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Il Carnevale più suggestivo d’Europa inizia con un blackout

A notte fonda, quando a illuminare la città sono solo i lampioni e le stelle, tutte le luci si spengono e i quartieri e le piazze sprofondano nel buio più nero. Si tratta di un blackout che si ripete anno dopo anno e che dà inizio al Carnevale più famoso della Svizzera, nonché uno tra i più suggestivi del mondo.

Ci troviamo a Basilea, nella città che si adagia sul fiume Reno e che confina con la Francia e la Germania. Il suo delizioso centro storico, che si avviluppa intorno alla Marktplatz, è una preziosa testimonianza del passato medievale del territorio ed è dominato dall’imponente municipio del XVI secolo caratterizzato da mattoni rossi.

Le cose da fare e da vedere in città sono tante e diverse: la cattedrale gotica del XII secolo, per esempio, o la celebre Università che conserva le opere dell’umanista e filosofo Erasmo. E poi c’è il Carnevale, un appuntamento imprescindibile per cittadini e viaggiatori che non solo porta in scena il folklore, le tradizioni e le usanze della comunità, ma è rappresentativo dell’identità stessa della città. Ed è bellissimo.

Frau Fasnacht: il Carnevale di Basilea

Tre giorni di festa, di meraviglia e di stranezze. Tre giorni in cui l’ordine delle cose viene sovvertito: questo è il Carnevale di Basilea, quello che i cittadini chiamano Frau Fasnacht e che per la sua unicità è stato inserito all’interno della lista del Patrimonio Culturale Immateriale dell’UNESCO nel 2017.

Cos’ha di speciale questa celebrazione, che si è guadagnata un posto d’onore tra le cinquanta feste più famose d’Europa, è presto detto. Frau Fasnacht porta in scena tra le strade, le piazze e i quartieri della città uno spettacolo unico e affascinante, fatto di creatività, arte e folklore, ma anche di ironia dissacrante e sovversiva. Del resto a Carnevale ogni scherzo vale, e gli abitanti di Basilea hanno scelto di prendere sul serio il famoso detto.

Carnevale di Basilea

Fonte: iStock/schulzhattingen

Carnevale di Basilea

Il Carnevale più suggestivo d’Europa: date e appuntamenti

Tutto ha inizio alle 4.00 in punto il lunedì che segue il mercoledì delle Ceneri. La città sprofonda in un totale blackout, ma non c’è nulla da temere: è solo il principio di Frau Fasnacht.

I cittadini scendono in strada sfilando tra i quartieri con migliaia di lanterne dipinte a mano: Basilea si illumina di meraviglia mentre si diffonde la musica fragorosa dei pifferai e dei suonatori di tamburo. Il Morgenstreich, questo il nome della sfilata notturna che apre il Carnevale di Basilea, attraversa i punti iconici della città: Barfüsserplatz, Marktplatz, Rümelinsplatz, Falknerstrasse e Freie Strasse. Tutti sono invitati a scendere in strada e a prendere parte alla festa.

Il Frau Fasnacht continua durante il giorno. Oltre 10.000 figuranti indossano le maschere della tradizione attraversando l’intera città. La sera, invece, vengono esposte tutte le lanterne dipinte nella Münsterplatz.

Il martedì è il giorno in cui i bambini possono dare sfogo alla creatività e all’immaginazione. Il Carnevale si dirama in ogni angolo della città e invita tutti, indistintamente dall’età, a scendere in strada con costumi fantasiosi e divertirsi tra carri, caramelle e coriandoli.

“I tre giorni più belli dell’anno”, così vengono definiti dai cittadini di Basilea, si concludono il mercoledì sera. La città si anima a suon di musica e allegorie satiriche dove tutti sono invitati a partecipare. Poi, nella notte tra mercoledì e giovedì alle 4.00 in punto, esattamente come è iniziato, il Frau Fasnacht si conclude con un’ultima marcia. A quel punto non resta che salutarsi e attendere il prossimo Carnevale.

Carnevale di Basilea, sfilata del 2023

Fonte: iStock/Helior

Carnevale di Basilea, sfilata del 2023
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Vuoi trasferirti in Croazia? In questo villaggio le case sono quasi regalate

Una piccola comunità rurale, immersa nella campagna e situata lungo un corso d’acqua. Qui, in questa cittadina della Croazia, le case vengono vedute a un prezzo davvero simbolico: quasi regalate. Sulla scia delle varie proposte simili che si sono succedute in Italia, dove in alcuni borghi le abitazioni sono state vendute anche per solo un euro, la Croazia sperimenta nuovamente questa iniziativa per provare a ripopolare la cittadina.

Il prezzo? Solamente 13 centesimi: un’occasione perfetta per chi sogna di cambiare vita e trasferirsi all’estero, magari proprio in Croazia.

La cittadina croata dove le case vengono quasi regalate

Per chi sogna di trasferirsi in Croazia c’è un’occasione da non perdere: il borgo di Legrad mette le sue abitazioni in vendita alla cifra simbolica di 13 centesimi. Il villaggio già in passato aveva sperimentato un simile progetto e ora ci riprova con un nuovo lotto di case. L’iniziativa, che ha preso il via per la prima volta qualche anno fa, ha già dato i suoi frutti. Come riporta la CNBC, i media locali croati hanno spiegato che i bambini sono aumentati e che si sta costruendo un nuovo asilo nido. Precedentemente ne sono state vendute 17, almeno secondo quanto riferito dalla Reuters e all’epoca il Comune aveva supportato gli acquirenti per eventuali opere di ristrutturazione.

