Categorie
Europa Francia Idee di Viaggio Regno Unito Viaggi

In Francia esiste una località che ti farà sentire in Gran Bretagna

Un luogo pittoresco ed elegante, in cui i confini diventano meno definiti e l’impressione è quella di potersi trovare anche in un altro posto. Ma siamo in Francia, più precisamente nel nord, dove esiste una località che ci fa quasi sentire come in Gran Bretagna.

A regalare questa sensazione è lo stile di alcune abitazioni, che ricordano quello delle ville della campagna inglese. Un luogo sospeso a metà, elegante e raffinato, un posto perfetto da visitare durante una vacanza (infatti si tratta di una località turistica molto rinomata e gettonata) per fare il pieno di bellezza,  tra luoghi che sembrano usciti da una cartolina, spiagge da sogno e una vivace vita culturale.

Ci troviamo a Le Touquet Paris Plage, un piccolo borgo nella regione dell’Alta Francia che si affaccia sul Canale della Manica, il lembo di mare che separa l’Europa dalla Gran Bretagna.

Le Touquet Paris Plage, la lussuosa destinazione che fa sentire come in Gran Bretagna

A dispetto di alcune costruzioni che sembrano essere state portate lì direttamente dalla campagna inglese, Le Touquet Paris Plage è un piccolo comune che si trova nella regione dell’Alta Francia.

Alcune delle sue ville hanno uno stile che ricorda quello inglese, più precisamente anglo – normanno, con i tetti molto alti e spioventi, da cui spuntano finestre che sembrano prese in prestito a una fiaba e con l’architettura che si amalgama alla perfezione con lo spazio esterno. Un luogo che ci porta in un sogno, sospesi in uno scenario di straordinaria bellezza.

Perché Le Touquet Paris Plage è una bellissima località turistica, abitata solamente da circa 5mila abitanti, ma ricca di strutture per i villeggianti. Non a caso, infatti, è tra le più amate destinazioni per le vacanze dei ricchi parigini, la distanza con la capitale francese, infatti, non è molta.

Dal punto di vista culturale regala veri e propri gioielli architettonici: dal suggestivo faro, datato 1947 da cui si gode di una vista impareggiabile sul paese. E poi l’Art Déco del Westminster Hotel e il Village Suisse. Tra le altre tappe interessanti il municipio e il mercato coperto.

Oltre alla bellezza del paese, dove l’arte è di casa, non manca quella della natura: questo luogo è perfetto per fare escursioni, per dedicarsi ad attività sportive o per godersi piacevoli giornate in spiaggia.

Le Touquet Paris Plage, la storia di questo luogo da sogno

Viene considerata la più britannica delle località che si trovano in Francia, affacciata sul Canale della Manica che separa la Gran Bretagna dall’Europa, e la sua nascita si intreccia con quella di personaggi di spicco del passato, sia francesi sia inglesi. Sul sito ufficiale della cittadina viene spiegato che la storia di questa stazione balneare prende il via nel 1837, quando il notaio parigino Alphonse Daloz ha acquistato il borgo e ha piantato alberi iniziando a dare vita alla località che conosciamo oggi.

Un’altra data importante è quella del 1882, quando viene inaugurato il complesso residenziale Paris-Plage. Proseguendo con le date, altre due che vale la pena ricordare sono: il 1902, quando Sir John Whitley, inglese, acquista Le Touquet e Paris-Plage e il 1912, quando nasce Le Touquet Paris-Plage, un luogo frequentato dalla Parigi bene e dall’aristocrazia inglese.

Oggi è una località amatissima, ricca di cultura, strutture per l’accoglienza e offerta turistica. Affacciata sul mare si inserisce in quel tratto di costa noto come Cote d’Opale, insieme ad altre mete da sogno.

Categorie
Europa itinerari Notizie Viaggi

Nasce un nuovo road trip in Europa, ma per andare a caccia di UFO

Se siete tra le persone che amano scrutare il cielo stellato chiedendosi se siamo soli nell’universo e sognano incontri ravvicinati del terzo tipo, allora non potete perdervi il viaggio che vi farà toccare i luoghi degli avvistamenti avvenuti nel Vecchio Continente. E forse vi sorprenderà sapere che tra questi c’è anche una città italiana.

Viaggio on the road in Europa a caccia di UFO: le tappe

Sull’onda dell’UFO-mania, riesplosa dopo il recente convegno al Parlamento del Messico in cui sono stati mostrati i presunti i resti fossilizzati di individui extraterrestri, il sito Stressfreecarrental.com ha lanciato la proposta di un road trip per l’Europa, nei siti dove ci sono maggiori probabilità di incontrare forme di vita aliena. Sul sito, gli utenti sono invitati a noleggiare l’auto per un tour in 8 tappe in diversi Paesi europei, dove ci sarebbero stati degli avvistamenti.

Sapevate, ad esempio, che in Belgio, prima tappa del road trip, tra il l 29 novembre 1989 e l’aprile 1990, sono stati segnalati una serie di avvistamenti di UFO triangolari, passata alla storia come ‘ondata belga’? In particolare, nella notte del tra il 30 e il 31 marzo 1990, oggetti non identificati furono tracciati su radar, fotografati, e visti da circa 13.500 persone, 2.600 delle quali hanno prodotto testimonianza scritta, descrivendo nel dettaglio ciò a cui avevano assistito.

Dopo il Belgio, il tour tocca la Svizzera, dove negli anni ’70 a Schmidrüti e Berg Rumlikon  un uomo affermò di essere stato in contatto con gli alieni dell’ammasso stellare delle Pleiadi.

Si fa quindi tappa in Francia, a  Trans-en-Provence, famosa per uno dei rari casi in cui un UFO  avrebbe lasciato tracce fisiche sul terreno. Il presunto avvistamento si è verificato l’8 gennaio 1981, quando Renato Nicolaï, un agricoltore di 55 anni, sentì uno strano fischio mentre stava svolgendo lavori agricoli nella sua proprietà. Si voltò e vide, ad una distanza di circa 50 metri, un oggetto a forma di disco, che appariva leggermente sollevato da terra. Il caso approdò al GEPAN (Groupe d’Étude des Phénomènes Aérospatiaux Non-identifiés) per gli accertamenti scientifici successivi, da cui emerse che il terreno aveva subito una compressione meccanica di 4 o 5 tonnellate e un riscaldamento fra i 300 e i 600 °C. Nei campioni di terreno furono trovate tracce di fosfati e zinco e l’analisi dell’erba medica vicino al luogo del presunto atterraggio mostrò livelli di clorofilla più bassi del normale. Dopo due anni di indagini non furono trovate spiegazioni plausibili dell’accaduto.

