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Vacanze a Sveti Stefan: turismo esclusivo in Montenegro

Uno stato piccolo quello del Montenegro, delle stesse dimensioni del Trentino-Alto Adige, ma ricco di luoghi meravigliosi dove trascorrere le vacanze, come Sveti Stefan. Situata su una penisola a pochi chilometri dalla rinomata Budva, collegata alla costa da una piccola striscia di terra, viene considerata come una delle destinazioni più esclusive nel Mediterraneo. Da villaggio di pescatori a meta del lusso, Sveti Stefan conquista con la sua atmosfera caratteristica, dove i tetti di terracotta contrastano con l’azzurro intenso dell’Adriatico, e con i suoi resort da sogno. Ecco come visitarla, cosa fare e cosa vedere nei dintorni tra spiagge, pinete e monasteri con viste pazzesche.

Sveti Stefan: da piccolo villaggio fortificato a meta del lusso

Le origini di Sveti Stefan risalgono al XV secolo e coinvolgono pirati, flotte e battaglie. Nacque come villaggio fortificato per proteggere i suoi abitanti dai predatori del mare e dagli ottomani, costruito su un’isola rocciosa collegata alla terraferma da un sottile istmo. Inizialmente abitato da 12 famiglie, nel 1800 il numero arrivò a 400 persone per poi diminuire durante il primo ventennio del XX secolo in seguito alla guerra e all’emigrazione dei suoi abitanti.

È a partire dagli anni ’60 che Sveti Stefan comincia ad assumere la forma attuale, quella di una località turistica rinomata in Montenegro perché frequentata soprattutto da reali, celebrità e artisti. In questi anni, il governo jugoslavo trasformò l’intero villaggio in un lussuoso albergo, preservando la sua bellezza architettonica e la sua atmosfera unica. Dopo un ulteriore periodo di declino dovuto alla dissoluzione della Jugoslavia, Sveti Stefan risorge ulteriormente in tutta la sua bellezza grazie al resort Aman, che gestisce l’isola e ne garantisce l’esclusività: solo gli ospiti dell’hotel, infatti, vi possono accedere.

Il resort Aman: esclusività nel rispetto della tradizione

Il resort a 5 stelle ha saputo creare un’atmosfera di lusso unica rispettando le origini architettoniche dell’isola. 50 camere, suite e cottage ricavati da antichi edifici in pietra restaurati con cura mantenendo dettagli importanti come le lanterne alle finestre, impiegate dalle mogli dei pescatori per aiutarli a ritrovare la via verso casa. Negli anni ’70, celebrità del calibro di Elizabeth Taylor e Richard Burton hanno alloggiato qui passeggiando tra le sue strade acciottolate.

Il complesso Aman comprende anche una proprietà sulla terraferma, la storica Villa Miločer, una villa degli anni ’30 immersa in rigogliosi giardini e dotata di otto suite. Con vista su una baia riparata, fu costruita come residenza estiva della famiglia reale serba e vissuta soprattutto dalla regina Marija Karadordevic. Sveti Svetan è sinonimo di lusso ed esclusività, ma non per questo non può essere goduta in altri modi, a partire dagli hotel e dalle spiagge sulla costa con vista sul mare turchese e sull’isola.

Aman Resort Sveti Stefan

Fonte: iStock

Vista aerea dell’Aman Resort

Cosa fare a Sveti Svetan sulla terraferma

Per godere della bellezza di questa parte del Montenegro senza spendere una fortuna, passeggiate sul lungomare della nuova Sveti Stefan, la città sorta sulla terraferma. Il panorama è davvero suggestivo: qui, le case antiche con i tetti dalle tegole rosse sono circondate da una rigogliosa vegetazione mediterranea e, a far da sfondo a questa cartolina, il blu profondo del mare Adriatico e l’azzurro limpido del cielo.

Anche la pineta, situata nella parte settentrionale, regala fresche passeggiate con vista mozzafiato sul mare. A poca distanza si trova anche la spiaggia di Milocer, dalla quale potrete raggiungere il monastero di Praskvica, fondato all’inizio del XV secolo. Il monastero è il centro religioso ortodosso più noto e merita una visita non solo per il suo patrimonio storico, ma soprattutto perché gode di un bellissimo panorama sulla baia e sull’isola di Sveti Stefan.

Le spiagge a Sveti Stefan e nei dintorni

Quella di Sveti Stefan è stata inserita nella classifica delle 100 spiagge più belle del mondo da Lonely Planet ed è suddivisa nella parte nord e in quella sud. In entrambe è possibile noleggiare ombrelloni e sdraio dai 50 euro in su, mentre chi preferisce godersi un paio d’ore sul proprio asciugamano dovrà farsi spazio nelle aree libere dove consigliamo di arrivare il prima possibile perché molto affollate. Da Sveti Stefan, proseguendo in direzione nord alla scoperta di questo straordinario territorio, si incontra il villaggio di Przno. Qui troverete una spiaggia di sabbia rossa, perfetta per rilassarsi prima di andare alla scoperta di una città imperdibile: Budva.

La città di Budva, perla del Montenegro

Budva rappresenta il connubio perfetto tra storia, natura e divertimento, oltre che una delle località balneari più visitate del Montenegro. Situata a una decina di chilometri da Sveti Stefan e a dieci minuti d’auto dal villaggio di Przno, fu distrutta nel 1979 a causa di un terremoto e ricostruita cercando di mantenere intatte le sue caratteristiche originali. Il suo centro storico medievale, circondato da mura veneziane, è un labirinto di strette viuzze che ospitano chiese antiche, ristoranti tipici e negozietti artigianali. Da non perdere la cittadella, arroccata su una scogliera a picco sul mare, e la Chiesa di Santa Maria in Punta, risalente al IX secolo.

Non solo storia, Budva è rinomata anche per le sue spiagge immerse nella macchia mediterranea, come Becici, la più gettonata, la spiaggia di Jaz, tra le più lunghe del litorale composta da sabbia e ciottoli, e quella di Mogren, raggiungibile anche a piedi percorrendo un sentiero con partenza dalla città vecchia. Budva, inoltre, è il punto di partenza ideale per visitare le Bocche di Cattaro e la splendida baia di Kotor.

Budva Montenegro

Fonte: iStock

Vista della città di Budva

Come raggiungere Sveti Stefan dall’Italia

Dall’Italia è facile raggiungere il Montenegro, sia con l’aereo che con il traghetto. Con l’aereo, gli aeroporti principali sono quelli internazionali di Podgorica (TGD) e Tivat (TIV); via mare, invece, vi basterà prenotare un biglietto con la linea Adria Ferries che garantisce collegamenti dalle città di Ancona, Bari e Brindisi.

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Landtag in Liechtenstein: cos’è, la storia e le curiosità da conoscere

Siamo a Vaduz, esattamente nella Capitale del Liechtenstein, dove si trova la sede del Parlamento, l’organo collegiale legislativo del Principato Alpino. Ti abbiamo appena descritto cos’è il Landtag in Liechtenstein: vale la pena conoscere la sua storia, l’architettura e le curiosità dietro questo edificio così singolare.

