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Ryanair e la nuova promo Flash: l’inverno in viaggio, a prezzi eccezionali

Per chi sogna una fuga invernale senza rinunciare al risparmio, Ryanair ha appena lanciato un’offerta imperdibile. La compagnia aerea low cost numero uno in Europa propone infatti una promozione flash con tariffe che partono da soli €16,99 per viaggi da oggi fino al 18 dicembre.

Questa offerta esclusiva, valida solo fino alla mezzanotte di oggi, 6 novembre, permette di esplorare alcune delle mete più affascinanti d’Europa e del Mediterraneo, offrendo ai viaggiatori la possibilità di immergersi in atmosfere natalizie, godersi il sole invernale o riscoprire una città con amici e famiglia.

Viaggiare durante le feste: un’opportunità unica

La promozione di Ryanair rappresenta un’occasione da non perdere per chi desidera una pausa invernale diversa dal solito. L’inverno è infatti il periodo ideale per visitare destinazioni che nel resto dell’anno sono più affollate o costose. La rete di collegamenti di Ryanair copre oltre 240 città, dalle capitali europee alle mete di sole e mare, fino alle destinazioni ideali per i mercatini natalizi, il tutto mantenendo tariffe molto competitive. Chi prenota oggi potrà scegliere tra numerose opzioni, rendendo così più piacevole e rilassante il periodo natalizio.

Questa promozione permette di spostarsi non solo verso le destinazioni più popolari, ma anche verso città meno conosciute ma altrettanto affascinanti, dove vivere un Natale o un Capodanno fuori dagli schemi, immersi in atmosfere uniche. Grazie alla capillarità del network Ryanair, ogni tipo di viaggiatore, dal più curioso al più tradizionale, potrà trovare la meta più adatta alle proprie preferenze, sia per un soggiorno breve sia per una vacanza più prolungata.

Destinazioni in promo: Valencia, Atene e Marrakech

Tra le mete raggiungibili da Milano Malpensa a prezzi scontati, spiccano città affascinanti e dalle atmosfere completamente diverse come Budapest, Atene e Marrakech. Scopriamo insieme cosa queste mete hanno da offrire per una fuga invernale indimenticabile.

Budapest

Conosciuta come la “Parigi dell’Est”, Budapest è una delle città più affascinanti d’Europa, ideale per una pausa invernale dal fascino unico. In inverno, la capitale ungherese si illumina di luci natalizie, e i suoi mercatini offrono un’atmosfera fiabesca, con artigianato locale, dolci tradizionali e vin brulé. Imperdibile è una visita ai bagni termali, come le famose Terme Széchenyi, dove ci si può rilassare nelle acque calde circondati dall’aria frizzante invernale.

La città è anche ricca di storia e cultura: il Bastione dei Pescatori, con la sua vista mozzafiato sul Danubio e sul Parlamento, offre uno scenario perfetto per scattare foto indimenticabili. Non mancano le possibilità di esplorare monumenti storici, come il Castello di Buda e la magnifica Basilica di Santo Stefano.

Promo a 19,99 euro da Milano Malpensa.

Atene

Capitale della Grecia e culla della civiltà occidentale, Atene è una meta ideale per un breve soggiorno culturale. Qui, l’inverno è meno affollato rispetto all’estate, permettendo di visitare con tranquillità alcuni dei siti archeologici più famosi al mondo, come il Partenone e l’Acropoli. Oltre ai monumenti storici, la città offre anche una vivace scena gastronomica e culturale, con mercatini, eventi locali e un clima piacevole, che consente di godersi appieno ogni angolo di questa capitale ricca di fascino.

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Marrakech

Per chi desidera un’esperienza più esotica, Marrakech rappresenta la scelta perfetta. Le temperature invernali in questa città marocchina sono miti e piacevoli, ideali per esplorare i souk colorati, i giardini rigogliosi e la medina antica. L’architettura e i mercati della città regalano un’esperienza sensoriale unica, fatta di profumi, colori e suoni che restano impressi nella memoria. Marrakech è perfetta per chi vuole sfuggire dal freddo dell’inverno europeo, immergendosi in un mondo fatto di tradizione e cultura.

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Mercatini di Natale della Svizzera in treno a metà prezzo

Con l’arrivo della stagione natalizia, la Svizzera si veste di magia, offrendo un’atmosfera unica e fiabesca, ricoperta dalla neve e inebriata dal profumo intenso e speziato del vin brûlé e dei dolci alla cannella e alle mele. Tra mercatini, luminarie e tradizioni che rispecchiano una fusione culturale unica, ogni città svizzera regala esperienze indimenticabili.

Quest’anno, grazie alla Promo 2×1 Eurocity di Trenitalia e Ferrovie Federali Svizzere, sarà possibile visitare le principali località svizzere con uno sconto significativo, per godersi appieno la magia incredibile dei mercatini di Natale. Vediamo nel dettaglio come usufruire di questa promozione per partire alla volta della Svizzera durante le festività di dicembre.

Promo 2×1 Eurocity: Svizzera a metà prezzo

L’offerta Promo 2×1 Eurocity consente di viaggiare in due al costo di un solo biglietto, sia in prima che in seconda classe.

Valida dal 15 novembre al 20 dicembre 2024, questa promozione permette di raggiungere numerose città in Svizzera partendo da Milano, Venezia, Bologna e Genova. La promo offerta da Trenitalia e Ferrovie Federali Svizzere è l’occasione perfetta per immergersi nella magica atmosfera natalizia delle località svizzere più celebri, come Zurigo, Basilea, Lucerna, Berna, Lugano, Montreux, Losanna e Ginevra.

I biglietti Promo 2×1 sono acquistabili dall’8 novembre al 7 dicembre e devono essere prenotati almeno tre giorni prima della partenza. Questi biglietti, inoltre, sono disponibili sia online su trenitalia.com, tramite App Trenitalia, nelle biglietterie di stazione o presso le agenzie di viaggio autorizzate. È importante notare che i biglietti con tariffa promo non possono essere né modificati né rimborsati.

Mercatini e luci: in treno verso il Natale svizzero

Il periodo natalizio in Svizzera è caratterizzato da una grande varietà di mercatini e eventi che celebrano la diversità culturale del Paese. Più di 130 mercatini e manifestazioni prendono vita nelle città e nei villaggi, offrendo ai visitatori un caleidoscopio di esperienze.

Ecco cosa potete vedere viaggiando in treno a metà prezzo verso la spettacolare Svizzera durante il mese di dicembre.

Il festival delle luci a Lucerna

Lucerna è una delle destinazioni più incantevoli in Svizzera durante le festività. A partire dal 16 novembre, il “Rudolf’s Weihnachtsmarkt” apre i battenti al Parco Inseli, offrendo spettacoli di burattini, concerti e piatti tipici come la fonduta. Il celebre Mercato di Natale di Franziskanerplatz, allestito accanto alla Chiesa Francescana, si illumina dal 5 al 23 dicembre. Per chi è appassionato di artigianato e regali fatti a mano, l’Handcraft Market di Weinmarkt, aperto in alcuni sabati di dicembre, rappresenta un appuntamento imperdibile.

Dal 12 al 15 dicembre, la musica dal vivo riempie la Cappella di San Pietro durante il “Forum internazionale Venite”, mentre il Centro Cultura e Congressi di Lucerna (KKL) ospita concerti a tema natalizio, tra cui “Christmas in Lucerne” e “The Sound of Christmas”. Per un’esperienza ancora più coinvolgente, il Lilu Light Festival trasforma Lucerna in un tripudio di luci dal 9 al 19 gennaio 2025, con installazioni artistiche provenienti da tutto il mondo.

Montreux e la Riviera di Natale

Sulle sponde del Lago di Ginevra, il mercatino di Montreux è una delle mete più suggestive del periodo natalizio, e quest’anno festeggia il suo 30º anniversario. Tra bancarelle di artigianato, prodotti locali e spettacoli, Montreux accoglie persino un Babbo Natale che sorvola l’area con la sua slitta ogni giorno, portando gioia a grandi e piccini. Anche Vevey e Villeneuve partecipano al Natale sulla Riviera, con eventi come il mercato dei tartufi e il villaggio degli gnomi.

La Montreux Riviera Card offre numerosi vantaggi ai visitatori, inclusi sconti nei ristoranti e accesso gratuito ai trasporti pubblici. Per chi desidera una permanenza prolungata, l’offerta “Riviera Montreux Noel” include pernottamento, card e un voucher per cenare al mercatino.

Basilea, Natale tra mercatini e tradizione

Basilea, rinomata per essere la “Città dei Musei”, brilla durante il periodo natalizio grazie ai suoi mercatini e cortili magici. Dal 28 novembre al 23 dicembre, le bancarelle colorano le piazze di Barfüsserplatz e Münsterplatz, offrendo ai visitatori specialità tipiche come i “Läckerli”, biscotti di Basilea, e decorazioni realizzate dall’atelier di Johann Wanner.

Oltre ai mercatini, i cortili di Basilea diventano piccoli mondi incantati, con luminarie e decorazioni che creano un’atmosfera intima e suggestiva. Da non perdere anche il “Cortile magico di Johann Wanner”, una vera istituzione della città.

Zurigo, illuminata a festa

Zurigo accoglie il Natale con uno spettacolo di luci unico lungo la Bahnhofstrasse, dove oltre 11.000 cristalli di luce trasformano la città in un gioiello luminoso. Tra i mercatini più celebri, il Zürcher Wienachtsdorf sulla Sechseläutenplatz offre prodotti artigianali locali e street food internazionale, mentre il Christkindlimarkt nella Stazione Centrale, il più grande mercatino coperto d’Europa, incanta i visitatori con un maestoso albero decorato con 5.000 cristalli Swarovski.

Natale, Zurigo

Fonte: iStock

La magia del Natale nei mercatini di Zurigo

Altri eventi rendono il Natale a Zurigo un’esperienza indimenticabile, come il Lichterschwimmen, una tradizione in cui migliaia di candele galleggiano sul fiume Limmat, e il Singing Christmas Tree sulla Werdmühleplatz, dove cori natalizi si esibiscono su un palco a forma di albero.

