Categorie
Alghero fiori grotte Idee di Viaggio mare montagna rifugi Sardegna vacanza natura Viaggi

Tra mare e rocce, un paradiso italiano: la Grotta di Nettuno

È una meraviglia del creato, un paradiso terrestre fiore all’occhiello della città di Alghero e di tutto il Mediterraneo: la Grotta di Nettuno, “ricamata” dalla natura, rifugio da sempre del dio del mare, è un luogo da ammirare con i propri occhi almeno una volta nella vita.

Tra le falesie a strapiombo sul blu del promontorio di Capo Caccia, a 24 chilometri dalla città, la Grotta risale a ben 2 milioni di anni fa e si presenta come una delle cavità marine più grandi d’Italia, disegnata da incredibili formazioni carsiche, una candida spiaggia e un maestoso lago sotterraneo, con uno sviluppo orizzontale di quattro chilometri allo stesso livello del mare.

Scoperta probabilmente da un pescatore algherese alla fine del Settecento, è oggi un gioiello che attrae, ogni anno, più di 150.000 visitatori provenienti da tutto il mondo (e non è difficile immaginare il perché).

Tutto il fascino dello splendido itinerario turistico

L’entusiasmante itinerario turistico al cospetto della magnifica Grotta di Nettuno è di circa un chilometro percorrendo il sentiero appositamente ricavato lungo il costone laterale.

Dall’ingresso, drappeggiato da stalattiti e stalagmiti, la prima tappa mozzafiato è il Lago La Marmora, trasparente lago salato annoverato tra i più grandi d’Europa, con la bellissima spiaggia sabbiosa, un tempo ricoperta da piccoli ciottoli e, per questo, chiamata “Spiaggia dei Ciottolini”.

Al centro, svetta l’Acquasantiera, monumentale stalagmite di due metri nata dallo stillicidio eterno come la Grotta: sulla sua sommità, ecco alcune piccole vaschette dove si raccoglie l’acqua dolce, preziosa fonte per gli uccelli che nidificano nell’area marina protetta di Capo Caccia – Isola Piana nel cuore del Parco di Porto Conte.

Percorrendo una leggera discesa, si raggiunge la “Sala delle Rovine“, ornata da imponenti stalattiti, e subito dopo la “Sala della Reggia” dove è impossibile non rimanere estasiati: uno spettacolo magico, reso ancora più emozionante dalle cristalline acque del lago che fanno da specchio a colossali colonne che si ergono fino al soffitto per nove metri, quasi lo sorreggessero.

Tra intarsi, lavori a traforo, mosaici e un lusso armonico e simmetrico, si erge un’immensa colonna di 18 metri mentre, sul fondo del lago, tra festoni calcitici e grandi colate, spicca la forma stalagmitica “Albero di Natale”.

Proseguendo, si incontra la Sala Smith con la colonna più imponente della Grotta, il Grande Organo, le cui colate assomigliano, appunto, alle canne di un organo, e poi la Cupola, formazione dalle pareti lisce unite al soffitto con una colonna che ricorda la cupola di una Cattedrale.

Dopo averne ammirato la maestosità, è il momento della Sala delle Trine e dei Merletti, adornata da frange, merletti, delicati intarsi e, infine, della Tribuna della Musica, balcone dalla vista panoramica unica dall’alto sulla Grotta di Nettuno.

Come raggiungere la Grotta di Nettuno

Tappa imperdibile durante un soggiorno ad Alghero, la Grotta di Nettuno è raggiungibile con due itinerari, uno via terra e uno via mare.

Via terra, sono circa trenta minuti di auto da Alghero seguendo la SS127bis e poi la Strada Provinciale 55 per arrivare al punto più estremo del promontorio di Capo Caccia dove si trova l’ingresso alla Escala del Cabirol (Scala del Capriolo) con i suoi 654 scalini ricavati nella roccia.

È possibile anche servirsi dei mezzi pubblici con un autobus extraurbano giornaliero che parte dal terminal principale di via Catalogna ad Alghero (durata del viaggio 50 minuti).

Via mare, le imbarcazioni partono ogni giorno dal molo di Cala Dragunara a Porto Conte o dal porto turistico di Alghero con un viaggio di 40 minuti che consente di ammirare la costa, i promontori rocciosi di Punta Giglio e Capo Galera, e la magnifica Riviera del Corallo tra la natura selvaggia e incontaminata.

Categorie
Europa fiori Islanda Notizie Viaggi

Questa fioritura sta trasformando il Paese. L’Islanda si tinge di viola

Organizzare un viaggio in Islanda, e raggiungere la terra dei campi di lava, è sempre un’ottima idea. Lo è perché sono tante le meraviglie che caratterizzano questo Paese e che sono custodite negli sterminati paesaggi che si aprono a ogni passo e che si perdono all’orizzonte.

Vulcani secolari, geyser suggestivi, parchi nazionali incantati e ghiacciai meravigliosi: queste sono solo alcune delle bellezze straordinarie che compongono l’immenso patrimonio naturalistico del Paese e che si fondono con la storia, col passato e con la cultura.

Raggiungere l’Islanda è qualcosa che tutti i viaggiatori dovrebbero fare almeno una volta nella vita, in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni. Tuttavia è in questo periodo che sta succedendo qualcosa di straordinario su tutto il territorio, una fioritura che sta trasformando il Paese e sta colorando l’Islanda di viola. Pronti a partire?

La fioritura che tinge di magia il Paese

C’è qualcosa di magico che sta succedendo proprio adesso in Islanda, un incantesimo lanciato da Madre Natura poco dopo il suo risveglio. Si tratta della fioritura dei lupini (lupinus), piante da fiore perenni che tra la fine della primavera e l’estate regalano sorprendenti visioni colorate che incantano la vista e lasciano senza fiato.

