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Ryanair, promo Flash: voli per l’Europa scontati in autunno

Ultima chiamata per l’offerta Ryanair che terminerà entro oggi: l’imperdibile promo Flash della compagnia aerea low cost vi permetterà di volare in alcune delle più affascinanti destinazioni europee a prezzi scontatissimi.

Prenotando entro le 23:59 del 23 ottobre 2024, sarà possibile viaggiare tra l’1 novembre e il 18 dicembre 2024 verso mete come Poznań, Bucarest e Palermo, oltre a moltissime altre città europee (sono davvero tante e variano in base all’aeroporto di partenza, naturalmente).

Con l’autunno alle porte, questa è l’occasione perfetta per scoprire nuovi angoli d’Europa con voli a prezzi convenienti. Ecco una panoramica su tre destinazioni straordinarie incluse nell’offerta.

Poznań: perla storica della Polonia occidentale

Poznań, una delle città più antiche della Polonia, è una destinazione poco nota rispetto alla capitale, ma che incanta il viaggiatore che vi si avventura con il suo mix di storia, cultura e modernità. Situata nella Polonia occidentale, questa città è famosa per essere il luogo di nascita dello Stato polacco e offre un viaggio indietro nel tempo attraverso le sue architetture medievali e i suoi affascinanti monumenti.

Cosa vedere a Poznań

Il cuore pulsante della città è la sua splendida Piazza del Mercato Vecchio (Stary Rynek), una delle più grandi e colorate d’Europa. Qui si può ammirare il Municipio rinascimentale, famoso per l’orologio con i capretti meccanici che si scontrano ogni giorno a mezzogiorno, in uno spettacolo davvero unico. Da non perdere anche la Cattedrale di San Pietro e Paolo, posta sull’isola di Ostrów Tumski, che è la più antica cattedrale dell’intera Polonia.

Poznań è anche una città dinamica, costellata da numerosi musei, ristoranti di alta qualità e una vivace scena culturale. I viaggiatori autunnali potranno godere di festival locali e gustare piatti tipici come i pierogi o lo St.Martin’s Croissant, un dolce tipico di San Martino, patrono della città.

Il volo è in partenza dall’aeroporto di Milano Bergamo a partire da un costo di 16,99 euro.

Bucarest: nel cuore della Romania

Conosciuta come la “Piccola Parigi dell’Est”, Bucarest è una città che sorprende per il suo eclettismo architettonico e la sua vivace vita notturna. Capitale della Romania, offre un ricco patrimonio culturale, con influenze francesi, ottomane e comuniste che convivono in armonia.

Cosa vedere a Bucarest

Il principale punto d’interesse di Bucarest è il Palazzo del Parlamento, il secondo edificio amministrativo più grande del mondo, che offre visite guidate affascinanti. Un’altra tappa obbligata è il Museo del Villaggio, un museo all’aperto che permette di esplorare l’architettura tradizionale romena, dalle case in legno alle chiese storiche.

Arco trionfale, Bucarest

Fonte: iStock

L’Arco trionfale a Bucarest

Per chi cerca un po’ di relax, il Parco Herăstrău è una splendida oasi di verde, perfetta per una passeggiata tra i colori dell’autunno, immersi nel foliage. Bucarest è anche rinomata per la sua scena gastronomica, dove è possibile assaporare piatti come il mici (salsicce speziate) e la ciorbă (zuppa acida tradizionale).

Il volo è in partenza dall’aeroporto di Milano Malpensa a partire da un costo di 16,99 euro.

Palermo: cultura e bellezza mediterranea

Con un clima mite anche in autunno, Palermo è la destinazione perfetta per chi desidera scoprire la ricca storia e cultura siciliana. La città principale della Sicilia vanta un’incredibile miscela di influenze arabe, normanne, barocche e rinascimentali, riflessa nei suoi monumenti e nelle sue tradizioni culinarie e culturali.

Cosa vedere a Palermo

Uno dei gioielli di Palermo è senza dubbio la Cattedrale, un capolavoro architettonico che unisce stili diversi, dal normanno al barocco e incanta chi vi si trova davanti, dopo una passeggiata attraverso i Quattro Canti della lunga via Maqueda e di Corso Vittorio Emanuele. Altro simbolo della città è il Palazzo dei Normanni, antica residenza reale e oggi sede del Parlamento siciliano, dove si può ammirare la straordinaria Cappella Palatina, che sorprende grazie ai suoi mosaici dorati.

Palermo, Sicilia

Fonte: iStock

Sguardo sulla città di Palermo

Passeggiare per i mercati storici come il Mercato di Ballarò o Vucciria è un’esperienza da non perdere, immersi tra i profumi mediterranei e le voci dei venditori ambulanti, in un turbinio di colori, odori e sapori. Qui si possono assaporare i migliori piatti della cucina di strada palermitana, come il pane con la milza, le panelle e i cannoli siciliani.

Palermo offre anche meravigliose spiagge vicine al centro città, come Mondello, perfette per chi desidera un ultimo bagno di sole autunnale.

Il volo è in partenza dall’aeroporto di Milano Malpensa a partire da un costo di 17,00 euro.

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Surtsey, la neonata isola islandese vietata all’uomo

Immaginiamoci un luogo che fino a pochi anni fa neppure esisteva, ma che oggi è una realtà anche se mai i civili potranno visitarlo: è l’isola di Surtsey, che si trova al largo delle coste dell’Islanda.

Si tratta di un luogo del mondo davvero particolarissimo, perché non solo l’isola prima non c’era ed è nata una sessantina di anni fa, ma il tempo ne ha fatto anche mutare la forma e le dimensioni e oggi è un posto affascinante, che viene studiato non solo dai vulcanologi, ma anche da botanici e biologi.

Tutto quello che c’è da sapere su Surtsey, l’isola in Europa che è emersa dalle acque del mare.