Losanna: 10ª edizione di Bô Noël

Quest’anno, il celebre evento natalizio di Losanna si sposta verso la zona della stazione, coinvolgendo l’area di Plateforme 10, che ospiterà una grande ruota panoramica, una pista da slittino lunga 25 metri e l’Igloo del terroir vodese. Per Capodanno, torna la Silent Disco, tanto attesa dopo la pausa dell’anno scorso. Due trenini magici collegheranno i vari mercatini, spostandosi tra La Cité e Plateforme 10.

In Rue de Bourg e Rue du Lion d’Or sarà allestito un nuovo “Marché des Artisans”, mentre in Saint-François arriverà una torre natalizia ispirata alle tradizioni nordiche. Al Belvédère du Mondial de Fondue sulla Terrazza Bel-Air, il bar “Labô” avrà una nuova location per questa edizione. Sull’Esplanade della Cattedrale sarà inoltre possibile divertirsi con una pista di curling.

I visitatori ritroveranno i classici di Bô Noël, come la “Boutique des Créateurs” alla Place des Pionnières e il “Marché des Papilles” per i piaceri gastronomici. Gli amanti della natura potranno godersi l’atmosfera montana del Coeurnotzet sotto il Grand Pont, mentre i più piccoli troveranno un Villaggio dei bambini con passeggiate a cavallo, racconti e laboratori creativi. Infine, la Grande Parata partirà dalla Cattedrale il 30 novembre, culminando a Plateforme 10, offrendo un momento magico per tutte le generazioni.

Berna, atmosfera natalizia tra artigianato e tradizioni 

Berna si veste a festa con i suoi incantevoli mercatini natalizi, ognuno con un carattere unico. A Waisenhausplatz (dal 29 novembre al 24 dicembre) il mercatino tradizionale offre decorazioni natalizie, mandorle tostate e idee regalo. Il Sternenmarkt alla Kleine Schanze (dal 21 novembre al 28 dicembre), noto per la sua atmosfera contemporanea, propone un’ampia selezione culinaria tra chalet e food truck, oltre a una fondue irresistibile.

Il mercatino della Cattedrale di Berna (Weihnachtsmarkt Berner Münster), in programma dal 29 novembre al 24 dicembre, è l’ideale per chi cerca regali artigianali unici, mentre la Terrazza della Cattedrale ospita periodicamente un mercato dell’artigianato.

Berna, Natale

Fonte: iStock

Uno dei tradizionali mercatini natalizi a Berna

Ginevra, la magia di Noël au Quai

“Noel au Quai” di Ginevra, situato lungo il Quai du Mont-Blanc, offre una meravigliosa esperienza invernale tra artigianato e attività per famiglie. Le rive del Lago di Ginevra si trasformano in un luogo incantato, con maestosi baubles e lampadari natalizi che pendono dagli alberi, mentre il profumo del vin brulé riempie l’aria.

Il mercatino include lo “Chalet a Fondue” per gli appassionati di gastronomia, e il “Christmas Pub” con DJ set nei fine settimana per chi ama festeggiare. I bambini possono godersi giri su pony, carrozze trainate da cavalli e giostre d’epoca.

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Cosa vedere a Lione, la città francese tra i due fiumi

Elegante e romantica, ricca di scorci suggestivi e monumenti che ne raccontano la storia millenaria, Lione è la meta ideale per una breve vacanza o un fine settimana non distante dal confine italiano, complice anche la sua tranquillità. Infatti, rispetto a tante località che sono soggette all’overtourism, Lione è molto meno affollata, nonostante sia la città più grande della Francia, dopo Parigi e Marsiglia.

Andiamo alla scoperta di tutte le meraviglie da non perdere in un viaggio in questa città incantevole costruita sulla confluenza del Rodano e della Saona. Scopriremo così il suo caratteristico centro storico, la collina Croix-Rousse, e la collina Fourvière, le tre aree in cui può essere suddivisa la città. Non mancano, poi, le specialità enogastronomiche offerte dalle trattorie site tra le viuzze che si snodano tra i palazzi antichi e moderni.

Il centro storico di Lione, la “Città Vecchia”

È proprio il centro storico il luogo perfetto da cui iniziare la propria visita a Lione: la sua “Città Vecchia“, recuperata con cura ed oggi tutelata dall’Unesco come Patrimonio dell’Umanità, è tutta un susseguirsi di vicoli e di piazzette, di chiese e di palazzi storici. Ed è casa di ristorantini tipici che invitano a sedersi ai loro tavolini in ferro battuto. Ecco cosa vedere nel centro storico di Lione.

Place des Terreaux

Partiamo dalla penisola di La Presqu’ile, quel lembo di terra centrale che spicca tra i due fiumi di Lione, il Rodano e la Saona, che è il cuore pulsante della città.

Qui, l’ideale è passeggiare senza meta alla scoperta degli angoli più suggestivi della zona, ma c’è un luogo che è davvero imperdibile: è la Place des Terreaux, il cui nome deriva dal fatto che anticamente fosse parte del fiume, ma che venne riempita di terra per trasformarla in quella che oggi è la piazza più importante del centro cittadino.

Sulla Place des Terreaux si affacciano il Municipio (Hotel de Ville) e il Museo delle Belle Arti, e sorge la splendida fontana di Bartholdi, lo scultore della Statua della Libertà. Sembra che questa fontana fosse destinata alla città di Bordeaux, ma che non potendosela permettere venne terminata da Lione, dove si trova tutt’oggi.

Vale la pena, infine, una visita al Museo delle Belle Arti per la sua eccezionale collezione di monete (sono circa 50.000) e le opere d’arte dei più grandi esponenti europei, tra cui gli italiani Perugino, Tintoretto e Veronese.

Places de Terreaux, piazza principale di Lione

Fonte: iStock

Places de Terreaux, Lione

Quai St-Vincent e Quai de la Pecherie

Esplorando La Presqu’ile, non può mancare una passeggiata lungo il Quai St-Vincent, da cui ammirare i tipici palazzi variopinti sulla sponda del fiume Saona, per giungere fino al Quai de la Pecherie, che nel weekend vede riempirsi di vecchi librai. Lì si trova anche un palazzo la cui facciata è totalmente affrescata con libri e citazioni che ricordano gli scrittori di Lione, tra cui Rabelais, Stendhal ed Antoine de Saint-Exupery, il celebre autore de “Il Piccolo Principe“.

Il Muro dei Lionesi

Lione è ricca di splendidi murales e lo dimostra anche la facciata di uno stabile situato nella Presqu’Ile, e più precisamente in Rue de la Martinière. L’enorme dipinto murale, chiamato “Muro dei Lionesi”, che si apre alla vista rappresenta i personaggi tipici della città, alcuni dei quali famosi in tutto il mondo. Alcuni esempi? Potrete vedere l’Imperatore Claudio, Joseph-Marie Jacquard e i fratelli Lumière.

Muro dei Lionesi, un palazzo di Lione

Fonte: iStock

Muro dei Lionesi, Lione

Place Bellecour

Un altro luogo simbolo della Città Vecchia di Lione è Place Bellecour, raggiungibile con una breve camminata da Place Terreaux. È enorme (310×200 metri), tanto da detenere il titolo di piazza pedonale più grande della Francia e d’Europa.

In questa piazza, in cui avvengono tutti gli avvenimenti più importanti della città e in cui si incontrano molte attività, negozi e locali, si trovano più statue: quella equestre di Luigi XIV, quella del “Guardiano di pietra” e quella dedicata ad Antoine de Saint-Exupery.

La grandissima Piazza Bellecour di Lione

Fonte: iStock

Piazza Bellecour, Lione

I Traboules di Lione

Al di là delle sue grandi architetture, religiose e non, Lione è una città da scoprire piano piano. I suoi traboules, ad esempio, ne costituiscono la vera anima: sono i tipici passaggi coperti costruiti tra i palazzi, che permettono di attraversare gli edifici senza dovervi girare attorno. Sono particolari opere architettoniche che hanno avuto origine nel progetto dell’architetto Philibert Delorme, che costruì un passaggio che riuniva due palazzi in Rue Juiverie, nel 1800.

Ancora oggi la città custodisce diversi Traboules, ma non tutti sono visitabili. Dove poterli attraversare? Ad esempio da rue St Jean 54 verso rue du Boeuf 27 si trova il traboule più lungo di Lione, mentre da rue St Jean 27 verso rue des Trois Maries 6 se ne trova un altro accessibile. La regola è sempre quella di rispettare coloro che vivono nei palazzi restando in silenzio durante la traversata.

Tipico Traboule di Lione, che attraversa i palazzi

Fonte: iStock

Tipico Traboule di Lione

La Cattedrale di Saint Jean

Dopo una passeggiata nella parte della Città Vecchia che sorge sulla penisola di Lione, il consiglio è di raggiungere la Cattedrale di Saint Jean, dedicata a Santo Stefano e San Giovanni Battista. Costruita a partire dal 1100, con lavori che durarono ben 300 anni, è uno tra i migliori esempi in Europa di transizione dal romanico al gotico.

Per costruire questa chiesa larga 80 metri, furono sottratte le pietre usate per i monumenti romanici della città: oggi, una visita qua è d’obbligo. Anche al suo interno, dove è custodito uno degli orologi astronomici più antichi del continente. Passate qui alle 12.00, alle 14.00, alle 15.00 o alle 16.00, quando l’orologio si attiva e va in scena un vero e proprio spettacolo della meccanica.

Cattedrale di Saint Jean, Lione

Fonte: 123RF

Cattedrale di Saint Jean, Lione

La collina di Fourvière

Un’altra splendida area della città di Lione è senza dubbio la collina di Fourvière, raggiungibile a piedi o con una colorata funicolare che parte dalla Cattedrale. Dall’alto di questo colle, che tocca i 254 sul livello del mare, si gode di una vista spettacolare sull’intera città e anche oltre, vino ad avvistare, nelle giornate più terse, anche le Alpi con il Monte Bianco.

