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Il capodanno thailandese è la più grande battaglia d’acqua del mondo

La primavera è sicuramente la stagione più attesa da tutti noi. È questo il momento in cui la natura diventa assoluta protagonista delle nostre giornate mettendo in scena spettacoli di immensa meraviglia. Non è un caso che, proprio in questo periodo, migliaia di persone si mettono in viaggio alla scoperta del mondo in fiore che lascia senza fiato e di tutte quelle feste che celebrano la grande rinascita di Madre Natura.

Sono tantissimi, infatti, i festival e le manifestazioni che vengono organizzati in questo periodo. Ma uno, più di tutti, incanta. Stiamo parlando del Songkran Water Festival, conosciuto anche come Festival dell’acqua. Una celebrazione che non solo inneggia alla rinascita, ma che coincide anche con il capodanno buddista.

Per scoprire l’incanto di questo festival, e toccare con mano la bellezza di tradizioni autentiche e spirituali del Paese, dobbiamo recarci in Thailandia. È qui che il passaggio al nuovo anno si trasforma in una grande battaglia d’acqua.

Songkran Water Festival

Il suo nome è Songkran Water Festival, meglio conosciuto come Festival dell’acqua o capodanno thailandese. Un momento, questo, tanto atteso quanto celebrato dai cittadini di tutto il Paese. Una grande festa, che vede l’acqua protagonista, si prepara a invadere le strade e le piazze delle città dal 13 al 15 aprile.

Sono 3, in tutto, i giorni di festa durante i quali i cittadini seguono tutta una serie di rituali spirituali e religiosi di buon auspicio, per prepararsi al meglio all’inizio del nuovo anno. Nelle case i cittadini si mettono all’opera per eliminare il superfluo e purificare gli ambienti, le persone si riuniscono con amici e parenti e poi si recano nei templi per lasciare le offerte alle divinità.

Ma è in strada che viene messo in scena uno spettacolo grandioso: una vera e propria battaglia d’acqua si snoda tra piazze, prati e parchi coinvolgendo cittadini, turisti e passanti.

L’acqua, in questo caso, diventa il simbolo della purificazione che ha il compito di allontanare le energie negative e le impurità. Così ecco che i cittadini, abbigliati a festa, si armano di pistole ad acqua, secchi, bacinelle e qualsiasi altro strumento per combattere questa battaglia gentile.

Tra processioni religiose e carri colorati, vengono allestite anche delle postazioni per lanciare l’acqua su tutti i passanti. Pensate che a Chiang Mai anche gli elefanti sono coinvolti nel festeggiamento e utilizzati per spruzzare l’acqua.

Il Festival dell’Acqua e le altre celebrazioni della primavera

Visitare la Thailandia ad aprile si trasforma in un’esperienza incredibile per vivere tradizioni religiose, riti pagani e divertimento. Dal 13 al 15 aprile l’acqua scorre in ogni dove nelle città come simbolo di purificazione che lava via i peccati e che dà il benvenuto alla stagione più attesa di sempre e al nuovo anno. I turisti, ovviamente, sono invitati a prendere parte ai festeggiamenti.

Quella del Songkran Water Festival è una delle tante straordinarie manifestazioni che vengono celebrate in questo periodo. Ricordiamo, infatti, il meraviglioso Holi indiano durante il quale tutti i cittadini si ricoprono di polveri colorate per celebrare la rinascita e la reincarnazione. E poi ancora i festival interamente dedicati alla natura, come quello dei fiori di Madeira o il Tulp Fest di Amsterdam.

Insomma, questo è il momento migliore per organizzare il prossimo viaggio. Pronti a partire?

Festival songkran

Songkran Water Festival

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I fiori danno spettacolo in città: Madeira non è mai stata così bella

C’è qualcosa di straordinario che accade in alcune parti del mondo quando la primavera arriva. E non parliamo solo di quelle fioriture firmate da Madre Natura che lasciano senza fiato, ma anche di festival e spettacoli che popolano le strade e le piazze delle città che già conosciamo proprio per celebrare il risveglio e la rinascita della natura. Come quelli che si snodano tra le vie di Madeira che, durante il mese di maggio, si trasforma in un palcoscenico di uno show suggestivo e magico.

Nel pieno dello splendore della primavera portoghese, infatti, in città viene organizzato il Festival dei Fiori, una manifestazione che vuole valorizzare le meraviglie di questa stagione, ma che vuole anche mandare un messaggio d’amore  e di rispetto nei confronti della terra che abitiamo.