Surtsey, la storia dell’isola

La storia dell’isola di Surtsey prende il via – probabilmente – qualche giorno prima del 14 novembre del 1963, quando un’eruzione vulcanica ha iniziato a dare forma a quello che poi – anni dopo – sarebbe diventato un luogo esteso per circa 2,7 chilometri quadrati.

L’isola è nata a 130 metri sotto il livello del mare, negli abissi, ha raggiunto la superficie il 14 novembre e ha smesso di crescere il 5 giugno 1967. E non è rimasta uguale a sé stessa, infatti con il tempo le sue dimensioni si sono costantemente ridotte. In tal senso è interessante un dato: nel 2012 l’isola di Surtsey misurava 1,3 chilometri e la sua cima più alta raggiungeva i 155 metri.

Questo perché con la fine dell’attività del vulcano, l’isola non solo ha smesso di crescere, ma piano piano le sue dimensioni si sono ridotte. E per le sue caratteristiche è riserva naturale dal 1965, tanto che solo in pochi hanno il privilegio di raggiungerla. Inoltre, dal 2008 è patrimonio dell’Umanità Unesco.

Isolata e protetta sin dalla sua nascita, questo luogo al largo delle coste dell’Islanda è un vero e proprio laboratorio naturale. Un suo grande valore è quello di mostrare agli scienziati come vi è arrivata la vita, giunta qui abbastanza velocemente sia per quanto riguarda le piante che, successivamente per gli animali: dagli uccelli, agli animali marini senza dimenticarne altri come gli insetti e i ragni.

Da Vestmannaeyjar, visuale delle isole compresa Surtsey

Fonte: iStock

Da Vestmannaeyjar la vista sulle isole compresa Surtsey

Come vedere l’isola di Surtsey

Affascinante e proibita, l’isola di Surtsey ha una grande potenza attrattiva per le sue tante peculiarità. Il fatto, poi, che solo a un ristretto numero di persone sia concesso raggiungerla la rende ancora più intrigante. Ma esiste qualche modo per vederla? La risposta è sì. Pare, infatti, che ci sia un punto sulla da cui è possibile vederla da lontano.

Infatti, Surtsey fa parte dell’arcipelago delle Vestmannaeyjar che, invece, può essere visitato. Le isole sono davvero poche e di piccole dimensioni: la più grande è Heimaey che si estende su una superficie di oltre 13 chilometri quadrati e che è anche l’unica a essere abitata. Da lì si può scorgere la piccola isola proibita. Per il resto totale divieto di accesso, come accade anche ad altri luoghi della Terra che non si possono raggiungere.

L’isola di Surtsey sparirà?

Se si pensa al fatto che la dimensione dell’isola sta lentamente, ma inesorabilmente, diminuendo nel corso del tempo, è logico pensare che ben presto questa sparirà dalle cartine geografiche.

Ma la verità è che potrebbe non accadere così velocemente, si presume che l’isola resterà nel mare ancora per qualche secolo. E la si potrà ammirare da lontano con un misto di stupore e meraviglia.

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Ponte dell’1 novembre tra eventi e tradizioni di Halloween in Europa

Con l’avvicinarsi del ponte dell’1 novembre, le città di tutta Europa si animano con celebrazioni suggestive che mescolano storia, leggende locali e atmosfere spettrali. Da antiche tradizioni celtiche a feste moderne, le varie destinazioni fanno a gara per offrire esperienze uniche a chi ama il brivido. Dalle sfilate di fuoco in Scozia ai castelli infestati della Transilvania, passando per le fiere colorate di Barcellona e le gallerie dell’orrore di Vienna, la festa di Halloween si trasforma in un momento magico e inquietante. Ecco una panoramica di come alcune delle città più affascinanti d’Europa celebrano questa festività, tra miti antichi e nuove forme di divertimento.

Samhuinn Fire Parade a Edimburgo

Edimburgo celebra Halloween con la famosa Samhuinn Fire Parade, una spettacolare parata ispirata all’antico rituale celtico di Samhuinn. Organizzato dalla Beltane Fire Society, questo evento segna la transizione tra estate e inverno, con una rappresentazione teatrale ricca di fuoco, percussioni e acrobazie per le vie della città. Al centro della storia, il Re Estivo cede il suo potere al Re Invernale, accompagnato dall’intervento della saggia dea Cailleach. Nonostante il tono alquanto misterioso, la parata celebra anche gli aspetti positivi dell’inverno, come il calore dei camini e le storie al lume di candela.

La sfilata di Macnas a Dublino

Halloween a Dublino è una delle festività più attese dell’anno, con la celebre parata animata da spettacolari costumi, carri allegorici e performance mozzafiato. Il momento clou è la sfilata di Macnas, famosa per le sue creature giganti e le narrazioni immersive. Le strade di Dublino si riempiono di mistiche creature e incredibili installazioni luminose, creando un’atmosfera unica. Oltre alla sfilata, la capitale irlandese offre tutto un corollario di tour dei fantasmi, mercatini a tema e attività per famiglie, come i concorsi di intaglio delle zucche, rendendo la celebrazione perfetta per tutte le età.

Festa spettrale in Transilvania

Il Castello di Bran, in Transilvania, è una delle mete più suggestive dove festeggiare Halloween in modo davvero indimenticabile. Famoso come luogo che ha ispirato il castello di Dracula nel romanzo di Bram Stoker, offre una notte di festa spettrale. Il tour notturno svela storie di fantasmi locali, mentre il Magic Time Tunnel intrattiene gli ospiti con effetti speciali e percorsi sotterranei. Dopo cena, la festa continua al Royal Park, dove i partecipanti possono ballare fino a tarda notte. L’atmosfera cupa del castello, le storie di Vlad l’Impalatore e le leggende locali rendono Halloween in Transilvania un’esperienza da brivido.

