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Copenaghen si accende d’incanto: il festival delle luci è magia

È tempo di immergersi in un viaggio straordinario, di lasciarsi avvolgere dall’incanto di esperienze uniche che trasformano le destinazioni in autentiche fiabe viventi. Tra le Capitali europee, c’è una città che in questi giorni brilla con una luce speciale, pronta a vestirsi di eleganza e poesia e a tramutare le sue strade in scenari da sogno.

Questo luogo è Copenaghen che, dal 2 al 25 febbraio, scioglierà l’abbraccio freddo dell’inverno per dare spazio a una celebrazione unica: il Copenhagen Light Festival. In questo periodo, le strade sono un vero e proprio palcoscenico luminoso, dove ogni passo è un viaggio tra emozioni e meraviglie. Qui, la luce è la protagonista indiscussa, dipingendo la città con pennellate di colori vibranti e creando atmosfere che rapiscono il cuore di chiunque si avventuri nelle sue strade illuminate.

Il Copenhagen Light Festival illumina il cuore della città

Light Festival

Fonte: Daniel Rasmussen – Copenhagen Media Center

Copenhagen Light Festival

Venerdì 2 febbraio, Copenaghen si prepara a trasformarsi in un vero incanto, illuminando il crepuscolo con 50 opere artistiche straordinarie. Una sinfonia di colori prenderà vita, danzando tra quartieri suggestivi, piazze pittoresche, strade che si snodano tra antichi vicoli e lungo il magico waterfront, abbracciando i parchi verdi della città.

Nelle prossime tre settimane, il festival svelerà un universo di opere luminose, veri capolavori che vanno dalle sculture alle installazioni, dalle proiezioni agli eventi, ciascuna concepita con maestria da artisti di fama internazionale, talenti emergenti e creativi visionari. I lighting designers e le organizzazioni d’arte si uniranno in un inno alla creatività, regalando alla città un’atmosfera unica, in cui ogni luce racconta una storia e ogni riflesso cattura un’emozione.

Le installazioni sono collocate lungo un percorso che abbraccia il cuore del centro storico e le rive del porto. Ma un tocco di magia si diffonderà anche in aree al di fuori del nucleo urbano, dove una selezione di opere artistiche regalerà un’esperienza luminosa inaspettata anche negli angoli meno esplorati della città.

La magia continua: ecco gli altri eventi da non perdere a Copenaghen

Nel periodo del Copenhagen Light Festival, la città si anima non solo di luci, ma anche di eventi emozionanti che amplificano quest’atmosfera incantata. Tra le numerose esperienze offerte, spiccano momenti musicali indimenticabili e attività coinvolgenti che trasformano questa festa delle luci in un viaggio multisensoriale.

Una delle perle del programma è la serie di concerti che prenderanno vita tra le maestose mura della Marmorkirken. Il DR Vocal Ensemble, infatti, regalerà melodie avvolgenti, creando un’armonia perfetta tra la musica e le luminarie che abbracciano la chiesa. Da non perdere anche il concerto di apertura presso la chiesa di Holmens, con il Mogens Dahl Chamber Choir.

Per coloro che, invece, cercano emozioni in luoghi insoliti, ogni sera il Cimitero di Vestre si trasforma in uno scenario misterioso e suggestivo, permettendo di ammirare quattro opere di luce straordinarie. Un luogo dove il sacro e il profano si fondono in un’armonia unica, rendendo questa inconsueta combinazione un appuntamento imperdibile per coloro che cercano un’avventura più unica che rara.

Il suggerimento è quello di consultare il sito ufficiale del festival, dove il programma viene regolarmente aggiornato con tutte le informazioni necessarie. Inoltre, se vuoi esplorare appieno tutte le sfaccettature di questa celebrazione, tieni d’occhio la mappa ufficiale, una guida dettagliata per orientarsi tra le diverse installazioni e abbracciare ogni angolo illuminato di questa splendida città.

Light Festival

Fonte: Marc Skafte-Vaabengaard – Copenhagen Media Center

Copenhagen Light Festival
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Scopri le meraviglie delle Marche durante il Festival di Sanremo

Immagina di essere a Sanremo in occasione della 74esima edizione del Festival dedicato alla musica italiana e partire per un viaggio unico, composto da un mix avvincente di musica, cultura, e intrattenimento. Ma perché solo immaginarlo?

Dal 5 al 10 febbraio, partecipando agli eventi all’interno de’ Il Villaggio del Festival organizzati dalla Camera di Commercio delle Marche, potrai godere di una full immersion di cinque giorni nel cuore del territorio marchigiano. Avrai l’opportunità di esplorare i maestosi monti azzurri, tuffarti nel mare blu e rilassarti sulle spiagge dorate. Scoprirai le dolci colline e le tradizioni affascinanti degli antichi borghi, mentre ti immergerai nella cultura, nel buon vivere e nella tradizione enogastronomica delle Marche.

