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È appena stata scoperta la pietra più antica del mondo

È stata scoperta una pietra che dovrebbe essere la più antica del mondo. Il ritrovamento è avvenuto in Norvegia dove gli archeologi hanno annunciato di aver trovato una pietra runica le cui iscrizioni risalirebbero fino a 2mila anni fa, ai primi giorni dell’enigmatica storia della scrittura runica.

La scoperta nel dettaglio

Il rinvenimento è stato possibile grazie al lavoro di un team di archeologi dell’Università di Oslo, in Norvegia. Come vi dicevamo in precedenza, su questa roccia compaiono iscrizioni che, secondo le prime analisi, risalgono a circa 2mila anni fa. Le rune sono i segni usati anticamente per la scrittura da varie popolazione germaniche del nord Europa. All’epoca erano di varia grandezza e contenevano iscrizioni con questi caratteri. Spesso la loro funzione era quella di essere un monumento commemorativo per i defunti.

Quella da poco riportata alla luce misura 31 centimetri per 32 e ha una forma vagamente quadrata, scavata su un lato. Nella realtà dei fatti è stata ritrovata nell’autunno del 2021 durante gli scavi di un sito funebre osservato per la prima volta durante la costruzione di una linea ferroviaria vicino al lago Tyrifjord, a ovest della Capitale norvegese.

Una scoperta che, al di là della sua importanza, non sorprende più di tanto in quanto è avvenuta in una regione conosciuta per vari ritrovamenti archeologici. Nonostante sia accaduta quasi due anni fa, il ritrovamento è stato comunicato solo in questi giorni per via dei tempi necessari per l’analisi e la datazione della pietra, che è stata chiamata Svingerudsteinen (“la pietra di Svingerud”) dal nome del posto in cui è stata trovata.

Stando a quanto sostengono gli esperti del museo di Storia culturale dell’Università di Oslo, contiene alcune tra le iscrizioni runiche più antiche mai trovate ed è una delle testimonianze scritte più datate della Scandinavia. Con ulteriori approfondimenti si spera che questo ritrovamento possa contribuire a saperne di più sulle rune, la cui origine è ancora oggi incerta.

Le dichiarazioni degli addetti ai lavori

La professoressa dell’Università di Oslo, Kristel Zilmer, esperta in iconografia e studiosa delle rune, ha affermato che sulla pietra ci sono iscrizioni di vario tipo. Alcune sembrerebbero non aver un significato a livello linguistico, ma 8 di queste che si trovano sulla parte anteriore compongono la stessa parola, “idiberug”, una sorta di dedica in memoria di una donna chiamata Idibera o Idiberga, di un uomo chiamato Idibergu, oppure di una famiglia di nome Idiberung.

Allo stesso tempo, Zilmer ipotizza che quando le iscrizioni non hanno un significato linguistico vuol dire che potrebbero essere state tracciate da qualcuno che stava imitando o sperimentando con le rune, oppure ancora stava imparando a inciderle.

Ad Associated Press, Zilmer ha detto che desidera che lo studio della pietra di Svingerud aiuti a capire meglio l’uso delle rune nel periodo più antico della loro diffusione. Più precisamente: “Questo ritrovamento ci darà molte informazioni sull’uso delle rune nella prima età del ferro. Potrebbe essere uno dei primi tentativi di utilizzare le rune in Norvegia e Scandinavia sulla pietra”. Rune più antiche, infatti, sono state trovate su altri oggetti, ma non sulla pietra: il primo è su un pettine d’osso trovato in Danimarca.

Nel frattempo, la pietra verrà esposta per un mese al museo di Storia culturale dell’Università di Oslo a partire dal 21 gennaio.

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Vacanze benessere in una delle città più green d’Europa

Nella Lapponia svedese meridionale, immerso nelle foreste boreali a circa 200 km a sud del circolo polare artico, c’è una vera perla nascosta che si è trasformata in una delle mete del benessere e della sostenibilità più interessanti d’Europa. Situata nella provincia settentrionale di Västerbotten, Skellefteå è considerata il fulcro della transizione verde nel Vecchio Continente. Una sorprendente destinazione in continua crescita, che vale la pena visitare il prima possibile, soprattutto se siete alla ricerca di un’autentica esperienza all’insegna del relax e del divertimento, in luoghi dalle atmosfere fiabesche.

Skellefteå, una delle città più green d’Europa

Se siete alla ricerca di una vacanza benessere invernale in un ambiente artico da sogno e desiderate vivere sia esperienze urbane che attività emozionanti a contatto con la natura, troverete in Skellefteå una destinazione che sa coniugarle perfettamente, e quindi a dir poco entusiasmante. Conosciuta come “la porta meridionale” della Lapponia svedese, ha calamitato negli ultimi anni molti giovani creativi dalle grandi città della Svezia del Sud, che hanno deciso di trasferirvisi proprio per vivere in totale armonia con il paesaggio.

La sostenibilità è il tratto distintivo di questa destinazione, con uno dei primi aeroporti al mondo ad essere a zero emissioni fossili (fossil free), con una torre di controllo del traffico aereo in legno e una stazione di rifornimento di energia per ricaricare gli aerei elettrici. Qui ci si sposta su autobus che funzionano con biogas prodotto localmente e la città è alimentata da un sistema energetico che fornisce energia rinnovabile al 100% da energia idroelettrica ed eolica.

I visitatori possono sperimentare sia la cultura tradizionale che proposte innovative, immergendosi al contempo in uno scenario naturale pazzesco, con una ricca offerta di attività tra cui scegliere, come sci di fondo, escursioni con ciaspole, pesca nel ghiaccio, giri in slitta trainata da cani e rigeneranti bagni nell’acqua gelata.

Ovviamente, proprio come in tutte le destinazioni della Lapponia svedese, si ha anche l’incredibile opportunità di assistere non solo allo spettacolo dell’aurora boreale ma anche alla speciale luce blu che circonda il paesaggio innevato appena prima che l’oscurità lo inglobi. Un fenomeno naturale che si verifica solo nell’Artico, e che regala emozioni che difficilmente si dimenticano. Ma ci sono altre esperienze che rendono Skellefteå la destinazione perfetta per una vacanza di benessere e green. Scopriamole.

Forest Bathing in uno degli hotel di legno più alti del mondo

Il ‘forest bathing’, letteralmente ‘bagno nella foresta’, è una delle più grandi tendenze delle vacanze benessere degli ultimi anni. Una pratica terapeutica nata in Giappone, col nome di ‘Shinrin Yoku’, che favorisce il relax attraverso un’immersione nella natura. A Skellefteå la foresta è stata portata in città attraverso la costruzione di uno degli edifici interamente in legno più alti del mondo: si tratta del centro culturale Sara Kulturhus con lo spettacolare The Wood Hotel.

Inaugurato nell’autunno del 2021, l’edificio è stato realizzato con Il legno proviene da silvicoltura sostenibile nella regione, e intreccia la lunga tradizione della città nelle costruzioni in ottica ‘green’ con l’ingegneria più recente, tanto da essere usato come modello di ispirazione nella progettazione e nelle costruzioni sostenibili in tutto il mondo. Con i suoi 20 piani e un’altezza di quasi 80 metri, regala agli ospiti l’esperienza di un soggiorno pari a un bagno nella foresta, senza uscire dal proprio alloggio. Al 20° piano di questo edificio unico nel suo genere, è stata realizzata una Spa da dove si può ammirare una vista mozzafiato dalla piscina esterna riscaldata sulle vaste foreste che circondano la città.

