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Perché è il momento migliore per andare in Irlanda

La compagnia di bandiera irlandese Aer Lingus ha lanciato una promozione per volare in Irlanda a prezzi bassissimi. La promozione è valida fino alla mezzanotte di lunedì 19 settembre per viaggiare in nell’Isola di Smeraldo a partire dal 1° ottobre e fino al 15 febbraio del 2023.

I prezzi dei biglietti aerei partono da 29,99 euro a tratta e ci sono voli dai principali aeroporti italiani, tra cui Milano Linate, Milano Malpensa, Venezia, Roma Fiumicino, Napoli, Verona e Pisa diretti a Dublino.

Un’occasione imperdibile per gli amanti dell’Irlanda e di tutto ciò che è irlandese – dalla birra ai paesaggi selvaggi, dalla musica alle feste tradizionali – per organizzare una vacanza, anche breve.

Cosa vedere a meno di un’ora da Dublino

Se Dublino la conoscete come le vostre tasche, è tempo di scoprirne i dintorni. A meno di un’ora dalla Capitale della Repubblica d’Irlanda, ci sono tantissime attrazioni che meritano di essere viste. Tra i luoghi che vi consigliamo vivamente c’è sicuramente la Contea di Meath, nell’Ireland Ancient East, una delle zone più storiche dell’Irlanda, ma spesso poco frequentata dai visitatori che preferiscono fermarsi in città o puntare dritti verso le più celebri mete turistiche.

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Fonte: @SiViaggia

Il sito di Brú na Bóinne nella Contea di Meath

Questa zona verdissima ci ha colpiti particolarmente: ruota intorno alla Boyne Valley, scavata dall’omonimo fiume, che ha fatto da sfondo a numerosi eventi che reso l’Irlanda l’isola che è oggi. Qui ci sono siti celtici, come Brú na Bóinne, che risale a 5000 anni prima di Cristo, con il tumulo di Knowth, che abbiamo visitato e che è il luogo dove è nato Halloween (per chi decide di festeggiare questa ricorrenza questo è il luogo migliore del mondo).

Ci sono maestosi castelli Normanni, come quello di Trim, dove è stata scritta la storia d’Irlanda e dove sono state girate alcune scene del film “Braveheart” con Mel Gibson nel 1995.


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Ci sono altri luoghi così famosi da essere apparsi anche alla Tv. Giusto per citarne uno, “Il trono di spade”, che è stato ambientato sul fiume Boyne, scelto come migliore location per rappresentare il “Mare Stretto”.

Ci sono poi antichi villaggi dalle case colorate con ricche tradizioni gastronomiche. Come Drogheda, una cittadina Normanna a una cinquantina di chilometri da Dublino dove molti “dubliner” si sono trasferiti a vivere negli ultimi anni.

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Fonte: 123rf

Trim Castle, il leggendario castello di “Braveheart”

Imperdibile Irlanda

Per chi ha più tempo per muoversi in Irlanda non c’è che l’imbarazzo della scelta. Oltre ai “classici”, come le Cliffs of Moher, il Ring of Kerry, il famoso ponte di corda Carrick-a-Rede o le Giant’s Causeway, ogni angolo dell’isola ha il suo bel perché. Vi suggeriamo un paio di luoghi insoliti da visitare, dove scoprire la vera Irlanda e respirare lo spirito Irish.

Il primo è il cuore verde d’Irlanda e si chiama Hidden Heartlands ed è perfetto per chi ama fare attività all’aria aperta. Questa regione poco conosciuta (“hidden”, nascosta) si trova nel cuore (“heart”) dell’isola ed è facilmente raggiungibile dalle principali città: Dublino dista solo un’ora e mezza e Galway un’ora esatta.

Fonte: iStock

Il verde delle Hidden Heartlands in Irlanda

È attraversata dal fiume Shannon, che a sua volta dà origine a canali, specchi d’acqua e “lough” (laghi), come Lough Allen, Lough Ree e Lough Derg. Lungo le vie d’acqua si possono fare piacevoli gite in barca e sport, dal nuoto alla canoa, dalla pesca al SUP. È facile anche noleggiare una barca senza patente e dormirci dentro, un ottimo modo per trascorrere una vacanza seguendo la Shannon Erne Waterway e toccando luoghi incantevoli come Killaloe, nella Contea di Tipperary.

Le tante vie ciclabili e i sentieri permettono di godersi il paesaggio ed esplorare i piccoli villaggi della zona, ma anche le sue bellissime dimore storiche e i castelli in modo slow.

La città più famosa di questa zona è Athlone, con il suo splendido castello del 1200. In questa cittadina si trova lo Sean’s Bar: aperto nel 900, è il più antico pub d’Irlanda.

L’altro luogo consigliato è il Nord della Contea di Mayo, una delle zone più autentiche e incontaminate del Paese. Pittoresche cittadine colorate affacciate sui fiumi o direttamente sull’oceano, siti archeologici di ere preistoriche e legati alla storia e alla cultura irlandese – incluso San Patrizio, patrono d’Irlanda – e paesaggi che regalano scorci meravigliosi della natura dell’Isola di smeraldo.

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Fonte: 123rf

Dún Briste a Downpatrick’s Head, nella Contea di Mayo

Il punto di partenza di questo tour è la cittadina di Ballina, famosa per la pesca al salmone e per queto sopranominata la “salmon capital of Ireland”. Tra le attrazioni principali di questa zona ci sono i Céide Fields, nei pressi del delizioso villaggio di pescatori di Ballycastle (un luogo poco turistico ma che merita assolutamente una visita). È considerato il sito neolitico più vasto d’Irlanda e si ritiene contenga il sistema di campi coltivati e muratura divisorie più antico tra quelli scoperti finora (circa 3500 a.C.).

