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Caen, la città francese tra luci e scorci magici

Cittadina vivace, tappa quasi obbligata nell’itinerario per la visita delle spiagge dello sbarco, Caen, conosciuta anche con il soprannome di la città delle 100 guglie, è un luogo pieno di sorprese e frizzante vita notturna. I monumenti si illuminano di luci colorate, i mercati serali animano le vie del centro storico sino alla marina. Tra monumenti e scorgi suggestivi, il capoluogo della bassa Normandia merita di essere scoperto. Un passato turbolento per via delle conseguenze del secondo conflitto mondiale, non ha impedito a Caen di rinascere e valorizzare il centro e i quartieri con un’interessante proposta culturale.

I monumenti simbolo di Caen

Tra i simboli di Caen, da segnare sulla mappa della città, c’è sicuramente il suo imponente castello che domina ancora il centro cittadino. Raggiungere i camminamenti delle mura medievali, dall’alto dei suoi bastioni, il panorama a 360 gradi su Caen è davvero incantevole. Da visitare, al suo interno, ci sono senza dubbio: la Sala dello Scacchiere, il Museo della Normandia, il Museo delle Belle Arti, la Loggia del Governatore e la Chiesa di Saint-Georges. All’esterno, ideale luogo di svago molto frequentato soprattutto in primavera-estate, si trova un grande parco giochi, l’orto botanico e un parco che ospita diverse sculture.

Il tour alla scoperta di Caen può proseguire visitando due noti edifici della città, voluti da Guglielmo il Conquistatore, che la città, la più potente della Normandia: l’Abbazia degli Uomini e l’Abbazia delle Dame, che oggi ospitano il municipio e il consiglio regionale. L’Abbazia degli Uomini, gioiello di architettura romanica e gotica, prima ospitò i monaci, in seguito diventò liceo, e ancora un ospedale durante la seconda guerra mondiale. Al suo interno, nel coro gotico, si trova l’imponente tomba di Guglielmo il Conquistatore (in realtà, per sicurezza e timore che venisse trafugata, oggi custodisce solo un frammento osseo del sovrano).

Anche l’Abbazia delle donne, altro luogo imperdibile di Caen, venne utilizzata per diversi scopi nella storia: prima monastero di suore benedettine, poi ospedale e ospizio. Ospita la magnifica cripta e la tomba di Mathilde di Fiandre, regina d’Inghilterra, duchessa di Normandia e moglie di Guglielmo il Conquistatore. Il momento ideale per visitare questo luogo, e il suo parco, è il tramonto: la vista sulla città al calar del sole è unica.

Quartieri e scorci pittoreschi

Monumenti imponenti e maestosi e piccole viuzze graziose e ricche di scorci pittoreschi. Passeggiare per gli antichi quartieri di Caen, sintesi dell’architettura normandise, è indimenticabile. Rue du Vaugueux, ad esempio, si trova proprio sotto il castello, ed è rimasto intatto, fermo nel tempo. Qui si trovano le caratteristiche case a graticcio, colorate e adorante di fiori. Questo è il quartiere medievale di Caen, riqualificato negli ultimi decenni, e divenuto un vero cuore pulsante della città: vivace, pieno di locali e ristoranti tra i più rinomati della zona. Da non perdere, per scatti fotografici da cartolina, sono poi le case a graticcio più antiche. Si trovano in rue Saint Pierre e in rue de Geôle: la più famosa è Maison des Quatrans, costruita nel 1460.

Se volete visitare la strada più antica di Caen, invece, dovete dirigervi in Rue Froide, una via acciottolata e costellata da botteghine, atelier, caffè e molte librerie (anche per bambini). Questa antica strada ha mantenuto immutato tutto il suo fascino medievale. Tra le cose da fare necessariamente c’è quella di spiare nei cortili della case: residenze borghesi che nascondono giardini rigogliosi, angoli romantici ed opere d’arte. Ad esempio, al civico 16 di rue Froide, che si affaccia sull‘ex Maison des Sens, famosi vetrai del XVI secolo, si trova uno splendido portico da fotografare.

La marina e le spiagge di Caen

Dal cuore della città di Caen si arriva al mare, al porto turistico, dove è bello concedersi una passeggiata in ogni momento della giornata, di giorno e di notte. Caen, come detto, può essere il punto di partenza per visitare le spiagge dello sbarco in Normandia come Omaha Beach, Gold Beach, Juno Beach. Al porto di Caen si trovano ormeggiate meravigliose barche a vela, terrazze, bar e ristoranti sulla promenade Quai Vendeuvre. Da non perdere qui, nella giornata di domenica, il tradizionale mercato di Saint-Pierre. In estate questo luogo si anima ancora di più con spettacoli di luci, musica e il mercato notturno.

Il quartiere più modaiolo e di tendenza di Caen, si trova proprio a pochi passi dal porto turistico. E’ la Penisola di Caen, che ospita la note biblioteca Alexis de Tocqueville, dall’architettura futuristica, con le luminose facciate in vetro e l’affaccio meraviglioso sulle rive dell’Orne. Questo è il paradiso per gli amanti dell’arte, soprattutto di street art: intorno all’edificio, infatti, è possibile ammirare moltissime opere di street artist francesi (e non solo), e notevoli murales. Qui si tengono diversi concerti e spettacoli. Un quartiere luminoso che si riflette nelle acque del fiume.

