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Un giorno a Riquewihr, la perla dell’Alsazia

L’Alsazia è la regione francese più vicina a Germania e Svizzera, posta sul versante orientale del Paese, nel Nord. Questa affascinante regione francese è famosa soprattutto per i suoi borghi dal fascino decisamente pittoresco, caratterizzati dalle tradizionali e antiche case a graticcio, attaccate le une alle altre lungo le stradine acciottolate e profumate dai fiori colorati che sporgono dai balconcini.

Strasburgo e Colmar (la Petite Venice) sono cittadine imperdibili, ma lo è decisamente anche la bella Riquewihr, o Riquevire come viene anche chiamata, che ha persino ispirato i disegnatori della Disney per realizzare il classico de La Bella e la Bestia nel 1991.

Questo piccolo comune francese, infatti,  è particolarmente suggestivo e fiabesco, e ha ispirato artisti da ogni parte del mondo, come il celebre Hayao Miyazaki, registra e produttore cinematografico giapponese, o il cantautore italiano Cesare Cremonini che, nel centro del paese, ha girato il video musicale del brano Maggese.

Scopriamo cosa vedere a Riquewihr in un itinerario di un giorno per esplorare la cittadina a piedi o in sella a una bicicletta.

Cosa vedere a Riquewihr in un giorno

L’incantevole borgo francese di Riquewihr, è un luogo splendido da visitare almeno una volta nella vita. Insieme a Eguisheim o Hunawihr, ha ricevuto in passato il riconoscimento di “Borgo più bello di Francia” e noi pensiamo che non si siano proprio sbagliati. Riquewihr è davvero un paesino bellissimo.
Riquewihr è facilmente raggiungibile in automobile. Una volta arrivati, potrete posteggiare l’auto in un comodo parcheggio fuori dal centro e incamminarvi all’interno del paese a piedi. Un’alternativa possibile e molto praticata è scoprire la regione in sella alla bicicletta, la fatica che vi costerà sarà ampiamente ripagata dai paesaggi e dagli scorci unici che incontrerete.
Riquewihr, Alsazia, Francia

Fonte: Shutterstock

Il centro storico di Riquewihr
Il nostro itinerario di un giorno a Riquewihr parte dall’Hôtel de ville, costruito nel 1809 sul sito dell’antica porta inferiore della Città Vecchia. Giungendo da Avenue Jacques Preiss, si attraversa l’arco posto al centro del palazzo comunale: l’edificio ricorda sia la funzione difensiva che di accesso principale alla città. Sulla destra si può ammirare la collina coltivata a vite, una tradizione enogastronomica e culturale di questa regione che è decisamente caratterizzata dalla presenza di vini pregiati.
Proseguendo lungo Rue du Genéral de Gaulle si attraversa il centro storico. All’incrocio con Rue de la Première Armée si trova l’ufficio turistico dove è possibile reperire piantine della città e informazioni dettagliate sui principali luoghi di interesse.
Numerose sono le case inserite nell’elenco dei Monumenti Storici di Riquewihr e il miglior modo per scoprirle tutte è perdersi nelle stradine del centro e lasciarsi guidare dai colori e dall’atmosfera fiabesca del borgo. Tra le tante da non perdere vi segnaliamo la Casa del viticoltore risalente al XVI secolo, la casa nota come Au Bouton d’Or e la Maison du Maire Eberlin.
In Rue des Trois-Églises si trova la chiesa di Notre Dame, l’antico luogo di culto risale al XIV secolo ma l’edificio è stato ristrutturato e rimaneggiato nel corso dei secoli. Visitando il centro storico incontrerete anche il Musée Hansi: gli appassionati d’arte non possono perdere la visita al museo che ospita la collezione del grafico Jean-Jacques Waltz.
Camminando per le stradine del centro si rimane colpiti dalla bellezza con cui sono state ristrutturate le abitazioni private e dall’attenzione che gli stessi proprietari mettono nel curarle e abbellirle con piante e fiori. Questa cura è stata premiata da un concorso che promuove le piccole città in fiore della Francia e questo è stato un ulteriore incentivo per valorizzare le risorse turistiche e culturali della regione.
Riquewihr, centro storico

Fonte: iStock

Le colorate stradine di Riquewihr
All’estremità occidentale della città vecchia si trova una delle principali attrazioni della città, il Dolder. La torre è l’unico resto della cinta muraria originaria ed è oggi uno dei simboli di Riquewihr. Dolder in alsaziano significa “il punto più in alto” e con i suoi 25 metri di altezza la torre costituiva un ottimo punto di osservazione e di difesa in caso di attacco da parte dei nemici.
Una particolarità di questa torre militare è la doppia facciata che la caratterizza ancora oggi. Arrivando dal centro del paese si presenta come un’abitazione a quattro piani con fiori e decorazioni in legno, all’esterno della cinta muraria appare invece come un’imponente struttura difensiva con strette feritoie. Oggi il Dolder ospita un museo di arte e tradizione popolare dove sono esposte armi e attrezzi risalenti al XV secolo.
Poco oltre si trova la Porta Alta, costruita nel XVI secolo per rinforzare le difese militari della città. Anticamente la porta era dotata di un ponte levatoio di cui si può vedere ancora oggi parte della struttura.
Nella parte Nord occidentale del centro storico si trova il Musée de la Tour de Voleurs, collocato nell’antica prigione. La Torre dei Ladri, questo il significato, è un edificio pentagonale alto circa 18 metri costruito a metà del XVI secolo. Qui si possono visitare la camera delle torture e la stanza degli interrogatori: i locali sono stati utilizzati dal XIV secolo fino alla metà del XX secolo.
Ritornando verso il centro di Riquewihr si può approfittare dei numerosi locali per una pausa ristoratrice. Non mancano i cafè e ristoranti dove rilassarsi e gustare le specialità locali accompagnate da un bicchiere di buon vino.
Chi desidera inserire la città di Riquewihr come tappa di un itinerario più ampio, tenga presente che, oltre a far parte della regione storica e culturale dell’Alsazia, si trova a poca distanza dalla Route du vin, un itinerario turistico che ripercorre alcuni luoghi caratteristici di questa regione dove gran parte dell’economia è basata sulla produzione di uva e vino.

Quando andare a Riquewihr

Se vi state domandando quale sia il periodo migliore per visitare un borgo dell’Alsazia come Riquewihr, la risposta è che l’ideale sarebbe partire nei mesi tra maggio e settembre. In questo periodo, infatti, è possibile godere di un clima mite e più ore di luce, senza contare il fatto che la regione in primavera ed estate regala paesaggi coloratissimi. Inoltre, in queste due stagioni i borghi dell’Alsazia sono pieni di eventi e feste folkloristiche.

