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Comic Book: la straordinaria strada dei fumetti a Bruxelles

Bruxelles è la città natale dei fumetti, infatti è proprio qui che è nata l’arte del fumetto. Se non avete mai visitato questa perla belga, ora avete un motivo in più per farlo. La splendida cittadina, oltre ad essere ricca di storia, fascino e arte, nasconde dei tesoretti che tutti gli amanti delle graphic novel dovrebbero vedere. Se state programmando una gita d Bruxelles, prendere carta e penna e segnatevi il percorso che stiamo per mostrarvi, è una vera chicca.

Nella maggior parte dei casi si visita una città soffermandosi sui monumenti e attrazioni turistiche e main stream, e non c’è niente di sbagliato. Ma scoprire i veri tratti peculiari che rendono ogni luogo unico e irripetibile è bene addentrarsi un po’ più in profondità, per questo vogliamo parlarvi di un percorso speciale dedicato al fumetto, con murales e un vero e proprio museo.

bruxelles comic book

I murales di Bruxelles

Il percorso per gli amanti dei fumetti

Avrete notato che sugli edifici di Bruxelles compaiono numerosi murales giganti dedicati ai più famosi personaggi dei fumetti. Non è un caso. Il fumetto, considerato la “nona arte”, ha visto la luce proprio in questa città nel dopoguerra. A decenni di distanza, il ricordo di autori e personaggi che hanno reso celebre il genere, vive lungo le strade della città grazie alla street art.

Il percorso Comic Book a Bruxelles percorre diverse vie e edifici della città, con particolare riferimento ai quartieri di Laeken e Auderghem. Proprio qui è possibile ammirare grandi murales dedicati ai personaggi storici dei fumetti, come Asterix, i Puffi, Tintin e Lucky Luke.

Per concludere il tour è doveroso visitare il Comics Art Museum, il museo che la capitale belga ha interamente dedicato ai fumetti. Il paradiso per tutti coloro che amano il genere e sperano di scoprire curiosità e cenni storici.

La street art a tema fumetto a Bruxelles

La street art a tema fumetto a Bruxelles

La storia di questo progetto

Tutto questo non è nato a caso, anzi è il risultato di anni di iniziative mirate a rendere omaggio ai fumetti. Infatti, il progetto per rendere Bruxelles una vera e propria città del fumetto ha avuto inizio nel 1991 con l’approvazione delle autorità locali e con la collaborazione del Centro Belga del Fumetto, con lo scopo di celebrare la lunga storia della città e della sua arte.

I fumetti sono l’orgoglio del Belgio. Spesso banalizzati e sottovalutati, in realtà hanno rivestito un ruolo importante nel corso dei decenni. I fumetti si sono trasformati da mezzo di comunicazione popolare in una forma d’arte vera e propria. Forse non lo sapevi, ma il Belgio può vantare oltre 700 autori di fumetti nella propria storia! Non solo, pare che abbia più fumettisti per chilometro quadrato rispetto a qualsiasi altro Paese del mondo.

bruxelles comic book

Una tappa del Bruxelles Comic Book tour

Ovviamente nella visita della capitale belga troverete centinaia di negozi di fumetti, gadget a tema, bar e musei dedicati. Bruxelles ha una forte legame con questa forma d’arte e ama sottolineare con orgoglio il suo ruolo centrale per lo sviluppo e la crescita della tradizione del fumetto. Un dato importante, da tenere presente quando ci si avventura alla scoperta di questa bellissima

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Sospese tra cielo e terra: le straordinarie Meteore greche

Il mondo che abitiamo e che esploriamo attraverso i nostri viaggi è pieno di meraviglie. E proprio quando crediamo di aver visto tutto, ecco che trovandoci davanti al cospetto di queste, capiamo che in realtà di questa grande bellezza ne conosciamo solo un po’.

