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Anche quest’anno è la Finlandia il Paese più felice del mondo (per l’ottavo anno consecutivo)

Oggi, 20 marzo, è la Giornata Mondiale della Felicità e, indovinate un po’, la Finlandia è ancora il Paese più felice al mondo secondo la classifica World Happiness Report 2025, confermandosi nella lista per l’ottavo anno consecutivo! L’Italia, che continua a occupare una posizione molto bassa (40), potrebbe imparare qualcosa dai consigli della nazione vincitrice che racconta su cosa si fonda la felicità duratura dei suoi abitanti.

Tra i fattori determinanti, Helsinki sottolinea l’importanza della comunità, della gentilezza quotidiana, della fiducia nella società e nel facile accesso alla natura, tutti elementi che contribuiscono alla felicità molto più della sola ricchezza o salute. Non a caso, proprio quest’anno il Rapporto Mondiale sulla Felicità ha posto un’attenzione particolare sul tema “Prendersi Cura e Condividere”, evidenziando l’importanza del supporto sociale, della fiducia e della comunità nel promuovere il benessere a lungo termine.

Perché la Finlandia è ancora il Paese più felice al mondo

In occasione della Giornata Mondiale della Felicità è stata pubblicata la nuova classifica che vede la Finlandia ancora al primo posto tra i Paesi più felici al mondo. I motivi, come raccontano a Helsinki, sono diversi.

Profondo senso di comunità

Uno dei motivi di vanto della Finlandia è la volontà delle persone nel voler trascorrere il tempo insieme, non solo tra famigliari, ma anche tra vicini di casa che, spesso e volentieri, si incontrano per i talkoot. Si tratta di un’occasione per pulire insieme gli spazi pubblici e che rispecchia appieno il profondo senso di comunità che attraversa la cultura finlandese e che può essere ritrovato anche nelle feste locali come il Käpylän Kyläjuhla e il Kallio Block Party, dove interi quartieri si riuniscono per le strade.

Un altro modo in cui Helsinki rafforza il suo senso di comunità è attraverso OmaStadi, l’iniziativa di bilancio partecipativo della città. Questa offre ai residenti l’opportunità di influenzare direttamente come vengono spesi i fondi pubblici, proponendo idee e votando progetti che migliorano i loro quartieri.

Block party Finlandia

Fonte: Ufficio Stampa

Persone riunite in strada per i Block Party

Capitale internazionale e inclusiva

Questi valori vengono condivisi non solo dai finlandesi, ma anche da persone di origini e provenienza diverse che hanno scelto la Finlandia come nuova casa. Al 2020, circa il 17% dei residenti della città è di origine straniera. Helsinki è una capitale inclusiva e si impegna a soddisfare le esigenze differenti dei suoi abitanti, in tutte le fasce d’età. Nel corso degli anni, il governo cittadino si è concentrato sempre di più sul rafforzamento della cultura per bambini, sull’ampliamento delle opportunità per gli anziani, sulla promozione dell’uguaglianza e dell’inclusione e sull’investimento nella digitalizzazione.

A oggi, quasi tutte le scuole sono finanziate con fondi pubblici e seguono il principio della scuola di quartiere, il che significa che i bambini frequentano la scuola locale più vicina, indipendentemente dal background familiare o dal livello di reddito. La pianificazione urbana si concentra sull’evitare la segregazione, con abitazioni miste, servizi pubblici inclusivi e spazi come biblioteche, centri comunitari e club sportivi progettati per la partecipazione di tutti.

Il ruolo della sauna e delle biblioteche

La sauna rappresenta un esempio perfetto di come i finlandesi promuovano la condivisione degli spazi indipendentemente dalla conoscenza o meno delle persone che ci circondano o dalla loro provenienza, etnica o sociale. La sauna è vista come un luogo dove gli estranei diventano vicini, le conversazioni spesso non richiedono parole e, oggi, è altrettanto comune sedersi accanto a un visitatore quanto a un residente di lunga data.

Stessa cosa succede anche all’interno della biblioteca Oodi Central, che nel 2022 è stata visitata da 1.82 milioni di persone. Si tratta di uno spazio pubblico dove persone di tutte le età e provenienze si riuniscono per leggere, lavorare, giocare o semplicemente trascorrere del tempo.

Oodi Library Helsinki

Fonte: Ufficio Stampa

Una bambina legge nella Oodi Library di Helsinki

Helsinki è la capitale più felice al mondo

La Finlandia è il Paese più felice al mondo e la sua capitale non è da meno. Oltre ai motivi che vi abbiamo raccontato, ora lasciamo parlare anche i numeri che offrono una panoramica del perché gli abitanti amano vivere a Helsinki e quali sono i servizi che la città garantisce.

Helsinki offre ben 34 spiagge pubbliche, 21 luoghi per il nuoto invernale, 13 piste di pattinaggio su ghiaccio, 16 piscine coperte e all’aperto, 812 impianti sportivi al coperto e 92 aree per cani. La città dispone anche di una vasta rete di piste ciclabili di 1.300 chilometri, che permette ai suoi cittadini di spostarsi in modo sostenibile e restare attivi tutto l’anno.

Helsinki ospita 92 aree per cani, dimostrando il suo impegno inclusivo, mentre il 76% dei residenti si sente sicuro a vivere nei propri quartieri, anche nei fine settimana. Inoltre, quasi il 71% degli abitanti dichiara di sentirsi abbastanza in salute e il 46% si sente spesso felice.

Infine, i servizi pubblici funzionano senza problemi: l’80% delle spese della città sono coperte dalle entrate fiscali comunali, garantendo che le infrastrutture e i servizi pubblici rimangano affidabili e accessibili.

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Cosa vedere al museo Arktikum di Rovaniemi e perchè inserirlo nell’itinerario di viaggio in Finlandia

Molti inseriscono Rovaniemi nel proprio itinerario in Finlandia e della Lapponia per visitare la casa di Babbo Natale ma in realtà c’è tanto altro da scoprire come il museo Arktikum: lo spazio espositivo che unisce scienza, storia, natura e tematiche legate al cambiamento climatico attira grandi e piccini con mostre permanenti e temporanee coinvolgenti. Scopriamo insieme cosa c’è da sapere, come visitarlo e qualche info utile.

La storia del Museo Arktikum: un viaggio nel cuore dell’Artico

Viene inaugurato nel 1992 e da quel momento il museo Arktikum diventa uno degli spazi culturali più significativi della Finlandia. L’area espositiva non si limita però a raccontare la storia naturale e culturale della Lapponia, ma rappresenta anche un punto di riferimento per la ricerca scientifica sull’Artico con un focus su tematiche ambientali. A colpire è l’estetica stessa dell’edificio, basti pensare che a lasciare a bocca aperta ci pensa un lungo corridoio in vetro che si estende verso il fiume come una finestra simbolica aperta sull’Artico. In inverno è ancora più suggestivo poiché tutto si fonde con il paesaggio innevato. 

Lo spazio espositivo stato pensato per sensibilizzare il pubblico sul cambiamento climatico e sulle problematiche ambientali che stanno colpendo l’Artico. La struttura è suddivisa in diverse sezioni che raccontano la geologia, la fauna e la storia umana di queste terre remote. Ma è anche un luogo che si evolve, con mostre temporanee e interattive che attraggono ogni anno migliaia di visitatori provenienti da tutto il mondo.

Cosa vedere al Museo Arktikum: mostre e attrazioni imperdibili

Il Museo Arktikum di Rovaniemi è una vera e propria immersione nell’Artico. Le mostre permanenti si concentrano su temi che spaziano dalla geologia della regione alla cultura dei popoli che l’hanno abitata. La sezione dedicata alla natura artica è particolarmente suggestiva, con esemplari di animali che popolano queste terre: orsi polari, lupi, renne e alci sono alcuni degli animali che potrete ammirare. Ogni sezione è arricchita da installazioni interattive che permettono di comprendere meglio la vita in queste condizioni estreme, come le difficoltà di sopravvivenza e l’adattamento delle specie alla vita artica.

