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Palazzo Te compie 500 anni: nuovo percorso museale e le mostre

Il 2025 è un anno importante per Mantova: la città festeggerà i 500 anni di Palazzo Te, uno dei simboli più prestigiosi del rinascimento italiano e per l’occasione non mancheranno eventi, mostre, appuntamenti e tanto altro. Arte, letteratura e politica convivono all’interno di questo edificio che attira ogni anno tantissimi visitatori e che nei prossimi 12 mesi potranno seguire un percorso di visita aggiornato con un riallestimento delle prime sale e tanto altro. Vediamo insieme cosa c’è da sapere sull’occasione.

Il cinquecentenario di Palazzo Te: mostre ed eventi

Palazzo Te per il cinquecentenario si prepara ad una veste nuova: l’obiettivo è festeggiare in grande stile tramite un’esperienza rinnovata che attiri non solo chi non c’è mai stato ma anche chi lo ha già visto e ne conosce la bellezza. Dalla prossima primavera 2025 sarà ufficialmente inaugurato il nuovo percorso museale che coinvolge un riallestimento delle prime sale del Palazzo.

Il tema dominante? Le Metamorfosi ovidiane che faranno ripercorrere il tutto attraverso un percorso curato da Claudia Cieri Via. L’esposizione sarà arricchita da alcuni capolavori del Rinascimento in prestito e provenienti dal museo del Louvre, dall’Albertina di Vienna e dagli Uffizi di Firenze. L’obiettivo è fondere e far dialogare opere con temi e dettagli in comune creando un intreccio unico che fonda classicità e contemporaneità.

Potremmo definire un momento clou che coinciderà con l’autunno 2025: durante questi mesi Palazzo Te ospiterà le installazioni cinematografiche multischermo dell’artista britannico Isaac Julien di cui una ispirata proprio al tema delle Metamorfosi ma con un’ispirazione contemporanea.

Non è finita qui: le celebrazioni per i 500 anni di Palazzo Te saranno arricchite ulteriormente da altri allestimenti e interventi strutturali. Basti pensare che dalla primavera ci sarà l’introduzione di una nuova illuminazione dell’Esedra per esaltare la maestosità del complesso architettonico.

Mantova festeggia i 500 anni di Palazzo Te

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Mantova si prepara a festeggiare il cinquecentenario di Palazzo Te: eventi, nuovo percorso museale e mostre temporanee

La storia di Palazzo Te

Palazzo Te è tra i monumenti più interessanti di Mantova e viene considerato a tutti gli effetti un punto di riferimento tra i capolavori architettonici e artistici rinascimentali del Belpaese. Il progetto inizia nel XVI secolo con la richiesta di Federico II Gonzaga che, con il titolo di marchese della città, desiderava una residenza destinata al piacere e alla fuga dalla vita di corte ricca di impegni.

La firma del progetto porta il nome di Giulio Romano, artista allievo di Raffaello che ha conquistato l’interesse degli investitori dell’epoca grazie al suo talento. I lavori effettivi sono partiti nel 1525 per concludersi circa nel 1534. L’edificio è stato costruito sull’isola del Te e la location non è certo casuale: si tratta di una zona rurale non lontana dal centro della città, immersa in un paesaggio naturale e rilassante perfetta per il posizionamento di una villa suburbana.

Lo stile è un classicismo rinascimentale reinterpretato; la maestria di Giulio Romano emerge nelle proporzioni e nelle simmetrie, così come nelle decorazioni. La facciata si distingue con una semplicità ingannevole per poi lasciare tutti a bocca aperta all’interno grazie ad ambienti riccamente decorati e ciascuno con un tema specifico. Ambizione, amore per l’arte e ingegno sono i tre pilastri che hanno condotto Palazzo Te al successo fino a diventare uno degli edifici più prestigiosi del periodo rinascimentale.

Il nome “Te” deriva dall’isola su cui è stato costruito che in passato era conosciuta come “Tejeto”. Federico II voleva un angolo in cui svagarsi ma ideale anche per eventi di rappresentanza e lontano dalla rigidità della corte. Dalla caccia alle feste, sono tanti gli ospiti illustri che vi hanno soggiornato.  La pianta è quadrata e presenta un cortile centrale. Le sale, decorate con affreschi, sono davvero ricche e sono caratterizzate da una tecnica di illusionismo pittorico molto in voga nel periodo.

Visitandolo ci si rende conto di come l’uso di prospettive illusionistiche e dei temi mitologici sia proprio la caratteristica distintiva dell’opera realizzata da Giulio Romano per il Gonzaga. Elementi classici tra cui colonne, frontoni e timponi vengono arricchiti da decorazioni elaborate, mentre la disposizione degli ambienti interne e delle decorazioni ha il solo scopo di lasciare i visitatori a bocca aperta.

Giardino di Palazzo Te

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Il giardino curato in stile rinascimentale di Palazzo Te compie 500 anni

Cosa non perdere nella visita a Palazzo Te

Il gioiello rinascimentale è tra i must da visitare a Mantova: Palazzo Te ha tantissimo da offrire ai turisti e agli appassionati d’arte, a partire dalla Sala dei Giganti. Quando si parla di questo edificio è proprio lei la prima area che viene in mente; un autentico capolavoro di affreschi che avvolgono lo spettatore in una scena mitologica mozzafiato. Le pareti e il soffitto sembrano fondersi in un unico affresco che racconta quella che è stata la caduta dei giganti puniti da Giove. Altrettanto suggestiva la sala di Amore e Psiche: qui le pareti raccontano la passione e l’amore attraverso colori vivaci e omaggiando uno dei miti più amati e conosciuti.

Sala dei Giganti

Fonte: Ufficio Stampa

Sala dei Giganti, una delle più belle di Palazzo Te

Tra le altre tappe imperdibili nel percorso museale ci sono la loggia di Davide con affreschi che la adornano e raffigurano scene bibliche dell’omonima figura e il giardino segreto che sembra voler raccontare proprio come il verde curato faccia parte dell’architettura in stile rinascimentale. Una chicca in più? Il cortile d’onore: è un esempio di come le linee architettoniche rigorose e gli elementi classici si combinano mostrando il talento dell’architetto.

Fonte: Ufficio Stampa

Loggia di Davide tra le tappe imperdibili durante una visita a Palazzo Te

Altrettanto degna di nota la scuderia, altrettanto riccamente decorata nonostante la sua funzione e la sala dei Cavalli che ritrae gli esemplari prediletti di Federico II Gonzaga. Il motivo della sua realizzazione è quello di omaggiare la passione del marchese che amava questi animali ma è anche un’occasione in più per notare il talento e le abilità pittoriche di Giulio Romano.

Oltre al percorso museale standard, che verrà rinnovato nel 2025 grazie al cinquecentenario, consigliamo di tenere d’occhio il calendario con mostre temporanee che viene arricchito di contenuti stimolanti e nuovi per rendere le visite sempre più coinvolgenti. Chi ha in programma una visita a Mantova nei prossimi mesi non potrà perdere questo capolavoro rinascimentale in un anno così speciale.

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Aosta compie 2050 anni, gli imperdibili eventi per celebrare il traguardo

Aosta si prepara a celebrare un anniversario straordinario: i 2050 anni dalla sua fondazione come Augusta Praetoria, voluta dall’imperatore Ottaviano Augusto.

In occasione di una così importante ricorrenza, la giunta regionale della Valle d’Aosta ha stanziato una prenotazione di spesa di 757 mila euro, destinati a un ricco calendario di eventi che vedrà insieme storia, cultura e dialogo tra passato e futuro. L’assessore ai Beni culturali, Jean-Pierre Guichardaz, ha sottolineato che il programma è il frutto di una collaborazione tra il Comune di Aosta e svariate strutture della soprintendenza ai Beni culturali.

Il primo appuntamento ufficiale è previsto per il solstizio d’inverno 2024, con una presentazione dettagliata dei festeggiamenti, che entreranno nel vivo con il nuovo anno.

