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Reykjavik, un giorno nella città più a Nord del mondo

Esplorare Reykjavik è la città più grande e la capitale dell’Islanda e, situata al di sopra del Circolo Polare Artico, è la città più a nord del mondo. La città conta circa 200.000 abitanti, che rappresentano circa due terzi della popolazione totale islandese, e offre un’interessante combinazione di natura, cultura e vita urbana..

Un po’ di storia

Il nome Reykjavik deriva dal norreno e significa “baia fumosa”. Fondata intorno all’870 d.C. dal leggendario esule norvegese Ingolfur Arnarson, la città nacque nel golfo Faxaflói, in una zona ricca di camini geotermici e fumarole vulcaniche, che hanno ispirato il nome di questo nuovo centro abitato. Da un modesto insediamento agricolo, con il trasferimento della sede vescovile e dell’università nel XVIII secolo, Reykjavik ha iniziato a svilupparsi rapidamente. Oggi, è il centro culturale e politico dell’Islanda, rinomato per le sue attrazioni inconiche. Dal 1920 è la capitale dell’Islanda, che è stata capace di superare la crisi del 2008 e che sempre di più attrae turisti da tutto il mondo.

La città vecchia

La visita a Reykjavik non può che partire dal quartiere della Vecchia Reykjavik, il cuore del centro storico della città e la parte più antica dell’area urbana, dove si trovano i musei più importanti e gli edifici governativi.

Skólavörðustígur

La principale via dello shopping di Reykjavik, un vero e proprio paradiso per gli amanti del souvenir. Qui troverai negozi di artigianato locale, gallerie d’arte che espongono opere di artisti islandesi e caffè dove potrai gustare una fetta di skyr, lo yogurt tipico dell’Islanda. Fermati ad ammirare le colorate casette in legno e immergiti nell’atmosfera vivace di questa via pedonale.

La chiesa luterana Hallgrímskirkja

La Hallgrímskirkja è una maestosa chiesa luterana situata nel cuore di Reykjavik, proprio alla fine della Skolavordustigur. Costruita tra il 1938 e il 1986, la sua architettura distintiva è ispirata ai paesaggi vulcanici islandesi, caratterizzata da linee pulite e un campanile a forma di guglia alta oltre 70 metri con 29 campane di bronzo. È uno dei simboli più iconici della città, tanto da  aver ispirato lo “stile nazionale basaltico islandese”. La chiesa è visibile da quasi ogni angolo di Reykjavik. All’interno, la chiesa offre un ambiente sereno e luminoso, con un organo a canne notevole e un’atmosfera che invita alla contemplazione. La chiesa è visitabile e un ascensore permette di raggiungere una piattaforma panoramica da dove è possibile ammirare il panorama della capitale ai piedi. Alla base della chiesa si trova una suggestiva statua dell’esploratore vichingo Leif Eriksson, donata dal governo degli Stati Uniti nel 1930: questa statua con la chiesa sullo sfondo è uno degli scorci più fotografati di tutta la città.

Piazza di Austurvollur

Dopo questa immersione nella cultura islandese si può raggiungere la piazzetta di Austurvollur, un giardino molto frequentato dagli islandesi durante le giornate di sole, dove ci si può rilassare seduti in uno dei numerosi locali che si aprono sul lato nord della piazza oppure organizzare un bel picnic sull’erba. Sui lati della piazza si trovano anche l’Alþingi, l’elegante sede del Parlamento della Repubblica d’Islanda, e la cattedrale di Reykjavi.

Parlamento islandese

Un edificio in stile neoclassico che ospita il parlamento del paese. Visitare l’edificio permette di conoscere la storia e il funzionamento della democrazia islandese e ammirare la sua architettura imponente.

Cattedrale di Reykjavik

Un’imponente chiesa luterana in stile neogotico nordico che domina lo skyline della città. Salendo sulla torre si può godere di una vista panoramica mozzafiato su Reykjavik e sui suoi dintorni. All’interno della cattedrale, si possono ammirare le sue vetrate colorate e l’organo a canne, uno dei più grandi del nord Europa.

Tjörnin, il lago di Reykjavik

Nel centro della città si trova anche un lago artificiale, un’oasi di pace dove passeggiare lungo le sue rive, osservare gli uccelli migratori e i cigni reali che popolano le sue acque. In inverno, il lago si trasforma in una suggestiva pista di pattinaggio sul ghiaccio all’aperto.

I musei di Reykjavik

I musei da non perdere nella città vecchia sono senza dubbio il Museo nazionale, il Museo d’arte di Reykjavik e il Reykjavik 871+-2.

Museo Nazionale

Un museo, il più grande e importante della capitale, imperdibile per gli amanti della storia e della cultura islandese. La sua ricca collezione di reperti racconta la storia del paese dalla colonizzazione vichinga ai giorni nostri, con mostre interattive e ricostruzioni fedeli che ti faranno rivivere il passato dell’Islanda.

Museo d’arte di Reykjavik

Il Museo d’arte di Reykjavik è un’istituzione museale organizzata su tre siti che permette di avere un’istantanea sull’arte contemporanea in quest’isola, grazie a numerose mostre e installazioni di molti artisti islandesi e un apparato didattico di ottimo livello.

Reykjavik 871+-2

Il museo Reykjavik 871+-2 è il museo archeologico più importante della nazione islandese, costruito sui resti di un’abitazione vichinga del X secolo e dotato di strumenti didattici all’avanguardia, come mostre multimediali e veri e propri tavoli interattivi che permettono al visitatore di compiere un viaggio nella storia più antica dell’Islanda. Difficile non chiedersi l’origine del nome! Si riferisce alla presunta data di fondazione della città di Reykjavik, poiché le datazioni effettuate sul terreno attorno ai resti delle abitazioni vichinghe si stringono attorno a quella serie di anni.

Altre visite, tra cultura e natura

Harpa Concert Hall and Conference Centre

Un edificio ultramoderno con un’architettura unica, progettato dall’architetto Olafur Eliasson. Salendo sul ponte panoramico si può ammirare la vista sul porto e sulla città. L’ideale sarebbe visitare la sala concerti e assistere a un concerto o a un evento culturale.

Sólfar (Sun Voyager)

Una scultura in acciaio che rappresenta una barca vichinga, opera dell’artista Jón Gunnar Árnason. La scultura è uno dei simboli più iconici di Reykjavik e si trova sul lungomare, in una posizione perfetta per ammirare il tramonto sul mare.

I dintorni nella natura

Reykjavik è circondata da una natura mozzafiato, e con un po’ di tempo a disposizione, per una pausa, si possono raggiungere il lago Tjörnin, un’oasi per gli uccelli nel cuore della città, e il parco Laugardalur, ideale per rilassarsi e fare una passeggiata tra fontane, giardini botanici e piscine geotermiche.

La Blue Lagoon

La Blue Lagoon, a circa 40 km dalla capitale, è uno dei luoghi più iconici e celebri dell’Islanda, rinomata per le sue acque termali turchesi e le proprietà curative. Questa Spa geotermale è alimentata dalle acque calde ricche di minerali provenienti dalle profondità della terra islandese. È possibile immergersi nelle sue acque calde, che mantengono una temperatura piacevolmente costante tutto l’anno, tra i 37°C e i 40°C. I visitatori possono rilassarsi nella lussureggiante laguna all’aperto, circondata da paesaggi vulcanici mozzafiato, mentre i depositi di silice conferiscono all’acqua un caratteristico colore azzurro. La Blue Lagoon offre anche una gamma di trattamenti Spa che utilizzano la silice e l’alga azzurra, conosciuta per le sue proprietà benefiche per la pelle. È una destinazione ideale per chi cerca un’esperienza di relax e benessere immersa nella natura islandese.

Una serata tradizionale a Reykjavik

In serata, prima di lasciare la capitale dell’Islanda, ci si può rilassare nei numerosi pub e locali che si aprono sulla Skolavordustigur. I più coraggiosi possono partecipare al famigerato “giro dei bar”: la strana processione che ogni weekend molti islandesi hanno l’abitudine di compiere, spostandosi e bevendo qualcosa in ogni bar della città.

Informazioni pratiche

Glossario di cucina

Ecco le specialità da assaggiare a Reykjavik:

Plokkfiskur: un piatto tradizionale a base di merluzzo o altri pesci bianchi, patate, latte e cipolle, spesso servito con pane nero.

Skyr: uno yogurt islandese particolarmente denso e cremoso, spesso consumato con frutta fresca o miele.

Hákarl: conosciuto anche come “squalo fermentato”, è un piatto tradizionale islandese che può essere un’esperienza culinaria avventurosa per alcuni.

Lamb (Pecora): l’agnello islandese è rinomato per la sua qualità e sapore unici, spesso preparato in vari modi, come stufato o grigliato.

Icelandic Hot Dog: una salsiccia di carne di maiale e montone servita in un panino morbido con diverse salse, come senape dolce, maionese, ketchup e cipolla fritta.

