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È iniziato l’Oktoberfest, tutte le cose da sapere

L’estate è ormai finita, ma l’autunno prevede ogni anno un appuntamento fisso divertente e gustoso che ha luogo in Germania per celebrare una delle bevande più amate al mondo: la birra. Parliamo dell’Oktoberfest, un evento diventato ormai iconico che per un periodo trasforma la città di Monaco in una birreria all’aperto, riunendo tantissime persone da tutta Europa. L’allegro festival popolare tedesco giunto alla 189° edizione è iniziato il 21 Settembre e qui di seguito vi diciamo tutto quello che dovete sapere per partecipare e godervi questa grande festa nel modo giusto.

Le origini dell’Oktoberfest

L’Oktoberfest è una festa popolare annuale (la più grande al mondo) che si tiene ogni anno in Germania da metà o fine settembre fino alla prima domenica di ottobre. Quest’anno terminerà il 6 ottobre. Di solito dura tra i 16 e i 18 giorni in media ed è finalizzata a festeggiare tutto ciò che è bavarese: il cibo, la musica e, naturalmente, la birra. L’evento ha inizio in modo ufficiale quando il sindaco di Monaco spilla un barile e vengono servite solo birre provenienti dai sei birrifici originali di Monaco (Augustiner, Hacker-Pschorr, Hofbräu, Löwenbräu, Paulaner e Spaten-Franziskaner).

Oktoberfest di Monaco

Fonte: iStock

Una sera all’Oktoberfest di Monaco

Il festival si tiene ogni anno a Monaco, a Theresienwiese, uno spazio fieristico nel quartiere Ludwigsvorstadt-Isarvorstadt della città, vicino al centro storico. L’Oktoberfest non è in realtà considerato un festival della birra in Germania, ma piuttosto una festa popolare popolare tra le famiglie e tra coloro che vogliono gustare un boccale o due in compagnia.

È interessante notare che l’Oktoberfest è nato nell’ottobre del 1810 per celebrare il matrimonio del principe ereditario di Baviera, che in seguito divenne re Luigi I, con la principessa Therese von Sachsen-Hildburghausen. Oggi è un’occasione di intrattenimento con giostre, giochi e balli, oltre a sfilate di diversi birrifici, cerimonie, spettacoli di canto e ovviamente birra e cibo per tutti. Non esiste un dress code preciso per l’Oktoberfest, ma è certo che incontrerete molti dirndl e lederhosen, tipi di abbigliamento tradizionale del luogo.

Come partecipare

Non c’è bisogno di un biglietto per entrare all’Oktoberfest, ma meglio procurarsi dei contanti per acquistare cibo o pagare le giostre all’interno dell’evento poichè gli sportelli bancomat interni tendono ad avere commissioni piuttosto elevate. Per accedere all’area del festival infatti l’accesso è gratuito, però per visitare l’Oide Wiesn, ovvero l’area speciale con tendoni e attrazioni che richiamano il passato, il costo è di 4 euro a persona. Ci sono controlli di sicurezza all’ingresso, quindi potrebbe esserci la fila. Nonostante il nome suggerisce il mese di ottobre, nel corso degli anni questa festa è stata anticipata alla fine di Settembre per sfruttare al meglio il clima più caldo. Dopotutto la birra fresca è preferita da molti sotto il sole per trovare refrigerio.

L’Oktoberfest ha anche adottato misure per diventare più attento all’ambiente, nel nome della sostenibilità. Gli sforzi includono la riduzione dei rifiuti, iniziative di riciclaggio e l’approvvigionamento sostenibile di cibo e bevande. Il programma completo dell’Oktoberfest 2024 si può consultare sul sito ufficiale Oktoberfest.it e come ogni anno si prevede una discreta affluenza.

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World Wellness Weekend, un fine settimana all’insegna del benessere. Dove andare

Sta per arrivare un fine settimana all’insegna del benessere: dal 20 al 22 settembre va in scena il World Wellness Weekend, evento internazionale, nato nel 2017, dedicato alla promozione del benessere in tutte le sue forme. In Italia sono tante le strutture che aderiscono all’iniziativa, e noi di SiViaggia abbiamo selezionato per voi gli appuntamenti migliori.

Cos’è il World Wellness Weekend

Il World Wellness Weekend, che come ricordiamo si terrà dal 20 al 22 settembre, è un evento che ha l’obiettivo di incoraggiare le persone a sperimentare attività che migliorino la loro salute fisica e mentale, promuovendo uno stile di vita equilibrato e sano.

Partendo da questo presupposto, quindi, ogni appuntamento previsto desidera incoraggiare milioni di persone a riprendere una regolare attività fisica dopo l’estate. Una sorta di rinascita, da far iniziare poco prima dell’Equinozio, quando migliaia di strutture in tutto il Paese (e non solo) aprono le loro porte per mostrare programmi ed esperienze esclusive con attività divertenti, gratuite e inclusive.

Dove andare in Italia

Il gruppo Terme & Spa Italia che comprende Terme di Saturnia Natural Destination, Terme di Chianciano, Monticello SPA&FIT e De Montel – Terme Milano (che aprirà a inizio 2025), ha scelto che ogni sua struttura, immersa in contesti naturali suggestivi e dotata di percorsi, trattamenti e attenzioni uniche, proporrà attività esclusive che uniscono tradizione e innovazione, per offrire ai partecipanti un’esperienza di benessere completa.

In sostanza, durante il weekend, i visitatori delle Terme di Saturnia, Terme di Chianciano e Monticello SPA potranno partecipare a sessioni di yoga e meditazione, trattamenti termali innovativi e percorsi benessere studiati per rigenerare corpo e mente. Terme di Saturnia offrirà trattamenti esfolianti, yoga e una sessione di skincare il 22 settembre, insieme a una gara di golf; le Terme di Chianciano presenteranno attività varie tra cui una conferenza medica, assaggi di Acqua Santa, e allenamenti intensivi; mentre Monticello SPA&FIT, vicino a Milano, proporrà esperienze multisensoriali gratuite come trattamenti viso, cerimonie hammam e accesso a corsi di fitness, in un ambiente naturale ideale per il relax.

Anche la Val di Fiemme ospiterà un fine settimana dedicato al benessere e in scenari più che emozionanti: quelli delle Dolomiti Patrimonio UNESCO e la Foresta dei Violini. Sono previste, infatti, escursioni, essenze del bosco, aperitivi fioriti, saluti al sole e musica in vetta.

Nel dettaglio: il 20 settembre sarà il giorno della visita guidata all’azienda Villa Corniole e alla sua barricaia, un luogo magico scavato nella roccia porfirica, e del Mountain Yoga, per ritrovare l’armonia in mezzo alla natura: il 21 settembre si potrà partecipare ad un’esperienza trasformativa di Rebirthing e al sound healing con campane tibetane; il 22 settembre si inizierà con un saluto al sole all’alba, per poi continuare con una passeggiata nel cuore del Parco Naturale Paneveggio Pale di S. Martino e un aperitivo a chilometro zero su di una terrazza panoramica.