Cos’è il Landtag in Liechtenstein

Il Landtag del Principato del Liechtenstein è il Parlamento Unicamerale, composto da 25 deputati. Ciò che colpisce è indubbiamente la sua architettura, poiché l’edificio, che si trova a Vaduz, la Capitale del Liechtenstein, è stato progettato dallo studio Hansjörg Göritz: inaugurato nel 2008, per la sua costruzione sono stati utilizzati circa un milione di mattoni gialli, in particolare per costruire la cosiddetta Casa Lunga a tre piani, oltre che la Casa Alta a due piani e, infine, la Casa di Giunzione, che connette i due edifici.

La storia del Landtag in Liechtenstein

Dal 2008, i membri del Parlamento del Liechtenstein hanno una nuova casa. La storia di questo edificio, dunque, è recente: la progettazione è stata curata nei minimi dettagli, con la Casa Lunga a tre piani, gli uffici, la sala conferenze e la terrazza. Osservando la Casa Alta, invece, si nota subito il caratteristico tetto a spiovente. Un aspetto interessante da notare è che questo edificio è stato progettato con l’obiettivo di essere un punto di riferimento per l’efficienza energetica. Per il bar, la sala delle conferenze e la sala riunioni, sono state usate delle lampade alogene a bassa tensione con tecnologia IRC.

L’architettura del Landtag in Liechtenstein

Peculiare e caratteristico è lo stile del Landtag in Liechtenstein, di cui si è occupato lo studio di architettura tedesco Hansjörg Göritz. Entrando al piano terra della Casa Alta, troviamo l’atrio d’ingresso, che è conosciuto con il nome di Hall of Pillars; invece, al secondo piano si trova la Plenary Chamber, dove si riuniscono i membri del Parlamento del Liechtenstein. Per Vaduz, il Landtag è un punto di riferimento, non solo perché è la sede del Parlamento, ma soprattutto per lo stile e l’architettura, un edificio con tetto in pietra, un archetipo senza tempo per ospitare le assemblee.

Una sorta di “modernismo arcaico”, in un’atmosfera che viene definita quasi teatrale, soprattutto per la sala dell’assemblea parlamentare, dove il lampadario presenta un diametro di 9 metri. Da menzionare, invece, la Casa di Giunzione, che si trova in mezzo agli edifici in mattoni, una sezione realizzata in vetro filigranato, con nicchie di luce dotate di strisce LED incassate. All’ingresso dell’edificio, quando è previsto l’arrivo di visitatori o per occasioni importanti, viene steso un tappeto blu, in contrapposizione con il tappeto rosso di fronte al Palazzo del Governo.

Nel piano terra della Casa Lunga, si trovano due sale conferenza, una biblioteca e l’archivio, oltre che una mensa per i membri del Parlamento che si attardano prima di tornare a casa alla sera. L’atmosfera è piacevole al secondo piano, in cui lo stile è curato nei minimi dettagli con mobili moderni e colori caldi. Infine, una chicca: al terzo e ultimo piano, si può ammirare un panorama mozzafiato sulle montagne, con una vista privilegiata della piazza Peter Kaiser.

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Calamotta, l’isola tropicale della Croazia

Occorre circa un’ora di navigazione per raggiungere Calamotta, isola paradisiaca della Croazia che fa parte dell’arcipelago delle Elafiti e che sorge in tutta la sua bellezza proprio di fronte alla costa dalmata, a poca distanza da Dubrovnik. È piccola, priva di auto e lontana dalle metropoli affollate e caotiche, tanto da rivelarsi una vera e proprio oasi di pace e relax. Scopriamo insieme questo minuto paradiso non troppo distante dal nostro Paese.

Calamotta, informazioni utili

Calamotta, il cui vero nome in croato è Koločep, è un’isola immersa nel limpido mare Adriatico che bagna la Croazia e che amministrativamente appartiene alla città di Ragusa (Dubrovnik) nella regione raguseo-narentana.

Con una superficie di appena 2,44 km² e una preziosa costa di 12,869 km, colpisce sin da subito per la sua forma irregolare che nasconde promontori e insenature che lasciano senza fiato. Da queste parti, infatti, la natura regna sovrana in quanto l’isola è ricoperta da una folta e rigogliosa vegetazione subtropicale, perlopiù forestale, intervallata da vigneti, ulivi, agrumi, melograni e carrubi.

Cosa fare e vedere

L’isola di Calamotta va visitata a passo lento, godendosi gli odori della natura e la pace che offre: qui non ci sono automobili, ma solo un albergo per adulti pronto ad accogliere i visitatori che scelgono di godersi la bellezza allo stato puro. Calamotta, infatti, si rivela un vero e proprio paradiso per coloro che sono alla ricerca di escursioni in mezzo alla natura, poiché il territorio è ricco di sentieri mozzafiato immersi nei profumi della fitta pineta e del bosco di latifoglie che ricopre il versante meridionale.

Poi ci sono affascinanti spiagge di sabbia, un mare turchese che invita a fare più di un bagno, bellezze sottomarine che aspettano di essere scoperte e anche monumenti storici, come la fortezza di Napolenone e la chiesa della Santa Trinità. Sull’isola, inoltre, sorgono anche due piccoli villaggi: Gornje Celo, che si affaccia su due favolose baie, e Donje Celo, con le sue caratteristiche case in pietra ed un’incantevole spiaggia sabbiosa, collegati l’uno all’altro da un sinuoso viale che si percorre in circa 20 minuti di cammino.

Vi si trovano anche numerosi siti archeologici e ben sette chiese pre-romaniche, un numero notevole considerando le sue dimensioni.

E poi il suo gioiello per eccellenza: la Grotta Azzurra, che si può raggiungere solo a nuoto dal lato sud dell’isola, che prende il suo poetico nome dall’affascinante bagliore blu creato dalla luce del sole che si riflette sul fondo di sabbia bianca che impreziosisce la grotta. E per chi cerca anche puro divertimento, niente paura: la sera Calamotta si trasforma perché diventa la culla di bande jazz, bande di ottoni, klape, cantanti dalmati a capella e ballerini di jazz e step.

Quando andare e come arrivare

Questo gioiello prezioso della Croazia può essere visitato durante tutto l’anno, complice anche il suo clima mite che la rende ideale per un viaggio in tutte le stagioni. Tuttavia, l’estate è certamente uno dei momenti migliori soprattutto per coloro che vogliono rilassarsi grazie ad una vacanza al mare.

Arrivarci è piuttosto facile perché basta salire su un traghetto in partenza da Dubrovnik che durante la bella stagione prende illargo più volte al giorno.

Infine, un piccolo consiglio: il modo migliore per scoprire Calamotta è in barca o in kayak.

Isola di Calamotta

Fonte: iStock

I colori dell’isola di Calamotta
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In Irlanda nasce il nuovo sentiero sulla montagna sacra di Croagh Patrick

Tra tradizioni e leggende, l’Irlanda è un luogo ricco di meraviglie tutte da scoprire: una delle mete più affascinanti per i pellegrini e gli amanti dell’escursionismo è senza dubbio Croagh Patrick, la montagna sacra legata alla figura del santo patrono del Paese. Per lungo tempo, affrontare questo pellegrinaggio significava districarsi tra percorsi ripidi e sterrati che non sono mai stati messi in sicurezza, ormai considerati troppo pericolosi. Nasce così un nuovo sentiero che consente di raggiungere la vetta della montagna senza più alcuna difficoltà, proteggendo anche l’ambiente naturale.