Brennivín: conosciuto anche come “schnapps nero” o “aquavite islandese”, è un liquore forte fatto di patate e aromatizzato con semi di cumino, spesso consumato come digestivo.

Quando andare a Reykjavik 

Il periodo migliore per visitare Reykjavik è durante l’estate, quando le giornate sono lunghe e il clima è più mite, con temperature medie intorno ai 10-15°C. Tuttavia, l’inverno offre l’opportunità unica di avvistare l’aurora boreale, rendendo questa stagione unica. Per vedere l’aurora boreale a Reykjavik e in Islanda in generale, il periodo migliore va da settembre a marzo. Durante questi mesi, le notti sono più lunghe e il cielo è più scuro, condizioni ideali per osservare questo fenomeno naturale. Tuttavia, è importante monitorare le previsioni meteorologiche e le attività solari, che influenzano la visibilità dell’aurora boreale.

Come arrivare e come spostarsi

Reykjavik è facilmente accessibile in aereo con scalo all’Aeroporto Internazionale di Keflavik, situato a circa 45 minuti di auto dalla città. È possibile raggiungere il centro di Reykjavik con un servizio regolare di autobus navetta o noleggiando un’auto per esplorare la città e i suoi dintorni. In alternativa, è possibile arrivare in traghetto dalla Danimarca. Il consiglio è quello di prenotare il viaggio in anticipo, specialmente in alta stagione.

Reykjavik è una città piccola e facile da esplorare a piedi o in bici. È anche possibile utilizzare gli autobus o i taxi. Una buona idea è quella di acquistare la Reykjavik City Card per ottenere sconti sui trasporti pubblici e l’ingresso gratuito a molti musei e attrazioni.

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Clima di Reykjavik, guida al periodo migliore per visitare la capitale islandese

Stai pianificando un viaggio a Reykjavik e ti chiedi quale sia il periodo migliore per visitare la capitale dell’Islanda? Vuoi sapere quali esperienze non perdere in base alla stagione? Allora questa guida dettagliata al clima di Reykjavik fa proprio al caso tuo. Che tu sogni di vedere l’aurora boreale, esplorare paesaggi innevati, o goderti le lunghe giornate estive sotto il sole di mezzanotte, qui trovi tutte le informazioni e i consigli pratici per pianificare il tuo viaggio. Scopri il periodo migliore per andare Reykjavik in base ai tuoi interessi personali e alle attività che desideri svolgere, per prepararti al meglio alla tua avventura nella capitale islandese!

Clima generale a Reykjavik

Trovandosi nella zona subartica, Reykjavik vanta un clima oceanico subpolare, caratterizzato da inverni freddi e umidi ed estati brevi e fresche. A differenza di quanto ci si potrebbe aspettare, considerata la posizione settentrionale dell’Islanda, la città gode di temperature tutto sommato più miti rispetto ad altre località situate alla stessa latitudine. Questo grazie alla benefica influenza della Corrente del Golfo che mitiga il clima, mentre per contro l’Oceano Atlantico porta cieli mutevoli e frequenti precipitazioni durante tutto l’anno.

La capitale dell’Islanda registra una media di 148 giorni di pioggia all’anno per un totale di circa 530 mm di precipitazioni distribuiti uniformemente nell’arco dei 12 mesi, anche se pioviggini e rovesci sono più frequenti soprattutto in autunno e in inverno. Tuttavia, le piogge sono generalmente leggere e costanti e raramente si verificano forti precipitazioni. La neve è presente da novembre ad aprile.

I venti, provenienti in prevalenza da sud e sud-ovest, sono una componente costante del clima di Reykjavik. Soffiano con una media di 16 km/h, ma possono intensificarsi durante le bufere, e insieme alla forte umidità, che è intorno all’80%, possono rendere la temperatura percepita più fredda di quanto non sia in realtà. Su questo aspetto influiscono anche le ore di luce, che variano notevolmente nel corso dell’anno. Nel periodo del solstizio d’estate il sole può rimanere sopra l’orizzonte per oltre 20 ore con il verificarsi del cosiddetto fenomeno del “sole di mezzanotte”; mentre in inverno le giornate sono particolarmente buie, con 4-5 ore di luce solare nel periodo del solstizio d’inverno.

Il clima in primavera a Reykjavik

La primavera a Reykjavik è una stagione di transizione caratterizzata da un clima mutevole e dal risveglio della natura. Le ore di luce solare aumentano, le temperature iniziano gradualmente a salire dopo i rigori invernali e man mano che si avanza verso maggio, la temperatura media a Reykjavik oscilla tra 5°C e 10°C. Nonostante ciò, il clima islandese è notoriamente imprevedibile e può capitare di sperimentare bruschi cambiamenti meteorologici anche nell’arco della stessa giornata.

Le precipitazioni in primavera sono abbastanza comuni, con possibile alternanza di pioggia e neve nell’arco di poche ore. Le giornate iniziano a diventare più lunghe, un fenomeno che culmina con l’arrivo del sole di mezzanotte a giugno. A maggio, Reykjavik gode di circa 20 ore di luce al giorno, rendendo questo periodo particolarmente piacevole per i residenti e i turisti.

La primavera a Reykjavik è una stagione di grande fermento culturale e attività all’aperto. Con il disgelo, i prati e le colline circostanti si tingono di verde, gli abitanti approfittano delle giornate più lunghe per organizzare escursioni, gite in bicicletta e passeggiate nei parchi cittadini. Tra gli eventi primaverili più importanti, c’è il First Day of Summer (Sumardagurinn fyrsti), che si svolge il primo giovedì dopo il 18 aprile e segna simbolicamente l’inizio dell’estate secondo il calendario islandese tradizionale. Nonostante le condizioni meteorologiche possano essere imprevedibili, la bellezza del paesaggio islandese e la vivacità culturale della città rendono questo periodo dell’anno un momento speciale per visitare Reykjavik.

Panorama di Reykjavik

Fonte: iStock

Panorama di Reykjavik

Il Clima in Estate a Reykjavik

L’estate è uno dei periodi migliori per visitare Reykjavik, con la possibilità di praticare innumerevoli attività all’aperto, grazie a temperature medie diurne che oscillano tra 10°C e 15°C, ma nei giorni più caldi possono raggiungere anche i 20°C. Le notti, tuttavia, possono essere fresche, con le medie che scendono intorno ai 7-10°C. Le precipitazioni sono relativamente frequenti in estate, con piogge leggere e brevi che si alternano a periodi di cielo sereno.

A rendere particolarmente affascinante l’estate a Reykjavik è il fenomeno del sole di mezzanotte. Durante il solstizio d’estate, il sole non tramonta mai completamente, creando una luminosità continua per tutto l’arco delle 24 ore. Un’opportunità unica per vivere la capitale islandese in tutta la sua bellezza e fare attività outdoor nella natura circostante a qualsiasi ora del giorno o della notte. L’estate è pertanto una stagione ricca di eventi culturali, festival, concerti e manifestazioni sportive come la Midnight Sun Run, una corsa agonistica aperta a tutti sotto la luce del sole di mezzanotte.

Il Clima in Autunno a Reykjavik

In autunno le giornate diventano progressivamente più corte, con l’equinozio d’autunno a fine settembre che segna un drastico calo delle ore di luce. Le temperature iniziano a scendere gradualmente dopo l’estate: a settembre le medie si aggirano intorno a 10°C, mentre le notti possono essere fresche, con temperature sui 5°C; a ottobre, le temperature diurne scendono a circa 5°C, con minime notturne prossime allo zero; novembre registra ulteriori cali, con temperature che variano tra 0°C e 3°C durante il giorno e scendono spesso sotto lo zero di notte.

Le precipitazioni aumentano man mano che l’autunno avanza, con piogge frequenti e occasionalmente neve a partire dalla fine di ottobre e novembre. Per la sua posizione geografica sull’Atlantico settentrionale, specialmente in autunno Reykjavik è soggetta a venti forti che possono provenire sia dall’Artico che dall’Atlantico, portando aria fredda e tempeste occasionali.

In autunno, con le notti che si allungano, si creano le condizioni ideali per avvistare l’aurora boreale. Con le sue luci danzanti verdi e viola nel cielo notturno, questo spettacolare fenomeno naturale è una delle principali attrazioni autunnali e invernali dell’Islanda, che attira visitatori da tutto il mondo. Questa stagione è ideale anche per escursioni nei dintorni della città e per provare l’esperienza rilassante di un bagno nelle sorgenti termali e nelle piscine geotermiche, come la famosa Laguna Blu, particolarmente invitanti durante i freschi giorni autunnali.

Il Clima in Inverno a Reykjavik

L’inverno trasforma la città in un paesaggio incantato spruzzato di neve, con temperature fredde, notti lunghe e la possibilità di ammirare spettacolari fenomeni naturali come l’aurora boreale. L’inverno islandese è noto per la sua variabilità, con condizioni meteorologiche che possono cambiare rapidamente nel corso della giornata.