Un rigenerante bagno nel ghiaccio

Skellefteå è conosciuta come la mecca dei bagnanti nel ghiaccio. Ogni anno, viene organizzato il rinomato “Scandinavian Open”, che fa parte della coppa del mondo del nuoto invernale. Una volta qui, si deve cogliere l’occasione di provare ad immergersi nelle acque gelide di questi luoghi. Un’esperienza unica, che ha benefici sorprendenti sulla salute e sul benessere. Bastano infatti pochi minuti di immersione, per avere un effetto positivo sul sistema cardiovascolare, rafforzare il sistema immunitario, ridurre i reumatismi e altri dolori articolari. Inoltre, pare faccia bene anche all’umore. Si può completare l’esperienza con una sauna tradizionale, per riscaldarsi e rilassarsi.

Sci di fondo nella magia della Lapponia

Lo sci di fondo è un modo fantastico per immergersi nella natura della Lapponia e Skellefteå può essere considerata la culla di questo sport, poiché qui è stato ritrovato il più antico sci conservato al mondo. È stato scoperto a Kalvträsk, appena fuori la città, all’inizio del XX secolo. Pensate che risale al 3.200 a.C., per cui ha oltre 5.200 anni. Ogni inverno, vengono preparati 185 km di piste da sci, e la città svedese vanta un sistema veramente unico per il numero di percorsi nei dintorni, tutti facilmente accessibili dai vari hotel della zona. Si può sciare anche di notte, poiché su 35 km di piste che circondano il centro, 15 km sono illuminati.

Escursioni con slitte trainate dai cani

Un altro modo per vivere la natura in modo sostenibile nella regione di Skellefteå sono le escursioni con i cani da slitta. Tanti gli allevatori che invitano a diverse esperienze insieme ai loro husky, per offrire ai visitatori l’opportunità di rilassarsi e godersi il paesaggio invernale ricco di attrazioni naturali, attraversando foreste, paludi e laghi ghiacciati. Si possono vivere anche avventure di più giorni , con l’opportunità di imparare a guidare una muta di cani e di prendersi cura degli husky, passare la notte in semplici capanne nella foresta e cucinare su un fuoco vivo. Per una vera immersione nella vita artica.

Camminate nel bosco di notte con le ciaspole

Infine, una delle le esperienze più speciali da vivere a Skellefteå, perla della Lapponia svedese meridionale, è camminare di notte nel bosco con le ciaspole ai piedi, guidati dalla luce suggestiva della luna piena. Una volta che gli occhi si abituano all’oscurità, si può vedere la foresta in una dimensione completamente nuova. L’atmosfera raggiunge l’apice della magia, accendendo un fuoco sotto il cielo stellato e aspettando che la fortuna arrida agli audaci regalando lo spettacolo dell’aurora boreale. Si può anche optare per una ciaspolata insieme agli husky. Grazie a una cintura speciale, i cani aiutano gli escursionisti ad avanzare nella neve, trainandoti nel meraviglioso ambiente artico, tra foreste e laghi ghiacciati.

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Città e Culture, la Slovenia è il paradiso perfetto per tutti

È un Paese non troppo esteso, a due passi dall’Italia e considerato il Cuore Verde d’Europa. Un piccolo scrigno di tesori millenari con diverse attrazioni culturali tutte da scoprire, ma anche il luogo perfetto in cui ognuno di noi può trovare qualcosa per se stesso. Questo e molto altro è la Slovenia, crocevia di nazioni e regioni la cui cultura apre le porte ai viaggiatori di tutto il mondo grazie alla creatività artistica, all’architettura, alla storia, alle tradizioni, al modo di vivere moderno, al poter essere veramente liberi di esplorare, indulgere e andare con il proprio istinto.

Slovenia: Paese con una ricca tradizione culturale

L’offerta culturale della Slovenia è davvero invidiabile. Impossibile non rimanere affascinati dalla cultura e dalla lingua. Vi basti pensare che nella Grotta di Divje Babe, nella zona occidentale del Paese, nel 1995 è stato rinvenuto un reperto di straordinaria importanza: il flauto di Neanderthal risalente, molto probabilmente, a più di 50.000 anni fa. Un ritrovamento che possiamo definire lo strumento musicale più antico del mondo, un qualcosa che ha dato vita a una delle arti più belle che esistano. Oggi questo prezioso reperto potete visitarlo nel Museo Nazionale della Slovenia, a Lubiana.

Non meno rilevante è stata la scoperta della ruota di legno con asse che vanta più di 5.000 anni di storia, la più antica del mondo, ritrovata a seguito dell’esplorazione della cultura palafitticola della palude della Capitale slovena. Oggi è in esposizione in una mostra permanente nel Museo Civico di Lubiana.

I primati non sono finiti qui perché la Slovenia sfoggia persino la vite più antica del pianeta con i suoi 5 secoli di età. Si trova a Maribor, un delizioso centro urbano ricco di tesori culturali e architettonici, che si rivela anche la meta perfetta per gli amanti del buon bere. La Vecchia Vite è ancora in grado di produrre frutti pregiati ed è sopravvissuta dalla fine del Medioevo fino a oggi nonostante le battaglie feroci nelle sue vicinanze.

Sapete, nonostante le minute dimensioni, quanti siti Patrimonio Unesco conta la Slovenia? Ben 9! Una tra questi è la più datata città mineraria del Paese, Idrija, dove prende vita la seconda miniera di mercurio più antica del mondo, operativa per oltre 500 anni.

Poi le Grotte di San Canziano, un regno di stalattiti e stalagmiti che hanno l’onore di ospitare il canyon sotterraneo più profondo d’Europa; la palude di Lubiana legata all’antica civiltà palafitticola; la foresta vergine di faggi di Krokar con il Monte Nevoso; infine le opere di Jože Plečnik a Lubiana, un architetto che concepì appositamente una città adattata ai bisogni fisici e spirituali.

Ma non è finita qui perché per scoprire la ricca cultura della Slovenia ci sono anche 150 castelli e le prove che questo territorio fu abitato già ai tempi della preistoria.

In Slovenia è come camminare nella storia

Seppur piccole su scala globale, le città slovene offrono tutto ciò che ci si aspetta dalla vita cittadina: musei, gallerie, teatri, mostre, chiese e castelli. Così come sono ricche di resti dell’antichità, di centri storici medievali, ma anche di feste ed eventi.

Per i più curiosi ci sono persino i mercati e i parchi, come incredibili spazi della cultura urbana innovativa. E poi visite guidate a tema, storie speciali in popolari escape room e programmi giocosi per scoprire i segreti nascosti delle varie città.

Da non lasciarsi scappare, per esempio, sono i castelli della Slovenia che sono sorti in diversi periodi del Medioevo, nel Rinascimento e nel periodo barocco, anche se le prime tracce della loro costruzione si trovano persino in tempi più datati. Centinaia di questi prendono vita tra i sinuosi paesaggi della campagna slovena, e molti di loro hanno avuto vicende imprevedibili. Vi basti pensare al Castello di Bled che possiamo tradurre come l’immagine del paradiso, un maniero che domina dall’alto della scogliera il romantico lago con l’isola. Oppure il Castello di Predjama, un incredibile edificio rupestre che mostra un equilibrio apparentemente precario e che domina l’irresistibile verde sottostante.