Ecco che allora, da quasi quarant’anni, la regione autonoma del Portogallo si trasforma in un museo naturale a cielo aperto dove i fiori prendono vita: danzano, si muovono, assumono forme inedite e spettacolari. E meravigliano come solo loro sanno fare.

Il Festival dei Fiori a Madeira

Il Festival dei Fiori a Madeira

Madeira in primavera: la magia ha inizio

Madeira non ha bisogno di presentazioni. L’arcipelago di isole di origine vulcanica situato nell’Oceano Atlantico attira ogni anno, per la sua bellezza, migliaia di visitatori provenienti da ogni parte del mondo. Ma c’è qualcosa di estremamente magico che accade tra maggio e aprile, proprio quando la primavera si manifesta in tutto il suo splendore.

Per godere di questo spettacolo dobbiamo recarci a Funchal. Nella capitale di Madeira, già nota per i suoi meravigliosi giardini botanici, fioriscono ogni anno centinaia di specie diverse di fiori straordinari. E dato che l’osservazione, da sola, pare non rendere abbastanza giustizia, ecco che viene organizzato uno degli spettacoli più belli del mondo intero.

Una festa che coinvolge tutti i cittadini del Portogallo e che attira qui numerosi viaggiatori provenienti da ogni parte del globo. Le strade di Funchal, nel mese di aprile o di maggio, sono letteralmente invase di fiori. Vengono creati sapientemente  maestosi e imponenti carri allegorici che sfilano tra le strade, accompagnati da danze e spettacoli organizzati da donne, uomini e bambini che indossano i colori e le forme di Madre Natura.

Non mancano poi esposizioni di tappeti e quadri di fiori, veri e propri capolavori d’arte che vengono disposti in tutta la città.

Il Festival dei Fiori a Madeira

Il Festival dei Fiori a Madeira

Il Festival dei Fiori a Madeira

Quello del Festival dei Fiori è un appuntamento imperdibile, tanto atteso quanto sentito per i cittadini della regione portoghese che si trasforma in un palcoscenico naturale pronto a mettere in scena la natura, con i suoi colori e profumi. L’evento, che si svolge dopo quattro settimane dall’arrivo di Pasqua, prevede il coinvolgimento di tutti gli abitanti della città di Funchal e del Paese intero.

I bambini iniziano a sfilare nella Praca do Municipio e sono invitati a creare la loro personale opera d’arte: un murales di fiori che inneggia alla speranza e che inaugura il grande festival. L’evento prosegue poi con la imponente sfilata di carri allegorici sapientemente addobbati con la flora dell’isola.

Nei giorni successivi, fino a fine mese, tra le strade e le piazze della capitale si tengono una serie di concerti, balli e spettacoli che trasformano il centro cittadino in caleidoscopio di colori. Il profumo dei fiori si libra nell’aria inebriando i sensi, e lo sguardo si perde nell’ammirazione delle composizioni floreali che invadono la città.

La Festa dei Fiori si svolge nei mesi di aprile o di maggio, quattro settimane dopo Pasqua, da 40 anni. Una tradizione che rende la città più bella di quanto non lo sia mai stata.

Marciapiedi ricoperti di fiori, muri che raccontano la bellezza e la speranza, donne e uomini che imitano la natura, mercati ed esposizioni totalmente dedicati alla flora: questo è il Festival dei Fiori di Funchal ed è meraviglioso.

Il Festival dei Fiori a Madeira

Il Festival dei Fiori a Madeira

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Giornata Mondiale della Poesia, gli eventi imperdibili

Il giorno 21 marzo, in concomitanza con l’arrivo della primavera, si celebra la Giornata Mondiale della Poesia istituita dalla XXX Sessione della Conferenza generale dell’Unesco nel 1999 e celebrata per la prima volta il 21 marzo dell’anno successivo. La ricorrenza ha l’obiettivo di riconoscere alla poesia un ruolo privilegiato nella promozione della comunicazione e della comprensione interculturale, della diversità linguistica, della comunicazione e della pace.

Giornata Mondiale della Poesia e delle Foreste 2022

Ma in realtà, in data 21 marzo, non si celebra solo la Giornata Mondiale della Poesia. Questa è anche la Giornata Internazionale delle Foreste, un evento che mira a ripristinare queste meraviglie della natura per contribuire a creare un mondo più sano.

Per questa occasione i Parchi Letterari italiani riuniscono i temi del viaggio, della letteratura e dell’ambiente per celebrare insieme il paesaggio in un lungo percorso naturale e poetico.