 

Caen, Normandia

Un angolo di Caen

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Isole Scilly, il Regno Unito che non ti aspetti

Gli abitanti chiamano questi luoghi “The last place of England”, letteralmente “L’ultimo posto d’Inghilterra”. Le Isole Scilly sono la destinazione più scenografica e ricca di bellezze naturali del Regno Unito, secondo chiunque le abbia visitate. E a ribadirlo sono ora gli utenti di un sondaggio della piattaforma britannica “Wich?”, che promuove la scelta consapevole del consumatore nell’acquisto di beni e servizi. Tra le gemme più nascoste e selvagge del Paese, formano un arcipelago che brilla al largo della Cornovaglia, un paradiso ambito per i suoi panorami oceanici, spiagge e acque dai colori tropicali, una natura lussureggiante e un suggestivo paesaggio granitico.

Alla scoperta delle Isole Scilly

Le Isole Scilly sono il regno della tranquillità e del relax, circondato dall’Oceano Atlantico. La vita, qui, è ancora molto semplice e scorre con ritmi oramai impensabili in altre parti del Regno Unito, che assecondano il respiro della natura. Su circa 150 isole e isolotti che compongono l’arcipelago delle Scilly, soltanto cinque sono abitate.

St. Mary’s è la maggiore, con con oltre 1.600 residenti. Quasi tutti i traghetti partiti dalla terraferma approdano a Hugh Town, il principale centro abitato, che ospita anche l’Isles of Scilly Museum, al cui interno si può ammirare una ricca collezione di manufatti rinvenuti nei relitti delle navi affondate in queste acque.

Seconda per dimensioni e per numero di visitatori, Tresco è l’unica isola privata dell’arcipelago. La sua attrattiva principale è l’incantevole Tresco Abbey Garden, uno dei più rigogliosi giardini subtropicali al mondo, con ben 20.000 specie di piante e fiori esotici, da Sudafrica, Nuova Zelanda e Sudamerica. Venne inaugurato nel 1834 nel luogo in cui in passato sorgeva un’abbazia benedettina costruita nel X secolo.

St. Martin’s è la più settentrionale delle Isole Scilly, famosa soprattutto per le sue numerose ed incantevoli spiagge, le sue insenature e baie favolose, particolarmente amata anche da Jude Law. Bryher è, invece, l’isola più piccola e incontaminata dell’arcipelago delle Scilly, abitata da appena 70 persone. La sua costa selvaggia è spesso investita da violenti tempeste che alterano le sembianze del litorale, mentre all’interno è un saliscendi di colline, dove si respira un’atmosfera leggiadra.

Per trovare l’isola più remota e affascinante bisogna approdare a St Agnes, l’insediamento più meridionale di tutta l’Inghilterra. Un’oasi di pace e serenità dove trascorrere ore di puro relax, tra insenature pittoresche, una rete di sentieri che si snoda lungo la costa e interessanti siti preistorici.

Tresco

Tresco, l’unica isola privata dell’arcipelago delle Scilly

Il luogo più scenografico del Regno Unito

Le isole Scilly sono state consacrate come luogo di straordinaria bellezza naturale del Regno Unito per il loro paesaggio unico, l’ecologia e il significato storico. Non a caso sono state scelte da William e Kate sia per weekend romantici che vacanze estive in famiglia, con i principini al seguito.

Oltre a offrire paesaggi e spiagge mozzafiato, l’arcipelago delle Scilly, situato a 45 chilometri di distanza dalla punta sud-occidentale della costa dell’Inghilterra, definita “Land’s End”, vanta anche tradizioni di grande fascino. Qui le principali risorse sono la pesca delle aragoste, dei granchi e dei gamberi, la coltura dei fiori, con i narcisi famosi in tutto il mondo, e ovviamente il turismo.

Di recente, l’Earth Observatory della Nasa ha condiviso con il mondo intero una fotografia scattata da un astronauta a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), che mostra come nei periodi di bassa marea si possa camminare sulle acque tra un’isola e l’altra. Un fenomeno staordinario, che porta alla luce periodicamente delle grandi rocce che emergono dall’acqua e sono utilizzate dalle foche grigie per sdraiarsi e crogiolarsi al sole.

Isole Scilly Regno Unito non aspetti

Le Isole Scilly, gemme nascoste del Regno Unito

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Città delle luci: luoghi che risplendono anche di notte

Luci bellissime, che di notte splendono più che mai: tutte le città ne hanno in gran quantità, ma alcune diventano un vero spettacolo nel momento stesso in cui il sole scende sotto la linea dell’orizzonte. E sono proprio queste le destinazioni più suggestive di un viaggio alla scoperta dell’incanto della luce.

Da Parigi a New York, maestosa bellezza notturna

La città delle luci per eccellenza non può che essere la splendida Parigi, chiamata Ville Lumière: un nome romantico che ci ispira suggestioni d’amore, ma che ha invece a che fare con qualcosa di molto più prosaico (e non di certo meno importante). Se da un lato richiama infatti il ruolo fondamentale che la città ebbe in quel periodo storico conosciuto come Illuminismo, dall’altro ci ricorda che Parigi è stata una tra le prime metropoli al mondo a portare la luce nelle strade.

L’illuminazione stradale a gas trovò qui grande risonanza, approdando anche nei vicoli più stretti e meno frequentati, grazie all’opera del luogotenente Gabriel Nicolas de la Reynie risalente al XVII secolo. Certo, ciò non toglie una visione più romantica di Parigi come città delle luci: di notte, i suoi splendidi edifici si vestono a festa. Dalla Torre Eiffel agli Champs-Elysées, dalle sue bellissime passeggiate lungo la Senna ai vicoletti di Saint Germain, la luce è la grande protagonista di emozioni indescrivibili.