Anche l’autunno è una buona idea, perché è il periodo in cui ammirare il foliage, soprattutto nelle zone delle vigne e godere di feste e sagre enogastronomiche riguardanti proprio la vendemmia. L’inverno, seppur rigido, ha comunque la sua fetta di magia: in Alsazia durante i mesi invernali prima di Gennaio i borghi si riempiono di coloratissimi mercatini di Natale.

Riquewihr, Natale

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Il centro di Riquewihr a Natale

Cosa mangiare a Riquewihr

In Francia, si sa, mangiare male è davvero difficile – anzi, impossibile – e la regione dell’Alsazia non è da meno: Riquewihr non deluderà i buongustai! In questo fiabesco borgo, noi vi consigliamo di non perdere l’opportunità di scoprire i piatti tipici locali: tra questi, dovete dare un assaggio alla famosa tarte flambée. Questo piatto è praticamente una sorta di pizza bianca sottile, farcita con formaggio, panna acida, cipolle e pancetta.

La choucroute, invece, è una pietanza a base di crauti, patate e carne di maiale, un piatto perfetto per i mesi freddi.

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Viaggio a Cipro, l’isola dove il clima è perfetto tutto l’anno

Cipro è la terza isola per estensione del Mar Mediterraneo dopo la Sicilia e la Sardegna; è situata a sud della penisola anatolica, a poca distanza dalle coste orientali della Grecia. Il suo clima è di tipo mediterraneo sulla costa, con inverni piovosi ed estati soleggiate, mentre nella pianura interna, dove si trova Nicosia, è mite con estati molto calde e freddo nelle zone montuose.

Spiagge bellissime, acque trasparenti e pulitissime. L’Agenzia Europea dell’Ambiente stabilito che l’isola può vantare il 99,1% di acque balneabili, un risultato davvero eccellente. Non solo, Cipro nel 2019 si è aggiudicata ben 65 Bandiere Blu. Scopriamo insieme cosa vedere sull’isola di Cipro, un luogo dove ci si può sentire in estate quasi tutto l’anno.

Quando andare a Cipro

Lungo le coste di Cipro, il clima è tipicamente mediterraneo, come quasi in tutta la Grecia; nel mese di gennaio si registrano temperature medie intorno a 11-12°C, abbondanti precipitazioni a carattere piovoso si hanno generalmente nei mesi tra novembre e marzo, a dicembre e gennaio. L’inverno alterna periodi di maltempo facendo sentire anche un po’ di freddo, a giornate di bel tempo in cui splende il sole.

La lunga estate che va da fine maggio a inizio ottobre è molto calda ed ha un tasso di umidità abbastanza elevato, ma a rendere sopportabile l’afa c’è lo spirare costante delle brezze. Le piogge sulla costa non sono particolarmente abbondanti anche se nel periodo invernale possono esserlo.

Cipro, grotte marine

Fonte: 123RF

Le grotte marine a Cipro

Se siete interessati a sapere qual è il periodo migliore – dal punto di vista climatico – per godere del mare di Cipro, si può considerare quello che va dal mese di giugno a quello di ottobre. In questi mesi fare il bagno sarà davvero piacevole dato che l’acqua sarà abbastanza calda, ragion per cui potrete tirare fuori dalla vostra valigia i più colorati costumi e magari le signore un foulard per la brezza e un vezzoso cappello per il sole, oltre all’immancabile crema solare per tutti.

Nella pianura della Mesaoria si gode di un clima invernale mitigato, ma più freddo; il mese di gennaio fa registrare temperature medie intorno a 9-10°C che di notte si avvicinano allo zero. L’estate invece è molto calda; a Nicosia, capitale di Cipro, nei mesi di luglio e agosto si attestano massime sui 36-37°C; quest’area così calda fa di Cipro l’isola con il clima più caldo del Mediterraneo anche se vale soltanto per questa regione.

Quando giungono le ondate di caldo africano, Nicosia fa registrare temperature nei mesi da maggio a ottobre che possono raggiungere e talvolta superare i 40°C. Motivo di questo clima così caldo è il fatto che la città si trova in una piana chiusa tra due catene di montagne che impediscono l’arrivo della brezza: a nord si trova la catena di Kyrenia e a sud nella parte centrale dell’isola i Monti Troodos con il Monte Olimpo alto 1.952 metri. A Nicosia in tutto il periodo estivo non piove quasi mai e l’andamento delle precipitazioni nella zona è simile a quello costiero con piogge nei mesi di dicembre e gennaio.

Cipro, Grecia

Fonte: 123RF

Lo scoglio di Afrodite a Cipro

A Prodromos, situata ai piedi del Monte Olimpo, a quota 1.300 metri in inverno può anche gelare e nevicare e nella stagione estiva la zona può essere soggetta a rovesci a carattere temporalesco. Se pensate di visitare questa parte di Cipro in inverno, vi converrà mettere in valigia un abbigliamento consono all’ambiente montano; non dimenticatevi dunque maglioni e felpe, giacca e berretto, mentre in estate sarà sufficiente una giacca leggera e un buon paio di scarpe da trekking per le vostre passeggiate.

Considerando il clima di Cipro possiamo indicare come periodo migliore per visitare le città ed in particolare i siti archeologici come Pafos o Kourion e i monasteri bizantini quello che va da metà aprile a metà maggio e da metà ottobre a metà novembre, quando le temperature giornaliere si attestano attorno ai 20-25°C, e le notti sono fresche. Vi consigliamo di portare con voi un ombrello poiché non è escludibile qualche precipitazione piovosa.

Se invece siete interessati a visitare la pianura di Nicosia e temete il gran caldo, la stagione migliore è la primavera che oltre a regalarvi lunghe giornate vi permetterà di ammirare anche una rigogliosa vegetazione in fiore. Le notti sono però più fredde; è dunque consigliabile avere con voi qualche capo di abbigliamento caldo. Il clima estivo di Cipro permette agli amanti dell’abbronzatura di iniziare a prendere il sole già dal mese di maggio.

Considerando che la stagione balneare è piuttosto lunga tanto da concludersi a metà ottobre, se vorrete approfittare anche del mare – che nel mese di maggio è ancora un po’ freddo – potreste organizzare il vostro viaggio fra giugno e settembre che sono mesi meno caldi rispetto a luglio e agosto, tenendo ben presente che comunque nelle ore centrali le temperature potrebbero essere molto elevate specialmente se vi allontanate dalla costa per qualche escursione.

Cipro, Nissi

Fonte: 123RF

La spiaggia di Nissi a Cipro

Cosa vedere a Cipro

Ora che abbiamo avuto una panoramica di come si presenta l’isola di Cipro, mese dopo mese tutto l’anno, possiamo parlare di quali siano le attrazioni e i luoghi da non perdere in questo splendido angolo di Grecia. Tuttavia, poiché Cipro è un’isola ricca di storia e bellezze naturali, i luoghi da visitare sono davvero molti e soprattutto variegati.

