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Dove andare a sciare a Pasqua: gli impianti (ancora) aperti

La Pasqua, quando arriva, porta con sé anche il cambio definitivo di stagione: segna il vero e proprio inizio della primavera e, in alcuni casi, detta l’arrivederci all’anno prossimo alla neve. Chi ama fare sport invernali sa che questo è il periodo finale in cui poterli praticare, ma il problema è che molti impianti sono già chiusi. Ad eccezione di alcuni, che ora vi andremo ad illustrare.

Pasqua in Valle d’Aosta

Pila, meravigliosa località che sorge a 1790 metri s.l.m. in Valle d’Aosta, regala una primavera davvero speciale: la neve c’è, le giornate sono luminose e miti, si può stare all’aperto a lungo, è possibile pranzare scaldati dal sole e prendere la tintarella di fine stagione.

Ma questo è anche il periodo perfetto per raggiungere altre mete della regione: grazie al collegamento con il centro di Aosta – in meno di 20 minuti – la vacanza può continuare permettendo di visitare la città, ricca di vestigia del passato. Utilizzando l’automobile si possono invece scoprire i borghi nelle vicinanze, ma anche trascorrere una giornata rilassante presso le terme di Pré-Saint-Didier.

E per chi vuole sciare qui ci sono ben 15 impianti di risalita e 70 km di piste che si possono utilizzare fino al 15 aprile. Altri impianti aperti in Valle d’Aosta sono a Cervinia, dove la chiusura è prevista il 7 maggio 2023, mentre nel resto della Valtournenche il 10 aprile. A La Thuile la skiarea è aperta sino al 16 aprile e, durante il fine settimana di Pasqua, sono previsti diversi appuntamenti come la 46esima edizione della Gara di Slalom e LTH SPRING MUSIC FESTIVAL, 2 giorni di divertimento con una rassegna musicale per festeggiare l’arrivo della primavera.

Dolomiti Bellunesi: la stagione è ancora aperta

Se in molte località d’Italia i 20 gradi centigradi fanno venire la voglia di mare, sulle Dolomiti Bellunesi la stagione della neve è tutt’altro che agli sgoccioli: al Faloria di Cortina si continua a sciare fino al primo maggio, a Porta Vescovo si chiude il 25 aprile, mentre al Pordoi l’ultima data utile per una discesa è il 16 aprile.

Gli ultimi a fermarsi il giorno 1 maggio saranno invece la sciovia Tondi di Faloria, le seggiovie Vitelli, Rio Gene, Plan de Ra Bigontina e la funivia Faloria del comprensorio di Cortina dove al momento sono operativi 27 impianti su 36 con 95 chilometri di piste su 120.

Mantre poco prima (tra il 16 e il 25 aprile) lo stop ad Arabba (con 118 chilometri di piste su 120 aperte). Tutti gli altri — Tofana, Alleghe, 5 Torri, Col Gallina, Le Pale e Marmolada, per citarne alcuni — lasceranno passare Pasqua e il lunedì dell’Angelo per dichiarare finita la stagione.

Sciare in Lombardia

A Pasqua è ancora possibile sciare anche nelle splendida regione Lombardia. Se le piste del bresciano hanno quasi tutte chiuse i battenti per via del caldo, diversa è la situazione a Livigno, il Tibet d’Italia, che darà la possibilità di sciare fino al 1° maggio.

Sotto controllo anche la situazione nel resto della Valtellina grazie agli impianti di innevamento presenti in ogni località, una condizione che ha permesso a tutte le stazioni sciistiche di affrontare più o meno tranquillamente questo finale di stagione.

L’11 aprile sarà invece il giorno di chiusura a Bormio, così come le cose non cambiano a Santa Caterina Valfurva. La situazione è buona anche a Madesimo, in Valchiavenna, dove la chiusura è prevista per il giorno 11 aprile.

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Viaggi, la costosa Pasqua degli italiani: tutti gli aumenti

La primavera è finalmente arrivata e con i ponti dietro l’angolo, a partire dalla Pasqua, cresce sempre di più la voglia di regalarsi una vacanza o una gita fuori porta in una splendida località italiana. La notizia che rischia di smorzare un po’ gli entusiasmi riguarda però l’aumento dei costi dei viaggi tanto sognati. A cominciare dai rincari sui prezzi dei biglietti aerei. Ecco cosa dobbiamo aspettarci.

Vacanze pasquali: quanto costerà volare

Le vacanze pasquali saranno una sorta di prova generale per il turismo estivo e l’aumento dei costi dei voli indica che, quella che verrà, sarà un’estate piuttosto cara per i viaggiatori. Basti pensare che quest’anno volare ad aprile verso il Sud Italia e le grandi isole costa quasi il doppio rispetto a un anno fa. Stando a quanto emerge da un’analisi del Corriere della Sera, effettuata su diverse tratte da Nord a destinazioni del Meridione, i prezzi medi per i voli nazionali sono passati da circa 60 euro nel 2022 (andata e ritorno, extra esclusi) a 113 euro nel 2023, con un aumento dell’8% rispetto anche al periodo pre-pandemia, ossia al 2019.

