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Colmar a Natale, tra luci e magia

Esiste un periodo dell’anno letteralmente magico, un momento che molti, grandi e bambini, attendono con ansia. Si tratta del periodo dell’Avvento, che riesce a regalare sensazioni di stupore ed eterna meraviglia, anche nelle cose più semplici. Esistono luoghi al mondo che incarnano alla perfezione questa atmosfera e questa magia. Fra questi si trova Colmar, la cittadina dell’Alsazia che sembra quasi essere uscita da un libro delle fiabe.

Questa piccola città francese è famosa per la sua caratteristica architettura ed il centro storico, costellato da edifici a graticcio e dai colori pastello, che si affacciano sui canali, così suggestivi, e le stradine acciottolate. È un luogo in grado di affascinare visitatori provenienti da tutto il mondo, soprattutto durante il periodo natalizio, quando diventa ancora più bella e luci e profumi invadono le sue vie.

Cosa fare a Colmar a Natale

Passeggiare tra i mercatini di Natale

Scegliere di visitare Colmar nel periodo dell’Avvento è la scelta migliore per tutti coloro che amano questo periodo dell’anno e vogliono vivere a pieno la magia del Natale. In questa cittadina, così affascinante ed unica nel suo genere, è possibile addirittura visitare sei mercatini natalizi differenti e perdersi tra le casette in legno che vendono prodotti enogastronomici e dell’artigianato alsaziale, comprando ceramiche tradizioni, sculture in legno o decorazioni in vetro soffiato.

Il primo mercatino si trova a Place des Dominicains, nei pressi dell’omonima maestosa ed antica Chiesa dei Dominicani, eretta nel quattordicesimo secolo. Qui vengono solitamente installate circa sessanta stand in legno, presso cui comprare souvenir e regali di Natale, ma anche assaporare dolciumi natalizi ed altri cibi da strada.

C’è poi il mercatino a Place de l’Ancienne Douane, dove si può ammirare la bellissima fontana intitolata al generale Schwendi e con una stata ad egli dedicata. Questa piazza si trova nel centro storico di Colmar e nelle vicinanze è possibile visitare l’antica dogana, il Koïfhus, che fu un importante centro politico ed economico di Colmar. Qui gli edifici storici della città vengono illuminati dalle luci natalizie ed a tempo di musica. Inoltre, all’interno del Koïfhus si trova un altro mercato di Natale, al coperto, appunto, dove espongono soprattutto gli artigiani locali. Si tratta di ceramisti e gioiellieri, ma anche ebanisti e vetrai.

Passeggiando per Colmar, i visitatori possono esplorare anche il mercatino a Place Jeanne d’Arc, la piazza intitolata a Giovanna d’Arco, dove poter assaporare ed acquistare le specialità gastronomiche locali, tra salumi, vini, formaggi e, per i più golosi, cioccolato di tutti i tipi!

La Petite Venise, ovvero la Piccola Venezia, chiamata così per gli edifici costruiti su entrambi i lati del canale, che la fanno assomigliare alla famosa città italiana, si trova quello che viene definito un mercatino dedicato ai bambini. In realtà, si tratta di un normale mercato di Natale, dove sono presenti sezioni proprio dedicate ai più piccoli e dove è possibile cavalcare pony oppure acquistare giocattoli in legno.

Infine, il mercatino di Natale Gourmet, a la Place de la Cathédrale. Si tratta di un mercatino dedicato principalmente alle prelibatezze gastronomiche alsaziane, dove poter assaggiare piatti della tradizione, ai piedi della Cattedrale.

Mercatini di Natale a Colmar, in Francia, con stand e casette in legno e gente in strada

Fonte: iStock

Mercatini di Natale di Colmar

Informazioni utili ed orari dei mercati di Natale

I mercati di Natale di Colmar si terranno dal 29 Novembre al 30 Dicembre, periodo nel quale visitare la città è quasi d’obbligo per gli amanti dell’atmosfera. Di seguito, invece, gli orari di apertura dei vari stand in città:

  • Dal Lunedì al Giovedì dalle 11.00 alle 19.00;
  • Dal Venerdì alla Domenica dalle 10.00 alle 20.00;
  • Martedì 24 Dicembre dalle 10.00 alle 17.00;
  • Mercoledì 25 Dicembre dalle 11.00 alle 20.00;
  • Giovedì 26 Dicembre dalle 11.00 alle 19.00.

Pattinare a Place Rapp

Un’attività amata dalle famiglie e da locali e visitatori in città, è sicuramente la pista di pattinaggio in Place Rapp, nel cuore di Colmar. Aperta fino al 24 Dicembre, questa installazione è l’opportunità giusta per passare del tempo, in compagnia della propria famiglia o dei propri amici, all’insegna del divertimento ed in un’atmosfera natalizia davvero magica.

Ammirare le luci de la Petite Venise

A la Petite Venise non è presente solo il mercatino di Natale. In questo quartiere di Colmar, probabilmente il più pittoresco della città, è possibile passeggiare e godere tutte le bellezze dell’architettura alsaziana e del canale che si snoda fra gli edifici, ricordando Venezia. Qui si può partecipare a dei tour in barca lungo i canali, per osservare le costruzioni illuminate a festa durante l’Avvento da una prospettiva affascinante e diversa.

È anche il punto più fotografato di Colmar e, proprio per questo, si consiglia di visitare il punto panoramica sulla strada per boulevard Saint Pierre, per uno scatto indimenticabile.

Partecipare a un tour guidato della città

Durante il periodo dell’avvento, la città di Colmar si illumina con luci e spettacoli, che sembrano quasi dipingere gli edifici storici cittadini. È proprio in questo periodo che non si deve perdere la possibilità di partecipare ad un tour guidato, così da scoprirne la storia e vivere un’esperienza che unisce cultura ed arte ad un’atmosfera unica ed affascinante.

Canale di Colmar del quartiere La Petite Venice durante Natale

Fonte: iStock

Tour in barca dei canali di Colmar a Natale

Colmar a Natale, i luoghi più simbolici

Colmar, è una delle città più affascinanti della regione dell’Alsazia e si trova sull’antica strada dei vini, come anche la famosa e storica città di Strasburgo. Si tratta di luoghi ricchi di storia, con antiche strutture, piazze ed edifici che meritano assolutamente di essere visitati. Ecco cosa non perdere a Colmar nel periodo natalizio.

La Chiesa dei Domenicani

Nell’omonima Place des Dominicains, la Chiesa dei Domenicani è uno dei luoghi più suggestivi della città, con le sue antiche vetrate in stile gotico e la sua atmosfera sacra e di raccolta. Nel periodo dell’Avvento, al suo interno vengono ospitati numerosi concerti e cori, vere e proprie rappresentazioni artistiche di musica tradizionale alsaziana e canti di Natale.

Il Museo Unterlinden

Famoso per il celebre e antico Altare di Isenheim, una magnfica “macchina di altare”, ovvero un’opera composta da diverse ante fisse ed ante rimovibili, che possono assumere differenti configurazioni, dall’annunciazione alla crocifissione, dalla natività alla resurrezione. Durante il periodo natalizio, il Museo Unterlinden organizza esposizione dedicate alle tradizioni di Natale ed ai vari mestieri antichi della regione dell’Alsazia. È una tappa molto consigliata, soprattutto per tutti coloro che vogliono approfondire l’aspetto culturale del famoso Natale alsaziano. Il Museo è aperto dalle 9.00 alle 18.00, tranne il Martedì, e sarà chiuso nei giorni di Natale e Capodanno.

La Place des Six Montagnes Noires

Visitare questa piazza è un po’ una cura per gli occhi e l’animo dei visitatori, grandi o bambini che siano. Infatti, con le festività natalizie, la centrale Place des Six Montagnes Noires di Colmar viene addobbata con alberi e luci, diventando il punto preferito per tutti coloro che vogliono scattare una foto in ricordo di questa esperienza indimenticabile, tutta natalizia.

Il clima di Colmar a Natale

Colmar ha tendenzialmente un clima piuttosto freddo in inverno, con le temperature che oscillano tra 0 e 5 gradi durante il giorno e che scendono facilmente sotto lo zero durante la notte. A Dicembre, inoltre, la città è spesso avvolta da una leggera foschia, che aiuta ad aggiungere un tocco decisamente suggestivo ad un paesaggio letteralmente magico e fiabesco.
Proprio per questo motivo, per chi decide di visitare Colmar per il periodo natalizio, si consiglia di indossare abiti piuttosto caldi, guanti, sciarpe e cappello, così da godere delle passeggiate tra le storiche vie cittadine ed i mercatini di Natale.

Case tradizionali in graticcio del centro storico di Colmar illuminate a Natale

Fonte: iStock

Case in graticcio illuminate per Natale a Colmar

Come muoversi a Colmar a Natale

Durante il periodo di Natale, ci sono diversi modi per visitare la città di Colmar, considerando anche le sue temperature e il gran numero di turisti che la vivono.

