Categorie
Europa Francia Idee di Viaggio Provenza Viaggi

In Provenza, sulle orme di Francesco Petrarca

Villaggi d’altri tempi, castelli, palazzi e città fortificate. E poi, infinite distese di profumatissima lavanda che, d’estate, colorano tutto il paesaggio di viola. I motivi per innamorarsi di questi luoghi nel Sud della Francia evidentemente erano così tanti da ammaliare persino uno dei nostri poeti più grandi di tutti i tempi: Francesco Petrarca.

Ebbene sì, il Petrarca passò proprio di qua. Arrivò in Provenza per la prima volta da bambino all’età di otto anni. Il poeta fu infatti costretto a lasciare la propria terra natìa, la Toscana, per partire alla volta di Avignone. Suo padre era impiegato nei mestieri della curia papale, e quando questa si era trasferita ad Avignone, anche lui e la sua famiglia dovettero spostarsi.

Il villaggio provenzale di Petrarca

Petrarca, memore di quei luoghi così incantevoli, ci tornò una trentina di anni dopo e, nel 1337, si trasferì nel villaggio di artigiani di Fontaine-de-Vaucluse (il paese che dà il nome a tutto il dipartimento), dove visse circa vent’anni. Fu proprio in questa regione che, all’età di 23 anni, in visita alla Chiesa Sainte Claire di Avignone, incontrò Laura, la donna che gli stravolse la sua vita (e la carriera) e che lasciò un segno profondo nei suoi scritti e nel suo cuore.

Fontaine-de-Vaucluse-francesco-petrarca

Fonte: 123rf

Il borgo provenzale che ispirò Francesco Petrarca

A Laura, Petrarca dedicò numerosi sonetti del celebre “Canzoniere”, l’opera più nota e importante che scrisse e che ancora oggi studiamo a scuola come modello di eccellenza stilistica oltre che specchio del Rinascimento.

Nel Vaucluse, Petrarca trovò ispirazione per numerose delle sue opere, ma lasciò anche una forte impronta letteraria. Fu infatti fonte d’ispirazione per moltissimi poeti e letterati contemporanei e successivi, non solo in Italia ma anche in Francia. Molti i personaggi che nel corso dei secoli si sono recati in pellegrinaggio letterario nel villaggio per avvicinarsi alla figura di Petrarca. Da Casanova a Stendhal, da Alphonse de Lamartine a François-René de Chateaubriand fino a George Sand.

Fontaine-de-Vaucluse-villaggio-provenzale

Fonte: 123rf

Il villaggio provenzale di Fontaine de Vaucluse

Ancora oggi sono moltissimi i letterati e gli studiosi che visitano il Musée-Bibliothèque François Pétrarque che si trova a Fontaine-de-Vaucluse. Il museo, aperto nel 1927, è interamente sviluppato attorno a quella che molto probabilmente era la residenza del poeta. Conserva bozze di alcune opere, effetti personali e diversi memorabilia.

Nel centro del villaggio c’è una colonna eretta nel 1804 per commemorare il 500° anniversario dalla nascita del poeta e un bellissimo giardino lungo il fiume intitolato a Petrarca dove rilassarsi e ammirare il borgo.

Fontaine-de-Vaucluse

Fonte: 123rf

Fontaine-de-Vaucluse attraversato dalla Sorgue

Un luogo incantevole

“Chiare, fresche e dolci acque”. Queste celebri liriche del “Canzoniere” di Petrarca potrebbero essere state ispirate dal ribollire delle acque della Sorgue, il fiume che attraversa il villaggio di Fontaine-de-Vaucluse, che proprio in questo punto, a primavera, regala uno spettacolo di rara intensità che attira moltissimi curiosi.

Il paese si sviluppa attorno alle vestigia di un castello del XII secolo, Château des Évêques de Cavaillon. Ancora oggi è famoso per essere il borgo degli artigiani e molti visitatori vengono proprio per scoprire le botteghe artigiane dove si lavora l’argilla, il vetro, il legno, il cuoio per realizzare bijoux, oggetti decorativi e vetrate decorate.

fonte-sorgue-petrarca

Fonte: 123rf

La fonte della Sorgue che avrebbe ispirato il Petrarca
Categorie
Europa Grecia Idee di Viaggio litorali mare Viaggi viaggiare

Matala Beach, la spiaggia monumentale della Grecia

Ogni anno in cui arriva l’estate alcuni dei viaggiatori di tutto il mondo cominciano a sognare una destinazione specifica per le loro vacanze: la Grecia. Del resto parliamo di un Paese che in molti suoi angoli è un sogno a occhi aperti, e per questo è spesso preso d’assalto dai turisti. Consapevoli di questo, abbiamo deciso di raccontarvi di una sua spiaggia monumentale, una sorta di paradiso in terra che vale la pena scoprire: Matala Beach.

Dove si trova Matala Beach

Matala è un grazioso villaggio greco situato sull’Isola di Creta e lambito dalle splendide acque del Mar Libico. Facente parte della provincia di Heraklion, oltre a possedere una spiaggia meravigliosa è anche una sorta di rifugio di quella che un tempo era la cultura Hippy e che, a dirla tutta, fa parte anche dei giorni nostri.

Il motivo di tutto ciò è molto semplice: Matala Beach incanta per via delle sue grotte scavate nella roccia, le stesse che negli anni ’60 e ’70 erano la dimora estiva di molti Hippy. Cavità in cui, tra le altre cose, soggiornavano persino delle celebrità, come per esempio Joni Mitchell, la cui canzone “Carey” è ispirata alla spiaggia. Poi ancora Bob Dylan, Cat Stevens, Joan Baez, Janis Joplin e molti altri ancora.

Tuttavia, ben prima delle star di fama mondiale, queste incantevoli grotte furono anche la dimora di civiltà della preistoria, mentre in epoca romana e cristiana vennero utilizzare come tombe.

Ma l’importanza di questa distesa di sabbia non è di certo finita qui: Matala Beach è persino una spiaggia leggendaria in quanto, secondo la mitologia, fu proprio da queste parti che Zeus, sotto le sembianze di toro, approdò con Europa prima di portarla a Gortina e renderla madre di Minosse, colui che sarebbe diventato il futuro re.

Spiaggia di Matala, Grecia

Fonte: iStock

Matala Beach vista da una grotta

Come arrivare a questa spiaggia

Matala Beach prende vita a circa 70 chilometri di distanza da Heraklion ai margini della pianura di Messarà (“tra le montagne”). Essendo però una località estremamente importante per la sua innegabile bellezza e per la tanta storia che ha da raccontare, raggiungerla è davvero semplice: ci si può arrivare sia con l’automobile che con i mezzi pubblici.

Nei pressi della spiaggia ci sono anche diversi parcheggi, alcuni sono a pagamento mentre altri gratuiti.

Informazioni utili

Inutile girarci intorno: Matala Beach è una sorta di capolavoro caratterizzato da sabbia mista a ciottoli e lambita da un mare a dir poco cristallino che degrada dolcemente. Ma a rendere la zona ancora più bella sono le grotte da cui è abbracciata, le scogliere di pietra, i tamerici e la vegetazione che crea anche dei piacevoli spazi d’ombra in cui rifugiarsi nel momento del bisogno.

La Spiaggia di Matala si rivela una scelta eccezionale anche per chi ama i tuffi perché verso la costa nord della baia è presente una grande roccia da cui gettarsi in acqua in libertà. Tanto divertimento è garantito anche per chi è solito praticare sport acquatici: i vari stabilimenti presenti in tutta la sua lunghezza mettono a disposizione pedalò, moto d’acqua, e molto altro ancora. I suoi fondali, visto l’incanto della zona, sono perfetti anche per praticare lo snorkeling.