E quando parliamo di meraviglie terrene, che per la loro maestosità sembrano quasi ultraterrene, non possiamo non pensare alle straordinarie Meteore greche sospese tra cielo e terra. Ma non si tratta di stelle no, quanto più della perfetta e straordinaria coesione tra il lavoro di Madre natura e quello fatto dall’uomo.

Benvenuti a Meteora, il luogo in cui volare tra cielo e terra

Meteora è uno dei luoghi più celebri dell’intera Grecia. Situata nella parte nord dell’isola, nella pianura della Tessaglia, questa destinazione è una vera e propria patria di pellegrinaggio e spiritualità, nonché attrazione turistica dall’infinta bellezza, dato che qui si trova uno dei centri più importanti della chiesa ortodossa secondo solo al monte Athos.

Monasteri di Meteora

Monasteri di Meteora

Il nome meteora, in greco Μετέωρα, vuol dire letteralmente sospeso in aria, ed è proprio questo termine che ci introduce alle meravigliose architetture naturali e terreni che contraddistinguono in maniera univoca tutta questa zona. Sono i monasteri, ventiquattro in totale, che si trovano sulle cime di maestose e altissime falesie di arenaria. Di tutti, attualmente, solo sei sono ancora abitati.

A guardarli nella loro imponente maestosità, questi edifici, sembrano quasi spalancare le porte al paradiso. È facile pensare che si tratti di dimore divine alle quali l’accesso agli esseri umani è negato e, invece, salire sui monasteri delle Meteore è possibile, ed è un’esperienza che lascia senza fiato.

Salire in cima non è semplicissimo, bisogna in fatti percorrere numerosi e ripidi scalini e poi ancora affrontare discese ostiche e vertiginose, ma l’arrivo in cima garantisce uno spettacolo senza eguali. La visione più straordinaria dell’intero territorio da catturare con lo sguardo in ogni sua manifestazione.

Le sue origini, che risalgono all’XI secolo quando i monaci si rifugiarono su queste alture, la bellezza che le contraddistingue ieri come oggi, i monasteri stessi, costruiti con tanti sacrifici, hanno fatto sì che il complesso monastico della Tessaglia fosse inserito nella lista dei Patrimoni mondiali dell’Umanità dell’Unesco nel 1998.

I sei monasteri sospesi

Visitare Meteora è un’esperienza unica e irripetibile da fare almeno una volta nella vita. Si tratta di un’avventura che ci permette di andare oltre ai nostri limiti, di esplorare qualcosa di così antico e maestoso che è stato preservato con gli anni, un’esperienza ai limiti della realtà che ci porta al cospetto della grande bellezza del mondo che abitiamo.

Monastero di Roussanou

Monastero di Roussanou

Le Meteore greche sono maestose viste dal basso, e magiche se esplorate dalla sua cima. Sono sei, in tutto, i monasteri della zona che si possono esplorare. Costruiti intorno al XIV secolo, i complessi spirituali si presentano tutti con una struttura molto simile al centro della quale campeggia la chiesa principale circondata da un cortile.

Eppure anche se simili sono tutti estremamente meravigliosi, affascinanti e suggestivi e meritano, e vale davvero la pena vederli tutti. A partire dal monastero della Trasfigurazione del Signore, fondato da Atanasio intorno al 1340, conosciuto anche con il nome di Gran Meteora. Il complesso si erge su una roccia alta 613 metri ed è il più grande e il più celebre tra i monasteri di Meteora.

Il monastero di Varlaam o di Tutti i Santi, invece, è stato costruito su una roccia alta 370 metri nei primi anni del XIV secolo dall’archimandrita che gli ha dato il nome. Arrampicandosi sulla vetta in solitudine, Varlaam costruì una piccola chiesetta e diverse celle per i monaci.

Suggestivo e spettacolare è il monastero della Santissima Trinità, situato sulla cima di un blocco roccioso che raggiunge un’altezza di 400 metri. Seguono poi il monastero di Roussanou e quello di Santo Stefano, uno dei più ricchi e completi monastero di Meteora.

