Categorie
crociere Europa Francia Notizie Viaggi

Sta per salpare la nave più green al mondo

La nave più green mai costruita è alle fasi finali e salperà entro l’anno. Stiamo parlando della di MSC World Europa, che attualmente è in costruzione nei Chantiers de l’Atlantique di Saint-Nazaire, in Francia. La nave sarà consegnata nell’ottobre 2022 e poi prenderà il largo diretta verso il Golfo Arabico.

Com’è fatta la MSC World Europa

La nave avrà 2.626 cabine e potrà ospitare fino a 6.762 passeggeri. Sarà lunga 333,3 metri e avrà una stazza lorda di 205.700 tonnellate. Il design della World Europa sarà innovativo, con una prua a 90° a forma di freccia che taglierà l’acqua con facilità, una caratteristica mai vista prima d’ora su una nave da crociera. La prua, però, non avrà solo un valore estetico, bensì sarà capace di migliorare ulteriormente la stabilità della nave offrendo comunque un comfort maggiore per gli ospiti.

L’impressionante e inedita forma a “Y” a poppa si apre sull’Europa Promenade, una passeggiata lunga 104 metri, che offre una vista mozzafiato sul mare ed è divisa in una parte aperta e un’altra metà coperta da un imponente schermo a Led, che trasmetterà giochi di luci durante l’intero arco della giornata.

Una delle caratteristiche principali della Promenade sarà The Venom Drop The Spiral, un sorprendente elemento architettonico centrale sotto forma di uno scivolo a secco che si estende per undici ponti, il più lungo in mare.

Le dimensioni della nave consentiranno di avere delle aree completamente distinte, ognuna con il proprio stile e le proprie esperienze. Si potrà passare da una tranquilla area zen per soli adulti alla Promenade, con intrattenimento, negozi e bar, fino a un’area separata per le famiglie che ospita ben dieci nuove strutture per bambini.

Come sulle altre navi della compagnia, non mancherà la Aurea Spa, un centro wellness in stile balinese di 1.012 metri quadrati, con area termale, palestra, barbiere e beauty saloon con trattamenti di bellezza e benessere.

Una nave nella nave sarà poi lo Yacht Club, che prevederà oltre alle cabine più belle anche un’area riservata accessibile solo ai membri del Club, con ristorante e lounge privati, una grande area piscina con solarium e vasche idromassaggio. Ci sarà anche un’area della spa dedicata a questi ospiti, con sale massaggi dedicate e accesso completo alla Thermal Suite nella Aurea Spa e tanto di servizio di maggiordomo 24 ore su 24.

La nave offrirà 13 punti di ristoro, inclusi sei ristoranti tematici e due locali completamente nuovi: lo Chef’s Garden Kitchen, che propone microverdure, e La Pescaderia, con grigliate di pesce e posti a sedere all’aperto. Un ristorante sarà anche aperto tutti i giorni 24 ore su 24.

Una nave green

La World Europa sarà la prima nave di MSC Crociere alimentata da gas naturale liquefatto (GNL), il combustibile fossile più pulito attualmente disponibile per le grandi navi da crociera e sarà la nave più grande ed ecologicamente più avanzata in navigazione nel Medioriente. Con il GNL la riduzione dei gas serra raggiungerà fino al 25%.

Ma non sarà l’unica tecnologia green rivoluzionaria a bordo della nave. Lo scopo della compagnia è infatti quello di arrivare a “operazioni a emissioni zero“. Anche il sistema di trattamento delle acque reflue sarà di nuova generazione e sarà dotata di altre tecnologie ambientali all’avanguardia, contribuendo sempre più alla tutela dell’ambiente.

Le crociere della nave

La MSC World Europa farà rotta negli Emirati Arabi Uniti nella stagione invernale 2022/2023, con crociere di sette notti da Dubai e Abu Dhabi a Sir Bani Yas Island, Dammam, in Arabia Saudita, e Doha, in Qatar.

MSC-World-Europa

La MSC World Europa

Categorie
Europa Idee di Viaggio itinerari culturali musei Portogallo Viaggi

Così l’arte dell’azulejo ha trasformato il Paese in un museo a cielo aperto

Anche se guidati da altre intenzioni o attrazioni, un viaggio in Portogallo si trasforma rapidamente in un’esperienza immersiva all’interno della splendida arte dell’azulejo. Una pratica, questa, affonde le sue radici in tempi antichissimi, nella cultura e nella stessa identità di un Paese meraviglioso da scoprire.

E non c’è neanche bisogno di cercarli negli angoli nascosti della città o preparavo un itinerario che porti alla scoperta di queste opere d’arte, perché gli azulejos sono praticamente ovunque e sono bellissimi. Sono loro, con la sola presenza, che trasformano l’intero Portogallo in un museo a cielo aperto che incanta gli occhi.

Cos’è l’arte dell’azulejo

Piccola pietra liscia e lucidata, è questo il significato della parola araba Al-zuleique che ha dato origine all’arte portoghese che oggi tutti conosciamo come azulejo. Oggi è impossibile non conoscere e riconoscere quelle piastrelle di ceramiche contraddistinte da smalti e decorazioni, perché nel Paese le loro tracce sono praticamente ovunque.