Durante il Festival di Sanremo, le Marche saranno protagoniste, promuovendo le loro bellezze storiche, artistiche, paesaggistiche e culturali. Il presidente della Camera Marche, Gino Sabatini, sottolinea l’impegno nel promuovere l’immagine e l’attrattività delle Marche durante uno dei principali eventi mediatici nazionali e internazionali: «Ancora una volta il nostro ente è a fianco della Regione e dei principali attori istituzionali ed economici per promuovere l’immagine e l’attrattività delle Marche in uno dei principali eventi mediatici nazionali ed internazionali. Un grande impegno organizzativo in collaborazione con la Camera di Commercio Riviere di Liguria, in un’ottica di sostegno che valorizza sempre più la nostra dimensione aggregata».

Il direttore de’ Il Villaggio del Festival Giuseppe Grande, ha annunciato entusiasmanti novità per questa edizione. «Abbiamo anche eventi esclusivi, come la 14ma edizione del Gran Gala della Stampa, con la conduzione di Marino Bartoletti e Luana Ravegnini, dove la giuria di qualità ha presentato le nomination per Fiorello, Annalisa, Negramaro, Ricchi e Poveri e altri rispetto ai premi da ritirare, quali Numeri Uno-Città di Sanremo, premio Super Hit, premio della Critica e premio alla Carriera”, afferma Grande..

Vuoi partecipare agli eventi in programmati da Il Villaggio del Festival? Puoi farlo in modo gratuito registrandoti sul sito http://www.ilvillaggiodelfestival.it.

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Il Carnevale più suggestivo d’Europa inizia con un blackout

A notte fonda, quando a illuminare la città sono solo i lampioni e le stelle, tutte le luci si spengono e i quartieri e le piazze sprofondano nel buio più nero. Si tratta di un blackout che si ripete anno dopo anno e che dà inizio al Carnevale più famoso della Svizzera, nonché uno tra i più suggestivi del mondo.

Ci troviamo a Basilea, nella città che si adagia sul fiume Reno e che confina con la Francia e la Germania. Il suo delizioso centro storico, che si avviluppa intorno alla Marktplatz, è una preziosa testimonianza del passato medievale del territorio ed è dominato dall’imponente municipio del XVI secolo caratterizzato da mattoni rossi.

Le cose da fare e da vedere in città sono tante e diverse: la cattedrale gotica del XII secolo, per esempio, o la celebre Università che conserva le opere dell’umanista e filosofo Erasmo. E poi c’è il Carnevale, un appuntamento imprescindibile per cittadini e viaggiatori che non solo porta in scena il folklore, le tradizioni e le usanze della comunità, ma è rappresentativo dell’identità stessa della città. Ed è bellissimo.

Frau Fasnacht: il Carnevale di Basilea

Tre giorni di festa, di meraviglia e di stranezze. Tre giorni in cui l’ordine delle cose viene sovvertito: questo è il Carnevale di Basilea, quello che i cittadini chiamano Frau Fasnacht e che per la sua unicità è stato inserito all’interno della lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO nel 2017.

Cos’ha di speciale questa celebrazione, che si è guadagnata un posto d’onore tra le cinquanta feste più famose d’Europa, è presto detto. Frau Fasnacht porta in scena tra le strade, le piazze e i quartieri della città uno spettacolo unico e affascinante, fatto di creatività, arte e folklore, ma anche di ironia dissacrante e sovversiva. Del resto a Carnevale ogni scherzo vale, e gli abitanti di Basilea hanno scelto di prendere sul serio il famoso detto.

Carnevale di Basilea

Fonte: iStock/schulzhattingen

Carnevale di Basilea

Il Carnevale più suggestivo d’Europa: date e appuntamenti

Tutto ha inizio alle 4.00 in punto il lunedì che segue il mercoledì delle Ceneri. La città sprofonda in un totale blackout, ma non c’è nulla da temere: è solo il principio di Frau Fasnacht.

I cittadini scendono in strada sfilando tra i quartieri con migliaia di lanterne dipinte a mano: Basilea si illumina di meraviglia mentre si diffonde la musica fragorosa dei pifferai e dei suonatori di tamburo. Il Morgenstreich, questo il nome della sfilata notturna che apre il Carnevale di Basilea, attraversa i punti iconici della città: Barfüsserplatz, Marktplatz, Rümelinsplatz, Falknerstrasse e Freie Strasse. Tutti sono invitati a scendere in strada e a prendere parte alla festa.

Il Frau Fasnacht continua durante il giorno. Oltre 10.000 figuranti indossano le maschere della tradizione attraversando l’intera città. La sera, invece, vengono esposte tutte le lanterne dipinte nella Münsterplatz.

