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Questa piazza è stata trasformata in un giardino delle meraviglie

Poche cose al mondo sanno affascinare, ispirare e incantare come i giardini, paradisi terrestri che inebriano la vista e i sensi e che rappresentano la più nobile delle convivenze, quella tra uomo e natura. Luoghi che, grazie all’attività dell’uomo, mettono in mostra la natura, la esaltano e la valorizzano, la rendono accessibile a tutti.

Non è un caso che, questi eden straordinari, siano diventati con il tempo delle vere e proprie attrazioni turistiche da visitare in giro per il mondo e in ogni periodo dell’anno. Ci sono labirinti sempre verdi, giardini all’inglese, parchi fioriti e orti botanici. Ognuno ha i suoi colori, le sue caratteristiche, eppure tutti sono accomunati dal medesimo obiettivo: portare in scena la grande bellezza di Madre Natura.

Ed è la stessa missione condivisa da quel parco temporaneo inaugurato a Victoria Square, a Birmingham, in occasione del festival artistico PoliNations, che celebra la diversità del Regno Unito. Un giardino delle meraviglie tutto da scoprire.

Settembre a Birmingham

C’è sempre un buon motivo per organizzare un viaggio in Inghilterra. Anzi, più di uno. C’è Londra, per esempio, che è una delle metropoli più importanti del mondo intero, una città viva e dinamica che stupisce e stordisce, ci sono le secolari università di Oxford e di Cambridge, le terme romane di Bath e poi, ancora, l’affascinante e misterioso complesso neolitico di Stonehenge. E poi ci sono i villaggi, i borghi e le città che conservano bellezze straordinarie, che raccontano storie, culture e tradizioni che sono tutte da scoprire.

Ma se avete in programma un viaggio di fine estate nel Paese, allora, la destinazione da raggiungere è Birmingham e vi spieghiamo subito il perché. Nella città più importante delle Midlands Occidentali, celebre per i luoghi storici che testimoniano la rivoluzione industriale, per i suoi canali e per le vie ricche di caffè e botteghe, è nato un giardino spettacolare.

Victoria Square, piazza pubblica pedonale nonché cuore di Birmingham, è stata trasformata in un giardino delle meraviglie che celebra la biodiversità nel Regno Unito in occasione del festival PoliNations che si tiene in città dal 2 al 18 settembre.

Un programma fitto di eventi, che ha l’obiettivo di avvicinare le persone alla vita vegetale del Paese, si trasforma nella migliore occasione per esplorare un paradiso terrestre sapientemente allestito per l’occasione. Protagonisti assoluti della scena sono cinque alberi maestosi che svettano verso il cielo con i loro oltre 10 metri di altezza. Tutto intorno, invece, aiuole e zone coltivate mettono in mostra oltre 6000 esemplari di piante e fiori che caratterizzano in maniera univoca tutti i giardini del Regno Unito.

PoliNations Garden, Birmingham

Fonte: Getty Images

PoliNations Garden, Birmingham

Il giardino delle meraviglie a Victoria Square

Chiunque abbia in mente un viaggio a Birmingham a settembre non può perdere l’occasione di visitare questo giardino straordinario costruito proprio nel cuore della città. Un polmone verde e inedito dalle fattezze magiche che mette in scena tutti i colori della natura.

Gli alberi architettonici giganti, che cambiano il volto del paesaggio urbano, sono un omaggio alla natura, ma anche un monito della salvaguardia del pianeta. Queste strutture, infatti, accumulano l’acqua piovana e la utilizzano per creare energia eolica. Tutto intorno, invece, si snoda un’oasi fatta di migliaia di piante, un giardino forestale ed epico che pullula di vita vegetale e che raccoglie le specie che caratterizzano i tradizionali giardini del Regno Unito.

Victoria Square resterà in fiore fino al 18 settembre. Il giardino prenderà vita attraverso tour gratuiti nella foresta, esperienze multisensoriali, concerti e spettacoli di luce.

Chi non potrà raggiungere Birmingham per partecipare al festival, potrà comunque prendere parte a questo omaggio alla natura. Grazie all’applicazione PoliNations, scaricabile sul proprio smartphone, sarà possibile creare una pianta ispirata alle proprie emozioni utilizzando la realtà aumentata e creando un meraviglioso giardino virtuale.

PoliNations Garden, Birmingham

Fonte: IPA

PoliNations Garden, Birmingham
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Il giardino di vetro che sembra uscito da una favola

Spesso, quando viaggiamo in giro per il mondo, ci troviamo davanti a panorami di immensa bellezza. A dei veri e propri capolavori visivi che, a differenza di una qualsiasi opera d’arte che si osserva da lontano, ci invitano a scoprirli dall’interno. E sono così belli da sembrare finti. E sono così straordinari da assomigliare a tutti quei posti che abbiamo visto solo nelle favole. Eppure questi sono reali, e per questo motivo ancora più magici. Come quel giardino di vetro situato a Seattle che incanta, stupisce e avvolge.

Chihuly Garden and Glass: Il giardino di vetro

Per scoprire ed esplorare quello che uno dei luoghi più suggestivi del mondo intero dobbiamo recarci a Seattle, la più grande città dello Stato di Washington. È qui, tra le maestose sedi di Microsoft e Amazon, e all’ombra del futuristico Space Needle, che si snoda un giardino delle meraviglie che sembra dare vita agli scenari delle favole più belle.