Come preannunciato, il viaggio prosegue, pensate un po’, in Italia. Nel nostro Paese, l’avvistamento più famoso ha avuto luogo  il 27 ottobre 1954 nel cielo di Firenze. Durante una partita tra Fiorentina e Pistoiese, gli spettatori videro alcuni oggetti non identificati fluttuare proprio sopra lo stadio Artemio Franchi. Definiti ad “ali di gabbiano”, a “cappello da mandarino cinese” o a “sigaro”, furono avvistati anche sul Duomo di Firenze. In seguito al passaggio, iniziano a cadere di sottolissimi filamenti bianchi, che si dissolvevano a contatto con il terreno, in seguito denominati ‘bambagia silicea’. Secondo il Cicap, i misteriosi oggetti volanti sarebbero stati parte di un’operazione militare, mentre i filamenti sarebbero dovuti ai ragni che formano questa sorta di paracadute per migrare. L’evento, però, è tuttora oggetto di interesse nel mondo dell’ufologia.

Meta successiva è l’Albania, dove il caso più famoso di avvistamenti di UFO è quello avvenuto nel villaggio di Roskovec nel 2006. I residenti affermarono di aver visto atterrare un oggetto non identificato, che aveva una forma simile a un disco, ed era rimasto sul terreno per soli 4-5 secondi, lasciando i segni del suo passaggio sull’asfalto.

Il road trip in cerca di avvistamenti tocca anche la Romania, che nel febbraio di quest’anno ha fatto decollare i jet militari dopo che le autorità avevano avvistato oggetti misteriosi nei cieli.

Le ultime due tappe sono, infine, la Polonia, dove un disco volante è stato avvistato nella città di Jastrowo da un ciclista, che sarebbe anche riuscito a scattare una foto all’oggetto misterioso, e la Germania, destinazione obbligata per il famoso fenomeno celeste di Norimberga. Si tratta di un evento naturale, probabilmente un parelio, che, interpretando un’incisione realizzata all’epoca dal tipografo Hans Glaser, potrebbe essere accaduto all’alba del 14 aprile 1561. In ambito pseudoscientifico è spesso citato come un fenomento ufologico, benché tale ipotesi sia considerata priva di fondamento sia storico che scientifico.

Il viaggio a caccia di UFO nel Regno Unito

Ed è UFO-mania anche nel Regno Unito, con una lista dei migliori luoghi del Paese dove avvistare gli alieni. Il viaggio inizia nel Devon, dove un escursionista locale ha recentemente avvistato un oggetto non identificato che si tuffava in mare, e dove ci sono stati innumerevoli avvistamenti di strane luci luminose riprese dalle telecamere.

I cacciatori di UFO sono poi invitati ad addentrarsi nella foresta di Rendlesham, nel Suffolk, dove nel dicembre 1980 sono stati segnalati una serie di avvistamenti di luci inspiegabili, tra i più avvincenti dello United Kingdom.

Il road trip prosegue, quindi, verso il Galles. Qui, oltre 40 anni fa, un gruppo di scolari del Pembrokeshire affermò di aver avvistato un UFO in un campo di fronte al loro parco giochi: alcuni sostennero addirittura di aver visto uscire una figura con una tuta argentata.

Il viaggio si sposta poi nell’Inghilterra settentrionale, precisamente a Leeds, anch’essa soprannominata “UFO hotspot” a causa dei frequenti avvistamenti da parte degli abitanti del luogo.

I cacciatori di alieni si recheranno quindi nello Yorkshire, luogo del leggendario incidente di Ilkley Moors: nel 1987 un agente di polizia in pensione affermò di essere stato rapito dagli alieni durante il suo turno di guardia mattutino e di essere stato trattenuto su un’imbarcazione, prima di essere riportato nella brughiera. L’uomo ha affermati di essere entrato in contatto con una figura aliena, che ha fotografato e che viene tuttora studiata dagli esperti.

La tappa successiva è Edimburgo, dove il 18% dei residenti sostiene di aver avuto un avvistamento del terzo tipo, secondo una ricerca commissionata dal National Geographic.

Un altro luogo compreso nella mappa degli avvistamenti di oggetti non identificati, famoso nel Regno Unito, è il Perthshire, nella Scozia centrale, dove è stata scattata una delle foto UFO più nitide di sempre, che mostra un oggetto a forma di diamante di 30 metri nel cielo.

L’ultima tappa del viaggio è, infine, Belfast. Nella capitale dell’Irlanda del Nord, nel corso degli anni si sono verificati una serie di avvistamenti su cui la polizia ha indagato, tra cui luci bianche e “strane immagini” riprese dalle telecamere a circuito chiuso.

Categorie
Austria Europa feste itinerari culturali Notizie Salisburgo Viaggi

Salisburgo: la festa dedicata all’autunno è già cominciata

Al confine con la Germania, e incastonata nelle Alpi Orientali alla stregua di un tesoro prezioso, esiste una città dal fascino indescrivibile che ogni anno attira l’attenzione di migliaia di viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo. Stiamo parlando di Salisburgo, della città divisa in due dal fiume Salzach, quella che ospita edifici medievali e barocchi, la casa natale di Mozart, e tantissime tradizioni tutte da scoprire.

Organizzare un viaggio qui è sempre un’ottima idea, in ogni periodo dell’anno e in tutte le stagioni, lo è anche perché la città è il perfetto punto di partenza per andare alla scoperta del Salisburghese, il Land austriaco ricco di bellezze paesaggistiche e culturali. Tuttavia farlo adesso permette a chiunque giunga qui di perdersi e immergersi in una magica atmosfera autunnale che incanta e delizia.

A partire dalla fine di agosto, e fino all’inizio dell’inverno, Salisburgo e i suoi dintorni si trasformano nel palcoscenico di uno spettacolo unico e senza eguali, quello che porta in scena l’Autunno Contadino. Molto più di una semplice manifestazione, ma una vera e propria celebrazione delle tradizioni e delle storie secolari, dei prodotti agricoli e artigiani e degli splendidi paesaggi della campagna Salisburghese.

L’Autunno Contadino nel Salisburghese

È una festa che coinvolge e travolge tutti, quella che si tiene nel Land austriaco già a partire dalla fine di agosto. Quando l’aria si rinfresca, la nebbia ricompare la mattina e le giornate iniziano ad accorciarsi, nel Salisburghese sanno che è arrivato il momento di celebrare la terra e la nuova stagione: quella dell’autunno.

Così inizia la festa del Bauernherbst, meglio conosciuto come Autunno Contadino. Dal 27 agosto, e fino al 31 ottobre, musica e sfilate tradizionali si alternano a degustazioni di prodotti caratteristici, mercati contadini e dimostrazioni artigianali. In questo periodo, sono più di 70 i paesi e i villaggi che si uniscono ai festeggiamenti per un totale di 2.000 manifestazioni da scoprire e da esplorare.

Cosa succede, esattamente, durante l’Autunno Contadino non si può descrivere, ma solo vivere. Uno degli eventi più importanti per i cittadini, il cui invito è esteso anche ai viaggiatori, è quello dell’Almabtrieb, meglio conosciuta come transumanza. Dopo aver trascorso l’estate sui verdeggianti pascoli ad alta quota, il bestiame torna a valle con una processione solenne accompagnati dal tintinnio delle campane che portano al collo. Gli animali vengono abbigliati con decorazioni e ricami colorati e la mucca principale guida la mandria verso casa. Assistere alla transumanza è un’esperienza emozionante e unica.