Non lontano da Ballycastle e da Ballina, si trovano le scogliere di Downpatrick’s Head. Questa zona fa già parte della Wild Atlantic Way, la strada segnalata più lunga del mondo e la più panoramica d’Irlanda. Il suo Dún Briste, “forte rotto”, un faraglione singolo che spunta dalle acque impetuose creatosi dal crollo di una parte di scogliera durante una forte tempesta nel 1393, è diventato il simbolo di tutta la zona.

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SiViaggia con lo Zoo Safari di Fasano: tra parco faunistico e appuntamenti da non perdere

Sapevate che il secondo parco faunistico più grande di tutta Europa si trova proprio in Italia? Noi di SiViaggia abbiamo avuto l’occasione di scoprirlo e vi possiamo assicurare che non solo è bellissimo e perfetto sia per i più grandi che per i più piccini, ma è anche un luogo che svolge un ruolo molto importante nella conservazione delle specie di animali in via di estinzione, un tempio per queste creature che hanno bisogno di essere tutelate.

Zoo Safari di Fasano: cos’è e perché visitarlo

Ci troviamo a Fasano, in provincia di Brindisi, un angolo di Puglia il cui centro storico è caratterizzato da vie strette e piazze circondate da case intonacate con calce bianca. E proprio qui, tra uliveti e vigneti, prende vita un gigantesco parco faunistico: lo Zoo Safari.

Vi basti pensare che si estende per circa 140 ettari che sono visitabili una parte guidando la propria autovettura (camper o bus), un’altra a piedi e un’altra ancora a bordo di una monorotaia panoramica. Le aree da scoprire sono diverse: il safari vero e proprio, l’area dei Primati, Il Lago dei grandi mammiferi, il Rettilario/Acquario, il Sea Lion Aquarium e poi la fattoria didattica, la mostra delle farfalle e una zona di recupero dedicata alle testuggini.

Scoprirlo vuol dire allontanarsi dai serrati ritmi delle città e lasciarsi meravigliare da diverse specie animali, gli stessi esseri viventi di cui da bambini leggevamo nelle favole o che vedevamo nei cartoni animali. Un luogo perfetto, quindi, per entrare in contatto (ma nell’assoluto rispetto) con queste incredibili creature, dove i più piccoli sognano a occhi aperti e i più grandi ritornano bambini. Prenota sul sito ufficiale e approfitta delle tariffe migliori e di esclusivi vantaggi.

Gli animali da vedere

Sono circa 1.700 gli esemplari di 200 specie diverse che è possibile ammirare allo Zoo Safari di Fasano.

Si parte subito con l’area safari che in un percorso di 6 chilometri consente di scorgere diversi animali liberi di muoversi, a tal punto che potrebbero avvicinarsi alle auto in cerca di cibo. Una zona altamente selvaggia e che porta alla scoperta di tigri, zebre, giraffe, elefanti e leoni, ma anche di cervi, cammelli, orsi dal collare e fenicotteri.

Zoo Safari - Animali

L’avventura prosegue con l’area dei Primati, una parte pedonale ricca di verde dove poter conoscere l’amato gorilla Riù, numerosi e dispettosi scimpanzé, ma anche agili lemuri.

Subito dopo è il momento di salire a bordo di una monorotaia panoramica che porta il viaggiatore in un’area che sembra uscita da un libro delle favole: il Lago dei Grandi Mammiferi. Ecco che ci si potrà incantare nell’osservazione di ippopotami, gibboni, orsi bruni e orsi polari.

Per completare l’esperienza nella maniera più memorabile possibile si deve assolutamente fare una visita al Villaggio delle Scimmie.

Zoo Safari - Animali

Gli amanti dei rettili troveranno il loro paradiso nella Sala Tropicale dove sono protetti, in teche idoneamente climatizzate, serpenti di ogni tipo come boa e pitoni, tartarughe, sauri, iguane, varani, scorpioni, farfalle e molto altro ancora.

E poi le mostre: dalla mostra delle farfalle e quella dei dinosauri, vero paradiso dei più piccini.

Infine, il Sea Lion Aquarium dove i visitatori sono accompagnati in un fantastico viaggio per conoscere la biologia e l’etologia di otarie, leoni marini e pinguini.

L’autunno tutto da vivere allo Zoo Safari di Fasano: Zoo Beer Fest e Halloween Party

Zoo Safari - Halloween

L’autunno allo Zoosafari di Fasano arriva portando con sé un’esplosione di colori che scaldano il cuore e diversi appuntamenti da non perdere. Quest’anno il parco ha deciso di indossare i suoi abiti migliori: quello per la festa della birra e un altro per la celebrazione di Halloween.

L’1 e il 2 ottobre oltre alle giostre, gli spettacoli e l’intrattenimento che normalmente arricchiscono ogni giornata allo Zoosafari, a Fasanolandia arriva Zoo Beer Fest.

Due giorni indimenticabili, dedicati alla bevanda delle feste per eccellenza, da vivere tra tanti stand di birre di ogni specie, da assaporare al suono di buona musica e insieme a un’ampia scelta di delizie gastronomiche.

Dal 29 ottobre al 1° novembre, invece, Fasanolandia darà vita all’Halloween più mostruosamente divertente dello Stivale.

Zucche, tombe scoperchiate, streghe, zombie, fantasmi, vampiri e creature di ogni sorta ci faranno morire dal ridere accompagnandoci in un viaggio tra attrazioni, spettacoli e macabre sorprese. Siete pronti a mettere alla prova il vostro coraggio con l’Apocalypse Red Zone, una grande casa horror in cui incontrare orripilanti creature?