Questa iniziativa si inserisce nel solco di altre simili che hanno caratterizzato – ad esempio – diverse location italiane come Mussomeli in Sicilia, dove le case erano state vendute per un euro.

Da quando c’è stato questo nuovo annuncio a Legrad sono state già vendute cinque case e tre famiglie si sono trasferite. Ma chi ha diritto all’acquisto? I nuovi residenti del villaggio devono avere meno di 45 anni, avere una relazione e non devono avere precedenti penali o possedere altri beni. In merito a quest’ultimo aspetto non è noto se l’obbligo di non avere altre proprietà si riferisca unicamente alla Croazia o anche ad altri stati.

Legrad, tutto quello che c’è da sapere sulla cittadina croata

Legrad si trova nella regione di Koprivnica e Križevci nella zona settentrionale dellla Croazia: ha circa 2000 abitanti e si trova lungo il fiume Drava. Immersa nel verde e nella natura, ha anche delle suggestive spiagge che si trovano lungo il corso d’acqua.

Da qui si raggiunge in pochissimo tempo Zagabria (circa un’ora e mezza di viaggio in automobile), inoltre il villaggio è vicino al confine con l’Ungheria.

La sua posizione molto favorevole, infatti, nel passato l’aveva resa un importante centro commerciale per tutta la zona che attirava mercanti anche dall’Italia. Ma poi le cose sono cambiate e la cittadina è divenuta un luogo periferico e non più nevralgico. Così l’iniziativa, partita qualche anno fa, ha avuto lo scopo di ripopolare il villaggio, all’epoca il sindaco aveva detto, come riporta un articolo di Forbes: “Ci siamo trasformati in una città di confine con pochi collegamenti con altri luoghi. Da allora la popolazione è andata gradualmente diminuendo”.

Ma ora le cose stano cambiando e l’interesse si è nuovamente acceso. Del resto, Legrad è il luogo perfetto per chi ama la natura e vivere in un posto tranquillo.

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La gara più bizzarra del mondo si svolge in Germania: sta per cominciare

Lasciamo stare per un momento le montagne innevate dalle quali scendere con gli sci ai piedi, le piste per il pattinaggio, o le foreste da esplorare con le ciaspole. Perché c’è un luogo in cui vanno in scena altri sport, molto più particolari, adatti a chi vuole sperimentare le proprie abilità o tentare – più semplicemente – di cambiare location per una vacanza invernale.

Stiano parlando delle località balneari dell’isola tedesca e polacca di Usedom che si trova sul Mar Baltico, al confine tra Germania e Polonia.

Qui anche i mesi invernali regalano appuntamenti imperdibili: a partire dal Cimento di Capodanno, che prevede un bagno nel freddissimo mare, oppure corse sulle slitte trainate dai cani e, infine, sci di fondo sulla neve, ma in spiaggia.

Ora sta per iniziare una gara davvero bizzarra, si tratta del Campionato Mondiale di Corsa con le sedie da spiaggia: l’appuntamento è previsto ad Ahlbeck il 26-27 gennaio 2024.

Campionato Mondiale di corsa con le sedie da spiaggia, succede sull’isola di Usedom

Una gara molto particolare, ma non per questo facile o non faticosa. Sull’isola tedesca e polacca di Usedom, affacciata sul Mar Baltico, l’inverno attrae tantissimi turisti, perché le proposte destagionalizzate sono molto particolari. Come quella che sta per andare in scena nella località balneare di Ahlbeck quando, il 26 e il 27 gennaio 2024, si terrà il Campionato Mondiale di corsa con le sedie da spiaggia.

Un evento sportivo molto originale che prevede che i partecipanti si mettano alla prova cercando di essere veloci, mentre devono portare con sé strutture piuttosto ingombranti. Le squadre sono composte da due atleti che hanno il compito di trascinare una seduta per la spiaggia (il peso si aggira sui 60 chilogrammi) lungo un percorso di 20 metri. L’obiettivo è non solo quello di vincere arrivando primi, ma anche di tentare di superare il record di 4,91 secondi, un tempo che è rimasto imbattuto sin dalla prima edizione del Campionato, datata 2007.

Due le gare: una dedicata agli adulti e una ai più piccoli che, in questo caso, dovranno portare lungo il percorso dei cestini da spiaggia.

L’originale appuntamento è unico al mondo si inserisce all’interno di un festival che prevede due giorni in cui si terranno tantissime iniziative diverse: dall’asta di sedie a sdraio, allo spettacolo pirotecnico, senza dimenticare la festa in spiaggia.

Il molo di Ahlbeck, una delle attrazioni della zona

Fonte: Foto: TMV Grundner

Il suggestivo molo di Ahlbeck, una delle attrazioni della zona

Isola di Usedom, cosa vedere

Spiagge di sabbia, località turistiche, bellezze paesaggistiche, ma anche nate dalle mani dell’uomo: l’isola di Usedom nel Mar Baltico è una location eccezionale se si programma una vacanza, che può essere interessante in ogni periodo dell’anno.

Magari proprio per assistere alla gara più particolare e originale del mondo. L’sola è in parte tedesca e in parte polacca, si estende su una superficie di circa 445 chilometri quadrati, di questi solo una piccola parte è della Polonia, anche se ha una maggiore densità di popolazione. Ahlbeck, dove si tiene il festival, è una località balneare caratterizzata da bellissime spiagge in sabbia chiara, si trova nella zona tedesca dell’isola. Vi sono una lunga passeggiata, un suggestivo molo, bellissimi palazzi e si trova a soli due chilometri dal confine polacco.