L’analisi è stata condotta attraverso piattaforme specializzate sulle rotte da Milano/Roma verso Bari, Brindisi, Palermo, Catania, Cagliari, Olbia e Alghero, considerando le tariffe di tutti i vettori che offrono i voli interni. In particolare, i rincari maggiori si registrano soprattutto tra Milano e Sud o isole, con poco meno del +115% sul 2022 e +12% sul 2019, mentre da Roma alle destinazioni del Sud Italia, l’incremento è del 63% rispetto a un anno fa e del 3% rispetto al periodo pre-Covid.

Gli aumenti sui voli per chi parte da Milano

Nell’analisi del Corriere sulle singole rotte, emerge che, rispetto all’anno scorso, gli incrementi sono netti ovunque, mentre si può notare qualche calo confrontando le tariffe media di questo aprile con quelle dello stesso periodo nel 2019. I rincari per chi parte dagli aeroporti di Milano – Linate, Malpensa e Bergamo-Orio al Serio – spiccano, in particolare, sui voli verso Puglia, Sicilia e Sardegna. Nello specifico:

  • Milano-Puglia: i voli per Bari, molto apprezzata anche dagli stranieri, sono aumentati del 92% rispetto al 2022, ma sono diminuiti dell’8% rispetto al 2019. Per i voli diretti a Brindisi, l’incremento è del 111% rispetto al 2022 e del 2% sul 2019;
  • Milano-Sicilia: più significativi i rincari delle tariffe per chi viaggia dai tre scali lombardi verso quelli siciliani. Un volo per Palermo, andata/ritorno, è aumentato in media del 135% rispetto al 2022 e del 5% sul 2019. Da Milano a Catania, invece, il rincaro è del 153% rispetto all’anno prima e del 30% rispetto al periodo pre-C;vid:
  • Milano-Sardegna: per i voli tra il capoluogo lombardo e i tre aeroporti sardi, gli aumenti vanno dal +148% da/per Olbia al +74% su Alghero. I prezzi di aprile 2023 sono tutti superiori anche al 2019: +12% su Milano-Cagliari e +31% su Milano-Alghero.

Quanto costa volare da Roma verso Sud

Nella Capitale, il caro-voli è più contenuto rispetto a Milano, ma anche qui i rincari si fanno sentire per chi vuole regalarsi una vacanza nel Sud Italia e nelle isole. Ecco i rincari dagli aeroporti di Fiumicino e Ciampino, evidenziati dall’analisi del Corriere:

  • Roma- Puglia: volare da Fiumicino/Ciampino verso Bari è più costoso dell’84% rispetto al 2022, ma c’è un calo del 37% sul 2019. Volare a Brindisi è, invece, più caro del 58% rispetto a un anno fa, con un calo del 6% rispetto al 2019;
  • Roma-Sicilia: i prezzi dei biglietti per Palermo sono aumentati del 40% rispetto al 2022 e segnano +9% sul 2019, mentre quelli per Catania registrano un +138% sul 2022 e +15% sul 2019;
  • Roma-Sardegna: per i collegamenti verso Cagliari gli aumenti sono del 58% sul 2022 e del 31% rispetto a quattro anni fa, mentre tra la Capitale e Olbia si registrano incrementi del 45% sul 2022 e del 12% sul 2019.

Da quest’anno, inoltre, chi viaggia dovrà fare i conti anche con l’aumento della tassa d’imbarco sul biglietto aereo previsto negli scaldi di Venezia e Napoli, e forse anche di Brindisi, una decisione che ha messo le compagnie low cost sul piede di guerra.

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A Londra per assistere all’incoronazione di re Carlo III

Manca poco più di un mese al giorno in cui Carlo sarà ufficialmente incoronato e diventerà Carlo III d’Inghilterra. Le celebrazioni, come da rituale e come per tutti gli eventi solenni che riguardano le teste coronate, non dureranno solo un giorno, ma si inizierà a festeggiare prima e anche dopo.

L’incoronazione vera e propria si svolgerà nell’arco di ben tre giorni con il primo giorno (sabato 6 maggio 2023) caratterizzato da due grandi processioni e un servizio religioso presso l’Abbazia di Westminster. A seguire, domenica 7 maggio, si terrà un concerto al Castello di Windsor. Lunedì 8 maggio sarà, infine, un giorno festivo speciale proclamato dal Primo Ministro proprio in onore dell’incoronazione.

Un’ottima occasione per organizzare un viaggio a Londra, per un evento davvero memorabile. Specie se poi si è invitati e non si deve sborsare neppure un Penny.

Un concorso indetto dal magazine americano “People” mette infatti in palio l’esperienza della vita, specie se si è appassionati di reali, con un viaggio spesato in tutto e per tutto per assistere alla cerimonia in prima fila dell’incoronazione di re Carlo e della regina Camilla e per vivere una vacanza da re.