Facciata di un edificio a Porto

Facciata di un edificio a Porto

La tradizione vuole che la forma delle piastrelle sia quadrata con una misura di 12 centimetri per lato, ma con il tempo e le influenze esterne, molte decorazioni hanno assunto forme e dimensioni differenti. Le origini, dicevamo, affondano le loro radici in tempi lontani quando, nel XIII secolo, soprattutto nelle città di Valencia, Siviglia e Granada, gli artisti locali influenzati dalla cultura mussulmana, iniziarono a lavorare a lastre smaltate e colorate realizzate in argilla da utilizzare per i pavimenti e le pareti.

Quella che inizialmente era una decorazione fuori dall’ordinario, iniziò però a ricoprire un ruolo sempre più importante nell’architettura a partire dal XV secolo, fino a diventare centrale. Anche se molti altri Paesi europei ereditarono le medesime influenze, nessun come il Portogallo trasformò quest’arte in un riconoscimento della propria identità culturale.

L’azulejo, nei secoli, invase le case e i giardini, i conventi e le chiese, le fontane e le opere pubbliche. C’erano piastrelle sacre, che raffiguravano le scene della vita dei senti, o altre profane, ma il risultato era il medesimo: piccole opere d’arte destinate a straordinarie decorazioni che ancora oggi possiamo ammirare.

Azulejos: opere d’arte en plein air in Portogallo

Elencare tutti i posti dove è possibile ammirare gli azuljos in Portogallo è un’impresa difficile, se non impossibile, perché in tutte le città del Paese, tra le case e le chiese, è possibile osservare questa antica arte, sia nelle opere private che in quelle di arte pubblica.

A Porto, per esempio, è facile innamorarsi. Non solo per le attrazioni turistiche che attirano viaggiatori provenienti da ogni parte del mondo, ma anche per questa arte che intrisa nel tessuto urbano della città. Gli azulejo caratterizzano in maniera univoca l’atrio della stazione São Bento, puntellato da 20000 piastrelle decorate. Bellissima e straordinaria è anche la facciata principale dell’Igreja de Santo Ildefonso che, attraverso dei mosaici, mette in scena l’Eucorastie. Ne emerge un’opera d’arte maestosa e imponente che lascia senza fiato.

Sant'Ildefonso in Piazza Batalha

Sant’Ildefonso, Porto

Anche le stazioni della metropolitana di Lisbona sono decorate con pannelli di azulejos che portano la firma dei grandi maestri portoghesi. Una tradizione, quella di decorare le stazioni metropolitane, che ha finito per influenzare anche altri luoghi d’Europa come Parigi e Bruxelles.

Sempre a Lisbona troviamo anche il Museu Nacional do Azulejo dove è possibile toccare con mano l’universo variegato di questa arte, la sua storia e le tecniche che si sono tramandate nel tempo.

Anche nelle Azzorre ci sono tracce visibili e sensazionali di questa arte. Gli azulejos invadono l’architettura del suggestivo Santuario di Nossa Senhora da Paz a Vila Franca do Campo, São Miguel.

Non solo da osservare e da fotografare, però, gli azulejos con il tempo si sono trasformati in veri e propri cimeli di viaggio diventando i souvenir più acquistati nell’intero Paese dai turisti di tutto il mondo.

Vila Franca do Campo, Azzorre

Vila Franca do Campo, Azzorre

Categorie
città Europa Francia linee aeree Lombardia Milano Notizie Viaggi

Decolla da Milano la prima compagnia aerea con posti solo Business Class

In Francia vola già da sette anni e, a breve, decollerà per la prima volta anche dall’Italia, collegando l’aeroporto di Milano Malpensa con New York Newark. La Compagnie è la prima compagnia aerea che a bordo offre solo posti in Business Class. Un aereo che porta solamente 76 passeggeri che viaggiano nel massimo comfort, quasi come un jet privato.

Quando decolla

Il primo volo, operato da un Airbus A321neo, è previsto per il prossimo 15 aprile e le prenotazioni sono già aperte. Si può quindi iniziare a pensare di trascorrere una vacanza primaverile nella Grande Mela oppure prenotare il prossimo viaggio di lavoro viaggiando comodamente e senza pensieri. Saranno ben cinque i voli settimanali che collegheranno l’aeroporto milanese all’aeroporto più vicino a Manhattan.

Comfort a bordo

Essendo una sola classe Business, le poltrone a bordo sono ampie e reclinabili e non c’è nulla di più piacevole come dormire sdraiati in aereo quando un volo è lungo. Per i voli in Italia, la compagnia ha pensato bene di personalizzare l’esperienza a bordo. Se in Francia gli amenity sono stati pensati per i clienti francesi, in Italia il servizio sarà più vicino ai nostri gusti. A partire dal caffè. Gli amenity kit saranno di [ comfort zone ], un’azienda che produce in Italia con energie rinnovabili.

la-compagnie-business

L’interno del velivolo che offre solo Business Class

Anche i menu che saranno serviti ai passeggeri sono stati studiati da chef italiani, tra i nomi più blasonati, Isabella Potì e Floriano Pellegrino di Bros da Lecce e il vicentino Lorenzo Cogo, di Lorenzo Cogo Social Club e del Ristorante Dama di Venezia. Un vero ristorante gourmet a 10.000 metri d’altezza, insomma. Anche i vini selezionati saranno di etichette assolutamente italiane.

