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In questo giardino incantato gli alberi “parlano”: è magia

Un luogo in cui il connubio scienza e arte si mostra in tutto il suo fascino e ci regala un’esperienza da vivere: intensa e poetica. Siamo a Roma dove, per il periodo delle festività natalizie, un giardino si trasforma per l’occasione e diviene incantato: termine più corretto non si poteva trovare per un luogo in cui gli alberi “parlano”. Una magia allo stato puro, sorprendete e che lascia senza fiato, che porta le firme di Riccardo Valentini (Premio Nobel per la Pace 2007 con gli scienziati del Clima IPCC), dell’artista Marco Nereo Rotelli e il designer Valerio Cenciarelli.

Il giardino che ci regala la magia: di che cosa si tratta

Un luogo in cui la magia del Natale prende forma e ci permette di immergerci in un’atmosfera sorprendente all’interno della quale vivere l’arte e il rapporto con la natura in un modo nuovo, unico.

Siamo nel cuore di Roma, nel Giardino e nella piazzetta Valadier dell’Hotel de Russie, qui l’arte e la scienza si sono fuse per creare un ambiente in cui immergersi per provare emozioni indimenticabili.

L’artista Marco Nereo Rotelli e la tecnologia scientifica sviluppata dal professore Riccardo Valentini, che è stato insignito del Premio Nobel per la Pace 2007 insieme agli scienziati del Clima IPCC, unitamente al lavoro del designer Valerio Cenciarelli, hanno creato un Giardino Incantato e un Magico Uliveto, con l’obiettivo di proclamare l’ulivo, simbolo di pace e del Mediterraneo, rappresentante dei valori simbolici delle festività natalizie.

In questa location suggestiva viene messo in scena un dialogo tra arte e natura, ispirato alle parole di Albert Einstain: “Guarda in profondità nella natura e allora capirai meglio ogni cosa”. Il risultato è uno spazio in cui a farla da padrone sono arte, cultura, bellezza e poesia grazie all’installazione luminosa dal titolo Christmas Talking Trees, ma non solo.

Quindi il tutto viene pensato come un teatro, dove il giardino assume le forme di una platea, mentre i veri protagonisti (nel ruolo di pubblico e attori) sono quattro alberi d’ulivo installati per l’occasione. Al centro della scena daranno vita a una spettacolare creazione luminosa grazie a versi poetici dedicati alla natura e donati da noti poeti contemporanei internazionali tra cui: Adonis (Siria), Gemma Bracco, Silvia Bre, Edoardo Callegari, Maurizio Cucchi, Sabrina De Canio, Roberto Mussapi, Loretto Rafanelli, Massimo Silvotti, Arica Hilton (USA), Víctor Rodríguez Núñez (Cuba), Paura Rodríguez Leytón (Bolivia), George Wallace (USA); Yang Lian (Cina).

Parole che saranno proiettate all’interno della struttura, sulle piante e sulla parte architettonica, grazie allo stile unico dell’artista Marco Nereo Rotelli, che li ha trasformati in una sorta di magica ramificazione verbale.

Gli ulivi che parlano con i visitatori: dove accade

Il palcoscenico, poi, è la corte di ingresso ovvero Piazzetta Valadier. Qui andrà in scena una magia che nasce dall’intuizione scientifica di Valentini che con la sua squadra di ricerca, grazie al prezioso contributo della PandA Foundation, ha creato qualcosa di inaspettato ed emozionante. Grazie al suo brevetto TreeTalker, ha posizionato una serie di sensori reattivi e dinamici. Il risultato è spettacolare: gli alberi infatti “parlano” con l’uomo, interagiscono con lui. Lo fanno illuminandosi al tatto della mano, comunicano il loro stato di salute e reagendo alla presenza, emanando colore e creando emozione.

L’allestimento natalizio viene inaugurato il primo dicembre ed è accessibile ai visitatori dal 2 dello stesso mese e fino all’Epifania. Non solo esterni, però, perché all’interno della galleria l’arte accoglie gli ospiti in un’altra forma, ma ugualmente straordinaria grazie a quattro opere pittoriche di Rotelli, in un’esposizione curata da Luca Cantore D’amore, in collaborazione con Alessandro Erra Arte

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Da questo giardino puoi ammirare la più bella cartolina d’inverno

L’inverno, con la sua aria frizzante, ha il dono di trasformare i paesaggi in vere e proprie cartoline viventi. Questa stagione, spesso associata al freddo e alla quiete, è capace di vestire i luoghi che amiamo con un abito nuovo, tenero e affascinante.

Le strade, gli alberi, le case, tutto sembra avere un aspetto diverso, quasi incantato. La neve, con il suo splendore, avvolge tutto con delicatezza, regalando un tocco fiabesco alla realtà circostante.

Oggi, il nostro viaggio ci conduce nel cuore della Svizzera, nella suggestiva città di Berna. Questa perla, incastonata tra le montagne, merita di essere visitata in ogni periodo dell’anno, ma è d’inverno che rivela un fascino unico e indimenticabile, trasformandosi in uno scenario da favola.