Volgendo lo sguardo al largo è inoltre facile notare la presenza di due isolotti chiamati Paximadia, angoli paradisiaci e in cui si fanno spazio piccole spiagge piene di ciottoli dove, secondo la leggenda, nacquero Apollo e Artemide. Infine da non perdere assolutamente è il magico momento del tramonto che qui dà spettacolo.

Matala al tramonto

Fonte: iStock

Il tramonto di Matala Beach

Le grotte di Matala Beach

È praticamente impossibile andare a Matala Beach e non visitare le sue maestose grotte. La verità però è che nessuno sa con sicurezza a quando risalgono realmente. Quel che è certo è che al loro interno ancora sopravvivono cuscini scolpiti in pietra, letti e finestre intagliate.

Sono a pagamento e si visitano grazie a un piacevole sentiero scavato nella roccia. Arrivando sempre più in alto si può invece godere di un panorama davvero appagante. Alcune di esse si possono raggiungere esclusivamente in barca, mezzo che permette di visitare anche resti archeologici di mura e palazzi, le rovine di una fortezza, di un faro e molto altro ancora.

Cosa visitare nel villaggio

Molto affascinante, oltre alla spiaggia, è anche il villaggio di Matala. Scegliere di fare una vacanza da queste parti è come catapultarsi in un posto che sembra rimasto fermo del tempo e dove uno dei sentimenti prevalenti è una sorta di nostalgia ricca di colori. In questo villaggio si respira ancora un senso di pace, anche se durante il mese di giugno tutto si infuoca perché prende vita il Matala Beach Festival: appuntamento in cui le vie del villaggio si colorano e la musica risuona in ogni angolo.

Dopo lo stop dovuto dalla pandemia, in questo 2023 il festival ripartirà insieme a una vasta gamma di attività coinvolgenti ed emozionanti. I giorni della kermesse saranno il 23, 24 e 25 giugno, mentre una settimana prima ci sarà il famoso Matala Street Painting.

Villaggio di Matala

Fonte: iStock

Il colorato villaggio di Matala

Le altre spiagge di Matala

Oltre a questa spiaggia monumentale in grado di evocare un passato pregno di storia, il villaggio di Matala offre anche altri lidi che senza ombra di dubbio vale la pena scoprire.

Una di queste è Red Beach, in greco Kokkini Ammos, una delle più belle spiagge di tutta l’Isola di Creta. Per raggiungerla è necessaria una camminata, per alcuni tratti in salita, che conduce in un magnifico arenile dalla sabbia rossa e finissima in cui spuntano dei caratteristici massi. Perfetta anche per i naturisti, è attrezzata e assolutamente speciale.

Po ancora la spiaggia di Kommos che si distingue per una così grande estensione che in molti potrebbero pensare che sia infinita. Ideale per le famiglie con i bambini, è un’ottima meta anche per i più giovani, per le coppie e per coloro che vogliono dedicarsi al nudismo. Ma questa spiaggia è sede di un incredibile evento a cui è impossibile resistere: sono presenti aree recintate dove le mitiche tartarughe caretta caretta depongono le loro uova.

Matala Beach è quindi una spiaggia monumentale dell’isola di Creta, forse una delle più belle in assoluto. Un posto in cui l’atmosfera è davvero unica e in grado di evocare ricordi del passato che sembrano rivivere tra incantevoli grotte e peculiari viette.

Grotte Hippy a Matala

Fonte: iStock

Alcune delle grotte di Matala
Categorie
Croazia Curiosità Dalmazia Europa Viaggi viaggiare

Alla scoperta del Quarnero, la Croazia più autentica da vivere in estate

Organizzare le vacanze è spesso tanto complesso quanto entusiasmante. Ma se non si hanno le idee chiare si rischia di scegliere destinazioni che in quell’esatto momento si credono eccezionali, per poi rendersi conto che non soddisfano le alte aspettative. A meno che non decidiate di fare un viaggio in Croazia e più precisamente nel Quarnero, una regione che in tutta la sua estensione racchiude così tante meraviglie che è impossibile non trovare il proprio paradiso personale.

In questo angolo croato altamente suggestivo si passa infatti dalle verdi e rigogliose foreste di Grossi Kotar, un vasto e affascinante altopiano, alle spiagge da cartolina delle isole di Lošinj, Cres e Krk. Non mancano di certo città che incantano e che sono in grado di creare un’armoniosa mescolanza tra antico e moderno. Ne sono un esempio Rijeka, da noi conosciuta più facilmente come Fiume e Opatija Riviera, cittadina ricca di verde e di parchi monumentali. Altre destinazioni imperdibili sono la riviera di Crikvenica e Novi Vinodolski che offre un emozionante connubio tra storia e natura, e la splendida isola di Rab, meta ideale per viaggi indimenticabili.

Quarnero, la Croazia tutta da amare

Fare un viaggio presso il Quarnero, spesso chiamato anche Quarnaro, vuol dire catapultarsi in una realtà che regala una combinazione di splendidi paesaggi naturali che si mescolano con una storia antica e una cultura vibrante. È una meta in cui c’è tutto quello di cui si ha bisogno tanto da rendere felici famiglie, coppie e persino viaggiatori solitari.

Situato nella Croazia settentrionale, in quello che è un vero e proprio braccio di Mare Adriatico, è uno scrigno di acque limpidissime dove si divertono i delfini, zone selvagge sorvolate dai grifoni, spiagge che sembrano uscite da una cartolina, una cucina sublime e persino tante possibilità di fare vacanze attive all’aperto.

Sono perciò numerosissime le destinazioni che vale la pena scoprire in questo angolo d’Europa particolarmente affascinante. Vediamo insieme alcune delle più incredibili, ma consapevoli che, in realtà, il viaggiatore da queste parti può scovare molto di più di quanto vi stiamo per raccontare.

Isole Lošinj e Cres, un sogno a occhi aperti

La Croazia della regione del Quarnero presenta conformazioni davvero spettacolari. Vi basti sapere che Lošinj e Cres sono due isole molto belle e scarsamente popolate che sono separate da un canale largo solo 11 metri.

Pur avendo caratteristiche molto diverse, condividono la stessa storia e una natura in cui rilassarsi a dovere. Sono circa 200 i delfini che popolano le acque che lambiscono questi due incantevoli fazzoletti di terra, il luogo ideale in cui entrare in contatto e conoscere queste splendide e intelligenti creature.

Cres è rinomata per le sue spiagge incontaminate e una natura indomita. Foreste primordiali e un litorale scosceso fanno spazio a peculiari insenature dominate da antichi borghi sperduti in cui sembra che il tempo non sia mai passato.

Tantissimi sono i percorsi di trekking possibili che si aprono su panorami di straordinaria bellezza, come altrettante sono le spiagge che sembrano uscite direttamente da un libro di favole. Una di quelle che lasciano senza parole, tanto da essere considerata persino una tra le più belle al mondo, è la spiaggia di Lubenice. Composta di ciottoli, è circondata da una natura incontaminata ed è inondata di profumi che amplificano le varie emozioni che si vivono in questo territorio. Poi ancora le calette appartate e le spiagge remote che sventolano con orgoglio la Bandiera Blu.

Spiagge croazia

Fonte: R.-Sablic

Angoli di paradiso del Quarnero

L’Isola di Lošinj, dal canto suo, entra nell’anima del viaggiatore grazie alle sue foreste lussureggianti e a un mare particolarmente cristallino. Si estende su una lingua di terra lunga 31 km e nasconde anche antiche cittadine circondate da fitte pinete.

Un territorio che permette di fare passeggiate rigeneranti, come quella che si può percorrete tra Mali e Veli Lošinj, e l’altra che conduce, passo dopo passo, presso la bellissima baia di Čikat, dove si sviluppa anche una deliziosa spiaggia.