Ultimo, ma non per importanza, è il piccolo monastero di San Nicola Anapavsas le cui origini sembrano essere antecedenti al 1392. Situato in cima a una formazione rocciosa alta 80 metri, offre una vista mozzafiato da raggiungere percorrendo ripidi scalini e grate scavate nella roccia.

Monastero di San Nicola Anapavsas

Monastero di San Nicola Anapavsas

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DiscoverEU, sei nuovi Paesi aggiunti alla lista delle mete

Dare l’opportunità a tantissimi giovani di scoprire l’Europa in treno, tra paesaggi mozzafiato, borghi e città di sorprendente bellezza. È l’obiettivo del programma DiscoverEU, che quest’anno ha aggiunto altri 10mila biglietti ferroviari – che passano così da 60mila a 70mila, coinvolgendo altri sei Paesi, finora non inclusi nel progetto.

Cos’è DiscoverEU e come si ottengono i pass

DiscoverEU è un’iniziativa dell’Ue che offre ai cittadini europei diciottenni l’opportunità di scoprire l’Europa attraverso esperienze di apprendimento. In via del tutto eccezionale, nel 2021 hanno potuto candidarsi i giovani tra i 18 e i 20 anni, dato che le due tornate previste per il 2020 erano state annullate a causa della pandemia. La prossime candidature partiranno ad aprile.

Si viaggia principalmente in treno – ma sono previste eccezioni, come traghetti, autobus o aerei, per coloro che vivono su isole o in zone remote – alla volta dei posti più belli del Vecchio Continente. I candidati selezionati sono premiati con un pass di viaggio, che offre loro la possibilità di apprezzare il patrimonio storico, artistico e culturale di destinazioni ricche di fascino e storia, e di entrare in contatto con persone, usi, costumi e tradizioni. Inoltre, l’iniziativa permette di sviluppare competenze preziose per il futuro, ad esempio l’indipendenza, la fiducia e l’apertura verso altre culture.
Per poter partecipare e vincere il biglietto gratuito, è necessario:

  • essere nato tra il 1° luglio 2001 (incluso) e il 31 dicembre 2003 (incluso);
  • avere la cittadinanza di uno dei 27 Stati membri dell’Unione europea al momento della decisione di aggiudicazione;
  • rispondere a un quiz di 5 domande a risposta multipla riguardanti la conoscenza generale dell’Unione europea e altre iniziative dell’Ue rivolte ai giovani.

I candidati selezionati potranno viaggiare per un periodo compreso fra almeno un giorno e un massimo di 30 giorni, tra il 1º marzo 2022 e il 28 febbraio 2023. Potranno muoversi in solitaria oppure in un gruppo composto al massimo da cinque persone. Quest’anno, la possibilità di partecipare si estende anche a ragazze e ragazzi provenienti da Islanda, Norvegia (luogo top per un viaggio sostenibile), Liechtenstein, Serbia, Macedonia del Nord e Turchia.

Aumentano i biglietti gratuiti per viaggiare

Lo scorso anno, la Commissione europea aveva annunciato che avrebbe messo a disposizione del programma DiscoverEU 60.000 biglietti gratuiti da usare nel 2022. A questi, però, se ne sono aggiunti altri 10.000, come ha annunciato di Mariya Gabriel, commissaria Ue per l’innovazione, la ricerca, la cultura, l’istruzione e la gioventù.

In totale, quindi, saranno 70.000 i giovani, tra i 18 e i 20 anni, che potranno godere dei pass ferroviari per scoprire le bellezze d’Europa. L’intento è quello di spingere i partecipanti a scegliere destinazioni meno note dei 27 Paesi membri, coinvolgendoli in una serie di incontri pre-partenza e attività nelle diverse tappe che toccheranno.

