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Le mitiche isole del Dodecaneso in Grecia

L’arcipelago del Dodecaneso è un luogo affascinante situato nel Mar Egeo, un punto di incontro unico dove trovare esempi antichi di cultura, storia e bellezze naturali. Queste isole hanno una posizione strategica tra Grecia e Turchia e rappresentano un vero e proprio tesoro nascosto, destinazione adatta per i viaggiatori alla ricerca di avventure indimenticabili e panorami mozzafiato.

Storia e cultura del Dodecaneso

Dodecaneso significa letteralmente “dodici isole”, anche se in realtà è composto da più isole e numerosi isolotti. La storia di questo arcipelago è molto ricca e complessa, dalle influenze che derivano dall’antica Grecia e dall’Impero Romano, ma anche dai Cavalieri di San Giovanni e dall’Impero Ottomano, fino alla recente storia greca e italiana.

Queste fantastiche isole, abitate fin dal periodo antico, comprendono non solo le più famose Rodi e Kos, quest’ultima conosciuta anche per essere stata la patria di Ippocrate, ma anche altri bellissimi luoghi come Patmos e Karpathos. Le tracce di questi antichi splendori oggi sono ancora visibili sotto forma di rovine archeologiche, tra templi e antiche città.

Ecco quali sono le principali isole del Dodecaneso

Rodi, patrimonio dell’umanità

Rodi è l’isola più grande e popolosa dell’intero arcipelago del Dodecaneso. La città medievale di Rodi, inoltre, è stata dichiarata patrimonio dell’umanità dall’UNESCO e offre un affascinante mix di storia e cultura dell’antica Grecia e modernità. Da non perdere una visita al Palazzo del Gran Maestro, oltre che le mura medievali e la via dei Cavalieri. Inoltre, per chi è alla ricerca di una vacanza all’insegna del relax e del divertimento, soprattutto per rinfrescarsi e godere del fantastico mare greco, si consigliano le spiagge di Elli e Faliraki.

Qui il sole splende trecento giorni l’anno ed è la più turistica fra tutte quelle che compongono questo arcipelago. Sull’isola di Rodi, conosciuta anche come “isola delle Rose”, oltre a spiagge bellissime e cultura millenaria, è possibile trovare una ricca e intensa vita notturna.

L’isola di Kos

Kos è tra le isole più famose dell’intera Grecia, destinazione scelta da migliaia di turisti provenienti da tutto il mondo per un viaggio tra spiagge, villaggi e storia. Si trova di fronte a Bodrum, famosa località della riviera turca e distante circa 4 chilometri dalla costa.

Questa isola è famosa per l’ottimo clima che la caratterizza, ma anche per le testimonianze storiche e le bellezze naturali che si possono visitare come, ad esempio, l’Asklepeion dell’omonimo capoluogo dell’isola, uno dei santuari più frequentati dell’antichità.

La città di Kos offre anche una vivace vita notturna, oltre a numerosi ristoranti, bar e caffetterie da vivere sul lungo lungomare greco.

La montuosa isola di Kalymnos

L’isola di Kalymnos è famosa per la sua tradizione di pesca delle spugne, note anche come porifere, e per essere una meta ideale per gli appassionati di arrampicata. Kalymnos, infatti, è un’isola montuosa e brulla, con pareti rocciose e panorami mozzafiato, e rappresenta un vero e proprio piccolo paradiso per gli appassionati della disciplina.

Il capoluogo è una città moderna ed elegante con case colorate che fanno da cornice al porto, in contrasto con i caratteristici paesini sparsi tra le valli profumate di limoni e dove è possibile venire a contatto con la vera cultura popolare locale.

L’isola di Leros

Leros è un’isola tranquilla e pittoresca, con incantevoli villaggi, belle spiagge e una storia interessante. Durante la Seconda Guerra Mondiale, Leros fu una base navale italiana e tedesca, e ancora oggi si possono vedere i resti delle fortificazioni militari. La capitale, Platanos, con le sue case tradizionali e le strette vie, merita una visita.

L’isola di Symi

L’isola di Symi è conosciuta per le sue colorate case neoclassiche, che si affacciano sul porto di Gialos, ed è caratterizzata da una natura selvaggia. È un’isola prevalentemente rocciosa e alcune spiagge, spesso raggiungibili solamente in barca, sono a dir poco bellissime. Tra queste Agios Georgios, alta ben 300 metri, e Aghios Nikolaos, spiaggia di sabbia che si può facilmente raggiungere a piedi o attraverso il servizio di taxi boat. Quest’isola è la destinazione ideale per gli amanti della fotografia, alla caccia di foto e panorami perfetti.

Gli amanti della natura scelgono Karpathos

Karpathos è l’isola ideale per chi è alla ricerca di esperienza nella natura, ma stando comunque a stretto contatto con le tradizioni locali. Infatti, qui è possibile visitare gli storici villaggi di Olympos e Menetes, che conservano ancora antiche usanze del popolo locale, per un assaggio autentico della vita greca, fra le piccole vie che si snodano in mezzo alle case bianche e quadrate. Sono presenti anche spiagge molto belle, come Amoopi, Lefkos e Kira Panagia.

Nei pressi di quest’ultima spiaggia c’è una piccola campana presso una chiesa dal tetto rosso, che è possibile raggiungere lasciandosi alle spalle la spiaggia e le piccole casette, che secondo la leggenda, se suonata, riporterà i visitatori sull’isola ancora una volta nella vita.

Vista della baia di Scarpanto sull'isola di Karpathos in Grecia, con case tipiche sullo sfondo

Fonte: iStock

Baia di Scarpanto sull’isola di Karpathos

L’isola farfalla di Astypalea

Astypalea è una bellissima isola a forma di farfalla, con bellissime coste a strapiombo sul mare. Grazie alla sua forma questa piccola isola del Dodecaneso è unica nel suo genere, formata da due isole gemelle unite da un lembo di terra lungo appena 150 metri.

È un’isola montuosa con bellissime coste a strapiombo sul mare. L’omonimo capoluogo sembra un anfiteatro adagiato su un colle. Le piccole case bianche hanno porte e finestre colorate. Il paese è dominato un imponente castello veneziano: i veneziani la chiamavano Astropalia e a distanza di secoli sono ancora evidenti e vivi i segni del veneto passaggio tanto che non è raro incontrare persone, specie anziani, che volentieri parlano la nostra lingua.

Queste sono solo alcune delle isole del Dodecaneso, mete ideali per scoprire questo angolo di paradiso nel mar della Grecia. Si trovano qui anche Nisyros, famosa per il suo vulcano ancora attivo, ma anche Chalki, lontana dal turismo di massa. Destinazioni ideali per gli appassionati di storia, ma anche per gli amanti della natura, per chi è in cerca di relax e per chi vuole immergersi a pieno nella cultura locale, perfette per tutti.

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Viaggio nel sud del Portogallo per scoprire l’Algarve, regione dai paesaggi surreali

L’Algarve è la regione più meridionale del Portogallo continentale ed è un luogo che lascia davvero senza fiato: offre ben 150 chilometri di costa altamente suggestivi che si affacciano su un potentissimo Oceano Atlantico, e anche un giusto mix di natura e patrimonio architettonico-culturale che rendono il viaggio ancor più interessante. Spiagge sabbiose, dune e lagune si mescolano a baie nascoste e coste frastagliate, ma anche a villaggi di pescatori e paesi dell’entroterra dove le antiche tradizioni sono ancora radicate e molto sentite.

Scopri tutte le attività da fare in Algarve

Città e borghi da non perdere in Algarve

Dal clima particolarmente favorevole durante tutto l’anno ed una qualità della vita piuttosto alta, l’Algarve è una meta molto gettonata che ripaga tutti i suoi visitatori con cittadine e borghi immersi nel verde che vale la pena conoscere.

Faro, capoluogo dell’Algarve

Il viaggio da queste parti non può che iniziare da Faro, città capoluogo della regione e anche località a misura d’uomo. Molto probabilmente è da qui che partirà il vostro tour del sud del Portogallo, in quanto è l’unica città della regione a possedere un aeroporto. Proprio per questo (e per molte altre ragioni) non si può fare a meno di conoscerla, soprattutto per andare ad ammirare la sua bellissima città vecchia pregna di vicoli impreziositi da chiese molto suggestive, come la Cattedrale.

Albufeira, una delle principali città

Pur essendo molto spesso invasa dal turismo di massa, Albufeira riesce ancora a mantenere un’atmosfera graziosa e tradizionale, dove il viaggiatore può rilassarsi grazie a tanti ristoranti, bar, negozi ed hotel dotati di tutti i servizi. Non manca di certo la possibilità di sperimentare una frizzante vita notturna.

Albufeira, Portogallo

Fonte: iStock

Una spettacolare immagine di Albufeira

Tavira, tipica cittadina portoghese

Se si vuole vivere un Portogallo ancora più autentico è d’obbligo dirigersi a Tavira, uno dei borghi più caratteristici dell’Algarve. Impreziosito da un centro storico che è un dedalo di strade acciottolate su cui si affacciano case piene di azulejos, ristoranti e chiese decorate, permette di fare un vero e proprio viaggio nel tempo.

Esplora Tavira a bordo di un treno Hop-on Hop-off

Sagres, l’ultimo Paese sud-occidentale d’Europa

Sagres sorge sull’estrema punta occidentale dell’Algarve e si distingue per essere un borgo piccolo e tranquillo. Le strade e i vicoli del suo delizioso centro antico sono sinonimo di vita che scorre lentamente e dove alla base di tutto c’è l’Oceano. Selvaggio ed estremo, è particolarmente amato dagli esperti di surf che si concedono una visita anche al suo affascinante forte.

