, infatti, le stagioni sciistiche diventano il luogo perfetto per vivere avventure mozzafiato ed entusiasmanti sotto lo zero.

Durante i mesi invernali, la Norvegia si trasforma in un paesaggio da favola completamente ricoperto di neve soffice e bianca, un destino, questo, che accomuna le montagne e le valli e che invita cittadini e viaggiatori a indossare gli scarponi da scii per raggiungere le piste.

Le stazioni sciistiche da raggiungere sono diverse, e tutte si adattano alle differenti esigenze e preferenze dei viaggiatori di ogni età. Trisil, per esempio, è un comprensorio perfetto per le famiglie, che garantisce un divertimento sotto la neve senza eguali. Con 31 impianti di risalita e 68 piste che si snodano sui tre lati del monte Trysilfjellet, Trysil è la stazione sciistica più grande della Norvegia.

C’è poi il comprensorio di Hemsedal, considerato un vero e proprio paradiso per gli amanti degli sport invernali. Qui i viaggiatori possono scoprire i paesaggi innevati norvegesi muovendosi tra i 21 impianti di risalita e le 53 piste adatte a ogni livello di difficoltà. C’è anche uno snowpark per il divertimento dei più piccoli.

Per gli sciatori più esperti, invece, consigliamo di raggiungere il comprensorio di Hafjell Alpinsenter. Non è solo uno degli impianti più grandi del Paese, con i suoi oltre 50 chilometri di piste, ma è anche il luogo migliore per mettere alla prova le proprie capacità. La stagione, qui, è lunghissima, ed è possibile sciare fino ad aprile inoltrato.

Trysil

Fonte: Visit Norway/Ola Matsson

Trysil

Una fiaba sotto la neve

Non è solo la destinazione degli amanti degli sport invernali, però. La Norvegia, infatti, in questo periodo si trasforma in una cartolina invernale splendida che trasforma i viaggiatori nei protagonisti di una fiaba sotto la neve.

In questo periodo, infatti, è possibile raggiungere i luoghi più belli del Paese che vengono illuminati di notte dai colori strabilianti dell’aurora boreale e ammirare così lo spettacolo naturale più straordinario del mondo. Si possono, inoltre, scoprire e riscoprire i bellissimi fiordi circondati da maestose montagne e spettacolari ghiacciai.

Oltre ai paesaggi mozzafiato, è possibile organizzare dei city break per scoprire il cibo e la cultura locale di alcune città bellissime, come Oslo, Bergen o Tromsø, che coperte e avvolte dalla neve sono più belle che mai.

Costa di Oldervik

Fonte: iStock

Costa di Oldervik
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Valle della Dordogna, uno dei paesaggi più belli d’Europa

C’è una zona in Europa dove il tempo scorre lentamente e in cui tra grotte ornate, villaggi incantevoli e maestosi castelli, si può comprendere l’epopea degli uomini della Preistoria, le storie dei cavalieri del Medioevo e la fioritura delle arti del Rinascimento.

Siamo nella Valle della Dordogna, in Francia, un territorio eccezionale che vi lascerà davvero a bocca aperta.

Valle della Dordogna, coda sapere

La Valle della Dordogna si trova in Nouvelle-Aquitaine, una regione che offre un’infinità di spunti e di meraviglie da visitare. Questa magica zona francese è anche conosciuta come Dordogne – Périgord, due nomi che in realtà indicano la stessa area. Tuttavia, il primo è quello che possiamo definire il “nome storico”.

Ma non solo. Questo particolare territorio è conosciuto anche come “la regione dei mille e uno castelli” perché costellato di bellissimi manieri medievali e rinascimentali. Inoltre, è costituita da 4 zone chiamate “I 4 Périgord”:

  • bianco: per il colore della pietra locale;
  • nero: perché vi prendono vita numerosissimi lecci dalle sfumature molto scure;
  • rosso: per le calde tonalità delle foglie nelle vigne in autunno;
  • verde: grazie alla sua vegetazione lussureggiante.
Valle della Dordogna

Fonte: iStock

Un angolo della Valle della Dordogna

Cosa vedere nella Valle della Dordogna

Non è facile fare una selezione dei luoghi da visitare assolutamente presso la Valle della Dordogna. Del resto parliamo di una zona che è una delle più grandi riserve della biosfera del mondo, ma anche di un posto pregno di siti storici di particolare interesse e in cui fare delle esperienze culturali e gastronomiche di altissimo livello. Scopriamo insieme cosa non perdere assolutamente.