Un altro punto focale del museo è la sezione dedicata alla cultura Sami. I Sami sono gli indigeni della Lapponia, con una tradizione secolare legata alla natura, alla caccia e alla pastorizia delle renne. Nel museo, potrete scoprire la loro storia attraverso oggetti tradizionali, abbigliamento, strumenti e fotografie che raccontano la loro lotta per preservare la loro identità culturale in un mondo che sta cambiando rapidamente. Questa parte del museo è particolarmente emozionante, perché consente di entrare in contatto con una cultura che vive in simbiosi con l’ambiente artico.

Rovaniemi, museo Arktikum

Fonte: iStock

Cosa vedere al museo Arktikum di Rovaniemi: mostre e attività

Il cambiamento climatico è uno dei temi principali trattati in modo educativo e interattivo. Con il riscaldamento globale che sta minacciando l’Artico, il museo offre una riflessione sulla velocità con cui si stanno trasformando questi ambienti e sugli effetti che tale cambiamento ha sulle specie animali, sulle popolazioni locali e sull’intero ecosistema globale.

Marcia in più la presenza di installazioni che danno modo ai visitatori di interagire in modo diretto con i dati scientifici; l’esperienza sarà molto più immersiva, memorabile ed educativa diventando una riflessione su quella che è la situazione climatica attuale.  Tra le mostre fisse c’è quella che attraverso installazioni interattive, video e reperti scientifici fa scoprire le condizioni ambientali della zona colpite dagli effetti devastanti del cambiamento climatico. Scioglimento dei ghiacci e pericolo per la biodiversità sono alcune delle tematiche principali trattate.  Attraverso installazioni interattive, video e reperti scientifici, potrai approfondire temi come lo scioglimento dei ghiacci, la biodiversità artica e l’adattamento delle popolazioni locali alle nuove condizioni climatiche.

Non meno importante però, la sezione storica in cui si affrontano tutti gli eventi tra cui quelli della Seconda Guerra Mondiale che hanno impattato tantissimo su quella che è l’architettura del territorio. Durante il conflitto, infatti, la città è stata praticamente rasa al suolo dai bombardamenti per poi essere ricostruita: la pagina della storia però non viene dimenticata attraverso foto e informazioni.

Mostre temporanee e eventi speciali al Museo Arktikum

Oltre alle mostre permanenti non mancano esposizioni temporanee che trattano tematiche legate all’Artico, alla storia e alla scienza. Di anno in anno il calendario eventi si rinnova con conferenze, workshop e attività per famiglie, che permettono ai visitatori di approfondire i temi trattati nel museo. Chi desidera visitare Rovaniemi durante l’inverno (magari unendo una sosta al villaggio di Babbo Natale in Finlandia) potrà partecipare a tantissimi eventi che approfondiscono in più la vita della Lapponia tra tradizioni locali e tanto altro. fotografia e scienza vanno a braccetto facendo scoprire a grandi e piccini qualcosa di nuovo. 

Cosa sapere prima di visitare il museo Arktikum di Rovaniemi

Fonte: iStock

Info utili per visitare il museo Arktikum di Rovaniemi

Info utili per visitare il museo Arktikum

Chi ha intenzione di visitare il Museo Arktikum, deve conoscere alcune info utili. Per prima cosa la posizione, si trova proprio nel centro di Rovaniemi, dunque è facilmente raggiungibile sia a piedi sia con i mezzi pubblici. Non è un caso che la posizione lo renda attrattivo e quindi presente in ogni itinerario. Serve circa 1 ora e 30 per visitarlo e i biglietti si aggirano attorno ai 20 euro, nessun costo proibitivo.

A meno di 8 km dal Villaggio di Babbo Natale e in pieno centro di Rovaniemi, l’Arktikum è curato in modo diretto dalla University of Lapland’s Arctic Centre che attraverso studi e ricerche aiuta a comprendere meglio questo importante territorio. Per poterlo visitare è consigliato l’utilizzo del The Culture Pass, una card che viene suggerita per chi resta in Lapponia per più di 2 giorni e avrà quindi ingressi gratuiti o agevolati per diverse attrazioni in zona.

Inclusivo, ha accessi per persone con disabilità. In più è particolarmente indicato per chi viaggia con i bambini con attività interattivi e contenuti coinvolgenti per loro. La caffetteria del museo è il posto ideale per una pausa, dove potrete gustare piatti tipici della Lapponia e bevande calde, magari sorseggiando una tazza di cioccolata calda dopo aver esplorato le mostre. Nel negozio di souvenir, troverete articoli che celebrano la cultura Sami e l’ambiente artico, tra cui artigianato locale, libri e giochi educativi.

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Anche la casa di Babbo Natale soffre per l’overtourism

L’overtourism non risparmia neanche Babbo Natale: infatti, in vista del giorno più magico dell’anno, sono migliaia i turisti che arrivano, da ogni parte del mondo, al Villaggio di Babbo Natale a Rovaniemi, capitale della Lapponia finlandese.

Sul confine del Circolo Polare Artico, il parco tematico Santa Claus Village è ormai un’istituzione internazionale, che ogni anno attira oltre 600.000 visitatori. Tra neve scintillante e tradizioni invernali, offre l’occasione di vivere esperienze davvero uniche e indimenticabili: dalle slitte trainate da renne ai cocktail nei bar di ghiaccio, fino all’incontro con Santa Claus in persona nella sua “città natale ufficiale”.

Un boom turistico senza precedenti

È ormai chiaro come il turismo a Rovaniemi sia in forte e costante espansione. Nel 2023 la città ha registrato un record di 1,2 milioni di pernottamenti, segnando una crescita del 30% rispetto al 2022.

Un trend a prima vista positivo, che entusiasma operatori turistici, proprietari di hotel e ristoranti, che vedono un significativo aumento delle entrate. “Il nordico è un trend“, queste le parole di Sanna Karkkainen, CEO di Visit Rovaniemi. “Le persone vogliono viaggiare in Paesi freddi per vedere la neve, l’aurora boreale e, ovviamente, Babbo Natale.”

Ma non è tutto. L’aeroporto di Rovaniemi ha inaugurato nel 2024 tredici nuove rotte, che collegano la città con destinazioni quali Ginevra, Berlino e Bordeaux. La maggior parte dei turisti proviene da Francia, Germania e Regno Unito, ma l’attrattiva si estende ben oltre l’Europa.

La crisi dell’iperturismo

Nonostante il successo economico, l’esplosione del turismo sta generando malcontento tra i residenti. Durante le festività natalizie, Rovaniemi arriva ad accogliere un numero di visitatori dieci volte superiore alla sua popolazione. “Il turismo è cresciuto così rapidamente che la situazione non è più sotto controllo“, ha dichiarato Antti Pakkanen, fotografo e membro di una rete di alloggiatori locali.

Come in molte altre mete sovraffollate, da Barcellona a Venezia, anche Rovaniemi sta così affrontando le problematiche dell’overtourism. I residenti lamentano l’aumento dei prezzi degli affitti e la trasformazione del centro città in uno “spazio transitorio per i turisti”. La crescita vertiginosa degli alloggi a breve termine ha ridotto le opzioni abitative per i residenti e contribuito a cambiare il tessuto sociale cittadino.