Quattro giorni spassosamente spettrali in cui grandi e bambini potranno regalarsi una festa straordinaria.

Natale allo Zoo Safari

Zoo Safari - Natale

Qual è la festa più bella dell’anno? Senza ombra di dubbio è il Natale, e anche in questa occasione lo Zoo Safari di Fasano si illuminerà di magie ed atmosfere fuori dal comune.

Dall’8 all’11 dicembre luminarie e festoni, lucine colorate e allegre decorazioni impreziosiranno ancora di più questo parco da sogno. Presente anche Babbo Natale a cui consegnare direttamente la propria letterina. Tra giostre e mercatini tipici, tutti avranno modo di passare giornate che non dimenticheranno facilmente.

La stagione dei grandi eventi è alle porte, non resta che organizzarsi e correre a trascorrere delle feste straordinarie presso lo Zoosafari di Fasano. Prenota sul sito ufficiale e approfitta delle tariffe migliori e di esclusivi vantaggi.

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La nuova ciclabile nel Cuore Verde d’Europa

La fine dell’estate, il momento in cui l’autunno si avvicina portando con sé una luce dai riflessi ramati e le giornate si fanno man mano più fresche, è il periodo ideale per pensare a una vacanza relax, che possa donare piacevoli momenti di benessere, sperimentando un modo di viaggiare lento e green. E la Slovenia è la destinazione perfetta, perché continua a sorprendere i suoi visitatori con nuovi modi di viverla in chiave assolutamente sostenibile e sempre accogliente.

Tanto più che dal prossimo ottobre nascerà un nuovo percorso ciclo-turistico che permetterà di godere pienamente del patrimonio naturale e del fascino delle località termali slovene, portando alla scoperta di splendidi territori nel rispetto dell’ambiente attraverso l’eco-mobilità, un punto cardine del turismo nel Cuore Verde d’Europa.

In bici alla scoperta delle bellezze della Slovenia

Slovenia Green Wellness Route: questo il nome della nuova ciclabile che unisce terme naturali e Spa, ciclismo e ospitalità sostenibile. Un modo originale di approcciarsi a questa destinazione sempre più eco-friendly e di conoscerne il meraviglioso territorio, entrando in sintonia con le persone, il cibo, la natura e il paesaggio di un Paese che ha saputo essere lungimirante, combinando il benessere dell’attività fisica e il relax in acque termali e invitanti trattamenti wellness.

“Sorella” della Green Gourmet Route, percorso ciclo-turistico dedicato all’aspetto gastronomico della Slovenia, questa nuova via del benessere prende vita dall’Ente per il Turismo Sloveno, in collaborazione con l’Associazione delle Terme Slovene, il Consorzio Green Slovenia, le destinazioni partecipanti e Visit GoodPlace, agenzia di viaggi boutique specializzata nell’offerta di tour in bicicletta sostenibili. Un tour ecologico e a basso impatto ambientale, che include esclusivamente le destinazioni che hanno ottenuto il certificato Slovenia Green, dimostrando impegno per un futuro sempre più “verde” e promuovendo lo sviluppo sostenibile del turismo.

Slovenia Green Wellness Route: il tour

L’itinerario completo è suddiviso in 16 giorni e altrettante tappe suggerite, per una lunghezza totale di 640 km (con un’altitudine massima di 940 metri). La ciclovia collega le migliori terme slovene attraverso meravigliose strade affacciate su panorami scolpiti dalla natura e splendide cittadine.

Partendo da Lubiana, si sfiorano le Alpi di Kamnik e della Savinja, per poi pedalare tra le colline del vino e dei vitigni puntellate dai filari, fino alle ampie distese della pianura pannonica e tra i più dolci pendii collinari in direzione del confine meridionale, dove ci si immerge nella quiete del Parco Regionale Kozjansko, si incontra Kostanjevica, nota anche come la “Venezia slovena” e il castello di Otočec, che si erge su un’isola nel mezzo del fiume Krka e regala un panorama molto scenografico. Il tour prosegue e si conclude con il ritorno nella capitale, in un suggestivo percorso ad anello.

Ogni tappa è studiata per coprire una lunghezza media di 40 km, lasciando il tempo necessario per rilassarsi negli oltre 10 centri termali disseminati nel percorso, tra splendidi borghi, città dal sapore medievale, villaggi dove il tempo sembra essersi fermato e perle architettoniche, sempre circondati da un paesaggio mutevole e di grande bellezza.

Dalle terme di Snovic, un vero e proprio eco-mondo dedicato al wellness con tanto di riviera termale al coperto e una bellissima area esterna, a quelle di Dobrna, le più antiche della Slovenia, passando per Laško, cittadina conosciuta anche per la tradizione birraia, e il centro termale Olimia, una delle prime destinazioni del Paese quando si parla di benessere. E, ancora, Rimske, con piscine calde e fredde già utilizzate dagli antichi Romani, senza dimenticare i numerosi centri medicali per la salute cardiovascolare o respiratori.

Se non avete 16 giorni a disposizione, è possibile scegliere di percorrere l’itinerario anche in un weekend lungo o in una manciata di giorni, selezionando le mete preferite e muovendosi comodamente in treno, oltre che in bicicletta. Per la pianificazione del viaggio, si può inoltre avere in dotazione una mappa interattiva, con la segnalazione dei centri termali, dei luoghi dove soggiornare e di quelli consigliati per assaporare la cucina slovena, con descrizioni giornaliere, suggerimenti e oltre 500 attrazioni indicate lungo il percorso.