Situato nel Seattle Center, proprio accanto all’edificio Space Needle, c’è Chihuly Garden and Glass, un giardino di vetro che espone in maniera permanente tutte le straordinarie opere dello scultore Dale Chihuly. Sin dalla sua inaugurazione, avvenuta nel 2021, questo inedito orto botanico ha catturato l’attenzione dei cittadini, diventando un’attrazione imperdibile per tutti i viaggiatori che giungono in città.

Il nome, tanto evocativo quanto calzante, non è che un preludio all’esperienza meravigliosa che si vive all’interno di questo giardino. Ad accogliere i visitatori sono le sculture di Dale Chihuly, che si muovono sinuose e armoniose all’interno di una vegetazione rigogliosa e lussureggiante.

La passeggiata all’interno del giardino è affascinante, suggestiva e seducente perché consente agli ospiti di esplorare un terreno inedito e di toccare con mano una sperimentazione perfettamente riuscita, quella della convivenza tra l’arte e la natura.

Tutta l’esperienza è scandita dai due elementi principali che caratterizzano questo giardino che è anche un museo: da una parte la natura, in tutta la sua genuina bellezza, dall’altra l’artificio che la valorizza, che con i suoi giochi di luce e riflessi la fa brillare come non ha fatto mai.

Chihuly Garden and Glass

Fonte: iStock/milesaorund

Chihuly Garden and Glass

Dentro il giardino-museo di Seattle

Il Chihuly Garden and Glass è un giardino e un museo, è un luogo dove la natura e le sculture di vetro soffiato creano un mondo inedito e onirico, che affascina e stupisce a ogni passo. Non è una semplice immersione all’interno di un universo che ospita l’arte e la natura, ma una vera e propria esperienza sensoriale che lascia senza fiato.

Entrare all’interno del Chihuly Garden and Glass vuol dire avvicinarsi alla mente del genio creativo Dale Chihuly, vuol dire toccare con mano le sue visioni, le stesse che però lasciano ampio spazio alle personali suggestioni dei visitatori.

Sono tante, tantissime, le sculture che si snodano lungo sentieri incorniciati da una natura più rigogliosa che mai. La esaltano, la valorizzano e l’accompagnano in un percorso che l’ospite è chiamato a fare, lo fanno con le loro forme stravaganti, con i colori cangianti, con quei lineamenti che proprio alla natura sono ispirati.

Il percorso espositivo attraversa diverse stanze. Sono nere, ma mai cupe, perché sempre illuminate dalle sculture di vetro soffiato da Dale Chihuly che omaggiano e celebrano la natura. Ma restano ancora confinate in un mondo immaginato e artificiale, almeno fino a quando non si arriva alla serra, l’ambiente più suggestivo dell’intero giardino.

È qui che gli elementi artistici diventano gli assoluti protagonisti di una realtà inedita. Piante scintillanti di vetro che sembrano muoversi col vento, ma che in realtà sono immobili, scendono verso il basso. L’incanto continua anche all’esterno, dove un meraviglioso giardino che accoglie i visitatori continua a mescolare le visioni che già conosciamo attraverso un gioco di forme, colori, e materiali, artificiali e naturali. È magia!

Chihuly Garden and Glass_cascoly2

Fonte: iStock/cascoly2

Chihuly Garden and Glass

 

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Il Giardino di Pojega, capolavoro della natura nel cuore della Valpolicella

Nel cuore della Valpolicella, a Negrar nel veronese, sorge un giardino d’altri tempi, uno degli esempi più tipici di giardino all’italiana dove il tempo sembra essersi fermato proprio all’anno della sua progettazione, il 1783: si tratta del Giardino di Pojega, tra i Monti Lessini e la campagna veneta.

Il Giardino, voluto dal conte Antonio Rizzardi, si estende su un’area di 54.000 metri quadri, disposto su tre livelli, ed è oggi uno degli ultimi giardini all’italiana, realizzato nel periodo in cui iniziava ad affermarsi lo stile romantico del giardino all’inglese.

La storia del Giardino di Pojega

Al centro dei vigneti di Pojega, zona vocata alla viticoltura, nel 1783 il conte Antonio Rizzardi decide di commissionare all’architetto Luigi Trezza un giardino in grado di unire i canoni del romantico e informale giardino paesaggistico con quelli della formale e scenografica tradizione italiana.
Rizzardi desidera un giardino ricco di maestose geografie e di grandiose scenografie, che sappia accogliere e veicolare le nuove tendenze culturali.

Trezza, ispirandosi ai giardini della tradizione veneta del Cinquecento, riesce a unire con sapienza i classici canoni del giardino all’italiano con il gusto più pittoresco del Romanticismo dando così vita a un progetto che incanta ancora oggi: dalle tavole originali (custodite presso la Biblioteca Civica di Verona) possiamo scoprire il progetto costituito dal Belvedere, il Tempietto, il Teatro di verzura e il Laghetto.