Un luogo da raggiungere per apprezzare la magia del mare d’inverno.

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Apre al pubblico l’altra Versailles, una dimora ricca di storia

Alle porte di Parigi c’è un altro castello oltre alla famosa Reggia di Versailles che merita di essere scoperto. Un luogo storico e meraviglioso che ha una ricca storia da raccontare.

È l’ultimo nato dei Monumenti nazionali di Francia e ora è aperto al pubblico. Si tratta del luogo che per decenni ha celato segreti di Stato, che ha ospitato re, regine, imperatori, presidenti e primi ministri in visita nel Paese.

Un luogo che, proprio per mantenere la privacy dei suoi ospiti, è stato scelto perché immerso in un bosco, forse il più bello di Francia, un tempo luogo di caccia, e completamente isolato dal resto del mondo, pur essendo a solo un’ora da Parigi.

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Fonte: ©Benjamin Gavaudo – Centre des monuments nationaux

L’appartamento di Napoleone nel Castello di Rambouillet

Château de Rambouillet, alle porte di Parigi

Stiamo parlando dello Château de Rambouillet, un bellissimo castello del Trecento con tanto di torri ai quattro lati. Sembra uscito da un libro di fiabe. Talmente bello che già Carlo V, re di Francia, lo volle per sé. Poi passò a Luigi XVI e poi a Napoleone Bonaparte, che lo fece restaurare dopo i disastri della Rivoluzione francese. Da allora, è rimasto nelle mani dello Stato francese fino al 2018, divenendo sede di rappresentanza del Presidente della Repubblica francese, ma anche luogo di villeggiatura della più alta carica politica di Francia.

Fu proprio nel castello di Rambouillet che, nel 1975, l’allora presidente francese Valéry Giscard d’Estaing riunì i Capi di governo dei sei Paesi più industrializzati al mondo, tra cui il presidente degli Stati Uniti Gerald Ford, il primo Ministro inglese Harold Wilson, l’ex cancelliere tedesco Helmut Schmidt e il nostro ex presidente del Consiglio Aldo Moro dando vita a quello che sarebbe diventato il G8.

Da allora sono state ospiti nel castello tantissime personalità più in vista, dalla regina Elisabetta II a Nelson Mandela, tanto da essere soprannominato “l’altra Versailles“.

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Fonte: ©Benjamin Gavaudo – Centre des monuments nationaux

Il bellissimo Salon Médicis nel Castello di Rambouillet

Oggi si possono visitare quelle stanze che hanno ospitato re, imperatori e presidenti, una vetrina del savoir-faire francese in materia di arti decorative, il cui arredamento era stato commissionato ai più importanti arredatori d’interni del Paese e concepito come fosse un transatlantico di lusso.

Appena restaurato e aperto da poco alle visite, l’appartamento dell’imperatore, situato al primo piano del maniero con affaccio sulla corte d’onore, che comprende tre stanze, tra cui la splendida sala da bagno con gli arredi ottocenteschi e gli affreschi alle pareti e che fu prima del conte di Tolosa e poi della regina Maria Antonietta, moglie di Luigi XVI.

Ma tra gli splendidi ambienti che si possono visitare c’è la sala dei marmi, anche detta Salon Médicis, luogo d’incontri e della mondanità che frequentava il castello.

Il parco del Castello di Rambouillet

Il castello è immerso in un immenso parco di 150 ettari, con giardino alla francese e un fiume che scorre in mezzo, dove si può passeggiare, ma anche girare in bicicletta, in barca o con le vetture elettriche. Nel parco, all’interno del giardino all’inglese, ci sono due piccoli edifici che meritano una visita: la Laiterie de la Reine e la Chaumière aux coquillages, due piccoli tesori architettonici risalenti al XVIII secolo. La “latteria” fu costruita per la regina Maria Antonietta ed è un tempio del neoclassicismo e incarna la raffinatezza dell’età dei Lumi. Il cottage delle conchiglie, invece, è uno dei luoghi più finemente arredati che esistano in Europa.

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Come visitare Château de Rambouillet

Il castello è aperto tutti i giorni tranne il martedì. Dal 1° ottobre al 31 marzo dalle 10 alle 12 e dalle 13.30 alle 17. dal 1° aprile al 30 settembre dalle 10 alle 12 e dalle 13.30 alle 18. Il parco è gratuito, mentre per visitare il catello, la latteria e il cottage il biglietto costa 11 euro. Gratis per i ragazzi di età inferiore ai 18 anni e la prima domenica dei mesi di gennaio, febbraio, marzo, novembre e dicembre.

Nella visita è compresa la mostra “Rambouillet 1950, dans l’intimité du Président” che si tiene fino al 21 aprile 2024, un’immersione nella più gloriosa epoca presidenziale che il castello abbia conosciuto, quella del dopo guerra. Concepita con nuovi arredi – che saranno completati negli anni a venire -, l’esposizione vuole mostrare il ritorno dei mobili creati espressamente per il Castello di Rambouillet sotto il mandato di Vincent Auriol (1947-1954) dai più grandi decoratori dell’epoca, emergenti o già affermati.

Il castello è raggiungibile in 35 minuti di treno da Parigi partendo dalla Gare de Montparnasse con fermata Rambouillet.

