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Baumkuchen, dove mangiare il re delle feste in Germania

I motivi che ci spingono a viaggiare intorno al mondo, e in ogni periodo dell’anno, sono tantissimi e diversi, ma tutti hanno lo stesso obiettivo condiviso: quello di vivere esperienze uniche, straordinarie, emozionali e sensoriali.

E se è il senso del gusto che volete solleticare e inebriare, allora, sappiate che questo è il momento perfetto per farlo. Il periodo di Natale, infatti, ci invita a cedere senza sensi di colpa al piacere più peccaminoso di sempre, quello della gola. La magia del Natale, del resto, non è fatta solo di scintillanti luci che illuminano la città, di grandi e maestosi alberi e di soavi melodie, ma anche e soprattutto di prelibatezze che sono destinate a soddisfare il palato in maniera sorprendente e inedita.

E se avete in mente di organizzare un viaggio in Germania in questo periodo per toccare con mano l’incantata atmosfera natalizia che si snoda su tutto il territorio, allora, non potete non assaggiare il Baumkuchen, il dolce caratteristico delle feste che vi permetterà di vivere l’esperienza sensoriale più buona di sempre.

Il Baumkuchen e i dolci delle feste

Se è vero che a Natale siamo tutti più buoni, è vero anche che i prodotti delle tradizioni del mondo lo sono ancora di più. In ogni parte del pianeta, infatti, preparazioni antiche e caratteristiche vengono esposte nelle vetrine delle pasticcerie e sui banchi dei mercati per perpetuare le tradizioni, mentre le tavole di tutti si riempiono di prelibatezze straordinarie.

Dopo aver parlato dei dolci di Natale del mondo è arrivato il momento di scoprire un’altra incredibile preparazione che arriva direttamente dalla Germania. Si tratta del Baumkuchen, un dolce allo spiedo di origini tedesche che, data la sua bontà, si è diffuso rapidamente in altri Paesi del mondo.

In Giappone, per esempio, questo dolce non solo è amatissimo, ma è entrato a far parte delle tradizioni locali. Durante il giorno del matrimonio, per esempio, gli sposi sono soliti regalare proprio il Baumkuchen a tutti gli invitati che hanno preso parte alla celebrazione.

Come abbiamo anticipato, il Baumkuchen è un dolce allo spiedo che, tradotto letteralmente, vuol dire torta albero, motivo per il quale è molto diffuso durante le feste di Natale. In realtà si tratta di un dolce presente nelle pasticcerie tutto l’anno, ma quella forma caratteristica data dagli strati concentrici, che ricorda proprio un tronco d’albero, lo rende la perfetta preparazione da gustare durante l’Avvento.

C’è chi sostiene che il Baumkuchen sia stato importato in Germania dagli antichi romani e chi crede che la torta albero sia nata a Salzwedel nel secolo scorso. Indipendentemente dalle origini controverse però, quello che è certo è che si tratta di un dolce da provare almeno una volta nella vita.

Baumkuchen, preparazione

Fonte: iStock

Baumkuchen, preparazione

Dove mangiare il Baumkuchen

Se solo leggendo del Baumkuchen vi è venuta l’acquolina in bocca, allora, non vi resta che segnare in agenda i luoghi da raggiungere per abbandonarvi a questa esperienza di gusto.

In Germania, ovviamente, sono tantissime le pasticcerie che espongono nelle proprie vetrine il caratteristico dolce. Se avete in mente un viaggio a Berlino dovete assolutamente recarvi al Konditorei und Cafe Buchwald. In questa pasticceria a gestione familiare, situata nel quartiere di Hansaviertel e affacciata sul fiume Spree, vengono preparati Baumkuchen da oltre un secolo e mezzo.

A Monaco di Baviera, invece, potete assaggiare il dolce nel Cafe Kreutzkamm Pacellistr, una caffetteria situata non lontano dal centro storico che offre un’accurata selezione di dolci della tradizione tedesca. Non manca, ovviamente, anche il Baumkuchen. I viaggiatori che l’hanno già provato assicurano che è la torta albero qui è deliziosa.

Durante il periodo di Natale, inoltre, è possibile trovare e assaggiare il Baumkuchen anche negli stand gastronomici dei numerosi mercatini di Natale che si snodano nelle città del Paese. Il consiglio è quello di assistere alla preparazione: la torta, infatti, viene cotta su uno spiedo direttamente sulla fiamma e poi ricoperta con glassa, cioccolato o pasta di zucchero.

Non è facilissimo trovare i Baumkuchen fuori dalla Germania. Tokyo è sicuramente un’eccezione, dato che qui la torta albero è entrata a far parte della tradizione culinaria giapponese. Ma anche nella più vicina Vienna è possibile assaggiare il tanto amato dolce. Se avete in mente un viaggio verso la capitale dell’Austria il posto da raggiungere è Hefi, una caffetteria che vende Baumkuchen e waffle tutto l’anno.

Baumkuchen

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Baumkuchen
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Londra si accende di magia: la fiaba di Natale ha inizio

C’è qualcosa di straordinariamente magico che succede in questo periodo e che non si può spiegare, ma solo vivere. Quando il sole lascia spazio al crepuscolo, infatti, migliaia di luci scintillanti si accendono, mentre un coro di suoni e inebrianti profumi si diffondono nell’aria, trasformando i luoghi che conosciamo in cartoline di immensa bellezza. È il miracolo di Natale che prende vita, nelle piazze, nelle strade e nelle città di tutto il mondo.

