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Il borgo medievale della Svevia: cosa vedere a Tubinga

Passeggiare tra i borghi della Germania è come sfogliare un libro delle fiabe e le pagine di Tubinga sono sicuramente tra le più belle. Questa deliziosa cittadina tedesca merita assolutamente una visita, con le sue case colorate a graticcio perfettamente conservate perché sopravvissute alle bombe della Seconda Guerra Mondiale, le strade acciottolate e il fiume che l’attraversa. Situata in Svevia, a 44 chilometri a sud di Stoccarda, alla confluenza dei fiumi Neckar e Ammer, Tubinga è non solo un borgo medievale dal fascino senza tempo, ma anche una vivace città universitaria, sede di una delle più antiche università del paese.

Già a partire dagli anni ’90, inoltre, Tubinga ha fatto parlare di sé dimostrando il suo impegno nell’ambito della sostenibilità: attraverso tutta una serie di iniziative mirate, dal recupero dell’acqua piovana alla promozione di quartieri senza automobili, ha saputo raggiungere il primato come una delle città tedesche con la più alta qualità della vita. Scopriamo insieme cosa vedere a Tubinga, il borgo medievale più bello della Svevia.

Cosa fare e vedere a Tubinga

Una giornata a Tubinga trascorre tra momenti di relax lungo le sponde del fiume e avventure indietro nel tempo alla scoperta delle sue attrazioni più belle. Ecco cosa fare e vedere in questa splendida città della Germania.

Il castello Hohentubingen

Il vostro itinerario alla scoperta di Tubinga non può che partire dal castello Hohentubingen, costruito in stile rinascimentale su un edificio esistente e caratterizzato da quattro ali con torri circolari. Questa disposizione fu voluta dal conte Ulrich che, durante la progettazione del castello, fece levigare la pietra della fortezza. Arrivarci è di per sé un’esperienza perché per raggiungerlo, partendo dal centro storico, dovrete passare attraverso una bellissima porta fortificata del XVI.

Una volta arrivati, fermatevi per un attimo all’entrata e ammirate il portale rinascimentale del castello inferiore, ideato nel 1606 dall’architetto locale Heinrich Schickartd e realizzato dal tagliapietre Christoph Yelin. Costruito nello stile di un arco di trionfo romano, al centro è decorato con lo stemma ducale, circondato dalla collana dell’ordine francese di San Michele. Il castello non offre solo una vista meravigliosa sulla valle del Neckar, ma custodisce anche diversi musei come il Museo delle Culture Antiche e quello dedicato agli oltre 4 mila reperti dei dipartimenti di preistoria e protostoria, archeologia classica, egittologia ed etnologia.

Castello Tubinga

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Il castello Hohentubingen

La collegiata di San Giorgio

La prossima tappa del vostro itinerario sarà la collegiata di San Giorgio, divenuta tale nel 1476 quando il conte Eberhard Im Barte decise di trasferire a Tubinga il convento dei Canonici regolari trasformando la chiesa tardogotica in collegiata. Oggi viene considerato come uno degli edifici simbolo della città, utilizzato nel 1550 come sepolcro per la famiglia del conte Ulrich: al suo interno vi sono 14 monumenti sepolcrali dei duchi Wurttemberg e dei loro familiari deceduti fino al 1593. Di particolare pregio artistico il polittico dell’artista di Nordlingen e discepolo di Albercht Durer, Hans Leonhard Schaufelein. L’arredamento più prezioso di tutto l’edificio religioso restano le vetrate di Peter Hemmel di Andlau, realizzate tra il 1476 e il 1480. Infine, dalla torre campanaria si gode di una bellissima vista sulla città.

La piazza centrale di Tubinga

Ora è arrivato il momento di rilassarvi nella Markplatz, la piazza centrale circondata da case antiche in pietra, dal municipio con la sua facciata affrescata e sede del vivace mercato all’aperto. Menzionata nei documenti già dal 1302, vanta una fontana con il Nettuno progettata nel 1617 su modello di quella di Bologna, ricostruita in bronzo dopo la seconda guerra mondiale: le figure femminili della scultura rappresentano le quattro stagioni, nei tubi dell’acqua si intuiscono i quattro volti dei cittadini di Tubinga che hanno contribuito a ricostruire la fontana.

Sulla piazza si trova anche il Municipio, l’edificio più antico inizialmente costruito su due piani, ai quali ne fu aggiunto un terzo nel 1508. In questa fase è stato realizzato anche il bellissimo orologio astronomico (il cui quadrante originale risalente al 1511 con i segni zodiacali è esposto al museo) grazie a un’idea di Johannes Stoffer, il primo docente di matematica e astronomia di Tubinga a riprova di quanto il contesto universitario sia stato e continua a essere fondamentale per questa città.

La torre di Holderlin

Il vero simbolo di Tubinga è la torre di Holderlin, costruita nel tardo XVIII secolo sullo zoccolo di una torre fortificata. Prende il nome dal poeta Friedrich Holderlin che dal 1807 al 1843 abitava nella stanza della torre al primo piano: colpito da una malattia mentale, fu accolto nella torre dalla famiglia del falegname Ernst Zimmer. L’edificio della torre di Holderlin riappare oggi come una ricostruzione storica munita di tetto appuntito e ospita un museo, oltre che una delle viste più belle sul fiume.

Tubinga case tipiche

Fonte: iStock

Case tipiche nel centro storico di Tubinga

Come arrivare a Tubinga

Il modo ideale per arrivare a Tubinga è atterrando all’aeroporto di Stoccarda, dalla quale dista 44 chilometri. Da qui vi basterà o noleggiare un’auto, oppure usufruire dei mezzi pubblici: i più convenienti in termini di costo e velocità sono quelli della linea Flixbus.

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In arrivo una nuova nave per crociere di lusso nel Mediterraneo

Il Mediterraneo è una delle rotte più rinomate e gettonate per le crociere di lusso sulle grandi navi: questa tipologia di viaggio promette esperienze straordinarie ed è sicuramente una delle vacanze da provare almeno una volta nella vita.

Le destinazioni più frequentemente coperte dalle crociere su navi di lusso sono l’Italia, la Francia, la Spagna, la Grecia, la Turchia, la Croazia e altri paesi della costa mediterranea. Solitamente, infatti, queste crociere includono soste in importanti città come Barcellona, Roma, Atene e Venezia, nonché visite a isole famose come Santorini, Capri e Mykonos.

Per prenotare un viaggio su una crociera con nave di lusso è necessario rivolgersi alle più famose e affidabili compagnie di navigazione che si specializzano nel settore: le navi utilizzate per le crociere nel Mediterraneo sono dotate di ogni comfort, svago e servizi di alta qualità, quali suite, ristoranti gourmet, spa, piscine e molto altro ancora.

La notizia fresca è che lo scorso 12 luglio è stata consegnata da parte dell’azienda produttrice francese Chantiers de l’Atlantique una nuova nave di lusso per Ritz-Carlton Yacht Collection, l’Ilma. Questo incredibile superywatch è destinato a partire ufficialmente in autunno e sicuramente sorprenderà i passeggeri con il suo design di classe e i comfort di standard elevato.