Il legame di Aosta con il solstizio d’inverno

Il solstizio d’inverno non è soltanto un evento astronomico, ma un momento simbolico che collega la fondazione di Aosta alla rinascita della luce: così, tra il 20 e il 21 dicembre 2024, una serie di eventi darà il via al percorso celebrativo.

Conferenze, laboratori, performance teatrali e concerti uniranno scienza, mitologia e teologia, e proporranno una riflessione sulla luce e sul significato simbolico della nascita della città. Tra gli appuntamenti più attesi, ecco “LUCE“, ovvero l’osservazione del sorgere del sole al Cardo Maximus, un’esperienza immersiva che esplora il profondo legame tra luce e vita, seguita da approfondimenti con esperti.

Per i più piccoli e le famiglie, il Museo Archeologico Regionale ospita il laboratorio “La nascita di una città“, che racconta la storia di Augusta Praetoria, regalando ai partecipanti un suggestivo “viaggio nell’antica Roma”.

Mostre, convegni e archeologia: il cuore delle celebrazioni

Le celebrazioni partiranno il 21 marzo 2025, giorno dell’equinozio di primavera, l’evento che segnerà l’inizio di un anno dedicato alla valorizzazione del patrimonio storico e culturale di Aosta.

L’8 maggio 2025 vedrà l’inaugurazione di una mostra presso l’Area megalitica, un’opportunità senza pari per conoscere da vicino la realtà di due città romane. Nei giorni successivi, il 9 e 10 maggio, un convegno scientifico esplorerà l’eredità delle città di fondazione augustea, culminando il 9 maggio in un concerto dedicato alla Giornata dell’Europa.

A giugno, in occasione delle Giornate europee dell’archeologia, una settimana di eventi sarà dedicata alla valorizzazione del patrimonio archeologico, con visite a luoghi nascosti della città e attività per scoprire angoli poco conosciuti di Aosta.

Teatro e rievocazioni: un’estate all’insegna della cultura

L’estate 2025 vedrà il ritorno del teatro riscoperto. Nell’attesa della riapertura dell’area archeologica del Teatro Romano, restaurata e valorizzata, il piazzale “ex Birreria” ospiterà spettacoli estivi che daranno nuova vita alla storia antica del capoluogo valdostano.

Ad agosto, una due giorni sarà dedicata all’antica Roma delle Alpi, con rievocazioni storiche, attività interattive e laboratori aperti a tutti, per immergersi nella vita quotidiana dell’epoca romana.

Tra settembre e ottobre 2025, le celebrazioni si concentreranno poi sul tema del restauro, grazie a ricerche e a progetti che legane discipline differenti come l’archeologia, l’archivistica e le tecniche audiovisive: sarà un momento prezioso per riflettere sull’importanza della conservazione del patrimonio culturale con uno sguardo al futuro.

Il gran finale: il solstizio d’inverno 2025

Le celebrazioni culmineranno a dicembre 2025 con un evento dedicato alla rievocazione dei riti di fondazione delle città romane, in concomitanza con il solstizio d’inverno. Una cerimonia speciale chiuderà così l’anno di festeggiamenti e renderà, ancora una volta, omaggio alla storia di Aosta e al suo ruolo come ponte tra passato e futuro.

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Il tradizionale Mercatino di Natale di Caorle

Il 7 dicembre è iniziata la magia del Natale a Caorle, il comune in provincia di Venezia, con il tradizionale mercatino che ogni anno è meta di grandi e piccoli per il periodo delle feste. Una grande ruota panoramica, un percorso di luci, gusti ed emozioni, oltre a divertenti giochi per i bambini ed eventi per i più grandi, sono solo alcuni dei motivi per non perdere l’occasione di visitarlo.

Il Comune di Caorle, in collaborazione con Ascom Servizi s.r.l. e con la Fondazione Caorle Città dello Sport, coadiuvati con “La Commerciale di Simone Tommasello”, hanno organizzato anche quest’anno il Caorle Christmas Time, un villaggio natalizio aperto al pubblico fino al 6 gennaio 2025 dove assaporare la giusta atmosfera natalizia con tutta la famiglia.

Babbo Natale c’è, ma anche un ospite inatteso

Sono oltre ottanta le casette distribuite lungo le vie cittadine, in un percorso che rende il mercatino di Caorle tra i più lunghi d’Europa. Quest’anno per la prima volta a Caorle sarà protagonista il Grinch, figura iconica considerata una sorta di alter ego di Babbo Natale. Per tutta la durata dell’evento, adulti e bambini potranno incontrarlo mentre si aggira per il villaggio facendo marachelle, oppure potranno visitarlo nella sua casa in Campo Trino Bottani, dove li aspetta per una foto memorabile.Ci sarà anche la Casa di Babbo Natale: un’attrazione imperdibile per i più piccoli in Piazza Pio X.

Natale a Caorle

Fonte: Ufficio stampa

Natale a Caorle

Cosa fare al villaggio di Natale di Caorle

I bambini possono divertirsi al “Villaggio di Marzapane” (in campo degli Oriondi) prendendo parte al laboratorio dei dolciumi e, con l’aiuto degli animatori, possono costruire la loro casetta di marzapane. Oppure possono provare la nuovissima pista di pattinaggio, la più grande di sempre, aperta anche di notte nella zona di Salita dei Fiori. Senza dimenticare l’iconica ruota gigante che sovrasta la città assieme alle altre giostre del luna park.

Non mancano inoltre gli eventi di cui il calendario è disponibile sui vari social network dell’iniziativa: mongolfiere, fuochi artificiali, i krampus, un albero di Natale ecologico, performance teatrali e di giocoleria. Per chi ama ballare, all’interno di una struttura coperta fronte mare, ecco la Music Arena che ospita musica dal vivo, eventi e show per accompagnare il pubblico durante le serate: l’evento è supportato da Radio Piterpan e Radio Bella& Monella, che trasmettono le novità e gli appuntamenti principali.

Arte e tradizione a Caorle

Per gli appassionati di oggetti d’epoca e curiosità in Via Luigi del Moro sarà allestito un mercatino dedicato agli amanti dell’antiquariato, ma anche dei fiori, delle piante e dell’ornitologia. Per gli amanti dell’arte e della tradizione, infine, le facciate storiche di Caorle prenderanno vita con spettacolari proiezioni di video mapping. Venti opere di Caravaggio, Tiepolo, Botticelli e Leonardo animano la facciata esterna del Duomo di Caorle in piazza Vescovado, una storia musicata dai giovani di Caorle in collaborazione con le scuole musicali del territorio, la “Paul Jeffrey” e la Sarabanda della Banda cittadina Marafa Marafon oltre ai gruppi parrocchiali. Il titolo dell’opera è “Maria, donna del presente” e appare la sera dalle 17 alle 21.40.

Orari

  • Il Mercatino di Natale è aperto dalle 10 alle 20
  • Truck Food (via Roma) dalle 10 alle 23
  • Pista di pattinaggio (Campo degli Oriondi, adiacente a piazza Vescovado) dalle 10 alle 20
  • Casetta di Babbo Natale/Befana (piazza Mercato) dalle 15 alle 19. Ingresso gratuito.

Come arrivare

Caorle si può raggiungere in treno, in aereo, in pullman, in auto o in barca, a seconda delle proprie possibilità ed esigenze. In auto si possono tenere presente tre uscite dell’autostrada: Noventa – San Donà di Piave, San Stino di Livenza e Portogruaro. In treno si può scendere alle stazioni di San Donà di Piave, San Stino di Livenza e Portogruaro e poi con i bus ATVO si raggiunge facilmente il borgo. In aereo basta atterrare all’aeroporto Marco Polo di Venezia o al Canova di Treviso. Da Venezia sono circa 57 km in auto dal mercatino, mentre da Treviso circa 63 km.

