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La Shannon Blueway è il percorso più bello e incontaminato d’Irlanda

Se la chiamano Isola di Smeraldo, ci deve pur essere un buon motivo: l’Irlanda è la patria di verdi distese che si allungano a perdita d’occhio, interrotte solamente da bianche scogliere che si tuffano in un mare di mille sfumature diverse. La sua natura incontaminata è il panorama più bello del mondo, ed è proprio per viverla appieno che nascono le Blueways. Questi splendidi sentieri immersi nella vegetazione costeggiano laghi e fiumi, portandoci alla scoperta del polmone verde dell’Irlanda. E quello più suggestivo è probabilmente la Shannon Blueway.

Shannon Blueway, un viaggio mozzafiato

Tanti sono gli itinerari che ci potrebbero sorprendere con la loro bellezza, addentrandosi nel cuore dell’Irlanda più selvaggia. La Shannon Blueway è senza dubbio uno di questi: decine di chilometri seguendo il corso del fiume Shannon ci conducono in uno scenario magico e semplicemente meraviglioso, tra foreste fatate e piccoli villaggi colorati. Unico fil rouge, l’acqua: è questo l’elemento che caratterizza l’intero percorso, dallo spumeggiare dei fiumi alla placida serenità di deliziosi laghetti.

La cosa più affascinante? La possibilità di dedicarsi a tantissime attività outdoor, per unire il divertimento e l’adrenalina al fascino di paesaggi incantevoli. Ci sono esperienze per tutti, dai grandi ai piccini. Si può semplicemente godere della natura concedendosi una lunga camminata e poi un buon picnic sulle rive del fiume, oppure imbarcarsi in una pedalata mozzafiato tra i tanti sentieri ciclabili – alcuni adatti anche a chi è meno allenato.

E poi, ovviamente, tante esperienze in acqua: in canoa, si può pagaiare per chilometri lungo fiumi e canali, ammirando le bellezze naturali che scorrono lente a riva. Un’avventura, questa, disponibile per tutti grazie alle numerose guide che offrono assistenza e permettono di vivere emozioni incredibili.

Il percorso della Shannon Blueway

La Shannon Blueway ha molti punti d’accesso, quindi la si può percorrere anche solo in parte. Uno dei principali è il villaggio di Leitrim, graziosissimo agglomerato di casette a due passi dal fiume Shannon – e non solo. Proprio qui, infatti, il corso d’acqua si collega al fiume Erne attraverso un canale, chiamato il canale di Shannon Erne, che funge da punto di inizio di un’altra importante Blueway.

Ma torniamo all’itinerario principale, la Shannon Blueway: questa si dipana da Drumshanbo a Carrick on Shannon, tra tantissime bellezze. Si può pagaiare lungo il fiume, oppure passeggiare sulla splendida passerella galleggiante d’Irlanda, un tratto di appena 600 metri che si affaccia sull’Acres Lake. Da qui prende il via anche una bella pista ciclabile, che offre diversi percorsi (tra cui due anelli di pochi km, perfetti da affrontare anche con i più piccini).

Una volta giunti a Carrick on Shannon, l’itinerario si fa decisamente più suggestivo, essendo completamente in acqua. L’unica alternativa è dunque mettersi in canoa e iniziare a pagaiare, godendo la vista di panorami mozzafiato fino ad arrivare a Roosky, e poi ancora più a sud fino a Lanesborough, dove il fiume Shannon si getta nelle acque del Ree Lake.

D’altra parte, se questa avventura incredibile non basta a soddisfare la voglia di esplorare un angolo bellissimo d’Irlanda, nei dintorni ci sono tante altre sorprese in attesa di essere scoperte. Piccoli villaggi antichi, brughiere ricche di misteri e miniere che si perdono nelle viscere della terra, ma anche castelli imponenti e rustiche distillerie dove assaporare qualche prelibatezza locale: non resta che affrontare con entusiasmo questo viaggio da favola.

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Più alte del Niagara, queste cascate sono spettacolari

In Canada ci sono delle cascate meravigliose, altissime ed immerse in un paesaggio fiabesco. No, non si tratta delle famosissime Cascate del Niagara. Stiamo parlando delle Cascate di MontMorency.

Situate a pochi chilometri dal centro di Ville de Quebec, si stagliano per 85 metri di altezza, arrivando vicino al cielo. E sono una meraviglia.

Meno famose ma più alte di quelle di Niagara di circa 30 metri, offrono uno spettacolo che non ha eguali. Il rumore dell’acqua che fruscia con potenza verso il basso è l’unico suono che questo sprazzo di natura vi offrirà. Niente clacson, né città rumorose sullo sfondo.

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Un arcobaleno colora le Cascate MontMorency

Visitare le Cascate di MontMorency

Per vedere da vicino le stupende Cascate di MountMorency, in Canada, è necessario percorrere una passerella ed una teleferica. Quest’area si trova vicino alla città di Quebec City, quindi, alloggiando nei dintorni, si possono raggiungere anche con la bicicletta. Ovviamente, non mancano i collegamenti con i mezzi pubblici dalla città.

Inoltre, Ville de Québec è una deliziosa cittadina in cui alloggiare. Ricca di vicoli acciottolati con cafè e negozietti che sembrano usciti dritti da un libro di fiabe, incarna a pieno lo spirito del Canada francofono.

Il percorso delle cascate

Le limpide acque delle Cascate MontMorency nascono tra il sobborgo di Beauport e la municipalizzata Boischatel. In questo tratto di terra incontrano il fiume MontMorency che va a sfociare nel San Lorenzo. Un confluire di potenze della natura che genera uno spettacolo che vale più di tutto.

La particolarità di queste cascate è l’erosione del fiume San Lorenzo e la conformazione del terreno che creano uno sbalzo naturale di ben 85 metri. Dovete poi immaginare il fronte largo quasi 46 metri, solo così riuscirete ad avere un’idea della maestosità e della forza di questi getti d’acqua.

cascate montmorency

La maestosità di queste cascate, alte 85 metri

La passerella galleggiante

Per l’estate si prevede l’inaugurazione di una nuova attrazione che renderà le cascate ancora più attraenti. Infatti, verrà installata un passerella galleggiante di 180 metri. Costruita in acciaio e cemento, si aprirà alla base della cascata, rendendo l’esperienza nella natura ancora più coinvolgente.