Le temperature a Reykjavik sono fredde, ma comunque relativamente miti rispetto ad altre regioni situate alla stessa latitudine, grazie alla Corrente del Golfo. Le medie diurne variano tra -1°C e 4°C, mentre le notti possono essere significativamente più fredde, con temperature che spesso scendono sotto lo zero. Dicembre e gennaio sono i mesi più freddi, con le medie che si aggirano intorno a -2°C.

Neve, pioggia e nevischio sono la norma, anche se le nevicate abbondanti sono piuttosto rare, e quando si verificano, la neve tende a sciogliersi rapidamente per le oscillazioni della temperatura. Le giornate sono brevi, con 4-5 ore di luce diurna a dicembre, aumentando gradualmente verso febbraio.

Nonostante le brevi ore di luce e le condizioni meteorologiche mutevoli, l’inverno offre numerose opportunità per praticare attività all’aperto e partecipare a eventi culturali. Si possono fare escursioni sulle colline circostanti, oppure praticare sci e snowboard nelle aree sciistiche vicine alla città.
Uno dei fenomeni naturali più affascinanti dell’inverno è l’aurora boreale, visibile soprattutto durante le notti limpide e scure, e Reykjavik, con il suo basso inquinamento luminoso, offre numerosi punti di osservazione sia in città che nei dintorni.

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Jungfraujoch, il passo di montagna della Svizzera che toglie il fiato

Visitare la Svizzera è un’occasione d’oro per scoprire una delle sue attrazioni naturali più popolari, ovvero il passo di Jungfraujoch. Ti trovi esattamente a 3.454 metri sopra il livello del mare nella stazione ferroviaria più alta d’Europa. In tedesco il suo nome significa “Sella della Fanciulla”, e collega le montagne Jungfrau e Mönch delle Alpi Bernesi. Un’escursione sul tetto d’Europa è un ottimo modo per immergersi in uno scenario da favola. Diverse le attrazioni da vedere, tra osservatori, funicolare e cioccolaterie: ti raccontiamo cosa fare e come arrivare.

Jungfraujoch, il passo di montagna della Svizzera: le informazioni da sapere

Tutte le informazioni su Jungfraujoch

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Il panorama della vetta Jungfraujoch nella contea di Interlaken

Un paio di informazioni prima di pianificare l’itinerario nel passo di montagna Jungfraujoch in Svizzera. L’indirizzo preciso è 3823 Lauterbrunnen, è Patrimonio dell’Umanità Unesco dal 2001, e la data di apertura risale al 21 febbraio 1912. Il passo, che è situato tra le montagne Mönch e Jungfrau nelle Alpi Bernesi, è al confine tra Berna e Vallese. “Top of Europe”, così viene normalmente riconosciuto nel linguaggio turistico in tutto il mondo. E, sì, toglie il fiato, per la sua maestosità. Al di là della possibilità di poter ammirare il panorama delle Alpi svizzere, qui è possibile fare innumerevoli attività. Del resto, non capita tutti i giorni di poter raggiungere il punto più alto d’Europa, che è perfettamente accessibile.

Jungfraujoch, come arrivare

Quando si può visitare il passo di montagna svizzero di Jungfraujoch? In realtà, è aperto tutti i giorni dalle ore 8.00 fino alle 16.20. L’itinerario, tuttavia, può cambiare durante le stagioni, quindi è sempre bene informarsi sui siti ufficiali prima di partire. Raggiungere la stazione ferroviaria più alta d’Europa non è difficile, considerando che è l’ultima fermata della linea della Jungfrau: questa opera ingegneristica è stata voluta fortemente da Adolf Guyer-Zeller. Un’opera, la sua, non priva di sfide, ma di cui oggi possiamo usufruire per raggiungere la Top of Europe.

Ci sono due modi per raggiungere Jungfraujoch dall’Italia: auto o treno. I tempi di percorrenza in auto sono strettamente connessi dal punto di partenza: se vivi al confine svizzero, per esempio, possono volerci circa 4 ore. Un modo utile per farti un’idea precisa è impostare sul navigatore le località più vicine, tra cui la città di Interlaken. L’alternativa è il treno, che comunque prevede un lungo viaggio tra cambi e soste. Se stai pianificando un itinerario in Svizzera, Jungfraujoch è decisamente tra le cose da vedere nei dintorni di Berna o di Zurigo. Il percorso da Interlaken Ost è uno dei migliori, in ogni caso, perché ti porta alla scoperta del villaggio di Lauterbrunnen e del villaggio alpino di Wengen.

Cosa vedere e cosa fare a Jungfraujoch

Jungfraujoch, cosa fare

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La stazione ferroviaria del picco delle Alpi dello Jungfraujoch

Come anticipato, le cose da fare e da vedere sono molteplici, come la possibilità di ammirare le cime innevate dell’Osservatorio Astronomico Sphinx. La piattaforma si trova esattamente a 3.572 m sul livello del mare ed è la tre stazioni di ricerca atmosferiche più famose, anche perché è tra gli osservatori più alti al mondo. Grazie all’ascensore, puoi salire sul punto panoramico e ammirare le montagne Jungfrau, Mönch ed Eiger. La struttura è stata poi soprannominata con il nome menzionato prima, ovvero Top of Europe.

Un’attrazione pronta a toglierti il fiato? Se vuoi scoprire il passo della montagna, allora recati al Palazzo di Ghiaccio (Eispalast): è il più alto al mondo, ovviamente, ed è un palazzo scavato proprio nel ghiacciaio dell’Aletsch. Il luogo è davvero unico, considerando che puoi osservare sculture di ghiaccio, tra cui animali, orsi, pinguini o persino ispirate al cinema. Questa galleria di ghiaccio è magica, e attraversare la galleria sotterranea è un’esperienza.

Un’altra delle cose da fare è provare la funivia Eiger Express, a tre funi, che consente di raggiungere agevolmente, in appena un quarto d’ora, la stazione del ghiacciaio dell’Eiger da Grindelwald. Un viaggio che ti permette davvero di osservare il panorama svizzero nella sua interezza, tra montagne, vegetazione e le famosissime piste da sci, perché questo è uno dei luoghi di riferimento per gli amanti dello sport sulla neve: a tal proposito non possiamo non citare lo Snow Fun Park di Jungfraujoch. E, come abbiamo anticipato, a Jungfrau non mancano le cioccolaterie, ideali per ristorarsi dopo una lunga camminata alla ricerca dello scorcio panoramico migliore.

Quando visitare Jungfraujoch in Svizzera: il periodo migliore

La temperatura media nel passo di Jungfraujoch è di circa -7,9°C, e c’è la neve per tutto l’anno. In estate le temperature invece salgono a ben… 3,1°C. Quindi, bisogna coprirsi e portare con sé l’abbigliamento necessario. Invece, il mese più freddo è febbraio, che può segnare una temperatura media di -10,5°C. Molti consigliano di visitare il posto in estate, quando il clima è più “gentile” (si fa per dire), una destinazione perfetta per fuggire dalla calura delle città italiane. Ma la stagione invernale è spesso la preferita dai viaggiatori, non solo perché si avverte la magia del Natale e la potenza della natura, con le montagne innevate, ma per tutte le attività che si possono praticare, tra cui lo slittino, lo sci, lo ziplining, o varie escursioni invernali da terminare rigorosamente con una barretta di cioccolato svizzero.

Cosa fare nei dintorni di Jungfraujoch

Jungfraujoch, come prendere il treno

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Ferrovia alpina Eigergletscher, tra le cose da fare

Grindelwald e Interlaken Ost, oltre che Lucerna e Berna, si trovano proprio nelle vicinanze, e questo consente di strutturare l’itinerario in modo tale da fare una full immersion in Svizzera. Grindelwald è un villaggio immerso tra le Alpi, con paesaggi da cartolina e scorci fermi nel tempo: ci sono tantissimi comprensori sciistici. Imperdibile Interlaken Ost, e Berna è adatta per dormire durante il weekend: nobile, elegante, con un centro storico che è Patrimonio Mondiale dell’Unesco, con i lunghi portici e la parte vecchia pronta a stupirti. Infine, la caratteristica Lucerna, dove i paesaggi sono incantevoli e l’aria incontaminata, con tantissimi negozi di cioccolato e l’occasione di poter vedere i cigni da Schwanenplatz. La tappa obbligata? Concludiamo con un’attrazione incredibile, ovvero il Giardino dei Ghiacciai di Lucerna: un’escursione che ti dà la possibilità di vedere il parco, il museo e persino il labirinto degli specchi. Un tuffo in un passato tanto lontano quanto affascinante.

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Divertirsi a Vilnius: vita notturna (e non solo) nella capitale della Lituania

Vilnius, la capitale della Lituania, è una città vivace e affascinante che offre numerose opzioni per una serata indimenticabile, che si viaggi in coppia o tra amici o con i bambini. Dai caffè alla moda ai locali tradizionali, dai concerti ai club notturni, Vilnius ha qualcosa per tutti. Ecco una guida dettagliata per godersi la vita notturna in questa città baltica.