Parigi

Parigi

Per trovare un luogo che altrettanto ci ispiri magia dobbiamo volare oltreoceano e scoprire il fascino notturno di New York. La bellezza della Grande Mela non si spegne al tramonto, ma anzi diventa ancora più suggestiva. Il chiaro di luna che si riflette tra i rami di Central Park si mescola con le sfavillanti illuminazioni di una città che, di notte, diventa elegante e sofisticata. Per poter ammirare questo spettacolo, non c’è niente di meglio che concedersi un aperitivo in un lussuoso rooftop bar: dall’alto, l’incanto è davvero unico.

Le insegne luminose tracciano un lungo percorso tra le vie principali della città, e in lontananza lo skyline è magico. Manhattan e il Ponte di Brooklyn sono senza dubbio tra i panorami più affascinanti di cui si possa godere. E la Statua della Libertà, sotto la candida luce lunare, assume sembianze incredibili: un tassello di storia che, di notte, sembra ancora più bello.

New York

New York

Da Las Vegas a Singapore, la vita notturna

Ancora negli Stati Uniti, c’è un’altra metropoli che merita l’appellativo di città della luce. Stiamo parlando, ovviamente, di Las Vegas: patria di casinò e insegne luminose da capogiro, di notte si trasforma completamente rivelando il suo lato più peccaminoso. Hotel sfarzosi e sale da gioco accendono le loro luminarie più brillanti, quasi fossero in competizione gli uni con le altre. Secondo uno studio, sono necessari circa 15mila km di neon per illuminare tutta la città: non è forse un caso che dallo spazio sia ben visibile, unica al mondo nel suo brillare nel bel mezzo del deserto.

Las Vegas

Las Vegas

Ed eccoci infine a Singapore, città scintillante di giorno e ancor più vivace di notte. Al calar del sole, l’imperdibile spettacolo dei Gardens by the Bay è qualcosa di meraviglioso. L’enorme parco nel cuore della metropoli è famoso soprattutto per i suoi superalberi, gigantesche strutture a forma di pianta (alcune alte fino a 50 metri) che ospitano centinaia di specie vegetali. La sera, subito dopo il tramonto, è qui che accade la magia: migliaia di luci colorate si accendono, in un gioco affascinante sulle note di bellissime musiche che creano uno show incredibile.

Singapore

Gardens by the Bay

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Valencia è diventata il palcoscenico di un teatro delle meraviglie

C’è qualcosa di straordinario che sta succedendo proprio adesso tra le strade di Valencia. Un grande spettacolo che ha trasformato, per pochi giorni, la città spagnola in un palcoscenico teatrale a cielo aperto che ospita spettacoli e attori meravigliosi. Si tratta di Las Fallas, molto più di una festa tradizionale cittadina, ma vero e proprio simbolo dell’identità nazionale.

Le Fallas sono le feste che si svolgono ogni anno, nei giorni che precedono la primavera, nella città spagnola di Valencia e in alcuni paesi della Comunità Valenzana. Dichiarate Patrimonio Mondiale Immateriale dell’Umanità dall’Unesco nel 2016, ogni anno attirano nel territorio migliaia di viaggiatori per ammirare il grande show che si snoda tra le strade della città.

Quest’anno poi, la festa di Las Fallas è ancora più grandiosa dopo i due anni di fermo a causa della pandemia mondiale, il secondo stop in tutta la sua storia. Scopriamola insieme.

Las Fallas

Las Fallas

Las Fallas: lo spettacolo grandioso a Valencia

Las Fallas è molto più di una festa che intrattiene cittadini e attira viaggiatori. Si tratta, infatti, di una vera e propria celebrazione dell’identità nazionale, nonché la festa più attesa dell’anno da tutto il Paese.

Le origini sono antichissime, tutto è nato diversi secoli fa quando i falegnami di Valencia realizzavano delle lampade in legno, conosciute come parot, che servivano a illuminare i loro laboratori e che, in occasione della festa di San Giuseppe, bruciavano per tradizione.

Non erano lampade qualunque, però, ma delle vere e proprie sculture in legno che assumevano l’aspetto di esseri umani e che in alcuni casi venivano poi abbigliati con abiti e vecchi stracci. Le piccole lampade, a partire dal XIX secolo, iniziarono ad assumere proporzioni sempre più grandiose, superando di gran lunga quelle umane fino a diventare dei monumentali personaggi che, durante il mese di marzo, sfilano per le strade della città.

Le statue, che oggi sono realizzate principalmente in sughero o cartapesta, diventano per pochi giorni gli stravaganti e maestosi abitanti di Valencia, superando anche i 30 metri d’altezza. Per onorare l’antica tradizione, queste vengono bruciate l’ultimo giorno della festa dando vita a uno spettacolo unico e straordinario, quasi surreale.

Las Fallas

Las Fallas, Valencia

Las Fallas: la festa ha inizio

Las Fallas è diventato con gli anni un appuntamento imperdibile per i cittadini di Valencia, per gli abitanti del Paese intero e per i viaggiatori che vogliono toccare con mano questa straordinaria tradizione.

L’appuntamento di quest’anno, dopo due anni di stop, è a Valencia ovviamente dal 14 al 19 marzo. Le foto che circolano online ci confermano che la festa è ufficialmente iniziata ed è meravigliosa. Come un teatro a cielo aperto, così è Valencia popolata da gigantesche statue che artisti e scultori locali realizzano durante tutto il corso dell’anno.