Quest’anno, sfortunatamente, sarà una ricorrenza  un po’ particolare: l’emergenza pandemica e le immagini che arrivano ogni giorno dai luoghi di guerra non lasciano grandi spazi per i festeggiamenti. Nonostante questo, con letture, incontri, percorsi naturalistici e letterari, case museo, mostre e articoli, la rete dei Parchi Letterari proverà a ritrovare insieme i motivi di ispirazione di alcune tra le più belle pagine della letteratura.

Quali sono i parchi Letterali in Italia

Sono tanti e si trovano in tutto il nostro Paese. Ne abbiamo selezionati alcuni imperdibili a partire dal Parco Letterario Eugenio Montale alle Cinque Terre. Nacque in occasione dei 40 anni dal Nobel per la letteratura al poeta. Il suo scopo è far rivivere al visitatore le emozioni intense che Montale ha sempre espresso tramite i versi delle sue liriche.

Il parco porta il nome del poeta poiché proprio qui, a Monterosso, trascorreva le sue estati. Simbolo di questo parco letterario è infatti la casa in cui Montale soggiornò per lungo tempo e che lui stesso chiamava o “la pagoda giallognola” o “la casa delle due palme”.

Incredibile anche il Parco Letterario Pier Paolo Pasolini a Ostia. Quest’anno ricorre persino il centenario della sua nascita e in quest’area è possibile passeggiare tra citazioni e frasi tratte dalle sue opere e da percorsi bibliografici.

Nel parco, aperto ogni giorno dalle 9 al tramonto, sono promosse ogni anno numerose attività culturali e di valorizzazione del territorio, tra cui mostre, conferenze, visite guidate, attività di book-crossing, eventi letterari e artistici.

Ad Aliano, in provincia di Matera, sorge il Parco Letterario Carlo Levi che opera dal 1998. L’idea di base in questa circostanza è stata quella di utilizzare la fonte letteraria come codice di lettura del territorio, per scoprirne e valorizzarne i diversi aspetti che ne configurano l’identità.

Le molteplici iniziative vogliono, quindi, recuperare e valorizzare l’identità, la cultura, la storia e le tradizioni locali, svolgere programmi finalizzati alla diffusione e alla conoscenza della letteratura, delle arti figurative e dello spettacolo. Ma non solo. Vogliono anche promuovere studi, ricerche, convegni, pubblicazioni, mostre, spettacoli, concorsi, premi letterari di particolare interesse.

Per sapere quali saranno gli eventi che si terranno in Italia in occasione della Giornata Mondiale della Poesia e della Giornata internazionale delle Foreste, vi rimandiamo a questo sito in costante aggiornamento.

giornata mondiale poesia

Una veduta di Aliano

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Edimburgo, la città dei Festival

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Edimburgo, meravigliosa capitale della Scozia, è una città affascinante e imperdibile, dove la storia che si respira fra i vicoli acciottolati della Old Town e le costruzioni georgiane della parte nuova incontra la modernità di un centro europeo vivace e multietnico.

Sto per accompagnarvi alla scoperta della ricca proposta culturale della città, scandita non solo dal ritmo delle tradizionali cornamuse.

Pensate, ad attendervi ogni anno ci sono 11 grandi festival, di cui ben 5 in agosto.

Allora… mettetevi comodi e partite con me alla volta di: Edimburgo, la città dei Festival.

Non possiamo non cominciare questo viaggio assieme dall’Edinburgh Festival, che si svolge da giugno ad agosto.

Se siete interessati ai vari eventi della rassegna, il consiglio è quello di prenotare alberghi o ristoranti in anticipo: la città è letteralmente presa d’assalto durante il festival, che si compone di 7 imperdibili appuntamenti, fra cui il Military Tattoo, il Fringe Festival e l’International Film Festival.

Il Military Tattoo è il più grande spettacolo al mondo di bande musicali e parate militari; un evento atteso ogni estate sul piazzale davanti al Castello di Edimburgo e da vedere almeno una volta nella vita.

Più di 1000 artisti – fra musicisti, suonatori di cornamusa, percussionisti di tamburi, ballerini e cantanti -, tutti riuniti in uno show straordinario.

Non mancate di ammirare le esibizioni dei Massed Pipes and Drums e della Massed Military Bands: uscendo dal portone del castello, intonano con le cornamuse tipiche melodie di battaglia dei reggimenti scozzesi; uno spettacolo emozionante, chiuso ogni sera dai fuochi d’artificio e dal pubblico che canta all’unisono la canzone della tradizione scozzese “Auld Lang Syne”.