La Roque Gageac, il paese della roccia

La prima tappa che vi consigliamo di fare si trova nel Périgord nero ed è un vero e proprio paesino scolpito nella roccia: La Roque Gageac. Considerato uno dei villaggi più belli di Francia, sorge tra una falesia calcarea e il placido fiume Dordogna.

L’atmosfera che si respira è idilliaca e sospesa nel tempo, ma anche impreziosita dalla presenza di palme, piante di banane e limoni. Il modo migliore per visitarlo è passeggiando tra i suoi viottoli per ammirare gli edifici che sembrano prendere vita direttamente dalla roccia e tutti caratterizzati da tetti spioventi e appuntiti. In sostanza, sembra di essere stati catapultati dentro un vero e proprio libro di fiabe.

A sorprendervi, inoltre, sarà il perfetto equilibrio di colori: le strutture in pietra ambrata con i tetti in ardesia si confondono magistralmente con la falesia retrostante quasi a renderli una cosa sola. Da non perdere, senza ombra di dubbio, è il Palazzo Tarde che dalla sua posizione domina il grazioso villaggio.

La Roque Gageac francia

Fonte: iStock – Ph: OSTILL

La bellissima La Roque Gageac

Le Grotte di Lascaux, Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO

Gli amanti della storia non possono di certo perdersi le Grotte di Lascaux che sono persino Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. Scoperte nel 1940 per puro caso da quattro adolescenti, sono alcune delle più importanti caverne decorate del Paleolitico.

Vi basti pensare che una di queste è persino soprannominata la “Cappella Sistina della Preistoria”. Non a caso, al loro interno sono conservate opere d’arte parietale vecchie di 17.000 anni.

Périgueux, con edifici che hanno attraversato i secoli

Molto interessante anche Périgueux, una magnifica città d’arte e storia che fa parte del Périgord bianco. Si distingue per essere una realtà puntellata da un vasto numero di edifici che hanno attraversato i secoli, come la Cattedrale di San Front che è caratterizzata da due grandi cupole che la rendono particolarmente somigliante a Montmartre.

Essa, inoltre, è una tappa del Cammino di Santiago di Compostela. Decisamente peculiari anche il Palazzo Abzac de Ladouze, Palazzo Gilles Lagrange o Palazzo di Fayolle.

Périgueux francia

Fonte: iStock

La splendida città di Périgueux

Sorges, meta imperdibile per buongustai

I buongustai non possono certo perdersi una vera a propria perla del Périgord bianco: Sorges. Tale località, infatti, è considerata la Capitale del tartufo nero, il “tuber melanosporum”. E no, non c’è da sottovalutare questo nomignolo in quanto, secondo gli esperti, il tartufo di Sorges offre una fragranza e, al contempo, rivela i suoi sapori in maniera davvero unica al mondo.

Inoltre, potrete esplorare un museo dedicato a questo pregiato tubero e anche partecipare al mercato del tartufo, di cui però vanno sempre verificate le date online.

Bourdeilles, con un castello da favola

Nel Périgord verde da non perdere è Bourdeilles, un altro dei villaggi più belli di Francia, che regala ai visitatori un’imponente fortezza medievale del XIII secolo e un elegante castello rinascimentale.

Quest’ultimo, inoltre, consente di poter fare una visita guidata nella torre più alta di tutto il Périgord.

Bourdeilles francia

Fonte: iStock

Il Castello di Bourdeilles

Brantôme en Périgord, una delle più belle

Brantôme en Périgord, sempre facente parte della zona considerata verde, è per molti una delle più belle e incantevoli cittadine di tutta la regione.