È questo il periodo perfetto per organizzare viaggi e gite fuori porta che conducono proprio lì, in quei regni incantati che si palesano davanti ai nostri occhi permettendoci di vivere esperienze immersive e sensoriali uniche.

E se è un’esperienza al di fuori dell’ordinario che volete vivere adesso, allora, non vi resta che prenotare un volo aereo e raggiungere la capitale dell’Inghilterra e del Regno Unito. Tra luci sfavillanti, piste di pattinaggio e addobbi straordinari, Londra si sta trasformando in un vero e proprio regno di Natale. La magia è già iniziata.

Natale a Londra: una favola scintillante

Se volete vivere tutta la magia del Natale in città, allora, raggiungere Londra in questo periodo è davvero un’ottima idea. La vivace e cosmopolita capitale, infatti, in questo periodo si trasforma in una vera e propria favola moderna tutta da vivere. Suoni, luci, colori e decorazioni si diffondo nell’aria e in questa si confondono, regalando un’atmosfera davvero unica che incanta grandi e bambini.

Assolute protagoniste del Natale a Londra sono le luci, quelle che illuminano le strade, le vie principali dello shopping, le piazze e i quartieri. Tutta la città, a partire dai primi di novembre, si trasforma nel palcoscenico perfetto di uno spettacolo scintillante che cattura lo sguardo e riscalda il cuore. Raggiungerlo è semplicissimo, vi basterà seguire la scia luminosa per iniziare la passeggiata più magica di sempre.

Carnaby street

Fonte: Getty Images

Carnaby street, le luci di Natale

Gli appuntamenti imperdibili

Sono tantissime le cose da fare e da vedere a Londra in questo periodo, e tutte sono destinate a lasciare senza fiato. Vi basterà una semplice passeggiata per le vie del centro per toccare con mano il miracolo di Natale che prende vita in città.

Dal 4 novembre, infatti, le strade di Carnaby street s’illuminano d’immenso. La celebre strada, situata nel quartiere di Soho, ogni anno ospita una serie di luminarie a tema che incorniciano le passeggiate dei cittadini e dei viaggiatori quando il sole tramonta. Quest’anno, il tema “Carnaby Celebrates”, che celebra proprio lo spettacolo in questione, ha portato tutta una serie di oggetti bizzarri, unici e incredibili che illuminano il cielo notturno di Londra. Palme, farfalle, cuori, neve e pianeti: lasciatevi suggestionare da questo scintillante ed eclettico show.

Il 9 novembre, invece, è il turno del Covent Garden. Più di 100000 lampadine incorniceranno per tutto il periodo dell’Avvento il grande e imponente albero di Natale che si affaccia sul mercato più famoso e frequentato della città. Nei giorni a seguire, invece, il Syon Park si trasformerà in un giardino delle meraviglie mettendo in scena uno spettacolo incredibile, quello del bosco incantato.

Imperdibile, poi, è la passeggiata al Regent Street, la strada di Londra dove gli spettacoli luminosi hanno avuto inizio. A partire dal 13 novembre, tutta una serie di installazioni luminose accompagneranno cittadini e viaggiatori lungo il percorso che va da Oxford Circus a Waterloo Place.

E se tutto questo ancora non vi sembra abbastanza, allora, vi basterà spostarvi dalla capitale per raggiungere i Kew Garden, ad appena 10 chilometri dal centro di Londra. I meravigliosi giardini botanici, infatti, ospiteranno un’installazione luminosa che vi permetterà di vivere un’esperienza davvero magica.

Kew Garden, installazioni luminose

Fonte: Getty Images

Kew Garden, installazioni luminose
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È uno dei borghi più belli della Svizzera, a due passi dall’Italia

Giornico è un incantevole villaggio ticinese che si distingue subito dagli altri, per il ricco patrimonio paesaggistico e culturale che ne fa un piccolo museo a cielo aperto. Grazie al suo scenario incredibilmente suggestivo, alla sua particolare bellezza architettonica e alla storia che tramanda in ogni pietra, è entrato a far parte dell’associazione “I Borghi più belli della Svizzera”.

La prestigiosa rete offre una vetrina a livello internazionale in virtù dell’affiliazione alla federazione de “I Borghi più belli del Mondo”. Si tratta del 46esimo comune del Paese e il quinto nel Canton Ticino. Un gioiello a pochi passi dall’Italia, che merita di essere scoperto.

Giornico, uno dei Borghi più belli della Svizzera

Il borgo svizzero di Giornico poggia sul rialzo alluvionale generato in epoche lontane, dai torrenti di Vignoi e di Sant’Anna, chiuso a nord dalle balze rocciose della Biaschina, e rappresenta il punto di congiunzione della pianura del Ticino con il paesaggio più tipicamente alpestre.

Per la sua particolare posizione geografica, fu oggetto di continue attenzioni di natura strategica per molti secoli, con lo scopo di esercitare il controllo sulla via del San Gottardo, tanto da suggerire al politico ticinese Stefano Franscini l’immagine di “porta della Leventina”.