Aperitivo a Vilnius

Per iniziare la serata, ci sono diverse zone perfette per l’aperitivo. Pilies Street, con i suoi caffè e bar all’aperto, è una scelta popolare. Qui si può sorseggiare un drink in pieno e vivace passeggio della gente. Il Quartiere Uzupis offre un’atmosfera bohémien e artistica, ideale per un aperitivo. Questo quartiere, spesso paragonato a Montmartre a Parigi, è noto per le sue gallerie d’arte e caffetterie pittoresche.

Cena romantica, dove andare a Vilnius

Per una cena romantica, il centro storico di Vilnius è la scelta ideale. Vokiečių Street offre ristoranti eleganti e intimi, perfetti per una serata speciale. Molti ristoranti in questa zona propongono cucina fusion, combinando piatti tradizionali lituani con influenze internazionali. Un’altra opzione è la zona attorno alla Cattedrale di Vilnius, dove si trovano ristoranti con viste panoramiche sulla città, perfetti per una cena a lume di candela.

Locali tradizionali

Se invece si opta per la cucina locale, i ristoranti nei pressi di Bernardinų Garden sono la scelta più azzeccata. Questa area è nota per i suoi ristoranti che servono piatti tradizionali lituani in un ambiente accogliente e rustico. Da provare specialità come il cepelinai (gnocchi di patate ripieni) e la šaltibarščiai (zuppa fredda di barbabietole). Molti di questi ristoranti utilizzano ingredienti freschi e locali, offrendo un’autentica esperienza culinaria.

Concerti e musica dal vivo

Vilnius vanta una scena musicale vivace. Il Teatro Nazionale dell’Opera e del Balletto della Lituania è la location perfetta per una serata culturale con spettacoli di alta qualità. Questo teatro, situato vicino al fiume Neris, offre una vasta gamma di spettacoli, dai classici dell’opera ai balletti moderni. Per un’esperienza più informale, i locali di musica dal vivo nel Quartiere Užupis, propongono una grande varietà di generi musicali e artisti locali. Questi locali sono spesso frequentati da musicisti emergenti e band indipendenti.

Festival di musica, teatro e cinema

Per chi cerca appuntamenti culturali, di fama internazionale, Vilnius ospita diversi festival che animano la città tutto l’anno. Il Vilnius International Film Festival (VIFF) è uno degli eventi cinematografici più importanti dell’Europa orientale, presentando film da tutto il mondo. Per gli amanti della musica, il Vilnius Festival è un appuntamento da non perdere, con concerti che spaziano dalla musica classica al jazz. Il Sirenos International Theatre Festival porta in città produzioni teatrali innovative e di alta qualità, attirando appassionati di teatro da tutta la regione.

Discoteche e Night Club

La vita notturna di Vilnius si concentra principalmente nella zona di Gediminas Avenue. Qui si trovano discoteche e night club dove ballare fino all’alba. I club di questa zona offrono una vasta gamma di generi musicali, dalla musica elettronica alla pop, garantendo una notte di divertimento per tutti i gusti. La zona di Vilniaus Street è un’altra destinazione popolare per chi cerca una notte di divertimento con DJ set e musica dal vivo.

Consigli per le coppie

Per una serata romantica, una passeggiata serale nel Quartiere Uzupis è imperdibile. Con le sue strade pittoresche e caffè accoglienti, è l’ideale per una serata tranquilla e intima. Uzupis, con le sue installazioni artistiche e sculture uniche, offre un ambiente romantico e suggestivo. Un’altra opzione è una crociera serale sul fiume Neris, per godersi la vista della città illuminata. Le crociere serali spesso includono cena e musica dal vivo, creando un’atmosfera magica.

Divertimento per le famiglie

Ma Vilnius offre diverse opzioni per le famiglie. Una visita alla Vilnius TV Tower è un’esperienza emozionante per grandi e piccini, con una vista panoramica sulla città. La torre, alta 326,5 metri, è una delle strutture più alte della Lituania e offre una vista mozzafiato. Il Parco Bernardinai è perfetto per una passeggiata serale in famiglia, con giardini ben curati e spazi per i bambini. Il parco ospita anche un giardino botanico e un’area giochi.

In viaggio a Vilnius con gli amici

Anche per gruppi di amici e amiche, l’area attorno a Vilniaus Street è ideale. Con una varietà di bar, pub e locali, offre numerose opzioni per una serata di divertimento. Questa zona è nota per i suoi bar tematici e locali con musica dal vivo, perfetti per una serata di festa. Un’altra idea è partecipare a un’escape room, una delle attività più popolari a Vilnius, perfetta per una serata di sfide e divertimento. Le escape room di Vilnius offrono una varietà di temi, dalle avventure misteriose agli scenari di fantascienza.

Informazioni Pratiche

Cosa mangiare

La cucina lituana è ricca e variegata. Tra i piatti da provare ci sono i Cepelinai, gnocchi di patate ripieni di carne o formaggio, serviti con panna acida e pancetta, o la Šaltibarščiai, una zuppa fredda di barbabietole, ideale per le calde giornate estive. I Kibinai sono i pasticcini salati ripieni di carne o verdure, tipici della cucina dei karaimi; mentre il Šakotis è un dolce tradizionale a forma di albero, spesso servito durante le celebrazioni.

Come arrivare

Vilnius è facilmente raggiungibile in aereo, con voli diretti dalle principali città europee. L’aeroporto internazionale di Vilnius è situato a circa 6 km dal centro città ed è collegato con autobus, treni e taxi. Per chi preferisce viaggiare in treno o autobus, Vilnius ha collegamenti diretti con molte città vicine, tra cui Riga, Tallinn e Varsavia.

Come muoversi

Il centro storico di Vilnius è facilmente visitabile a piedi, grazie alle sue dimensioni compatte e alle numerose attrazioni concentrate in un’area relativamente piccola. La città dispone anche di un’efficiente rete di trasporti pubblici, che include autobus, tram e treni locali. Per un’esperienza più comoda, è possibile noleggiare biciclette o utilizzare servizi di car sharing disponibili in città.

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Rabat: Cosa Vedere nella Città Maltese

Rabat, con la sua atmosfera autentica e il suo ricco patrimonio storico-culturale, rappresenta un importante punto di riferimento per chi desidera immergersi nel passato millenario dell’arcipelago maltese. Custode di tesori inestimabili, svela ai visitatori un intreccio di storia, cultura e architettura che promette di ammaliare ogni visitatore. Un labirinto di stradine dorate conduce alla scoperta di splendidi palazzi barocchi e catacombe paleocristiane che sussurrano storie di cavalieri, santi e pirati.

Rabat ospita numerosi edifici storici e chiese che rafforzano il suo ruolo di centro spirituale e storico. La vicinanza a Mdina, l’antica capitale medievale, amplifica l’importanza di Rabat, creando un continuum storico che rende questa città un luogo essenziale per comprendere le radici e l’evoluzione culturale di Malta. Preparati a scoprire cosa vedere a Rabat e lasciati ispirare per il tuo prossimo viaggio in questa incantevole destinazione mediterranea.

Chiesa di San Paolo

La Chiesa di San Paolo riveste un ruolo centrale nella vita spirituale della comunità locale. Costruita nel XVII secolo, sorge sul luogo dove, secondo la tradizione, l’apostolo Paolo avrebbe trovato rifugio dopo il naufragio sulle coste maltesi nel 60 d.C. L’architettura della chiesa, finanziata dalla nobildonna Guzmana Navarra e progettata dall’architetto Francesco Buonamici, è un magnifico esempio di stile barocco, caratterizzata da una facciata maestosa e interni decorati con affreschi, stucchi dorati e altari sontuosi. Tra i tesori custoditi all’interno, spiccano diverse opere d’arte sacra, tra cui dipinti che raffigurano episodi della vita di San Paolo e preziose sculture.

La chiesa è non solo un luogo di culto attivo, dove si svolgono regolarmente messe e celebrazioni religiose, ma anche una meta turistica di grande interesse per chi desidera esplorare il patrimonio storico e artistico di Rabat. Sotto la chiesa si trova la leggendaria Grotta di San Paolo, accessibile in realtà dalla vicina chiesa di San Publio, dove il santo avrebbe dimorato e predicato durante il suo soggiorno sull’isola. Un luogo di profonda spiritualità, che è stato visitato, tra gli altri, da Papa Francesco e dai suoi predecessori Benedetto XVI e Giovanni Paolo II.

Catacombe di San Paolo

Le Catacombe di San Paolo che risalgono al IV secolo d.C. e rappresentano uno dei più significativi siti archeologici paleocristiani dell’arcipelago. Utilizzate principalmente come luoghi di sepoltura e rifugio durante le persecuzioni, testimoniano l’antica presenza cristiana a Malta e offrono preziose informazioni sulle pratiche funerarie e la vita dei primi cristiani.