Quelli che è possibile avvistare in Islanda, a partire dai mesi di aprile, sono i Lupinus nootkatensis, anche conosciuti come lupini dell’Alaska. Non si tratta di esemplari autoctoni, ma sono stati importati qui per la loro capacità di migliorare la fertilità del terreno e combattere l’erosione. La pianta produce dei semi molto simili a quelli nostrani, ma questi a differenza degli altri non sono commestibili.

Tuttavia le foglie vengono utilizzate a scopi medici per le loro proprietà antinfiammatorie. Le piante, inoltre, sono molto apprezzate dai coltivatori locali che li utilizzano come “esca” per gli insetti impollinatori.

La fioritura dei lupini davanti alla Cascata di Skogafoss

Fonte: iStock

La fioritura dei lupini davanti alla Cascata di Skogafoss

L’Islanda si colora di mille sfumature di viola: è bellissima

I lupini crescono praticamente ovunque: impossibile non notarli. Le distese corrono ai fianchi delle strade, si snodano tra le campagne, si moltiplicano vicino alle cascate e ai laghi fino a perdersi all’orizzonte, creando dei paesaggi surreali.

Anche se la loro introduzione nel territorio islandese ha origini tutt’altro che “estetiche”, nessuno oggi potrebbe rinunciare mai a questo show iconico che trasforma, letteralmente, l’Islanda in un paesaggio vibrante caratterizzato da mille sfumature di viola.

Come abbiamo anticipato, le fioriture sono ben visibili ovunque, tuttavia ci sono alcuni luoghi che, più di altri, si sono già trasformati nel palcoscenico di uno spettacolo mozzafiato.

Se avete in mente di raggiungere l’Islanda, tra i mesi che vanno da aprile ad agosto, il consiglio è quello di inserire nell’itinerario di viaggio una visita al Parco Nazionale di Thingvellir, una passeggiata nella Riserva Naturale di Landmannalaugar e anche un’esplorazione nella zona dei fiordi occidentali partendo da Ísafjörður. Gli altri luoghi dove questi fiori danno spettacolo sono: la cascata di Skogafoss, la montagna Húsavíkurfjall e la penisola di Snæfellsnes, dove le fioriture si snodano tutto intorno alla chiesa di Hellissandur.

È possibile, inoltre, ammirare le fioriture di lupini anche nei dintorni di Reykjavik. Concedetevi qualche passeggiata a ritmo lento, tra le strade e i parchi, e aguzzate la vista: l’Islanda dipinta di viola è davvero bellissima.

I campi di lupini in fiore tra le strade d'Islanda

Fonte: iStock

I campi di lupini in fiore tra le strade d’Islanda
Categorie
Borghi fiori Notizie Viaggi

Aprile è il mese dei tulipani a Pralormo: le visite imperdibili

La primavera è un tripudio di colori incantevoli, soprattutto a Pralormo: il piccolo borgo piemontese è diventato famoso per i suoi tulipani, che ad aprile giungono nel loro massimo splendore. Qui si tiene un festival dedicato a questi bellissimi fiori, che attira ogni anno centinaia di curiosi. È l’occasione perfetta per immergersi nella natura e trascorrere un weekend all’aria aperta. Ecco quali sono gli appuntamenti da non perdere.

I tulipani di Pralormo, un vero spettacolo

A due passi da Torino, c’è un luogo che sembra uscire da una favola: stiamo parlando di Pralormo, un piccolo borgo adagiato su una collina, da cui gode di un bel panorama sulla rigogliosa natura che lo circonda. Uno dei suoi monumenti simbolo è il Castello dei Conti Beraudo, eretto attorno al XIII secolo e rimaneggiato pesantemente nella prima metà dell’800, fino ad assumere le sue sembianze attuali. Davanti al maniero, un tempo esisteva un grazioso giardino di rose: la sua trasformazione è avvenuta nel XIX secolo ad opera dell’architetto Xavier Kurten, che ne ha fatto un bellissimo parco all’inglese.

Oggi è possibile visitare il castello e i suoi meravigliosi giardini grazie ad alcuni percorsi guidati che si svolgono dall’inizio della primavera alla fine dell’autunno, per sfruttare così le giornate più calde e luminose. Si tratta di un’esperienza davvero suggestiva, alla scoperta della vita quotidiana all’interno di quella che è una delle più affascinanti dimore sabaude, che si svolgeva tra le decine di stanze riccamente decorate e quelle destinate ai domestici. È però all’aria aperta che si può godere della vera meraviglia: il parco, durante i primi mesi d’apertura, si veste di colori strabilianti grazie alla fioritura di tulipani e narcisi.

Ogni anno, qui vengono piantati oltre 100mila fiori (soprattutto tulipani), variando spesso nella scelta del colore e della disposizione, per offrire uno spettacolo sempre diverso. Particolarmente affascinante è, ad esempio, la collezione di tulipani neri che attira inevitabilmente moltissimi curiosi. Nel parco non ci sono solo fiori colorati: l’allestimento è volto a regalare un’esperienza a tutto tondo ai visitatori, mettendo a disposizione panchine per fare un picnic, una zona dedicata alla ristorazione e un’area per i cani, con tante ciotole di acqua fresca.