Lošinj è una meta sorprendente persino per chi è alla ricerca di vacanze attive: si possono fare escursioni sul monte Osorčica dalla cui vetta il panorama è come un sogno che si avvera. Tante emozioni le sperimentano anche coloro che preferiscono concedersi attività in acqua poiché si possono esplorare i fondali di un parco archeologico subacqueo.

Vacanze attive in Croazia

Fonte: Antonio Pavela

Esperienze all’aria aperta nel Quarnero

Isola di Krk, viaggio nella bellezza

Un’altra vera e propria perla del Quarnero è l’Isola di Krk che è caratterizzata da un paesaggio piuttosto vario. È l’angolo croato ottimale per chi è in cerca di spiagge da condividere con i propri figli, ma anche per chi ama viaggiare su due ruote, fare escursionismo, kayak e vela.

Ci sono poi diverse attrazioni da visitare e realtà in cui dedicarsi al puro divertimento: parchi acquatici, parchi avventura e parchi faunistici. Si tratta perciò di un’isola splendida e in cui è praticamente impossibile annoiarsi.

Quel che è certo è che se si visita l’Isola di Krk non si può perdere il suo mare. Tra le spiagge più incantevoli c’è quella di Baška dove svettano scogli mozzafiato. Non è da meno Vela Plaža nella città di Krk, un paradiso di ciottoli in cui rilassarsi e dove le acque praticamente trasparenti invitano a un rinfrescante bagno.

Non mancano le mete in cui fare un vero e proprio tuffo nella storia. Un esempio è Vrbnik, un borgo medievale con un centro storico incantevole e un patrimonio storico – culturale antichissimo. Poi ancora la Cattedrale di Krk che regala la vista più bella sulla città, e il Castello di Frankopan puntellato di pietre regolari intagliate e con pareti che raggiungono quasi 2 metri di altezza.

Il Quarnero è in grado di regalare vacanze davvero indimenticabili grazie alle sue diverse e intriganti località, ognuna con il proprio fascino e carattere unico. È la destinazione da scoprire se si è in cerca di spiagge paradisiache in cui rilassarsi, se si vuole esplorare la deliziosa cucina locale o se si desidera intraprendere un’avventura. Una gemma nascosta della Croazia da cui è impossibile rimanere delusi.

Per maggiori informazioni e per scoprire le altre mille meraviglie del Quarnero vi invitiamo a visitare il sito Visit_kvarner dove poter trovare tutto quello che offre questa regione incredibile.

Baška-beach, Croazia

Fonte: TB, Isola di Krk

La spiaggia di Baška, Quarnero
Categorie
Europa Idee di Viaggio lago mare Ungheria vacanze romantiche Viaggi

Il fascino romantico del lago Balaton, nel cuore dell’Ungheria

Ogni anno, migliaia di persone si riversano sulle sponde del più grande lago dell’Europa centrale. Grazie alla sua splendida varietà paesaggistica e alla vivace vita culturale che lo circonda, il lago Balaton è un’attrazione imperdibile in ogni stagione. Particolarmente in estate, quando si trasforma in una vera e propria meta balneare, tanto da essere stato soprannominato ‘il mare degli ungheresi’. Circondato da dolci colline punteggiate da vigneti, castelli e monasteri in rovina, villaggi rurali e località rinomate, questo gioiello d’acqua dolce offre, oltre a bagni e relax per famiglie, una miriade di paesaggi, cultura e storia da esplorare, ma anche divertimento sfrenato per chi ama la vita notturna.

Dalle spiagge per famiglie e giovani alle escursioni a piedi o in bici

Si può incontrare il Balaton a circa 100 chilometri a sudovest di Budapest, incastonato proprio al centro della regione del Transdanubio. Ha una superficie di quasi 600 chilometri quadrati, le sue acque raggiungono appena i 3 metri di profondità e in estate si scaldano rapidamente, arrivando a toccare e superare i 25 gradi. Ragion per cui le sue rive vengono prese d’assalto da molti bagnanti durante l’alta stagione turistica, che si estende da giugno fino alla fine di agosto.

La sponda meridionale, con le sue spiagge sabbiose, è ideale per le famiglie con bambini, ma anche per i giovani in cerca di divertimento. In particolare, Siófok è considerata la Rimini del Balaton, rinomata per la vivace vita notturna, che si concentra principalmente lungo la Passeggiata Petőfi, dove si affacciano diverse discoteche, bar e night club.

Chi ama andare in barca a vela o fare escursioni, può invece optare per la riva settentrionale, con l’acqua più profonda, colli vulcanici e i tesori naturali del bacino di Káli e del Parco Nazionale delle Alture del Balaton. Tutta la bellezza del lago più grande d’Europa si può esplorare anche in bicicletta, usufruendo del programma BalatonBike365, con mille chilometri di piste ciclabili segnalate, servizi turistici ad hoc, tour tematici, postazioni self service e punti di assistenza ciclistica ben attrezzati, oltre a un sito web con tutte le informazioni per pianificare il viaggio.

Rilassarsi nel lago termale più grande del mondo

All’estremità occidentale del lago Balaton, fin dall’epoca romana si può godere delle proprietà terapeutiche di un altro luogo dove la natura regala benefici esclusivi: l’Hévíz, il lago termale naturale più grande del mondo. Situato a pochi chilometri dalla città costiera di Keszthely, è alimentato da una sorgente contenente zolfo e sostanze minerali, la cui abbondante portata d’acqua fa sì che nell’arco di 72 ore vi sia un completo ricambio. D’inverno, la temperatura oscilla tra i 23 e i 25°C, mentre d’estate raggiunge anche i 33-36°C. Le sue acque sulfuree curative sono, inoltre, in continuo movimento, da sinistra a destra e dal basso verso l’alto, così che si ha la costante sensazione di essere massaggiati mentre si è a mollo.

Sulla costa nord del Balaton, ci si imbatte invece nella elegante cittadina termale di Balatonfüred, rinomata località turistica ungherese, e famoso luogo di cura e relax già dai tempi dell’impero austro-ungarico. Anche questo luogo è conosciuto per le virtù curative della sua acqua, definita “miracolosa”.

Tra vigneti, festival e monumenti eccezionali

Al culmine del breve tragitto in auto di 70 minuti da Budapest, è impossibile non notare i vigneti ondulati delle pendici settentrionali del Balaton. I vini di questa regione possono essere degustati in diverse cantine, molte delle quali offrono una splendida vista sul lago stesso. I panorami più spettacolari si possono ammirare dalla montagna vulcanica Badacsony, il cui vino è una vera leggenda, grazie al terreno che contiene resti di pietra vulcanica, al clima protetto e ai raggi che si specchiano nell’acqua del lago raddoppiando il potere riscaldante del sole.

A Zamárdi, sulle sponde meridionali del lago Balaton, prende invece vita, dal 2007, il Balaton Sound, diventato uno dei più grandi festival di musica elettronica all’aperto d’Europa, che ogni anno, a fine giugno, attira migliaia di spettatori.

Chi preferisce fare un viaggio indietro nel tempo, può visitare il Castello di Sümeg, arroccato su una collina solitaria di 270 metri nella parte occidentale dei Monti Bakony, che domina il lago dal suo alto punto di osservazione fin dal XIII secolo. Altrettanto imperdibile è una visita al Palazzo Festetics, gioiello barocco sulla sponda occidentale, a Keszthely, che oggi ospita il Museo Helikon.

Una tappa da non perdere è anche la penisola di Tihany, dove il tempo sembra essersi fermato. Sul promontorio più estremo, al termine di una piacevole passeggiata, si viene accolti da uno dei simboli del Balaton: l’affascinante Abbazia benedettina, perla barocca a due campanili. Una delle maggiori attrazioni storico-artistiche che si possono ammirare sulle sponde di questo lago ricco di sorprese.