La festa continua a valle, sia per i paesaggi che per gli ospiti, con prodotti caratteristici del territorio, venduti e offerti sulle numerose bancarelle dei mercati contadini. La valorizzazione del territorio passa poi per l’artigianato che mette in mostra le abilità degli intagliatori e dei falegnami.

Bauernherbst

Fonte: Coen Kossmann/SalzburgerLand Tourismus

Bauernherbst

Gli eventi imperdibili

Sono più di 2.000, in totale, gli eventi che si snodano tra i paesini del Salisburghese durante L’Autunno Contadino. Celebrazioni ricche di fascino e suggestione che seguono i dettami di tradizioni antichissime che, in questo periodo, sono accessibili anche a viaggiatori e turisti che giungono fin qui.

I mercatini gastronomici e artigianali sono perfetti per chi vuole toccare con mano la cultura del Salisburghese, ma non sono gli unici punti di accesso a questa. Per le strade dei paesi coinvolti, infatti, è possibile ammirare e partecipare ai balli contadini, indossare abiti tradizionali e seguire le bande di ottoni che sfilano per le vie. Potete unirvi a loro per celebrare la stagione e le tradizioni contadine, ma anche per imparare lo jodel, il canto tipico della cultura popolare austriaca e tedesca.

Potete sfidare gli abitanti del paese o i vostri amici al Fingerhakeln, meglio conosciuto come dito di ferro o partecipare al procedimento di birrificazione in uno dei numerosi birrifici della zona. Per gli amanti del gusto, l’Autunno Contadino si trasforma nella perfetta occasione per imparare a fare lo strudel e assaggiare i più buoni del Salisburghese.

Gli appassionati della natura, invece, dopo aver preso parte alle danze e agli eventi possono approfittare di questa occasione per andare alla scoperta del Land austriaco. Qui, campi sterminati e mulini a vento danno vita a paesaggi dorati dall’incredibile bellezza.

Autunno Contadino

Fonte: Coen Kossmann/SalzburgerLand Tourismus

Autunno Contadino
Categorie
Europa eventi Notizie patrimonio dell'umanità Viaggi

Giornate Europee del Patrimonio: i luoghi aperti in Italia

Sabato 23 e domenica 24 settembre 2023 tornano le Giornate Europee del Patrimonio (European Heritage Days), uno degli appuntamenti più attesi dell’anno, che coinvolge decine di Paesi in tutto il continente. Si tratta di un weekend davvero speciale, durante il quale si susseguono visite guidate, aperture straordinarie e tante iniziative per intrattenere i partecipanti, sempre molto numerosi e curiosi di scoprire le bellezze artistiche e culturali italiane. Ecco quali sono alcuni degli eventi da non perdere.

Il tema delle Giornate Europee del Patrimonio

Come ogni anno, il Consiglio d’Europa sceglie un tema per affrontare questi due giorni ricchi di avvenimenti: stavolta si tratta di “Patrimonio InVita”, una riflessione profonda sull’importanza di considerare il patrimonio culturale immateriale di ogni Paese come sinonimo di patrimonio “vivo”. “I valori culturali, le tradizioni, le pratiche e i modi di vivere, le varie forme di conoscenza ereditate dalle generazioni passate e ancora oggi utilizzate per comprendere il presente e per modellare il futuro, saranno gli elementi centrali sui quali costruire la narrazione degli eventi delle Giornate” – si legge sul sito del Ministero della Cultura.

I luoghi aperti in Italia

Nel corso dei due giorni dedicati all’evento di risonanza internazionale, sono moltissimi i luoghi della cultura che apriranno straordinariamente per accogliere i visitatori e offrire loro un’esperienza indimenticabile. Quali sono gli eventi più interessanti? Partiamo dalla Capitale: sabato 23 settembre, a Roma si potrà visitare l’Area Sacra di Largo Argentina che ha appena riaperto al pubblico. Da segnare in agenda anche l’appuntamento alla Casina delle Civette di Villa Torlonia e la lettura di testi antichi presso il Teatro di Marcello. Mentre domenica 24 settembre ci sarà l’occasione di salire sulla terrazza panoramica di Porta del Popolo e godere di una vista incredibile.

Firenze, che vanta un meraviglioso patrimonio artistico e culturale, offrirà moltissime opportunità ai turisti. Sabato 23 settembre, la Galleria dell’Accademia – che accoglie il David di Michelangelo – prolungherà la sua apertura sino alle 22:00 di sera, con biglietto ridotto di appena 2 euro a partire dalle 19:00. Mentre il giorno successivo si potranno ammirare gli splendidi affreschi custoditi all’interno del Cenacolo di Sant’Apollonia, che aprirà straordinariamente i battenti nel pomeriggio.

Anche la Sicilia ha un ricchissimo calendario di eventi imperdibili. A Palermo, sabato 23 settembre sarà possibile partecipare ad un laboratorio speciale dove si racconterà il legame unico tra la città e il mare, per poi fare un’escursione in barca a vela per ammirare il panorama da un punto di vista privilegiato. Mentre a Milazzo, in provincia di Messina, il Museo della Tonnara offrirà visite guidate per tutto il weekend: sarà l’occasione perfetta per scoprire le antiche tradizioni della pesca dei tonni e delle moderne tecniche per la sostenibilità in mare.

Infine, diamo un’occhiata agli eventi di Genova, che proprio in questi giorni è impegnata nell’annuale Salone Nautico: il 23 settembre si potrà visitare Villa Durazzo Pallavicini e il suo splendido parco, mentre il chiostro dell’Abbazia di San Giuliano ospiterà l’Ensemble vocale del Liceo Musicale Pertini, per un concerto speciale. Il 24 settembre, ci sarà l’occasione per visitare gratuitamente l’Acquedotto storico e approfondire il tema del dissesto idrogeologico, ma anche per una bella passeggiata alla scoperta della Lanterna, con partenza dal Porto Antico.

Categorie
attrazioni turistiche italiane e internazionali capitali europee Europa Idee di Viaggio itinerari luoghi misteriosi Roma Viaggi

Alla scoperta dei segreti di Roma sotterranea

Laghi, percorsi nascosti, catacombe, bunker e cripte antiche: questo e molto altro nascondono i sotterranei della capitale, la città eterna che non smette mai di stupire. Nella Roma sotterranea c’è un percorso pieno di fascino e storia che ben pochi conoscono, ma che si snoda per chilometri sotto i sampietrini incastonati del centro storico.

Dal Colosseo a Fontana Di Trevi le visite guidate di Roma nascosta sono una tappa fondamentale per chi non ne ha mai abbastanza della città più bella del mondo. Sapevi che è possibile visitare anche i sotterranei del Colosseo? E che nel complesso architettonico di Villa Torlonia Mussolini fece costruire un rifugio antiatomico nelle profondità del sottosuolo?

Scopriamo insieme quali altri segreti nasconde Roma sotterranea, e come visitare questi esclusivi luoghi nascosti.

Visita nei sotterranei del Colosseo: una tappa da non perdere

Iniziamo il tour dal simbolo di Roma e dell’Impero Romano, il Colosseo, lo storico monumento più famoso del mondo. Molti di noi lo avranno visitato, ma non tutti sanno che nasconde anche una vasta area sotterranea dove i gladiatori si preparavano per gli spettacoli. Il nome tecnico di queste aree è ipogei, costruiti durante il regno di Domiziano in seguito al termine della costruzione esterna del Colosseo.