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Epifania 2025: idee di viaggio per chiudere le feste

Il 6 gennaio in Italia e in tante parti del mondo è un giorno di festa, quello che chiude le festività natalizie con un tocco di magia, tra antiche tradizioni e celebrazioni per tutte le età. La figura della Befana, con la sua scopa e il sacco colmo di dolci, è protagonista di eventi da Nord a Sud, che animano borghi e città, tra mercatini, spettacoli e cortei storici.

Roma, tutti in piazza Navona

La Befana a Roma è un’istituzione, e ha il suo cuore pulsante nel Mercatino di Piazza Navona. Qui, le bancarelle colme di dolci, giocattoli e oggetti d’artigianato riempiono la piazza di colori e profumi, creando un’atmosfera unica, ormai appuntamento fisso per i romani e per i turisti.

Anche quest’anno, Piazza Navona si veste di festa con un ricco programma di eventi dedicati alle famiglie e ai bambini. Oltre al mercatino di bancarelle con idee regalo originali e specialità gastronomiche, la piazza ospita attività ludico-culturali promosse da Roma Capitale, che mette a disposizione un punto informativo per scoprire tutte le iniziative e i servizi. Le Biblioteche di Roma hanno un ruolo di primo piano, organizzando laboratori e attività ricreative per i più piccoli; mentre la Banda della Polizia Locale di Roma contribuisce alla festa con esibizioni musicali di brani natalizi e tradizionali. Immancabile il tradizionale teatrino dei burattini; e ancora spettacoli di animazione e momenti di musica fino al 6 gennaio, culmine delle celebrazioni, quando Piazza Navona diventa il centro della festa.

Quanto può costare il weekend dal 4 al 6 gennaio a Roma? I voli da Milano costano dai 130 ai 190 euro a/r; e 100 euro circa in treno. Per dormire invece un 3 stelle in centro può costare dai 100 ai 150 euro a notte; per un 4 stelle dai 170 ai 340 euro a notte.

roma, befana piazza navona

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Le bancarelle del mercato di piazza Navona a Roma

Urbania: nelle Marche la casa italiana della Befana

Non ci sono dubbi: la Befana ha trovato la sua dimora ideale a Urbania, piccolo borgo nelle Marche, in provincia di Pesaro e Urbino. Qui, dal 3 al 6 gennaio 2025, la Festa della Befana si trasforma in un evento nazionale, che coinvolge l’intera cittadina in un tripudio di mercati, mostre, spettacoli e tradizioni. Già, da decenni questa festa è diventata uno degli eventi più amati del Paese, e la notorietà nazionale è arrivata nel 1997, quando giornali e televisioni hanno iniziato a raccontare la magia di Urbania. Oggi il borgo si trasforma in un vero e proprio “paese dei balocchi”, con oltre 4.000 calze appese per le vie, porticati addobbati, luminarie scintillanti, mercatini e animazioni.  Ma dal 2016, la Befana ha trovato anche una dimora permanente: una casetta nel cuore del centro storico dove accoglie bambini e famiglie di tutta Italia. Qui si possono scoprire i segreti della produzione del carbone, osservare la tessitura al telaio e ascoltare le sue storie incantate. L’interno della casa, curato nei dettagli dallo scenografo Egidio Spugnini, in arte Egidio da Casteldurante, è stato realizzato in collaborazione con artisti e studenti del Liceo Artistico di Urbino.

Durante la festa, oltre alla Casa della Befana, i bambini possono visitare il Befana Postal Office, un ufficio postale dove lasciare le loro letterine con desideri e buoni propositi per il nuovo anno. Alla Reception della Befana, la vecchina racconta favole davanti al camino, offrendo dolci sorprese e momenti di magia. Le letterine verranno poi lette attentamente dalla Befana, che, nella notte del 5 gennaio, volerà sui tetti per portare doni, dolci e, per i più birichini, un pizzico di carbone.

Urbania è raggiungibile in auto dall’A14 (uscite Pesaro-Urbino o Fano), seguendo le strade provinciali verso Urbino e poi Urbania. La stazione ferroviaria più vicina è Pesaro, da cui partono autobus diretti a Urbania. L’aeroporto di riferimento invece è quello di Ancona-Falconara è il più vicino, a circa 90 km. Per dormire, la fascia di prezzo per la camera va dagli 80 ai 150 euro a notte.

Urbania: la Festa Nazionale della Befana ha inizio

Fonte: Ufficio Stampa/ La Casa della Befana Urbania

Urbania: la Festa Nazionale della Befana ha inizio

Basilicata: la magia dei Cucibocca a Montescaglioso

Tra le tradizioni più suggestive della Basilicata spicca quella dei Cucibocca, una rievocazione folcloristica che affonda le sue radici in antiche usanze popolari. Questa celebrazione quasi mistica si svolge ogni anno nelle notti del 3, 4 e 5 gennaio a Montescaglioso, in provincia di Matera, durante le quali il borgo si trasforma in un teatro di enigmi e antiche leggende.

Secondo la leggenda, infatti, i Cucibocca erano strani personaggi che, trascinando catene legate al piede, si aggiravano per il paese elemosinando cibo di porta in porta. In realtà, questa figura misteriosa era un’invenzione degli adulti per spaventare i bambini e mandarli a dormire presto, lasciando spazio alla Befana per riempire le calze di dolci o, per i meno obbedienti, di carbone.

Ogni 5 gennaio, l’Abbazia Benedettina di San Michele Arcangelo e i vicoli del centro storico di Montescaglioso si animano in occasione della Notte dei Cucibocca I misteriosi personaggi, resi irriconoscibili dai loro travestimenti, indossano cappotti o mantelli scuri e un cappello di paglia, spesso realizzato con dischi di canapa, un tempo utilizzati nei frantoi. Occhiali ricavati da bucce d’arancia e una folta barba bianca completano il loro aspetto inquietante. Trascinano sul selciato catene spezzate e portano con sé un canestro, una lucerna e un lungo ago con cui “minacciano” i bambini, dicendo di voler cucire loro la bocca se non si comportano bene. Da qui, il nome di Cucibocca. Questo evento, tanto affascinante quanto originale, è entrato anche nell’immaginario popolare grazie a una storia a fumetti pubblicata su Topolino (numero 3503 del 4 gennaio 2023).

Montescaglioso è raggiungibile in auto dalla SS7 Appia o dalla SS175 da Matera. Le stazioni ferroviarie più vicine sono Ferrandina e Matera, entrambe collegate da autobus locali. L’aeroporto più vicino è Bari-Palese, a circa 80 km. Da Milano a Bari il volo per la Befana può costare dai 120 euro con low cost a 230 circa con compagnia di bandiera; per dormire si può trovare nella fascia di prezzo 70-150 euro a seconda delle esigenze.

Cucibocca, una rievocazione folcloristica

Fonte: APT

Cucibocca, una rievocazione folcloristica lucana

Pergine, Trento: la Corsa delle Befane

A Pergine, in provincia di Trento, l’Epifania si celebra la tradizionale Corsa delle Befane. L’evento, giunto alla sua quarta edizione, torna il 6 gennaio con un programma ludico-sportivo dedicato a grandi e piccoli. Organizzata per raccogliere fondi a favore di Medici con l’Africa CUAMM, l’iniziativa sposa il motto #RunForHumanity, e si articola in due percorsi: una “family run” di 2,5 km, ideale per famiglie e partecipanti meno allenati, e un tracciato di 7 km pensato per i runner più esperti. Entrambi attraversano le vie storiche di Pergine, con partenza da Piazza Municipio e arrivo alla fontana della Contrada Taliana. Durante la mattinata non mancano momenti di animazione, come la sfilata delle befane che distribuiscono piccoli doni ai bambini presenti. L’iscrizione, con un contributo simbolico di 5 euro, può essere effettuata direttamente in piazza a partire dalle 9:30. Il dress code dell’evento è a tema: cappelli, grembiuli, nasi finti e, naturalmente, scope per ricreare l’atmosfera dell’Epifania.