Un luogo dove scoprire un piccolo centro raffinato in cui svetta fiera un’imponente abbazia benedettina, risalente al 769, costruita all’interno di una falesia.

Limeuil, in una pozione straordinaria

Una delle tappe da fare assolutamente nel Périgord rosso è Limeuil, un antico paesino che si trova in una posizione straordinaria: alla confluenza dei fiumi Dordogna e Vézère. È considerato uno dei villaggi medievali più belli di tutta la valle ed è un vero e proprio susseguirsi di edifici in pietra ricoperti di rose e case a graticcio.

Bellissimi, inoltre, sono le Jardins Panoramiques de Limeuil, dei giardini botanici situati sul sito dell’antico castello fortificato che, come dice il nome, regalano delle viste davvero splendide.

Limeuil, francia

Fonte: iStock

Lo splendido villaggio di Limeuil

Bergerac, la patria di Cyrano

L’ultima tappa che vi consigliamo di fare nel Périgord rosso è Bergerac anche conosciuta come la patria di Cyrano, celebre commedia-tragedia teatrale del poeta francese Edmond Rostand che si è ispirata alla figura storica di Savinien Cyrano de Bergerac, uno dei più estrosi scrittori del seicento francese, precursore della letteratura fantascientifica.

Una città, quindi, ricca di storia e il cui centro storico ospita splendidi vicoli medievali, case a graticcio, finestre antiche e incantevoli porte rinascimentali. Non mancano statue dedicate a Cyrano de Bergerac, così come la possibilità di fare una crociera a bordo di una gabarre, la tradizionale barca regionale dal fondo piatto.

Insomma, la Valle della Dordogna è in grado di regalare paesaggi e luoghi altamente affascinanti.

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Arco di trionfo: la copia di cristallo che ha fatto impazzire il mondo

Ci mettiamo in viaggio per tantissimi motivi, e tutti sono differenti tra loro. Lo facciamo per andare alla scoperta di quei paesaggi straordinari sapientemente plasmati dalla natura, per vivere avventure mozzafiato e adrenaliniche, e per guardare da vicino tutti quei capolavori artistici e architettonici che portano la firma dell’uomo, gli stessi che si sono trasformati in simboli e icone di città e Paesi interi.

È questo il caso dell’Arco di Trionfo, l’importante monumento parigino che, insieme alla Tour Eiffel, è diventato il monumento più iconico della città e del Paese intero. Situato alla fine del viale degli Champs-Élysées, al centro di piazza Charles de Gaulle, l’imponente arco attira ogni giorno migliaia di visitatori provenienti da tutto il mondo. Un destino, questo, condiviso da tutti gli altri monumenti che si snodano intorno al mondo, gli stessi che sono oggetto di tantissime imitazioni.

La bellezza di queste opere, infatti, è così indiscussa che sono molti i Paesi del mondo che hanno scelto di abbellire le strade, i quartieri e le piazze delle città con le imitazioni dei monumenti più iconici. Anche l’Arco di Trionfo è stato replicato, e questa è la copia di cristallo che ha fatto impazzire il mondo.

Il simbolo di Parigi e le sue copie nel mondo

50 metri di altezza, 45 di larghezza e una profondità di 22 metri: sono questi i numeri monumentali che caratterizzano l’Arco di Trionfo, uno dei simboli di Parigi. Quello vero, unico e inimitabile, è situato in piazza Charles de Gaulle ed è stato costruito per volontà di Napoleone I in onore della Grande Armata.

Ispirato all’Arco di Tito, situato nel Foro Romano, questo monumento attira ogni anno migliaia di visitatori provenienti da ogni parte del mondo. Non stupisce, quindi, il desiderio di voler replicare un’opera così celebre e famosa, del resto è successo con moltissimi altri monumenti. E che dire di Venezia? È in assoluto la città più copiata e replicata di sempre.

Anche Parigi è nel mirino degli imitatori, del resto è impossibile restare immuni dal fascino della città più romantica di sempre. Lo sa bene Tianducheng, il distretto conosciuto anche come Sky City, che è una replica della capitale francese con tanto di Tour Eiffel, Arco di trionfo e altri monumenti simbolo che si trovano nella Ville Lumière.