L’Edinburgh Fringe Festival è il più grande raduno mondiale di artisti: ogni anno propone 15.000 esibizioni, con 700 compagnie e 12.000 partecipanti… 1500 spettacoli al giorno, 24 ore su 24, in 200 spazi differenti della città…

Caratteristica del Fringe Festival è che la maggior parte degli spettacoli avviene per strada, un’occasione unica per scoprire e vivere da vicino le bellezze della capitale della Scozia.

Altra caratteristica è la totale assenza di direzione artistica: il Festival offre a chiunque la possibilità di esibirsi e di proporre il proprio estro artistico, dalla satira ai testi classici, al musical.

Altro appuntamento imperdibile dell’Edinburgh Festival è l’International Film Festival, famoso per un primato: quello di trasmettere più pellicole al mondo senza alcuna interruzione.
Storicamente, si tratta del terzo festival cinematografico nato in Europa, dopo quello di Cannes e quello di Venezia.

La prima edizione risale al 1947; all’inizio proiettava esclusivamente documentari, oggi invece propone film internazionali, lungometraggi di animazione, video musicali e cortometraggi.

Ma non solo Edinburgh Festival: da non perdere a Edimburgo è l’Hogmanay, il Capodanno della capitale: 3 giorni di festa, dal 30 dicembre al 1° gennaio, che animano le vie della città, con appuntamenti musicali adatti a tutta la famiglia.
Si inizia il 30 dicembre quando la Processione delle Torce infiamma il centro storico con un suggestivo fiume di fuoco.

La giornata clou del festival è ovviamente quella del 31: scatenatevi sotto al grande palco, davanti al castello di Edimburgo, al ritmo delle esibizioni live di cantanti e DJ di fama internazionale.

Ma non è tutto: nell’attesa della mezzanotte, perdetevi nelle tante piazze della città fra spettacoli performativi e concerti di vario genere. Ce n’è davvero per tutti i gusti!

Se poi non ne avete abbastanza… il 1° gennaio l’appuntamento è con il Loony Dook, tuffo di rito nelle acque gelide del fiume Forth, a South Queensferry, appena fuori Edimburgo; non prima, però, di aver fatto una capatina sulla High Street alla Dookers Parade, parata che chiude i festeggiamenti.

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La primavera è il periodo migliore per visitare questo piccolo Stato

Con la primavera sbocciano fiori e giardini. Ma è anche il periodo dell’anno in cui cresce la voglia di uscire di casa e di mischiarsi tra la gente, assistendo a eventi, mostre, concerti. Le strade del Principato di Monaco, a due passi dall’Italia, gli spazi verdi si colorano di splendide composizioni floreali (è la seconda città d’Europa per spazi verdi dopo Vienna) e strade e piazze si animano di turisti.

Questo piccolo Stato riesce ad attirare su di sé l’attenzione del mondo intero, con i suoi piccoli e grandi eventi, le sue kermesse, il suo pubblico fatto di gente comune ma anche di tante celebrity che si mischiano alla folla.

Ed è proprio dedicato alla nuova e bella stagione il Festival Printemps des Arts, che si tiene nel Principato dal 10 marzo al 3 aprile, un vortice di musica, danza, film e arti grafiche sotto la supervisione del nuovo direttore artistico Bruno Mantovani. Eventi che si svolgono in alcuni dei luoghi più iconici di Montecarlo e che sono l’occasione per visitare gli edifici più belli e famosi.

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Una veduta panoramica del Principato di Monaco

Le location iconiche del Principato di Monaco

Tra i luoghi di questa edizione ci sono quelli più iustituzionali, come teatri, chiese e cinema. Primo fra tutti, l’Auditorium Rainier III, a cui si accede dal celebre tunnel del Larvotto, quello dove sfrecciano ogni anno le auto di Formula Uno durante il Gran Premio di Montecarlo.

L’Opéra è naturalmente una delle location del festival, un edificio che fa parte del casinò di Montecarlo, inaugurato a fine ‘800 con il nome di Salle Garnier, dal nome dell’architetto che lo progettò insieme all’Opéra di Parigi. È qui che si sono svolti i festeggiamenti per il matrimonio tra Alberto II e la principessa Charlene.

E poi c’è il Théâtre des Variétés, un teatro piuttosto recente dove si svolgono spesso eventi culturali. Alcuni concerti si svolgono anche all’interno della Chiesa di Saint-Charles, sul Boulevard des Moulins, la via dello shopping. E infine il Grimaldi Forum, l’edificio tutto vetri che dà sulla spiaggia del Larvotto – che ha appena subìto un grosso restyling dietro la consulenza del nostro Renzo Piano – dove già si tengono eventi e soprattutto mostre.