Poi ancora le gallerie e i musei dove sono conservati oggetti che testimoniano come già dall’antichità questo territorio fosse notevolmente integrato nel contesto internazionale. Imperdibile è il Museo Nazionale della Slovenia dove viene conservato il flauto di cui vi abbiamo parlato sopra, ma anche la situla di Vače, un nastrino d’oro del XII o XIII secolo a. C. ritrovato vicino Litija nella Slovenia Centrale, e molto altro ancora. La Galleria Nazionale, invece, è il posto perfetto per chi vuole conoscere le perle dell’arte slovena, a partire dal XII fino al XX secolo.

Avrete modo di camminare nella storia della Slovenia anche grazie alle sue attrazioni più iconiche come le Grotte di Postumia, tra le più visitate al mondo. Le potrete scoprire a bordo di un trenino sotterraneo che conduce alla prima ferrovia scavata nella terra di tutto il globo, insieme a stalattiti millenarie, grandi sale e tunnel nascosti.

Poi ancora Lipica, nel Carso, dove prende vita la più antica scuderia europea, un monumento storico e culturale che colpisce per le sue esperienze equestri e le particolarità della regione in cui si trova. Così come le saline di Pirano dove ancora oggi si produce il sale, ma anche l’eccezionale fior di sale. Inoltre, questa è anche la città più bella della costa slovena. Poi la Valle dell’Isonzo che è attraversata da uno dei fiumi alpini più suggestivi e meglio conservati d’Europa, l’altopiano Velika Planina che cela uno dei più grandi insediamenti malghivi del Vecchio Continente e Logarska dolina, una più belle valli glaciali alpine che esistano.

Infine, non può mancare una passeggiata nella storia attraverso la Slovenia di Plečnik a Lubiana con i famosi Tre Ponti che attraversano il fiume Ljubljanica, il mercato coperto, la Biblioteca nazionale e universitaria, Križanke e molto altro ancora. Capolavori che si possono ammirare anche in altre località del Paese.

Le città slovene che sorprendono con il patrimonio di diverse epoche storiche

La grandissima cultura di questo Paese sembra non finire mai anche grazie alle sue città storiche che conservano il patrimonio di diverse epoche passate.

Una di queste è Celje, una località dominata dal castello di Stari Grad che è il più grande maniero medievale della Slovenia. Poi Brežice, un luogo che oggi è anche famoso come città della poesia e del vino, dove svetta Ptuj, il maestoso castello che è stato eretto in quello che è il più antico centro urbano sloveno.

Bellissime anche Škofja Loka, una delle città medievali più autentiche di tutta Europa, e Kamnik che protegge gelosamente ben tre complessi di castelli. Uno di questi offre una vista pittoresca della storia, l’altro uno splendido panorama sulle vette circostanti e il terzo stimola l’immaginazione umana con la leggenda di Veronika.

L’enogastronomia, vera perla slovena

Per dire di essere stati davvero in un posto e conoscerlo come si deve è importante scoprire la sua enogastronomia. La Slovenia, nemmeno in questo, ha qualcosa da invidiare a tanti altri Paesi del mondo e in numeri non mentono: ben 24 regioni gastronomiche e 3 distretti vinicoli.

Ogni giorno, in sostanza, avrete l’opportunità di provare qualcosa di nuovo, ma sempre altamente genuino e naturale. Se la vostra meta sarà Lubiana, per esempio, potrete scoprire l’Open Kitchen, un mercato con una varietà di prelibatezze culinarie che vanno dalla cucina tradizionale slovena alla cucina mondiale.

Allo stesso tempo, i più curiosi potranno trovare pane per i loro denti grazie all’ospitalità della migliore chef donna del mondo, ma anche di altri colleghi che creano una cucina originale degna di titoli prestigiosi e riconoscimenti mondiali.

La natura della Slovenia

Città e culture che si intrecciano ma, come vi abbiamo detto sopra, la Slovenia è il Cuore Verde d’Europa, e quindi un Paese in cui la natura domina incontrastata e che offre diverse possibili esperienze.

Per esempio, da queste parti prendono vita una valanga di sentieri interessanti dal punto di vista tematico e tutti diversificati. Tragitti che portano alla scoperta delle valli alpine, di zone collinari e idilliache pianure.

Tra gli itinerari da percorrere assolutamente c’è il Sentiero circolare sul Triglav che gli sloveni credono fermamente sia da fare almeno una volta nella vita. Ma del resto è la vetta più alta del Paese che passa attraverso le malghe di Bohinj e pittoreschi laghi che entrano dritti nel cuore.

Ma sapete quel è il fatto più sorprendente? Seppur piccola, in Slovenia c’è qualsiasi cosa: mare, montagne, ripidi pendii e immense vallate, meraviglie di Madre Terra che ci mettono in stretto contatto con la natura.

Inoltre, è il Paese perfetto per chi ama viaggiare responsabilmente. Vi basti pensare che attualmente sono 60 le destinazioni che vantano un marchio sostenibile, Slovenia Green, di cui 4 di platino, 22 d’oro, 10 d’argento e 22 di bronzo.

La Slovenia è stata anche il Primo Paese al mondo a ottenere il titolo di Destinazione Verde, un posto in cui la natura incontaminata incoraggia ad agire in modo responsabile.

E poi le terme, in quanto in tutto il territorio sgorgano acque curative, fonte di salute e relax. I centri termali si trovano nel verde della Pianura Pannonica, del Carso, delle Alpi o del Mediterraneo.

Poi ancora dalle cime delle montagne o di una collina, a piedi o in bicicletta, con un paio di sci a tutte le età, a cavallo nei verdi boschi o su una riva o sui campi da golf, tutto parla di adrenalina. Qualunque sia la stagione, la Slovenia offre opportunità 365 giorni l’anno. Il merito è anche del suo paesaggio diversificato che dà vita a infinite occasioni per esperienze attive all’aria aperta.

Durante la stagione più fredda sciatori, snowboarder e altri appassionati di attività invernali possono godersi la neve, ma anche andare in bicicletta e camminare ovunque vogliano. La primavera, è la stagione ideale per escursionisti e appassionati di mountain bike, così come per gli arrampicatori che cercano sfide sui ripidi pendii rocciosi vicino alla costa.

Con l’arrivo dell’estate, è possibile trovare refrigerio nella freschezza delle montagne, mare, laghi e fiumi. Senza dimenticare i boschi verdi che offrono una piacevole ombra per una passeggiata. Infine l’autunno, dove si può scorrazzare in bici tra i vigneti o a piedi tra le migliaia di sfumature di colori del periodo.

In tutte le stagioni, infine, potrete scoprire il prezioso mondo sotterraneo, i pittoreschi borghi e le graziose città ricche di vitalità, gallerie, musei e speciali esperienze di vacanza.

In collaborazione con Ente del Turismo Sloveno

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Quiraing, dove fare l’escursione più bella della Scozia

Famosissima e magica, affascinante e selvaggia: sono tutti aggettivi che servono a descrivere la bellissima Isola di Skye, in Scozia. Non a caso, la più grande delle Ebridi Interne vanta alcuni dei paesaggi più iconici della Scozia, tanto che da queste parti è possibile fare l’escursione più bella di tutto il Paese più settentrionale del Regno Unito: quella in Quiraing.