La regola di base è che ciascun candidato selezionato ha diritto a un pass di un valore pari a 258 euro. Gli spostamenti saranno effettuati solo in seconda classe o classe economica. Tuttavia, questo importo può essere superiore in casi specifici, ossia:

  • per i candidati selezionati che partono dalle regioni ultraperiferiche (Guadalupa, Guyana francese, Martinica, la Réunion, Mayotte, Saint-Martin, Madeira, Azzorre e isole Canarie) per recarsi nel continente europeo;
  • per i candidati selezionati provenienti da altre regioni che devono prendere l’aereo per raggiungere l’Europa continentale;
  • in determinate situazioni specifiche che devono essere valutate caso per caso (ad es. i candidati selezionati che risiedono in altre isole dell’UE) può essere coperto un viaggio supplementare in treno/traghetto/autobus;
  • per i candidati selezionati a mobilità ridotta e/o con esigenze particolari: le spese di assistenza speciale (persona di accompagnamento, cane per ipovedenti candidati ipovedenti selezionati ecc.) potrebbero essere coperte, sulla base della documentazione adeguata per giustificare le loro esigenze particolari, come prescritto ai sensi del diritto nazionale del Paese di residenza.

Agli assegnatari verrà distribuita anche una card che dà diritto a sconti di vario genere.

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Hundertwasserhaus: il volto colorato e iconico di Vienna

Musei e gallerie d’arte, palazzi eleganti e quartieri aristocratici, concerti di musica classica e ampi parchi pubblici: Vienna è una città meravigliosa che non finisce mai di stupire, una delle più belle capitali europee da scoprire e riscoprire più volte nella vita.

Ed è proprio nel cuore della città, all’ombra dei monumenti e delle attrazioni turistiche che attirano qui ogni giorno migliaia di viaggiatori provenienti da tutto il mondo, che si nasconde il suo lato più inedito e spettacolare, quello da scoprire tra i colori dell’Hundertwasserhaus.

C’era una volta Friedensreich Hundertwasser

Situato nel quartiere di Landstraße, nella zona est del centro della città già celebre per le sue lussuose ambasciate, troviamo un complesso di case popolari costruite nel tra il 1983 al 1985 a Vienna dall’architetto e artista Friedensreich Hundertwasser dal quale gli edifici e il villaggio hanno ereditato il nome.

Hundertwasserhaus

Hundertwasserhaus

Basta guardarle per comprendere come quel complesso di case si sia trasformato con il tempo in una vera e propria attrazione architettonica da raggiungere, osservare e fotografare. La firma dell’architetto è inconfondibile ed è ben visibile in ogni dettaglio di quegli appartamenti che, a guardarli nella loro interezza, assomigliano ora a un quadro, ora a un puzzle costruito da un bambino.

Ma da qualsiasi punto lo si guardi, il complesso nel terzo distretto di Vienna, restituisce un’affascinante e inedita prospettiva di Vienna. Alla bellezza dei colori e dei dettagli si aggiunge anche un’altra caratteristica, la presenza di oltre 200 alberi, arbusti e piante che trasformano gli edifici in un’oasi verde nel cuore della città.

La sensazione di smarrimento che si prova quando ci si ritrova di fronte a iconiche creazioni architettoniche sparse per il mondo, nel caso della Hundertwasser, lascia spazio a un sentimento diverso, inedito. Sembra quasi di sentirsi al sicuro all’interno di quegli edifici fiabeschi e bizzarri. Sembra quasi di sentirsi a casa.

Quella sensazione non è sbagliata perché l’obiettivo primario di Friedensreich Hundertwasser, nella costruzione del suo straordinario complesso, era quello di creare dei rifugi, dei nascondini, dei luoghi dove poter trascorrere il tempo sentendosi sicuri e protetti.

Hundertwasserhaus

Hundertwasserhaus

Hundertwasserhaus: non solo case

Di fronte all’agglomerato di appartamenti colorati che conquistano la vista già in lontananza, è stato costruito anche e l’Hundertwasser Village. Si tratta di un centro commerciale straordinario, l’unico che porta la firma dell’architetto.