Alcuni concerti sono aperti solo a pochi fortunati e si tengono nelle sale dei lussuosi hotel monegaschi, come l’Hôtel de Paris, l’Hôtel Hermitage (forse il più lussuoso del Principato) e il Novotel.

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Un concerto all’aperto davanti al casinò di Montecarlo

Luoghi inusuali diventano teatri

E poi ci sono luoghi insoliti, come il Museo Oceanografico, sulla rocca di Monaco, tra pesci tropicali e migliaia di meduse, nelle ampie sale risuoneranno le note musicali del festival. Il liceo tecnico, un edificio modernissimo sulle alture del Principato, è anch’esso un luogo particolare dove tenere dei concerti.

Poi c’è lo Yacht Club, l’edificio a forma di nave ormeggiata proprio sul porto Hercule, progettato da Norman Foster. Un altro edificio di design dove si tengono degli eventi è l’One – Monte-Carlo, un palazzo di fianco all’Hôtel de Paris e al casinò, che ospita lussuosissime penthouse costruito solo pochi anni fa ridefinendo completamente la celebre Place du Casino.

Alcune esibizioni si svolgono anche nel tendone del circo, una tensostruttura stabile che si chiama Chapiteau de Fontvieille e dove ogni anno si svolge ogni anno un importante festival internazionale del circo, trasmesso anche in Tv e gli eventi si stendono anche al vicino Café du Cirque.

E, infine, c’è una location che viene aperta solo qualche volta eccezionalmente e che pochi tra quelli che pensano di conoscere bene il Principato hanno avuto occasione di visitare. Si tratta del Tunnel Riva, una rimessa che si trova sotto i portici di Port Hercule. Come dice il nome, qui ci si occupa da almeno 60 anni di questi bellissimi motoscafi fornendo assistenza tecnica o servizio di rimessaggio. Questo famosissimo cantiere italiano, di Sarnico, in provincia di Bergamo, fabbrica imbarcazioni di lusso fin dalla metà del 1800 ed è sinonimo di lusso ed eleganza, da sempre. Fatto sta che quando questo particolare “garage” dei Riva viene affittato per eventi privati, spesso legati proprio alla nautica e ai boat show, diventa anche un vero e proprio museo perché gli ospiti si aggirano negli spazi tra un motoscafo e l’altro.

Il Festival Printemps des Arts

La prossima edizione del Festival Printemps spazia dalla musica del XIV secolo alla riscoperta di Haydn e Debussy, con il grande pianista Jean Efflam Bavouzet, da Bach con l’organista Éric Lebrun a Mozart, Sciostakovic e Ravel interpretati dal quartetto d’archi Quatuor Voce fino al jazz.

Info utili

Il prezzo dei biglietti varia dai 20 ai 40 euro. Sono disponibili biglietti da 10 euro per i giovani fino ai 25 anni, mentre per i bambini fino ai 12 anni l’ingresso è gratuito. Ci sono anche biglietti ridotti per i gruppi. Tutte le info sul link ufficiale.

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Un concerto durante il Festival Printemps des Arts

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Questa estate puoi fare un tour tra concerti in Gran Bretagna, gratis

C’è chi è disposto a volare dall’altra parte del mondo pur di ascoltare le proprie band del cuore o partecipare ai festival più suggestivi e iconici di sempre. Ed è proprio a queste persone che oggi ci rivolgiamo con quella che ci sembra essere l’offerta di lavoro dei sogni. La piattaforma di biglietti Skiddle, infatti, sta cercando un festival reporter disposto a girare tutta la Gran Bretagna questa estate partecipando a 13 grandi manifestazioni musicali nel Paese.

In viaggio per la musica

C’è chi si mette in viaggio per raggiungere le meraviglie naturali del mondo, quelle che portano la firma di Madre Natura, e chi invece per ritrovarsi al cospetto delle grandi opere architettoniche costruite dall’uomo. Ma le avventure di viaggio sono mosse anche dagli interessi personali, dalle emozioni, dalla voglia di vivere nuove esperienze che passano per le tradizioni, le culture e tutti i sensi. Passano anche per la musica, per i festival e i concerti.

Sono migliaia le persone che ogni anno si mettono in volo per raggiungere villaggi, paesi e città e assistere ai festival locali, eventi canori dove non solo è possibile ascolta buona musica, ma si può respirare un’aria culturale internazionale, frizzante e piena di energia.