Tuttavia, sarebbe estremamente riduttivo restringere le caratteristiche di questo suggestivo villaggio alla sua ubicazione. Per chi scende dal Nord, lo scenario che si svela allo sguardo è del tutto nuovo, grazie alle tonalità cromatiche di una vegetazione che anticipa il Meridione, contraddistinta dalla presenza massiccia del castagno e dall’apparizione improvvisa della vite.

Ciò che di più caratterizza Giornico, è soprattutto il continuo intrecciarsi dell’elemento naturale con l’opera dell’essere umano. Qui, l’inventario dei beni ambientali e culturali risulta straordinariamente ricco, a tal punto che tutto il villaggio costituisce un vero e proprio museo en plein air.

Cosa vedere a Giornico

Sono molti i segni lasciati dall’attività umana che impreziosiscono il paesaggio che circonda Giornico, la cui storia non si confonde facilmente con altre. Il patrimonio custodito tra le pietre di questi luoghi invita i visitatori ad osservarlo con attenzione, a scoprirne il linguaggio antico.

Tra i monumenti più affascinanti del borgo svizzero c’è la Torre di Atto, collegata alla donazione dei diritti feudali delle Tre Valli ai Canonici del Duomo di Milano, secondo fonti autorevoli il più antico monumento delle valli lepontiche, risalente a prima dell’anno Mille.

Imperdibili le sette chiese, tra cui quella di San Nicola – autentico e riconosciuto gioiello di architettura romanica, la parrocchiale di San Michele, Santa Maria del Castello e San Pellegrino. Altrettanto affascinanti sono i due ponti medievali a schiena d’asino che collegano l’isola alle due sponde del Ticino. Facevano parte dell’antica mulattiera del San Gottardo, che ebbe grande importanza per il traffico di viandanti e di merci a partire dal XII secolo.

Un altro luogo di interesse da non perdere è Casa Stanga (ora sede del Museo etnografico di Leventina), quanto rimane di un complesso di costruzioni sorte in diversi momenti del Quattrocento, con funzioni di abitazione e di locanda. Gli amanti della storia e della cultura non possono, inoltre, perdersi il Monumento della Battaglia dei Sassi Grossi e il museo di sculture contemporanee denominato “La Congiunta”.

A regalare grandi suggestioni sono, infine, le misteriose rovine di Castellaccio, fortezza a base triangolare, situate 250 metri sopra il villaggio, sul fianco destro della valle. La tipologia della costruzione e la sua posizione strategica suggeriscono che si tratti di una fortificazione alpina longobarda dell’alto Medioevo. Il tutto immerso in un paesaggio che sorprende a ogni scorcio.

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Ice Swimming: l’esperienza da brividi da provare in Lapponia

È una terra magica che una volta visitata rimane nel cuore: la Lapponia è un territorio unico in cui gli inverni gelidi si susseguono a estati frizzanti.

Il fascino di assistere al sole di mezzanotte e alla bellezza senza precedenti dell’aurora boreale da sempre caratterizzano questo territorio incontaminato e pieno di mistero. Negli ultimi anni i visitatori, però, sono attratti oltre che dal villaggio di Babbo Natale anche da una pratica fuori dal comune: l’Ice Swimming ovvero nuotare nell’acqua ghiacciata. L’esperienza che può sembrare estrema, in realtà è più praticata di quello che si possa pensare anche dagli stessi abitanti del posto.

In cosa consiste l’Ice Swimming

Pensare alla Lapponia e al nuoto nell’acqua ghiacciata per molti può rappresentare una follia, ma in realtà è una tradizione diffusa sia tra gli anziani che tra i giovani, soprattutto se a questa si abbina una bella sauna. I laghi in Lapponia, infatti, possono arrivare a essere ghiacciati fino a sette mesi all’anno, quindi nuotare in acque gelide è più che naturale per la gente del posto. Immergersi a temperature così basse in Lapponia è una tradizione che ha antiche origini, ed è legata a un pensiero molto diffuso in Finlandia, la ricerca del sisu interiore. Questo concetto ha un significato quasi magico per la popolazione locale e risponde alla ricerca della grinta, della perseveranza e della determinazione, tutte qualità solo un tuffo in acque sotto 0 può mettere alla prova.

L’Ice Swimming proprio per questo motivo segue un rituale ben preciso. Prima di gettarsi nelle acque gelide il corpo viene preparato con una calda sauna e una volta scaldato arriva il momento di tuffarsi nell’acqua ghiacciata per poi tornare nella sauna e ripetere nuovamente tutto il rituale.

Dopo essere usciti dall’acqua ci si sente più forti nel corpo perché il freddo dà una grande energia, migliora la circolazione sanguigna e rafforza il sistema immunitario. Nello stesso tempo fa bene anche alla mente perché porta a sfidare i propri limiti. Infatti, molti abitanti della Lapponia iniziano la giornata proprio con un bel tuffo e affrontano così gli impegni lavorativi con maggiore energia.

Il fascino dell'Ice Swimming

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I benefici dell’Ice Swimming

Una tradizione che si è trasformata in uno sport

Questa tradizione legata alle acque gelide da semplice pratica per raggiungere il benessere personale, è diventata un vero e proprio sport regolamentato dall’International Ice Swimming Association (IISA).

L’associazione è nata per nuotare in totale sicurezza e nello stesso tempo stabilire delle regole di base per quanto riguarda il tempo massimo in cui rimanere in acqua e la distanza che si può percorrere. Ad esempio vengono organizzate gare da 1 km oppure da un miglio senza la nuotata assistita, con l’acqua che raggiunge i 5 gradi.