Durante un tour delle catacombe si può esplorare l’intricato labirinto di gallerie e camere sepolcrali scavate nella roccia, adornate da nicchie e affreschi. Un’esperienza quanto mai suggestiva e coinvolgente, che consente di immergersi nella storia e nella spiritualità del luogo. Grazie alla loro rilevanza storica e culturale, le catacombe di San Paolo sono una tappa imperdibile per chi desidera comprendere a fondo il patrimonio religioso e archeologico di Rabat e dell’intero arcipelago maltese.

Catacombe di San Paolo, Rabat
Catacombe di San Paolo, Rabat, Malta

Catacombe di Sant’Agata

Estendendosi a breve distanza da quelle di San Paolo, le Catacombe di Sant’Agata costituiscono un altro importante complesso di tombe sotterranee risalenti all’epoca paleocristiana, caratterizzate dalla presenza di una vasta area dedicata al culto. Una basilica sotterranea decorata con affreschi e mosaici risalenti al IV e al V secolo d.C. testimonia l’importanza religiosa e sociale del luogo nell’antichità. Durante una visita alle Catacombe di Sant’Agata, si possono ammirare non solo le strutture sepolcrali, ma anche le opere d’arte che adornano gli spazi di culto sotterranei, offrendo un’esperienza unica e avvincente che permette di immergersi completamente nella spiritualità di questo luogo particolare di Rabat.

Museo Wignacourt

Il Museo Wignacourt occupa un posto d’onore nel panorama culturale dell’isola. Con la sua ricca collezione di armature, arazzi e opere d’arte, è il luogo ideale per un tuffo nella storia medievale e rinascimentale di Malta. Situato nell’edificio che un tempo era la residenza del gran maestro Alof de Wignacourt dell’Ordine di San Giovanni, dal 1981 è dedicato alla conservazione e alla promozione del cospicuo patrimonio storico e artistico dell’arcipelago.

Le sue collezioni includono reperti archeologici, opere d’arte, manufatti religiosi, armi e armature, offrendo una panoramica completa della storia dell’isola dall’antichità fino all’età moderna. In particolare, spiccano i reperti provenienti dalle catacombe paleocristiane di Rabat e da altri siti archeologici maltesi, insieme a dipinti rinascimentali, sculture e oggetti d’arte sacra. Una tappa da non perdere per gli appassionati di storia e arte che desiderano esplorare la ricchezza culturale di Malta attraverso le sue straordinarie collezioni museali.

Domvs Romana

Scoperta nel 1881 e considerata uno dei siti archeologici più importanti dell’isola, la Domvs Romana è un’imponente villa romana del I secolo d.C. che offre una preziosa testimonianza della vita quotidiana di una nobile famiglia sull’isola di Malta al tempo dell’antica Roma. La compongono vari ambienti disposti intorno a un cortile centrale, secondo il tipico stile architettonico delle domus romane, con diverse stanze destinate al riposo, alla cucina, agli incontri sociali, ognuna caratterizzata da preziose decorazioni.

Uno degli elementi più straordinari della Domvs Romana sono i suoi mosaici, che rappresentano scene mitologiche, figure geometriche e motivi naturali, mostrando l’abilità artistica degli artigiani dell’epoca. Il più famoso raffigura un pavone, simbolo di bellezza e immortalità nella cultura romana.

Il museo annesso alla Domvs Romana ospita una vasta collezione di reperti archeologici recuperati durante gli scavi, tra cui affreschi, colonne e altre strutture architettoniche, e rappresenta un’importante finestra sul passato, svelando ai visitatori l’organizzazione sociale, economica e culturale della presenza romana sull’isola.

Giardini Howard

La meta ideale per una pausa di relax tra una visita e l’altra, i Giardini Howard sono un’oasi di tranquillità e bellezza naturale. Intitolati al Primo Ministro di Malta del periodo coloniale, Joseph Howard (1862-1925), formano un confine verdeggiante tra le cittadine di Mdina e Rabat e racchiudono un’apprezzabile varietà di flora e fauna, tra alberi secolari, fiori colorati e arbusti profumati che creano un ambiente suggestivo e rilassante. I visitatori possono passeggiare lungo i sentieri godendo della frescura degli alberi nelle giornate più calde, oppure trovare un posto tranquillo per sedersi ad ammirare i bastioni di Mdina e la bellezza del paesaggio.

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Atene, l’Acropoli resta chiusa nelle ore più calde

In Grecia, le temperature sono già schizzate alle stelle. Per il grand caldo, il ministero della Cultura greco ha già deciso di chiudere l’Acropoli di Atene ai visitatori nelle ore più calde della giornata. Secondo le previsioni dei meteorologi, si potrebbero toccare anche i 43°C. L’Acropoli è il sito turistico più visitato delle Grecia e l’ondata di caldo, la prima dell’anno in Grecia, dovrebbe durare solo 24 ore.

Pericolo caldo e incendi in Grecia

Il servizio meteorologico della Grecia Emy ha già messo tutti in allarme. Le previsioni per i prossimi giorni sono di temperature che supereranno i 40°C nella Grecia continentale, soprattutto nelle regioni centrali e meridionali. La Protezione civile ha anche già avvertito del rischio “molto elevato” di incendi, in particolare nella regione dell’Attica, dove si trova Atene. Già la scorsa estate alle porte della Capitale erano scoppiati alcuni incendi che avevano obbligato a evacuare alcuni centri abitati. A luglio 2023, sempre a causa di un’ondata di caldo estremo, erano già state introdotte nuove regole per accedere al sito, in particolare nelle ore centrali del giorno, ma quest’anno il caldo, al contrario di quanto accade in Italia, è arrivato in largo anticipo.

Acropoli, il sito più visitato della Grecia

L’Acropoli di Atene, situata su un’altura rocciosa che si eleva nel cuore della città moderna e dominata dal Partenone, rappresenta uno dei siti archeologici più importanti al mondo ed è il sito più visitato di tutta la Grecia. Fino allo scorso anno, si contavano circa tre milioni di visitatori annui. Nel 2023, però, sono state messe in atto nuove politiche di accesso per salvaguardare il suo prezioso patrimonio storico. L’obiettivo principale di questa iniziativa è di proteggere l’integrità di uno dei siti archeologici più importanti. Per farlo, ogni giorno il numero di visitatori è stato limitato a un massimo di 20.000 e suddiviso in tre fasce orarie, dalle 8 alle 20. Questa decisione è stata presa come risposta al fenomeno dell’overtourism, che può compromettere e danneggiare seriamente il sito storico che è Patrimonio mondiale dell’Umanità.

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La Blue Grotto a Malta: quando andare e cosa vedere

Malta, un arcipelago incantevole nel cuore del Mediterraneo, una destinazione imperdibile per gli amanti del mare, della natura, della storia e delle avventure. L’isola di Malta è considerata una delle meraviglie naturali che il Mediterraneo ha da offrire e in questa piccola isola spicca senza ombra di dubbio la Grotta Azzurra, meglio conosciuta come Blue Grotto.

Si tratta di uno straordinario sistema di grotte marine, famoso per le sue acque cristalline e i giochi di luce che creano un’atmosfera magica e indimenticabile per i visitatori

Blue Grotto, la grotta azzurra di Malta

La Blue Grotto si trova sulla costa meridionale dell’isola di Malta, vicino al villaggio di Zurrieq. Questa meraviglia della natura è composta da una serie di grotte e caverne, ognuna con la sua particolarità, ma è la grotta principale quella che ruba la scena. Qui, infatti, la luce del sole filtra attraverso l’acqua turchese, che con i riflessi brillanti illumina le pareti rocciose, creando un effetto di luminosità azzurra che lascia davvero senza fiato.

Quando andare alla Blue Grotto

Per vivere al meglio l’esperienza alla Blue Grotto, è importante scegliere il momento giusto per visitarla, in quanto la sua posizione e l’effetto che la luce del sole ha sull’acqua e sulle pareti della grotta ha un ruolo fondamentale in questo spettacolo.

Periodo dell’anno migliore

I periodi migliore dell’anno per visitare la Blue Grotto a Malta sono sicuramente la stagione primaverile o quella estiva, per godere del sole alto e delle giornate più lunghe. Da Maggio a Settembre ci sono le condizioni per fare delle escursioni in barca, per godere del mare calmo e delle temperature piacevoli. Grazie al clima mite dell’isola, è possibile visitare la Blue Grotto anche nel mese di Ottobre, per un’esperienza più rilassante rispetto l’alta stagione e godere dello spettacolo con un numero di turisti minore.

Qual è il momento migliore della giornata?

Per vivere ed apprezzare al massimo i riflessi azzurri nell’acqua dell’isola di Malta e la luce del sole migliore, è consigliabile visitare la Blue Grotto tra le 9 e le 11 del mattino. In queste ore, infatti, la luce del sole riesce a penetrare nella grotta e si riflette sull’acqua trasparente, creando un effetto unico e da non perdere.