Lagos, luogo da sogno

Lagos è una cittadina suggestiva che colpisce per il suo nucleo antico murato, le affascinanti scogliere e le spiagge atlantiche. Tante le cose da visitare, come la Igreja de Santo António che si fa spazio di fronte al Castelo dos Governadores, che possiede una facciata barocca e alcune torri di guardia.

Le migliori attrazioni naturali dell’Algarve

La natura, in questa zona del Portogallo, si mostra in molte delle sue forme migliori, lasciando i visitatori davvero emozionati. Colori vividi, infatti, si mescolano con le tenui tonalità dell’Oceano, dove si specchiano spiagge dorate, scogliere rosse e una vegetazione verdissima.

Cabo de São Vicente, tramonto da sogno

Cabo de São Vicente è probabilmente il luogo più romantico di tutto l’Algarve: è un maestoso promontorio a strapiombo sull’Oceano Atlantico che da secoli incanta naviganti e viaggiatori per la sua forma e per gli spettacolari tramonti che regala. Sorge a poca distanza da Sagres e conserva anche un faro che venne costruito su ordine della Regina Maria II.

Cabo de São Vicente al tramonto

Fonte: iStock

Il suggestivo tramonto a Cabo de São Vicente

Grotte di Ponta da Piedade, altamente scenografiche

Se amate le scogliere magistralmente modellate dal tempo non potete di certo perdervi Ponta da Piedade, un tratto di costa pieno di pittoresche formazioni rocciose color ocra che svettano verso il cielo dal mare. Siamo a poca distanza da Lagos e questo angolo di pura bellezza si può visitare grazie a tantissimi sentieri che si diramano sulla cima delle scogliere. Una piccola curiosità: i faraglioni hanno dalle forme molto particolari, al punto che ce n’è persino uno che sembra rappresentare il Titanic con tanto di iceberg. Se il desiderio è osservarle da un punto di vista privilegiato, non c’è di meglio che scoprirle grazie a una mini crociera.

Sentiero delle Sette Valli Sospese, il più bello

L’escursione da non perdere assolutamente è il Sentiero delle Sette Valli Sospese, da molti ritenuto il più bello di tutto l’Algarve (e non solo). Si parte dalla spiaggia di Centeanes per arrivare a Praia da Marinha (o viceversa) e bisogna percorrere circa 6 km. Il sentiero, di sabbia e sassi, permette di ammirare anche resti fossili di conchiglie, mentre si è accompagnati da una vista panoramica altamente emozionante.

Parque Natural de Ria Formosa, puro e selvaggio

Il Parque Natural de Ria Formosa si trova a poca distanza da Faro e si distingue per essere paludoso e selvaggio. Non vi sorprenderà sapere, quindi, che per la sua importanza è stato inserito nella lista delle 7 Meraviglie Naturali del Portogallo. Si estende per circa 18.400 ettari ed è composto da un sistema di 5 isole barriera e 2 penisole, tanto da essere un paradiso per gli appassionati di birdwatching.

Vai alla scoperta di Ria Formosa con un tour ecologico in barca con partenza da Faro

Grotta di Benagil, così bella da non credere che sia vera

La Grotta di Benagil sorge a circa 150 metri dall’omonima spiaggia ed è un sontuoso sito di cui oggi possiamo godere grazie al lavoro della natura durato millenni, che con la forza dell’acqua che ha scavato una falesia arenaria fino a farla diventare una suggestiva caverna.

Grotta di Benagil, Algarve

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Tutta l’incredibile meraviglia della Grotta di Benagil

Ma non è tutto, perché la cima di questa grotta è impreziosita da un’apertura circolare, una sorta di cupola naturale da cui entrano i raggi del sole che a loro volta creano coinvolgenti giochi di luce.

Scegli un tour organizzato per ammirare una delle grotte (e delle spiagge) più belle del mondo

Le spiagge da non perdere in Algarve

Questo affascinante viaggio in Algarve non poteva che terminare nelle sue spiagge più belle: la pittoresca costa di questa regione ne conta circa 150 e sono tutte più o meno ideali per prendere il sole, fare surf o scattare delle fotografie davvero speciali.

Praia de Odeceixe, tra le più famose

Probabilmente Praia de Odeceixe è una delle più famose dell’intera regione dell’Algarve, ma ciò non toglie che sia uno di quei posti che occorre raggiungere assolutamente. Il motivo è molto semplice: oltre alla sua innegabile bellezza, permette di fare il bagno sia nel mare che nel fiume perché sorge alla foce della Ribeira de Seixe. Il momento migliore per visitarla è durante la bassa marea, quando nell’ampia zona sabbiosa di cui è caratterizzata prendono vita delle piccole lagune particolarmente graziose (e molto amate dai bambini).

Praia do Camilo, incorniciata da splendide falesie

Praia do Camilo sorge a poca distanza da Lagos e si fa spazio ai piedi di un alto pendio roccioso su un Oceano di colore incredibilmente smeraldo. È un po’ faticoso raggiungerla perché occorre scendere delle scale tortuose (circa 200), che permettono però di arrivare su una baia di sabbia fine e dorata in cui rilassarsi a dovere.

Praia Dona Ana, dalle acque cristalline

La Praia Dona Ana sembra caduta in terra direttamente dal paradiso: possiede una splendida sabbia fine e un’acqua cristallina incredibilmente calma. Non troppo distante dal centro di Lagos, è piccola ma permette di immergersi in uno scenario straordinario grazie alle scogliere granitiche che la impreziosiscono.

Praia Dona Ana, Algarve

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L’incantevole Praia Dona Ana

Praia da Amoreira, con piscine naturali

Infine Praia da Amoreira, nel comune di Aljezur, una spiaggia che si trova all’interno del Parco Naturale della Costa Vicentina e molto apprezzata per la sua indiscutibile bellezza naturale. Con una lunghezza di 580 metri, offre grandi dune di sabbia che si mescolano a formazioni rocciose. Decisamente popolare per il surf, è anche parte del percorso Rota Vicentina e durante la bassa marea offre piscine naturali in cui scovare (ma sempre con rispetto) stelle marine e ricci di mare.

Se non hai poco tempo per scoprire le spiagge dell’Algarve, regalati un tour in barca di mezza giornata

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Andare in Scozia: agosto è il periodo migliore

Cieli sconfinati, gente ospitale e panorami splendidi, la Scozia è una terra meravigliosa ricca di fascino e storia. Dalla maestosità del castello di Edimburgo alle morbide colline del Borders, fino ai vasti paesaggi delle Highlands: sono tanti i luoghi di cui fare esperienza in questo paese del Regno Unito. Chiunque si innamora della Scozia, anche se si è guadagnata una certa reputazione sul meteo che ‘spaventa’ molte persone alle prese con l’organizzazione del viaggio.

La Scozia, infatti, è famosa per i repentini cambiamenti del tempo (si passa da giornate soleggiate a giornate uggiose in un batter d’occhio). Molto spesso il meteo cambia da costa a costa, quindi flessibilità è la parola chiave per trarre il meglio dal vostro viaggio, soprattutto se avete pianificato un road trip tra i luoghi più belli del paese. Se nel punto in cui siete è previsto un temporale, controllate le app locali, salite in macchina e raggiungete la parte dove invece le piogge non arriveranno. La Scozia non è molto grande e chi la scopre in auto dovrà lasciare ampio margine ai cambi di programma.

Il periodo che offre le migliori possibilità di bel tempo resta l’estate, in particolare il mese di agosto quando il clima è mite (le massime restano intorno ai 17 gradi), le ore di luce favoriscono le attività all’aria aperta (che in Scozia sono un must) e le città organizzano festival imperdibili. Ecco cosa fare e cosa vedere in Scozia ad agosto, tra natura, divertimento e cultura.

Edimburgo ad agosto, clima ed eventi

Agosto è il mese ideale per visitare Edimburgo, famosa per le architetture e per i tanti festival che animano le sue strade proprio in questo periodo dell’anno. Ad agosto diventa non solo una splendida città da visitare, ma da vivere a 360 gradi. Il clima mite e il sole, che offre visite frequenti, forniscono le condizioni ideali per godersi le terrazze dei bar, i parchi e la città stessa. Dopo aver esplorato il castello e la Old Town, dopo esservi persi tra i vicoli stretti e respirato la loro atmosfera medievale, è tempo di divertirsi. Quali sono i festival più famosi organizzati a Edimburgo in questo mese?

Il primo è il Festival Internazionale di Edimburgo dedicato alla musica classica, alla danza e al teatro, organizzato nelle ultime tre settimane di agosto all’interno di teatri e sale da concerto. Essendo questo mese il più turistico e affollato, consigliamo di acquistare i biglietti con largo anticipo. Un altro evento è il Fringe Festival, anche questo dedicato all’arte e alla cultura, tra i più importanti al mondo. Le sue sedi sono itineranti e sono sparse per tutta la città, alcuni spettacoli sono a pagamento, mentre altri gratuiti. Se volete partecipare potete controllare il programma completo sul sito ufficiale del festival.