Ilma, la nuova nave per il Mediterraneo

Il nome della nuova nave per crociere di lusso realizzata da Chantiers de l’Atlantique, Ilma, ha origine dalla parola maltese utilizzata per “acqua”: questa nuovissima imbarcazione misura 241 metri ed è in grado di ospitare fino a 448 passeggeri distribuiti in 224 suite con terrazze. Ognuna delle suite di Ilma misura circa 90 metri quadrati (praticamente un vero e proprio appartamento!) e agli ospiti saranno riservati servizi esclusivi, come quelli di consueto attivi e offerti nei superyacht. Tra questi servizi menzioniamo la palestra, una sala massaggi, le piscine, la terrazza per gli aperitivi all’aperto e un raffinato humidor per sigari e bevande.

La nave è contraddistinta da un design elegante, con finiture interne realizzate dallo studio di architettura e design con sede a Londra “Ad Associates e del lighting designer Dpa”. Gli esterni di Ilma, invece, riflettono la visione artistica e funzionale dello studio di design di Helsinki, “Aivan”. Ilma è comunque stata progettata e costruita secondo “i più alti standard di lusso in termini di esperienza degli ospiti, innovazione tecnica e artigianalità” come espresso da Arnaud Le Joncour, vicepresidente senior vendite e marketing di Chantiers de l’Atlantique.

La cerimonia di consegna di Ilma

Alla cerimonia di consegna – avvenuta nei tempi già previsti il 12 luglio 2024 –  hanno partecipato anche Ernesto Fara, presidente e direttore finanziario di The Ritz-Carlton Yacht Collection e il direttore generale di Chantiers de l’Atlantique Laurent Castaing, nonché il capitano Steve MacBeath in compagnia di oltre 350 persone che avranno l’onore di salire a bordo di Ilma prima del consueto viaggio di inaugurazione previsto in partenza da Monte Carlo il prossimo 2 settembre.

Dopo la consegna dell’Ilma, la nuova nave per crociere di lusso destinata al circuito di navigazione del Mediterraneo, Jim Murren, presidente esecutivo e CEO della The Ritz-Carlton Yacht Collection ha dichiarato il suo entusiasmo con queste parole: “questo è il culmine di una visione condivisa e della ricerca incessante dell’eccellenza, una testimonianza della maestria e della dedizione di tutti coloro che vi hanno partecipato. Siamo profondamente grati alle eccezionali squadre qui a Chantiers de l’Atlantique, il cui duro lavoro e passione hanno dato vita a questa visione”.

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Cosa vedere e cosa fare a Sagres

Sulla sponda sud del Portogallo, su quelle coste e scogliere dal mare “infinito” dell’Atlantico, è lì che sorge Sagres, un piccolo villaggio della regione portoghese dell’Algarve, fra la natura selvaggia.

Questo posto è il luogo ideale e perfetto per fuggire dal caos delle città per ripararsi in luoghi in mezzo alla natura. In una regione caratterizzata da scogliere mozzafiato, spiagge di sabbia incontaminate ed un’atmosfera rilassata. Sagres grazie a queste caratteristiche riesce ad affascinare i propri visitatori, proveniente da tutto il mondo.

Si tratta di una freguesia, ovvero una piccola frazione di comune, che ha però un’importanza storica notevole per il Portogallo e per l’intero continente europeo. È proprio qui a Sagres, infatti, che il principe Enrico il Navigatore fondò la sua scuola di navigazione, che venne chiamata, appunto, Scuola di Sagres, nel quindicesimo secolo, e che diede vita alle grandi scoperte marittime da parte del Portogallo.

Cosa vedere nel villaggio di Sagres

La fortaleza di Sagres

La fortezza di Sagres è un luogo imperdibile, poco fuori dal centro cittadino. Questa struttura venne costruita nel quindicesimo secolo ed era considerato un punto di grandissima importanza strategica per la difesa del Paese. Al suo interno, oggi, è ospitato un museo, nel quale poter scoprire di più sulla storia e sulle esplorazioni marittime del Portogallo. Inoltre, è possibile visitare il massiccio muro di cinta, sul quale si trova una passerella dalla quale godere di una vista spettacolare sul mare aperto e immaginare le antiche navi lasciare il porto di Sagres sotto la guida del re.

La fine del mondo: il Capo di San Vincenzo

Questo è il punto che una volta veniva considerato dai marinai come il punto in cui finiva il mondo conosciuto. Si tratta del Cabo de Sao Vicente, il Capo di San Vincenzo, un promontorio che si affaccia sull’Oceano Atlantico, punto nel quale si trova uno dei fari più antichi del Portogallo, che guidava le navi attraverso le pericolose acque dell’oceano.

Il faro è un’attrazione turistica, visitabile dai visitatori che non vogliono perdere la possibilità di ammirare questo luogo così affascinante, iconico per il villaggio di Sagres e per l’intero Portogallo, che si affaccia su imponenti scogliere alte fino a 75 metri.

La cittadina e il porto peschereccio

Il piccolo centro storico della città di Sagres è molto semplice, un luogo dall’aspetto quasi fatiscente, in sintonia comunque, con gli altri piccoli centri della regione. L’attività principale in questa zona è da sempre la pesca, e nella parte più antica, ancora non molto turistica, ci sono bar tranquilli e tradizionali ristoranti portoghesi, ideali per un pranzo economico.

Il porto peschereccio è sulla costa orientale, una parte più riparata del promontorio, e durante il giorno si può ammirare il via vai delle barche dei pescatori che scaricano i loro carichi di pesce fresco.

Le spiagge più belle di Sagres

Come appena visto, Sagres è un luogo di grande interesse storico, ma anche un paradiso naturale dove è possibile trovare spiagge uniche e naturali, grazie alla sua posizione privilegiata tra l’Oceano Atlantico e le colline dell’Algarve. Tra le spiagge più belle è possibile visitare:

  • Praia do Tonel: questa è una delle spiagge più famose di Sagres e, come tutta la costa sud del Portogallo, grazie alle correnti presenti, è il luogo ideale per gli amanti di sport acquatici, come il surf ed il kitesurf. È la giusta destinazione per chi è alla ricerca di una vera e propria scarica di adrenalina. E per chi non ama questi sport, la spiaggia di Praia do Tonel è sicuramente la scelta giusta per godere di panorami unici e mozzafiato sull’oceano e rilassarsi al sole;
  • Praia da Mareta: questa spiaggia, a differenza di Praia do Tonel, è un luogo più tranquillo. Si tratta di una spiaggia ideale per le famiglie, grazie anche alla sua posizione più protetta dalle correnti oceaniche, il che la rende una scelta sicura per chi vuole fare un bagno in acqua senza preoccupazioni;
  • Praia do Beliche: situata più a nord del villaggio di Sagres, la spiaggia di Beliche è un’ottima scelta per chi vuole passare una giornata lontano dalla folla. La spiaggia è circondata da alte scogliere e le sue acque calme sono ideali per nuotare e fare snorkeling, mentre la spiaggia, di sabbia fine, è l’ideale per lunghe passeggiate.
Vista dall'alto della spiaggia di Tonel, a Sagres, con spiaggia dorata e mare mosso

Fonte: iStock

Spiaggia di Tonel, paradiso per surfisti a Sagres

Cosa fare a Sagres e dintorni?