Tutta la bellezza del giardino all’italiana

giardino pojega

Fonte: 123RF

Anfiteatro del Giardino di Pojega

Tra collina e pianura, il Giardino di Pojega, su cui si affaccia l’ottocentesca Villa Rizzardi, si estende su tre livelli paralleli e vanta le strutture architettoniche perfettamente corrispondenti al progetto originale dell’architetto Trezza.

Tra allori, cipressi e carpini, lo sguardo è catturato dal Tempietto con le statue di Ercole, Diana e altre figure della mitologia greca, e sono numerosi gli scorci panoramici che si aprono passeggiando lungo i viali ai vari livelli, immersi nel profumo di variopinti fiori e piante (bucaneve, viole, ranuncoli, menta piperita…).

Spettacolare è il Teatro di verzura, uno dei più grandi d’Italia, caratterizzato da sette ordini di gradinate in siepi di bosso e una sequenza di nicchie ricavate nel carpino con statue di personaggi mitologici, ideato seguendo i dettami dei teatri classici: oggi è palcoscenico per spettacoli e appuntamenti culturali.

Dal teatro, osservando il colonnato di cipressi, si intravedono le limonaie affacciate sul parterre in bosso, qualche gradino al di sopra del laghetto.

Al livello superiore, informale e romantico, ecco il Boschetto di lecci, tassi, palme cinesi, carpini e aceri, incontaminato, irregolare e selvaggio: tra i suoi cespugli, appaiono statue di animali selvatici in pietra e un suggestivo tempietto circolare con cupola di verzura creata dai carpini e spazi sul verde intervallati da statue.

Ancora, durante la passeggiata, motivo di piacevole sosta sono il giardino degli agrumi con le due limonaie e un ninfeo, la rotonda della fontana, verde zona circolare con al centro uno specchio d’acqua, il tempietto di stalattiti e il giardino dei fiori.

I percorsi principali da seguire sono quattro: il Viale dei Carpini o via del giorno, il sentiero del Boschetto o via della notte, il Viale dei Cipressi o via della conoscenza che unisce il giardino formale al teatro, e il Viale del Belvedere o via della virtù.

Le visite al Giardino sono possibili da aprile a ottobre dal lunedì al venerdì e la domenica, sabato aperto solo su prenotazione e in base alla disponibilità.

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Giardini delle meraviglie: quali fotografare per avere il pieno di like

Chiudete gli occhi e immaginate un luogo in cui la natura è assoluta protagonista. Un giardino delle meraviglie, in cui perdersi e immergersi, che sa inebriare e stordire i sensi con i suoi profumi e i suoi colori. Un luogo che celebra la vita e la bellezza che appartiene al mondo che abitiamo.

Ora aprite gli occhi perché questo luogo esiste davvero. E non ce n’è solo uno al mondo, ma ce ne sono tantissimi. E tutti sono unici, straordinari e quasi magici. Bellissimi.

Stiamo parlando dei giardini botanici, che sembrano dei capolavori artistici, che rappresentano la più nobile delle unioni, quella tra uomo e natura. Ed è proprio in queste oasi naturalistiche che vogliamo portarvi oggi per scattare istantanee di immensa meraviglia, per conservarle nelle vostre gallery del cuore, per condividerle e fare il pieno di like.

I giardini botanici più instagrammabili d’Europa

Se è un tour delle meraviglie che vogliamo fare in Europa, allora, non possiamo che aggiungere al nostro itinerario quelli che sono considerati i giardini botanici più instagrammabili d’Europa, soprattutto se l’idea è quella di condividere le fotografie di viaggio per creare un feed straordinario e mozzafiato.

Ad aiutarci a individuare quali sono i luoghi più belli, da vedere e fotografare, ci ha pensato Savoy Stewart che ha preso in considerazione 70 tra i più famosi giardini botanici d’Europa e del mondo per poi analizzare le loro apparizioni su Instagram e individuare i più condivisi in Europa e nel mondo intero.

Al primo posto, con i suoi padiglioni suggestivi e un’infinita collezione di piante e fiori provenienti da ogni parte del mondo, troviamo i Royal Botanic Gardens a Kew. Situato a pochi chilometri dalla città di Londra, questo immenso parco che si snoda per oltre 100 ettari, ospita migliaia di esemplari floristici straordinari. I giardini, frequentati dai cittadini e dai viaggiatori di tutto il mondo, sono gli stessi giardini che hanno stregato Virginia Woolf che proprio qui ha scelto di ambientare uno dei suoi più racconti brevi.

Al secondo posto, invece, troviamo il Parco di Keukenhof e questo non ci stupisce. Il celebre giardino dei tulipani nei Paesi Bassi, infatti, è un tripudio di bellezza che lascia senza fiato. Nonostante sia accessibile per sole 8 settimane all’anno, nel pieno della fioritura dei tulipani, resta una delle mete più raggiunte e fotografate dai viaggiatori di tutto il mondo.

Per conoscere il terzo giardino botanico più instagrammabile d’Europa dobbiamo recarci in Francia. È qui che possiamo entrare nel Jardin des Plantes in Francia. Con la sua superficie di quasi 300 metri quadrati, questo giardino si è aggiudicato il primato di più grande di tutto il Paese. Al suo interno sono presenti sette aree, tra cui una dedicata alle erbe medicinali di uso tradizionale.