Infine, vi segnaliamo l’Almar Giardino di Costanza Resort & Spa di Palermo, immerso nel verde e con le caratteristiche di un antico baglio nobiliare siciliano. Anche da queste parti, ogni giorno, ci saranno diversi eventi a cui partecipare: il 20 settembre un High-Intensity Interval Training all’aperto, per combinare esercizi ad alta intensità con la freschezza del bellissimo ambiente circostante; il 21 settembre lezione di Pilates a cielo aperto (più precisamente a bordo piscina); il 22 settembre, sotto una pagoda elegante e raffinata, un esperto maestro di Pilates Stretch Workout guiderà attraverso una serie di movimenti fluidi e controllati, progettati per rafforzare il corpo e migliorare la flessibilità.

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Castello di Nymphenburg, bellezza ed eleganza a Monaco di Baviera

Città turistica molto conosciuta per l’Oktoberfest, la più importante festa della birra a livello mondiale, Monaco di Baviera cela in realtà ben di più: il suo centro storico è ricco di attrazioni e splendide architetture tutte da scoprire, e a non molta distanza c’è un vero e proprio gioiello che merita assolutamente una visita. Si tratta del Castello di Nymphenburg, antica residenza reale in stile barocco che ospita un parco meraviglioso e, tra le sue mura, alcune preziosissime collezioni. Ecco cosa vedere.

Castello di Nymphenburg, dove si trova

Considerato una delle principali attrazioni turistiche della città di Monaco di Baviera, il Castello di Nymphenburg è senza dubbio una delle residenze nobiliari più affascinanti di tutta la Germania – che di certo non scarseggia in fatto di antichi manieri. Il castello si trova a poca distanza dal centro, immerso tuttavia in un paesaggio idilliaco formato dal suo grandissimo parco e dai due laghi che lo caratterizzano. Per raggiungerlo, si può comodamente prendere il tram 17 che passa proprio per il cuore di Monaco di Baviera, approfittandone così per ammirare qualche scorcio incantevole della città.

La storia del Castello di Nymphenburg

Progettato dall’architetto italiano Agostino Barelli su commissione di Ferdinando Maria di Baviera e sua moglie Enrichetta Adelaide di Savoia, il Castello di Nymphenburg venne costruito nel corso della seconda metà del ‘600, in perfetto stile barocco. Solo pochi decenni dopo, vennero iniziati lunghi lavori di ampliamento del palazzo, diventato la principale residenza estiva della famiglia reale di Baviera. Continuamente rimaneggiato nel corso dei secoli, il castello mantenne sempre il suo aspetto austero e magnificente.

Divenne anche parte di uno degli avvenimenti storici più importanti dell’epoca: nel luglio 1741, Carlo Alberto di Baviera vi stipulò il trattato di Nymphenburg con il quale si alleò al fianco della Francia e della Spagna, nel tentativo di ottenere il trono del Sacro Romano Impero e parte dei territori austriaci. Come residenza reale estiva, qui vi passarono molti regnanti tedeschi e tantissimi personaggi illustri, di volta in volta ospiti della famiglia di Baviera. Sebbene oggi il Castello di Nymphenburg sia di proprietà statale, vi trovano sede l’abitazione e la cancelleria di Francesco duca di Baviera, del casato dei Wittelsbach.

Il parco e i musei del Castello di Nymphenburg

Il Castello di Nymphenburg è cinto da un meraviglioso parco di ben 200 ettari, nato come giardino all’italiana: in seguito venne risistemato in stile francese, come appare – in gran parte – ancora oggi. Caratteristici sono i dettagli barocchi che si incontrano tra i vialetti e le aiuole ben curate del parco. Spiccano, ad esempio, due splendidi padiglioni e un antico casino di caccia, che custodisce una sala degli specchi e un canile. Inoltre, i giardini sono divisi in due da un lungo canale (al termine del quale ci sono statue di divinità greche), il quale a sua volta si affaccia su due laghetti.

Il palazzo, invece, è un capolavoro d’architettura barocca che racchiude sale di grande fascino, come il salone di ricevimento e gli appartamenti del principe e di sua moglie. Gran parte di esse sono ancora arredate con pezzi originali e decorate in stile barocco o rococò. All’interno del Castello di Nymphenburg si possono visitare alcune sale che ospitano importanti collezioni museali: una di queste è la Galleria delle Bellezze, voluta dal re Ludovico I. Il museo di carrozze antiche è invece visitabile nelle scuderie di corte, al primo piano delle quali si trova poi delle meravigliose porcellane di Nymphenburg.

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Miami Vice festeggia 40 anni: gli eventi organizzati

Se c’è una serie tv che ha fatto la storia degli anni ’80, questa è stata sicuramente Miami Vice. Interpretata da Don Johnson e Philip Michael Thomas nei panni di James «Sonny» Crockett e Ricardo «Rico» Tubbs, la serie raccontava le indagini e la lotta contro il crimine di due detective sotto copertura sullo sfondo di Miami, in Florida. Prodotta nel 1984 da Michael Mann (sceneggiatore di Starsky e Hutch) per la NBC, nel 2024 festeggia i suoi 40 anni e la città, co-protagonista della serie, ha organizzato tantissimi eventi per omaggiarla e rendere felici i fan più nostalgici.

Il primo episodio andò in onda esattamente il 16 settembre del 1984, diventando ben presto un fenomeno globale che entusiasmò gli spettatori per cinque stagioni, fino al 1989. Considerata la sua importanza culturale e per la stessa riqualificazione della città, Miami la omaggia con tantissimi eventi (rimandati a ottobre a causa del maltempo) che includono tour in autobus e a piedi dei luoghi delle riprese, cene speciali organizzate dai membri del cast e incontri con le star al Royal Palm South Beach, con la partecipazione degli attori Edward James Olmos, Michael Madsen, Saundra Santiago e altri.

L’importanza della serie tv per la città di Miami

Quando nacque l’idea di creare la serie televisiva, Miami non vantava una fama molto positiva: in quegli anni fu la protagonista dell’immigrazione di massa da Cuba e dagli altri paesi caraibici, della speculazione edilizia e del traffico di droga. Derek Hedlund, attore originario di Miami e tra gli organizzatori degli eventi, ha raccontato di quanto la serie abbia contribuito a salvare la città e il suo patrimonio artistico-architettonico.

Basti pensare che le persone coinvolte nello show hanno ridipinto tutti gli edifici art déco di Ocean Drive, mentre le riprese a South Beach hanno reso il posto talmente bello che ben presto divenne uno dei luoghi più frequentati dagli stessi abitanti della città. Dal punto di vista culturale, invece, il successo di molti prodotti – dagli occhiali da sole Carrera alle moto d’acqua in stile matchbox – non sarebbe stato così elevato senza l’influenza della serie.