Il richiamo del Grande Nord

L’inarrestabile interesse per i Paesi nordici sembra legato anche al cambiamento climatico. In un pianeta che si sta surriscaldando, le vacanze al freddo diventano sempre più gettonate, in particolare durante il periodo natalizio. Le attrazioni di Rovaniemi, con la neve immacolata, una vasta gamma di esperienze invernali, e l’opportunità di visitare in prima persona la Casa di Babbo Natale, rispondono alla perfezione a questa domanda.

Quale futuro per Rovaniemi?

Mentre i funzionari locali sottolineano il successo del turismo, la vera sfida sta nel trovare un equilibrio sostenibile.

L’overtourism è una questione globale che richiede soluzioni innovative per tutelare l’autenticità delle destinazioni e il benessere dei residenti. A Rovaniemi, come altrove, il futuro del turismo dipenderà dalla capacità di gestire la crescita in modo responsabile, garantendo che il fascino del Grande Nord continui a incantare senza comprometterne il fragile ecosistema naturale e urbano.

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Cancellato il Natale in Lapponia: non c’è abbastanza neve

La Lapponia, terra incantata dove molti (soprattutto i più piccini!) sognano di vivere l’esperienza magica di incontrare Babbo Natale, sta vivendo una realtà inaspettata: la mancanza di neve. Quest’anno, infatti, le temperature più miti e le scarse precipitazioni hanno costretto a cancellare alcuni dei viaggi organizzati nella regione, con particolare impatto su destinazioni simbolo come Rovaniemi, la “casa ufficiale di Babbo Natale”.

In una stagione che avrebbe dovuto essere il culmine dell’esperienza invernale per molti, la regione finlandese sta soffrendo per condizioni climatiche anomale. A novembre, al posto dei tradizionali 20-30 centimetri di neve, si sono visti solo pochi centimetri in aree isolate, lasciando gran parte della zona completamente priva di neve. Questo ha portato alla cancellazione di viaggi a Kuusamo, un’altra destinazione popolare, dove le forti piogge hanno spazzato via la neve, rendendo impossibile organizzare le escursioni e altre attività tipiche dell’inverno.

Un danno sicuramente ingente per il settore turistico che suo malgrado sta cercando di attivarsi il più possibile per trovare soluzioni di intrattenimento alternative per i visitatori e sta riflettendo sul futuro che lo attende.

L’inverno che non c’è: le soluzioni per i turisti

Nonostante le difficoltà, le agenzie turistiche stanno cercando di venire incontro ai viaggiatori colpiti dalla cancellazione dei pacchetti in Finlandia. I turisti hanno potuto scegliere tra diverse opzioni: modificare le date di viaggio per la stagione successiva senza costi aggiuntivi, prenotare nuove vacanze con uno sconto del 10% oppure ottenere il rimborso completo del viaggio. Tuttavia, la notizia della cancellazione ha lasciato molti viaggiatori delusi, in particolare quelli che avevano pianificato il loro viaggio in Lapponia con grande anticipo, aspettandosi una magica avventura tra neve e ghiaccio.

Le agenzie turistiche stanno inoltre monitorando attentamente le previsioni meteorologiche e alcune aree, come le stazioni sciistiche, stanno utilizzando cannoni sparaneve per cercare di garantire un’adeguata copertura nevosa. Tuttavia, nonostante questi sforzi, il clima mutevole e le condizioni imprevedibili continuano a rappresentare una sfida significativa per il turismo invernale.

Husky, Lapponia

Fonte: iStock

Una delle attività più famose in Lapponia, la slitta trainata dai Siberian Husky

Gli impatti del cambiamento climatico sulla Lapponia

Le condizioni meteorologiche insolite non sono un caso isolato. Come dichiarato da Jim Dale a Euronews Travel, esperto di meteo per i British Weather Services, i cambiamenti climatici sono alla base di questa insolita scarsità di neve. In particolare, le temperature più alte in estate e gli inverni più miti sono diventati sempre più frequenti. Le stazioni meteorologiche finlandesi hanno registrato temperature record durante l’estate, con giugno, luglio e agosto che hanno visto valori ben superiori alla media, di circa 2-3 gradi Celsius. Inoltre, l’autunno è stato particolarmente caldo, con temperature da record a ottobre, come quella di Kilpisjärvi, dove si sono toccati i 11,2°C.

Jim Dale avverte infatti che, anche se ci saranno ancora stagioni in cui la neve abbondante ritornerà, le incertezze climatiche continueranno a creare disagi e difficoltà per i turisti. Le località come Rovaniemi potrebbero non essere più quelle di un tempo, e anche altre destinazioni invernali potrebbero essere influenzate dal riscaldamento globale.

Il fenomeno sta influenzando l’intero settore sciistico e delle attività invernali in Europa. Le Alpi, sia italiane che francesi, hanno registrato un inverno insolitamente mite, con un forte deficit di neve a bassa quota. Questo rende sempre più difficile garantire un’esperienza invernale autentica, con attività come motoslitte, safari con le renne e slitte trainate dai cani che diventano impraticabili in assenza di neve.

Dunque, quello che si prospetta è un futuro in cui il cambiamento climatico diventerà uno dei principali fattori da considerare quando si pianificano viaggi invernali. Mentre la Lapponia, una delle destinazioni più desiderate dai turisti durante il periodo natalizio, fatica a mantenere la sua immagine incantata, il settore del turismo invernale dovrà adattarsi a una nuova realtà fatta di condizioni meteorologiche imprevedibili.

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Mercatini di Natale del Nord Europa 2024: date e info utili

Trascorrere il Natale nei Paesi del Nord Europa significa non solo entrare nella casa di Babbo Natale, simbolo natalizio per eccellenza, ma anche circondarsi di tutte quelle atmosfere che compongono l’immaginario perfetto, dalla neve alle renne. Svezia, Finlandia, Norvegia, Danimarca e Islanda sono alcune delle destinazioni più amate grazie ai loro mercatini e, ognuna di queste, vanta tradizioni curiose e particolari. Sapevate, per esempio, che per concludere il Natale gli svedesi fanno un giro rituale, insieme a tutta la famiglia, intorno all’albero? O che in Danimarca la cena tradizionale di Natale inizia alle 18 e si conclude servendo il riso al latte?

Per scoprirle non vi resta che organizzare un viaggio nel Nord Europa, ma prima leggete questo articolo: troverete tutti i mercatini del 2024 con date e info utili!

Mercatini di Natale a Helsinki

La capitale della Finlandia, Helsinki, allestisce i mercatini di Natale presso la Piazza del Senato, l’area più antica della città. A dominare la scena c’è la Cattedrale di Helsinki, progettata da Carl Ludwig Engel e completata nel 1852: qui, il 13 dicembre, la neo incoronata Santa Lucia scende le scale della cattedrale. Si tratta di una tradizione natalizia che onora la martire cristiana del IV secolo, un’occasione importante e simbolica per i finlandesi alla quale vi consigliamo di assistere.

Oltre alla processione di Santa Lucia, la città organizza il tanto atteso mercatino di Natale di Helsinki con oltre cento bancarelle che offrono un assortimento di regali e ornamenti natalizi, nonché prodotti locali, pesce, carne e specialità tipiche. Babbo Natale visita quotidianamente la piazza, mentre una giostra antica gira al centro, offrendo giri gratuiti ai bambini. I mercatini sono aperti dal 29 novembre al 22 dicembre, dalla domenica al giovedì dalle 11:00 alle 19:00, mentre il venerdì e il sabato dalle 11:00 alle 20:00.