Sagres, grazie alla sua posizione favorevole alle correnti che colpiscono la sua costa, come già detto in precedenza, si presenta come la destinazione ideale per gli amanti di sport acquatici come il kitesurf o il windsurf. Inoltre, grazie a queste sue particolari caratteristiche, la costa di Sagres viene considerato un paradiso per i surfisti europei, anche italiani, alla ricerca di un’alternativa alle spiagge italiane dove è possibile praticare surf.

Sono anche presenti diverse zone al riparo dalle forti correnti dell’Oceano Atlantico e che si prestano perfettamente ad essere luoghi ideali per snorkeling ed immersioni subacquee. A Sagres, infatti, ci sono diversi centri di immersione che offrono escursioni guidate per andare alla scoperta dei fondali portoghesi e della varietà di pesci che la popolano

Per chi, invece, ama fare delle escursioni sulla terra ferma e vuole immergersi nei paesaggi naturali della regione dell’Algarve e delle sue scogliere, Sagres offre numerosi sentieri panoramici che attraversano paesaggi mozzafiato. Il sentiero più famoso di questa zona del Portogallo è la Rota Vicentina, il cammino dei pescatori, che segue la costa offrendo viste spettacolari sulle scogliere e sull’oceano.

Ecco come arrivare a Sagres

Arrivare a Sagres e passare una vacanza alla scoperta dell’Algarve e di questa regione naturale del Portogallo è molto semplice. Il villaggio, infatti, è facilmente raggiungibile, in auto o con i mezzi pubblici, dal vicino aeroporto di Faro, che dista circa 1 ora e 30 minuti in auto e che è collegato con le principali città portoghesi e non solo.

Inoltre, per chi ama i viaggi on the road, Sagres è raggiungibile anche dalla capitale Lisbona, attraversando il Paese, godendo dei suoi fantastici paesaggi, con un viaggio di circa tre ore in auto.

Sagres è una destinazione affascinante che merita assolutamente di essere visitata. Con le sue lunghe spiagge e le sue alte scogliere,  un luogo ideale per gli amanti della natura, per gli appassionati di storia, ma anche, e soprattutto, per i surfisti ed amanti di sport acquatici.

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Cosa vedere a Zugo, borgo svizzero del piccolo cantone

Amanti dei tramonti e dei borghi medievali, Zugo è la destinazione perfetta per voi. Non c’è abitante di questa città del cantone svizzero che si perde lo spettacolo di colori offerto dal sole quando tramonta sul lago davanti al monte Pilatus. Il tramonto sarà il finale perfetto della vostra giornata trascorsa alla scoperta di questa cittadina dal fascino elegante che mixa perfettamente architetture classiche e moderne. Perdetevi tra i vicoli stretti del suo centro storico, passeggiate sul lungolago o concedetevi un momento di relax in uno dei tanti café.

Anche l’offerta artistica e naturale di Zugo (Zug) non delude: ci sono i monumenti medievali che riflettono il suo passato nobile, come l’antica polveriera, ciò che resta delle possenti mura difensive, e la chiesa di Sant’Osvaldo, testimonianza dell’affetto degli abitanti della città nei confronti del patrono. Non mancano le architetture moderne e i favolosi giochi di luce della stazione ferroviaria, per non parlare delle bellezze naturali racchiuse non solo nel lago, ma anche dentro grotte e sulle vette delle montagne circostanti. Ecco cosa vedere a Zugo, capoluogo del piccolo cantone omonimo, distante soli 20 minuti da Zurigo.

Il centro storico di Zugo

Fondata all’inizio del XIII secolo Zugo, oltre a rappresentare una delle mete turisticamente più importanti della Svizzera, è nota anche per essere una delle città con la tassazione più bassa di tutto il pianeta e per questo sede di tantissime società. Sono loro a conferirle un carattere internazionale che convive armoniosamente con le sue origini medievali, strettamente collegate con il suo simbolo più importante: lo Zytturm, la Torre dell’Orologio.

Oggi, con i suoi 52 metri, sovrasta l’intera città, anche se la sua storia è cominciata in modo diverso. La parte inferiore nacque come semplice passaggio per il centro storico e bisognerà aspettare il 1557 per vederla innalzata e completata fino a raggiungere la sua forma attuale con i bovindi e con il ripido tetto a padiglione. L’orologio, dal quale deriva il nome della torre (‘Zyt’ significa ‘ora’) invece, fu montato nel 1574. La parte più interessante resta l’orologio astronomico, suddiviso in quattro quadranti indicanti ciascuno la settimana, le fasi lunari, il mese e l’anno bisestile. Ogni giorno della settimana è scandita dalla figura della divinità di riferimento.

Altro monumento imperdibile del centro storico è il Municipio, edificato tra il 1505 e il 1509 in stile tardo gotico. In passato, il palazzo ha ospitato un mercato coperto al piano terra, mentre il primo e il secondo piano furono adattati per ospitare le riunioni del consiglio e quelle di corte. La sala più bella resta quella gotica situata al piano superiore, rivestita di pannelli arricchiti con lavori d’intaglio e diversi motivi provenienti dal Vangelo, come quello che vede raffigurato Cristo davanti a Pilato.

Merita una visita anche la chiesa di Sant’Osvaldo, capolavoro architettonico del XVI secolo. Sebbene gli elementi originali dell’antica chiesa siano pochi, ad affascinare sono soprattutto i bellissimi portali e le sculture, mentre la pittura di maggior pregio è il Giudizio Universale di Melchior Paul von Deschwanden risalente al 1866. La chiesa testimonia l’affetto della città e dei suoi abitanti nei confronti del santo, immutato nel corso dei secoli. Deliziosa anche la Polveriera dove, da molti anni, la società ornitologica della città, fondata nel 1878, si prende cura della colonia di rondini maggiori che vive al suo interno.

Zugo centro storico

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Il centro storico di Zugo illuminato la sera

Le tappe per gli amanti dell’arte

Il fascino medievale incontra quello moderno e lo fa attraverso l’arte. Zugo ospita un interessante museo delle belle arti, il Kunsthaus Zug, suddiviso in diverse aree tematiche che vanno dal modernismo classico a quello contemporaneo. A causa dello spazio limitato, le collezioni non vengono esposte in modo permanente, ma in mostre temporanee tematiche. Tra le più belle possedute dal museo citiamo quella dedicata al Modernismo Viennese in Europa al di fuori dell’Austria che vanta opere di Klimt, Gerstl, Hoffmann, Kokoschka, Schiele e Wotruba. Da quattro a cinque progetti all’anno, invece, sono dedicati all’arte contemporanea e del XX secolo includendo gli spazi pubblici circostanti.

Un altro monumento dedicato all’arte contemporanea di Zugo, situato proprio alle porte della città ricoprendo il ruolo di perfetto biglietto da visita, è la stazione ferroviaria. A realizzarla fu l’architetto Klaus Hornberger e grazie a un passaggio pedonale ben strutturato collega diversi rioni cittadini. La caratteristica che l’ha resa famosa e l’ha trasformata in punto di attrazione turistica è la magnifica installazione di luci creata dall’americano James Turrell e che potete ammirare tutti i giorni all’imbrunire.

Le bellezze naturali di Zugo

Tra le attività più amate per ammirare le bellezze naturali di Zugo c’è sicuramente l’escursione sul monte Zugerberg, alto 1093 metri e meta perfetta in ogni stagione. Troverete un’ampia scelta di sentieri adatti a tutti i livelli di trekking, alcuni possono essere percorsi anche con i passeggini diventando un’occasione unica per trascorrere una giornata all’aria aperta con tutta la famiglia. Dalla stazione di Zugo vi basterà prenderà il bus con direzione Zugerberg Bahn.