Nel mese di agosto viene organizzato anche il Military Tattoo dove le protagoniste indiscusse sono le bande militari. Si esibiranno musicisti, ballerini e acrobati, tutti vestiti con sontuose ed elaborate uniformi, sulla spianata del Castello di Edimburgo. Questo viene considerato come uno degli eventi annuali più iconici e se siete interessati a parteciparvi consigliamo di acquistare i biglietti in anticipo. Sono tanti altri i festival meno conosciuti organizzati in città come il Mela, dedicato alle comunità minoritarie residenti a Edimburgo, il Festival Internazionale del Libro e il Festival dell’Arte.

Fringe Festival Edimburgo

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Performance artistica durante il Fringe Festival a Edimburgo

Le Highlands ad agosto

Le Highlands offrono esperienze uniche in tutte le stagioni in base a quello che state cercando. I loro paesaggi mozzafiato travolgono lo sguardo rivelando panorami unici praticamente dovunque. Tra montagne, scogliere e l’ospitalità tipica delle zone di campagna, le Highlands rappresentano una meta imperdibile per chiunque voglia scoprire il meglio della Scozia.

Visitandole ad agosto godrete dei colori accesi della tarda estate e di un clima relativamente mite (intorno ai 15 gradi), perfetto per esplorare la natura. Anche se sono comuni brevi acquazzoni, spesso passano rapidamente, lasciando dietro di sé aria fresca e pulita e panorami incredibilmente limpidi. In questo periodo dell’anno si svolgono anche gli Highlands Games dedicati agli sport tradizionali scozzesi come il lancio del caber, il tiro alla fune e il lancio del martello. Il tutto è arricchito da danze e musiche delle Highlands, da bancarelle di cibo e artigianato, giochi per bambini e altri eventi, comprese le sfilate degli animali domestici.

Come vestirsi per andare in Scozia

L’ultimo consiglio per visitare la Scozia ad agosto riguarda l’abbigliamento. Nonostante questo mese sia considerato quello più caldo, non è esente da cambi improvvisi del clima. Consigliamo di mettere in valigia una giacca impermeabile, sarà la vostra alleata più importante durante l’intero viaggio. Indossate scarpe comode, prediligendo quelle chiuse e con delle buone suole perché le strade possono essere particolarmente scivolose. Portate con voi anche degli indumenti caldi nel caso in cui le temperature dovessero subire un calo improvviso. In generale, quando state preparando la valigia, tenete a mente che l’ideale è sempre vestirsi a strati per essere pronti a qualsiasi temperatura.

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Le isole Aran, cosa fare nelle isole dell’Irlanda

Le isole Aran incarnano perfettamente lo spirito della costa irlandese: desolate, battute dal vento, ruvide, autentiche e dal fascino magnetico. Situate nell’Irlanda dell’ovest, al largo della baia di Galway, rappresentano una catena di tre isole composte da Inis Mór, Inis Meáin e Inis Oírr, in totale abitate da poco più di 1200 persone. Condividono la stessa roccia calcarea della regione del Burren, nella contea di Clare, che contribuisce a plasmare un paesaggio lunare, surreale, spoglio e selvaggio.

Un paesaggio con il quale l’uomo ha dovuto imparare a convivere, dando vita a simboli distintivi di questa terra come i muretti a secco: in passato, per trasformare il terreno roccioso e sterile in aree coltivabili, gli abitanti delle isole utilizzarono sabbia e fuco (un tipo di alga) e crearono piccoli appezzamenti protetti, appunto, dai muri a secco. Il tempo, in questa parte d’Irlanda, sembra essersi fermato mantenendo intatto lo stile di vita e le tradizioni della cultura gaelica espresse tanto nella lingua quanto nei costumi, in primis i famosi maglioni in lana di pecora bianca lavorati ai ferri.

Se state organizzando un viaggio nelle isole Aran, queste sono le cose da fare per esplorarle e scoprirle al meglio.

Inishmore, l’isola più grande

L’isola più grande dell’arcipelago, oltre che la più popolata, è Inis Mór (Inishmore). La maggior parte dei turisti sceglie quest’isola grazie alla presenza di hotel e ristoranti, situati soprattutto a Kilronan, che rappresenta il centro principale con 270 abitanti. Qui troverete alcune strutture turistiche, compagnie per il noleggio di biciclette e l’unico supermercato dell’isola. Dopo aver attraccato al molo di Kilronan, i viaggiatori partono alla scoperta di Inis Mór a piedi, in bicicletta o, per gli amanti del folklore turistico, sopra uno dei calessi trainati dai pony e messi a disposizione dagli abitanti. In alternativa, se avete un solo giorno a disposizione, sono presenti anche dei minibus che fanno tappa in tutte le attrazioni principali.

Una di queste è considerata tra i luoghi più belli d’Irlanda: il forte preistorico di Dún Aengus. Si tratta di una fortezza costruita intorno al 1100 a.C su una scogliera alta 90 metri e a picco sul mare. Camminare qui vi farà sentire come se foste ai confini del mondo. Altra tappa imperdibile è la spiaggia di Kilmurvey, l’ideale per fare un picnic se avete la fortuna di trovare bel tempo! Tuttavia, questa spiaggia è famosa non tanto per il relax, quanto per la presenza di una simpatica colonia di foche, da ammirare con un binocolo o, per chi desidera vederle da vicino, dal Seal Colony Viewpoint.

L’ultima attrazione turistica, diventata tale in seguito ai campionati di tuffi Red Bull Cliff Diving, è il Worm Hole, una piscina naturale scavata sulle scogliere. Per arrivarci dovete seguire le indicazioni per Gort nag Capall, ma consigliamo di munirvi di mappa o di chiedere indicazioni precise al vostro hotel.

Worm Hole Inishmore Irlanda

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Worm Hole, la piscina naturale usata per i tuffi

Inishmaan, l’isola meno abitata

Abitata da sole 200 persone, l’isola di Inishmaan possiede un’identità solitaria e isolata che le ha permesso di conservare l’autenticità della cultura gaelica. Il suo paesaggio collinare offre diversi sentieri escursionistici, anche ad anello, come il Lúb Dún Fearbhaí Walk, della durata fra i 3 e gli 8 chilometri. L’attrazione più importante dell’isola resta il forte Dun Chonchuir, totalmente costruito in pietra e caratterizzato da una forma ellittica.

Se avete tempo, potete visitare anche il cottage dove un tempo abitava lo scrittore irlandese John Millington Synge, un vero paradiso di silenzio e tranquillità, oggi trasformato in un museo.

Inisheer, l’isola più piccola

Dall’isola più grande arriviamo alla più piccola Inisheer (Inis Oírr) dove il contrasto tra la roccia chiara e il mare turchese regala paesaggi mozzafiato. Indubbiamente si tratta della più selvaggia e quieta dell’arcipelago ed è famosa per il faro, visibile da ogni punto dell’isola, e per alcuni reperti medievali come il castello O’Brien. Da qui, nelle giornate più limpide, è possibile avvistare in lontananza le famose Cliffs of Moher.

Altre due attrazioni visitate da chi inserisce l’isola nel suo itinerario sono il relitto della nave da crociera The Plassy, naufragata negli anni ’60, e il Teampall Chaomhain, un cimitero risalente all’Età del Bronzo, un tempo sepolto dalla sabbia e successivamente riportato alla luce da una tempesta nel 1885.

Inisheer in Irlanda

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Spiaggia e villaggio sull’isola di Inisheer

Come arrivare alle isole Aran e come spostarsi

Le isole Aran possono essere raggiunte esclusivamente in traghetto partendo da diversi porti e affidandosi a compagnie differenti. Da Galway potete optare per la compagnia Aran Ferries che collega il porto di Ros a’ Mhíl a quello di Inishmore, offrendo collegamenti anche per Inishmaan e Inisheer.

Una volta arrivati sulle isole, il modo migliore e sostenibile per scoprirle è in sella a una bicicletta: sono tante le compagnie di noleggio presenti che offrono pacchetti convenienti per l’intera giornata. Se invece preferite una soluzione più comoda e veloce, potete optare per le compagnie di minibus.

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Poros: cosa vedere in quest’isola della Grecia

Tra le mete più apprezzate dagli italiani alla ricerca di una destinazione per le vacanze c’è sempre la Grecia. Le mete più gettonate sono Mykonos, Santorini e Atene, ma avete mai sentito parlare di Poros? Attenzione a non confondersi con Paros, l’isola delle Cicladi ricca di spiagge e vita notturna! Poros è molto più piccola ed è situata nel golfo Saronico, ideale sia come destinazione di per sé che come viaggio in combinazione con la capitale perché vicinissima e facilmente raggiungibile con il traghetto in un paio d’ore. Non a caso viene scelta da molti viaggiatori e locali come fuga dal caldo e dal caos estivo di Atene.

Distante soli 200 metri dal Peloponneso, deve il suo nome proprio al canale che la separa dalla terraferma. Conta solamente 4000 abitanti e una superficie di 49 km², quindi può essere visitata tranquillamente in uno o due giorni. La sua atmosfera e tranquillità ha conquistato molti, tra i quali lo scrittore Henry Miller che nel suo libro Il colosso di Marussi la omaggia con queste parole “Mi aggrapperò a Poros se mai dovessi scegliere tra raggiungere il Nirvana o rimanere indietro per vegliare e guidare coloro che verranno, dico ora lasciatemi rimanere indietro, lasciatemi librarmi come uno spirito gentile sopra i tetti di Poros e guardare in basso i viaggiatori con un sorriso di pace e gioia”.

Siete pronti a scoprire Poros con noi? Cominciamo!

Cosa fare e vedere a Poros

Divisa in due parti, Spheria e Kalavria, collegate tra loro da un istmo, Poros è un inno alla lentezza perché le cose da fare e da vedere non sono molte. La prima delle due ospita il capoluogo Poros città, il luogo in cui sbarcherete e da dove comincerà il vostro viaggio.