Gli eventi organizzati per l’anniversario

Gli eventi organizzati in occasione dell’anniversario si svolgeranno in tutta la città. I fan e non solo potranno partecipare a tour guidati a piedi e in autobus che li porteranno nei luoghi delle riprese. Il Wilzig Museum Building, invece, esporrà per la prima volta una collezione di cimeli come distintivi, oggetti di scena, abiti, armi, materiali usati per la produzione della serie e foto storiche scattate dietro le quinte. Saranno esposti anche l’originale Ferrari Testarossa bianca e tre barche usate per le riprese. Infine, i fan potranno fare foto e chiedere autografi alle star dello show e ad altre celebrità.

Alcune iniziative saranno più esclusive di altre, come la cena organizzata nel ristorante stellato “A Fish Called Avalon” all’interno dell’Hotel Avalon, comparso in moltissimi episodi della serie. Chi riuscirà ad acquistare il biglietto d’entrata VIP, potrà cenare con il cast e chiacchierare in un contesto unico e indimenticabile.

Infine, il sindaco della città Francis Suarez omaggerà lo show con una stella che verrà posizionata sulla Miami Walk of Fame, mentre il centro commerciale Bayside Marketplace, come la serie nato negli anni ’80 e pensato per riqualificare un quartiere nella zona sud di Miami, organizzerà diversi eventi sia per gli adulti che per i bambini.

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Cremona e dintorni in bicicletta, itinerari lungo l’Adda, l’Oglio e il Po

In un periodo in cui viaggiare lentamente è diventato sempre più necessario per salvaguardare le bellezze del mondo che ci circondano, il cicloturismo aumenta di popolarità trovando spazio in tanti programmi di promozione territoriale. Uno di questi riguarda Cremona e i suoi dintorni dove, in occasione del festival Terra Fiume, sono stati presentati diversi itinerari pensati con cura per aiutare i viaggiatori a scoprire i paesaggi lungo l’Adda, l’Oglio e il Po.

A scoprirli in un modo unico e gentile possibile solo con la bicicletta, un mezzo che ci concede il tempo necessario per ammirare i panorami che ci circondando in modo sostenibile, riducendo il nostro impatto sulla destinazione che stiamo visitando. Il programma ideato per i mesi di settembre e ottobre propone quattro fine settimana dedicati alla campagna lombarda dove i partecipanti potranno esplorare paesaggi incantevoli, visitare cascine e pievi storiche e partecipare a eventi culturali e gastronomici che valorizzano le eccellenze locali.

Il Festival Terra Fiume

Che siate ciclisti esperti o meno, il Festival Terra Fiume è l’occasione giusta per regalarvi un’esperienza di slow tourism in paesaggi splendidi come quelli di Cremona e dintorni. Ideato da Ortofficine Creative APS, il festival nasce per valorizzare il ricco patrimonio della regione attraverso diversi percorsi ciclabili sportivi, turistici e ricreativi. Il programma, che si svolgerà a settembre e ottobre, vi permetterà di pedalare tra borghi, ville, cascine e lungo le rive dei fiumi Adda, Oglio e Po immergendovi non solo nelle bellezze paesaggistiche del territorio, ma anche in quelle enogastronomiche e culturali.

L’assessora al turismo Mazzalli racconta il progetto sottolineando che “pedalare insieme significa non solo esplorare nuovi luoghi, ma anche imparare valori importanti come la conoscenza del proprio territorio e il rispetto per le comunità attraversate”. L’inaugurazione del festival delle ciclovie si terrà il 7 e l’8 settembre con il tour ‘Tra Oglio e Postumia’, seguito da altri itinerari nei weekend successivi: ‘Le vie dell’Adda’ (21-22 settembre), ‘Tra Ville e Cascine’ (5-6 ottobre), e ‘Tra Po, Pievi e Cascine’ (19-20 ottobre).

Non solo pedalate, il programma del festival è ricco anche di altri eventi come le visite a mostre e riserve naturali, la partecipazione a spettacoli e agli eventi locali, oltre a piacevoli degustazioni dei sapori più tipici per scoprire il territorio attraverso la sua gastronomia.

Fiume Adda

Fonte: iStock

Il fiume Adda in autunno

L’app per creare il vostro itinerario

Il Festival Terra Fiume si inserisce all’interno di un progetto strategico che ha come obiettivo quello di valorizzare circa 1000 chilometri di itinerari cicloturistici. Ma come scegliere quello più adatto a voi? Per aiutarvi è stata sviluppata un’app, con il contributo della Regione Lombardia e in collaborazione con Confcommercio Provincia di Cremona, chiamata SellaGo.

L’app permetterà ai cicloturisti di pianificare il loro viaggio in base alle proprie esigenze, fornendo anche informazioni aggiornate su alloggi, ristoranti, stazioni di servizio e luoghi di interesse culturale e storico che incontreranno lungo il percorso. Questo strumento contribuisce a promuovere un turismo sostenibile e di qualità.

Se siete interessati, consigliamo di prenotare i tour sul sito ufficiale di Terra Fiume, dove troverete anche il programma completo del festival.

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Le più belle sagre gastronomiche nei borghi d’Italia

L’Italia è un paese ricco di tradizioni, le quali prendono vita soprattutto in occasione delle sagre, eventi unici dove respirare appieno l’essenza e l’autenticità del territorio in cui ci troviamo. Queste feste popolari rappresentano anche un’opportunità per scoprire piccoli borghi che, per un motivo o per un altro, non compaiono nelle classiche rotte turistiche, ma non per questo meno meritevoli di essere visitati.

Le sagre possono nascere per festeggiare eventi diversi, da quelli legati all’agricoltura come il raccolto a quelli di matrice religiosa, organizzati per omaggiare il santo patrono. Non mancano le sagre più deliziose, ossia quelle nate per raccontare un determinato prodotto gastronomico scelto come simbolo del territorio. Il tutto in un’atmosfera unica dove si crea un senso di comunità davvero speciale.

Queste sono le più belle sagre gastronomiche nei borghi d’Italia selezionate da SiViaggia.

XVI Festival Nazionale dei Borghi più belli d’Italia, Calabria

Dal 6 all’8 settembre, i borghi di Oriolo e Rocca Imperiale saranno i protagonisti della manifestazione annuale più importante dell’Associazione Borghi più belli d’Italia. L’evento, sostenuto dalla Regione Calabria, sarà ricco di convegni, dibattiti, mostre e degustazioni. Si tratta di un appuntamento molto importante perché permette non solo di far conoscere l’enorme patrimonio artistico, culturale e ambientale dei 362 borghi che fanno parte dell’Associazione, ma offre anche un’occasione per affrontare le problematiche relative alla vita dei piccoli borghi.

Festa dell’amaretto di Sassello, provincia di Savona

Qual è una delle specialità dolci più amate della Liguria? Sicuramente l’amaretto! E dove provarlo se non nel borgo dov’è nato nella seconda metà dell’800? Stiamo parlando di Sassello, in provincia di Savona, dove la produzione dell’amaretto è una cosa seria: si fa come una volta, utilizzando semplicemente zucchero, mandorle e uova. Tra le strade del centro storico di uno dei Borghi più belli d’Italia, l’8 settembre, potrete assaporare il celebre dolcetto dagli stand delle fabbriche più famose come Virginia o La Sassellese. Non mancano altre prelibatezze tipiche che potrete provare nei ristoranti locali.