Un altro trekking unisce la natura con uno dei vanti della città: le ciliegie. Zugo, infatti, è famosa per essere la città delle ciliegie e, oltre ad allestire un mercato dedicato a questa frutta nei mesi tra giugno e luglio, è presente anche un sentiero escursionistico a tema che attraversa i campi con gli alberi di ciliegio e che offre viste panoramiche sul lago e sulla città.

Vicino a Zugo, invece, nel Lorzetobel, le gocce non solo hanno scavato la pietra, ma hanno anche plasmato nuove forme: qui potrete visitare le Höllgrotten per scoprire un mondo magico fatto di stalattiti e stalagmiti antiche di oltre 3.000 anni.

Lago di Zugo

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Vista sulle montagne e sul lago di Zugo
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Ratisbona è la meta dell’estate: perché

Non solo d’inverno per i suoi famosi mercatini di Natale, la città di Ratisbona è la meta perfetta anche per trascorrere l’estate grazie all’organizzazione di tanti eventi all’insegna della musica e del divertimento. Situata nel cuore della Baviera, Ratisbona, in tedesco Regensburg, che significa fortezza sul Regen, vanta un centro storico riconosciuto nel 2006 come Patrimonio UNESCO e un’atmosfera vivace e attiva. Se state organizzando un viaggio in questa città della Germania e al piacere della scoperta volete unire momenti di relax, musica e cultura, allora questo articolo è esattamente ciò che fa per voi.

Cosa vedere a Ratisbona

Con le sue architetture bavaresi sopravvissute alla Seconda Guerra Mondiale, che provocò tanti disastri in altre parti della Germania, Ratisbona affascina e conquista chiunque la visiti, anche solo per un giorno. Basta ammirarla al tramonto dalle rive del Danubio, con il suo skyline composto dal Duomo di San Pietro, dalle casette colorate e dal ponte in pietra per essere travolti da un immediato colpo di fulmine. La sua è una storia molto antica che comincia addirittura nell’età della pietra, per poi svilupparsi insieme all’avvento delle popolazioni successive quali i romani e i duchi Agilolfingi.

Una curiosità su Ratisbona? È considerata un centro culturale, artistico e storico molto importante e nella sua università, fondata nel 1962, ha insegnato teologia Joseph Ratzinger, divenuto in seguito pontefice con il nome di Benedetto XVI. Quando passeggiate tra le sue strade non perdete il Duomo di San Pietro, la più imponente costruzione gotica di tutta la Baviera, oltre che uno degli edifici religiosi più belli della Germania. Ci sono voluti ben 250 anni per costruirlo e, se vi trovate in città per il weekend, ricordatevi la messa delle 10 per assistere all’esibizione dei Domspatzen, “I passerotti del Duomo”, ossia il coro dei fanciulli famoso in tutto il Paese.

Immerso nella leggenda è il ponte di pietra Steinerne Brucke: si dice che sia stato costruito dopo un accordo preso tra il progettista e il diavolo che, in cambio dell’aiuto, richiedeva le prime tre anime che lo avessero attraversato. A quanto pare il progettista lo beffò, facendo passare un cane, una lepre e una gallina. Da qui godrete di una vista splendida sulla città, soprattutto al tramonto. Altre cose da vedere sono la basilica di Sant’Emmerano, il castello dei principi Thurn und Taxis e il Walhalla, un tempio neoclassico voluto da re Ludovico I di Baviera.

Duomo San Pietro Ratisbona

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Facciata gotica del Duomo di San Pietro

Gli eventi estivi di Ratisbona

Sono diversi gli eventi che rendono Ratisbona la meta dell’estate in Baviera! A inizio luglio si è concluso il Jazz Weekend, tre giorni di concerti con musicisti nazionali e internazionali, mentre cantanti nostrani sono saliti sul palco del 22° Thurn und Taxis Palace Festival, che si concluderà in data 21 luglio. Tra gli artisti italiani presenti Zucchero e Umberto Tozzi, mentre tra gli altri concerti imperdibili citiamo quello dei Dire Straits, Nena Kiefer Sutherland. Un altro festival tutto dedicato alla musica si terrà dal 25 al 28 di luglio: il Festival Klangfarben ospita artisti dai suoni innovativi come Melingo e Norbert Schneider.

Gli amanti della musica metal non possono perdere l’attesissimo Metal United Festival dall’1 al 3 agosto, mentre il 2 e il 3 agosto, invece, si terrà il REWAG-Nacht in Blau con tanti spettacoli musicali e visite guidate all’interno del museo Kunstforum Ostdeutsche Galerie. Nelle sue sale ospita un’ampia collezione di opere realizzate da artisti tedeschi e non solo, un’opportunità unica per dare un tocco culturale in più al vostro viaggio.

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Come arrivare all’isola di Vis in Croazia

Per chi è alla ricerca di una destinazione incontaminata, ricca di storia e paesaggi mozzafiato, l’isola di Vis è la scelta perfetta per le prossime vacanze. Questa isola si trova nel Mar Adriatico centrale, ed è una vera e propria perla nascosta della Croazia, che offre spiagge cristalline, grotte naturali affascinanti ed un’atmosfera autentica, che pochi altri luoghi possono vantare. Ma come raggiungere questa meravigliosa isola? Ecco come arrivare all’isola di Vis, partendo dalle principali città italiane e attraversando i punti chiave del viaggio.

Partenza dall’Italia: scelta del mezzo di trasporto

Per gli amanti dei viaggi on the road, raggiungere la Croazia e l’isola di Vis in auto può essere una delle opzioni più comode. Partendo dal nord Italia, ad esempio da Milano o da Venezia, si dovrà attraversare la Slovenia e si potrà raggiungere la costa croata in poche ore.

Grazie alla rete autostradale italiana, ma anche slovena e croata, sarà molto semplice raggiungere la più conosciuta città Spalato, dalla quale poi si potrà raggiungere la vicina isola di Vis in traghetto.

Un’altra opzione, probabilmente la più veloce per raggiungere Spalato, è quella di viaggiare in aereo ed è la soluzione ideale per chi preferisce un viaggio più rapido. Diversi aeroporti italiani ,infatti, offrono voli diretti per Spalato, che, come già detto in precedenza, è la città croata più vicina a Vis. I principali aeroporti con voli diretti per Spalato possono essere Milano Malpensa e Roma Fiumicino, ma anche gli aeroporti delle città di Venezia e Bologna

Come si raggiunge l’isola di Vis da Spalato?

Il modo più comune e panoramico per raggiungere l’isola di Vis da Spalato è il traghetto. Jadrolinija, che è la principale compagnia di navigazione croata, offre diversi collegamenti giornalieri tra Spalato e, appunto, l’isola di Vis. La traversata che collega le due località dura circa 2 ore e trenta minuti, un viaggio assolutamente non troppo lungo, ma durante il quale si potrà godere di viste uniche e spettacolari sul Mar Adriatico.

I traghetti per l’isola di Vis partono generalmente la mattina presto e nel pomeriggio. Soprattutto in alta stagione, è sempre consigliabile prenotare i biglietti in anticipo, acquistabili anche online, così da garantire posto a bordo e poter vivere serenamente il proprio viaggio in Croazia e scoprire così tutte le sue mete imperdibili. È possibile acquistare anche i biglietti una volta arrivati al porto di Spalato.