Inoltre, la Finlandia non è l’unica zona in cui si pratica questo sport, ci sono altre nazioni che organizzano gare e per gli appassionati di questo tipo di disciplina. C’è persino la possibilità di sfidarsi e nuotare il “Miglio del Ghiaccio” in ben sette località diffuse nel mondo. Sfidare le acque ghiacciate è uno sport molto faticoso, anche perché viene praticato in costume, dunque allenarsi è importantissimo come anche preparare il corpo a sopportare temperature così fredde.

La Lapponia è quindi la meta ideale per chi sta cercando un luogo insolito e incontaminato da visitare, ma anche un’esperienza che non ha eguali nel resto del mondo.

I vantaggi dell'Ice Swimming

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Praticare l’Ice Swimming in Lapponia
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I mille volti di Marrakech, regina d’Africa

La città più trendy, più “europea” e capitale della movida del Marocco è la meta perfetta per trascorrere un weekend in ogni periodo dell’anno.

Sono tante le ragioni che attirano costantemente i turisti a Marrakech. C’è chi ama perdersi tra i vicoli stretti della Medina e chi è appassionato di musei, chi di shopping e chi di giardini arabeggianti, c’è chi ama il buon cibo e chi, invece, la vita notturna: qui ci sono tutti gli ingredienti per trascorrere un weekend a poche ore di volo dall’Italia.

La Medina di Marrakech

La Medina è il cuore di Marrakech. Circondata da quasi 20 chilometri di mura medievali e Patrimonio dell’umanità Unesco, racchiude il centro storico della città.

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Fonte: @ONMT

Piazza Jemaa el-Fnaa a Marrakech

Molte delle attrazioni della città ruotano intorno alla celebre piazza Jemaa el-Fnaa che, a seconda dell’ora del giorno, cambia aspetto. Di giorno è soprattutto mercato, tra datteri e spezie il profumo è molto intenso; di pomeriggio si anima di incantatori di serpenti e decoratrici di henné mentre, la sera, diventa un gigantesco street food market.

Sulla piazza s’affacciano edifici le cui terrazze sono sempre affollate di gente, specie all’ora del tramonto per il particolare spettacolo della città color ocra che si può ammirare.

Da un lato della piazza si arriva alla Kutubiyya, la moschea più famosa di Marrakech, con a sua iconica torre, mentre dall’altra si raggiunge la Qasba, l’antica fortezza. Tutt’intorno si sviluppa, invece, il suq, un dedalo di vicoli pieni zeppi di botteghe che traboccano di stoffe, gioielli, babbucce, borse di paglia e ogni tipo di artigianato marocchino, ma anche di fake.

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Fonte: 123rf

La torre della Kutubiyya, la moschea più famosa a Marrakech

Merita una bella passeggiata lungo le mura per capire lo sviluppo della città nel corso dei secoli e per ammirare le splendide porte – ce ne sono venti – d’accesso alla Medina.

I palazzi marocchini

Tra i luoghi imperdibili di Marrakech c’è sicuramente il museo Dar El Bacha- Musée des Confluences, uno dei palazzi più rappresentativi dell’architettura marocchina in città. Un tempo dimora privata, poi trasformata in spazio espositivo, si sviluppa intorno a un tipico giardino arabo con piante d’agrumi e fontane e stanze rivestite di legno di cedro intagliato e maioliche decorate.

Altrettanto splendido è il palazzo che ospita la Madrasa di Ben Youssef, la scuola di religione che esiste nell’Islam. Quella di Marrakech è la più grande del Marocco. Commissionata dal sultano Abdallah al-Ghalib, risale al XVI secolo. Le sue 130 stanze riccamente decorate si sviluppano attorno a un grande giardino.

E poi c’è il Palazzo El Bahia, una delle opere architettoniche più importanti di Marrakech, costruito solo alla fine del XIX secolo ma con l’intento di creare l’edificio più impressionante di tutti. Oltre 150 stanze, cortili e giardini e l’harem delle quattro spose e delle 24 concubine di Abu Bou Ahmed.

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Fonte: @ONMT

Il Palazzo El Bahia a Marrakech

Moderno, ma in stile arabeggiante, è infine il museo dedicato a Yves Saint Laurent, un luogo non solo per i fashion addict ma per tutti. Proprio nel 2022 la maison francese ha celebrato i sessant’anni dalla fondazione. Lo stilista si trasferì a Marrakech insieme al compagno Pierre Bergé dove vissero a Villa Oasis (oggi museo), che comprendeva anche i famosi Jardin Majorelle, uno dei luoghi più Instagrammati della città. Nelle sale del museo sono esposti alcuni degli abiti più iconici di YSL che hanno fatto la storia della moda.

I giardini di Marrakech

I giardini del Marocco sono da sempre un esempio perfetto di armonia tra spazi verdi e architettura e tra uomo e natura. E, a Marrakech, ce ne sono alcuni che sono davvero meravigliosi. Piccoli gioielli nascosti tra le mura dei riad, delle case private e dei palazzi storici, sono oasi di pace dove ripararsi dal rumore del traffico intenso di auto e moto, dalle grida dei mercanti e dei venditori ambulanti e dalla folla che anima la città.