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Le iconiche location del film “Gli Spiriti dell’isola”, magia irlandese

L’Irlanda protagonista alla 79. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica a Venezia con il film “Gli Spiriti dell’isola” (The Banshees of Inisherin), lungometraggio del regista, sceneggiatore e produttore Martin McDonough con Colin Farrell (cui è andata la Coppa Volpi maschile della Mostra di Venezia 2022), Brendan Gleeson, Kerry Condon e Barry Keoghan.

Un film profondamente irlandese, girato interamente sull’Isola di Smeraldo, in luoghi che sono davvero iconici di questa terra, simbolo della sua atmosfera e della sua inconfondibile bellezza, angoli remoti e selvaggi che faranno la felicità di chi la ama e desidera conoscerla meglio anche in vista di un viaggio.

A fare da sfondo alla vicenda ambientata all’epoca della guerra civile irlandese, l’enigmatica e tormentata fine dell’amicizia tra Colm (Brendan Gleeson) e Padraic (Colin Farrell), sono infatti le incantevoli Inishmore Island e Achill Island, la più grande isola dell’arcipelago delle Aran e la più estesa isola irlandese parte della contea di Mayo.

Di notevole importanza per la lingua e la cultura gaelica, entrambe spiccano al largo della costa ovest e si fanno ammirare per gli scorci spettacolari e la meraviglia del paesaggio.

Inishmore, la grande isola

Inishmore

Fonte: iStock

La strada di Dun Aengus a Inishmore

L’isola di Inis Mór (Inishmore) vanta un paesaggio unico ed è nota a livello internazionale per gli oltre 50 differenti monumenti di origine cristiana, precristiana e celtica ma le attrattive che offre non finiscono qui.

I visitatori possono scoprirla comodamente in bicicletta o sui tradizionali calessi guidati da pony e lasciarsi sorprendere dal suo paesaggio roccioso, estensione del vasto tavolato calcareo che forma il Burren, da cui le Aran si staccarono secoli fa.

Punto saliente di interesse di Inishmore è il Dún Aengus Fort, una tra le quattro fortezze risalenti al periodo che va dall’Età del Bronzo all’Età del Ferro: sorge sul bordo di una scogliera alta 100 metri e i muri semicircolari scendono a strapiombo sull’oceano.
Da qui, si gode di una magnifica vista sull’intera isola mentre l’unico suono è quello delle onde che si infrangono sulla roccia.

Da vedere anche il sito Na Seacht d’Teampaill (Le sette chiese) dove resistono due chiese, le rovine di alcune case monastiche e un piccolo cimitero con croci celtiche: la chiesa meglio conservata è quella di Saint Breacan al cui interno è ancora possibile ammirare la maestosa navata e un arco.

Inoltre, chi ama avventurarsi in luoghi meno conosciuti, può fare tappa al Warm Hole, una singolare vasca di forma rettangolare che è stata plasmata dall’azione del calcare: i bordi sono così perfetti che è difficile credere che non siano stati intagliati dall’uomo.

Achill Island, tra brughiera e mare

Achill Island

Fonte: iStock

Veduta di Achill Island

È una visione difficile da dimenticare quella offerta da Achill Island, plasmata da spiagge bianchissime, alte montagne e una costa che va dal verde all’azzurro.

Popolare meta estiva degli irlandesi per il suo mare e gli sport acquatici, tra erica, rododendri e la brughiera assomiglia a un sogno.

La spiaggia più famosa è Keel Beach, distesa di sabbia vegliata dal promontorio di Achill Head, meta ideale per le immersioni, il surf e il windsurf ma non da meno è Keem Bay (dove sono state girate alcune scene del film), raccolta spiaggia di candida sabbia lambita da acque turchesi e protetta dalle alte scogliere.

Degno di nota anche il castello di Carrickkildavnet, dimora di Grace O’Malley, leggendaria regina dei pirati vissuta nel XVI secolo.

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Il borgo della Costa Azzurra che sembra uscito da una fiaba

Quando parliamo della Francia, la nostra mente ci riporta inevitabilmente a quelle che sono le città più belle di un Paese straordinario. Impossibile non pensare a Parigi, e a tutte le meraviglie romantiche e suggestive che la Ville Lumière conserva, così come a Nizza, o a Marsiglia per esempio.

Eppure la Francia, quella da sempre ci affascina e ci suggestiona, non è raccontata solo attraverso le grandi e iconiche città, ma anche e soprattutto dai borghi. Quelli piccoli, suggestivi e pittoreschi, quelli che sembrano usciti da un libro di fiabe.

Ed è proprio in uno di questi luoghi che vogliamo portarvi oggi. In uno dei più bei villaggi delle Alpi Marittime. Un antico e suggestivo borgo, dall’animo incantato, affacciato sul Mar Mediterraneo. Benvenuti a Èze.

Il villaggio da fiaba nel cuore della Costa Azzurra

Il nostro viaggio comincia nella regione del sud est della Francia, quella conosciuta con il nome di Provenza-Alpi-Costa Azzurra. Si tratta di uno dei territori più affascinanti, suggestivi e seducenti del mondo intero, e chi ci è stato, almeno una volta nella vita, non può che confermarlo.

Conosciuta per i suoi incredibili paesaggi mozzafiato, questa regione ospita una varietà di panorami straordinari che si alternano e si susseguono creano scenari idilliaci. Dalle Alpi meridionali, alle pianure sterminate della Camargue, passando per le colline sinuose, i vigneti che si perdono all’orizzonte e i campi di lavanda. Ma questa è anche la regione della Riviera Francese, quella dove si snodano le eleganti ed esclusive città come Nizza, Saint-Tropez e Cannes.