Quiraing, cosa sapere

Il Quiraing è un imperdibile sentiero escursionistico isolato che si sviluppa nell’omonimo e meraviglioso altopiano e che si snoda attraverso una catena di montagne impetuose dell’Isola di Skye.

Di origine vulcanica, si trova per la precisione nella penisola di Trotternish dove alcune antiche frane avvenute nel tempo ci hanno oggi regalato guglie e torrioni suggestivi che si stagliano verticali sul verde.

Il sentiero si caratterizza per non essere molto lungo. In soli 3 chilometri, da condurre però su una strada tortuosa, avrete modo di passare dalla costa a un paesaggio montano selvaggio. Non da meno è la camminata che dal parcheggio sale fino al Quiraing, un’escursione di media difficoltà che va necessariamente compiuta con condizioni meteo favorevoli.

Quello che vi ritroverete di fronte sarà l’immagine che avete sempre sognato della Scozia: vette scoscese, cascate, vallate verdi e in lontananza l’infinità del mare.

In sostanza, gli amanti delle escursioni e dei paesaggi maestosi non potranno assolutamente rimanere indifferenti mentre compieranno questa esperienza. Due sentieri straordinari di cui uno fa il giro delle falesie, mentre l’altro permette di salire direttamente sull’altopiano regalando, al contempo, una vista mozzafiato sul mare e sui paesaggi circostanti.

Altre meraviglie da vedere sull’Isola di Skye

A detta di molti, il Quiraing è l’escursione più bella da fare in tutta la Scozia, ciò non toglie che questa isola mistica e selvaggia regali altrettanti siti d’interesse spettacolari.

Uno di questi è l’Old Man of Storr, una straordinaria formazione rocciosa che si affaccia sul Sound of Raasay. Alto ben 55 metri, si è formato nei secoli a causa dell’erosione dovuta agli agenti atmosferici. Inoltre, è anche  il punto più alto di tutta Skye.

Da non perdere è anche il Castello di Dunvegan, il più antico della Scozia e che si trova racchiuso in un paesaggio fiabesco: tra il mare e la roccia. Da queste parti è anche custodita la Fairy Flag, un drappo che si dice abbia sempre aiutato il clan MacLeod in battaglia.

Poi ancora il tramonto presso Neist Point, la punta occidentale dell’Isola di Skye. Qui svetta fiero un faro che mostra il suo aspetto più irresistibile proprio al calar del sole.

Infine, vi consigliamo di fare un salto alle meravigliose Fairy Pools, una straordinaria serie di avvallamenti, cascate e piccoli stagni cristallini. Si trovano ai piedi dei Monti Cuillins, vicino alla Glen Brittle Forest e sono davvero mitiche. Raggiungibili a piedi tramite un sentiero di ghiaia in buone condizioni per la maggior parte del tragitto, vi regaleranno alcuni dei ricordi più speciali del vostro viaggio nell’Isola di Skye.

Non resta che organizzare un’avventura in Scozia per scoprire il Quiraing, la sua escursione più bella, e tutte le meraviglie della rinomata Isola di Skye.

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Quali sono le compagnie aeree che hanno il divieto di volare in UE

Come tutti purtroppo sappiamo, è da poco precipitato in Nepal un aereo della Yeti Airlines con 72 persone a bordo, tra cui 68 passeggeri e 4 membri dell’equipaggio. Una vera e propria tragedia in quanto il velivolo è andato a schiantarsi in una gola mentre atterrava in un aeroporto di recente apertura nella località turistica centrale di Pokhara.

Il sospetto principale si concentra sulle condizioni meteorologiche della zona, ma è anche giusto sottolineare che la compagnia aerea non soddisfa i pertinenti requisiti in materia di sicurezza stilati dall’Unione Europea, tanto che non gli è concesso volare nei cieli del nostro continente. Essa, infatti, fa parte di una sorta di “lista nera”compilata sulla base dei contributi nazionali e dopo un’analisi approfondita da parte degli esperti degli Stati membri. E non è la sola.

In cosa consiste “lista nera” dell’Unione Europea

Si chiama EU Safety List ed è nata da un intervento della Comunità Europea che mira a garantire ai passeggeri un elevato livello di protezione contro i rischi per la sicurezza del volo. Al suo interno vi sono elencate una serie di compagnie aeree extracomunitarie che non soddisfano i requisiti in materia di sicurezza.

Ciò vuol dire che tali vettori sono oggetto di un divieto operativo su tutto il territorio della Comunità. L’aggiornamento è periodico e consente, contemporaneamente, l’adozione rapida delle decisioni fornendo ai passeggeri informazioni adeguate e aggiornate in materia di sicurezza.

Un’adozione che è avvenuta nell’ormai lontano 2006 e i cui divieti e restrizioni operative sono imposte esclusivamente sulla base di prove della violazione dei criteri obiettivi e trasparenti che si concentrano principalmente sui risultati delle ispezioni effettuate presso gli aeroporti europei, sull’uso di aeromobili antiquati, obsoleti o soggetti a scarsa manutenzione, sull’incapacità dei vettori aerei di rimediare alle carenze rilevate nel corso delle ispezioni e sull’insufficiente capacità delle autorità competenti per la sorveglianza di un vettore aereo a svolgere correttamente tale compito.

Tale elenco, tuttavia, ha anche l’obiettivo di contribuire a riorientare i programmi di cooperazione verso i Paesi che sono disposti a rispettare le norme di sicurezza internazionali, ma che mancano delle risorse necessarie. I divieti che sono imposti nell’UE riguardano sia i voli passeggeri che le compagnie cargo.

La lista, inoltre, viene aggiornata ogniqualvolta lo si ritiene necessario e almeno ogni tre mesi. Ovviamente, se i criteri di sicurezza dovessero essere rispettati, è possibile anche esserne rimossi a seguito della verifica da parte di un comitato di esperti per la sicurezza aerea.

La Commissione può agire su richiesta di uno Stato membro o su propria iniziativa, ma anche in base alle informazioni raccolte dai propri servizi, dall’Agenzia europea per la sicurezza aerea (EASA) e dagli Stati membri o dall’Organizzazione per l’aviazione civile internazionale (ICAO).