Notte nel Castello di Frankenstein a Darmstadt

Il Castello di Frankenstein, vicino a Darmstadt, in Germania è un’altra destinazione iconica per Halloween. Qui, si può vivere un’esperienza immersiva tra le rovine dell’antico maniero, circondati da attori mascherati da spettri e fantasmi. Secondo la leggenda, il fantasma del Dr. Frankenstein appare a mezzanotte, ma nessuno è ancora riuscito a vederlo. La serata prevede esperienze da brivido, come sedersi su una sedia elettrica, che contribuiscono a creare un’atmosfera da incubo.

Whitby Goth Fest in Inghilterra

Whitby, pittoresco porto peschereccio nello Yorkshire, è famoso per il Whitby Goth Fest, un evento che attira ogni anno migliaia di appassionati della sottocultura gotica. Le rovine dell’abbazia e i panorami suggestivi dei 199 Steps aggiungono un fascino inquietante al festival, mentre la suggestiva illuminazione dell’abbazia crea uno spettacolo di luci imperdibile. Durante l’ultimo weekend di ottobre, la città si trasforma in un luogo di pellegrinaggio per i fan del gotico e del soprannaturale, con eventi culturali, musica dal vivo e un’atmosfera che evoca l’antica leggenda di Dracula.

Fantasmi e leggende gotiche a Barcellona

Tra feste nei club più esclusivi e festival musicali all’aperto, la festa di Halloweeen a Barcellona celebra anche la Castanyada e il Dia de los Muertos, con fiere di strada e mercati che offrono prodotti tipici. Non mancano i tour tematici, come Barcelona Ghosts & Legends, che conducono alla scoperta di misteri e leggende attraverso le strade del Quartiere Gotico.

A Vienna tra storia e mistero

Vienna offre un Halloween spettrale e ricco di fascino. Il Prater, famoso per la sua ruota panoramica, si trasforma in un parco a tema con attrazioni dell’orrore, mentre la Torre dei Folli espone reperti anatomici raccapriccianti. Il Cimitero Centrale, che compie 150 anni, è un’altra meta imperdibile, con le sue tombe illustri e il Museo delle Pompe Funebri, dove l’umorismo macabro trova spazio tra gli articoli in vendita. Anche il cimitero ebraico, immerso nella nebbia autunnale, aggiunge un tocco misterioso a una città pronta a celebrare Halloween con stile e ironia.

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Cosa vedere ad Augusta: città rinascimentale in Germania

La città tedesca di Augusta è un affascinante gioiello rinascimentale che si trova nel cuore della Baviera, la regione nota per i suoi paesaggi mozzafiato e per le sue città pittoresche, oltre che per la sua ricca storia. Augsburg, questo il nome in tedesco della città, è una delle più antiche della Germania Rinascimentale: un centro culturale vivace e moderno, che offre una straordinaria combinazione di arte, architettura e storia. Ma quali sono i luoghi turistici più interessanti di Augusta?

Partiamo inizialmente dalla sua storia. La città di Augusta venne fondata nel lontano 15. a.C. dall’imperatore romano Augusto, da cui la città prende il nome. Inizialmente venne destinata ad essere un avamposto militare con lo scopo di proteggere i confini dell’Impero Romano, ma dalla sua fondazione, non smise mai di crescere.

Infatti, col passare dei secoli, Augusta è diventata prima uno dei centri più prosperi ed importanti in Europa durante il Medioevo, poi anche del Rinascimento. La sua crescita e lo sviluppo architettonico cittadino finì nel lontano 1555, con la firma di quello che fu un evento dalla rilevanza storica unica per il continente europeo: la famosa Pace di Augusta, che sancì la fine delle guerre religiose tra cattolici e protestanti.

Cosa vedere ad Augusta: ecco le principali attrazioni

La piazza principale e cuore rinascimentale di Augusta

Qualsiasi visita nella città di Augusta non può che iniziare da qui, dalla Rathausplatz, la piazza del municipio. In questo luogo è possibile osservare il maestoso Rathaus, proprio il municipio cittadino, che venne costruito in epoca rinascimentale e che conserva, ancora oggi, i suoi interni finemente decorati, come testimonianza tangibile della ricchezza e dell’importanza che Augusta ebbe durante questa epoca. Nei pressi del municipio sorge anche la Torre Perlach, un monumento storico dal quale è possibile godere di una vista spettacolare sulla città una volta raggiunta la cima: un’esperienza imperdibile, soprattutto quando nelle giornate limpide si possono scorgere il lontananza le Alpi.

Vista di palazzi del centro storico di Augusta, nella regione della Baviera, tipica esperienza della Germania RInascimentale

Fonte: iStock

Palazzi del centro storico di Augusta, Germania

La Fontana di Augusto e Maximilian Strasse

Al centro della piazza del municipio si trova la Fontana di Augusto, che, come si evince dal nome, è un omaggio all’imperatore romano Augusto che durante il suo dominio fondò la città, simbolo del legame con le sue origini romane. Camminando per il centro ci si imbatte per la splendida Maximilian Strasse, una delle strade più frequentate ed eleganti della città. Passeggiando lungo questa via sono presenti numerosi edifici storici e palazzi nobiliari, tra cui anche Palazzo Schaezler, dove in passato soggiornò la regina Maria Antonietta ed i cui interni sfarzosi ed in stile rococò sono ancora perfettamente conservati e visitabili dai turisti.

Lo storico Fuggerei

Questo è uno dei luoghi più affascinanti ed unici di Augusta. Si tratta del Fuggerei, il più antico complesso di edilizia popolare del mondo, che venne fondato nel lontano 1521 dalla famiglia Fugger, dalla quale la costruzione prende il nome, ovvero una delle dinastie più ricche della Germania Rinascimentale, nonché banchieri più potenti dell’epoca. Visitare questo quartiere permette ai visitatori di fare un vero e proprio viaggio nel tempo.