Il martedì è il giorno in cui i bambini possono dare sfogo alla creatività e all’immaginazione. Il Carnevale si dirama in ogni angolo della città e invita tutti, indistintamente dall’età, a scendere in strada con costumi fantasiosi e divertirsi tra carri, caramelle e coriandoli.

“I tre giorni più belli dell’anno”, così vengono definiti dai cittadini di Basilea, si concludono il mercoledì sera. La città si anima a suon di musica e allegorie satiriche dove tutti sono invitati a partecipare. Poi, nella notte tra mercoledì e giovedì alle 4.00 in punto, esattamente come è iniziato, il Frau Fasnacht si conclude con un’ultima marcia. A quel punto non resta che salutarsi e attendere il prossimo Carnevale.

Carnevale di Basilea, sfilata del 2023

Fonte: iStock/Helior

Carnevale di Basilea, sfilata del 2023
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Il Carnevale più insolito d’Europa? Una sfilata di mostri. Ecco dove

Il Carnevale, un festival di maschere, colori e risate, è sempre stato un momento di gioia per grandi e piccini. Questa festa, che si svolge in ogni angolo dell’Italia, è una delle più attese dell’anno, capace di far rivivere le antiche tradizioni e di portare un’ondata di allegria in ogni angolo del Paese.

Ma il Carnevale non è solo una ricorrenza italiana. In tutto il mondo, la gente si riunisce per celebrarla secondo le proprie tradizioni, alcune delle quali forse ancora poco note, a cui vale assolutamente la pena partecipare.

Il nostro viaggio di oggi ci porta in Ungheria, nel pittoresco paese di Mohács, lungo le rive del Danubio. Dal 8 al 13 febbraio, questo tranquillo borgo si trasforma in un’esplosione di colori e suoni, un turbinio di allegria che riempie le strade e i cuori dei suoi abitanti, dando vita alla magia del Carnevale, conosciuto localmente come Busójárás.

Il Carnevale di Mohács, un vortice di colori e tradizioni ungheresi

Carnevale Mohács
Carnevale di Mohács, Ungheria

Le radici del Carnevale di Mohács sono profondamente intrecciate con la storia dell’Ungheria e risalgono al lontano 1783. Questa tradizione centenaria ha saputo resistere al passare del tempo, evolvendosi fino a diventare uno dei carnevali più importanti e amati in tutta Europa.

È un autentico rituale, un momento di condivisione e celebrazione che ti permetterà di immergerti completamente nelle tradizioni locali. Al centro di tutto, ci sono i Busó: figure affascinanti e misteriose che, con le loro tipiche maschere di legno e costumi tradizionali, animano la città.

Create dagli abili artigiani locali, non sono semplici oggetti, ma veri e propri simboli e testimonianze di un’arte millenaria, che si tramanda di generazione in generazione. Quando sfilano per le strade, il loro grido di battaglia bao-bao risuona nell’aria, creando un’atmosfera carica di emozione e fascino.

Farsangtemetés: addio all’Inverno

Il Carnevale di Mohács culmina con un rituale tanto affascinante quanto simbolico: la cerimonia del Farsangtemetés, che assume le forme di un funerale simbolico, rappresentando l’addio all’inverno e il benvenuto alla primavera. È un momento di rinnovamento che coinvolge l’intera comunità in un grande abbraccio festoso. Le strade si animano, i volti si illuminano e l’aria si riempie di risate e allegria, segnando l’arrivo di una nuova stagione e la promessa di giorni più luminosi.

La piazza principale prende vita e si illumina, la danza delle fiamme, la melodia avvolgente della musica e i movimenti ritmici dei balli creano un’atmosfera di gioia contagiosa. È un vero e proprio caleidoscopio di emozioni uniche e imperdibili.

E poi c’è l’accensione del falò serale, uno dei momenti più attesi e popolari del Carnevale. Un enorme fuoco brucia al centro della piazza principale, illuminando i volti dei Busó e degli ospiti con una luce calda e accogliente. Il bagliore delle fiamme danza sulle maschere di legno, mentre la musica ad alto volume fa da colonna sonora a questo spettacolo indimenticabile. Di tanto in tanto, il suono dei cannoni interrompe la melodia, aggiungendo un tocco di suspense e di emozione.

Inoltre, ogni angolo della città si trasforma in un banchetto di sapori, con bancarelle che offrono le più autentiche specialità ungheresi. Sotto tende colorate e tra risate e chiacchiere, i visitatori possono assaporare piatti di carne succulenti, preparati secondo antiche ricette e abilmente conditi con spezie locali. L’aroma invitante delle pietanze si diffonde nell’aria, mescolandosi con l’odore del famoso vino della regione. E infine, nessuna festa sarebbe completa senza i dolci caratteristici. Qui, la ciambella regna sovrana, può essere gustata in versione salata o dolce e ogni morso è un’esplosione di gusto che delizia il palato.