Il nuovo sentiero sul Croagh Patrick

L’Irlanda rimane la meta perfetta per gli escursionisti, offrendo una vasta scelta di paesaggi pazzeschi dove immergersi nella natura e affrontare lunghe camminate. Ci sono poi alcuni luoghi speciali, soprattutto per gli abitanti e i pellegrini: è il caso di Croagh Patrick, chiamata dai locali The Reek, una vera e propria montagna sacra. Si trova nel Mayo, una delle contee occidentali del Paese, ed è un piccolo rilievo montuoso alto appena 765 metri – non lasciatevi ingannare, perché sulla vetta si gode di un panorama sensazionale.

È  qui che nasce un nuovo sentiero, voluto soprattutto per mettere in sicurezza i pellegrini che precedentemente si arrampicavano lungo percorsi sterrati fin troppo pericolosi. Si tratta di un cammino lungo 4 km, nel cui punto di massima ampiezza si allarga per un paio di metri, consentendo di muoversi con maggior facilità. È stato realizzato in appena tre anni, utilizzando solo materiali scavati dalla montagna stessa: sono state spostate migliaia di tonnellate di pietre e di terra, per arrivare alla conclusione dei lavori. Il risultato è sorprendente, un vero e proprio viaggio spirituale nella natura per raggiungere la vetta di Croagh Patrick e godere della distesa infinita delle campagne e della costa della Wild Atlantic Way.

Per chi vuole avventurarsi in un trekking più impegnativo, l’ideale è percorrere il Croagh Patrick Heritage Trail, che ha come punto di arrivo proprio la montagna sacra. Il sentiero, lungo 61 km, inizia presso il villaggio di Balla e affronta alcuni dei paesaggi tipici irlandesi, tra boschi, torbiere e piccole colline verdi. Si attraversano numerosi villaggi e siti storici di grande importanza, come l’abbazia di Ballintubber (costruita nel XIII secolo), il letto di pietra ad Aughagower e l’incantevole Boheh Stone, dove si possono trovare incisioni artistiche del 3.000 a.C.

La storia di Croagh Patrick e del suo santuario

Perché il Croagh Patrick è considerato una montagna sacra? Questa imponente formazione rocciosa è legata alla figura di San Patrizio, il santo patrono d’Irlanda: si dice infatti che, nel corso del V secolo, egli affrontò la salita per raggiungere la vetta e vi rimase per 40 giorni e 40 notti, digiunando per tutto il periodo. Il santo fu impegnato nella costruzione di una chiesa, tutt’oggi visibile sulla cima della montagna. Nel 1905 vi si aggiunse una piccola cappella, che leggenda vuole sia stata realizzata da soli 12 uomini utilizzando pietra e cemento locali, trasportati sul Croagh Patrick a dorso di asino.

La montagna sacra è considerata da millenni un luogo di pellegrinaggio, ben prima che San Patrizio vi trascorse il suo periodo di digiuno nel V secolo. Oggi, qui si commemora una festa molto importante: si tratta del Reek Sunday, l’ultima domenica di luglio, quando migliaia di fedeli si arrampicano sul monte (spesso a piedi nudi) per espiare le proprie colpe, raggiungendo la vetta per ascoltare l’annuale messa che viene celebrata all’interno della cappella.

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Strovolos, cosa vedere e cosa fare assolutamente nel quartiere cipriota

Stai organizzando una vacanza a Cipro, esattamente nel distretto di Nicosia? Strovolos è un comune cipriota che ha tanto da offrire, tra arte, cultura e una vivace vita notturna. Dopo aver ottenuto lo status di comune nel 1986, è annesso all’area metropolitana di Nicosia: non mancano hotel e alberghi dove soggiornare, per un comfort impareggiabile. Ti raccontiamo Strovolos: cosa fare, cosa vedere e le attrazioni da non perdere.

Strovolos, informazioni da sapere prima di partire

Siamo a Nicosia, nella Capitale di Cipro, una città con un’atmosfera suggestiva, in grado di evocazioni emozioni. La capitale cipriota è suddivisa in comuni e quartieri, e tra questi troviamo Strovolos, che si distingue per essere una zona piuttosto apprezzata dai turisti per la presenza di ristoranti, bar, hotel, locali. Ma non solo. Un comune assolutamente ben servito e ben collegato, infatti dista appena 7 minuti in auto dal Museo Nazionale di Cipro, che suggeriamo assolutamente di vedere.

Cosa vedere e cosa fare a Strovolos, anche nei dintorni

Osservando gli edifici lungo le strade, sappiamo di trovarci in un luogo relativamente nuovo, di recente costruzione, che non ha una lunga storia alle spalle. Eppure, è il terzo comune più grande dell’Isola e le storie e le leggende di cui è protagonista risalgono fino all’VIII secolo. Oltre a questo, è un quartiere che si è affermato rapidamente come tra i preferiti dai turisti e dai viaggiatori, anche in virtù della vicinanza con alcune delle attrazioni più apprezzate, come il Museo Municipale Leventis di Nicosia (10 minuti in auto) e la Galleria AG Leventis (9 minuti in auto). Un modo per arricchirsi culturalmente e umanamente e per scoprire gli antichi fasti di Cipro. Ad appena 11 minuti in auto, invece, si può raggiungere Ledra.

Perché è tanto apprezzata Strovolos? Per i comfort moderni, gli spazi verdi – che la rendono ideale per una vacanza con i bambini – o ancora per l’accoglienza e la calorosità della gente del posto. Come raccontare la bellezza di Strovolos? Forse parlando di una delle chiese più belle della zona, ovvero la Chiesa di Agia Marina, che è “nascosta” in una foresta, alla fine della via Apostolou Varnava (si può accedere anche dalla via Ayias Marinas). Le sue dimensioni non sono immense, ma è progettata nei minimi particolari, realizzata in pietra con un pergolato in legno. All’interno, non mancano dipinti da osservare.

Da segnare nel proprio itinerario la Galleria K & Cypria Auctions, una galleria di belle arti e antiquariato, oltre che una casa d’aste che i turisti suggeriscono caldamente. Una delle attività più raccomandate, invece, è l’Acropolis Park: una zona che si trova in una via pittoresca, con una vegetazione lussureggiante e completa di ogni servizio a Strovolos. Il divertimento qui è su misura di tutta la famiglia, dal momento in cui è disponibile un parco giochi, un bar-ristorante dove fermarsi a mangiare e un campo da basket dove mettere alla prova le proprie abilità. Naturalmente, puoi arricchire la tua vacanza visitando Nicosia, la Capitale di Cipro: l’ultima città del mondo occidentale che è ancora oggi divisa in due dalla “Linea Verde”, tra chiese ortodosse, mura veneziane e musei imperdibili.