La città inaugura le celebrazioni con gli spettacoli pirotecnici già i primi giorni di marzo, ma durante la notte del 15 del mese che più di 500 figure vengono portate e montate nelle piazze e nelle strade della città. Così i cittadini si risvegliano all’interno di una sorta di paese delle meraviglie.

La festa culmina con il grande falò finale: il cremà. È questo il momento in cui tutte le figure che popolano la città vengono bruciate. Le fiamme, la musica in sottofondo, e i fuochi d’artificio in cielo, creano uno spettacolo di fuoco e fiamme che stordisce e incanta.

Las Fallas, Valencia

Las Fallas, Valencia

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L’Europa ha quasi scelto: Green Pass fino al 2023

Mentre i Paesi di tutto il mondo si apprestano a eliminare quasi del tutto, almeno per la stagione estiva, le limitazioni di viaggio legate al Covid, il Consiglio dell’Unione europea (Ue) ha approvato la proroga del Digital Covid Certificate europeo (o Green Pass) per un altro anno, vale a dire fino a giugno 2023.

In cosa consiste la proroga del Green Pass fino al 2023

L’approvazione da parte del Consiglio europeo arriva in seguito alla proposta lanciata a febbraio dalla Commissione europea. Il giorno 3 dello scorso mese, infatti, era stato suggerito di prorogare di un anno, ossia fino al 30 giugno 2023, il regolamento che istituisce il certificato Covid digitale dell’Ue (per un approfondimento cliccate qui).

Erano state introdotte anche altre modifiche mirate per ampliare la gamma dei test antigenici autorizzati e per consentire il rilascio di certificati di vaccinazione anche alle persone, per esempio, che avevano partecipato a sperimentazioni cliniche. Per l’approvazione finale, tuttavia, è necessario attendere il via libera del da parte del Parlamento Ue.

Cosa dice il documento approvato dal Consiglio Ue

Stando a quanto riportato dal documento approvato dal Consiglio Ue, le principali modifiche da attuare rispetto a quelle proposte della Commissione sono le seguenti:

  • obbligo per la Commissione di presentare una relazione dettagliata entro il 1º febbraio 2023 che potrebbe essere accompagnata da proposte legislative utili a valutare la necessità di revocare o prorogare il certificato alla luce dell’evoluzione della situazione sanitaria;
  • gli Stati membri possono richiedere un documento d’identità e un certificato di vaccinazione o guarigione, al fine di poter includere tutte le dosi su un Green Pass, indipendentemente dal luogo di vaccinazione. Un’opzione che faciliterebbe i Paesi facenti parte dell’Ue nel rispettare l’obbligo di rilasciare un certificato di vaccinazione valido;
  • possibilità di rilasciare un certificato di guarigione a seguito di un test antigenico per tener conto sia dell’adozione da parte della Commissione di un atto delegato per il rilascio di un certificato di guarigione a seguito di un test antigenico rapido, sia della nuova possibilità offerta dalla proposta legislativa di utilizzare altri tipi di test antigenici.

L’organismo ha anche sottolineato in una nota che: “Questo strumento ha svolto un ruolo importante nel facilitare la libera circolazione delle persone durante la pandemia. Inoltre, resta applicabile il principio della revoca graduale delle restrizioni di viaggio se la situazione epidemiologica lo consente“.

Quando deve essere approvata la validità per risulta effettive

Il regolamento attualmente vigente che che istituisce il certificato Covid digitale dell’Ue è stato adottato il 14 giugno 2021, si applica dal 1º luglio 2021 e scade il 30 giugno 2022.

Per far sì che la proroga possa essere adottata in tempo utile prima della data di scadenza, il Consiglio e il Parlamento europeo devono raggiungere un accordo prima di tale data.

Green Pass in Italia, a che punto siamo

Il giorno 1 aprile scadrà lo stato di emergenza in Italia. Dalla stessa data il Green Pass inizierà la sua ritirata in concomitanza con la fine dello stato di emergenza, ma si procederà per gradi.

Stando alle prime indiscrezioni, il governo Draghi sta per varare un provvedimento che disegnerà l’attesissima road map per un ritorno alla normalità. Da inizio aprile il Super Green Pass, ovvero il certificato rilasciato a seguito di vaccinazione completa o guarigione, non dovrebbe più essere necessario per le attività all’aperto, per sedersi al bar o al ristorante e per giocare una partita a calcetto.

Per salire su bus e metro, per viaggiare in aereo, treno o nave – fermo restando l’obbligo di indossare le mascherine Ffp2. dovrebbe bastare il Green Pass base, e quindi quello ricevuto tramite tampone.

Per quanto riguarda gli alberghi, non è ancora del tutto chiaro se già dal 1° aprile vi si potrà soggiornare senza dover mostrare alcun tipo di certificato, o se almeno il Green Pass base continuerà a essere richiesto. Il comparto turistico preme per una riapertura il prima possibile senza certificazione di alcun tipo, ma il vero ritorno alla normalità è in programma dal primo maggio, quando si dovrebbe salutare il Green Pass anche al chiuso.

Sul fronte mascherine, queste non dovrebbero più essere obbligatorie anche sui mezzi di trasporto a partire dal 1° giugno.

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Cerchi sempre il sole? Ecco le città più luminose d’Europa

Vivere e viaggiare inseguendo il sole non è un’utopia, né un’impresa impossibile soprattutto se si sceglie di raggiungere determinate destinazioni. Quello che vi proponiamo oggi è un vero e proprio itinerario della felicità che inizia e finisce nelle città più soleggiate d’Europa.