Oltre ai giardini che si trovano all’interno di Dar El Bacha, della Madrasa e di El Bahia ci sono quelli più famosi di tutti: i Giardini Majorelle. Tra la fitta vegetazione di questo giardino a due passi dal museo Yves Saint Laurent, dove i cactus crescono insieme al bambù e alle palme, si snodano sentieri che costeggiano laghetti, fontane, grandi vasi colorati ed edifici dalle tonalità fluo che ospitano il museo berbero, il caffè e lo shop. Qui ogni scorcio merita uno scatto, ecco perché è divenuto lo spot preferito degli influencer di tutto il mondo.

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Fonte: @ONMT

I famosi Giardini Majorelle

I riad da non perdere

Quelle che un tempo erano case private nella Medina, oggi sono state trasformate in riad, boutique hotel, locali e ristoranti. Edifici storici con cortili interni intorno ai quali, il più delle volte, si affacciano le stanze degli ospiti, con finestre che danno sul cortile trasformato in salotto, bar o addirittura piscina interna.

Alcuni hanno mantenuto un arredo tradizionale marocchino, fatto di legni intarsiati e lampade di ottone, come il Riad La clé d’or, mentre altri sono più contemporanei e più vicini ai gusti europei, come il Riad Infinity Sea & Spa che ha anche un hammam e un’area wellness.

La maggior parte dei riad ha ricavato sul tetto uno spazio lounge (quello del riad Maison MK ha la terrazza più alta di Marrakech dove cenare o prendere un aperitivo all’ora del tramonto), prendisole o ristorante, da sfruttare a qualunque ora per bere un tè, un cocktail o per prendere il sole nelle giornate non troppo calde e ammirare i tetti della Medina dall’alto.

La nightlife

A Marrakech non mancano di certo i divertimenti. Molti giovani marocchini arrivano da tutto il Paese solo per trascorrere le serate nei locali famosi per gli show e i dj set e ragazzi da tutta Europa si danno appuntamento qui solo per far festa.

Oltre alle migliaia di ristoranti e bar ricavati nei freschi cortili o sulle terrazze dei riad, dove provare la cucina tipica marocchina – come al Riad El Cadi – o contemporanea – come a Les Jardins du Lotus – ci sono innumerevoli locali elegantissimi, contemporanei e veri e propri templi del divertimento. Tra i più belli e frequentati c’è The Lotus Club.

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È la città più verde d’Europa da visitare

Modello di sostenibilità, Tallinn, la Capitale dell’Estonia, è stata eletta Capitale verde d’Europa per il 2023.

Una delle città con il centro storico medievale meglio conservato d’Europa e patrimonio mondiale dell’Unesco ha colpito la giuria internazionale diventando European Green Capital per l’anno prossimo grazie al suo “approccio sistemico alla governance e agli obiettivi strategici interconnessi che riflettono le ambizioni del Green Deal europeo”.

Una città sostenibile

Dall’inizio del 2022, Tallinn guida la rete europea delle città che stanno attuando gli obiettivi sostenibili delle Nazioni unite a livello locale, concentrandosi sul contrasto alla povertà, la parità di genere, l’acqua pulita, il cambiamento climatico, la sostenibilità energetica, la crescita economica e l’occupazione.

European Green Capital 2023

Durante l’anno in cui coprirà il ruolo di Green Capital, Tallinn mira ad avviare nuove attività sostenibili, accelerare l’eco-innovazione e la crescita verde, coinvolgendo i cittadini e le organizzazioni al fine di dare maggior spazio alle comunità locali nello sviluppo della città, trovare opportunità per sostenere e attuare l’innovazione verde, sviluppare la mobilità a zero emissioni di carbonio e stimolare i cittadini a comprendere meglio l’importanza della protezione ambientale.

Trasporto pubblico gratuito

La Capitale dell’Estonia è diventata la prima città a introdurre il trasporto pubblico gratuito per tutti i residenti ed entro il 2035 intende offrire un trasporto pubblico libero e carbon-free, puntando a raggiungere la piena neutralità climatica entro il 2050. Già oggi, tutti i tram di Tallinn funzionano al 100% con elettricità prodotta da fonti rinnovabili.

Le piste ciclabili

La sicurezza delle piste ciclabili e delle strade sarà migliorata anche con la creazione graduale di una rete di piste ciclabili sopraelevate sicure e fisicamente separate dai marciapiedi del centro città. L’obiettivo è rendere Tallinn una città “a 15 minuti”, il che significa che le strutture chiave – luoghi di lavoro, negozi, intrattenimento e istruzione – dovrebbero essere raggiungibili da qualsiasi parte di Tallinn entro 15 minuti a piedi o in bicicletta.

Un nuovo parco lineare

È in fase di progettazione anche un parco lineare sostenibile di 13 chilometri che promuove la coesistenza della biodiversità e dell’urbanizzazione. L’autostrada Putukäväil attraverserà nove quartieri, partendo da un’area forestale urbana per terminare in una città giardino, collegando le zone più periferiche di Tallinn con il cuore della città.

Eventi green del 2023

Nel corso del 2023, sono previsti diversi eventi dedicati alla sostenibilità: a partire dalla cerimonia di apertura a gennaio, un’esposizione sull’innovazione verde in autunno e un Green Expo internazionale a fine 2023. L’obiettivo è chiaro: avviare cambiamenti e nuove attività sostenibili, accelerare l’eco-innovazione e la crescita verde coinvolgendo cittadini e organizzazioni al fine di creare un ambiente di vita migliore per tutti.