Si trattava in effetti di un vero e proprio backstage dell’anfiteatro, dove i protagonisti si rifugiavano in cerca di un momento di tranquillità durante l’attesa. Anche gli animali venivano posti in queste aree sotterranee, collegate con l’arena principale attraverso una lunga serie di tunnel. Oggi questi luoghi si sono conservati, ma hanno subito l’effetto dell’erosione da parte degli agenti atmosferici e degli elementi naturali.

Una visita nei sotterranei del Colosseo ti riporterà indietro nel tempo, facendoti rivivere le emozioni della Roma imperiale. Per non perdere questa occasione ti consiglio di partecipare a un tour organizzato, che abbina l’accesso all’arena con una visita nei sotterranei e ai Fori Imperiali. Puoi trovare maggiori informazioni su questo tour guidato qui.

La Trastevere sotterranea

Nel pittoresco quartiere romano del Rione Trastevere il sottosuolo nasconde vere e proprie gemme sotterranee, tra cripte e affreschi questo percorso ti stupirà. È qui che, guidato da un archeologo esperto, potrai ammirare i resto della chiesa paleocristiana di San Crisogono, che apre le porte di uno scenario ancora più vasto risalente alla Roma del IV secolo, fatto di abitazioni romane, affreschi e ambienti di sepoltura dedicati alla martire Cecilia, con la sua basilica.

Trovandosi nel sottosuolo può sembrare un itinerario difficile, ma in realtà è adatto a tutta la famiglia e nel percorso è possibile camminare senza alcuna difficoltà.

Se vuoi visitare la Trastevere sotterranea puoi partecipare a un tour guidato, come puoi immaginare questa zona è visitabile solamente con una visita organizzata e una guida esperta.

I laghetti sotterranei di Monteverde

Questa scoperta sensazionale risale solamente ai primi anni ’30, quando alcuni speleologi si trovarono davanti a una serie di piccoli laghetti sotterranei con acqua limpida e cristallina, provenienti da una cava di tufo, nei pressi del complesso San Camillo Forlanini, un’importante istituzione ospedaliera di Roma. Si pensa che i pazienti in degenza nell’ospedale vi si rifugiassero durante la guerra.

Ma questa non è l’unica conformazione sotterranea di questo genere, che sembra infatti essere tipica di alcune zone romane, tanto che una stessa conformazione è stata rilevata anche sotto il Celio. Incredibile!

Un gruppo di esperti si è in seguito immerso nei cunicoli sotterranei alla scoperta di questi percorsi del sottosuolo romano, nel 2013, riportando alla luce un reportage fotografico sorprendente. Purtroppo questa come altre zone di Roma sotterranea non è accessibile ai visitatori, essendo territori impervi e ancora poco battuti. Senza dubbio il percorso dei segreti nascosti romani nel prossimo futuro potrà essere reso più accessibile anche ai cittadini e ai turisti, con le dovute modifiche.

Le Catacombe di San Callisto

Sappiamo già che Roma sotterranea offre tanti scenari appartenenti all’epoca romana antica, tra questi spiccano per il numero le cripte e le catacombe, di grande importanza per il loro significato simbolico e religioso.

Le catacombe romane si configurano come un lungo labirinto di vicoli, camere sepolcrali a 16 metri di profondità dove è facile perdersi senza l’aiuto di una guida esperta. Le catacombe sono antichissime e rappresentano un patrimonio culturale senza eguali, tra le più famose avrai forse sentito parlare delle Catacombe di Domitilla, o quelle di San Callisto, o della Cripta dei Frati Cappuccini, un ossario sotterranei nei pressi di Via Veneto che custodisce le ossa di circa 3700 monaci.

Non perderti l’esperienza di visitare questi antichi meandri cittadini, puoi scegliere tu la data e prenotare online una visita guidata in questi luoghi da brivido! Questo tour organizzato in particolare prevede anche un transfer da e per il centro di Roma. Importantissimo munirsi di acqua e scarpe comode per vivere al meglio l’esperienza. Se soffri di claustrofobia potrebbe non essere la visita giusta per te!

I sotterranei di Fontana Di Trevi

Se ti stai domandando cosa si celi sotto alla fontana più famosa al mondo te lo sveliamo noi: si tratta di una meravigliosa area archeologica scoperta di recente, risalente all’epoca di Nerone.

Si chiama Vicus Caprarius, o più romanticamente Città dell’acqua, ed è una vasta area occupata da una lussuosa residenza signorile attraverso cui passano alcune tubazioni alimentate dalla stessa acqua della fontana. La domus risale al IV secolo, e ad oggi è possibile visitarla: si tratta di un’esperienza unica, da non perdere per la sua straordinaria bellezza.

Se sei interessato puoi acquistare subito il tuo ingresso, ti verranno consegnate anche delle cuffie per ascoltare meglio la guida. L’incontro per la visita è direttamente a pochi passi dalla Fontana di Trevi, e il numero massimo di partecipanti è di otto persone. Durante la visita verrai a conoscenza di tutti i segreti di questa opera che tutto il mondo ci invidia.

Bunker e rifugi antiatomici

Il sottosuolo romano nasconde tra i suoi segreti anche alcuni importanti bunker antiatomici e antiaerei, fatti realizzare in epoche diverse durante le guerre come luoghi di protezione. Se ne contano almeno tre: il primo in corrispondenza della residenza mussoliniana di Villa Torlonia, mai usato perché non concluso; il secondo venne fatto costruire per volere dei Savoia nel Casale delle Cavalle Madri, con una struttura circolare che poteva ospitare anche le macchine, mentre il terzo si trova all’Eur, il quartiere romano fatto costruire sempre da Mussolini, sotto il palazzo degli Uffici, nato con lo scopo di proteggere i funzionari coinvolti nella realizzazione della mai conclusa esposizione universale.

Ci sarebbe un quarto bunker, fatto sempre costruire da Mussolini, sotto una delle due torri di Piazza Venezia. Il quarto bunker, come anche i precedenti, non è visitabile, ma secondo gli esperti avrebbe una pianta quadrata e si estenderebbe per 72 metri quadrati. Vi si accederebbe attraverso una scala in mattoni. Anche questo bunker non sarebbe mai stato usato da Mussolini.

Basilica San Giovanni in Laterano

L’importante famiglia dei Laterani lasciò a Roma molte testimonianze architettoniche nel quartiere di San Giovanni, uno dei più belli della città. Ne è simbolo la splendida Basilica di San Giovanni in Laterano, icona della città e custode di altri tesori a ben 6 metri di profondità dal pavimento di base.

Si tratta di un vasto complesso di costruzioni addirittura risalenti al I secolo d.C., i resti di un’epoca imperiale tra le più imponenti della storia mondiale.

Questo caseggiato è formato da una serie di ambienti che si susseguono in profondità, insieme a una fila di pilastri decorati. Sempre nei dintorni del caseggiato è visibile anche ciò che resta di una caserma del corpo a cavallo, gli Equites Singulares, risalente al II secolo d.C. durante la reggenza di Settimio Severo.