Carnevale Mohács
Carnevale di Mohács, Ungheria
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9 Carnevali storici per una regione: la festa è iniziata

Un mese di eventi che si concluderà il 13 febbraio: stiamo parlando del Carnevale in Basilicata, regione in cui si svolgono ben nove appuntamenti storici che vengono tutelati dalla Rete dei Carnevali con valenza antropologica e culturale.

Sì, perché si tratta di rituali suggestivi che custodiscono antiche tradizioni. Ogni appuntamento ha le sue tipicità e caratteristiche ma, in generale si tratta di momenti capaci di far rivivere la cultura della transumanza e che sono anche un filo diretto con la simbologia antica, con le raffigurazioni di animali e significati della civiltà rurale.

Non solo eventi, quindi, ma anche la rappresentazione del legame che sussiste tra chi vive in Basilicata e le sue risorse paesaggistiche. Sono ben nove i carnevali storici, una sola la regione che li ospita.

I 9 Carnevali storici della Basilicata: quali sono

Scoprire un territorio anche attraverso gli eventi ci permette di arrivare alla sua anima più vera. Ed è quello che si può fare in Basilicata grazie ai Carnevali storici che vengono valorizzati e tutelati dalla Rete dei Carnevali Lucani con valenza antropologica e culturale: al suo interno si trovano i più rappresentativi, nove, che corrispondono ad altrettanti comuni e maschere tradizionali.

Nello specifico si tratta di: Teana l’Orso, Satriano il Rumita, Tricarico (capofila del progetto) l’màshkr, Cirigliano le Stagioni, Aliano le Maschere cornute, San Mauro Forte i Campanacci, Lavello il Domino, Montescaglioso con due Carnevali e la maschera che lo contraddistingue, il Carnevalone, Stigliano il Pagliaccio.

Ogni comune ha le sue tipicità a tradizioni. Partendo dal comune capofila, ovvero quello di Tricarico dove le maschere del luogo rappresentano toro e mucca. Nel dialetto locale si chiamano “l’Mash-kr” e prevedono per la mucca un cappello a falda larga, con foulard e velo entrambi bianchi, impreziosito da nastri colorati fino alle caviglie, per il toro – invece – nero e con nastri rossi.

Un'immagine del Carnevale di Tricarico con il toro la mucca

Fonte: Ufficio Stampa – ATP Basilicata

Il Carnevale di Tricarico con le due maschere del toro e della mucca

Tra i più conosciuti, poi, quello di Teana con l’Orso e il “processo”, che si tiene l’ultimo sabato di festa. La Foresta che cammina, invece, è a Satriano con il Rumita, spirito del bosco, gli uomini che diventano alberi e viceversa.

Una sfilata con Pulcinella e le maschere delle 4 stagioni e i 12 mesi si può ammirare a Cirigliano, dove il corteo prende il via dal cinquecentesco Castello Baronale e percorre il centro storico.

Ad Aliano, invece, vi sono le maschere cornute che sfilano per il borgo, mentre a San Mauro Forte durante il Carnevale si sente il suono dei campanacci.

I “festini” si tengono a Lavello, si tratta di appuntamenti in cui si balla con il Domino, una maschera che indossa una tunica in raso. A Montescaglioso vanno in scena il Carnevalone Tradizionale e il Carnevale Montese, mentre il Pagliaccio è protagonista a Stigliano.

Il progetto dei Carnevali storici

I Carnevali in Basilicata hanno preso il via dal 13 gennaio e si concluderanno il 13 febbraio 2024, quando prenderà il via il periodo della Quaresima. E così, in questi luoghi, miti e leggende mettono al centro della scena la natura e gli animali, le tradizioni del passato e le tipicità. Le varie manifestazioni hanno preso il via a San Mauro Forte e si concluderanno in occasione del Martedì Grasso (il 13 febbraio).

In quasi ogni comune della Basilicata si farà festa con appuntamenti tradizionali. Un’occasione perfetta per scoprire questa terra, bellissima e affascinante. La Rete dei Carnevali è un progetto che ha come obiettivo quello di valorizzare e promuovere le identità lucane sia all’interno che all’esterno della regione.

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L’inverno dà spettacolo: inaugurato il festival delle cascate di ghiaccio

La location è di quelle da visitare almeno una volta nel corso della vita e il periodo è perfetto per ammirarla in tutto il suo splendore. Siamo infatti nel parco nazionale di Jiuzhaigou, patrimonio dell’umanità Unesco, con le sue cascate ghiacciate che richiamano tantissime persone in occasione del Festival internazionale del turismo.