Nonostante la passerella sia semi-sommersa, è progettata per resistere alla pressione del flusso e adattarsi al livello dell’acqua del bacino. Sono disponibili diverse modalità per accedere alla passerella, in modo da studiare al meglio la visita e il percorso. Di certo, si avrà un belvedere mozzafiato e qualche schizzo d’acqua a rendere più divertente l’avventura.

Quando programmare il viaggio?

Il momento dell’anno ideale per ammirare queste cascate sono i mesi estivi, quindi tra maggio e fine agosto. Anche se il clima della zona permette di esplorare serenamente città e natura anche nelle mezze stagioni.

Nelle belle giornate è possibile organizzare un delizioso pic nic con vista sulle cascate, immergendosi a pieno nella natura, magari gustando alcune pietanze locali. Il parco delle Cascate MontMorency è perfetto per passeggiate e momenti di relax all’aria aperta. Inoltre, si tratta di una location suggestiva anche per gli amanti del trekking e delle escursioni, ma anche della fotografia. 

State già controllando i voli per il Canada? Un viaggio tra le bellezze della natura è sempre una buona idea.

cascate montmorency canada

Il panorama mozzafiato delle cascate MontMorency

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La più bella gita da fare in giornata, a due passi da casa

Prendete un treno, poi un battello, e trascorrete la giornata all’aria aperta lungo un fiume prendendo il sole e ammirando il paesaggio. Non c’è nulla di più rilassante di una gita fuori porta, a due passi da casa.

È la nuova iniziativa turistica di Trenord per la bella stagione. Con un biglietto speciale che include il viaggio di andata e ritorno in treno da tutta la Lombardia si scende a Pizzighettone o a Ponte D’Adda e, da lì, si sale su un battello. Un’ora di navigazione, per ammirare la vegetazione e la fauna caratteristiche del paesaggio fluviale dell’Adda, a partire dalla cicogna bianca fino al falco della palude, facendo un giro ad anello attraverso il Parco Adda Sud.

Navigare sull’Adda

Si parte dal pontile di Pizzighettone, in località Gera, e si attraversa il Parco Adda Sud lungo una porzione di fiume ricca di flora e di fauna rigogliosa. Questa, infatti, è un’area protetta estremamente ricca di biodiversità e di specie locali che è possibile osservare grazie ad alcuni punti di birdwatching installati in vari punti del parco (nei pressi di Pizzighettone c’è per esempio il boschetto degli Ontani e la zona umida del laghetto “Oasi”). Oltre alla cicogna bianca e al falco di palude, molte altre specie frequentano la zona durante la migrazione. Non scordate di portare un binocolo per avvistarle.

Navigando lungo il fiume si scorgono anche delle antiche costruzioni. Sono i monasteri che erano sorti nel Medioevo, ma anche le cascine dei contadini tipiche della zona del lodigiano, cremasco e cremonese. Queste strutture agricole erano spesso affiancate da piccoli edifici per il culto e se ne trovano parecchi ancora in discrete condizioni.
Inoltre, sono tuttora esistenti alcuni castelli.

Come prenotare

L’offerta treno+battello costa 18 euro ed è acquistabile solo online. Vale il sabato pomeriggio e nei giorni festivi. Si può prendere qualunque treno diretto verso Mantova (linea Milano-Codogno-Cremona-Mantova) viaggiando in 2^ classe, l’importante è arrivare a destinazione in tempo per prendere il battello che parte il sabato alle 17 mentre la domenica e nei giorni festivi alle 11.30, 14.30, 15.45 e 17.

Si consiglia di prenotare anche il posto sul battello contattando, con almeno 24 ore di anticipo, il Consorzio Navigare l’Adda al numero 348 8661685 o via mail scrivendo a info@navigareladda.it. A bordo del treno e del battello è obbligatorio indossare la mascherina.

“Navigare sull’Adda” è una delle tante iniziative nel programma di promozione turistica “Gite in treno” ideato da Trenord per favorire un turismo di prossimità e sostenibile alla scoperta delle bellezze della Lombardia.

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Il Parco Adda Sud in Lombardia

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Nasce il Passa-Porto per il Tevere: cos’è

Il fiume Tevere come il Cammino di Santiago o la Via Francigena: al via l’iniziativa per favorire tutto l’anno un turismo di prossimità dalle sorgenti al mare.

Il progetto nasce dall’esperienza pluridecennale della Discesa Internazionale del Tevere, percorso guidato che ogni anno vede gli appassionati percorrere la Valle a piedi, in bici, canoa o SUP, e mira ad avvicinare le persone al fiume e a sostenere al contempo le attività economiche presenti lungo il cammino.

Ed ecco allora il Passa-porto Tevere, ispirato a quello dei pellegrini, una sorta di diario di viaggio e ricordo indelebile dell’esperienza vissuta.

Di cosa si tratta

Chi deciderà di percorrere l’itinerario del Tevere a piedi, in bicicletta oppure in canoa, avrà d’ora in poi la possibilità di scaricare gratuitamente il Passaporto tascabile dal sito Reginaciclarum e portarlo con sé come compagno di viaggio ideale per scendere il fiume.

A ogni tappa, il documento verrà timbrato come credenziale dai gestori delle attività sul territorio che coglieranno l’occasione per fornire, oltre ai propri servizi, anche preziose indicazioni sulle meraviglie locali da visitare: lungo il corso del fiume, infatti, spiccano siti archeologici dalla storia millenaria, siti natura 2000, cattedrali e chiese, aziende agricole dai prodotti di eccellenza e aree protette per itinerari che rimangono impressi nel cuore e nella mente.

Per ogni tappa, sul passaporto sono indicati i riferimenti per pianificare al meglio le esperienze via terra e via acqua.

Sono già ventotto le attività che hanno aderito al progetto e altre se ne aggiungeranno: sono bar, affitta bici e canoe, club sportivi, Pro Loco e Bed and Breakfast.