Pergine Valsugana si raggiunge in auto percorrendo la SS47 Valsugana, a circa 13 km da Trento. La stazione ferroviaria di Pergine è servita dalla linea Trento-Venezia; mentre l’aeroporto più vicino è Verona Villafranca, a circa 110 km. Il volo da Roma a Verona costa indicativamente tra i 300 e i 400 euro a/r; mentre per dormire ci sono soluzioni dai 100 ai 340 euro a notte.

A Faenza (Ravenna), la Notte de’ Bisò

Ogni 5 gennaio, Faenza celebra la Notte de’ Bisò, un evento che simboleggia la fine dell’anno passato e l’inizio di quello nuovo. Al centro della festa c’è il rogo del Niballo, un grande fantoccio alto circa tre metri che raffigura Annibale, rappresentato come un guerriero saraceno simbolo delle avversità. Il Niballo, vestito con i colori del rione vincitore del Palio di giugno, viene trasportato su un carro trainato da buoi fino a Piazza del Popolo, dove sarà bruciato allo scoccare della mezzanotte. Il rogo del Niballo è il momento culminante della celebrazione. Il diritto di bruciarlo spetta al rione vincente del Palio estivo, il cui rappresentante, indossando un tradizionale costume cinquecentesco, accende il falò sotto gli occhi del pubblico. Il gesto, ricco di significato, rappresenta la liberazione dalle sventure dell’anno passato e l’accoglienza di un futuro migliore, illuminato dalle fiamme.

In attesa del grande rogo, la festa inizia già dalla tarda mattinata con l’apertura degli stand gastronomici rionali, dove è possibile gustare specialità romagnole e altre prelibatezze, musica e balli.  Protagonista della festa è anche il “Bisò”, il caratteristico vin brulé della tradizione faentina., servito negli eleganti gotti, ciotole in ceramica realizzate ogni anno con decorati i simboli dei cinque rioni e della città. Poco prima del rogo, un momento suggestivo anticipa il gran finale: il lancio di palloncini con i colori dei cinque rioni, contenenti biglietti omaggio per le giostre del Palio del Niballo.

In auto, si arriva a Faenza percorrendo l’autostrada A14, uscita Faenza, oppure lungo la SS9 Via Emilia. La città è servita dalla linea ferroviaria Bologna-Rimini; mentre gli aeroporti più vicini sono Bologna (a 50 km) e Rimini (a 60 km). Per dormire, le strutture vanno dai 70 ai  200 euro a notte, a seconda di tipologia e posizione.

Rimini e il Corteo dei Re Magi

Ma il 6 gennaio è anche il giorno della venuta dei Re Magi e a Rimini, dalle 17 alle 19, il centro storico si anima con la seconda edizione di In viaggio con i Re Magi. Con oltre 400 figuranti in abiti storici, 200 musicisti e la partecipazione di comunità provenienti da paesi come Perù, Senegal, Albania, Filippine, Argentina e Cina, il corteo parte dal Ponte di Tiberio e attraversa le vie principali della città per concludersi al Tempio Malatestiano, simbolo storico e spirituale di Rimini. Organizzato da Made Officina Creativa, in collaborazione con il Comune, la Diocesi e diverse associazioni locali, quest’anno il corteo rende omaggio a Giorgio Vasari, nel 450° anniversario della sua morte. In piazza Cavour sarà esposta una riproduzione dell’Adorazione dei Magi, opera custodita nell’Abbazia di Scolca a San Fortunato, accompagnata da altre rappresentazioni artistiche ispirate alla medesima tematica.

Rimini è servita dalla linea ferroviaria Bologna-Ancona, con una stazione centrale ben collegata. L’aeroporto Federico Fellini, a pochi chilometri dal centro, ospita voli nazionali e internazionali. Tantissime le opzioni per dormire, dai 50 ai 400 euro a notte.

La Befana di Napoli

A Napoli, il giorno della Befana rappresenta un momento di condivisione e festa. Per il 2025, la città propone diverse location per vivere la magia della Befana. Dal 3 al 6 gennaio, Piazza Mercato ospita il mercatino della Befana con bancarelle di dolci, carbone dolce e giocattoli tradizionali. La Notte Bianca del 5 gennaio è uno degli eventi più attesi, con musica dal vivo e l’arrivo della Befana, che distribuisce dolci ai bambini, creando un’atmosfera festosa e accogliente. San Gregorio Armeno, la via dei presepi, è un altro punto di riferimento per le celebrazioni, con le sue botteghe che vendono statuette per il presepe e calze piene di dolci e regali. Durante l’Epifania, gli artigiani svelano i segreti della loro arte, mentre le luci natalizie e l’aroma dei dolci tipici rendono la strada ancora più magica.

Napoli è molto comoda da raggiungere, sia in treno che in aereo. Dal 4 al 6 gennaio un volo da Milano può costare dai 100 ai 200 euro; 150 euro da Torino; dai 150 ai 300 euro da Venezia. Per dormire, una stanza per due persone può costare dai 70 ai 300 euro a seconda della categoria e posizione.

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Anche la casa di Babbo Natale soffre per l’overtourism

L’overtourism non risparmia neanche Babbo Natale: infatti, in vista del giorno più magico dell’anno, sono migliaia i turisti che arrivano, da ogni parte del mondo, al Villaggio di Babbo Natale a Rovaniemi, capitale della Lapponia finlandese.

Sul confine del Circolo Polare Artico, il parco tematico Santa Claus Village è ormai un’istituzione internazionale, che ogni anno attira oltre 600.000 visitatori. Tra neve scintillante e tradizioni invernali, offre l’occasione di vivere esperienze davvero uniche e indimenticabili: dalle slitte trainate da renne ai cocktail nei bar di ghiaccio, fino all’incontro con Santa Claus in persona nella sua “città natale ufficiale”.

Un boom turistico senza precedenti

È ormai chiaro come il turismo a Rovaniemi sia in forte e costante espansione. Nel 2023 la città ha registrato un record di 1,2 milioni di pernottamenti, segnando una crescita del 30% rispetto al 2022.

Un trend a prima vista positivo, che entusiasma operatori turistici, proprietari di hotel e ristoranti, che vedono un significativo aumento delle entrate. “Il nordico è un trend“, queste le parole di Sanna Karkkainen, CEO di Visit Rovaniemi. “Le persone vogliono viaggiare in Paesi freddi per vedere la neve, l’aurora boreale e, ovviamente, Babbo Natale.”

Ma non è tutto. L’aeroporto di Rovaniemi ha inaugurato nel 2024 tredici nuove rotte, che collegano la città con destinazioni quali Ginevra, Berlino e Bordeaux. La maggior parte dei turisti proviene da Francia, Germania e Regno Unito, ma l’attrattiva si estende ben oltre l’Europa.

La crisi dell’iperturismo

Nonostante il successo economico, l’esplosione del turismo sta generando malcontento tra i residenti. Durante le festività natalizie, Rovaniemi arriva ad accogliere un numero di visitatori dieci volte superiore alla sua popolazione. “Il turismo è cresciuto così rapidamente che la situazione non è più sotto controllo“, ha dichiarato Antti Pakkanen, fotografo e membro di una rete di alloggiatori locali.

Come in molte altre mete sovraffollate, da Barcellona a Venezia, anche Rovaniemi sta così affrontando le problematiche dell’overtourism. I residenti lamentano l’aumento dei prezzi degli affitti e la trasformazione del centro città in uno “spazio transitorio per i turisti”. La crescita vertiginosa degli alloggi a breve termine ha ridotto le opzioni abitative per i residenti e contribuito a cambiare il tessuto sociale cittadino.

Il richiamo del Grande Nord

L’inarrestabile interesse per i Paesi nordici sembra legato anche al cambiamento climatico. In un pianeta che si sta surriscaldando, le vacanze al freddo diventano sempre più gettonate, in particolare durante il periodo natalizio. Le attrazioni di Rovaniemi, con la neve immacolata, una vasta gamma di esperienze invernali, e l’opportunità di visitare in prima persona la Casa di Babbo Natale, rispondono alla perfezione a questa domanda.

Quale futuro per Rovaniemi?