Quella di Fourvière viene chiamata la “collina che prega” per via dell’alta concentrazione di chiese, conventi e luoghi religiosi che qui sorgono.

Basilica di Fourvière

Sulla collina di Fourvière merita sicuramente una visita la splendida Basilica di Fourvière, il luogo sacro più importante della città. Costruita nel 1870, la sua strana forma ricorda quasi un elefante rovesciato e al suo interno custodisce una navata in mosaico che racconta la vita della Vergine Maria. A colpire è la mescolanza di stili utilizzati: all’esterno si possono vedere le influenze gotiche, classiche, bizantine che si uniscono armoniosamente.

Basilica di Fourvière, Lione

Fonte: iStock

Basilica di Fourvière, Lione

La zona archeologica romana e il Museo della Civiltà Gallo-Romana

Sulla collina di Fourvière si incontrano diverse testimonianze della storia antica di Lione e della Gallia, legata alla colonia romana Lugdunum, che qui prosperò diventando la più grande città dell’Ovest d’Europa, nonché zecca imperiale di Roma, e che diede i natali a due imperatori romani: Claudio e Caracalla. Tutt’oggi si possono ammirare il Teatro Antico, tra i più grandi di Francia, e l’Odeon.

A colpire è anche il Museo della Civiltà Gallo-Romana, sia per le opere conservate che ripercorrono la storia di Lione, sia per l’architettura stessa di questo luogo, ideato dall’architetto Zehrfuss. La struttura museale è completamente integrata nella collina su cui sorge il Teatro Antico, e presenta grandi aperture finestrate che regalano scorci di incredibile bellezza sui resti romani e sul paesaggio circostante.

La collina della Croix-Rousse

Diversamente da Fourvière, la collina della Croix-Rousse (Croce Rossa) viene chiamata la “collina che lavora”. Qui infatti si concentravano le produzioni di seta e le botteghe artigiane. Se vi va di camminare, consigliamo di salire lungo la Montèè della Grande Cote, la strada che un tempo era abitata dai Canuts, (operai della seta). Tra scivoli e scalini, si raggiunge uno dei punti panoramici su Lione più belli e mozzafiato.

Palazzo dei Voraces

Deviando per pochi metri dalla strada Montèè della Grande Cote che risale la collina, si raggiunge uno dei palazzi storici e simbolo delle organizzazioni operaie dei lavoratori della seta in città: la Cour des Voraces (Palazzo dei Voraci), famosa per la sua grande scalinata di sei piani e per essere un imponente traboule, con uscite su varie vie laterali.

Anfiteatro delle Tre Gallie

Uno dei primi anfiteatri costruiti al mondo è proprio quello che sorge sulla collina della Croix-Rousse: l’Anfiteatro delle Tre Gallie. Risale al 19 a.C. ed oggi ne restano soltanto alcuni elementi, ovvero una parte dell’arena, le fondamenta e certi tratti di muro.

Enogastronomia nei Bouchons

È proprio così che Lione va vissuta: camminando senza una precisa destinazione, pronti a lasciarsi stupire dai suoi monumenti, dalle sue vie, dal suo spirito. E come le chiese e le testimonianze storiche, anche le tradizioni culturali ne raccontano la personalità. Un viaggio alla scoperta di Lione, infatti, non può prescindere dal tuffarsi nel suo ricco patrimonio enogastronomico.

Nella Città Vecchia, e non solo, ci si può fermare in uno dei tanti ristorantini e trattorie che offrono i piatti della tradizione lionese. Si chiamano “Bouchon lyonnais” e sono caratterizzati da un’atmosfera accogliente e conviviale (sono riconoscibili da un’apposita insegna all’entrata del locale). Lione vanta infatti la migliore cucina francese, e provarla nei luoghi in cui è nata e si è radicata non ha prezzo.

Bouchon, tipico ristorante e trattoria di Lione

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Un Bouchon, tipico ristorante e trattoria di Lione
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Tutti i mercatini di Natale più belli della Svizzera

La Svizzera è uno dei luoghi più belli dove trascorrere il Natale grazie alle sue atmosfere affascinanti e magiche, rese ancora più suggestive dalle montagne innevate tutt’attorno. Le strade si riempiono di alberi natalizi adornati di luci e palline, mentre le casette in legno sprigionano tutta la loro vivacità rendendo i mercatini lo scenario perfetto dove trascorrere le serate, fare acquisti e respirare appieno l’aria natalizia, che in Svizzera profuma di vin brûlé, formaggio fuso e cioccolata calda.

Ma quali sono i mercatini di Natale più belli della Svizzera? Noi di SiViaggia abbiamo selezionato per voi i migliori: qui troverete i nostri suggerimenti e tutte le informazioni utili, come date e orari, per aiutarvi a organizzare le vostre vacanze.

Badener WunderDorf, Baden

Una delle mete più apprezzate in Svizzera per chi ama le vacanze termali è Baden, la cittadina situata nella valle Limmat, a 25 chilometri da Zurigo. Qui, durante le vacanze natalizie, il soggiorno perfetto si ottiene mixando relax e divertimento grazie ai mercatini del Badener WunderDorf. Gli stand più amati sono quelli dedicati allo street food, ma non mancano casette in legno specializzate nella vendita di prodotti artigianali e tante attività perfette per grandi e bambini. Tra queste citiamo l’escape room all’aperto “Adventure Christmas Market” e la tenda lounge dove rilassarsi sorseggiando un caldo bicchiere di vin brûlé.

Il mercatino, raggiungibile facilmente a piedi perché situato nel cuore di Baden, è aperto dal 31 ottobre al 22 dicembre, dal martedì al venerdì dalle 16:00 alle 24:00 mentre sabato e domenica dalle 12:00 alle 24:00.

Illuminarium, Zurigo

Zurigo abbraccia le festività natalizie come solo poche città europee sanno fare. Di mercatini ne troverete tantissimi e, uno dei più belli, è sicuramente Illuminarium. Dal 7 novembre al 30 dicembre, il cortile interno del Museo Nazionale si trasforma in un luogo incantato dove luci, musica e gastronomia si incontrano per offrirvi un’esperienza indimenticabile. La parte con i mercatini, dove troverete stand con prodotti tipici, chalet della fonduta e bar, è accessibile gratuitamente, mentre la parte con gli spettacoli luminosi è a pagamento.

Quest’anno ci sono due spettacoli di luce: Yuki’s Musical Christmas, perfetto per i bambini, proiettato ogni 45 minuti dalle 17:00 alle 20:00 e Odissey in Space della durata di 25 minuti, che sincronizza le musiche di artisti e band famose come Pink Floyd e The Doors con proiezioni video. I biglietti sono acquistabili online dal sito ufficiale.

Il mercatino, dov’è presente anche una discoteca per bambini organizzata tutte le domeniche dalle 15:00 alle 17:00, è situato di fianco alla stazione ferroviaria di Zurigo, raggiungibile con i bus HStops Bahnhofquai/HB (linee 4, 11, 13, 14, 17, 46) o Bahnhofplatz (linee 3, 6, 10, 31). È aperto tutti i giorni tranne il 24 e il 25 dicembre.

Winterland, Locarno

Dal 21 novembre 2024 al 6 gennaio 2025, la città di Locarno si trasforma nello scenario natalizio perfetto con Winterland. Il programma è ricco di iniziative: dalla proiezione sulla facciata di Palazzo Marcacci di una fiaba luminosa (tutti i giorni dalle 17:30) alla pista di ghiaccio, dove l’entrata è gratuita, mentre il noleggio dei pattini a pagamento. Non mancano i concerti e, ovviamente, i tanto attesi mercatini di Natale. Alcune casette in legno saranno le stesse durante tutto il periodo, mentre alcune cambieranno per stupire i visitatori con proposte sempre diverse.

L’entrata ai mercatini è gratuita e saranno aperti il lunedì, il martedì e il giovedì dalle 16:00 all’1:00, il mercoledì dalle 11:30 all’1:00, il venerdì dalle 15:00 alle 2:00, il sabato dalle 10:00 alle 2:00 e la domenica dalle 10:00 all’1:00. Dalla stazione di Locarno potete raggiungerli a piedi in 10 minuti o con il bus della linea 1 o 7.

Christkindlimarkt, Zurigo

Torniamo a Zurigo, dove da 31 anni viene organizzato uno dei più grandi mercatini di Natale al coperto d’Europa. Allestito nella hall della stazione ferroviaria, questo mercatino vanta oltre 140 casette in legno con prodotti artigianali unici e selezionati, oltre che lo splendido albero di Natale alto oltre 10 metri proveniente dalla foresta dell’Uetliberg e allestito e decorato da Lindt & Sprüngli. Durante il periodo dell’Avvento è previsto anche un ricco programma di intrattenimento dedicato ai bambini come la giostra, i laboratori per decorare i biscotti natalizi o il trucca bimbi.

Il mercatino è aperto dal 21 novembre al 24 dicembre, dal giovedì al sabato dalle 11:00 alle 22:00, dalla domenica al mercoledì dalle 11:00 alle 21:00, mentre il 24 dicembre dalle 11:00 alle 16:00.

Mercatini Natale Zurigo

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Mercatini di Natale organizzati nella stazione ferroviaria di Zurigo

Noël au Quai, Ginevra

Il Quai du Mont-Blanc, dal 21 novembre al 24 dicembre, risplenderà con le luci e le decorazioni dei mercatini di Natale più belli di Ginevra. Oltre alle classiche casette in legno, dove potrete acquistare tanti prodotti artigianali o provare le specialità del territorio, il programma prevede anche una giostra per i bambini, parate musicali, performance con abiti e musiche tradizionali, workshop, spettacoli circensi e concerti. E non dimenticate di fare una passeggiata sulle sponde del lago, decorato dalle luci natalizie e dove troverete il classico chalet dove provare la famosa fonduta svizzera.

I mercatini sono aperti dal lunedì al mercoledì dalle 12:00 alle 21:00, il giovedì fino alle 22:00, il venerdì e il sabato fino alle 23:00. La domenica, invece, saranno aperti dalle 11:00 alle 21:00.