Più precisamente, c’è un luogo che possiede una bellezza veramente speciale: il Rosengarten. Durante la fredda stagione, infatti, questo Giardino delle Rose diventa un paesaggio incantato. Gli alberi coperti di neve sembrano dormire sotto un soffice piumone bianco, in attesa della primavera. E mentre camminate lungo i sentieri innevati, con lo sfondo della città, vi sembrerà di entrare in un mondo di pura poesia.

Rosengarten: incanto e meraviglia nel cuore di Berna

Rosengarten Berna

Fonte: iStock

Rosengarten, Berna

Il Rosengarten, conosciuto anche come Giardino delle Rose, si erge imponente su una collina dominante nel centro storico di Berna. Questa meravigliosa attrazione attira una moltitudine di visitatori, appassionati di natura, storia e cultura.

Inizialmente utilizzato come cimitero, è stato trasformato in un incantevole giardino pubblico nel 1913 e, da allora, è diventato un luogo di grande importanza per i bernesi.

Questo parco è famoso per essere un rifugio romantico per gli innamorati e un punto di ritrovo ideale per trascorrere il tempo libero. L’atmosfera tranquilla e pacifica del giardino, unita alla sua eccezionale varietà di fiori, crea un’oasi di serenità lontano dal caos della vita urbana. Da qui è possibile ammirare una vista mozzafiato sul centro storico, dichiarato patrimonio mondiale dell’UNESCO, mettendo in risalto la maestosa cattedrale di Berna e il suggestivo fiume Aare.

Passeggiando tra i sentieri del Rosengarten, si può incappare in una sorpresa che tocca il cuore e la mente: la statua di bronzo di Albert Einstein, seduto placidamente su una panchina. Einstein, che ha chiamato Berna la sua casa dal 1902 al 1909, sembra quasi in attesa di condividere una conversazione silenziosa o uno sguardo complice con i passanti. L’immagine dello scienziato, immerso nei suoi pensieri, è un promemoria tangibile del suo legame con la città e del suo contributo inestimabile all’umanità.

Accanto a questo luogo di contemplazione, il Rosengarten ospita anche il Lesengarten, un giardino dedicato alla lettura. Quest’area verde, attentamente curata e mantenuta, fornisce un ambiente tranquillo e rilassato per chiunque desideri immergersi in un buon libro.

Il Rosengarten d’inverno: una magia tra le dolomiti

Durante i mesi invernali, il Rosengarten si trasforma in un paradiso elegante e tranquillo, lontano dalla frenesia delle folle estive.

Una volta arrivati, lasciatevi incantare dalla vista spettacolare sulla città di Berna. E se durante l’estate si presenta con il suo caratteristico colore rosa che riflette i raggi del sole al tramonto, offrendo un panorama unico e mozzafiato, diventa ancora più magico quando è avvolto dalla candida neve bianca.

Le case storiche, le strade acciottolate, il fiume che serpeggia dolcemente attraverso la città, tutto sembra disegnato per comporre un quadro perfetto. Quando il candore copre i tetti con un manto bianco e soffice, il paesaggio diventa davvero una splendida cartolina.

Infine, non potete concludere il vostro viaggio a Berna senza fare tappa al ristorante Rosengarten. Da metà ottobre a fine febbraio, infatti, la veranda della fonduta diventa il luogo perfetto per gustare specialità culinarie irresistibili.

ristorante Rosengarten

Fonte: iStock

Ristorante Rosengarten, Berna
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Il museo-giardino che è un’oasi di pace e di bellezza

A osservarlo sembra quasi finto, perché la perfezione e la simmetria regnano sovrane. Ci sono cespugli rotondi, prati che sembrano impeccabili macchie di colore dalla forma ben definita, ci sono gli alberi a punteggiare l’ambiente, e anche loro appaiono perfettamente collocati, seguendo uno schema ben preciso, lungo sentieri bianchi che si perdono nelle sfumature cangianti della natura

Questo museo-giardino straordinario si trova in Giappone ed è una vera e propria oasi di pace e bellezza, ma non solo: è la culla dell’arte, infatti, qui si può apprezzare uno straordinario connubio che mescola insieme dipinti e natura.

Adachi Museum of Art, un museo-giardino uscito da un sogno

Si dice che siano un “dipinto giapponese vivente”: stiamo parlando dei giardini che compongono l’Adachi Museum of Art e che si estendono per circa 165mila metri quadrati. Questo luogo dal fascino incredibile si trova in Giappone, a circa un’ora di distanza da Matsue, ed è facilmente raggiungibile prima con un treno fino alla stazione di Yasugi, poi salendo sulla navetta gratuita che porta al museo. È nella prefettura di Shimane.

