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In questo giardino delle meraviglie puoi ammirare una piccola New York

Esistono luoghi che sono così belli da non sembrare veri. Posti che per forme, lineamenti e colori rimandano a tutti quei paesaggi che fino a questo momento sono appartenuti solo all’immaginario favolistico. Alcuni sono creati da Madre Natura, altri portano la firma dell’uomo, altri ancora, invece, celebrano la meraviglia che nasce dall’incontro tra i due, e per questo sono ancora più belli.

Parliamo di parchi, di giardini e più in generale di tutti quei luoghi dove l’uomo, mettendosi a lavoro, ha dato modo alla natura di splendere, più di quanto abbia mai fatto, regalandoci così visioni di immensa bellezza.

Ed è proprio in un giardino delle meraviglie che vogliamo portarvi oggi. Un parco che si snoda all’ombra dei grandi grattacieli, delle strade trafficate e degli edifici che sfiorano il cielo, e che caratterizzano in maniera univoca lo skyline della Grande Mela. Un’ombra che però non offusca la luce di quello che è, con tutta probabilità, il più bell’orto botanico della città, proprio lì dove è possibile ammirare tutta New York, ma in versione mini. Benvenuti nel Giardino Botanico nel Bronx.

Un giardino delle meraviglie nel cuore di New York

Organizzare un viaggio a New York è sempre un’ottima idea, in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni. La città dove prendono vita i sogni, infatti, non smette mai di sorprendere. Lo fa con i suoi grattacieli e le viste mozzafiato, con le sue luci che brillano dopo il tramonto, con quei rumori che non si silenziano neanche quando la notte arriva. Lo fa anche con tutti quei luoghi che hanno fatto da sfondo alle pellicole cinematografiche iconiche, con i parchi e i giardini.

Ed è proprio un giardino delle meraviglie che vogliamo raggiungere con voi, oggi. Per ammirare quel capolavoro straordinario nato dall’incontro tra uomo e natura, un orto botanico che trasporta cittadini e viaggiatori in un piccolo paradiso naturale situato proprio nel cuore della frenetica New York.

Si tratta del New York Botanical Garden, un microcosmo di meraviglie che permette agli ospiti di perdersi e immergersi in una natura rigogliosa e straordinaria. Fondato nel 1891, questo grandissimo giardino, uno dei più grandi della città, si estende per oltre 100 ettari e ospita più di 50 aree dove vivono e splendono migliaia di esemplari di flora provenienti da ogni parte del mondo.

Ed è proprio qui, nel cuore di questo paradiso urbano, che durante la stagione invernale, da più di 30 anni, viene installato l’Holiday Train Show. Molto più un’attrazione, ma una vera e propria esperienza che permette ai viaggiatori e ai cittadini di ammirare la città da una prospettiva diversa.

Proprio all’interno dell’Enid A. Haupt Conservatory, una delle serre del giardino, ogni anno viene ricreata una New York in miniatura caratterizzata dai suoi monumenti iconici e attraversata da un trenino che permette di fare un viaggio ideale tra le meraviglie della città.

Ricostruzione del Grand Central Terminal

Fonte: IPA

Ricostruzione del Grand Central Terminal

Una New York in miniatura che incanta

Il New York Botanical Garden è una tappa imprescindibile per tutti i viaggiatori che giungono in città in ogni momento dell’anno. Patrimonio nazionale degli Usa, dal 1967, questo giardino regala visioni incantate in ogni stagione grazie alle fioriture e alle trasformazioni dei numerosi esemplari floristici che abitano qui.

A partire da novembre, e fino al mese di gennaio, è inoltre possibile ammirare uno spettacolo piccolo ma grandioso, quello messo in scena dall’Holiday Train Show. Si tratta di un’installazione che riproduce fedelmente la città di New York in miniatura grazie all’utilizzo di elementi naturali come foglie, semi, cortecce e ghiande.

Tutto è pensato nei minimi dettagli: c’è la Statua della Libertà, l’Empire State Building, il Chrysler Building, l’Oculus e molti altri monumenti iconici della città, tutti attraversati da un piccolo treno che consente di fare un viaggio ideale, magico e incantato tra le bellezze di New York.

New York in miniatura, New York Botanical Garden

Fonte: IPA

New York in miniatura, New York Botanical Garden
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Benvenuti sull’itinerario migliore d’Europa

L’itinerario per trekking, gite in mountain bike o escursioni a cavallo migliore d’Europa si cela nelle Fiandre, nel cuore del Parco Hoge Kempen, l’unico parco nazionale belga, dove la natura si mostra in tutto il suo splendore.

Il Parco, infatti, ha ricevuto, per la prima volta nella storia delle Fiandre, il riconoscimento di “Leading Quality Trail – Best of Europe” per il suo itinerario “National Park Trail”, certificazione assegnata dalla European Ramblers Association (ERA), organizzazione internazionale che rappresenta oltre 60 membri attivi nel settore dell’escursionismo.

L’ambito riconoscimento, che ha una validità di tre anni, viene conferito a seguito di un’attenta valutazione basata su rigorosi criteri di qualità, che ne garantiscono l’eccellenza sia in termini di qualità paesaggistica che di valore esperienziale e di segnaletica.

National Park Trail, il percorso migliore in Europa

Nationaal_Park_Hoge_Kempen

Il National Park Trail, accessibile da giugno 2022 e considerato l’itinerario europeo migliore, è una piacevole passeggiata ad anello che si sviluppa su 110 chilometri, suddivisa in 5 tappe di 20 chilometri ciascuna, comodamente percorribile in 4/5 giorni e, quindi, l’ideale per una breve vacanza o un weekend lungo all’aria aperta.