Ed è proprio verso il mare che ci spostiamo oggi, per raggiungere quel villaggio pittoresco situato a picco sul mare. Il suo nome è Èze, ed è uno dei villaggi più piccoli della Costa Azzurra. Ma è anche uno scrigno di tesori da scoprire passo dopo passo, attraversando le stradine acciottolate che si inerpicano dolcemente verso l’alto, lì dove si apre un panorama incantato su tutto il Mar Mediterraneo.

Èze

Fonte: iStock/bwzenith

Èze

Èze: un borgo da scoprire

Arroccato su un’altura che affaccia direttamente sul Mar Mediterraneo, questo piccolo villaggio è da sempre considerato la perla delle Alpi Marittime. Situato a circa 400 metri di altitudine, Èze dà il benvenuto a tutti i viaggiatori che decidono di esplorarlo con un’imponente porta medievale fortificata. Questo è l’accesso al borgo, da qui si snodano tutta una serie di stradine e vicoli che ospitano edifici di diverse altezze e colori che raccontano la storia del borgo.

Occupato fin dai tempi antichi, questo villaggio che oggi conta circa 2000 anime, è stato crocevia di popoli, incontri e scontri. Le testimonianze più antiche riguardo la sua occupazione fanno riferimento al I secolo a.C.

Oggi, quella storia incredibile che ha visto nascere la cittadina fortificata, vive e rivive nelle tradizioni locali e nelle testimonianze ancora visibili tra le strade del borgo che si possono scoprire attraverso una passeggiata delle meraviglie.

I vicoli tortuosi che si inerpicano verso l’alto e verso il basso, ospitano oggi numerose botteghe di artisti e artigiani ai quali è affidato il compito di preservare e raccontare l’incredibile patrimonio del territorio.

Salendo in cima al villaggio è possibile raggiungere il suggestivo e inebriante giardino esotico che si snoda tra le rovine del castello e che, grazie alla sua posizione, permette di osservare quello che è il panorama più straordinario dell’intera Costa Azzurra.

Scendendo verso il basso, invece, è possibile raggiungere la frazione di Èze-sur-Mer che ospita spiagge bagnate da acque cristalline e trasparenti. Per attraversare il territorio, dall’alto verso il basso o viceversa, il consiglio è quello di percorrere il chemin de Nietzsche, un sentiero estremamente affascinante costellato da viste incantate, che prende il suo nome dallo scrittore che proprio qui si lasciò ispirare dalla grande bellezza del panorama per scrivere la terza parte di uno dei suoi più grandi capolavori: Così parlò Zarathustra.

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Il potere curativo dell’arte: Artupunktura torna a Zagabria

Immaginate una città nota per il suo relax, i caffè brulicanti di vita e le conversazioni sotto il caldo sole di settembre: Zagabria. Una città fra le più sicure in Europa e la più verde, con parchi e piazze ispirati da Madre Natura. Una città dove arte e cultura sono letteralmente la linfa vitale delle sue attività quotidiane grazie anche ad Artupunktura 2022, l’evento che trasforma Zagabria in un organismo vivente.

Strade che pulsano di energia umana, parchi e piazze che risuonano come un battito di cuore fra abitanti e visitatori, è proprio qui che si svolge Artupunktura, una collaborazione di partner e amici della cultura e della creatività il cui obiettivo è risvegliare l’energia vitale della città attraverso un’attività artistica comune in luoghi specifici.

Gallery Rally - Dan Pauletta
Gallery Rally – Dan Pauletta

Artupunktura a Zagabria

Il progetto si avvicina all’individuo come fenomeno artistico e sociale unico, al servizio della bellezza e del valore che derivano dalle opere distribuite in numerosi punti per riscrivere un’altra storia di Zagabria.

Il festival inaugurale di Artupunktura dello scorso anno ha portato un’iniezione culturale nella vita della città, sia per i suoi abitanti sia per i turisti con eventi in parchi, musei, strade, cortili, edifici storici e teatri. L’Artupunktura 2022 inizierà il 15 settembre e si espanderà in modo significativo in più di venti punti in tutta la città.

Le sedi dello scorso anno, che includevano il Museo Archeologico, l’Accademia di Belle Arti, la Galleria Ilica Q’ART, Lauba, il Museo Tecnico Nikola Tesla e molte altre gallerie, saranno affiancate da nuovi punti e progetti che porteranno arte e cultura.

Tra i tanti momenti salienti di questa seconda edizione c’è Art & the City, che trasformerà i cartelloni pubblicitari, i lampioni e gli spazi aperti della città con oltre 500 opere d’arte di artisti croati e internazionali. Il progetto Ilica Q’ART, in corso da sei anni, muterà ancora una volta la strada più lunga di Zagabria in un microclima di arte e sperimentazione. Tra le mostre di quest’anno ci sarà anche “Društveni procesi” (Processi sociali), che presenterà le opere di artisti che hanno avviato e segnato i processi sociali della città con la loro arte.

Il talento dei giovani artisti emergenti sarà svelato presso l’Accademia di Belle Arti con ben cinque mostre. Nuovi talenti artistici emergenti saranno esposti in Vlaška ulica attraverso tre mostre separate di giovani artisti al Festival delle 36 montagne.

Artupunktura - Boška i Krešo
Artupunktura – Boška i Krešo

Gli eventi da non perdere

Se l’Artupunktura è principalmente dedicata alla guarigione dell’anima attraverso l’arte in tutta la città, non mancheranno le opportunità per i collezionisti d’arte, che potranno recarsi ad Art Zagreb, la quinta edizione del mercato d’arte croato. L’attenzione quest’anno è concentrata su sei gallerie ucraine, in collaborazione con l’Associazione ucraina dei galleristi. Se state cercando una tradizione di lunga data inoltre visitate il Zagrebački Salon, giunto alla sua 57a edizione, con la mostra “30 scene da 30 anni”.