Mercatini Natale Helsinki

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Mercatini di Natale nella Piazza del Senato a Helsinki

Il villaggio di Babbo Natale a Rovaniemi

Probabilmente il luogo natalizio più famoso al mondo, il villaggio di Babbo Natale a Rovaniemi è come un grande mercatino aperto tutto l’anno. Capitale della Lapponia, conta 62.000 abitanti, tra cui, secondo la leggenda, Babbo Natale stesso. Situata a soli 10 chilometri a sud del Circolo Polare Artico, questa città è famosa per la sua splendida natura, per le spettacolari viste sull’Aurora Boreale e per il suo villaggio. Qui potete incontrare Babbo Natale ogni giorno, acquistare prodotti d’artigianato fatto a mano e assaporare la cucina tradizionale.

Vengono organizzate anche tante attività per i bambini, come le gite in slitta con le renne e le escursioni nella foresta degli elfi. Non dimenticate che qui si trova anche l’ufficio postale ufficiale dove spedire la propria letterina dei desideri! Per arrivare al villaggio di Babbo Natale da Rovaniemi vi basterà salire sul bus 8, attivo tutto l’anno comprese le feste.

Mercatini natalizi a Turku

La più antica e terza città più grande della Finlandia, Turku, situata a sole due ore di treno da Helsinki, comincia ogni anno la stagione delle feste con una tradizionale Dichiarazione di Pace Natalizia, un messaggio che invita all’armonia e alla grazia. Dopo l’accensione del grande abete rosso allestito nella cattedrale cittadina, vengono aperti i due mercatini principali: uno in Old Great Square, dove vengono organizzati concerti, personaggi natalizi camminano tra la folla e gli stand propongono tanti souvenir e specialità tipiche; l’altro, invece, si trova in Market Square, un evento più piccolo, ma con tanti prodotti di qualità. I mercatini sono presenti tutti i weekend pre-Natale.

Skansens julmarknad a Stoccolma

Tra i mercatini di Natale più belli d’Europa ci sono sicuramente quelli organizzati a Stoccolma. Il più famoso della città è Skansen julmarknad, risalente al 1903, dove troverete ben 70 bancarelle ricche di prelibatezze natalizie come marzapane, pane delle feste, artigianato locale in tessuto, legno, ceramica e lana e molto altro ancora. Oltre a fare shopping alle bancarelle, potete visitare la storica casa di Skansen, dove scoprire come si celebrava il Natale in passato, dalle tradizionali decorazioni dell’albero di Natale alle cene.

Non mancano laboratori organizzati per grandi e bambini, cori natalizi, le danze intorno all’albero sulla pista da ballo di Bollnästorget e le Winter Lights, una passeggiata illuminata di 1,5 chilometri che contribuisce a rendere l’atmosfera ancora più magica e accogliente. Il mercatino è aperto dal 29 novembre al 22 dicembre, dalle 10:00 alle 18:00, mentre in alcuni giorni dalle 10:00 alle 16:00 (gli orari variano in base ai giorni, vi consigliamo di guardare il sito ufficiale).

Mercatini natale Stoccolma

Fonte: iStock

Mercatini di Natale nel centro di Stoccolma

Tivoli Christmas Market a Copenhagen

Il mercato di Natale organizzato a Tivoli Gardens, il parco divertimenti aperto nel 1843 e tra le attrazioni più amate di tutta Copenhagen, rappresenta indubbiamente uno dei mercati più visitati. Aperto dal 19 novembre fino al 2 gennaio, compresi i giorni di Natale e Capodanno, garantisce un’atmosfera natalizia senza pari. Qui, in uno scenario suggestivo con la neve sui tetti e il fumo che esce dai camini, troverete decorazioni, fiori natalizi e il profumo di “Kleiner” e cannella, oltre che 50 bancarelle, giostre e attrazioni. I mercatini sono aperti dal lunedì al giovedì e la domenica dalle 11:00 alle 22:00, il venerdì e il sabato dalle 11:00 alle 23:00. Il 24 dicembre saranno chiusi e, trattandosi di un parco divertimenti, sarà necessario acquistare un biglietto d’ingresso sul sito ufficiale.

Mercatini di Natale a Riga

Tra i mercatini di Natale più suggestivi del Nord Europa c’è quello organizzato a Riga, capitale della Lettonia. Aperto dal 29 novembre al 2 gennaio, viene organizzato nel cuore del centro storico, a Doma Laukums, la Piazza della Cattedrale. Qui troverete tante bancarelle dove acquistare le migliori prelibatezze tradizionali come vin brûlé, pan di zenzero, mandorle tostate, tè e caffè natalizi, oltre che deliziose carni affumicate.

Nei diversi stand troverete anche una vasta gamma di artigianato lettone, ideale per portarvi a casa un souvenir speciale o come idea regalo, dai guanti a motivi tipici ai candelabri di legno decorati, fino al miele lettone, alle candele di cera profumate, calze, cappelli e sciarpe calde fatte a mano, gioielli in ambra e argento, giocattoli di legno ecologici e orsi di pezza.

Mercatini natalizi di Spikersuppa a Oslo

Dal 9 novembre al 22 dicembre il centro di Oslo ospita i mercatini natalizi di Spikersuppa, i più famosi della città. Chiamati in norvegese Jul i Vinterland, includono una lunga via con bancarelle piene di regali, souvenir, abbigliamento, giocattoli e molto altro. ​​​​Non mancano anche deliziosi stand gastronomici che offrono di tutto, dai tradizionali piatti natalizi norvegesi alle ciambelle e crêpes, fino allo street food indiano e messicano e alle specialità più amate come cupcake al cocco e mele caramellate, glögg e porridge caldo, currywurst e salmone affumicato dalle Isole Lofoten.

In programma sono previste anche diverse attività natalizie gratuite, spettacoli teatrali e concerti con artisti famosi, giostre e una ruota panoramica. Dal 30 novembre, inoltre, verrà allestita anche una pista di pattinaggio sul ghiaccio. I mercatini sono aperti dal lunedì al venerdì dalle 12:00 alle 20:00, il sabato e la domenica dalle 10:00 alle 20:00.

Villaggio di Natale di Hafnarfjörður a Reykjavík

L’Islanda è la destinazione perfetta per chi ama le avventure invernali e vuole respirare appieno lo spirito delle feste natalizie. In particolare, la capitale Reykjavík allestisce alcuni dei mercatini più belli come il Villaggio di Natale ad Hafnarfjörður. Si tratta di un mercatino molto caratteristico, non solo perché offre intrattenimento dal vivo, casette natalizie dove fare scorta di artigianato islandese e cibo tipico fatto in casa, ma anche per la tradizione degli Yule Lads.

Secondo la leggenda locale, questi personaggi simili a elfi discendono dai troll e, nel periodo precedente il Natale, scendono dalle montagne e regalano doni ai bambini buoni. In più, se soggiornate ad Hafnarfjörður, non dimenticate di regalarvi un’esperienza unica: nuotare in una piscina geotermale. Il Villaggio di Natale è aperto fino al 23 dicembre tutti i weekend, il venerdì dalle 17:00 alle 20:00, il sabato e la domenica dalle 13:00 alle 18:00. Il 23 dicembre sono aperti fino alle 21:00.

Natale a Reykjavík

Fonte: iStock

Una strada di Reykjavík decorata con addobbi natalizi

Mercatini di Natale a Edimburgo

Organizzati nel cuore della capitale scozzese dal 15 novembre 2024 al 4 gennaio 2025, i mercatini di Natale di Edimburgo offrono il mix perfetto tra shopping, intrattenimento e delizie stagionali. Con lo splendido castello sullo sfondo, vi sembrerà di essere atterrati nel paese delle meraviglie invernali. Ispirato ai tradizionali mercatini tedeschi, ma contraddistinto dal caratteristico fascino scozzese, il mercato è ricco di artigianato locale, regali unici e deliziosi cibi festivi.