Sicuramente il modo migliore per visitare le vie ed i mercatini di questa fantastica cittadina dell’Alsazia è a piedi. Colmar, infatti, è una città che si esplora facilmente a piedi, soprattutto se per chi visita il centro storico ed i suoi mercatini di Natale. Passeggiando si ha la possibilità di visitare senza problemi tutti gli stand in legno e godere dell’atmosfera delle strade addobbate a festa.

Altrimenti, nonostante il freddo, si può decidere di muoversi in bicicletta o e-bike. Molti visitatori, infatti, decidono di raggiungere spesso anche le aree più esterne al centro storico e per questo utilizzano questi mezzi. È possibile noleggiare le e-bike anche durante il periodo natalizio: un modo differente per ammirare Colmar ed i suoi canali.

È possibile optare anche per i mezzi pubblici, con corse più frequenti durante il periodo dell’Avvento. La linea di bus locale copre bene l’area del centro, e non solo, permettendo ai turisti di raggiungere le località più visitate molto facilmente. Le linee che collegano il centro storico al resto della città sono generalmente attive anche durante i giorni festivi.

Per chi, invece, decidesse di visitare Colmar da altre città francesi in treno, è bene sapere che la città è collegata efficacemente con molte delle altre località francesi e svizzere, come Strasburgo o Basilea, dove è sono anche presenti i più vicini aeroporti. L’occasione giusta per visitare la regione dell’Alsazia durante il magico periodo dell’Avvento.

Infine, per chi arriva in auto, sia dall’Italia, che dalla vicina Svizzera, Colmar si trova a breve distanza dall’autostrada A35, che attraversa tutta la regione dell’Alsazia ed è facilmente accessibile da diverse destinazioni, francesi e non, a poche ore dal confine italiano. Una volta arrivati in città, è possibile usufruire di diversi parcheggi, che offrono il servizio navetta gratuito per raggiungere il centro città.

Colmar è un vero e proprio luogo magico, soprattutto durante il periodo dell’Avvento. Città che a Natale saprà sicuramente regalare emozioni uniche, a grandi e bambini, in un’atmosfera magica, tra luci e sapori tipici della tradizione natalizia alsaziana. Una località da aggiungere all’itinerario se si decide di visitare anche Strasburgo, considerata la capitale del Natale.

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Cosa vedere a Lione, la città francese tra i due fiumi

Elegante e romantica, ricca di scorci suggestivi e monumenti che ne raccontano la storia millenaria, Lione è la meta ideale per una breve vacanza o un fine settimana non distante dal confine italiano, complice anche la sua tranquillità. Infatti, rispetto a tante località che sono soggette all’overtourism, Lione è molto meno affollata, nonostante sia la città più grande della Francia, dopo Parigi e Marsiglia.

Andiamo alla scoperta di tutte le meraviglie da non perdere in un viaggio in questa città incantevole costruita sulla confluenza del Rodano e della Saona. Scopriremo così il suo caratteristico centro storico, la collina Croix-Rousse, e la collina Fourvière, le tre aree in cui può essere suddivisa la città. Non mancano, poi, le specialità enogastronomiche offerte dalle trattorie site tra le viuzze che si snodano tra i palazzi antichi e moderni.

Il centro storico di Lione, la “Città Vecchia”

È proprio il centro storico il luogo perfetto da cui iniziare la propria visita a Lione: la sua “Città Vecchia“, recuperata con cura ed oggi tutelata dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità, è tutta un susseguirsi di vicoli e di piazzette, di chiese e di palazzi storici. Ed è casa di ristorantini tipici che invitano a sedersi ai loro tavolini in ferro battuto. Ecco cosa vedere nel centro storico di Lione.

Place des Terreaux

Partiamo dalla penisola di La Presqu’ile, quel lembo di terra centrale che spicca tra i due fiumi di Lione, il Rodano e la Saona, che è il cuore pulsante della città.

Qui, l’ideale è passeggiare senza meta alla scoperta degli angoli più suggestivi della zona, ma c’è un luogo che è davvero imperdibile: è la Place des Terreaux, il cui nome deriva dal fatto che anticamente fosse parte del fiume, ma che venne riempita di terra per trasformarla in quella che oggi è la piazza più importante del centro cittadino.

Sulla Place des Terreaux si affacciano il Municipio (Hotel de Ville) e il Museo delle Belle Arti, e sorge la splendida fontana di Bartholdi, lo scultore della Statua della Libertà. Sembra che questa fontana fosse destinata alla città di Bordeaux, ma che non potendosela permettere venne terminata da Lione, dove si trova tutt’oggi.

Vale la pena, infine, una visita al Museo delle Belle Arti per la sua eccezionale collezione di monete (sono circa 50.000) e le opere d’arte dei più grandi esponenti europei, tra cui gli italiani Perugino, Tintoretto e Veronese.

Places de Terreaux, piazza principale di Lione

Fonte: iStock

Places de Terreaux, Lione

Quai St-Vincent e Quai de la Pecherie

Esplorando La Presqu’ile, non può mancare una passeggiata lungo il Quai St-Vincent, da cui ammirare i tipici palazzi variopinti sulla sponda del fiume Saona, per giungere fino al Quai de la Pecherie, che nel weekend vede riempirsi di vecchi librai. Lì si trova anche un palazzo la cui facciata è totalmente affrescata con libri e citazioni che ricordano gli scrittori di Lione, tra cui Rabelais, Stendhal ed Antoine de Saint-Exupery, il celebre autore de “Il Piccolo Principe“.

Il Muro dei Lionesi

Lione è ricca di splendidi murales e lo dimostra anche la facciata di uno stabile situato nella Presqu’Ile, e più precisamente in Rue de la Martinière. L’enorme dipinto murale, chiamato “Muro dei Lionesi”, che si apre alla vista rappresenta i personaggi tipici della città, alcuni dei quali famosi in tutto il mondo. Alcuni esempi? Potrete vedere l’Imperatore Claudio, Joseph-Marie Jacquard e i fratelli Lumière.

Muro dei Lionesi, un palazzo di Lione

Fonte: iStock

Muro dei Lionesi, Lione

Place Bellecour

Un altro luogo simbolo della Città Vecchia di Lione è Place Bellecour, raggiungibile con una breve camminata da Place Terreaux. È enorme (310×200 metri), tanto da detenere il titolo di piazza pedonale più grande della Francia e d’Europa.

In questa piazza, in cui avvengono tutti gli avvenimenti più importanti della città e in cui si incontrano molte attività, negozi e locali, si trovano più statue: quella equestre di Luigi XIV, quella del “Guardiano di pietra” e quella dedicata ad Antoine de Saint-Exupery.

La grandissima Piazza Bellecour di Lione

Fonte: iStock

Piazza Bellecour, Lione

I Traboules di Lione

Al di là delle sue grandi architetture, religiose e non, Lione è una città da scoprire piano piano. I suoi traboules, ad esempio, ne costituiscono la vera anima: sono i tipici passaggi coperti costruiti tra i palazzi, che permettono di attraversare gli edifici senza dovervi girare attorno. Sono particolari opere architettoniche che hanno avuto origine nel progetto dell’architetto Philibert Delorme, che costruì un passaggio che riuniva due palazzi in Rue Juiverie, nel 1800.

Ancora oggi la città custodisce diversi Traboules, ma non tutti sono visitabili. Dove poterli attraversare? Ad esempio da rue St Jean 54 verso rue du Boeuf 27 si trova il traboule più lungo di Lione, mentre da rue St Jean 27 verso rue des Trois Maries 6 se ne trova un altro accessibile. La regola è sempre quella di rispettare coloro che vivono nei palazzi restando in silenzio durante la traversata.

Tipico Traboule di Lione, che attraversa i palazzi

Fonte: iStock

Tipico Traboule di Lione

La Cattedrale di Saint Jean

Dopo una passeggiata nella parte della Città Vecchia che sorge sulla penisola di Lione, il consiglio è di raggiungere la Cattedrale di Saint Jean, dedicata a Santo Stefano e San Giovanni Battista. Costruita a partire dal 1100, con lavori che durarono ben 300 anni, è uno tra i migliori esempi in Europa di transizione dal romanico al gotico.

Per costruire questa chiesa larga 80 metri, furono sottratte le pietre usate per i monumenti romanici della città: oggi, una visita qua è d’obbligo. Anche al suo interno, dove è custodito uno degli orologi astronomici più antichi del continente. Passate qui alle 12.00, alle 14.00, alle 15.00 o alle 16.00, quando l’orologio si attiva e va in scena un vero e proprio spettacolo della meccanica.