Montreux Noël, Montreux

Uno dei mercatini più belli d’Europa si trova a Montreux, sulle rive del lago di Ginevra. Aperto dal 21 novembre al 24 dicembre, viene organizzato da ben 30 anni portando gioia e divertimento sia ai grandi che ai bambini. Oltre agli stand ricchi di prodotti artigianali, sono molto belle le iniziative previste nel programma: tra queste citiamo la casa di Babbo Natale, dove i bambini possono incontrarlo sulla cima di Rochers-de-Naye, lo show con la carrozza volante di Babbo Natale e la ruota panoramica allestita nella piazza centrale.

I mercatini con i prodotti artigianali sono aperti il lunedì e il martedì dalle 11:00 alle 20:00, il mercoledì e il giovedì fino alle 21:00 e il venerdì fino alle 22:00; il fine settimana, invece, sono aperti dalle 10:00 alle 22:00 il sabato e dalle 10:00 alle 20:00 la domenica. Il giorno di Natale, invece, chiuderanno alle 17:00.

Per raggiungere la città e i suoi mercatini, situati a 200 metri dalla stazione ferroviaria, consigliamo di affidarvi ai trasporti pubblici perché i parcheggi sono limitati.

Natale in Piazza, Lugano

Dal 30 novembre 2024 al 7 gennaio 2025, potrete vivere il Natale nel cuore di Lugano grazie alle luci e alle decorazioni allestite in Piazza della Riforma. Troverete tanti mercatini, sparsi per le vie del centro storico, gli chalet gastronomici e tanta musica dal vivo.

Basler Weihnacht, Basilea

Organizzato dal 28 novembre al 23 dicembre nelle piazze Barfüsserplatz e Münsterplatz, il mercatino natalizio di Basilea è considerato uno dei più belli di tutta la Svizzera. Münsterplatz offre la cornice perfetta grazie alla presenza della storica cattedrale, dalla cui cima potrete ammirare l’intera piazza con i mercatini, mentre Barfüsserplatz si presenterà ai vostri occhi come un mare di mercatini dai tetti bianchi, dove aleggia nell’aria profumo di vin brûlé e dei tipici Läckerli di Basilea (un tipo di pan pepato).

Il mercatino è aperto tutti i giorni dalle ore 11.00 alle 20.30, il 23 dicembre sulla Barfüsserplatz chiude alle 20.00 e quello sulla Münsterplatz alle 18.00.

Natale a Basilea

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Natale a Basilea

Città delle Stelle, San Gallo

Durante l’Avvento la città di San Gallo, famosa per il quartiere delle abbazie riconosciuto Patrimonio UNESCO, si trasforma letteralmente nella Città delle Stelle. Sono quasi 700 le stelle che scintillano e danzano in una coreografia speciale creata per decorare il centro storico e immergerlo in una luce magica e speciale. Non mancherà l’abete natalizio sulla Klosterplatz, al centro del quartiere dell’Abbazia, e i tanti mercatini dove acquistare idee regalo originali e artigianali. I mercatini sono aperti dal 28 novembre al 24 dicembre, dalle 11:00 alle 19:00 dal lunedì al venerdì e dalle 11:00 alle 18:00 il sabato e la domenica.

Waisenhausplatz, Berna

Arriviamo anche alla capitale, Berna, dove il bellissimo mercatino di Waisenhausplatz delizia i visitatori con addobbi festosi, alberi di Natale e decorazioni luminose, con il profumo del vin brûlé mescolato al “Wiehnachtsgüezi” e con oltre 50 bancarelle. Nelle tradizionali casette in legno troverete mandorle tostate, decori natalizi, formine per biscotti e altri souvenir e idee regalo speciali.

Il mercatino è aperto dal 29 novembre al 24 dicembre 2024, dal lunedì al sabato dalle 10:00 alle 20:00 e la domenica dalle 10:00 alle 18:00.

Mercatini Berna Natale

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Entrata ai mercatini di Natale di Berna

Sternenmarkt, Berna

Sempre a Berna si trova un mercatino relativamente giovane, ma che attira ogni anno sempre più visitatori. Stiamo parlando del Sternenmarkt, organizzato dal 21 novembre al 28 dicembre. Qui troverete 80 chalet in legno con tante delizie invernali, bevande calde e prodotti di design proposti da espositori sempre diversi. L’Europapromenade, situata accanto al Palazzo Federale, offre invece una vista mozzafiato sul quartiere del Marzili e sulle Alpi, oltre che una vasta scelta di prelibatezze culinarie, servite sia negli chalet che nei food truck. Per i bambini non manca un’area apposita con la giostra e tante animazioni per farli divertire.

Il mercatino è aperto dal lunedì al sabato dalle 11:00 alle 22:00, mentre la domenica dalle 11:00 alle 20:00. Il 24 dicembre, invece, sarà aperto solo fino alle 17:00, mentre il 25 dicembre resterà chiuso.

Mercatino natalizio, Yverdon-les-Bains

Il mercatino di Natale di Yverdon-les-Bains si terrà dal 30 novembre al 24 dicembre. In questa graziosa cittadina termale situata tra il Giura, le colline di La Broye e il Lago di Neuchâtel, considerata un importante centro termale, è presente anche un castello che, in occasione dell’Avvento, sarà vestito a festa. Decorazioni e luminarie contribuiranno a creare l’atmosfera perfetta per i turisti che desiderano scoprire i mercatini della città allestiti in Piazza Pestalozzi ricchi di casette con prodotti artigianali e specialità gastronomiche. I mercatini sono aperti il lunedì, martedì e giovedì dalle 15:00 alle 22:00, il mercoledì dalle 13:30 alle 22:00, il sabato dalle 10:00 alle 22:00 e la domenica fino alle 19:00.

Villaggio dell’Avvento, Olten

Questo mercatino attira ogni anno oltre 175.000 visitatori perché in grado di offrire l’atmosfera perfetta sia per i grandi che per i bambini. Il programma del Villaggio dell’Avvento di Olten, oltre a prevedere i classici mercatini – in totale 55 chalet decorati con prodotti che cambiano ogni settimana – vanta anche altri eventi speciali. Tra questi il Babbo Natale volante che sfreccia ogni giorno sulla Kirchgasse per raggiungere il Villaggio dell’Avvento, la giostra di Natale, la pista da slittino lunga 107 metri o la pista di ghiaccio artificiale. Il mercatino è aperto dal 30 novembre al 22 dicembre, dal lunedì al giovedì dalle 15:00 alle 21:00, il venerdì fino alle 23:00; il sabato, invece, è aperto dalle 11:00 alle 23:00 e la domenica dalle 11:00 alle 20:00.

Mercatino di Natale in Franziskanerplatz, Lucerna

A Lucerna, invece, i mercatini natalizi vengono allestiti nella piazza accanto alla chiesa francescana, raggiungibili facilmente a piedi dalla stazione dei treni. Dal 5 al 22 dicembre potrete immergervi nell’atmosfera festiva creata dagli stand che vendono sia idee regalo e prodotti artigianali che specialità tipiche come il vin brûlé e il pan di zenzero, ma non solo. Le decorazioni a Lucerna sono davvero speciali: al centro del mercatino troverete la più grande corona dell’Avvento della Svizzera centrale, dal diametro di 3 metri e decorata con candele alte 4 metri. Un altro gioiello imperdibile è il presepe creato da Max Rudin con figure a grandezza naturale.

I mercatini sono aperti dalle 11:00 alle 20:00.

Mercatino a Gruyères

Seppur conti una popolazione di appena 2000 abitanti, la cittadina di Gruyères rappresenta una delle mete imperdibili in Svizzera per chi ama i mercatini di Natale. Chiuso al traffico e reso completamente pedonale, il centro di Gruyères si trasforma in un vero e proprio villaggio fiabesco dove incontrare Babbo Natale e lasciarsi avvolgere dalla magica atmosfera delle feste. Il mercatino si terrà dal 28 novembre al 5 gennaio.

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Trondheim, cosa ammirare in questa magica città norvegese

Trondheim è una pittoresca e colorata città della Norvegia (il top per chi ama fare foto) che vanta tante attrazioni da visitare, molte delle quali detengono anche alcuni curiosi primati. È la terza più grande del Paese, di cui in passato è stata anche Capitale, e persino la più settentrionale delle grandi città norvegesi. Oggi Trondheim è molto amata dai turisti che sono in cerca del buon cibo grazie alle sue tipicità a tavola, da coloro che desiderano avvistare l’aurora boreale, e dai viaggiatori che puntano a scoprire località uniche nel loro genere. Ecco cosa vedere a Trondheim.

Nidaros Domkirke, l’antica cattedrale

Nidaros Domkirke, che a noi italiani appare impossibile da pronunciare, è l’affascinante cattedrale della città e, parlando di primati, è anche il più grande edificio medievale in Scandinavia, la struttura gotica più settentrionale d’Europa e la chiesa più importante della Norvegia.

Costruita a partire dal 1066, nel corso degli anni è stata vittima di diversi incendi, ma oggi si presenta come una struttura in cui convergono diversi stili architettonici medievali. A colpire particolarmente è senza ombra di dubbio la sua facciata gotica, impreziosita da un numero pressoché infinito di nicchie che ospitano statue, un grande rosone centrale e due imponenti torri.

Bakklandet, luogo pittoresco

Bakklandet è un grazioso quartiere cittadino in cui sembra di essere approdati in un paesino rimasto fermo nel tempo: pieno di minute casette in legno (un tempo magazzini) dipinte con colori pastello, offre diverse gallerie, negozi, bar e ristoranti, tutti abbelliti da piante e panchine.

Il visitatore non può non notare anche tantissime porte rosse, conosciute come “il portale della felicità”, che conducono in strade strette di ciottoli, quasi fosse veramente un villaggio delle fiabe.

Bakklandet, Norvegia

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Il pittoresco quartiere di Bakklandet

Erkebispegården, elegante palazzo

In norvegese si chiama Erkebispegården, mentre in italiano è il Palazzo dell’Arcivescovo. Sorge dietro alla cattedrale e può vantare il titolo di edificio secolare più antico della Scandinavia. La sua è una struttura molto curiosa, perché ha la forma di una U e presenta anche una facciata in muratura perfettamente conservata.