East Princes Street Gardens è il cuore pulsante del mercato, dove oltre 70 bancarelle offrono artigianato fatto a mano, gioielli, abbigliamento e molto altro ancora. Luci scintillanti illuminano i vicoli, mentre l’aria si riempie del profumo di vino caldo, cioccolata calda e deliziose prelibatezze festive. Salite sulla grande ruota panoramica per godere di una vista mozzafiato sulla città e godetevi la musica dal vivo, i cori di Natale e le incantevoli luci natalizie.

Mercatini natalizi a Tallinn

Dal 22 novembre al 27 dicembre, la Piazza del Municipio di Tallinn ospita gli attesissimi mercatini di Natale. La star dell’evento è sicuramente l’albero, considerato il più importante dell’Estonia e allestito nella piazza principale della città dal lontano 1441, rendendolo il primo albero di Natale mai esposto in Europa. Tutte le strade sono decorate con alberi, decorazioni natalizie e luci natalizie, mentre i commercianti locali vi faranno provare i piatti tipici della cucina natalizia estone, dal sanguinaccio e cavolo cappuccio al pan di zenzero e bevande calde natalizie. I bambini, invece, potranno divertirsi con le giostre e con un ricco programma natalizio dedicato interamente a loro.

Tallinn Natale

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Mercatini di Natale a Tallinn

Christkindlmarkt a Salisburgo

Facilmente raggiungibile dall’Italia, l’Austria in generale e Salisburgo in particolare è la destinazione perfetta dove trascorrere il Natale grazie ai suoi meravigliosi mercatini. Uno dei mercatini più iconici della città è sicuramente il Christkindlmarkt, organizzato nel centro storico. Qui troverete i famosi Mozartkugeln (Salisburgo è la città natale di Mozart), dolcetti di marzapane ricoperti di cioccolato, regali, vin brûlé speziato e piatti austriaci deliziosi. Il mercatino è allestito su Dom e Residenzplatz ed è aperto dal 21 novembre 2024 al 1 gennaio 2025. Segnatevi in agenda anche gli eventi speciali da non perdere come la sfilata dei Krampus (i demoni del Natale), pianificata per il 5 dicembre, e la sfilata delle maschere tipiche natalizie il 21 dicembre.

I mercatini a Vilnius

Aperti dal 29 novembre 2024 al 6 gennaio 2025, i mercatini di Natale di Vilnius cominciano ufficialmente con l’accensione dell’albero allestito nella Piazza della Cattedrale, considerato il simbolo della città in questo periodo dell’anno. L’albero, infatti, è stato nominato il più bello d’Europa per diversi anni consecutivi, mentre Vilnius è stata inclusa nella Top 5 europea e nella lista dei 25 migliori posti al mondo per celebrare il Natale. Oltre ai mercatini troverete anche un trenino speciale che vi porterà a scoprire i luoghi più belli della città decorati con le luminarie e la pista di pattinaggio sul ghiaccio.

Natale a Vilnius

Fonte: iStock

Il famoso albero di Natale a Vilnius

Christkindlmarkt a Monaco

Impossibile parlare dei mercatini di Natale in Nord Europa e non nominare quelli organizzati a Monaco di Baviera, in Germania. In particolare, quello più famoso viene allestito nel cuore del centro storico, con la romantica cornice offerta dal municipio neogotico su Marienplatz. Il mercatino, le cui origini risalgono al XIV secolo, propone un intero villaggio di bancarelle che conquista tutti i visitatori grazie al suo antico fascino bavarese. Inoltre, se amate fare il presepe, qui troverete tutto il necessario per crearne uno davvero speciale perché è presente un intero mercato indipendente dedicato a questi mondi in miniatura. Il mercatino è aperto dal 25 novembre al 24 dicembre.

Cathedral Christmas Market a Winchester

Dal 22 novembre al 22 dicembre, a Winchester viene organizzato uno dei mercatini più belli di tutta Europa. È famoso per la sua atmosfera suggestiva e per la splendida location, dove a dominare la scena è la meravigliosa cattedrale, al cui interno vengono organizzati concerti, canti natalizi ed eventi. Per quanto riguarda gli stand, troverete un’ampia scelta di espositori, casette in legno ispirate ai tradizionali mercatini tedeschi, con prodotti di alta qualità dedicati sia all’artigianato che alle specialità gastronomiche. I mercatini sono aperti dalla domenica al giovedì dalle 10:00 alle 18:00 e il venerdì e il sabato dalle 10:00 alle 20:00.

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Cosa fare a Helsinki, a spasso per il centro

La capitale del paese più felice del mondo, la Finlandia, è un misto di innovazione, architetture eleganti ed essenziali ed edifici pubblici pensati per abbracciare appieno il concetto di condivisione. Helsinki, affacciata sul Mar Baltico e situata nella regione meridionale del paese, è composta da un’area metropolitana che comprende le città di Espoo, Vantaa, Kauniainen e altre piccole località e isole. Chiamata affettuosamente Stadi dai suoi abitanti, rappresenta la città più grande della Finlandia e il suo centro offre tante cose da vedere e da fare, rendendola così una meta perfetta anche solo per un weekend.

L’anno ad Helsinki oscilla tra inverni freddi e oscuri ed estati dalle temperature piacevoli, ma illuminate dal sole di mezzanotte, il che vi permetterà di allungare le giornate e dedicarvi totalmente alla scoperta della città fino a quando non sarete stanchi (e non perché ormai si è fatta sera, come si suol dire). Durante la pianificazione del viaggio, quindi, consigliamo di optare per i mesi estivi e di atterrare all’aeroporto Helsinki-Vantaalla, distante una ventina di chilometri dal centro e ben collegato con tante città europee e italiane, comprese Bologna, Roma e Milano.

Cosa vedere nel centro di Helsinki

Dopo aver fatto colazione in uno dei tanti café presenti in città – consigliamo Ekberg, la pasticceria più antica di tutta la Finlandia – cominciamo il nostro itinerario alla scoperta del centro partendo dalla piazza principale, la Piazza del Senato.

La Piazza del Senato

Non stupitevi se notate delle similarità tra gli edifici qui presenti, perché è stata la stessa mano a progettarli, quella dell’architetto tedesco Carl Ludwig Engel. Uno di questi è l’imponente cattedrale luterana, Helsingin tuomiokirkko: considerata il simbolo di Helsinki, fu realizzata nel XIX secolo in stile neoclassico e custodisce al suo interno le statue dei riformatori Martin Lutero, Philipp Melanchthon e Mikael Agricola, quest’ultimo di origine finlandese.

Gli altri edifici neoclassici realizzati da Engel sono il Palazzo del Senato, ora sede del governo, il Palazzo dell’Università e la Biblioteca Nazionale. Quest’ultima merita una visita per la sua sala splendidamente affrescata e decorata con colonne di marmo, ispirata ai templi romani. Una breve passeggiata verso est vi porterà alla Cattedrale Ortodossa Uspenski, progettata dall’architetto russo Aleksey Gornostayev e realizzata dopo la sua morte con i classici mattoni rossi e le cupole turchesi. L’edificio, in stile neo bizantino, è testimone di una parte di storia che ha visto Helsinki capitale sotto la dominazione russa durante i primi del 1800.

Cattedrale ortodossa Helsinki

Fonte: iStock

La cattedrale ortodossa Uspenski

Kauppatori, la piazza del mercato

Un’altra piazza da inserire sull’itinerario, soprattutto per una pausa di gusto, è sicuramente Kauppatorila piazza del mercato adiacente al porto. Qui troverete diverse bancarelle dove pranzare con porzioni di pesce fritto, verdure arrosto e zuppa di salmone e patate, da consumare sul posto, seduti ai tavoli allestiti accanto agli stand, oppure sulle banchine del porto, lungo i moli da dove salpano i battelli per le isole vicine. Oltre alle bancarelle dedicate al cibo, troverete anche diversi banchetti con prodotti d’artigianato e souvenir.