Non è l’unico luogo della Cina, però, che ha subito il fascino di Parigi, perché anche a Kumming esiste una copia del celebre Arco di Trionfo realizzata interamente in cristallo.

Arco di Trionfo, la replica in cristallo

Fonte: IPA

Arco di Trionfo, la replica in cristallo

Un Arco di Trionfo di cristallo in Cina

Ci troviamo a Kunming, una città vivace e moderna della Cina Meridionale. È proprio qui che si trova Park 1903, un grande parco dedicato all’intrattenimento dei cittadini dove arte, cultura, moda, cucina, divertimento e negozi convivono per permettere a chiunque di trascorrere delle giornate all’insegna della spensieratezza.

Passeggiando nel parco, è impossibile non notare quel maestoso arco che si staglia sul panorama urbano. Si tratta dell’Arco di Trionfo, non quello originale, ma una copia realizzata completamente in cristallo che vuole omaggiare e celebrare la cultura francese e la sua bellezza.

Il monumento, infatti, è situato proprio nei pressi della strada commerciale realizzata in stile francese, per permettere a tutti di immergersi in quell’atmosfera magica e suggestiva che da sempre caratterizza la Ville Lumière. L’esperienza culmina in quell’Arco di Trionfo che imita, per forme e dimensioni, quello parigino. Fermatevi qui a scattare selfie e fotografie spettacolari: è questa l’attività preferita di tutte le persone che ogni giorno raggiungono il parco.

Arco di trionfo, la copia a Kunming

Fonte: IPA

Arco di trionfo, la copia a Kunming
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Viaggio a Guilin, uno dei paesaggi più belli della Cina (e non solo)

La Cina è uno scrigno di sorprese affascinanti, di paesaggi variegati e di città meravigliose: una di queste è Guilin, considerata tra le più pittoresche di tutto il Paese. Una reputazione assolutamente meritata, dal momento che si trova incastonata in un panorama mozzafiato caratterizzato da colline rigogliose e verdi campagne, dove si snoda un lungo nastro turchese che conosciamo come Lijang, un bellissimo fiume. Scopriamo quali sono le attrazioni più suggestive di Guilin, una città così sorprendente da essere stata persino ritratta in una delle banconote in uso nella Repubblica Popolare Cinese.

Guilin, cosa vedere nella splendida città cinese

Situata nella regione del Guangxi, nell’area meridionale della Cina, la bellissima città di Guilin è incastonata in una cornice naturale da sogno. Si snoda lungo la sponda occidentale del fiume Lijang, in una posizione che storicamente aveva grande rilievo politico e commerciale: è qui infatti che in antichità venne scavato un importante canale che collegava il fiume Azzurro con il fiume delle Perle, due fondamentali vie di comunicazione cinesi. Nel suo passato più recente, la città è stata un grande polo industriale. Ma negli ultimi anni molte fabbriche hanno chiuso per lasciar spazio ad un turismo sempre più importante.

Caratterizzata da uno dei paesaggi carsici più spettacolari al mondo, Guilin offre molte attrazioni naturali davvero fantastiche. La più famosa è forse la Collina della Proboscide dell’Elefante, un imponente promontorio roccioso con uno spuntone che si tuffa nell’acqua del fiume Lijang quasi come fosse un elefante che si sta abbeverando. È qui che la roccia ha dato vita ad una grotta di rara bellezza, che alla luce della luna offre un panorama fatato. Al suo interno, ci sono incise bellissime poesie. A poca distanza si può visitare il Parco delle Sette Stelle, un’importante area verde che sorge nel cuore della città. Vi trovano spazio un bellissimo zoo, giardini fioriti a non finire e alcune splendide grotte tutte da visitare.