Jardin des Plantes Francia

Fonte: 123rf

Jardin des Plantes, Francia

I giardini botanici più instagrammabili del mondo

Se volete spingervi oltre l’Europa, per scattare fotografie incredibili, allora il primo luogo da raggiungere è Singapore. I Gardens by the Bay, infatti, sono i giardini botanici più instagrammati al mondo. Trovarli in cima alla classifica non ci stupisce poi tanto, del resto oltre alle piante e all’acqua che creano un paesaggio straordinario, questo parco ospita anche i celebri alberi giganti che creano un’atmosfera fiabesca e che sono simbolo e cartolina della città-stato.

Al secondo e al terzo posto della classifica mondiale, troviamo due “vecchie conoscenze” che sono, rispettivamente, i Royal Botanic Gardens Kew e il Parco di Keukenhof.

Al quarto posto, invece, troviamo il Giardino Kenrokuen a Kanazawa, uno dei più popolari e frequentati di tutto il Giappone. Conosciuto anche come Giardino delle sei sublimità, questo luogo offre scorci incredibili e paesaggi straordinari che cambiano a ogni stagione e che meravigliano ogni volta.

Al quinto posto troviamo l’iconico Jardin Majorelle, un’oasi di colori e di meraviglie a Marrakech che attira ogni anno migliaia di visitatori provenienti da tutto il mondo. Ideato dal pittore orientalista Jacques Majorelle, che scelse di stabilirsi nella città che aveva conquistato il suo cuore, questo eden naturale vanta una collezione botanica unica incorniciata da sculture e architetture dipinte di blu.

Royal Botanic Gardens a Kew

Fonte: 123rf

Royal Botanic Gardens a Kew

Tra i giardini botanici più instagrammati del mondo: tre sono italiani

Anche l’Italia ha i suoi giardini delle meraviglie, angoli di paradiso che incantano e che attirano ogni giorno migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo. Nella classifica mondiale stilata da Savoy Stewart ci sono anche tre giardini botanici italiani e sono Villa Taranto, l’Orto Botanico di Padova e La Mortella, che hanno guadagnato rispettivamente il 32° posto, il 42° posto e il 48° posto. Scopriamoli insieme.

Villa Taranto

Situata sulle sponde del Lago Maggiore, e adagiata sul promontorio della Castagnola a Verbania, ecco apparire in tutta la sua magnificenza Villa Taranto. I giardini rappresentano nn concentrato naturalistico di meraviglie che permette di fare un viaggio intorno al mondo grazie alle migliaia di piante e specie botaniche provenienti da tutto il mondo e collocate in ogni angolo di quell’immenso parco che si snoda per 16 ettari.

Orto Botanico di Padova

Nella lista mondiale dei giardini botanici più instagrammati al mondo, troviamo al 42° posto l’Orto Botanico di Padova. Fondato nel 1545, è considerato il giardino più antico del mondo che conserva ancora la sua postazione originaria.

L’area, che si estende per poco più di due ettari proprio nel cuore della città, è un vero e proprio paradiso di biodiversità con i suoi 6000 esemplari e le oltre 3000 specie botaniche. Dal 1997, l’Orto Botanico di Padova, è diventato Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.

Giardino Botanico La Mortella

Per conoscere, esplorare e fotografare il terzo giardino della classifica stilata da promontorio da Savoy Stewart, dobbiamo recarci a Forio, nella parte occidentale dell’Isola di Ischia. È qui che troviamo il Museo-giardino commissionato da Lady Walton, moglie del compositore inglese William, all’architetto paesaggista Russell Page.

Il Giardino Botanico La Mortella non ha bisogno di presentazioni. Si tratta di un luogo estremamente suggestivo e affascinante che attira viaggiatori da tutto il mondo, un giardino pittoresco incastonato tra formazioni rocciose e scorci straordinari, che ospita un’incredibile e variegata collezione di piante mediterranee e subtropicali che vivono e convivono insieme a elementi sculturei e architettonici che creano un paesaggio da fiaba.

Giardino Botanico La Mortella, Ischia

Fonte: 123rf

Giardino Botanico La Mortella, Ischia
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Come in una fiaba: il Giardino dei Draghi è un luogo magico

Esistono luoghi che sono così belli da non sembrare reali. Posti che per forme, colori e lineamenti assomigliano a tutte quelle ambientazioni che popolano l’immaginario favolistico e che incantano.

Eppure questi luoghi sono veri, anche se unici e straordinari. E in molti casi portano la firma di Madre Natura, proprio lei che con sapiente pazienza è riuscita a creare quelli che sono i paesaggi più belli del mondo intero.

Ed è in uno di questi che vogliamo portarvi oggi. Un parco delle meraviglie che è un monumento naturale di imparagonabile bellezza e che conserva alcune delle leggende più suggestive del Paese intero. Benvenuti nel Giardino dei Draghi.

Il Giardino dei Draghi

Per conoscere ed esplorare questo giardino incantato dobbiamo recarci nel cuore della Romania e più precisamente nella regione storica della Transilvania. È proprio nella terra delle fate e dei vampiri, delle fiabe e delle leggende popolari, che sorge un luogo che lascia senza fiato, una riserva naturale protetta considerata uno dei luoghi più belli di tutto il Paese.