In questa piazza si trova anche il mercato coperto più vecchio della città, attivo dal 1889. All’interno di Vanha Kaupahalli troverete diverse specialità finlandesi come formaggi, panini dolci o a base di pesce (un must dello street food locale) e gli insaccati di carne di renna. Dopo aver provato i piatti tipici, fate come i finlandesi e andate a rilassarvi da Allas Sea Pool: situato affianco alla piazza del mercato, rappresenta il fulcro del benessere urbano con le sue piscine interne ed esterne e le saune, il tutto con vista sul porto.

I musei di Helsinki

Helsinki, da brava capitale, ospita alcuni dei musei più belli di tutta la Finlandia, uno su tutti la Fortezza marina di Suomenlinna, raggiungibile dalla piazza del mercato in 20 minuti di traghetto. Sull’isola di Suomenlinna, Patrimonio UNESCO, sono presenti sei musei, seppur sia l’isola stessa a rappresentare un’attrazione di per sé. Un altro museo da non perdere è sicuramente quello nazionale, il Kansallismuseo (attualmente in fase di ristrutturazione con la riapertura prevista per il 2025). Realizzato nel 1910, al suo interno ospita una collezione di manufatti storici e scoperte archeologiche che vi permetterà di approfondire la storia del paese.

Se invece è l’arte contemporanea il vostro punto debole, visitate l’Amos Rex, situato nel centro del quartiere Kamppi…sottoterra. Proprio così, il museo è stato sviluppato attraverso delle futuristiche gallerie sotterranee e vengono ospitate mostre sperimentali e innovative, mentre un’area è dedicata anche ai bambini per permettere anche alle famiglie di godersi questo spazio unico. Preferite l’arte ‘classica’? Allora entrate dentro il Museo d’arte Ateneum, il quale custodisce 30.000 opere di artisti nazionali, nonché quelle di Paul Cézanne, Marc Chagall, Paul Gauguin e Vincent van Gogh. Citiamo anche l’Helsingin kaupunginmuseo, il museo civico che promuove e salvaguarda il patrimonio della capitale. L’ambiente museale occupa quasi un isolato e comprende diversi musei, la villa Hakasalmi, la casa di Ruiskumestari, il museo dei lavoratori e il Ratikkamuseo.

Museo Amos Rex a Helsinki

Fonte: iStock

Il museo sotterraneo Amos Rex

Il quartiere Töölö

L’attrazione principale del quartiere Töölö è la chiesa Temppeliaukio: questo edificio religioso è chiamato la chiesa nella roccia poiché è stato costruito direttamente sulla pietra, scavando e intagliando una grande navata. La chiesa è illuminata dalla luce naturale che filtra dal moderno lucernario; al centro una grande cupola di rame ricopre la struttura. Progettata nel 1969 dagli architetti Timo e Tuomo Suomalainen, oggi questa chiesa luterana ospita non solo funzioni religiose, ma anche concerti: pare infatti dotata di un’acustica eccellente dovuta proprio alla presenza della parete rocciosa.

A poca distanza, in via Apollonkatu, si trova la Kristuskyrkan, la Chiesa di Cristo, notevole esempio di edificio neogotico finlandese. Costituito da una struttura semplice in mattoni rossi, pietra e rame, si contraddistingue per la facciata a campanile, sormontato da un’alta guglia. In questo quartiere, inoltre, si trovano la Finlandia House, opera dell’architetto Alvar Aalto, l’ottocentesca Villa Hagasund, l’accademia Sibelius, la Music Hall, la Galleria d’arte moderna e contemporanea e la collezione d’arte della fondazione Riz.

Prima di andare alla scoperta delle isolette che circondano questo antico centro (più di 300), passeggiate per le vie dello shopping di Helsinki: tra queste Aleksanterinkatu e Esplanadi. Nella zona occidentale della città si trova il quartiere che ospita i negozi trendy della capitale e ristoranti dove provare la cucina tipica della Finlandia.

I parchi cittadini

Helsinki è una città capace di accogliere e coccolare i suoi turisti, i quali possono lasciarsi travolgere dallo spirito dei suoi abitanti e, magari, apprendere il segreto della loro felicità. Questo sentimento positivo scaturisce anche dal contatto con la natura: è per questo che, nel centro della capitale, troverete anche parchi curati dove poter godere di qualche momento di relax. Parco Esplanadi, tra la piazza del mercato e i due viali Esplanadi, è uno dei tipici luoghi di ritrovo, mentre se preferite una vista ampia sul mare e sui numerosi isolotti del Golfo di Helsinki, il Parco Kaivopuisto è quello che fa per voi.

Quest’ultimo è considerato il parco più antico e famoso di Helsinki ed è circondato da ambasciate e ville. La vicinanza al mare, la vista delle scogliere rocciose e i suoi verdi prati offrono molte opportunità per rilassarsi e godere qualche ora all’aria aperta. Durante l’inverno, se le condizioni della neve lo permettono, il parco viene utilizzato come location per divertirsi con lo slittino. Nel punto più alto del parco, invece, si trova l’Osservatorio Ursa.

Come arrivare dall’aeroporto al centro di Helsinki

L’aeroporto di Helsinki si trova a Vantaa, a 19 chilometri a nord della città. Da e per l’aeroporto è possibile spostarsi con un taxi, che effettua servizio regolare dall’aeroporto alla piazza della stazione ferroviaria, situata nel centro della città. In alternativa è disponibile il servizio navetta della Finnair: il servizio si chiama Finnair Bus ed è garantito dalla compagnia di bandiera della Finlandia. Il costo è di 6 euro e 80 solo andata e le corse sono effettuate ogni mezz’ora a partire dalle 5:45 fino alle 1:10. Per gli spostamenti da un terminal all’altro è presente un servizio gratuito di navetta, che permette ai viaggiatori di raggiungere i mezzi che partono dallo scalo ogni 15 minuti, dalle 3:30 fino alle 1:30.

Se invece desiderate utilizzare i mezzi pubblici, la linea degli autobus di riferimento è la 615, quella urbana di Helsinki. Questa rappresenta la soluzione meno conveniente perché fa più fermate e potrebbe impiegare anche 50 minuti per arrivare nel centro della città; il costo del biglietto è di 5 euro.

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La Finlandia è (sempre) il Paese più felice del mondo

Scriveva Voltaire in una lettera all’abate Trublet il 27 aprile 1761: “Ho deciso di essere felice perché fa bene alla mia salute”. E in Finlandia, che è appena stata eletta per il settimo anno consecutivo il Paese più felice del mondo, l’hanno preso alla lettera.

Ogni anno, infatti, viene stilato il World Happiness Report che valuta singolarmente le condizioni di vita dei giovani, degli anziani e delle persone di mezza età in curica 140 Paesi del mondo e, negli ultimi sette, al primo posto si è sempre posizionata la Finlandia in tutte le fasce di età.

Nel 2024, la classifica dei Paesi più felici al mondo prosegue con le vicine Danimarca, Islanda e Svezia. L’Italia non raggiunge nemmeno la 30^ posizione.

Felicità è sicuramente sinonimo anche di benessere e i finlandesi hanno deciso di condividere con il resto del mondo il loro segreto.

Perché la Finlandia è il Paese più felice

In Finlandia – così come in tutti i Paesi, del resto – i Comuni e la pubblica amministrazione sono responsabili di provvedere ai servizi dei propri cittadini quotidianamente. Per servizi si intendono la salute, l’educazione scolastica, il trasporto pubblico e via dicendo, che sono in grado di generare il benessere di una città e quindi anche di un Paese. E qui funzionano tutti bene.