Sono numerose le evidenze scientifiche che confermano che il sole è, probabilmente, la più potente medicina naturale che abbiamo a nostra disposizione. Fin dall’antichità, infatti, i raggi della stella del sistema solare venivano “utilizzati” contro numerose patologie del corpo e dell’anima.

Se anche voi utilizzate il sole come rimedio naturale contro la noia e lo stress di una quotidianità sempre più caotica, allora non vi resta che organizzare viaggi e vacanze in quelli che sono i fortunati luoghi baciati dal sole in Europa e anche in Italia. Scopriamoli insieme.

Alicante

Le città più soleggiate d’Europa

Uno studio condotto dal portale Holidu ha messo sul podio delle città più soleggiate d’Europa Alicante, l’anima della Costa Blanca. La deliziosa città portuale, preziosa testimone di incontri tra culture, storie e civiltà, vanta una media di 349 ore di sole al mese con una temperatura vicina ai 20 gradi.

Eppure la città spagnola deve fare i conti con delle concorrenti agguerrite, stiamo parlando delle Isole Canarie, descritte come le isole con il clima migliore del mondo. Le giornate nell’arcipelago spagnolo al largo della costa nord-occidentale dell’Africa sono infatti molto lunghe e soleggiate con temperature miti durante tutto l’anno, che oscillano tra i 19º e i 24º. Con oltre 3000 ore di sole, le Isole Canarie sono considerate il territorio più soleggiato in tutta Europa. Se desiderate vivere una tiepida primavera tutto l’anno questo è il luogo giusto per organizzare una vacanza in ogni stagione.

Ultima, ma non per luce, s’intende, è Lisbona. “Non ci sono per me fiori che siano pari al cromatismo di Lisbona sotto il sole” aveva detto il poeta e scrittore Fernando Pessoa parlando della terra che gli ha dato i natali. La capitale del Portogallo, infatti, è stata ribattezzata la città della luce perché durante i mesi più caldi è inondata letteralmente dai raggi del sole che brillano sulle strade e sugli edifici esaltando i suoi mille colori.

Lisbona

Lisbona

Città che brillano al sole in Italia

Ci spostiamo ora in Italia, nel Paese conosciuto come la terra del mare, del sole e del buon cibo. L’appellativo di città del sole va a Napoli, anche se non è del capoluogo campano il primato. È la Sicilia, invece, la regione più luminosa del nostro stivale vantando diversi paesi in provincia di Siracusa e Ragusa che possono garantire un altissimo numero di ore di sole. Non è un caso che, proprio questi territori, si trovano nella parte meridionale più vicina all’equatore.

Ma c’è una città deliziosa, bagnata dai due mari Mediterraneo e Ionio, che detiene il primato assoluto. Stiamo parlando di Pachino che, secondo l’Enea, negli scorsi anni ha registrato valori di radiazione solare che superano i 6000 Megajoule. Se avete in mente di raggiungere la cittadina siciliana non dimenticate di portare con voi la protezione solare.

Pachino

Pachino

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Nel cuore verde d’Europa c’è una strada tutta da gustare

Immaginate uno splendido itinerario ciclabile immerso nella natura, dove rilassarsi ammirando panorami spettacolari e dando sfogo a tutte le proprie energie sui pedali, per poi fare tappa per andare alla scoperta delle prelibatezze tipiche locali: è così che nasce la Green Gourmet Route, un vero e proprio viaggio sensoriale nel cuore della Slovenia più incontaminata.

La Green Gourmet Route, in Slovenia

In un periodo storico in cui sono sempre più i viaggiatori che sentono l’esigenza di riconnettersi con la natura e di concedersi un’esperienza slow, è ancora la Slovenia ad offrire un’avventura che unisce la bellezza delle giornate trascorse all’aria aperta con la riscoperta di eccellenze gastronomiche tutte da assaporare. La Green Gourmet Route è un lungo viaggio su due ruote che ci sorprende per la meraviglia dei paesaggi attraversati, tra rigogliose foreste e antichi borghi da visitare, ma anche per la ricchezza delle proposte culinarie che è alla base della sua nascita.

L’idea è quella di un percorso che risponde alla sempre più grande richiesta di concentrarsi su un turismo slow, che rispetti ritmi più lenti con l’obiettivo di tutelare non solo l’esperienza dei viaggiatori, ma anche – e soprattutto – l’ambiente naturale in cui è immerso. La Green Gourmet Route è un itinerario di ben 11 giorni che attraversa la Slovenia da un capo all’altro, con numerose tappe gastronomiche progettate appositamente per offrire il meglio della tradizione e dell’innovazione culinaria di un Paese che, nell’anno 2021, ha sostenuto fieramente il titolo di Regione Gastronomica Europea.

Lungo il viaggio, i turisti potranno così concedersi soste gourmet alla scoperta di tantissime pietanze locali, rigorosamente realizzate con prodotti di agricoltura biologica, a filiera corta e stagionali. Il tutto accompagnato da pregiati vini provenienti dai tanti vigneti della regione, una vera full immersion enologica in grado di soddisfare anche i palati più esigenti. E, a questo proposito, non mancano tappe dedicate ad una cucina gourmet: sono ben 6 i ristoranti stellati Michelin tra cui poter scegliere, per vivere un’esperienza più sofisticata – ma sempre all’insegna della sostenibilità.