La facilità con cui si raggiunge (dista un’ora e mezza dalla capitale Bruxelles), le ottime condizioni del percorso, la varietà e la bellezza del paesaggio, e la dotazione di infrastrutture quali i pannelli informativi, la segnaletica e i punti di sosta hanno valso al parco fiammingo la certificazione che lo incorona sul podio d’Europa.

La passeggiata ad anello conduce alla scoperta dei luoghi più affascinanti del Parco Nazionale Hogen Kempen e ha in serbo molte sorprese: sette salite, vaste brughiere in fiore, splendide paludi, ampi laghi aperti, sinuose dune di sabbia e boschi profumati.
Ma non solo: è una delle poche zone delle Fiandre dove dimenticare il traffico e la frenesia della vita di tutti i giorni per più di 100 chilometri.

Gli escursionisti possono decidere a loro piacimento il numero di tappe e di chilometri, la direzione, la partenza e il punto di arrivo scegliendo se percorrere l’intero anello di 110 chilometri oppure varianti più brevi.

Inoltre, sia presso ogni cancello d’ingresso del Parco che lungo il percorso, sono disponibili parcheggio, servizi igienici, punti ristoro, pannelli informativi e strutture ricettive per il pernottamento: hotel, campeggi, B&B, villaggi vacanze, pole camping, case vacanza e altro ancora per andare incontro a tutte le esigenze.

Le cinque tappe da non perdere

Cycling couple with childeren near Nete_ Lier _ Sofie Coreynen

Le tappe ideali per ammirare i punti salienti del Parco Hoge Kempen sono cinque, tutte con inizio e arrivo presso un cancello d’ingresso.

Il punto di partenza ufficiale del National Park Trail è Kattevennen che si raggiunge facilmente attraversando il Molenvijver Park e la foresta.

Prima Tappa: KATTEVENNEN – PIETERSHEIM (23,8 chilometri)

Il percorso si snoda principalmente al cospetto di vasti boschi alle pendici meridionali dell’altopiano di Kempen.

Seconda Tappa: PIETERSHEIM – TERHILLS (23,9 chilometri)

Camminando da sud a nord lungo il bordo dell’altopiano di Kempen, si apre il favoloso paesaggio della brughiera e della valle di Ziepbeek.

Sul Mechelse Heide si gode di incredibili viste panoramiche e si intravedono le prime colline.

Terza Tappa: TERHILLS – DUINENGORDEL (22,6 chilometri)

Proprio come la seconda tappa, anche la terza si snoda da sud a nord lungo il bordo dell’altopiano di Kempen.

Il cammino inizia con tre salite e poi prosegue, attraversando la foresta Dilser, fino a Bergerven e Bosbeek.

Quarta Tappa: DUINENGORDEL – THORPARK (26,8 chilometri)

Il percorso inizia con una serie di dune sabbiose e paludi e continua immergendosi tra brughiere e foreste fino a raggiungere le colline minerarie di Thorpark da cui ammirare magnifici panorami.

Quinta Tappa: THORPARK – KATTEVENNEN (11 chilometri)

Infine, camminando lungo la valle Stiemerbeek e l’area forestale si raggiunge di nuovo Kattevennen.

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È la Capitale italiana delle bici, ed è bellissima

Caratterizzata da un’urbanistica unica nel suo genere, dove Medioevo e Rinascimento si fondono, consacrandola Patrimonio dell’Umanità, questa perla italiana non è solo una meta ambita dagli amanti della storia, dell’arte e della cultura, ma è anche considerata la città delle biciclette. L’utilizzo delle due ruote qui è, infatti, tra i più alti in Europa. A godere di affascinanti percorsi storico-architettonici che si snodano lungo la rete delle piste ciclabili sono anche i visitatori, che possono scoprire la sua immensa bellezza spostandosi agilmente e in maniera ‘green’.

Ferrara, la città italiana delle biciclette

È Ferrara la prima città italiana per densità di piste ciclabili in rapporto alla popolazione. La sua area urbana può contare su più di 150 km di ciclovie, pari a 1,14 metri per abitante. A goderne sono anche i turisti, che possono pedalare su splendidi percorsi che portano alla scoperta di incredibili tesori.

Numerosi dati statistici testimoniano come qui l’utilizzo della bicicletta sia considerato un vero e proprio stile di vita. Basti pensare che, mediamente, se ne contano almeno due per famiglia, vale a dire che la bici è nel DNA di ogni ferrarese. La presenza di tanti ciclisti è uno dei motivi per cui Ferrara è famosa in Italia e all’estero. Qui persino l’andatura placida e dolce si distingue da quella dei ciclisti di altre città europee, più veloce e frenetica. Sarà forse proprio la sua bellezza a invitare alla calma chi l’attraversa, ogni giorno o per la prima volta.

Ferrara in bicicletta: i percorsi più belli

Sono davvero tantissimi e splendidi i percorsi cicloturistici da fare a Ferrara, città che ha conquistato anche la CNN, e ciascuno regala emozioni uniche. Ecco alcuni dei più memorabili, dentro e fuori le mura.

Le mura, tra storia e natura

Il percorso delle mura parte dal Castello Estense (ecco quanto costerebbe soggiornarvi) e raggiunge Porta degli Angeli, sviluppandosi per 9 chilometri che abbracciano il centro storico della città, tra baluardi, torrioni, cannoniere, porte e passaggi che testimoniano le diverse tecniche difensive elaborate nel corso dei secoli. Si tratta di un breve itinerario adatto alle famiglie, riservata esclusivamente alle biciclette e ai pedoni, e immerso nel verde. Da qui si può accedere ai monumenti più belli della città oppure optare per escursioni nella campagna urbana.