Esplorate la città di Poros

Una volta sbarcati, lasciatevi avvolgere dall’atmosfera della Grecia più autentica tra edifici neoclassici, vicoli stretti e case imbiancate avvolte nelle buganvillee prima di dirigervi verso il punto panoramico più bello. Questo si trova presso la Torre dell’Orologio, il luogo ideale dove scattare fotografie e godersi il paesaggio sul mare e sulla cittadina di Galatas, da visitare al tramonto per rendere il tutto ancora più magico.

Impossibile salpare su un’isola greca e non fare un viaggio indietro nel tempo. Seppur di dimensioni ridotte, anche Poros ha il suo museo archeologico, a pochi passi dalla piazza principale. Qui troverete i reperti provenienti dal Tempio di Poseidone: situato in una posizione dominante nella zona a nord-est dell’isola, di questo tempio restano solo dei ruderi, ma consigliamo di visitarlo per la vista privilegiata sulla baia di Vagionia.

Un altro luogo da scoprire a Poros è il Monastero di Zoodochos Pigi, costruito intorno all’842 a.C. e dedicato alla Vergine. Al suo interno sono custodite diverse icone religiose risalenti al XIV e XVI secolo. Può essere raggiunto facilmente durante un’escursione giornaliera percorrendo un percorso immersi dai profumi e dai colori tipici della vegetazione greca. La scoperta della città di Poros termina con una sosta in uno dei tanti bar e nelle taverne situate sul lungomare, dove godersi l’attimo presente, oltre che le deliziose specialità della Grecia.

Porto di Poros in Grecia

Fonte: iStock

Il piccolo porto di Poros

Rilassatevi sulle spiagge

Tutte le spiagge si trovano nella parte meridionale dell’isola, come Kanali Beach e Askeli Beach: quest’ultima è la più grande e anche la più frequentata dai turisti, attrezzata con locali e strutture sulla spiaggia. Altre spiagge bellissime sono Monastiri Beach, molto amata dalle famiglie grazie alla sua tranquillità, e Megalo Neorion, considerata una delle migliori perché offre la possibilità di godersi il meglio della cucina tipica greca seduti in una delle taverne con vista mare. Qui troverete anche l’omonimo villaggio, dove sono presenti affittacamere, negozi per il noleggio di attrezzature per praticare sport acquatici e un supermercato.

Diversa dalle altre è invece Calypso Bay, in cui è possibile rinfrescarsi all’ombra della pineta vicino al mare. Infine, l’ultima spiaggia è Russian Bay, caratterizzata da grandi ciottoli e chiamata con questo nome perché ospita i resti di una fortificazione russa dell’800. Durante la lotta per l’indipendenza, infatti, la Grecia è stata aiutata dalla Russia e i resti della fortificazione rappresentano la testimonianza di questo periodo storico. In questa spiaggia potete affittare lettini e ombrelloni o rilassarvi nel tratto di spiaggia libera.

Russian Bay Poros

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La spiaggia Russian Bay a Poros

Esplorate i dintorni con una gita in barca

Se deciderete di soggiornare sull’isola di Poros per più giorni, consigliamo di regalarsi delle escursioni in barca alla scoperta nei dintorni, una su tutte quella che vi porterà alla fiabesca foresta dei limoni o Lemonodasos. La traversata, molto breve, vi permetterà di esplorare una piantagione di limoni di cui si hanno testimonianze scritte risalenti al XVIII secolo quando i limoni venivano esportati da Poros a Costantinopoli, Salonicco e non solo.

Un’altra escursione è quella che, dal porto, vi condurrà alla scoperta della costa dell’Argolide dove natura, mare e storia si incontrano. Questa regione della Grecia, infatti, era abitata dagli Ioni, scacciati dai discendenti di Agamennone, mitico re miceneo, successivamente dai Pelopidi e infine dai Dori.

Come raggiungere l’isola di Poros e come spostarsi

Poros, non essendo dotata di un aeroporto, può essere raggiunta esclusivamente con il traghetto. Dall’Italia potete atterrare ad Atene e, da qui, procedere via mare. L’isola non è molto grande e può essere visitata con calma noleggiando una bici o uno scooter, così da raggiungere facilmente le varie spiagge e il monastero di Zoodochos Pigis. Essendoci molte strade sterrate, suggeriamo di valutare anche il noleggio di quad.

L’unico luogo in cui è possibile soggiornare è, ovviamente, Poros Città, dove potrete scegliere tra diversi alberghi, residence e appartamenti in affitto; altrimenti potreste valutare di soggiornare a Galatas, nel Pelopponeso, approfittando delle navette che collegano la terraferma con l’isola.

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Madeira: guida completa per coprire l’isola dell’eterna primavera in Portogallo

Madeira, affettuosamente conosciuta come “l’Isola dell’Eterna Primavera”, è una destinazione di viaggio che cattura il cuore di chiunque la visiti. Situata nell’Oceano Atlantico al largo della costa nord-occidentale dell’Africa, questa perla del Portogallo offre una combinazione unica di natura rigogliosa, tradizione culturale e una miriade di attività per ogni tipo di viaggiatore. Inoltre, il suo clima mite tutto l’anno, la rendono una meta perfetta per staccare davvero e in qualsiasi momento dalla routine quotidiana pur rimanendo in Europa e vicino casa.

Questa guida completa esplora tutto ciò che Madeira ha da offrire, dalle attrazioni principali alle informazioni pratiche, con consigli utili per un soggiorno indimenticabile.

Funchal: cosa vedere nella capitale di Madeira

Funchal, la capitale di Madeira, è il punto di partenza ideale per esplorare l’isola. Questa città offre una combinazione affascinante di storia, cultura e modernità.

La Città Vecchia

La Zona Velha è il quartiere più antico di Funchal, dove si trovano gli edifici storici. Fino a pochi anni fa era un ex quartiere di pescatori e commercianti semi abbandonato; mentre oggi è il centro nevralgico della vita notturna di Funchal. Questo grazie ad un innovativo intervento di rigenerazione urbana che ha trasformato Rua Santa Marta e le vie vicine in una galleria a cielo aperto, e al progetto “Arte Portas Abertas” che ha voluto la decorazione dei portoni per mano di artisti locali. Una passeggiata tra questi vicoli pittoreschi offre un’immersione nella storia e nell’arte della città.

Il Mercato dos Lavradores

Una visita al Mercato dos Lavradores è d’obbligo per chi vuole immergersi nella vita quotidiana dell’isola. Qui si trovano prodotti freschi locali, fiori colorati e artigianato tipico che arrivano da tutta l’isola. È il posto perfetto per assaggiare specialità locali, inclusi la frutta tropicale e il famoso vino di Madeira Madeira (occhio però a chi propone frutta con una certa insistenza: potrebbe essere vecchia di qualche giorno!).

La Cattedrale di Funchal

Edificata per volere del Re D. Manuel I per sostituire la prima chiesa considerata troppo piccola, e inaugurata nel 1514, la Sé Catedral si trova nel centro storico della capitale ed è un capolavoro del periodo manuelino. Giunta ad oggi praticamente inalterata, con la sua facciata semplice e il portale gotico, la chiesa al suo interno custodisce un soffitto intarsiato in legno di cedro (tra i più belli del Portogallo), le pale d’altare del XVI secolo e gli azulejos del XVIII. La Cattedrale possiede inoltre tesori di grande bellezza e valore storico, alcuni dei quali sono esposti nel Museo di Arte Sacra, come la grande croce da processione d’argento dorato, donata dal Re D. Manuel I e attribuita a Gil Vicente.

I Giardini Botanici

Madeira è famosa per i suoi splendidi giardini botanici e parchi che riflettono la biodiversità unica dell’isola. Il parco Quinta do Palheiro Ferreiro e il Jardim Botânico da Madeira sono due dei giardini più visitati. Il primo, a 500 metri di altitudine ma facilmente raggiungibile in autobus, è diventato un parco pubblico, sullo stile dei parchi inglesi: la parte principale del parco è formata da una serie di giardini, tra cui il Giardino Francese, il Giardino delle Signore e il Giardino delle Rose. Opposta all’entrata principale vi è la Casa del Tè.  Il Jardim Botânico da Madeira, situato a Monte, accoglie una collezione incredibile di piante esotiche, fiori e alberi, con terrazze panoramiche per viste mozzafiato sulla baia di Funchal. Il giardino botanico si raggiunge prendendo la scenografica funivia Teleférico do Funchal..

Il Teleférico e il Carro de Cesto

Una delle attrazioni più uniche di Funchal è il Teleférico, una funivia che parte dalla città e sale fino al Monte, offrendo viste spettacolari sulla città e sul mare. Una volta arrivati in cima, è possibile visitare il Monte Palace Tropical Garden, un giardino esotico con una collezione di piante rare e opere d’arte. Da qui, non si può perdere l’emozionante discesa con il Carro de Cesto, una sorta di slitta di vimini guidata da due uomini in costumi tradizionali che scivola lungo le strade ripide del Monte.

Esplorare l’Isola

Madeira è un’isola tutta da esplorare: ecco cosa non perdere.