Tra le principali attrazioni dell’isola ci sono i siti archeologici come Kourion e Paphos, che raccontano la storia millenaria dell’isola. Le incantevoli spiagge di sabbia bianca lungo la costa sud offrono invece un luogo perfetto per rilassarsi e godersi il sole.

La pittoresca città vecchia di Nicosia, divisa in due parti dalla “Linea Verde”, regala ai viaggiatori un affascinante mix di cultura e storia. Per gli amanti della natura, il Parco Nazionale delle Foreste di Troodos è un vero paradiso con i suoi sentieri escursionistici e la flora e fauna uniche.

Infine, non si può visitare Cipro senza esplorare i pittoreschi villaggi di montagna come Omodos e Lefkara, noti per l’artigianato locale e l’atmosfera tradizionale.

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In Francia non c’è solo lo Sbarco in Normandia

Durante la notte del 14 agosto 1944 prendeva il via l’Operazione Dragoon, l’invasione Alleata della Francia meridionale nell’ambito della Seconda Guerra Mondiale. Fu così che il 15 agosto di quell’anno sbarcarono in Provenza oltre 94.000 uomini e 11.000 veicoli, con combattimenti che durarono più di 20 giorni e che alla fine riunirono oltre 450.000 uomini in uno sforzo eroico.

In questo 2024, quindi, ricorrono 80 anni dallo Sbarco in Provenza, ricordato come il più grande sbarco fatto dagli alleati nel Mediterraneo, secondo solo a quello della Normandia. Per celebrare l’anniversario, il Var, un dipartimento della regione Provenza-Alpi-Costa Azzurra il cui nome deriva dal fiume omonimo, invita a seguire le orme dei suoi eroi esplorando il nuovissimo percorso turistico “Il Var 1944, le Strade della Libertà”.

“Il Var 1944, le Strade della Libertà”

“Il Var 1944, le Strade della Libertà” è un nuovissimo e altamente suggestivo itinerario completamente segnalato che conduce alla scoperta di preziosi siti naturali e dei luoghi più importanti di questo evento storico. Il Var, del resto, è stato teatro di un fondamentale episodio che ha portato alla Liberazione della Francia e, di conseguenza, dell’intero continente europeo.

La battaglia, che durò ben 27 giorni, si svolse nei territori del Massiccio dei Maures e nell’Estérel, da Rayol-Canadel a Saint-Raphaël passando per Cavalaire-sur-Mer, La-Croix-Valmer, Ramatuelle e Sainte-Maxime e molto altro ancora, tanto che oggi questo percorso consente di fare un viaggio indietro nel tempo per riscoprire i monumenti, musei, memoriali e siti di importanza storica.

Le tappe più belle

Tra le tappe da fare assolutamente c’è Saint-Cyr-sur-Mer, pittoresca località affacciata sul Mar Mediterraneo, dove poter seguire il sentiero dei doganieri dal porticciolo di La Madrague alla Calanque di Port d’Alon e a quella di La Galère, un itinerario grazie a cui scorgere delle viste emozionanti su Cap Sicié e sull’arcipelago di Riou.

Poi ancora Sanary-sur-Mer, antico porto di pescatori che sfoggia il fascino del villaggio ma anche le comodità della città, che accoglie i suoi visitatori con tantissime tradizioni, stradine, piazze ombreggiate, tipiche barche, mercati, e un pressoché infinito patrimonio naturale e storico.

Voliamo ora presso la funivia del Mont Faron che consente di ammirare da un punto di vista assolutamente privilegiato il Parco nazionale di Port-Cros, spesso definito come un “paradiso sull’acqua” per via della flora e fauna marine, ma anche per le piccole isole, promontori, insenature, cale e “praterie” sommerse di cui è forgiato.

Imperdibile è anche Bormes-les-Mimosas, classificato come uno dei villaggi più fioriti di Francia, che risulta particolarmente interessante per il suo centro storico che lo fa sembrare un presepe provenzale. Ma non è tutto, perché qui prende vita quella che è ritenuta una delle baie più belle del pianeta intero, anche grazie al suo impegno per un turismo responsabile e sostenibile.

Infine (ma vi ricordiamo che le tappe da poter fare sono molte di più) Roquebrune-sur-Argens, un pittoresco villaggio diviso in 3 quartieri e ognuno dei quali contribuisce alla ricchezza del paesaggio situato tra mare e terra: questo piccolo ma suggestivo paese sorge ai piedi della roccia di Roquebrune ed è ideale per fare una completa immersione nella natura.

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Viaggi on the road: le strade scenografiche più belle d’Europa

Esistono tantissimi modi diversi per scoprire una destinazione e immergersi completamente in un paese, ma ben pochi sono paragonabili all’emozione di allacciare le cinture, puntare il dito sulla mappa, imboccare una strada e partire per un epico viaggio on the road. Al volante siete voi a decidere l’itinerario, scegliendo la direzione migliore ovunque il cuore o la mente vi portino. In poche parole, durante un road trip è il viaggio stesso la vera destinazione.

Se poi questo viaggio avviene sulle strade scenografiche più belle d’Europa, tutto diventa ancora più indimenticabile. Per aiutarvi a pianificare la vostra avventura, abbiamo creato una lista con le strade imperdibili da percorrere almeno una volta nella vita, dai passi alpini alle coste frastagliate della Norvegia, fino ai paesaggi montani e ricchi di orsi della Romania. Ora, lasciatevi ispirare e iniziate a organizzare con noi il vostro itinerario.

Atlantic Road, Norvegia

Come ammirare l’immenso paesaggio della Norvegia se non dal finestrino della propria auto percorrendo le sue strade più belle? Una delle più famose è sicuramente l’Atlantic Road o Strada Atlantica, in italiano. Questa strada panoramica si snoda dalla città di Molde fino all’isola di Averøy, offrendo panorami spettacolari sull’Atlantico. Un’avventura tra isole e scogli in mezzo al mare dove il connubio tra natura e ingegneria umana si mostra in tutto il suo successo. Oltre al paesaggio, la particolarità di questa strada è che il percorso è costituito da otto ponti, tra cui il più celebre è quello di Storseisundet.

Transfagarasan, Romania

La strada panoramica Transfagarasan rappresenta un’esperienza irrinunciabile per chiunque stia facendo un road trip in Romania. È considerata una delle strade più belle al mondo e vanta 92 chilometri di tornanti, ripide salite e discese: collega la Transilvania con la Muntenia, attraversando la catena montuosa più alta del paese, i Monti Fagaras. Chiamata anche ‘la follia di Ceausescu’ perché fatta costruire dal dittatore negli anni ’70 a discapito di molte vite umane, è aperta solo pochi mesi all’anno e, in diversi tratti, è possibile avvistare anche gli orsi bruni di cui la Romania è molto ricca.