Quali sono le compagnie aeree che non possono volare nei cieli europei

Sfortunatamente non sono poche e si trovano in diversi Paesi del mondo. La lista attuale prevede che nei cieli del nostro continente non possano volare:

  • Avior Airlines, Venezuela;
  • Blue Wing Airlines, Suriname;
  • Iran Aseman Airlines, Iran;
  • Iraqi Airways, Iraq;
  • Med-View Airline, Nigeria;
  • Air Zimbabwe, Zimbawe;
  • Tutti i vettori aerei certificati dalle autorità dell’Afghanistan responsabili della supervisione regolamentare, compresi Ariana Afghan Airlines e Kam Air;
  • Tutti i vettori aerei certificati dalle autorità dell’Angola responsabili della supervisione regolamentare, ad eccezione di TAAG Angola Airlines e Heli Malongo, compresi i seguenti: AeroJet, Guicango, Air Jet, Bestfly Aircraft Management, Heliang, Sjl, SonAir;
  • Tutti i vettori aerei certificati dalle autorità dell’Armenia responsabili della supervisione regolamentare, compresi i seguenti: Aircompany Armenia, Armenia Airways, Armenian Helicopters, FlyOne Armenia, Novair, Shirak Avia, Skyball;
  • Tutti i vettori aerei certificati dalle autorità della Repubblica del Congo responsabili della supervisione regolamentare, compresi i seguenti: Canadian Airways Congo, Equaflight Services, EquaJet, Trans Air Congo, Société Nouvelle AIR CONGO;
  • Tutti i vettori aerei certificati dalle autorità della Repubblica democratica del Congo (CD) responsabili della supervisione regolamentare, compresi i seguenti: Air Fast Congo,Air Katanga, Busy Bee Congo, Compagnie Africaine d’Aviation, Congo Airways, Kin Avia, Malu-Aviation, Serve Air Cargo, Swala Aviation, Mwant Jet;
  • Tutti i vettori aerei certificati dalle autorità di Gibuti responsabili della supervisione regolamentare, compresi i seguenti: Daallo Airlines;
  • Tutti i vettori aerei certificati dalle autorità della Guinea Equatoriale responsabili della supervisione regolamentare, compresi i seguenti: CEIBA Intercontinental, Cronos Airlines;
  • Tutti i vettori aerei certificati dalle autorità dell’Eritrea responsabili della supervisione regolamentare, compresi i seguenti:  Eritrean Airlines, Nasair Eritrea;
  • Tutti i vettori aerei certificati dalle autorità del Kirghizistan responsabili della supervisione regolamentare, compresi i seguenti:  AeroStan, Air Company Air Kg, Air Manas, Avia Traffic Company, FlySky Airlines, Heli Sky, Air company “KAP KG”, Sky KG Airlines, TezJet, Valor Air;
  • Tutti i vettori aerei certificati dalle autorità della Liberia responsabili della supervisione regolamentare.
  • Tutti i vettori aerei certificati dalle autorità della Libia responsabili della supervisione regolamentare, compresi i seguenti: Afriqiyah Airways, Air Libya, Al Maha Aviation, Berniq Airways, Buraq Air, Global Air Transport, Hala Airlines, Libyan Airways, Libyan Wings;
  • Tutti i vettori aerei certificati dalle autorità del Nepal responsabili della supervisione regolamentare, compresi i seguenti: Petro Air,Air Dynasty Heli Service, Altitude Air, Buddha Air, Fishtail Air, Summit Air; Heli Everest, Himalaya Airlines, Kailash Helicopter Services, Makalu Air, Manang Air Pvt, Mountain Helicopters, Prabhu Helicopter, Nepal Airlines Corporation, Saurya Airlines, Shree Airlines, Simrik Air, Simrik Airlines, Sita Air, Tara Air, Yeti Airlines;
  • I seguenti vettori aerei certificati dalle autorità della Russia responsabili della supervisione regolamentare: Aurora airlines, Aviacompany “Aviastartu” CO. LTD, IZHAVIA, Joint Stock Company “Air Company “Yakutia”, Joint Stock Company “Rusjet”, Joint Stock Company “Uvt Aero”, Joint Stock Company Siberia Airlines, Joint Stock Company Smartavia Airlines, Joint-Stock Company “Iraero” Airlines, Joint-Stock Company “Ural Airlines”, Joint–Stock Company Alrosa Air Company, Joint-Stock Company Nordstar Airlines, Joint-Stock Aviation Company “Rusline”, Joint-Stock Company Yamal Airlines, Limited Liability Company “Nord Wind”, Limited Liability Company “Aircompany Ikar”, Pobeda Airlines Limited Liability Company, Public Joint Stock Company “Aeroflot – Russian Airlines”, Rossiya Airlines Joint Stock Company, Skol Airline, Limited Liability Company, Utair Aviation, Joint-stock Company;
  • Tutti i vettori aerei certificati dalle autorità di Sao Tomé e Principe responsabili della supervisione regolamentare, compresi i seguenti: Africa’s Connection, STP Airways;
  • Tutti i vettori aerei certificati dalle autorità della Sierra Leone responsabili della supervisione regolamentare;
  • Tutti i vettori aerei certificati dalle autorità del Sudan responsabili della supervisione regolamentare, compresi i seguenti; Alfa Airlines SD, Badr Airlines, Blue Bird Aviation, Eldinder Aviation, Green Flag Aviation, Helejetic Air, Kata Air Transport, Kush Aviation Co, Nova Airways, Sudan Airways Co, Sun Air, Tarco Air.

Ci sono poi delle compagnie aeree che possono essere autorizzate a esercitare i diritti di traffico solo nel caso in cui utilizzino aeromobili presi a noleggio con equipaggio da un vettore aereo non soggetto a divieto operativo, a condizione che siano rispettate tutte le pertinenti norme di sicurezza. Queste sono: Iran Air, Iran, e Air Koryo della Corea del Nord.

Perché l’aereo è il mezzo più sicuro

Al di la delle compagnie aeree che non possono solcare i cieli d’Europa, va ricordato che l’aereo è ancora il mezzo di trasporto più sicuro su cui viaggiare.

I motivi sono davvero tantissimi tra cui il fatto che, se i vettori rispettano gli alti standard di sicurezza come quelli europei, la percentuale di incidenti in volo è davvero bassissima.

Gli aeromobili, infatti, sono spesso dotati di raffinati ed efficienti sistemi di manutenzione. Rispetto a tanti altri veicoli, inoltre, sono costantemente sottoposti a controlli che permettono una sicurezza maggiore. Ma non solo. I velivoli sono anche progettati per resistere a forti scosse, turbolenze e danni esterni.

Per ultimo, ma non per importanza, tutte le operazioni di manutenzione e sicurezza in volo vengono garantite dalla IATA (International Air Transport Association), un’organizzazione internazionale di compagnie aeree creata per istituire pratiche standard nella gestione e nel mantenimento della flotta aerea.

Ciò vuol dire che le compagnie controllate della IATA devono necessariamente superare rigide procedure e protocolli di sicurezza e rispettare elevate caratteristiche e requisiti. Non a caso, i vettori controllati da questa associazione registrano pochissimi incidenti, e per incidenti intendiamo anche quelli banali e non pericolosi. Senza dimenticare che i piloti, sempre per ragione di sicurezza, sono in due: il Capitano e il copilota. Gli aerei sono quindi mezzi particolarmente sicuri, purché superino determinati standard di sicurezza.

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In Svizzera c’è un nuovo treno high tech: dove va

In Svizzera anche un viaggio in treno si trasforma in una vera e propria esperienza da favola grazie al paesaggio mozzafiato e a un innovativo treno high tech che, da inizio dicembre 2022, permette di percorrere uno degli itinerari ferroviari più amati senza dover più cambiare convoglio e stazione.

Il pionieristico Goldenpass Express

È il treno che ha rivoluzionato l’entusiasmante viaggio di 115 chilometri lungo la “Golden Pass Line“, che attraversa tre cantoni, tra pascoli di montagna e passi in quota, costeggia otto laghi e fa tappa in alcune delle località più rinomate della Svizzera.