Anello dei Borgia, tra le famose Delizie

Se volete addentrarvi nell’entroterra ferrarese, l’itinerario dell’Anello dei Borgia unisce le storiche residenze dei Duchi d’Este, le cosiddette Delizie, che più si sono intrecciate con la vita di Lucrezia Borgia e dei suoi figli a Ferrara. Luoghi che, stando a quanto dichiarato dall’UNESCO, “illustrano in modo eccezionale il riflesso della cultura del Rinascimento sul paesaggio naturale”, e che proprio per questo motivo rientrano, insieme alla città, nella lista dei Patrimoni dell’Umanità.

Destra Po, una delle ciclovie più lunghe d’Europa

Se vi trovate a Ferrara e la voglia di raggiungere il mare in sella alla vostra bici prende il sopravvento, imboccate lo straordinario percorso che accompagna il fiume Po nei suoi ultimi 100 km fino al Lido di Volano, la prima località marittima della provincia che si incontra arrivando dalla pianura. Si tratta di una delle ciclovie più lunghe d’Europa, costellata di opere architettoniche iconiche, tra cui la Rocca Possente di Stellata e il Castello della Mesola. Situata nell’area nord del Parco regionale del Delta del Po, si incontra inoltre la Riserva Naturale del Bosco della Mesola, una delle più antiche foreste di pianura e habitat di diverse specie vegetali, come il leccio e il frassino meridionale, e animali, tra cui spicca il “Cervo delle dune”.

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Epifania a Roma: la befana è tornata a Piazza Navona

La magia delle feste continua a intrattenere la quotidianità degli avventurieri di ogni età che, proprio in questi giorni, si sono messi in viaggio per toccare con mano quell’atmosfera incantata e magica che ha avvolto le città di tutto il mondo.

Anche se ci siamo lasciati alle spalle il Natale, la magia che gli appartiene continua a vivere e a sopravvivere tra le strade, i quartieri e le piazze dei luoghi vicini e lontani. E poi, le celebrazioni non finiscono qui, c’è grande fermento, infatti, per l’attesa della fine dell’anno e per l’inizio di quello nuovo, così come per l’arrivo dell’Epifania, il giorno che tutte le feste porta via.

E se è un 6 gennaio davvero unico che volete vivere, per salutare in maniera straordinaria le festività legate al Natale, c’è solo un luogo da raggiungere quest’anno e si tratta della Capitale. Sì perché l’Epifania a Roma porta nuovamente la befana a Piazza Navona, per perpetuare una tradizione che affonda le sue radici in tempi molto lontani.

Le befana di Piazza Navona

Dopo due anni di fermo, a causa della pandemia, la kermesse più celebre e attesa dell’anno è tornata nel BelPaese, e più precisamente nel cuore della città eterna. È qui, nell’iconica Piazza Navona, che cittadini e viaggiatori di tutto il mondo potranno salutare le feste di Natale celebrando l’Epifania tra le bellezze di Roma e le sue antiche tradizioni.

Sono tante le usanze che vengono perpetuate durante l’Epifania nel mondo così come in Italia, che ogni anno cade di 6 gennaio e che sancisce la fine di tutte le festività natalizie. Tradizioni incredibili che vengono tramandate da generazioni e che cambiano da regione in regione.

Una delle più famose, che ci riguarda da vicino, è quella di celebrare l’Epifania in Piazza Navona, una delle più iconiche e frequentate piazze monumentali della Capitale. È proprio qui che ogni anno, da secoli, cittadini e viaggiatori di ogni età si recano per vivere l’ultima grande magia delle festività natalizie.

La tradizione di celebrare l’Epifania nella piazza della città eterna è antichissima. Già intorno al 1800, infatti, i cittadini si riunivano il 6 gennaio in Piazza Sant’Eustacchio, dove celebravano l’arrivo della Befana con giochi, dolciumi e regali, soprattutto per i più piccoli. Dopo l’Unità d’Italia, invece, la festa si è spostata a Piazza Navona, con tanto di mercatino e bancarelle tradizionali e caratteristiche.

Ancora oggi, quella tradizione vive e sopravvive nel cuore di Roma attirando migliaia di cittadini e di viaggiatori il 6 gennaio e, più in generale, durante tutti i giorni delle festività natalizie.

Epifania a Roma: gli appuntamenti imperdibili

Attesa come non mai, l’Epifania a Roma si prepara a caratterizzare in maniera univoca la fine delle festività dei cittadini romani e di tutti i viaggiatori. A Piazza Navona, infatti, sono state già allestite le celebri bancarelle, quelle vengono i prodotti caratteristici del periodo, i dolciumi, i presepi e le decorazioni.

La festa della Befana a piazza Navona è stata già inaugurata il 1° dicembre, con l’obiettivo di allietare le vacanze romane e rendere ancora più magiche, e continuerà fino al 6 gennaio del 2023. Oltre a fare acquisti, e a riempire di dolciumi le proprie calze, grandi e bambini potranno assistere a spettacoli itineranti, sedersi davanti al teatro dei burattini e salire sull’antica giostra dei cavalli. Non mancano, inoltre, letture, mostre fotografiche e laboratori didattici destinati a persone di ogni età.

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Viaggiare da soli ad Anversa

Anversa – Antwerpen in fiammingo e Anvers in francese – è la seconda città del Belgio e si trova nelle Fiandre orientali a soli 45 chilometri a nord di Bruxelles. Perfetta per un weekend all’insegna della cultura e del divertimento, Anversa conserva un fascino legato agli scorci medievali e ad un centro storico ricco di antichi palazzi e locali di ogni genere.