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Fonte: 123rf

Il parco del Castello di Rambouillet
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Grotte di Aggtelek: il mondo sotterraneo Patrimonio Unesco

In Ungheria, praticamente al confine con la Slovacchia, c’è un mondo sotterraneo che cela moltissime sorprese: si tratta delle grotte di Aggtelek, una lunga serie di cunicoli che si dipanano per km nelle viscere della terra. Tra di esse c’è anche la grotta di stalattiti più lunga d’Europa, un vero capolavoro della natura dove vivere un’esperienza senza eguali. Andiamo alla scoperta di questo Patrimonio Unesco.

Dove si trovano le grotte di Aggtelek

Il parco nazionale di Aggtelek, che racchiude le famose grotte, è un’area naturale protetta fondata nel 1985 a tutela di questo preziosissimo capolavoro naturale. Si trova nell’Ungheria settentrionale, dove – per quanto riguarda alcuni dei suoi cunicoli – si snoda parzialmente anche in Slovacchia. Siamo nella regione del Carso di Aggtelek, caratterizzata da numerose formazioni scavate in un paesaggio calcareo di raro fascino. Il parco si estende per quasi 200 km quadrati, all’interno dei quali si contano ben 280 grotte di diverse dimensioni.

Le grotte di Aggtelek, un luogo magico

Le grotte di Aggtelek fanno parte di un sistema di caverne sotterranee ancora più ampio, che ricadono sotto il nome di grotte del Carso di Aggtelek e del Carso slovacco, dal 1995 diventate uno dei siti protetti dall’Unesco per il loro prezioso valore paesaggistico e geologico. Complessivamente, tutti i cunicoli finora conosciuti si sommano per un totale di oltre 205 km di lunghezza, ma è pur vero che sottoterra potrebbero celarsi ancora molte sorprese. Migliaia di turisti, attratti dalla bellezza della natura ungherese e dal fascino di queste grotte, arrivano ogni anno per una vera e propria avventura speleologica.

Ma quali sono le caverne più famose di questo complesso? Quella più nota in assoluto è la grotta Baradla, lunga ben 26 km – 8 dei quali si trovano in territorio slovacco, dove viene chiamata grotta Domica. È la più grande grotta di stalattiti d’Europa, ma anche un importante sito archeologico e naturalistico: il suo ingresso naturale si trova nel parco di Aggtelek, ai piedi di un’imponente parete bianca. Il cunicolo principale si dirama poi in diverse caverne laterali, ed è qui che si trova la stalagmite più grande conosciuta al mondo (37,2 metri di altezza).

La grotta Baradla è conosciuta sin dall’antichità e vi sono state trovate tracce di occupazione neolitica: viene dunque considerato un prezioso sito archeologico che custodisce testimonianze dell’antica cultura di Bükk, che provano come le caverne fossero abitate fin dal 5.000 a.C. Inoltre, all’interno del complesso sotterraneo vivono oltre 500 animali, tra cui 21 specie di pipistrello. Visitare questa grotta è un’esperienza meravigliosa, il tour ha una lunghezza di circa 1,7 km e permette di dare uno sguardo unico ad un mondo sotterraneo incredibile.

Molto affascinante è poi la grotta di Gombasek, lunga oltre 1,5 km: arricchita da preziosissime decorazioni, si è così guadagnata il nome di grotta delle favole. È particolarmente frequentata non solo per la sua bellezza, ma anche perché qui si pratica, in via sperimentale, la cosiddetta speleoterapia: grazie a particolari condizioni di temperatura e umidità, il luogo sembra essere adatto per il trattamento delle malattie respiratorie. Merita infine una visita anche la grotta di ghiaccio di Dobšina, dove si trova una splendida sala che rimane congelata tutto l’anno. I turisti possono visitarla, scoprendo che qui la temperatura rimane costante tra i -4° e gli 0,5°C in qualsiasi stagione.

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Il Carnevale più insolito d’Europa? Una sfilata di mostri. Ecco dove

Il Carnevale, un festival di maschere, colori e risate, è sempre stato un momento di gioia per grandi e piccini. Questa festa, che si svolge in ogni angolo dell’Italia, è una delle più attese dell’anno, capace di far rivivere le antiche tradizioni e di portare un’ondata di allegria in ogni angolo del Paese.

Ma il Carnevale non è solo una ricorrenza italiana. In tutto il mondo, la gente si riunisce per celebrarla secondo le proprie tradizioni, alcune delle quali forse ancora poco note, a cui vale assolutamente la pena partecipare.

Il nostro viaggio di oggi ci porta in Ungheria, nel pittoresco paese di Mohács, lungo le rive del Danubio. Dal 8 al 13 febbraio, questo tranquillo borgo si trasforma in un’esplosione di colori e suoni, un turbinio di allegria che riempie le strade e i cuori dei suoi abitanti, dando vita alla magia del Carnevale, conosciuto localmente come Busójárás.

Il Carnevale di Mohács, un vortice di colori e tradizioni ungheresi

Carnevale Mohács
Carnevale di Mohács, Ungheria

Le radici del Carnevale di Mohács sono profondamente intrecciate con la storia dell’Ungheria e risalgono al lontano 1783. Questa tradizione centenaria ha saputo resistere al passare del tempo, evolvendosi fino a diventare uno dei carnevali più importanti e amati in tutta Europa.