Gli eventi imperdibili a Pralormo

La primavera presso il Castello di Pralormo è una delle più belle d’Italia, da non lasciarsi sfuggire assolutamente. Il parco apre i battenti dal 1° aprile al 1° maggio 2023 per il festival “Messer Tulipano”: si tratta di un evento tra i più attesi, giunto ormai alla sua 23esima edizione. Oltre ad ammirare i tulipani, ci sono diverse manifestazioni tematiche che hanno come sfondo il giardino di Pralormo. Quest’anno, l’argomento collaterale del festival è “Flower Design”, un’immersione nel mondo dei fiori e del loro interesse artistico in quanto fonte d’ispirazione per stilisti e designers.

Per sfruttare appieno una bella giornata primaverile trascorsa tra i tulipani, si può aggiungere una visita al Castello e ai suoi saloni incantevoli, che oggi si arricchisce di un nuovo percorso. Il primo, già da tempo in auge, è quello che conduce alla scoperta della vita quotidiana delle famiglie nobiliari che si sono susseguite tra queste mura. Quello recentemente inaugurato è invece dedicato ad un plastico di trenini d’epoca, con gallerie scavate nei muri e paesaggi ricostruiti in miniatura. La visita include anche una grande collezione di locomotive e vagoni del periodo compreso tra fine ‘800 e la prima metà del ‘900.

Categorie
fiori mare Viaggi Wanderlust

In questa città puoi attraversare un mare di fiori

Quando la primavera arriva porta con sé una gran voglia di vivere gli spazi aperti e di scoprire e riscoprire il mondo che abitiamo. Tutto merito di Madre Natura che, con il suo risveglio, trasforma il pianeta nel palcoscenico di uno spettacolo mozzafiato e grandioso, quello che porta la sua inconfondibile firma.

È questo il momento migliore per organizzare nuovi viaggi e raggiungere tutte quelle destinazioni che fioriscono durante la primavera. I parchi, le colline e i quartieri della città, infatti, si tingono di meraviglia creando visioni che incantano la vista e inebriano i sensi.

È questo il caso delle celebri fioriture di ciliegio, che invitano a praticare la suggestiva tradizione giapponese dell’Hanami, o quelle dei tulipani che colorano in maniera straordinaria i campi sterminati dell’Olanda. Non sono le uniche, però, perché da qualche parte del mondo anche i meno popolari fiori di colza danno spettacolo e proprio in questa città hanno creato un mare fiorito da ammirare e da attraversare. Pronti a partire?

I fiori di colza danno spettacolo

Organizzare un viaggio in primavera è sempre un’ottima idea, perché è in questo periodo che molte delle città del mondo indossano il loro abito più bello, quello cucito sapientemente da Madre Natura.

Sono molti i luoghi che, durante questa stagione, ospitano spettacoli mozzafiato, fioriture che con gli anni si sono trasformate in vere e proprie attrazioni turistiche. Ma come abbiamo anticipato, in realtà, il risveglio della natura porta in scena tantissime meraviglie, alcune delle quali sono sconosciute ai più. E questo è il caso dei fiori di colza che, in Cina, stanno tingendo il paesaggio di mille sfumature di giallo.

La colza, il cui nome è conosciuto soprattutto per l’olio che si ricava dai semi, è la protagonista assoluta di una fioritura che ha rubato il colore al sole. I fiori della pianta, infatti, sono caratterizzati da una nuance gialla e brillante che illumina le distese infinite sulle quali esplode.

In diverse zone della Cina, la fioritura di questo esemplare, è diventata una vera e propria attrazione per cittadini e viaggiatori. E i motivi sono piuttosto intuibili: basta ammirare le fotografie che ritraggono quei paesaggi scintillanti per aver voglia di immergersi e perdersi in questi.

Tra i più belli e imperdibili ci sono sicuramente quelli che caratterizzano in maniera univoca l’area panoramica di Qiandao. In questo luogo, considerato patrimonio culturale e globale, la fioritura di colza ha creato un mare di fiori da attraversare in barca o a piedi, per vivere una delle esperienze più suggestive di una vita intera.

La colza fiorisce a Qianduo, Cina

Fonte: Getty Images

La colza fiorisce a Qianduo, Cina

Attraversare un mare dorato: succede in Cina

Non si tratta propriamente di un mare, quello che campeggia al centro dell’area panoramica di Qiandao, infatti, è un lago artificiale, eppure la sensazione che restituisce in primavera è proprio quello di un mare popolato da migliaia di fiori gialli.

Con l’arrivo della bella stagione, i fiori di colza trasformano questo paesaggio rurale in una suggestiva distesa d’oro che si può attraversare nei mesi che vanno da marzo a maggio. I campi di coltivazione, infatti, confinano con l’acqua e in questa sembrano perdersi, creando uno scenario unico e surreale.

È possibile attraversare l’area panoramica in barca, e quindi godersi il pittoresco paesaggio in movimento, oppure passeggiare a piedi tra i campi, collegati tra loro da ponticelli e sentieri, per immergersi tra migliaia di esemplari in fiore che brillano al sole.

I fiori di colza danno spettacolo in Cina

Fonte: Getty Images

I fiori di colza danno spettacolo in Cina
Categorie
fiori vacanze romantiche Viaggi Wanderlust

Pranzare tra migliaia di tulipani: l’esperienza più romantica di questa primavera

Con l’arrivo della primavera aumenta inevitabilmente il desiderio di organizzare viaggi e avventure e i motivi del perché questo accade sono facilmente intuibili. Il mondo che abitiamo, in questo periodo, indossa il suo abito più bello, quello dipinto sapientemente da Madre Natura che con il suo risveglio crea paesaggi straordinari che incantano la vista e inebriano i sensi.