Cosa fare ad Anversa per una donna in solitaria

La città di Anversa si presta perfettamente per qualche giorno di viaggio on-the-road tra ragazze o in solitaria tutto al femminile, in quanto si snoda in vicoli sempre frequentati, in strade ricche di movida e in una costante presenza di pattuglie della polizia. Non solo di giorno, ma anche di sera, fino a notte inoltrata, le strade di Anversa sono piene di giovani, molti internazionali, e di musica che proviene dai tanti pub del centro. La sensazione è quella di una pulsante città nordica, ma non caotica e dispersiva come tante altre.

Come muoversi ad Anversa:

Per spostarvi, consiglio vivamente il bus: è sempre in perfetto orario, gira per il centro e fuori dal centro, e il biglietto viene effettuato direttamente sul mezzo, con la carta di credito. La carta di credito, infatti, in paesi come il Belgio, è usata per qualsiasi tipologia di pagamento, anche per un paio di euro di biglietto del tram. Noi italiani non siamo abituati a questa formula, ma basta saperlo per adattarsi al paese che ci ospita! Come spiegavo, il bus è il mezzo più comodo per spostarsi in quanto in questa città il traffico è molto intenso: un ponte separa le due parti della città che sono divisa dal fiume, e su questo ponte il traffico, nelle ore pomeridiane, arriva a bloccare file e file di auto per intere mezzore, altro che Roma o altre città italiane! Se invece siete più green e vi piace muovermi, non c’è scelta migliore della classica bicicletta. Ci sono varie formule per usufruirne: ad esempio, sono numerose in città delle biciclette rosse che si possono prendere in affitto per un determinato tempo consecutivo. Se invece siete pigri e non riuscite a rinunciare alla macchina, il servizio Uber funziona più che bene, ma attenzione alle truffe: spesso i conducenti accettano la tratta, non al confermano e si mangiano i soldi, specialmente il sabato sera quando la richiesta impazzisce.

Cosa vedere ad Anversa in un weekend:

  • Cattedrale di Nostra Signora di Anversa

C’è chi non ha dubbi nel considerare la cattedrale di Nostra Signora di Anversa la più bella cattedrale gotica del Belgio ed infatti la sua maestosità non ha pari. Questa foto che mostro, l’ho scattata seduta su una panchina della Groenplaats, una delle piazze principali del centro, frequentata da molte persone e luogo prediletto dei musicisti di strada. È da qui se si scorge la guglia della cattedrale e il suo luminoso orologio. L’entrata nella cattedrale prevede un piccolo prezzo di ingresso, ma anche solo ammirarla da fuori lascia a bocca aperta. La cattedrale si dipana intorno a varie piazze, la Groenplaats è una di quelle, e un’altra è la piazza del Municipio, anche chiamata “Piazza delle bandiere” per l’alto numero di bandiere di ogni nazionalità che colorano la piazza. È da qui, all’ombra della cattedrale, che tantissimi pubs e discopubs costeggiano i due lati della strada. Numerosi sono i ristoranti italiani che offrono la “pizza napoletana perfetta” – seppur a circa venti euro -, e numerose sono le rosticcerie che preparano waffle di ogni tipologia. Impossibile non fare un salto al Bonaparte, locale karaoke, uno dei pochi che prevede il pagamento di entrata, ma nel caso vogliate risparmiare un po’ e spendere solo nel consumare qualche drink, sono comunque molti i locali in cui potrete entrare gratuitamente, come il Barok.

  • Stadspark- il parco nella città

Se avete la fortuna di trovare una bella giornata di cielo sereno, consiglio di fare una passeggiata nel parco al centro della città, il Stadspark. Questo parco è molto frequentato dagli studenti che ne approfittano per fare una pausa pranzo con un bel pic nic a bordo lago. Infatti, nel centro del parco è presente un adorabile laghetto pieno di cigni, le cui sponde sono coperte da alberi di ogni tipologia. È un parco facilmente raggiungibile a piedi da qualsiasi parte del centro della città, quindi consiglio di visitarlo dopo una visita dei negozi del centro, per rilassarsi sul prato, in mezzo ad aria pulita.

  •  La ruota panoramica

Sulla sponda del fiume che divide la città è stata costruita una moderna ruota panoramica, rigorosamente protetta da materiale plastificato per proteggere dalle frequenti raffiche di vento. Il costo è di 9 euro, ma avrete la possibilità di godere di ben tre giri, al limite delle vertigini! Da questa postazione potrete ammirare entrambe le sponde del fiume, quella da cui si dipana il centro, e l’altra sponda della zona più industriale della città, dove ci sono le aziende in cui anche tanti italiani lavorano e dove si scorgono le numerose tipiche pale eoliche. Inoltre, da questa altezza potrete osservare moto d’acqua che sfrecciano lungo il corso del fiume, il Castello di Anversa ed anche i meravigliosi tetti tipici fiamminghi dei tanti palazzi antichi del centro. Il panorama è davvero suggestivo. Non saprete dove girarvi a guardare per quanto le cose da ammirare siano tante.

  • Het Steen

Het Steen, letteralmente “la Rocca”, in lingua olandese, è un castello medievale che si erge sulla sponda destra del fiume Schelda, in centro città. È stato eretto all’incirca tra il 1200 e il 1225 e restaurato nella forma che ha ora nel XVI secolo sotto l’impero di Carlo V. È il più antico edificio della città e fa da perfetto contrasto con le moto d’acqua e gli yacht che passano lungo il canale del fiume. Di fronte all’ingresso del castello, si trova la statua di Lange Wapper, un gigante che, secondo il folklore belga, di notte si aggirava per le vie di Anversa e spaventava gli abitanti della città. È questo lo spot preferito dai bambini per scattare foto simpatiche insieme al gigante, quindi se anche voi vogliate tornare un po’ piccini, potete farvi scattare una foto qui da qualche passante e, perché no, comprare un buon cartoccio di patatine fritte, immancabili nell’accompagnarvi alla passeggiata fiamminga.