Blue Grotto, ecco cosa vedere

La Blue Grotto è un complesso di diverse caverne, ognuna con caratteristiche uniche. Ecco cosa non perdere durante la visita alla Blue Grotto di Malta

Grotta cristallina delle Blue Grotto

Fonte: iStock

Grotta cristallina che fa parte delle Blue Grotto

La grotta principale: la Blue Grotto

La grotta principale è la Blue Grotto, da cui il complesso prende il nome. È la più grande e spettacolare grotta di Malta. Qui, l’acqua trasparente e i riflessi del sole creano dei riflessi unici sulle pareti della grotta, con colori che vanno dal turchese al blu intenso. Questo spettacolo naturale viene reso ancora più affascinante da stalattiti e stalagmiti, che decorano la grotta.

Le grotte secondarie

Accanto alla grotta principale, ci sono altre sei grotte secondare, che meritano una visita:

  1. Il Karraba Reef: è un luogo ideale per chi ama lo snorkeling e le immersioni subacquee, grazie anche alla ricchezza della vita marina di questa zona e ai coralli che popolano il fondale;
  2. Honeymoon Cave: è considerata la più romantica fra le grotte di Malta, perfetta per una breve pausa e per scattare foto memorabili, per non dimenticare nulla di questa escursione;
  3. Cat’s Cave: è una grotta caratterizzata dalla presenza di una colonia di gatti selvatici che la abitano e che la rendono un’attrazione da non perdere per tutti gli amanti di animali, che decidono di visitare Malta;
  4. Reflection Cave: conosciuta per i suoi spettacolari riflessi sulla superficie dell’acqua, questa grotta è un vero must per i fotografi, che qui potranno scattare foto e ricordi memorabili;
  5. Coral Cave: in questa grotta è possibile ammirare formazioni di corallo, visibili anche senza effettuare immersioni profonde;
  6. Fungus Cave: questa è forse la grotta più particolare delle Blue Grotto. Qui, infatti, si possono trovare diverse specie di funghi marini, che crescono lungo le pareti rocciose.

Come arrivare alla Blue Grotto

Raggiungere la Blue Grotto è semplice, grazie anche alla buona rete di trasporti pubblici e privati presenti sull’isola di Malta.

In auto

Se si preferisce sfruttare la comodità di un’auto, allora è possibile noleggiare una macchina direttamente all’aeroporto internazionale di Malta o in una delle tante agenzie di autonoleggio presenti sull’isola. Da La Valletta, la capitale di Malta bisogna seguire le indicazioni per Zurrieq, il villaggio vicino alla Blue Grotto. Il viaggio in auto dura circa 30 minuti e c’è un ampio parcheggio vicino al punto di partenza delle escursioni in barca.

In autobus

Questo è sicuramente il mezzo più conveniente per raggiungere la Blue Grotto. Per chi preferisce i mezzi pubblici è possibile usufruire delle diverse linee che collegano la capitale e le altre città principali con il villaggo di Zurrieq. Le corse sono molto frequenti ed i biglietti molto economici.

In barca

Per rendere il viaggio a Malta ancora più unico ed indimenticabile, si può optare per un taxi boat, una barca che funge da vero e proprio taxi d’acqua, o tramite una delle tanti escursioni organizzate che partono dalle diverse città sull’isola. Sono presenti molti tuor operators che offrono pacchetti che includono il trasporto da e per la Blue Grotto, spesso anche combinati anche con diverse attrazioni di Malta.

Barche attraccate al molo di Blue Grotto

Fonte: iStock

Taxi Boat e barche per escursione utilizzare per la visita della Blue Grotto

Escursioni e attività alla Blue Grotto di Malta

Un luogo unico come la Blue Grotto offre un’esperienza unica ai visitatori dell’isola, grazie alle sue bellezze naturali, ma anche per le attività che è possibile svolgere per rendere l’esperienza più completa.

Tour in barca alla Blue Grotto

Questa è l’opzione più comune e suggestiva per esplorare la Blue Grotto. I tour in barca partono regolarmente dal porto di Zurrieq e durano circa 25/30 minuti. Le barche, di piccole dimensioni, sono i mezzi ideali per entrare nelle grotte e vivere al meglio le meraviglie naturali di questo angolo di Malta.

Snorkeling e immersioni

Le acque di Malta sono tra le più cristalline e ricche di vita marina del Mediterraneo ed il mare che circonda queste grotte è l’ambiente perfetto per gli amanti di snorkeling ed immersioni subacquee. In queste zone è possibile osservare una grande varietà di pesci e parte della barriera corallina.
Sull’isola sono presenti diversi centri tramite cui organizzare questa attività.

Trekking ed escursioni

Per gli amanti del trekking, è possibile combinare la visita alla Blue Grotto con sentieri panoramici che è possibile percorrere per godere di un panorama unico che dalla grotta va fino alla scogliera.

La Blue Grotto a Malta è una destinazione imperdibile per chiunque visiti l’isola e che rientra sicuramente fra le destinazioni da non perdere, insieme alle spiagge più belle di Malta. Si tratta di un’esperienza unica e indimenticabile da vivere nel Mediterraneo.

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Quando visitare Bucarest: clima e temperature per tutto l’anno

Bucarest, capitale della Romania è una città da inserire nella propria lista e merita una visita in qualsiasi periodo dell’anno. Le sue meraviglie architettoniche, i suoi parchi, la sua storia e cultura offrono ai visitatori una meta ricca di fascino e uno scenario culturale vivace da scoprire in tutte le sue forme: dalle tradizioni gastronomiche agli eventi che, tutto l’anno, riempiono il calendario di questa splendida città. Non c’è un momento migliore per visitarla, che siano le stagioni più calde o quelle più fredde, la capitale della Romania ha tanto da offrire mese dopo mese. Tutto dipende dai tuoi gusti e dalle attività che ti piace fare. In questo articolo troverai una panoramica dettagliata delle stagioni di Bucarest e cosa offrono a chi decide di lasciarsi trasportare dall’anima di questa città.

Clima a Bucarest: una panoramica completa

Bucarest è collocata nel sud della Romania, a circa 70 metri di altitudine e gode di un clima continentale prevalentemente temperato. Nonostante il cambiamento climatico, la capitale della Romania è ancora caratterizzata da stagioni ben distinte che si alternano offrendo per tutto l’anno scenari differenti e intrisi di atmosfere uniche. Se la primavera e l’autunno sono le due stagioni con il clima più mite, l’estate e l’inverno, invece, presentano condizioni climatiche più estreme con temperature oltre i 30° in estate e sotto lo zero in inverno. 

Primavera a Bucarest: fioriture e temperature miti

Il clima a Bucarest nel periodo primaverile è la testimonianza di un momento di transizione: le temperature si alzano lasciandosi alle spalle la rigidità dell’inverno, le giornate si allungano e l’intera città si risveglia. Tendenzialmente, in primavera le temperature sono così distribuite:

  • Marzo: 3-11°
  • Aprile: 7-17°
  • Maggio: 12- 23°

Questo periodo dell’anno è perfetto per lunghe passeggiate nella capitale alla scoperta dei suoi quartieri vivaci o dei suoi parchi, come il Parco Herăstrău e il Giardino Cişmigiu che in questi mesi vedono l’esplosione di una natura rigogliosa e colorata grazie alle fioriture di piante e fiori. Le ampie aree verdi di Bucarest la rendono anche una meta perfetta per picnic all’aperto o escursioni nei dintorni della capitale. Infine, sempre restando all’aria aperta, questo periodo è perfetto anche per godersi un aperitivo o un pranzo nei vari caffè disposti lungo il fiume Dâmbovița. Non solo attività outdoor, la primavera a Bucarest offre una ricca proposta di eventi culturali che animano la città attirando abitanti e visitatori. Il Romanian Design Week – un festival incentrato sul design locale e internazionale – è solo uno dei grandi eventi in programma nel periodo primaverile. 

Bucarest in estate: caldo e brio

Tra giugno e agosto, le temperature a Bucarest salgono sensibilmente oscillando tra i 25° e i 35°, con picchi occasionali che vanno oltre i 35°. Le giornate lunghe e soleggiate offrono più tempo per provare le varie attività all’aperto e godersi la vita notturna della città. Nello specifico, mese per mese, le temperature medie sono:

  • Maggio: 12-23°
  • Giugno: 16-27°
  • Luglio: 18-30°

L’estate a Bucarest, nonostante sia la stagione più calda, è caratterizzata da temporali anche intensi ma prevalentemente di breve durata. Come sempre, il consiglio è quello di non farsi cogliere impreparati e di portarsi sempre dietro un piccolo ombrello o un impermeabile. Il clima a Bucarest in estate è, quindi, ideale per vivere appieno le atmosfere vivaci della città e farsi travolgere dall’energia contagiosa che si percepisce camminando semplicemente per le strade della capitale. I locali pullulano di gente, i parchi si riempiono di persone che fanno jogging o che si rilassano cullati dal rumore delle fronde degli alberi. In estate i festival e gli eventi sono all’ordine del giorno; tra i più famosi troviamo il Bucharest International Air Show o il Summer Well Festival, il festival che attira migliaia di appassionati di musica indie e alternative rock.