Per chi, invece, preferisce un’opzione di trasporto più veloce , i catamarani possono rivelarsi la scelta ideale. Anche in questo caso, la compagnia croata Jadrolinija, ma anche altre compagnie, offrono servizi di trasporto rapido per raggiungere l’isola di Vis. In questo caso, viaggiando in catamarano, la durata della traversata è di circa 1 ora e quindici minuti.

I catamarani partono dal porto di Spalato solitamente una volta al giorno, quindi è essenziale verificare gli orari e prenotare in anticipo. Anche in questo caso, come per i traghetti, i biglietti possono essere acquistati online o presso il porto.

Vista del lungomare di Vis, in Croazia, con scorci di case tradizionali croate e fiori colorati

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Vista del lungomare di Vis, in Croazia

Quando visitare l’isola di Vis?

Il periodo migliore per visitare l’isola di Vis dipende dalle preferenze e dalle attività desiderate dai visitatori di questa fantastica isola dell’Adriatico. In primavera, ad esempio, il clima è mite e piacevole, con temperature, giornate più lunghe e soleggiate, e meno affollamento. Questo è il periodo ideale per gli amanti delle attività all’aperto, che potranno fare escursioni, ma anche visite culturali. In estate, invece, le temperature salgono oltre i trenta gradi. In questo periodo si può godere di un mare perfetto per nuoto e attività acquatiche, come ad esempio lo snorkeling, ma allo stesso tempo si tratta della stagione più affollata e, allo stesso tempo, più costosa.

In inverno ed autunno, invece, la maggior parte delle strutture chiude, ma considerando il clima mite e l’assenza di turisti, quest’isola riesce a mantenere il suo fascino e a regalare un’esperienza altrettanto unica ai suoi visitatori.

Arrivare all’isola di Vis è semplice e che si scelga di partire in auto, in aereo o qualsiasi altro mezzo, una volta giunti a destinazione si verrà ripagati da paesaggi spettacolari ed un’atmosfera autentica e che, come le altre isole croate, Cres e Calamotta, sarà in grado di creare ricordi indelebili nella memoria dei suoi visitatori.

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Viaggio a Chisinau, quando visitare la capitale moldava

Chisinau, la capitale e la città più grande della Moldavia, in una posizione strategica nel cuore dell’Europa orientale, riflette le influenze delle culture slave, occidentali e asiatiche e si sta rapidamente trasformando in una città sostenibile, ecologica e inclusiva, tutta da scoprire. Vediamo insieme allora quando è meglio partire per visitare le attrazioni turistiche culturali e storiche di questa vivace capitale. Tra queste, l’Arco di Trionfo e la Cattedrale della Natività, splendidamente restaurata, che ne riflette la storia religiosa e architettonica.

Visitare Chisinau: quando è meglio partire

La capitale della Moldavia vanta un clima continentale temperato, caratterizzato da inverni freddi ed estati calde, e una temperatura media annua di 18°C, con precipitazioni, circa 580 mm di pioggia, distribuite in modo uniforme durante l’anno. Il mese più freddo è quello di gennaio, luglio il più caldo ma, insieme a giugno, è anche il più piovoso. La Moldavia non ha un suo accesso diretto al mare ed essendo un Paese piccolo e pianeggiante, gode di un clima piuttosto omogeneo, con poche differenze tra Nord e Sud nelle diverse stagioni.

L’inverno a Chisinau è generalmente lungo e freddo: le temperature medie di gennaio si attestato intorno ai -2 °C, e non mancano le nevicate. Il Paese inoltre è interessato dall’arrivo di correnti d’ara gelida di origine artica che portano le temperature fino a -30°C. In caso decidessi di visitare Chisinau in questa stagione, dovrai portare con te vestiti caldi, una giacca pesante, cappelo, guanti, sciarpa, impermeabile e ombrello.

L’estate, al contrario, è piuttosto calda, con minime intorno ai 18 °C e le massime sono intorno ai 29 °C. Giugno e luglio sono mesi caratterizzati da frequenti temporali pomeridiani, così come non sono rare le ondate di calore che spingono le temperature oltre i 35°C. In questa stagione porta con te vestiti leggeri per il giorno ma una felpa e qualcosa di più pesante per la sera. A giugno e luglio non dimenticare impermeabile e ombrello!

La primavera e l’autunno sono due stagioni abbastanza brevi e con un clima gradevole: a maggio e settembre le minime si attestano sui 12°C e le massime intorno ai 22 °C. A marzo e all’inizio di aprile si assiste ancora a qualche giornata di freddo, e sono ancora possibili dei rovesci di neve mentre in autunno le temperature cominciano a farsi più rigide dalla fine di ottobre.

Il nostro consiglio è quindi quello di programmare il tuo viaggio a Chisinau a maggio e a settembre, quando le temperature sono più miti e gradevoli, le piogge non  sono così insistenti e puoi ottenere il meglio di ciò che la capitale moldava può offrirti, tra siti storici e una tradizione enogastronomica davvero interessante.

Chisinau arco di trionfo

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Passeggia sotto l’Arco di Trionfo di Chisinau nel periodo migliore

Clima e temperature di Chisinau mese per mese

Gennaio è un mese molto freddo in Moldavia, il più freddo dell’anno. La media giornaliera si attesta sui -2°C, con una minima di -5 e una massima di 1°C. Si registrano inoltre frequenti gelate notturne e non sono rari i picchi di freddo dovuto all’arrivo di correnti artiche. Febbraio non è dissimile. In questo mese la media giornaliera rimane sullo zero con una minima di -3,8° C e una massima di 3,3°C. L’inizio del mese di marzo è ancora un periodo che non ti fa sentire l’odor di primavera. Le temperature rimangono basse, con una media giornaliera di 4,5°C, una minima sullo zero e una massima di 9°C.  Non mancano la neve e giornate di gelo. Aprile invece, nonostante ogni tanto persistano i giorni di neve, si considera un mese generalmente mite, con una temperatura minima di 5°C  e una massima di 16°C. Se non hai fretta o motivi particolari per partire in questo periodo, ti consiglio però di aspettare l’arrivo di maggio per visitare Chisinau. In queste settimane dell’anno le temperature sono molto più gradevoli, con una media di 16°C, le giornate si allungano e potrai passare più tempo camminando all’aperto, passeggiando tra l’arco di Trionfo, la Cattedrale e le antiche porte della città. Inoltre, Chisinau è una delle città più verdi d’Europa, con moltissimi parchi che gli abitanti sono soliti frequentare per fare sport o semplicemente per stare all’aria aperta, nella bella stagione in particolare, fino all’ultimo sprazzo di sole.