Non mancherà poi l’intrattenimento a bordo, a partire dal servizio Wi-Fi gratuito per tutti, che consentirà di lavorare non-stop e di fare tutto ciò che si farebbe a terra.

Quanto costa

I prezzi dei biglietti aerei di andata a ritorno per volare a bordo della Business Class di La Compagnie partono da 1500 euro. Tutti i biglietti sono al 100% Flex e quindi modificabili e rimborsabili, senza alcun costo aggiuntivo, fino a 24 ore prima della partenza. Sono inclusi per tutti i passeggeri due bagagli registrati a testa.

Categorie
città Europa Idee di Viaggio Parigi Viaggi

Tutti pazzi per Parigi (in treno)

Negli ultimi anni, Parigi ha assistito a un forte calo di arrivi di turisti. Prima del Covid, c’erano stati anche dei motivi di sicurezza dovuti al pericolo di attacchi terroristici che avevano tenuto lontani molti visitatori. Da prima destinazione al mondo a fanalino di coda, insomma.

Ultimamente sembra che stia tornando ad attrarre come prima. Merito sicuramente delle minori restrizioni e della fiducia che i visitatori stanno riconquistando nei confronti dei viaggi in generale e di Parigi in particolare, dalla quale siamo rimasti tutti lontani per troppo tempo.

Parigi in treno (ad alta velocità)

Ma il boost per gli italiani l’ha sicuramente dato l’introduzione di nuovi treni ad alta velocità, che in poche ore collegano le nostre città con Parigi. Il primo Frecciarossa è partito lo scorso 18 dicembre e ha registrato il sold out (anche per le tariffe lancio a partire da 29 euro). Da allora, due treni collegano ogni giorno la stazione di Milano Centrale con la Gare de Lyon a Parigi, con fermate a Torino e a Lione. In 6 ore e mezza si arriva nella ville lumière.

Secondo i dati di Trainline, le prenotazioni per la nuova tratta Milano-Parigi registrati sulla piattaforma sono triplicate dal lancio di Trenitalia, con un picco di +216%. Evidentemente il treno, come mezzo sostenibile, sicuro e confortevole (il 16% dei biglietti acquistati per i servizi di Trenitalia sono in classe Business ed Executive), piace.

E da quando è partito il Frecciarossa italiano, anche il treno “grande vitesse” TGV francese ha rilanciato i collegamenti tra l’Italia e Parigi con offerte low cost.

Cosa c’è di nuovo a Parigi

Parigi è sempre una buona idea, di cose da fare e da vedere ce ne sono un’infinità e sicuramente non le avete ancora viste tutte. Ora, poi, ci sono anche molte novità, quindi la lista di luoghi da visitare si allunga ancor più. Dopo sette anni di restauri, riapre a marzo il Musée de Cluny, interamente dedicato al Medioevo e totalmente modernizzato.
Nel cuore del Quartiere Latino, non solo è ricco di tesori, ma è anche uno degli ultimi monumenti che testimoniano l’architettura civile medievale a Parigi.

Per le fashion addicted, a Parigi, città della moda, ci sono degli appuntamenti imperdibili: la ricorrenza del 60° anniversario della prima sfilata di Yves Saint Laurent viene celebrata in sei musei parigini al 15 maggio, dal Centre Pompidou al Louvre, dal Musée d’Art Moderne al Musée d’Orsay, dal Musée National Picasso-Paris al museo a lui dedicato, Yves Saint Laurent Paris.

Se siete in vena di mostre, da non perdere è sicuramente quella dedicata ai 400 anni dalla nascita di Molière. La mostra “Molière, la fabrique d’une gloire nationale” è allestita all’Espace Richaud di Versailles fino al 17 aprile.

Categorie
città Destinazioni Edimburgo Europa Viaggi

Tutti amano Edimburgo: consigli su cosa fare e vedere in città

Con il suo passato affascinante e gli scorci incredibili, Edimburgo attira ogni anno milioni di visitatori che girano incantati nel centro città, già Patrimonio dell’Unesco, composto dalle vie acciottolate e dagli antichi edifici della Old Town e dallo stile Georgiano della New Town. Oltre ai capolavori artistici e architettonici, dal Castello adagiato su un vulcano spento, al monumentale Palazzo di Holyroodhouse, la capitale della Scozia nasconde un animo irriverente e inaspettato, che le regala un posto nella classifica delle città da visitare almeno una volta nella vita.

Abbiamo selezionato alcune delle esperienze più interessanti e originali da provare, per scoprire il lato più fresco, multiculturale a creativo della città.
Se sei alla ricerca di scorci indimenticabili, ottima gastronomia e un’offerta culturale tra le più ricche d’Europa, non potrai non amare Edimburgo.