Cattedrale di Saint Jean, Lione

Fonte: 123RF

Cattedrale di Saint Jean, Lione

La collina di Fourvière

Un’altra splendida area della città di Lione è senza dubbio la collina di Fourvière, raggiungibile a piedi o con una colorata funicolare che parte dalla Cattedrale. Dall’alto di questo colle, che tocca i 254 sul livello del mare, si gode di una vista spettacolare sull’intera città e anche oltre, vino ad avvistare, nelle giornate più terse, anche le Alpi con il Monte Bianco.

Quella di Fourvière viene chiamata la “collina che prega” per via dell’alta concentrazione di chiese, conventi e luoghi religiosi che qui sorgono.

Basilica di Fourvière

Sulla collina di Fourvière merita sicuramente una visita la splendida Basilica di Fourvière, il luogo sacro più importante della città. Costruita nel 1870, la sua strana forma ricorda quasi un elefante rovesciato e al suo interno custodisce una navata in mosaico che racconta la vita della Vergine Maria. A colpire è la mescolanza di stili utilizzati: all’esterno si possono vedere le influenze gotiche, classiche, bizantine che si uniscono armoniosamente.

Basilica di Fourvière, Lione

Fonte: iStock

Basilica di Fourvière, Lione

La zona archeologica romana e il Museo della Civiltà Gallo-Romana

Sulla collina di Fourvière si incontrano diverse testimonianze della storia antica di Lione e della Gallia, legata alla colonia romana Lugdunum, che qui prosperò diventando la più grande città dell’Ovest d’Europa, nonché zecca imperiale di Roma, e che diede i natali a due imperatori romani: Claudio e Caracalla. Tutt’oggi si possono ammirare il Teatro Antico, tra i più grandi di Francia, e l’Odeon.

A colpire è anche il Museo della Civiltà Gallo-Romana, sia per le opere conservate che ripercorrono la storia di Lione, sia per l’architettura stessa di questo luogo, ideato dall’architetto Zehrfuss. La struttura museale è completamente integrata nella collina su cui sorge il Teatro Antico, e presenta grandi aperture finestrate che regalano scorci di incredibile bellezza sui resti romani e sul paesaggio circostante.

La collina della Croix-Rousse

Diversamente da Fourvière, la collina della Croix-Rousse (Croce Rossa) viene chiamata la “collina che lavora”. Qui infatti si concentravano le produzioni di seta e le botteghe artigiane. Se vi va di camminare, consigliamo di salire lungo la Montèè della Grande Cote, la strada che un tempo era abitata dai Canuts, (operai della seta). Tra scivoli e scalini, si raggiunge uno dei punti panoramici su Lione più belli e mozzafiato.

Palazzo dei Voraces

Deviando per pochi metri dalla strada Montèè della Grande Cote che risale la collina, si raggiunge uno dei palazzi storici e simbolo delle organizzazioni operaie dei lavoratori della seta in città: la Cour des Voraces (Palazzo dei Voraci), famosa per la sua grande scalinata di sei piani e per essere un imponente traboule, con uscite su varie vie laterali.

Anfiteatro delle Tre Gallie

Uno dei primi anfiteatri costruiti al mondo è proprio quello che sorge sulla collina della Croix-Rousse: l’Anfiteatro delle Tre Gallie. Risale al 19 a.C. ed oggi ne restano soltanto alcuni elementi, ovvero una parte dell’arena, le fondamenta e certi tratti di muro.

Enogastronomia nei Bouchons

È proprio così che Lione va vissuta: camminando senza una precisa destinazione, pronti a lasciarsi stupire dai suoi monumenti, dalle sue vie, dal suo spirito. E come le chiese e le testimonianze storiche, anche le tradizioni culturali ne raccontano la personalità. Un viaggio alla scoperta di Lione, infatti, non può prescindere dal tuffarsi nel suo ricco patrimonio enogastronomico.

Nella Città Vecchia, e non solo, ci si può fermare in uno dei tanti ristorantini e trattorie che offrono i piatti della tradizione lionese. Si chiamano “Bouchon lyonnais” e sono caratterizzati da un’atmosfera accogliente e conviviale (sono riconoscibili da un’apposita insegna all’entrata del locale). Lione vanta infatti la migliore cucina francese, e provarla nei luoghi in cui è nata e si è radicata non ha prezzo.

Bouchon, tipico ristorante e trattoria di Lione

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Un Bouchon, tipico ristorante e trattoria di Lione
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Bormes-les-Mimosas è stato premiato come uno dei più bei villaggi di Francia

Bormes-les-Mimosas, piccolo gioiello incastonato sulla costa francese, ha recentemente conquistato il prestigioso riconoscimento come uno dei “Plus Beaux Villages de France” (Più Bei Villaggi di Francia). Incantevole località della Provenza, nota per la profumata fioritura di mimose, i panorami eccezionali e il fascino medievale, si conferma così una delle mete più apprezzate del Paese. Ma cosa rende questo villaggio così speciale? Scopriamolo insieme.

Un riconoscimento che premia la bellezza autentica

Senza dubbio, l’annuncio di Bormes-les-Mimosas come uno dei villaggi più belli di Francia non è una sorpresa per chi ha avuto la fortuna di visitarlo.

Infatti, l’ambito titolo viene assegnato a quei luoghi che incarnano l’essenza del territorio francese e che hanno saputo preservare il loro patrimonio storico per offrire ai visitatori un’esperienza autentica e senza pari.

Incastonato tra il Mediterraneo, la Foresta del Dom e il Massiccio dei Maures, il pittoresco borgo medievale dona una varietà di paesaggi che meritano davvero di essere ammirati con i propri occhi: dalle spiagge sabbiose alle passeggiate nei boschi, il tutto a pochi minuti di distanza. A loro volta, le casette color ocra dalle persiane colorate, tipiche della Provenza, aggiungono un tocco fiabesco che non fa che accrescere il fascino magnetico di Bormes-les-Mimosas.

La fioritura delle mimose: uno spettacolo imperdibile

Ma come mai Bormes-les-Mimosas si chiama proprio così? Semplice: il nome deriva dagli alberi di mimosa, i cui fiori gialli, che fioriscono da gennaio a marzo, colorano le strade del villaggio e lo inebriano con profumi intensi.

Per saperne di più sulle iconiche piante, non può mancare una visita al Vivaio del Cavatore: delizioso giardino botanico che ospita quasi 250 specie di mimose, è anche l’inizio della famosa Strada della Mimosa, un percorso escursionistico che collega Bormes a Grasse esplorando alcuni dei luoghi più straordinari della Provenza.

La fioritura delle mimose attrae ogni anno migliaia di visitatori, che trovano in tale spettacolo naturale un motivo più che valido per immergersi nella magia del borgo.

Storia e tradizioni di un borgo medievale

villaggio Bormes les Mimosas, Provenza

Fonte: iStock

Splendida veduta del villaggio di Bormes les Mimosas

Oltre alla bellezza naturale, Bormes-les-Mimosas vanta un ricco patrimonio storico. Fondato in epoca medievale, è noto per gli edifici millenari e per l’architettura tipicamente provenzale.

Il Castello dei Signori di Fos, uno dei monumenti più importanti, ammalia con una vista panoramica che abbraccia l’intero villaggio e la costa tutt’intorno. Passeggiando tra le stradine, si possono poi scoprire alcune piazze emblematiche come Place Saint-François, Place Gambetta e Place Lou Poulid Cantoun, ognuna con le proprie caratteristiche uniche.

Tra le tappe imperdibili vi è anche la Chapelle Notre-Dame de Constance, a 324 metri di altezza, raggiungibile percorrendo un’antica Via Crucis costellata di oratori: la fatica verrà ripagata da un panorama a dir poco meraviglioso.

Un paradiso per gli amanti della natura e del mare

A pochi chilometri dalle splendide spiagge della Costa Azzurra, Bormes-les-Mimosas è altresì il punto di partenza ideale per chi desidera fare il pieno di relax tra la natura incontaminata e il mare. Da qui, è facile organizzare escursioni verso le isole di Porquerolles e Port-Cros, riserve naturali famose per i paesaggi selvaggi e le acque cristalline.

La felice unione di colline, boschi e costa rende il nuovo “borgo più bello di Francia” un vero paradiso per gli appassionati di trekking e per coloro che cercano un rifugio tranquillo lontano dal turismo di massa.

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Grenoble: cosa vedere della cittadina francese

In Francia si trova una città affascinante e dinamica, ai piedi delle Alpi e nella regione dell’Alvernia-Rodano-Alpi, dove si incontrano i fiumi Drac e Isère. Si tratta della città di Grenoble, una delle città più pianeggianti d’Europa, ma circondata da maestose montagne che offrono un panorama mozzafiato. È una cittadina ricca di storia, caratterizzata da una vivace scena culturale ed una forte connessione con la natura, che la rendono la destinazione perfetta per chi è alla ricerca di una vacanza che combina cultura, avventura e, soprattutto, relax. Una città che va visitata a piedi e con lentezza, ammirando ogni sua attrazione.