Mentre i funzionari locali sottolineano il successo del turismo, la vera sfida sta nel trovare un equilibrio sostenibile.

L’overtourism è una questione globale che richiede soluzioni innovative per tutelare l’autenticità delle destinazioni e il benessere dei residenti. A Rovaniemi, come altrove, il futuro del turismo dipenderà dalla capacità di gestire la crescita in modo responsabile, garantendo che il fascino del Grande Nord continui a incantare senza comprometterne il fragile ecosistema naturale e urbano.

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A bordo del Polar Express con Babbo Natale

Quest’anno, per la prima volta, il celebre treno Polar Express fa tappa a Londra, per regalare fino al 23 dicembre un’esperienza suggestiva di immersione nell’autentico spirito natalizio ai suoi passeggeri.

Il Polar Express è infatti un simbolo del Natale, grazie all’omonimo libro per bambini scritto e illustrato dall’americano Chris Van Allsburg, e al film d’animazione del 2004 diretto da Robert Zemeckis, che ne ha amplificato il successo. Nel racconto, un bambino che non crede più all’esistenza di Babbo Natale sale a bordo di un misterioso treno a vapore, chiamato Polar Express, che appare magicamente davanti alla sua casa proprio alla vigilia di Natale. Inizia così un viaggio straordinario insieme a tanti altri bambini verso il Polo Nord, dove incontra effettivamente il Grande Vecchio, da cui riceve come regalo speciale una campanella della slitta, di cui solo chi crede nella magia può sentire il suono, e pertanto diventa il simbolo della fede nel Natale.

Il fascino dei treni a vapore è legato al Natale da molto prima dell’uscita di questo libro nel 1985, riporta il sito della BBC. Negli Stati Uniti, già a fine Ottocento i modellini ferroviari decoravano le vetrine natalizie di Macy’s, mentre nel Regno Unito, i trenini Hornby Clockwork degli anni ’20 fecero la loro comparsa negli allestimenti festivi dei grandi magazzini londinesi Whiteley’s. Oggi, questa tradizione si rinnova con l’arrivo del Polar Express a Londra, un evento teatrale immersivo che promette di incantare grandi e piccini.

L’esperienza a bordo del treno

Salire a bordo del Polar Express a Londra è come entrare in una fiaba. La stazione di partenza è Euston, dove i passeggeri vengono accolti dal celebre grido del controllore: “Tutti a bordo!”. Per vivere appieno l’esperienza, gli organizzatori invitano tutti, dai più piccoli ai nonni che spesso accompagnano i nipotini tornando anche loro un po’ bambini, a indossare pigiami e vestaglie, proprio come i protagonisti della storia.

Una volta preso posto sul treno, lo spettacolo ha inizio. I personaggi del film prendono vita: il controllore, i cuochi e persino il fantasma del treno animano la corsa, coinvolgendo i passeggeri con canzoni e narrazioni che rievocano le scene più iconiche della pellicola. Durante il viaggio, a ogni ospite viene servita una cioccolata calda fumante accompagnata da un delizioso biscotto, un momento che contribuisce a creare un’atmosfera magica e conviviale.

Il percorso del treno è imprevedibile: si parla di possibili soste o movimenti particolari dovuti a “laghi ghiacciati” o “caribù sulle rotaie”, elementi che aggiungono un tocco di avventura al viaggio. Anche se, per ragioni tecniche, il treno a vapore potrebbe essere sostituito da una locomotiva diesel, l’esperienza resta comunque indimenticabile grazie alla cura nei dettagli e all’atmosfera magica creata a bordo.

L’incontro con Babbo Natale

Il momento clou dell’esperienza arriva verso la fine del viaggio, quando un suono familiare si diffonde nella carrozza: è il tintinnio di una campanella. Poco dopo, ecco comparire Babbo Natale in persona, accolto da occhi sognanti e sorrisi entusiasti dei più piccoli.

Babbo Natale non si limita a salutare i passeggeri, ma dona a ciascun bambino il “Primo Regalo di Natale”: ovviamente una campanella argentata, simbolo di fede e magia. Anche gli adulti ricevono la loro campanella, per ricordare che il Natale è un momento speciale per tutti, indipendentemente dall’età.

Lungo il percorso, il controllore verifica i “Biglietti d’Oro” di ogni ospite, un ulteriore richiamo alla storia originale. Intanto, i passeggeri hanno la possibilità di scattare foto e girare video per immortalare questa esperienza unica. La combinazione di scenografie curate, personaggi autentici e momenti emozionanti rende il viaggio sul Polar Express un’esperienza che cattura l’essenza del Natale.

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Dove si trova la tomba di Babbo Natale

Protettore dei bambini e dei marinai, San Nicola è una delle figure più affascinanti della tradizione cristiana, conosciuto in tutto il mondo come il santo che ha dato origine alla figura di Babbo Natale. Nato a Pàtara, in Licia, attorno al 270, fu vescovo di Myra e la sua storia si intreccia con leggende e tradizioni millenarie che ne hanno accresciuto il mito. Tra le tante, quelle che riguardano la collocazione dei suoi resti mortali, ovvero, dove si trova realmente la tomba di Babbo Natale?

Una domanda che continua a stimolare la curiosità di fedeli, storici e archeologi, alimentando un’avvincente narrazione che si arricchisce di fascino e mistero ad ogni nuova scoperta. Da Demre, l’antica Myra in Turchia, fino all’Irlanda, passando per Bari e Venezia, prepariamoci a scoprire i quattro luoghi simbolo che custodirebbero le reliquie di San Nicola, in un viaggio che combina storia, scienza e fede.

La scoperta del sarcofago nascosto di San Nicola a Demre

Nel cuore della Turchia, a Demre (l’antica Myra), si trova la Chiesa di San Nicola, un luogo che potrebbe custodire il segreto della sua tomba originale. The Watcher Post riporta che recentemente, un team di archeologi ha annunciato una scoperta sensazionale: sotto la chiesa, costruita nel IV secolo, è stato individuato un tempio intatto che contiene un sarcofago. Secondo la professoressa Ebru Fatma Fındık, responsabile del progetto di scavi, la posizione e le caratteristiche del sarcofago fanno ipotizzare che si tratti della sepoltura originale di San Nicola.

“Crediamo di aver trovato per la prima volta un sarcofago in situ. Il fatto che un sarcofago sia stato portato alla luce molto vicino alla chiesa che si pensa contenga la tomba di San Nicola ci entusiasma molto”, ha dichiarato la studiosa. Il sarcofago, realizzato in pietra locale, presenta un tetto a botte leggermente convesso e dettagli tipici dei manufatti funerari della regione. Oltre al sarcofago, gli scavi hanno portato alla luce frammenti di lampade in terracotta e ossa di animali, che potrebbero fornire indizi sulla vita religiosa del tempo.

La Chiesa di San Nicola, già danneggiata da terremoti e ricostruita nel IX secolo, è stata un importante luogo di pellegrinaggio durante il Medioevo e ancora oggi accoglie migliaia di visitatori. Se la scoperta venisse confermata, potrebbe riscrivere la storia delle reliquie di San Nicola, mettendo in discussione la tradizione che le vuole trasferite in Europa nell’XI secolo. Questo luogo, inserito dal 2000 nella lista dei siti candidati a diventare Patrimonio Mondiale dell’UNESCO, continua a sorprendere con le sue rivelazioni archeologiche.

Nella Basilica di San Nicola a Bari le reliquie più celebri

La Basilica di San Nicola a Bari è il luogo che, più di ogni altro, lega il santo alla tradizione occidentale. Nel 1087, un gruppo di marinai baresi trafugò le sue ossa da Myra per salvarle dalla minaccia musulmana e portarle in città. Le reliquie furono accolte con grande entusiasmo e collocate nella cripta della basilica, consacrata nel 1089 da Papa Urbano II. Da allora, Bari è diventata una delle principali mete di pellegrinaggio per i fedeli di San Nicola.