Art & The city

Edimburgo è la città dei festival, con 11 grandi eventi organizzati nel corso dell’anno. Il più famoso si tiene d’estate ed è un momento imperdibile: l’Edinburgh Festival Fringe è infatti il più grande festival delle arti del mondo, dura circa 25 giorni e ospita migliaia di artisti dei più diversi settori dello spettacolo.
Evento allegro e caleidoscopico, conta tantissimi show e momenti di intrattenimento: per non lasciarti travolgere dall’eccesso di creatività, procurati il programma e una mappa e studia bene in anticipo gli itinerari.

Per chi ha gusti più classici, sempre ad agosto si tiene l’Edinburgh International Festival, fratello maggiore e più composto del Fringe, con spettacoli di prosa, balletto, opera e musica classica. Occasione perfetta per sfoggiare qualche abito elegante.

Street performer al Fringe Festival di Edimburgo. ©Visit Britain/Andrew Pickett

Let’s eat!

Edimburgo è la meta ideale per i food lover. Con i mercati gastronomici, i pub, i truck di street food e i ristoranti gourmet, in città si mangia bene, anzi benissimo.

A giugno torna in grande stile l’Edinburgh Food Festival, nei giardini di George Square. Luogo di pellegrinaggio per chi ama provare e sperimentare con il cibo, il festival propone una vasta selezione di sapori scozzesi, show cooking, workshop degli chef e numerosi piatti da tutto il mondo.

I Food safari organizzati da Nell Nelson, giornalista e presentatore TV sono l’occasione ideale per andare a spasso per le vie della città a caccia di prelibatezze e localini trendy, in cui mangiare bene e spendere poco.

I palati più esigenti e i budget più corposi non resteranno delusi: seconda città della Gran Bretagna per numero di chef stellati, Edimburgo è il posto giusto per provare le cucine migliori del mondo. Come quella The Kitchin, in cui è possibile assaporare piatti moderni con i più tradizionali ingredienti locali.

E al momento dell’aperitivo… non c’è Scozia senza whisky! Da Blend your own whisky troverai tutor esperti che ti guideranno alla scoperta dei segreti del nobile distillato e ti aiuteranno a creare il tuo personale blend. E se sei più un tipo da gin, non perdere uno dei Secret gin tour, tasting experience itineranti in cui assaggiare i migliori cocktail a base di gin della città.

Brividi, storia e magia

Con le sue atmosfere incantate e le architetture magnificenti, Edimburgo ha ispirato la nascita del più grande mago di ogni tempo, il giovane Harry Potter. In una caffetteria della città, Elephant House, J.K. Rowling ha infatti iniziato a scrivere la saga libresca più famosa del globo. L’Harry Potter Walking Tour è l’esperienza imperdibile per i tutti i babbani appassionati del genere: un giro dei luoghi che hanno ispirato le magiche avventure, dalla George Heriot’s School, poi trasformata in Hogwarts fino al Greyfriars Kirkyard, cimitero in cui si trovano le tombe di Tom Riddle e Sirius Black.

The Real Mary King’s Close regala emozioni fuori dal tempo. È una visita guidata in costume nei sotterranei della città, in un quartiere sommerso sotto il centralissimo Royal Mile, che mantiene intatta l’atmosfera cupa e spettrale del XVII secolo.

Gli spiriti gotici potranno alloggiare al The Witchery, un edificio del XVII secolo che sembra un set di un film d’epoca, con i drappi rossi, i broccati d’oro, le antiche armature e la colazione servita rigorosamente al lume di candela.

E se dopo tanta magia hai bisogno di relax, non perdere l’occasione per fare yoga sulla cima dell’Arthur’s Seat: niente di meglio che un vulcano spento per ricaricare le energie.

Ti è venuta voglia di fare le valigie? Per saperne di più su Edimburgo e le sue attrazioni, visita il sito Visit Britain.

Castello di Edimburgo, Lothian, Scozia. ©Visit Britain

Categorie
Europa Notizie Portogallo Viaggi

Portogallo: stop al tampone, le nuove regole di viaggio

Anche il Portogallo, come l’Italia e non solo, ha allentato le restrizioni per i viaggiatori in entrata che possiedono il Green Pass da vaccinazione o guarigione. Il Paese lusitano, infatti, era stato il primo in Europa a inserire il tampone obbligatorio come requisito di ingresso (per tutti) durante la stagione natalizia. Ma a seguito delle raccomandazioni europee, è stato costretto a intervenire abolendo, in alcuni casi, il tampone per farvi accesso.

Le nuove regole di viaggio per il Portogallo Continentale

A partire dal giorno 7 febbraio, tutti i passeggeri di età pari o superiore ai 12 anni che fanno ingresso o che transitano in Portogallo devono presentare uno dei seguenti documenti:

  • Green Pass da guarigione o equivalente;
  • Certificato UE di vaccinazione completata da più di 14 giorni o equivalente (sono sufficienti due dosi);
  • Certificato di test molecolare negativo (NAAT) eseguito non più di 72 ore prima della partenza, oppure Certificato di test antigenico condotto non più di 24 ore prima del viaggio.

Obbligatorio, inoltre, compilare il modulo di localizzazione digitale (PLF) del Governo portoghese disponibile cliccando qui. Per eventuali verifiche della correttezza/completezza della documentazione (PLF + Certificati) prima del viaggio, si consiglia comunque di contattare la compagnia aerea con la quale si effettua il volo.