L'Abbazia di Tihany sul lago Balaton

Fonte: iStock

L’Abbazia di Tihany, tra le attrazioni sul lago Balaton
Categorie
capitali europee Europa Francia Idee di Viaggio mete storiche Parigi Versailles Viaggi

Info e consigli per visitare la Reggia di Versailles

A circa 15 km a ovest di Parigi sorge la Reggia di Versailles, l’antica e sontuosa residenza borbonica desiderata da Luigi XIV: visitare Versailles può essere il perfetto completamento di un viaggio nella capitale francese.

La storia della Reggia di Versailles

Il giovane Re Sole, visto il fermento del popolo e alcuni episodi particolarmente accesi come quello che interessò la fronda parlamentare e di cui fu vittima lo stesso cardinale Mazzarino, nell’ultimo ventennio del XVII secolo decise di trasferire il potere regio fuori dalla città, allontanandosi dal pericolo. La corte, infatti, fino al 1682 era ospitata niente di meno che nel centralissimo Palazzo del Louvre, ma dopo la costruzione di Versailles tutti furono costretti a lasciarlo per trasferirsi fuori dalla città dove la famiglia reale restò per oltre un secolo.

L’immensa Reggia si estende su una superficie di oltre 63 mila metri quadrati contando anche, al giorno d’oggi, su un parco di oltre 800 ettari: figurarsi che prima della Rivoluzione francese gli ettari erano addirittura 8000, con ben 93 giardini!

Visitare Versailles, per via dei suoi numerosi elementi architettonici, le stanze affrescate e famosi giardini è senza ombra di dubbio un’esperienza che lascia a bocca aperta; in particolare con un tour guidato del palazzo e dei giardini.

La Reggia di Versailles: il palazzo e i giardini

Prima che Re Sole la elevasse a Reggia, Versailles era solo un casino di caccia in cui i reali si recavano per dilettarsi nello sport all’epoca di Luigi XIII: ereditata dal successivo Luigi, questo castello di mattoni e pietra venne ingrandito e vi furono annessi altri possedimenti; fu l’architetto Louis Le Vau ad iniziare una primissima ristrutturazione per trasformare il complesso in una vera e propria Reggia.

Così, anno dopo anno, Versailles si ingrandì e soprattutto si impreziosì di nuove ali, eleganti decorazioni interne, fontane, statue e i celebri giardini che la rendono famosa e riconosciuta in tutto il mondo.

Il palazzo – manifestazione estrema dell’opulenza e della ricchezza di un re che soleva dire che sul suo regno non tramontava mai il sole – si componeva di diversi ambienti oggi perfettamente conservati e davvero interessanti da scoprire durante una visita guidata di Versailles.

Il Palazzo: cosa visitare

All’interno del palazzo il percorso di visita è segnalato e obbligato, e si ripercorrono le principali aree del castello. Ma cosa visitare a Versailles? In primis il grande Appartamento del Re: si tratta di una suite composta di 7 ambienti dove si consumavano per lo più pratiche burocratiche come la firma di atti ufficiali e l’incontro con i vari cortigiani; c’era poi anche l’appartamento privato del re – chiamato le Petit Appartement du Roi- che conteneva invece le su stanze intime.

La Galleria degli Specchi – la Galerie des Glaces – è la sala più famosa della Reggia: con i suoi 73 metri di lunghezza e 10 di larghezza, le numerose finestre e le centinaia di specchi che la decoravano, l’ambiente lascia il visitatore senza fiato soprattutto per l’affaccio sui giardini. Si tratta di una galleria in pieno stile barocco collocata proprio nel corpo centrale del palazzo dove si celebravano le funzioni più disparate: è li che venne firmato il trattato di Versailles o venne proclamato l’impero tedesco, o in epoche più recenti fu il luogo di ricevimento in cui Charles de Gaulle accolse John Fitzgerald Kennedy.

Vi erano poi numerose altre stanze, tra cui gli appartamenti della Regina e quelli di altre importanti personaggi di corte – membri della famiglia o ospiti stabili del Re.

Poco lontano dal corpo centrale, poi, sorge la Tenuta di Trianon ad uso personale dei regnanti in pieno stile neoclassico e un angolo dal fascino bucolico e campagnolo ad uso della regina denominato Hameau de la Reine.

Il Giardino di Versailles

Sono 800 gli ettari di Giardino che circondano il meraviglioso palazzo: immensi, meravigliosi, curati e fonte di ispirazione per i palazzi reali di mezzo mondo!

Anch’esso comprende varie sezioni: la romantica Orangerie, l’elegante Grand Canal, i giardini alla francese, i 15 boschetti, le fontane e i giardini musicali sono senza ombra di dubbio un must durante la vista dei giardini di Versailles

Sebbene per visitare il complesso sia necessario essere muniti di biglietto, ci sono alcune parti del giardino che possono essere visitate a titolo gratuito, tranne nei momenti in cui si tengono i famosissimi spettacoli delle fontane e quelli musicali.

Come raggiungere Versailles da Parigi

L’immensa Reggia dista appena 15 km da Parigi e può essere comodamente raggiunta in poco più di mezzora in diversi modi, ecco quindi che pianificare come visitare Versailles non è affatto difficile. Si può, infatti, scegliere di arrivarci in metro: basta prendere la linea C della RER e scendere alla fermata Gare de Versailles Rive Gauche, che è la fermata più vicina alla reggia ad appena 10 minuti a piedi. Se avete acquistato un pass dedicato ai mezzi, il biglietto è compreso solo se l’abbonamento compre le zone 1-5 dal momento che la Reggia si trova in zona 4! Nel caso di biglietto singolo, invece, è raccomandabile acquistare direttamente sia l’andata che il ritorno del biglietto “Origine – Destination”onde evitare spiacevoli code al ritorno.

Altra alternativa è il treno SNCF; in questo caso sono due le stazioni in cui si può scendere, entrambe poste a 20 minuti a piedi dall’ingresso della Reggia: Versailles Chantiers o Versailles Rive Droite.

Altre informazioni pratiche: quanto dura una vista alla Reggia?

Può essere utile sapere che non esiste una durata standard della visita de Versailles: in linea di massima il palazzo può essere girato in circa un’ora e mezza mentre ci vorranno almeno due ore per visitarne i giardini.

Eppure, è bene contemplare l’intera giornata, arrotondando per eccesso la durata della visita di Versailles: si avrà così modo di vedere tutte le sezioni del giardino con calma, senza fretta godendo del profumo di fiori e del suono dell’acqua scrosciante delle fontane passeggiando lentamente nel meraviglioso ambiente che vi circonda.

Visitare Versailles: i prezzi

È possibile vistare la Reggia tutti i giorni dalle ore 9 alle 17.30 tranne il lunedì, il 1° Maggio, il 25 Dicembre e il 1° Gennaio – giorni di chiusura del complesso. Il prezzo del biglietto (aggiornato a giugno 2023) varia in base alla combinazione delle sezioni che si desidera visitare: si va dai 10 ai 25 euro a biglietto.

Può anche essere utile sapere che a partire dalle ore 15.00 sono di solito disponibili biglietti ridotti, per l’approssimarsi dell’orario di chiusura.

È possibile comprare i biglietti su internet o direttamente alla biglietteria in loco. L’opzione di acquisto anticipato permette di recarsi direttamente all’ingresso A – evitando di passare dalle casse – ma dovrete comunque sottoporvi ai controlli di sicurezza.

Alcuni consigli furbi per visitare al meglio Versailles

Versailles è tra le 10 principali attrazioni di Parigi, preparatevi quindi ad affrontare folla e fila con pazienza!