Festival della Bottarga a Cabras, Oristano

Anche fuori stagione, la Sardegna offre tante opportunità per scoprirla e, una di queste, è sicuramente il festival dedicato a uno dei suoi prodotti più pregiati: la bottarga di muggine. Il 14 e 15 settembre, il borgo di Cabras, in provincia di Oristano, ospiterà grandi chef per condividere con i visitatori la cultura e le eccellenze del territorio con un occhio di riguardo alla sostenibilità. In questa occasione, i ristoranti vi accoglieranno nelle piazze principali del paese con menù speciali a base di bottarga e prodotti locali.

Bottarga muggine Cabras

Fonte: iStock

La bottarga di muggine tipica di Cabras

Sagra della Varola a Melfi, Potenza

Dal 18 al 20 ottobre, il borgo storico di Melfi, una delle cittadine della Basilicata più importanti sia dal punto di vista economico che turistico e storico, organizza la Sagra della Varola. Durante queste giornate, la castagna sarà la vera protagonista insieme a tante altre iniziative pensate per far divertire i partecipanti come musica, balli e stand gastronomici dedicati anche ad altre specialità del territorio.

Sagra del Fungo Cardoncello a Minervino Munge, Barletta-Andria-Trani

Il 26 e 27 ottobre, nel borgo autentico di Minervino Murge, si terrà la sagra di sua maestà il “fungo cardoncello”, un appuntamento fisso e irrinunciabile per moltissimi degustatori. Quella di Minervino è una delle tappe del più ampio evento Cardoncello on the Road che interesserà anche i paesi pugliesi di Poggiorsini, Spinazzola, Gravina in Puglia e Ruvo di Puglia. Durante questa sagra avrete anche l’opportunità di scoprire i luoghi d’interesse del borgo come la Grotta di San Michele o il Museo Civico Archeologico.

Sagra del cinghiale a Chianni, provincia di Pisa

Il borgo di Chianni organizza dal lontano 1976 la rinomata sagra del cinghiale, nata per far conoscere l’antica cucina contadina delle origini. Quest’anno si terrà nel mese di novembre, dal 7 al 10 e dal 14 al 17. L’evento non rappresenta solo l’occasione di provare questa specialità attraverso tante ricette diverse, ma anche un’opportunità per scoprire il paese e il suo territorio, ricco di natura, itinerari paesaggistici ed enogastronomici con radici ben affondate nella terra degli Etruschi.

Sagra dell’Oliva Dolce a Bitetto, provincia di Bari

Torna a Bitetto, borgo autentico della Rete Puglia, la Sagra dell’Oliva Dolce: dal 20 al 22 settembre, in occasione della XXXI edizione della manifestazione, si terranno due giorni dedicati alla cultura enogastronomica del territorio. In particolare, l’attenzione sarà riservata all’oliva baresana nella varietà Térmite di Bitetto, raccontata attraverso la passione e la professionalità dei maggiori produttori olivicoli locali, dei ristoratori e dei commercianti.

Chiesa Bitetto

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Cattedrale romanica a Bitetto

Sagra della Polenta di Arborea

Si svolgerà il 19 e il 20 ottobre, nel borgo sardo di Arborea, l’attesa Sagra della Polenta. La sagra rappresenta un’occasione unica per conoscere la storia e la cultura della Sardegna attraverso un piatto che unisce l’isola alle tradizioni gastronomiche di altri paesi italiani, con i quali è gemellato. In programma sono previsti anche tanti altri stand e attività pensate per divertire i partecipanti.

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Jardin Majorelle: uno dei giardini più belli del mondo compie 100 anni

Uno dei giardini più incantevoli e misteriosi del Marocco festeggia 100 anni. Parliamo del Jardin Majorelle, un’oasi di verde e cultura situata a Marrakech, a due passi dalla Medina. La celebrazione di questo importante anniversario comprende mostre, eventi speciali, conferenze, concerti e proiezioni di film, ma è soprattutto un’occasione per mettere in evidenza il ruolo storico e attuale di una destinazione di fama mondiale. Scopriamo perché è diventata un’attrazione iconica.

Alla scoperta del Jardin Majorelle, attrazione simbolo di Marrakech

Questa meraviglia, che si estende su una superficie di novemila metri quadri, deve il suo nome al pittore orientalista francese Jacques Majorelle, il quale, stabilitosi nel 1919 a Marrakech, concepì qui il grande e rigoglioso giardino come un un luogo di pace e tranquillità, in cui potersi dedicare alla pittura, e un “laboratorio” botanico.

Nel 1922, l’artista comprò un palmeto nel nord-ovest della Medina, e iniziò ad arricchirlo con esemplari botanici esotici – in particolare cactus – e specie rare, provenienti dagli angoli più remoti del mondo. Negli anni Trenta, commissionò all’architetto Paul Sinoir la costruzione di una villa in stile moresco, creando il famoso “blu Majorelle”, un blu oltremare/cobalto, intenso e chiaro al tempo stesso, che contraddistingue le pareti della struttura e le architetture circostanti. La sua casa era al primo piano, mentre al piano terra c’era il grande studio in cui dipingeva.

Nel corso di quarant’anni, il Jardin Majorelle è diventato un’opera d’arte vivente in movimento, un sogno impressionista, “una cattedrale di forme e colori”, con un labirinto di vicoli che si incrociano su diversi livelli, edifici dalle tonalità vivaci che mescolano influenze Art Déco e moresche, incantevoli laghetti, fontane e pergolati.

Nel 1947, il complesso è stato finalmente aperto al pubblico. Rimasto abbandonato per molti anni, dopo la morte del suo creatore, avvenuta nel 1962, è stato acquistato da Yves Saint Laurent e Pierre Bergé nel 1980, i quali hanno strappato questo patrimonio di inestimabile valore dalle mani di chi avrebbe voluto farne un complesso alberghiero.

I due geni della moda sono così diventati i nuovi proprietari della villa di Jacques Majorelle, che hanno ribattezzato Villa Oasis. Le ceneri di Yves Saint Laurent sono state disperse nel roseto dell’edificio e in suo onore è stato eretto un memoriale nel giardino.

Il Museo Berbero, viaggio nella storia e nell’arte

“Dal mio arrivo a Marrakech nel 1966, non ho mai smesso di essere affascinato dalla cultura e dall’arte berbera. Nel corso degli anni, ho raccolto e ammirato quest’arte che abbraccia diversi paesi contemporaneamente. I berberi sono giustamente orgogliosi della loro cultura, che hanno costantemente rivendicato nonostante le vicissitudini che hanno incontrato. A Marrakech, nel Paese dei Berberi, nel Jardin Majorelle creato da un artista che dipinse così tante scene di uomini e donne berberi, l’idea di questo museo ci è venuta naturale”. Sono le parole con cui Pierre Bergé introduce i visitatori al Museo Pierre Bergé delle Arti Berbere, inaugurato nel 2011 nell’ex studio di pittura dell’artista Jacques Majorelle.