Questo luogo da sogno si trova nella provincia del Sichuan, nella Cina sudoccidentale, e non è affascinante solamente per l’acqua che il freddo ha trasformato in ghiaccio, ma anche per la foresta, i laghi e le formazioni rocciose di tipo carsico.

Durante l’inverno questo luogo sembra rubato ad un sogno, trasformandosi in un paese di ghiaccio e natura da esplorare e immortalare.

Le cascate di ghiaccio, ma non solo: il Festival

Il 4 gennaio ha preso il via la 19esima edizione del Festival internazionale del turismo, che richiama tantissime persone ad ammirare le numerose bellezze del parco nazionale di Jiuzhaigou, inserito nella lista dei patrimoni dell’umanità Unesco.

Il freddo ha trasformato le sue cascate in vere e proprie sculture naturali di ghiaccio, creando un’atmosfera unica, da immortalare e che fa da sfondo perfetto a foto memorabili. Un luogo in cui l’inverno offre lo spettacolo più bello, che vale la pena visitare in questo periodo dell’anno, se si programma una vacanza in Cina e, più precisamente, nella provincia dello Sichuan.

Tra le cascate di ghiaccio da ammirare c’è quella di Nuorilang, ma comunque tutto il parco regala scorci indimenticabili. A cui, nella giornata di apertura, si è aggiunta anche una performance di danza.

Ma questo luogo dal fascino suggestivo non lo è solo d’inverno, quando diventa simile a un paese delle fiabe, ma anche durante tutto il corso dell’anno quando regala scorci indimenticabili.

Valle del Jiuzhaigou, il parco nazionale ricco di bellezza

Dal 1992 è diventata patrimonio dell’umanità Unesco, stiamo parlando della Valle del Jiuzhaigou, un parco dove si possono ammirare numerose cascate e laghi e che è una destinazione da raggiungere se si sta programmando un viaggio in Cina, nella provincia dello Sichuan. A quanto pare, dal 1997 è anche riserva della biosfera.

L’area si estende per circa 240 chilometri e al suo interno si può ammirare con i propri occhi la bellezza della natura. Il paesaggio, infatti, è davvero ricco e mutevole e regala scorci indimenticabili. C’è la foresta vergine, si possono vedere alcune tipologie di bambù e anche una rara conifera, è abitata dal panda gigante, specie tra quelle in pericolo di estinzione, e da oltre 140 tipologie di uccelli.

Le rocce, come detto, sono carsiche, mentre i laghi sono un vero e proprio spettacolo con i loro colori che offrono tantissime sfumature diverse: dal blu, al turchese senza dimenticare il verde.

Si tratta anche di un posto ricco di storia: abitato per lungo tempo da popolazioni tibetane, deve il suo nome ai nove villaggi che si trovano nel suo territorio. È una meta molto turistica e il numero di persone che visitano la Valle è cresciuto in maniera esponenziale nel corso del tempo. Dati che non stupiscono vista la sua bellezza sensazionale, le sue cascate, i laghi e la natura che qui si mostra in una delle sue versioni più magiche.

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Alla scoperta degli emozionanti eventi firmati Limitless Solutions

Limitless Solutions è l’agenzia di eventi italiana, con sede a Napoli, esperta nell’organizzazione di eventi culturali in grado di contribuire attivamente alla riqualificazione territoriale di ogni luogo, attraverso proiezioni e installazioni permanenti. Ricordate l’evento organizzato alla Stazione Centrale di Napoli, dove è stata protagonista una coloratissima invasione di lumache giganti del progetto “Cracking Art”? Oppure l’istallazione “Look-Down” di Jagoin Piazza Plebiscito? Due eventi che hanno avuto risonanza internazionale, messi in campo proprio da Limitless Solutions che, grazie al suo team esperto è riuscita a trasformare la stazione in un’opera d’arte vivente, aggiungendo carattere alla moderna struttura e ha invitato il pubblico a riflettere sulle sfide sociali.

Limitless Solutions plasma experience coinvolgenti, grazie l’integrazione di motion graphic e soluzioni avanzate, trasformando ogni evento in momento indimenticabile. L’azienda utilizza strumenti di design che amplificano la capacità dell’azienda di creare connessioni emotive e offrire esperienze coinvolgenti. Limitless Solutions adotta inoltre una prospettiva operativa ecologica attraverso l’uso innovativo di materiali plastici rigenerati, come evidenziato nell’iniziativa “Cracking Art”. Questa scelta dimostra una sensibilità unica verso l’ambiente, sottolineando l’impegno dell’azienda per la sostenibilità.