È bene sapere che, per ovvi motivi, essendo ancora questi appartamenti abitati, non è possibile visitare tutte le strutture. Solo un appartamento, in tutto il complesso, è stato trasformato in un museo. Questo appartamento, il n.13 del Mittlere Grasse, è completamente ammobiliato e le sue camere possono essere visitate dai turisti. Tutto l’interno risale ai tempi della sua fondazione e le stanze, cioè una cucina, una camera da letto ed un bagno, mostrano la lunga storia del complesso del Fuggerei e della famiglia fondatrice.

Il quartiere di Fuggerei ad Augusta, con strutture tipiche al tramonto, primo complesso popolare d'Europa

Fonte: iStock

Il quartiere di Fuggerei ad Augusta

La Basilica di Sankt Ulrich und Afra ed il Lutherstiege

A pochi passi dal centro storico di Augusta è possibile visitare uno degli edifici religiosi più importanti della città: la Basilica di Sankt Ulrich und Afra, che venne costruita sul luogo esatto dove venne uccisa la santa martire Afra nel 304. Questa struttura è famosa per le sue guglie imponenti, ma anche per i suoi magnifici altari scolpiti a mano. All’interno della Basilica

Essendo Augusta un centro religioso molto importante, non può mancare alla visita di questa bellissima città della Baviera, il Lutherstiege. Si tratta di un museo che racconta la storia di Martin Lutero e della sua importante battaglia alla Chiesa cattolica. È una struttura piccola, ma allo stesso tempo conserva un numero importante di reperti dell’epoca come documenti originali, libri e oggetti legati alla Riforma Protestante, offrendo così ai visitatori una veduta importante su quello che fu uno dei periodi più turbolenti della storia europea.

La casa di Mozart

È una tappa imperdibile per gli amanti della musica. Si tratta della casa natale di Leopold Mozart, padre del celebre e famoso compositore Wolfgang Amadeus Mozart. Sebbene quest’ultimo non sia nato ad Augusta, la città rivendica un ruolo importante nella storia della sua famiglia. Qui è possibile assistere a mostre che portano in viaggio nella vita di Leopold e nell’infanzia di suo figlio. Proprio grazie alla presenza di questi personaggi storici nella storia della città, ad Augusta si celebra ogni anno il Mozart Festival, un evento che celebra la musica del grande compositore e che prevede diversi concerti ed eventi in tutta la città bavarese.

Augusta contemporanea

Se da una parte questa città tedesca vanta una ricca e gloriosa storia, dall’altro lato si presenta come una città moderna e dinamica. Nel corso degli ultimi decenni, soprattutto, Augusta ha visto una rinascita culturale, grazie alla nascita di nuove gallerie d’arte, spazi espositivi ed un ricco calendario con eventi e mostre d’arte contemporanea e classica, che attirano visitatori dal resto della Germania e d’Europa.

Uno di questi centri è la Kunsthalle Augsburg, uno dei centri d’arte moderna che espone opere d’arte di artisti tedeschi emergenti. Degno di nota è anche il Textil und Industriemusem, che esplora l’importanza dell’industria tessile della città di Augusta, che racconta ai visitatori come questo sia stato uno dei principali centri di produzione tessile in Europa, dal Medioevo all’epoca moderna.

Visitare la città di Augusta è, per i suoi visitatori, la giusta possibilità di immergersi e scoprire una pagina europea ricca di storia, oltre che una città affascinante e dalla bellezza unica dei suoi monumenti più importanti e delle sue opere d’arte. Augusta dovrebbe rientrare, senza ombra di dubbio, in un itinerario alla scoperta della regione della Baviera e delle sue città più famose ed apprezzate come Monaco di Baviera.

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Haugesund, il cuore vichingo della Norvegia

Si trova nella contea di Rogaland, sulla costa sud occidentale della Norvegia, un piccolo gioiello della Scandinavia, dal cuore vichingo: il villaggio di Haugesund, che si affaccia sul Mare del Nord, una piccola cittadina conta una popolazione di circa trentamila abitanti.

È una meta sicuramente meno famosa delle destinazioni più note come Oslo o Bergen, ma gode di un significato storico e culturale di grande rilevanza. Haugesund non solo rappresenta uno dei principali punti d’accesso ai magnifici fiordi norvegesi, ma anche un importante centro storico vichingo, simbolo dell’era moderna della Norvegia, nonostante l’industria petrolifera abbia trasformato il tessuto economico locale.

La storia legata di Haugesund, città dal cuore vichingo

Il villaggio di Haugesund ha radici profonde nella storia vichinga. Fu qui, infatti, che il primo Re di Norvegia unificò il Paese dopo la storica vittoria nel lontano Quindicesimo secolo. Si tratta di un legame storico e culturale molto evidente, sia nei racconti e nelle tradizioni locali, sia nei luoghi affascinanti e storici nei dintorni del villaggio. Ad esempio, una delle principali attrazioni dal carattere storico di Hagesund è il Viking Settlement di Avaldsnes, che si trova a pochi chilometri dalla città e sull’isola di Karmøy.

Avaldsnes è considerato il più antico insediamento reale della bellissima Norvegia. In questa località il re Harald stabilì, infatti, il suo trono e di questa epoca è possibile scoprire tutto al Nordvegen History Centre: un museo interattivo dopo poter scoprire la storia norvegese attraverso il punto di vista degli antichi vichinghi e delle loro conquiste territoriali. Inoltre, nei pressi del museo è possibile visitare anche la Chiesa di Sant’Olav, facilmente raggiungibile e situata fra Haugesund e Avaldsnes.

Dall’industria ittica al petrolio: la città oggi

Se in passato il piccolo villaggio di Haugesund era un importante centro ittico, soprattutto per la pesca delle aringhe, oggi la situazione è decisamente cambiata. Infatti, nel corso del Ventesimo secolo, la città si è trasformata in un polo industriale soprattutto grazie all’industria petrolifera. Le acque al largo di Haugesund, infatti, sono ricche di riserve di petrolio e gas naturale e questo ha portato ad uno sviluppo economico decisamente rilevante.