Al suo interno si può venire a contatto con la straordinaria creatività dei Berberi (nell’antichità chiamati Imazigenes, che significa “popolo libero”), tra i più antichi abitanti del Nord Africa. Oltre 600 manufatti, raccolti da Pierre Bergé e Yves Saint Laurent tra i monti del Rif e il Sahara, testimoniano la ricchezza e la diversità di questa vibrante cultura, ancora oggi molto viva.

La collezione è esposta in quattro spazi distinti, ciascuno dedicato a un tema particolare. Prima di entrare nelle sale espositive, viene presentata ai visitatori una panoramica della storia di questa popolazione e una mappa che mostra la posizione delle principali tribù berbere in tutto il Marocco. Insieme al Musée Yves Saint Laurent Marrakech, aperto al pubblico nel 2017, questi due magnifici poli culturali aggiungono una dimensione artistica a un’oasi di rara bellezza, offrendo un viaggio immersivo a chi ama sia la natura che il mondo creativo del grande stilista francese.

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Festival Franciacorta in Cantina 2024, con visite, degustazioni ed eventi esclusivi

Torna anche quest’anno l’attesissimo Festival Franciacorta in Cantina. Un programma ricco di visite guidate, degustazioni ed eventi esclusivi immersi nei panorami unici del territorio franciacortino, adagiato sulle colline moreniche ai piedi delle Alpi e affacciato allo splendido lago d’Iseo, nella provincia occidentale di Brescia. Un insieme di appuntamenti che richiamano appassionati di enologia, amanti del buon cibo e chiunque voglia trascorrere piacevoli momenti in un ambiente suggestivo tra colline ricoperte da vigneti, boschi rigogliosi, antichi borghi medievali, castelli e abbazie.

Anche nel 2024 c’è l’imbarazzo della scelta suoi luoghi e sugli eventi ai quali partecipare, per non mancare all’ormai celebre festival, giunto alla sua quattordicesima edizione. L’appuntamento è per il 13, 14 e 15 settembre, quando la vendemmia giunge al termine e si festeggiano i frutti di quel duro lavoro che darà vita a pregevoli bottiglie di vino realizzate con il metodo Franciacorta. Noi di SiViaggia abbiamo selezionato alcuni degli appuntamenti da non perdere quest’anno.

Cantine aperte in Franciacorta: degustazioni e visite guidate

Quello che va dal 13 al 15 settembre 2024 promette di essere un interessante weekend alla scoperta delle cantine lungo la Strada del Franciacorta, visitabili durante tutto l’anno, ma che per l’occasione indossano il loro vestito migliore.

Una costellazione di eventi animano i borghi e alcune delle cantine più rinomate d’Italia. A partire dalle più celebri Bellavista e Cà del Bosco (a Erbusco), che non rappresentano soltanto luoghi di produzione di eccellenze tra le “bollicine”, ma anche veri e propri musei ricchi di opere d’arte ispirate al mondo vitivinicolo e non solo. Ne sono un esempio, tra le varie installazioni, il “Cancello solare” di Arnaldo Pomodoro e l’opera “Il Peso del Tempo Sospeso” di Stefano Bombardieri: un rinoceronte a grandezza naturale appeso al soffitto dell’area vinificazione di Cà del Bosco. E così la visita in cantina si trasforma in un viaggio che unisce sapori, tradizioni e maestria all’arte e all’innovazione.

E l’arte è il perno anche della visita con degustazione della cantina Majolini (a Ome), che per l’occasione ospiterà giovani artisti che utilizzeranno le bottiglie di vino in formato magnum come tele per creare le loro opere d’arte, mentre si sorseggiano i vini più pregiati. Anche la cantina Montina (a Monticelli Brusati) propone visite guidate che si snodano tra i luoghi di vinificazione e la collezione d’arte contemporanea aziendale e pic-nic in vigna.

Non mancano le visite in cantina con degustazione di altre grandi protagoniste come Contadi Castaldi (ad Adro), che propone, tra i vari appuntamenti, l’evento “Wine it cool” per assaporare i suoi vini migliori tra le antiche gallerie che contengono il prezioso nettare degli dei.

Gli eventi imperdibili tra le vigne

Non sarebbe un festival tanto amato, quello che si svolge a settembre in Franciacorta, senza gli appuntamenti più particolari, che richiamano gli amanti della convivialità, degli aperitivi in musica e delle location più suggestive. Ecco allora che diverse cantine propongono party, pranzi e cene immersi in ambientazioni suggestive e panoramiche. Ne è un esempio la cantina Bersi Serlini (a Provaglio d’Iseo), che organizza un pic-nic tra le vigne che dalla collina guardano verso il panorama unico sull’incantevole Riserva Naturale Torbiere del Sebino, assaporando prodotti tipici abbinati a calici di bollicine. Anche Ferghettina (ad Adro) propone pic-nic tra i filari con menu completo e degustazione di vini Franciacorta dopo un’interessante visita in cantina.

Per un coinvolgimento ancor più profondo sono molti anche gli eventi in cui la musica fa da padrona, insieme al vino. La cantina Abrami Elisabetta (a Provaglio d’Iseo) propone una degustazione di vini e prodotti tipici accompagnata da piacevole musica jazz nella splendida cornice del suo vigneto, mentre tra gli eventi più attesi ci sono quelli di Contadi Castaldi, con il suo “Drink it cool” in terrazza con dj (in tutte e tre le date del Festival), e di San Cristoforo con la sua festa di apertura della tre giorni franciacortina con dj set, vino e buon cibo, il 13 settembre.

Una novità è l’evento “Corte dei Sapori & Silent aperichic”: un aperitivo negli spazi all’aperto di Bersi Serlini che si trasforma dalle 18:00 in un suggestivo silent party accompagnato da brindisi dei migliori vini della cantina e sfiziosità culinarie acquistabili dai vari operatori lì presenti.

Le esperienze più originali da non perdere

Immaginate di trovarvi senza Maps sul telefono immersi nelle verdeggianti colline tappezzate di filari e di dovervi orientare affidandovi esclusivamente al vostro intuito (o all’amica che non si perde mai nemmeno in auto). È ciò che prevede la “Caccia al Tesoro-Orienteering” organizzata per il 14 settembre dall’agriturismo e cantina La Fiorita (a Ome). Un gioco alla ricerca di lanterne nascoste tra i vigneti, muniti soltanto di una mappa cartacea, e guidati da indovinelli e simpatiche domande. I più ingegnosi e astuti riceveranno una sorpresa finale.