Può essere utile per abbattere i tempi di attesa, quindi, prenotare un ingresso saltacoda o una visita guidata ad orario stabilito. Sempre nell’ottica di ottimizzare i tempi, tenete presente anche che alcune sezioni del giardino sono collegate tra di loro da un trenino che passa ogni 15 minuti: il tempo di percorrenza a piedi altrimenti è di mezzora di passeggiata.

Versailles è un luogo particolarmente suggestivo anche per i più piccoli: la visita degli interni potrebbe però essere particolarmente pesante per loro, privilegiate l’esterno – dove è ammesso l’uso dei passeggini – o prenotate una visita guidata per famiglie. Tenete conto, infatti, che all’interno del Palazzo è vietato introdurre passeggini o i comodi zaini in cui portare sulle spalle i piccoli: potreste optare solo per una fascia, se il vostro bebè è ancora piccino!

Il biglietto, poi, è gratuito per i ragazzi al di sotto di 18 anni e per i cittadini europei al di sotto dei 26.

Infine, la Reggia è aperta a titolo gratuito la prima domenica di ogni mese: si tratta di giornate particolari, presumibilmente molto affollate in cui visitare il complesso potrebbe essere poco agevole.

Per quanto riguarda cibo e bevande, all’interno della Reggia si trovano vari punti ristoro e ristoranti, mentre è possibile fare dei picnic solo nella parte dei giardini fuori dal complesso, di fronte l’Orangerie. È, però, possibile portarvi il proprio amico a quattro zampe, purché sempre a guinzaglio!

Allora si va: scarpe comode, abbigliamento sportivo e uno zainetto per picnic appena fuori dai giardini!

Categorie
Europa Grecia Idee di Viaggio itinerari culturali mare Mediterraneo tradizioni Viaggi

Cerchi la “Grecia” più autentica e caratteristica? È qui

Se desiderate una vacanza rilassante e lontana dal caos delle spiagge affollate, Volimes è la meta perfetta per voi. Incastonato tra le colline dell’isola di Zante, in Grecia, questo pittoresco villaggio vi conquisterà dal primo istante e vi farà innamorare della cultura e delle tradizioni greche.

Immaginate di passeggiare per i vicoli stretti e tortuosi, ammirando le case in pietra e respirando l’aria fresca e profumata del Mediterraneo. Lasciatevi stupire dalle chiese storiche, dai tesori artistici nascosti di questa nazione affascinante con una storia millenaria, paesaggi mozzafiato e un’ospitalità senza pari.

Un viaggio a Volimes è un invito a scoprire un angolo di paradiso greco, un luogo dove il tempo sembra essersi fermato e dove potrete creare ricordi indimenticabili.

La storia e il fascino di Volimes

Spiaggia di Navagio, Zante

Fonte: iStock

Spiaggia di Navagio, Isola di Zante, Grecia

Volimes è un villaggio tradizionale situato nella parte nord-occidentale dell’isola di Zante. Fondato nel XIV secolo, conserva ancora oggi molte delle sue caratteristiche originali, come le case in pietra con tetti di paglia e i vicoli stretti e tortuosi. Il villaggio è circondato da una natura rigogliosa e offre viste spettacolari sulla costa e sulle montagne circostanti.

Uno degli aspetti più affascinanti di Volimes è la sua storia. Le chiese del villaggio, alcune delle quali risalgono al XVI secolo, sono testimonianze di un passato ricco di arte e cultura. Tra queste, la Chiesa di Agios Andreas e la Chiesa di Agia Paraskevi meritano una visita per ammirare gli affreschi e le icone sacre conservate al loro interno.

Inoltre, Volimes è noto per le sue tradizioni artigianali, in particolare per la produzione di tessuti e ceramiche. Passeggiando per il villaggio, si possono trovare botteghe dove gli artigiani lavorano a mano, offrendo ai visitatori l’opportunità di acquistare souvenir autentici e sostenere l’economia locale.

La posizione di Volimes offre ai suoi visitatori l’opportunità di esplorare alcune delle bellezze naturali più spettacolari dell’isola di Zante. Infatti, a breve distanza dal villaggio si trova la famosa Spiaggia di Navagio, conosciuta anche come la Spiaggia del Naufragio, una delle spiagge più fotografate al mondo. Circondata da imponenti scogliere calcaree e accessibile solo via mare, questa spiaggia appartata ospita i resti di una nave naufragata negli anni ’80, che contribuiscono al suo fascino unico. Per raggiungere la spiaggia è possibile prenotare una gita in barca da Volimes o dai porti vicini.

Situate lungo la costa nord-occidentale dell’isola, ci sono invece le Grotte Azzurre, un’altra attrazione imperdibile. Queste grotte marine, accessibili solo in barca, offrono un’esperienza magica ai visitatori grazie alle loro acque cristalline e alla luce che si riflette sulle pareti calcaree, creando sfumature di blu intenso. Inoltre, sono un ottimo punto di partenza per praticare snorkeling e scoprire la ricca fauna marina della zona.

L’isola di Zante, un tesoro nel cuore del Mediterraneo

Certamente Volimes non è l’unico motivo per cui l’isola di Zante merita di essere visitata. Questa, infatti, è un’isola ricca di storia e cultura, con numerosi siti archeologici, chiese e musei da esplorare.

Il capoluogo dell’isola, Zante Città, è un luogo affascinante dove passeggiare tra le strade lastricate e ammirare gli edifici di epoca veneziana. Tra i siti di interesse storico spiccano il Castello di Bochali, situato su una collina che domina la città, e il Museo Bizantino, che ospita una vasta collezione di icone e reperti risalenti all’epoca bizantina e post-bizantina.

Oltre alle spiagge, tra le più belle e rinomate del mondo, Zante offre una serie di meraviglie naturali che vale la pena scoprire come il Parco Nazionale Marino con i suoi numerosi sentieri tra le colline e le spiagge dell’isola, permettendo di scoprire panorami mozzafiato e una flora e fauna uniche.

Un viaggio a Zante non sarebbe completo senza assaggiare la deliziosa cucina locale e sperimentare l’ospitalità greca. L’isola offre una varietà di taverne tradizionali e ristoranti dove è possibile gustare piatti tipici (come la moussaka, il souvlaki) e i dolci a base di miele e noci. Inoltre, molti ristoranti utilizzano ingredienti freschi e locali, garantendo un’esperienza culinaria autentica e prelibata.

In conclusione, un viaggio nel cuore dell’isola di Zante offre ai visitatori un’esperienza unica e affascinante, lontana dalle rotte turistiche più battute. La combinazione di storia, tradizioni, meraviglie naturali e ospitalità rende questo territorio un tesoro nascosto tutto da scoprire.

Preparate al più presto i bagagli e prenotate il vostro prossimo viaggio per vivere un’avventura indimenticabile che rimarrà impressa nei vostri ricordi per sempre.

Zante Città in Grecia

Fonte: iStock

Zante Città, Grecia
Categorie
Cammini castelli Europa itinerari trekking Ungheria vacanze avventura Viaggi

Il Sentiero Azzurro, tra villaggi e castelli dell’Ungheria

Per gli amanti del trekking, c’è un cammino che va fatto almeno una volta nella vita: si tratta del Sentiero Azzurro, un lunghissimo itinerario che attraversa quasi interamente il nord dell’Ungheria, incrociando piccoli borghi medievali, imponenti castelli e paesaggi naturali incontaminati. Doveva essere una delle mete assolutamente imperdibili per il 2020, secondo il National Geographic, e lungi dal farsi fermare dal Covid, sono in effetti moltissimi i turisti che, da quel momento in avanti, sono andati alla scoperta di questo percorso unico al mondo.