Transfagarasan romania

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La strada panoramica Transfagarasan

Strada alpina del Grossglockner, Austria

Dal 1935 questa strada panoramica, tra le più belle d’Europa, offre emozioni e panorami spettacolari sul Grossglockner, la montagna più alta d’Austria. Dichiarata monumento nazionale nel 2015, vanta ben 36 tornanti che scavalcano la catena alpina degli Alti Tauri, nel cuore dell’omonimo parco nazionale. Lunga 48 chilometri, può essere vissuta in auto o in moto, ma non solo: anche chi va in bicicletta o preferisce camminare può fare esperienza di questa strada perché troverà 12 soste con allestimenti musealipercorsi naturapunti esplicativi scenografici belvedere.

Strada panoramica Alghero-Bosa, Sardegna

45 chilometri di strada litoranea vi porteranno alla scoperta di uno dei paesaggi più mozzafiato della Sardegna. Stiamo parlando della strada provinciale 105, che a metà diventa 49 e che unisce la città di Alghero al borgo dalle case color pastello di Bosa. Scogliere, mare e montagna si incontrano offrendo uno scenario unico che potrete ammirare dal finestrino della vostra auto, fermandovi nei diversi punti panoramici a bordo strada o parcheggiando nelle apposite aree di sosta, che vi permetteranno di accedere a calette nascoste e selvagge.

Route des Grandes Alpes, Francia

La regina delle Alpi Francesi, lunga e impegnativa che, con i suoi 700 chilometri, attraversa 16 valichi, colli e passi della Francia. La Route des Grandes Alpes inizia da Thonon-les-Bains e arriva a Mentone e può essere percorsa solo in determinati periodi dell’anno, ossia tra maggio/giugno e ottobre perché d’inverno i passi di montagna restano chiusi. Alcuni dei tratti più belli da percorrere sono sicuramente il Col de la Colombière, frequentato anche dal Tour de France, il Col des Aravis e il Colle dell’Iseran, definito il valico asfaltato più alto d’Europa.

Route des Grandes Alpes in Francia

Fonte: iStock

Camper sulla Route des Grandes Alpes

Wild Atlantic Way, Irlanda

La strada più lunga e spettacolare d’Europa è sicuramente la Wild Atlantic Way che, con i suoi 2500 chilometri, percorre l’intera costa ovest dell’Irlanda. Guidare su questa strada significa regalarsi dei paesaggi unici tra imponenti scogliere, porticcioli, spiagge di sabbia bianca, insenature profonde e villaggi pittoreschi. Qui, la bellezza irlandese può essere ammirata in tutto il suo splendore selvaggio, ma anche attraverso le sue contee. La Wild Atlantic Way, infatti, passa da Cork, Kerry, Clare, Galway, Mayo, Sligo, Leitrim e Donegal.

Adriatic Highway, Croazia

Per chi è alla ricerca di un viaggio on the road tra paesaggi costieri mozzafiato, non può perdersi una delle strade panoramiche più belle della Croazia: l’Adriatic Highway. Un tempo conosciuta come strada costiera jugoslava, è considerata una delle tappe preferite sia dagli amanti della natura che dagli automobilisti o motociclisti in cerca di avventura. Lunga 600 chilometri, attraversa Rijeka e Dubrovnik, passando per Spalato: guidando su questa strada potrete ammirare sia i paesaggi montuosi offerti dalla catena del Velebit che il mare, ossia l’Adriatico. Tappe da non perdere lungo questo itinerario sono anche le varie cittadine dove respirare un’atmosfera croata autentica.

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Le più belle gite in bicicletta sulle linee ferroviarie dismesse

Andare in sella alla bicicletta per sentieri immersi nella natura può essere una delle esperienze di viaggio e di vacanza migliori in assoluto: infatti, percorrere sentieri panoramici ed escursionistici in bici è un’attività che mette d’accordo sia i più sportivi, che gli amanti della natura allo stato puro.

Di piste ciclabili l’Europa è piena, ma alcune sono particolarmente suggestive e magari anche meno famose rispetto ad altre, ma assolutamente da non perdere. Un recente studio del sito Buycycle – marketplace leader per bici usate di alta fascia – ha analizzato oltre 167 percorsi ciclabili in tutta l’Europa per offrire ai viaggiatori nuove ispirazioni di viaggio. Sono emerse 10 spettacolari piste ciclabili lungo antiche linee ferroviarie dismesse: vediamo le più belle della top ten. Nei primi posti si sono classificate le piste ciclabili di Germania, Spagna e Francia.

La Europa-Radbahn Kleve – Kranenburg

La pista ciclabile tedesca ha totalizzato il maggior numero di voti ed è balzata al primo posto in classifica: l’Europa-Radbahn Kleve – Kranenburg è un percorso di difficoltà facile, su terreno asfaltato con una lunghezza di 10,8 km.  Questa ex linea ferroviaria si immerge nella natura della riserva naturale di Kranenburger Bruch, regalando panorami e scorci spettacolari. La pista collega la Germania ai Paesi Bassi e permette ai ciclisti di vivere un’esperienza di viaggio slow e sostenibile.

Il Cammino Francese: Pamplona – Puente La Reina

Il tratto del Cammino francese da Pamplona a Puente La Reina è di difficile percorribilità e ha una distanza di ben 23.5 km, su terreno misto. Questo percorso tocca anche una parte del Cammino di Santiago e permette a chi lo percorre di immergersi in paesaggi stupefacenti, ricchi anche di storia e cultura. Scoprirete, qui, l’Alto del Perdón, con le sue affascinanti sculture in ferro dei pellegrini.

L’Itinerario verde Via Alpina

L’itinerario verde di 19,2 km della Via Alpina svizzera va da Grindelwald a Lauterbrunnen: si tratta di un percorso alquanto faticoso e di difficile percorribilità, ma al tempo stesso soddisfacente per le straordinarie viste sul Monte Eiger, sulla Kleine Scheidegg e sul villaggio di Wengen. I paesaggi delle Alpi sono caratterizzati da floride valli e territori con cascate e villaggi montani, tutti da scoprire.

La Wyedale to Coombs Road via Monsal Trail

Ben 15.6 km su terreno sterrato caratterizzano il percorso in Regno Unito, da Wyedale a Coombs Road: qui i ciclisti possono godere della vista sul fiume Wye, attraversando ricchi boschi lungo le antiche gallerie della ferrovia dismessa. Percorrendo questa tratta è possibile anche scoprire le calcaree del Peak District, il viadotto di Monsal Head e altri tunnel ferroviari.