Cosa fare a Haugesund? Escursioni ed attività nella natura

Nonostante questa suo caratteristico aspetto industriale, Haugesund ha saputo comunque mantenere la sua bellezza naturale ed il suo caratteristico fascino vichingo. Questa regione norvegese, infatti, è ricca di fiordi spettacolari e baie, che regalano ai visitatori scorci mozzafiato. Nei mesi estivi queste località balneari della zona si popolano di turisti provenienti da tutta la Norvegia, che sono attratti dalle temperature miti della zona, dovute alle correnti calde provenienti dall’America Centrale.

Uno dei fiordi più belli è l’Hardangerfjord, che si trova a poco più di un’ora da Haugesund. Qui i visitatori possono fare escursioni ed attività all’aperto, ma anche navigare tra le acque cristalline norvegesi o godersi a pieno la tranquillità di uno dei paesaggi più affascinanti di tutta la Norvegia.

Inoltre, per chi è alla ricerca di un’avventura a stretto contatto con la natura, è possibile partecipare a diverse escursioni in gommone da rafting lungo la costa, che durano circa un’ora, e che permettono ai visitatori di ammirare le scogliere imponenti e le montagne che si tuffano nel mare. È possibile visitare anche il parco naturale di Dupadalen, che si trova a poca distanza dal centro città, ed è un’oasi di pace e tranquillità dove è possibile fare lunghe passeggiate, trekking e nuotare nel piccolo laghetto di Eivindsvannet durante i mesi estivi. Questo parco è una delle destinazioni preferite sia dai residenti, che dai turisti, anche grazie alla presenza di numerosi sentieri.

Un’altra escursione consigliata per tutti coloro che vogliono visitare questa la città norvegese di Haugesund, anche se più impegnativa rispetto ad altri sentieri, e quella che porta alle cascate di Langfoss, una delle più grandi cascate della Norvegia, alte più di 600 metri.

Haugesund è una città della Norvegia, tutta da scoprire. Un tesoro nascosto di questo Paese scandinavo, che offre un perfetto equilibrio tra storia, cultura e natura. Un villaggio dal cuore vichingo che, soprattutto durante il periodo estivo, si trasforma nella destinazione ideale per tutti quei viaggiatori che vogliono esplorare una parte della Norvegia lontana dalle mete turistiche più note, come Oslo e la culturale città di Bergen.

Piccole abitazioni del villaggio di Haugesund, cuore vichingo della Norvegia

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Abitazioni del villaggio di Haugesund, Norvegia
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Irlanda, come sta cambiando il turismo nell’Isola di smeraldo

In occasione di TTG Travel Experience, la fiera del turismo più importante d’Italia che si è svolta Rimini, abbiamo incontrato la direttrice di Turismo Irlandese in Italia Marcella Ercolini, che ci ha raccontato come sta cambiando il turismo in Irlanda e quali sono i turisti più apprezzati sull’Isola di smeraldo.

Quali sono le novità che Turismo Irlandese presenta al TTG quest’anno?

Siamo al TTG con nove partner da tutta l’isola d’Irlanda che tengo a sottolineare è visitabile tutto l’anno per presentare la nostra offerta turistica. Ci sono delle attività come Powerscourt gardens, tra i giardini più belli al mondo, orgoglio nazionale, vistabili in primavera e uno dei tanti nostri festival ovvero Halloween, che tutti dovrebbero sapere non è americano ma ha origine in Irlanda. Nato duemila anni fa, celebrava il raccolto e la fine dell’estate. Vogliamo spingere, quindi, questa festa che si svolge in autunno per dire che l’Irlanda si può visitare anche in questa stagione. Ci sono una serie di festival legati ad Halloween in tutta l’Irlanda, dal Puka Festival nella Contea di Meath, a Derry Londonderry nell’Irlanda del Nord che è la città con la festa di Halloween più grande d’Europa e poi ci sono altri festival a Galway e in altre parti dell’isola. Questo per noi è molto importante perché si trovano nelle tradizioni ancestrali irlandesi ma anche nelle leggende il fascino della storia e della cultura d’Irlanda con musica, balli e cibo.

Newgrange nel Meath

Fonte: iStock/Derick Hudson

Newgrange nella Contea di Meath, dove è nato Halloween

L’altro tema che vogliamo affrontare e che da qualche anno stiamo trattando è il nostro impegno verso un turismo più sostenibile, quindi promuovendo alcuni nostri partner che propongono nuovi modi di vivere l’Irlanda, più lento e più consapevole. Quindi, percorsi ciclabili o da fare a piedi. L’Irlanda sta investendo molto nelle greenways e nelle blueways e quindi in un rapporto più autentico con la natura. Ci sono dei percorsi che sono già attivi e che si possono affrontare in modo individuale o con gruppi organizzati sia in modo amatoriale sia professionale che pensano a organizzare il tour, prenotare alloggi unici, trasportare i bagagli e questo è un bel modo di vedere rotte meno battute e in periodi dell’anno meno affollati. Per un turismo più consapevole è importante rimettere al centro le comunità, i piccoli centri e far rivivere quei posti in maniera più vera.

L’Irlanda è un Paese che piace sempre, avete qualche evidenza?

I numeri degli arrivi finora sono importanti e superiori alle previsioni, ma dagli opertaori abbiamo evidenza che anche l’autunno sta andando molto bene. Settembre è il nuovo agosto e tante persone scelgono di andare in vacanza a settembre. L’Irlanda poi è una destinazione che viene scelta da tante persone che hanno un’età anagrafica più avanzata e professioni che permettono loro di andare in vacanza anche in autunno, che per noi sta diventando una stagione molto importante.