Curral das Freiras

In soli 30 minuti di autobus da Funchal, si può raggiungere Curral das Freiras, un villaggio incastonato in un anfiteatro vulcanico, nascosto da pareti rocciose e con casette che spuntano dal verde accecante della natura incontaminata. È un luogo ideale per escursioni, per esplorare a piedi la zona percorrendo uno dei numerosi sentieri escursionisti che passano di qua, e per assaggiare specialità locali a base di castagne. Altri villaggi da visitare includono Santana, famosa per le case dal tetto di paglia, e Camacha, nota per il suo museo dedicato alla lavorazione del vimini.

Le scogliere di Cabo Girão

Nonostante sia meno famoso di altre scogliere europee, Cabo Girão, con i suoi 580 metri, è il promontorio più alto d’Europa (e il secondo più alto al mondo) e offre viste spettacolari sull’Oceano Atlantico e sulla piccola porzione di terra ai suoi piedi, coltivata con sapienza e pazienza. La terrazza panoramica Skywalk, con il suo pavimento trasparente e da brivido, è una delle attrazioni più emozionanti dell’isola.

Seixal, non solo piscine naturali

Seixal è un bel paesino che merita assolutamente una visita, noto per le sue piscine naturali e la spiaggia di sabbia e ciottoli neri, Praia da Laje. La foresta Laurissilva, nelle vicinanze, è una delle meraviglie naturali di Madeira: qui si possono affrontare alcuni percorsi escursionistici immersi nella natura incontaminata; ammirare una cascata dal belvedere di Veu da Noiva; e i più avventurosi possono cimentarsi nel torrentismo.

Punta San Lorenzo, balene e delfini

Nei pressi di Machico, l’estremità orientale di Madeira, Punta San Lorenzo è una riserva naturale bagnata da acque azzurre e battuta dai venti alisei. Questa zona può essere esplorata a piedi o in barca, con la possibilità di avvistare balene e delfini. Le escursioni in kayak sono un’altra opzione popolare; mentre i tour in barca spesso prevedono una sosta per il bagno insieme ai delfini nel loro habitat naturale.

Ecursione a Pico do Arieiro

Con i suoi 1.818 metri, Pico do Arieiro è la terza montagna più alta di Madeira e si presta a facili escursioni con viste spettacolari. Nei giorni più limpidi, si possono vedere Curral das Freiras e persino Porto Santo. Ci si può arrivare qui con un tour in jeep 4×4, per poi percorrere a piedi un breve tratto che porta alla cima. Per chi ama camminare, da qui si possono prendere i sentieri che portano al Pico das Torres e al Pico Ruivo.

Le Spiagge di Madeira

Madeira offre una varietà di spiagge sabbiose, di ghiaia o rocciose; quasi tutte attrezzate, con stabilimenti balneari che offrono sdraio e ombrelloni, cabine e docce, oltre a servizio di ristorazione. Molte spiagge sabbiose sono artificiali, create per facilitare l’accesso al mare; così come le piscine artificiali sono state create per rendere il bagno nell’oceano più sicuro e tranquillo. Le piscine naturali ” si trovano per la maggior parte nei dintorni di Funchal e Caniço (quelle di Porto Moniz sono una delle attrazioni più belle dell’isola) e sono in parte pubbliche e in parte di proprietà degli hotel di lusso che si affacciano sul mare. La mancanza di spiagge naturali a Madeira è uno svantaggio e un vantaggio allo stesso tempo: ha evitato il turismo di massa che ha colpito altre isole e permesso di mantenere e preservare un territorio davvero affascinante.

Spiagge vicino a Funchal

Vicino a Funchal, due spiagge meritano una visita: Clube Naval do Funchal e Ponta Gorda, due complessi attrezzati a cui si accede liberamente. Praia Formosa, una spiaggia di sassi verso Camara de Lobos, e Praia da Barreirinha, attrezzata e con ristoranti d’atmosfera, ella parte vecchia di Funchal, sono altre opzioni popolari.

Spiaggia sabbiosa di Calheta

La spiaggia di Calheta, sulla costa ovest dove il clima è quasi sempre favorevole, è una spiaggia artificiale con sabbia importata dal Marocco e dal Portogallo. È una spiaggia sicura, frequentata da famiglie con bambini, attrezzata con ombrelloni e sdraio a noleggio. La spiaggia è raggiungibile solo in automobile, perché non vi sono mezzi pubblici che garantiscono la tratta.

Spiagge della zona Est di Madeira

Prainhaè una bellissima spiaggia di sabbia nera, di circa 200 metri, vicino al villaggio di Caniçal, raggiungibile scendendo un sentiero non facilissimo da risalire. La spiaggia è tranquilla e non troppo affollata, ma l’acqua spesso agitata, con correnti da non sottovalutare. Sempre in zona, la spiaggia di Machico (il secondo centro urbano più grande dell’isola), con sabbia dorata, vanta invece un mare calmo grazie a una barriera rocciosa, ed è ideale per famiglie con bambini.

Spiagge della zona Nord di Madeira

Le spiagge della costa nord sono caratterizzate da acque più agitate, ideali per nuotatori esperti e viaggiatori in cerca di privacy. Praia da Lagoa, vicino a Porto da Cruz, è una spiaggia di sabbia nera molto apprezzata dai turisti. Una curiosità? Molte di queste spiagge erano rocciose, ma oggi, dopo un processo di erosione subito negli nei secoli, si presentano come spiagge di sabbia scura.

Piscine naturali a Porto Moniz

Le piscine naturali di Porto Moniz, sono state create artificialmente da rocce laviche, e sono un’esperienza unica, a cui “noi del Mediterraneo” non siamo abituati e permettono di godere dell’oceano in massima sicurezza. Come quelle delle Canarie, si tratta di vasche che si riempiono di acqua marina a ridosso dell’oceano, placando la violenza delle onde. Non sono le uniche piscine naturali dell’isola, ma sono considerate le più belle. Oltre alle piscine, Porto Moniz merita per una passeggiata in centro, sul lungomare ed è un’ottima base per escursioni nei dintorni.

Porto Moniz

Fonte: iStock

Porto Moniz, sull’isola di Madeira

I musei di Madeira

A Madeira ci sono tanti musei da visitare, anzi tantissimi.

Museo di Arte Sacra

Il Museo di Arte Sacra di Funchal ospita una collezione impressionante di arte religiosa, tra cui dipinti, sculture e manufatti dal XV al XIX secolo. È situato in un antico palazzo vescovile e offre un affascinante sguardo sulla storia ecclesiastica dell’isola.

Madeira Story Centre

Questo museo interattivo a Funchal racconta la storia di Madeira, dalle sue origini vulcaniche alla colonizzazione portoghese e oltre. È un’ottima tappa per comprendere il contesto storico e culturale dell’isola.

Museo Quinta das Cruzes

Situato in una storica villa coloniale, il Museo Quinta das Cruzes espone una collezione di mobili, ceramiche e arti decorative. I giardini circostanti e la cappella annessa completano l’esperienza.

Museu CR7

Per gli appassionati di calcio, il Museu CR7 a Funchal è dedicato a Cristiano Ronaldo, il famoso calciatore nativo dell’isola. Il museo espone trofei, memorabilia e racconta la carriera del campione.

Museo delle Balene

Situato a Caniçal, il Museo delle Balene offre un approfondimento sulla storia della caccia alle balene a Madeira e la transizione verso la conservazione marina. Esposizioni interattive e modelli a grandezza naturale rendono la visita istruttiva e coinvolgente.

Museo della Fotografia

Il Museo della Fotografia di Madeira, situato in un edificio storico nel centro di Funchal, ospita una collezione di fotografie che documentano la vita sull’isola nel corso dei secoli. È un luogo affascinante per vedere come Madeira è cambiata nel tempo.

Museu Etnográfico da Madeira

Questo museo situato a Ribeira Brava offre uno sguardo approfondito sulla vita rurale e le tradizioni dell’isola, con esposizioni che includono attrezzi agricoli, costumi tradizionali e oggetti di uso quotidiano.

Wine Tour e Degustazioni in Cantina

Il vino di Madeira è uno dei prodotti tipici più famosi dell’isola, rinomato per il suo sapore unico e la sua storia e leggenda. Ne esistono quattro diversi tipi, dal più dolce al più secco e il classico viene abbinato con il cioccolato, con dolci al cucchiaio e con i formaggi. Diverse cantine organizzano visite, tour guidati e degustazioni.

Gita fuori porta

Per chi ha più tempo a disposizione, ci sono almeno due escursioni fuori isola da fare.

Ilhas Desertas

Le Ilhas Desertas sono tre delle cinque isole disabitate che fanno parte dell’arcipelago Madeira. Si tratta di Ilhéu Chão, Deserta Grande e Bugio, protette in una unica riserva naturale. Qui, con un po’ di fortuna, si può vedere nel suo habitat naturale la foca monaca. I più comuni tour in barca a vela e catamarano propongono la visita con trekking dell’isola Deserta Grande, eventualmente con sosta per fare snorkelling e kayak. Le altre isole disabitate dell’arcipelago, le Ilhas Selvagens, sono più complicate da visitare, anche loro protette e importanti luoghi di nidificazione di uccelli marini, considerate un santuario ornitologico. A seconda della stagione sono comunque organizzati tour anche per queste isole più remote.

L’alternativa: Porto Santo

Porto Santo, chiamata anche Ilha Dourada, isola d’oro, è la miglior destinazione per gli amanti delle spiagge sabbiose. Con una costa lunga 30 km e una spiaggia lunga 8, è ideale per rilassarsi e godersi tramonti mozzafiato, immersi in una baia dorata bagnata da acque cristalline e calde. Porto Santo si trova a circa 50 km da Madeira e si raggiunge con una traversata in traghetto di due ore e mezzo o in venti minuti di aereo: può essere una destinazione piacevole anche solo per un paio di notti.