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Cosa fare alle gole del Verdon, un canyon in Provenza

Quando pensiamo alla Provenza immaginiamo campi di lavanda, alberghi di lusso, ristoranti stellati e borghi romantici, quelli tanto amati da artisti come Renoir, Picasso o Matisse. Eppure, alle spalle di questo scenario glamour e perfetto si cela un mondo fatto di boschi, villaggi e canyon dai paesaggi naturali mozzafiato. Tra questi, un posto d’onore tra i luoghi assolutamente da non perdere è occupato dalle gole del Verdon, meta d’eccezione per gli sportivi e per gli appassionati del turismo d’avventura.

Le profonde gole del Verdon, un mondo fatto di pietra, verde e acque color smeraldo, spacca la terra per 45 chilometri creando quello che viene considerato il canyon più grande d’Europa. Il fiume Verdon ha la sorgente sul colle d’Allos nelle Alpi Marittime e dopo aver percorso circa 175 chilometri sfocia nel fiume Durance, nei pressi di Vinon-sur-Verdon. L’intera regione era anticamente ricoperta dal mare e solo durante il Terziario si formarono le Alpi con le vallate e le gole.

I rilievi formati da calcare, coralli e fossili sono stati modellati durante la glaciazione e l’opera di erosione delle gole si è compiuta con il lavoro dei fiumi. Il Verdon, scorrendo tumultuoso, ha scavato il suo letto tra le pareti alte e strette delle gole rendendo il paesaggio di quest’angolo di Provenza molto simile a un canyon americano. Sono molte le cose da fare e da vedere per scoprirlo: dai belvedere lungo le strade panoramiche alle passeggiate tra borghi e natura, fino agli sport acquatici più avventurosi.

Gole del Verdon: cosa fare e vedere

Quello delle gole del Verdon è un mondo ruvido, aspro, che durante la bella stagione si anima con le voci dei turisti, degli escursionisti e dei motociclisti che sfidano le strade tortuose scavate nella roccia. Queste offrono percorsi panoramici imperdibili perché ricchi di scorci e belvedere suggestivi. Le vie che si possono percorrere sono principalmente due, situate rispettivamente a nord e a sud delle gole: la Route des Gorges e la Route de la Corniche Sublime.

Se scegliete di percorrere la strada a nord, la Route des Gorges, non perdetevi il Belvedere couloir Samson e il villaggio di Rougon; da questa strada potete anche fare una deviazione e prendere la Route de Crêtes o D23, un percorso ad anello lungo 23 chilometri che offre panorami a strapiombo pazzeschi. La Route de la Corniche Sublime a sud, invece, offre altrettanti punti panoramici da segnare sulla mappa come i Balconi della Mescia o le Falesie dei Cavalieri, dov’è presente anche un ristorante con terrazza. Consigliamo di fare benzina prima di arrivare alle gole perché qui le stazioni di servizio scarseggiano.

Strada panoramica gole del Verdon

Fonte: iStock

Motociclista sulla strada panoramica Route de Crêtes

Sport acquatici, trekking e arrampicata

Come ammirare l’imponenza delle falesie alte fino a 700 metri se non dalle acque del canyon? Dal colore verde smeraldo, tonalità provocata dalla presenza di microalghe, contribuiscono a rendere le gole del Verdon una delle destinazioni più gettonate in Francia dagli amanti dell’outdoor. Tra gli sport più praticati, infatti, ci sono quelli acquatici, durante i quali vi sentirete minuscoli a confronto con l’immensità del canyon! Qui è possibile andare in canoa o kayak, fare rafting, praticare il torrentismo nei crepacci o affittare una barchetta, oltre che divertirsi con tante altre attività come il water rambling, l’acqua-trekking o il floating, un rafting senza imbarcazione pensato per gli sportivi più audaci.

Gli amanti del trekking possono scoprire le gole del Verdon attraverso i suoi numerosi sentieri, come la bellissima via GR4 che parte da Point Sublime e giunge fino alle gole. Un’altra classica escursione è quella lungo il sentiero Martel, chiamato come lo speleologo e torrentista, il primo a esplorare integralmente le gole del Verdon e le sue acque nell’estate del 1905. Questo itinerario è ben segnalato ed è adatto a tutti gli escursionisti, anche se la lunghezza di circa 13 chilometri potrebbe renderlo un tragitto impegnativo. Ricordate di indossare un paio di scarpe adatte e abbigliamento sportivo; inoltre, se non siete pratici della zona, può essere utile una cartina dettagliata della valle. Una passeggiata più breve corrisponde al sentiero Couloir Samson che parte dall’omonimo belvedere.

La camminata nelle gole del Verdon vi permetterà di scoprire tutti gli aspetti di questa valle, dall’alto potrete ammirare l’intero paesaggio e lo scorrere del fiume, scendendo verso la gola vi addentrerete nella vegetazione, a tratti selvaggia. La flora è caratterizzata da boschi di querce e bossi che rappresentano luoghi freschi e tranquilli ai piedi delle alte pareti calcaree.

Il mondo verticale composto dalle alte pareti delle gole è frequentato anche dagli appassionati di arrampicata. In tutto sono presenti più di 800 vie classificate in base al tipo di arrampicata e al livello di difficoltà. Le gole del Verdon sono profonde da 250 a 700 metri: per avvicinarsi a questo sport è indispensabile non soffrire di vertigini! I siti più famosi sono l’Escalès, Baume aux Pigeons, Dérobée e Paroi Rouge.

Il lago di Sainte Croix

Alla fine, il canyon si apre nel lago color smeraldo di Sainte-Croix, un bacino artificiale nato agli inizi degli anni Settanta in seguito alla costruzione dell’omonima diga. Il progetto iniziale prevedeva che, per fare spazio al lago, sarebbe stato necessario ‘affogare’ tre paesi. Gli abitanti furono fatti evacuare e le abitazioni distrutte, per poi essere ricostruite sulle sponde dove oggi sorge il nuovo centro abitato. Dopo un’attenta revisione del progetto, dei tre paesi ne fu sacrificato solo uno: Les-Salles-Sur-Verdon. Oltre che perfetto per praticare numerosi sport acquatici, il lago è utilizzato come spiaggia in quanto le sue acque sono balneabili. Sulle rive troverete diverse attività che vi permetteranno di noleggiare canoe, kayak o barchette a remi.

Gli antichi borghi

Oltre a un paesaggio naturale unico al mondo, le gole del Verdon custodiscono anche un ricco patrimonio storico, artistico e culturale racchiuso nei suoi borghi, uno su tutti Moustiers-Sainte-Marie. Il villaggio, divenuto famoso nel XVII secolo grazie alle sue manifatture in ceramica destinate alla nobiltà francese, costretta a donare i piatti d’oro e d’argento alle casse di Luigi XIV, è un insieme di strade acciottolate e fontane dove un ruolo predominante è svolto dalla cappella di Notre Dame de Beauvoir. Gli altri paesi, da visitare se avete tempo, anche solo per rinfrescarvi o per provare la cucina tipica del territorio, sono Castellane, La Palud sur Verdon, noto agli amanti del parapendio, Aiguines, Trigance e Riez.

Moustiers-Sainte-Marie in Provenza

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Il borgo di Moustiers-Sainte-Marie

Come arrivare alle gole del Verdon

Per visitare le gole del Vernon è indispensabile l’auto, così da potervi spostare in autonomia tra una parte e l’altra del canyon. Da Genova sono 340 chilometri, da Milano 470 chilometri e da Torino 430 chilometri: in tutti questi casi vi basterà seguire l’autostrada in direzione Nizza, per poi proseguire lungo la strada in direzione ovest e seguire la strada in direzione di Dignes les Bains fino a Castellane.