Protagoniste assolute dei mesi che vanno da marzo a maggio sono le fioriture, quelle che popolano i giardini e i grandi parchi, che tingono di meraviglia i viali alberati delle città e dei quartieri di tutto il mondo. Anche una semplice passeggiata, durante questo periodo, può trasformarsi in un’avventura straordinaria.

Ma se è qualcosa di estremamente magico e suggestivo che volete vivere questa primavera, allora, c’è solo una destinazione da raggiungere. stiamo parlando di Amsterdam. Nella capitale dei Paesi Bassi, infatti, è possibile pranzare in un giardino delle meraviglie circondati da migliaia di tulipani. Noi non abbiamo dubbi: è questa l’esperienza più romantica da vivere in primavera.

Amsterdam è in fiore, ed è bellissima

C’è sempre un buon motivo per visitare Amsterdam, in qualsiasi periodo dell’anno e in tutte le stagioni. La capitale dei Paesi Bassi, infatti, è un vero e proprio scrigno di meraviglie da scoprire a suon di passeggiate e pedalate. Con i musei che ospitano i grandi capolavori dell’arte moderna e contemporanea, i meravigliosi canali e le case strette che si riflettono nell’acqua, la città non smette mai di sorprendere.

Tuttavia, se è il volto più bello e cangiante di Amsterdam che volete osservare, allora il consiglio è quello di raggiungere la città in primavera. Questa stagione, infatti, trasforma la capitale dei Paesi Bassi nel palcoscenico di uno spettacolo colorato e incredibile destinato a lasciare senza fiato.

C’è una vera e propria esplosione di colori e di profumi, in città così come nei suoi dintorni. Ad appena 30 chilometri di distanza da Amsterdam, per esempio, esiste un parco delle meraviglie, un’esperienza da non perdere durante un viaggio nella regione dei bulbi in fiore.

Stiamo parlando del Tulip Experience Amsterdam, un campo di fiori gestito da tre generazioni, che oggi ospita un milione di tulipani e oltre 700 specie. Una visita qui, questo è chiaro, è una tappa obbligata per tutti coloro che raggiungono Amsterdam in primavera.

Oltre a passeggiare, fotografare e ammirare i bulbi in fiore però, potete fare molto di più e concedervi quella che è, con tutta probabilità, l’esperienza più romantica di questa primavera. All’interno del Tulip Experience Amsterdam, infatti, è possibile pranzare su un tappeto fatto da migliaia di tulipani colorati e profumati che si perde all’orizzonte.

Pranzare circondati da un milione ti tulipani: succede ad Amsterdam

Fonte: Anantara Grand Hotel Krasnapolsky Amsterdam

Pranzare circondati da un milione di tulipani: succede ad Amsterdam

Pranzare circondati da un milione di tulipani: l’esperienza incredibile

Se volete vivere e condividere l’esperienza più romantica e suggestiva della primavera con la vostra dolce metà, allora Amsterdam è il luogo giusto da raggiungere. A organizzare questo pranzo delle meraviglie è l’Anantara Grand Hotel Krasnapolsky, una struttura ricettiva situata nel cuore storico della città che ha pensato bene di proporre ai suoi ospiti l’avventura più incantata della stagione.

Chiunque soggiornerà all’interno dell’hotel di lusso cittadino, infatti, potrà approfittare di questo tour privato in limousine che conduce direttamente alla tenuta dei tulipani. Dopo una visita guidata alla scoperta della storia del campo, e dei tulipani, gli ospiti potranno accomodarsi a un tavolo immerso in un caleidoscopio di colori e pranzare tra un milione di fiori colorati.

L'esperienza più romantica di questa primavera

Fonte: Anantara Grand Hotel Krasnapolsky Amsterdam

L’esperienza più romantica di questa primavera
Categorie
Borghi fiori lago Notizie Viaggi

Nel borgo vista lago sbocciano i tulipani. Ed è una meraviglia

Sono 50mila i tulipani in fiore in uno dei luoghi più belli del Lago di Garda. Siamo a Bardolino, in provincia di Verona che, a primavera, si trasforma nel paese più fiorito d’Italia.

Come ogni anno, Bardolino torna a colorarsi di mille tonalità di Tulipanomania, una bellissima iniziativa nata in collaborazione con il famoso Parco Giardino Sigurtà, uno dei parchi più belli da visitare in Italia.

Il paese più fiorito d’Italia

Sono decine le varietà di tulipani, da quelle più comuni alle specie più rare, che abbelliscono il lungolago e le aiuole della cittadina, che con la bella stagione si riempie di turisti, anche grazie a Tulipanomania, che negli anni è diventato un vero e proprio evento, tanto da richiamare sul lago migliaia di visitatori per immortalare la fioritura.

Non solo Bardolino

Quest’anno, Tulipanomania si estende anche oltre il confine di Bardolino, nei vicini Comuni di Cisano e Calmasino. Una fioritura unica, insomma, che si estende su tutto il lungolago di Bardolino, da Punta Cornicello a Punta Mirabello fino a Lungolago Preite, ma anche in quello di Cisano e nelle aiuole di Calmasino, appunto.

Il blu dei tulipani Dutch Romance e Great Barrier Reef, l’arancio del Louvre Orange, il rosso del Family Van Eijk Mix e del Keukenhof (che prende il nome dal celebre parco olandese, il più bello del mondo), il giallo del Rainbow Parrot fino al bianco del Dream Carpet: una miriade di colori abbelliscono un angolo d’Italia che il mondo c’invidia e ogni anno con una coreografia diversa, così da attirare visitatori che già hanno potuto godere dello spettacolo dei tulipani in fiore negli anni scorsi.