Tra i luoghi più frequentati e celebri in questo senso, non possiamo non menzionare la Gran Bretagna. È proprio nel Paese che sono conservati i luoghi storici e iconici legati a questo mondo, palchi straordinari che hanno ospitato i Big della musica come i Beatles, i Radiohead, i Muse, i Pink Floyd, Jimi Hendrix, i Depeche Mode e molti altri ancora.

Ma la Gran Bretagna è anche il luogo dei festival straordinari dove ogni anno, sotto i palchi, si riuniscono migliaia di persone provenienti da tutto il mondo. Ed è proprio lì che potrete andare se sarete scelti come festival reporter da Skiddle quest’estate.

Pagati per vedere concerti: come funziona il lavoro dei sogni

Se l’idea di fare un tour tra i festival musicali più iconici della Gran Bretagna vi entusiasma, allora non potete lasciarsi sfuggire questa opportunità. Si tratta di un lavoro in piena regola dato che la piattaforma di biglietti Skiddle paghera alla persona selezionata £ 7.500. La richiesta è quella di partecipare a 13 grandi eventi che si terranno questa estate nel Regno Unito ogni fine settimana.

Il candidato ideale, neanche a dirlo, deve essere un appassionato di musica, pronto a lanciarsi in questa avventura da maggio ad agosto, disposto a spostarsi da una parte all’altra del Paese per raggiungere i luoghi dei festival. In cambio è richiesto di creare dei contenuti multimediali che verranno poi caricati sulla piattaforma di Skiddle per raccontare i momenti più emozionanti e suggestivi dei festival.

Tra gli eventi iconici ai quali si è invitati a partecipare troviamo l’Highest Point a Lancaster, il Dream Valley in Kent, il Parklife a Manchester e l’One Out Fest a Londra. E poi ancora Retro In The Park a Burnley, Kubix in Sunderland, il Bluedot a Macclesfield, il Belladrum a Inverness. Ad agosto si susseguiranno ogni weekend il  Rock The Mote, Kent, il
Garage Nation Outdoor Fest a Londra, il Weyfest e il Creamfields North a Cheshire, l’ultimo di questa lunga serie di festival.

Se volete candidarvi, non vi resta che compilare l’application form sulla piattaforma di Skiddle e prepararvi a fare il pieno di musica. Buona fortuna a tutti!

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Il festival più colorato del mondo che celebra la rinascita

C’è un preciso momento dell’anno durante il quale un tripudio di colori avvolge le strade, le case e le città. Avvolge le persone e annulla le differenze e le discriminazioni, accorcia ogni distanza. Si tratta dell’Holi, la festa più colorata del mondo di origini induiste che celebra l’umanità, la spiritualità e la rinascita.

Probabilmente avrete già sentito parlare del Festival di Holi, avete visto tutte quelle fotografie nelle quali polvere colorate si librano nell’aria avvolgendo ogni cosa e ogni persona. La festa di impronta religiosa affonda le sue origini in India, ma la sua bellezza, visiva e di intenzioni, ha fatto sì che questa tradizione colorata fosse ereditata ben presto anche dal resto del mondo.

Così, quando le persone scendono in strada a celebrare l’Holi, le città si trasformano in un quadro variopinto, astratto e vivente all’interno del quale le persone mettono in scena le loro vibranti ed effimere pennellate.

Holi Festival

Holi Festival

Le origini del Festival di Holi

Come abbiamo già detto, il Festival di Holi affonda le sue origini antichissime in India. Si tratta di un evento che celebra la rinascita interiore dell’uomo che segue e imita quella della natura. La festa dei colori, infatti, coincide con l’arrivo della primavera, gruppi intere di persone, comunità e popolazioni si raccolgono attorno a un falò per bruciare in maniera simbolica il diavolo.

Il grande fuoco viene acceso il giorno della prima Luna piena del mese di marzo per allontanare e distruggere Holika, un demone femminile della tradizione induista. Dopo il falò, e la sconfitta del male, iniziano le celebrazioni gioiose e colorate dell’Holi, per celebrare la rinascita della Terra e dell’uomo.

Per farlo vengono utilizzate delle polveri colorate, caratterizzate da nuance brillanti e cangianti. Si librano nell’aria, avvolgendo case, cose e persone. Tutti ora sono liberi, pronti per rinascere.