Cosa vedere a Tallinn

Tallinn è la perfetta fusione tra influenze orientali e occidentali. Antichi castelli e strade acciottolate fanno da cornice a strutture moderne e distretti urbani eleganti. Crocevia dell’Europa settentrionale e orientale.

Se il centro storico, Vanalinn, dove si concentra la maggior parte di turisti, è rimasto ancora quello di un tempo, nella zona del porto troviamo il centro creativo di Tallinn, che prende il nome di Telliskivi Creative City. Qui si trovano studi di design, uffici creativi e un mercato centrale a più piani che è diventato un vero ritrovo per giovani.

Percorrendo i vicoli del centro, si sale fino in cima alla collina di Toompea, uno dei punti panoramici più belli della città, con vista sui tetti aguzzi e sui viottoli sottostanti, ma anche sui grattacieli della città nuova e sul mare. La collina è un luogo leggendario: si racconta che sia stata costruita dalla principessa Linda per seppellire l’eroico condottiero Kalev. Qui si trova anche la chiesa più antica dell’Estonia.

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Entrare nelle fredde viscere di un ghiacciaio: l’esperienza mozzafiato

Esistono alcuni luoghi nel mondo che sono così belli da non sembrare reali, posti che sono stati plasmati da Madre Natura e che per forme e lineamenti ricordano regni fatati e inaccessibili.

È questo il caso delle fitte foreste, delle cime maestose e dei deserti sterminati, luoghi incredibilmente straordinari che ripagano con la loro grande bellezza lo sguardo e i sensi degli avventurieri e dei viaggiatori temerari che osano spingersi oltre quelli che sembrano i confini del mondo.

Ed è proprio oltre i confini dei sentieri più battuti dal turismo di massa che oggi ci spingiamo, per andare alla scoperta di uno dei ghiacciai più grandi di tutta l’Islanda. Lì dove è stato costruito il tunnel artificiale più lungo del mondo che conduce i visitatori nelle fredde viscere del ghiacciaio di Langjökull.

Tra i ghiacciai dell’Islanda

Organizzare un viaggio in Islanda è sempre un’ottima idea. L’isola nordica, infatti, è caratterizzata da un paesaggio tanto variegato quanto sorprendente fatto di vulcani, geyser e terme naturali, e poi ancora campi di lava e parchi nazionali che proteggono ghiacciai maestosi e imponenti. C’è poi la capitale, Reykjavík, che è un concentrato di scorci suggestivi e storie e leggende locali che sono conservate preziosamente nei musei cittadini.

Un viaggio in Islanda, quindi, si trasforma in una vera esperienza destinata a lasciare senza fiato che consente ai viaggiatori di perdersi e immergersi tra alcune delle bellezze naturali più incredibili di tutto il pianeta. E oggi è proprio in una di queste che vogliamo condurvi, in un regno del ghiaccio dominato dal maestoso Langjökull, uno dei ghiacciai più grandi del Paese, secondo solo a quello di Vatnajökul.

Situato nella parte ovest dell’isola, e raggiungibile facilmente da Haukadalur, il ghiacciaio si snoda per oltre 900 chilometri quadrati ed è posizionato a un’altitudine di 1300 metri sopra il livello del mare. Si tratta di uno dei luoghi più celebri del Paese, nonché attrazione turistica riservata agli amanti delle avventure adrenaliniche. All’interno del Langjökull, inoltre, è stato scavato il tunnel artificiale più lungo del mondo, lo stesso che permette ai viaggiatori di addentrarsi nel ventre del ghiacciaio.

Into the Glacier: nelle gelide viscere del ghiacciaio

Sin dalla sua inaugurazione, avvenuta nel 2015, il tunnel scavato nel ghiacciaio si è trasformato in una delle attrazioni più celebri e popolari di tutta l’Islanda. Del resto lo sappiamo che quando l’uomo e la natura s’incontrano possono nascere dei capolavori visivi di incredibile bellezza. Ma quello di Langjökull è molto di più, è un’avventura straordinaria e mozzafiato da fare almeno una volta nella vita.

La grotta all’interno del ghiaccio islandese rappresenta uno dei più spettacolari e lunghi percorsi del mondo che permettono di entrare in un mondo di ghiaccio. La visita al tunnel è possibile grazie ad alcuni tour organizzati in partenza da Langjökull che conducono i visitatori nella gelida grotta a bordo di un monster truck.

Una volta entrati nel tunnel, che si attraversa a piedi, si spalanca davanti agli occhi dei visitatori un vero e proprio regno di ghiaccio, paragonabile solo a quelli visti nelle fiabe. Le pareti bianche, e caratterizzate dalle mille sfumature blu, ospitano diverse formazioni di ghiaccio che suggestionano la mente, All’interno del tunnel, inoltre, ci sono diversi spazi e caverne completamente illuminate che permettono di ammirare le viscere del ghiacciaio da una prospettiva inedita ed emozionante.

Gli interni della grotta di Langjökull hanno ospitato anche un concerto magico e affascinante in occasione del Secret Solstice Festival.