Secondo una leggenda locale, il punto esatto dove i buoi che trasportavano le reliquie si fermarono fu scelto per la costruzione della basilica. Oggi i fedeli possono visitare la cripta dove si trovano le reliquie, ma la basilica è famosa anche per il cosiddetto “manna di San Nicola”, un liquido miracoloso che si dice sgorghi dalle ossa del santo, raccolto ogni anno durante una cerimonia solenne.

A Venezia il tesoro dei crociati

Anche Venezia rivendica un legame speciale con San Nicola. Durante la Prima Crociata, nel 1099-1100, un gruppo di crociati veneziani approdò a Myra e scoprì che la tomba principale era stata già svuotata dai baresi. Tuttavia, in un ambiente secondario, trovarono altri frammenti ossei attribuiti al santo, che furono trasportati a Venezia e custoditi nell’Abbazia di San Nicolò al Lido.

San Nicolò divenne così il protettore della flotta veneziana e la chiesa sul Lido un punto di riferimento per i marinai. Ogni anno, il doge partecipava al rito dello Sposalizio del Mare, che sottolineava il legame tra Venezia e il santo. Un’analisi del DNA condotta nel 1992 ha confermato che le reliquie conservate a Bari e Venezia appartengono alla stessa persona, rafforzando il legame tra queste due città e San Nicola.

Irlanda custode inaspettata dei resti del santo

Tra i luoghi meno noti associati a San Nicola c’è poi l’Irlanda, e più precisamente Newtown Jerpoint, un villaggio medievale abbandonato nella contea di Kilkenny. Qui si trova una chiesa dedicata al santo, con una lastra tombale decorata che raffigura un vescovo sovrastato da due teste di pietra. Secondo una leggenda locale, cavalieri normanni irlandesi avrebbero trafugato le ossa di San Nicola durante le Crociate e le avrebbero portate in Irlanda.

Sebbene questa versione sia meno accreditata rispetto a quelle di Bari e Venezia, alcuni storici ritengono plausibile che cavalieri normanni irlandesi, noti per il loro interesse verso le reliquie, abbiano effettivamente trasportato i resti del santo fino a Newtown Jerpoint. La tomba rimane un luogo di interesse per gli appassionati di storia e di leggende medievali, aggiungendo un ulteriore tassello al mistero delle reliquie di San Nicola.

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Le mete di viaggio più cercate su Google dagli italiani nel 2024

Google Trends nasce per evidenziare le ricerche effettuate in Italia e nel mondo sul famoso motore di ricerca e identificare le parole chiave più richieste. Il 2024 è stato un anno molto attivo per alcune categorie, se si analizzano i dati relativi agli utenti italiani. Infatti lo sport, la musica e gli eventi di attualità internazionale sembrano popolare la vetta dei Google Trends 2024, offrendo un ritratto della società nostrana che segue con attenzione e curiosità alcuni argomenti in particolare. Ma anche i viaggi sono molto cliccati, anche se gli italiani sembrano cercare più le mete estere piuttosto che i vari luoghi dello stivale.

Per organizzare un weekend, una vacanza al mare o in montagna, o un viaggio più avventuroso, molte persone ricorrono al web. In parte sui social, in parte su Google cercano i modi migliori per raggiungere un posto, dove dormire, dove mangiare, ma anche cosa fare e cosa vedere per vivere un’esperienza completa, divertente e interessante. Tuttavia, tirando le somme di fine anno, i numeri parlano chiaro e per quanto riguarda il settore turistico le mete più cercate dagli italiani sembrano essere in Europa e nel mondo.

Quali sono le ricerche “cosa fare a” su mete estere

Ronda è una bellissima località dell’Andalusia, in Spagna, che risulta tra le mete estere più cercate dagli italiani nel 2024. Questa città antica, arroccata su una gola profonda 100 metri, ha un fascino irresistibile nella provincia di Malaga, a nord di Marbella. Nei primi posti appare anche Durazzo, il comune albanese a ovest di Tirana che offre spiagge e mare in estate, oltre a ospitare il porto più grande dell’Albania.

Gli italiani sono interessati anche a fare un salto a Shanghai, la città più grande della Cina che sicuramente merita qualche giorno di permanenza vista la distanza e il tempo per raggiungerla. In prevalenza gli italiani sembrano cercare soprattutto località di mare quando consultano Google. Infatti nel 2024 spiccano anche Santorini, la suggestiva isola della Grecia che incanta tutti i turisti che passano da quelle parti, Santa Cruz de Tenerife e Marrakech. Tra i primi dieci risultati spunta anche Cadice, altra località spagnola molto richiesta. Mete adatte anche solo per un weekend e una vacanza di 2-3 giorni per staccare un po’ la spina e tornare poi alla vita di tutti i giorni più riposati.

Santorini

Fonte: iStock

Vista panoramica di Santorini, in Grecia

Quali sono le ricerche “cosa fare a” su mete italiane

Consultando i Google Trends 2024 la ricerca “Cosa fare a” include alcune località italiane. Chi ha in mente una breve gita per prendersi una pausa dalla quotidianità sembra interessato a trascorrere una giornata in posti caratteristici come Gubbio e Spoleto. La regione Umbria è stata quindi la meta più ambita dagli italiani nel corso del 2024. Questi borghi offrono un ricco patrimonio artistico e culturale, oltre a un paesaggio suggestivo e una tradizione di usi e costumi che è bello vivere in prima persona. Inoltre appare nella lista Fiuggi, un piccolo comune in provincia di Frosinone famoso soprattutto per le sue terme e l’acqua ricca di benefici per la salute.

 

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Natale al mare in Italia: le migliori mete da raggiungere

Sappiamo che molti di voi sognano un Natale al caldo, di svegliarsi la mattina e ritrovarsi con i piedi in acqua e un cocktail in mano. Sappiamo anche, però, che per realizzare questo desiderio è necessario volare verso mete lontane e non tutti vogliono o possono prendere un volo di questo tipo durante il periodo delle feste. Ma non amareggiatevi perché, anche se le nostre acque non vantano le temperature perfette per un bagno (questo lo lasciamo, in caso, ai più temerari), molte località italiane sulla costa sono perfette per trascorrere le vacanze natalizie sulla spiaggia.

Quest’anno, poi, sono tanti i programmi ricchi di eventi proposti, dai presepi di sabbia alle passeggiate in riva al mare illuminate con tante decorazioni. Scopriamo insieme dove andare a Natale al mare in Italia per trascorrerlo in modo diverso e, se siete fortunati, con i raggi del sole a riscaldarvi.

Natale al mare a Lignano Sabbiadoro, Friuli-Venezia Giulia

Se non potete raggiungere le migliori destinazioni al mondo dove trascorrere Natale al caldo, potete visitare alcune mete italiane situate sulla costa e divertirvi con i tanti eventi organizzati. A Lignano Sabbiadoro, per esempio, dal 7 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025 potrete vivere le atmosfere del “Natale d’A…Mare“, la manifestazione ricca di eventi come il Villaggio del Gusto, quello di Babbo Natale e il maestoso Albero di Natale con pista di pattinaggio in Piazza Fontana.

Uno degli eventi più amati del programma è sicuramente il presepe di sabbia, uno dei più popolari d’Italia e visitabile fino al 2 febbraio 2025. Quest’anno è dedicato al tema “Panem nostrum cotidianum”, che celebra il territorio lignanese tra cucina tipica, tradizioni, arte e spiritualità: l’opera si sofferma, infatti, sul lavoro nei campi e sulle festività dei santi legate ai cicli agrari, raccontando i piatti tradizionali che custodiscono sapori antichi e la storia della vita contadina locale. A realizzarlo, utilizzando esclusivamente la sabbia locale e acqua di mare, è un insieme di artisti provenienti da tutto il mondo.