Una vera e propria oasi di pace e bellezza in cui ammirare l’arte nelle sue tante forme. C’è quella naturale dei giardini, mai uguali a loro stessi, che ogni giorno regalano suggestioni, scorci ed emozioni nuove, c’è quella dei dipinti che si possono ammirare. Come viene spiegato sul sito ufficiale della struttura, il fondatore Adachi Zenko percepiva un collegamento tra la bellezza dei giardini in stile giapponese e dipinti di Yokoyama Taikan. Così ha realizzato il giardino giapponese: “con la speranza che, attraverso la sua espressione stagionale di bellezza naturale, i visitatori sarebbero stati ispirati a vedere i dipinti di Taikan con un rinnovato senso di apprezzamento”.

Poi sono stati aggiunti altri artisti andando a creare un vero e proprio viaggio nell’arte in tante forme differenti. Il museo è dotato di una collezione permanente, inoltre le mostre vengono cambiate nel corso dell’anno in base alle stagioni, per offrire ai visitatori un’esperienza sempre nuova.  All’interno della struttura si trovano anche un caffè e una tea house.

La bellezza dei giardini che cambiano ad ogni stagione

La natura è una delle forme d’arte più incredibili e spettacolari: mai uguale a sé stessa, ogni giorno lo stesso luogo può regalare sensazioni sempre nuove. Così fanno i giardini che si possono ammirare nell’Adachi Museum of Art: ogni stagione restituisce sfumature diverse, colori vibranti e fascino.

Un luogo che vale la pena segnare tra le tappe imperdibili se si programma un viaggio in Giappone e che è intanto possibile ammirare grazie a una webcam (direttamente dal sito) che fa vedere in diretta questa oasi di bellezza. Durante le stagioni i giardini abbracciano il cambiamento e, allora, si può vedere la natura sommersa da un soffice manto di neve, oppure risvegliarsi ed esplodere di vita e colori in primavera ed estate. E, ancora, brillare dei colori più intensi durante la stagione autunnale. I giardini sono composti da aree diverse, ad esempio vi è quello della ghiaia bianca e dei pini, o quello del muschio; inoltre è importante sapere che non si può accedere direttamente ma si possono ammirare dall’edificio.

Il museo è stato aperto nel 1970, quando il suo fondatore aveva 71 anni. Lo si può visitare tutti i giorni dell’anno, inoltre da 20 anni i giardini sono in cima alla lista stilata dalla rivista americana The Journal of Japanese Gardens.

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Questo giardino fiorisce d’inverno, ed è una meraviglia

Villa Giulia, un’incantevole dimora ottocentesca immersa in un parco affacciato sul Lago Maggiore, nel cuore di Verbania Pallanza, si prepara a regalare un’esplosione di colori e di fioriture mozzafiato, nonostante la stagione fredda.

È la stagione delle camelie e ne fioriscono di tantissime varietà, la sasanqua, la hiemalis, la vernalis, la Hinode-gumo, dai petali candidi sfumati di rosa, fino alla straordinaria Yuletide, con le sue corolle rosse vivaci: ogni camelia è un’opera d’arte unica creata da Madre Natura.

Il giardino che fiorisce d’inverno

Il weekend del 25 e 26 novembre, si tiene la XVIII Mostra della camelia invernale ed è uno degli eventi più belli della stagione. Quando tutt’intorno al Lago Maggiore si colora dei toni caldi dell’autunno e si assiste all’ormai celebre foliage, il giardino lussureggiante di Villa Giulia esplode di mille colori. Sono quelli delle camelie che sbocciano d’inverno.

La mostra viene allestita anche nelle sale interne della villa, che solitamente è sede di mostre e spettacoli, splendidi ambienti in stile Liberty che fanno viaggiare la mente indietro agli anni della Belle Époque.

Gli eventi imperdibili a Villa Giulia

La manifestazione non si limita solo a porre l’accento sulla straordinaria bellezza delle camelie, sarà anche possibile partecipare a tour in motoscafo per scoprire le affascinanti storie delle ville lungo il lago (prenotazione obbligatoria). Per gli amanti del verde, vengono organizzate passeggiate guidate a vivai di camelie e alle prestigiose collezioni di Villa Maioni, a Verbania, e Villa Anelli, a Oggebbio. Per gli appassionati d’arte, invece, il Museo del Paesaggio di Verbania organizza due visite guidate alla mostra “Due Veronese sul Lago Maggiore. Storia di una Collezione” (anche in questo caso la prenotazione è obbligatoria).

Inoltre, in occasione del centenario della nascita di Italo Calvino (1923 – 1985), uno spazio speciale della mostra rende omaggio al suo genio letterario e a quello dei suoi illustri genitori, Eva Mameli e Mario Calvino, studiosi del mondo vegetale.

Verbania, il giardino sul lago

Soprannominata il “Giardino sul Lago”, questa perla del Piemonte è una meta vivace e ricca di attrazioni durante tutto il corso dell’anno, inverno compreso. Amata da scrittori e artisti illustri per il paesaggio fiabesco che la incornicia e l’eleganza che la contraddistingue, è il luogo ideale dove vivere magiche atmosfere invernali.