I pillar di Limitless Solution sono:

  • Soluzioni e idee innovative: ricercare nuovi materiali e tecnologie. L’innovazione si concretizza anche nella crescente diffusione di innovazioni sul piano organizzativo sia grazie all’introduzione di tecnologie dei sistemi elettronici.
  • Arte e tecnologia: contaminare arte e tecnologia. La realtà virtuale grazie alla quale è possibile interagire con un ambiente artificiale modificabile attraverso stimolazioni.
  • Soluzioni di design: dedicare una finestra del nostro tempo al design e l’architettura. Gestire l’innovazione di prodotti nell’ambito degli spazi urbani, dell’allestimento per la valorizzazione dei Beni culturali, delle nuove tecnologie digitali.

Il team esperto di Limitless Solutions propone soluzioni utili ad arricchire gli spazi urbani, mettendo in campo i migliori strumenti tecnologici non solo come elementi scenografici, ma come potenti mezzi di comunicazione visiva che diventano il mezzo per la riqualificazione di un territorio. Sfruttando per esempio tecnologie come il digital signage si possono trasmettere messaggi coinvolgenti e informativi in luoghi strategici. Questa tecnologia offre un modo dinamico per promuovere prodotti, fornire informazioni utili e creare esperienze coinvolgenti all’interno dei punti vendita.

Qual è il segreto per realizzare un evento di successo secondo Limitless Solutions? “Sicuramente partendo da una corretta progettazione dell’allestimento dello spazio è l’elemento fondamentale per decretarne il successo. Il progetto deve essere realizzato pensando alla location. Poi viene l’aspetto organizzativo che ci consente di pianificare ogni singolo processo per ottenere il massimo da ogni attività. I processi da pianificare partano tutti dalla tipologia di evento, o attività, che delinea il percorso da seguire. Gli spazi dell’evento devono essere progettati affinché il risultato sia una scenografia con caratteristiche che, nell’aspetto e nella qualità, si conformino allo stile che è stato ideato”.

Per i tuoi grandi eventi puoi contattare Limitless Solutions tramite il suo sito web.

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Viaggio a Salisburgo sulle tracce di Mozart

Manca poco più di un mese a uno degli eventi più attesi di Salisburgo, la Settimana Mozartiana, che si svolge ogni anno in occasione dell’anniversario della nascita del celebre compositore.

Il legame tra la città (e, più in generale l’Austria) e la musica in ogni sua forma ha una forte e radicata tradizione e sono innumerevoli gli appuntamenti da non perdere tra cui, appunto, si ritagliano un posto d’onore i sette giorni dedicati a Wolfang Amedeus Mozart.

La Settimana Mozartiana, il festival che rende omaggio al genio della musica di Mozart

La suggestiva e coinvolgente Settimana Mozartiana nasce nel 1956 per volere della Fondazione Mozarteum di Salisburgo, l’istituzione più importante a livello mondiale per la conservazione e la diffusione del grande patrimonio culturale di Mozart e, da allora, invita puntualmente cittadini e turisti a rendere omaggio al noto compositore che ha fatto la storia della musica a livello internazionale.

Così, durante l’ultima settimana di Gennaio, in vista dell’anniversario della sua nascita il giorno 27, la Fondazione dà vita a una serie di concerti di alto livello, visite guidate, conferenze e molti altri eventi che si svolgono in vari teatri e spazi prestigiosi di Salisburgo, la città che gli ha dato i natali.

E per il 2024, l’entusiasmante evento dal 24 gennaio al 4 febbraio, ospita una grande novità: la Fondazione, infatti, desidera “rompere” il ciclo di appuntamenti dedicati interamente a Mozart al fine di ampliarne la conoscenza da parte dei turisti e offrire loro la possibilità di scoprire, oltre alle sue opere, anche altri notevoli compositori e interpreti mozartiani di tutto il mondo.

In particolare, per l’anno ormai prossimo ad arrivare, salirà sul palco come co-protagonista Antonio Salieri, altrettanto importante compositore considerato da molti come l’avversario leggendario di Mozart. In realtà, non si sa bene quale tipo di rapporto intercorresse tra i due, ma sicuramente anche Salieri fu una figura di spessore nel panorama musicale del XVIII secolo: infatti, insegnò a grandissimi compositori quali Beethoven, Schubert e Haydn.

Ma non soltanto.

Chi sarà in visita a Salisburgo durate la Settimana Mozartiana, potrà ammirare un ritratto molto importante del compositore ovvero Mozart a Verona, un dipinto di fama mondiale che, dopo anni, ritorna finalmente in città tra le mura della Fondazione e va ad aggiungersi alle altre opere di inestimabile valore custodite gelosamente.

Il ritratto raffigura un giovane uomo elegante, con indosso una giacca: nel ritratto, Mozart aveva appena compiuto quattordici anni e si era già affermato come musicista professionista di successo. Fu, infatti, in Italia che firmò i contratti per le sue prime grandi opere e ovunque andasse era acclamato come un genio e come un musicista eccezionale.