Porto Santo, Madeira

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Porto Santo

Info pratiche

Quando andare a Madeira

Grazie al suo clima mite, Madeira è una destinazione visitabile tutto l’anno. Tuttavia, ci sono alcuni periodi particolarmente consigliabili. La primavera, da marzo a maggio, è uno dei periodi migliori, con temperature piacevoli e la fioritura dei giardini. È anche il periodo in cui si svolge il Festival delle Fiori, un evento imperdibile. L’estate, da giugno ad agosto, è la stagione più turistica ovviamente. Chi apprezza un buon bicchiere di vino non può che scegliere il mese di settembre, durante il quale si tiene la festa della vendemmia del vino Madeira, importante celebrazione di uno dei prodotti più emblematici dell’isola.

Come arrivare a Madeira

Madeira è facilmente raggiungibile con voli diretti dalla maggior parte delle principali città europee. L’aeroporto internazionale di Madeira, che dal 2019 ha preso il nome di Cristiano Ronaldo International Airport (FNC), si trova a circa 20 minuti di auto dalla capitale dell’isola. I voli sono frequenti, soprattutto durante l’alta stagione turistica, e molte compagnie aeree offrono collegamenti regolari. Una volta arrivati, è possibile noleggiare un’auto per esplorare l’isola in autonomia. Le strade sono ben mantenute e le indicazioni stradali sono chiare, rendendo facile muoversi. In alternativa, ci sono numerosi servizi di taxi e navette disponibili, oltre a un’efficiente rete di autobus che copre la maggior parte delle aree turistiche.

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Cosa Vedere al Museo Nazionale di Varsavia, scrigno dei tesori artistici della Polonia

Il Museo Nazionale di Varsavia (in polacco Muzeum Narodowe w Warszawie) è una delle istituzioni culturali più importanti della Polonia, con una collezione che spazia dall’arte antica a quella contemporanea. Si trova nel cuore di Varsavia e offre la possibilità di fare un vero e proprio viaggio culturale nella storia artistica della Polonia, mostrando ai visitatori con una ricca collezione di opere che testimoniano l’evoluzione culturale della nazione. Il Museo Nazionale di Varsavia è una tappa imprescindibile per chiunque visiti la capitale polacca e abbia voglia di mettere un pizzico di cultura nel proprio itinerario di viaggio.

Storia e Architettura del Museo Nazionale di Varsavia

Fondato nel 1862, il Museo Nazionale di Varsavia è considerato la più storica collezione artistica nazionale della Polonia. Custodisce sia collezioni permanenti che esposizioni temporanee di alto livello fin dai tempi della sua aperta. Questo museo ha attraversato numerosi cambiamenti e ampliamenti, soprattutto dopo la distruzione causata dalla Seconda Guerra Mondiale. L’edificio principale, situato lungo Aleje Jerozolimskie, una delle strade più grandi e importanti di Varsavia, è un esempio di architettura modernista, progettato da Tadeusz Tołwiński e completato nel 1938.

L’esterno sembra, a prima vista, molto austero e funzionale, proprio come vogliono le regole del Modernismo. Tutto questo fa da contrastro alla ricchezza delle collezioni custodite al suo interno. Visitalo significa fare un viaggio emozionante attraverso vari periodi storici e stili artistici  che possiamo ritrovare in Polonia. Questo museo fu pesantemente colpito dai saccheggi effettuati dai soldati tedeschi durante la Seconda Guerra Mondiale. Venne depredato di molti degli oggetti e opere che custodiva ma, malgrado questo, i tesori che espone al pubblico oggi sono un ottimo motivo per fare un viaggio a Varsavia e riservare del tempo per questa visita culturale. Alcuni capolavori trafugati alla fine del secondo conflitto mondiale sono stati recuperati e riportati nella loro casa in Polonia.

Polonia: visitare il Museo Nazionale di Varsavia

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La facciata e il logo del Museo Nazionale di Varsavia

Le Collezioni Principali del Museo Nazionale di Varsavia

Il Museo Nazionale di Varsavia ospita diverse sezioni, ognuna delle quali merita una visita approfondita. Nel caso fossi un amante dell’arte, questo luogo da solo potrebbe occupare una giornata intera di viaggio a Varsavia. Puoi considerare di visitare questo museo, per esempio, in una giornata particolarmente piovosa o quando il clima e la temperatura di Varsavia sono troppo freddi o troppo glaciali.

Tornando a parlare del contenuto del Museo Nazionale di Varsavia, le principali collezioni permanenti comprendono arte di differenti periodi e provenienza, benché le opere polacche siano proprio le padrone di casa. Al suo interno potrai ammirare sia opere di arte pittorica che sculture e anche altre differenti forme di arte, soprattutto nelle sezioni che riguardano l’arte contemporanea. Questo collettore d’arte custodisce materiale acquistato, nel corso di molti anni, da collezionisti, nobili e anche da quella che era la famiglia reale polacca.

Cosa vedere al Museo Nazionale di Varsavia: arte antica e medievale

Come in molti altri musei europei, le visite iniziano dalle sezioni dell’arte antica, nella quale troverai oggetti e opere che arrivano dall’antico Egitto, dalla Grecia e da Roma. Questa collezione offre uno sguardo affascinante sulle civiltà del passato che hanno gettato le basi della cultura occidentale – come, per l’appunto, Egizi, Civiltà Ellenica e Roman – e fa comprendere quando fosse, anche solo un paio di secoli fa, poter vantare un oggetto antico nella propria collezione privata. Gli oggetti che vedrai, infatti, sono quasi tutti stati acquistati da famiglie abbienti, pronte a impreziosire le loro dimore con qualcosa di speciale.

La collezione medievale del museo è una delle più ricche della Polonia e occupa una grande parte del Museo Nazionale di Varsavia. Tra le opere esposte, spiccano icone tipiche della devozione ortodossa, pale d’altare recuperate da molte chiese in giro per la Polonia, sculture e manufatti sacri da preservare e conservare in modo adeguato. Questi oggetti testimoniano la profonda religiosità del medioevo europeo, polacco in particolare, e l’immensa capacità creativa e artistica degli artisti del periodo. Questa parte del Museo Nazionale di Varsavia è stata riordinata, ripensata e ricollocata una ventina d’anni fa, rivoluzionando completamente l’esposizione precedente.

Cosa vedere al Museo Nazionale di Varsavia: arte rinascimentale, barocca e polacca

Questa sezione del Museo Nazionale di Varsavia include capolavori di artisti europei come Lucas Cranach il Vecchio, Pieter Bruegel il Giovane e Giovanni Battista Moroni. Questi autori erano molto in vista nell’epoca in cui erano in vita e possedere una loro opera era davvero un simbolo di grande ricchezza. Le opere rinascimentali e barocche, invece, si concentrano maggiormente nell’illustrare lo sviluppo dell’arte europea tra il XV e il XVIII secolo, evidenziando il cambiamento di stili e tecniche tra i vari autori esposti. La galleria che contiene l’arte rinascimentale e barocca è chiamata “The Gallery of Old Masters” proprio per l’importanza dei capolavori che custodisce.

Una delle collezioni più importanti del Museo Nazionale di Varsavia è quella della sezione dedicata all’arte polacca, che copre un vasto periodo temporale che va dal medioevo ai giorni nostri. Qui si possono ammirare opere di artisti come Jan Matejko, Józef Chełmoński e Stanisław Wyspiański. Questa sezione non solo celebra il talento artistico nazionale, ma riflette anche lo scorrere della storia nazionale polacca, tra dominazioni diverse e una grande ricerca di indipendenza.

Cosa vedere al Museo Nazionale di Varsavia: arte moderna, contemporanea e design

Il Museo Nazionale di Varsavia è molto generoso anche per quanto riguarda le collezioni di arte moderna e contemporanea, con opere sia di artisti polacchi che internazionali. Le esposizioni sono davvero molto eterogenee: ti troverai davanti a dipinti, sculture, installazioni e opere multimediali, pronte a raccontare le tendenze artistiche del XX e XXI secolo.

Assieme ad arte moderna e contemporanea, il Museo Nazionale di Varsavia ospita anche una sezione che si concentra su una collezione di arti decorative che comprende mobili, complementi d’arredo come tessuti o piccoli oggetti e una sezione dedicata ai gioielli. Ammirando questa sezione del museo, farai un vero e proprio viaggio lungo il percorso di evoluzione del design e dell’artigianato, arrivando fino al punto in cui si fondono con l’arte più pura e complessa, riuscendo a trovare la giusta quadra tra l’estetica e la funzionalità dell’uso quotidiano.

Questa sezione del museo è molto interessante proprio per il focus sul design contemporaneo: mostra il percorso artistico di alcuni dei principali designer polacchi e racconta come molti dei loro lavori siano un perfetto mix tra ispirazioni che arrivano dal passato, che loro stessi avevano ammirato nel Museo Nazionale di Varsavia, e tanta voglia di proiettare la creatività polacca verso un futuro molto luminoso e promettente.