Nella stagione più fredda, Verbania sembra una cartolina, una terrazza naturale sul Golfo Borromeo che ospita un tripudio di ville, giardini fioriti, anche d’inverno, e parchi affacciati sul Lago Maggiore che la rendono una destinazione turistica molto apprezzata dagli italiani e soprattutto dagli stranieri.

L’intera zona del Verbano fu una delle mete di villeggiatura più amate già a partire dal 1700, tanto da conquistare personaggi del calibro di Gustave Flaubert, Charles Dickens e Stendhal.

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Nel giardino sul Lago d’Orta è esploso il foliage: è magia

Esiste un luogo, di incantevole bellezza, che si affaccia sulle sponde di uno dei laghi più suggestivi del Bel Paese. Un giardino paesaggistico all’inglese che si snoda per oltre 2 ettari e che ospita alberi secolari, come quelli di castagno che vantano 600 anni di età, e fioriture straordinarie di rododendri, camelie, azalee e diversi esemplari di ortensie.

Stiamo parlando di Casa Lorella, una dimora storica le cui origini risalgono al 1600 e circondata da un giardino delle meraviglie che offre una vista mozzafiato sullo specchio d’acqua, sull’isola di San Giulio e sul Monte Rosa. Un patrimonio naturalistico dal valore inestimabile, sia dal punto di vista paesaggistico che botanico.

Si tratta di una tappa imprescindibile per tutti gli amanti della natura che giungono in Piemonte, un hotspot di immensa bellezza da aggiungere alla lunga lista di cose da fare e da vedere sul territorio. Raggiungerlo adesso, poi, vuol dire concedersi un’esperienza al di fuori dall’ordinario. Nel giardino sul Lago D’Orta, infatti, è esploso il foliage: la visione è magica.

Il giardino delle meraviglie sul Lago d’Orta

Il nostro viaggio di oggi ci conduce sulle sponde del Lago d’Orta, uno degli specchi d’acqua più suggestivi e affascinanti del nostro Paese. Il lago, infatti, è incastonato tra le Alpi alla stregua di un tesoro prezioso, e circondato dalle vette imponenti del Monte Mottarone e del Cusio. Qui migliaia di viaggiatori si recano ogni anno, e in tutte le stagioni, per immergersi in atmosfere romantiche e poetiche. Sempre qui è possibile vivere una delle esperienze più magiche di tutto l’autunno.

Sulla sponda meridionale dello specchio d’acqua, troviamo Vacciaghetto, una piccola frazione del comune di Ameno dove il tempo sembra essersi fermato. Oltre a offrire scorci di incredibile bellezza, questo paese ospita anche un giardino delle meraviglie che è aperto tutto l’anno e che consente ai viaggiatori di ammirare il grandioso spettacolo di Madre Natura che si alterna con le stagioni.

Stiamo parlando di Casa Lorella, una dimora storica che campeggia al centro di un parco lussureggiante che si affaccia sul Lago d’Orta e che ospita diversi esemplari di alberi e fiori. Raggiungere questo eden terrestre consente di vivere un’esperienza sensoriale senza eguali: da una parte il panorama mozzafiato che si snoda tutto intorno, dall’altra i suoni, i profumi e gli show di Madre Natura.

Recarsi adesso in questo giardino, poi, permette a chiunque di immergersi completamente nel paesaggio autunnale. Il fogliame di alcuni esemplari, infatti, ha già assunto le caratteristiche nuance della stagione infiammando il paesaggio e regalando visioni che lasciano senza fiato.

Casa Lorella, il foliage nel giardino sul lago

Fonte: Casa Lorella

Casa Lorella, il foliage nel giardino sul lago

La magia del foliage a Vacciaghetto

Come abbiamo anticipato, Casa Lorella a Vacciaghetto è una meta imprescindibile per tutti gli amanti della natura, dei suoi suoni e dei suoi colori. Visitare la dimora e il suo giardino durante questa stagione, però, consente di immergersi in una cartolina autunnale che incanta lo sguardo e riscalda il cuore grazie al foliage.

A tingere di meraviglia il paesaggio sono soprattutto le querce e gli aceri giapponesi: le foglie in questo periodo assumono infinite sfumature di rosso, di giallo e di arancione, incorniciando una varietà di panorami unici che si estendono sul lago, sull’isola di San Giulio e sul Monte Rosa. Non vi resta che mettervi comodi e aguzzare la vista: lo show è già iniziato, ed è magico.

Scorci magici nel giardino di Casa Lorella

Fonte: Casa Lorella

Scorci magici nel giardino di Casa Lorella
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Il giardino della musica di Barcellona è uno degli edifici più belli del mondo

Cosmopolita ma accogliente, ricca di storia e di bellezza, di fascino e cultura. Barcellona è uno di quei luoghi che conservano un pizzico di magia, sarà perché lì gli architetti e gli artisti hanno creato palazzi e luoghi incredibili, oppure perché camminando per le sue strade stupisce a ogni angolo, ma è difficile rimanere indifferenti a tanta bellezza, a quella sensazione di accoglienza che ti abbraccia sin dal primo istante.