Cosa include il viaggio dell’incoronazione

Il valore del viaggio ammonta a circa 10mila euro e comprende quattro notti per due persone all’Hotel Savoy, un cinque stelle lusso affacciato sul Tamigi nonché il primo albergo di lusso aperto a Londra nel 1889. Ha ospitato tutte le grandi personalità del mondo dello spettacolo e della politica, ma soprattutto la Royal Family britannica. Edoardo, allora principe di Galles e più tardi Edoardo VII, amava cenare al Savoy, ma lo frequentava anche la regina Mary, le principesse Elizabeth, Margaret e la principessa Diana, reginetta del ballo del centenario che si svolse nel 1989. Le stanze del Savoy sono davvero regali, con stucchi dorati e letti a baldacchino, da vere “Queen”.

Il viaggio comprende anche il volo in Business Class con la compagnia United Airlines Polaris dall’aeroporto più vicino a casa fino a Heathrow.

Una volta giunti a Londra, l’esperienza prevede tantissime escursioni e attrazioni. Innanzitutto, una gita in giornata al Castello di Windsor, la casa di campagna della famiglia reale, il castello abitato più antico e vasto del mondo, con ben mille stanze, che ospita la Royal Collection una delle più grandi collezioni d’arte della storia, con dipinti di Rembrandt e Rubens.

Comprende anche due ingressi speciali uno degli eventi speciali dell’incoronazione.

Un regale tè per due persone presso Fortnum & Mason, che racchiude la quintessenza delle specialità gastronomiche britanniche. Questo negozio è antichissimo, fu aperto nel lontano 1707 e oggi è famoso per i suoi sontuosi afternoon tea, con porcellane, vassoi di scones e tartine, spesso postati su Instagram, anche per via della location.

Del pacchetto fa panno parte anche due biglietti omaggio per la prima dello spettacolo “SIX the musical”, una commedia sulla vita di re Entico VIII e delle sue sei mogli.

Fano parte anche due biglietti per visitare uno dei palazzi reali a scelta tra Kensington, Kew Palace, Hillsborough Castle o Hampton Court.

Infine, sono incluse due Oyster Cards per il trasporto pubblico per andare ad assistere a tutti gli eventi.

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La Giornata della Poesia e delle Foreste nei Parchi Letterari

Ogni anno, i Parchi Letterari italiani diventano location di eventi imperdibili che accolgono la primavera: l’occasione è data da due appuntamenti importanti, la Giornata della Poesia istituita dall’UNESCO e la Giornata delle Foreste promossa dalle Nazioni Unite, entrambe celebrate il 21 marzo. A queste si unisce la Giornata mondiale dell’Acqua, che cade invece il 22 marzo. Tra laboratori, incontri e passeggiate nella natura, la bella stagione viene inaugurata con una lunga serie di esperienze tutte da vivere, per godere dei meravigliosi paesaggi italiani.

Che cos’è la Giornata della Poesia e delle Foreste

Il primo giorno di primavera, l’Italia intera festeggia con due eventi di risonanza internazionale. Il primo è la Giornata Mondiale della Poesia, indetta per la prima volta nel 1999 dall’UNESCO per preservare il patrimonio immateriale di grandi artisti che hanno segnato il nostro territorio. In concomitanza, si celebra anche la Giornata Internazionale delle Foreste: nata nel 2012 su intervento delle Nazioni Unite, è l’occasione per riscoprire l’importanza della natura e degli alberi per la nostra generazione e per quelle future.

Perché non rendere speciali questi due appuntamenti, dando vita ad un connubio perfetto? Nasce così l’idea di celebrare la letteratura in tutte le sue sfumature, in modo che questa offra un’innovativa chiave di lettura per andare alla scoperta dei più bei panorami italiani. Per ospitare i tanti eventi collegati alla Giornata della Poesia e delle Foreste, la cornice ideale è quella dei Parchi Letterari: istituzioni nate negli anni ’90 come omaggio ai territori che hanno ispirato i più grandi artisti del nostro Paese. Andiamo a vedere alcuni degli appuntamenti da vivere.

Gli appuntamenti da non perdere nei Parchi Letterari

Un primo evento imperdibile è la conferenza che si tiene mercoledì 22 marzo presso il Centro Visite del Parco a Pescasseroli, piccolo borgo abruzzese incastonato nel Parco Nazionale d’Abruzzo Lazio e Molise. Per l’occasione, viene presentato il volume “20 anni di Una Fiaba per la montagna”, raccolta di racconti in concorso che esprimono la magia degli Appennini e della loro natura incontaminata. Perché non sfruttare questa opportunità per andare alla scoperta dei magnifici panorami montani e fare un po’ di trekking?

Sempre mercoledì 22 marzo, la Sala degli Specchi di Villa Reale di Monza apre i battenti per celebrare Eugenio Villoresi, l’ingegnere che “portò il mare in Lombardia”. Fu lui, grazie ad una canalizzazione capillare, a distribuire le acque in tutta la regione, dando nuova vita ad aree ad alto tasso di siccità. La giornata si può concludere con una bella passeggiata presso il Parco Letterario Regina Margherita, che per l’occasione ricorda anche la poetica dell’artista polacca Wislawa Szymborska.