Via terra o via acqua, un percorso di emozioni

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Veduta di Poggio Mirteto

È un percorso ricco di bellezze naturalistiche da vivere (che sia per un giorno, un weekend o un’intera vacanza) percorrendo a piedi o sulle due ruote le otto (o 16) tappe realizzate dai volontari de “I Gatti della Regina Ciclarum” oppure a pagaia lungo la valle del fiume.

Le otto tappe estratte dalla traccia totale estiva sono:

  • dalle Sorgenti Fumaiole a Città di Castello
  • da Città di Castello a Perugia Ponte San Giovanni
  • da Perugia Ponte San Giovanni a Todi
  • da Todi ad Alviano
  • da Alviano a Orte
  • Orte a Poggio Mirteto
  • da Poggio Mirteto a Roma
  • da Roma al mare con quattro sottotappe così suddivise: da G.R.A. Labaro a Ponte Milvio, da Ponte Milvio a Trastevere, da Trastevere a G.R.A. Mezzocammino, da Mezzocammino a Fiumicino.

Un ambizioso progetto sperimentale e gratuito

Grazie all’impegno volontario degli organizzatori e delle numerose attività locali, il progetto è completamente gratuito: l’iniziativa ha però un potenziale tale da poter generare, se sviluppata, occupazione tutto l’anno e un indotto economico non soltanto durante il periodo della tradizionale Discesa del Tevere.

La fase di sperimentazione è seguita da SIMTUR, l’Associazione Professionisti Mobilità e Turismo Sostenibile, e i risultati della prima stagione verranno illustrati a novembre 2022 durante il quarto Forum del Turismo Fluviale e delle acque interne del Meeting “All routes lead to Rome”.

Gli ideatori hanno sottolineato come la fase del 2022 sia sperimentale con la speranza che, un giorno, il percorso lungo il Tevere possa essere custodito dalle Amministrazioni o dal “Parco del Tevere” così da fornire una rete capillare di servizi per accogliere turisti da tutto il mondo e salvaguardare il ricco patrimonio culturale, storico, naturalistico e agronomico nato attorno al fiume.

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Viaggi slow e chic: le più belle crociere lungo i fiumi

Se amate le crociere, ma odiate la folla delle grandi navi che ospitano seimila passeggeri, che hanno sei piscine, 40 ristoranti, intrattenimenti rumorosi a tutte le ore e luci al neon che non si spengono mai, questo viaggio è fatto per voi.

Un viaggio che non è soltanto una bellissima e lussuosa vacanza rilassante a bordo di una nave raccolta ma incredibilmente confortevole, bensì che è anche un’esperienza culturale di un certo spessore.

Le crociere lungo i fiumi come il Danubio o il Reno, come quelle organizzate da Avalon Waterways, non sono solo puro entertainment, sono molto di più. I porti che toccano i loro itinerari sono quelli delle grandi Capitali europee, dove una sosta consente di passeggiare tra i centri storici più belli del Vecchio Continente, di visitare musei, di assistere a un’opera, per esempio.

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In crociera sul Danubio

A bordo di una crociera fluviale si possono anche fare esperienze insolite, attraversare le chiuse o superare i confini tra Nazioni senza nemmeno accorgersene.

A bordo della nave

Le navi non sono grandi ammiraglie ma dei “boat-ique hotel” galleggianti. Poche le cabine e quindi anche gli ospiti a bordo, ma molto belle e confortevoli. Gli ospiti cenano tutti insieme nel Ristorante Panorama, anche se si ha la possibilità di avere un pasto veloce e informale nel Bistro. In ogni caso, le bevande self-service sono disponibili 24 ore su 24.Le serate sono allietate da un intrattenimento a bordo, per chi lo volesse.

Durante la navigazione, è bello rilassarsi nella propria cabina, seduti sulla poltrona leggendo un libro, magari scelto nella biblioteca ben fornita della Club Lounge, e guardando il fiume scorrere, ammirando i paesaggi che si attraversano dolcemente. Altrimenti si può approfittare della sala fitness attrezzata e, tempo permettendo, dello spazioso Sky deck con lettini e idromassaggio dove prendere il sole.

Le cabine a bordo

Le Suite Panorama hanno ricevuto il premio perché regalano una vista impagabile, grazie a una grande finestra panoramica che va da parete a parete e da pavimento a soffitto che si apre per più di due metri: è come avere una camera pieds dans l’eau. Ci sono anche le Suite Deluxe che sono poco più piccole. Tutte hanno comunque il bagno en suite. Tra gli optional, l’ospite può scegliere il tipo di materasso oltre che di cuscino. Fare la colazione in camera quando ci si sveglia la mattina è davvero il top.

Crociere estive

Questo tipo di crociere fluviali tra le Capitali del Nord Europa sono perfette per l’estate. Ci sono addirittura partenze riservate ai clienti italiani come le crociere “Incantevole Danubio” che vanno da Norimberga fino alla romantica Budapest (4 e 24 luglio, 7 e 21 agosto) e le crociere “Romantico Reno” che partono da Basilea e che arrivano ad Amsterdam (3 e 17 luglio e il 14 agosto). Entrambe durano otto giorni e sette notti.

Durante ogni tappa dell’itinerario sono incluse escursioni e tour con guida in italiano con approfondimenti culturali e attività esperienziali. In alternativa alle escursioni organizzate, è possibile visitare i luoghi in autonomia a piedi o in bicicletta seguendo i consigli dell’Adventure Host, uno speciale concierge che si occupa anche del benessere degli ospiti organizzando passeggiate nella natura, lezioni di yoga o di pilates sul panoramico Ponte Sky a bordo della nave.

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Arrivare a Budapest lungo il Danubio

La crociera sul Danubio

Famosa in tutto il mondo, la navigazione sul “bel Danubio blu” attraversa Germania, Austria, Slovacchia e Ungheria, con tappe in alcune tra le più affascinanti città dell’Europa Centrale. Questa crociera prevede l’imbarco a Norimberga, in Germania, da scoprire con un tour guidato tra le principali attrazioni della cittadina, come la fontana dorata, la cattedrale gotica e il castello Kaiserburg. La navigazione prosegue verso Ratisbona per una visita del suo centro storico, dal 2006 patrimonio Unesco. L’itinerario raggiunge poi Passavia, da esplorare con un tour guidato a piedi, e successivamente Linz, in Austria, da scoprire in libertà in bici seguendo uno dei tanti sentieri naturali.