Ma gli eventi più originali ed esclusivi non finiscono qui. Bersi Serlini organizza appuntamenti nei quali i partecipanti potranno improvvisarsi mixologist per un giorno, provando a creare con le proprie mani un personale cocktail a base di Franciacorta, muniti di tutto il necessario e guidati da un esperto. Chi riuscirà a creare il cocktail più sorprendente?

C’è anche chi ha pensato ai bambini, in questa edizione del Festival Franciacorta: la cantina La Torre (a Torbiato) è pronta per il 14 e 15 settembre con il “Franciacorta Baby Festival”: uno spazio interamente dedicato ai bambini dai 5 ai 10 anni ideato per far vivere anche ai più piccoli le emozioni del Festival.

E chi vorrebbe trascorrere del tempo all’aria aperta con il proprio amico a quattro zampe, può partecipare alle passeggiate nei vigneti insieme agli educatori cinofili di Cani&Persone, che sapranno dare importanti suggerimenti sulla gestione quotidiana dei cani, per poi fare una visita alla cantina Turra (a Cologne) con una squisita degustazione finale.

Infine, chi vorrebbe provare l’emozione di salire su una mongolfiera e ammirare la Franciacorta dall’alto, il 14 e 15 settembre Aeronord mette a disposizione voli di circa 1 ora (a pagamento e da prenotare in anticipo) per un massimo di 4 persone, a bordo di colorati palloni aerostatici. Si parte all’alba e una volta rientrati vi aspetta una ricca colazione con prodotti tipici locali.

Come prenotare le visite in cantina e gli eventi

Sul sito ufficiale del Consorzio Franciacorta è presente l’elenco completo degli appuntamenti della prossima edizione 2024 del Festival. Per ciascun evento sono indicati i costi e le indicazioni da seguire per la prenotazione, che nella maggior parte dei casi andrà fatta contattando direttamente la struttura. In altre occasioni, invece, non sarà necessario prenotare e si potrà quindi accedere liberamente agli spazi comuni della cantina per sorseggiare un calice di bollicine in compagnia.

Come arrivare in Franciacorta

È possibile raggiungere la Franciacorta in auto, in treno oppure in aereo. Il mezzo migliore per esplorare il territorio è l’auto, poiché l’intera zona copre 20 comuni e un’area di quasi 300 km², partendo dalla città di Brescia e toccando la costa sud del lago d’Iseo, fino al confine con la provincia di Bergamo tracciata dal fiume Oglio. In auto si arriva quindi percorrendo l’autostrada A4 Milano-Venezia, uscendo ai caselli di Palazzolo, Rovato oppure Ospitaletto (in base alle località scelte per il vostro tour franciacortino). In alternativa, è possibile arrivare ai caselli di Chiari, Rovato o Travagliato, percorrendo la A35 Bre.Be.Mi.

In treno, si può salire su uno dei regionali appartenenti alla tratta Milano-Venezia o Milano-Bergamo-Venezia di Trenitalia, per scendere poi alle stazioni di Rovato, Coccaglio, Cologne oppure Palazzolo. In alternativa, si può viaggiare sulla linea Trenord Brescia-Rovato-Iseo-Edolo, scendendo alle stazioni di Bornato-Calino oppure di Iseo. Consigliamo di optare per il treno solo nel caso in cui l’evento a cui vorreste partecipare sia facilmente raggiungibile a piedi o in autobus partendo dalla stazione (tratte e orari sono consultabili sul sito ufficiale di Arriva Italia, cercando la zona Sebino-Franciacorta).

In aereo, il più vicino scalo è l’aeroporto di Bergamo-Orio al Serio (a circa 35 km). Gli altri sono gli aeroporti di Verona (75 k), di Milano-Linate (80 km) e di Milano-Malpensa (110 km). In ogni aeroporto potrete quindi noleggiare un’auto per raggiungere le colline franciacortine e muoversi liberamente tra i borghi e le cantine scelte per il vostro tour all’insegna del buon vino e della convivialità.

Colline con vigneti in Franciacorta, provincia di Brescia

Fonte: iStock

Vigneti in Franciacorta, Brescia
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Le più belle mostre da vedere a settembre in Italia

Che voi siate appena tornati dalle vacanze o che siate, al contrario, in procinto di concedervi un weekend settembrino di relax in giro per l’Italia, sappiate che dal Nord al Sud non mancano le proposte per chi questo mese è a caccia di mostre, di tutti i tipi.

A settembre, infatti, l’Italia sarà piena di eventi e mostre, sia artistiche che non: ecco le più belle e quelle che la nostra redazione vi consiglia di non perdervi a settembre 2024.

Mark Di Suvero a Todi

In provincia di Perugia, dal  24 agosto al 6 ottobre è visitabile la mostra SPACETIME, dedicata a uno dei massimi scultori attualmente in vita, Mark Di Suvero. La mostra è stata possibile grazie alla collaborazione delle amministrazioni locali con la Fondazione Progetti Beverly Pepper e ha come focus il legame dell’artista Mark Di Suvero con la scultrice Beverly Pepper, con la quale collaborò negli Stati Uniti.

La mostra dedicata al celebre scultore legato all’espressionismo astratto e all’arte ambientale si inserisce all’interno del Festival delle Arti ed è curata da Marco Tonelli. Il percorso ha inizio con l’opera Neruda’s Gate in Piazza del Popolo e prosegue con l’esposizione di diversi dipinti e sculture nella Sala delle Pietre di Palazzo del Popolo.

Todi, con questa iniziativa, conferma il proprio impegno nell’esplorare linguaggi artistici innovativi. L’opera principale esposta sulla piazza è un grande portale rosso alto 8 metri dedicato al poeta cileno Neruda. Dopo la mostra, verrà installato a Todi, nel Parco del Ponte Bailey. Di Suvero, noto per omaggiare varie figure storiche, ha legato la sua arte a un forte impegno politico, esprimendo coinvolgimento emotivo ed esistenziale verso la realtà storica.

La mostra è aperta al pubblico, gratuitamente, nei seguenti orari: dal 24 agosto al 1° settembre, tutti i giorni, 10.30 – 12.30; 16.00 – 19.30; dal 2 settembre, solo venerdì sabato e domenica, 10.30 – 12.30; 16.00 – 19.30.

La fotografia di Salgado a Trieste

A Trieste, il 31 agosto e il 1 settembre 2024, l’Accademia di Fumetto insieme al Comune di Trieste, Civita Mostre e Musei e Contrasto, offriranno ai visitatori della mostra “Sebastião Salgado. Amazônia” un’esperienza artistica unica. Ventiquattro disegnatori creeranno una storia illustrata ispirata all’arte fotografica di Salgado, componendo un’unica illustrazione attraverso la tecnica del piano sequenza. Questo progetto, chiamato Le Terre dell’Arte, mira a unire i continenti dell’arte attraverso linguaggi comuni, con forti impatti emotivi.