Per chi ama l’avventura all’aria aperta, un appuntamento meraviglioso è quello fissato per sabato 25 marzo: un trekking bellissimo alle Cinque Terre, in collaborazione con il Parco Letterario Eugenio Montale. Qui, tra i panorami mozzafiato del Promontorio del Mesco, il poeta trascorse le sue estati giovanili lasciandosi ispirare. L’itinerario ad anello, lungo poco più di 5 km e mezzo, conduce da Colla di Gritta a Fegina di Monterosso. È il modo migliore per scoprire il patrimonio di biodiversità della Liguria, ma anche la storia più antica di questa regione. Non a caso l’evento si chiama “Camminare sul Giurassico”: le rocce che caratterizzano il promontorio risalgono a millenni fa.

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Esiste un altro “Carnevale” che si festeggia ad agosto. Lo conosci?

Carnevale è una delle feste più amate dai bambini e dagli adulti perché le strade si riempiono di colori e allegria. E se non fossero solo i primi mesi dell’anno ad essere dedicati a questa manifestazione? A Barcellona “Carnevale” si festeggia anche ad agosto con la Fiesta Major, una manifestazione che si svolge nel quartiere Gràcia, per una settimana. Dal 15 al 21 agosto, camminare tra i palazzi e le stradine di una delle zone più affascinanti di Barcellona sarà un vero sogno ad occhi aperti e permetterà di immergersi nella vera tradizione del posto.

Una sfida a colpi di decorazioni

Le feste annuali di quartiere sono comuni a Barcellona, pronte a rendere ancora più vivace la città catalana, ma la Fiesta Major è quella che attira molti visitatori perché il tratto distintivo è quello di essere spettacolare. Il quartiere residenziale di Gràcia è una zona molto particolare, inizialmente era un paesino indipendente della capitale della Catalogna, annesso alla città nel 1897. L’atmosfera rilassata e lo stile giovanile ne hanno fatto un quartiere dinamico in cui la Fiesta Major non poteva che essere il suo completamento.

Il festival affonda le sue radici nel diciannovesimo secolo e vede le vie del quartiere sfidarsi a colpi di decorazioni. Gli abitanti delle differenti strade scelgono un tema a cui ispirarsi (può essere di varia natura, dallo sport, alla storia fino al mondo marino) e, animati dallo spirito di una sana competizione, abbelliscono la strada in modo originale. Gli oggetti sono realizzati interamente a mano spesso con materiali riciclati e si contraddistinguono perché fuori dal comune.

Una decorazione de la Fiesta Major de Gràcia

Fonte: iStock/Gonzalo Vega

Un’opera di cartapesta durante la Fiesta Major de Gràcia

Il festival si apre il 15 agosto con una sfilata tra le strade del quartiere in cui i protagonisti assoluti sono le opere in cartapesta raffiguranti draghi, giganti o personaggi spesso immaginari. Una volta dato il via alla festa, è possibile passeggiare tra le oltre 20 strade e piazze del quartiere e farsi rapire dallo spettacolo delle decorazioni che diventano ancora più suggestive la sera. Al calar del sole le illuminazioni danno alle opere un aspetto ancora più bello e incantevole.

Non solo decorazioni tra le strade di Gràcia

Il quartiere di Gràcia a lungo è stato un paese e proprio per questo ha conservato intatte le sue tradizioni: Fiesta Major è il momento giusto per scoprire i mille volti della zona. Non sono solo le decorazioni ad animare il festival, ma anche una serie di attività, spettacoli e momenti di divertimento per grandi e piccini. Tra gli eventi più suggestivi a cui assistere ci sono i colles castelleres, le “torri umane” tipiche della regione catalana, in pratica una colonna formata da 7-8 persone in equilibrio l’una sull’altra che inizia a muoversi tra le strade del quartiere.

Una strada di Gràcia

Fonte: 123RF

Fiesta Major de Gràcia e una delle sue decorazioni

Un’altra tradizione a cui assistere durante la Fiesta Major de Gràcia è quella de i correfoc che affonda le sue radici nell’abilità dei catalani nel maneggiare il fuoco. Durante le serate, alcune persone travestite da demoni inseguono i passanti brandendo delle torce e dando vita a una danza fuori dal comune. Di sicuro il “carnevale” estivo di Gràcia è un appuntamento imperdibile e un modo per conoscere meglio la storia e le tradizioni catalane.

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Vacanze di Pasqua: dove andare per un weekend o più

Anche quest’anno le vacanze di Pasqua sono alle porte: uova di cioccolata, torte pasqualine, pastiere e casatielli iniziano a fare capolino nelle cucine degli amanti della tradizione. Pasqua con chi vuoi…e dove vuoi. In famiglia, in coppia o con gli amici, con le vacanze di Pasqua si ha un’occasione in più per prendersi una pausa dalla routine quotidiana e godersi le prime giornate di primavera.