Per chi non vuole guidare dall’Italia, può prendere un aereo e atterrare all’aeroporto di Nizza. Da qui le opzioni sono due: noleggiare un’auto o partecipare a uno dei tanti tour organizzati.

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Cosa vedere a Riga: monumenti, attrazioni e luoghi da sogno nella Capitale della Lettonia

Riga è la Capitale della Lettonia, ed è un autentico gioiello: oltre a essere la più grande tra le capitali baltiche, camminare per le sue vie significa immergersi in un luogo da favola, elegante e raffinato, tra palazzi con richiami e influenze Art Nouveau e spazi verdi. L’itinerario di viaggio a Riga è ricchissimo di cose da fare e da vedere, considerando che il suo centro storico è Patrimonio Unesco. Città medioevale la cui fondazione si fa risalire intorno al 1200, ti portiamo in questa splendida Capitale, parlandoti della zona moderna, di quella antica e dei monumenti da non perdere: scopriamo insieme cosa vedere a Riga.

Centrs o Quartiere Art Nouveau

A nord della Città Vecchia di Riga, c’è un angolo in cui puoi scoprire il Centrs, che, no, non è affatto il centro storico. Questo quartiere comprende la parte centrale, ma esclude la “Vecchia Riga”, di cui ti parleremo in seguito. L’architettura Art Nouveau si nota moltissimo: è un lato della Capitale della Lettonia che suscita tantissime emozioni. Il plus è un salto al Museo di Art Nouveau, che è stato inaugurato il 23 aprile 2009 nell’edificio dove ha vissuto il famoso architetto Konstantin Peksens, che ne è fondatore.

Città Vecchia

Cosa fare a Riga: luoghi da non perdere

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Centro storico di Riga, i palazzi colorati

Venire a Riga e perdersi la Città Vecchia? Impossibile, perché è tra i luoghi maggiormente consigliati da visitare. Dal 1997, è Patrimonio dell’Umanità Unesco: è interessante notare che molte delle attrazioni di cui ti parleremo si trovano proprio qui, tra cui il Museo della Storia e della Navigazione, la Chiesa di San Pietro o la splendida Casa del Gatto, per tutti gli amanti dei felini: è stata edificata da Friedrich Scheffel. Da non perdere la Piazza del Municipio, che si affaccia proprio sul Duomo di Riga e i “Tre Fratelli”, tre edifici storici che sono stati dichiarati Patrimonio dell’Unesco. Vecriga ha saputo mantenere il suo fascino, la sua identità: tra il fiume Daugava e il Canale Pils, un luogo magico da scoprire.

Cattedrale di Riga

Costruita nel 1211 dal Vescovo Alberto di Riga, che è il fondatore della città, è dedicata a Santa Maria, ed è tra le più grandi cattedrali dei Paesi Baltici. Una cupola imponente, la Cattedrale riflette una mescolanza di stili, tra cui romanico, barocco e gotico, segno tangibile del passato e della storia della città. Nel corso dei secoli, la Cattedrale è stata oggetto di incendi e distruzioni, di rimaneggiamenti e rifacimenti: è affascinante in virtù di questo aspetto, ed è inevitabilmente un simbolo della forza e della resistenza della Capitale della Lettonia.

Torre delle Polveri

Come accennato, il centro storico di Riga è di stampo medioevale. E, per tutti gli appassionati del periodo storico definito “Buio”, qui c’è una delle Torri di origine medioevale che ospita anche il Museo della Guerra Lettone. In origine è stata costruita proprio con l’intento di fungere da sistema difensivo. Le sue origini sono incerte, soprattutto per quanto concerne la data esatta di costruzione: la prima torre potrebbe essere stata fondata intorno al XIII secolo. Dapprima conosciuta con il nome di Torre di Sabbia, stando alle fonti storiche, è oggi denominata la Torre delle Polveri, e al suo interno si trova una collezione piuttosto ampia, se non impressionante, di manufatti militari. Si può visitare dal martedì alla domenica e sono numerose le mostre permanenti.

Museo della Storia di Riga e della Navigazione

Viene definito uno dei musei più antichi in Europa, dal momento in cui le sue origini risalgono al XVIII secolo. Ad avere iniziato ad arricchire la collezione del Museo della Storia di Riga è stato un medico della Capitale, ovvero Nikolaus von Himsel: questo, del resto, era il suo volere dopo la morte, rispettato dalla mamma Kathrin von Himsel. Nel corso dei secoli, molte altre collezioni si sono aggiunte a quella di von Himsel: qui si trovano tantissimi tesori, come le chiavi di Riga, ma la vera chicca è una pallina di pietra, il cui peso è di circa 20 grammi, che potrebbe essere stata usata… per il primo albero di Natale in Europa! La storia non è mai stata verificata, ma è una leggenda affascinante.

Castello di Riga

Attrazioni e monumenti da vedere a Riga

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Castello di Riga, tra le cose da vedere

Situato sulla sponda del fiume Daugava, è stato fondato nel 1330, per poi essere ricostruito tra il 1497 e il 1515. Questo castello ha alle spalle una lunga storia: conquistato dagli svedesi, distrutto nuovamente, ricostruito ancora nel XVII secolo e nel XIX secolo. Altri lavori di ristrutturazione sono stati effettuati nel XX secolo, durante gli anni ’30. Ancora una volta, persino nella storia recente è stato parzialmente distrutto, precisamente nel 2013, quando si è verificato un incendio durante il restauro. Simbolo della città, è sede di ricordi, di eventi, di battaglie, di successioni: testimonia la grandiosità di Riga.

La Piccola Mosca

Si fa fatica a credere di essere ancora a Riga quando ci si avvicina a sud della Città Vecchia, precisamente a Maskavas Forštate, ovvero Piccola Mosca. Questo quartiere è sempre stato abitato dai russi, e mostra tantissime influenze dalle città sovietiche. Tra le cose da non perdere in alcun modo, il Mercato Centrale, il mercato di Latgalīte e la “Torta di compleanno di Stalin”. Ma non solo: nel mercato puoi mangiare tante specialità russe.

Ponte di Ferro

Cosa fare e cosa vedere a Riga

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Ponte di ferro sul fiume Daugava a Riga

Il panorama sul ponte ferroviario di Riga è davvero magico, soprattutto al tramonto (come in foto). Attraversa il fiume Daugava, e vale la pena visitare la Capitale della Lettonia per ammirare questi scorci tanto affascinanti. Tra l’altro, nel 2008 è stato implementato un sistema di illuminazione mozzafiato, con due tipi di luci, che scandiscono la settimana e le festività stesse.

Casa del Gatto

Infine, una delle attrazioni di cui ti abbiamo parlato: la Casa del Gatto! Probabilmente è tra le più famose e conosciute della città, un po’ “overtourism”, ma è sempre meravigliosa da vedere. Impossibile non riconoscere a una prima occhiata l’edificio che spicca di colore giallo, con una statua in bronzo che rappresenta il gatto, l’opera di Friedrich Scheffel. Questo e molti altri tesori ti attendono a Riga, la Capitale della Lettonia che è pronta a conquistarti.