Inoltre, anche il target sta diventando più alto a livello di budget. L’Irlanda per la sua rilevanza culturale e di esperienze viene scelta da una nicchia di persone che a noi interessa, e a noi interessa più la qualità dei turisti che la quantità. Non abbiamo l’ambizione di avere una crescita incontrollata del turismo ma una crescita che sia sostenibile per il territorio. Oltretutto, l’Irlanda sta sviluppando una serie di strutture di alto livello che tengono conto anche dell’impatto di sostenibilità sul territorio quindi abbiamo quel lusso discreto che si offre in maniera più sofisticata, come per esempio i castelli ristrutturati che oggi offrono la possibilità di dormire, circondati da acri di parco dove fare passeggiate a cavallo. Ci sono più di 450 campi da golf in tutta l’isola che permettono di giocare, ma anche di visitare delle attrazioni nelle diverse aree dell’isola ed è un tipo di turismo che presuppone tempo e spazio, insomma.

Castello di Ashford

Fonte: Ph hipokrat – iStock

Il famoso Castello di Ashford in Irlanda, trasformato in un hotel di lusso
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Cochem, il borgo della Germania con scorci da cartolina

Camminare tra le stradine di Cochem, favoloso borgo lungo il corso del fiume Mosella a una cinquantina di chilometri da Coblenza, è come varcare la soglia di un mondo incantato.

Ogni angolo trasuda storia e poesia, dalle case a graticcio abbracciate l’una all’altra, alle maestose torri del Castello che vegliano dall’alto, fino ad arrivare alle dolci colline ricoperte di vigneti da cui nasce l’eccezionale vino Riesling, cornici perfette per escursioni e passeggiate, ma anche per semplici momenti di assoluto relax, laddove il tempo appare sospeso.

Il Castello di Reichsburg: un tuffo nel Medioevo

A dominio di Cochem con la sua silhouette imponente, il Castello di Reichsburg è la quintessenza del fascino medievale: le alte torri e le mura possenti lo rendono degno di un racconto cavalleresco.

Salire la collina che lo ospita dall’Anno Mille è un’esperienza da non perdere: passo dopo passo, la vista si allarga e la Mosella brilla lontano, avvolta dai vigneti. Distrutto nel 1869 durante la guerra della Lega di Asburgo e ricostruito nell’Ottocento in stile neogotico, è stato reso visitabile a fine Anni Settanta: le 50 stanze arredate narrano ancora oggi di leggende e battaglie epiche.

Il cuore di Cochem: un labirinto di storia e fascino

centro storico Cochem, Germania

Fonte: iStock

Case colorate a graticcio a Cochem

I vicoletti lastricati del centro storico di Cochem invitano a perdersi e ad ammirare scorci da cartolina, proprio quelli che ci si aspetterebbe di trovare sfogliando un libro di fiabe.

La trecentesca Enderttor, un tempo dimora del guardiano della torre, si erge imponente, con la fiera struttura in pietra viva a ricordare un’epoca antica, così come la Porta di Baldovino  dall’architettura difensiva e la Porta di San Martino, che conserva intatto il cammino di ronda coperto.

E siamo appena all’inizio: l’autentica magia di Cochem la si scopre passeggiando senza fretta all’ombra delle pittoresche e colorate case a graticcio dai neri e lucenti tetti in ardesia fino a ritrovarsi dinanzi al pozzo di San Martino e alla suggestiva Chiesa di San Martino, che già da lontano si impone alla vista con il campanile che svetta orgoglioso verso il cielo, fulcro spirituale del borgo.

Non può poi mancare una tappa al municipio barocco, gioiello architettonico che porta con sé sfarzo e raffinatezza e allo storico mulino della senape (tra i più antichi della Germania) risalente agli inizi del XIX secolo: si tratta di un’interessante struttura a conduzione familiare dalla lunga tradizione dove è possibile partecipare a una visita guidata per conoscere da vicino tutto il processo di lavorazione e vedere anche l’originale ruota ad acqua. In più, sono a disposizione ben 18 varietà di senape differenti nonché golose specialità regionali a chilometro zero.

Paesaggi che lasciano senza fiato

Un’atmosfera senza eguali tra la meraviglia del Castello e quella del centro storico, certo. Ma Cochem è anche paesaggi che lasciano senza fiato, a partire dalla Mosella Promenade, una passerella panoramica che corre lungo le rive del placido fiume, fiancheggiato da alberi, prati e un’ampia scelta di ristoranti e bar. Un altro ottimo modo per esplorare la passeggiata della Mosella da un punto di vista inedito è prenotare una crociera fluviale con audioguida.

Altrettanto spettacolare si rivela il Pinnerkreuz Lookout Point, luogo ideale per godere di viste uniche sul borgo e sulla splendida vallata, caratteristico ponte di osservazione a Pinnerberg, collina a nord di Cochem, la cui cima può essere facilmente raggiunta con la funivia Cochemer Sesselbahn. Una volta arrivati, si può prevedere una sosta presso il piccolo ristorante per un piacevole spuntino.

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L’Islanda si fa sempre più green e lancia The Volcanic Way

L’Islanda si conferma come una delle mete più affascinanti e innovative del panorama turistico internazionale e attrae ogni anno un numero crescente di visitatori. Tra agosto 2023 e luglio 2024, sono arrivati quasi 90.000 turisti italiani (con un aumento del 19,7% rispetto all’anno precedente) che hanno scelto di vivere il Paese in maniera più profonda, con una permanenza media di 7,9 notti, segnando un incremento dell’1,3%. Un dato che testimonia il costante interesse verso una modalità di viaggio più lenta e consapevole, perfettamente in linea con la filosofia green che l’Islanda sta portando avanti.

Un impegno concreto verso l’ambiente

Da tempo, infatti, la favolosa terra del ghiaccio e del fuoco ha posto la sostenibilità al centro delle proprie politiche legate al turismo.