Holi Festival

Holi Festival

Quando e dove celebrare l’Holi Festival

Il Festival di Holi comincia la notte, attorno al falò che viene istituito per allontanare le forze del male e per salutare definitivamente il buio e freddo inverno. Il giorno successivo, invece, le persone si dirigono nelle strade o nelle piazze per iniziare i festeggiamenti.

Non solo colori, però. Ci sono musiche, canti e balli, ci sono le persone che scendono tra le strade delle città e dei villaggi e tutto si trasforma come per magia.

A colorare tutto quanto sono i gulal, le polvere dai mille colori che ricoprono ogni cosa che incontrano. Una festa che celebra la rinascita, ma anche l’amore. Un occasione per annullare tutte le distanze e i confini tra le persone, un appuntamento per condividere la gioia che si può ritrovare anche nelle cose più semplici.

Il Festival di Holi, come da tradizione, viene celebrato ogni anno durante la prima Luna piena del mese di marzo. Tuttavia, in Europa e nel resto del mondo, le date possono variare, ma la bellezza più autentica dell’evento resta la stessa.

Ogni città e ogni villaggio dell’India celebra il Festival dei Colori con proprie tradizioni, tuttavia è soprattutto nelle città del Rajasthan, tra Delhi, Jaipur e Agra che questo evento è particolarmente sentito. I festeggiamenti, qui, sono più intensi e scenografici, allegri e spensierati. Nella parte meridionale del Paese, invece, l’Holi cerca di preservare il suo aspetto più spirituale, ma l’esperienza è comunque straordinaria.

Il Festival dei Colori negli ultimi anni ha preso piede anche in Europa, i cittadini del Paese hanno scelto di ereditare questa tradizione per celebrare la rinascita. Berlino, Monaco, Dresda, ma anche Roma, queste sono solo alcune delle città che si sono unite alla festa più colorata e gioiosa del mondo.

Holi Festival

Holi Festival

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Il carnevale più antico del mondo è questo (forse)

L’inizio del nuovo anno non si limita solo alla realizzazione di una o più liste dedicate ai nuovi propositi, ma si traduce anche e soprattutto nell’attesa di uno dei momenti più folli dell’anno, al punto tale che la città di Colonia ha istituito persino una quinta stagione esclusivamente dedicata a questo periodo. Stiamo parlano del Carnevale, la festa durante il quale, sin da tempi antichissimi, tutto vale.

In molti, durante questo periodo, si mettono in viaggio verso tutte quelle celebrazioni che, con il tempo, sono diventate iconiche attirando in determinati luoghi, piuttosto che in altri, migliaia di persone da tutto il mondo. Ne è un esempio il meraviglioso, romantico ed elegante carnevale di Venezia, da anni divenuto una vera e propria attrazione turistica che si affianca ad altri famosi come quello di Rio o di New Orleans.

Ed è proprio quello di Venezia che, insieme ad altri, concorre nella disputa del carnevale più antico del mondo che, vi anticipiamo, è in Italia.

Il carnevale più antico del mondo

Quando parliamo di carnevale, non possiamo non pensare a lui a quello di Rio de Janeiro. Nonostante la festa sia considerata all’unanimità la regina di tutti i carnevali non è certo quella più antica che, come anticipato, è collegata al nostro Paese.

Venezia rivendica questo primato dato che un documento del 1904 è la preziosa testimonianza di come già in quegli anni si organizzassero delle feste in strada. A questo, poi, segue l’attestazione ufficiale di festa pubblica da parte della Repubblica Veneziana nel giorno antecedente alla Quaresima.

Ma c’è un altro luogo, in Italia, che rivendica il primo posto tra i carnevali più antichi del mondo ed è Fano. La città in provincia di Pesaro e Urbino nelle Marche, infatti, è in possesso di un documento che risale al 1347 e menziona le spese sostenute da parte del comune per l’organizzazione dei festeggiamenti di carnevale.

La disputa è ancora accesa, fatto sta che quello di Fano è comunque considerato uno dei più antichi e suggestivi d’Italia. Scopriamolo insieme.

Il dolce carnevale di Fano

Tutto è tanto tempo fa a seguito della pace tra due famiglie potenti locali, almeno così vuole la storia. Le origini dei festeggiamenti sono fatte risalire ai Malatesta, i fautori di quello che è ancora oggi uno dei carnevali più suggestivi d’Italia e del mondo.

Durante questi giorni artigiani e maestri carrai uniscono le forze per dare vita a quelli che sono dei veri e propri capolavori scultorei in movimento che dominano sui grandi carri. Da questi si affacciano le persone mascherate per eseguire il tradizionale ghetto, ovvero il lancio di caramelle e dolciumi vari che rendono il carnevale di Fano uno degli appuntamenti più attesi per i golosi di ogni età.