Chi raggiunge il Portogallo via terra deve presentare il certificato digitale Covid Ue nelle modalità di vaccinazione, test o recupero. Per chi viaggia via mare si applicano le stesse regole degli arrivi in aereo, compresa la compilazione – individuale  – del Passenger Locator Form che vi abbiamo lasciato sopra, entro le 96 ore antecedenti al viaggio.

Disposizioni per l’ingresso alle Azzorre

L’ingresso alle splendide Isole Azzorre è concesso per viaggi essenziali e non essenziali dietro presentazione di test molecolare (RT-PCR o equivalente test NAAT) effettuato 72 ore prima dell’imbarco, o test antigenico rapido fatto 48 ore prima del viaggio, ma solo per i non vaccinati. Per tutti gli altri basta il Green Pass da vaccinazione o guarigione.

I viaggiatori che lo necessitano possono fare il test gratuitamente all’arrivo e attendere il risultato in isolamento precauzionale (esito disponibile in 12 – 24 ore), mentre i bambini di età inferiore ai 12 anni non devono sottoporsi a tampone. Obbligatorio per tutti, inoltre, compilare preventivamente un questionario disponibile su questo sito.

Le regole di viaggio per Madeira

Madeira è considerata una delle isole più belle d’Europa. Per farvi accesso basta il Green Pass da guarigione o vaccinazione, oppure il risultato negativo di un molecolare effettuato 72 ore prima del viaggio o, in alternativa, un rapido fatto durante le 24 ore antecedenti la partenza.

Anche in questo caso è possibile effettuare il test all’arrivo e attendere l’esito in isolamento (risultato disponibile in 12 – 24 ore), o rispettare l’isolamento volontario, della durata di 10 giorni, presso il proprio domicilio o all’interno della struttura alberghiera prescelta. I bambini di età inferiore ai 12 anni non devono presentare l’esito del test e ogni viaggiatore è tenuto a registrarsi su questo sito.

Situazione epidemiologica nel Portogallo Continentale

In Portogallo è obbligatorio essere in possesso del Green Pass con prova di vaccinazione completa, recupero o esito negativo di un test molecolare o rapido per accedere a:

  • Strutture turistiche e strutture ricettive locali;
  • Ristoranti (a eccezione delle terrazze all’aperto);
  • Spettacoli culturali;
  • Eventi con posti riservati;
  • Palestre.

Più complicata la situazione per bar, club e grandi eventi. Per entrarvi, infatti, è necessario non solo avere un Green Pass da guarigione o vaccinazione completa, ma anche il risultato negativo di un tampone. Esentati dal test sono solo coloro che si sono sottoposti alla terza dose di vaccino contro il Covid-19. Necessaria la mascherina al chiuso e in tutti i luoghi in cui non è possibile mantenere il distanziamento sociale. Vige, infine, il divieto di consumo di bevande alcoliche per strada.

Situazione epidemiologica alle Azzorre e a Madeira

Ogni isola della Azzorre ha delle regole diverse in base alla condizione epidemiologica. Per maggiori informazioni vi lasciamo il sito di riferimento con le varie regole da seguire isola per isola.

Madeira prevede l’obbligo dell’uso della mascherina, a partire dai 6 anni di età, in spazi aperti o chiusi quando non è possibile il distanziamento fisico. Accesso a ristoranti, bar e simili, locali, palestre e attività sportive, culturali, sociali o ricreative sono concesse dietro presentazione del Green Pass da vaccinazione completa o guarigione, oppure il risultato negativo di un test rapido effettuato negli ultimi 7 giorni a proprie spese. I bambini al di sotto dei 5 anni sono esclusi da queste misure.

Cosa fare al rientro in Italia

Secondo la normativa vigente, in vigore fino al 15 marzo 2022, tutti coloro che hanno soggiornato o transitato nei quattordici giorni antecedenti all’ingresso in Italia in Portogallo devono:

  • compilare prima della partenza il Passenger Locator form e presentarlo a chiunque sia deputato ai controlli;
  • presentare Il Green Pass da vaccinazione o guarigione, o altra certificazione equipollente, in una delle seguenti lingue: italiana, inglese, francese, spagnola o tedesca. Oppure, essersi sottoposti a un tampone molecolare o antigenico effettuato prima dell’ingresso in Italia e il cui risultato sia negativo (tampone molecolare da effettuare nelle 72 ore precedenti l’ingresso in Italia, tampone antigenico da condurre nelle 48 ore precedenti il viaggio).

In caso di mancata presentazione dei documenti suddetti, è necessario mettersi in isolamento fiduciario per 5 giorni presso l’indirizzo indicato nel Passenger Locator Form con obbligo di eseguire, al termine dello stesso, un tampone molecolare o antigenico. È bene sapere, però, che ai soli fini dell’ingresso in Italia la validità del certificato digitale Ue di vaccinazione rimane prevista per 9 mesi, mentre all’interno del territorio nazionale vale 6 mesi con vaccinazione completa. Scadenza illimitata, invece, per tutti coloro che si sono sottoposti alla terza dose di vaccino. Per un approfondimento su tale argomento vi invitiamo a cliccare qui.