Barcellona è una città tutta da scoprire e, forse, non basta una vita per poter dire di conoscerne tutte le anime, tutti i segreti, di averla capita davvero. Tra i luoghi da non perdere c’è il giardino della musica o, per meglio dire, il Palazzo della Musica Catalana: uno degli edifici più belli al mondo. Un luogo profondamente suggestivo, grazie ai suoi interni riccamente decorati, ai colori, all’arte che si respira solo a osservarne la facciata. Tutto quello che c’è da sapere su questo luogo di rara bellezza.

Il Palazzo della Musica Catalana, storia di un luogo straordinario

È stato immaginato come un giardino della musica, un nome romantico che richiama alla mente immagini suggestive che sanno coniugare arte e bellezza, natura e suoni. Esempio perfetto di modernismo catalano, il Palazzo della Musica di Barcellona è sede della società corale della Catalogna e della scuola di musica.

La sua storia prende il via agli inizi del Novecento, con la progettazione a cura dell’architetto Lluís Domènech i Montaner. I lavori per la sua realizzazione sono durati dal 1905 al 1908. Da allora, poi, è stato altre volte oggetto di nuovi lavori: restauri e ampliamenti, come gli ultimi che hanno preso il via agli albori del nuovo millennio e hanno visto l’aggiunta di un edificio molto ampio che ospita camerini, biblioteca e molto altro. Inoltre, nel 1997 è stato dichiarato Patrimonio mondiale dell’umanità Unesco.

Una decorazione della facciata esterna del Palazzo della Musica Catalana

Fonte: iStock Photo – Foto di AlexandreFagundes

Un dettaglio della facciata esterna del Palazzo della Musica Catalana

Un’immersione totale nella bellezza

Le decorazioni, i vetri colorati, gli spazi che ti accolgono e ti fanno sentire come in un sogno: il Palazzo della Musica Catalana si trova nel quartiere di Sant Pere e si raggiunge facilmente da una delle piazze più celebri di Barcellona, ovvero Plaza Cataluna. Solo cinque minuti a piedi, come viene spiegato sul sito. Euando si arriva si viene subito accolti dalla facciata straordinaria di questa edificazione. E se il primo impatto lascia senza fiato, esplorarne gli interni catapulta in un luogo che appare quasi fiabesco. Del resto Barcellona è ricca di questi posti che sembrano rubati da un sogno e trasformati in realtà.

Il suo auditorium è un luogo spettacolare: a illuminarlo un suggestivo lucernaio a goccia in cui si può intravedere un sole realizzato con vetri colorati, l’ampia sala ha le pareti riccamente decorate da busti e elementi che richiamano la natura come frutti e fiori. Per questo lo si immagina come un giardino della musica, perché sembra di essere davvero immersi in una natura in cui esplodono i colori e la bellezza.

Intima e accogliente, invece, è la sala prove dell’Orfeó Català, anche il luogo ideale per spettacoli più piccoli o per eventi.

Tutto l’edificio è visitabile, sul sito ufficiale vengono proposte opzioni diverse per conoscerlo: addentarsi nelle sue sale, scoprirne i dettagli e i segreti, è senza dubbio una (delle tante) cose da fare a Barcellona: una città dalle mille facce, piena di luoghi di rara bellezza, di contrasti, di modernità che convive con il passato. Un mix incredibile e indimenticabile.

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In Italia esiste un giardino delle meraviglie: è un orto sottomarino

L’agricoltura è da sempre uno dei settori più sensibili e vulnerabili al cambiamento climatico. L’impatto di questi eventi sul mondo agricolo è innegabile e rappresenta una minaccia per la sicurezza alimentare globale. A fronte di una popolazione mondiale in rapida crescita, è necessario mantenere e incrementarne la produzione, nonostante i problemi legati alla scarsità d’acqua e alle sfide continue.

In questo contesto nasce un progetto audace e visionario: il Giardino di Nemo. È il primo orto subacqueo al mondo, un progetto innovativo tutto italiano ideato dall’Ocean Reef Group, un’organizzazione specializzata nel creare e produrre attrezzature all’avanguardia per esplorare le meraviglie del mondo sottomarino.

L’esperimento è stato avviato nel 2012 a Noli, sulla costa della riviera di ponente ligure, con l’obiettivo di sfruttare al massimo il potenziale del mare, trasformandolo in un luogo fertile per coltivare ben 40 diverse specie, tra cui erbe aromatiche, ortaggi e frutta.

Il Giardino di Nemo non solo sta reinventando il concetto di agricoltura, ma sta anche contribuendo a preservare il nostro pianeta per le generazioni future.

Il Giardino di Nemo: l’Innovazione dell’agricoltura sottomarina

Il progetto pionieristico delle coltivazioni subacquee è l’incredibile risultato dell’inventiva e della passione di Sergio Gamberini, ingegnere e fondatore di Ocean Reef Group. Attraverso la fusione dei suoi due grandi amori, l’immersione e il giardinaggio, ha dato vita a una straordinaria impresa senza precedenti.