È un autentico rituale, un momento di condivisione e celebrazione che ti permetterà di immergerti completamente nelle tradizioni locali. Al centro di tutto, ci sono i Busó: figure affascinanti e misteriose che, con le loro tipiche maschere di legno e costumi tradizionali, animano la città.

Create dagli abili artigiani locali, non sono semplici oggetti, ma veri e propri simboli e testimonianze di un’arte millenaria, che si tramanda di generazione in generazione. Quando sfilano per le strade, il loro grido di battaglia bao-bao risuona nell’aria, creando un’atmosfera carica di emozione e fascino.

Farsangtemetés: addio all’Inverno

Il Carnevale di Mohács culmina con un rituale tanto affascinante quanto simbolico: la cerimonia del Farsangtemetés, che assume le forme di un funerale simbolico, rappresentando l’addio all’inverno e il benvenuto alla primavera. È un momento di rinnovamento che coinvolge l’intera comunità in un grande abbraccio festoso. Le strade si animano, i volti si illuminano e l’aria si riempie di risate e allegria, segnando l’arrivo di una nuova stagione e la promessa di giorni più luminosi.

La piazza principale prende vita e si illumina, la danza delle fiamme, la melodia avvolgente della musica e i movimenti ritmici dei balli creano un’atmosfera di gioia contagiosa. È un vero e proprio caleidoscopio di emozioni uniche e imperdibili.

E poi c’è l’accensione del falò serale, uno dei momenti più attesi e popolari del Carnevale. Un enorme fuoco brucia al centro della piazza principale, illuminando i volti dei Busó e degli ospiti con una luce calda e accogliente. Il bagliore delle fiamme danza sulle maschere di legno, mentre la musica ad alto volume fa da colonna sonora a questo spettacolo indimenticabile. Di tanto in tanto, il suono dei cannoni interrompe la melodia, aggiungendo un tocco di suspense e di emozione.

Inoltre, ogni angolo della città si trasforma in un banchetto di sapori, con bancarelle che offrono le più autentiche specialità ungheresi. Sotto tende colorate e tra risate e chiacchiere, i visitatori possono assaporare piatti di carne succulenti, preparati secondo antiche ricette e abilmente conditi con spezie locali. L’aroma invitante delle pietanze si diffonde nell’aria, mescolandosi con l’odore del famoso vino della regione. E infine, nessuna festa sarebbe completa senza i dolci caratteristici. Qui, la ciambella regna sovrana, può essere gustata in versione salata o dolce e ogni morso è un’esplosione di gusto che delizia il palato.

Carnevale Mohács
Carnevale di Mohács, Ungheria
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Ripartono le crociere in Lapponia: gli itinerari

La compagnia di navigazione norvegese Hurtigruten ritorna alla programmazione pre-pandemica rispolverando tre gettonati itinerari “tra mare e terra” che percorrono sia il nord della Finlandia che la costa della Norvegia e includono un viaggio per gli appassionati di astronomia.

Si possono definire tranquillamente “viaggi della vita”, esperienze incredibili al cospetto di paesaggi che tolgono il fiato e che svelano appieno tutto il fascino e la magia del “Grande Nord”.

A caccia dell’Aurora Boreale

Il primo tour da sogno si chiama “Segui l’aurora boreale: Land and Sea Tour” e, in quindici giorni, propone un trekking via terra della Finlandia a nord di Helsinki e un viaggio Coastal Express lungo la costa norvegese fino a Bergen, con un percorso via terra da Bergen a Oslo, o viceversa.

Con partenze multiple tra novembre e marzo, gli ospiti possono godersi la Lapponia finlandese nell’incanto delle foreste innevate, sperimentare entusiasmanti safari con husky e renne, approfondire la storia del popolo Sámi, attraversare il circolo polare artico e conoscere da vicino il tradizionale patrimonio di pesca e caccia, con ottime possibilità di assistere al fenomeno sempre emozionante dell’aurora boreale.

La crociera inizia a Kirkenes e punta al di sopra della Norvegia in direzione sud, immergendosi nei maestosi fiordi e prevedendo soste nei tradizionali villaggi di pescatori.
Gli ospiti possono anche godersi musica, escursioni in motoslitta, visitare musei storici e partecipare a tour delle città di Helsinki, Bergen e Oslo.

Follow the Midnight Sun: Land and Sea Tour

Il secondo itinerario porta il nome di “Follow the Midnight Sun: Land and Sea Tour“, ha una durata di quindici giorni ed è programmato per i mesi di giugno e luglio.

Inizia con un viaggio in traghetto da Stoccolma a Helsinki, poi si dirige via terra verso le regioni settentrionali della Finlandia prima di salpare con il viaggio Coastal Express lungo la costa norvegese fino a Bergen: nell’Artico, questo è il periodo del cosiddetto “sole di mezzanotte” con l’astro che non tramonta mai sotto l’orizzonte e offre quasi 24 ore di luce estiva.

Dopo una notte allo Snowhotel, il viaggio per mare riprende il percorso a Kirkenes, dirigendosi verso decine di fiordi norvegesi: gli ospiti rimarranno estasiati dai panorami unici e dalle tipiche comunità di pescatori, visiteranno i pittoreschi arcipelaghi e ammireranno le cime delle montagne e il ghiacciaio più grande d’Europa.

Inoltre, potranno anche partecipare a tour delle città di Stoccolma, Helsinki e Bergen, a gite in slitta con husky e renne, conoscere meglio la cultura Sámi e attraversare il Circolo Polare Artico.