Infine, tutti i bambini di età inferiore ai 6 anni in ingresso in Italia sono sempre esentati dal tampone pre-partenza; gli stessi sono esonerati anche dall’isolamento fiduciario nel caso in cui il genitore accompagnatore con cui viaggiano non abbia questo obbligo.

I minori di età maggiore o uguale a 6 anni se in possesso di una certificazione verde Covid-19 di completamento di ciclo vaccinale con vaccino autorizzato da Ema o equipollente o di avvenuta guarigione, seguono la disciplina prevista per gli adulti.

Vi ricordiamo, tuttavia, che le regole di viaggio sono in continuo mutamento. Per questo motivo, prima di qualsiasi partenza o ritorno, è sempre bene visionare i siti istituzionali della destinazioni verso cui si è diretti, e la pagina web del Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale ViaggiareSicuri.

portogallo viaggio

Lagos, perla del Portogallo

Categorie
Bruxelles città Europa Idee di Viaggio Vacanze Con Bambini Viaggi

Tornare bambini nella terra dei Puffi

Un rapido sguardo sui social network, piuttosto che alle guide di viaggio, ci suggerisce cosa fare e cosa vedere nella capitale del Belgio. A Bruxelles è obbligatorio fermarsi a la Grand Place, considerata una delle piazze più belle del mondo, nonché Patrimonio Mondiale dell’Unesco, per poi ammirare l’Hotel de la Ville, con San Michele che domina la città dall’alto.

Si va al Parco Heysel, per ammirare l’Atomium, il monumento d’acciaio costruito in occasione per l’Esposizione Internazionale del 1958. E poi, ancora, a passeggiare per le stradine e le viuzze dell’Ilot Sacrè, il quadrilatero nel cuore della città che ospita negozi, caffetterie, ristoranti e botteghe dolciarie. Per ultimo, non per importanza s’intende, ci si reca al Manneken pis, la fontana in bronzo che raffigura un bambino intento a fare pipì, diventata il simbolo della capitale belga.

C’è una cosa che però molti viaggiatori dimenticano quando visitano la città, o che ignorano, abbagliati dall’aspetto più serioso di quella capitale che è anche sede dell’Unione Europea e della NATO. Sì perché in realtà, Bruxelles, è un luogo estremamente divertente dove si può tornare bambini, insieme ai Puffi.

Bruxelles 1958: così nascono i Puffi

È una storia d’amore destinata a durare per l’eternità, quella tra la capitale del Belgio e i Puffi. Sì perché quelle piccole creature blu che hanno tenuto compagnia a diverse generazioni sono nate proprio qui. Era il 1958 quando Peyo, al secolo Pierre Culliford, creò le prime avventure di questi bizzarri e iconici personaggi. Insieme a loro anche il villaggio, la foresta magica, Gargamella e il suo malvagio Birba, tutti nati nello studio di Bruxelles di Peyo.

Per i lettori è stato amore a prima vista e da quel momento i Puffi non hanno mai più lasciato il posto che si sono conquistati e, anzi, sono diventati fumetti, cartoni animati e poi ancora film, pronti a intrattenere grandi e bambini. Oggi, i Puffi, sono anche i protagonisti dei passaporti belgi.

Sulle orme dei Puffi in città

La caccia ai Puffi, quindi, non può che iniziare proprio da Bruxelles. Non possiamo promettervi di avvistarli mentre camminano o si nascondono tra le strade, ma possiamo dirvi che ci sono alcuni luoghi dove la fantasia può raggiungere il loro villaggio.

A pochi metri dalla statua di Don Quijote e Sancho Panza, in Plaza de España, troviamo il negozio ufficiale dei Puffi dove gli appassionati troveranno una sorta di Eden dello shopping.

A Rue Marché aux Herbes, accanto alla Galleria Horta della Gare Centrale, è presente una statua dei Puffi che raggiunge un’altezza di 4,80 metri e il peso di una tonnellata. Si tratta di un Puffo collocandolo sopra un fungo. Impossibile non mettersi accanto a lui per scattare un selfie.

Sul soffitto del Carrefour de l’Europe, invece, un grande murale racconta una delle tante avventure dei Puffi. Fermatevi a guardarlo attentamente per individuare tutti i riferimenti alla capitale del Belgio.

Infine, situato in Rue des Sables/Zabelstraat 20, nel cuore della città troviamo la Casa del Fumetto all’interno del quale è possibile ammirare le tavole originali dei fumetti e la riproduzione della gabbia nella quale Gargamella ha imprigionato il primo Puffo.

Categorie
Europa Grecia Notizie Viaggi

Anche la Grecia elimina il tampone all’ingresso: le regole

A due anni da quando ha avuto inizio l’emergenza sanitaria, finalmente molti Paesi stanno cominciando ad allentare le proprie misure di sicurezza, soprattutto sul fronte turistico. È il caso della Grecia: le autorità hanno recentemente annunciato la fine dell’obbligo di tampone per i viaggiatori in possesso della Certificazione Digitale Covid EU. Questo è un primo passo verso il ritorno alla normalità, che stavamo tanto aspettando.