Costruito tra il 1990 e il 1991, questo spazio commerciale è pensato come una piccola piazza di paese sulla quale si affacciano bar, caffetterie e diversi negozi. Anche in questo caso, ovviamente, lo stile tipico di Hundertwasser è percettibile in ogni dettaglio visivo.

E se l’esperienza bizzarra e sensoriale creata dal visionario artista non dovesse bastare, ecco che c’è un altro luogo da inserire in questo itinerario surreale e fiabesco. Stiamo parlando della Kunst Haus Wien situato a pochi isolati dalla Hundertwasserhaus.

Si tratta di un museo, il cui edificio porta la firma inconfondibile dell’artista. Uno spazio espositivo straordinario che si snoda su una superficie di 1600 metri quadri. Non mancano, ovviamente, le opere di Hundertwasser alle quali si affiancano quelle di altri artisti di fama internazionale in occasione di mostra temporanee.

Ma l’esperienza straordinaria non finisce qui perché all’interno della caffetteria Kunst und Café, situata proprio al fianco del museo, è possibile guardare il film della vita di Friedensreich Hundertwasser dove è lo stesso artista ad aprire le porte della sua casa.

Kunst Haus Wien

Kunst Haus Wien

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Viaggi in treno, le nuove rotte da percorrere in Europa

Il mondo, compresa l’Europa, si appresta ad ammorbidire sempre di più le regole di viaggio. Per questo motivo è il momento opportuno per organizzare un’esperienza unica. Magari sulle rotaie e alla scoperta del Vecchio Continente. Ecco perché abbiamo deciso di illustravi le nuove rotte del 2022 da percorrere in Europa in treno, iniziando da quelle inaugurate alla fine del 2021 ma da fare assolutamente quest’anno.

Nightjet Vienna – Parigi

A dicembre del 2021 è stato lanciato il Nightjet da Vienna a Parigi (e viceversa), il treno notturno delle ferrovie austriache (ÖBB). A bordo di questo si può viaggiare in modo ecosostenibile e comodo – di notte – verso le più belle città e mete europee.

Circola tre volte a settimana in entrambe le direzioni e corre via Salisburgo, Monaco e Strasburgo. Sì, segue il percorso dell’Orient Express originale, ma a un prezzo decisamente più basso. Un viaggio di 14 ore che parte da Vienna alle 19:40 e arriva a Parigi alle 9:42, giusto in tempo per un croissant.

Nightjet Amsterdam – Zurigo

Da Amsterdam, città dal fascino magico a Zurigo (e viceversa) sempre a bordo del Nightjet. Anche questa rotta lanciata a dicembre 2021 fa scalo in luoghi meravigliosi come Colonia, Bonn e l’aeroporto di Francoforte, prima di attraversare la Svizzera a Basilea.

L’intero viaggio dura poco meno di 12 ore, arrivando a Zurigo poco dopo le 8:00 e ad Amsterdam dopo le 9:00 per chi viaggia nella direzione opposta.

vieggi treno 2022

In treno nei Paesi Bassi

Ouigo, alta velocità low cost

Si, avete letto bene. L’Ouigo offre viaggi ad alta velocità a prezzi low cost. E per andare dove? Da Madrid a Barcellona (e viceversa).

Da settembre 2021, inoltre, effettua fermate intermedie nelle vivaci Saragozza e Tarragona, mentre altri treni proseguono per Figueres.

In treno tra Transilvania e Danubio

Dallo scorso dicembre è possibile fare un viaggio indimenticabile che collega Vienna a Cluj-Napoca, nella Romania nord-occidentale e capitale non ufficiale della Transilvania.

11 ore di viaggio che si snodano fra Austria, Ungheria e Romania, costeggiando il Danubio e fermando anche a Budapest. Il prezzo, purché si prenoti con un paio di settimane di anticipo, non è alto, dal momento che si possono trovare biglietti a soli 27,90 euro.

transilviania treno

In Transilvania in treno

I viaggi in treno del 2022, quelli nuovi di zecca

L’estate del 2022 segnerà l’arrivo dell’European Sleeper Bruxelles -Praga, un treno notturno che partirà dalla capitale del Belgio per attraversare straordinarie città europee come Amsterdam, Hannover e Berlino, prima di arrivare a Praga intorno alle 10:30.