Il Domaine de Saint-Cloud e Bois de Fausses Reposes

Con una distanza di 33,8 km, su terreno misto, questo percorso – di difficoltà moderata – è ideale per chi desidera un mix di cultura, storia e bellezze naturali. Qui scoprirete alcuni luoghi del passato storico del territorio, come il memoriale dell’Escadrille La Fayette, il Domaine de Saint-Cloud con le sue eleganti fontane ornamentali e l’antico palazzo di Saint-Cloud.

Le altre 5 piste ciclabili che chiudono la classifica, invece, sono quelle dell’Anello collinare Börzsöny Kopasz, in Ungheria, l’Arco de Baúlhe – São Gonçalo via Ecopista da Linha do Tâmega (in Portogallo), l’Anillo Verde in Spagna, il Wesport – Mulranny via Great Western Greenway nel cuore della verdissima Irlanda e la Greenway of the lower Scarpe: Douai – Vred, in Francia.

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Cosa fare a Paxos, in gita sull’isola di Poseidone

L’isola di Paxos, o Paxi, come viene chiamata dai locali, a circa 12 chilometri a sud della famosa e splendida isola di Corfù, è un vero e proprio gioiello della Grecia e nel cuore del Mar Ionio. Questa isola veniva chiamata in antichità “isola di Poseidone”, che nella mitologia greca era considerato il dio del mare, dei terremoti e dei maremoti, ed è la più piccola tra le isole abitate che si trovano in questo parte del Mediterraneo e dove è possibile ancora respirare un’aria autentica della tradizione greca.

Paxos è la destinazione ideale per chi è alla ricerca di una località dove passare le proprie vacanze lontano dalle folle turistiche e per chi vuole vivere esperienze tradizionali e locali. Visitare quest’isola contribuirà a creare ricordi unici delle proprie vacanze.

Cosa fare a Paxos?

Alla scoperta della capitale Gaios

Come punto di partenza di un tour alla scoperta dell’isola di Paxos, non si può che partire dalla sua capitale: Gaios. Questo villaggio si trova lungo un’area naturale, protetta da di Panagia e Agios Nikolaos, due isolotti che trasformano il porto in uno dei luoghi più affascinanti della Grecia e dell’intero Mar Ionio.

Proprio Agios Nikolaos, che protegge il porto, è una meta che consente di visitare le rovine di un’antica fortezza di epoca medievale, dalle cui mura è possibile godere di una vista unica sul villaggio di Gaios e sulle acque turchesi che bagnano l’isola di Paxos.

C’è poi il centro storico di Gaios, formato da piccole stradine strette e tortuose, che sono circondate da edifici in stile ionico tradizionale, arricchiti da persiane colorate. Qui è possibile trovare diverse boutique nei quali acquistare ed ammirare prodotti di artigianato locale, ma anche numerose taverne e locali dove assaporare i sapori tipici della Grecia.

Spiagge da sogno: un tuffo nel paradiso

Come già detto in precedenza, l’isola di Paxos è una vera e propria perla del Mar Ionio. Un piccolo angolo di paradiso dove poter immergersi nella cultura greca, ma soprattutto scoprire paesaggi unici e godere di un mare altrettanto unico ed impareggiabile. Per fare ciò, bisogna partire alla scoperta delle spiagge più famose e belle di Paxos:

  • La prima è Mongonissi Beach. Si tratta di una piccola baia sulla costa meridionale dell’isola, dove trovare acque calme e poco profonde, che rendono questa destinazione ideale per le famiglie con bambini o per chi vuole passare una giornata all’insegna del relax. Sono presenti diversi servizi, tra cui il beach bar nelle vicinanze della baia, per un pranzo veloce o un drink per godersi al meglio il sole greco del Mar Ionio;
  • La seconda spiaggia è una tappa quasi obbligatoria per chi visita l’isola di Paxos. Si tratta dell’Erimitis Beach, una spiaggia raggiungibile tramite un piccolo sentiero, alla fine del quale si ergono alte scogliere bianche che circondano la sabbia, in contrasto con il mare color smeraldo che crea un effetto decisamene affascinante.

Escursione giornaliera ad Antipaxos

Un’escursione da non perdere in una gita a Paxos è la visita all’isola di Antipaxos, abitata da appena 100 persone nel villaggio di Agrapidia, che è praticamente la sua isola gemella. Si parla di un’isola affascinante, famosa per le sue bianche spiagge che creano dei paesaggi naturali indimenticabili.

Tra le spiagge più belle dell’isola si trova Voutoumi Beach, caratterizzata da una sabbia bianca e fine e bagnata da un mare splendido e turchese, che la rendono una delle destinazioni balneari più belle dell’intera Grecia. Inoltre, i fondali di Voutoumi Beach sono ideli per chi è appassionato di snorkeling. Inoltre, è possibile passare una giornata di relax anche raggiungendo la spiaggia di Vrika, località nella quale sembrerà di immergersi in una cartolina e dove poter gustare deliziose ricette locali con vista mare.

È possibile anche noleggiare una barca o un kayak per esplorare le baie nascoste e gli angoli più tranquilli dell’isola di Antipaxos.

Vista della bellissima spiaggia di Vrika, sull'isola di Antipaxos, circondata da una ricca e verde vegetazione e mare cristallino

Fonte: iStock

Vista della spiaggia di Vrika, sull’isola di Antipaxos

Le grotte marine di Paxos

Per chi ama il mare e, soprattutto, vuole vivere esperienza davvero uniche a contatto con la natura, da Paxos è possibile partecipare a diversi tour che partono per diverse grotte marine scavate nella roccia calcarea. Fra queste si trova la grotta di Ypapanti, accessibile solo via mare ed una delle più grandi ed impressionanti dell’isola, conosciuta anche coma la grotta del dio greco Poseidone, all’interno della quale i colori del mare e la luce del sole creano effetti unici.

Un’altra grotta è quella di Papanikolis, famosa per essere stata il nascondiglio di un sottomarino della marina greca durante la Seconda Guerra Mondiale.

Escursioni a piedi e panorami mozzafiato

Per chi, invece, ama rimanere “con i piedi per terra” e preferisce delle camminate immersi nella natura, invece che fare escursioni in barca, l’isola di Paxos ha molto da offrire. Sono presenti, infatti, diversi sentieri escursionistici. C’è il sentiero degli ulivi, che attraversa l’entroterra dell’isola e passa per antichi uliveti e piccole chiese tradizionali, per un viaggio all’indietro nel tempo.

Un’altra escursione da non perdere è quella che porta ad una delle formazioni naturali più belle e sorprenderti dell’isola di Paxos: il Tripitos Arch. Questo arco naturale di roccia, che si affaccia sul mare, è raggiungibile facilmente a piedi e la vista dall’alto è unica. La destinazione ideale per chi vuole fare scatti unici con la propria macchina fotografica o con il proprio smartphone.