Il dipinto andrà a far parte della mostra Mozart: che bello! A genius in Italy, che comprende cinquanta pezzi dal valore inestimabile: lettere, appunti di viaggio, spartiti, schizzi di composizioni, contratti, diplomi, strumenti musicali e altro ancora, tutti oggetti che mettono in luce una delle fasi più importanti nel processo creativo del genius loci salisburghese, ovvero la prima visita di Mozart in Italia.

I luoghi mozartiani da non perdere a Salisburgo

Passeggiando tra le pittoresche vie di Salisburgo alla ricerca del prossimo concerto a cui assistere, non si può non fare una sosta ad ammirare alcune delle bellezze cittadine legate indissolubilmente alla storia di Mozart.
Punto di partenza del tour non può che essere la sua casa natale: chiamata “Casa Hagenauer“, si trova nella Getreidegasse 9 ed è uno dei musei più visitati di tutta l’Austria, dove egli visse dal 1756, anno della sua nascita, fino al 1773 quando i genitori decisero di trasferirsi e andarono ad abitare a Makartplatz.
La Hagenauer è diventata una vera e propria “meta di pellegrinaggio”: qui i visitatori potranno apprezzare gli spazi in cui visse Mozart, l’arredamento tipico di quel tempo e il suo violino.

Anche la seconda casa non è da meno e ospita al suo interno un museo dove scoprire altri strumenti musicali utilizzati dal famoso compositore, come il pianoforte a martelli, ritratti e documenti originali.

Oltre alle attrazioni strettamente legate alla storia di Mozart, tutta la città è un autentico museo a cielo aperto: lasciano senza fiato il centro storico Patrimonio UNESCO dal 1997, il Palazzo Mirabell, anch’esso Patrimonio UNESCO che, con il suo parco popolato da statue e fontane, incanta grandi e piccoli, e il settecentesco Caffè Tomaselli, il più antico di tutta l’Austria, il luogo perfetto per concedersi una dolce pausa tra una visita e l’altra.

Ancora, da non perdere vi è senza dubbio la maestosa fortezza di Hohensalzburg, raggiungibile sia con la funivia sia a piedi: una volta a destinazione, si gode di una veduta superlativa a 360° su Salisburgo e i borghi tutt’attorno.

Ultimo, ma non per importanza, è poi il DomQuartier, un percorso che, in un unico tour, permette di scoprire i Saloni di gala della Residenza, la Residenzgalerie, il Museo del Duomo e il Museo di San Pietro, ovvero musei, gallerie e importanti saloni che celano al loro interno opere d’arte, dipinti e terrazze che regalano una vista panoramica sulla città vecchia.

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Le luci sono state accese: questo è l’evento più scintillante del mondo

Esiste un posto, dall’altra parte del mondo, che incanta per le sue fattezze. Forme, colori e lineamenti, infatti, rimandano a paesaggi che, fino a questo momento, sono appartenuti solo al mondo delle fiabe. E invece sono reali e per questo ancora più straordinari.

Ci troviamo al cospetto del Giardino botanico Nabana no Sato, un parco delle meraviglie situato all’interno del Nagashima Resort, il villaggio dedicato al divertimento e all’intrattenimento appena fuori da Nagoya, in Giappone.

È qui che durante l’inverno migliaia di viaggiatori provenienti da ogni dove si riuniscono. Lo fanno quando milioni di luci a led si accendono per svelare il volto più bello del giardino, quello che dà vita allo spettacolo più scintillante del mondo intero.

Il giardino fiorito che s’illumina di magia

Organizzare un viaggio in Giappone è sempre un’ottima idea, in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni. Le cose da vedere e da fare sono tantissime e tutte sono destinata incantare. Tra queste troviamo anche il Giardino botanico Nabana no Sato, una tappa imprescindibile per tutti gli amanti della natura e dei paesaggi mozzafiato.

All’interno del parco, infatti, sono presenti migliaia di fiori colorati che si perdono a vista d’occhio. Il giardino delle begonie, per esempio, è un vero incanto che ospita un accogliente caffè per una pausa di gusto tra mille sfumature di meraviglia. Ci sono poi il roseto, accessibile sia sia in primavera che in autunno, e l’osservatorio che consente di accedere a visioni sublimi sull’intera area.

Se è vero il Giardino botanico Nabana no Sato è un hotspot davvero affascinante per chi visita il Paese del Sol Levante durante l’anno, è altrettanto vero che in inverno si trasforma in un’esperienza surreale. Il parco, infatti, si trasforma nel palcoscenico di uno show mozzafiato fatto di luci, colori e magia. Noi non abbiamo dubbi: è questo lo spettacolo luminoso più bello del mondo da ammirare almeno una volta nella vita.