Le tappe della Green Gourmet Route

Il lungo percorso della Green Gourmet Route si snoda tra tantissime meraviglie slovene tutte da scoprire. Si parte da Lubiana, la capitale vivace ed elegante che unisce storia, cultura e gastronomia in un bellissimo paesaggio da cartolina, adagiato lungo le sponde del fiume Ljubljanica. Lasciataci la città alle spalle, su due ruote ci dirigiamo verso la Valle dell’Isonzo e i suoi panorami da sogno: incastonata tra le Alpi Giulie, è la meta preferita per chi ama l’avventura outdoor. Ma questa è solo una delle prime tappe di un viaggio che ha ancora molto da offrirci.

Brda, importante regione viticola che si dipana tra mare e montagna, è un capolavoro di natura ed esperienze sensoriali che ci lasceranno a bocca aperta. E per soddisfare il palato non resta che dirigersi verso Nova Gorica e la Valle del Vipara, dove trova luogo la più autentica cucina slovena. Una volta fatto il pieno di prelibatezze locali, è la volta di concentrarsi sugli splendidi paesaggi offerti dalla natura: nella regione del Carso potremo scoprire un mondo sotterraneo ricco di sorprese. L’itinerario prosegue poi verso alcune città affascinanti: è il caso di Sevnica, dove visitare il suo splendido castello, Podčetrtek con le sue rinomate acque termali e Ptuj, il borgo più antico della Slovenia. L’ultima tappa è quella che ci porterà sino a Maribor, una città meravigliosa attraversata dalla Drava.

Green Gourmet Route

La Green Gourmet Route

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È italiano il miglior aeroporto europeo

Servizi ai passeggeri, migliori esperienze di viaggio, sistemi di sicurezza e misure anti contagio in emergenza Covid-19: il miglior aeroporto d’Europa si trova in Italia, ed è Il Caravaggio di Bergamo. Lo scalo, noto anche con il nome di Orio al Serio (per via del comune che lo ospita) ha ricevuto il conferimento di un importante “medaglia”: il Premio Aci Europe, quale miglior aeroporto europeo nella categoria tra i 5 e i 15 milioni di passeggeri all’anno.

Aeroporto di Bergamo premiato come migliore in Europa

L’Airport Service Quality Award è uno dei riconoscimenti più prestigiosi del panorama aeroportuale. Un premio che viene assegnato ai migliori scali a livello mondiale tenendo conto del tasso di gradimento dei viaggiatori. Sulla base dell’opinione espressa dai passeggeri, infatti Aci ha raccolto diverse interviste nei singoli scali per misurare quanto venissero apprezzati servizi, esperienze e misure di sicurezza. Così a Bergamo sono volati applausi, non solo per l’eccellenza a livello globale nei servizi forniti ai viaggiatori, ma anche per l’applicazione delle misure di contrasto al Covid-19. Anche il “Best Hygiene Measures”, infatti, se l’è aggiudicato il Caravaggio di Bergamo.

Entrambi i premi sono stati assegnati dopo aver comparato gli esiti di ben 370.000 interviste ai passeggeri, chiamati a rispondere in merito alla qualità dei servizi e sull’efficacia delle misure di prevenzione e contrasto alla diffusione del Covid-19. Una percezione, quella dei viaggiatori, notevolmente mutata rispetto al passato, proprio per il momento attuale caratterizzato dalla pandemia e alla crisi del trasporto aereo.

Sacbo, la società che gestisce lo scalo di Bergamo, tra i più importanti del centro nord Italia, è stata premiata perché è stata in grado di adattare la propria offerta al fine di continuare a garantire i servizi migliori per tutta la durata dell’esperienza di viaggio, dall’arrivo in aeroporto all’imbarco, ai controlli, al ritiro bagagli.

L’area Milano-Bergamo fa volare 49 milioni di viaggiatori l’anno

L’Aeroporto di Bergamo-Orio al Serio, nome forse più noto dell’ufficiale Aeroporto Internazionale Il Caravaggio, a 5 km di distanza dal centro di Bergamo e circa 50 km dal centro di Milano, è il terzo scalo italiano per numero di passeggeri, ed è il più importante e di riferimento per le compagnie low cost nel Belpaese.  Con gli aeroporti di Milano-Malpensa e Milano-Linate forma il sistema aeroportuale milanese che fa volare oltre 49 milioni di passeggeri annui (il dato più recente è del 2019). Si tratta del secondo sistema aeroportuale in Italia, dopo quello della capitale.  Anche i collegamenti con i mezzi di trasporto pubblico e privato per arrivare allo scalo bergamasco sono diversi: i bus, ad esempio partono dalle città di Bergamo, Milano, Monza, Brescia e Torino.

Il network di Milano Bergamo è caratterizzato da voli di durata media di poco inferiore alle due ore, che corrisponde al tempo mediamente trascorso da ogni passeggero in aeroporto. Le dieci rotte europee principali da Bergamo Il Caravaggio? Londra Stansted, Barcellona El Prat, Bruxelles Charleroi, Madrid, Dublino, Valencia, Parigi Beauvais, Bucharest, Vilnius, e Manchester. Le due città italiane più raggiunte con voli in partenza da Bergamo, invece, sono Bari e Cagliari.

Aeroporto Bergamo

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Restrizioni Covid nel mondo: tutte le novità

Come l’Italia, anche molti altri Paesi del mondo si apprestano a diminuire, o a eliminare del tutto, le restrizioni di viaggio e sulla vita sociale causati dalla diffusione del Covid-19. Per questo motivo abbiamo pensato di scrivere per voi una piccola guida che possa aiutarvi nell’organizzazione dei prossimi viaggi.