Tripitos Arch, formazione naturale rocciosa a forma di arco, visitabile in barca dall'isola di Paxos, in Grecia

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Tripitos Arch, formazione naturale visitabile da Paxos

Nonostante la sua estrema vicinanza a mete più turistiche e famose come, ad esempio, la bellissima isola di Corfù, l’isola di Paxos è qualcosa di decisamente unico. Una piccola isola in grado di conservare e mantenere intatta quell’atmosfera autentica, tradizionale e così affascinante, oltre che le sue bellezza naturali. Dalle spiagge alle grotte marine, passando per sentieri escursionistici in grado di donare paesaggi indimenticabili e ricordi indelebili di una vacanza nel cuore del Mar Ionio.

L’isola di Paxos, in Grecia, rappresenta la destinazione ideale per chi è alla ricerca di una destinazione in cui godere di un mix unico di relax, natura e divertimento, lontano dal turismo di massa e dal caos delle destinazioni turistiche più importanti. La scelta è una sola: lasciarsi incantare dall’affascinante isola di Poseidone!

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L’avventura in bicicletta da vivere quest’anno: la Trans Dinarica

Concedersi una vacanza su due ruote offre l’opportunità di godersi splendidi panorami a ritmo lento e di vivere a pieno contatto con il territorio. E, anche se l’Europa pullula già di innumerevoli itinerari per i ciclisti, il 31 luglio 2024 ne è stato inaugurato uno a dir poco spettacolare.

Si tratta della Trans Dinarica, che percorre ben 5.000 chilometri e include circa 100 tappe differenti.

La prima rotta che collega tutti i Paesi dei Balcani occidentali

La Trans Dinarica è la prima e unica rotta che collega tutti e sette i Paesi dei Balcani occidentali, vale a dire Croazia, Bosnia ed Erzegovina, Montenegro, Albania, Macedonia del Nord, Kosovo, Serbia e Slovenia, e attraversa parchi nazionali, foreste, villaggi dell’entroterra, siti UNESCO, tranquille strade asfaltate, piste ciclabili e la costa adriatica.

Adatta ai cicloturisti di ogni livello, è il top per chi ama davvero andare in bici e, al contempo, conoscere da vicino le tradizioni musicali, culturali, storiche e culinarie dei luoghi visitati.

Inoltre, incoraggia gli operatori di viaggio locali a sviluppare tour e iniziative attorno a essa, diventando così un “motore turistico” a livello regionale e fornendo ai viaggiatori un modo nuovo, responsabile e sostenibile di abbracciare i Balcani occidentali.

Gli itinerari migliori

Per godervi al meglio l’esperienza lungo la Trans Dinarica, ecco alcuni degli itinerari suggeriti.

Da Most na Soči in Slovenia a Rijeka in Croazia

Prendete il treno dalla capitale slovena Lubiana e poi iniziate il percorso dal punto più a nord della Trans Dinarica, nella città di Most na Soči.

Dall’ombra delle Alpi Giulie e alla confluenza dei fiumi Idrijca e Isonzo, pedalerete verso sud attraversando la Slovenia e il suo paesaggio ricoperto di vigneti, la regione del Carso e oltre il confine croato fino alla città adriatica di Rijeka.

Da Most na Soči in Slovenia a Sarajevo in Bosnia ed Erzegovina

Sempre da Most na Soči in Slovenia, potrete iniziare un epico giro di tre Paesi in 19 tappe.

Pedalate dapprima lungo il fiume Isonzo in Slovenia, con vista sull’Adriatico alle pendici dei monti Velebit.

Il percorso attraversa la Croazia oltre il Monte Dinara, prima di entrare in Bosnia ed Erzegovina. Godetevi i villaggi ospitali e i paesaggi montani da fotografare lungo la strada per la capitale Sarajevo.

Da Split in Croazia a Podgorica in Montenegro

Iniziate dalla costa adriatica della Croazia a Spalato e pedalate fino al confine con la Bosnia ed Erzegovina, dove oltrepasserete l’incantevole città di Livno, nota per i cavalli selvaggi e l’ottimo formaggio.

La strada svolta a sud verso Mostar e il suo famoso ponte, Patrimonio UNESCO, e poi prosegue verso il fiume Tara con la seconda gola più profonda del mondo, al confine tra Bosnia-Erzegovina e Montenegro.

La Trans Dinarica conduce i ciclisti al cospetto del Parco Nazionale del Durmitor, anch’esso inserito nella lista del Patrimonio mondiale dell’UNESCO, prima di percorrere le Alpi Dinariche fino alla capitale montenegrina di Podgorica.

Da Tirana in Albania a Ohrid in Nord Macedonia

Partite da Tirana e dirigetevi a nord-ovest, attorno al Lago di Scutari e tra le favolose Alpi Albiane, dove maestose cime scoscese fanno da sfondo.

Dopo aver lambito fiumi e villaggi, la Trans Dinarica si dirige verso sud-est lasciando le Alpi Dinariche per raggiungere le pendici dei Monti Sharr, paralleli al confine con la Macedonia del Nord.

Il percorso supera quindi il confine e si snoda lungo la sponda settentrionale del Lago di Ohrid, elencato come meraviglia naturale e culturale nella lista del Patrimonio mondiale dell’UNESCO.

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Clima e Temperatura di Sofia: quando fare un viaggio in Bulgaria

Sofia, la capitale della Bulgaria, è una città che sa affascinare e piena di cose interessanti da fare e da vedere. Senza ombra di dubbio, si tratta di una destinazione adatta a tutti i tipi di viaggio, sia esso culturale o più avventuroso, da vivere in ogni momento dell’anno. Analizzare e conoscere clima e temperatura di Sofia aiuta, però, a scegliere la stagione più giusta per ciò che vogliamo ottenere dal nostro viaggio in Bulgaria.

Clima e temperatura di Sofia: la posizione geografica

Clima e temperatura di Sofia sono, ovviamente, influenzati dalla posizione geografica in cui si trova la capitale bulgara. Essa, infatti, le conferisce un clima continentale, caratterizzato da inverni freddi ed estati calde. La città  è situata a circa 42°41′ di latitudine nord e 23°19′ di longitudine est. Queste coordinate ci portano nel cuore della penisola balcanica, un crocevia naturale e culturale tra Europa e Asia.

La capitale bulgara è situata in una vasta pianura circondata da monti di diversa altezza, che giocano un ruolo cruciale, a livello di clima, temperatura e precipitazioni. A sud di Sofia si erge, infatti, il massiccio del Vitoša, una delle montagne più iconiche della Bulgaria. A ovest si trovano i Monti Ljulin, mentre a nord e ad est si estendono le colline che portano poi ai Balcani.