  • The Villa Disco

Se siete amanti della movida notturna, ad Anversa non c’è niente di meglio che The Villa. È considerata la discoteca più frequentata dalle persone del posto, mentre se preferite incontrare italiani o stranieri il centro è il luogo più indicato dove trovarne. Appena entrerete sarete sorpresi dai tantissimi ragazzi alti e biondi e dal dress code non dozzinale. Non è un posto da “ultimo momento”, ma anzi è una delle discoteche più chic e glamour della città. La musica è commerciale con qualche tocco di house, e numerose sono le feste a tema che l’organizzazione della discoteca organizza. La zona in cui è collocata la discoteca è leggermente fuori dalla città, a ridosso del porto, quindi questo consente una maggiore libertà di orari per quanto riguarda la musica ad alto volume. Consiglio di raggiungerla con un Uber.

Un weekend ad Anversa può rivelarsi un perfetto mix di cultura, relax, divertimento per staccare la spina dal tram tram quotidiano e riconnettersi con la parte curiosa di noi stessi, specialmente se si viaggia in solitaria.

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Casa Batlló a Barcellona: un viaggio nel genio di Gaudí

Passeggiando nel centro di molte grandi città europee e ammirandone i monumenti e gli scorci più iconici è facile notare i segni lasciati dai grandi urbanisti, architetti e designer del passato. Se ci si trova a Barcellona, però, un nome prevale su tutti: Antoni Gaudí. Il famoso architetto spagnolo e massimo esponente del modernismo catalano, creatore della Sagrada Familia, ha lasciato in città varie opere da tempo diventate patrimonio Unesco: tra queste c’è Casa Batlló, ora visitabile con un’affascinante esperienza immersiva.

L’architettura e le opere di Gaudí a Barcellona

Impossibile non riconoscere le opere di Gaudí sparse per Barcellona. L’architetto, morto in un incidente nel 1926 all’età di 74 anni, faceva parte della corrente modernista dell’architettura, alla quale però aveva saputo aggiungere un tocco assolutamente personale: prendendo ispirazione sia dalle arti orientali sia dallo stile neogotico, Gaudí nelle sue opere rinuncia alle linee rette e cerca invece di imitare le forme naturali. Tra le sue creazioni più rappresentate ci sono sicuramente la salamandra all’ingresso del parco Güell, sinuosa e interamente ricoperta di frammenti di ceramica colorati, e ovviamente la Sagrada Familia, chiesa monumentale e complessa che assorbì le energie e le attenzioni dell’architetto dal 1914 fino alla sua morte.

Casa Batlló, il capolavoro di Gaudí a Barcellona

Tra i capolavori di Gaudí a Barcellona non si può però non citare Casa Batlló, anch’essa patrimonio Unesco. L’abitazione, che si trova al numero 43 di Paseo de Gracia, non passa inosservata: già dalla facciata, coloratissima e sinuosa, appare evidente che non ci si trova di fronte a una casa qualunque. L’edificio venne costruito nel 1877 e l’industriale D. Josep Batlló, che lo acquistò alcuni anni più tardi, lo affidò a Gaudí per una ristrutturazione massiccia, lasciando totale libertà creativa al genio spagnolo. L’architetto trasformò completamente la facciata, il cortile e la distribuzione dei muri interni, rendendo di fatto la casa un gioiello architettonico che è stato aperto al pubblico dal 1995.

Casa Batlló, la visita culturale è la migliore al mondo

La visita culturale di Casa Batlló oggi regala un’esperienza immersiva che permette di scoprire la mente geniale di Gaudí e la massima espressione del modernismo. Proprio per questa proposta originale e immersiva, nel 2022 Casa Batlló è stata premiata come la migliore visita culturale al mondo nella categoria International Exhibition Of The Year ai Museums & Heritage Awards, riconoscimenti assegnati ogni anno alle eccellenze internazionali tra musei, gallerie e attrazioni turistiche. I giudici sono rimasti colpiti dall’interpretazione intelligente e creativa dell’esperienza immersiva di Casa Batlló: un mix sapiente di tecnologia e narrazione che, hanno dichiarato, «Gaudí avrebbe indubbiamente apprezzato!».

L’esperienza immersiva a Casa Batlló

Il biglietto di ingresso a Casa Batlló include un percorso completo attraverso quest’opera architettonica geniale e diverse installazioni create da artisti internazionali riconosciuti sulla base dell’eredità di Gaudí. L’esperienza immersiva che si può vivere durante la visita culturale coinvolge tutti i cinque sensi ed è stata realizzata usando le tecnologie più avanzate: ci sono stanze immersive uniche al mondo, contenuti di realtà virtuale, dipinti che prendono vita, registrazioni audio che ricreano i suoni della natura e affascinanti installazioni che portano tutti i visitatori dentro la mente di Gaudí e alla scoperta della storia di Casa Batlló.

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Aalborg, cosa fare e cosa scoprire in questa città della Danimarca

Antico baluardo dei Vichinghi, oggi Aalborg, la quarta città della Danimarca, è una vivace meta dal cuore medievale, centro universitario e industriale, con un centro storico ricco di attrattive, molto amato dai danesi.

Ma non solo: vanta un lungomare incredibile e alcuni degli edifici più iconici del Paese, tanto che il New York Times la inserì tra i 10 luoghi da visitare nel 2019.

Una passeggiata nel caratteristico centro storico

centro storico Aalborg

Fonte: iStock

Centro storico di Aalborg

Il punto di partenza per conoscere meglio Aalborg è il suo pittoresco centro storico, un intrigante mix di antico e moderno dove passeggiare lungo le stradine acciottolate, ammirare le inconfondibili case a graticcio, musei, teatri, notevoli esempi di street art, e fermarsi per una pausa golosa in una delle accoglienti caffetterie.