Volete combinare l’arte con uno stile di vita attivo? Andate al Gallery Rally, prendete la cartella della vostra galleria e raccogliete i badge visitando le gallerie che aderiscono al rally!

ART in my KVART, ART by KNAP invece è un’occasione per incontrare e creare opere insieme ad artisti viventi in giro per la città. Rivolgete la vostra attenzione inoltre ad Art Bubble, un concept di galleria pop-up in tutta la città, con una mostra intitolata “The Secret of Well-Dressed Women”.

In più l’arte prenderà il sopravvento su tutti gli spazi esterni di Zagabria: il Parco Maksimir trasformerà i suoi pannelli in tele per mostrare l’arte e gli artisti come elementi integranti di una società sana, mentre la zona orientale di Zagabria parteciperà con tre mostre a Dubrava.

Artupunktura - Boška i Krešo
Artupunktura – Boška i Krešo

L’arte fra passato, presente e futuro si mostrerà con sculture 3D in realtà aumentata in tutta la città grazie ad Art Future, mentre il tunnel Grič, il più famoso e fotogenico di Zagabri, si trasformerà di nuovo ospitando il UpArt. Infine l’installazione Flower Buds esplorerà la versatilità di oggetti usati e di scarto.

E c’è MOLTO ancora! L’intero programma è disponibile sul sito ufficiale.

Artupunktura - Jelena Bando
Artupunktura – Jelena Bando

Settembre a Zagabria è il mese perfetto per godersi al meglio la città, passeggiando tra le sue strade e i suoi parchi, respirando la vitalità della sua scena artistica e culturale. Artupunktura è l’iniziativa che riunisce residenti, artisti e visitatori per celebrare la diversità culturale: una magia da vivere subito!

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Viaggio on the road nell’anima del Portogallo

Il mondo che abitiamo non smette mai di sorprenderci, perché sono così tante le meraviglie ancora inesplorate che ogni volta che raggiungiamo una destinazione, sia questa lontana o vicina, finiamo col scoprire nuovi e inediti dettagli che ci incantano.

Ci sono luoghi poi, che per paesaggi, culture e tradizioni, sono destinati a restare nel cuore e a non andare più via. Sono gli stessi che ci permettono di costruire quelli che sono i ricordi più indelebili delle avventure della nostra vita. Il Portogallo è sicuramente uno di questi.

E se è l’anima più vera, autentica e incontaminata del Paese che volete scoprire, allora non vi resta che organizzare un viaggio on the road nella regione di Alentejo. Lì dove tutto sa di meraviglia, proprio lì dove il tempo si è fermato, potrete vivere una delle avventure più memorabili di una vita intera.

Benvenuti nella regione di Antelejo

Organizzare un viaggio in Portogallo è sempre un’ottima idea. Lo è perché l’intero territorio, situato nella penisola iberica al confine con la Spagna, offre paesaggi mozzafiato, come quelli bagnati dall’Oceano Atlantico. Perché conserva tradizioni secolari, affascinanti e seducenti che sono conservate dalle città e dai villaggi che si snodano lungo tutto il Paese. E poi ancora per la sua storia, per l’arte e la sua architettura, per gli scenari idilliaci che si aprono davanti agli occhi dei visitatori e per i suoi colori.

Ma se è l’anima più autentica e incontaminata del Portogallo che volete scoprire, allora c’è un luogo specifico che dovete raggiungere, meglio ancora se a bordo di un’autovettura.

Ci troviamo ad Alentejo, nella regione del Portogallo che comprende i distretti di Portalegre, Évora e Beja e una parte di quello di Setúba. È qui, che in occasione di un viaggio on the road, si attraversano pianure sterminate che si perdono all’orizzonte e che cambiano forme e colori con il susseguirsi delle stagioni. È qui che c’è un paesaggio che lascia senza fiato, che alterna frammentate scogliere a pianure pianeggianti e sterminate che s’illuminano sotto i raggi del sole, e che sono tutte da scoprire a ritmo lento.

Spiaggia di Samoqueira, Porto Covo, Alentejo

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Spiaggia di Samoqueira, Porto Covo, Alentejo

Alla scoperta dell’anima incontaminata del Portogallo

La sterminata campagna pianeggiante – dove il tempo sembra sospeso – comincia nei pressi del Tago, il fiume più lungo della Penisola iberica, nel nord della regione. Il sud, più accogliente e caloroso, ospita spiagge selvagge e scenografiche tutte da vivere a ritmo lento, un luogo dove il tempo è scandito solo dalle onde del mare e dai raggi del sole.

Évora è il capoluogo della regione centro-meridionale dell’Alentejo, ed è qui che parte il nostro viaggio ideale on the road. Lo straordinario centro storico della città, classificata come Patrimonio Mondiale dell’Unesco, ospita l’antico tempio romano di Évora, mentre tutto intorno le antiche case si addossano l’un l’altra creando sentieri magici e suggestivi.

Lasciati alle spalle la folla e il brusio delle persone, potrete andare alla scoperta dei piccoli borghi protetti da fortificazioni, come Marvão o Monsaraz, che conservano la storia e le tradizioni del territorio. Una storia che vive e sopravvive anche nelle caratteristiche città di Santarém, Portalegre e Beja.

Un’altra tappa imprescindibile è quella della costa della regione. È qui che si susseguono scogliere frastagliate che proteggono baie bellissime e suggestive, che si alternano ad arenili sabbiosi bagnati dalle acque turchesi e trasparenti.

Il percorso on the road che conduce da una parte all’altra della regione è un’esperienza visiva e sensoriale unica. Attraverserete, infatti, campagne e pianure, campi coltivati e vitigni locali che profumano di terra e che creano paesaggi unici e suggestivi. Fermatevi a osservare il panorama, sia di giorno che di notte, e lasciatevi guidare dal sole e dalle stelle. La vista, qui, è straordinaria.