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I tesori da scoprire nei dintorni di Riga

Riga incanta i visitatori con il suo fascino medievale, l’architettura Art Nouveau e l’atmosfera vivace, ma i suoi dintorni non sono da meno. A breve distanza dalla capitale della Lettonia sorgono località ricche di storia, natura e cultura da visitare facilmente in giornata,  mete perfette per chi desidera un’esperienza di viaggio più completa e coinvolgente. Dalle imponenti fortezze medievali ai parchi nazionali incontaminati, dalle città storiche alla più popolare località termale della Lettonia, ecco le migliori gite da fare in giornata da Riga. Preparatevi a un viaggio denso di emozioni e lasciatevi conquistare dalle attrattive di questo incantevole paese.

Sigulta

Soprannominata la “Svizzera della Lettonia”, Sigulta è una graziosa cittadina situata nel cuore del Parco Nazionale del Gauja, una cinquantina di chilometri a nord-est di Riga. La bellezza naturale del paesaggio e il ricco patrimonio storico ne fanno una destinazione ideale per una gita di un giorno dalla capitale della Lettonia, ma anche per un soggiorno più lungo. Tra le principali attrazioni troviamo il Castello di Sigulda, un imponente maniero medievale arroccato su una collina che domina la città, e il Castello di Turaida del XIII secolo, immerso in un parco suggestivo dove si trovano anche rovine di un antico insediamento fortificato. Gli appassionati di attività all’aria aperta hanno solo l’imbarazzo della scelta tra i tanti sentieri escursionistici e ciclabili del Parco Nazionale del Gauja, la possibilità di fare un giro in barca sul fiume e persino cimentarsi con il bob sulla pista olimpica. Nei dintorni è anche possibile visitare le Grotte di Gutmanis, un complesso carsico sotterraneo con suggestive formazioni rocciose. Nel centro cittadino non mancano ristoranti, caffè e negozi, nonché diverse opzioni di alloggio, dagli hotel di lusso agli agriturismi accoglienti.

Jurmala

Con le sue ampie spiagge di sabbia bianca lambite dal Mar Baltico e l’atmosfera elegante, Jurmala è fin dalla Belle Epoque una delle più rinomate località balneari della Lettonia. La vicinanza alla capitale, distante circa 20 chilometri, la rende la meta perfetta per un’escursione in giornata. Caratterizzata da una serie di quindici piccoli centri che si snodano lungo la costa, Jurmala si distingue per le splendide ville in stile Art Nouveau che sorgono maestose tra le dune e le pinete rigogliose, regalando un’atmosfera d’altri tempi.

Tra queste, spicca il Museo di Jurmala, custode della storia della città e ricco di interessanti reperti, che offre un interessante viaggio attraverso le vicende del luogo. Un’altra perla architettonica è la sala concerti Dzintari, risalente agli anni ’30, immersa nel suggestivo Parco forestale Dzintari, attraverso il quale si snodano numerosi percorsi escursionistici. Oltre al relax sulla spiaggia e alle passeggiate nel verde, Jurmala offre anche un centro termale di epoca sovietica che invita a una sosta di benessere e a beneficiare delle proprietà curative delle acque salsoiodiche.

Cesis

Immersa nella pittoresca regione di Vidzeme, Cesis è un’affascinante cittadina fondata nel XIII secolo, dominata dall’imponente Castello di Cesis, uno dei più iconici e meglio conservati del paese, risalente a otto secoli fa. Il maniero, che nel XVI secolo fu gravemente danneggiato dagli attacchi dell’esercito di Ivan il Terribile, ospita un museo ricco di reperti storici e offre splendide viste panoramiche sulla città. Passeggiare tra le sue mura imponenti e immergersi nell’atmosfera cavalleresca è un’esperienza da provare durante una visita a Cesis.

Oltre al castello, Cesis vanta un centro storico medievale racchiuso da antiche mura, caratterizzato da stradine acciottolate, piazze pittoresche e vecchi edifici dai colori pastello. La Chiesa di San Giovanni, con il suo elegante campanile, e la Piazza Rozu, circondata da edifici storici, sono solo alcuni dei tesori che attendono i visitatori. Altre attrazioni da non perdere sono le Scogliere Erglu e il Parco Nazionale del Gauja che con i suoi sentieri escursionistici e le viste panoramiche sul fiume offre infinite opportunità per svolgere attività all’aria aperta, come canoa, kayak e ciclismo.

Parco Nazionale di Kemeri

Fondato nel 1997, quello di Kemeri è il terzo parco nazionale più grande della Lettonia. Si estende infatti su una superficie di oltre 380 chilometri quadrati di paesaggi altamente diversificati. Foreste rigogliose, paludi suggestive, l’affascinante laguna del lago Kanieris e le splendide spiagge sabbiose del Mar Baltico si intrecciano all’interno dell’area protetta, creando l’habitat ideale per una ricca biodiversità, con oltre 200 specie di uccelli e una varietà di fauna selvatica.

Il cuore del parco è la Grande Palude di Kemeri, un ecosistema unico da esplorare attraverso una passerella sopraelevata e una torre panoramica che consentono di ammirare spettacolari viste panoramiche. Gli appassionati di escursionismo e ciclismo possono immergersi nella natura seguendo i numerosi sentieri che si snodano tra boschi e paludi. Il Parco Nazionale di Ķemeri è rinomato per le sue sorgenti minerali curative e i fanghi terapeutici, che hanno dato vita a numerose terme e sanatori già nel XIX secolo.

Palazzo di Rundale

Incastonato nella storica regione della Semgallia, il Palazzo di Rundale è un capolavoro barocco che rievoca i fasti del Ducato di Curlandia. Progettato da Bartolomeo Rastrelli, architetto di fama imperiale, fu costruito tra il 1736 e il 1768 come residenza estiva dei duchi di Curlandia e si distingue per l’armonia delle forme e la ricchezza di decorazioni. La facciata principale, impreziosita da statue e colonne, introduce a un interno sontuoso, dove sfarzosi affreschi, dorature e mobili d’epoca creano un’atmosfera regale.

Cuore del palazzo è la Sala d’Oro, un tempo utilizzata come sala del trono. Un capolavoro rococò con un tripudio di specchi, dipinti e stucchi dorati che culminano nel grande affresco del soffitto che raffigura l’apoteosi dei duchi di Curlandia. In aperto contrasto, la Sala Bianca, che fungeva da sala da ballo, è un’oasi di candida raffinatezza che incanta con la sua delicata eleganza. Non mancano altre sale altrettanto spettacolari, come la Sala dei Cavalieri, la Sala dei Ritratti e la Sala da Musica, ognuna con il suo stile distintivo e una storia da raccontare.

Oltre all’imponenza architettonica, il Palazzo di Rundale vanta un immenso parco di 52 ettari, disegnato secondo i principi del barocco francese. Passeggiando tra viali alberati, statue, fontane e giardini fioriti, ci si immerge in un’atmosfera di quiete e armonia, perfetta per completare la visita in questo gioiello della Lettonia.