Cosa vedere a Grenoble?

La Bastiglia di Grenoble ed il Téléphérique

Uno dei luoghi più iconici della città francese e che, senza dubbio, rientra fra le prime attrazioni assolutamente da scoprire a Grenoble, è la Bastiglia. Una fortezza del Diciannovesimo secolo, costruita in antichità per proteggere la città ed i suoi cittadini e che si trova su una collina a 476 metri di altezza. Da qui i visitatori possono godere di una delle viste più spettacolari sulla città e sulle montagne circostanti. Per raggiungere la cima di questa collina, è possibile utilizzare la famosa e suggestiva funivia Grenoble-Bastille, che fu inaugurata nel lontano 1934 e che rappresenta la scelta giusta per tutti quei visitatori che vogliono vivere un’esperienza indimenticabile durante la salita, ammirando il paesaggio.

Una volta arrivati a destinazione alla Bastiglia, i turisti possono esplorare la fortezza, ma anche partire alla scoperta di numerosi sentieri escursionistici attraverso boschi e montagne. Gli appassionati di trekking, qui possono trovare percorsi dai vari livelli di difficoltà che consentono di esplorare l’area a piedi, a stretto contatto con la natura.

La famosa funivia Grenoble-Bastille di notte, che dal centro della città porta sulla collina della Bastiglia

Fonte: iStock

La funivia Grenoble-Bastille, attrazione turistica di Grenoble

Arte e cultura: i musei da non perdere

La città francese di Grenoble è una località culturalmente vivace, con una vasta e ampia offerta museale. Il museo di Grenoble è uno fra i più rinomati della Francia, probabilmente meno conosciuto rispetto ai più famosi musei di Parigi, ed ospita al suo interno una ricca collezione che spazia dall’arte antica a quella contemporanea. Per gli appassionati di arte, qui è possibile ammirare opere di famosi artisti di fama mondiale, come Picasso, Matisse e Chagall.

Inoltre, per chi desidera approfondire la storia locale di Grenoble, il museo Stendhal è qualcosa di unico, da non perdere. Il museo è stato dedicato allo scrittore Henry Beyle, noto con il nome di Stendhal, ed è ospitato all’interno della casa del nonno paterno, abitazione della sua infanzia. La visita a questo museo permette di immergersi nella vita di Stendhal e di comprendere tutto il contesto che ha influenzato le sue opere più famose.

Il centro storico di Grenoble

Durante una della città, sicuramente non si può ignorare il centro storico di Grenoble, caratterizzato da strette vie e vicoli pittoreschi e suggestivi, che invitano i visitatori a perdersi e a scoprirne gli angoli più nascosti. Una delle attrazioni principali che è facilmente raggiungibile a piedi è la Cattedrale di Notre Dame di Grenoble, un capolavoro architettonico in stile romanico e gotico. Questa struttura così importante per Grenoble ha la caratteristica di presentare una stratificazione storica ed artistica, grazie a numerosi interventi di ristrutturazione subiti e che raccontano, in un certo senso, la sua storia.

Proseguendo a piedi nel centro storico, ci si trova di fronte ad una delle piazze più eleganti della città, ovvero la piazza Saint-André, dove è possibile ammirare il palazzo del Parlamento del Delfinato, che un tempo ospitava la corte civile della regione, oggi monumento storico. Tra le altre cose, i visitatori non possono assolutamente perdere Rue Jean-Jacques Rousseau, dove si trovano numerose botteghe artigiane, caffetterie storiche e antichi e suggestivi cortili interni nascosti.

Relax nei parchi verdi della città

Durante la visita in questi meravigliosa città ai piedi delle Alpi Francesi non è difficile imbattersi in vasti e numerosi spazi verdi, luoghi dove i visitatori possono rilassarsi e praticare attività all’aperto. Uno fra tutti il Jardin de Ville, che si trova nel cuore della città francese e che rappresenta un’oasi di pace dove gli abitanti di Grenoble si recano per rilassarsi e fare attività all’aperto. Questo parco, circondato da alberi secolari e numerosi fiori colorati, diventa in estate teatro di eventi e concerti all’aperto.

Un altro parco cittadino di grande bellezza è sicuramente il Jardin des Dauphins, un parco che si trova ai piedi della Bastiglia, in collina, e che si estende per oltre 30 ettari, offrendo sentieri panoramici perfetti per una passeggiata in mezzo alla natura e lontano dal caos cittadino. Qui gli amanti della fotografia potranno trovare il luogo adatto per uno scatto incantevole sulla città e sulle montagne circostanti.

Infine, per gli amanti della storia, il parco Paul Mistral rappresenta il luogo ideale. Si tratta di un ampio spazio verde che ospita la Torre Perret, ovvero una torre in cemento armato che venne costruita nel lontano 1925, quando a Grenoble si tenne l’Esposizione Internazionale dell’energia idroelettrica e del turismo, e che oggi rappresenta del patrimonio architettonico della città.

Veduta aerea della città francese di Grenoble, con montagne francesi sullo sfondo

Fonte: iStock

Veduta aerea della città di Grenoble, in Francia

Cosa fare a Grenoble e dintorni?

Grazie alla sua posizione decisamente privilegiata, incastonata fra le montagne, la città di Grenoble rappresenta il punto di partenza per chi ama fare sport ed attività all’aria aperta. Soprattutto durante l’inverno, da qui gli appassionati di sci possono raggiungere facilmente le località sciistiche più famose delle Alpi, come la famosa località Les Deux Alpes o Alpe d’Huez, entrambe non molto lontane da Grenoble, con piste per sciatori di tutti i livelli.

In estate, invece, la città si trasforma in un paradiso per gli amanti di trekking ed hiking. I sentieri che attraversano il parco naturale della Chartreuse, ad esempio, sono cammini molto apprezzati per la loro bellezza paesaggistica. Qui, infatti, è possibili scegliere fra diversi percorsi immersi nella natura, dalle passeggiate più tranquille a quelle più impegnative. Inoltre, Grenoble è attraversata da una fitta rete di piste ciclabili, ben sviluppata, che permette di esplorare la città in modo sostenibile e salutare.

Grenoble è una città che sa sorprendere, ricca di storia, che sa ammaliare i suoi visitatori grazie alle sua attrazioni ed al paesaggio suggestivo che la circonda. Una meta forse lontana dal turismo di massa, ma che rappresenta sicuramente una destinazione da non perdere.

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Le cattedrali di Francia seguono il disegno del cielo. Ciascuna corrisponde a una stella

Un mistero meraviglioso si cela in Francia, uno di quelli che affondano le sue radici nella fede e nelle stelle: si tratta di un percorso sacro che riflette in terra la volta del cielo. Sono le cattedrali gotiche dedicate a Maria e – se si osserva dall’alto la loro posizione – si ricostruisce una mappa straordinaria e affascinante che rappresenta la costellazione della Vergine.

Una corrispondenza tra cielo e terra, tra astronomia e religione, che si rispecchia in alcuni degli edifici sacri in stile gotico più belli di tutta la Francia. Mete che si possono raggiungere per un viaggio, non solo per scoprire l’incredibile bellezza di questi luoghi, ma anche per assaporare l’ingegno e la tecnica che sta dietro alla realizzazione di queste chiese.

La loro costruzione risale nel periodo che va tra il XII e il XIII secolo e sono dedicate a Notre – Dame: nell’elenco ve ne sono diverse e si tratta di Reims, Chartres, Amiens, Bayeux, Evreux, Etampes, Laon, Rouen e L’Epine, qui sorgono meravigliose cattedrali e si trovano tutte nell’area della Francia settentrionale. Un viaggio alla scoperta di questi gioielli che si stagliano verso il cielo con le loro forme armoniose, particolari, con le loro decorazioni e la loro eterna bellezza.

La cattedrale di Reims

Iniziamo un viaggio immaginario in Francia, lungo questo percorso che dal cielo si riflette sul territorio, partendo dalla cattedrale di Reims, nella Marna, che nella costellazione della Vergine corrisponde a La Spiga. Inserita all’interno dei Patrimoni dell’Umanità Unesco, è un luogo molto importante anche perché per quasi mille anni è qui che sono stati incoronati tutti – eccetto uno – i re di Francia. Eretta dove vi erano altre chiese, la prima risale al IV secolo d.C., ma nel tempo è stata sottoposta ad alcuni interventi di restauro: il via ai lavori di quella attuale risale al 1211.

La cattedrale di Reims è bellissima è dotata di tre portali arricchiti di statue di dimensioni diverse, ha un portale centrale che è dedicato alla Vergine Maria. Al suo interno vi sono suggestivi arazzi e dipinti pregiatissimi.