La navigazione continua verso Melk, deliziosa cittadina con la magnifica abbazia benedettina che ospita la straordinaria biblioteca con oltre 100mila antichi manoscritti. L’itinerario attraversa poi la suggestiva regione vinicola della Valle di Wachau prima di giungere a Vienna, la “Città della musica”, da esplorare con una visita guidata nel cuore dell’Impero asburgico. Si può optare per un’escursione guidata facoltativa al castello di Schönbrunn, la sontuosa ex residenza estiva della monarchia asburgica, trascorrere il tempo libero in bicicletta o passeggiando nella pedonale Kärntner Strasse, la via dello shopping nel centro di Vienna.

Ultima tappa è Budapest, la vibrante capitale dell’Ungheria, per un tour guidato della città. Tra le escursioni facoltative, oltre al palazzo di Schönbrunn a Vienna, sono disponibili: la visita guidata all’abbazia benedettina di Weltenburg, un day tour a Salisburgo e la passeggiata alla scoperta dell’architettura e dell’arte di Budapest.

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In crociera lungo il Reno

La crociera lungo il Reno

Questo è un emozionante viaggio lungo uno dei fiumi più leggendari d’Europa, il Reno, attraversando spettacolari città e luoghi in Svizzera, Francia, Germania e Paesi Bassi. La crociera ha inizio a Basilea navigando poi verso Breisach, ai piedi del monte Kaiserstuhl sul confine franco-tedesco, da dove parte un tour guidato di Colmar, la “Piccola Venezia” di Francia situata nel cuore della regione vinicola dell’Alsazia. L’itinerario prosegue raggiungendo Strasburgo, giusto in tempo per una visita del centro storico e del quartiere La Petite France con i suoi negozi pittoreschi, i deliziosi bistrot e il tranquillo lungofiume.

La navigazione continua verso Magonza, in Germania, con la visita al Museo Gutenberg dedicato all’invenzione della stampa. La nave attraversa poi la spettacolare Gola del Reno, dove antichi castelli sorgono su scogliere a picco sull’acqua, prima di raggiungere Coblenza, da esplorare con un tour guidato per ammirare le splendide piazze e le caratteristiche “Quattro Torri”. Tappa successiva è la città di Colonia, da scoprire con una piacevole passeggiata guidata tra le vie del centro o in bicicletta. L’itinerario si conclude ad Amsterdam, con una crociera lungo i famosi canali della città. Tante le escursioni facoltative, come la visita guidata alla linea Maginot, un tour in bici nella campagna olandese e la visita alla bellissima città di Heidelberg.

Crociere in offerta

Chi prima arriva meglio alloggia, nel vero senso del termine. Queste splendide crociere, infatti, sono in offerta per un breve periodo durante il quale si può approfittare della tariffa “Panorama d’estate” che parte da 2.990 euro per persona tutto incluso. Il prezzo comprende il soggiorno in una delle grandi e raffinate Suite Panorama, il trattamento di pensione completa, vini inclusi, l’intrattenimento a bordo e il Wi-Fi, le escursioni guidate in lingua italiana e tutte le mance e le tasse portuali. È escluso solo il volo.

Panorama Suite

La pluripremiata Panorama Suite

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Scoprire una terra da favola tra i due grandi fiumi italiani

C’è una zona spettacolare del nostro Paese dove un patrimonio diffuso si svela nelle tradizioni, nei sapori e nei paesaggi. Un connubio perfetto che si manifesta nei borghi antichi, ville, chiese, abbazie e tenute rurali ricche di fascino. Una terra da favola che si trova tra due grandi fiumi italiani e dove i silenzi sono squarciati dal piacevole canto degli uccelli.

Rovigo, dove la natura abbraccia la storia

Siamo a Rovigo, in Veneto, una città che si sviluppa tra il fiume Adige e il Po e dove la natura abbraccia la storia, l’arte e la cultura. Proprio da queste parti è ora possibile vivere un’esperienza di viaggio autentica alla scoperta di luoghi inediti. Tutto ciò è l’obiettivo di Rovigo Convention & Visitors Bureau che dal 2021 è anche l’organizzazione incaricata di realizzare il Piano Strategico del Marchio d’Area “Terre fra Adige e Po”, aggregazione pubblico-privata che riunisce 40 enti per una gestione più efficace della promozione turistica.

Tante le esperienze da vivere come quelle che riguardano l’aspetto storico-culturale che aleggia nel capoluogo e che si snoda dalle “Due Torri” medioevali attraverso Palazzo Roncale e Palazzo Roverella. Quest’ultimo è il luogo culto di mostre di alto profilo internazionale come la recente dedicata a Chagall e quella in corso (visitabile fino al 26 giugno) su Kandinskij e alla sua evoluzione verso l’astrattismo, con ben ottanta opere esposte, cimeli, documenti, fotografie e filmati d’epoca.

A Palazzo Roncale, invece, tutta da vedere è la suggestiva mostra sull’esploratore di casa, Giovanni Miani e sul suo “Mal d’Africa”. Viaggiatore tanto innamorato delle sorgenti del Nilo e delle genti indigene, quanto da meritarsi l’appellativo di “Leone bianco del Nilo”.

Palazzo Roncale rovigo

Dettagli del Palazzo Roncale

Rovigo, tra sport e musica

Sapevate che Rovigo è una della capitali del rugby? A questo proposito, sempre Palazzo Roncale, in autunno si tingerà dei colori del rosso e del blu per tributare l’epopea di una disciplina icona che nel Polesine è via via diventata una vera e propria “fede”.

È innegabile che l’intero Polesine si identifichi con la sua squadra di rugby. Una passione che mobilita la tifoseria sia al leggendario stadio Battaglini, sia in trasferta e che ha fatto crescere molte generazioni con il mito della palla ovale.