Come un palcoscenico sul quale va in scena lo spettacolo più bello di sempre, così è il paese in fiore. A dirigere lo show, però, c’è solo la natura che con la sua rinascita lascia spazio a visioni memorabili che incantano i cittadini e i viaggiatori di tutto il mondo.

Un giardino romantico sul Lago di Garda

Quando pensiamo alla primavera, non possiamo fare a meno di immaginare quei campi sterminati di tulipani che si perdono all’orizzonte e che ci spingono ogni anno a raggiungere i Paesi Bassi i suoi prati in fiore.

Eppure, anche l’Italia ha sui campi di tulipani e sono bellissimi. Si tratta di giardini e parchi che si snodano nel nostro Paese, colorando tutto ciò che sta intorno. Ed è quello che sta accadendo sulla sponda orientale del Lago di Garda.

Grazie al progetto Tulipanomania, avviato da qualche anno in collaborazione con il Parco Giardino Sigurtà e al suo proprietario, Giuseppe Sigurtà, la grande bellezza del risveglio della natura viene messa a disposizione dei cittadini e di tutti i visitatori che arrivano a Bardolino.

Sulle rive del lago, infatti, è possibile ammirare i tulipani in fiore, disposti sapientemente in un’architettura naturale pensata da Giuseppe Sigurtà che ha creato uno dei giardini più romantici di tutto il Paese.

È soprattutto grazie a questo progetto che nel 2019 Bardolino ha conquistato il primato come Comune Fiorito più bello d’Italia. E a guardarlo oggi non possiamo che essere d’accordo.

Visitare il Parco Giardino Sigurtà

Ha riaperto da poco per la stagione il Parco Giardino Sigurtà, più bello che mai. Il parco ha una doppia anima: una progettazione all’italiana, caratterizzata da disegni geometrici che circoscrivono lo spazio, e una all’inglese, che si basa sull’accostamento di elementi naturali e artificiali come grotte, alberi secolari, tempietti dove, chi passeggia, percepisce una natura ordinata anche quando assume un carattere più spontaneo.

Anche a Sigurtà si possono ammirare le splendide fioriture dei tulipani (e non solo). Nel 2022 il parco si è aggiudicato il premio come “Miglior festival di tulipani 2022 al mondo”, ma già nel 2016 aveva vinto il premio per la “Fioritura più bella d’Italia” e nel 2019 la World Tulip Society gli aveva conferito il premio “World Tulip Destination Worth Travelling For” per l’eccellenza nella promozione e nella celebrazione del tulipano.

La fioritura stagionale dei tulipani a Sigurtà è la più importante del Sud Europa. Ogni primavera fioriscono oltre un milione di tulipani che, con muscari, giacinti e narcisi, colorano, nei mesi di marzo e aprile, i manti erbosi e i boschi del parco, con spettacoli floreali sempre nuovi.

Fonte: Ufficio Stampa

Il Giardino di Sigurtà
Categorie
Destinazioni fiori Olanda Viaggi

Dove vedere la fioritura dei tulipani in Olanda

Da marzo a maggio un mare di fiori colorati invade improvvisamente le campagne pianeggianti dei Paesi Bassi. Il colpo d’occhio è a dir poco straordinario: un tocco di colore dopo l’altro e ha inizio la fioritura dei tulipani in Olanda, riconoscibili fra mille per la tipica forma “a turbante” da cui prendono il nome. Questi fiori di origine turca fecero ingresso nei Paesi Bassi nel XVII secolo, e da quel momento in poi sono rimasti nel patrimonio storico e culturale del paese, che oggi ne detiene il primato per la coltivazione e l’esportazione.

Spettacolo imperdibile per tutti gli amanti dei fiori e non solo, questa fioritura avviene solo una volta l’anno e dura otto settimane. Sono tanti i visitatori che si recano nei Paesi Bassi per vedere il mare di colori più famoso del mondo. Vediamo dove è possibile ammirare la fioritura dei tulipani in Olanda, e vivere un’indimenticabile tulip-experience.

I campi aperti tra Kop Van Noord-Holland e Flevoland

In queste due località, situate la prima a Nord dell’Olanda, vicino Amsterdam, e la seconda nella parte più centrale del paese, è possibile vivere un’esperienza a contatto con i tulipani olandesi camminando tra i sentieri meno conosciuti dai turisti. Raggiungibili in auto o in bicicletta, in queste zone quasi tutte le aree sono infatti coperte da campi aperti e giardini di tulipani, dove potersi intrufolare gratuitamente tra una fila colorata e l’altra.

Con un po’ di fortuna sarà anche possibile avere i campi tutti per sé, e isolarsi tra i silenzi colorati della natura. Attenzione però ai proprietari dei campi, che un po’ meno tollereranno la presenza di turisti in cerca di idee stravaganti per i selfie! Nella zona di Kop Van Noord e Flevoland ai vasti campi si affiancano paesaggi sabbiosi e costieri, per combinare le passeggiate tra i fiori con una gita in spiaggia o sulle dune.

Il tratto è percorribile sia affittando un’auto in loco che in bicicletta, il mezzo per eccellenza del territorio, che grazie ai territori pianeggianti e ai percorsi ben organizzati è davvero bike-friendly. E durante le passeggiate, inutile dirlo, attenzione a non calpestare i bulbi o rovinare in alcun modo la fioritura!

Bollenstreek route e il giardino di Keukenhof

Un’altra zona dove poter ammirare lo spettacolo della fioritura di tulipani in Olanda è la zona del Bollenstreek, che comprende i territori tra Amsterdam e Den Haag. Per gli amanti delle due ruote è d’obbligo un giro sulla Bollenstreek route, che comprende circa 40 km da percorrere pedalando tra i profumi inebrianti del luogo, complici le temperature abbastanza miti ma non troppo.