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Scegliere un hotel a Chișinău: le migliori zone dove soggiornare nella capitale moldava

La Moldavia è una nazione relativamente giovane, dal punto di vista politico, ma capace di attirare viaggiatori fin dai tempi di Alessandro Magno. Chișinău è la sua capitale, luogo raggiunto da molti voli low cost che partono anche dall’Italia. La città è ricca di storia, cultura e tanto fascino.

Negli ultimi anni, per l’appunto, ha visto un aumento del turismo, attratto dalle sue attrazioni storiche, l’elettrizzante vita notturna e la calorosa ospitalità dei suoi abitanti. Quando si pianifica un viaggio a Chisinau, una delle prime cose da considerare è quale hotel scegliere a Chisinau e in che zona della città.

La capitale moldava offre una vasta gamma di opzioni di alloggio, adatte a tutte le tasche e le preferenze. Sia che si desideri soggiornare nel vivace centro storico, in un tranquillo quartiere residenziale come Riscani o Botanica, o in una zona più pratica come Telecentru o Buicani, la città ha qualcosa da offrire a tutti. Indipendentemente dalla zona scelta, gli alloggi e gli hotel a Chișinău offrono un caloroso benvenuto e un soggiorno piacevole a chiunque voglia iniziare da qui il proprio viaggio in Moldavia.

Hotel a Chișinău: alloggiare nel Centro Storico, nel cuore della città

Il centro storico di Chișinău è il cuore della città, dove si concentrano molte delle principali attrazioni turistiche, i migliori ristoranti, caffè e bar. Alloggiare in un hotel a Chișinău, nel suo centro storico, offre una posizione molto comoda per esplorare la città oltre al fatto di essere “al centro della scena” quando si cerca un ristorante dove mangiare qualche specialità locale oppure semplicemente una bella zona dove passeggiare.

Questa zona è perfetta per i turisti che vogliono essere vicini alle migliori cose da fare e da vedere a Chișinău e avere anche molti facili punti di accesso ai mezzi pubblici della città.

In questa zona si trovano alberghi indipendenti o altri facenti parti delle più note catene, presenti anche in altre capitali europee. Non mancano i B&B e i boutique hotel, quest’ultimi per chi ama il design e la possibilità di dormire in stanze arredate in modo unico e particolare.

Scegliere un hotel a Chișinău nel centro città ti darà la possibilità di raggiungere in pochi passi le principali attrazioni della capitale della Moldavia. Per esempio, la Cattedrale della Natività o l’Arcul de Triumf, detto anche Porta Sacra, saranno a breve distanza a piedi.

Chisinau-moldova

Fonte: 123RF

Chișinău, la Capitale della Moldova

Hotel a Chișinău: alloggiare a Riscani, tra spazi verdi e tranquillità

Riscani è un quartiere residenziale situato a nord del centro città. Trovare qui il tuo hotel a Chisinau ti permetterà di dormire tra ampi spazi verdi e di godere di un’atmosfera più tranquilla rispetto al centro. Riscani è una zona ideale per chi cerca un soggiorno più rilassante, ma con facile accesso alle principali attrazioni.

Questo quartiere di Chișinău è ben servito dai mezzi pubblici e spostarsi verso il centro sarà facile e comodo. In questa parte della capitale della Moldavia sono presenti hotel di varie tipologie e quasi tutti indipendenti e non facenti parte di grandi gruppi.

Puoi scegliere qui il tuo hotel dove dormire a Chișinău se sei in cerca di un po’ di autenticità moldava e se ami, soprattutto, passeggiare nei parchi dopo una giornata passata a scoprire il centro città. In quest’area di Chișinău  si trova, infatti, i Parco della Valea Morilor, un luogo dove, in un tempo molto lontano, vivevano i Mammut. Questo parco si affaccia anche sul Lago Komsolosky.

Hotela a Chișinău: alloggiare a Botanica, lontani dalla frenesia

Botanica è un altro quartiere residenziale di Chișinău, situato a sud del centro. È famoso per il suo grande Giardino Botanico, dal quale prende il nome.  Se il tuo hotel a Chișinău si trova qui, la tua vacanza in Moldavia si svolgerà nel mezzo di un’oasi di tranquillità e lontano dalla frenesia urbana.

Botanica è ideale per chi viaggia in famiglia e per chi ama la natura. Questo quartiere, come altri di Chișinău, è collegato al centro da ottimi mezzi pubblici che ti renderanno facile raggiungere la parte storica della città per poi tornare nel verde a fine giornata.

Botanica è un quartiere molto scenografico, dall’affascinante aspetto sovietico. In questa zona si trovano, come dicevamo, il Giardino Botanico di Chișinău e anche lo zoo della città. Oltre a questo, data la grande presenza di uffici amministrativi nazionali, possiamo definire Botanica come un’area molto internazionale.  Sarà qui il tuo hotel a Chișinău? Di sicuro non resterai deluso.

Hotel a Chișinău: dove alloggiare nella capitale della Moldavia
Scale a cascata a Chișinău, Moldavia

Hotel a Chișinău: alloggiare a Telecentru, il media centre moldavo

Telecentru è un quartiere che combina aree residenziali con importanti edifici legati al mondo dei media. Potremmo definire questa parte di Chișinău come un media centre, dove si concentrano anche gli studi delle televisioni principali della zona. Telecentru è un’area attiva ma, allo stesso tempo, resta una zona tranquilla dove trovare un hotel a Chișinău, ma ben collegata al centro città.

È spesso la scelta di chi si reca in Moldavia per affari. In quest’area della città sono presenti alcuni hotel di lusso con ottimi servizi per i propri clienti.

L’area, al di là del suo aspetto lavorativo, offre anche alcune cose interessanti da vedere, perfette per comprendere molto sulla storia della Moldavia. Qui, infatti, troverai il Museo dell’Armata Rossa e il Parco dell’Eterna Memoria, chiamato in lingua originale “Eternitate”. Questo parco è un vero e proprio memoriale progettato e costruito per ricordare i soldati dell’Armata Rossa che combatterono in questo territorio nel 1944.

Hotel a Chișinău: alloggiare a Buicani, tra autenticità e boutique hotel

Buicani è un quartiere misto, con aree residenziali e commerciali. Scegliere di alloggiare qui equivale ad abbracciare la normale vita della capitale della Moldavia. Gli hotel disponibili in questa zona di Chișinău sono semplici e curati. Se sei in cerca di un hotel a Chisnau e vuoi qualcosa pieno di stile, in un’area autentica, sappi che molti boutique hotel di recente costruzione di trovano proprio in questo quartiere.

Buicani è una zona vivace, con molti negozi, ristoranti e caffetterie. Questo quartiere di Chișinău è perfetto per chi cerca un buon equilibrio tra tranquillità e accessibilità ai servizi.

Come per le altre zone della città, non mancano i mezzi pubblici per spostarsi con comodità. Buicani è molto vicino al quartiere Riscani, con il quale condivide una parte del Parco della Valea Morilor. Non mancano, quindi, gli spazi verdi dove rilassarti dopo una giornata in giro per la capitale della Moldavia, alla scoperta di una città che inizia a far parlare di sé per la sua anima europea e per tutto ciò che offre.