La Cattedrale di Reims in Francia

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La bellezza della cattedrale di Reims

La cattedrale di Rouen

Ci spostiamo nella scia della costellazione, dove incontriamo alcune stelle dal luccichio più debole ma non per questo meno affascinanti. Qui troviamo la cattedrale di Rouen, in Normandia: grande e bellissima, è arricchita da alcune torri imponenti, basti pensare che la Tour Lanterne ha la guglia che si è piazzata al terzo posto di quelle più alte in Europa. Anche questa cattedrale è stata eretta al posto di precedenti edifici religiosi e la sua realizzazione ha preso il via nel 1145. Si tratta di un favoloso esempio di diversi stili di gotico, al suo interno vi è anche una Cappella della Vergine. Merita assolutamente una visita e poi anche un approfondimento nella bellissima serie di dipinti (più di trenta) realizzati da Claude Monet.

In Francia la cattedrale gotica di Rouen

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La cattedrale di Rouen in Francia

La cattedrale di L’Epine

Siamo nel dipartimento della Marna e, sempre seguendo la scia della nostra ideale costellazione della Vergine, incontriamo a L’Epine una cattedrale in stile gotico fiammeggiante. La sua realizzazione ha preso il via tra il 1405 e il 1406 e si è conclusa nel 1527. Legata a questo edificio è la statua della Vergine con il Bambino Gesù, che si dice sia stata trovata da dei pastori in un rovo ardente. Fa parte della lista dei Patrimoni dell’Umanità Unesco.

La cattedrale di Chartres

A nord ovest, nel dipartimento dell’Eure-et-Loir, vi è Chartres con la sua meravigliosa cattedrale che corrisponde alla stella Galla. Si tratta di un edificio religioso che è stato innalzato su quello precedente, che è stato distrutto da un incendio nel 1194. È stata sede di un’importante e storica eccezione, infatti qui – e non a Reims come era solito accadere – è stato consacrato un re: Enrico IV. Un altro aspetto peculiare deriva dal fatto che ha un’enorme superficie di vetrate che ammonta a circa 2600 metri quadri.

Il fascino della cattedrale di Chartres

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Il fascino della cattedrale gotica di Chartres

La cattedrale di Amiens

Ci spostiamo ad Amiens, con la stella Zeta della costellazione della Vergine. Questa città si trova nel dipartimento della Somme, nell’Alta Francia, e ha il primato di essere la più grande delle cattedrali presenti nel Paese dal momento che si estende su oltre 7mila metri quadrati di superficie. Oltre a questo va segnalato che è stata inserita nei patrimoni dell’Umanità. Voluta dal vescovo Evrard de Fouilloy, i lavori sono iniziati nel 1220 e la chiesa è giunta sino a oggi custodendo il suo patrimonio di sculture.

Cattedrale di Bayeux

Arriviamo alla stella Epsilon e giungiamo anche al la cittadina di Bayeux, in Normandia, dove vi è una cattedrale che è stata eretta nel 1077 e al suo interno si trovano anche elementi romanici. Da segnalare la presenza di due capitelli istoriati normanni e di affreschi che sono databili al XV secolo. Uno scrigno di bellezza.

La cattedrale gotica di Bayeux

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Bayeux, la sua cattedrale in stile gotico

Le cattedrali che compongono le ultime stelle: Evreux, Etampes e Laon

Le ultime tre cattedrali che vanno a comporre la costellazione della Vergine sono quelle di Evreux, Etampes e Laon.

Evreux si trova in Normandia e la costruzione della sua cattedrale è stata iniziata nel 1220, è un bell’esempio di diversi stili di architettura gotica che qui si mescolano alla perfezione. Etampes, nella regione dell’Ile-de-France, ha una chiesa parrocchiale realizzata tra il 1130 e il 1160 e se, da una parte, è un bell’esempio di gotico, presenta anche aspetti tardo romani. Infine, Laon, nella regione dell’Alta Francia, ha una cattedrale realizzata tra il 1150 e il 1180 che si trova nel centro cittadino e su un rilievo. Una delle peculiarità è data dalle sue vetrate trasparenti.

La Cattedrale di Laon

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La Cattedrale di Laon in Francia

Perché la costellazione

Ma perché è stata riprodotta la costellazione della Vergine? Questa sorta di proiezione sul territorio, che va a sancire un simbolico legame tra cielo e terra, grazie a edifici meravigliosi, è davvero affascinante e potrebbe avere una spiegazione.

Il collegamento, naturalmente, è di tipo religioso: infatti il legame tra dove sono stati posizionate le cattedrali e gli astri è dovuto al fatto che si ritiene l’Universo sia un’opera di Dio. E così, questo viaggio lungo un’ipotetica linea che collega le cattedrali le une alle altre, ci ha permesso di tracciare la costellazione della Vergine, attraverso alcuni edifici maestosi e bellissimi.

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Dove trovare le migliori spiagge selvagge della Costa Azzurra

Per ritrovare un po’ di tranquillità e relax non è necessario andare lontano e neanche in luoghi poco conosciuti. A volte, anche quelli più famosi riservano delle sorprese, come il sud della Francia. L’abbondanza di spiagge in questa regione dimostra come sia ancora possibile trovare degli angoli nascosti e, se da una parte la Costa Azzurra è famosa soprattutto per il suo sfarzo, l’intera zona custodisce anche meravigliose spiagge selvagge ancora tutte da scoprire.

Questa la nostra selezione dedicata alle migliori spiagge selvagge della Costa Azzurra.

Spiaggia Jean Blanc, Le Lavandou

Scoprire luoghi nuovi, di questi tempi, è quasi impossibile. Ciò non significa che non sia possibile stendersi al sole in spiagge dall’animo selvaggio come quella di Jean Blanc a Le Lavandou. L’odore dei pini e l’alternanza di rocce e sabbia bianca rappresentano lo scenario perfetto in cui rilassarsi senza che la vista venga oscurata da sdraio e ombrelloni. A completare il tutto, il mare color smeraldo. Per accedere alla spiaggia dovrete scendere degli scalini e, se avete voglia di allungare la camminata, potete percorrere il sentiero litoraneo tra Le Lavandou e Cavalière per arrivare a un’altra perla nascosta: la caletta selvaggia dell’Elefante, frequentata soprattutto da nudisti.

Spiaggia del Pellegrin, Bormes-les-Mimosas

Pur sapendo che ogni angolo della Costa Azzurra è un vero e proprio paradiso, per provare a evitare la folla potete immergervi nei colori della spiaggia di Pellegrin. Con alle spalle una rigogliosa pineta, questa spiaggia di sabbia fine è custodita all’interno di una riserva naturale (l’accesso con l’auto è a pagamento) e, oltre a offrire un’opportunità unica per rilassarsi, permette di scoprire una zona della riviera dove il vino e il cibo di qualità sono i veri protagonisti. Dopo una giornata di mare, infatti, potete visitare le aziende vinicole dei dintorni per assaporare alcuni dei migliori vini di tutta la Provenza.

Cala de L’Escalet, Ramatuelle

Se è alta stagione non sperate nella solitudine, ma durante gli altri periodi dell’anno questa è la cala perfetta dove stendere l’asciugamano in un contesto selvaggio con servizi nelle vicinanze. Stiamo parlando della cala de L’Escalet, al riparo da rocce di granito e di scisto che la proteggono da sguardi veloci, non lontana da Saint-Tropez. Questo è anche il luogo ideale per chi ama scoprire i fondali marini quindi, se prevedete di farci un salto, non dimenticate tutto il necessario per fare snorkeling.

Cala de L'Escalet Costa Azzurra

Fonte: 123RF

Cala de L’Escalet in Costa Azzurra

Spiagge nel Massiccio dell’Esterel

Roccia rossa che si tuffa nel blu del mare: un paesaggio scenografico quello offerto dalle spiagge del Massiccio dell’Esterel. Qui troverete tutta una serie di piccole insenature e anse chiamate calanques che si susseguono lungo i 40 chilometri della Corniche d’Or e offrono alcune delle ultime spiagge selvagge della Costa Azzurra. Le più belle sono sicuramente le calanques Maupas, accessibile attraverso una scalinata nascosta dalla vegetazione, la calanque Aurelle, contraddistinta da un’atmosfera intima e tranquilla, e la calanque di Maubois, riparata dal vento e ideale per gli appassionati di snorkeling.

Spiaggia di Pierres-Hautes, Isola di Santa Margherita

In questa piccola isola situata al largo di Cannes c’è una spiaggia dove è consentita la pratica del naturismo: quella di Pierres-Hautes. La zona si contraddistingue per un terreno roccioso ricoperto da una fitta vegetazione mediterranea e permette sia di rilassarsi concedendosi ore di relax che di andare in esplorazione percorrendo i diversi sentieri che conducono nell’entroterra. Inoltre c’è una curiosità per i cinefili: su quest’isola sono state girate alcune scene del film ‘La maschera di ferro’ con Leonardo di Caprio.