L’altitudine media di Sofia è di circa 550 metri sul livello del mare: questo le regala ogni tanto del vento che arriva direttamente dai monti, rinfrescando alcune serate calde ma portando, talvolta, anche dei temporali.

Dato che Sofia è una città che offre qualcosa di speciale in ogni stagione, pianificare il viaggio in base alle proprie preferenze climatiche aiuta a capire cosa fare e cosa vedere in questa città, durante tua visita in Bulgaria e, soprattutto, aiuta a prepararsi adeguatamente al viaggio.

Clima e temperatura di Sofia: la primavera

Le coordinate geografiche di Sofia corrispondono, a livello di latitudine, a quelle dell’Italia Centrale. Anche tenendo conto d i tanti cambiamenti climatici che notiamo ogni anno, la primavera a Sofia inizia a marzo e procede almeno fino alla fine di maggio. In questa stagione, il clima è gentile e, abbandonando progressivamente il rigore dell’inverno, porta la temperatura di Sofia a livelli che vanno da 10°C a 20°C circa. Questa stagione può presentare delle notti ancora fredde e quindi è sempre bene viaggiare attrezzati di una comoda giacca che possa scaldare un po’. La primavera rappresenta un ottimo periodo per visitare la Bulgaria e, in modo più specifico, Sofia.

Quando fare un viaggio a Sofia, in Bulgaria

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Il parlamento a Sofia, Bulgaria

Clima e temperatura di Sofia: l’estate

L’estate a Sofia inizia a livello meteorologico a giugno e arrivare a essere molto calda, con temperature che oscillano tra i 25°C e i 35°C. Luglio e agosto sono i mesi più caldi, con delle giornate che possono essere anche molto afose, data anche la presenza del fiume Iskar. Se il tuo viaggio in Bulgaria si svolge in estate, ricorda di portare con te abiti davvero molto leggeri, sia per il giorno che per la sera.

Benché Sofia si trovi a un’altitudine di poco più di 500 metri, si comporta come se fosse una perfetta città di pianura, per quanto riguarda i livelli di caldo e afa. Il periodo più caldo in assoluto è, statisticamente, agosto durante il quale sono stati registrati anche 39°, in occasioni sporadiche. Oltre a questo, l’estate è il momento più piovoso in Bulgaria, con una media di precipitazioni quasi sempre a carattere temporalesco che potrebbero portare anche un po’ di refrigerio.

Clima e temperatura di Sofia: l’autunno

L’autunno a Sofia porta con sé un graduale abbassamento delle temperature, che variano dai 15°C ai 25°C a settembre, scendendo fino a 5°C-10°C a novembre. La prima parte della stagione è, senza dubbio, ottimale. Tra settembre e novembre, il clima e la temperatura di Sofia rendono ogni giornata piacevole. Ecco perché questo è considerato, al pari della primavera, un altro momento perfetto per un viaggio a Sofia.

Clima di Sofia in inverno

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Sofia sotto la neve

Clima e temperatura di Sofia: l’inverno

L’inverno a Sofia è freddo, con temperature che spesso scendono sotto lo zero, raggiungendo i -5°C o anche di meno. Nonostante ciò, Sofia ha un certo fascino invernale. La neve copre spesso la città, trasformandola in un paesaggio pittoresco. Tuttavia, le condizioni climatiche possono essere rigide e richiedono abbigliamento adeguato. Gli amanti degli sport invernali adoreranno fare un viaggio in Bulgaria in questo periodo dell’anno, potendo approfittare della vicinanza del monte Vitosha per praticare sci e snowboard.

Clima e temperatura di Sofia: quando visitare la capitale bulgara

Non esiste un momento dell’anno migliore o peggiore per organizzare un viaggio a Sofia. Molto dipende dai tuoi gusti e dalla tua capacità di adattarti o meno al grande caldo o al freddo intendo. Stando all’oscillazione della colonnina di mercurio, la primavera (aprile-maggio) e l’autunno (settembre-ottobre) sono, sulla carta, i periodi migliori per visitare Sofia. Le temperature sono miti e il clima è generalmente piacevole, permettendo di godere in pieno delle bellezze naturali e culturali della città.

Se preferisci il clima caldo e le lunghe giornate estive, giugno e agosto sono i mesi ideali. Preparati però a temperature elevate, a un po’ di umidità e a un maggior afflusso turistico. In inverno, il clima della capitale della Bulgaria diventa rigido ma regala un paesaggio ghiacciato e innevato che rende tutto più pittoresco

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SiViaggia regala il magazine GATE numero 41

Ogni mese vi regaliamo il magazine di lifestyle GATE da scaricare e sfogliare. La rivista, scritta in italiano e in inglese, contiene articoli di viaggi, ma anche di moda e attualità. Alle pagine 46-49 del numero 41, trovate l’ultimissimo articolo di SiViaggia dedicato al nostro weekend a Mérida, la Roma di Spagna, la seconda città con più siti archeologici risalenti all’epoca romana al mondo.

Capoluogo dell’Estremadura, la regione interna della Spagna al confine con il Portogallo, questa splendida città fu fondata lungo un’importantissima direttrice chiamata via de la Plata che collegava in Sud al Nord del Paese, ma soprattutto luogo di relax dove amavano ritirarsi gli antichi romani, dopo aver trascorso una vita combattendo, e dove ancora oggi si viene per divertisti. Vi spieghiamo come.

Inoltre, sfogliando le pagine del magazine trovate anche qualche utile consiglio per organizzare le prossime gite fuori porta, alla scoperta di un’altra città dalla forte impronta romana in Italia, di borghi termali e di passeggiate gourmet. È sufficiente registrarsi gratuitamente per poter effettuare il download.

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Cosa vedere sull’isola di Skiathos in Grecia

La Grecia, si sa, è una delle mete più amate dai viaggiatori di tutto il mondo, che sono attratti non solo dalle sue acque limpide e cristalline, in contrasto con la sua sabbia bianca e dorata, ma anche dai suoi paesaggi mozzafiato e dal ricco patrimonio culturale che caratterizza la sua antica e gloriosa storia.

Tra le isole più affascinanti di questo Paese c’è sicuramente Skiathos: si tratta di un gioiello nascosto del Mar Egeo e che fa parte dell’arcipelago delle Sporadi Settentrionali. Su quest’isola si trova una combinazione invidiabile, che crea un mix unico di natura incontaminata, storia antica ed affascinante e spiagge da sogno. Inoltre, l’isola di Skiathos è diventata molto famosa anche grazie alla produzione cinematografica “Mamma Mia!”, famoso film-musical che ha messo in luce la straordinaria bellezza di questo piccolo angolo della Grecia.