Il suo nome Grădina Zmeilor ed è il Giardino dei Draghi della Romania. Si tratta di luogo incantato che ospita un patrimonio paesaggistico e geologico di immenso valore. L’area, che si estende per quasi 30000 metri quadrati, conserva quello che è uno dei paesaggi più affascinanti, variegati e complessi del mondo intero.

Le rocce che puntellano il giardino, e che sono tutte diverse per forme e dimensioni, svettano verso il cielo fino a trapassare le nuvole creando uno scenario idilliaco e onirico.

Situato nei pressi del villaggio di Gâlgăul Almaşului, il Giardino dei Draghi è nato a seguito del distacco di alcuni blocchi di arenaria del massiccio montuoso dalla collina Dumbrava. Le rocce, che con il tempo sono state plasmate dal vento, dalla pioggia, dalla neve e dal gelo, oggi affascinano e suggestionano l’immaginario collettivo per le forme che hanno assunto e per le storie che ispirano e conservano tutt’oggi.

Un luogo incantato nel cuore della Romania

Grădina Zmeilor è considerato uno dei luoghi più affascinanti e suggestivi dell’intera Romania. Quelle monumentali rocce, che caratterizzano in maniera univoca l’intero paesaggio, hanno dato vita a storie e leggende che ancora oggi incantano e affascinano.

Secondo la tradizione popolare, la nascita del sito è avvenuta a seguito di una grandiosa e leggendaria battaglia tra le forze del bene e del male che si è combattuta proprio in quest’area. Un’altra storia, invece, narra che le rocce che caratterizzano il territorio non sono altro che i draghi che qui vi abitavano, e che a causa di un sortilegio sono stati trasformati in pietra.

Ogni roccia ha la sua storia, il suo nome e la sua leggenda. Nella parte occidentale del Grădina Zmeilor ci sono i blocchi di arenaria più grandi e popolari dell’intera area. Secondo i local, proprio su queste due rocce, si riposavano due grandi e maestosi draghi.

Indipendentemente dalle storie in cui scegliete di credere o da quelle che volete creare, il Giardino dei Draghi resta un luogo straordinariamente unico, un posto fiabesco e naturale che incanta, emoziona e stupisce a ogni passo.

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I giardini delle meraviglie che hanno stregato Virginia Woolf

A pochi chilometri dalla città di Londra esiste un posto di incantevole meraviglia. Un luogo straordinario, magico e incantato dove la natura viene tutelata e valorizzata da secoli.

Un vero e proprio universo che spalanca le sue porte a chiunque scelga di raggiungere questi giardini botanici che fanno da cornice a uno dei luoghi più ricchi di biodiversità al mondo.

Sono gli stessi giardini che hanno ispirato e conquistato la grande e immortale Virginia Woolf che proprio qui ha scelto di ambientare uno dei suoi più celebri racconti brevi. Benvenuti nei Royal Botanic Gardens di Kew.

I giardini di Kew

Sono solo dieci i chilometri che separano questi giardini delle meraviglie dalla città di Londra e che conducono i viaggiatori all’interno di un mondo straordinario dove la natura regna sovrana da secoli.

I Royal Botanic Gardens di Kew, situati tra Richmond upon Thames e Kew, affondano le loro radici in un passato antico e mai dimenticato. La costruzione di questo complesso sistema di serre e giardini, risale alla volontà della principessa Augusta che, nel 1759, sognò di creare un’area botanica nel quartiere a sud-ovest di Londra.

Edifici, aiuole sono state ampliate con gli anni, trasformando il progetto originario di soli 4 ettari, in un immenso parco di oltre 100 ettari dove vivono e convivono specie provenienti da ogni parte del mondo. Oggi i Royal Botanic Gardens di Kew appaiono come un luogo straordinario dove è possibile immergersi e perdersi in un universo naturalistico straordinario riconosciuto dall’Unesco nel 2003 come Patrimonio Mondiale dell’Umanità.

Qui, ogni giorno, migliaia di cittadini e viaggiatori si incontrano per ammirare la grande bellezza delle specie floreali che vi risiedono. Le collezioni sono tantissime e comprendono specie rare provenienti da ogni parte del mondo. Tutte insieme, nello stesso luogo, creano uno spettacolo naturale ed emozionante che non si limita a una semplice osservazione, ma a una vera e propria esperienza naturalistica che coinvolge tutti i sensi.

La fama e la bellezza di questi giardini reali conquistano le persone da secoli. Nel 1900 Virginia Woolf rimase ammaliata da questo luogo al punto tale da trasformarlo nello scenario reale del suo racconto Kew Gardens descrivendo, minuziosamente, tutte le bellezze e i colori che gli appartengono.

Royal Botanic Gardens, Kew

Fonte: 123rf

La passerella tra gli alberi dei Royal Botanic Gardens, Kew

Tutte le meraviglie della natura in un unico luogo

Le cose da fare all’interno dei Kew Gardens sono tantissime. Il consiglio è quello di trascorrere qui un’intera giornata per essere sicuri di poter esplorare tutte le forme di bellezza che caratterizzano questo luogo.

Imperdibile è la Palm house, la residenza ufficiale delle palme esotiche costruita nella seconda metà dell’Ottocento che è oggi simbolo del giardini. Un altro edificio iconico è quello della Temperate house che si snoda su una superficie di quasi cinquemila metri quadrati. Al suo interno è custodita la Jubaea chilensis, la palma più grande della Terra.