Una delle linee turistiche più apprezzate che unisce Montreux, sul ramo orientale del Lago di Ginevra, a Interlaken, balcone panoramico vegliato dalle Alpi Bernesi, e Lucerna, che fino al mese scorso veniva però penalizzato dal dover cambiare treno a Zweisimmen: infatti, dal paesino della Simmental a Interlaken circolano i treni ordinari mentre, da Interlaken a Montreux, si trova la storica linea “Montreux Oberland Bernese”, valico di montagna a scartamento ridotto.

Ma la tecnologia del nuovo Goldenpass Express ha risolto il problema progettando il primo carrello flessibile al mondo: non possiede assi e può espandersi e comprimersi in base alle necessità, sollevando e abbassando, al contempo, le carrozze del treno di 20 centimetri per assecondare la differente altezza delle piattaforme.
Ciò avviene a Zweisimmen, su una rampa appositamente costruita.

È, quindi, finalmente possibile godersi il magnifico viaggio nella sua totalità, rimanendo a bordo dello stesso treno sia sulle linee tradizionali che su quelle di montagna.

Le classi sono tre: Prima, Seconda e Prestige. Fiore all’occhiello di quest’ultima sono le poltroncine riscaldabili che ruotano di 180 gradi per consentire di ammirare al meglio il panorama.
La prenotazione è obbligatoria per la classe Prestige mentre soltanto raccomandata per le altre.

Tutto il fascino della mitica Golden Pass Line

Il segreto di questa storica linea ferroviaria di rara bellezza sta, senza dubbio, nella varietà dei paesaggi.

Si parte dalle rive del Lago di Ginevra, nell’atmosfera quasi mediterranea di Montreux, dove il convoglio si inerpica salendo a zig zag tra i vigneti.

Poi, all’improvviso, usciti dalla galleria Jaman, ecco aprirsi un fiabesco paesaggio di scroscianti torrenti e ombrose foreste di pini, il Pays d’Enhaut, dove ammirare caratteristici paesini come Rossinière, dove visse il grande pittore Balthus e Victor Hugo compose parte della sua celebre opera “I Miserabili”, e Château-d’Oex, colorata località di villeggiatura dove fare il pieno di relax e volare a bordo di una mongolfiera.

Da qui, si entra nella Saanenland, territorio di Gaand, dalle graziose case in stile chalet, dai lussuosi ed esclusivi eventi, e dai numerosi ristoranti stellati e hotel chic.

Superato Zweisimmen, il “paese del sole” da cui partire per percorsi in cresta ed escursioni in alta montagna, l’itinerario si inoltra nell’Oberland Bernese, mentre le foreste si fanno, via via, più fitte, e segue il corso del fiume Simme fino al suo sbocco nel Lago di Thun: è una piacevole zona agricola con le tradizionali case dalle facciate scolpite e dipinte.

Oltrepassato il Castello di Wimmis, si giunge a Spiez e il treno costeggia le sponde del Lago di Thun, collegato al Lago di Brienz da uno stretto e breve canale naturale: in mezzo ai due bacini, spicca Interlaken.

Il convoglio attraversa un ponte per arrivare sull’altra riva, punto privilegiato per ammirare le Cascate di Giessbach (nate dalla fusione dei ghiacciai) e le vette dell’Oberland Bernese.

È poi il momento di salire verso i pascoli di alta quota e il Passo del Brunig, da dove inizia la discesa finale: il tempo di scorgere i tre piccoli laghi Lungern, Sarnen e Alpnach ed ecco il capolinea, la stazione di Lucerna.

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Valle della Dordogna, uno dei paesaggi più belli d’Europa

C’è una zona in Europa dove il tempo scorre lentamente e in cui tra grotte ornate, villaggi incantevoli e maestosi castelli, si può comprendere l’epopea degli uomini della Preistoria, le storie dei cavalieri del Medioevo e la fioritura delle arti del Rinascimento.

Siamo nella Valle della Dordogna, in Francia, un territorio eccezionale che vi lascerà davvero a bocca aperta.

Valle della Dordogna, coda sapere

La Valle della Dordogna si trova in Nouvelle-Aquitaine, una regione che offre un’infinità di spunti e di meraviglie da visitare. Questa magica zona francese è anche conosciuta come Dordogne – Périgord, due nomi che in realtà indicano la stessa area. Tuttavia, il primo è quello che possiamo definire il “nome storico”.

Ma non solo. Questo particolare territorio è conosciuto anche come “la regione dei mille e uno castelli” perché costellato di bellissimi manieri medievali e rinascimentali. Inoltre, è costituita da 4 zone chiamate “I 4 Périgord”:

  • bianco: per il colore della pietra locale;
  • nero: perché vi prendono vita numerosissimi lecci dalle sfumature molto scure;
  • rosso: per le calde tonalità delle foglie nelle vigne in autunno;
  • verde: grazie alla sua vegetazione lussureggiante.
Valle della Dordogna

Fonte: iStock

Un angolo della Valle della Dordogna

Cosa vedere nella Valle della Dordogna

Non è facile fare una selezione dei luoghi da visitare assolutamente presso la Valle della Dordogna. Del resto parliamo di una zona che è una delle più grandi riserve della biosfera del mondo, ma anche di un posto pregno di siti storici di particolare interesse e in cui fare delle esperienze culturali e gastronomiche di altissimo livello. Scopriamo insieme cosa non perdere assolutamente.

La Roque Gageac, il paese della roccia

La prima tappa che vi consigliamo di fare si trova nel Périgord nero ed è un vero e proprio paesino scolpito nella roccia: La Roque Gageac. Considerato uno dei villaggi più belli di Francia, sorge tra una falesia calcarea e il placido fiume Dordogna.

L’atmosfera che si respira è idilliaca e sospesa nel tempo, ma anche impreziosita dalla presenza di palme, piante di banane e limoni. Il modo migliore per visitarlo è passeggiando tra i suoi viottoli per ammirare gli edifici che sembrano prendere vita direttamente dalla roccia e tutti caratterizzati da tetti spioventi e appuntiti. In sostanza, sembra di essere stati catapultati dentro un vero e proprio libro di fiabe.

A sorprendervi, inoltre, sarà il perfetto equilibrio di colori: le strutture in pietra ambrata con i tetti in ardesia si confondono magistralmente con la falesia retrostante quasi a renderli una cosa sola. Da non perdere, senza ombra di dubbio, è il Palazzo Tarde che dalla sua posizione domina il grazioso villaggio.

La Roque Gageac francia

Fonte: iStock – Ph: OSTILL

La bellissima La Roque Gageac

Le Grotte di Lascaux, Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO

Gli amanti della storia non possono di certo perdersi le Grotte di Lascaux che sono persino Patrimonio dell’Umanità dell’UNESCO. Scoperte nel 1940 per puro caso da quattro adolescenti, sono alcune delle più importanti caverne decorate del Paleolitico.

Vi basti pensare che una di queste è persino soprannominata la “Cappella Sistina della Preistoria”. Non a caso, al loro interno sono conservate opere d’arte parietale vecchie di 17.000 anni.

Périgueux, con edifici che hanno attraversato i secoli

Molto interessante anche Périgueux, una magnifica città d’arte e storia che fa parte del Périgord bianco. Si distingue per essere una realtà puntellata da un vasto numero di edifici che hanno attraversato i secoli, come la Cattedrale di San Front che è caratterizzata da due grandi cupole che la rendono particolarmente somigliante a Montmartre.