Puoi visitare San Giovanni in Laterano e i suoi splendidi sotterranei prenotandoti per una visita guidata, comprensiva di una visita nella cattedrale di Roma, così soprannominata, e di altre 4 meravigliose basiliche papali che insieme costituiscono il percorso della Roma Cristiana.

La storia che inizia all’interno delle navate continua sotto le chiese, lungo metri di aneddoti che potrai scoprire soltanto attraverso la guida di un esperto. Questo splendido tour dura 3 ore, puoi prenotarlo comodamente online e ricordati che nelle basiliche non è permesso indossare abiti corti e succinti.

Le visite guidate di Roma nascosta custodiscono momenti di sorprendente ispirazione, dove la storia del passato si intreccia con il presente negli angoli bui delle cripte e dei lunghi tunnel.

Quando già i tesori di Roma sembrano essere ineguagliabili per la cultura immensa che ci mostrano, la città ci svela ogni momento nuovi cunicoli pieni di informazioni, aneddoti, qualcosa che non sapevamo e di certo ancora ne scopriremo di nuovi.

Sotterranei nel Colosseo che un tempo erano occupati da gladiatori, domus signorili nascoste a metri e metri di profondità, cripte che ancora oggi nascondono i resti di importanti personaggi religiosi: la città eterna promette questo e tanto altro, come se il primato di città più bella del mondo non le bastasse ora ha deciso di regalare anche un percorso sotterraneo pieno di fascino e di storia antica, qualcosa che solo questa città può donare.

Categorie
Europa Finlandia Viaggi viaggiare Wanderlust

Finlandia: il viaggio verso la felicità comincia qui

E se la ricerca della felicità passasse per i viaggi? Sono tanti, infiniti e conosciuti ai più i benefici di mettersi in cammino, di esplorare luoghi vicini o destinazioni lontane, per sfidare i propri limiti e per toccare con mano le meraviglie che appartengono al mondo che abitiamo.

Sì, la felicità si nasconde proprio lì, in tutte quelle straordinarie esperienze che viviamo ogni giorno con zaino in spalla e smartphone alla mano per immortalare i ricordi più belli di una vita intera. Lo sa bene la Finlandia, che ha trasformato quello stato d’animo di pienezza e completa soddisfazione in una vera e propria arte da diffondere nel territorio e nel mondo intero.

Dopo il successo di Masterclass of Happiness, il concorso organizzato da Visit Finland che ha regalato a 10 viaggiatori le chiavi d’accesso al segreto della felicità, l’ente del turismo del Paese ha pensato bene di estendere questa possibilità a tutti e in qualsiasi posto del mondo. Il viaggio verso la felicità comincia qui, adesso. Pronti a partire?

Destinazione felicità

Quando pensiamo alla felicità non possiamo non menzionare la Finlandia. Il Paese del Nord Europa, conosciuto per il suo immenso patrimonio naturalistico, per i grandi parchi nazionali e per gli spettacoli portati in scena dall’aurora boreale, è stato eletto, per il sesto anno consecutivo, il Paese più felice del mondo dal World Happiness Report.

Ma come fanno, i finlandesi, a essere così felici? Questa è una domanda che si pongono in molti, la cui risposta probabilmente si palesa in tutta la sua chiarezza una volta messo piede sul territorio. Chi è impossibilitato a viaggiare in questo momento, però, può intraprendere un viaggio ideale nel Paese, per toccare la sua anima felice, anche restando a casa.

La Masterclass of Happiness, infatti, è adesso disponibile nella sua versione digitale. Questo vuol dire che tutti possono accedere gratuitamente, e in qualsiasi momento, al segreto finlandese tanto ambito. Sul sito ufficiale di Visit Finland, infatti, sono state pubblicate delle video lezioni tenute da coach esperti del settore. L’obiettivo? Trovare il finlandese che è dentro di noi.

Il segreto del Paese più felice del mondo a portata di click

Sono 5, in totale, le lezioni da seguire per familiarizzare con il mood finlandese che tanto ci affascina. Non mancano i compiti pratici e altri consigli da seguire per sperimentare in prima persona quello stile di vita che rende così felici le persone che vivono in Finlandia. Come abbiamo anticipato, la Masterclass of Happiness è totalmente gratuita e può essere seguita in qualsiasi momento e da ogni parte del mondo. Al termine del corso, tutti i partecipanti, riceveranno il Certificate of Happiness.

Va da sé che il miglior modo per sperimentare lo stile di vita finlandese è proprio quello di organizzare un viaggio nel Paese. Qui, infatti, si possono mettere in pratica tutti gli insegnamenti ricevuti dai coach della masterclass. Vi state chiedendo quali sono? Senza spoilerare troppo, vi anticipiamo che la natura assume un ruolo fondamentale in questo percorso di crescita e benessere.

Passeggiate nel bosco, trekking nella foresta, pomeriggi vista lago: la natura è parte integrante della quotidianità dei finlandesi ed è facilmente accessibile, anche dalle più grandi e popolose città. Queste immersioni, che sono all’ordine del giorno, hanno numerosi benefici confermati dalla scienza.

Mente e corpo sono sempre sintonizzati sulla stessa frequenza, anche grazie alla sauna, simbolo del Paese nonché parte integrante della cultura finlandese. E poi ci sono la bellezza, l’armonia e l’ordine, che passano per gli spazi outdoor ma anche per gli interni delle abitazioni. Tutto qui? Assolutamente no, ma il resto potete scoprirlo da voi intraprendendo questo viaggio inedito e straordinario verso la felicità.

Categorie
Europa Idee di Viaggio Montenegro Viaggi

Perché il prossimo Paese da visitare è il Montenegro

C’è un detto famosissimo che recita “Nella botte piccola c’è il vino buono”, e noi di SiViaggia possiamo affermare con certezza che sono parole che si adattano a pennello al Montenegro. Pur essendo uno dei Paesi meno estesi del nostro continente, il Montenegro è uno scrigno di tesori – naturali e non – emozionanti e di immenso valore. Scopriamo insieme tutte le ragioni per cui la prossima meta da visitare è proprio il Montenegro.

5 motivi per fare un viaggio in Montenegro

Facciamo una doverosa premessa: in realtà 5 sono pochissimi, perché ci sarebbero centinaia di motivi per cui, tutti, dovremmo considerare il Montenegro come la nostra prossima destinazione di viaggio. Tuttavia, abbiamo deciso di riportare quelli più importanti e che molto probabilmente vi convinceranno ad organizzare subito un’avventura alla volta di questo Paese europeo.

La prima regione per cui vi consigliamo di andare in Montenegro è l’incredibile ventaglio di opportunità e attività che offre: c’è un Adriatico che fa sognare a occhi aperti, montagne che sembrano toccare il cielo con le loro vette, laghi nascosti che brillano alla luce del sole, profondi canyon celati da rigogliose foreste e tanta natura per fare trekking, immersioni, rafting, ciclismo, equitazione e persino sport invernali.