Ma non solo: contribuiscono alla felicità dei finlandesi anche asltri aspetti quali l’aspettativa di vita, il PIL pro capite, il welfare, d anche l’equilibrio tra lavoro e vita privata e un forte sentimento di fiducia in generale.

Il Sindaco di Helsinki, la Capitale finlandese che conta circa 650mila abitanti, Juhana Vartiainen, ha spiegato che “I cittadini contano sul fatto che il Comune si prenda cura di organizzare i servizi funzionali e di far loro usufruire di quelli legati alla cultura e a quelli naturali. Il nuovo e interessante Museo dell’architettura e del design, riconosciuto già a livello internazionale, è solo uno degli esempi concreti di quanto stiamo investendo nel futuro della nostra città e nel benessere dei residenti”.

Il trasporto pubblico a Helsinki è motivo di felicità

Tra i motivi di vanto della Finlandia c’è sicuramente l’eccellente servizio di trasporto pubblico. A dirlo è uno studio condotto dalla società di ricerca di mercato Taloustutkimus, secondo cui gli abitanti della Capitale ne sono molto soddisfatti: in cifre, circa nove persone su dieci (per la precisione, l’88%) si sono dichiarate soddisfatte del loro stile di vita a Helsinki.

I fattori chiave che determinano una buona qualità della vita a Helsinki includono la vicinanza al mare (e, si sa, che secondo studi medici, il mare fa bene alla salute fisica e mentale), l’offerta di luoghi di arte e di cultura, un ambiente sicuro in cui vivere e spazi verdi come parchi e foreste nelle immediate vicinanze.

In cima alla lista dei fattori determinanti c’è soprattutto il trasporto pubblico, che garantisce l’accesso a qualunque luogo della città in modo affidabile e sostenibile.

A Helsinki, la felicità sta nelle piccole cose

Da sempre comunque gli abitanti di Helsinki sono famosi per essere lo specchio della felicità e il loro segreto sta nel semplice fatto che a loro basta davvero poco per essere felici. La felicità qui sta nelle piccole cose della vita di ogni giorno: gustarsi un gelato su lungomare di 131 chilometri, fare la sauna, uno dei simboli della Finlandia nonché parte integrante della cultura finlandese, nella propria abitazione o in una delle tantissime saune pubbliche che ci sono in città (ci sono più saune che abitanti) oppure visitare i musei o andare ai mercatini delle pulci.

Imparare a essere felici come i finlandesi

Proprio perché per i finlandesi essere felici non è un segreto, ma un insieme di “trucchi” che possono essere appresi e messi in pratica quotidianamente, quest’anno molti turisti avranno la possibilità di andare in Finlandia e imparare a essere felici.

Lo studio condotto da Taloustutkimus ha evidenziato anche il fatto che i finlandesi sono un popolo molto ospitale e molto aperto al mondo internazionale e quindi verso i turisti.

A giugno, alcuni visitatori da tutto il mondo saranno ospitati per vivere un’esperienza urbana unica nella Capitale, insieme agli Helsinki Happiness Hackers. Questo team, composto da cinque residenti di Helsinki (uno dei quali è una skateboarder settantenne), accompagnerà il gruppo alla scoperta della città finlandese, con l’obiettivo di insegnare loro tutti i segreti per essere felici ogni giorno affiancando i “local” nella loro quotidianità.

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Ripartono le crociere in Lapponia: gli itinerari

La compagnia di navigazione norvegese Hurtigruten ritorna alla programmazione pre-pandemica rispolverando tre gettonati itinerari “tra mare e terra” che percorrono sia il nord della Finlandia che la costa della Norvegia e includono un viaggio per gli appassionati di astronomia.

Si possono definire tranquillamente “viaggi della vita”, esperienze incredibili al cospetto di paesaggi che tolgono il fiato e che svelano appieno tutto il fascino e la magia del “Grande Nord”.

A caccia dell’Aurora Boreale

Il primo tour da sogno si chiama “Segui l’aurora boreale: Land and Sea Tour” e, in quindici giorni, propone un trekking via terra della Finlandia a nord di Helsinki e un viaggio Coastal Express lungo la costa norvegese fino a Bergen, con un percorso via terra da Bergen a Oslo, o viceversa.

Con partenze multiple tra novembre e marzo, gli ospiti possono godersi la Lapponia finlandese nell’incanto delle foreste innevate, sperimentare entusiasmanti safari con husky e renne, approfondire la storia del popolo Sámi, attraversare il circolo polare artico e conoscere da vicino il tradizionale patrimonio di pesca e caccia, con ottime possibilità di assistere al fenomeno sempre emozionante dell’aurora boreale.

La crociera inizia a Kirkenes e punta al di sopra della Norvegia in direzione sud, immergendosi nei maestosi fiordi e prevedendo soste nei tradizionali villaggi di pescatori.
Gli ospiti possono anche godersi musica, escursioni in motoslitta, visitare musei storici e partecipare a tour delle città di Helsinki, Bergen e Oslo.

Follow the Midnight Sun: Land and Sea Tour

Il secondo itinerario porta il nome di “Follow the Midnight Sun: Land and Sea Tour“, ha una durata di quindici giorni ed è programmato per i mesi di giugno e luglio.

Inizia con un viaggio in traghetto da Stoccolma a Helsinki, poi si dirige via terra verso le regioni settentrionali della Finlandia prima di salpare con il viaggio Coastal Express lungo la costa norvegese fino a Bergen: nell’Artico, questo è il periodo del cosiddetto “sole di mezzanotte” con l’astro che non tramonta mai sotto l’orizzonte e offre quasi 24 ore di luce estiva.

Dopo una notte allo Snowhotel, il viaggio per mare riprende il percorso a Kirkenes, dirigendosi verso decine di fiordi norvegesi: gli ospiti rimarranno estasiati dai panorami unici e dalle tipiche comunità di pescatori, visiteranno i pittoreschi arcipelaghi e ammireranno le cime delle montagne e il ghiacciaio più grande d’Europa.

Inoltre, potranno anche partecipare a tour delle città di Stoccolma, Helsinki e Bergen, a gite in slitta con husky e renne, conoscere meglio la cultura Sámi e attraversare il Circolo Polare Artico.

Follow the Stars: Astronomy Voyage

La terza proposta, “Follow the Stars: Astronomy Voyage”, è dedicata in particolare agli amanti dell’astronomia, con partenza e ritorno a Bergen dopo una navigazione della splendida costa norvegese.

Si tratta di un “viaggio astronomico” di 12 giorni, con partenze a gennaio e febbraio, che offre preziose informazioni sul cielo artico notturno: gli astronomi Ian Ridpath, John Mason, Sadie Jones e Tom Kerss terranno coinvolgenti  lezioni e tour guidati dal ponte della nave così che gli ospiti possano scoprire l’aurora boreale, le stelle, i pianeti, le meteore e i miti e le leggende legati alle costellazioni.

L’itinerario prevede anche una visita esclusiva al Planetario dell’aurora boreale a Tromsø.

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Rovaniemi: il Villaggio di Babbo Natale diventa sostenibile

Oggi come non mai l’attenzione all’ambiente e alla sostenibilità è un elemento da cui non si può prescindere, in qualsiasi ambito: e anche il Villaggio di Babbo Natale, a Rovaniemi, mira a uno sviluppo sostenibile e si impegna seriamente nella lotta al cambiamento climatico.

Lo afferma Antti Nikander, coordinatore della cooperativa del Villaggio che rappresenta circa 50 aziende del settore turistico ed esperienziale situate nel Circolo Polare Artico e nelle immediate vicinanze: anche se soltanto negli ultimi anni sono stati compiuti passi significativi verso l’obiettivo ed è molto il lavoro che resta ancora da compiere, la direzione è quella giusta e la volontà delle aziende per perseguire un turismo sostenibile è concreta.