Essa, inoltre, è una tappa del Cammino di Santiago di Compostela. Decisamente peculiari anche il Palazzo Abzac de Ladouze, Palazzo Gilles Lagrange o Palazzo di Fayolle.

Périgueux francia

Fonte: iStock

La splendida città di Périgueux

Sorges, meta imperdibile per buongustai

I buongustai non possono certo perdersi una vera a propria perla del Périgord bianco: Sorges. Tale località, infatti, è considerata la Capitale del tartufo nero, il “tuber melanosporum”. E no, non c’è da sottovalutare questo nomignolo in quanto, secondo gli esperti, il tartufo di Sorges offre una fragranza e, al contempo, rivela i suoi sapori in maniera davvero unica al mondo.

Inoltre, potrete esplorare un museo dedicato a questo pregiato tubero e anche partecipare al mercato del tartufo, di cui però vanno sempre verificate le date online.

Bourdeilles, con un castello da favola

Nel Périgord verde da non perdere è Bourdeilles, un altro dei villaggi più belli di Francia, che regala ai visitatori un’imponente fortezza medievale del XIII secolo e un elegante castello rinascimentale.

Quest’ultimo, inoltre, consente di poter fare una visita guidata nella torre più alta di tutto il Périgord.

Bourdeilles francia

Fonte: iStock

Il Castello di Bourdeilles

Brantôme en Périgord, una delle più belle

Brantôme en Périgord, sempre facente parte della zona considerata verde, è per molti una delle più belle e incantevoli cittadine di tutta la regione.

Un luogo dove scoprire un piccolo centro raffinato in cui svetta fiera un’imponente abbazia benedettina, risalente al 769, costruita all’interno di una falesia.

Limeuil, in una pozione straordinaria

Una delle tappe da fare assolutamente nel Périgord rosso è Limeuil, un antico paesino che si trova in una posizione straordinaria: alla confluenza dei fiumi Dordogna e Vézère. È considerato uno dei villaggi medievali più belli di tutta la valle ed è un vero e proprio susseguirsi di edifici in pietra ricoperti di rose e case a graticcio.

Bellissimi, inoltre, sono le Jardins Panoramiques de Limeuil, dei giardini botanici situati sul sito dell’antico castello fortificato che, come dice il nome, regalano delle viste davvero splendide.

Limeuil, francia

Fonte: iStock

Lo splendido villaggio di Limeuil

Bergerac, la patria di Cyrano

L’ultima tappa che vi consigliamo di fare nel Périgord rosso è Bergerac anche conosciuta come la patria di Cyrano, celebre commedia-tragedia teatrale del poeta francese Edmond Rostand che si è ispirata alla figura storica di Savinien Cyrano de Bergerac, uno dei più estrosi scrittori del seicento francese, precursore della letteratura fantascientifica.

Una città, quindi, ricca di storia e il cui centro storico ospita splendidi vicoli medievali, case a graticcio, finestre antiche e incantevoli porte rinascimentali. Non mancano statue dedicate a Cyrano de Bergerac, così come la possibilità di fare una crociera a bordo di una gabarre, la tradizionale barca regionale dal fondo piatto.

Insomma, la Valle della Dordogna è in grado di regalare paesaggi e luoghi altamente affascinanti.

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In Svizzera puoi conoscere i cuccioli di San Bernardo della Fondazione Barry

Organizzare un viaggio in Svizzera è sempre una buona idea, in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni. Il Paese che confina con l’Italia, infatti, ospita un paesaggio davvero incredibile, fatto di laghi, paesini e vette alpine dall’incredibile bellezza che si alternano tra i comprensori sciistici e i sentieri escursionistici.

Ci sono poi le città, caratteristiche e ferventi, i centri storici medievali e i monumenti iconici. Imperdibili, poi, sono gli orologi e la cioccolata, simboli del Paese conosciuti e amati in tutto il mondo.

Insomma, un viaggio in Svizzera regala sempre avventure sorprendenti e inedite. Ma c’è un motivo in più per raggiungere il Paese questo inverno che piacerà soprattutto agli amanti degli animali. Sì perché a Martigny sono appena nati sei cuccioli di San Bernardo e potrete fare la loro conoscenza raggiungendo la Fondation Barry du Grand-St-Bernard.

Sei cuccioli in Svizzera: il regalo di questo 2023

Ci troviamo a Martigny, nel Canton Vallese, proprio lì dove un incrocio di strade unisce l’Italia, la Francia e la Svizzera. La città, che si trova su un colle situato ai piedi delle Alpi Svizzere, è considerata la meta ideale da raggiungere per gli amanti degli sport invernali per le numerose stazioni sciistiche che si snodano tutto intorno, come quella di Verbier.

Ma Martigny ospita anche un luogo straordinario, un vero e proprio paradiso per tutti gli amanti degli animali. In città, infatti, è presente la Fondation Barry du Grand-St-Bernard, il celebre e tradizionale allevamento del cane nazionale svizzero.

Si tratta del più antico e importante allevamento del mondo del San Bernardo che non solo si occupa proteggerli, crescerli ed educarli ad attività sociali, ma anche di farli conoscere al mondo intero. La missione della fondazione, infatti, è quella di far entrare in contatto le persone con questi animali favorendo l’interazione tra cani ed esseri umani.

Nella Fondazione Barry vivono in permanenza 30 San Bernardo, tra cui anche Ann vom Baronenschloss, conosciuta come Abby. La cagnolina è diventata mamma per la prima volta proprio quest’anno, mettendo alla luce sei splendidi cuccioli che le persone potranno conoscere a partire dal mese prossimo.

Fondazione Barry: come incontrare i cuccioli di San Bernando

È successo il 2 gennaio, proprio agli albori dell’anno nuovo: Abby ha partorito e sono nati cinque cuccioli maschi e una femminuccia. Una volta raggiunta l’età di sei settimane, quindi a metà febbraio, sarà possibile ammirare i cuccioli al Barryland di Martigny.

Abby viene dalla Germania, ma è arrivata nel Vallese quando era ancora una cucciola. Il padre dei neonati, invece, si chiama Obelix e vive in Italia. Dalla loro unione sono nati sei splendidi cuccioli, considerati dalla fondazione un vero e proprio dono per l’inizio di questo 2023.

Raggiungere Martigny per conoscere i cuccioli, ma anche per esplorare il fantastico universo dei cani simbolo della Svizzera è davvero un’ottima idea. Qui, infatti, si può entrare a contatto con la storia di questi leggendari animali, ma anche trascorrere del tempo insieme a loro.

Gli animali che vivono all’interno della Fondation Barry, che ha il compito di proteggerli e preservare la razza, vengono educati a compiti sociali come la pet-terapy, per esempio. Ma non è tutto perché le persone che raggiungono la struttura, possono conoscere da vicino i San Bernardo.

Durante il giorno, infatti, le persone possono osservare i cani occupati nelle loro attività quotidiane, come quella del pasto, ma possono anche incontrarli, conoscerli e trascorrere del tempo con loro. L’esperienza è meravigliosa.