Follow the Stars: Astronomy Voyage

La terza proposta, “Follow the Stars: Astronomy Voyage”, è dedicata in particolare agli amanti dell’astronomia, con partenza e ritorno a Bergen dopo una navigazione della splendida costa norvegese.

Si tratta di un “viaggio astronomico” di 12 giorni, con partenze a gennaio e febbraio, che offre preziose informazioni sul cielo artico notturno: gli astronomi Ian Ridpath, John Mason, Sadie Jones e Tom Kerss terranno coinvolgenti  lezioni e tour guidati dal ponte della nave così che gli ospiti possano scoprire l’aurora boreale, le stelle, i pianeti, le meteore e i miti e le leggende legati alle costellazioni.

L’itinerario prevede anche una visita esclusiva al Planetario dell’aurora boreale a Tromsø.

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Il volo dell’angelo più lungo d’Europa si farà in Italia, ecco dove

Non è ancora nata, eppure il solo pensiero della sua inaugurazione lascia senza fiato gli amanti dei voli d’angelo: la zipline più lunga d’Europa nascerà in Italia, precisamente in Toscana, nel tratto che va tra la Grotta del Vento fino al Borgo di Vergemoli. La discesa, che farà provare a chiunque lo desideri l’ebbrezza di un veloce viaggio sospeso nel vuoto, sarà lunga 3,3 chilometri e permetterà di osservare da un punto di vista mozzafiato il panorama dell’Alta Garfagnana.

I finanziamenti e il progetto della zipline

La nascita di questa spettacolare zipline si inquadrerà negli interventi conseguenti alla creazione del Bando dei Borghi del Pnnr, incentivo promosso dal Ministero della Cultura per sostenere progetti imprenditoriali e di riqualificazione turistica nel centro Italia. A vincere il Bando sono stati i Comuni Fabbriche di Vergemoli e Molazzana che, per altro, si sono anche posizionati primi nella lista dei beneficiari del Fondo per i piccoli Comuni a vocazione turistica inquadrati nel Piano nazionale di Ripresa e Resilienza.

Garfagnana, scorcio

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Il panorama in Garfagnana

Grazie al Bando e al Fondo, i Comuni hanno presentato i loro progetti e, in particolare, l’amministrazione di Fabbriche di Vergemoli ha immediatamente puntato tutto sulla teleferica, indicando come punto di partenza la bellissima Grotta del Vento, una delle grotte turistiche più belle e complete d’Europa, situata al centro del Parco naturale delle Alpi Apuane. Dopo una visita alla grotta, caratterizzata da stalagmiti e ricca di laghetti ricoperti di cristalli, i visitatori potranno letteralmente volare fino al borgo di Vergemoli, punto d’arrivo della zipline.

I lavori e il percorso

Il via ai lavori per la zipline è previsto per la seconda metà del 2024 e dovrebbero terminare nella prima metà del 2025.  Una volta a regime la teleferica dovrebbe essere aperta 8 mesi l’anno e dovrebbe garantire all’area l’afflusso di almeno 10.000 visitatori stagionali. All’atto pratico, nel totale rispetto dell’ambiente, verrà realizzato e posizionato tramite appositi supporti un maxi cavo d’acciaio, al quale verranno agganciate una serie di carrucole. Una volta correttamente imbragati e assicurati per mezzo di dispositivi all’avanguardia, i visitatori potranno “volare”.

Zipline, discesa ripida

E non è tutto qui, perché se già l’idea di un percorso in volo lungo 3 chilometri è emozionante, l’idea del Comune di Fabbriche di Vergemoli è ancora più particolare: il percorso infatti si snoderà in diverse postazioni, che permetteranno ai visitatori di fermarsi per ammirare il panorama ma anche per scendere, spostarsi a piedi o, nel caso si percepisse l’esperienza come troppo “estrema”, anche di bloccarsi e tornare indietro.

Non solo voli d’angelo

La zipline più lunga d’Europa non è il solo progetto che interesserà la zona della Garfagnana. Come abbiamo accennato, Fabbriche di Vergemoli e Molazzana hanno vinto il Bando Borghi del Pnrr e, pertanto, si sono aggiudicati finanziamenti per un totale di 1.427.683,40 euro per il triennio dal 2023 al 2025. I Comuni, inoltre, comparteciperanno alle spese investendo un totale di 500mila euro, avendo così a disposizione oltre 2 milioni di euro per qualsiasi tipo di attività, evento e/o costruzione che possa favorire un incremento dell’attrattiva turistica.

 

Alpi Apuane

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Scorcio delle Alpi Apuane

Sono già in programma delle spese per acquistare una serie mezzi elettrici da mettere a disposizione dei turisti e per creare dei parchi giochi (green e altamente sostenibili) sul territorio. Si prevedono inoltre azioni mirate sui Borghi dell’area, che interesseranno in particolare Molazzana, VergemoliEglio-Sassi e l’area Scheffel a Fabbriche di Vallico. Infine, è previsto anche un contributo al Cai (Club Alpino Italiano) per i sentieri che si diramano tra i paesi alpini, con interventi in particolare a Pania della Croce. Il 2024, insomma, sarà ricco di innovazione per l’area, che potrebbe presto diventare una meta turistica ambita e gettonata.

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Ecco perché dovresti tornare a Parigi adesso

Parigi è una di quelle città che andrebbero visitate più di una volta nel corso della vita. Le ragioni sono tante, ma non quante le tantissime meraviglie che regala questo luogo. Le sue anime, la sua atmosfera caratteristica, il fascino di alcune mete imperdibili e quello di nuove location, Parigi è tutto questo ma anche molto di più.