Cosa vedere in Polonia: Museo Nazionale di Varsavia

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L’edificio del Museo Nazionale di Varsavia

Le esposizioni temporanee del Museo Nazionale di Varsavia

Oltre alle collezioni permanenti, il Museo Nazionale di Varsavia ospita regolarmente esposizioni temporanee che coprono diversi temi e stili. Per allestire queste mostre spesso vengono presi in grandi opere da altri musei e fondazioni, dando così la possibilità a chi visita il museo di ammirare dei capolavori di norma conservati, per esempio, dall’altra parte del mondo rispetto a Varsavia. Per avere accesso alle esposizioni temporanee è richiesto un biglietto ulteriore rispetto a quello dell’ingresso generale. Le passate esposizioni hanno portato nella capitale della Polonia dei capolavori dell’Impressionismo, così come di altre correnti importanti come l’Espressionismo e il Surrealismo.

Attività particolari ed eventi del Museo Nazionale di Varsavia

Il Museo Nazionale di Varsavia svolge un ruolo importante nell’educazione culturale, offrendo una varietà di programmi didattici per tutte le età. Tra questi,  ci sono visite guidate, laboratori, conferenze e seminari che aiutano i visitatori a comprendere meglio le opere esposte e il contesto storico-artistico.

In questo museo da visitare durante qualche giorno in Polonia, vengono organizzate attività per famiglie con bimbi, per far avvicinare i viaggiatori più piccoli al mondo dell’arte. Oltre a questo, ci sono delle iniziative dedicate anche ai soli adulti.

Una di queste iniziative riguarda i momenti di visita silenziosa. Nei giorni dedicati a queste visite, il museo chiede di eliminare qualsiasi rumore: si cerca di non parlare, la suoneria del telefono e la vibrazione devono essere tolte e non vengono ammessi bambini né visite guidate o di gruppo. Questi momenti silenziosi non seguono un calendario fisso ma vengono proposti in differenti momenti dell’anno e indicati sul sito ufficiale del Museo Nazionale di Varsavia. L’intento delle visite silenziose è quello di permettere ai viaggiatori che si trovano in questo importante museo della Polonia di entrare in maggiore contatto con le opere, grazie anche a una capacità di concentrazione stimolata dall’assenza di comuni rumori.

Informazioni pratiche per visitare il Museo Nazionale di Varsavia

Il Museo Nazionale di Varsavia è facilmente raggiungibile con i mezzi pubblici della capitale polacca. Nelle sue prossimità si trovano sia fermate degli autobus che dei tram. Per l’ingresso si paga un biglietto di 25 Zloty, per un adulto, e di 1 Zloty per chi ha meno di 26 anni. La cifra intera corrisponde a poco più di 5€. Esiste anche un biglietto di gruppo che prevede il pagamento di 10 Zloty per persona, per un massimo di 10 membri del gruppo. I prezzi delle esposizioni temporanee variano a seconda di quanto organizzato dal museo.

In alcuni giorni della settimana, il Museo Nazionale di Varsavia si può visitare gratuitamente: anche queste giornate sono indicate sul sito ufficiale del museo e possono cambiare nel tempo. Attualmente, è il martedì il giorno in questo scrigno custode di tanta arte si può visitare gratis. Oltre a questo, ci sono degli orari in cui sono previsti degli sconti sul biglietto di ingresso. Tutti i tipi di biglietto per il Museo Nazionale di Varsavia possono essere anche prenotati e acquistati online.

Il Museo Nazionale di Varsavia chiede ai visitatori di rispettare determinate regole per la visita alle proprie gallerie. Non è concesso bere e mangiare all’interno delle gallerie ma il museo offre servizi per i visitatori come una caffetteria, un negozio di souvenir e spazi per il relax. Oltre a questo, ti sarà chiesto non portare zaini e giacconi all’interno del museo. Per questo motivo, è prevista la possibilità di lasciare tutto al guardaroba o di usare dei locker che, però, richiedono l’uso di una moneta da 2 Zloty per poter estrarre la chiave.

All’interno del Museo Nazionale di Varsavia non si possono portare animali, fatta eccezione per i cani guida. L’edificio, benché abbia conservato tutti gli elementi storici originali, è stato attrezzato anche per accogliere i visitatori con difficoltà motorie. Infine, fotografare non è permesso.

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Alla scoperta dei dintorni di Tolosa nel Midi-Pirenei

Situata nella zona meridionale della Francia si trova la regione del Midi-Pirenei, un territorio ricco di attrazioni storiche e culturali, ma anche di paesaggi e bellezze naturali uniche del Paese. Una delle città più famose di questa regione francese è sicuramente la città di Tolosa.

La capitale della regione è conosciuta anche come la “città rosa” grazie al colore caratteristico degli edifici in mattoni della città. Tolosa si trova al centro di un territorio estremamente affascinante e tutto da visitare, con luoghi imperdibili e che renderanno l’esperienza nel Midi-Pirenei assolutamente indimenticabile, tra borghi medievali e punti storici, ma anche luoghi naturali mozzafiato. Comincia il viaggio alla scoperta di Tolosa e dei suoi dintorni.

Tolosa, capoluogo e cuore del Midi-Pirenei

Per scoprire questa regione nel migliore dei modi, senza ombra di dubbio è necessario conoscere la città di Tolosa e la sua storia.

La città rosa è conosciuta molto per il suo centro storico, caratterizzato da edifici antichi composti da mattoni rosa, e che offre una combinazione unica fra storia e modernità. Attrazione turistica interessante della città di Tolosa è sicuramente la Place du Capitole, una fra le più grandi dell’intera Francia, e che ospita il maestoso campidoglio, dalla quale la piazza prende il nome. In francese, infatti, si traduce con “capitole”.

Si tratta del punto di Tolosa da cui partono le sue storiche stradine, strette e pittoresche, che conducono a monumenti e palazzi rinascimentali, alla Basilica di San Saturnino ed al convento dei Giacobini, testimonianza artistica e storica magnifica.

Il borgo appeso al cielo: Cordes-sur-Ciel

Partendo alla scoperta dei dintorni di Tolosa, a nord si trova un pittoresco borgo medievale. Si tratta del borgo di Cordes-sur-Ciel, che letteralmente significa “Cordes sul cielo”, un nome che sta ad indicare la sua posizione su una collina elevata, che, con la presenza di nuvole, consente alla città di “fluttuare nel cielo”.

Questo antico borgo medievale, che può essere considerato uno tra i villaggi più bella della Francia, venne fondato nel lontano 1222 ed è una piccola cittadina di poco più di mille abitanti, con strade acciottolate e case dallo stile gotico conservate splendidamente. Tra gli edifici storici più di rilievo di Cores-sur-Ciel sono la Casa del Grande Falconiere, del Grande Scudiero e del Capocaccia, perfettamente conservati e che consentono di ammirare l’architettura gotica della città. Il villaggio è anche noto per le sue botteghe artigianali ed i suoi mercati locali e tradizionali.

La città episcopale di Albi

Nei pressi di Tolosa, ma anche del borgo appena raccontato di Cores-sur-Ciel, sorge la città di Albi. Questa antica città, che è stata riconosciuta come patrimonio mondiale dell’umanità dell’UNESCO, si trova nella regione del Midi-Pirenei ed è famosa per la sua importante storia. La città è sovrastata dalla magnifica città episcopale ed è conosciuta come la “città rossa”.

Qui sono presenti edifici storici dall’architettura unica a livello europeo: la cattedrale e il Palais de la Berbie, che sono tra i più grandi edifici in mattoni cotti del mondo. Inoltre, sono molto affascinanti gli edifici storici che compongono il centro storico, ma anche le strette vie cittadine, ideali per una passeggiata rilassante.

La città del pellegrinaggio di Rocamadour

Poco più lontano, viaggiando verso nord e a circa due ore di auto dalla città di Tolosa, si trova un altro affascinante borgo medievale: il borgo di Rocamadour. Si tratta di un importante luogo di pellegrinaggio della Francia e si trova lungo la Via Tolosana, uno dei percorsi che compone il cammino di Santiago e che porta, appunto,a Santiago de Compostela.

Tra gli edifici storici degni di nota di questo borgo francese, si trova la cripta di Saint Amadour, oltre che la cappella della Vergine Nera, luogo di venerazione da oltre un millennio. Le strade di Rocamadour offrono una vista unica sul paesaggio naturale del fiume Alzou.

Vista del borgo medievale di Rocamadour immerso nella natura

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Il borgo medievale di Rocamadour

Il parco naturale regionale dei Pirenei dell’Ariège

Un altro luogo estremamente affascinante, a sud della città di Tolosa, è il parco naturale regionale dei Pirenei dell’Ariège, in grado di offrire, come il precedente, scenari naturali unici e di grande bellezza.

Questa riserva venne creata dai francesi nel recente 2009 e si estende intorno alle fortezze storiche di Foix e Saint Girons. In questo parco si trovano vette molto alte, che raggiungono anche i 3000 metri di altezza, come il Mont Valier.

Tra le meraviglie naturali di questo parco nei pressi di Tolosa si trovano antiche e storiche grotte rupestri, come la grotta di Niaux e Mes d’Azil, ma anche diverse cascate, laghi e corsi d’acqua sotterranei. Per chi ama le escursioni all’aperto ed i trekking, sono presenti diversi percorsi al riparo e nella verde vegetazione del parco, altrimenti si possono fare attività in acqua, come il kayak.

Il parco nazionale delle Cevennes

Per tutti quei viaggiatori amanti della natura e delle escursioni all’aria aperta, questo territorio che circonda la città di Tolosa è caratterizzato anche da paesaggi naturali che possono regalare emozioni ed esperienze uniche. Fra questi si trova il parco nazionale delle Cevennes, una riserva della biosfera dell’UNESCO, caratterizzato da un’elevata gole, come ad esempio le gole del Tarn, ma anche le grotte dell’Aven e di Dargilan o, ancora, il massiccio del Monte Lozére.