Bucarest in autunno: colori, cibo e cultura

Quando l’autunno arriva a Bucarest, la città si accende di colori mozzafiato. I viali alberati si tingono di rosso e arancione e le temperature iniziano a scendere lentamente portando le persone a tirare fuori capi d’abbigliamento morbidi e confortevoli. Da settembre a novembre le temperature cambiano radicalmente raggiungendo i 25° nel periodo subito successivo all’estate e i 10° nelle settimane che anticipano l’inverno. Nello specifico, le temperature medie sono:

  • Settembre: 14-25°
  • Ottobre: 8- 17°
  • Novembre: 3-10°

L’autunno a Bucarest è una delle stagioni più pittoresche in assoluto, il colore delle foglie che cambia offre uno spettacolo visivo unico e il modo migliore per goderselo è passeggiare per il parco Carol o il Giardino Botanico, veri teatri di uno spettacolo autunnale senza eguali. Anche il Parco Herăstrău è un’ottima location per ammirare il foliage, qui potrai noleggiare una bicicletta o semplicemente passeggiare lungo i numerosi sentieri del parco, lasciandoti conquistare da un paesaggio incantevole.

L’autunno a Bucarest è ricco di eventi culturali come il Bucharest International Film Festival che mette in mostra una selezione di film indipendenti da tutto il mondo, e il George Enescu Festival che celebra la musica classica con concerti che attirano artisti e visitatori da tutto il mondo. Infine, per gli amanti del vino, a Bucarest in autunno è tempo di vendemmia: i ristoranti e le cantine aprono le proprie porte offrendo degustazioni di vini locali e permettendoti di scoprire le eccellenze enologiche della Romania.

Bucarest in inverno: fascino e magia

Inverno a Bucarest

Fonte: iStock

La magia del Natale a Bucarest

L’inverno è un periodo magico per visitare la capitale della Romania, soprattutto durante il periodo natalizio. Il clima a Bucarest in questa stagione è freddo e costellato da intense nevicate. Le temperature, spesso, scendono sotto lo zero e sono così distribuite:

  • Dicembre: -1- 4°
  • Gennaio: -1-3°
  • Febbraio: 0°-6°

Se ami i paesaggi invernali, ti piace assaporare il tepore delle atmosfere natalizie e passeggiare sotto i fiocchi di neve non ti spaventa, allora l’inverno è la stagione ideale per visitare Bucarest. In questo periodo la città si illumina con decorazioni scintillanti, il dolce profumo di vin brulè impregna l’aria e i mercatini di Natale portano gioia e allegria emozionando grandi e piccini. Uno dei più grandi è il Mercatino di Natale in Piazza della Costituzione, un vero gioiello che offre una vasta gamma di prodotti artigianali, dolci tipici e bevande calde. Quando arriva il momento di prendersi una pausa dal freddo, Bucarest offre il suo celebre “Therme București”, uno dei più grandi complessi termali d’Europa a pochi chilometri dal centro con piscine riscaldate, saune e trattamenti benessere. L’inverno è anche il periodo perfetto per visitare i vari musei e gallerie d’arte della capitale; un’altra alternativa per concedersi una pausa rilassante e, soprattutto, riscaldata.

Il clima a Bucarest: qual è il periodo migliore?

Come sempre, non c’è una risposta a questa domanda che sia uguale per tutti. Dipende molto dalle attitudini di ognuno di noi, dalle proprie passioni e dalle attività che si preferisce fare. Ogni stagione è unica e ha caratteristiche e opportunità diverse. Visitala in primavera, se vuoi farti inebriare dai profumi e dai colori delle fioriture, in estate se vuoi approfittare delle lunghe giornate soleggiate e partecipare a eventi all’aperto, in autunno se vuoi ammirare lo spettacolare foliage e le sue atmosfere romantiche, in inverno se vuoi farti scaldare il cuore da un’incantevole dipinto natalizio, con mercatini di Natale, neve e un’atmosfera festosa. Qualsiasi sia la stagione in cui sceglierai di visitare Bucarest, sarà comunque un’ottima scelta. 

Ecco una panoramica del clima e delle temperature a Bucarest per aiutarti a pianificare il tuo viaggio:

  • Primavera: fresca, con temperature che aumentano gradualmente da 10°C a 20°C, e abbondanti fioriture nei parchi.
  • Estate: Calda e soleggiata, con temperature che variano dai 25°C ai 35°C, e occasionali temporali pomeridiani.
  • Autunno: Mite e progressivamente più fresco, con temperature che scendono da 25°C a 10°C e spettacolari colori autunnali.
  • Inverno: Freddo e spesso nevoso, con temperature che vanno da 0°C a -5°C, e un’atmosfera natalizia magica.
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Apollonia cosa vedere e cosa fare

Nascosta tra le dolci colline dell’Albania meridionale, nei pressi del villaggio di Pojan, si trova Apollonia, un’antica città greco-romana che racconta una suggestiva storia di potere, cultura e bellezza. Fondata nel VI secolo a.C. dai coloni di Corinto, Apollonia fiorì come uno dei principali centri commerciali e culturali del mondo antico, lasciando un’eredità che ancora oggi affascina archeologi, storici e viaggiatori.

Esploriamo le rovine delle sue imponenti mura e dei templi maestosi, immersi in un’oasi verdeggiante tra il mare Adriatico e le montagne albanesi. La brezza marina e il clima mediterraneo rendono l’atmosfera piacevole durante tutto l’anno, invitando a passeggiate rilassanti e picnic all’ombra degli alberi secolari.

I tesori del Parco Archeologico di Apollonia

Il Parco Archeologico di Apollonia è una meta imperdibile per gli amanti della storia, dell’archeologia e della cultura. Un luogo dove lasciarsi trasportare indietro nel tempo e respirare l’atmosfera di una civiltà antica, avvolti da un paesaggio mediterraneo di rara bellezza.

Simbolo di Apollonia è la suggestiva facciata del Bouleterion, chiamato anche Monumento degli Agonoteti, che risale al II secolo. In quanto sede delle riunioni del Consiglio della città e dell’esercizio della giustizia, era il luogo più importante dell’urbe. Tuttora in discreto stato di conservazione, presenta un imponente frontone con sei colonne con capitelli corinzi.

Con una capienza di circa 5000 spettatori, il teatro di Apollonia rappresenta uno dei resti archeologici più imponenti del sito. La sua acustica eccezionale rende possibile organizzare, anche ai giorni nostri, spettacoli e concerti. Il complesso, con la cavea, l’orchestra e la scena, è un’eloquente testimonianza della fiorente vita culturale della città antica.

Lo stesso vale per la Biblioteca, di cui restano solo le fondamenta: per secoli fu punto di riferimento per studiosi e filosofi e tuttora evoca l’atmosfera di fervore intellettuale che animava la città antica. Il Tempio di Artemide, dedicato alla dea della caccia, era uno dei maggiori edifici religiosi. Costruito in stile dorico, presentava una cella con la statua della dea e un colonnato esterno. Ancora oggi affascina con i suoi resti e richiama l’importanza del culto religioso nella vita degli antichi abitanti.

Oltre a questi monumenti principali, il sito archeologico di Apollonia offre ai visitatori la possibilità di ammirare numerose altre rovine di grande interesse, come l’agorà, l’odeon, le terme, le ville romane e le mura di cinta. Un vero e proprio museo a cielo aperto che permette di immergersi completamente nella storia e nella cultura di questa antica città mediterranea.

Il Monastero di Santa Maria

Sulla collina che domina il Parco Archeologico di Apollonia sorge il Monastero di Santa Maria, una notevole testimonianza dell’architettura bizantina e della storia cristiana del paese. Fondato nel VI secolo d.C., il monastero ha attraversato i secoli conservando il suo fascino e la sua atmosfera di spiritualità.

Le origini del monastero si intrecciano con la leggenda di San Giorgio, che si dice l’abbia fondato in segno di gratitudine per la vittoria sul drago. La sua costruzione risale al periodo di massimo splendore dell’Impero bizantino e nel corso dei secoli ha subito modifiche ed ampliamenti, diventando un importante centro religioso e culturale. Le sue linee essenziali, le volte a crociera e l’utilizzo di mattoni rossi rimandano all’architettura bizantina. La chiesa principale, a pianta cruciforme, è sormontata da una cupola ottagonale che domina l’intero complesso. All’interno, affreschi e mosaici di grande valore artistico raffigurano scene bibliche e figure di santi.

Oltre alla sua funzione religiosa, il monastero ha svolto un ruolo importante nella diffusione della cultura. Grazie alla sua biblioteca ricca di manoscritti antichi, tra cui opere teologiche, filosofiche e letterarie, fu un punto di riferimento per studiosi e teologi provenienti da tutto il Mediterraneo. Oggi il monastero è aperto ai visitatori, che possono ammirare la bellezza dell’architettura bizantina, i resti degli affreschi e dei mosaici, immergendosi in un’atmosfera di pace e spiritualità.