I Paesi che allentano le restrizioni Covid in Europa

In Europa la situazione in ambito pandemia sembra migliorare di giorno in giorno. Certo, c’è ancora da mantenere alta l’attenzione, ma alcuni Paesi hanno già alleggerito le restrizioni sulla vita sociale ed economica, o si apprestano a farlo. È il caso dell’Austria dove, dal giorno 5 marzo, sono state revocate quasi tutte le limitazioni legate al Covid-19.

Il Governo ha anche deciso di sospendere la vaccinazione obbligatoria contro il Coronavirus prevista da metà marzo e che ha scatenato diverse polemiche.

La Francia, dal canto suo, ha scelto di eliminare alcune restrizioni come distanziamento, mascherine (all’aperto e al chiuso) e lavoro a distanza. Dal 14 marzo, inoltre, il pass vaccinale, ossia il Super Green Pass francese, è sospeso.

In Spagna, dal giorno 8 febbraio, non è più obbligatorio l’uso delle mascherine all’aperto. A partire dal 14 marzo, inoltre, i dati sull’andamento della pandemia sono pubblicati solo due volte a settimana. Addio, in sostanza, al bollettino quotidiano. Le discoteche riaprono senza limite di orario né obbligo di esibire una certificazione anti-Covid all’ingresso.

Anche la Germania si avvia ad ammorbidire le sue regole di contenimento del Covid: dal 20 marzo scatterà un piano in tre punti che prevede uno stop graduale alle restrizioni per gli assembramenti privati, nei negozi, ristoranti e alberghi. È bene sapere, però, che i singoli land avranno ancora il potere di imporre la richiesta di test o l’obbligo di mascherine in luoghi come ospedali, case di riposo, trasporti pubblici e scuole. Ma a livello Generale il Paese è pronto a tornare alla normalità.

La Grecia ha fatto un ulteriore passo avanti nell’allentamento delle restrizioni per gli ingressi nel Paese: dal 15 marzo il governo ha annullato la compilazione del dPLF. Per maggiori approfondimenti sulle nuove regole vi invitiamo a cliccare qui.

Novità anche per i Paesi nordici. In Danimarca, dal primo febbraio, il Covid non è più considerato una malattia socialmente critica. Tolto quindi l’obbligo di indossare mascherine sui mezzi pubblici e nei luoghi al chiuso, ma anche l’imposizione di avere il Green Pass per entrare in discoteche, caffè, autobus e ristoranti.

Molto simile l’andamento della Svezia che vede i suoi ristoranti e bar che tornano agli orari normali. Abolito, per il momento, anche l’uso del Green Pass. A cancellare tutte le restrizioni, compresi distanziamento e mascherine, è stata pure la Norvegia.

I Paesi Bassi sono tornati alla quasi totale normalità: dal 25 febbraio niente più chiusura alle 22:00 per i locali pubblici. Superate, inoltre, anche le limitazioni che riguardavano stadi, teatri, cinema e ristoranti. Rimane in vigore, tuttavia, l’obbligo del test anti-Covid per alcuni eventi al chiuso, mentre le mascherine restano comunque obbligatorie sui mezzi pubblici e aerei.

Allentate alcune restrizioni anche in Belgio. Qui hanno riaperto le discoteche ed è stato revocato il limite sull’orario di chiusura e sul numero di persone ai tavoli in bar e ristoranti. Inoltre, è possibile organizzare concerti con persone in piedi ed eventi all’aria aperta.

Il Regno Unito ha fatto da apripista per quanto riguarda l’eliminazione delle norme Covid: già dal 25 gennaio sono stati revocati Green Pass e uso delle mascherine. Mentre il giorno 21 dello stesso mese sono state annullate le ultime restrizioni, compreso l’isolamento obbligatorio per i contagiati.

Da venerdì 18 febbraio la vicina Svizzera ha revocato la maggior parte delle misure anti-Covid: mascherina e Green Pass non sono più necessari per accedere a negozi, ristoranti, istituzioni culturali, altre strutture aperte al pubblico e manifestazioni. Rimangono in vigore, fino a fine marzo, le regole sull’uso delle mascherine nei trasporti pubblici e nelle strutture sanitarie, così come l’isolamento dei positivi per cinque giorni.

Per quanto riguarda l’Italia, già questa settimana il Governo potrebbe varare “le regole post emergenza”. A riferirlo all‘ANSA è stato il ministro del Turismo, Massimo Garavaglia: “Draghi – ha fatto sapere il ministro – ha concordato sull’urgenza” di definire una road map per far ripartire il Paese e l’industria turistica.

I Paesi del mondo che hanno revocato le restrizioni Covid

Israele è tra i Paesi che hanno sempre avuto le maggiori restrizioni anti-Covid. Ma dall’1 marzo anche qui si è tornati a una sorta di “vecchia vita”: stop al Green Pass per l’accesso ai luoghi pubblici e ai posti di lavoro.

Allentano le restrizioni anche in quasi tutti gli Stati Uniti ad eccezione dello Stato di Washington e dell’Illinois. Connecticut, New Jersey, New York, Delaware, Louisiana, Washington D.C., Hawai, Porto Rico e California vanno, invece verso un lento ritorno alla normalità. Tutti gli altri Stati hanno tolto del tutto le restrizioni anti-pandemia.