Collina della Proboscide dell'Elefante

Fonte: iStock | Ph. pawopa3336

La Collina della Proboscide dell’Elefante

Per chi ama la vita mondana, c’è poi la strada pedonale Zhengyang: tra negozi dove fare un po’ di shopping, bar e locali di ogni tipo e ristoranti per una pausa ricca di sapori, qui il tempo corre velocissimo. La sera, invece, il mercato notturno di Guilin prende vita e si anima di decine di bancarelle rosse dove trovano spazio prodotti di artigianato, souvenir e prelibatezze tipiche locali. Un’ultima tappa da non perdere è il Lijang Waterfall Hotel, che di notte, sotto la luce della luna, apre le sue cascate artificiali di ben 40 metri d’altezza per regalare uno spettacolo unico al mondo ai visitatori.

Le bellezze da visitare nei dintorni di Guilin

La città di Guilin, seconda solo a Pechino in quanto alle principali attrazioni turistiche della Cina, è immersa in un paesaggio d’acqua meraviglioso: oltre al fiume Lijian e ai suoi affluenti che si snodano nei dintorni, ci sono anche quattro laghi affascinanti assolutamente da esplorare, tutti collegati da una serie di canali. Perché non farlo a bordo di una crociera suggestiva, che percorre l’intero itinerario acquatico? Questo è il modo migliore per ammirare i panorami incredibili di Guilin: i ponti illuminati che collegano le isole alla terraferma e le pagode costruite a pelo d’acqua sono tra le attrazioni più belle di tutta la città.

I laghi di Guilin

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I laghi di Guilin
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Lago di Cornino, l’Italia da cartolina

È una perla turchese dai colori eccezionali, incastonata nella zona collinare di Forgaria nel Friuli, in provincia di Udine, un luogo magnifico che illumina lo sguardo mentre lo si osserva e che non può essere dimenticato.

Si tratta del Lago di Cornino, la meta perfetta per una gita fuori porta all’insegna della natura e del relax, un raccolto angolo di paradiso cuore di una riserva naturale ricca di fauna e flora.

Tutto il fascino del Lago di Cornino

L’incantevole lago dall’aspetto fiabesco si è formato ben 10.000 anni fa durante il ritiro dei ghiacci: non ha né emissari né immissari tuttavia, la circolazione sotterranea delle sorgenti che provengono dal fenomeno carsico delle falde, diluisce l’acqua che arriva dal fiume Tagliamento e garantisce al lago una particolare trasparenza nonché una temperatura sempre costante tra i 9 e gli 11 gradi.

Piccolo mondo immerso in una natura incontaminata, dimora del Gambero di Fiume, sorprende per la limpidezza delle sue acque e i colori intensi: le rocce sono ricoperte di alghe dalle tinte azzurre mentre i fondali da un tappeto di alghe verdi.
E, durante il periodo natalizio, ecco una chicca: osservando con attenzione attraverso l’acqua cristallina potrete scorgere un suggestivo presepe subacqueo.

Fiore all’occhiello del territorio, è facilmente visitabile nella sua interezza con un agile percorso ad anello lungo un sentiero sterrato adatto a tutti. L’itinerario, della durata di circa un’ora, consente di fare il giro del lago, ammirarlo dalla piattaforma panoramica posta sulla provinciale, fare una piacevole sosta all’ombra di un boschetto nell’area attrezzata con tavolini e panchine, e costeggiare, per un tratto, il Tagliamento.

Il percorso, infatti, prevede anche di poter allungare il giro per affiancare il greto del fiume, idea assolutamente da consigliare: lo spettacolo fluviale, plasmato dall’azione corrosiva dell’acqua, è davvero suggestivo, punteggiato da barre ghiaiose e isole vegetate, simbolo dell’indiscussa potenza dell’acqua.

La Riserva Naturale del Cornino, l’oasi del Grifone

lago di cornino

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Lago di Cornino

Il lago turchese da cartolina è vanto della Riserva Naturale Regionale del Cornino, area protetta che si estende per circa 500 ettari tra i comuni di Forgaria nel Friuli e Trasaghis.