È una metropoli in continuo mutamento, vivace e viva, che sotto il profilo culturale e artistico offre tantissimi posti da inserire nelle varie tappe se si programma un viaggio in città.

Vale sempre la pena visitare Parigi, ma ancora di più adesso, quando ci sono tante novità nell’aria. Che sia la prima volta o la decima non importa: ecco perché dovresti tornare a Parigi proprio ora.

Tutte le nuove attrazioni da visitare a Parigi

Lo sappiamo bene Parigi è una città magica, non solo per quell’atmosfera e per quell’eleganza che si respira a ogni passo, ma anche perché è una città viva, ricca di scenari da sogno e di luoghi che meritano di essere visitati.

Ci sono i grandi e intramontabili classici, che non stancano mai, ma ci sono anche tantissime novità culturali che si possono inserire nelle proprie tappe di un viaggio alla scoperta di Parigi e della sua anima più vera.

Per chi ama la musica, ad esempio, è possibile visitare Maison Gainsbourg: si tratta della casa di Serge Gainsbourg, cantautore amatissimo, morto nel 1991. Si trova in rue de Verneuil e visitarla permette di scoprire di più su di lui e la sua vita. Se si attraversa la strada vi è anche un museo che permette di immergersi nella sua opera, i biglietti si trovano online. Al momento il sito ufficiale informa che il tour casa e museo è terminato, ma tornerà in vendita nel 2024.

Aperto in inverno dal mercoledì alla domenica dalle 12, invece, è il Quai de la Photo, un luogo che è dedicato alla fotografia contemporanea: si trova all’indirizzo 9 port de la Gare, lungo la Senna. Oltre a immergersi nella fotografia, le mostre sono ad accesso libero e gratuito, si può bere un drink, mangiare oppure partecipare a giri in barca.

Tra le tappe da non perdere quando si visita Parigi vi sono il Pantheon e i Giardini del Lussemburgo e quindi perché non visitare il Maison Poincaré? Si tratta di uno spazio di recente inaugurazione, che si trova proprio nei pressi di queste attrazioni cittadine, è dedicato alla matematica ma non solo, perché vengono esplorate anche le sue interazioni con altre discipline come la fisica, la biologia e la sociologia, solo per citarne qualcuna. I biglietti si acquistano online.

Fuori Parigi, una tappa imperdibile alle porte della città

Se Parigi è una città tutta da scoprire, anche le sue aree limitrofe sono ricche di gioielli. Basti pensare alla Reggia di Versailles, che si trova a circa 17 chilometri dal centro città e si può raggiungere con diversi mezzi.

Un’altra location particolarmente suggestiva è la Cité Internationale de la Langue Française che si trova all’interno del castello Villers-Cotterêts,. Si trova a circa un’ottantina di chilometri da Parigi. Qui si può approfondire la conoscenza della lingua francese grazie a uno spazio multidisciplinare. Chiusa il lunedì, si può visitare dalle 10 alle 18,30. Da Parigi si arriva qui in circa 45 minuti, partendo da Gare du Nord.

Parigi 2024, l’estate delle Olimpiadi

Se si ama lo sport, poi, non si può non visitare Parigi nell’estate 2024 quando andranno in scena i Giochi Olimpici. Le manifestazioni sportive si terranno del 26 luglio all’11 agosto, si tratta dei XXXIII Giochi Olimpici Estivi. La città sarà ricca di eventi per l’occasione, ma attenzione ai prezzi che – secondo un articolo pubblicato su La Stampa – sono aumentati un po’ ovunque: sia per i trasporti, sia negli hotel. Nella capitale francese sarebbero attesi oltre 10 milioni di visitatori.

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Askja, tra le mete più suggestive d’Islanda

L’Islanda è una terra dalla natura rigida ma altamente sorprendente. Un Paese che sa emozionare, così pregno di meraviglie che lo stupore che si prova ammirandole fa persino non sentire il freddo che la caratterizza. Un’isola straordinaria e che riserva anche dei luoghi che sono del tutto inospitali, ma ciò non toglie che siano comunque attrazioni turistiche che inevitabilmente si fanno amare. È il caso di Askja, una delle tappe da fare se si vuole davvero conoscere il cuore e l’anima della Terra del Ghiaccio e del Fuoco.

Askja: informazioni utili

Non è un caso che l’Islanda sia chiamata anche la Terra del Ghiaccio e del Fuoco: i suoi immensi ghiacciai si mescolano con mastodontici vulcani, alcuni dei quali ancora attivi. È il caso di Askja, uno stratovulcano che sorge a Nord del ghiacciaio Vatnajökull e che, a causa della sua posizione in corrispondenza della faglia che separa le placche tettoniche del Nordamerica e dell’Eurasia, è uno dei vulcani più attivi di tutto il Paese.

Si tratta di una caldera di ben 50 chilometri quadrati che è venuta al mondo anche in tempi piuttosto recenti: era il 1875, e il vulcano eruttò 2 chilometri cubi di tefrite causando alterazioni all’ecosistema in tutta Europa. A seguito di questo gigantesco evento naturale si verificarono dei crolli, che portarono alla nascita del suo lago color zaffiro, Öskjuvatn, che oggi con i suoi 220 metri è il più profondo di tutta l’Islanda.