Cosa vedere sull’isola di Skiathos?

La città di Skiathos, il centro della vita sull’isola

Sull’isola si trova l’omonima città di Skiathos, un centro abitato abbastanza recente, che venne costruito nel 1830, e che rappresenta il punto di partenza ideale per esplorare l’isola greca.

Passeggiando per le vie strette del centro storico, i visitatori potranno immergersi nella tradizionale atmosfera greca, che combina tradizione e modernità. Qui, infatti, si trovano caffetterie alla moda e ristoranti raffinati al fianco di edifici storici e tipiche strutture greche, dal colore bianco ed il tetto azzurro.

La penisola di Bourtzi, per un’esperienza storica e culturale

Il capoluogo dell’isola è diviso in due dal porto, che a sua volta viene protetto dalla piccola penisola di Bourtzi. Si tratta di un luogo imperdibile, dalla bellezza unica ed una grande ed importante storia alle spalle.

La penisola, oggi, ospita un teatro all’aperto dall’atmosfera unica e che è diventato negli anni un punto di riferimento importante per event artistici e culturali, soprattutto durante l’alta stagione. Una passeggiata al tramonto a Bourtzi al tramonto è un’esperienza imperdibile, dove le rovine dell’antico castello veneziano crea un’atmosfera magica.

La casa di Papadiamantis e l’antico borgo di Kastro, per un tuffo nella storia

A pochi passi dal porto, si trova anche la casa natale del famoso Alexandros Papadiamantis, uno dei più importanti scrittori del diciannovesimo secolo. Questa casa è stata trasformata in un museo, che offre una visione molto ampia sulla vita e sulle opere dell’autore. L’edificio è piccolo, ma allo stesso tempo ricco di mobili d’epoca e manoscritti originali. Visitarlo dà agli amanti dell’arte e della storia greca, di immergersi in questa cultura, scoprendo diversi aspetti della vita quotidiana e delle tradizioni degli abitanti locali.

Un altro edificio dall’importanza storica notevole per l’isola di Skiathos è l’antico borgo fortificato di Kastro, che si trova nella parte settentrionale dell’isola ed è raggiungibile a piedi attraverso un ripido sentiero che richiede due ore di cammino. È un luogo poco frequentato, ma un tempo era il villaggio più abitato dell’isola, con oltre 300 case e 20 chiese. Oggi, qui, è possibile ammirare le poche rovine rimaste e gli splendidi panorami dei paesaggi circostanti.

Alla scoperta delle spiagge più belle di Skiathos

L’isola di Skiathos è molto famosa, anche a livello internazionale, per le sue spiagge mozzafiato e da cartolina. Si tratta di spiagge con sabbia fine ed acque turchesi, che non ha nulla da invidiare alle più famose isole di Santorini, Corfù e Zante. Ecco le spiagge più belle dell’isola.

Koukounaries: la perla dell’isola

Fra tutte le spiagge dell’isola di Skiathos, la spiaggia di Koukounaries è la più famosa. Si trova a circa dieci chilometri dalla città principale di Skiathos, una lunga distesa di sabbia bianca, immersa nella foresta di pini che caratterizza questi paesaggi del Mar Egeo e che offrono un’ombra piacevole durante le giornate più calde.

La spiaggia di Koukounaries è l’ideale per chi cerca un’esperienza all’insegna del relax ed è molto adatta, grazie anche ai servizi offerti, ai visitatori di tutte le età e le famiglie. Inoltre, dietro questa spiaggia si trova il lago di Strofilia, un’area protetta dove vivono cigni, anatre e molte altre specie di animali tipici dell’isola.

Vista aerea della spiaggia di Koukounaries sull'isola di Skiathos, con ombrelloni e mare cristallino

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Vista area della spiaggia di Koukounaries, Skiathos

La spiaggia di Vromolimnos, fra eleganza e tramonti indimenticabili

A breve distanza dalla spiaggia di Koukounaries è presente la spiaggia di Vromolimnos, una spiaggia che merita assolutamente una vista. Si tratta di una località particolarmente apprezzata per i suoi tramonti spettacolari, che colorano il cielo di sfumature uniche, che regalano scatti memorabili e ricordi indelebili delle vacanze sull’isola greca.

Inoltre, grazie alla presenza di servizi di alta classe e di qualità, questa spiaggia viene considerata la scelta perfetta per una giornata all’insegna del comfort e del divertimento.

Tranquillità sulla spiaggia di Megas Giolas

Per chi, invece, preferisce le spiagge meno affollate, la spiaggia di Megas Gialos è un piccolo angolo di paradiso situato sulla costa settentrionale dell’isola di Skiathos. Si trova nascosta all’interno di una baia, Megas Gialos è l’ideale per chi cerca tranquillità e contatto diretto con la natura.

L’accesso a questa spiaggia non è semplice. Ci sono due possibilità: si può raggiungere la spiaggia o tramite una lunga strada sterrata o, altrimenti, via mare tramite un’escursione in barca. D’altro canto, la fatica che si impiega per raggiungere Megas Giolas viene ripagata dall’atmosfera rilassante e dalla sua bellezza incontaminata, che la contraddistinguono fra le altre.

La spiaggia di Lalaria, un miracolo della natura

La spiaggia di Lalaria è una destinazione imperdibile, raggiungibile solo via mare. Si tratta di una spiaggia rocciosa, caratterizzata da ciottoli bianchi e levigati, che creano un contrasto unico con l’acqua turchese che circonda l’isola.

Lalaria è uno dei simbolo di Skiathos, in grado di far vivere una sensazione di isolamento e bellezza naturale selvaggia. È una delle spiagge che meritano assolutamente una visita.

Vista aera della spiaggia di Lalaria, Skiathos, famosa per la sua unicità e lo spettacolo naturale che offre la scogliera

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Vista aera della spiaggia di Lalaria, Skiathos

‘Mamma Mia!’ ed il fascino di Skiathos

L’isola di Skiathos ha acquisito ulteriore fama e gloria grazie al famoso film-musical “Mamma Mia!”, ispirato e tratto dalle canzoni degli ABBA. Questa piccola, che ottenne un discreto successe nelle sale cinematografiche, ha contribuito a far conoscere al grande pubblico le bellezze di Skiathos e delle isole vicine del Mar Egeo. Per i fan del film e degli ABBA, visitare l’isola è stata e sarà l’occasione giusta per rivivere alcune delle scene più iconiche del film, aggiungendo un tocco di magia alla vacanza.

L’isola di Skiathos è qualcosa di unico. Nonostante le sue ridotte dimensioni, è in grado di offrire una varietà di paesaggi naturali unici e mozzafiato, che renderanno le vacanze indimenticabili per tutti i visitatori che decideranno di visitare questo angolo di paradiso della Grecia.