Montenegro, Paese splendido

Fonte: iStock

Veduta di Kotor

È un Paese in cui la parola noia praticamente non esiste e dove il sole brilla molto più spesso che in altre località.

Il secondo motivo per cui fare un viaggio da queste parti è legato proprio al suo mare. Caratterizzato da una costa frastagliata, offre spiagge con tutti servizi così come cale nascoste raggiungibili solo in barca. Ci sono di sabbia, perfette per le vacanze in famiglia, poi di sassi, ciottoli e scogli. Ma soprattutto c’è un arenile che vale davvero la pena visitare: la Spiaggia Becici, che è stata persino insignita della Palma d’Oro come spiaggia più bella del Mediterraneo. Poi ci sono isole, penisole, porti turistici e baie. In sostanza è una destinazione costiera ideale per tutti.

In Montenegro saranno felici anche le papille gustative: è questo il terzo motivo per cui bisogna organizzarci un viaggio, la sua enogastronomia. Il cibo nei Balcani è ottimo e in questo Paese in particolare è possibile assaggiare gustosi piatti di carne e, soprattutto, pesce. Da queste parti, infatti, la tradizione della pesca è una pratica antica e molto diffusa.

La quarta ragione è legata al patrimonio artistico-culturale che si può scoprire nelle sue vivaci città e antichi villaggi. La regione naturale e storico-culturale di Kotor, per esempio, è patrimonio Unesco dal 1979. Herceg Novi (Castelnovo in italiano), è pregna di fortezze erette da vari dominatori locali e impreziosita da piante esotiche che furono portate da queste parti dai marinai che rientravano in patria. Podgorica, la preziosa Capitale, è una città moderna costruita sulle rive di ben sei fiumi, condizione che fa sì che sia una località dai profili davvero sorprendenti.

L’ultimo motivo – ma vi ricordiamo che ce ne sono tanti altri – riguarda l’intrattenimento e l’ospitalità. I montenegrini sono persone che amano la vita, fare scherzi e divertirsi. Le giornate scorrono al ritmo dell’energia positiva e non a caso è un Paese in cui la vita notturna non ha niente da invidiare a tante altre zone del mondo.

In più, durante tutto l’anno vengono organizzati numerosi festival, feste in maschera ed eventi che celebrano la cucina, l’artigianato e le numerose tradizioni locali.

Herceg Novi, Montenegro

Fonte: iStock – Ph: Dmitriy Fesenko

La città di Herceg Novi

La natura del Montenegro

Tra le cose che maggiormente fanno innamorare il visitatore del Montenegro c’è la sua sgargiante e stupefacente natura. Vi basti pensare che, nonostante la sua piccola estensione, qui ci sono ben quattro Parchi Nazionali. Tra le meraviglie da non perdere c’è sicuramente il Parco Nazionale di Durmitor che è conosciuto anche come la “regione dei piccoli laghi”: ci dimorano circa venti bacini d’acqua di origine glaciale.

Si tratta di un maestoso massiccio montuoso che fa parte delle Alpi Dinariche e che dal 1980 è entrato nella lista dei siti patrimonio mondiale dell’Unesco. Particolarmente degno di nota è lo straordinario canyon scavato dal fiume Tara, il più profondo e il più esteso d’Europa.

Meravigliose sono anche le Bocche di Cattaro – ovvero la gigantesca baia di Kotor – che sono conosciute anche come la “Sposa dell’Adriatico”. Qui prendono vita tantissime curiose insenature lambite da un mare così calmo e limpido da fare da specchio ai colori delle alte e selvagge montagne circostanti.

Non si può di certo di non raggiungere anche il Lago di Scutari, il più grande dei Balcani e un vero e proprio capolavoro della natura. Dalla superficie variabile a seconda della stagione, offre una flora e una fauna ricchissime, ideali per gli appassionati di turismo nel verde e birdwatching.

A rendere il tutto ancor più speciale sono le diverse isolette da cui è popolato. La più famosa è Beska dove sorge un antico e bellissimo monastero.

Canyon di Tara, Montenegro

Fonte: iStock – Ph:Toma Paunovic

Il Canyon di Tara

Le spiagge da non perdere

Oltre alla Spiaggia Becici che vi abbiamo già citato, il Montenegro offre tanti altri angoli paradisiaci. Una di queste è la Spiaggia Trsteno, una lingua di ghiaia e sabbia di oltre 200 metri che per la sua bellezza pare essere stata rubata ai Caraibi.

Molto suggestiva è anche la Spiaggia Sveti Nikola che sorge su un pittoresco isolotto che svetta di fronte al porto di Budva. Dai colori tropicali, è affettuosamente soprannominata “Hawaii Beach” e circondata da alcuni tesori, come la chiesa di San Nicola.

Poi ancora Spiaggia Przno che prende vita nell’omonimo villaggio. Lunga approssimativamente 100 metri, è bagnata da un mare calmo e limpido che invita sempre a fare un bagno.

Sabbia dorata e mare che luccica caratterizzano la Spiaggia Rafailovichi che è persino circondata da una vegetazione rigogliosa. Meno frequentata rispetto a tanti altri lidi, è l’ideale per chi desidera rilassarsi e godersi il sole.

Infine – ma di spiagge da sogno ce ne sono ancora tantissime –Milocer, detta anche “Spiaggia del Re”. Riservata agli ospiti dell’hotel lì presente, è una mezzaluna di ghiaia e sabbia rosa incorniciata da un’eccezionale vegetazione.

Spiaggia Przno, Montenegro

Fonte: iStock

La splendida Spiaggia Przno

Luoghi unici nel loro genere

Città piene di meraviglie, natura sgargiante e spiagge che sembrano uscite da una cartolina, ma la verità è che non è tutto: il Montenegro cela tantissimi luoghi che sono davvero unici nel loro genere.

Uno di questi è “l’isola-chiesa” di Gosp od Škrpjel dove, secondo una leggenda, nel 1452 due fratelli trovarono un’effigie della Madonna. Proprio per questo motivo, anche oggi, è possibile osservare attorno alla scoglio del rinvenimento una serie di pietre che sono state utili per creare quest’isola artificiale su cui sorge un bellissimo santuario mariano: la Chiesa della Madonna dello Scalpello.

Poi ancora gli stećci che, oltre a essere patrimonio Unesco dal 2016, fanno parte di un sito transnazionale che comprende 28 località situate in Bosnia ed Erzegovina, Serbia, Montenegro e Croazia centrale e meridionale. Sono devi veri e propri cimiteri antichi –  tra il XII e il XVI secolo d.C. – disposti a file e con lapidi – chiamate per l’appunto stećci – scolpite in pietra calcarea e con una vasta gamma di motivi decorativi e iscrizioni.

Davvero eccezionale ed unico è anche il Parco Nazionale Biogradska Gora dove giacciono laghi scintillanti, scorrono torrenti impetuosi, e in cui sopravvive una delle poche foreste primordiali rimaste in Europa. Si tratta perciò di una delle ultime tre foreste vergini che ancora impreziosiscono il nostro continente e che, a differenza delle altre, offre la più grande diversità in fatto di flora e fauna.