Gli obiettivi sono ambiziosi: ridurre le emissioni di carbonio del 55% entro il 2030 e raggiungere la neutralità carbonica entro il 2040. Tale impegno si riflette altresì nelle esperienze proposte ai turisti. Viaggiare in Islanda in modo sostenibile significa immergersi nelle sue regioni più autentiche, restare più a lungo e muoversi con lentezza, esplorando gli angoli meno battuti soprattutto fuori stagione.

Scoprire il cibo locale, partecipare a eventi culturali, interagire con le comunità: sono tutti modi per entrare in contatto con l’essenza islandese, nel pieno rispetto dell’ambiente e dando una mano allo sviluppo del turismo responsabile. Un approccio che non è solo una tendenza, ma una necessità per preservare un ecosistema unico e straordinario, e l’Islanda lo sta dimostrando con azioni concrete.

Sviluppo turistico all’insegna della crescita sostenibile

Il 2024 sta segnando un importante capitolo per il Nord dell’Islanda, con l’inizio della costruzione di nuovi hotel nella regione di Akureyri. L’aumento dei voli diretti verso l’aeroporto locale ha generato una maggiore domanda di camere, spingendo gli operatori a investire in strutture che rispondano a tale esigenza: è un chiaro segnale della crescita del turismo nella zona, ma sempre con un occhio attento alla sostenibilità, caratteristica che, come abbiamo visto, contraddistingue l’approccio islandese al turismo.

La regione settentrionale, con i paesaggi incredibili e le peculiarità naturalistiche, si rivela così una meta sempre più ambita per chi cerca un’esperienza lontana dalle rotte turistiche più affollate.

The Volcanic Way: una nuova rotta per un turismo green

Hengill, Islanda

Fonte: iStock

Paesaggio vulcanico di Hengill, Islanda

Nel Sud dell’Islanda e nella Penisola di Reykjanes, invece, sta per nascere un’attrazione che riflette a sua volta l’impegno del Paese: The Volcanic Way. Si tratta di una nuova rotta turistica ideata per promuovere soggiorni più lunghi e incoraggiare i visitatori a scoprire la storia, la natura e la cultura dell’isola, con un focus particolare sull’attività vulcanica che ha plasmato questo territorio che non ha eguali e che è tuttora in divenire.

È praticamente impossibile, infatti, pensare all’Islanda senza che vengano in mente vulcani e attività geotermica. I paesaggi sono dominati da caratteristiche vulcaniche: campi di lava, colonne di basalto, sorgenti termali, spiagge di sabbia nera, caldere, montagne vulcaniche e vulcani subglaciali.

Lungo il tour guidato di una settimana (700 chilometri solo andata oppure 1200 chilometri andata e ritorno), i viaggiatori potranno esplorare così diciassette villaggi e i paesaggi segnati dall’energia della terra, dalle imponenti colate laviche ai crateri dormienti, fino alle sorgenti termali. Non si tratta solo di ammirare la natura incontaminata, ma di comprenderne la storia e il legame profondo con la vita degli islandesi.

La Volcanic Way collega otto vulcani (Fagradalsfjall, Hengill, Hekla, Eyjafjalljokull, Eldfell, Katla, Lakagigar e Oraefajokull) suddividendoli ciascuno in una tappa giornaliera: oltre a rimanere estasiati dinanzi agli straordinari paesaggi, si può cogliere l’occasione per fare il bagno in piscine geotermiche, avventurarsi sui ghiacciai in motoslitta o Superjeep, esplorare grotte di ghiaccio, passeggiare su una spiaggia di sabbia nera o cavalcare un cavallo islandese al cospetto di una campagna davvero fantastica.

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Bormes-les-Mimosas è stato premiato come uno dei più bei villaggi di Francia

Bormes-les-Mimosas, piccolo gioiello incastonato sulla costa francese, ha recentemente conquistato il prestigioso riconoscimento come uno dei “Plus Beaux Villages de France” (Più Bei Villaggi di Francia). Incantevole località della Provenza, nota per la profumata fioritura di mimose, i panorami eccezionali e il fascino medievale, si conferma così una delle mete più apprezzate del Paese. Ma cosa rende questo villaggio così speciale? Scopriamolo insieme.

Un riconoscimento che premia la bellezza autentica

Senza dubbio, l’annuncio di Bormes-les-Mimosas come uno dei villaggi più belli di Francia non è una sorpresa per chi ha avuto la fortuna di visitarlo.

Infatti, l’ambito titolo viene assegnato a quei luoghi che incarnano l’essenza del territorio francese e che hanno saputo preservare il loro patrimonio storico per offrire ai visitatori un’esperienza autentica e senza pari.

Incastonato tra il Mediterraneo, la Foresta del Dom e il Massiccio dei Maures, il pittoresco borgo medievale dona una varietà di paesaggi che meritano davvero di essere ammirati con i propri occhi: dalle spiagge sabbiose alle passeggiate nei boschi, il tutto a pochi minuti di distanza. A loro volta, le casette color ocra dalle persiane colorate, tipiche della Provenza, aggiungono un tocco fiabesco che non fa che accrescere il fascino magnetico di Bormes-les-Mimosas.

La fioritura delle mimose: uno spettacolo imperdibile

Ma come mai Bormes-les-Mimosas si chiama proprio così? Semplice: il nome deriva dagli alberi di mimosa, i cui fiori gialli, che fioriscono da gennaio a marzo, colorano le strade del villaggio e lo inebriano con profumi intensi.

Per saperne di più sulle iconiche piante, non può mancare una visita al Vivaio del Cavatore: delizioso giardino botanico che ospita quasi 250 specie di mimose, è anche l’inizio della famosa Strada della Mimosa, un percorso escursionistico che collega Bormes a Grasse esplorando alcuni dei luoghi più straordinari della Provenza.

La fioritura delle mimose attrae ogni anno migliaia di visitatori, che trovano in tale spettacolo naturale un motivo più che valido per immergersi nella magia del borgo.