Ma non solo. Rovigo custodisce tra le sue strade anche il prestigiosissimo Conservatorio Musicale “Francesco Venezze”, importante punto di incontro di studenti provenienti da tutta Italia (e non solo) che, partendo dai corsi base, concludono il proprio percorso formativo scegliendo tra due Master post laurea specialistica in “Musica applicata alle immagini” e in “Pianoforte”.

Ogni anno, inoltre, il Conservatorio organizza diversi eventi culturali e partecipa a numerosi progetti. Da non perdere dal 6 all’8 maggio, la prima assoluta, rappresentata al Teatro Sociale, di Flatlandia spettacolo multimediale dove le scene live si alternano a immagini video e suoni riprodotti, nell’ambito del Venezze Musica Festival. A luglio sarà il momento del Venezze Jazz Festival, e l’inizio di settembre quello del Cello City Festival che da dodici anni richiama a Rovigo violoncellisti di fama mondiale come Sollima, Brunello e molti altri.

Polinesine vento

Paesaggi del Polinesine

Fratta Polesine, meraviglia della provincia di Rovigo

Immerso nel silenzio di una storia millenaria che si respira in ogni istante, Fratta Polesine è un borgo che si distingue per essere uno scrigno di reperti preziosi di quell’antichissima “Frattesina”, riemersa e oggi valorizzati all’interno del Museo Archeologico Nazionale di Fratta e ai suoi tanti luoghi simbolici che seguono il corso della storia dal 400 al 900.

Il tour non può che partire da Villa Badoer, progettata da Andrea Palladio e patrimonio UNESCO, vanto dell’architettura locale, con la sua mole imponente quasi a dominare dall’alto della sua posizione. Il paesaggio intorno è ricco di suggestioni e di emozioni.

Del resto, la bellezza del borgo e la grande attività di sviluppo dell’amministrazione locale hanno permesso a Fratta di diventare crocevia di eventi di grande importanza mediatica, dalla musica al teatro, dalla letteratura all’arte contemporanea. Per finire nel novero delle scelte della trasmissione Rai “Il borgo dei borghi”.

A disposizione anche nuovi strumenti digitali che permettono al visitatore attraverso App e quant’altro, maggiori facilità di accesso e di informazione. Un progetto partito con il posizionamento di QR code all’ingresso delle Ville Badoer e Molin-Avezzù, mentre nel giardino di Casa Museo Matteotti, altra grande attrattiva del posto che ha dato i natali a Giacomo Matteotti, sono stati installati dei “beacon”, nuove tecnologie grazie alle quali gli spazi si teatralizzano, offrendo in tempo reale descrizioni personalizzate.

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Villa Avezzù di Fratta Polinesine

Rovigo e dintorni, cosa fare durante la bella stagione

Un terra che si sviluppa tra due fiumi, davvero splendida e che è anche un pullulare di possibilità per i viaggiatori più intrepidi, soprattutto durante la bella stagione. Gli amanti dei Cammini non devono lasciarsi scappare la Romea Strata, la Romea Germanica e il Cammino di Sant’Antonio.

La prima, la Romea Strata, è un percorso di ben 82 tappe che si snodano lungo 7 regioni italiane per la bellezza di 1400 km. Un cammino affascinante che attraversa anche il Veneto e che porta per mano lungo questa zona, con tutto il suo bagaglio culturale e naturalistico.

La Romea Germanica, dal canto suo, nel tratto italiano che va dal Passo del Brennero a Roma è lunga ben 1019 chilometri. In questa zona del Veneto costeggia una miriade di canali tra l’Adige e il Po, per giungere poi in Emilia Romagna.

Il Cammino di Sant’Antonio, invece, in circa 24 Km tocca aree sacre estremamente significative dal punto di vista della devozione antoniana e della fede, ma anche dell’arte e della storia. L’itinerario si svolge per lo più su strade sterrate di campagna e argini toccando l’asfalto solo per qualche inevitabile attraversamento.

Possibili escursioni anche in barca e bicicletta, lungo il Canal Bianco, mentre chi preferisce stare solo su due ruote con “Cicloguida Adige-Po” può combinare il piacere della sella insieme alla visita di borghi, ville e musei che s’incontrano lungo il tragitto.

A disposizione anche diverse escursioni nel Delta del Po, mentre chi è alla ricerca di esperienze uniche e spettacolari, in alcune Valli da pesca private di particolare pregio ed estensione può scegliere speciali escursioni in barca, bici o a piedi.

Insomma, questa terra tra due fiumi italiani è davvero un susseguirsi di sorprese e anche una zona in grado di soddisfare le esigenze di qualsiasi viaggiatore.

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La campagna della provincia di Rovigo

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Queste incredibili cascate vantano una leggenda unica

Nel cuore di un Paese ricco di ghiacciai, natura incontaminata e profondi fiordi che prendono vita lungo la costa, scorrono delle cascate incredibilmente scenografiche e che celano una leggenda davvero unica nel suo genere.

Siamo in Norvegia, nel Nord Europa, e proprio qui dalle pareti di uno dei fiordi più spettacolari di tutto il Paese, il Geirangerfjord, scendono impetuosi dei flussi d’acqua che solo a guardarli fanno vivere incredibili emozioni.

Geirangerfjord, il fiordo norvegese più spettacolare

Il Geirangerfjord è davvero uno dei fiordi più sorprendenti della Norvegia, uno spettacolo di Madre Natura che si distingue per essere circondato da montagne innevate e splendide cascate. È situato a circa 100 chilometri dalla città di Ålesund e visitarlo vuol dire inebriarsi di uno spettacolo straordinario dove cascate alte fino a 250 metri, acque profonde e pareti a strapiombo su cui si affacciano fattorie abbandonate, catapultano in un’altra dimensione.

Ma non solo. Il fiordo, alle sue due estremità, vede anche sbucare i tetti dei villaggi caratteristici di Hellesylt e Geiranger, mentre le montagne intorno sono attraversate da una serie di sentieri escursionistici come l’imperdibile Strada Montana Trollstigen, che si snoda fra strette pareti di roccia e oltrepassa le cascate, e La Strada delle Aquile. Non è un caso che insieme al Nærøyfjorden, il Geirangerfjorden sia stato inserito dall’Unesco tra i siti patrimonio dell’Umanità.