Presepe sabbia Lignano

Fonte: Ufficio Stampa

Il presepe di sabbia a Lignano Sabbiadoro

Eventi natalizi a Tropea, Calabria

Per un bel Natale al mare in Italia, perché non andare in quella che è stata soprannominata la Perla del Tirreno? Stiamo parlando di Tropea, famosa per i suoi vicoli caratteristici, per le piazzette affacciate sul mare e per le spiagge che, non importa in quale stagione le visitiate, lasciano sempre senza fiato. In questo splendido angolo sulla Costa degli Dei, il programma natalizio è ricco di eventi da vivere con uno sguardo sempre rivolto alle sue acque cristalline.

Dal 7 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025 potrete passeggiare tra i mercatini di Natale di Via Regina Margherita, assistere ai tanti concerti dal vivo in Piazza V. Veneto o al presepe vivente, in programma il 5 gennaio.

Natale sulle spiagge dell’Emilia-Romagna

Il Natale in Emilia-Romagna lo potete trascorrere alle terme o partecipando ai tanti eventi organizzati che omaggiano il rapporto tra le varie località romagnole e il mare. Partiamo da Riccione, dove è l’acqua l’elemento centrale dei due mesi di eventi in programma dal 24 novembre al 24 gennaio 2025: dall’Arena H2O, la quale ospiterà tanti concerti, al Viale delle Bolle, che illumina la darsena con grandi sfere luminose, l’Oasi di Babbo Natale, allestita in Piazzetta del Faro lungo la Riccione Shopping Wave, e l’immancabile presepe sull’acqua, allestito a bordo della storica imbarcazione Saviolina.

Rimini, invece, oltre a presentare tanti mercatini natalizi, è illuminata con 90 chilometri di luminarie, da Miramare a Torre Pedrera, passando per i borghi, l’entroterra e il centro storico. Il percorso luminoso prosegue anche sulle dune sopraelevate in spiaggia, dal bagno 1 al bagno 63, per una passeggiata in riva al mare lunga 3 chilometri caratterizzata da oltre 30 panchine illuminate a cura di Piacere Spiaggia Rimini. A Bellaria Igea Marina, invece, trovate il monumentale presepe di sabbia e l’Ascensore di Babbo Natale, dove potete fare un viaggio nel mondo del Natale sbirciando dalle video-finestre e ammirando scenari e ambienti caratteristici.

Dal 7 dicembre al 6 gennaio, a Misano Adriatico, trovate la pista di pattinaggio aperta tutti i giorni dalle 15:00 alle 19:00 nei giorni feriali, mentre nei festivi e prefestivi dalle 10:00 alle 13:00 e dalle 14:30 alle 20:00. A Gatteo, invece, in programma sono previsti spettacoli per famiglie con i clown e il presepe artistico animato realizzato dalla famiglia Fantini e ispirato al Presepe Popolare in Romagna (allestito fino al 12 gennaio 2025), oltre che tanti eventi musicali.

Infine, sono molto suggestivi gli eventi organizzati nel borgo marinaro di Cesenatico, come il presepe allestito sulle imbarcazioni della Sezione Galleggiante del Museo della Marineria e collocato, fino a domenica 12 gennaio 2025, su dieci barche che rappresentano le tipologie tradizionali del mare, con le caratteristiche decorazioni e gli “occhi” di prua. Un altro bel presepe animato viene allestito a Sarsina, oltre che spettacoli di giocoleria e Babbo Natale nei dintorni.

Presepe Cesenatico

Fonte: Ufficio Stampa

Il presepe di Cesenatico allestito sulle imbarcazioni

Natale in riva al mare a Bari, Puglia

Il 7 dicembre è cominciato l’evento “Bari, Città del Natale” che, quest’anno, porta nelle spiagge del capoluogo pugliese una gioiosa atmosfera festiva. Le prime giornate dedicate all’inaugurazione hanno visto l’arrivo di diversi Babbi Natale sui SUP (un evento che si ripeterà il 24 e il 25 dicembre) e l’accensione dell’albero, mentre nelle prossime settimane il programma prevede workshop e laboratori creativi chiamati “Arte al Mare”, DJ set, tombolate giganti ed eventi di sensibilizzazione ecologica con pulizia della spiaggia.

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Capodanno 2025 a Torino, tutti gli eventi per festeggiare in allegria

Torino si prepara a dare il benvenuto al 2025 con un cartellone ricco di eventi e festeggiamenti che trasformeranno la città in un grande palcoscenico di allegria, spettacolo e convivialità. Dalle piazze animate dai concerti ai teatri ricchi di cultura, dai veglioni gourmet alle feste in discoteca, ogni angolo della città si anima di luci, musica e divertimento per celebrare la notte più attesa dell’anno. Ecco una carrellata delle esperienze imperdibili per trascorrere un Capodanno memorabile nel capoluogo piemontese.

Cosa fare a Capodanno a Torino, tutti gli eventi

Il centro dei festeggiamenti per il Capodanno 2025 è piazza Castello, che ospiterà anche quest’anno il tradizionale concerto all’aperto. La notte del 31 dicembre, la piazza si riempirà di energia con musica dal vivo che spazia dalle esibizioni di band locali ai grandi artisti nazionali e internazionali, la cui line-up non è stata ancora annunciata. Il countdown verso la mezzanotte sarà come sempre un’esperienza collettiva coinvolgente, con dj set, spettacoli di luci e performance varie, che culminerà in brindisi, scambi di auguri e tanta allegria.

E non finisce qui: il pomeriggio del primo gennaio, la stessa piazza accoglierà un concerto di musica classica e lirica, una celebrazione in grande stile dei 140 anni dall’unificazione della Nazione e degli 80 anni della Liberazione. Un omaggio alle radici culturali di Torino, arricchito dalla collaborazione con il Museo del Risorgimento.

Per molti torinesi, e non solo, trascorrere la notte di San Silvestro a teatro è una tradizione irrinunciabile. Dai giochi di luce e magia agli show ispirati ai grandi maestri della musica, fino alle risate travolgenti della commedia, quest’anno i teatri torinesi hanno proposte davvero per tutti i gusti.
Per le famiglie e gli amanti della magia, la Casa del Teatro Ragazzi e Giovani presenta un Variety Magic Show ricco di sorprese. Artisti di fama internazionale porteranno in scena illusioni mozzafiato, momenti di comicità, bolle di sapone che danzano nell’aria e una teatralità che incanta grandi e piccoli.

La Fondazione Cirko Vertigo regala al pubblico un tributo poetico e musicale unico con Che bello café, in programma al Teatro Café Müller alle 22,30. Uno spettacolo che immagina un incontro immaginifico tra Domenico Modugno e Fabrizio De André, due leggende della musica italiana. L’omaggio celebra il trentennale della scomparsa di Modugno e i venticinque anni da quella di De André, mescolando le loro voci e storie in un racconto onirico che tocca il cuore.

Per chi preferisce una serata di risate, a Venaria Reale il Teatro della Concordia accoglie il pubblico con un’esplosione di comicità grazie ad Antonello Costa, che porta sul palco i suoi personaggi più amati, tra cui il siculo Don Antonino, il rapper Mc Adelio e il lookmaker Rocco, accompagnati da coreografie accattivanti e numeri musicali. Si inizia alle 21,00 con un’accoglienza calorosa e si prosegue fino a notte inoltrata, con un brindisi di mezzanotte e un buffet dolce e salato.

Il Teatro Monterosa propone un Gran Galà di Capodanno con la compagnia Volti Anonimi e lo spettacolo Vittorio Levante in servizio ad ogni istante. La serata inizia alle 21,30 con una pièce teatrale ricca di umorismo e coinvolgimento, che lascia spazio, allo scoccare della mezzanotte, a un brindisi festoso accompagnato da panettone, pandoro e pasticcini. Il calore della tradizione si fonde con il piacere della scoperta, creando un momento di convivialità e gioia.