Davvero incantevole è anche il Monastero di Ostrog che è stato costruito nella parete di una ripida altura rocciosa. Immerso nella natura più selvaggia,  è meta di pellegrinaggio religioso ormai da secoli.

Monastero di Ostrog, Montenegro

Fonte: iStock – Ph: vpopovic

Il bellissimo Monastero di Ostrog

Grazioso e da visitare è anche Perast che, pur essendo un minuto villaggio, vanta diversi primati: è il più antico insediamento abitativo della regione, la cittadina col maggior numero di ore di luce, e persino una delle più belle testimonianze di architettura barocca di tutto l’Adriatico.

Imperdibile è anche Sveti Stefan che è ormai uno dei simboli più noti del Montenegro. Si tratta di un grazioso villaggio che sorge su un isola fortificata e che vanta una spiaggia di sabbia dorata eccezionale. Un luogo davvero speciale e collegato alla terraferma da un istmo.

La grande novità di quest’anno

In questo eccezionale Paese è stata appena inaugurata la prima cabinovia mare-montagna dell’Adriatico. Si tratta di un emozionante percorso di 3,9 chilometri che collega direttamente la Baia di Kotor al parco naturalistico del Monte Lovćen, a 1.348 metri di altitudine.

A realizzare l’opera è stata l’azienda altoatesina Leitner ed è uno dei pochissimi collegamenti di questo tipo in Europa. Tale spettacolare percorso, da effettuare in circa 11 minuti, parte dalla località di Dub, all’interno del comune costiero di Kotor e arriva a Kuk sul Monte Lovćen.

Con un dislivello tra la stazione di partenza e quella di arrivo di 1.316 metri, ha una capacità di 1.200 passeggeri all’ora ed è composta da 48 cabine che possono portare un massimo di dieci persone ognuna.

Grazie a questa incredibile realizzazione – oltre a ridurre notevolmente il tempo di percorrenza da una zona all’altra – c’è una maggiore protezione del fragile ambiente in cui sorge perché diminuisce sensibilmente l’uso della vecchia e tortuosa strada di Njeguš: comporterà una riduzione dell’inquinamento dovuta alla minore quantità di gas nocivi emessi dalle auto e dagli autobus.

Insomma, Il Montenegro è un Paese davvero sorprendente e da visitare per forza.

La nuova cabinovia in Montenegro

Fonte: LEITNER

La cabinovia mare-montangna
Categorie
Europa Norvegia Viaggi Wanderlust

Friluftsliv, il segreto della felicità che arriva dalla Norvegia

A volte basta poco per essere felici, ce lo spiega molto bene uno stile di vita che arriva direttamente dai paesi scandinavi e che potrebbe essere un buon mezzo per rigenerarsi e sentirsi meglio.

Il termine che lo descrive non è facile da scrivere (e neppure da pronunciare, anche se pare che si legga proprio come viene scritto), ma racchiude una pratica che dovremmo provare a fare a nostra. Si tratta del friluftsliv, ovvero di quello che a tutti gli effetti possiamo considerare il segreto della felicità che arriva direttamente dalla Norvegia.

Friluftsliv: di che cosa si tratta e qual è la sua origine

Piccoli gesti, ma che fanno bene al corpo e alla mente. Sono quelli che ci vengono suggeriti da una pratica che arriva direttamente dalla Norvegia e che potremmo provare ad adottare anche noi. Si chiama friluftsliv ed è la “vita all’aria aperta”. Naturalmente non è solo questo, ma si tratta di una vera e propria filosofia, una predisposizione a voler vivere – appena possibile – in mezzo alla natura o agli spazi aperti, senza limiti di età, di salute o di stagione.

Che sia un rigido inverno norvegese, oppure che stia piovendo, nulla può fermare il desiderio di friluftsliv. La sua origine può essere fatta risalire intorno al 1850, quando l’autore Henrik Ibsen ha utilizzato per primo questo termine all’interno della sua opera På Viddene, in cui narra di un contadino che affronta un viaggio nella natura per poi, alla fine, decidere di abbandonare la città.

Il risultato è che trascorrere del tempo all’aria aperta è diventato, nei paesi scandinavi, un ottimo metodo per impegnare le proprie giornate e un modo per essere felici, sentendosi connessi con l’ambiente circostante e vivendo in armonia con lui.

In che modo? Semplicemente passeggiando, oppure grazie ad attività fisica o a piccoli momenti di stacco come un weekend fuori porta immersi nel verde. Secondo uno studio, datato 2019 e pubblicato sulla rivista Nature, due ore alla settimana nella natura sono il segreto per aumentare il proprio benessere. E, quindi, anche la propria felicità.

“Vita all’aria aperta”, come appropriarsi della filosofia friluftsliv

Non solo Norvegia o paesi scandinavi: anche noi possiamo appropriarci del concetto di friluftsliv e giovarne nel corpo e nello spirito.

Ad esempio dedicando il nostro tempo libero a passeggiate immersi nella natura, che ci aiutano a staccare dal quotidiano anche grazie ai colori che regala ogni stagione e che rendono possibile fare cromoterapia nei boschi ammirando le tante meravigliose sfumature intorno a noi. Oppure programmando viaggi che prevedano la possibilità di stare a stretto contatto con l’ambiente circostante. Se si decide, ad esempio, di staccare per un fine settimana, ci si può regalare qualche giorno di vacanza all’insegna di paesaggi incredibile grazie al glamping ad alta quota o ai rifugi di montagna. E poi il trekking che si può fare sia nelle mete di mare sia in quelle di montagna.

Quando si è in viaggio si possono programmare diverse attività all’aria aperta nei luoghi che si visitano, come pic-nic, gite o escursioni.

In Norvegia, così come negli altri paesi nordici, trascorrono ogni momento possibile all’aria aperta a prescindere dal tempo atmosferico o dalle temperature. Anche la pausa pranzo è un’ottima scusa per una corsa in un parco, così come si cerca di andare al lavoro in bicicletta. Del resto, stiamo parlando di luoghi dove vige il diritto di pubblico accesso, ovvero la possibilità di godere della natura, rispettandola. Questo significa che si possono fare passeggiate e campeggiare in ogni luogo (sempre per un tempo limitato). Vietato, però, disturbare le altre persone o gli animali, danneggiare le proprietà o la natura.

Categorie
Curiosità Europa foreste Svezia uccelli vacanza natura Viaggi Wanderlust

Tree Hotel: dormire in un nido d’uccello nella foresta svedese

Organizzare un viaggio in Svezia è sempre un’ottima idea, lo è perché il Paese scandinavo è un concentrato di bellezze naturalistiche che incantano e sorprendono a ogni passo compiuto. Da una parte ci sono le isole che si snodano lungo la costa, dall’altra i laghi fiabeschi che caratterizzano l’entroterra. Tutto intorno, poi, si snodano vaste foreste e rilievi glaciali che circondano le città.

Meta prediletta degli amanti della natura, il Paese offre moltissime esperienze inedite tutte da vivere e condividere. Alcune di queste passano inevitabilmente anche per gli alloggi, che non solo solo luoghi del riposo e del ristoro, ma diventano parte integrante e caratterizzante delle avventure di viaggio. In Svezia, infatti, esistono molte sistemazioni integrate col paesaggio per garantire agli ospiti un contatto vero e autentico con la natura selvaggia.