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Scoprire Jūrmala: cosa fare e vedere nella città balneare vicino a Riga

Jūrmala è una deliziosa e interessante città balneare situata sulla costa del Mar Baltico, a soli 25 km da Riga, la capitale della Lettonia. Jūrmala è una destinazione perfetta per chi desidera combinare, in un solo viaggio, relax e attività culturali. Con le sue lunghe spiagge sabbiose, le affascinanti case in legno e una ricca offerta di attrazioni naturali e culturali, Jūrmala è un vero gioiello della Lettonia.

Jūrmala offre una combinazione perfetta di bellezze naturali, cultura e relax. Qui, ogni viaggiatore troverà pane per i propri denti. Che si tratti di sdraiarsi al sole sulla spiaggia, esplorare la natura incontaminata del Parco Nazionale di Ķemeri, immergersi nella storia locale o rilassarsi in una spa, Jūrmala  ha qualcosa da offrire a tutti. Non sorprende, infatti, che Jūrmala sia una delle destinazioni più amate sia dai lettoni che dai turisti internazionali che desiderano trascorrere la propria estate sul Mar Baltico.

Le Spiagge di Jūrmala: dune e sabbia bianca per chilometri

Le zone costiere del nord Europa sono un concentrato di natura, relax e paesaggio dai colori tenui. Le spiaggie di Jūrmala sono indubbiamente un qualcosa che si visita volentieri. Possono essere considerare la principale attrazione della città e sicuramente qualcosa da vedere durante il tuo viaggio in Lettonia.  Con oltre 33 km di costa sabbiosa, ci sono molti punti dove rilassarsi e godersi il sole. Molte spiagge di Jūrmala sono basse e vaste. Altre, invece, presentano anche delle specie di dune dove camminare è un qualcosa di fantastico.

Tra tutte, la spiaggia di Majori è la più popolare, famosa per la sua sabbia bianca e fine, l’acqua poco profonda e i numerosi servizi disponibili, tra cui bar, ristoranti e noleggio di attrezzature sportive. Ideale per famiglie e per chi cerca un’atmosfera vivace. Godersi un po’ di atmosfera da spiagga sul Mar Baltico è possibile, bello ed è sicuramente qualcosa da fare a Jūrmala.

Cosa vedere a Jūrmala: le vie del centro

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Jūrmala, la via centrale

Jomas iela: il cuore pulsante della città

Jūrmala è una città di circa cinquanta mila abitanti e d’estate è spesso scelta dei turisti e dagli stessi lettoni per vivere qualche giorno sulla costa. Le vie della città sono vive e si animano spesso, grazie ai molti eventi e alle iniziative messe in atto dall’amministrazione locale, estate dopo estate. Jomas iela è la via principale di Jūrmala, dove potrai trovare caffetterie, ristoranti, negozi e gallerie d’arte. Una passeggiata lungo questa strada permette di immergersi nell’atmosfera vibrante della città. Qui avrai anche l’imbarazzo della scelta in quanto a cibo tipico lettone da assaggiare. Oltre a questo, potrai ammirare la tipica architettura in legno della zona.

Museo della Storia di Jūrmala: per unire vacanza e cultura

A Jūrmala non mancano le occasioni per alimentare anche il lato culturale di una vacanza in Lettonia. Per chi è interessato alla storia e alla cultura locale, il Museo della Storia di Jūrmala offre un’ottima panoramica sul passato della città e della regione. La Lettonia, come tutti gli Stati Baltici, è una nazione che solo apparentemente ha una storia breve.

Il museo espone una vasta collezione di oggetti storici, fotografie e documenti che raccontano la storia dello sviluppo di Jūrmala come località balneare e termale fin dal XIX secolo. Tieni presente questo museo anche per occupare un eventuale giorno di pioggia.

Mangiare e bere a Jūrmala: tutto il gusto del Baltico in una città

Essere una città affacciata sul Baltico porta anche determinate caratteristiche anche a tavola. La gastronomia di Jūrmala è interessante perché porta in tavola un vero e proprio mix di cultura, accomunate proprio dalla presenza del Mar Baltico. Non è difficile, infatti, trovare dei piatti svedesi sui menù dei ristoranti di Jūrmala, così come è molto facile trovare determinati dolci di ispirazione scandinava nelle sue caffetterie.

I beach bar di Jūrmala rappresentano un qualcosa di unico che offre pesce tipico della zona, accompagnato magari da un cocktail che sa di luoghi più esotici o mediterranei. Una cena in spiaggia al tramondo è un qualcosa da fare a Jūrmala. In estate, le ore di luce a Jūrmala arrivano a essere quasi 20, con il buio totale solamente tra mezzanotte e le 4.30 del mattino. Cosa chiedere di più di un tramonto infinito che accompagni una cena in spiaggia?

Cosa fare a Jūrmala: andare alle terme

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La Baltic Beach Spa di Jūrmala

I centri benessere Benessere di Jūrmala: qui le terme sono di casa

Jūrmala è rinomata anche per le sue terme, perfette per qualche giorno di relax dopo aver visitato Riga. Gli stabilimenti termali donano a Jūrmala un aspetto particolarmente rétro che la rende davvero bella e particolare. Altri centri benessere e stabilimenti termani, invece, sono molto più moderni e ci proiettano direttamente nel futuro. Se vuoi entrare nella storia di Jūrmala e goderti anche un giorno alle terme, il luogo che fa per te è la Casa di Cura Vaivari.

Si tratta di un edificio, dalla forma architettonica particolare. A Jūrmala è presente anche la Baltic Beach Spa, ovvero il centro benessere più grande di tutta la zona baltica. Molti hotel e resort della città dispongono di centri termali dove è possibile godere di massaggi, saune, bagni minerali e altri trattamenti rilassanti, ideali per una pausa rigenerante.

Gli eventi di Jūrmala: concerti e spettacoli alla Dzintari Concert Hall

Una vacanza in Lettonia che abbia Jūrmala come sua base porta anche molte attività interessanti per chi ama la musica di ogni tipo. Ogni estate, la Dzintari Concert Hall diventa un punto di riferimento culturale per chiunque si rechi a Jūrmala. Questo elegante teatro all’aperto ospita numerosi concerti e spettacoli durante l’estate, con un programma che spazia dalla musica classica al jazz, passando per il pop e il rock. Partecipare a un evento in questa location unica, circondata dalla natura, è un’esperienza da non perdere.

Il Parco Nazionale di Ķemeri: per una gita appena fuori Jūrmala

Situato nelle vicinanze di Jūrmala, il Parco Nazionale di Ķemeri è una tappa imperdibile per gli amanti della natura. Questo parco è perfetto per una gita di un giorno fuori Jūrmala  offre una vasta gamma di sentieri escursionistici e piste ciclabili che attraversano paludi, foreste e laghi. Uno dei punti di interesse principali è il grande lago di Ķemeri, dove è possibile fare birdwatching e ammirare la fauna locale.

In questo parco naturale vicino a Jūrmala troverei dalle passerelle per poter passeggiare appena al di sopra di un certo tipo di vegetazione. Parte del parco è zona paludosa mentre la gran parte di esso è foresta. Si tratta di un vero e proprio polmone verde da vedere dal quale lasciarsi conquistare, così come ci si lascia affascinare da una città costiera come Jūrmala stessa.