Attualmente ospita un museo che mostra moltissimi oggetti risalenti a centinaia di anni fa, ma anche sculture, resti rinvenuti duranti gli scavi condotti negli anni ’90 del secolo scorso e molto altro ancora.

Festning Kristiansen, in cima a una collina

Festning Kristiansen è un’affascinante fortezza che sorge in cima a una collina da cui ammirare un panorama emozionante. Il visitatore si ritroverà al cospetto di una struttura bianchissima e minimalista, ma certamente unca nel suo genere.

La sua è una storia davvero molto particolare: è stata costruita dopo che un grande incendio, avvenuto nel 1681, ha devastato Trondheim. Poi, durante la Seconda Guerra Mondiale, fu utilizzata dai tedeschi come prigione e patibolo per i membri della Resistenza Norvegese.

Stiftsgården, palazzo in legno

Lo Stiftsgården rappresenta un altro importante primato per la città: è il più grande palazzo in legno che svetta nei cieli della Scandinavia. Del resto, qui vi sono ben 140 stanze e oggi è utilizza come residenza ufficiale della famiglia reale quando viene in città.

Il palazzo dispone anche di un bellissimo giardino pubblico, da molti ritenuto come uno degli angoli più incantevoli di Trondheim.

Gamle Bybro, affascinante punto panoramico

Chi ama i panorami non può di certo perdersi Gamle Bybro, un ponte che fa credere di essere capitati in una struttura navale e che offre una vista sulla guglia di Nidarosdomen, sulle file di magazzini disposte sul lungofiume e molto altro ancora.

In sostanza chi adora fare foto non deve saltare questa tappa, perché questo ponte è davvero una location che offre scorci assolutamente pittoreschi.

Gamle Bybro, Norvegia

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Gamle Bybro, il ponte della città vecchia

Rockheim, museo della musica contemporanea

Come dice il nome, il Rockheim è un museo dedicato alla musica e, più precisamente, al pop e al rock (con particolare focus sugli artisti norvegesi). È stato ricavato all’interno di un grande ex-magazzino e si fa riconoscere per la presenza di un tetto sporgente ornato di copertine di dischi.

Torvet, piazza pittoresca

Molto interessante è anche Torvet, la piazza principale della città, in cui si tengono vari mercati ed eventi pubblici. Accoglie il visitatore con un’altissima colonna sulla cui cima riposa la statua di Olav I Tryggvason, il fondatore di Trondheim.

Sinagoga di Trondheim, tuttora attiva

Anche qui c’è un curioso primato: la Sinagoga di Trondheim è la più settentrionale d’Europa. Il suo interno è stato sistemato anche come un piccolo museo, che illustra la storia della comunità ebraica locale, purtroppo decimata dall’Olocausto. Un importante luogo di culto tuttora attivo e nato a seguito della ristrutturazione di una vecchia stazione ferroviaria del 1864.

Ringvemuseet, all’interno di un maniero

Il Ringvemuseet è un interessante museo che sorge dentro a un bellissimo maniero del XVIII secolo, dal quale poter ammirare anche un emozionante panorama sulla città e il suo fiordo.

Qui il visitatore può scoprire una collezione di ben 1500 strumenti musicali disposti in magnifiche stanze riccamente arredate. Ma non è finita qui, perché  ci sono anche 13 ettari di giardini botanici.

Trøndelag Folk Museum, museo all’aperto

Infine vi consigliamo il Trøndelag Folk Museum, un bellissimo museo all’aperto che comprende ben ottanta edifici storici tipicamente norvegesi. Possiamo quindi dire che, anche in questo caso, si parla di primato: è una delle più grandi e importanti attrazioni della Norvegia.

Ad emozionare particolarmente il visitatore sono anche le rovine di Sverresborg Slot (Castello di Sverresborg) e mulini e fattorie “abitati” da volontari che indossano abiti tradizionali.

Trondheim, Norvegia

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Veduta di Trondheim
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Negli aeroporti europei i prezzi sono alle stelle: l’analisi

Che l’aeroporto sia un luogo tutt’altro che economico lo sappiamo bene. Una volta superati i controlli di sicurezza (a volte anche prima) si entra in un mondo dove il prezzo di qualsiasi cosa aumenta. Se avete sete e l’aeroporto non dispone di fontanelle per riempire la borraccia, o se avete fame e vi siete dimenticati gli snack a casa, avete solo due scelte: aspettare di atterrare nella vostra prossima destinazione sperando che non ci siano ritardi o aprire il portafoglio e pagare a prezzi raddoppiati, se non triplicati, il bene di cui avete bisogno.

A dichiararlo è un’analisi del Corriere della Sera che, su diciassette scali del continente, ha messo in evidenza prezzi alle stelle e passeggeri non particolarmente felici. La risposta dei Duty Free? La colpa è del rincaro degli affitti deciso dalle società di gestione che mettono a disposizione gli spazi aeroportuali per aprire edicole, negozi, bar o ristoranti. E quella dell’Unione Europea? Ammette di non poter intervenire in nessun modo.

Stime da record: i prodotti più costosi negli aeroporti

L’analisi del Corriere ha preso in considerazione diversi aeroporti, come quelli di Roma e Fiumicino e gli scali milanesi di Linate e Malpensa: nel primo caso hanno sottolineato come, nel 2023, la spesa media nell’ambito cibo e bevande sia stata pari a 6,8 euro per passeggero in partenza, circa 20 milioni; nel secondo caso, invece, si evidenza un bilancio di 29,56 milioni di euro. La situazione è critica soprattutto per l’acqua, considerato un bene di prima necessità e che nessuno può portare con sé da casa, una problematica nata a partire dagli attacchi terroristici dell’11 settembre 2001, momento in cui sono state introdotte molte delle regole aeroportuali legate alla sicurezza.

Il Corriere ha messo in evidenza due problematiche: la difficoltà nel reperire le bottigliette da mezzo litro, spesso introvabili per lasciare spazio a quelle da 0,75 litri (più costose) e i prezzi altissimi. Uno dei casi più famosi è Istanbul, dove per acquistare mezzo litro di acqua il costo varia tra i 6 e 10 euro, ma vengono citati anche gli aeroporti di Berlino (5,90 euro), Francoforte (4,75 euro), Bruxelles (4,60 euro) e Londra Luton (4,50 euro). In Italia, invece, il costo oscilla tra 1,80 e 2 euro.

Anche i panini sono risultati tra i prodotti più costosi: quelli semplici, con prosciutto e formaggio, hanno costi elevati anche in Italia, dove si arriva a 10 euro, con una media nazionale attorno agli 8 euro, mentre a Istanbul, che mantiene prezzi da record anche in questo settore, si stimano 16,50 euro. Per caffè e cappuccino, invece, i viaggiatori, sempre nello scalo turco, possono considerare 6 euro per un espresso e 9 euro per un cappuccino.

Perché i costi negli aeroporti sono alti

Chi ha visto la serie comedy Seinfeld ricorderà uno sketch dove il comico Jerry Seinfeld chiede: “Pensate che la gente che gestisce i negozi in aeroporto abbia idea di quanto costano le stesse cose nel resto del mondo? O pensate che abbiano il loro piccolo paese là fuori e possano chiedere qualunque prezzo vogliano?”. La battuta fa sicuramente ridere, ma i consumatori non sono molto contenti.

Considerata la situazione, non stupisce che i viaggiatori siano particolarmente arrabbiati e infastiditi dai costi elevatissimi di prodotti anche di prima necessità come l’acqua. Ma perché i costi negli aeroporti sono così alti? Il direttore generale di Airports Council International-Europe ha dichiarato al Corriere che “operare in uno scalo ha oggettivamente costi aggiuntivi: bisogna trasportare la merce, il personale deve essere formato, ci sono gli obblighi di sicurezza e poi c’è l’inflazione che non ha aiutato di questi tempi”.

In più, bisogna considerare che molte attività devono pagare l’affitto e, in alcuni casi, una percentuale delle vendite.

Le soluzioni al problema

Nel corso degli anni sono state proposte delle soluzioni che, ovviamente, non hanno funzionato. Molti aeroporti, per esempio, hanno tentato operazioni di “moral suasion” (correggere o rivedere determinate scelte o comportamenti presi da un organismo riconosciuto autorevole per le parti) per contenere i prezzi di prodotti essenziali come acqua e caffè, mentre l’Airports Council International-Europe aveva tentato di raccomandare un tetto massimo di 1 euro per bottiglia, anche qui senza avere successo.

Il paradosso di tutta questa situazione è che, considerati i prezzi alle stelle degli aeroporti, è più conveniente acquistarli direttamente sugli aerei. Ryanair, per esempio, vende le bottiglie d’acqua da mezzo litro a 3 euro l’una, mentre i panini più semplici a 6 euro.

Una soluzione vera e propria non esiste, seppur si stiano provando a fare dei tentativi, come è successo negli Stati Uniti d’America in seguito a un post pubblicato su Twitter. Nel 2021, un viaggiatore di nome Cooper Lund ha twittato un’immagine del menù di un bar dell’aeroporto che, tra le altre cose, includeva una birra d’oro dal costo di $27,85. Questo ha dato il via a un’indagine da parte dell’ispettore generale dello stato, che ha scoperto che a 25 clienti sono stati addebitati importi “totalmente indifendibili” da $23 a $27 per una birra.

Il risultato è che l’Autorità portuale di New York e New Jersey ha introdotto una nuova norma che prevede l’obbligo per i venditori di non addebitare prezzi più cari del 10% rispetto a quelli che si trovano fuori dall’aeroporto.

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Elvas, la città del Portogallo racchiusa in una stella

Può, una città, essere racchiusa in una stella? Se questa stella è fatta di possenti mura, la risposta è: sì, può. E il risultato – visto dall’alto – è spettacolare. Stiamo parlando di Elvas, cittadina fortificata a difesa del confine con la Spagna, che sorge nella poetica regione portoghese dell’Antejo. Si tratta di una località talmente spettacolare e significativa dal punto di vista storico che il suo complesso sistema di fortificazioni è stato dichiarato Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco.