Ma non solo, perché questa potente eruzione scatenò anche la formazione del cratere di tefrite Víti, che attualmente è ancora la culla di acqua geotermale, una piscina color turchese in cui fare un bel bagno rigenerante, se il tempo lo permette (attenzione, la temperatura massima è di 30 gradi centigradi).

L’ultima eruzione dell’Askja è avvenuta nel 1961 e ora, pur essendo ancora attivo, l’attività vulcanica è molto limitata. Per questo motivo, al giorno d’oggi è uno dei luoghi più ricercati delle Alte Terre, insieme a Landmannalaugar, nonostante vi si possa accedere solo durante l’estate.

Askja, Islanda

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Veduta dell’Askja, meraviglia d’Islanda

Come visitarlo

La caldera dell’Askja è fredda, ventosa e desolatissima, ma nonostante ciò è uno di quei posti che occorre raggiungere almeno una volta nella vita. Non è facile giungervi e, anzi, si tratta di quel tipo di attrazione che ti fa persino pensare: “Ma non si arriva mai!?”. Eppure, una volta che ci si ritrova di fronte ad essa, la fatica e il gelo passano in secondo piano, merito di questo Paese dove nulla è come sembra: sotto a questi placidi laghi si nasconde uno dei vulcani più attivi d’Europa.

Per arrivarci occorre avere una propria auto a noleggio o partecipare un’escursione organizzata. Qualsiasi sia la vostra scelta, sappiate che potrete vivere un’avventura incredibile, perché i paesaggi che attraverserete saranno surreali.

In caso di macchina a noleggio, è fondamentale che questa sia un fuoristrada: il tragitto dura ore ed è molto impegnativo, perché bisogna addirittura attraversare dei fiumi.

Una volta arrivati presso il rifugio di Drekagil, dominato dal profilo di questo imponente vulcano, dovrete intraprendere un sentiero che conduce verso il cratere di Askja. Passo dopo passo, in mezzo a veri e propri campi di lava, percorrerete circa 2,5 chilometri per arrivare al cospetto della caldera del vulcano e dei suoi due laghi principali.

Sarete circondati da rocce laviche di ogni forma, da terra rossa, gialla e nera, scenari che vi faranno pensare di aver intrapreso la strada per un altro pianeta.

Escursioni per l'Askja

Fonte: iStock

Il paesaggio intorno all’Askja

Alcune curiosità

Un posto così particolare, unico ed emozionante non poteva che essere avvolto da una serie di misteri. Uno di questi avvenne nel 1907, anno in cui due ricercatori tedeschi, Max Rudloff e Walther von Knebel, decisero di esplorare il lago con una barca a remi.

Il risultato fu la loro scomparsa improvvisa e misteriosa, tanto che i corpi non furono mai ritrovati. Secondo alcuni, il lago Öskjuvatn possiede delle specifiche caratteristiche morfologiche che portano alla formazione di strane correnti o vortici che risucchiarono i due studiosi.

Tuttavia, è molto più probabile che le cause di questa enigmatica scomparsa siano da imputare alle non ottime condizioni della barchetta utilizzata e all’acqua gelida del lago. In ricordo di questo drammatico evento, sul bordo della caldera è possibile ammirare un cumulo di pietre e un monumento in loro memoria.

Al giorno d’oggi è consuetudine, per tutti coloro che si avventurano in questo luogo, porre un sasso sul monumento e scrivere il proprio nome in un registro custodito in una cassetta metallica alla sua base.

Per quanto riguarda l’attività sismica dell’Askja, è stato registrato un aumento a partire dal 2010, a pochi mesi di distanza dalla spettacolare eruzione dell‘Eyjafjallajökull (il vulcano che paralizzò il traffico aereo di mezza Europa).

Sono in molti a credere che un’eruzione dell’Askja possa avvenire a breve: nel novembre 2019 è stato osservato un forte incremento dell’attività sismica, con oltre 700 terremoti registrati nell’area del vulcano a profondità molto superficiali.

L’area del vulcano Askja è una delle zone più affascinanti e senza tempo di tutto il pianeta. Non sorprende perciò sapere che la NASA stia di nuovo pensando di far esercitare i suoi astronauti in queste zone, in modo da avere un approccio più veritiero con il pianeta Marte, in attesa di una vera e propria missione.

Infatti, alcuni astronauti qui sono già passati, e lo testimonia il Museo dell’Esplorazione presso la località di Húsavík. In più, nel 2015, diversi astronauti sono tornati a far visita a queste zone ed hanno tutti affermato che “è stato bello riassaporare la sensazione di camminare di nuovo sulla Luna”.

Askja, visto dalla spazio, sembra l’occhio di un ciclope.

I nomi dei due laghi principali (in realtà sono tre) hanno un significato specifico: Öskjuvatn vuol dire il “lago dell’Askja”, e Víti, o Helvíti, si traduce in inferno. È molto importante, inoltre, non confondere quest’ultimo con Vìti, un lago che si trova presso il vulcano Krafla, nel Nord del Paese.

Infine un’informazione che è essenziale non dimenticare: l’Askja sorge tra le sperdute highlands islandesi, nel centro dell’isola, per questo motivo è raggiungibile esclusivamente durante la stagione estiva. In altri periodi dell’anno, infatti, le strade per arrivarci chiudono in quanto le condizioni meteo non permettono di percorrerle in sicurezza.

Per il resto, preparatevi ad una delle avventure più sorprendenti della vostra vita.

Askja, cosa sapere

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Un’ulteriore e bellissima veduta dell’Askja