Cromlech Xerez, Évora, Alentejo

Fonte: iStock

Cromlech Xerez, Évora, Alentejo
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La foresta più antica e incontaminata d’Europa

Una natura primordiale, maestose montagne e laghi glaciali fanno di questo luogo, ancora intatto e selvaggio, una bellezza rara. Stiamo parlando di una delle foreste più antiche e incontaminate d’Europa, una rarità ormai da trovare nel nostro Vecchio Continente.

Qui, gli alberi hanno in media 500 anni di vita e, nonostante sia il più piccolo dei quattro parchi nazionali del Montenegro, è quello che ha la maggiore biodiversità.

Si tratta del Parco nazionale Biogradska Gora che, con i suoi 5.600 ettari, occupa tutta la parte centrale del Massiccio di Bjelasica e l’area che si trova fra i fiumi Lima e Tara.

Il leggendario Lago di Biograd

Comprende una serie di laghi dalle acque verdi smeraldo, come il Lago di Biograd, che si trova proprio nel centro del parco, uno splendido specchio d’acqua di origine glaciale circondato una fitta foresta vergine.

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Fonte: 123rf

Il Lago di Biograd nel Montenegro

A questo lago è legata una leggenda. Si dice che al posto dell’attuale lago un tempo vi fosse un campo coltivato da due fratelli. Il raccolto sarebbe sempre stato diviso in parti uguali. Un autunno, però, i fratelli litigarono così ferocemente per la spartizione del raccolto che il minore uccise alcuni anziani del paese e fu maledetto dalla loro madre. La forza di questa maledizione avrebbe per sempre interrotto la crescita del grano formando, così, il Lago di Biograd e tutta la rigogliosa natura montenegrina che c’è attorno.

Il Lago di Biograd è il luogo più frequentato dai turisti nella bella stagione, perfetto per godersi il paesaggio o per fare un pic-nic, gite in barca e delle belle nuotate nelle acque fresche, ma da qui partono anche alcuni sentieri.

Il Parco nazionale di Biogradska Gora è una palestra naturale a cielo aperto e sono tantissime le discipline che si possono praticare.

Passeggiate, trekking, bicicletta, cavallo, zip line, rafting e ogni sorta di attività adrenalinica pur di immergersi in questo incredibile paesaggio naturale.

Solo conquistare la cima della catena montuosa Bjelasica è un’impresa: 35 chilometri di sentieri da fare a piedi o con la mountain bike. Ma anche affrontare la vetta del Monte Bedovac potrebbe essere una bella impresa: in circa due ore si arriva sulla cima.

E l’estate non è l’unica stagione consigliata per visitare il parco. Anche l’autunno ha il suo bel perché. I colori caldi del foliage tingono i boschi di Biogradska Gora trasformandoli in tante tavolozze di pittori.

La storia del parco

La storia di questo parco parte dal XIX secolo, quando la cittadina di Kolašin fu liberata dal controllo turco e l’immensa area dell’odierno parco fu donata al Principe Nikola che ne rimase talmente incanto da farla diventare una riserva naturale.

Rimase preservata dalla famiglia Petrovic fino al momento in cui il Re fu costretto a lasciare la propria terra a causa dello scoppio della Prima Guerra Mondiale. Biogradska Gora è divenuto parco nazionale solo molti anni dopo, nel 1952, il primo di tutto il Montenegro.

Info utili per visitare il parco

La località più vicina al parco dove potere alloggiare è Kolašin, un’antica città montana circondata dalle montagne e attraversata da due fiumi, il Tara e il Morača.


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Il modo più semplice per raggiungere il parco è volando a Podgorica. Ci sono voli diretti da Milano con Wizz Air e poi noleggiare un’auto.

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In Spagna puoi viaggiare in treno gratis

L’aumento dei costi energetici (e non solo) sta mettendo a dura prova tantissime famiglie: per questo la Spagna ha promosso un’iniziativa volta ad alleggerire le spese per i lavoratori pendolari, offrendo treni gratuiti nelle brevi e medie percorrenze. Ma l’offerta è disponibile anche per i turisti, seppure sia necessario rispettare alcuni requisiti. Vediamo quali sono.

Treni gratis, l’iniziativa spagnola

Il caro gasolio si è fatto duramente sentire già a partire dalle vacanze estive, con costi alle stelle per chi si è messo in viaggio in auto. Ma il problema reale è per chi deve spostarsi quotidianamente per motivi di lavoro: i pendolari hanno visto la loro spesa per il trasporto aumentare in maniera drastica. La Spagna ha dunque adottato una strategia che mira non solo ad aiutare le famiglie in difficoltà, ma anche a rendere più allettante l’opportunità di utilizzare i mezzi pubblici al posto di quelli privati, dando una mano all’ambiente.

A partire dal 1° settembre, e sino alla fine di dicembre 2022, il governo spagnolo rimborsa al 100% i viaggi effettuati in treno sulle tratte locali e sulle medie percorrenze – ovvero per tutti quei viaggi inferiori ai 300 km. L’iniziativa è valida solamente per i treni Rodalies (nella Catalogna), Cercanías (a Madrid) e Media Distancia (che si occupa prevalentemente di traffico suburbano). Sono invece esclusi i viaggi a bordo dei treni ad alta velocità. Inoltre, il programma riguarda unicamente i biglietti multiviaggio e non quelli per corse singole.