Spiaggia Isola Margherita

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Spiaggia sull’Isola di Santa Margherita

Spiaggia di Buse, Roquebrune-Cap-Martin

Situata nella baia di Cabbé a Roquebrune-Cap-Martin, questa spiaggetta è composta soprattutto da ciottoli e rappresenta un luogo speciale e preservato. Lontana dalla strada e dal traffico, offre acque cristalline ed è raggiungibile unicamente a piedi scendendo delle scale che partono dalla stazione. Seppur il percorso sia di soli 5 minuti, consigliamo di percorrerlo in leggerezza senza portare con voi troppe cose.

Spiaggia Mala, Cap d’Ail

Una delle spiagge più belle e meno frequentate della Costa Azzurra è Plage Mala. Nonostante la sua vicinanza a Monaco, questa spiaggia rimane relativamente tranquilla anche durante l’alta stagione grazie al suo accesso non proprio semplicissimo: per raggiungerla dovrete percorrere un sentiero impegnativo in discesa partendo da Avenue Princesse Grace. Qui sono presenti anche due ristoranti abbastanza esclusivi quindi, se non volete spendere una fortuna, consigliamo di portarvi qualcosa da mangiare.

Spiaggia Notre Dame, Porquerolles

Bagnata da acque azzurre trasparenti e incorniciata da pinete, la spiaggia di Notre Dame, situata sull’isola di Porquerolles, è considerata un piccolo paradiso tutto da scoprire. La sua posizione isolata e la distanza dal porto principale la rendono meno visibile alla maggior parte delle persone che arrivano qui in traghetto. La spiaggia è un misto di ciottoli e sabbia e i bassi fondali la rendono perfetta soprattutto per le famiglie che viaggiano con bambini piccoli.

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Scontro Roma-Parigi: la Trinità dei Monti è della Francia

Ci sono monumenti che fanno parte dell’identità di Roma tanto da diventare iconici e attrazioni principali di chi fa visita alla città. Uno di questi è sicuramente la scalinata di Trinità dei Monti in Piazza di Spagna, oggi al centro di un’accesa contesa tra Francia e Italia. La scintilla è scoppiata in seguito a un recente rapporto della Corte dei Conti di Parigi che critica la gestione “approssimativa” delle cinque chiese francesi di Roma – fra cui appunto Trinità dei Monti che affaccia sulla scalinata – e denuncia decisioni “opache” e “derive”.

Dopo la notizia arriva anche il commento del Ministro del Turismo Daniela Santanchè che, in un misto di irritazione e ironia, scrive sul social X: “Ma cosa sarebbe la Francia senza l’Italia. Non possono fare a meno del nostro lusso, delle nostre opere, della nostra bellezza. Ma ora esagerano”. Di seguito vi spieghiamo cosa sta succedendo.

Il patrimonio immobiliare francese in Italia

Recentemente, la Corte dei Conti francese ha fatto la ricognizione del patrimonio immobiliare di proprietà dello Stato francese a Roma. Perché questi patrimoni si trovano su suolo italiano? Per rispondere a questa domanda bisogna tornare indietro all’accordo internazionale bilaterale preso tra la Francia e la Santa Sede, a sua volta collegato a una decisione presa da Papa Pio VI nel 1790, che incaricò il cardinale de Bernis, ambasciatore francese presso la Santa Sede, di raggruppare tutti gli edifici religiosi a Roma e porli sotto la sua tutela.

A Roma ci sono cinque chiese “francofone”: la chiesa di San Francesco a Ripa, la chiesa di Santa Maria dell’Anima, la chiesa di San Claudio dei Francesi a piazza San Lorenzo in Lucina, la chiesa di San Luigi dei Francesi a piazza Navona e, infine, la protagonista di questa disputa: la chiesa di Trinità dei Monti. La scalinata, in particolare, fu progettata dall’architetto francese Francesco de Sanctis e costruita tra il 1723 e il 1725. Finanziata dai Re di Francia, in particolare da re Luigi XV, doveva rappresentare il segno della devozione francese alla Chiesa e sancire il legame culturale i due paesi.

Le critiche alla gestione della scalinata

I risultati della ricognizione eseguita dalla Corte dei Conti, a quanto pare, non sono stati positivi. Il rapporto ha ampiamente criticato la gestione delle proprietà denunciando decisioni “opache” e dichiarando la proprietà alla Francia non solo delle chiese, ma anche della famosa scalinata che porta a Piazza di Spagna. Inoltre, nel rapporto viene criticato l’utilizzo dell’Istituto Sacro Cuore di Trinità, nel quale si sottolinea una funzione non prevista dall’accordo preso nel 1828: “Il dominio è oggi occupato da una scuola privata italiana con elevate spese di iscrizione, in violazione delle disposizioni espresse del suddetto accordo, e in contraddizione con le sue disposizioni riguardanti il carattere francese del dominio della Trinité-des-Monts”.

Le critiche al rapporto non hanno tardato ad arrivare. Il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli di Fdi, ha scritto sui canali social: “Viene da ridere. Bene, manderemo esperti al Louvre per fare la ricognizione aggiornata dei beni sottratti all’Italia nel corso della storia, soprattutto quella del XIX secolo o regalati da geni forse costretti a privarsi di rinomate opere d’arte che hanno reso il Louvre il museo più visitato al mondo”.

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Francia: a settembre tanti sconti per chi viaggia in treno

Settembre non segna per forza la fine delle gite estive, soprattutto per chi ama spostarsi in treno. Grazie alla campagna “Les Jours Traincroyables” promossa dalla SNCF, l’operatore ferroviario nazionale francese, c’è ancora l’opportunità di esplorare la Francia (e non solo) con offerte speciali su diversi servizi ferroviari.

Per tutto il mese, fino al 30 settembre, la campagna offre infatti “vendite lampo” che consentono di acquistare biglietti scontati per i treni Intercités, Ouigo, TER, e TGV INOUI. Le offerte riguardano sia tratte regionali che a lunga percorrenza e consentono, così, di organizzare viaggi economici verso le principali città francesi o destinazioni meno note, ideali per un ultimo assaggio d’estate.

Se state pensando di regalarvi una pausa dalla solita routine, vi conviene tenere d’occhio le date delle vendite lampo per approfittare delle migliori tariffe. Eccole.

I saldi dei treni francesi per il mese di settembre

Come detto, settembre è ricco di offerte imperdibili per viaggiare in treno con SNCF Voyageurs.

Dopo aver aperto i saldi il 4 e il 5 settembre con la vendita flash di Ouigo, durante la quale sono stati messi in vendita 200.000 biglietti per treni classici e ad alta velocità, con un costo massimo di 19 euro ciascuno, attenzione al 10 e al 13 settembre quando verranno venduti 30.000 biglietti della Nomad Train a non più di 12 euro per viaggi tra la Normandia e Parigi.

Inoltre, durante tutto il mese, biglietti economici (tra 3 e 13 euro) saranno disponibili anche nella regione orientale della Borgogna-Franca Contea e da o per Parigi.

Ma non finisce qui. I minori di 26 anni possono usufruire di biglietti da 4 a 15 euro per viaggiare in Bretagna mentre, in Nouvelle-Aquitaine, i minori di 28 anni possono viaggiare per soli 2 euro.

Ancora, per un viaggio nella regione Hauts-de-France verranno rilasciati, ogni giorno, 5.000 biglietti del treno a prezzi stracciati da 2 euro, e non ci sono limiti di età per approfittare di questa offerta che si rivela un’ottima opportunità per esplorare il nord della Francia con un budget ridotto.

Per chi preferisce la montagna, invece, la regione Auvergne-Rhône-Alpes offre uno sconto del 40% sui treni TER ogni sabato per i gruppi.

Insomma, settembre è proprio il momento perfetto per godere degli ultimi scorci di natura verde prima dell’arrivo dell’autunno.

Viaggi in treno economici alla scoperta dell’Europa

Le offerte sui treni per settembre non si limitano soltanto alla Francia: dal 18 al 29 settembre, ad esempio, potrete concedervi una mini vacanza o un weekend alla scoperta dell’Europa con biglietti a 39€ grazie ai servizi TGV INOUI e TGV Lyria. TGV INOUI collega oltre 200 destinazioni, comprese Germania, Italia e Spagna, mentre TGV Lyria effettua il servizio ferroviario tra la Francia e la Svizzera.

Inoltre, tra il 23 e il 27 settembre, saranno a disposizione biglietti da 19€ a 29€ sui treni TGV INOUI e Intercités, e non mancherà la possibilità di effettuare un upgrade alla prima classe per solo 1€ in più.