Le pareti di roccia delle Prealpi Carniche e l’ampio letto del Tagliamento sono custodi di un contesto paesaggistico e naturalistico di vera bellezza, oasi, dagli anni Ottanta, del maestoso avvoltoio grifone, tra i più grandi d’Europa, tutelato da un progetto internazionale.
Questa specie, infatti, in Italia è quasi estinta ma, proprio qui, è riuscita a dare vita a varie colonie nidificanti (di 150/200 individui) e a sopravvivere: con un po’ di fortuna, potrete scorgerli mentre volano al di sopra del lago, soprattutto alle prime luci del mattino.

Grazie al Centro Visite, sarà anche possibile conoscere da vicino i grifoni e le azioni messe in campo per evitarne il declino. L’Area Centro Visite, inoltre, è un parco tematico con Museo sulla Riserva e sala didattica con video divulgativi, un sentiero per vedere da vicino fragili esemplari di fauna selvatica ospitati in voliere e stabulari, un punto di osservazione per le colonie libere di grifoni e un capanno per il birdwatching, e un punto vendita con libri, gadget, gelati e bibite.

La Riserva e il Lago di Cornino sono ideali per una giornata a stretto contatto con la natura, respirando aria buona e “imparando divertendosi”.

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Gole del Raganello, spettacolo naturale della Calabria

Nel Sud nel nostro Paese, e più precisamente in Calabria, prende vita un canyon selvaggio le cui rocce sono magistralmente dipinte dall’acqua. Un ambiente da scoprire con meraviglia e prudenza e caratterizzato da un’esplosione di gelide cascatelle, vasche d’acqua cristallina, scivoli naturali, piccoli laghetti, pareti di roccia, tronchi d’albero e molto altro ancora: le Gole del Raganello.

Cosa sapere sulle Gole del Raganello

La spettacolare riserva naturale Gole del Raganello è situata nei comuni di San Lorenzo Bellizzi, Civita e Cerchiara di Calabria, in provincia di Cosenza. Occupa una superficie di 1600 ettari all’interno del maestoso Parco Nazionale del Pollino, ed è stata istituita nel 1987.

Queste affascinanti pareti rocciose costituiscono un canyon, lungo circa 17 km, che si diparte dalla Sorgente della Lamia fino a raggiungere un’area vicina all’abitato di Civita, dove sorge il peculiare Ponte del Diavolo. Da questo punto in poi il corso del torrente diventa più regolare e scorre lungo una valle più aperta che si mantiene tale fino alla foce. Il canyon del Raganello viene distinto dagli esperti in due parti: le Gole alte e le Gole basse.

Le prime si snodano in un percorso di circa 9 km e, pur presentando una conformazione molto accidentata, sono di grande interesse naturalistico ed escursionistico. Le seconde, dal canto loro, si dipanano in un percorso di approssimativamente 8 km in un tragitto simile per conformazione a quello superiore, ma più difficoltoso da percorrere.

Gole del Raganello calabria

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Un angolo delle Gole del Raganello

Sfortunatamente, nel 2018 da queste parti è avvenuta una terribile tragedia: un gruppo di escursionisti fu colto da una piena improvvisa, causata da un violentissimo temporale abbattutosi nei pressi dell’abitato di San Lorenzo Bellizzi. Il bilancio fu drammatico e, per questo motivo, per visitare questa meraviglia della natura è obbligatorio usufruire dell’accompagnamento di una guida.

Cosa aspettarsi dalla Gole del Raganello

Le Gole del Raganello sono pura poesia. Un mondo incredibile che viene difficile credere che sia vero in quanto tra strapiombi e verticalità, la storia popolare e il fascino naturale si mescolano in perfetta armonia.

Presso le Gole Alte del Raganello, chiamate anche Gole del Barile, si può notare che il canyon si caratterizza per essere circondato da pareti rocciose alte fino a 700 metri. Selvagge e multicolori, sono anche la culla di cascate di acqua cristallina. Ma non solo, da questa parte del Raganello si possono intravedere numerosi tipi di animali come la faina, la volpe, la donnola, il tasso, l’aquila reale, il falco e il corvo imperiale.