Ci sono poi tantissime altre terre che ospitano altrettante specie botaniche provenienti da tutto il mondo. Molto suggestiva è la Pagoda, risalente alla fine del 1700, e ispirata all’architettura cinese. In tutto il complesso dei Kew Garden sono presenti circa 50mila varietà di piante e più di 10mila esemplari di arbusti.

Tra le attrazioni imperdibili all’interno del complesso c’è anche la Treetop Walk, una passeggiata sospesa a 18 metri dal suolo che permette ai visitatori di camminare tra gli alberi e ammirare la bellezza del complesso dall’alto.

Sempre all’interno del complesso è possibile ammirare quella che è la ninfea più grande del mondo scoperta proprio dai ricercatori dei Royal Botanic Gardens. Questo ennesimo primato conferma  la grande importanza di questi giardini, non solo dal punto di vista turistico e paesaggistico, ma anche scientifico.

La ninfea più grande del mondo. Royal Botanic Gardens, Kew

Fonte: IPA

La ninfea più grande del mondo. Royal Botanic Gardens, Kew
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I giardini di Sissi sono i più belli, anche in estate

Esiste un momento preciso, che si ripete ogni anno, durante il quale la natura esplode in tutta la sua bellezza regalandoci spettacoli d’immensa meraviglia. Stiamo parlando della primavera, la stagione del risveglio e della rinascita, quello delle fioriture che dipingono in maniera inedita e straordinaria il mondo che abitiamo.

Eppure, non esiste stagione in cui Madre Natura non smette di sorprenderci. In estate, per esempio, fioriture inedite e colorate diventano protagoniste di nuovi show che brillano sotto i raggi del sole e che trasformano le città, i borghi e paesi che conosciamo in cornici spettacolari per le nostre vacanze.

E c’è un posto che, più di tutti, sa trasformarsi nel palcoscenico naturale di questo grande spettacolo che incanta e stordisce tutti i sensi. Bentornati a Merano, benvenuti tra le meravigliose fioriture estive dei Giardini di Castel Trauttmansdorff.

Bentornati ai Giardini di Castel Trauttmansdorff

C’è sempre un buon motivo per andare e tornare ai Giardini di Castel Trauttmansdorff, per immergersi e perdersi in essi. Questo parco delle meraviglie, che si snoda su una superficie di 12 ettari, ospita oltre 80 paesaggi botanici, uno diverso dall’altro.

Passeggiare qui è come fare un viaggio intorno al mondo alla scoperta delle meraviglie naturali che lo caratterizzano e che sono riunite qui in una cornice straordinaria che prende vita passo dopo passo. Grazie alla forma di anfiteatro naturale, e al dislivello di oltre 100 metri che caratterizza quest’area, i giardini offrono visioni suggestive e affascinanti che si perdono sulle montagne circostanti e sulla città di Merano. Tutto intorno, invece, si snodano padiglioni artistici e giardini a tema all’interno dei quali vivono e convivono armoniosamente esemplari del regno animale e specie floristiche.

È un’esperienza multisensoriale, quella che si vive all’interno dei Giardini di Castel Trauttmansdorff, e che culmina con visioni che rapiscono lo sguardo. Come fa il Castel Trauttmansdorff, che troneggia nel cuore dei giardini, e che definisce l’intero panorama. Un tempo edificio frequentato dalla Principessa Sissi, oggi il castello è sede del Touriseum, il Museo provinciale altoatesino che racconta la storia del turismo alpino.

I Giardini di Castel Trauttmansdorff si trovano a est di Merano e sono raggiungibili a piedi dal centro cittadino attraverso una passeggiata suggestiva ed elegante. Il clima mite del territorio ha permesso a molte specie, alcune di queste anche rare, di trovare qui il proprio habitat ideale.

Ed è sempre qui che queste specie, esplodendo nelle loro più straordinarie fioriture, cambiano l’aspetto dei Giardini di Castel Trauttmansdorff settimana dopo settimana, stagione dopo stagione.

Fioriture estive ai Giardini di Castel Trauttmansdorff

Fonte: Giardini di Castel Trauttmansdorff

Fioriture estive ai Giardini di Castel Trauttmansdorff

Le fioriture di luglio

Organizzare un viaggio a Merano in estate è davvero un’ottima idea. È questo il momento per scoprire il nuovo volto dei Giardini di Castel Trauttmansdorff, quello fatto di fioriture inedite e straordinarie.

Il mese di luglio, nello specifico, è in tripudio di meraviglie che incantano. I fiori tingono di colore tutta l’area mentre i profumi inebrianti si librano nell’aria accarezzando i sensi. Protagoniste assolute di questo periodo sono le ortensie rosa e i fiori di melograno, accompagnati dai profumatissimi fiori di lavanda. Non manca la coloratissima e romantica Bouganvillea, e neanche il fiore di loto. Le scenografie sono tante e tutte sorprendenti e visitarle in questo periodo è ancora più piacevole.