Infine, se viaggiate spesso, vale la pena considerare la Carte Liberté, che propone sconti fissi per tutto l’anno e che ora è disponibile con uno sconto fino a 80€. Un’ottima occasione per risparmiare sui viaggi in treno nel Vecchio Continente.

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MSC, crociere d’autunno sulle rotte più soleggiate del Mediterraneo

Con la stagione del ritorno a scuola ormai alle porte, le ore di luce che si accorciano e quel sentimento diffuso di nuovi inizi, la nostalgia per l’estate potrebbe cominciare a farsi sentire, ma non per tutti. C’è chi non vuole rinunciare ai caldi raggi del sole in destinazioni dove le temperature continuano a essere piacevoli anche a ottobre, novembre e dicembre. La compagnia MSC, con la sua vasta gamma di proposte, soddisfa i viaggiatori autunnali con tratte dedicate al Mediterraneo verso mete famose perché baciate dal sole anche nei periodi vicini al Natale.

Dalle coste della Grecia a quelle della Turchia, dalle immersioni culturali di Valencia al fascino del sud della Francia. MSC offre l’opportunità di scoprire queste e molte altre destinazioni in un periodo perfetto che è quello della bassa stagione: le temperature sono ancora piacevoli perché intorno ai 28 gradi e le strade sono meno affollate rispetto ai periodi di punta come luglio e agosto. Uno degli itinerari più attesi è sicuramente quello che potrete vivere sull’MSC Sinfonia, che include per la prima volta la Grecia. La crociera di sette notti prevede scali a Bari, Pireo/Atene, Corfù, Izmir e Istanbul, in Turchia.

Queste le destinazioni perfette da vivere insieme a MSC per sfuggire all’inverno ancora per un po’.

Izmir, Turchia

MSC Sinfonia farà tappa a Izmir, dove la Turchia si affaccia sul Mediterraneo offrendo un’esperienza unica in un misto di mare e storia. Anche durante l’autunno, la terza città turca per dimensioni offre temperature perfette per godersi la bellezza del litorale e per girovagare tra le sue strade, ricche di bazar e attrazioni storiche importanti. Tra questi citiamo il Museo Archeologico, il quale vanta un’eccellente collezione di reperti provenienti dalla provincia di İzmir e non solo, e l’Agorà, l’unico monumento di epoca pre-ottomana della zona giunto fino a noi. In passato conosciuta con il nome greco di Smirne, Izmir vi permetterà di raggiungere anche siti archeologici bellissimi come Efeso.

Valencia, Spagna

Sulle navi MSC Fantasia, MSC Lirica e MSC Seaside, invece, potrete raggiungere il calore della Spagna e di Valencia. Oltre che offrire fino a 3.000 ore di sole all’anno, ben 272 ore di sole nel mese di ottobre e una temperatura media di 25° a novembre e dicembre, Valencia propone tanti luoghi unici da scoprire: dalle bellezze barocche del Palacio del Marqués de Dos Aguas al Museo de Bellas Artes, che custodisce opere di artisti come El Greco, Goya e Velázquez.

Potrete assaggiare la famosa paella di Valencia e visitare il Museo Oceanografico, quest’ultimo parte di un meraviglioso complesso all’avanguardia noto come Ciutat de les Arts i les Ciències (ovvero la Città delle Arti e delle Scienze). Qui, in pieno autunno, potrete respirare appieno l’atmosfera tipica dell’estate non solo grazie ai 7 chilometri di costa, ma anche a uno stile di vita cittadino che unisce relax e divertimento.

Valencia

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Centro storico di Valencia

La Goletta, Tunisia

Con MSC Grandiosa e MSC Fantasia approderete a La Goletta, dove respirerete l’atmosfera tipica tunisina e scoprirete il suo carattere aperto e vivace. Partecipando a questa crociera, visiterete le principali attrazioni della città di Tunisi e del porto de La Goletta: dalla Medina, riconosciuta Patrimonio dall’UNESCO, con i suoi mausolei e i suoi palazzi, alla città satellite, rivestita di bianco e di ciottoli. Durante questo viaggio potrete unirvi a tour indimenticabili che vi porteranno alle Terme di Antonino, risalenti al 145 d.C., alle cisterne romane di La Malga, progettate per fornire acqua alla città di Cartagine migliaia di anni fa, o alla località balneare di Sidi Bou Said, di ispirazione andalusa, nota per il bianco brillante dei suoi edifici e il blu intenso di porte, finestre e balconi.

Le altre destinazioni coperte da MSC

MSC ha scelto le migliori destinazioni per garantirvi il sole anche durante l’autunno, come Atene: con una media di 265 ore di sole in ottobre e circa 220 ore di sole durante novembre e dicembre, la capitale della Grecia rappresenta la meta perfetta per fuggire dal freddo. In questo periodo potrete sfruttare le temperature miti per perdervi tra le antiche bellezze dell’Acropoli e provare le migliori specialità greche seduti tranquillamente nei tavolini esterni delle taverne. MSC Sinfonia offre itinerari di sette notti che fanno scalo al porto di Pireo ad Atene per tutto l’inverno, mentre MSC Splendida offre itinerari di nove notti da ottobre a novembre.

Anche Malta rappresenta uno dei luoghi più soleggiati d’Europa durante i mesi invernali e registra fino a 263 ore di sole in ottobre e oltre 209 ore di sole in novembre. Su MSC World Europa potrete conoscere da vicino questo piccolo paradiso dove natura e cultura si fondono in un connubio indissolubile. Malta è seguita da Marsiglia, in Francia, che invece vanta una media di 262 ore di sole in ottobre e può essere scoperta viaggiando anche sulle navi MSC Fantasia e MSC Lirica.

Acropoli Atene

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L’Acropoli di Atene al tramonto
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Borgogna da scoprire in 15 tappe

Quando si parla di Francia e vacanze, le prime mete a cui si pensa sono, nella maggior parte dei casi, le più famose: Parigi, Nizza, Cannes, Marsiglia o Lione. C’è una regione, invece, che merita assolutamente una visita in questo fantastico Paese: la Borgogna.

Si tratta di un territorio raggiungibile facilmente ed in poche ore di auto dalle principali città del nord Italia, che si parta da Milano, Torino o Genova. Una regione che può considerarsi una valida alternativa alle destinazioni più affollate dai turisti, soprattutto nei periodi di alta stagione, e che può quindi trasformarsi in una piacevole sorpresa per tutti i suoi visitatori.

La Borgogna è in una posizione che si potrebbe definire quasi “strategica” per tutti coloro che sono diretti verso le zone a Nord ed Ovest della Francia, verso Parigi o la Normandia, ad esempio. È proprio per questo un’ottima occasione per regalarsi una pausa gastronomica ed enologica prima di arrivare a destinazione.

Ecco un itinerario di 15 tappe per scoprire la regione della Borgogna, per un viaggio affascinante tra città d’arte e villaggi medievali, passando per vigneti ed abbazia storiche.

Nevers: tra arte e spiritualità

La prima tappa nella Borgogna è Nevers, una cittadina che combina il fascino dell’arte con una profonda atmosfera spirituale. Questa città è famosa per gli amanti dell’automobilismo internazionale, grazie al circuito di Magny-Cours, oltre che essere un importante centro di turismo di tipo religioso.

Il cuore di Nevers è facilmente visitabile anche a piedi: per le vie è stato creato un percorso indicato da una linea blu, conosciuto come il “fil bleu”, che segnala ai visitatori la corretta via per la scoperta dei principali monumenti. Fra questi è possibile ammirare la Cattedrale gotica di St-Cyr e Ste-Julitte, il Museo Municipale, con una vasta e antica collezione di maioliche, la chiesa di Saint Etienne ed il Palazzo Ducale, che viene considerato anche come il primo castello della Loira. Inoltre, per i più golosi, a Nevers si devono assolutamente assaggiare le celebri caramelle Négus, tipiche della città.

Mâcon, i vigneti della regione

In viaggio verso nord si trova Mâcon, una città che si affaccia sul fiume Saône. Questa città, che conta più di trentamila abitanti, è il punto di partenza ideale per esplorare i famosi vigneti del Mâconnais, molto famosi a livello nazionale ed internazionale per la produzione di vini bianchi. Proprio in onore di questa antica ed importante tradizione vinicola, che negli anni Ottanta venne inaugurata la strada dei vini Mâconnais-Beaujolais, che interessa diversi comuni della regione, per un totale di 580 chilometri. Durante il tragitto è anche possibile visitare l’Hameau du Vin e Romanèche-Thorins, un museo dedicato alla cultura del vino francese, una destinazione ideale per gli amanti della storia vinicola del Paese.