In pieno centro, sul fiordo di Lim, si staglia il Castello di Aalborghus, costruito come fortezza a scopo difensivo nel Cinquecento per poi diventare residenza del re nello Jutland del Nord. Oggi si mostra come un edificio a graticcio in legno rosso con pannelli murali imbiancati, sede di uffici amministrativi.

Catturano poi lo sguardo la Casa di Jorgen Olufsen, palazzo mercantile tra i meglio conservati della Danimarca, in stile rinascimentale con una sezione a graticcio, e la Casa di Jens Bangs, in stile rinascimentale olandese, edificata nel 1624 dal noto mercante: dai grandi mattoni rossi, vana quattro piani, timpani scolpiti e interessanti decorazioni alle finestre.

Merita una sosta la Cattedrale di San Budolfi, della fine del XIV secolo, in stile gotico, dai particolari mattoni gialli. Deriva il nome dal monaco benedettino inglese Botholphus, che visse nel Settecento, e dopo un incendio che ne distrusse la struttura originaria in legno dell’anno Mille, venne ricostruita con tre navate, la torre e il portico.

Le chicche del lungomare

lungomare Aalborg

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Lungomare di Aalborg

Fiore all’occhiello di Aalborg è anche il lungomare dove svettano alcuni simboli iconici come l’Utzon Center, gioiello architettonico dedicato al cittadino più famoso, l’architetto Jørn Utzon che ha progettato il Teatro dell’Opera di Sydney: qui si possono ammirare i suoi lavori all’insegna di un design e un’architettura davvero all’avanguardia.

Altro edificio che cattura l’attenzione è la magnifica Casa della Musica, o Musikkens Hus, un “edificio d’argento” punto di riferimento per tutti i professionisti e gli amanti delle sette note: è sede di concerti di artisti danesi e internazionali e ospita, tra l’altro, la Aalborg Symphony Orchestra.

Nelle vicinanze ecco un’altra meta imperdibile, cuore pulsante della città: il Nordkraft, vibrante centro culturale inaugurato nel 2009 in un’ex centrale elettrica del 1947. Comprende un punto ristoro, un teatro, un cinema, una palestra, una sala per la musica e un punto informazioni turistiche.

E poi, sì, i danesi amano fare il bagno al porto, in particolare nel Vestre Fjordpark, rinnovato di recente, a pochi passi dal centro: tra relax sulle piattaforme di legno, tuffi e gite in kayak, sembra davvero di essere in un’altra dimensione.

L’area archeologica di Lindholm Høje

A nord della città, sorprende il significativo sito di sepoltura vichingo risalente a più di 1500 anni fa.

Custode di segreti di migliaia di anni, fu un centro di grande importanza per il commercio, come testimoniato dal ritrovamento di gemme, monete arabe, numerosi oggetti decorativi in argento e vetro.

È suddiviso in due aree: nella zona superiore si trovano resti di un insediamento del 400 a.C., Età del Ferro, mentre sul lato a sud sono stati rinvenuti reperti dell’anno Mille.

Consta di circa 700 tombe, 150 navi in pietra, e un insediamento abitato fino al 1200 d.C., con resti di recinzioni, case e pozzi.

Il Lindholm Høje Museum permette di immergersi nell’epoca dei Vichinghi grazie a magnifiche ricostruzioni, panorami, illustrazioni e animazioni 3D.

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Alla ricerca del sole anche in inverno: il top da visitare in Spagna

La Spagna è una delle mete ideali per chi sogna una fuga dal freddo e dalle corte giornate invernali e cerca il sole, il clima mite e “un’eterna primavera”.

In particolare, ci sono sei località assolutamente da non perdere. Conosciamole meglio.

La soleggiata Almeria

Il viaggio alla ricerca del sole anche in inverno non può non partire da Almeria, nella soleggiata Andalusia, che è stata classificata come la città più luminosa durante la stagione invernale: infatti, vanta una media di sei ore e 18 minuti di sole tra dicembre e febbraio.

L’attrazione principale qui è il Parque Natural de Cabo de Gata, la più grande area costiera protetta della regione, Riserva della Biosfera dal 2007: il paesaggio è plasmato da incantevoli spiagge, calette, scogliere e saline nella parte meridionale, fondamentale luogo di ritrovo per numerose specie migratorie.

In prossimità del centro città, invece, si trova la Playa del Zapillo, ampio arenile di sabbia dorata affiancato dalla passeggiata lungomare.

Da vedere l’Alcazaba, cittadella fortificata di origine araba, tra le più grandi dell’Andalusia: su una collina a dominio della città, oggi custodisce terme, bastioni, torri, magnifici palazzi, una chiesa cattolica e giardini favolosi, compresi i Jardines del Agua.

Las Palmas, il sogno delle Canarie

las palmas gran canaria

Fonte: iStock

Las Palmas

Le Isole Canarie godono di temperature calde tutto l’anno che le rendono il luogo perfetto per sfuggire all’inverno: la capitale di Gran Canaria, Las Palmas, ha una media di sei ore e 12 minuti di sole al giorno.

È una grande e vivace città dove, oltre alla famosa spiaggia di Las Canteras dalle acque trasparenti e il lungomare di più di tre chilometri, sono numerose le attrazioni per il tempo libero, a partire dal quartiere di Vegueta nel centro storico dove ammirare le case dalla tipica architettura che si affacciano su strette stradine acciottolate.

Vicino alla Cattedrale di Sant’Anna, ecco il Mercato di Vegueta dove acquistare prodotti tipici e, sempre in zona, il Museo delle Canarie, la Casa museo di Cristoforo Colombo e l’Eremo di Sant’Antonio Abate.