Tra le tante maschere che sfilano in città, la più iconica è il Pupo, una sagoma che ogni anno assume il volto di un personaggio conosciuto a tutti per pregi, virtù o disonori. Una satira ironica, quella di questa tradizione, che rende il carnevale antico anche estremamente contemporaneo.

A fare da cornice sonora al Pupo e alle caramelle che librano in area alla stregua di coriandoli colorati c’è la Musica Arabita, una strana banda strampalata che trova il suo posto sull’ultimo carro della parata, le quali origini seguono quelle carnevalesche. Armati di lattine, caffettiere, campanacci e bottiglie, i musicisti intonano un’allegra e irriverente parodia delle orchestre più conosciute, alimentando la follia collettiva prevista dall’evento.

Così Fano, conosciuta come città della Fortuna, in questo periodo dell’anno si trasforma nel paese dei Balocchi, un’esperienza assolutamente da vivere per toccare con mano l’essenza più vera e folle del Carnevale.

Carnevale di Fano

Carnevale di Fano

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Tra follie e tradizioni antiche: il carnevale nel mondo

C’è un periodo dell’anno in cui tutto, o quasi, è concesso. Stiamo parlando del Carnevale, una festa folle e antica che affonda le sue origini in tempi lontani. Seppur oggi è legata al mondo cattolico e cristianesimo, la ricorrenza in realtà è collegata ai saturnali, le festività romane dedicate al dio Saturno e alle feste dionisiache greche.

Carnevale ieri e oggi

Durante questi periodi di festa tutti erano autorizzati a fare tutto. Decadevano le leggi, gli impegni e gli obblighi e le persone si lasciavano andare a peccati della carne e della gola, a scherzi e a puro divertimento. Passati quei giorni, però, tutto tornava secondo i principi di rigore e ordine stabiliti dalle regole della società. Eppure in quell’unico momento dell’anno  era lecito impazzire. E per farlo al meglio si utilizzava anche una maschera, così da eliminare anche ogni distinzione sociale.

Con il tempo queste antiche feste hanno mantenuto l’aria giocosa e spensierata, ma si sono caricate anche di un significato religioso che spiega anche il nome carnevale. La parola, infatti, deriva dal latino carnem levare che tradotto vuol dire eliminare la carne e fa riferimento all’ultimo e ricco banchetto consumato prima di iniziare il periodo di digiuno relativo alla Quaresima.

Carnevale Rio

Carnevale di Rio de Janeiro

Carnevale nel mondo: le celebrazioni più folli

Le antiche origini hanno dato vita a grandissimi e iconici festeggiamenti che ancora oggi sono perpetuati in tutto il mondo. Maestoso, scenico e meraviglioso è il Carnevale di Rio de Janeiro, la festa mascherata che è diventata un’istituzione. Milioni di persone volano a Rio ogni anno per prendere parte ai festeggiamenti che si tengono dal lontano al 1723.

A Tenerife, invece, si svolge quello che in molti considerano il più spettacolare carnevale del mondo dopo Rio. Anche qui, nella più grande delle Isole Canarie, le persone giungono da ogni parte del mondo per unirsi ai festeggiamenti che durano due settimane e culminano il martedì grasso.

Un altro Carnevale degno di menzione e di visita è quello di Colonia, considerato all’unanimità il più importante e folle di tutta la Germania. Pensate che qui, il periodo che precede il carnevale, è trattato ala stregua di una quinta stagione che viene inaugurata l’11 novembre alle ore 11:11.

carnevale colonia

Carnevale di Colonia

Estremamente suggestivo, visionario e fuori dagli schemi è invece il Mardi Gras di New Orleans, una festa incredibile che si tiene nelle strade della città del voodoo e che coinvolge milioni di persone provenienti da tutto il mondo. Euforia, balli in maschera e canti, carri allegorici e colori: tutto questo è il carnevale di New Orleans.

E poi, ovviamente, tra le celebrazioni più iconiche non poteva mancare lui, il nostro carnevale di Venezia. Le sue origini sono antichissime e sono fatte risalire al 1162 quando la Serenissima concesse alla popolazione un breve periodo di divertimento e feste all’insegna di balli in maschera e musica. Sono passati secoli eppure i festeggiamenti non hanno mai cessato di esistere e, anzi, hanno dato vita a uno dei carnevali più eleganti, affascinanti e suggestivi del mondo intero, quello della laguna.

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Carnevale di Venezia