Questa forma di agricoltura innovativa non solo sfida le tecniche di coltivazione tradizionali, ma apre anche nuove prospettive per la sostenibilità, dimostrando che le potenzialità del mondo sottomarino sono ancora in gran parte inesplorate.

Il Giardino di Nemo apre un nuovo cammino verso l’utilizzo autosufficiente delle risorse naturali più abbondanti del nostro pianeta, come gli oceani e altri corpi idrici. Alimenta il sistema tramite l’impiego di energia solare, riducendo così la dipendenza dalle fonti di energia non rinnovabili. Inoltre, la quantità d’acqua dolce necessaria per le coltivazioni viene ottenuta mediante un processo di dissalazione delle acque marine, un metodo che non solo riduce al minimo l’uso delle risorse idriche terrestri, ma contribuisce anche alla salvaguardia dell’ambiente.

Inoltre, le biosfere sottomarine offrono un ambiente ideale per la crescita delle piante, creando un microclima e condizioni termiche ottimali. Similmente a una serra tradizionale, all’interno di queste innovative strutture possono crescere senza difficoltà e più velocemente, assicurando una produttività efficiente. Questo è reso possibile dalla precisa regolazione di variabili ambientali come temperatura, luce e umidità, attentamente controllate per fornire le condizioni più favorevoli.

È fondamentale evidenziare che l’installazione delle biosfere non arreca danni all’ecosistema. Anzi, queste strutture artificiali possono svolgere un ruolo di vitale importanza nell’ambiente, fungendo da autentici rifugi per gli abitanti del mare. Tale iniziativa potrebbe favorire il ripopolamento delle aree marine circostanti, contribuendo alla tutela della biodiversità, un impatto positivo per l’ecosistema e la sua conservazione.

Quali sono le opportunità della coltivazione subacquea?

Questa innovativa tecnica di coltivazione affronta direttamente alcune delle più grandi sfide agricole attuali: la scarsità d’acqua, l’erosione del suolo e l’eccessivo utilizzo di pesticidi. La coltivazione subacquea, invece, sfrutta intelligentemente l’ecosistema marino per nutrire le piante con gli elementi naturalmente presenti nell’acqua salata.

Questo non solo elimina la necessità di irrigazione e fertilizzanti chimici, ma offre anche un ambiente di crescita ottimale, aumentando notevolmente i rendimenti rispetto ai metodi di coltivazione tradizionali.

Continuano, tuttavia, le ricerche per sviluppare fertilizzanti naturali e innovativi a base di alghe, allo scopo di creare un ciclo di vita ecologicamente sostenibile per le piante in crescita. Questa strategia all’avanguardia mira a riciclare le risorse marine per nutrire le colture. Con un alto contenuto di nutrienti, infatti, le alghe possono essere utilizzate per promuovere un’agricoltura che contribuisca efficacemente alla salvaguardia del nostro pianeta.

Piantagioni nel Giardino di Nemo

Fonte: Getty Images

Coltivazioni di erbe aromatiche nel Giardino di Nemo
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C’è un cadavere nel giardino: l’installazione floreale dedicata ad Agatha Christie

Il fascino della campagna inglese è indiscutibile. Non è un caso che, sempre più spesso, viaggiatori provenienti da tutto il mondo scelgono di perdersi e immergersi tra le destinazioni più popolari dell’Inghilterra per toccare con mano la meraviglia che appartiene alle aree rurali. Tra queste troviamo anche il North Yorkshire che, con i suoi prati fioriti che si perdono all’orizzonte, i parchi lussureggianti e gli incantevoli villaggi che sembrano usciti da una fiaba, regala scorci bucolici e sempre emozionanti.

È proprio qui che oggi ci fermiamo, per celebrare l’autunno in maniera inedita e straordinaria. Nei pressi del fiume Ure, e a circa 3 miglia a sud-est di Ripon, si trova una casa di campagna estremamente suggestiva, un vecchio maniero dal nome Newby Hall oggi aperto al pubblico che ha fatto del giardino che si snoda intorno la sua attrazione principale.

Proprio questo parco rigoglioso, che da anni è diventata una meta molto popolare tra i cittadini e viaggiatori che giungono fin qui, si prepara a ospitare uno spettacolo naturale di incredibile bellezza: l’Autumn Flower Show 2023. Tra esposizioni, collezioni ed eventi dedicati a grandi e bambini, imperdibile è l’installazione floreale The Blooms of Deception dedicata ad Agatha Christie e ispirata ai suoi iconici racconti.

Il festival floreale dedicato all’autunno

Se vi trovate in Inghilterra, e più precisamente nel North Yorkshire non potete perdervi lo spettacolo d’autunno che andrà in scena nella Newby Hall da venerdì 15 a domenica 17 settembre. Un weekend all’insegna della bellezza e della natura durante il quale gli ospiti potranno scoprire le collezioni floreali e le esposizioni di piante stagionali conservate all’interno della tenuta. Ma potranno anche partecipare a lezioni di cucina e imparare come si coltiva un orto.