L’Arabia Saudita, Paese considerato la meta del futuro, ha detto stop ai certificati di vaccinazione e ai tamponi Covid. Sono state revocate, inoltre, le misure di distanziamento sociale in tutto il Paese, compresa La Mecca e Medina. Rimane, però, in vigore l’obbligo di indossare la mascherina nei luoghi pubblici al chiuso (per un approfondimento sulle regole da seguire per e da l’Arabia Saudita cliccate qui).

Dall’1 marzo in Tunisia è stato stabilito l’aumento della capacità al 100% per gli spazi all’aperto, al 75% per gli spazi al chiuso con l’obbligo di presentare il passaporto vaccinale, indossare la mascherina ed aerare i suddetti spazi, e l’aumento della capacità al 100% per il trasporto turistico.

A partire dal 1° aprile 2022 avverrà l’aumento della capacità al 100% per gli spazi al chiuso con l’obbligo di presentare il passaporto vaccinale, indossare la mascherina ed aerare i suddetti spazi.

Viaggiare in questo periodo: cosa sapere

La situazione sembra perciò migliorare un po’ ovunque. Nonostante questo, è sempre opportuno mantenere una certa attenzione anche nei Paesi senza più alcuna restrizione legata al Covid. Vi rammentiamo che le regole di viaggio sono in continuo mutamento in qualsiasi meta del mondo. Per questo motivo, prima di una qualsivoglia partenza, è sempre bene visionare i siti istituzionali del Paese di destinazione e la pagina web del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ViaggiareSicuri.

Vi lasciamo qui, infine, un articolo che approfondisce le regole di viaggio per fare ingresso in Italia dall’estero. Norme che sono in vigore a partire dal giorno 1 marzo.

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Le luci si sono accese su Lille: è iniziata la magia

Il Festival dedicato al Video Mapping, l’arte immersiva e suggestiva che fonde l’ambito visuale e quello digitale, è arrivato a Lille, ma questo è solo l’inizio di una magia spettacolare che si diffonderà nei prossimi mesi nella regione dell’Hauts-de-France.

Ci troviamo nell’Alta Francia, nella deliziosa capitale della regione, nonché cuore pulsante di tutto il territorio. Un centro universitario, culturale e dinamico indissolubilmente legato alle Fiandre francesi. Sul territorio, infatti, è possibile ammirare ovunque le influenze fiamminghe.

Il centro storico di Lille è una vera meraviglia: casette a schiera affiancante le une con le altre sono le testimonianze dell’architettura del XVII secolo, gli edifici che si affacciano sulle strade accompagnano i cittadini e i viaggiatori nella grande e suggestiva piazza centrale, che prende il nome di Grand Place, e in altri luoghi iconici della città come la storica Opéra de Lille in Place du Théâtre che, ora, è più splendida che mai.

Lille's opera, Video Mapping Festival

Lille’s opera, Video Mapping Festival

Dal teatro dell’Opera alla stazione: tutti i monumenti illuminati da luci e colori

L’Opéra de Lille, monumento storico di Francia dal 1999, è diventato ancora più straordinario da quando i fasci di luce lo hanno illuminato in occasione dell’inaugurazione della quinta edizione del Video Mapping Festival. Insieme al teatro, anche altri monumenti iconici della città di Lille si sono accesi per magia.

La proiezione di due bambine, che salgono le scale, cambia il volto alla stazione ferroviaria di Lille che, non è mai stata così bella. Anche la facciata del Théâtre du Nord in Place du Général de Gaulle incanta e stupisce mentre delle proiezioni astratte, luminose e colorate si susseguono una dopo l’altra.

Lille è avvolta e immersa in una luce nuova grazie al Video Mapping Festival nella regione Hauts-de-France che è giunto alla sua quinta edizione. Attraverso la raffinata combinazione fra arte e tecnologia, questo spettacolo immersivo e suggestivo è destinato a rendere le città, e i suoi punti di riferimento, delle opere incantate.

Venerdì 11 marzo è stato il turno di Lille: una serie di proiezioni si sono accese sui monumenti iconici della città consentendo un tour delle meraviglie. Ma come vi abbiamo anticipato, questo non è che l’inizio. Il festival, infatti, toccherà altre venti città della regione Hauts-de-France con spettacoli di grande bellezza che seguiranno fino al mese di ottobre 2022. Scopriamo quando e dove.

Video Mapping Festival, Stazione di Lille

Video Mapping Festival, Stazione di Lille

Il Festival di Video Mapping a Hauts-de-France: gli appuntamenti imperdibili

Sembra che questo sia davvero il periodo migliore per organizzare un viaggio nella regione dell’Alta Francia, per scoprire e riscoprire quei luoghi che da sempre ci incantano da un’altra prospettiva data dalle luci e i colori che illuminano i celebri monumenti, le piazze e gli edifici iconici.

Il prossimo appuntamento sarà a Le Touquet-Paris-Plage il 26 marzo; seguirà Beauvais l’8 aprile e Lannoy il 6 maggio. Il festival toccherà anche le città di Lens, Marcq-en-Barœul, Noyon, Péronne, Saint-Omer, Saint-Quentin, Senlis. Il calendario dettagliato degli eventi è disponibile sul sito ufficiale del Festival di Video Mapping.

L’ultimo appuntamento di questo tour delle meraviglie, invece, sarà sabato 22 ottobre 2022 ad Amiens. Per l’occasione sarà organizzato un video mapping tour che permetterà di riscoprire la pittoresca città francese sotto un’altra luce.

Theatre du Nord, Lille

Theatre du Nord, Lille