Geirangerfjord norvegia

Tutta le bellezza del Geirangerfjord

Nonostante tutta la meraviglia di cui è impreziosito, il vero tocco magico di questo fiordo unico al mondo sono le sue cascate. Ce ne sono diverse come, per esempio, la Cascata del Pretendente che vanta una peculiare forma a bottiglia, e quella chiamata il Velo di Sposa che cade oltre un bordo roccioso dove la luce del sole la fa sembrare un velo sottile che ricopre i massi. Ma la più famosa e scenografica di questo questo paradiso terrestre è la Cascata delle Sette Sorelle, che precipita direttamente in mare da un’altezza straordinaria.

La Cascata delle Sette Sorelle, cosa sapere

Sette è il numero dell’arcobaleno, delle note musicali e di molte altre simbologie che in qualche modo caratterizzano anche questa cascata. Una cifra mistica ma che fa da subito capire che dietro a essa si nasconde qualcosa di veramente speciale.

Partiamo dal presupposto che quella delle Sette Sorelle è la 39ª cascata della Norvegia per altezza e che è formata dal fiume Knivsflåelvane che si getta dalla scogliera settentrionale del Geirangerfjord. Sette fragorosi flussi che si riducono a 4 durante i mesi estivi, il più alto dei quali compie un salto di circa 250 metri. Un luogo molto turistico, e spesso ammirato grazie a delle crociere che portano direttamente nel cuore della natura del Nord Europa.

Ciò non toglie che questa cascata -come lo stesso fiordo – mantenga il suo irresistibile fascino, anche grazie alla particolare leggenda a cui è legato il suo nome.

Cascata delle Sette Sorelle norvegia

Tutta la bellezza della Cascata delle Sette Sorelle

La leggenda della Cascata delle Sette Sorelle

Si narra che da queste parti vivessero sette bellissime sorelle, così simili l’una all’altra da aver stregato un solo uomo: un principe che si trovava a passare da quei fiordi e che si rifugiò in un podere dove vivevano proprio queste sette affascinanti ragazze, insieme al proprio padre.

Il principe, incapace di resistere a tanta bellezza, decise di sposarne una, la più affasciante. Tuttavia, ogni giorno al risveglio dopo una notte di bagordi non riusciva più a riconoscere la sua prescelta.

Passarono gli anni e le sorelle, disperate in quanto nubili e in costante attesa del principe, diventarono inconsolabili. Una condizione che le portò a piangere continuamente e a versare così tante lacrime da formare dei piccoli corsi d’acqua sempre più tumultuosi, a tal punto da arrivare fino a fondo valle sotto forma di cascate.

Per punizione, essendo la causa di tanto dolore, anche il principe si trasformò in una cascata – ossia quella del Pretendente di cui vi abbiamo parlato sopra – che si trova proprio di fronte alla Cascata delle Sette Sorelle. Ma la cosa più curiosa è che il flusso d’acqua generato dal nobile uomo ha una forma di bottiglia, come simbolo di tutto l’alcol che beveva in vita  per annebbiare la sua memoria.

La sua “ingordigia” fu quindi punita con la legge del contrappasso dantesco: rimanere “a bocca asciutta” a contemplare per sempre la bellezza delle sette sorelle, senza essere degnato di un loro sguardo.

cascata delle Sette sorelle leggende

La Cascata delle Sette sorelle in un giorno di sole

Cos’altro fare e vedere al Geirangerfjord

Oltre alla natura e alle cascate, da non perdere al Geirangerfjord sono i suoi due villaggi. Hellesylt si distingue per la sua aria fresca e pura, da respirare a pieni polmoni. Come si può immaginare, infatti, la natura prende il sopravvento su tutto, in un contesto davvero spettacolare.

Delizioso anche Geiranger che, nonostante sia particolarmente frequentato dai turisti, regala degli scorci mozzafiato. C’è però una brutta notizia: la cittadina, insieme a Hellesylt, è sotto il costante pericolo della Åkerneset, ossia la montagna situata alle sue spalle che sta lentamente franando nel fiordo anche a causa del cambiamento climatico. Ciò vuol dire che se la frana precipitasse in modo massiccio, causerebbe uno tsunami che potrebbe radere al suolo la marina della città.

Chi ama la natura non può perdersi la Strada dell’Aquila, ovvero gli ultimi spettacolari 7 km della Rv63 proveniente da Åndalsnes. Un tratto che scende tortuoso lungo il ripidissimo pendio in 11 tornanti, ognuno dei quali regala una vista sempre più bella sullo stretto e straordinario fiordo.

Tutto questo nasce dalla Strada Montana Trollstigen, un itinerario di ben 106 kilometri che attraversa il meglio della natura della Norvegia, regalando una vista vertiginosa su ripide montagne, cascate, fiordi profondi e fertili vallate. Con una pendenza del 9 per cento e 11 stretti tornanti, è circondata da alte montagne ed è un costante inebriarsi di un magnifico panorama sul villaggio di Geiranger, la favolosa Cascata delle Sette Sorelle, la fattoria alpina Knivsflå e il più famoso fiordo al mondo, il Geirangerfjorden, Patrimonio Mondiale dell’Unesco.

Insomma, questa zona della Norvegia con la sua maestosità, la sua natura e le sue cascate impressionanti è un posto che non ha eguali al mondo e dove la natura mette in  in bella mostra tutta la sua incontenibile forza. Un’area del nostro continente da visitare il prima possibile.

Hellesylt

Il pittoresco villaggio di Hellesylt

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Come in una fiaba: la grotta delle meraviglie tra la natura italiana

Il mondo che abitiamo non smette mai di stupirci perché è pieno di meraviglie che incantano e sorprendono. E per scoprire la grande bellezza che ha messo in scena Madre Natura, e che poi è stata preservata e valorizzata dall’uomo, non abbiamo bisogno per forza di recarci dall’altra parte del globo, perché alcune di queste sono legate in maniera indissolubile al nostro territorio. Come le Cascate del Varone e quella grotta delle meraviglie che sembra uscita da un libro di fiabe.