Chiesa di Santa Maria, Apollonia, Albania

Fonte: iStock

Chiesa di Santa Maria, Apollonia Albania

Il Museo Archeologico di Apollonia

Ambientato all’interno del Monastero di Santa Maria, il Museo Archeologico di Apollonia è una tappa fondamentale per chiunque visiti il Parco Archeologico e voglia approfondire la conoscenza di questa antica civiltà. La sua ricca collezione di reperti provenienti dagli scavi offre un panorama completo della storia, della cultura e dell’arte della città antica. Un museo che cattura l’immaginazione e trasporta i visitatori in un suggestivo viaggio nel tempo, alla scoperta di una civiltà che ha lasciato un’impronta indelebile nella storia del Mediterraneo.

Tra i tesori esposti vi sono strumenti preistorici che documentano tracce di presenza umana fin dal Paleolitico; sculture di divinità greche e romane provenienti da templi e santuari; ceramiche, vasi, coppe, piatti e altri oggetti di diverse epoche e stili; monete che offrono informazioni sulla storia economica, politica e sui rapporti con altre città del Mediterraneo; epigrafi su pietra, marmo e bronzo che documentano la storia, la politica, la religione e la vita quotidiana di Apollonia.

Cosa fare nei dintorni di Apollonia

Oltre alla visita delle antiche rovine della città greco-romana, nei dintorni del sito di Apollonia è possibile praticare diverse attività nella natura. Gli appassionati di trekking hanno a disposizione una rete di sentieri che si snodano tra le colline e le vallate circostanti, regalando panorami mozzafiato sulla costa adriatica e sulle montagne dell’Albania. Ci sono percorsi di diversa difficoltà, adatti sia a escursionisti esperti che a famiglie con bambini.
Per una giornata all’insegna del relax, in zona sono disponibili diverse aree picnic immerse nel verde, dove godersi un pranzo al sacco circondati dalla natura. Un’occasione per staccare dalla routine e rigenerarsi nella quiete di questo luogo suggestivo.

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Piazza Skanderbeg a Tirana: cosa vedere

Situata nel cuore della capitale albanese, Piazza Skanderbeg a Tirana è molto più di un semplice punto di ritrovo e luogo all’aperto. La piazza di Tirana è il fulcro culturale e storico della capitale albanese. Fu intitolata al condottiero e patriota albanese Giorgio Castriota Skanderbeg, la piazza rappresenta un vero e proprio simbolo di identità e orgoglio per il popolo albanese, in una delle mete più ricercate del territorio balcanico.
È la piazza più grande di tutto il territorio dei Balcani e viene utilizzata per eventi sociali, culturali, sportivi ed iniziative commerciali.

La storia di Piazza Skanderbeg

È importante scoprire la storia di questa famosa piazza di Tirana, un aspetto importante per comprendere a fondo l’importanza che questo luogo ha per l’Albania e per la sua capitale.

Giorgio Castriota Skanderbeg, a cui fu intitolata la piazza nella capitale, è considerato un eroe nazionale per la sua resistenza contro l’Impero Ottomano che nel quindicesimo secolo occupava il territorio albanese. Nella piazza di Tirana è presente la statua equestre di Skanderbeg, proprio in rappresentanza della sua figura centrale nella memoria storica del paese.

La piazza ha subito numerose trasformazioni nel corso degli anni, passando da semplice spazio aperto a centro di eventi pubblici e manifestazioni culturali e con la sua superficie di circa 40.000 metri quadrati rappresenta idealmente il centro geografico e politico dell’Albania. Quindi, quali sono gli elementi principali da vedere in Piazza Skanderbeg a Tirana?

La Statua di Skanderbeg

Il primo elemento che cattura l’attenzione di chi visita Piazza Skanderbeg è sicuramente la maestosa statua equestre di Giorgio Castriota Skanderbeg, citata anche nel paragrafo precedente.

Questa statua, opera dello scultore Odhise Paskali, fu inaugurata nel 1968 ed subito diventata un’icona della città di Tirana, e non solo. La figura fiera di Skanderbeg a cavallo, con la spada alzata, rappresenta la resistenza, l’indipendenza albanese e la lotta del popolo contro la supremazia dell’impero turco ottomano. È il luogo ideale per scattare fotografie della splendida città di Tirana e immergersi nella storia del paese.

Il museo storico nazionale

Sul lato occidentale di Piazza Skanderbeg si trova il Museo Storico Nazionale dell’Albania, al cui interno è possibile approfondire la storia e la cultura albanese. Venne fondato nel 1981 ed ospita tutt’oggi una vasta e rara collezione di reperti di diverse epoche storiche. Sono presenti, infatti, reperti che risalgono all’antichità, al Medioevo, alla resistenza contro l’Impero Ottomano, al periodo monarchico e al regime comunista.

Notevole è il mosaico intitolato “Gli albanesi“, che rappresenta figure eroiche della fiera storia albanese.

Mosaico "Gli Albanesi" a Tirana

Fonte: iStock

Vista del mosaico “Gli Albanesi” a Tirana, visibile da Piazza Skanderbeg

La moschea di Et’hem Bey

Nelle vicinanze del Museo Storico Nazionale si trova un’altra importante struttura storica di Tirana: la moschea di Et’hem Bey.

Questa moschea fu costruita circa 200 anni fa, tra il 1791 e il 1823. È uno degli edifici più antichi e più bella della capitale, dallo stile ottomano, con i suoi interni decorati e affrescati. La moschea fu chiusa durante il regime comunista, ovvero dal 1976 al 1991. Proprio in questo anno fu riaperta ed è tornata ad essere non solo un punto di interesse turistico nelle vicinanze della Piazza di Skanderbeg, ma anche un luogo importante di culto attivo e simbolo della tolleranza religiosa della capitale.

La torre dell’orologio

Un altro punto di interesse è la torre dell’orologio, situata proprio accanto alla moschea di Et’hem Bey. Fu costruita nel 1822 ed è alta 35 metri. Dalla sua cima è possibile restare affascinati da una vista spettacolare non solo sulla piazza di Skanderbeg, ma anche sullo spettacolare skyline di Tirana.

Per salire in cima alla torre è necessario affrontare una ripida scalinata, ma la vista unica e mozzafiato ripaga ampiamente la fatica. La torre è stata restaurata di recente e l’orologio attuale è un dono della città di Bari, in Italia.

Il teatro dell’opera e del balletto

Sul lato nord di Piazza Skanderbeg si trova la struttura che ospita il teatro dell’opera e del balletto di Tirana. Questo è il principale teatro lirico e di balletto del Paese ed offre una ricca e vasta programmazione di spettacoli lirici, ma anche concerti di musica classica e moderna.

Il teatro, che venne inaugurato nel lontano 1953, è un esempio di architettura socialista realista ed è un importante simbolo culturale per la capitale, che è anche possibile visitare per ammirarne.

Il Palazzo della Cultura

Adiacente al teatro dell’opera e del balletto si trova il Palazzo della Cultura, che riprende lo stile architettonico socialista del teatro e che fu costruito subito dopo, negli anni ’60.

Il palazzo è sede della biblioteca nazionale e della galleria delle arti figurative e, inoltre, ospita numerosi eventi culturali. La biblioteca nazionale è una delle più grandi dell’Albania, e può vantare una vasta collezione di libri, manoscritti e documenti storici antichi. Per quanto riguarda la Galleria delle arti figurative, invece, al suo interno è possibile osservare opere di artisti albanesi e internazionali, con una panoramica sulla scena artistica contemporanea e moderna.

Vista di Piazza Skanderbeg a Tirana

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Vista dei principali monumenti a Piazza Skanderbeg a Tirana

Il mercato centrale di Tirana

Quale occasione migliore per immergersi nella vita quotidiana e nella cultura di una città se non quella di visitare il mercato centrale?

Nelle vicinanze di Piazza Skanderbeg a Tirana, infatti, è possibile vivere questo vivace mercato cittadino, dove è possibile acquistare prodotti tipici, come frutta, verdure, formaggi, spezie e prodotti artigianali. Il mercato centrale di Tirana rappresenta il luogo ideale per assaggiare i sapori locali ed interagire con i venditori, così da scoprire i piatti tipici dell’Albania.

Il quartiere di Blloku

A pochi passi da Piazza Skanderbeg è possibile visitare il quartiere di Blloku, un’area della città di Tirana famosa per la sua vita notturna e i suoi numerosi ristoranti, caffè e negozi alla moda.

Un tempo questo quartiere era accessibile ai soli membri del Partito Comunista, oggi, invece, Blloku è un quartiere aperto a tutti e rappresenta il cuore della vita sociale di Tirana. Nei tanti ristoranti presenti è possibile gustare piatti della cucina locale albanese, ma anche la cucina internazionale, sorseggiare un caffè o fare shopping nei negozi.

Piazza Skanderbeg è il cuore pulsante della capitale, un luogo dove passato e presente si incontrano, offrendo ai visitatori la possibilità di scoprire la storia che c’è dietro questa imponente piazza e quanto essa sia importante per il popolo dell’intera Albania. Un luogo che sicuramente, per chi decide di visitare Tirana ed i suoi dintorni, non può non diventare un punto di riferimento importante.