Quando le alte temperature diventano insopportabili in città, infatti, i Giardini di Castel Truattmansdorff si trasformano in un’oasi rinfrescante grazie alle zone d’ombra create dalla vegetazione rigogliosa e dalla la presenza dei tanti corsi d’acqua all’interno dei quali i visitatori possono immergere i piedi, come accade nel Giardino Giapponese.

Fioriture estive ai Giardini di Castel Trauttmansdorff

Fonte: Giardini di Castel Trauttmansdorff

Fioriture estive ai Giardini di Castel Trauttmansdorff
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Torna l’Appuntamento in Giardino del FAI: i parchi più belli da visitare

La natura esplode nei suoi colori incredibili, e ora che l’estate è alle porte non c’è scelta migliore che trascorrere una bella giornata tra il verde rigoglioso, ammirando le bellezze del nostro Paese e il suo immenso patrimonio ambientale, botanico e anche artistico dei tantissimi parchi italiani. Per l’occasione, si rinnova anche l’Appuntamento in Giardino del FAI: un weekend all’insegna delle meraviglie naturali con tanti eventi che coinvolgono 12 giardini storici aperti al pubblico.

Cos’è l’Appuntamento in Giardino

Un’occasione per riscoprire le bellezze della natura, godendo di queste splendide giornate quasi estive: l’Appuntamento in Giardino è un evento FAI nato in collaborazione con APGI (Associazione Parchi e Giardini d’Italia), che si svolge in contemporanea in diversi Paesi europei. Quest’anno, la data da segnare sul calendario è quella del weekend di sabato 4 e domenica 5 giugno 2022. In questi due giorni, ben 12 aree verdi situate in tutta la penisola, da nord a sud, aprono al pubblico per regalare ai visitatori un meraviglioso viaggio nella natura, ma anche per invitare tutti noi a custodire con cura questo enorme patrimonio paesaggistico di cui siamo in possesso.

I parchi e i giardini da visitare

Per l’occasione, il FAI mette a disposizione 12 suoi splendidi parchi tutti da scoprire. Si parte dalla Lombardia, dove grandi e piccini possono ammirare la bellezza di Villa Necchi Campiglio, capolavoro d’art decò degli anni ’30, e del suo giardino nel cuore di Milano. È invece a Bergamo che apre i battenti il pregevole Palazzo Moroni, circondato da un ampio parco ricco di fiori profumati e piante rigogliose. Qui i bimbi possono imparare tante curiosità sul mondo botanico e creare persino il proprio erbario.

Ancora, Villa Panza di Varese mette a disposizione il suo sconfinato giardino dove sorgono vere e proprie opere d’arte. A non molta distanza, nel borgo di Casalzuigno, si può assistere ad una lezione di botanica presso Villa Della Porta Bozzolo, così da imparare a riconoscere fiori e piante. Per chi invece ama i suggestivi panorami lacustri, l’appuntamento è a Villa del Balbianello: si trova a Tremezzina, affacciata sul lago di Como, e offre una dimostrazione di pittura ad acquerello.

In Piemonte sono due le località da scoprire. La prima è il Castello di Masino, alle porte di Torino: nel suo parco monumentale, grandi e piccini possono divertirsi imparando tante curiosità. Mentre il Castello della Manta, a poca distanza da Cuneo, è una vera full immersion in un bosco lussureggiante. La Liguria ha moltissime bellezze naturali, ma in questo weekend gli occhi sono puntati su Casa Carbone, che accoglie due vivai e le loro meravigliose piante ornamentali.

Ai piedi dei Colli Euganei, la splendida Villa dei Vescovi di Luvigliano di Torreglia apre le porte del suo ampio parco storico. È prevista persino una caccia al tesoro per intrattenere i bambini, insegnando loro a divertirsi nel rispetto dell’ambiente. Spostandoci più a sud, il Parco Villa Gregoriana di Tivoli offre panorami mozzafiato: è l’occasione per visitarlo con un occhio diverso, comprendendo i delicati meccanismi di manutenzione che vi si celano dietro, grazie alla guida di alcuni esperti.

L’Orto sul Colle dell’Infinito, celebre bellezza di Recanati che ha fatto da sfondo all’omonima poesia di Leopardi, ha in calendario numerose attività per adulti e per bambini, tra cui un laboratorio sensoriale che ha lo scopo di affinare l’olfatto con i profumi della natura. E, per finire, il Giardino della Kolymbethra: nel panorama incantevole della Valle dei Templi di Agrigento, si possono ammirare agrumeti e uliveti secolari, assaporando anche le deliziose marmellate qui prodotte. Per i piccini, c’è un curioso laboratorio sulle api davvero interessante.

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Una meravigliosa città italiana come non l’hai mai vista

Sabato 28 e domenica 29 maggio si terrà l’iniziativa Giardini Aperti a Veronetta 2022, promossa da Giardini Aperti Verona in collaborazione con il Comune e la Prima Circoscrizione, una straordinaria occasione per visitare e conoscere una trentina tra cortili e giardini privati del quartiere veronese dalla storia secolare e sbirciare le realtà che lo animano.

Anche quest’anno, infatti, verranno aperti al pubblico spazi verdi poco noti di Veronetta, luoghi che raccontano il legame profondo con le piante e la natura, oggi più che mai fondamentali negli spazi urbani.