Ci troviamo a Tenno, nei pressi di Riva del Garda. È qui che è conservato alla stregua di un tesoro prezioso uno dei luoghi più straordinari, affascinanti e suggestivi di tutto il Trentino Alto Adige. Non è un caso che proprio qui ogni anno giungono migliaia di visitatori provenienti da tutto il mondo per ammirare e attraversare l’incantevole paesaggio che si apre davanti agli occhi.

Tappa imprescindibile di un viaggio in Trentino, nonché principale attrazioni naturale dell’Alto Garda, le cascate sono inserite all’interno del contesto paesaggistico del Parco Grotta Cascata Varone, un luogo intriso di fascino e magia dove è possibile ammirare tutta la grandiosità della natura. Pronti a partire?

Cascate del Varone

Cascate del Varone

Le Cascate del Varone

Situate a tre chilometri da Riva del Garda, queste cascate sono delle vere e proprie celebrità in tutta la regione da secoli. Già nel 1800, infatti, scrittori, poeti e uomini illustri amavano visitare questo microcosmo romantico e misterioso fatto di antri scuri e vorticosi zampilli d’acqua e giochi di luci e ombre.

Lo scrittore e saggista tedesco Thomas Mann ha descritto la grande bellezza di questo luogo, visitato durante una vacanza sul Lago di Garda, nel suo libro La montagna incantata durante. Una bellezza che ha incantato anche altri come Gabriele D’Annunzio, il principe Umberto II e Franz Kafka. Perché in effetti, guardando la cascate che irrompono in un paesaggio selvaggio e idilliaco, è impossibile non innamorarsi.

Con una maestosa altezza di 100 metri, le cascate sono originate dal torrente Magnone e alimentate dalle perdite sotterranee del lago di Tenno. Per osservare la discesa dell’acqua, in tutta la sua grandiosità, è possibile addentrarsi nella gola attraversando la passerella inaugurata il 20 giugno del 1874 Re di Sassonia, Giovanni, ed il Principe Nicola di Montenegro.

Cascate del Varone

Cascate del Varone

La grotta delle meraviglie

Quello che oggi è l’ingresso del Parco Grotta Cascata Varone è stato progettato dall’architetto Maroni, lo stesso che ha firmato il progetto del Vittoriale, la villa a Gardone di Gabriele D’Annunzio.

Diventata simbolo e orgoglio dei cittadini del territorio, la grotta delle meraviglie si apre agli occhi di chi guarda con un tripudio di elementi naturali e acquatici. Tra piccoli sentieri e ponticelli che attraversano zone di luce e di ombre, si arriva alla Grotta Inferiore dove si ammira l’ultima parte della cascata che conclude la sua grandiosa caduta.

Salendo i 115 scalini che collegano le diverse parti della grotta, è possibile arrivare alla parte superiore dove tutto ha inizio, dove la cascata fa il suo salto. Per arrivare fin lì occorre addentrarsi nelle viscere della montagna attraversando un tunnel lungo 15 metri che conduce nella zona più suggestiva di tutto il parco.

Tra la Grotta Inferiore e quella Superiore, però, un altro paesaggio idilliaco si apre davanti agli occhi dei visitatori, un Parco Botanico dove le piante mediterranee e gli arbusti di alta montagna convivono insieme a palme, jukke, cipressi e oleandri.

Visitare il Parco Grotta Cascata Varone, quindi, è una vera e propria esperienza straordinaria che permette di entrare in contatto con la natura autentica e vivere il perfetto equilibrio tra acqua, natura e architetture naturali.

Cascate del Varone

Cascate del Varone

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In Italia esiste un borgo attraversato da un fiume di latte che appare e scompare

Quel ramo del lago di Como che volge a mezzogiorno ha incanto il mondo intero e non solo per la minuziosa descrizione che appartiene ai versi di Alessandro Manzoni nei Promessi Sposi, ma anche per la magia che sprigiona questo specchio d’acqua nostrano da qualsiasi prospettiva lo si guardi.

Ed è proprio nel Lago di Como che, un piccolo fiume, si tuffa come fanno tanti altri. Eppure questo corso d’acqua porta con sé una serie di misteriose leggende e di suggestioni dovute sia alle sue origini che al suo particolare colore che ricorda proprio il bianco del latte.

Il suo nome è Fiumelatte, il corso d’acqua più breve d’Italia che attraversa e taglia in due l’omonimo borgo situato in provincia di Lecco, già annoverato tra i paesi d’Italia con i nomi più bizzarri. Un piccolo gioiello nascosto, alla stregua di un tesoro prezioso, nel comune di Varenna tutto da scoprire.

Vista sul borgo di Fiumelatte, Varenna

Vista sul borgo di Fiumelatte, Varenna

Fiumelatte, il piccolo borgo di Lecco

Il suo nome è Fiumelatte ed è un piccolissimo borgo bagnato dall’omonimo fiume dal quale prende il nome. Passeggiare tra questo micro agglomerato di case, un tempo abitazioni di pescatori oggi diventate per lo più dimore di turisti e villeggianti, è una vera e propria esperienza surreale.

Questa frazione di Varenna, che si specchia delle limpide acque del lago di Como, si aggrappa ai piedi del monte Fopp ed è conosciuta soprattutto per il fiume che lo attraversa tagliandolo letteralmente in due.

Ed è proprio qui, da quel ponticello che si affaccia proprio su quell’acqua rigorosa e bianca, che comincia la magia, quella conservata tra le leggende e i misteri del fiume bianco come il latte.

Fiumelatte, Varenna

Fiumelatte, Varenna

Il fiume dal colore del latte e le sue leggende

Incastrato tra le vecchie abitazioni che formano il piccolo borgo, si trova quello che l’amministrazione locale ha definito il fiume più breve d’Italia, come recita anche il cartello situato sul ponte che lo attraversa e che funziona da belvedere.

Sul fatto che sia il più breve d’Italia, in molti hanno dei dubbi, ma che il suo corso sia decisamente fugace lo confermano i suoi soli 250 metri di sviluppo. Fiumelatte, che prende il suo nome proprio dalla caratteristica colorazione che assume l’acqua, nasce da una grotta situata sulla cima del paese e nascosta dalla fitta vegetazione e si tuffa, come d’incanto, nello splendido Lago di Como.