Ed è proprio di un alloggio così che vogliamo parlarvi oggi, di un tree hotel immerso in un paesaggio primordiale nella zona settentrionale del Paese. Molto più di una casa sull’albero, ma un vero e proprio nido d’uccello incastonato nella foresta svedese. Il vostro sogno a occhi aperti comincia qui.

Dormire in un nido d’uccello nella foresta svedese

Il nostro viaggio di oggi ci porta alla scoperta di una destinazione ancora poco battuta dal turismo di massa, quella che ci conduce sulle sponde di un fiume che corre nelle profonde foreste della Svezia settentrionale. Ci troviamo a Granö, un piccolo insediamento urbano che conta poco più di 200 abitanti e che si snoda nel comune di Vindeln, a Västerbotten.

Proprio qui, immersa in una natura incontaminata e selvaggia esiste una piccola struttura ricettiva perfettamente integrata con l’ambiente circostante, un villaggio dove la vita scorre lenta e dove tutti sono invitati a lasciare alle spalle lo stress cittadino per contemplare le meraviglie di Madre Natura. Diversi gli alloggi proposti, tra cui anche diverse case sull’albero.

“Vivi come un uccello”: è questo l’invito ai viaggiatori di Granö Beckasin che tra gli alloggi propone proprio quattro bird nests, case sorrette tra gli alberi che per forme, lineamenti e concept sono ispirate ai nidi d’uccello che popolano la foresta.

Un alloggio da sogno nella natura

Dormire all’interno di un nido d’uccello è un’esperienza davvero unica, perfetta per tutti coloro che cercano un rifugio lontano dalla città e dai ritmi frenetici che caratterizzano la quotidianità. Gli alloggi sull’albero di Granö Beckasin affacciano direttamente sul fiume che attraversa il territorio e sulla foresta svedese, una delle zone più selvagge dell’intero Norrland.

Le case, costruite con materiali naturali e riciclabili sono semplici, ma dotate di ogni comfort. Non mancano, ovviamente, ampie vetrate panoramiche per godere della bellezza dei dintorni a ogni ora del giorno e della notte.

La struttura è aperta tutto l’anno, tuttavia consigliamo di raggiungerla in inverno per toccare con mano la magia di questa stagione che trasforma il Paese in una cartolina incantata. Ma non è tutto perché da ottobre a marzo gli ospiti possono ammirare tutta la bellezza dell’aurora boreale che infiamma i cieli della Svezia restando nel proprio nido, tra gli alberi.

Categorie
Curiosità Europa Francia Parigi Tour Eiffel Viaggi

Questo luogo italiano è secondo solo alla Tour Eiffel

Non serve andare lontano per scoprire che, a due passi da casa, esistono delle meraviglie dell’ingegneria di cui andare molto fieri. È il caso del Ponte della Becca, un ponte di ferro nell’Oltrepò Pavese, secondo, per struttura, solo alla celeberrima Tour Eiffel simbolo, agli occhi del mondo, non solo di Parigi ma di tutta la Francia.

Perché questo ponte non è dunque il simbolo almeno della Lombardia, se non dell’Italia? E dire che quando fu costruito, tra il 1910 e il ’12, sulla confluenza dei due fiumi Po e Ticino, era un’opera unica nel nostro Paese. Ancora oggi, a distanza di oltre un secolo, resta la struttura in ferro più grande del mondo, dopo la Tour Eiffel, appunto.

Il Ponte della Becca

Lungo poco più di un chilometro (1,081 metri, per la precisione, tre volte l’altezza della Torre Eiffel), collega i due Comuni di Linarolo e Mezzanino, in provincia di Pavia. Fu costruito per un motivo molto più pratico di un’esposizione universale (motivo per cui fu costruita la struttura parigina). Serviva, infatti, per agev0olare il trasporto di merci, in particolare l’uva proveniente dall’Oltrepò diretto in tutta la Lombardia.

Prima della costruzione del Ponte della Becca, si usava un sistema di trasporto su acqua per mezzo di zattere e poi di traghetti che, però, non era molto affidabile in quanto proprio nel periodo di trasporto dell’uva spesso si verificavano delle piene dei due grandi fiumi. Nell’Oltrepò Pavese si produce ancora oggi dell’ottimo vino, in particolare Pinot Nero, Croatina, Barbera e Riesling.

Il progetto del ponte fu affidato all’ingegnere svizzero Jules Röthlisberger, che qualche anno prima aveva progettato un altro ponte in Italia, il Ponte San Michele sull’Adda (anche chiamato ponte Röthlisberger), una rinomata opera di archeologia industriale. L’inaugurazione dell’opera avvenne il 7 luglio del 1912 alla presenza di Vittorio Emanuele di Savoia, cugino di re Vittorio Emanuele III.

Il ponte subì gravi danni durante la Seconda guerra mondiale a causa dei bombardamenti, ma fu subito ricostruito tale e quale e ancora oggi resta il Ponte della Becca dei primi del Novecento.

Negli ultimi anni, sono stati riscontrati più volte dei cedimenti, che hanno obbligato le autorità a limitare il transito dei mezzi sul ponte. Infatti, sono state installate delle barriere limitatrici di larghezza fatte di cemento con sbarre che impediscono il transito al traffico pesante.

Anche senza sapere nulla quando s’imbocca il Ponte della Becca sembra di entrare nella Tour Eiffel: la sua struttura tubolare con la travatura reticolare, nata dalla necessità di impiegare strutture sempre più leggere per superare lunghezze sempre più grandi, è proprio quella della cugina francese.

Una gita nell’Oltrepò Pavese

Chi avesse in mente di organizzare una gita fuori porta nella zona dell’Oltrepò Pavese non può perdersi questa chicca tutta italiana. Il periodo consigliato per visitare questa zona della bassa Lombardia è in autunno o in primavera, magari percorrendo la bellissima Strada del Vino e dei Sapori dell’Oltrepò Pavese.

Oltre a scavallare, in auto o, meglio ancora, in moto, le dolci colline vitate, si possono visitare le tantissime le cantine della zona, fermarsi in uno dei numerosi agriturismi che spesso offrono anche alloggi in mezzo alla natura.

Ma non solo. Qui è possibile andare in bicicletta costeggiando i campi coltivati e i vigneti a perdita d’occhio, visitare deliziosi borghi e castelli. Tra i più belli c’è Varzi, un borgo bellissimo caratterizzato dalle sue imponenti torri non lontano dal Castello di Oramala, un elegante maniero che nasconde, ancora oggi, strane storie di fantasmi.

Il Castello di Cigognola, invece, che domina il paesaggio dell’Oltrepò Pavese, è un’elegante dimora aristocratica (privata) restaurata e rimaneggiata in stile neogotico che si può visitare e che ospita una famosa cantina dove fare degustazioni e acquistare vini.

Molto bello è infine il piccolo borgo medievale di Zavattarello, dominato dal Castello dal Verme, immerso in una natura incontaminata, dove regnano pace e serenità.