Chi invece preferisce le quattro ruote può scegliere di affittare un’auto elettrica, e girare autonomamente tra i campi di tulipani , eventualmente con il supporto di un’audio guida. Proprio nella zona del Bollenstreek, a Lisse, si trova il famoso giardino di Keukenhof, una vastissima area di oltre 32 ettari di parchi con più di 800 varietà diverse di tulipani. Si trova a circa 35 km a sud-ovest di Amsterdam, ed è visitato ogni anno da milioni di persone provenienti da tutto il mondo, tanto da rappresentare la principale attrazione per i Paesi Bassi.

Un vero e proprio giardino delle meraviglie in cui perdersi tra campi fioriti, mulini a vento, laghi, fiumi e paesaggi da cartolina. Qui gli espertissimi floricoltori del luogo amano esporre tulipani di ogni tipologia e sfumatura, proprio per dimostrare la profonda conoscenza del bulbo; non a caso gli olandesi sono i primi esportatori di fiori un tutta Europa.

È una vera battaglia “all’ultimo tulipano” per mantenere il primato nell’esportazione di questo e altri bellissimi fiori, anche questi esposti qui, tra cui orchidee, narcisi e giacinti. Per visitare Keukenhof ci sono diverse opzioni, tra cui l’acquisto del biglietto di ingresso con il transfer di andata e ritorno da Amsterdam, o l’opzione davvero originale di visitare il parco con un giro in crociera sui canali tra tulipani e mulini a vento.

Quando le gelide temperature invernali si allontanano pian piano e arriva la primavera il tulipano trova il suo spazio tra i fiori più amati e desiderati. Schiudendosi dona a chi ha la fortuna di osservarlo un momento di pura emozione, un fiore che con i suoi colori e il suo simbolo di rinascita ha fatto il giro del mondo. Sarà per questo che trovarsi nei giardini di tulipani di Amsterdam e dintorni vuol dire assistere a uno degli spettacoli più belli del mondo. Può sembrare un’esagerazione, ma è proprio così che la descrive chi c’è stato: un’esperienza da vivere almeno una volta nella vita.

Categorie
deserti fiori Notizie vacanza natura Viaggi

I fiori sbocciano nel deserto: il miracolo della natura è iniziato

È magico, straordinario e mozzafiato: è lo spettacolo che Madre Natura, con il suo risveglio, sta portando in scena in questi giorni in tutto il mondo. Con l’arrivo di marzo, e della primavera, le città, i quartieri e le destinazioni che conosciamo si stanno tingendo di meraviglia, tutto merito delle fioriture straordinarie che incantano la vista e inebriano i sensi.

È questo il momento migliore per organizzare un viaggio intorno al globo, per andare alla scoperta dei colori e dei profumi dei fiori che stanno colorando il pianeta. Tulipani, mimose, narcisi, papaveri e alberi di ciliegi, gli show naturali sono tantissimi e tutti sono destinati a incantare.

Ma se è un miracolo della natura che volete toccare con mano questa primavera, allora, il consiglio è quello di raggiungere la California. Proprio qui, infatti in un’area desertica e sconfinata, i fiori selvatici stanno sbocciando. Il paesaggio è un sogno a occhi aperti.

Raggiungere la California in primavera

Organizzare un viaggio in primavera è sempre un’ottima idea. È questo il periodo in cui possiamo andare alla scoperta di tutti quei luoghi che, in occasione dell’arrivo della bella stagione, indossano il loro abito più bello, quello cucito per loro da Madre Natura.

Non è un caso che le grandi fioriture si siano trasformate in vere e proprie attrazioni turistiche il cui richiamo smuove ogni anno viaggiatori provenienti da ogni dove. Ne sono un esempio quella dei tulipani, che colorano l’Olanda, o quella dei ciliegi che invita a praticare l’Hanami.

Oltre a queste, però, ci sono altre fioriture che forse sono meno conosciute, ma non per questo altrettanto straordinarie. E oggi è proprio di una di queste che vogliamo parlarvi, un tripudio di colori che illumina un’area desertica nel sud della California.

Per ammirarla da vicino dobbiamo raggiungere il Parco Statale del deserto di Anza-Borrego, un’area desertica immensa situata nella parte meridionale del Paese. Su un terreno di oltre 200000 ettari, che rende il parco il più grande della California, si snodano paesaggi meravigliosi dove si alternano palme, calanchi, canyon e colline.

È un luogo bellissimo, Anza-Borrego, in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni. Tuttavia è in primavera che è possibile assistere a uno spettacolo unico e mozzafiato: l’esplosione magica e incantata dei fiori selvatici nel deserto.

I fiori selvatici nel deserto di Anza-Borrego

Fonte: iStock

I fiori selvatici nel deserto di Anza-Borrego

I fiori selvatici tingono il deserto: lo show è imperdibile

Se avete in mente di organizzare un viaggio in California in primavera, non potete non inserire nel vostro itinerario di viaggio anche una visita al deserto di Anza-Borrego. In questo periodo, infatti, i fiori selvatici stanno esplodendo in tutta la loro bellezza, tingendo di meraviglia l’intera area e creando un paesaggio incantato che sembra uscito da un sogno.

Un tripudio di colori, che vanno dal viola al giallo, passando per il rosa e il bianco, ha interamente ricoperto le distese sconfinate di deserto che si perdono all’orizzonte e che si sono trasformate nel palcoscenico di uno spettacolo mozzafiato.