In particolar modo, sono degne di nota le gole del Tarn, che si presentano con alte scogliere di 500 metri e che offrono il loro spettacolo più bello tra Quézac e Le Rozier, per circa 50 km. Qui è possibile anche rilassarsi sulle spiagge che si affacciano sul fiume oppure osservare le alte scogliere utilizzando i kayak.

Sono anche presenti diversi villaggi da conoscere e scoprire all’interno di questa area protetta: Sainte-Enimie, ad esempio, dalla quale partono diverse escursioni, ma anche Castelbouc, che sorge di fianco ad una scogliera, Hauterives, una piccola frazione raggiungibile esclusivamente in barca, e Saint-Chély-du-Tarn, villaggio scenografico nelle vicinanze di una cascata.

Vista dall'alto delle Gole du Tarn, nel parco nazionale delle Cevennes, immerso nella natura

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Vista dall’alto delle Gole du Tarn, nel parco nazionale delle Cevennes

Esplorare i dintorni di Tolosa potrebbe rappresentare la soluzione ideale per una vacanza, lontani dal turismo di massa e alla scoperta di paesaggi naturali e storici unici nel loro genere. La regione del Midi-Pirenei è caratterizzata da borghi medievali e paesaggi naturali tra i più belli della Francia e proprio per questo che va inserita assolutamente nella lista dei luoghi da visitare in Europa.

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Direzione Santorini: cosa mettere in valigia

Prenotato il viaggio? Prenotato anche l’albergo? Adesso non resta solo che pensare a cosa mettere in valigia per una vacanza direzione Santorini, in Grecia.

Questa stupenda isola è conosciuta in tutto il mondo per le sue bianche case tradizionali con i tetti blu, le sue vie acciottolate e, soprattutto, i suoi invidiabili panorami ed il suo tramonto unico, la cui luce riflette su case e piscine che si affacciano sul mare.

Queste sue caratteristiche ed il suo clima mite tutto l’anno e caratterizzato da pochissime piogge, rendono Santorini una meta del Mar Mediterraneo assolutamente da non perdere. Per visitare nel migliore dei modi l’isola e vivere al meglio e con serenità la vacanza, bisogna portare con sé in valigia tutto l’occorrente. Ecco cosa non può mancare.

Cosa mettere in valigia per un viaggio direzione Santorini?

Per chiunque voglia partire alla scoperta di Santorini, il primo consiglio utile che si può dare è quello di inserire in valigia vestiti leggeri ed estivi. Le temperature, infatti, soprattutto durante i periodi estivi, possono salire al di sopra dei 30 gradi e ciò potrebbe portare ad alcuni disagi nel caso in cui non ci si vesta nel migliore dei modi. Quindi si parla, per le donne, di shorts, t-shirts, gonne leggere, vestiti comodi e leggeri, oppure per gli uomini, t-shirts, pantaloni corti e leggeri e polo. Chiaramente non devono mancare i costumi da bagno, per godere dell’acqua turchese che bagna le coste dell’isola. Da non dimenticare vestiti eleganti o camicie, da poter utilizzare soprattutto durante serate ed eventi speciali sull’isola.

Come i vestiti, anche le calzature devono avere queste “caratteristiche estive”. Non possono mancare, quindi, delle scarpe comode e leggere per visitare l’isola di Santorini e scoprire tutte le sue attrazioni storiche e naturali, e dei sandali o ciabatte per le giornate di relax al mare o a bordo piscina.

Non va dimenticato che l’isola dell’Egeo, grazie alla sua natura vulcanica, è ricca di sentieri che portano sulle cime più alte per godere di panorami mozzafiato, a 360 gradi. Ecco perché nella valigia per il prossimo viaggio a Santorini non dovrebbero mancare anche indumenti sportivi, buoni alleati per gli amanti di escursioni e trekking, che decideranno di scoprire questo lato più selvaggio dell’isola.

Nonostante l’isola di Santorini sia una località decisamente calda e dalle temperature elevate, può capitare che i più freddolosi patiscano un po’ il fresco della sera. Infatti, quando soffia il vento marino, conosciuto dai locali con il nome di meltemi, è sempre bene avere in valigia una giacca o felpa leggera, oltre che un paio di pantaloni lunghi. Questi indumenti saranno a maggior ragione utili in caso di tour isolano su un motorino, il mezzo più utilizzato per spostarsi sull’isola greca.

Non bisogna dimenticarsi, poi, degli accessori personali. Il consiglio che si può dare è sicuramente quello di organizzare la valigia attraverso l’utilizzo di organizers, ovvero utili contenitori richiudibili con zip, nei quali suddividere indumenti ed accessori, e che aiutano a mantenere in ordine tutto il necessario.

Valigia con indumenti e accessori organizzati in organizer diversi, per tenere in ordine il contenuto

Fonte: iStock

Valigia con indumenti e accessori organizzati in organizer diversi

Quindi, per quanto riguarda gli accessori, non possono mancare per un viaggio destinazione Santorini due categorie:

  • Accessori personali: si tratta di quegli accessori per la cura della persona, ad esempio, come creme idratanti e creme solari, utili durante e dopo una giornata in spiaggia, ma anche spazzole o prodotti per la cura dei capelli, ed eventuali farmaci di cui si potrebbe aver bisogno quotidianamente;
  • Accessori high-tech: questi sono accessori diventati ormai di vitale importanza per un viaggiatore. Si parla di cavi vari per la ricarica dei cellulari, ma anche di fotocamere, pc portatili e cuffie. Inoltre, non può mai mancare un adattatore per la presa elettrica, che può essere molto comodo in svariate situazioni.

L’isola di Santorini è un tesoro del Mediterraneo, che si va ad aggiungere ad altre isole bellissime e, a volte, anche poco conosciute della Grecia, che rappresentano per questo Paese un’attrazione naturale senza eguali. Preparare, pertanto, la valigia direzione Santorini vuol dire partire con il piede giusto per godersi questi fantastici paesaggi plasmati dall’attività vulcanica.

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È la nostra Roma la prima città turistica in Europa

Roma è senza ombra di dubbio una città splendida, tanto da essere ritenuta una delle più belle del mondo. E sì, lo è assolutamente e anche grazie alla sua popolare ed accogliente atmosfera che piace molto a coloro che scelgono di visitarla. Persone che, nella realtà dei fatti, sono davvero tantissime: nel 2023, Roma è risultata la prima città europea per crescita turistica.

Il City Travel Report

Ad affermare quanto appena detto è il dossier della 20a edizione del City Travel Report, realizzata dalla City Destinations Alliance, la più importante associazione di riferimento delle principali Dmo europee. E la nostra bellissima Roma, nel 2023, ha segnato un +45,2% sull’anno precedente.

Sul sito del Comune di Roma si può leggere che l’assessore ai Grandi Eventi, Sport, Turismo e Moda Alessandro Onorato, ha commentato che quanto raggiunto è: “Un risultato straordinario, con un +45,2% sull’anno precedente; sono numeri incredibili che generano enormi ricadute economiche in città e migliaia di nuovi posti di lavoro. Siamo orgogliosi di precedere città come Londra e Vienna, rispettivamente con +32.1% e +30.6%. È la conferma di quanto Roma sia diventata la meta turistica più ambita nel Vecchio Continente: nessuna città, tra le 117 analizzate, vanta simili numeri”.

Il rapporto, infatti, ha analizzato i risultati di 117 città europee anche con lo scopo di evidenziare i notevoli progressi compiuti nella ripresa post-pandemia. In linea con le strategie di sostenibilità, tale analisi include anche stime delle emissioni di CO2 legate ai trasporti relative al turismo urbano.

Alessandro Onorato ha poi continuato sottolineando che: “È il risultato delle strategie che abbiamo messo in campo con il sindaco Gualtieri attraverso la promozione dei grandi eventi, per trasformare la nostra città in una località dinamica e aperta, dove ogni giorno dell’anno c’è qualcosa di attrattivo da fare e da vedere. Nel 2023 Roma ha realizzato il record di turisti, con 50 milioni di presenze: primato che batteremo nel 2024, visto che nel primo semestre le presenze sono aumentate del 4,89% e gli arrivi del 6,5%. E la permanenza media dei visitatori nella Capitale, storicamente di 2,3 notti in media, è aumentata fino a stabilizzarsi a 4 notti”.

Il Sindaco della Città Eterna ha invece specificato che: “A Roma ci sono oggi ancora più cose da visitare, nuovi musei, luoghi magnifici riscoperti, grandi eventi sportivi, musicali e culturali; continueremo su questa strada anche per rendere la Capitale sempre più capace di vincere la sfida della sostenibilità di queste straordinarie ondate turistiche con la vita quotidiana delle romane e dei romani”.

I risultati del resto Europa

Secondo tale rapporto, Roma è la prima città turistica in Europa, seguita da Londra (32,1%) e Vienna (30,6%). Rispetto al 2019, Istanbul ha avuto la crescita più elevata: ha superato i suoi valori del 2019 del 24,3%. In fatto di pernottamenti totali, invece, nel 2023 le città che guidano la classifica sono le stesse del 2022: Londra, Parigi e Istanbul.

Ciò che emerge dai risultati di questo report, quindi, è una breve anteprima dell’ulteriore ripresa post-pandemia e della stabilizzazione del turismo urbano europeo nel 2023, nonostante le tante complicazioni del periodo (ne sono degli esempi i conflitti in Ucraina e Medio Oriente, inflazione e impatto del cambiamento climatico).