Elvas, informazioni utili

La bellissima Elvas è Patrimonio dell’Umanità perché à la più grande fortificazione bastionata non solo del Portogallo, ma del mondo intero. Le sue affascinanti mura, con fortificazioni dalla forma di una stella, risalgono a varie epoche (possiedono mura islamiche e medievali, ma anche influenzate dallo stile olandese di Cosmander), tanto che per questa sua particolare storia la città presenta diversi limiti di accessibilità.

Per esempio, in molte della sue vie la pavimentazione in pietra è irregolare, al punto da poter rendere in alcuni tratti complessa la circolazione. A poter creare delle possibili problematiche è anche l’inclinazione di alcune strade, così come il fatto che lungo il percorso si incontrano delle vie senza marciapiede, nelle quali occorre spostarsi con particolare attenzione.

Ma del resto la sua è una storia che ha fatto la differenza nel panorama europeo (e non solo): essendo situata vicino alla frontiera, Elvas negli anni ha combattuto per conservare l’indipendenza del Portogallo, al punto da diventare un esempio per l’umanità intera. Il passato della cittadina racconta quindi di battaglie, di coraggio, di momenti di vittoria e altri di dolore, mentre oggi questa è una località che si distingue per essere affascinante, pacifica e assolutamente ospitale.

Cosa vedere ad Elvas, l’itinerario

Elvas accoglie il visitatore con delle robuste mura grigie, perimetro d’un irregolare poligono a forma di stella, governate da torri, fossati, bastioni e porte che si aprono su quello che – oggi – è uno splendido centro storico. Un dedalo di stradine acciottolate, infatti, conducono al cospetto di antiche chiese, piazze affascinanti, musei e molto altro ancora. Come accennato, presenta alcuni limiti di accessibilità e per questo vi suggeriamo di seguire l’itinerario che potete leggere qua sotto.

Castelo de Elvas

La prima tappa da fare è il bellissimo Castelo de Elvas, il cui nucleo originario risale al Settecento. Sorge nel punto più alto della città ed è un’opera di fortificazione islamica che nel corso dei secoli è stata teatro di eventi rilevanti per la storia del Paese, fino a perdere la sua importanza difensiva e qualsiasi altra funzione militare a partire dalla seconda metà del secolo. XIX.

Castelo de Elvas, Portogallo

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Veduta aerea del bellissimo Castello di Elvas in Portogallo

Dopo un periodo di abbandoni e di restauri, nel 1906 fu dichiarato primo Monumento Nazionale portoghese, e oggi permette di fare una passeggiata lungo i suoi bastioni mentre si ammira un panorama superbo sulla straordinaria pianura su ci si affaccia. Nelle sue vicinanze, inoltre, c’è anche la suggestiva Igreja da Ordem Terceira de São Francisco.

Igreja da Ordem Terceira de São Francisco

Si trova a pochissima distanza dl Castelo de Elvas e colpisce per il suo il rivestimento di azulejo che narrano alcuni importanti episodi della vita di San Francesco. All’interno la circolazione è agevole per via della presenza di un ampio spazio e dell’assenza di barriere architettoniche.

Igreja das Domínicas

L’itinerario prosegue per arrivare al cospetto dell‘Igreja das Domínicas, un edificio religioso che colpisce per la presenza di un particolare palo della gogna in stile manuelino. La struttura presenta un pianta ottagonale ed è impreziosita con azulejo e con la ‘talha dourada’, ovvero del legno intagliato e ricoperto di una patina d’oro.

A disposizione del visitatore c’è anche un grazioso belvedere da cui scorgere una zona della città antica.

Igreja de Nossa Senhora da Assunção

L’Igreja de Nossa Senhora da Assunção è stata la cattedrale cittadina fino al 1882 e riesce a sorprendere chiunque la visiti: arrivando al suo cospetto si nota una facciata semplice e sobria, che mai darebbe modo di pensare che nasconda degli interni sontuosamente arredati. Ci sono colonne in marmo dipinte, diverse cappelle con decorazioni in oro e alcuni azulejo risalenti al XVII secolo.

Igreja de Nossa Senhora da Assunção, Elvas

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La facciata sobria dell’Igreja de Nossa Senhora da Assunção

La sua costruzione si deve a Francisco de Arruda, e ancora oggi conserva alcuni elementi dello stile manuelino, tra cui il portale sud.

Largo de Santa Clara

Decisamente pittoresco è il Largo de Santa Clara, piazza che si trova ai piedi dell’ Igreja de Nossa Senhora da Assunção e che ospita la gogna “pelourinho risalente al XVI secolo. Essa presenta quattro bracci di ferro con teste di drago, che molto tempo fa venivano utilizzati per appendere i delinquenti. Ma questa non è l’unica cosa che colpisce di tale spazio: sulla piazza si affacciano delle tipiche ed affascinanti case nobiliari con grate di ferro.

Torre Medieval

Proseguendo l’itinerario lungo la via Rua da Cadeia si arriva al cospetto della Torre Medieval, anche chiamata Torre Nova o Torre Fernandina. Edificata nel XIV secolo per scopi difensivi, nel corso dei secoli assunse anche la funzione di prigione, fino ad essere trasformata in un’attrazione turistica di cui si possono ammirare gli interni fino a raggiungere la cima, che offre un’emozionante vista dall’alto di tutto il territorio circostante.

Una piccola informazione di servizio: la struttura presenta ben tre piani da salire su una ripida scala a chiocciola, condizione che la rende inaccessibile a persone a mobilità ridotta.

Museu de Arte Contemporânea de Elvas

Sorge di fronte alla Torre Medieval ed è la culla di circa trecento opere di artisti portoghesi di vario genere, come per esempio pittura, disegno, scultura e molto altro ancora. L’edificio è settecentesco in stile barocco e inoltre presenta una sala che racchiude la cappella dell’antico ospedale, anch’essa abbellita da raffinati (e tipici) azulejo.

È bene sapere che il Museu de Arte Contemporânea de Elvas offre anche visite guidate e attività specifiche per persone con bisogni speciali.

Museu da Fotografia

Il Museu da Fotografia sorge nell’ex sala cinematografica della città, ed è la casa di una interessante collezione di apparecchi fotografici. A disposizione dei visitatori ci sono anche mostre fotografiche temporanee, e persino una camera oscura, un laboratorio e una biblioteca.

Convento de São Domingos e Museu Militar de Elvas

Il Convento de São Domingos si trova su una delle punte della fortificazione a forma di stella di Elvas e fu fondato nel 1267. Con il passare degli anni ha subito diverse modifiche, al punto che oggi presenta una facciata barocca che, sorprendentemente, nasconde un interno in stile gotico. Attualmente fa parte del Museu Militar de Elvas.

Il Museu Militar de Elvas promuove la valorizzazione, l’arricchimento e l’esposizione del patrimonio storico-militare ad esso attribuito. Il suo scopo, infatti, è quello di illustrare l’importanza strategica di questa città di confine.

Forte de Santa Luzia

Si trova a circa 2 chilometri di distanza dall’area precedentemente esplorata, quindi all’esterno delle mura cittadine, e fa parte della Piazzaforte di Elvas. Il Forte de Santa Luzia, costruito attorno al 1640, ospita oggi un sito museale che racconta gli anni di guerra contro la Spagna e mostra anche una collezione di armi antiche.

Forte de Santa Luzia, Elvas

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Veduta da lontano sul suggestivo Forte de Santa Luzia

Forte de Nossa Senhora da Graça

Molto interessante è pure il Forte de Nossa Senhora da Graça costruito sul Monte da Graça (sempre fuori dalle mura cittadine), che si compone di tre corpi: un nucleo centrale, il corpo principale e una struttura esterna.

Anche oggi viene considerato un autentico capolavoro di architettura militare europea del XVIII secolo ed è persino la sede di un museo, ma anche un punto ottimale per ammirare un panorama straordinario sulla città e sulla zona in cui si sviluppa.

Aqueduto da Amoreira

Infine (ma di certo non per bellezza ed importanza) il mastodontico Aqueduto da Amoreira. La sua nascita si deve al fatto che, nel 1500, Elvas affrontò un grave problema di approvvigionamento idrico, che costrinse gli abitanti dell’epoca ad incanalare l’acqua da Amoreira con l’ausilio di un acquedotto.

Progettato dall’architetto Francisco de Arruda (per terminare l’intera costruzione ci sono voluti ben 100 anni), lo stesso autore che realizzò la Igreja de Nossa Senhora da Assunção e la Torre de Belém a Lisbona, è lungo approssimativamente 7 chilometri e si presenta agli occhi del visitatore con ben 843 archi giganteschi.

Aqueduto da Amoreira, Elvas

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Una parte del mastodontico Aqueduto da Amoreira

Per ammiralo al massimo del suo splendore si consiglia di recarsi presso il tratto della strada per la capitale del Portogallo che va verso ovest del centro cittadino.

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Cosa vedere e quando andare a Brasov, affascinante città medievale della Transilvania

Brasov, in lingua locale Brașov, è una deliziosa città della Transilvania (ad esser propriamente onesti è la Capitale culturale della Regione) che attira sempre più viaggiatori provenienti da tutto il mondo per via della sua bellezza tipicamente medievale, ma anche a causa della sua vicinanza con quello che è conosciuto come il Castello di Dracula. La sue origini sono quindi molto antiche, e il suo fascino bohémien da solo vale il viaggio. Scopriamo insieme cosa vedere in questa affascinate città della Romania.

Le mura medievali

Recarsi a Brasov vuol dire vuol dire ritrovarsi nel cuore della Transilvania, incredibile regione della Romania che genera un enorme carico di suggestioni, ma anche al cospetto di imponenti mura antiche. La cittadella medievale, infatti, è abbracciata da una grande cinta muraria (alta ben 12 metri) costruita nel XV secolo.

Lunga 3 chilometri e con 7 bastioni, racchiude numerosi gioielli artistici e architettonici tutti da scoprire, ma anche una serie di angoli pittoreschi i localini affascinanti.