A tenere traccia delle fioriture, e a mapparle tutte, ci pensa la Fondazione Anza-Borrego, che ogni anno mette a disposizione dei visitatori tutti gli aggiornamenti relativi ai fiori selvatici, consigliando il periodo migliore per avvistarli e i luoghi da raggiungere.

California: la fioritura nel deserto

Fonte: iStock

California: la fioritura nel deserto
Categorie
Europa fiori Francia itinerari Notizie Viaggi

L’itinerario dei fiori in Francia, spettacolo vero

La primavera è il periodo migliore per vivere un turismo lento a contatto con un territorio immerso nei colori e nei profumi seguendo incantevoli percorsi verdi e fioriti: in Francia sono molte le strade ideali per ammirare lo spettacolo del risveglio della natura.

Tourrettes sur Loup, il borgo della violetta

Tra Nizza e Cannes, a 14 chilometri dalla costa, il delizioso borgo medievale di Tourrettes sur Loup dalle alte case simili a bastioni, arroccato su uno sperone roccioso nell’abbraccio di una vegetazione generosa dove crescono spontaneamente aloe e fichi d’india, si fregia dell’appellativo “Città delle Viole” poiché, da quasi un secolo, si coltivano le violette, ancora oggi una delle principali attività del territorio.
A marzo viene organizzata una festa in loro onore con sfilate e battaglie di fiori.

Il borgo può essere scoperto passeggiando senza fretta lungo le sue graziose stradine, i passaggi a volta, le antiche facciate in pietra restaurate con gusto, le scale fiancheggiate da fiori, i quasi 30 laboratori, gallerie di artisti e artigiani creativi nella Grand’Rue.

Infine, non lasciate il villaggio senza aver fatto tappa al Castello di Villeneuve del XV secolo e la sua superba piazzetta.

Le mimose in fiore della Costa Azzurra

Ogni anno, da gennaio a marzo, la Costa Azzurra si tinge di giallo con la fioritura delle mimose, il simbolo della Riviera Francese, cui è dedicata la “Route della Mimosa“, 130 suggestivi chilometri da Bormes-les-Mimosas fino a Grasse, capitale del profumo.

Il percorso, tra splendidi paesaggi, parte dal villaggio medievale del XII secolo di Bormes-les-Mimosas, “uno dei più bei villaggi fioriti di Francia” le cui strade sono adornate fino a marzo dalle differenti varietà di mimose.
Il borgo ospita, inoltre, il Parc Gonzalez Jardin Austral dove insieme alle mimose si possono apprezzare più di 500 specie esotiche.

L’itinerario prosegue per i 15 chilometri del Royal Canadel-sur-Mer dove il verdeggiante Massiccio dei Maures si tuffa nell’azzurro del Mediterraneo: qui il celebre paesaggista francese Gilles Clement ha realizzato un magnifico spazio naturale protetto sulle rive del mare, il Domaine du Rayol.

Arriviamo poi alle porte del massiccio dell’Estérel, un paesaggio selvaggio plasmato da insenature rocciose, piccole spiagge, falesie che include la Corniche d’Or, favoloso tratto di strada costiera intagliata tra le rocce di colore rosso.
Le mimose sono parte integrante della zona: dal villaggio di Agay hanno inizio le escursioni guidate, con tema “Le mimosa dans l’Estérel”, che conducono ai laghi di Peguières.

“Capitale storica della mimosa” è Mandelieu La Napoule, bellissima località balneare della Costa Azzurra dove è possibile vedere l’unica cappella dedicata a Notre Dame des Mimosas, edificata nel 1927 nel quartiere Termes da parte degli abitanti che erano in gran parte coltivatori specializzati della mimosa.

Infine, da citare il villaggio di Pegomas, patria della coltivazione delle mimose insieme a vigneti, uliveti e alberi da frutto.
In particolare, la profumata pianta dai fiori gialli conobbe un grande successo commerciale all’inizio del XIX secolo.

La Valle della Loira e la Strada dell’Iris

La “Strada dell’Iris” è un coinvolgente itinerario circolare da percorrere in bicicletta che segue la fioritura dell’iris nel cuore della Francia, a sole due ore di auto da Parigi.

Si parte da Orleans, ricca di botteghe artistiche e artigianali, si attraversa Nevers e si approda a Tours, fiancheggiando le rive della Loira.

Il percorso, fiore all’occhiello di un turismo lento e floreale, va anche a unire due tra i vivai di iris più noti a livello internazionale e sette tra i Giardini più incantevoli del Paese, autentico patrimonio botanico e storico di Francia.

Categorie
fiori lago Lago Maggiore Notizie Viaggi

Il Lago Maggiore fiorisce di splendide camelie

Non è un fiore italiano. Fu importato dal lontano Giappone nel XVII secolo. Da allora, la camelia fiorisce a primavera anche in alcune zone del nostro Paese, colorando tutto di bianco, rosa o rosso e profumando l’aria.

La fioritura della camelia nelle ville e nei giardini è uno spettacolo che merita di essere ammirato in tutta la sua bellezza. E c’è un posto in Italia dove le camelie sono particolarmente concentrate che è già meraviglioso di per sé, ma che con l’arrivo della bella stagione si trasforma in pura poesia.

Si tratta del Lago Maggiore, lungo le sponde del quale le camelie hanno trovato il loro habitat naturale. Qui, i floricoltori locali portano avanti una tradizione di 150 anni, riconosciuta a livello internazionale.

Lungo tutta la litoranea che porta fino alla Svizzera, s’incontrano diverse località turistiche impreziosite da storiche ville e da giardini affascinanti. Queste dimore, prevalentemente costruite tra la seconda metà del XIX secolo e gli inizi del XX secolo, ben si armonizzano con questo meraviglioso paesaggio naturale.