PALAZZO MIGLIARESE

Palazzo Migliarese

“Verona segreta”: tutto il fascino di giardini spettacolari e poco noti

Come ogni anno, “Giardini Aperti a Veronetta” è un evento curioso e affascinante che conduce nel cuore di Veronetta, sulla riva sinistra dell’Adige, e consente di vedere con i propri occhi realtà private che custodiscono curati spazi verdi e animano, seppur in maniera celata, la vita del quartiere storico della città.

In più, quest’anno, come novità vi saranno giardini di pianura racchiusi tra le Mura cittadine e, per la prima volta, molti di collina con una vista spettacolare raggiungibili con una gradevole passeggiata.

Qualche anticipazione?

Si spalancheranno, ad esempio, le porte delle Serre Comunali, all’interno del Bastione di Porta San Giorgio, splendido punto panoramico, di Palazzo Rambaldi in Via Redentore fra antiche mura sotto Castel San Pietro, di Palazzo Migliarese in Via XX Settembre 35, stupendo edificio gotico affacciato su un tipico “brolo” dove oggi prosperano alberi da frutta, filari di viti, rose e cespugli da fiore, di Palazzo Giusti Cristani, custode di un autentico “giardino segreto” lungo Via Carducci, popolato da numerosi alberi sempreverdi e “sospeso nel tempo”.

Ancora, sarà possibile lasciarsi incantare da Giardino Giusti, accudito dalla stessa famiglia da ben 600 anni, impreziosito da fontane, statue, dal viale con doppia fila di 33 cipressi ammirato da Goethe, e dal Casino di Venere, grazioso padiglione cinquecentesco.

Casino di venere

Casino di Venere

Le modalità dell’iniziativa

I visitatori potranno scegliere da dove iniziare il tour e creare un itinerario su misura alla scoperta di un quartiere ricco di giardini, spazi aperti e storia.

L’evento si svolgerà (salvo indicazioni differenti) dalle 10 alle 18 e si terrà anche in caso di maltempo.

L’accesso sarà regolamentato dai custodi volontari che saranno a disposizione per fornire notizie e informazioni. Non sono previste visite guidate, ognuno sarà libero di scegliere i luoghi da ammirare senza un percorso prestabilito.

Il Titolo di Accesso, pari a 10 euro, è un contributo all’organizzazione dell’evento: i partecipanti fino ai 25 anni pagheranno invece 6 euro ed è prevista la gratuità per i bambini sotto i 13 anni e i disabili con accompagnatore.

Il biglietto può essere acquistato online, presso lo IAT (Informazioni Accoglienza Turistica) di Via degli Alpini 9, oppure presso l’Ostello Santa Chiara in Via Santa Chiara 10 in alcune giornate specifiche che verranno indicate.

Insieme al biglietto d’ingresso, i partecipanti all’iniziativa riceveranno un kit composto da:

  • un braccialetto che consente l’entrata durante i 2 giorni della manifestazione
  • una mappa con l’indicazione dei luoghi da visitare e degli appuntamenti speciali previsti per l’occasione
  • una guida (fino a esaurimento copie) che illustra la storia del quartiere e dei giardini

Inoltre, molti sono i locali di Veronetta che rimarranno aperti durante il weekend per consentire ai visitatori piacevoli momenti di ristoro.

GIARDINO GIUSTI

Giardino Giusti

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Il giardino sul Lago di Como che è una magia

In una piccola insenatura sulla sponda occidentale del Lago di Como, ai piedi di un enorme sperone roccioso detto “Sasso di Musso”, si cela un piccolo angolo di paradiso che pochi conoscono.

Il meraviglioso Giardino del Merlo

È il Giardino del Merlo e si trova nel Comune di Musso. Sulle ripide rocce sottostanti la chiesa del paese dedicata a Sant’Eufemia e ai piedi di un castello, oggi in rovina, un nobile di nome Giuseppe Manzi, ispirandosi ai giardini della riviera ligure, che spesso le rive del Lago di Como un po’ ricordano, ricavò, tra il 1858 e il 1883, questo sorprendente giardino.

Sviluppato su un terreno scosceso, tra lago e montagna, e sfruttando la conformazione del terreno, con un versante esposto a Sud e uno a Nord, Manzi creò un luogo visionario, dove dominano i contrasti, dalla natura lussureggiante e mediterranea alle varietà tipiche dell’ambiente alpino.

Passaggi segreti e giochi d’acqua

Ricco di piante esotiche (se ne contano all’incirca 120 specie) ma non solo, è un insieme di ponticelli aerei e di passerelle, di arditi passaggi segreti, di grotte, gallerie, cascatelle e giochi d’acqua. Nel XIX secolo questo originalissimo e divertentissimo giardino costituì un forte richiamo per i turisti italiani e soprattutto stranieri.

Un parco divertimenti naturale

Poi non se ne sentì più parlare, forse lasciato anche un po’ andare. Fatto sta che ora il Giardino del Merlo è stato riscoperto ed è una vera chicca da visitare, una vero e proprio parco dei divertimenti naturale. Anche in famiglia. Tanto più che è gratuito. Inoltre, la sua posizione lo rende anche uno dei punti panoramici sul Lago di Como più unici che ci siano.

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La Chiesa di Sant’Eufemia sotto la quale si trova il Giardino del Merlo