La Chiesa Nera

Una delle attrazioni da non perdere a Brasov è senza ombra di dubbio la sua Chiesa Nera, che rappresenta il vero e proprio simbolo della città. Si trova nel centro antico ed è classificata come monumento storico della Romania e, soprattutto, possiede questo oscuro nome perché, nel 1689, fu vittima di un brutto incendio che annerì i suoi muri esterni.

Chiesa Nera, Brasov

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L’affascinante Chiesa Nera di Brasov

Chiamata in Biserica Neagra in lingua rumena, possiede un campanile di ben 65 metri metri di altezza e offre un interno in stile barocco riccamente decorato. Tra le sue mura, inoltre, è gelosamente conservata una delle più grandi collezioni di tappeti orientali in Europa, e un enorme organo con oltre 4 mila tubi sonori.

Casa Sfatului

Molto interessante è anche Casa Sfatului, che è anche una delle attrazioni più fotografate di tutta la città. Si tratta di un’antica abitazione che dà il nome all’omonima piazza in cui si trova e che ospita il museo di storia della contea di Brasov. Risalente al 1420, è sormontata dalla Torre del Trombettiere dove un tempo si riunivano i consiglieri. Inoltre fu sede dell’amministrazione cittadina fino al 1780.

L’ultima modifica delle struttura avvenne tra il 1909 e il 1910, quando il tetto barocco venne sostituito con l’attuale tetto piramidale che risulta altrettanto affascinante. L’omonima piazza in cui sorge, tra le altre cose, è una delle più belle dell’intera Romania grazie alla presenza di alcune storiche dimore dipinte con colori pastello.

Poarta Ecatenirei

Poarta Ecatenirei, chiamata da noi italiani Porta Caterina, è certamente una tappa che devono fare tutti, ma che non deve essere assolutamente saltata dagli amanti della storia: sulla sua cima vi sono 4 torrette che simboleggiano l’autonomia giuridica della città nel Medioevo, e il conseguente diritto di applicare la pena capitale.

Sfortunatamente, è l’unica delle varie porte antiche che è arrivata ai giorni nostri e, secondo alcuni documenti, il suo nome originario era Porta Valacce, in quanto unico ingresso per i rumeni che vivevano a Șcheii Brașovului, una zona della città simile a un villaggio in cui si susseguono piccole case costruite lungo strade strette con giardini e piccoli campi. Da notare è che sopra l’ingresso compare lo stemma della città, ovvero una corona su tronco di quercia e radici. Al giorno d’oggi Porta di Caterina ospita un museo.

Strada Sforii

Avete mai sognato di attraversare uno dei vicoli più stretti d’Europa? Se è così dovete assolutamente raggiungere la Strada Sforii, una vietta larga meno di un metro e che in alcuni punti si assottiglia così tanto da permettere di poter toccare entrambe le pareti con le mani.

Non sarà perciò una sorpresa venire a conoscenza che, secondo una leggenda, in epoca medievale questo era uno dei ritrovi preferiti dagli innamorati (ma probabilmente anche oggi).

Monte Tampa

Una delle attività più amate in generale dai turisti è ammirare le città dall’alto e, da questo punto di vista, Brasov offre un punto panoramico davvero eccezionale. Sulla città si affaccia infatti il Monte Tampa (con tanto di scritta in stile hollywoodiano) che è l’habitat dell’orso bruno, lince, cinghiale, farfalle e di una grande varietà di uccelli.

Monte Tampa, Brasov

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La scritta Brasov in stile hollywoodiano sul Monte Tampa

Per raggiungerlo basta intraprendere un trekking di circa 4 km che parte dalle vie della cittadina, oppure salire su di una funivia che in pochi minuti permette di arrivare sulla cima, dove inizia un sentiero pianeggiante che in più o meno 15 minuti porta alla (discutibile) scritta e ad una bellissima terrazza panoramica.

Chiesa di San Nicola

Costruita inizialmente secondo i dettami dell’architettura gotica, in un secondo tempo la Chiesa di San Nicola venne adattata alle linee dell’architettura barocca e vi furono aggiunte una cappella e una nuova torre. Molto affascinanti sono gli interni, opera del maestro Mişu Popp.

Vicino ad essa è invece possibile scoprire la più antica scuola della Romania, attualmente trasformata in un museo pieno di antichi manoscritti, carte topografiche e tantissimi altri documenti storici che raccontano questo pittoresco territorio.

Torre Bianca e Torre Nera

Sono due torri di sorveglianza che dominano il centro storico, costruite nel XV per proteggere la città dagli attacchi nemici. Nel corso del tempo sono state entrambe convertite in Museo Provinciale di Storia, in cui il visitatore può ammirare armature, armi, attrezzi e costumi degli abitanti di un tempo.

Quando andare a Brasov

Andare a Brasov è sempre un’ottima idea, ma senza ombra di dubbio la primavera è un periodo ottimale per via del clima mite e delle lunghe giornate piene di luce. Più calda ma ideale è anche l’estate, così come lo sono l’autunno e l’inverno che, pur con temperature più rigide, regalano eventi indimenticabili, come i pittoreschi mercatini di Natale cittadini.

Brasov a Natale

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Il centro di Brasov durante le feste di Natale

I dintorni di Brasov

Non si può venire a Brasov e non pensare di fare delle piccole gite anche nei suoi dintorni: siamo in Transilvania, una delle Regioni più affascinanti e misteriose d’Europa. Le cose da vedere sono davvero tante, ma quelle da non perdere per nessuna ragione al mondo sono:

  • Fortezza di Rasnov: incredibile complesso costruito dai Cavalieri Teutonici sulla cima di una collina rocciosa e che si distingue per essere uno dei complessi fortificati meglio conservati della Romania. Con una cinta muraria alta 5 metri e che segue la cresta della collina, ospita al suo interno 30 case, una scuola e una cappella;
  • Castello di Bran: è il famoso Castello di Dracula, quindi il luogo in cui si dice che Bram Stoker ambientò il suo romanzo dedicato a questo temutissimo vampiro.
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Cracovia a Natale, tutto il meglio di questa meravigliosa città della Polonia

Segnata dagli eventi storici, Cracovia è riuscita, nel corso degli anni, a trasformarsi in una destinazione moderna, vivace e alla moda. Qui la bellezza delle architetture e la scena culturale e gastronomica creano il mix perfetto per chi, da un viaggio in una città europea, cerca un’esperienza completa. Ora, immaginate tutto questo immerso nelle suggestive atmosfere natalizie, dove mercatini, decorazioni, eventi e concerti contribuiranno a rendere il vostro soggiorno in Polonia ancora più indimenticabile.

Ecco i nostri consigli su cosa fare a Cracovia a Natale, cosa vedere e tante informazioni utili per organizzare il vostro viaggio.

Cosa fare a Cracovia a Natale

Natale è il periodo perfetto per fare un salto in Polonia, in particolare nella città di Cracovia famosa per le sue atmosfere arricchite da luci scintillanti e profumi deliziosi. Qui potrete trascorrere le vostre giornate alla scoperta della città, per poi perdervi tra i mercatini allestiti nella Piazza del Mercato, la piazza medievale più grande d’Europa, e al Mercato dei Tessuti. Non mancano tanti eventi e concerti, come il concorso dei presepi cracoviani, riconosciuti Patrimonio UNESCO.

I mercatini di Natale

L’evento più amato del Natale a Cracovia sono i mercatini, aperti dal 29 novembre 2024 al 1 gennaio 2025, dalle 10:00 alle 20:00. È anche il contesto in cui sono inseriti a contribuire alla loro bellezza: gli stand, infatti, sono allestiti nella meravigliosa Piazza del Mercato, luogo tradizionale di scambi commerciali fin dal Medioevo. Le casette in legno, decorate con le classiche luci, non vedono l’ora di aprire per accogliere residenti e turisti con le loro specialità tipiche, dai dolciumi al vin brûlé. Non dimenticate di assaggiare le famose zuppe polacche, i pierogi (ravioli tipici ripieni di carne) e il formaggio affumicato DOP Oscypek, il re dei formaggi polacchi scaldato sul barbecue e servito con marmellata di mirtilli rossi.

Oltre agli stand dedicati al cibo, saranno presenti anche quelli ricchi di idee regalo e souvenir artigianali realizzati a mano come creazioni in legno e pellame, gioielli in ambra, decorazioni natalizie o candele profumate.

Cracovia Natale

Fonte: iStock

Mercatini di Natale Cracovia

Il concorso dei presepi

Una delle tradizioni natalizie più famose di Cracovia è il concorso dei presepi. Ogni anno, il primo giovedì del mese di dicembre (quest’anno sarà il 5 dicembre) gli artigiani locali costruiscono nella Piazza del Mercato dei meravigliosi presepi utilizzando legno e carta stagnola e dando vita a tutta una serie di miniature, dai monumenti storici della città ai personaggi di Betlemme. Si tratta di una tradizione antichissima risalente alla metà del XIX secolo quando falegnami e muratori provenienti da Cracovia e dintorni, spinti dalla necessità di guadagnare denaro durante il periodo invernale, si riunivano nella piazza per vendere i loro presepi.

Oggi sono riconosciuti Patrimonio UNESCO e, se durante l’anno potete vederli all’interno del Museo Storico della città, durante le feste potrete ammirarli ai piedi del monumento di Adam Mickiewicz, dove si terrà il concorso annuale con quelli nuovi creati dagli artigiani.

La pista di pattinaggio

Ogni anno viene allestita anche una pista di pattinaggio. La troverete a pochi passi dal centro storico, vicino alla Porta di Floriana e alla Stazione Dworzec. Questa è l’opportunità per fare un po’ di movimento e scaldarvi, divertendovi a suon di musica natalizia. E, se non vi siete scaldati abbastanza, potete raggiungere il mercatino più vicino per regalarvi una cioccolata calda o un vin brûlé.

Cracovia a Natale, i luoghi più simbolici

Non solo mercatini e concorsi di presepi, visitare Cracovia a Natale significa poter visitare la città e i suoi luoghi più simbolici immersi in un’atmosfera unica.