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Viaggia in Europa ed è il treno più veloce del mondo

Un tempo, il treno era il mezzo di trasporto per eccellenza: comodo e veloce (almeno per gli standard dell’epoca), permetteva di raggiungere mete lontane senza troppa fatica. Poi gli aerei hanno cambiato la nostra concezione di viaggio, riducendo notevolmente i tempi per ogni spostamento. Ma al giorno d’oggi ci sono molti treni velocissimi, che si rivelano persino meglio di un volo per mete intercontinentali. Qual è quello che si muove più rapidamente al mondo? A sorpresa, si tratta di un locomotore europeo.

Il treno più veloce al mondo

Per molti anni, sono stati i treni giapponesi – modello di efficienza e sostenibilità – hanno detenuto il record di più veloci al mondo. Oggi non è più così: secondo un’indagine condotta da Esquire, quello attualmente in attività che ha raggiunto la velocità più alta mai vista è un treno che viaggia in Europa. Stiamo parlando del Tgv POS, progettato dalla SNCF (Société Nationale des Chemins de fer Français): il locomotore appartiene alla scuderia francese, e nel 2007 ha toccato la vertiginosa velocità di 575 km/h, battendo qualsiasi altro treno adibito al trasporto “tradizionale”. Naturalmente, questa non è la consuetudine: di norma, il treno può arrivare ad “appena” 322 km/h.

Nella top 10 dei treni più veloci al mondo troviamo poi il cinese CRH380A, in servizio sulla linea ferroviaria Pechino-Shanghai, che ha raggiunto la velocità massima di 486 km/h, e poi l’HEMU-430X, un prototipo della Corea del Sud esistente in un unico esemplare, che può arrivare a ben 422 km/h. In classifica troviamo persino un treno italiano: stiamo parlando del Frecciarossa 1000, in attività dal giugno 20215, che durante i test ha raggiunto la velocità di 394 km/h – sebbene quotidianamente si muova a non più di 360 km/h.

Dunque, il treno più veloce al mondo viaggia in Francia: un record europeo di tutto rispetto. Che, però, è destinato a scomparire ben presto. Il Giappone ha infatti pronto un nuovo locomotore che – non appena entrerà in servizio, probabilmente nel 2027 – ruberà l’ambito titolo al Tgv POS. Si tratta del Shinkansen Serie L0, costruito da Mitsubishi e appartenente alla Central Japan Railway Company (cui fanno parte alcuni dei treni più veloci di sempre). Durante i test, questo gioiello ha infranto ogni record di velocità per ben due volte: nel 2015 ha raggiunto i 590 km/h, e appena una manciata di giorni dopo ha toccato addirittura i 603 km/h.

Viaggi in treno, i più belli da scoprire

Muoversi in treno è non solamente molto comodo (e in alcuni casi rapidissimo, come abbiamo visto), ma è una vera e propria esperienza. Soprattutto se si sale a bordo di convogli storici, per fare un tuffo indietro nel tempo: ci sono alcuni viaggi che rappresentano essi stessi un’avventura, a riprova del fatto che il treno può essere considerato molto di più che un semplice mezzo di trasporto. Un esempio è il celebre Orient Express, che per decenni ha rappresentato il top dei viaggi di lusso su rotaia.

Nei prossimi mesi, debutterà la versione italiana, l’Orient Express La Dolce Vita, che ci permetterà di andare alla scoperta dei più suggestivi paesaggi del nostro Paese su vagoni d’epoca. Ma in tutto il mondo ci sono itinerari panoramici di una bellezza sconvolgente: dalla Cina agli Stati Uniti, passando per il Galles e la Svizzera, c’è solo l’imbarazzo della scelta. Il 2023 potrebbe essere proprio all’insegna di questo rinnovato modo di viaggiare, per esplorare alcune delle località più affascinanti mai esistite.

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Nella Lapponia svedese esiste una città “in movimento”

È un viaggio destinato a stupire e a incantare, quello che ci porta nel cuore della Lapponia Svedese, proprio lì dove si aprono davanti allo sguardo visioni di immensa meraviglia. In alcuni periodi dell’anno, poi, i paesaggi sconfinati e primordiali di queste terre vengono illuminati dalla scia luminosa dell’aurora boreale consentendoci di vivere un sogno a occhi aperti.

I luoghi da visitare, in questo vasto territorio, sono tantissimi, e tutti ci permettono di perderci e immergerci nella grande bellezza che si snoda ai confini del Circolo Polare Artico. Tra i luoghi da raggiungere c’è anche Kiruna, una città situata a nord della Svezia, e popolata dai Sami per lunghi decenni, fino a diventare un nucleo urbano fervente grazie alla presenza di miniere di ferro.

Raggiungere Kiruna vuol dire poter ammirare l’aurora boreale da una posizione privilegiata, ma anche esplorare i meravigliosi territori circostanti e godere di scenari ghiacciati quando le temperature scendono sotto lo zero. Ma c’è un’altra peculiarità che riguarda questo luogo, ed è il fatto che si tratta di una città in movimento, e si è appena spostata di tre chilometri.

Viaggio nella Lapponia svedese

C’è sempre un buon motivo per organizzare un viaggio nella Lapponia Svedese. A partire dallo spettacolo dell’aurora boreale, che attira migliaia di viaggiatori da tutto il mondo, per continuare poi con l’esplorazione di tutti quei territori dove la natura regna incontrastata e selvaggia, passando poi per quei paesaggi che sembrano usciti dai più bei libri di fiabe.

Tra i luoghi da raggiungere durante un viaggio nella Lapponia svedese, c’è anche Kiruna. Situata a circa 140 chilometri dal Circolo Polare Artico, la città più settentrionale della Svezia è anche sede di alcuni dei fenomeni più suggestivi del mondo. Nei mesi che vanno da maggio a luglio, infatti, la città è illuminata dal sole di mezzanotte, dalla mattina alla sera, mentre tra dicembre e gennaio, invece, sprofonda nel buio totale per via della notte polare.

A differenza degli altri luoghi situati ai confini del Circolo Polare Artico, Kiruna è una città densamente popolata, soprattutto per la presenza della miniera di ferro, che è una delle più grandi di tutto il mondo. Ma è stata proprio la miniera, da sempre considerata una fortuna per il territorio, a determinare il più grande cambiamento della città.

A causa della presenza di questa, infatti, il terreno sul quale si snoda la città è diventato instabile, mettendo a rischio tutti gli abitanti di Kiruna. Piuttosto che chiudere la miniera, però, le autorità hanno scelto di spostare la città a circa 3 chilometri dal luogo in cui sorge. Il trasloco è già iniziato.

Aurora boreale a Kiruna
Aurora boreale a Kiruna

La città in movimento

Case, edifici storici, punti di riferimento e attività commerciali: tutto si sta spostando di circa tre chilometri. A settembre 2022, il nuovo centro cittadino di Kiruna è stato inaugurato, e con questo i primi edifici sono stati spostati. Per completare questo trasloco così particolare, ci vorrà almeno un decennio.

Durante questo periodo, il vecchio centro urbano verrà smantellato, mentre quello nuovo sarà ricostruito a immagine e somiglianza del precedente. Edifici storici come la chiesa, la torre dell’orologio e altri monumenti verranno spostati, così come le abitazioni dei cittadini.

Se avete quindi in mente di raggiungere la Lapponia svedese, aggiungete tre chilometri al vostro itinerario per esplorare la nuova Kiruna.

Kiruna

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Kiruna