Infine, la calle Mayor de Triana e dintorni, ricchi di edifici modernisti, pullulano di negozi per lo shopping e locali dove gustare le golose tapas.

Cadiz, la città più allegra

Arroccata su un promontorio a picco sull’Oceano Atlantico, Cadiz (o Cadice) è una vivace e allegra città dell’Andalusia, dove il sole, il mare e il divertimento sono di casa, basti pensare al famoso Carnevale che si svolge il Martedì Grasso, una delle feste più importanti del Paese.

Il centro storico è un meraviglioso scrigno di tesori, disegnato da un labirinto di piazze e vie: da citare Plaza San Juan de Dios dove svetta l’imponente palazzo neoclassico Ayuntamiento de Cadiz, Plaza de la Catedral con la Cattedrale dall’inconfondibile cupola gialla, e Plaza de Mina, considerata la più bella, su cui si affaccia il Museo Archeologico che espone manufatti e cimeli di tremila anni di storia nonché opere di Goya e Rubens.

Siviglia, la capitale dell’Andalusia

siviglia

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Siviglia

Impossibile non prendere in considerazione Siviglia, la capitale dell’Andalusia, dall’immenso patrimonio storico e artistico dichiarato Patrimonio UNESCO.

Tra il profumo dei gelsomini, la tradizione è viva e variegata: spettacoli di flamenco, ceramiche, oggetti artigianali, il suono della chitarra spagnola, la Fiera di Siviglia e la Settimana Santa, la Biennale d’arte… è una città che lascia il segno.

Simboli indiscussi sono la Giralda, la torre campanaria della Cattedrale, da cui si apre una vista mozzafiato sulla città, e il Real Alcazar, spettacolare palazzo reale in centro città, edificato dai Mori e ancora oggi utilizzato dalla famiglia reale per le visite a Siviglia.

L’esperienza da non perdere? Assaggiare le tapas nella suggestiva cornice del centro storico.

Valencia, clima eccezionale

Affacciata sul Mediterraneo, terza città più grande della Spagna, Valencia, in felice posizione lungo la costa orientale, gode di un clima invidiabile.

Dall’atmosfera rilassata e spensierata, offre una vasta gamma di attrazioni: la pittoresca Città Vecchia convive con l’innovativa e futuristica “Città delle Arti e della Scienza“, nata su progetto dell’architetto Santiago Calatrava.

Ma non soltanto: Valencia è ricca di musei, palazzi storici, mercatini, piazze, monumenti e spiagge di sabbia finissima per una vacanza che sa andare incontro a tutti i gusti e le esigenze.

Inimitabile Barcellona

Infine, ecco Barcellona, la cosmopolita e trendy capitale della Catalogna, celebre per le meravigliose opere artistiche e architettoniche di Gaudì e per essere sempre al passo con le nuove tendenze della moda, della cultura e della gastronomia.

Il tranquillo e affascinante centro storico convive con i quartieri moderni più all’avanguardia, i negozi tradizionali con le etichette glamour.

Qui le possibilità di visita sono pressoché infinite: dall’iconica Sagrada Familia alla famosa Las Ramblas, dal Park Güell alla Casa Batlló, dal Parc de Montjüic al porto turistico, solo per citarne alcune.

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Prima era una chiesa, ora è un hotel: succede ad Amsterdam

Le esperienze di viaggio, quelle belle, emozionali e indimenticabili, passano anche per gli alloggi. Negli ultimi anni, infatti, sempre più strutture ricettive hanno ampliato la loro offerta per andare incontro alle esigenze dei viaggiatori che si mettono in cammino per il mondo con un solo obiettivo: vivere avventure straordinarie.

Case sugli alberi, baite immerse nel bosco, glamping e capsule, e poi, ancora, alloggi bizzarri e straordinari: queste sono solo alcune delle proposte più amate dei viaggiatori, le stesse che permettono di caratterizzare in maniera univoca l’esperienza di viaggio.

Ma se volete vivere un’avventura davvero al di fuori dell’ordinario, allora, dovete organizzare un viaggio ad Amsterdam al più presto. Proprio in uno dei quartieri più vivaci della città, infatti, una chiesa è stata trasformata in un hotel, ed è bellissimo.

Viaggio ad Amsterdam, per scoprire un alloggio straordinario

C’è sempre un buon motivo per organizzare un viaggio ad Amsterdam. La capitale dei Paesi Bassi, infatti, è conosciuta in tutto il mondo per il suo prezioso patrimonio artistico, ma anche per tutti quei canali sui quali le case strette e caratteristiche si affacciano. La città ospita poi tutta una serie di musei, come quelli di Van Gogh e il Rijksmuseum che conservano ed espongono alcune delle opere d’arte più celebri del mondo.

Una città d’arte, di cultura, ma anche di divertimento e di immensa bellezza che offre tutta una serie di proposte in grado di sorprendere viaggiatori di ogni età. Insomma, ad Amsterdam non ci annoia mai.

Ma se volete vivere un’esperienza davvero insolita nella capitale dei Paesi Bassi, allora, è necessario scegliere anche la sistemazione giusta, un alloggio in grado di rendere l’avventura di viaggio ancora più indimenticabile. Ed è proprio questo l’obiettivo del BUNK, un hotel incredibile nato all’interno dell’ex chiesa di Santa Rita, nel cuore del meraviglioso quartiere Noord della città.

Dormire in una chiesa ad Amsterdam Noord

La nostra esperienza di viaggio comincia ad Amsterdam Noord, un quartiere autonomo della città olandese, e separato dal centro cittadino da un corso d’acqua, che con gli anni si è trasformato in hub culturale, diventando così il punto di riferimento di artisti e creativi che passano in città.