Chisinau

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Vista dall’alto su Chisinau

A giugno comincia già a fare caldo e l’umidità, con frequenti temporali pomeridiani, può creare qualche fastidio in più. Partire in questo mese può essere comunque un buon compromesso dato che le temperature medie giornaliere si fermano a 20°C, con minime di 14°C e massime di 26°C. A luglio fa decisamente molto caldo, le massime sfiorano i 30°C, ed è il mese più piovoso dell’anno. Nelle settimane di luglio, ombrello e impermeabile saranno i tuoi migliori compagni di viaggio. Ad agosto le piogge si fanno molto meno insistenti mentre le temperature rimangono calde, come a luglio, con temperature minime di 16°C, e massime sui 30°C. Se puoi quindi, aspetta fino a Settembre. Questo è uno dei mesi migliori, insieme a maggio, per visitare la capitale moldava. Le temperature sono decisamente gradevoli – minime di 11°C, massime di 22,5°C per una media giornaliera di 17°C- e le piogge non turberanno, con la loro insistenza, le tue giornate. L’inizio di ottobre rappresenta ancora una buona chance per partire e per godere di un clima tutto sommato mite, con temperature minime di 6°C, massime di 15°C e una media giornaliera di 10°C. A novembre e dicembre invece, si comincia a battere i denti. Le temperature scendono e il freddo, anche molto intenso, si fa sentire sempre di più, con frequenti passaggi delle temperature sotto lo zero. A novembre la temperatura media giornaliera è di soli 4°C, a dicembre si ferma sullo zero. Se ami il freddo e le atmosfere romantiche del Natale, certo, questo è il periodo giusto per visitare Chisinau. La capitale moldava ama vestirsi a festa e le celebrazioni natalize, tra mercatini e fiere, durano solitamente fino alla prima metà di gennaio. Il Christmas Village viene in genere allestito vicino al Teatro dell’Opera e del Balletto, è ad ingresso gratuito e aperto naturalmente a tutte e tutti coloro che hanno voglia di celebrare l’arrivo del Natale in allegria.

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Offerte Vueling per volare in Europa a prezzi di saldo

Estate tempo di saldi, anche nei cieli, dove fioccano offerte imperdibili come quelle di Vueling, compagnia aerea spagnola che quest’anno celebra il ventesimo anniversario. Tra luglio, agosto e settembre Vueling propone voli con tariffe che partono da meno di €30, disponibili anche su numerose tratte dall’Italia verso le più affascinanti destinazioni europee.

Un invito da non lasciarsi sfuggire per chi non ha ancora deciso dove trascorrere le vacanze estive, che può così scegliere tra un ventaglio di possibilità che includono località balneari, città ricche di storia e arte, mete immerse nella natura, raggiungibili a prezzi estremamente competitivi.

L’operativo di Vueling per l’estate 2024 prevede ben 39 collegamenti diretti dall’Italia verso 15 destinazioni in sei paesi. Tra le novità più interessanti di quest’anno spiccano la riapertura della tratta Milano Linate – Barcellona, operativa fino al 2021, e l’inaugurazione della nuova rotta Comiso – Barcellona, un’assoluta novità non solo per Vueling ma anche per i viaggiatori in partenza dalla Sicilia desiderosi di esplorare la capitale catalana.

Le migliori offerte da Roma Fiumicino

Da Roma Fiumicino, Vueling offre la possibilità di volare verso destinazioni da sogno a prezzi straordinari. Vediamo alcune delle tratte più convenienti per chi vuole cogliere al volo le migliori promozioni.

Spalato, voli da €23,99 – Perfetta per chi cerca una vacanza tra mare e cultura, la gemma della Dalmazia incanta con il Palazzo di Diocleziano, patrimonio Unesco che pulsa di storia tra vicoli e mercati, e la meraviglia della Porta Aurea. Da non perdere escursioni alle vicine isole Hvar e Brac, paradisi naturali di spiagge incontaminate e calette nascoste.

Palma di Maiorca, voli da €24,99 – Ideale per chi desidera godersi il sole delle Baleari e scoprire le bellezze naturali e culturali dell’isola. La sua imponente cattedrale gotica domina il centro storico, mentre spiagge dorate e mare cristallino invitano al dolce far niente. Ogni giorno un’avventura diversa, dal Castello di Bellver alla natura selvaggia del Parco Naturale di Cabrera, per non parlare della deliziosa cucina locale a base di pesce fresco e tapas.

Dubrovnik, voli da €29,99 – Una città che combina mare e cultura, con il suo affascinante centro storico patrimonio Unesco, racchiuso da una cinta muraria medievale che si affaccia sul mare Adriatico, dove passeggiare tra vicoli pittoreschi, palazzi rinascimentali e un’atmosfera romantica senza tempo.

Mykonos, voli da €33,99 – L’isola che non dorme mai è la scelta giusta per chi cerca divertimento, lusso e mondanità. Le sue spiagge dorate, come Paradise Beach e Super Paradise, sono animate da beach bar e feste che durano fino all’alba. Mentre la città di Mykonos, con le sue case bianche e i vicoli fioriti, offre un’architettura tipica e una vivace vita notturna.

Le promozioni da Milano Malpensa

Milano Malpensa non è da meno, offrendo voli con tariffe vantaggiose per diverse destinazioni.

Bilbao, voli da €17,99 – Con il suo mix di architettura moderna e tradizione basca, la città portuale nel cuore dei Paesi Baschi, è la scelta ideale per chi cerca cultura e gastronomia. Il suo simbolo indiscusso è il Museo Guggenheim Bilbao, capolavoro architettonico di Frank Gehry, che con le sue forme sinuose in titanio ha rivoluzionato il panorama urbano. Al suo interno si ammirano opere d’arte moderna e contemporanea di fama mondiale.

Novità voli dalla Sicilia

Grazie al nuovo collegamento di Vueling da Comiso, i viaggiatori possono ora raggiungere Barcellona con voli a partire da €37,99. Questa nuova tratta rappresenta una grande opportunità per esplorare una delle città più vivaci e artistiche d’Europa, famosa per le opere di Gaudí, le Ramblas e la sua vibrante scena gastronomica e culturale.

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Cosa vedere a Essen, la città più verde della Germania

Da brutto anatroccolo a città più verde della Germania: quella di Essen è una storia di successo dedicata alla riqualificazione, un percorso che l’ha trasformata da grigia città-fabbrica a paradiso culturale e ambientale. Situata nel cuore della storica regione industriale della Ruhr, nella Germania occidentale, la città di Essen ha trascorso gran parte degli ultimi 150 anni sfigurata dall’inquinamento, contaminata da miniere e fabbriche e fiancheggiata da corsi d’acqua avvelenati.

Oggi non è più così grazie a tutta una serie di progetti “verdi”, tra cui il più importante è stato sicuramente la trasformazione del complesso industriale di Zollverein, un tempo il più grande impianto di produzione di carbone al mondo. Da polo industriale inquinante, grazie a un approccio tecnologico innovativo è stato trasformato in eco-parco, riconosciuto Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.

Sono diverse le cose da fare e da vedere in questa parte della Germania che ha fatto da sfondo anche alla storia raccontata da Anthony Doerr nel suo romanzo “Tutta la luce che non vediamo“, vincitore del premio Pulitzer nel 2015 e dal quale è stato prodotto un adattamento per la serie tv su Netflix. Dai sentieri di trekking alle piste ciclabili, fino alla vibrante atmosfera culturale e artistica: scopriamo insieme cosa vedere a Essen in uno o più giorni.

Cosa fare a Essen, paradiso ambientale della Germania

Fin dal medioevo, Essen era conosciuta come un importante centro minerario tanto che il magnate Alfred Krupp delle omonime acciaierie la trasformò nella capitale dell’acciaio. Questo portò a gravi conseguenze sia per l’ambiente che per la salute degli abitanti: uno studio, prendendo in considerazione un periodo specifico negli anni ’60, ha rivelato che circa 1,5 milioni di tonnellate di polvere tossica, cenere e fuliggine sono piovute sui cittadini di Essen, insieme a quattro milioni di tonnellate di anidride solforosa.