Grotta artificiale nel ghiacciaio di Langjokull

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Grotta artificiale nel ghiacciaio di Langjokull
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La capitale si accende di magia: l’incanto di luci prende vita

C’è qualcosa di magico che sta succedendo a Roma proprio in questo momento. Mentre tutti sono già proiettati verso i viaggi da organizzare tra fine novembre e dicembre, per andare alla scoperta delle straordinarie e vivaci atmosfere natalizie che prendono vita nel mondo, nel cuore della città eterna sta per essere inaugurato l’evento più magico di sempre.

L’appuntamento è nell’Orto Botanico della capitale, uno dei giardini più incredibili di tutto il Paese. Meta prediletta degli amanti della natura, il parco alle pendici del Gianicolo si snoda su 12 ettari di superficie ospitando centinaia di collezioni botaniche e altrettanti esemplari floristici provenienti da tutto il mondo.

Questo tripudio di colori e profumi, dove la natura è assoluta protagonista, sta per trasformarsi nella cornice di un evento imperdibile, si tratta di Incanto di luci. Segnate le date in agenda e preparatevi a raggiungere Roma: la magia ha inizio.

Incanto di luci arriva in Italia

Un mondo incantato, incorniciato dal fascino e della grande bellezza della Città Eterna, verrà inaugurato il 19 novembre in contemporanea con altre 18 località estere, come Parigi, Barcellona, Berlino, Francoforte, Dresda e Windsor.

Incanto di luci è una manifestazione internazionale che non è nuova a tutti coloro che, durante il periodo dell’Avvento, vanno alla ricerca delle più straordinarie atmosfere natalizie. Negli scorsi anni, infatti, l’evento ha illuminato di meraviglia e magia diversi giardini Europa, consentendo a chiunque di vivere un Natale da fiaba.

Ora per la prima volta, questo evento arriva in Italia ed è stata scelta proprio la capitale, e nello specifico l’Orto Botanico di Roma, per inaugurare l’esperienza immersiva e mozzafiato che renderà la natura la cornice perfetta di maestose e scintillanti opere di light art.

Incanto di luci, l'evento a Roma

Fonte: Ufficio Stampa

Incanto di luci, l’evento a Roma

Un percorso scintillante ed emozionante nel cuore di Roma

Incanto di luci prenderà vita il 19 novembre, e sarà visitabile fino all’8 gennaio. Per quasi due mesi l’Orto Botanico della capitale s’illuminerà di bellezza e di incanto grazie a opere scintillanti e straordinarie. A firmarle è il light designer Andreas Boehlke, artista di fama internazionale, che ha collaborato per l’occasione con il sound designer Burkhard Fincke, per dare vita a un’esperienza visiva, musicale e sensoriale unica.

L’allestimento dell’evento ha visto anche la collaborazione di diversi paesaggisti che, insieme ai due artisti, hanno creato un percorso magico che si snoda per quasi due chilometri attraversando la splendida natura del parco capitolino.

Le installazioni luminose, che hanno come obiettivo quello di trasportare i visitatori in un microcosmo di meraviglie, sono state progettate con la massima cura. Non solo dal punto di vista estetico ed emozionale, ma anche sostenibile. Per tutelare l’ambiente e la fauna selvatica dell’orto le opere sono state dotate interamente di lampadine a Led.

Durante la manifestazione, gli ospiti saranno invitati a entrare in una giardino natalizio incantato per scoprire un mondo inedito e fuori dall’ordinario attraverso una passeggiata mozzafiato. A partire dalla Porta delle Meraviglie si raggiungerà il Viale dei Rami Scintillanti attraversando la Cattedrale di Luce. Non mancheranno le Fate degli Alberi e una suggestiva Scala fino alla Luna.

Come in un sogno a occhi aperti, il percorso illuminato dagli alberi sapientemente decorati, porterà i visitatori a scoprire tutte le installazioni dell’Orto Botanico, anche quelle a tema natalizio, come la slitta di Babbo Natale e i maestosi pacchi luminosi.

Passeggiando tra cielo e terra, musica e natura e fiaba e realtà, sarà possibile vivere un’esperienza favolosa destinata a incantare persone di ogni età.

Incanto di Luci, Roma

Fonte: Ufficio Stampa

Incanto di luci, Roma
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Destinazione Francoforte: tutta la magia del Natale è qui

È arrivato quel momento dell’anno in cui programmare viaggi e gite fuori porta è diventata una priorità per tutti. Il motivo è presto detto: andare alla scoperta del magico spirito natalizio che invade e pervade ogni città del mondo.

Luci scintillanti, profumi stuzzicanti, allegre melodie e alberi maestosi, impreziositi da orpelli e decorazioni, si snodano tra le piazze, tra le vie e i quartieri trasformando le città che conosciamo in cartoline di incredibile bellezza. Del resto è questo il miracolo di Natale.

E se è in una vivace e festosa atmosfera che volete immergervi e perdervi questo dicembre non vi resta che prenotare un volo con destinazione Francoforte. È qui che tutta la magia del Natale sta per diffondersi in ogni angolo della città. Preparate le valigie, si parte!

Francoforte si accende di magia

C’è sempre un buon motivo per organizzare un viaggio a Francoforte. La città sul Meno, nonché luogo natale di Johann Wolfgang von Goethe, è un vero e proprio gioiello da scoprire in ogni stagione e tutti i giorni dell’anno. Imperdibile è la zona dell’Alstadt, conosciuta anche come città vecchia, dove si trova il Römerberg, la piazza che ospita l’annuale mercatino di Natale.