L’anno prosegue spedito, e allora perché non staccare la spina e trascorrere un weekend rilassante nella natura o vedere posti nuovi? Come sempre il nostro ‘Bel Paese’ ci offre mete colorate e per tutti i gusti, da Nord a Sud isole comprese, raggiungibili comodamente in auto o in treno. Se hai a disposizione l’intero periodo delle feste pasquali e vuoi prenderti una piccola vacanza qui troverai alcune idee per decidere dove andare a Pasqua.

Vacanze di Pasqua in relax tra le Dolomiti

Se hai bisogno di allontanarti dai ritmi frenetici della città le Dolomiti sono la meta giusta per te. Qui il tempo sembra essersi fermato: montagne che dominano incontrastate, sentieri che si snodano tra gli alberi e piccoli paesini silenziosi che si schiudono nella vallata. Questi luoghi sono un incanto anche nel periodo primaverile, quando le temperature si fanno più miti e iniziano le prime fioriture tra gli animali in libertà.

Per i più desiderosi di un’esperienza mondana la meta perfetta è Cortina D’Ampezzo, pronta ad accogliervi con le sue vetrine internazionali e i locali alla moda. Qui tutti gli alberghi sono dotati di ottimi ristoranti per degustare i piatti tipici locali e di Spa di lusso. Per godersi ancora meglio questo spettacolo della natura dagli hotel è possibile partecipare a tour guidati di un giorno nelle valli delle Dolomiti.

Gita tra le colline verdi dell’Umbria

Anche il centro Italia ci offre diversi luoghi ricchi di natura, arte e cultura dove poter andare in vacanza a Pasqua. Le Cascate delle Marmore, il Lago Trasimeno, Perugia, Assisi e Spoleto sono solo alcune delle località umbre che vale la pena visitare. Grazie ai pochi chilometri che separano queste cittadine medievali è possibile organizzare facilmente una gita unica con diverse tappe tra oasi naturali, città storiche, buon cibo e divertimento.

Per gli sportivi è d’obbligo una corsa intorno al Lago Trasimeno prima (o dopo) Il pranzo di Pasqua, mentre per i più audaci sono tante le attività da fare sulle rapide delle Marmore, anche per i più piccini. Per tutti i Chocolate lovers… preparatevi, passeggiando per il centro di Perugia le botteghe offrono cioccolatini per tutti i gusti.

Weekend di Pasqua nel verde dell’antica Roma

Se sei un amante delle scampagnate ma non vuoi rinunciare alla cultura la capitale romana con i suoi numerosi parchi archeologici offre proprio questo connubio perfetto. Soggiornando in qualsiasi hotel al centro della città potrai facilmente raggiungere con la metro uno dei numerosi antichissimi spazi verdi: il parco degli Acquedotti, il Parco della Caffarella o quello di Villa Borghese sono tra i più ambiti per rigogliosità e magnificenza. In particolare a Villa Borghese, il più vasto dei tre, è possibile vedere monumenti, fontane e antichi edifici, e visitare uno dei più importanti musei della capitale.

Se sei amante delle due ruote potrai anche partecipare a tour organizzati in bicicletta su una delle più antiche strade romane, l’Appia Antica: chilometri di verde tra siti antichi siti archeologici unici al mondo.

Un assaggio d’estate: la Costiera Amalfitana

Se non hai ancora deciso dove andare a Pasqua e hai voglia di mare la Costiera Amalfitana ad aprile regala un assaggio d’estate. Non a caso è molto ambita anche dai vip: basta un raggio di sole ed ecco risplendere i mille colori scintillanti del mare e delle tipiche costruzioni a incastro. Da Salerno ad Amalfi passando per Cetara, Vietri sul Mare e dritti verso Positano: paesaggi naturali unici, e tra uno spostamento e l’altro è d’obbligo un assaggio del limoncello di Amalfi o della famosissima colatura di alici di Cetara. Anche qui le località sono raggiungibili comodamente in auto, e da Napoli sono organizzati tour di un giorno alla scoperta di Sorrento, Positano e Amalfi.

Ecco alcune idee per sfruttare al meglio il periodo delle vacanze pasquali e ricaricare le batterie in pochi giorni. Dopo le chiusure della pandemia e il post-Covid il piacere di viaggiare liberamente torna a farsi strada più forte di prima. E, anche se il periodo si preannuncia affollato, con un po’ di organizzazione anticipata si dimezzano i tempi di attesa e si ha più tempo per godersi le bellezze del luogo. Finito il viaggio si torna più rilassati alla routine quotidiana, magari con della cioccolata in più sulla scrivania e qualche souvenir per alleviare la nostalgia.

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È l’anno di Perugia, e vi sveliamo il perché

Perugia, città Best in Travel 2023 di Lonely Planet, gioiello architettonico dove si respira arte e storia a ogni passo nonché vivace polo culturale, è una delle mete da inserire nella lista delle vacanze in ogni momento.