Come viaggiare gratis in Spagna

Insomma, il nuovo programma spagnolo sembra andare a vantaggio dei tanti pendolari che devono spostarsi dalle grandi città alle località più piccine, o viceversa. Si tratta infatti di un’iniziativa che rende gratuiti gli abbonamenti per viaggiare in treno: in che modo potrebbero riguardare anche i turisti? Per capirlo, basta osservare il suo funzionamento: chi vuole aderire al pass gratuito per i treni, deve registrarsi sull’app di Renfe, la compagnia ferroviaria pubblica spagnola. Bisogna selezionare una città di riferimento e versare una caparra (10 euro per le linee extraurbane e 20 euro per i viaggi a media percorrenza).

Una volta effettuata la registrazione, l’app fornisce un codice QR che funge da biglietto, e che si potrà mostrare al controllore per poter viaggiare gratuitamente. La caparra versata verrà interamente rimborsata entro il 31 dicembre, ma solo a patto che il passeggero abbia effettuato almeno 16 viaggi da/per la città selezionata. Un turista difficilmente potrà riuscire a rispettare questo requisito, a meno che non abbia in mente di fermarsi in Spagna per un lungo periodo di tempo. Ma non gli è vietato in alcun modo di usufruire dell’offerta: per iscriversi, non deve far altro che inserire il proprio numero di passaporto all’atto della registrazione sull’app.

Il vantaggio c’è, anche se a prima vista può sembrare il contrario. Basti pensare a quanto potrebbe costare spostarsi in treno dalla meta principale scelta per vacanza alle tante località che si vogliono visitare. Per chi ama muoversi in continuazione e ha intenzione di scoprire il più possibile delle bellezze spagnole, perdere 10 o 20 euro di caparra è comunque molto più economico che non acquistare biglietti del treno per ogni destinazione da esplorare. Un esempio? Da Madrid, in treno si può raggiungere facilmente la splendida città di Aranjuez: il biglietto costa poco più di 10 euro, quindi la convenienza di aderire all’iniziativa è già evidente.

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Il lago sotterraneo più grande d’Europa è una meraviglia

Dell’esistenza di una fonte d’acqua sotterranea erano al corrente solo i contadini del Canton Vallese, in Svizzera, nei pressi della cittadina di Sion.

La popolazione di St-Léonard, un villaggio di circa duemila anime tra le Alpi Pennine, dedita alla coltivazione dell’uva e da sempre produttrice di vini, la usava per mettere al fresco le bottiglie di Fendant, il vino più famoso del vallese prodotto solo da queste parti, in quella che inizialmente si pensava fosse una semplice pozza.

Si trattava, invece, della porta d’accesso a uno dei luoghi più meravigliosi che esistano in Europa.

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Fonte: http://www.lac-souterrain.com

In barca sulle acque del lago di St Léonard

Stiamo parlando del Lago di St-Léonard, il lago sotterraneo più grande d’Europa, formatosi migliaia di anni fa ma scoperto da meno di un secolo e che si trova a un centinaio di chilometri dal confine con l’Italia.

L’ingresso attuale all’immensa grotta dove si trova il lago allora era praticamente inaccessibile, in quanto invaso completamente da una fitta vegetazione. Un bel giorno della primavera del 1943, però, accadde qualcosa di insolito: il livello dell’acqua del lago s’abbassò svelando una vera e propria grotta sotterranea.

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Fonte: http://www.lac-souterrain.com

Le acque trasparenti del lago sotterraneo

La Société Suisse de Spéléologie, avvertita, inviò subito due dei suoi esperti, Jean-Jacques Pittard e Jacques Della Santa che, con un canotto gonfiabile, organizzarono la prima esplorazione del lago. Ne uscirono entusiasti. Oltre a scoprire l’immensa grotta, fu il lago sotterraneo dalle acque trasparenti come non mai a lasciarli senza parole. Si dovrà attendere fino al 1949 per potervi accedere, però.

Visitare il Lago sotterraneo di St-Léonard

Il lago sotterraneo di St-Léonard è lungo 300 metri e largo 20 mentre la volta è alta dieci ben dieci metri (e cresce anche ai giorni nostri grazie alle infiltrazioni nel terreno) e oggi è una delle principali attrazioni del Canton Vallese nonché la grotta più visitata della Svizzera.

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Fonte: http://www.lac-souterrain.com

Le imbarcazioni che navigano sul lago sotterraneo

Lo si può visitare a bordo di un’imbarcazione piuttosto grande, che può portare fino a una quarantina di persone. L’esperienza dura una mezz’oretta. È consigliata la prenotazione.

Le visite guidate (in lingua francese, inglese e tedesca) si fanno solo nella bella stagione, da metà marzo al 1° novembre, tutti i giorni dalle 10 alle 17, mentre a luglio e agosto dalle 9 alle 17.30. Il biglietto d’ingresso costa 12 euro per gli adulti, 7 euro per i ragazzi fino ai 15 anni di età, mentre è gratuito per i bambini fino a 5 anni. All’interno della grotta la temperatura è di 15°C, quindi è consigliato indossare un golfino anche d’estate.

Una bella terrazza all’ombra e un parco giochi per bambini invitano a trattenersi mentre uno spazio didattico permette di saperne di più sulla formazione della grotta e delle Alpi.

Una sala concerti naturale

Si è scoperto che la grotta dove si trova il lago ha un’acustica eccezionale. Per questo motivo, di tanto in tanto vengono organizzati concerti in un contesto davvero unico.

I musicisti si esibiscono a bordo di una barca con gli spettatori in ascolto su altre barche direttamente sulle acque del lago a pochi passi di distanza oppure su una piccola spiaggia naturale che si trova in fondo alla grotta.

Dal soul al jazz, dal gospel al blues, dal volino alla chitarra, ogni genere è un’esperienza unica.