Ma non è solo la brevità del suo corso a renderlo particolarmente interessante, e neanche quel colore biancastro dato dalla schiuma dell’acqua in superficie, ma il fatto che questo fiume compare e scompare più volte durante l’anno.

Fiumelatte, infatti, inizia a scorrere con l’arrivo della primavera, e più precisamente il 25 marzo, per poi smettere di farlo il 7 ottobre. Il motivo? Ancora non è stato svelato così come nonostante le numerose spedizioni negli anni, nessuno sia riuscito a individuare la sorgente e quindi a spiegare il fenomeno intermittenza. L’ipotesi più accreditata è che il fiume provenga da una sorgente carsica naturale del Moncodeno, ma di fatto nessuno lo ha mai confermato.

Così ecco che con gli anni nuove storie e fantasiose leggende hanno provato a spiegare tutto il fascino e la suggestione che per natura appartengono a questo corso d’acqua. Nel paese si narra che un tempo qui viveva una fanciulla molto bella che aveva tre pretendenti, se uno di loro fosse riuscito a svelargli la sorgente di Fiumelatte sarebbe diventato suo marito.

I tre giovani innamorati, quindi, decisero di avventurarsi nella grotta del fiume per scoprire le sue origini e in quella rimasero per settimane. Una volta tornati, con un aspetto invecchiato e trasandato, cominciarono a raccontare quel che avevano visto nell’antro.

Uno disse di aver conosciuto una sirena, di aver visto un luogo che sembrava un paradiso, ma che d’improvviso si trasformò in un antro senza via d’uscita. Il secondo ammise di essersi ritrovato in un luogo luminoso e scintillante popolato da bellissime donne, ma anche quello di trasformò in un cunicolo abitato da spaventose creature notturne. Del terzo pretendente, invece, si dice che egli fu così sconvolto da ciò che vide che una volta tornato nel villaggio non volle mai più parlare della grotta.

La grotta di Fiumelatte

La grotta di Fiumelatte

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Scoprire le Marche a piedi: le escursioni più belle

Mare e montagna, svago e buona tavola: le Marche uniscono nel loro territorio innumerevoli occasioni per vivere una vacanza per tutti i gusti e le esigenze.

Gli amanti del trekking e della vita all’aria aperta hanno davvero l’imbarazzo della scelta: tra parchi regionali, incredibili formazioni rocciose e fragorose cascate, ecco alcune delle escursioni più belle per andare alla scoperta delle meraviglie della regione a piedi e zaino in spalla.

Il Parco Nazionale dei Monti Sibillini

Autentico spettacolo, il Parco Nazionale dei Monti Sibillini comprende il massiccio montuoso più elevato dell’Appennino umbro-marchigiano, oltre 70000 ettari di natura, antichi borghi, il Lago di Fiastra ed echi di leggende che affascinano ancora oggi.

Per vivere appieno la sua magia, tra i numerosi percorsi da provare, spicca quello del Sentiero dei Mulini, passeggiata adatta a tutti di quattro chilometri con partenza da Balzo di Montegallo e arrivo a Interprete e Colle passando per Castro, immersi in un paesaggio di vero incanto.

Oppure, nel comune di Sarnano, altra meta suggestiva è l’Eremo di Soffiano, risalente al XII secolo, ricavato all’interno di una nicchia di roccia. Dal Convento di San Liberato, dopo 500 metri, ecco la strada sterrata che si immette nel cuore della natura.

Le Lame Rosse

Il Gran Canyon delle Marche, in provincia di Macerata, dona un’emozione difficile da descrivere: da una sponda del Lago di Fiastra, ecco il sentiero sterrato che attraversa una lecceta e, dopo sette chilometri di cammino e un dislivello di 200 metri, giunge al cospetto delle Lame Rosse, opera d’arte della natura.

Le singolari formazioni rocciose disegnano un paesaggio lunare, tra torri e pinnacoli di argilla e ghiaia, un panorama unico nel suo genere.

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La magia delle Lame Rosse

La Riserva Naturale Abbadia di Fiastra

Da un perdere, nel maceratese, la Riserva Naturale di Abbadia di Fiastra, nata per tutelate le terre appartenute ai monaci cistercensi e da loro lavorate per secoli in felice armonia tra uomo e natura.

Qui si staglia la monumentale Abbazia di Chiaravalle di Fiastra, tuttora abitata dai monaci e permeata da una suggestiva atmosfera di pace e relax.

Lungo il fiume Fiastra è poi possibile percorrere facili itinerari di breve durata per ammirare l’antica selva, in passato riserva di caccia della famiglia Giustiniani Bandini.

La Riserva mette inoltre a disposizione dei visitatori l’Ufficio Informazioni e Centro Visite, il Museo del Vino, il Museo Archeologico e il Museo della Civiltà Contadina.

Abbazia di Chiaravalle di Fiastra

Abbazia di Chiaravalle di Fiastra

Le cascate della Prata e della Volpara

In provincia di Ascoli Piceno, nel territorio del piccolo borgo di Umito, frazione di Acquasanta Terme, l’escursione più bella accompagna, attraverso un sentiero ben segnalato tra maestosi castagni, al cospetto di due fiabesche cascate: la prima che si incontra è quella della Prata.

Proseguendo poi il cammino all’ombra dei faggi, tra ruscelli, piccole cascatelle e un’antica grotta, si apre lo spettacolo della più grande Cascata della Volpara che si getta da un’altezza di 2073 metri: indimenticabile.

Le Marmitte dei Giganti

Lo spettacolo della natura continua con le emozionanti Marmitte dei Giganti nel territorio di San Lazzaro, alle porte di Fossombrone (Pesaro-Urbino): sono incantevoli gole create, nel corso dei secoli, dallo scorrere, allora impetuoso, del fiume Metauro.

In migliaia di anni, il paziente lavoro dell’acqua ha sagomato le pareti di calcare bianco che, oggi, raggiungono i 30 metri di altezza: punto panoramico straordinario per lasciarsi stupire dal “canyon del Metauro” è il Ponte dei Saltelli.

marmitte giganti

Le Marmitte dei Giganti