Il Sentiero Azzurro, perla dell’Ungheria

Lungo ben 1168 km, il Sentiero Azzurro è senza alcun dubbio uno degli itinerari escursionistici più suggestivi d’Europa. In ungherese viene chiamato Kéktúra, ma è anche conosciuto come il Sentiero blu nazionale: ad evocare i suoi nomi è il simbolo con cui viene individuato l’itinerario, ovvero una striscia celeste tra due bianche. Istituito nel lontano 1938, questo è uno dei cammini a lunga percorrenza più antichi del nostro continente. Oggi è inglobato anche all’interno del Sentiero europeo E4, quella fitta rete di percorsi che conduce dalla Spagna a Cipro.

Sebbene sembri quasi un’impresa impossibile affrontare un cammino del genere, sono tantissime le persone che si cimentano in quest’avventura. E se prima della pandemia si contavano tra i 6mila e gli 8mila escursionisti all’anno, dal momento in cui il Sentiero Azzurro è finito tra le pagine del National Geographic sono oltre 26mila i turisti che hanno messo a dura prova la loro resistenza. Durante il percorso, è possibile raccogliere i francobolli che simboleggiano le varie tappe e incollarli sull’apposito libretto da acquistare prima della partenza, per avere un ricordo tangibile di questa esperienza.

Le tappe più belle del Sentiero Azzurro

Il cammino che attraversa la regione settentrionale dell’Ungheria offre tantissime occasioni per ammirare paesaggi mozzafiato e borghi dove il tempo sembra essersi fermato. Visto che ogni singola tratta è accessibile liberamente (l’unica parte che richiede pagamento è la traversata sul Danubio dalla città di Visegrad a quella di Nagymaros), ci si può concentrare solamente su particolari zone e rendere l’esperienza adatta praticamente a tutti. Ma quali sono le tappe più belle del Sentiero Azzurro? Questo lunghissimo itinerario parte dal monte Irott-ko, sul versante occidentale del Paese – praticamente al confine con l’Austria.

La tappa finale è il villaggio di Hollóháza, che invece si trova lungo il confine nord-orientale con la Slovacchia. Durante il percorso, si incontrano panorami davvero unici al mondo, tra grotte e cascate, borghi e castelli, laghi e vulcani spenti. Uno dei paesaggi più affascinanti è quello del lago Balaton, da sempre meta di villeggiatura per molti turisti, che amano le sue spiagge bianche e le sue acque turchesi. Poco distante, sorge la città di Veszprém, eletta Capitale Europea della Cultura per il 2023: questa è l’occasione perfetta per fare una piccola deviazione e visitare le sue bellezze.

Spostandoci verso oriente, sempre seguendo la linea celeste, si arriva a Budapest: la capitale ungherese è una città vivace e ricca di storia, la meta ideale per chi vuole immergersi in arte e cultura. Lasciato il più grande centro del Paese, non resta che tuffarsi di nuovo nella natura e godere delle sue meraviglie, lasciandosi cullare dal ritmo della camminata e abbandonando ogni preoccupazione. Di tanto in tanto, spunta qualche villaggio ad offrire ospitalità ai viandanti, sino alla conclusione del Sentiero Azzurro che mette fine ad una delle avventure più indimenticabili al mondo.

Categorie
capitali europee Europa Fiume Francia Idee di Viaggio litorali mare Parigi Viaggi

Sotto il sole della Senna: anche Parigi ha la sua spiaggia

Organizzare un viaggio a Parigi, che sia il primo o l’ennesimo, è sempre un’ottima idea. Lo è perché la capitale della Francia è un concentrato di storie, culture e usanze che da secoli affascinano il mondo intero, perché le strade, i quartieri, le piazze e le rive della città trasudano arte, moda, tradizioni gastronomiche e romanticismo da ogni parte. E perché è proprio nella Ville Lumière che sono conservati alcuni dei monumenti più iconici di tutto il pianeta.

Parigi è bella sempre. Lo è in autunno, quando gli alberi che costeggiano gli ampi boulevard si appropriano dei suggestivi colori della palette autunnale e lo è in primavera quando, improvvise esplosioni di fiori, incorniciano la  Tour Eiffel e corrono lungo le rive della Senna. Lo è anche in inverno, grazie alla presenza delle neve che trasforma il paesaggio urbano in una cartolina dalle infinite suggestioni.

Raramente, invece, scegliamo di raggiungere la capitale francese in estate, preferendo a questa paradisi terrestri o località di mare che ci consentono di trascorrere le giornate sotto l’ombrellone. Non tutti sanno, però, che anche la Ville Lumière può regalarci un’esperienza simile, anche se inedita, permettendoci di prendere il sole sulla Senna. Perché sì: anche Parigi ha la sua spiaggia, curiosi di scoprirla?

Trascorrere l’estate a Parigi tra spiagge e musei

Di giorno ci si rilassa sotto il sole, immergendo i piedi in una sabbia soffice e dorata, di sera, invece, si passeggia tra le vie del centro, ricche di storia e di fascino, sostando nelle caffetterie alla moda e deliziando il palato all’interno dei ristoranti di lusso: è questa la vacanza ideale.

Un’avventura a ritmo slow che soddisfa tutte le esigenze di quei viaggiatori che vogliono godersi il meritato relax, meglio ancora se sotto l’ombrellone, senza però rinunciare alle bellezze che appartengono allle città d’arte. E a Parigi, tutto questo, è possibile.

Dal 2002, infatti, la capitale francese ha messo a punto un progetto, perpetuato fino a oggi, che prende il nome Paris Plage e che prevede l’installazione di una vera e propria spiaggia che corre per 3,5 chilometri lungo la riva destra della Senna.

La distesa di sabbia viene inaugurata tra luglio e agosto e resta accessibile per 4 o 5 settimane, un periodo di tempo durante il quale, lungo la Senna, vengono organizzate attività ludiche e sportive dedicate ai cittadini che hanno deciso di trascorrere l’estate in città e a tutti i viaggiatori desiderosi di conoscere Parigi.

Sotto il sole della Senna

La Paris Plage, che si snoda tra il Quai du Louvre e il ponte d’Arcole, rende inaspettatamente la Ville Lumière una destinazione perfetta anche in estate. Come abbiamo anticipato, infatti, durante i mesi di luglio e agosto è possibile trascorrere le giornate su spiagge attrezzate con vista sulla Senna.

Alla sabbia si alternano prati erbosi incorniciati da palme che conferiscono un sapore esotico. Inoltre, su tutto il litorale, ci sono sedie a sdraio, ombrelloni e chioschetti di cibo e bibite fresche per permettere alle persone di immergersi totalmente in un’atmosfera vacanziera.

La spiaggia, che è aperta dalle 9 del mattino fino a mezzanotte, si trasforma poi nel palcoscenico di eventi coinvolgenti che intrattengono l’estate parigina a suon di concerti, spettacoli, cultura e sport.

Categorie
Destinazioni Europa Polonia Viaggi

I luoghi imperdibili della Polonia

Quali sono i luoghi più belli da visitare in Polonia? Dalle montagne innevate dei Monti Tatra, ai laghi della Masuria e ai numerosi castelli sparsi nelle diverse valli, la Polonia offre scenari per tutti i gusti e non si fa mancare nulla. Ecco perché visitarla: il suo territorio è ricco di bellezze architettoniche, paesaggistiche e culturali, e le sue città sono eleganti e piene di storia.

Varsavia, Cracovia e Danzica sono destinazioni tra le più richieste del 2023, proprio perché splendide mete per un weekend lungo o per una breve vacanza. Il periodo più bello per visitarla dal punto di vista metereologico è senz’altro da maggio a ottobre, ma anche d’inverno il paese si veste di neve, luminarie natalizie e mercatini da non perdere. Se stai pensando di visitare la Polonia scopriamo insieme i migliori posti da visitare.