Ed è proprio durante il periodo di Natale che la città diventa una vera e propria cartolina incantata all’interno della quale immergersi per respirare il più autentico spirito natalizio.

Se state cercando una destinazione da raggiungere per vivere il periodo dell’Avvento in maniera straordinaria, allora, lasciatevi suggestionare dall’incredibile atmosfera che avvolge l’intera città. In queste settimane, infatti, il centro storico si trasforma in un paese delle meraviglie invernale dove non mancano tutti i rimandi al favoloso universo natalizio.

Proprio davanti al Römer, l’antico municipio della città, l’albero di Natale più grande della Germania accoglie viaggiatori e cittadini con il suo scintillio dato da migliaia di luci colorate, mentre decine di bancarelle colorate e abbigliate a festa incorniciano l’intera piazza. Per arrivarci vi basterà seguire il profumo del vin brulé, della cannella e delle mele al forno.

Il Natale a Francoforte: tutti gli appuntamenti

A partire dal 21 novembre, e fino al 22 novembre, Francoforte si trasforma in un villaggio delle meraviglie a tema Natale. Se siete in cerca di oggetti decorativi o di regali, allora, lasciatevi suggestionare dai prodotti che arricchiscono le oltre 200 bancarelle che si snodano sulle rive del Meno, tra Piazza Stoltze e piazza Hauptwache, per uno shopping sensazionale. È che qui che viene organizzato uno dei mercatini di Natale più grandi e celebri di tutta la Germania.

Questo non è l’unico in città però. Sul tetto del parcheggio di Konstablerwache, dal quale si gode una meravigliosa vista sullo skyline della città, viene allestito il City Xmas, un mercatino natalizio suggestivo e panoramico.

E se tutto questo ancora non dovesse bastare, allora, non vi resta che raggiungere il Christmas Garden. Si tratta di un percorso lumino e incantato che si snoda per circa due chilometri all’interno del Deutsche Bank Park. Una vera e propria esperienza immersiva e sensoriale che vi catapulterà in un mondo magico e incantato, quello del Natale.

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Il Castello di Rambouillet, una perla reale immersa nel verde

A solo un’ora da Parigi, in Francia, è possibile immergersi nel verde di una delle foreste più belle dell’intero Paese, la Foresta di Rambouillet, anche chiamata di Yveline, che culmina, come nelle favole più belle, con la splendida e romantica veduta di un maniero. Si tratta del Castello di Rambouillet, una perla a soli 60 chilometri dalla capitale.

Un‘antica tenuta reale che, nel corso degli anni, ha ospitato personalità storiche del calibro di Luigi XVI e la sua sposa Maria Antonietta. Un luogo carico di fascino, elegante e suggestivo e che attualmente è sede di rappresentanza del Presidente della Repubblica Francese. Un castello che sa conquistare a prima vista, grazie alla bellezza della sua struttura costruita intorno al 1300 e alla ricchezza dei suoi ambienti interni, dove si possono scoprire oggetti e un mobilio di un’epoca di lustro ormai passata ma che ancora vive tra le mura del Castello di Rambouillet.

Il castello

Dalla Sala del Consiglio alla maestosa scalinata realizzata in stile rinascimentale, fino al boudoir di Maria Antonietta, in un tour nella storia che, in poco meno di due ore, vi regalerà emozioni uniche e tutta la bellezza di un luogo che, attraverso i secoli, non ha perso nulla del suo fascino originario. Ma non solo. Perché il Castello di Rambouillet nasconde delle chicche davvero eccezionali e che meritano di essere scoperte e vissute a pieno.

Passeggiando nel verde del parco che circonda la tenuta, infatti, ci si può piacevolmente imbattere nella Capanna della Principessa di Lamballe. Si tratta di una piccola e caratteristica abitazione, realizzata con un tetto di paglia in stile rurale ma che, una volta entrati, si manifesta in tutta la sua straordinaria bellezza grazie alle sue pareti piene di conchiglie, pilastri in stile dorico, una preziosa cupola in madreperla e le stanze che, in epoca passata, venivano utilizzate dalle dame come toilette.

Altra tappa molto amata quando si visita il castello è quella nell’area che Luigi XVI di Borbone fece costruire in onore di Maria Antonietta, la latteria. Si tratta di una struttura dalle sembianze di un tempio neoclassico in cui primeggia la statua di una mucca durante l’allattamento del suo piccolo e in cui poter osservare gli antichi strumenti di porcellana che venivano usati per servire il latte. Tutto questo avverrà in un tour che vi saprà conquistare e che vi regalerà la possibilità di fare un tuffo nel passato.

La foresta di Rambouillet

Infine, altro passaggio che vale la pena compiere visitando l’affascinante Castello di Rambouillet, riguarda la foresta che lo circonda. Un luogo che attira milioni di visitatori ogni anno poiché si tratta di una delle riserve naturali più belle della Francia, e non solo.

Qui, tra la vegetazione che si mostra nelle sue infinite sfumature di colore e la fauna che la abita, scoiattoli, volpi, donnole, ghiri, faine, conigli, ricci, lepri, ecc., potrete godere di piacevolissimi momenti di relax, passeggiando nel verde e ammirando l’infinita bellezza della natura.

Il tutto immergendovi in un’atmosfera carica di fascino e di suggestione, in un’area della Francia custode di tesori e di meraviglie che sarà impossibile dimenticare.