Le Gole Basse sono più corte ma più “acquatiche” e soprattutto le rocce si elevano in tutta la loro maestosità, tanto da arrivare anche a un’altezza di due metri. Inoltre, attraversando questo lato del canyon si può persino passare sotto gli spruzzi della Doccia del Diavolo per poi imbattersi in due vasche in cui l’acqua va controcorrente.

Un panorama meraviglioso, quello delle Gole del Raganello, e in cui è possibile praticare varie attività come canyoning, torrentismo, trekking acquatico, rafting ed esplorazioni nelle grotte, a patto che tutto questo sia fatto con una guida esperta.

Ogni tipo di escursione ha la sua difficoltà, ma grazie alle guide sarà più facile capire quella che è più adatta alle proprie possibilità. In sostanza, scoprire le Gole del Raganello vuol dire vivere un’avventura unica che permette di praticare sport e, allo stesso tempo, ammirare una natura autentica e della vera bellezza paesaggistica.

canyon più bello calabria

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La maestosità delle Gole del Raganello

Curiosità e leggende sulle Gole del Raganello

Fare un’escursione lungo il corso del Raganello è come andare alla scoperta delle viscere della terra. Nel corso dei secoli, pur se poco accessibili, sono state sempre frequentate dagli uomini, compresi quelli poco onesti. Banditi, ladri, briganti, malfattori durante il secolo scorso, proprio per via delle sue conformazioni, ne hanno fatto la propria dimora.

Non a caso, sono oggi ancora in uso alcuni toponimi come grotta dei Briganti e grotta di Marsilia. Non da meno sono le leggende che vengono narrate dagli anziani del luogo.

Inoltre, sono tantissime le storie che raccontano l’origine del nome di questo luogo. Secondo l’opinione di alcuni studiosi, andrebbero ricercate molto indietro nel tempo in quanto la parola Raganello deriverebbe dal greco ragas, termine che indica un dirupo roccioso.

Altri, invece, hanno ritenuto plausibile che deriverebbe da termini locali come ragàre, cioè trascinare, lottare, come a indicare la potente azione del fiume che trascina tutto a valle.

Decisamente caratteristico è il Ponte del Diavolo sulla cui origine, come potete immaginare, aleggiano numerose leggende. In una di queste si narra che fu San Francesco di Paola a far realizzare vicino al suo paese questo ponte che attraversava un torrente.

Un’altra sostiene che siano stati gli abitanti di Civita a farlo costruire, mentre un’altra ancora è convinta che sia stata opera di un proprietario terriero. Tra le altre cose, si narra che per edificarlo sia stato fatto un patto col Diavolo in persona.

Il principe delle tenebre avrebbe preso l’anima della prima persona che lo aveva attraversato in cambio dell’aiuto durante la costruzione. Tuttavia, si infuriò moltissimo e addirittura decise di prendere a calci il ponte lasciando dei segni che ancora oggi si possono notare. Tutto ciò accadde, sempre secondo la leggenda, perché il primo ad attraversare il ponte fu un cane.

Il Ponte del Diavolo si trova nel comune di Civita, è stato completamente realizzato in pietra e collega i due punti del canyon scavati dal fiume Raganello. Camminandoci avrete modo di scoprire uno spettacolo panoramico molto suggestivo.

Ponte del Diavolo gole del raganello

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Il Ponte del Diavolo presso le Gole del Raganello

I borghi della riserva naturale Gole del Raganello

Come vi abbiamo accennato in precedenza, le Gole del Raganello sono situate nei comuni di San Lorenzo Bellizzi, Civita e Cerchiara di Calabria.

San Lorenzo Bellizzi è un piccolo borgo che, oltre alle bellezze paesaggistiche, regala anche alcune meraviglie storico-architettoniche. Una di queste è la Chiesa di San Lorenzo che ha un interno in pietra locale decorata con mascheroni e che conserva numerosi reperti come ostensori, pissidi e calici d’argento.