Grazie a una straordinaria trasformazione ecologica e a una saggia politica urbana improntata alla sostenibilità ambientale, tutto questo non è altro che un brutto ricordo: Essen conquista riconoscimenti dopo riconoscimenti, compreso quello che l’ha vista Capitale della Cultura nel 2010 e Capitale Green d’Europa nel 2017, oltre che città più verde della Germania. Da dove cominciare il nostro itinerario se non dalla grande Zeche Zollverein?

Le miniere di carbone Patrimonio UNESCO

La Zeche Zollverein, la vecchia miniera di carbone, è il simbolo più importante del cambiamento che ha trasformato questa regione mineraria in una destinazione ecologica e sostenibile. All’interno del gigantesco edificio un tempo dedicato al lavaggio del carbone è stato allestito l’imponente Ruhr Museum dedicato alla storia e alla trasformazione del sito. A pochi passi di distanza troverete il Red Dot Design Museum, il quale espone esempi di design globale innovativo allestito nell’ex edificio della caldaia e riutilizzato dal famoso architetto Norman Foster.

L’elemento più famoso dell’impianto è sicuramente lo Shaft XII, costruito in stile Bauhaus e con la sua caratteristica torre di avvolgimento che, nel corso degli anni, è diventata uno dei simboli dell’intera area della Ruhr, guadagnandosi anche la reputazione di “miniera di carbone più bella del mondo “. In generale, la Zeche Zollverein rappresenta un meraviglioso centro artistico e culturale immerso nel verde: pensate che, dalla cessazione dell’attività mineraria negli anni ’80, la natura ha ritrovato il modo di farsi spazio creando boschi e sentieri che oggi ospitano oltre 800 specie animali e vegetali.

Zollverein Essen

Fonte: iStock

Il complesso industriale dello Zollverein

Il centro storico di Essen

Il centro storico di Essen presenta l’architettura tipica delle città nord-europee, con palazzi ottocenteschi che convivono con strutture più moderne, lasciando intatte le testimonianze più antiche della storia cittadina, come il grande Dom, la cattedrale urbana. Ricostruita dopo i bombardamenti del 1945, questa chiesa risalente all’IX secolo si mostra in tutta la sua bellezza attraverso la facciata gotica e con la struttura tipica dell’arte ottoniana, che forma una seconda facciata all’interno della navata centrale.

All’interno del duomo è custodito un prezioso tesoro, una collezione di ori e gioielli appartenuti agli imperatori del Sacro Romano Impero come la Lilienkrone, la piccola corona che Ottone III indossò quando venne incoronato imperatore a tre anni d’età. Il tesoro più importante resta la “Madonna d’oro” risalente al 980, considerata la più antica statua della Vergine a figura intera a nord delle Alpi.

A poca distanza dalla cattedrale si trova l’Alte Synagoge, uno dei rarissimi esempi di luogo di culto ebraico sopravvissuto all’avvento del nazismo e alla Seconda Guerra Mondiale. La sua imponente struttura si erge nel centro della città anche grazie al grande lavoro di recupero, restauro e riqualificazione condotto negli anni Ottanta per rendere la sinagoga un vero e proprio monumento alla memoria. Oggi la sinagoga è un importante centro culturale ebraico dove si tengono conferenze, dibattiti, mostre e concerti liberamente accessibili a tutti, sia turisti che cittadini di Essen.

La scoperta del centro storico prosegue lungo la strada pedonale Kettwiger strasse, conosciuta come la via dello shopping, con una breve sosta al carillon Glockenspiel situato nella torre sopra la gioielleria Pletzsch che, ogni ora dal 1928, fa sbucare le sue figure semoventi da 12 porticine. Gli amanti dell’arte, invece, non possono perdersi il Folkwang Museum: voluto dal collezionista Karl Ernst Osthaus, questo museo progettato da David Chipperfield custodisce alcune opere di Van Gogh, Gauguin, Monet, Cezanne, Rodin, Renoir e Picasso, tra gli altri.

Attività all’aria aperta: trekking e piste ciclabili

Dove godere al meglio di Essen come città più green della Germania? Sicuramente presso il lago di Baldeneye: lungo 8 chilometri rappresenta il luogo perfetto dove nuotare, fare kayak o ballare d’estate, perché le sue sponde fanno da location a numerosi eventi. Il lago fa parte di un’enorme area verde di oltre 28 ettari, dov’è possibile percorrere i 27 chilometri del Baldeneye Steig e i 34 chilometri del Kettwiger PanoramaSteig.

Il parco è la meta ideale anche per chi ama osservare gli animali aggirarsi liberi tra gli alberi: questa zona è stata protagonista di un progressivo ripopolamento della fauna tipica della Renania comprendente cervi, daini e una grande varietà di uccelli acquatici che nidificano al sicuro all’interno dell’area protetta. All’interno del parco si trovano anche le rovine di un castello medievale, la fortezza di Isenberg, e la suggestiva Villa Hugel, la grande residenza estiva della famiglia Krupp, una struttura di straordinaria eleganza e sfarzo che dimostra la ricchezza che raggiunsero i più famosi industriali di Essen.

La città è sempre alla ricerca di nuove soluzioni per diventare sempre più sostenibile con progetti dedicati al trekking e alle piste ciclabili. Tra le ultime aperture citiamo la ZollvereinSteig, che prende il nome dall’antica miniera Zollverein, punto di partenza di questo percorso lungo 26 chilometri, e il DeilbachSteig, lungo 33 chilometri.

Baldeneye Essen

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Passeggiata sul lago Baldeneye
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Viaggio a Naxos, cosa fare e vedere in questa splendida isola della Grecia

Naxos è una pittoresca isola della Grecia, la più grande delle Cicladi, che viene considerata accogliente e in grado di far star bene chiunque la visiti. Data la sua notevole estensione, le cose da fare e vedere in questa terra magica sono tantissime, ma noi di SiViaggia abbiamo selezionato per voi tutto ciò che è davvero imperdibile.

Cosa vedere a Naxos

L’isola di Naxos è davvero ideale per tutte le età: tra famose località turistiche, spiagge isolate, villaggi caratteristici, siti storici e un monte alto più di 1000 metri, le cose da vedere e le attività da fare si rivelano ottimali per ognuno di noi. Ma iniziamo il nostro viaggio in questa isola avvolta nel mito dalle sue località più famose, per poi scoprire luoghi inediti e siti storici che lasciano senza fiato.

Naxos, l’omonima (ma bellissima) Capitale

A chiamarsi Naxos è anche la Capitale dell’isola (ad onor del vero viene spesso riconosciuta anche con il nome di Hora, Chora o Naxos Chora), ed è una graziosa cittadina a misura d’uomo che si sviluppa sulla costa ovest dell’isola. Particolarmente suggestivo è il suo centro storico, intriso di ripide viette e diviso in due borghi veneziani: Bourgos, dove anticamente vivevano i greci, e Kastro, la cittadella dei romani. Quest’ultima, senza ombra di dubbio, conquista il cuore dei suoi numerosi visitatori in quanto si trova arroccata su una collina a ridosso del lungomare.