La mostra invece, curata da Lélia Wanick Salgado, sarà esposta al Salone degli Incanti di Trieste fino al 13 ottobre 2024, promossa dal Comune di Trieste e organizzata da Civita Mostre e Musei e Contrasto. La mostra è aperta al pubblico dal lunedì alla domenica dalle ore 11.00 alle 20.00, con chiusura settimanale nella giornata di martedì.

Stato di Acre, Amazzonia

Fonte: Sebastião Salgado/Contrasto

Una fotografia sulle tribù amazzoniche di Sebastião Salgado

L’arte della ceramica a Vicenza

Dal 5 settembre all’8 dicembre 2024, il Museo del Gioiello di Vicenza ospiterà una mostra temporanea intitolata “1949-1975: Ceramica tra design e sperimentazione artistica. Una storia parallela alla Fiera dell’Oro”, curata dal Museo Civico della Ceramica “Giuseppe De Fabris” di Nove (VI).

La mostra esplorerà l’evoluzione di una manifattura affascinante ben radicata nel territorio vicentino. Saranno esposte 27 creazioni uniche provenienti dalla collezione della Fiera di Vicenza, premiate durante i concorsi della fiera campionaria tra il 1949 e il 1975.

La Fiera di Vicenza ha svolto un ruolo cruciale nella promozione della ceramica vicentina a livello nazionale e internazionale, attrattiva anche per artisti di fama mondiale. La mostra intende celebrare l’importanza di Vicenza come centro espositivo in occasione del 70º anniversario delle fiere orafe gestite da IEG. L’arte ceramica rappresenta un orgoglio per il territorio e offre al pubblico la possibilità di scoprire questa tradizione artistica.

La mostra sarà inclusa nel biglietto d’ingresso al Museo del Gioiello di Vicenza, che è il primo museo in Italia dedicato esclusivamente all’arte orafa e gioielliera. Il museo offre un percorso suggestivo nella storia della gioielleria italiana attraverso oltre 250 creazioni orafe di varie epoche, insieme a un programma di attività che include itinerari guidati, percorsi didattici, laboratori per bambini e famiglie e workshop creativi per adulti.

La mostra è visitabile nei seguenti orari: dal martedì al venerdì 10:00 – 13:00 e 15:00 – 18:00, sabato e domenica 10:00 – 18:00. 

Le emozioni intense del Titanic a Milano

Dallo scorso 7 agosto a Milano è visitabile la mostra “Titanic: An Immersive Voyage”, dedicata al tragico evento storico del 14 aprile 1912 che ha ispirato il film vincitore di 11 Premi Oscar, Titanic, diretto dal regista James Cameron.

La mostra è ospitata presso l’Exhibition Hub Art Center a Scalo Farini, in via Valtellina 5, a Milano, e sarà aperta al pubblico fino al prossimo 27 ottobre 2024. Distribuita in 13 sale, l’esposizione ha una struttura che esplora le varie sfaccettature del Titanic, considerato un miracolo di meccanica, lusso e tecnologia all’inizio del Novecento. La durata della visita varia tra i 60 e i 90 minuti.

La mostra è adatta a tutte le età, ma l’esperienza VR non è consigliata per bambini sotto i 6 anni e per persone affette da epilessia a causa delle luci stroboscopiche. Il luogo è accessibile ai disabili. La mostra è aperta al pubblico nei seguenti giorni e orari: lunedì, mercoledì, giovedì e venerdì dalle ore 10.00 – 20.00.

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Le dieci feste più strane del mondo

Alla ricerca di un’esperienza strana e fuori dall’ordinario? Ecco una serie di feste considerate tra le più strane ed originali del mondo, che potrebbero rappresentare la scelta perfetta per le prossime vacanze.

Oltre ai luoghi più affascinanti che madre natura è in grado di offrire, infatti, esistono degli eventi capaci di stupire anche i viaggiatori più esperti. Dalle celebrazioni tribali alle manifestazioni artistiche, ogni evento è in grado di raccontare una storia unica e bizzarra, dando vita a quelli che sono considerati gli appuntamenti più strambi, ma altrettanto imperdibili, del mondo e che consentono di immergersi a pieno nella cultura locale.

Quali sono le feste più strane del mondo?

1. Burning Man Festival, nel deserto del Nevada (Stati Uniti)

Evento famoso in tutto il mondo, tra le dune aride e sconfinate del Black Rock Desert in Nevada. Il Burning Man Festival prende vita ogni anno a fine agosto ed è uno degli eventi più iconici e controversi della storia recente. Nacque come un piccolo raduno negli anni Ottanta ed oggi è in grado di attirare migliaia di partecipanti provenienti da tutto il mondo, persone di tutte le età pronti a celebrare l’arte, la sua espressione e la comunità.

Durante il Burning Man nasce una vera e propria città temporanea, chiamata Black Rock City, che emerge dal nulla e dove i partecipanti vivono all’insegna della libertà più totale, per otto giorni di totale autogestione, tramite condivisione e baratto. Non mancano in questi giorni esibizioni artistiche e l’installazione di opere artistiche monumentali e performance di ogni genere. Il culmine della festa è l’incendio dell’enorme fantoccio di legno che viene costruito al centro della città, come simbolo di rinascita e liberazione dei partecipanti.

Questo festival è diventato negli anni un’icona della cultura contemporanea, in grado di attirare artisti, sognatori e curiosi viaggiatori da tutto il mondo.

2. Il Chicken Festival del Nebraska (Stati Uniti)

Precisamente nel piccolo centro urbano di Wayne, nel Nebraska, si celebra ogni anno, nel mese di luglio, una festa decisamente particolare: il Chicken Festival. Un evento dedicato ai polli e alle galline e durante il quale si può assistere ad un mix di competizioni e giochi stravaganti, ma anche sfilate e travestimenti.

Una delle gare più attese di questa festa è sicuramente il lancio delle uova: i partecipanti devono lanciare e ricevere un uovo crudo senza farlo rompere, dimostrando abilità e destrezza. Oltre a questo ci sono anche la gara del clucking, una vera e propria gara fra i partecipanti, che devono imitare il verso delle galline, ed il concorso di costumi a tema, che ha come protagonisti, appunto, polli e galline giganti vestite con abiti stravaganti.

Il Chicken Festival non è solo una festa, ma una celebrazione dell’importanza della comunità agricola locale e che rappresenta un momento di unione e allegria per gli abitanti di Wayne.

3. Il Vegetarian Festival di Phuket (Thailandia)

Il Vegetarian Festival  di Phuket è uno degli eventi più impressionanti dell’intero Sud Est Asiatico. Viene celebrato per nove giorni, tra la fine del mese di settembre e l’inizio di ottobre, come un omaggio alla purificazione spirituale e alla penitenza.

I partecipanti alla festa, che fanno parte della comunità cinese locale, praticano rituali di autoflagellazione e penitenza, come le camminate sui carboni ardenti o infilzando il proprio corpo con oggetti contundenti. Tutti atti ritenuti come l’unico modo per ottenere una protezione divina e contro l’attacco di spiriti maligni.