Passeggiare per Mâcon è un’ottima soluzione per chi cerca una giornata di relax durante il viaggio. Passeggiando per Quai Lamartine, una delle vie principali, è possibile ammirare il panorama del fiume, mentre ci si appresta ad entrare nella città vecchia, caratterizzata da strette vie ed edifici storici, come l’antica Cattedrale di Saint Vincent.

Nei dintorni di Mâcon è possibile visitare la Roche de Solutré, in italiana ‘Roccia di Solutré, un luogo iconico della regione, da cui è possibile avere una vista spettacolare sul territorio circostante.

Louhans: la capitale della Bresse borgognona

A pochi chilometri dall’autostrada francese A39, che conduce attraverso questa fantastica regione della Borgogna, si trova la città di Louhans, una piccola cittadina francese di poche migliaia di abitanti, che è molto conosciuta per il marcato del pollame, che si tiene qui ogni lunedì mattina. La città è composta essenzialmente da una via principale unica, costellata da diversi portici.

Louhans è considerata la capitale della Bresse borgognona, una regione il cui paesaggio è caratterizzato di mulini ad acqua e di numerose aziende agricole in mattoni e a graticcio. La campagna della Bresse, con i paesaggi di bocage, ovvero un continuo alternarsi di boschi, siepi naturali e palude miste a terreni coltivati, ma anche numerosi corsi d’acqua, è un luogo particolarmente apprezzato dagli amanti della pesca d’acqua dolce.

Tournus, l’ingresso nella Francia del Sud

Tournus è una città che incanta subito i suoi visitatori, con i suoi colori pastello ed i tetti di tegole romaniche. Uno dei principali monumenti della città è la chiesa abbaziale di Saint Philibert, uno dei capolavori di epoca romanica in Borgogna, oltre che le sue piccole viuzze che compongono il centro storico, conosciute anche come “quais”. Inoltre, consigliata è anche l’escursione al villaggio medievale di Brancion, distante solo 12 chilometri da Tournus.

Chalon-sur-Saône: tappa obbligatoria per gli appassionati di fotografia

Chalon-sur-Saône è una di quelle tappe obbligatorie, che devono essere assolutamente incluse in un itinerario alla scoperta della regione della Borgogna. Questa città, infatti, è conosciuta come la città natale dell’inventore Nicéphore-Niépce, l’inventore della fotografia, ed ospita un museo dedicato proprio alla storia della fotografia ed a lui intitolato.

Oltre a questo è possibile anche vedere la città da una prospettiva decisamente diversa, approfittando della possibilità di partecipare ad una mini crociera sulla Saône.

Piazza della città di Chalon-sur-Saône, con case a graticcio tradizionali e Cattedrale in stile gotico

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Cattedrale di Saint-Vincent a Chalon-sur-Saône

Beaune, per gli amanti del vino

Beaune è una tappa obbligata per tutti coloro che amano il vino e la cultura francese. Questa città viene conosciuta anche come la capitale dei vini della Borgogna, riconosciuta a livello internazionale come una delle regioni vinicole migliori di tutta Europa e del mondo. È possibile anche percorrere la Via delle Vigne, un itinerario ciclabile che collega la città di Beaune a Santenay, passando per villaggi vinicoli rinomati come Pommard, Volnay, Meursault e Puligny-Montrachet.

In città, inoltre, sono presenti diversi edifici tipici e caratterizzati da un’architettura in stile fiammingo, con caratteristici tetti di tegole verniciate. Fra questi si può ammirare l’Hôtel-Dieu, che un tempo era un ospedale per i poveri e che oggi ospita un museo e l’annuale asta dei vini, un evento di rilevanza internazionale.

Nel cuore dei grandi Crus, alla scoperta di Nuits-Saint-Georges

Nuits-Saint-Georges è un altro gioiello francese presente sulla strada dei Grand Crus, la più famosa strada della Borgogna, che attraversa alcuni dei vigneti più importanti e pregiati a livello internazionale, tra colline e antichi villaggi.

In questa città è possibile visitare il Cassissium, un antico museo dedicato al cassis, ovvero un ribes nero utilizzato principalmente per la produzione del famoso liquore Crème de Cassis, e l’Imaginarium, un centro dedicato alla scoperta di un altro vino tipico come il Crémant du Bourgogne, il vino più vicino allo Champagne.

La capitale Digione

Digione è la capitale amministrativa ed economica della Borgogna, una città in grado di sorprendere per la sua autentica bellezza e la sua grande vivacità. Visitare questa città vuol dire immergersi nelle storia del Paese, attraverso le strade antiche ed acciottolate del suo centro storico, dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. A terra è segnato un percorso per i turisti, conosciuto come il “percorso della civetta”, e che guida i camminatori attraverso i principali monumenti cittadini, come il Palazzo dei Duchi di Borgogna, ma anche la chiesa di Notre-Dame e la torre di Filippo il Buono.

La città di Digione è anche famosa per la sua senape e per le vie cittadine è possibile visitare numerose boutique artigianali: un obbligo per gli appassionati di gastronomia.

Saulieu, destinazione gastronomica d’eccellenza

Il viaggio in Borgogna prosegue tra gusti e sapori antichi e tradizionali. Nel cuore del Morvan è possibile visitare Saulieu, una tappa gourmet che si trova nei pressi del parco naturale del Morvan. È il punto di partenza per diverse escursioni nella natura, ma anche per un viaggio alla scoperta dei gusti tipici borgognani.

Avallon e Vézelay

Una volta ripartiti, verso ovest, si incontrano due fra i borghi medievali più belli di tutta la Francia. Il primo è Avallon, una cittadina medievale che conserva ancora il suo fascino antico, con numerose stradine acciottolate che conducono a diversi monumenti importanti per il borgo, come la Basilica di Saint Lazare e la torre dell’Orologio. Il secondo borgo, invece, a pochi chilometri di distanza, è Vézelay, riconosciuto anche come sito UNESCO a livello internazionale. Qui si trova la Basilica di Sainte-Madeleine, che domina la città e che rappresenta una delle principali mete di pellegrinaggio sul cammino di Santiago de Compostela.

Vista del borgo di Vézelay, con vigneto in primo piano e borgo sulla collina sullo sfondo

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Borgo di Vézelay, patrimonio UNESCO

La città d’arte di Auxerre

Auxerre è una delle città d’arte più affascinanti della Borgogna e della Francia, con un centro storico per lo più caratterizzato da edifici di straordinaria bellezza e di epoca medievale e rinascimentale. La cattedrale, con le sue vetrata, è uno degli esempi più importanti e meglio conservati dell’arte gotica in terra francese.

È presente in città anche una bellissima passerella pedonale sul fiume Yonne, dalla quale è possibile ammirare il panorama urbano di Auxerre, le sue torri medievali ed i tetti di ardesia.

Il borgo di Joigny, tra storia e tradizioni

Su una collina sul fiume Yonne, si trova il borgo di Joigny, che incanta i suoi visitatori per il suo patrimonio architettonico e storico e per la sua atmosfera tranquilla. Il centro storico è composto principalmente da strade in salita, con case a graticcio decorate che colorano la città, alcune delle quali risalenti anche al quindicesimo secolo.

Sens, la porta nord della Borgogna

La città di Sens è la prima città che si incontra entrando nella regione della Borgogna da nord e rappresenta la combinazione perfetta tra storia e modernità in Francia. È anche un’antica città vescovile e famosa per la cattedrale di St. Etienne, riconosciuta come una delle prime cattedrali gotiche di tutto il Paese, che ha influenzato l’architettura religiosa di tutto il continente. A Sens sono presenti anche numerosi parchi e giardini fioriti, che creano un bellissimo e piacevole contrasto con l’architettura medievale della città.

La Charité-sur-Loire, una gemma lungo il Cammino di Santiago

Infine, ultima tappa di questo itinerario alla scoperta della Borgogna è La Charité-sur-Loire, cittadina che si trova sulle rive del fiume Loira e famosa, soprattutto, per la sua abbazia romanica, inserita nel Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, e che al suo interno ospita una delle più importanti collezioni di scultura medievale della Francia.

È presente un ponte di pietra in città, sulla Loira, dal quale godere di una vista mozzafiato su fiume e città, una delle tappe più importanti anche del Cammino di Santiago, conservando ancora oggi numerosi reperti ed edifici storici, tra cui antiche chiese e monasteri.

Vista dall'alto della città di La Charité-sur-Loire, con il fiume Loira in primo piano

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Vista dall’alto di La Charité-sur-Loire in Borgogna

La Borgogna è una regione francese che sa come sorprendere ed affascinare i suoi visitatori, grazie alle città d’arte, i suoi piccoli villaggi e borghi medievali, ma anche vigneti famosi in tutto il mondo. Un viaggio in Borgogna non è un semplice viaggio, ma una vera e propria esperienza alla scoperta di sapori, profumi e paesaggi, da vivere almeno una volta nella vita.