Ma, per il 2023, c’è una ragione in più: dal 4 marzo all’11 giugno, in occasione del V centenario della sua morte, la Galleria Nazionale dell’Umbria celebra con una grande mostra Pietro Vannucci (1450 ca.-1523), detto Perugino, il più importante pittore attivo negli ultimi due decenni del Quattrocento.

“Il meglio maestro d’Italia”. Perugino nel suo tempo

La mostra Il meglio maestro d’Italia”. Perugino nel suo tempo, curata da Marco Pierini, direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria, e Veruska Picchiarelli, conservatrice del museo, è l’evento di punta delle celebrazioni del centenario del Maestro, assoluto protagonista del Rinascimento.

Il progetto espositivo, che consta di una settantina di opere, propone dipinti del Perugino antecedenti al 1504, l’anno in cui lavorava a due commissioni che segnano il punto più alto della sua straordinaria carriera: la “Lotta fra Amore e Castità“, ora al Louvre di Parigi, e soprattutto lo “Sposalizio della Vergine per la cappella del Santo Anello del Duomo di Perugia, oggi al Musée des Beaux-Arts di Caen (Francia).

La mostra riflette, nella maniera più completa possibile, i passaggi fondamentali del suo percorso artistico: dalle prime collaborazioni nella bottega di Andrea del Verrocchio alle imprese fiorentine che fecero la sua fortuna (come ad esempio le tre tavole già in San Giusto alle Mura, oggi nelle Gallerie degli Uffizi, o la Pala di San Domenico a Fiesole); dagli straordinari ritratti alle monumentali pale d’altare, quali il Trittico Galitzin, ora alla National Gallery di Washington, e il Polittico della Certosa di Pavia, in gran parte alla National Gallery di Londra e ricomposto per l’occasione in via del tutto eccezionale.

I luoghi di Pietro Vannucci a Perugia

Pietro Vannucci detto Perugino, di fama internazionale già a i suoi tempi, è senza dubbio il rappresentante più illustre della pittura umbra.

Nato a Città della Pieve, visse a lungo a Perugia dove ebbe bottega e realizzò alcune delle opere più grandiose: visitare la città nel 2023, oltre alla Mostra a lui dedicata, può essere l’occasione per andare alla scoperta dei luoghi che ne portano tuttora la fulgida impronta.

Su Corso Vannucci, a lui intitolato, il Nobile Collegio del Cambio (antica sede dei cambiavalute) ospita, presso la Sala delle Udienze, i pregevoli affreschi del Maestro che ricevette l’incarico ufficiale di dipingere la Sala nel 1499: partendo dalla volta, eseguì “Allegoria della Fortuna” con il “Trionfo di Apollo” e i pianeti accompagnati dai segni dello Zodiaco.
Lungo le pareti, dipinse il “Trionfo delle Virtù” con la rappresentazione delle quattro Virtù Cardinali e le Tre Teologali, queste ultime accompagnate dalla “Natività” e “Trasfigurazione” di Gesù e da “L’Eterno con Profeti e Sibille”.

A destra dell’ingresso, “Catone Uticense” introduce il ciclo di affreschi e vi è anche un quadretto en trompe-l’œil con l’autoritratto del Perugino.

Ancora in Corso Vannucci, la Galleria Nazionale dell’Umbria custodisce la più vasta collezione al mondo delle opere dipinte dall’artista rinascimentale e dai suoi seguaci mentre Palazzo Baldeschi al Corso conserva l’olio su tela “San Girolamo penitente” e l’olio su tavola “Madonna con Bambino e due cherubini”.

In Piazza Raffaello, la Cappella di San Severo si fregia dell’affresco “Trinità e santi” commissionato in origine a Raffaello nel 1505 dai monaci camaldolesi; egli, dopo aver realizzato una Trinità, dal 1508 è impegnato a Roma e non porta a termine l’opera.
Dopo la sua morte nel 1520, viene chiamato il Perugino a completare l’affresco e lo fa dipingendo sei santi legati all’ordine benedettino: San Girolamo, San Giovanni Evangelista, Santa Marta, San Gregorio Magno, San Bonifacio e Santa Scolastica.

Presso il Monastero di Sant’Agnese, in Via Sant’Agnese, spicca l’opera “Madonna delle Grazie tra due committenti” eseguita per il monastero delle clarisse di Sant’Agnese, comunità di clausura tuttora attiva, mentre la Chiesa di Sant’Agostino, in Piazza Domenico Lupatelli, preserva le copie dello smembrato “Polittico di Sant’Agostino”, le cui tavole originali vennero disperse durante le spoliazioni napoleoniche e oggi si trovano in vari musei del mondo.

Infine, uno sguardo all’Abbazia di San Pietro in Borgo XX Giugno: qui, il museo del monastero ospita “San Mauro, Santa Scolastica, San Pietro Vincioli, Sant’Ercolano e San Costanzo, tavolette appartenenti alla predella che era parte della grande macchina d’altare della chiesa di San Pietro.