Storia e tradizioni di un borgo medievale

villaggio Bormes les Mimosas, Provenza

Fonte: iStock

Splendida veduta del villaggio di Bormes les Mimosas

Oltre alla bellezza naturale, Bormes-les-Mimosas vanta un ricco patrimonio storico. Fondato in epoca medievale, è noto per gli edifici millenari e per l’architettura tipicamente provenzale.

Il Castello dei Signori di Fos, uno dei monumenti più importanti, ammalia con una vista panoramica che abbraccia l’intero villaggio e la costa tutt’intorno. Passeggiando tra le stradine, si possono poi scoprire alcune piazze emblematiche come Place Saint-François, Place Gambetta e Place Lou Poulid Cantoun, ognuna con le proprie caratteristiche uniche.

Tra le tappe imperdibili vi è anche la Chapelle Notre-Dame de Constance, a 324 metri di altezza, raggiungibile percorrendo un’antica Via Crucis costellata di oratori: la fatica verrà ripagata da un panorama a dir poco meraviglioso.

Un paradiso per gli amanti della natura e del mare

A pochi chilometri dalle splendide spiagge della Costa Azzurra, Bormes-les-Mimosas è altresì il punto di partenza ideale per chi desidera fare il pieno di relax tra la natura incontaminata e il mare. Da qui, è facile organizzare escursioni verso le isole di Porquerolles e Port-Cros, riserve naturali famose per i paesaggi selvaggi e le acque cristalline.

La felice unione di colline, boschi e costa rende il nuovo “borgo più bello di Francia” un vero paradiso per gli appassionati di trekking e per coloro che cercano un rifugio tranquillo lontano dal turismo di massa.

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In Germania la magia dell’autunno prende forma in un giardino

Se l’autunno è la vostra stagione preferita, allora c’è un luogo che vale propria la pena raggiungere: un vero paradiso per tutti coloro che amano le atmosfere di questo periodo dell’anno e la sua meravigliosa palette fatta di colori caldi e che richiamano a un legame ancestrale con la terra.

E, nello specifico, la meta della prossima vacanza deve essere la Germania, perché nel suggestivo giardino del castello di Ludwigsburg, splendido palazzo barocco dell’omonima città, si tiene il Ludwigsburg Pumpkin Festival: un festival delle zucche in cui la creatività la fa da padrona e gli occhi si colmano di meraviglia in una scenografia pazzesca.

E, allora, grazie alla mente creativa di chi si occupa delle sculture, le zucche assumono le forme più particolari, diventando vere e proprie sculture. Il tema dell’edizione 2024 le vede trasformarsi in Donne forti, personaggi celebri come Pippi Calzelunghe o Frida Kahlo.

La magia è servita: tutto quello che c’è da sapere sul Ludwigsburg Pumpkin Festival.

Ludwigsburg Pumpkin Festival, il festival delle zucche

Immaginatevi di camminare tra fantasiose creazioni realizzate con le zucche, figure che affascinano e lasciano senza fiato. Sappiate che no: non è solo un sogno, ma è un luogo che potete ammirare con i vostri occhi. Perché la magia prede forma e diventa reale a Ludwigsburg in Germania, dove ogni anno si tiene il festival della zucca, un appuntamento che richiama visitatori da ogni luogo.

Il perché è presto detto: se c’è una regina indiscussa dell’autunno quella è la zucca, che con i suoi meravigliosi colori colma lo sguardo. Se poi l’allestimento del Ludwigsburg Pumpkin Festival accompagna i visitatori alla scoperta di un giardino stupendo, allora è impossibile resistere al richiamo di una fuga in questo luogo.

Festival della zucca a Ludwigsburg

Fonte: Getty

Festival della zucca a Ludwigsburg: Cleopatra

Nel 2024 la manifestazione è giunta alla sua 25esima edizione ed è visitabile fino al 3 novembre, tema – in questa occasione – sono le Donne forti e, così, mentre si passeggia ci si può imbattere in una statua di zucche che richiama Pippi Calzelunghe, oppure vedere rappresentata la grande artista Frida Kahlo o, ancora, Sophie Scholl che ha fatto parte della resistenza tedesca. Personaggi simbolo che si possono ammirare rivivere in queste straordinarie opere, ma non solo, perché è stata allestita anche una mostra speciale che accompagna i visitatori alla scoperta dell’origine e della tipologia di zucche.

E per chi è goloso non mancano i patti della tradizione (ovviamente con la zucca) o la più grande zuppa di zucca della Germania: insomma questo festival è un vero e proprio viaggio attraverso i sensi che colma gli occhi di bellezza e il palato di gusto.

L’esposizione è aperta dalle 9 alle 20,30 e fino al 3 novembre 2024.

Ludwigsburg e il suo castello

Siamo in Germania a circa 17 chilometri da Stoccarda, nel land del Baden-Wurttemberg: Ludwigsburg è una città di grandi dimensioni le cui origini possono essere fatte risalire agli inizi del XVIII secolo. È nel 1704 che ha preso il via la realizzazione del celebre castello, che di fatto è anche uno dei luoghi più interessanti da vedere: esempio di architettura barocca, così come lo è il parco, una parte alla francese e l’altra all’inglese. Questo polmone verde si estende su circa 30 ettari ed è un vero e proprio viaggio nel cuore della bellezza e del fascino della natura.

La vista di Ludwigsburg dall'alto

Fonte: iStock

Una veduta dall’alto di Ludwigsburg

Da ammirare anche Marktplatz, piazza in cui lo sguardo deve abbracciare i palazzi intorno per poterne catturare tutta la bellezza, e il castello di Monrepos anche questo di chiara matrice barocca.

La città merita una visita, soprattutto durante il festival della zucca, uno degli appuntamenti più interessanti in tutta Europa per coloro che amano l’autunno, i suoi colori e le sue tante prelibatezze. E allora si deve raggiungere Ludwigsburg e quel giardino delle meraviglie che ogni anno si popola di statue e creazioni bellissime: protagonista la zucca.