Durante l’evento si terrà anche il concorso di verdure e ortaggi giganti dove a gareggiare per vincere ci saranno cavoli maestosi, barbabietole imponenti e zucchine monumentali. Persino la cipolla avrà il suo spazio nel campionato nazionale a lei dedicato.

Insomma, sarà un weekend profumatissimo e colorato, dedicato alla natura e ai suoi splendidi frutti. Ma non è tutto perché in occasione del festival gli ospiti potranno ammirare anche un’installazione molto particolare: una scena del crimine floreale ispirata alla regina del giallo Agatha Christie.

Una scena del crimine floreale dedicata ad Agatha Christie

Sembra un cadavere al centro di una scena del crimine, quello posizionato all’interno dei giardini della Newby Hall. In realtà si tratta dell’installazione artistica The Blooms of Deception, un’incredibile esposizione ispirata alla regina del crimine presentata in occasione dell’Autumn Flower Show 2023.

Il festival, infatti, sarà inaugurato venerdì 15 settembre, proprio nel giorno della nascita dell’indimenticabile Agatha Christie. Per celebrare il compleanno della scrittrice non saranno impiegati né palloncini, né candeline, ma creatività e maestria dei migliori giardinieri del territorio. Proprio loro, infatti, daranno vita a un’installazione artistica e profumata al di fuori dell’ordinario.

The Blooms of Deception accoglie i visitatori nel giardino della casa di campagna con un cadavere floreale. L’esperienza continua anche all’interno dell’edificio, nelle opulente sale della Newby Hall, che per l’occasione ospiterà installazioni floreali ispirate direttamente alle pagine dei più celebri romanzi gialli della letteratura.

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Non lasciatevi ingannare dalla sua bellezza: questo giardino è letale

Quando l’uomo incontra la natura, la rispetta e se ne prende cura, nascono sempre cose grandiose, e i nostri viaggi lo confermano. È il caso dei giardini lussureggianti, degli orti botanici e dei parchi fioriti, di tutti quei luoghi dove, grazie alla presenza umana, Madre Natura ha potuto crescere e prosperare, e allestire scenografie spettacolari.

Vere e proprie attrazioni turistiche che negli anni hanno raccolto l’entusiasmo e la curiosità di migliaia di viaggiatori che scelgono di mettersi in cammino per toccare con mano la bellezza che appartiene al mondo che abitiamo. Alcune sono così famose che non hanno bisogno di presentazioni, altre sono sconosciute al turismo di massa, ma non per questo meno straordinarie.

E poi c’è il Poison Garden, un piccolo brolo incastonato nel complesso dei giardini che si snodano intorno al castello di Alnwick, che appare agli occhi di chi guarda come un microcosmo delle meraviglie fatto di piante verdeggianti e paesaggi lussureggianti. Ma non lasciatevi ingannare da tutta questa bellezza: il giardino è letale.

Poison Garden: il giardino dei veleni

Il nostro viaggio di oggi ci conduce ad Alnwick, una piccola cittadina del nord dell’Inghilterra conosciuta soprattutto per il suo castello e per quel complesso di giardini formali che si snodano tutto intorno. La dimora, negli anni, è stata letteralmente presa d’assalto da tutti gli appassionati di cineturismo dato che è stata utilizzata come scenografia nella saga cinematografica di Harry Potter ed è apparsa anche nella quinta stagione di Downton Abbey.

Attorno al castello, poi, per volontà della duchessa di Northumberland è stato realizzato uno splendido giardino, l’Alnwick Garden, che ospita migliaia di esemplari vegetali nonché la serra più grande del mondo. Per questi motivi, il complesso si è trasformato in una delle più popolari attrazioni dell’Inghilterra vantando ogni anno migliaia di turisti provenienti da ogni parte del mondo.

Ma c’è un altro motivo per raggiungere il castello di Alnwick e il suo parco, ed è dato dalla presenza di un piccolo giardino verdeggiante la cui bellezza cela un segreto letale. Il Poison Garden, infatti, è considerato il giardino più velenoso del mondo. Al suo interno ci sono centinaia di piante letali.

Il giardino dei veleni

Fonte: phil wilkinson/Alamy/IPA

Il giardino dei veleni

L’orto botanico più pericoloso del mondo

Se è vero che l’apparenza inganna, è altrettanto vero che quei due teschi riposti sul grande cancello di ferro nero all’ingresso del Poison Garden – con tanto di avviso sul pericolo di morte – non lasciano spazio a fraintendimenti. Il rischio c’è ed è reale, perché le piante ospitate all’interno di questo orto botanico sono tutte letali. Non è un caso che il Poison Garden sia considerato il giardino più pericoloso del mondo.

Qui sono coltivate, conservate e protette alcune delle più importanti e rare specie vegetali velenose, tra i quali la cicuta, la belladonna e la noce vomica. Piante tossiche scelte accuratamente dalla duchessa di Northumberland che desiderava per il suo castello un giardino unico e uguale a nessun altro.