Grecia, stop al tampone all’ingresso

Fino a pochi giorni fa, chiunque volesse varcare la frontiera greca aveva l’obbligo di sottoporsi a tampone molecolare o antigenico, rispettivamente 72 ore o 24 ore prima dell’ingresso nel Paese. Una procedura cui dovevano sottoporsi tutti i viaggiatori, a prescindere dal possesso di altri requisiti. Ora le norme sono cambiate, e recarsi per turismo in Grecia è diventato un po’ più facile. Le autorità hanno infatti annunciato che per tutti coloro che arrivano sul loro territorio con una Certificazione Digitale Covid UE in corso di validità non hanno bisogno di effettuare il tampone.

Ma vediamo nel dettaglio quali sono le novità per chi viaggia in Grecia. A partire dal 7 febbraio 2022, non è più in vigore l’obbligo del tampone per alcune particolari categorie di turisti, coloro che sono vaccinati o guariti dal Covid. Si tratta di un primo tentativo di alleggerire le misure di sicurezza in vista dell’estate, che quest’anno inizierà con largo anticipo (il 2022 sembra infatti l’anno dell’attesissima ripartenza). Ad annunciarlo è il Ministro del Turismo ellenico Vassilis Kikilias, che ha deciso di dare il via alla stagione estiva già a partire dal 1° marzo 2022.

I requisiti per viaggiare in Grecia

Quali sono, dunque, i requisiti per poter organizzare un viaggio in Grecia? Innanzitutto, i turisti sono obbligati a compilare il modulo PLF – disponibile a questo sito – in qualsiasi momento prima del loro arrivo sul territorio greco. Per chi è in possesso della Certificazione Digitale Covid UE (ovvero il Green Pass), viene meno l’obbligo di sottoporsi a tampone per fare ingresso nel Paese. Ricordiamo che tale certificato è ottenibile mediante una di queste alternative:

  • completamento del ciclo vaccinale da almeno 14 giorni (tra i vaccini accettati in Grecia ci sono il Pfizer, il Moderna, l’Astrazeneca, il Novavax, il Johnson & Johnson, il Sinovac e lo Sputnik);
  • guarigione dall’infezione avvenuta negli ultimi 180 giorni (la validità ha inizio a partire dal 14esimo giorno successivo al tampone positivo);
  • esito negativo di un tampone molecolare effettuato 72 ore prima o di un tampone antigenico effettuato 24 ore prima dell’ingresso nel Paese.

Il Green Pass ottenuto mediante vaccinazione, ai soli fini dell’ingresso in Grecia, ha validità di 9 mesi a seguito del completamento del ciclo di base, mentre è invece di durata illimitata a seguito della dose booster.

Tali requisiti sono sufficienti per entrare in Grecia se si proviene da uno degli Stati Membri dell’Unione Europea o da uno dei 33 Paesi che utilizzano la Certificazione Digitale Covid UE. Per chi non è il possesso di tale certificato o arriva da un Paese non incluso in questo elenco, è ancora in vigore l’obbligo di effettuare il tampone. In particolare, ci si deve sottoporre a tampone molecolare 72 ore prima o a tampone antigenico 24 ore prima dell’arrivo.

Le norme fin qui elencate per l’ingresso in Grecia valgono per tutti i viaggiatori di età superiore ai 5 anni. Al momento di varcare le frontiere, i turisti possono essere sottoposti a campione ad un test rapido, cui è obbligatorio prestare il proprio consenso. In caso di esito positivo, è previsto un periodo di quarantena di 5 giorni o sino alla cessazione della sintomatologia, qualora presente.

Categorie
Europa Notizie Viaggi

Scoperto il più antico insediamento di Homo sapiens in Europa

È stato scoperto in Francia il più antico insediamento di Homo sapiens in Europa. Precisamente nella grotta Mandrin, nella Valle del Rodano, che sarebbe stata occupata in quattro fasi alterne da Sapiens e Neanderthal. I resti risalgono a circa 54.000 anni fa: ciò significa che l’uomo moderno sarebbe arrivato nel Vecchio Continente quasi 10.000 anni prima di quanto pensassimo.

Lo studio è stato pubblicato su “Science Advances” da un team internazionale di archeologi guidato da Ludovic Slimak del Centro nazionale della ricerca scientifica francese (Cnrs).

La probabile coesistenza di Sapiens e Neanderthal in Europa

Negli ultimi 24 anni, Slimak ha diretto gli scavi nel sito preistorico della grotta Mandrin. Tra manufatti e ossa di animali portati di volta in volta alla luce, è stata appena fatta la scoperta eccezionale del molare di un bambino che, come dicevamo, anticipa di 10 mila anni i più antichi rinvenimenti di Homo sapiens finora registrati in Europa.

Analizzando alcuni denti fossili rivenuti nella grotta nella Valle del Rodano, i ricercatori sono riusciti a stabilire se appartenessero a Neandertal o Sapiens in base alle loro forme e dimensioni. In questo modo, sono riusciti a riconoscere che alcuni appartenevano all’uomo moderno, confermando così i sospetti sorti dopo il ritrovamento di manufatti di pietra molto simili ad altri trovati in precedenza in diversi siti di Homo sapiens nel Mediterraneo orientale (qui vi avevamo parlato dei gioielli più antichi del mondo scoperti in Marocco).