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Disney100: cento anni di amicizia con Wonder of Friendship

Il 16 ottobre 2023 ricorrerà il 100° Anniversario dal giorno in cui Walt Disney e suo fratello Roy donarono al mondo la magia e la meraviglia dei personaggi Disney: di fronte a questo straordinario traguardo, la Disney festeggerà durante tutto l’anno con una serie di mostre, concerti, esperienze esclusive e una nuova linea di prodotti.

Fiore all’occhiello di Disney100 sarà l’evento Wonder of Friendship: The Experience, in programma dal 12 al 21 maggio 2023 a Londra e successivamente a Berlino e Parigi.

100 anni di amicizia: l’incredibile evento esperienziale di Disney100

In occasione dei festeggiamenti per il 100° Anniversario di The Walt Disney Company, andrà in scena l’incredibile evento esperienziale Wonder of Friendship: The Experience, pensato per un target di giovani adulti, che condurrà i partecipanti in un nuovo mondo dedicato alle storie classiche Disney più amate e li inviterà a esplorare, in modo giocoso, i propri rapporti di amicizia celebrando alcuni dei duetti Disney intramontabili come Topolino e Paperino o Lilo & Stitch.

Saranno oltre 1000 metri quadri di installazioni ed esperienze immersive, suddivisi in quattro differenti aree tematiche: Alice nel Paese delle Meraviglie, Il Re Leone, Topolino e i suoi amici e Lilo & Stitch.

Inoltre, grazie alla Realtà Aumentata di Snapchat, i visitatori avranno l’opportunità di “dare vita” alle storie Disney scannerizzando i QR Code presenti in ciascuna area.

Tutta la magia di Wonder of Friendship: The Experience

Non appena gli ospiti accedono all’evento, si ritrovano immersi all’istante in un mondo magico mentre una chiavetta RFID** traccia i loro movimenti: in questo modo, al termine dell’esperienza, la chiavetta svelerà quali amicizie Disney rappresentano i gruppi di partecipanti che riceveranno anche una speciale stampa Disney “Wonder of Friendship”.

Come prima tappa, ecco il “mondo sotto-sopra” del Garden of Mystery ispirato ad Alice nel Paese delle Meraviglie: i visitatori ripeteranno l’indimenticabile viaggio di Alice e dei suoi amici nella tana del Coniglio.
Per fare questo, dovranno fidarsi dei propri amici avventurandosi tra fiori altissimi, Pan-farfalle, Palmipedoni e Carte-Soldato della Regina, avvolti dall’atmosfera onirica e vibrante del labirinto colmo di nebbia.

Poi, è il momento di godere dei profumi, dei suoni e dei panorami tropicali di Lilo & Stitch a Ohnana Bay: un vero e proprio tuffo nella vita dell’isola, saltando sulla tavola da surf, visitando la spiaggia e passeggiando tra i ricordi di Lilo.

Invece, nell’area Orchestral Oasis dedicata a Il Re Leone, i fan entreranno nel mondo di Simba, Timon e Pumba grazie a un’atmosfera ispirata alla giungla con riproduzioni grafiche di insetti e farfalle, sulle note musicali di Hakuna Matata.

Infine, nell’area Mickey & Friends Wonderverse, ecco le statue a grandezza naturale di Topolino, Minni, Paperino, Paperina, Pippo e Pluto.
Nel momento in cui i visitatori interagiscono con i personaggi, si attivano sensori di movimento che creano animazioni “live art” sugli enormi schermi a LED della stanza: maggiore è l’interazione, più luminose e grandi sono le animazioni, a riprova dell’importanza dello stare insieme.

Non mancano numerosi pop-store, compresa l’esperienza promossa da Creator Studio in cui, grazie alla Realtà Aumentata, sarà possibile creare un capo d’abbigliamento originale e unico.

Al momento, il calendario delle esibizioni prevede le seguenti tappe:

  • Londra, Regno Unito: 180 The Strand, dal 12 al 21 maggio 2023
  • Berlino, Germania: Radsetzerei, dal 9 al 18 giugno 2023
  • Parigi, Francia: Le CENTQUATRE-PARIS, dal 30 giugno al 9 luglio 2023

Nuove date in altri Paesi Europei saranno annunciate successivamente.

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In questa città è nato il Carnevale americano. È tutto pronto per la festa

Il mese di febbraio coincide da sempre con uno degli eventi più attesi di sempre da grandi e bambini. Un periodo fatto di festeggiamenti folli, travestimenti irriverenti e celebrazioni ironiche e grottesche. Stiamo parlando del Carnevale, quel momento dell’anno dove tutto, o quasi, è concesso.

Una festa, questa, antichissima e secolare, che affonda le sue origini in tempi lontani e che racconta tradizioni e usanze che si diversificano nel mondo e che anno dopo anno diventano sempre più grandiose.

Ed è proprio un viaggio verso una di queste tradizioni che vogliamo fare oggi con voi, portandovi a toccare con mano la straordinaria atmosfera di festa che si respira nella città dove è nato il Carnevale americano. Preparate le valigie, si vola in Alabama.