Nonostante ciò, il festival attira migliaia di turisti ogni anno, desiderosi di testimonia una tradizione così antica e radicata nella cultura, quanto cruda e a tratti inquietante.

4. Il Festival dei Fiori a Baguio (Filippine)

Si tratta di un’esperienza visiva straordinaria. Ecco come si può riassumere il Festival dei Fiori di Baguio, conosciuto anche come Panagbenga. Si svolge ogni anno a febbraio e marzo e celebra l’abbondanza dei fiori in questa città delle Filippine.

Durante questo mese di celebrazioni, la città si trasforma in un prato fiorino gigante, dove trovare carri allegorici ricoperti di fiori, ma anche assistere a danze e spettacoli culturali. Questo festival, nato negli anni Novanta, è stato in grado di risollevare l’economia locale dopo il terremoto che colpì la zona nel 1990. Il clima fresco della regione di Baguio e la vivacità delle celebrazioni, rendono il festival dei fiori un appuntamento imperdibile per i visitatori delle Filippine.

5. Tradizione e cultura agli Highland Games (Scozia)

Un viaggio alla scoperta della Scozia e dei suoi luoghi imperdibili non può dirsi completo se non si partecipa agli Highland Games, una celebrazione delle tradizioni e della cultura scozzese, che si svolge ogni anno da maggio a settembre. Questi giochi sono una combinazione di competizioni sportive, danza e musica tradizionale scozzese, che caratterizzano l’atmosfera di festa e che richiama l’antico spirito dei famosi clan scozzesi.

Le gare più famose degli Highland Games includono il lancio del troncoil tiro alla finela pietra del peso, tutte prove di forza e resistenza fisica. Gli uomini durante questa celebrazione indossano il kilt tradizionale e non mancano, inoltre, gli assaggi di birra artigianale, i piatti tipici, come l’haggis, e danze al suono delle cornamuse. Gli Highland Games sono un’immersione autentica nella cultura scozzese, l’occasiona unica per partecipare ad un’esperienza indimenticabile.

6. Holi Festival (India)

L’Holi Festival in India è conosciuto anche come la “festa dei colori”. Si tratta di una delle celebrazioni più famose del Paese e si svolge ogni anno nel mese di marzo. Questa festa segna l’arrivo della primavera e celebra la vittoria del bene sul male, rappresentando la famosa leggenda della dea indù Holika.

Durante la festa le strade indiane si riempiono di persone che si lanciano polveri colorate e spruzzi d’acqua, festeggiamenti in grado di trasformare ogni città in un arcobaleno vivente. Durante l’Holi Festival cadono tutte le barriere sociali e tutti, indipendentemente da casta e ceto sociale, possono partecipare.

Festeggiamenti durane l'Holi Festival in India, con polvere colorata gialla lanciata in aria sulle persone

Fonte: iStock

Holi Festival, India

7. Il famoso Jazz Fest di New Orleans (Stati Uniti)

Il Jazz Fest di New Orleans, ufficialmente noto come New Orleans Jazz & Heritage Festival, è uno degli eventi musicali più importanti al mondo. Ogni anno questo festival è in grado di attirare diverse migliaia di visitatori e musicisti da tutto il mondo, nel periodo a cavallo tra la fine di aprile e l’inizio di maggio.

New Orleans si trasforma in un vero e proprio palcoscenico a cielo aperto, dove artisti di fama internazionale e talenti si esibiscono davanti ad un pubblico sempre più numeroso.

Oltre alla musica Jazz, durante questo festival si celebrano numerose influenze culturali della città, con concerti di blues, gospel, R&B, rock, e molto altro, oltre che essere anche l’occasione giusta per gustare la cucina tipica di New Orleans, con piatti come il famoso gumbo, i po’boy e il jambalaya.

8. La festa dell’uomo nudo di Okayama (Giappone)

L’inverno in Giappone è il periodo dei Hadaka Matsuri, che letteralmente si traduce in “festa dell’uomo nudo”. La più famosa delle celebrazioni che si riferiscono a questo evento si svolge il terzo sabato di febbraio, presso il tempio Saidaji, ad Okayama, giorno nel quale migliaia di uomini vestiti sono con un perizoma partecipano ad un rito di purificazione che viene tramandato da oltre 1200 anni.

Durante il festival i partecipati vengono chiamati ad immergersi nelle acque gelide, corrono e si spingono ad afferrare uno shingi, ovvero un bastoncino sacro lanciato dai monaci del tempio. Credenza vuole che chi riesce ad ottenere uno di questi oggetti sacri avrà un anno ricco di fortuna.

Questo rito, seppur bizzarro, è per i giapponesi un importante atto di devozione e resistenza, che attira ogni anno migliaia di spettatori, sia locali, che internazionali.

9. Schleicherlaufen Festival a Telfs (Austria)

Ogni cinque anni si svolge a Telfs, in Austria, lo Schleicherlaufen Festival, celebrazione durante la quale la città si trasforma in un mondo fatto di maschere e misteri. Questo festival si tiene subito prima della quaresima ed ha una storia antica. Secondo alcuni studiosi, infatti, potrebbe aver avuto origini addirittura in tempi risalenti ai pre-cristiani, anche se ufficialmente la popolazione locale ha individuato come periodo di nascita il quindicesimo secolo.

Ma come si svolge il festival? Durante il Schleicherlaufen, gli abitanti indossano elaborate maschere di legno e costumi tradizionali, sfilando in un corteo per le strade cittadine come simbolo del passaggio dall’inverno alla primavera. Le maschere, inoltre, raffigurano figure mitologiche e animali, creando un’atmosfera quasi magica.

10. La battaglia delle arance di Ivrea (Italia)

Infine, uno degli eventi più conosciuti di tutto il territorio italiano: la battaglia delle arance di Ivrea. Questo particolare evento si svolge durante il periodo di Carnevale e, come si può intuire dal nome, durante questa festa migliaia di partecipanti si lanciano arance a vicenda in una simulazione di battaglia, rievocando una ribellione avvenuta durante il periodo medievale contro un tiranno dell’epoca. Le squadre durante questa battaglia sono divise per stemma ed ognuna ha un proprio colore. Ci si scontra per le vie della città, trasformando la città di Ivrea in un campo di battaglia arancione.

Ciò che rende unico questo evento è l’energia dei partecipanti, il frastuono ed il profumo degli agrumi che invade le vie di Ivrea, elementi che caratterizzano questo evento così importante, simbolo di libertà e resistenza per la comunità locale.

Battaglia delle Arance di Ivrea, con persone che si lanciano arance in strada su un carro

Fonte: iStock

Battaglia delle Arance di Ivrea

Viaggiare è un’opportunità unica per scoprire le diverse sfaccettature e le diverse culture del mondo, ma poter partecipare ad eventi del genere non solo renderà il viaggio unico ed indimenticabile, ma darà l’opportunità di conoscere le tradizioni millenarie e le credenze profonde che le comunità del mondo cercano di preservare con il passare degli anni. Il mondo è pieno di sorprese: perché non approfittarne?