Stando a quanto ha commentato Marco Peresani, professore di archeologia del Paleolitico all’Università di Ferrara, “questa è la prova che cercavamo della coesistenza dei Sapiens e dei Neanderthal nello stesso territorio. Sapevamo che si erano incrociati e scambiati il patrimonio genetico, e questo implicava la coabitazione nelle stesse aree, ma finora mancava la pistola fumante”.

Una scoperta che potrebbe riscrivere la storia

Tecniche di luminescenza e datazione al radiocarbonio sono state fondamentali per dimostrare che lo strato di sedimenti in cui si trovavano questi reperti risale a un periodo che va da 56.800 a 51.700 anni fa. Una scoperta che rivoluziona ciò che pensavamo di sapere sulle nostre origini. Basti pensare che, finora, il record dell’insediamento più antico dell’uomo moderno in Europa era detenuto dalla grotta Bacho Kiro, vicino alla città di Dryanovo, in Bulgaria (terra ricca di meraviglie da vedere), dove nel 2020 sono stati trovati reperti risalenti a 47.000 anni fa.

La nuova scoperta francese conferma, quindi, che la storia dell’arrivo dei Sapiens in Europa è più complessa di quanto si pensasse. “Non è avvenuta con una sola ondata migratoria, ma con più ondate successive di popolazioni isolate, che talvolta si sono estinte per essere poi rimpiazzate da altri gruppi umani”, ha spiegato Peresani.

Dai reperti emersi nella grotta Mandrin, sembra ora che gruppi di Homo sapiens siano entrati periodicamente nell’Europa meridionale molto prima che i Neandertal si estinguessero. A sostenerlo, la paleoantropologa Isabelle Crevecoeur dell’Università di Bordeaux in Francia, secondo la quale l’arrivo dell’essere umano moderno nel continente dopo la scomparsa dei Neanderthal sarebbe stato probabilmente la fine di un lungo processo migratorio, a volte infruttuoso. Stando alle stime di Slimak, non si sarebbe trattato un accampamento di cacciatori-argicoltori di breve durata, ma di una “tentata colonizzazione dell’Europa”.

Scoperto il più antico insediamento di Homo sapiens in Europa

Il sito preistorico della grotta Mandrin, in Francia

Categorie
Europa linee aeree Notizie offerte Viaggi

Voli in offerta per le nuove mete low cost d’Europa

Ryanair ha appena annunciato l’operativo dei propri voli in partenza dall’Italia della prossima estate. Da Milano è prevista una programmazione record, con 144 voli tra cui tre nuove rotte, quella per Francoforte, per Newcastle, in Inghilterra, e per l’isola di Madeira in Portogallo. Da Roma, è previsto l’operativo estivo più grande di sempre dalle due basi di Roma Fiumicino e Ciampino, con 17 nuove rotte (82 in totale) in tutta Europa, tra cui Berlino, Gran Canaria e Preveza, in Grecia.

Per festeggiare la notizia, la compagnia low cost ha lanciato un’offerta speciale da prenotare entro i prossimi tre giorni, con tariffe a partire da 19,99 euro (a tratta). Si può prenotare entro l’11 febbraio per viaggiare fino a ottobre 2022.

Tra le nuove rotte raggiungibili dai voli Ryanair ce ne sono alcune davvero imperdibili, specie d’estate. Ecco i nostri consigli su dove volare, cosa vedere e perché andarci.

Perché visitare l’isola di Madeira

Conosciuta anche come “giardino galleggiante”, Madeira ha ricevuto proprio pochi mesi fa il World Travel Awards, un prestigioso premio del settore turismo, e per l’ottavo anno consecutivo. A soli 500 chilometri dalle coste africane, grazie alla sua posizione, a Madeira è primavera tutto l’anno. Spiagge, trekking, degustazioni di vino liquoroso locale, il Madera, appunto, surf e vegetazione rigogliosa sono i punti forti di questa meta.

La natura è la protagonista assoluta sull’isola di Madeira. A Funchal, capoluogo dell’isola, è nato quel fenomeno di Cristiano Ronaldo e chissà quante volte è salito sul promontorio di Cabo Girão che, con i suoi 589 metri, è una delle più alte falesie d’Europa oppure ha visitato il villaggio di Santana, quello con la maggior concentrazione di casette colorate. Una vera cartolina di isola.

Perché andare a Preveza, in Grecia

Antico porto di pescatori, ancora poco noto agli italiani, Preveza è la località di mare dove andare in vacanza la prossima estate. Affacciata sul Mar Ionio e nell’estremo Sud-Ovest dell’Epiro, è una tappa imperdibile di chi trascorre le vacanze in barca, che scelgono questo attracco perché molto riparato dai venti settentrionali e orientali.

Un tempo era circondata da forti, molti dei quali ormai distrutti, m alle spalle del delizioso centro storico sono rimasti ben tre castelli, ciò che resta di una storia travagliata, che racconta un susseguirsi di dominazioni, dagli Ottomani ai Veneziani, greci, italiani e persino tedeschi. Lungo i suoi 60 km di costa, s’incontrano alcune tra le più rinomate spiagge, come quella di Monolithi e quella caraibica di Alonaki Fanariou.

preveza

Preveza, in Grecia