Ed è proprio qui, in questi luoghi ricchi di fascino, che è possibile ammirare la fioritura delle camelie. Da Villa Taranto, a Verbania, all’Isola Madre, la più grande delle Borromee, da Villa Maioni, una splendida dimora neo-barocca che oggi ospita la biblioteca, a Villa Giuseppina e Villa Anelli a Oggebbio, ma anche in alcuni vivai, come La Roncola di Vignone e Compagnia del Lago Maggiore di Premosello Chiovenda, che ospita la pregiata Camellia sinesis, dalle cui foglie si ottiene un aromatico tè.

E con la fioritura delle camelie prende il via anche la stagione delle visite alla splendida Villa Taranto, che ospita uno dei giardini più belli d’Italia, e all’Isola Madre, la più grande delle Isole Borromee, famosa per i suoi rigogliosi giardini e per il maestoso palazzo Borromeo.

Il giardino di Villa Taranto

Secondo i critici internazionali, il giardino di Villa Taranto sarebbe più bello persino dei giardini di Versailles. Fu uno scozzese, il Capitano Neil Mc Eacharn, che nel 1931 decise di acquistare la proprietà dalla Marchesa di Sant’Elia per trasformarla in un esemplare giardino all’inglese, ubicato in un lembo d‘Italia che, pur con maggior morbidezza e ricchezza di toni, poteva ricordargli la nativa Scozia. Quest’opera doveva conciliare due esigenze fondamentali: estetiche e botaniche. Esigenze botaniche, in quanto le varie vegetazioni dovevano trovare condizioni di terreno e di clima il più possibile ideali. Le tappe della creazione dei nuovi giardini videro diverse fasi lavorative, fino alla loro ultimazione nel 1940.

Oggi si possono ammirare piante autoctone, ma anche specie esotiche, tropicali e provenienti dalla foresta amazzonica. Sono presenti oltre 20.000 varietà di fiori, alberi, arbusti e piante acquatiche.

I giardini dell’Isola Madre

L’Isola Madre sul Lago Maggiore custodisce uno dei giardini più apprezzati al mondo, abbellito da glicini, magnolie, alberi di limoni e cedri, ma anche da fiori esotici e di altre provenienze, che circondano il sontuoso palazzo del Cinquecento, Palazzo Borromeo.

Voluto come residenza privata dalla famiglia Borromeo (a cui appartiene ancora), oggi è aperta al pubblico per mostrarsi in tutta la sua bellezza. Tra sfarzi, antichi arazzi, preziosi arredi, dipinti, chi visita questa antica dimora riesce a immergersi subito in un’epoca passata.

E il parco che la circonda è a dir poco favoloso. Otto ettari di piante e fiori, curati nei minimi dettagli, in cui ci si può perdere tra specie botaniche rare, provenienti da ogni parte del mondo e dalla forte impronta esotica.

Realizzata a inizio Ottocento, quest’area verde vanta anche presenze importanti e di tutto rispetto, come una palma Jubaeae Spectabilis, che ha quasi 130 anni, e il bicentenario cipresso del Kashmir, arrivato qui dall’Himalaya nel 1862. Si tratta del più grande e il più vecchio esemplare in Europa, ormai in via d’estinzione persino nel suo Paese d’origine. E, mentre si è rapiti dalla bellezza di alberi e fiori, ammirando il panorama dai cannocchiali che si trovano passeggiando lungo i viali ombreggiati, non di rado passano indisturbati uccelli variopinti, che vivono in libertà nel parco. A loro si aggiungono fagiani e regali pavoni bianchi che rendono così magica la permanenza su questa fantastica isola immersa nel Lago Maggiore.

I giardini di Villa Maioni

Villa Maioni è una splendida dimora neobarocca immersa in 30mila metri quadri di parco attraversato da tanti viali dove si passeggia volentieri. Sono le camelie le protagoniste di questo splendido giardino un po’ meno conosciuto rispetto a quelli di Villa Taranto e dell’Isola Madre, ma assolutamente unico. Tanto che proprio quest’anno viene inaugurata la “Biblioteca della Camelia Piero Hillebrand”, un campo – catalogo realizzato dalla Società Italiana della Camelia e dal Comune di Verbania con ben 300 varietà diverse di camelia, con la possibilità di ammirare le fioriture in tutti i mesi dell’anno e non soltanto a primavera. Il parco-museo porta il nome del verbanese Piero Hillebrand, florovivaista e botanico che dedicò la vita alla ricerca e alla catalogazione delle antiche varietà di camelia.

Le altre ville e i giardini del Lago Maggiore

Villa Giulia a Verbania Pallanza, sulle sponde del Lago Maggiore, ospita la Mostra della Camelia che quest’anno festeggia 55 anni. Oltre 200 varietà di camelie, tra cui alcuni splendidi esemplari custoditi nei parchi, nei giardini storici privati e nei vivai del territorio del Lago Maggiore, saranno esposte i giorni 25 e 26 marzo 2023.

Il giardino di Villa Anelli è nato prima della casa stessa. Sfruttando le naturali pendenze, si sviluppa su diversi piani attraversati da vialetti che nascondono alcune sorprese e scorci panoramici meravigliosi. Le camelie qui sono state piantate fin dall’Ottocento, importate non soltanto dal Giappone ma anche dalla Nuova Zelanda, dall’Inghilterra, Australia, Stati Uniti e Cina e ora sono enormi, tantissime (almeno 500 piante) e bellissime.