La città di Varsavia

A Varsavia si respira l’aria delle grandi capitali europee, di cui ricalca lo stile elegante e raffinato tanto da essere stata soprannominata “la Parigi del nord”. È la capitale e la città più grande della Polonia, una città dai due volti: il primo, moderno e al passo con i tempi, dove il bike-sharing, l’efficientissima metropolitana e i centri commerciali rendono l’atmosfera dinamica come nelle grandi metropoli di tutto il mondo. Il secondo volto di Varsavia è quello dei palazzi settecenteschi e della parte più bella, la città vecchia, il centro storico interamente ricostruito dopo i bombardamenti della Seconda guerra mondiale, dove il tempo sembra essersi fermato.

Qui i caldi colori pastello dei palazzi si alternano con i monumenti storici e le grandi piazze, tra i numerosi caffè e ristoranti accoglienti. Nella città di Chopin con il tipico tour hop-on hop-off sull’autobus a due piani avrai la possibilità di girare per le strade della città osservandola nel suo insieme, per scendere dove preferisci: davanti al Palazzo Reale, nella città vecchia o al Palazzo della Cultura e della Scienza.

La città di Cracovia

Situata ai piedi dei Monti Carpazi a sud del paese, Cracovia ti lascerà senza fiato per le splendide architetture colorate, i musei ad alta tecnologia e i castelli da fiaba, come il castello reale del Wawel, aperto ai visitatori con le sue collezioni di dipinti, stampe e sculture. La mostra e le sale del castello possono essere visitate tramite l’acquisto di un biglietto comprensivo anche delle spiegazioni di una guida esperta. A Cracovia scegli cosa vedere con largo anticipo, in modo da poter esplorare tutto ciò che ha da offrire nonostante le sue piccole dimensioni.

Il cuore della città è la splendida Piazza del Mercato, un’enorme piazza medievale tra le più grandi d’Europa: ben quarantamila metri quadrati dove troverai palazzi sfarzosi, il famoso Mercato dei tessuti, basiliche e chiese tra cui la Basilica di Santa Maria. Anche il quartiere ebraico di Cracovia vale la pena di essere visitato, si tratta di un luogo intriso di storia ebraica polacca e patrimonio dell’Unesco per la sua rilevanza storica e culturale.

La città di Danzica

Tra le città più belle della Polonia non può mancare Danzica, una raffinata città dalle vesti antiche, ricca di fascino e di memoria storica. La città fu il simbolo dello scoppio della Seconda guerra mondiale, dato che proprio sul suo territorio scoppiò la scintilla del conflitto. Oggi è un importante centro amministrativo ed economico della Polonia.

È la perla del Baltico, una città che per la sua posizione ha svolto un ruolo importante nella storia del 1900. I maestosi edifici architettonici si estendono soprattutto nella città vecchia, che si estende da Via Dluga fino al famoso Mercato Lungo. A Danzica assicurati di visitare quest’area, che comprende edifici di rara bellezza, tra cui la Corte di Artus, il municipio, la Fontana del Nettuno e la Casa d’Oro.

La Miniera di sale di Wieliczka

La miniera di sale di Wieliczka è una vera e propria città sotterranea di origine naturale nei pressi di Cracovia. Più di 300 km di camere, sculture, grotte e laghi sotterranei, uno spettacolo senza precedenti. La sua origine risale a milioni di anni fa, e per più di 800 anni è stata utilizzata per produrre sale, dal XIII secolo fino al 1996. È la seconda attrazione più visitata della Polonia con più di un milione di visitatori l’anno provenienti da tutto il mondo, ed è molto amata anche dai bambini.

Se deciderai di visitarla ti troverai a camminare a circa 320 metri di profondità nei percorsi costellati di sculture e oggetti forgiati nel sale, per la lunghezza di 3.5 km, in un posto unico al mondo. Tra i luoghi più belli della miniera troviamo la Cappella di Santa Kinga, a 100 metri di profondità uno dei luoghi di culto costituiti dai lavoratori della miniera per raccogliersi in preghiera. Per goderti la visita al meglio puoi prenotare una visita guidata della durata di 3-4 ore da acquistare online, che ti permetterà di saltare la fila.

Il memoriale di Auschwitz-Birkenau

La Polonia nel corso dei secoli è stata testimone di importanti eventi storici, in particolare durante la Seconda guerra mondiale, di cui riporta ancora numerose testimonianze disseminate su tutto il territorio nazionale. A circa 72 chilometri da Cracovia si trova il più grande campo di concentramento mai esistito, costruito nel 1941, in cui più di un milione di persone persero barbaramente la vita.

Oggi in quello stesso luogo è presente un memoriale, e per visitare il luogo in cui si è consumata una delle tragedie più grandi della storia a Cracovia è possibile partecipare a una visita guidata nel memoriale del principale campo di concentramento, il noto campo di Auschwitz-Birkenau. La visita è ricca di informazioni e può durare anche per l’intera giornata, ma non è per tutti: le persone con un’accentuata sensibilità potrebbero trovarsi a vivere un particolare disagio data la drammaticità dell’argomento, soprattutto per i diversi racconti delle vittime che il memoriale offre ai visitatori.

La città di Zakopane

Zakopane è una cittadina incantata sulle pendici dei monti Tatra, una catena montuosa all’interno dei Carpazi al confine tra Polonia e Slovacchia. Si trova a meno di due ore di auto da Cracovia, e promette paesaggi naturali da favola immersi tra montagne e laghi cristallini. Zakopane è la capitale invernale polacca, molto amata dagli sciatori e da tutti gli amanti degli sport invernali, ma anche dagli esperti di arte per le sue gallerie e le botteghe artigianali.

I numerosi aeroporti nelle vicinanze la rendono una meta facilmente raggiungibile a costi moderati. Le piscine termali situate in mezzo alle valli incantate, un giro sulla funicolare o una passeggiata tra le tipiche costruzioni in legno o su Via Krupowski, una via ricca di ristoranti e negozi, sono una favolosa occasione per rilassarsi nella natura gustando i prodotti tipici del luogo. Zakopane è raggiungibile da Cracovia in poco tempo, qui sono disponibili degli splendidi tour organizzati nelle piscine termali con prelievo direttamente dall’hotel e rientro a fine giornata.

I laghi della Varmia Masuria

Nella parte nord-orientale della Polonia si estende un territorio con più di duemila bacini idrici, molti dei quali con possibilità di navigazione. Conosciuta proprio come “la regione dei mille laghi”, la regione è quella della Varmia-Masuria, e grazie alla rigogliosa natura offre numerose attività all’aria aperta, acquatiche e non, per la gioia di tutti gli appassionati. Il vasto territorio ricoperto di laghi e fiumi permette infatti di navigare per km in barca a vela, seguire lunghi percorsi in bicicletta perdendosi tra i boschi, con percorsi in canoa e siti per lo snowboard e il pattinaggio sul ghiaccio. Se invece non ami questo tipo di attività puoi rilassarti nelle numerose Spa del luogo.

Per gli amanti degli animali sarà un’esperienza indimenticabile la visita del Parco degli Animali Selvatici che si trova a Kadzidlowo: daini, pony, lupi e alci si muovono liberi nel parco immersi nel proprio habitat. Parliamo ora di prelibatezze culinarie: la regione di Varmia-Masura ha una sua cucina locale, basata principalmente sul pesce e sui prodotti derivanti dai terreni agricoli del luogo, tra cui zuppe, pietanze con gamberi di fiume e altri piatti di influenza russa.

È possibile assaporare i piatti tradizionali locali anche nella città di Olsztyn, capoluogo della regione dei mille laghi, partecipando a tour culinari guidati per degustare gli antipasti, le tipiche zuppe, la birra locale e i dessert. Olsztyn ha uno splendido centro storico che corrisponde alla sua città vecchia, dove si trova il maestoso Castello dei Vescovi di Varmia.