Un turismo amico dell’ambiente è una vittoria per tutti

Gli operatori del Villaggio di Babbo Natale e dei suoi dintorni hanno ben chiaro che tutti (la natura, i consumatori, gli imprenditori e la comunità locale) possono trarre vantaggio dal turismo condotto secondo i principi dello sviluppo sostenibile. Ed è un lavoro che non hai mai fine, poiché sono sempre moltissime le opportunità per migliorare la situazione per quanto riguarda l’ambiente, chi vive il territorio e il benessere degli animali.

La cooperativa ritiene, infatti, che il Circolo Polare Artico continuerà a vedere nuovi e sempre più interessanti esempi di turismo amico del pianeta.

Gli esempi virtuosi del Villaggio di Babbo Natale a Rovaniemi

Vediamo subito alcuni esempi di come la cooperativa e le aziende associate operano nel rispetto dell’ambiente.

Innanzitutto, numerose aziende del Villaggio di Babbo Natale hanno investito in certificazioni con standard di settore: Bearhill Husky a Rovaniemi è stata la prima a ricevere il prestigioso marchio Sustainable Travel Finland.

Inoltre, nel 2021 anche l’Arctic Snowhotel & Glass Igloos ha ottenuto il riconoscimento e, nel prossimo futuro, altre aziende in settori differenti otterranno la certificazione.

A proposito, invece, di riscaldamento, quasi tutti gli alloggi del Villaggio sono stati costruiti intorno al 2010 e le loro emissioni di carbonio sono basse.

Il Glass Resort, che offre sistemazioni in suggestivi igloo di vetro, utilizza pompe di calore ad aria che fanno uso della cosiddetta “elettricità verde” per il riscaldamento, i nuovi cottage Premium del Santa Claus Holiday Village vengono riscaldati con energia geotermica ecologica sempre a elettricità verde, mentre i cottage più vecchi in Lapponia usufruiscono del teleriscaldamento ecologico in svariati modi.

Ma non è tutto.

L’”elettricità verde”, prodotta da fonti energetiche rinnovabili, gioca un ruolo chiave nella riduzione delle emissioni di CO2 e sempre più aziende della cooperativa del Villaggio di Babbo Natale se ne servono: oltre alle pompe di calore, i numerosi vagoni di servizio del Santa Claus Holiday Village e Santatelevision impiegano l’elettricità ecologica e vi è l’intenzione di sviluppare un’infrastruttura di ricarica per le auto elettriche che fornirebbe energia a basse emissioni per i veicoli turistici.

Il manuale per il turismo sostenibile per le aziende del Villaggio di Babbo Natale

Infine, la cooperativa del Villaggio organizza anche corsi di formazione sullo sviluppo sostenibile per le aziende del territorio e ha appena ultimato il “Manuale del turismo sostenibile del Villaggio di Babbo Natale”.

Il sogno, infatti, è quello che il “regno di Santa Claus” diventi, nel tempo, una delle principali destinazioni turistiche finlandesi a zero emissioni di carbonio e che ottenga, nel suo complesso, la rinomata certificazione Sustainable Travel Finland.

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In Finlandia puoi lavorare come elfo di Natale. Ecco come funziona

C’è chi da grande vuole fare l’astronauta, chi si immagina già nei panni della maestra e chi vorrebbe danzare sulle punte. Non tutti, però, sognano di fare l’elfo di Natale! Diciamolo pure, questo è un compito riservato a veri sognatori che, magari, a un certo punto della loro vita, hanno accantonato il desiderio di farlo per rincorrere qualcosa di più “concreto”. Noi, invece, vi incoraggiamo a credere nei vostri sogni più creativi ed è proprio per questo che vi informiamo del fatto che sì, da qualche parte nel mondo si può essere elfi natalizi per lavoro.

Dove? In Finlandia, e non c’è certo da sorprendersi. Non solo perché proprio in questo Paese che sorge il famosissimo Santa Claus Village, la casa di Babbo Natale per eccellenza, ma anche e soprattutto perché il Natale è una festività molto sentita, presa estremamente sul serio e resa tanto colorata quanto professionale in ogni suo aspetto.

Come diventare un elfo di Natale?

Ma come si fa a diventare un elfo di Natale? Vi diciamo subito che non basta indossare il caratteristico costume e recarsi al Paese di Babbo Natale. La prima cosa da fare, infatti, è agire con larghissimo anticipo: occorre pensarci almeno un anno prima (motivo per cui ve lo stiamo dicendo adesso), perché per fare questo lavoro bisogna abitare in Finlandia. Anche se è vero che alcuni annunci di lavoro comprendono vitto e alloggio, è altrettanto vero che bisogna leggerli con attenzione per provvedere qualora servisse trovare una sistemazione.

Foresta in Finlandia con addobbi natalizi

Occorre poi organizzare tutti i movimenti, tenendo in considerazione che il periodo in cui si svolgerà la mansione va più o meno da inizio dicembre ad almeno il 10 gennaio. Va anche completamente rifatto il proprio guardaroba: il costume è fornito dai datori di lavoro, sì, ma organizzare un viaggio in Finlandia (e ancor più un lungo periodo di permanenza) significa anche tener conto delle temperature, che vanno da -30° in inverno a circa 10-15° d’estate. Infine, è necessario sapere che quasi tutti gli annunci richiedono esperienze nel mondo della recitazione e preparazione nel canto e nel ballo, oltre che un certo tipo di conoscenza dell’applicazione del make up, dunque è bene essere preparati a dovere.

Come ci candida per il lavoro dell’elfo?

Fatte le precedenti doverose premesse, andiamo alle opportunità lavorative. Per candidarsi, la prima cosa da fare è sapere che quasi tutte le catene commerciali (dai grandi centri fino ai piccoli negozi) cercano elfi durante il periodo natalizio, ma che le opportunità migliori e decisamente più suggestive sono quelle offerte dal Tonttula Elämyskylä, ossia l’originale villaggio degli elfi finlandese, dal Santa Claus Village.

Incredibilmente affascinanti (seppur un pizzico meno rispetto alle due che abbiamo appena citato) sono quelle offerte dalle grandi catene di accoglienza e organizzazione viaggi come Lapland HotelsSanta’s Finland e persino AirBnb. Anche alcune catene di trasporto finlandesi, per lo più quelle che gestiscono percorsi turistici in treno come il Rovaniemi Train cercano elfi, così come i piccoli villaggi di Natale, diffusissimi nell’intero Paese. Una volta a conoscenza dei nomi, a partire dal mese di marzo è possibile inviare le candidature allegando il proprio curriculum sugli appositi siti web.

Cosa fa davvero un elfo di Natale in Finlandia?

I compiti dell’elfo variano a seconda di chi offre il lavoro: come abbiamo accennato è quasi sempre richiesta esperienza nel mondo della recitazione, nel canto e nel ballo, ma nel caso delle catene di accoglienza e organizzazione viaggi sono richieste anche competenze nel mondo della ristorazione, dell’ospitalità e del ricevimento, perché oltre a intrattenere gli elfi dovranno guidare, accompagnare e mettersi a disposizione degli ospiti.

Elfo di Natale

Particolare attenzione e preparazione saranno richieste a tutti gli aspiranti elfi di Natale che lavoreranno a contatto con i bambini: sia Tonttula Elämyskylä che il Santa Claus Village chiedono ai loro aiutanti di Babbo Natale di fare dei corsi di preparazione e/o di avere delle lauree o degli attestati che garantiscano la loro esperienza con i piccoli, perché non solo dovranno farli divertire ma potranno anche fare delle piccole (ma simpatiche) lezioni per insegnargli come si costruiscono determinati oggetti o come fare alcune cose divertenti.