Civita, dal canto suo, è un borgo di origine albanese che ancora mantiene usi, lingua e riti degli antenati giunti dall’Albania tra 1470 e il 1492. E proprio da qui, scendendo oltre 600 gradini, si arriva al famigerato Ponte del Diavolo in un paesaggio rupestre d’intatta bellezza.

Infine, Cerchiara di Calabria il cui gradevole centro storico, dalla forma circolare, prende vita su uno sperone di roccia .

Insomma, con le giuste accortezze vale enormemente la pena visitare la zona delle Gole del Raganello.

civita calabria

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Veduta di Civita
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Thailandia: il giardino delle meraviglie popolato da Buddha giganti

Esistono luoghi nel mondo che sono così belli da non sembrare reali. Posti che per forme, colori e lineamenti sembrano rimandare a tutti quegli scenari che sono appartenuti, fino a questo momento, all’immaginario favolistico o a quello onirico. Eppure esistono, e per questo sono ancora più belli.

Tra questi, troviamo anche un vero e proprio giardino delle meraviglie situato in uno dei Paesi più affascinanti del mondo. Un parco verdeggiante e straordinario che è popolato da sculture gigantesche, un mix di bellezza e spiritualità che invita le persone a fare un percorso ideale e quasi mistico destinato a cambiarci la vita.

Per affrontare questo viaggio dobbiamo recarci in Thailandia, e più precisamente a Nong Khai. È qui che esiste un parco di sculture, popolato da Buddha giganti e da altre figure collegabili al buddismo e all’induismo. Pronti a partire?

Sala Keoku: il parco di Buddha

Il nostro viaggio di oggi ci conduce lontano dai sentieri più battuti dal turismo di massa, dalle spiagge tropicali, dagli opulenti palazzi e dai templi sontuosi della Thailandia che da sempre attirano viaggiatori provenienti da tutto il mondo, e ci porta direttamente a Nong Khai, un territorio che si sviluppa lungo il fiume Mekong e che dista da Bangkok oltre 600 chilometri.

È proprio qui che esiste un luogo incantato, mistico e surreale, che pochi turisti conoscono. Una volta arrivati a Nong Khai, e più precisamente al confine con Laos, vi basterà chiedere alle persone del posto di questo luogo, saranno loro ad aiutarvi a raggiungere il parco dei Buddha giganti.

Sala Keoku

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Sala Keoku

Il parco delle sculture giganti in Thailandia

Una volta arrivati fin qui, sarete travolti e sconvolti da uno spettacolo surreale e maestoso, quello di una popolazione di sculture giganti legate al buddismo e all’induismo.

Il parco di Sala Keoku, costruito alla fine degli anni ’70 del secolo scorso, è nato dalla visione di Luang Pu Bunleua ​​Sulilat, un uomo mistico e spirituale che ha scelto di acquistare un terreno in città, un luogo all’interno del quale concretizzare tutti gli insegnamenti ricevuti nel corso della vita. Così lo ha fatto, popolando questo giardino lussureggiante con oltre cento sculture in cemento che raffigurano personaggi ed elementi che sono collegati al buddismo e dell’induismo.

Le sculture sono alte e maestose, alcune di loro svettano verso il cielo raggiungendo i 25 metri d’altezza. Una volta arrivati occorre affidarsi al cuore, alla mente e allo spirito. Non ci sono dei veri e propri punti di riferimento, piuttosto ci si lascia guidare dalle suggestione e dalle sensazioni che provoca quel percorso ideale nato dalla visione straordinaria del creatore di questo giardino.

Molte sculture sono riconoscibili, come quella del grande Buddha, o quelle che fanno riferimento alle divinità induiste, come Shiva, Brahma e Vishnu. Queste sono accompagnate poi da raffigurazioni animali come elefanti e serpenti, ma ci sono anche altri personaggi che pregano o che si uniscono alle divinità.

Non tutte le figure che popolano il parco di Sala Keoku sono di riconoscibili o interpretabili. Esiste comunque un collegamento tra loro, questo è evidente, che permette di fare un viaggio ideale che non è solo corporeo, ma che passa anche e soprattutto per lo spirito.

Sala Keoku

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Sala Keoku