Per gli amanti della musica d’autore, il Teatro Carignano propone un ritorno alle atmosfere seducenti di Fred Buscaglione. Lo spettacolo Fred, diretto da Arturo Brachetti, vede Matthias Martelli e Fabrizio Bosso reinterpretare l’universo ironico e malinconico di questo innovatore della musica italiana. Con sonorità jazz e swing che si fondono alla tradizione melodica italiana, il pubblico viene trasportato in un viaggio tra whisky, donne e sigarette, elementi iconici di un’epoca affascinante. Un’esperienza che invita a iniziare il nuovo anno con la forza evocativa dell’arte.

Vita notturna e discoteche a Torino

Locali notturni eleganti, atmosfere esclusive e serate animate dai migliori DJ promettono di trasformare la notte di San Silvestro sotto la Mole in un’esperienza unica. Ogni location offre qualcosa di speciale per accogliere il 2025 con stile e allegria.

Al Tam Club la serata inizia con un cenone musicale che combina sapori raffinati e intrattenimento live, creando l’atmosfera perfetta in vista della festa vera e propria. Allo scoccare della mezzanotte, la pista si accende con il DJ set di Wallace, che mixa reggaeton e musica commerciale per un pubblico over 20. La posizione centrale del locale rende il Tam Club la scelta ideale per chi desidera ballare e divertirsi a Capodanno in città.

Immerso in un contesto esclusivo tra giardini e piscina, il Royal Club propone un Capodanno all’insegna dell’eleganza e della raffinatezza. La serata prende il via con un gran cenone servito in un ambiente sofisticato, mentre il brindisi di mezzanotte segna l’inizio di una festa indimenticabile. Con la sua combinazione di ambienti interni e spazi all’aperto, questa location è ideale per chi cerca un’atmosfera intima e ricercata a due passi dal centro.

Per chi invece preferisce immergersi in atmosfere esotiche, il Bamboo Dinner è una valida alternativa. Tra le discoteche più in voga di Torino, si distingue per il design ispirato all’Oriente e le ampie sale arredate con cura. Il programma della serata inizia con un gran cenone servito al tavolo. Allo scoccare della mezzanotte, il brindisi inaugura la festa, che prosegue con un DJ set capace di accontentare un pubblico dai 20 ai 50 anni.

La combinazione di eleganza, cucina pregiata e musica coinvolgente fa del Bamboo una delle scelte più apprezzate, ma per chi cerca un’esperienza più dinamica, la meta perfetta è The Beach. Affacciato sul Po, propone una serata che unisce un cenone gourmet a un party scatenato fino all’alba. La cena inizia alle 20 e si conclude con un brindisi di mezzanotte accompagnato da un buffet di panettoni con crema. Dalle 23,30, la pista si anima con un DJ set travolgente e drink inclusi per tutti i partecipanti. La location, famosa per le sue serate estive, si trasforma in un punto di ritrovo imperdibile per chi desidera iniziare il nuovo anno ballando.

Brindisi
Brindisi di Capodanno

Dove fare il Cenone di Capodanno a Torino

Il Motor Village di Mirafiori apre le porte a un Capodanno pensato per le famiglie, all’interno del raffinato Bistrot Gerla. Qui, il Gran Cenone di Capodanno include vino illimitato e si conclude con un brindisi di mezzanotte, seguito da una serata danzante con DJ set. L’atmosfera accogliente e festosa del Bistrot crea l’ambiente ideale per una celebrazione in compagnia.

Per chi invece cerca una serata fuori dagli schemi, l’Envy Lounge & Secret Garden, immerso nel verde dell’Environment Park, propone un Capodanno con Delitto. La serata prende il via con un intrigante spettacolo interattivo nella suggestiva Sala Cocktail, caratterizzata da pareti a vetri con vista sul giardino. Dopo il brindisi di mezzanotte, il ritmo si accende con un DJ set nella Sala Ristorante, trasformando la location in un vivace punto d’incontro tra mistero e festa.

Anche il Ristorante Woody’s propone un Capodanno con Delitto, portando in scena lo spettacolo “L’Ape Regina nella salsa”. Tra piatti prelibati e un’ambientazione teatrale, il pubblico viene coinvolto in una storia avvincente che si intreccia con il cenone. Allo scoccare della mezzanotte, il brindisi segna l’inizio della festa, lasciando spazio a un’atmosfera di festa e convivialità.

HOME Family Restaurant ha pensato a una serata per grandi e piccini. Mentre gli adulti si godono il Gran Cenone di Capodanno, i più piccoli sono accolti nell’area Bimbolandia, con animatrici dedicate e baby dance. Dopo cena, la festa si accende con musica revival e commerciale, creando un mix perfetto di intrattenimento per ogni età.

Nella splendida cornice di Piazza Vittorio Veneto, il Saudade Brazilian Restaurant invita a un Gran Cenone Brasiliano tra sapori esotici e tirmi carioca. Aperitivi di benvenuto, piatti tipici serviti con lo spettacolare rituale della spada e un intrattenimento travolgente con spettacoli dal vivo e DJ set promettono una notte indimenticabile.

Per una serata raffinata, il Boston Art Hotel combina eleganza e festa con un programma che parte da un aperitivo di benvenuto e prosegue con un Gran Cenone di Capodanno accompagnato da musica live e DJ set. Chi desidera festeggiamenti all’insegna del comfort può scegliere di pernottare in questa struttura a quattro stelle e iniziare il primo giorno del nuovo anno con una sontuosa colazione.

L’Hotel Emporio, a pochi minuti dal centro città, si distingue invece per il suo evento dedicato ai giovani tra i 20 e i 35 anni. Qui, il Cenone di Gala si accompagna a piatti gourmet, mentre la serata prosegue con musica dal vivo, DJ set e drink illimitati. L’atmosfera esclusiva e vivace rende questa proposta una delle più ricercate per chi desidera ballare fino all’alba, chiudendo in bellezza un Capodanno ricco di emozioni.

Come muoversi a Torino a Capodanno

La notte di Capodanno sono regolarmente in funzione i bus di tutte le linee notturne, che portano dai capilinea periferici al capolinea centrale in piazza Vittorio Veneto con fermate nelle vicinanze dei principali locali notturni: LINEA W1 ARANCIONE, da piazza Massaua e ritorno; LINEA N4 ROSSA, da via delle Querce (Falchera) e ritorno; LINEA S4 AZZURRA, da piazzale Caio Mario e ritorno; LINEA S5 VIOLA, da piazza Cattaneo e ritorno (raggiunge San Salvario) ; LINEA S18 BLU, da via Artom (Mirafiori sud) e ritorno; LINEA N8 ORO, da piazza Sofia e ritorno; LINEA N10 GIALLA, da via Massari e ritorno; LINEA W15 ROSA, da via Brissogne e ritorno; LINEA W60 ARGENTO, da piazza Manno e ritorno; LINEA E68 VERDE, da via Cafasso e ritorno. La prima partenza dai capolinea periferici è alle 00.00, l’ultima alle 4.00, mentre la prima partenza da piazza Vittorio Veneto è all’1.00, l’ultima alle 5.00.

Durante tutto il periodo delle feste, inoltre, la metropolitana amplia i suoi orari nei giorni infrasettimanali. Quindi anche la notte di Capodanno le ultime partenze saranno a mezzanotte (normalmente invece l’ultima corsa della metro passa alle 21,30)

Il clima di Torino a Capodanno

A Torino, il clima di Capodanno è tipicamente invernale, con temperature che oscillano tra 0°C e 5°C, contribuendo a creare un’atmosfera suggestiva. Incorniciata dalle Alpi innevate, la città può regalare cieli limpidi e frizzanti, ma anche giornate coperte con occasionali piogge leggere, o magari una spruzzata di neve, che aggiungono un tocco di fascino in più alle strade illuminate dalle luminarie e agli eventi festivi.

Per godere al meglio delle celebrazioni all’aperto, è consigliabile vestirsi a strati e prepararsi a temperature rigide, soprattutto nelle ore serali. Tuttavia, il freddo torinese non smorza l’entusiasmo: con le piazze animate, i mercatini di Natale ancora aperti e i caffè storici pronti ad accogliere i visitatori, il clima diventa parte integrante della magia del capoluogo piemontese durante le feste.