Naxos Chora, Grecia

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Veduta della bellissima città di Naxos

Chalkio, l’antica Capitale dell’isola

A Chalkio, antica Capitale di Naxos, il tempo pare essersi fermato: è un antico villaggio che troneggia al centro dell’isola e un luogo dove il tipico bianco-blu che caratterizza le Cicladi non è mai arrivato. Dall’architettura veneziana, è un poetico susseguirsi di vicoli pieni di caffè e ristoranti che invitano a rilassarsi, negozi di souvenir fatti a manо e anche un’imperdibile distilleria di kitron.

Apiranthos, un luogo diverso da tutto il resto

Nell’entroterra dell’isola da non perdere è Apiranthos, un borghetto posto a 650 metri sul livello del mare che per le sue peculiarità architettoniche si è guadagnato il soprannome di “villaggio marmo”: pietra e marmo sono praticamente ovunque. Visitandolo, quindi, ci si rende conto che il villaggio sembra brillare di un bianco candido, ma che all’ora del tramonto assume mille sfumature di arancione e di rosa.

Tempio di Demetra, sito archeologico importantissimo

Nei pressi del villaggio di Ano Sangri da non perdere è il Tempio di Demetra che sorge proprio dove non ti aspetti: si trova nel mezzo di una vasta area rurale, circondata da colline e campi coltivati. Il Tempio di Demetra rappresenta il sito archeologico più importante al di fuori della città di Naxos ed era dedicato al culto sorella di Zeus, che nella mitologia greca è la dea del grano e dell’agricoltura.

L’imponente Portara

Sarà praticamente impossibile non notarla, perché la Portara sorge nella città di Naxos. Si tratta di quel che resta di una grande porta in marmo di un tempio dedicato al dio Apollo e che di certo offre un benvenuto in questa terra di bellezze, miti e leggende assolutamente piacevole.

Portara, Naxos

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L’imponente Portara di Naxos

I Kouros di Melanes e ad Apollonas

Melanes e Apollonas sono due antichi villaggi di Naxos che conservano qualcosa di veramente speciale: i Kouros. Ma cosa sono esattamente? Sono delle statue che non sono mai diventate statue e per i più disparati motivi: magari durante l’estrazione qualche arto si è rotto dal blocco principale, oppure durante la loro costruzione sono cambiate le amministrazioni politiche e molto altro ancora. Nonostante questo, però, questi affascinanti blocchi di marmo sono dei monumenti che hanno una lunga storia da raccontare.

La chiesa paleocristiana della Panagia Drosiani

Vale la pena fare un salto anche presso la chiesa paleocristiana della Panagia Drosiani (vicino al piccolo villaggio di Moni) poiché è una delle più antiche di tutta Europa. Ma non è tutto, perché questo edificio religioso colpisce anche per la sua struttura e per gli affreschi che custodisce all’interno, i cui più antichi risalgano addirittura al VI° secolo.

Le migliori spiagge di Naxos

Un viaggio a Naxos non può di certo prescindere da una o più soste in una delle sue tantissime (e bellissime) spiagge. L’isola, infatti, è nota per offrire lunghi arenili di sabbia finissima, con fondali bassi e acque cristalline. Scopriamo insieme alcuni degli arenili più belli (in molti li considerano persino i più belli di tutta la Grecia).

La spiagge della sua Capitale

Sì, avete letto bene: anche la Capitale dell’isola offre delle spiagge che senza ombra di dubbio vale la pena scoprire:

  • Agios Georgos: si distingue per essere un lungo arenile attrezzato con acque poco profonde. In genere è piuttosto affollata, ma essendo molto grande con un po’ di pazienza permette di trovare angolini più tranquilli;
  • Baia di Alykes: il posto ideale per chi desidera fare kitesurf e windsurf;
  • La Grotta: non è la spiaggia più indicata per chi è in cerca di riposo e di prendere il sole, perché è costantemente battuta dai venti. Tuttavia, ammirarla regala grandi emozioni e scorci sulla natura di Naxos.

Le spiagge più popolari

Se cercate la movida e le comodità dovete raggiungere le spiagge più popolari dell’isola, ovvero quelle dove si trova la stragrande maggioranza degli alberghi e delle possibilità per l’alloggio:

  • Agios Prokopio: qui il mare è estremamente limpido e la sabbia sottile come la polvere;
  • Agia Anna: da queste parti c’è davvero di tutto, tanto di rivelarsi un sogno anche per la famiglie;
Agios Prokopio, Naxos

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Paesaggio con la spiaggia di Agios Prokopios

Le spiagge delle coste nord ed est

Le coste nord ed est di Naxos sono un po’ differenti dalle altre: la prima è costantemente battuta dal vento greco, e quindi poco frequentata dai turisti; la seconda è più rocciosa e impervia e per questo presa meno d’assalto rispetto al resto dell’isola. Tuttavia, entrambe regalano degli angoli da non perdere:

  • Apollonas: è un villaggio di pescatori impreziosito da un spiaggia piccola ma altamente suggestiva;
  • Moutsouna: è una delle spiagge più remote di Naxos, da raggiungere percorrendo una strada tortuosa con molti strapiombi sul mare;
  • Lionas: graziosa, tranquilla e piena di ciottoli bianchi;
  • Psli Ammos: un segreto di sabbia dorata, tanto da essere poco frequentata anche in pieno agosto;
  • Klidos: l’ideale per chi cerca la privacy perché è un vero e proprio susseguirsi di calette sabbiose poco frequentate.

Le spiagge della costa sud

Anche la costa sud si fa apprezzare per essere remota e selvaggia, e diversi sono i paradisi in cui lasciarsi andare al suono del mare:

  • Panormos: incastonata in una piccola baia bagnata da acque azzurrissime, è il luogo perfetto per stare isolati;
  • Pyrgaki: solitaria, silenziosa e impreziosita da dune di sabbia;
  • Baia di Agiassos: per raggiungerla bisogna percorrere una strada sterrata, ma il posto è spettacolare e ottimale per passare del tempo di qualità.

Plaka, la più incredibile

La più bella spiaggia di Naxos è probabilmente Plaka, un arenile lungo ben 4 km caratterizzato da sabbia bianca, fondale basso e un mare dal colore smeraldino e cristallino. La sua caratteristica più speciale, però, è che pur essendo turistica e popolare mantiene ancora un’atmosfera selvaggia.

Plaka, Naxos

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Veduta aerea della bellissima zona di Plaka

Cosa fare a Naxos

Se tutto ciò che c’è da vedere e le numerose spiagge non bastano, sappiate che a Naxos ci sono tantissime attività da fare. Per esempio, si consiglia di non perdere il tramonto presso la Portara, che trovandosi su una penisola di fronte alla città di Naxos è in grado di regalare un calar del sole davvero unico nel suo genere.

Molto divertente è anche noleggiare un kayak e pagaiare lungo la costa rocciosa di questo lembo di terra. Chi ama l’adrenalina, invece, può fare kitesurf e windsurf poiché sull’isola sono presenti diverse scuole in cui prendere lezioni. Infine, concedetevi una gita in barca per esplorare le Piccole Cicladi, alcune tra le isole più belle e sconosciute della zona e che sono praticamente disabitate e meravigliose, luoghi ideali anche per fare un po’ di snorkeling e conoscere i ricchi fondali.