Dalla sua inaugurazione, avvenuta nel 2004, il Poison Garden ha attirato l’attenzione di migliaia di persone provenienti da ogni parte del mondo. Entrando al suo interno è possibile ammirare le piante velenose, a debita distanza di sicurezza, e scoprire quali sono gli effetti nocivi di questi esemplari, e quali le conseguenze per l’uomo. Un vero e proprio percorso didattico e formativo dal fascino indiscusso.

I più coraggiosi possono entrare all’interno del giardino e scoprire la sua storia, rigorosamente accompagnati da una guida. I tour si svolgono ogni 30 minuti durante l’orario di apertura dell’Alnwick Garden.

L'orto botanico più pericoloso del mondo

Fonte: itdarbs/Alamy/IPA

L’orto botanico più pericoloso del mondo
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Quest’isola giardino è un eden terrestre: ti farà innamorare

Le Hawaii, un arcipelago di isole vulcaniche incastonate nel mezzo dell’Oceano Pacifico, sono una meta che tutti sognano almeno una volta nella vita.

Basta chiudere gli occhi per immaginare spiagge di sabbia bianca e acque cristalline, e non c’è da meravigliarsi che rappresentino una delle mete turistiche più ambite al mondo.

Situata più a nord di tutte le altre, c’è un’isola che si è guadagnata il titolo di “Isola Giardino” per la sua rigogliosa foresta tropicale che abbraccia gran parte del territorio, creando un’atmosfera di piacevole tranquillità. Stiamo parlando di Kauai, l’area più antica dell’arcipelago.

Le verdi vallate e le avvolgenti montagne regalano viste panoramiche spettacolari. I fiumi che attraversano il territorio creano bellissimi scenari fluviali e conducono alle maestose cascate che si tuffano nelle acque turchesi.

Kauai è una meta da favola, pronta a stregare chiunque si avventuri alla sua scoperta.

Kauai: l’isola delle meraviglie nell’arcipelago delle Hawaii

Costa di Na Pali a Kauai

Fonte: iStock

Costa di Na Pali, Kauai, Hawaii

Con solo 1450 km quadrati di superficie, Kauai custodisce una straordinaria varietà di ecosistemi, che vanno dalle maestose scogliere della costa di Na Pali alle immense foreste pluviali del Waimea Canyon State Park.

Nonostante sia meno turistica rispetto ad altre isole, offre un’ampia varietà di attrazioni e attività da scoprire, come gli antichi templi, i profondi canyon e i giardini botanici che vale la pena esplorare.

La caratteristica più affascinante di questa destinazione è la sua innata purezza. Molte delle sue zone restano ancora inesplorate e difficilmente accessibili. Alcuni luoghi dell’isola sono così remoti che possono essere raggiunti solo in aereo o elicottero. Non sorprende, infatti, che Kauai sia stata scelta come location per girare alcune scene del famoso film “Jurassic Park“. Gli incredibili paesaggi e la natura selvaggia dell’isola hanno fornito lo sfondo perfetto per creare un ambiente preistorico.

Qui la vita si svolge a un ritmo più lento e le città sono più simili a villaggi che a metropoli affollate.

Kauai è famosa, inoltre, per il suo fiume navigabile Wailua, che offre un’opportunità unica per praticare il river kayaking. I più coraggiosi possono godersi una divertente avventura navigando le acque del fiume ed esplorando il panorama circostante.

Infine, si possono prenotare diversi tour in barca per ammirare la costa, le grotte marine e le spiagge che caratterizzano la regione. Avrai l’opportunità di fare snorkeling nelle limpide acque dell’oceano e di incontrare simpatici delfini, tartarughe marine e maestose balene durante i mesi invernali.

Le splendide spiagge di Kauai

Le Hawaii sono famose in tutto il mondo per le loro spiagge paradisiache di sabbia bianca e soffice, le palme che ondeggiano e le acque che sfoggiano splendide tonalità turchesi.

Le acque che circondano queste incredibili isole sono un vero tesoro di biodiversità marina, pronto per essere esplorato. Le coste di Kauai si annoverano tra le più spettacolari del mondo, e non è difficile capirne il motivo.

Se stai cercando una spiaggia da sogno, te ne suggeriamo alcune imperdibili, come Anini Beach, con acque tranquille e poco profonde, perfetta per nuotare e fare snorkeling.

Un altro luogo di straordinaria bellezza è Tunnels Beach, dove la barriera corallina ti aspetta per regalarti un’esperienza subacquea indimenticabile.

Infine, lasciati catturare da Hanalei Bay. Questa celebre baia, con la sua forma a mezzaluna, è incorniciata dalle maestose montagne circostanti, creando un eden terrestre destinato a restare per sempre nel tuo cuore.

Il suo fascino è così irresistibile che non potrai fare a meno di scattare una foto e condividerla con il resto del mondo.

Tunnel Beach a Kauai

Fonte: iStock

Tunnels Beach, Kauai, Hawaii