La Basilica di Santa Maria

Uno dei simboli più importanti di Cracovia è sicuramente la Basilica di Santa Maria, situata proprio nel cuore della città, in Piazza del Mercato. Considerando che passerete qui tantissimo tempo, passeggiando tra i vari mercatini, trovate anche il tempo di visitare i suoi interni. Dell’edificio, realizzato in stile gotico, spiccano subito le due torri, di cui una visitabile da aprile a ottobre.

Al suo interno custodisce incredibili tesori: uno è considerato tra gli altari più belli d’Europa, risalente al 1489 e per il quale ci sono voluti ben 12 anni per essere costruito; l’altro è il soffitto della chiesa, dove vi sembrerà di ammirare un cielo stellato. In realtà si tratta della policromia di Jan Matejko, un’opera realizzata con tonalità d’oro su uno sfondo azzurro che ricorda un cielo con le stelle. La basilica è aperta anche durante i giorni di festa, dal lunedì al sabato dalle 11:30 alle 18:00 e la domenica e i festivi dalle 14:00 alle 18:00. Il biglietto d’ingresso costa 3,45 euro.

Basilica Cracovia

Fonte: iStock

Il soffitto della Basilica di Cracovia

Musei e gallerie d’arte

Gli amanti dell’arte, invece, non possono rinunciare al Museo Czartoryski. Fondato nel 1796, custodisce antichi manufatti, mobili, porcellane e arazzi, anche se l’opera che tutti desiderano vedere dal vivo è una. Stiamo parlando della Dama con l’Ermellino di Leonardo Da Vinci, considerato uno dei massimi tesori artistici della Polonia e quindi immancabile tra le cose da vedere a Natale a Cracovia. Il museo è aperto dal martedì alla domenica, compresi i giorni festivi, dalle 10:00 alle 18:00. Il biglietto d’ingresso costa 8 euro, mentre il martedì si entra gratis.

Se preferite ammirare le collezioni d’arte più moderne, inserite nel vostro itinerario il Museo dell’Arte Contemporanea MOCAK. Si tratta del primo museo aperto dopo la Seconda Guerra Mondiale e il più grande, nell’ambito dell’arte moderna, di tutta la Polonia. Anche questo museo è aperto dal martedì alla domenica, compresi i giorni festivi, dalle 11:00 alle 19:00 e il martedì l’ingresso è gratuito.

Il clima di Cracovia a Natale

Seppur la neve non sia sempre garantita, una cosa è certa: il clima di Cracovia a Natale sarà particolarmente freddo. Un dicembre “mite” a Cracovia è caratterizzato da temperature che si muovono intorno ai 3 gradi durante il giorno, mentre di notte farà più freddo e la temperatura diurna può scendere drasticamente. Ecco perché vi consigliamo di preparare al meglio la vostra valigia con tanti indumenti caldi perché i mercatini sono belli di giorno, ma è la sera che, grazie alle luci, diventano ancora più magici.

Come muoversi a Cracovia a Natale

Il centro storico di Cracovia, dove si trovano le attrazioni principali, è visitabile tranquillamente a piedi. Tuttavia, se aveste bisogno di spostarvi nelle zone limitrofe, consigliamo di utilizzare i mezzi pubblici per non rischiare di incorrere nel traffico e nell’eventualità che alcune strade vengano chiuse a causa dei mercatini o di altre iniziative sparse per la città.

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L’estate infinita di Cipro tra sole e mare

Un’estate infinita inseguendo temperature miti e andando alla ricerca di luoghi stupendi. Tra i posti da raggiungere in autunno per prolungare quella sensazione di sole addosso e di bagni in acque turchesi, vi è l’isola di Cirpo.

Poco distante dall’Italia, è il posto da raggiungere se si sogna di fare il bagno anche oltre la metà di novembre: il clima infatti è perfetto, le cose da fare e da vedere sono davvero tante e possono accontentare tutti i gusti. E, aspetto non da poco, si raggiunge in meno di una manciata di ore.

Perché andarci e tutte le spiagge di Cipro da raggiungere in autunno: meta perfetta per i malinconici dell’estate, che vogliono protrarre questa stagione viaggiando verso località con il clima caldo e dove poter fare il bagno.

Cipro, perché raggiungere questa isola

Incastonata nel Mar Mediterraneo, nella sua zona orientale, vi è Cipro, un’isola europea dalle tante bellezze: offre a chi la visita panorami stupendi, spiagge da sogno, storia e cultura.

Un luogo dal fascino talmente suggestivo che la mitologia narra fosse proprio qui, sulla costa di Pafo, che è nata Afrodite, la dea della bellezza. Ed è culla della civiltà, basti sapere che i primi insediamenti che sono stati trovati sull’isola pare risalgano a 10mila anni a.C.

L’isola è uno scrigno di ricchezza, prezioso e con tanti gioielli. Come il sito archeologico Choirokoitia che risale al Neolitico e potrebbe essere datato intorno al 5800 a.C, talmente importante da essere inserito nel Patrimoni dell’Umanità Unesco.

Fondamentali, poi, nella storia di quest’isola sono stati i giacimenti di rame che l’hanno resa un centro commerciale. Dominata dall’impero Ittita, poi dagli Assiri, dagli Egiziani e dai Persiani. Ma anche dai Romani. E poi anche in tempi più recenti con la dominazione Veneziana o quella Ottomana. Tutto questo i riflette sulla sua arte e sulle sue ricchezze.

Oltre alla cultura, Cipro deve essere visitata perché è paesaggisticamente stupenda nell’interno, ma anche sulla costa. Ed è lì che ci dirigiamo per scoprire quali sono le spiagge più belle da raggiungere per prolungare l’estate anche in autunno. Tra arenili più selvaggi e altri di sabbia fine e chiara, si nascondono delle vere e proprie perle.

Perché andare a Cipro: le spiagge più belle

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Perché andare a Cipro: isola bellissima

La spiaggia di Avdimou

La sabbia riflette il colore dell’oro, la vista spazia verso il mare: siamo sulla spiaggia di Avdimou particolarmente ventosa, perfetta per fare sport in acqua. Si tratta di un lido meno frequentato di altri e vale la pena raggiungerlo per godersi una giornata indimenticabile in una baia che si srotola per circa un chilometro e mezzo. Si trova nella zona sud ovest dell’isola.

La bellissima costa di Avdimou a Cipro

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Cipro: la costa di Avdimou

Fig Tree Bay, la spiaggia

Sabbia e sassi si alternano lungo la Fig Tree Bay, dove l’acqua del mare è limpida e azzurra e la profondità del fondale degrada lentamente. La meta perfetta da raggiungere con i bambini e per chi cerca servizi, sport e attività. Poco distante c’è anche un isolotto. Si trova a Protaras, cittadina che accoglie con la sua atmosfera, piatti gustosi e bellezza.

La spiaggia di Fig Tree Bay

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Fig Tree Bay, la spiaggia a Cipro

Nissi Beach

Per chi ama i luoghi incantevoli, ma anche divertimento e vivacità il posto giusto è Nissi Beach, che si trova nell’area nord est nella cittadina di Ayia Napa. I colori levano il fiato: la sabbia bianca e il mare di tantissime sfumature di blu sono un piacere da osservare. Tanti servizi, 300 metri di spiaggia e una natura magnifica. Se non bastasse qui vi è anche un suggestivo monastero, che pare possa essere datato intorno al XV secolo.

Spiaggia Nissi Beach a Cipro

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La meravigliosa spiaggia Nissi Beach a Cipro

Petra Tou Romiou

È qui, narra il mito, che è nata Afrodite: dalle splendide acque di Petra Tou Romiou. Una mezzaluna di sassolini che si affaccia su un mare azzurro da cui emergono rocce. Si trova a corca 24 chilometri da Pafo, città che coniuga antico e moderno, ed è un luogo in cui si respira il sapore della leggenda e della mitologia. I fondali sono tutti da esplorare, con le loro affascinanti rocce ed è adatta chi ama giornate di mare all’insegna delle attività, comprese passeggiate nella natura poco distanti.

Petra Tou Romiou, belliima spiaggia

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La suggestiva spiaggia di Petra Tou Romiou

Porto Pomos

Vicino al villaggio di Porto Pomos, lungo la costa occidentale dell’isola, si trova una bellissima spiaggia, di piccole dimensioni e con i ciottoli. Il mare qui è di un blu intenso e adatto a chi ama fare lunghe esplorazioni in acqua e nuotare. Si trova in un punto tranquillo e, quindi, è l’ideale anche per chi è alla ricerca di momenti di relax.

La costa di Porto Pomos Cipro

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La costa di Porto Pomos a Cipro

Golden Beach

Una lunga spiaggia, dalla sabbia con il colore intenso e circondata dalla natura: si tratta di Golden Beach nella Penisola di Karpaz, nella zona nord dell’isola. La sua estensione è davvero notevole: quattro chilometri, mentre in alcuni punti la dune arrivano a penetrare fino a 500 metri verso l’interno. Un luogo di grande bellezza, dove la natura è selvaggia e i colori sono intensi e inebrianti, dal mare, al verde della macchia mediterranea, fino alla sabbia: qui è stata creata la palette perfetta per una giornata immersi in un luogo che sembra incontaminato.

Penisola di Karpaz: la  Golden Beach

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Penisola di Karpaz a Cipro: la Golden Beach

Le temperature di Cipro

A ottobre e novembre a Cipro si può godere di temperature davvero favolose, basti pensare che oscillano tra i 17 e 28 gradi nel primo mese, e tra i 13 e i 23 il secondo. Quindi si può ancora apprezzare un clima mite e un mare caldo anche fuori dalla stagione estiva. Questo, infatti, in particolare si attesta tra i 25 e i 22 gradi.

Per questo vale la pena raggiungere l’isola, anche in autunno, impiegando pochissime ore dall’Italia, e godere così non solo delle sue bellezze paesaggistiche, ma anche della sua storia, dei suoi tesori del passato e della sua cultura.