L’evento più scintillante del mondo

A partire dalla fine dell’autunno, e per tutto l’inverno, il Giardino botanico Nabana no Sato ospita il Festival delle Luci. Si tratta di un appuntamento imperdibile per tutti coloro che visitano il Paese del Sol levante in questo periodo. Quello che accade è meraviglia: gli orti, i viali e le aiuole vengono completamente ricoperta di milioni di luci a led colorate, trasformando l’intera area in un sogno a occhi aperti.

Cuore pulsante della manifestazione sono i tunnel di luce: viali lunghissimi, e apparentemente infiniti, dove è possibile perdersi e immergersi in un mondo fatato. Basta spostare lo sguardo, poi, per avere accesso ad altre visioni superlative.  Le luci, infatti, vengono posizionate anche negli sterminati campi di fiori che accendono di bellezza tutti gli esemplari conservati qui.

Installazioni, proiezioni e sculture luminose sono in tutto il giardino. La luce si dipana in ogni dove per dare vita allo spettacolo più scintillante del mondo.

Il Festival delle Luci illuminerà il giardino fino a inizio maggio. È possibile raggiungere Nabana no Sato con gli autobus che partono dal centro di Nagoya e dall’Aeroporto Internazionale di Chibu o in automobile.

Giardino Botanico Nabana No Stato in inverno

Fonte: iStock/bluesky85

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Mercatini di Natale di Bressanone in Alto Adige: date ed eventi

Tra i mercatini di Natale più suggestivi dell’Alto Adige – ma in realtà di tutta Italia – ci sono quelli di Bressanone, una magnifica cittadina circondata da vigneti e frutteti e con un centro storico che sembra uscito direttamente da un libro di fiabe. Proprio qui, ogni anno, tantissimi chalet in legno animano le strade, insieme a giochi di luce che lasciano incantati e tanti eventi natalizi adatti a tutte le età.

Mercatini di Natale a Bressanone: dove si svolge e quando

Il mercatino di Natale di Bressanone prende vita in una cornice davvero da favola: in Piazza Duomo. Si tratta di un magnifico spazio dominato da una maestosa chiesa dedicata a Santa Maria Assunta e a San Cassiano. Oltre ad essere l’edificio sacro più imponente e importante di Bressanone, è anche un autentico gioiello culturale e storico dell’Alto Adige.

E proprio qui, in una piazza più unica che rara, dal 24 novembre 2023 fino al 6 gennaio 2024 – tutti i giorni ad eccezione del Natale – hanno luogo dei pittoreschi mercatini natalizi. E la sapete qual è la cosa più interessante? Sono forse i più indicati del nostro Paese per chi viaggia con i bambini, perché particolare attenzione è posta proprio alle famiglie, grazie a una serie di proposte che comprendono laboratori di artigianato e gite in carrozza.

È presente anche una piccola pista di pattinaggio e tutte le vie del centro sono addobbate a festa. Il risultato? Un’atmosfera più che magica dove incontrare persino Babbo Natale in persona che, insieme all’Angelo del Natale, distribuisce doni ai più piccini.

Ma cosa comprare presso i mercatini di Natale di Bressanone? Le tante bancarelle addobbate offrono prodotti di artigianato tipico, come presepi, sculture in legno, ceramiche fatte a mano, candele, sfere e angioletti in vetro, e articoli natalizi tirolesi. Non mancano i gustosi stand gastronomici con specialità della Valle Isarco, tra cui vin brûlé fatto in casa, variazioni di canederli e krapfen dolci.

Il magico spettacolo di luci

Nel cortile interno della Hofburg, il bellissimo Palazzo Vescovile di Bressanone, quest’anno va in scena “COLORS. A Homage to Peace”. Si tratta di uno spettacolo di musica e di luci che si plasmano armoniosamente tra loro: per 20 minuti, tutti i giorni dal 24 novembre 2023 fino al 7 gennaio 2024 – tranne il 24 e 25 dicembre, – vi si può assistere sia in tedesco che in italiano.

Un coloratissimo colibrì, ambasciatore di amore, luce, speranza, pace e fratellanza, accompagna il pubblico in un variopinto viaggio musicale che catapulta in una dimensione che è un mix perfetto tra sogno e realtà. Un animale che non è stato scelto a caso: questo piccolo uccello è in grado di ispirare gioia, la stessa sensazione che questo magico spettacolo vuole regalare a tutti i suoi visitatori.

Il tema affrontato quest’anno è quello della pace, un argomento che viene toccato in modo fresco e leggero, senza però dimenticare la profondità che merita una materia importante come questa.

Gli spettacoli previsti sono due al giorno, uno alle 17.30 e uno alle 18.30. Diversa la situazione durante i weekend e i festivi – ad eccezione del 24 e 25 dicembre – quando a disposizione c’è un ulteriore spettacolo alle ore 19.30.

Bressanone Natale 2023/2024

Fonte: Bressanone Turismo Soc. Coop.

Lo spettacolo di Luci di Bressanone