1703: nasce il Carnevale negli Stati Uniti

A differenza di quanto in molti pensano, il Carnevale americano non è a nato a New Orleans, anche se le grandiose celebrazioni in questa città ci hanno fatto sempre credere il contrario. Per scoprire le sue origini dobbiamo volare in Alabama e più precisamente a Mobile.

Situata negli Stati Uniti d’America, Mobile è il capoluogo dell’omonima contea nonché una delle principali città di tutta l’area urbana e metropolitana. È in questa città, che un tempo era capitale della Louisiana francese, che le celebrazioni di Carnevale furono importate dagli esploratori francesi.

La storia vuole che nel 1703 fu creata e trasportata per le vie cittadine una grande testa di toro fatta di cartapesta che rappresentava la mucca grassa. Quel giorno, forse senza volerlo, prendeva vita la prima sfilata di Carnevale negli Stati Uniti d’America.

Nel XIX secolo, invece, si diffuse l’usanza di sfilare per la città, durante la notte di Capodanno, indossando maschere e costumi folcloristici. Una tradizione, questa, che influirà successivamente sui festeggiamenti del Carnevale.

Un’altra evoluzione ci fu dopo la guerra civile americana, quando Joen Cain, cittadino di Mobile, si vestì da capo Chickasaw Slackabamarinico e guidò una parata per la città. Nacque così il Joe Cain Day che si celebra la domenica antecedente al Mercoledì delle Ceneri, una festa che viene perpetuata ancora oggi e che dà vita al Carnevale odierno.

Come si celebra il Carnevale a Mobile

Oggi il Carnevale di Mobile è un vero e proprio appuntamento imperdibile che coinvolge i cittadini e i viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo. In questa città portuale, infatti, si susseguono in due settimane e mezzo oltre 40 sfilate.

Carri allegorici, irriverenti e ironici attraversano le strade della città, mentre chi è a bordo lancia dolci, orpelli, perline e dobloni come regalo ai cittadini. Immancabili, in questo periodo, sono i Moon Pies, i dolcetti fatti di marshmallow e graham cracker ricoperti di cioccolato che sono diventati il simbolo del Carnevale di Mobile e di quello americano.

Se siete affascinati da questa celebrazione, allora, dovete inserire nel vostro itinerario di viaggio anche una visita al Museo di Carnevale situato in città. All’interno di un palazzo storico si snodano ben 14 gallerie all’interno delle quali è possibile fare un viaggio nel tempo e scoprire le tradizioni, le usanze e la storia della nascita del Carnevale americano.

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Festival delle luci di Zagabria: celebra la primavera con luci e arte

Fonte: Julien Duval

Julien Duval

Con l’arrivo della primavera, le strade di Zagabria si risvegliano per accogliere uno degli eventi più visitati e popolari: il Festival delle luci. Gli abitanti e i turisti invadono le strade, lasciandosi contagiare da una nuova energia che risplende grazie all’arte della luce. Un evento imperdibile che annuncia la primavera e un rinascimento che è in noi e attorno a noi, donando ispirazione a ogni passo. Il festival è l’occasione perfetta per riaccendere le luci con loro e festeggiate l’arrivo di giornate più lunghe che riportano la vita nelle strade di tutto il mondo.

Fonte: Boška i Krešo

Fonte: Boška i Krešo

Una combinazione di arte, design, spettacolo, intrattenimento e architettura animerà i luoghi più celebri in centro, insieme alle opere di artisti provenienti da tutto il Paese.

Fonte: Boška i Krešo

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Il festival delle luci di Zagabria: un appuntamento imperdibile

A Zagabria l’arte diventa la linfa vitale della metropoli: dal 15 al 19 marzo 2023, le strade, i parchi, le piazze, le passeggiate, i musei e gli edifici si trasformeranno in una scenografia giocosa con numerose installazioni luminose, proiezioni, animazioni e altre forme di arte innovativa.

Fonte: Julien Duval

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Avrete l’opportunità di vivere Zagabria sotto una nuova luce…nel pieno senso della parola! Il Festival delle luci di Zagabria, giunto ormai al quinto anno, ci ricorda di nuovo lo spostamento dei limiti dell’arte e ci invita a uscire insieme per le strade con lo scopo di celebrare un nuovo risveglio, con nuova speranza e ottimismo.

Fonte: Julien Duval

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Alla scoperta delle luci di Zagabria

Visitare Zagabria dipinta di luce è un’occasione unica: la città vi trasporterà in un mondo nuovo e offrirà una vera esperienza urbana per tutte le generazioni. Avrete l’opportunità di godervi 34 installazioni luminose in 29 luoghi che includeranno la più tranquilla Città Alta, ma anche alcuni dei nuovissimi luoghi della più vivace Città Bassa.

Fonte: Julien Duval

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Il Festival delle luci di Zagabria apre la stagione turistica e dei raduni all’aperto, con il tanto desiderato clima caldo e i colori che ritornano della primavera. Il programma unirà il meglio delle belle arti, dello spettacolo e della tecnologia moderna per fare il pieno di emozioni e divertimento.

Fonte: Julien Duval