Sempre qui, infatti, è stato istituito il Nxt Museum, il primo museo dei Paesi Bassi dedicato alla new media art. Le mostre ospitate all’interno dell’edificio celebrano l’arte e la tecnologia, con tutta una serie di esperienze immersive e sensoriali che permettono alle persone non solo di osservare le esposizioni, ma di entrarci dentro. E così fa anche il Wondr, un vero e proprio gigantesco laboratorio composto da stanze surreali create appositamente da diversi artisti, all’interno del quale persone di ogni età possono perdersi e immergersi.

Ed è proprio qui, sempre ad Amsterdam Noord, che è possibile trovare ristoro dopo giornate trascorse all’insegna della bellezza e della tecnologia in maniera assolutamente inedita e sorprendente. Nel quartiere, infatti, è nato un hotel che si è subito trasformato come il punto d’incontro della comunità di artisti, designer e startupper. Non una struttura ricettiva qualunque, intendiamoci, ma un hotel nato all’interno di una ex chiesa costruita nel 1921 e oggi riconvertita.

Antico, monumentale, suggestivo e anche economico, l’hotel BUNK ospita 106 camere e 50 cuccette private per un totale di 296 alloggi, da condividere con gli altri viaggiatori o da sfruttare in solitudine. Non mancano, ovviamente, anche degli spazi comuni all’interno dei quali è possibile incontrare tutti gli artisti e i creativi che qui si riuniscono. All’interno dell’ex chiesa di Santa Rita, inoltre, ogni mese vengono organizzati eventi musicali, artistici e culturali per gli ospiti e per la comunità locale.

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A pochi passi da Amsterdam c’è un mercatino galleggiante: è bellissimo

Ci mettiamo in viaggio per tantissimi motivi, lo facciamo per osservare gli strabilianti spettacoli messi in scena da Madre Natura, o per passeggiare tra le opere architettoniche e i monumenti creati dall’uomo, proprio quelli che sono diventati il simbolo di città e Paesi interi.

In questo periodo, però, viaggiamo sopratutto con un obiettivo, quello di andare alla scoperta delle magiche e incantate atmosfere natalizie che hanno invaso e pervaso le strade, i quartieri e le piazze delle città di tutto il mondo.

Mercatini tradizionali e storici, alberi iconici e scintillanti e poi, ancora, decorazioni sontuose e luminarie scenografiche che accendo di bellezza i percorsi cittadini. I luoghi da raggiungere durante l’Avvento sono tantissimi, e tutti sono destinati a lasciare senza fiato. Ma se è un’esperienza inedita e al di fuori dall’ordinario che volete vivere, allora c’è solo un luogo da raggiungere e si trova a due passi da Amsterdam. Proprio qui, infatti, esiste un mercatino di Natale galleggiante, ed è bellissimo.

Natale a Leiden

Il nostro viaggio di oggi ci conduce in una destinazione davvero suggestiva, lontana dai sentieri più battuti dal turismo di massa, ma non per questo meno bella. Ci troviamo a Leiden, una cittadina olandese situata a pochi chilometri dalla capitale dei Paesi Bassi, e attraversata da piccoli fiumi e canali, caratterizzata da un’architettura secolare e straordinaria.

La città ospita l’università più antica di tutto il Paese, oltre a un meraviglioso orto botanico all’interno del quale, negli anni passati, si è svolta una delle più importanti manifestazioni floristiche dell’intera Europa occidentale.

Perché oggi vi abbiamo portato con noi a Leiden ve lo sveliamo subito. È qui, infatti, che durante il periodo dell’Avvento viene allestito il percorso di shopping più suggestivo dell’intero continente, un mercatino di Natale galleggiante che sembra un sogno.

Mercatino galleggiante di Leiden

Fonte: iStock/ianliguori

Mercatino galleggiante di Leiden

Il mercatino di Natale galleggiante

Se il desiderio dell’anno è quello di trascorrere un Natale fuori dall’ordinario, allora, vi basterà sapere che ad appena 45 chilometri da Amsterdam, raggiungibile sia in auto che in treno, c’è un posto straordinario pronto a realizzare ogni vostro desiderio.

A Leiden, infatti, durante il periodo dell’Avvento viene allestito un mercatino unico e bellissimo che non ha nulla a che a vedere con tutti quelli che conosciamo. Quello che si snoda sul canale Nieuwe Rijn, infatti, è un mercatino di Natale galleggiante e affascinante che vi permetterà di vivere l’esperienza di shopping più strabiliante di sempre.

Lungo il canale della città viene allestito ogni anno un mercatino che ospita oltre cento chioschi all’interno dei quali sono esposti e venduti prodotti artigianali e locali, e prelibatezze culinarie caratteristiche. Non manca, ovviamente, la casa di Babbo Natale dove i bambini possono recarsi per consegnare a Santa Claus le proprie letterine.

La magia di Leiden, però, non finisce qui perché proprio nei pressi del mercatino è stata inaugurata un’altra splendida attrazione, una pista di pattinaggio sul ghiaccio galleggiante, che resterà aperta fino al 5 gennaio, e che permetterà a tutti i viaggiatori di volteggiare proprio sul canale cittadino.

Non manca, inoltre, un palcoscenico galleggiante sul quale, ogni giorno, una serie di eventi si svolgono per rendere ancora più magica l’atmosfera cittadina.

Se volete ammirare l’albero di Natale di Leiden, invece, l’indirizzo da segnare in agenda è la Hooglandse Kerkplein, è qui che un maestoso e scintillante albero fa da scenografia ai più belli ricordi di viaggio. Non dimenticatevi, poi, di scrivere il vostro desiderio su un bigliettino e di appenderlo ai rami dell’iconico albero.

Natale a Leiden

Fonte: iStock

Natale a Leiden