Questa è la Polonia, con alcune delle sue località più belle. È un susseguirsi di città eleganti dall’indubbia importanza storica e di paesaggi naturali di qualsiasi tipo, dalle coste sabbiose sul Mar Baltico alle catene montuose dei Carpazi, dai laghi ai lunghi fiumi navigabili, alle cittadine fiabesche sparse tra le valli. La Polonia comprende circa 16 luoghi che sono entrati a far parte del Patrimonio dell’Unesco a partire dal 1978 per la loro unica bellezza. Passeggiando nei centri storici delle città più belle del paese è possibile trovarsi davanti splendide architetture gotiche e rinascimentali, e sono tutte facilmente raggiungibili con prezzi moderati. Le cose da visitare in Polonia ti sorprenderanno una dopo l’altra!

Categorie
Europa Notizie Spagna Viaggi

Alicante: una meta perfetta da visitare quest’anno

Tra le meraviglie della Costa Blanca, in Spagna, prende vita una città che è una meta perfetta da visitare quest’anno. Il suo nome è Alicante ed è un vero e proprio gioiello perché da queste parti ci sono tutti gli ingredienti per trascorrere una vacanza indimenticabile: c’è il clima mite, ci sono spiagge stupende, visite culturali, relax, notti folli e, ovviamente, anche la buona cucina.

Cosa c’è di bello ad Alicante

Molto probabilmente Alicante è la città più bella di tutta la Costa Blanca. Questo perché è molto più che una semplice località balneare. Oltre alle spiagge in cui rilassarsi a dovere e fare bagni di sole, in questo territorio pullulano i servizi, non mancano aree giochi e attrezzature sportive e poi c’è gente d’ogni età che l’ha scelta come destinazione per il divertimento o, semplicemente, per rilassarsi.

C’è l’imbarazzo delle scelta, quindi, e il tutto in un contesto che abbonda di bellezza e benessere. In più, può anche essere considerata come punto di partenza per visitare altre meraviglie della zona. Del resto Alicante si trova proprio nel cuore della Costa Blanca, un tratto costiero leggendario e che vanta ben 200 chilometri di spiagge.

Cosa vedere in città

La prima attrazione da vedere in città è senza ombra di dubbio il Castello di Santa Barbara che domina incontrastato tutto il territorio. Praticamente visibile da ogni angolo, è la più grande fortezza medievale di tutta la Spagna. Sorge in cima al monte Benacantil e da lassù offre un panorama che è un sogno a occhi aperti. Ma a colpire non è solo questo: pur essendo di origine araba, conserva ancora intatte le tracce delle varie popolazioni che sono passate da questa città.

Castello di Santa Barbara, Alicante

Fonte: iStock

Il maestoso Castello di Santa Barbara

Tra gli edifici religiosi più imponenti e speciali di Alicante c’è la Chiesa di Santa Maria che vanta una facciata con due torri asimmetriche e un interno molto semplice con una sola navata.

Ancor più affascinante è la Chiesa di San Nicola con la sua cupola azzurra, la Cappella della Comunione e il Chiostro. Quest’ultimo in particolare si distingue per essere una sorta di oasi di pace, mentre la Cappella della Comunione è tra le più suggestive che ci sono in tutta la Spagna.

Chi è in cerca di vita notturna deve invece dirigersi verso l’Explanada de España, un viale pedonale alberato che è stato creato con l’ausilio di ben 6 milioni di tessere di marmo bianco, rosso e nero.

C’è poi il quartiere de la Santa Creu, la città vecchia in cui svettano tantissime case colorate che sono state edificate l’una affianco all’altra. Qui, tra le altre cose, ci sono alcuni gioielli architettonici che risalgono al periodo che va dal 1400 al 1700. Degno di nota è il municipio che si trova all’interno di un edificio barocco del XVIII secolo, dove sono appesi dipinti di artisti locali e mostre permanenti.

Infine i musei, come quello di Arte Contemporanea che ospita una collezione donata alla città dallo scultore Eusebio Sempere ma anche diverse opere di Picasso, Dalí, Miró, Braque, Chagall e molti altri ancora. Non meno interessante è il Museo Archeologico Provinciale (MARQ) che è il posto perfetto per gli appassionati di storia romana e greca.

Che mare c’è ad Alicante?

Alicante è lambita dalle cristalline acque del Mar Mediterraneo. Le sue spiagge sono famose per essere pulite e organizzate, come quella che prende vita sotto al Castello di Santa Barbara: la Playa del Postiguet, molto amata dai locals. Un po’ più distante, ma assolutamente ottima, è Playa de San Juan che nei fatti è anche la più conosciuta e apprezzata di tutta la città.

Ma del resto parliamo di una distesa di tre chilometri di sabbia finissima che è accarezzata da acqua cristallina. È ottima anche per il divertimento perché sono presenti  campi di calcetto, tennis, pallavolo e chi più ne ha più ne metta.

Cabo de la Huertas è invece una spiaggia meno urbana e affollata, tanto da essere diventato il posto preferito dei nudisti. Coloro che sono invece in vacanza con il proprio amico a quattro zampe potranno dirigersi verso Playa de Agua Amarga, mentre per godere del tramonto più bello di tutta la città con vista mare bisognerà andare ad Almadraba. Anche in fatto di spiagge, quindi, Alicante riesce ad accontentare tutti i gusti.

Spiagge di Alicante

Fonte: iStock

La costa di Alicante

Cosa vedere nei dintorni

Come vi accennavamo in precedenza, Alicante è anche una perfetta base per correre a scoprire altre meraviglie della zona. Tra le cose da visitare nei dintorni c’è il Monasterio de la Santa Faz che si trova a pochi chilometri dalla città. Vale la pena non solo per gli edifici, ma anche perché conserva il “Velo della Veronica“ che, secondo la tradizione,  è lo stesso con cui Veronica asciugò il sangue e il sudore di Gesù mentre saliva al Golgota.

Molto bella è anche Elce che è la sede del più grande palmeto d’Europa, tanto da essere stato dichiarato dall’Uesco patrimonio dell’umanità. Poi ancora La Vila Joiosa, una località con un centro storico colorato e con un panorama così pittoresco che gli ha fatto guadagnare il soprannome di “Cinque Terre Della Spagna”.

C’è poi il Parque Natural de la Sierra Helada che si affaccia direttamente sul mare. Pieno di natura strabiliante e calette in cui tuffarsi in acque cristalline, offre anche sentieri in cui lasciarsi andare a panoramiche passeggiate adatte a tutti i livelli.

Alle volte sottovalutata (e per errore) dai viaggiatori è l’Isola di Tabarca che è situata a circa un’ora di navigazione dal porto di Alicante. Regala mare cristallino, spiagge tranquille e persino un piccolo museo. Essendo immersa nelle acque di una riserva naturale, si rivela il posto ideale per le persone che amano fare snorkeling.

Infine, a circa un’ora di distanza da Alicante vale la pena fare un salto presso un incantevole lago rosa. Il suo nome preciso è Lago di Torrevieja e al tramonto dà il meglio di sé grazie al batterio che ospita che è in grado di  rilasciare un pigmento rosato e un’alga speciale, chiamata Dunaliella Salina, che è la vera responsabile del colore rosso vivo del lago. Va specificato, tuttavia, che queste tonalità variano in base al periodo, all’intensità della luce e alla situazione atmosferica.

Alicante è davvero una meta ottimale in cui trascorrere le vacanze estive di quest’anno (e non solo).

Lago di Torrevieja, vicino ad Alicante

Fonte: iStock

Il meraviglioso Lago di Torrevieja