Un viaggio disponibile tre volte a settimana, con biglietti in vendita in primavera. La compagnia, inoltre, ha affermato che lancerà una rotta Bruxelles-Varsavia nel 2023.

A giugno del 2022 partirà, invece, il treno notturno che da Graz condurrà a Varsavia. Il convoglio che salirà sui binari dal capoluogo della Stiria, farà scalo a Ostrava, Chałupki e Cracovia prima di terminare la sua corsa a Varsavia verso le 9:00 del mattino.

Aprile 2022 sarà invece il momento della nuova tratta economica di Ouigo da Parigi a Lione. A basso costo lo sarà veramente considerando che il viaggio costerà poco meno di 10 euro a tratta e impiegherà circa 5 ore e mezza.

I prossimi mesi segneranno anche il debutto del treno notturno EuroNight che da Stoccolma arriverà ad Amburgo, facendo scalo anche a Copenaghen.

Nel corso dell’anno, inoltre, dovrebbe arrivare un treno di Nightjet che collegherà Roma con Zurigo.

treno svezia

In treno in Svezia

Viaggi in Italia in treno nel 2022: le novità che ci attendono

Novità per quanto riguarda i viaggi in treno anche in Italia. Partiamo dalla straordinaria ferrovia Cuneo – Ventimiglia – Nizza, fra le 10 migliori del mondo e grazie al FAI (Fondo per l’Ambiente Italiano). Basti pensare che è nota anche come Ferrovia delle meraviglie, un percorso di circa 100 chilometri che attraversa le Alpi piemontesi e scende fino al livello del mare per raggiungere la Costa Azzurra. Attiva da quasi due secoli, è tornata pienamente in funzione solo lo scorso 21 dicembre. Il 2022 è proprio l’anno giusto per salirvi a bordo.

Ma quello che stiamo vivendo è anche l’anno perfetto per compiere un viaggio sul treno turistico che compie un tragitto su una ferrovia a binario unico dell’800. Parliamo dell’Ancona – Fabriano lanciato nel settembre 2021 e che attraversa gli Appennini e la valle di Cesano, fino a raggiungere le località di Sassoferrato e Pergola prima di fare nuovamente ritorno sulla costa marchigiana.

Da novembre, invece, un Frecciabianca viaggia da Palermo a Catania, passando per Caltanissetta ed Enna. Un viaggio che dura più di tre ore, ma che si rivela una valida alternativa ai treni regionali che percorrono le stesse rotte.

Da non dimenticare, infine, il Frecciarossa da Milano a Parigi inaugurato a dicembre e che è già un gran successo. Due treni al giorno (a/r) con prezzi a partire da 29 euro. Da giugno, inoltre, aumenteranno i collegamenti.

cuneo ventimiglia

Un tratto di ferrovia Cuneo – Ventimiglia – Nizza

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Premi europei per la mobilità sostenibile: le città finaliste

Mobilità green, città più sicure e meno inquinate con progetto di viabilità consapevoli e utilizzo di veicoli elettrici e mezzi alternativi come la bicicletta. La Commissione Ue ha annunciato i finalisti dei premi della Settimana europea della mobilità 2021. Amadora, Kassel e Luleburgaz si contendono il premio per le città più grandi (oltre 100 000 abitanti), mentre Alimos, Miajadas e Valongo sono le finaliste della categoria dei comuni più piccoli. Anche Firenzeunica italiana– tra le città in lizza per la mobilità green in Europa, per la sicurezza stradale.

Settimana europea della mobilità: i premi

La campagna della Settimana europea della mobilità si svolge ogni anno dal 16 al 22 settembre. L’anno scorso è stato registrato un aumento record del numero di città che hanno aderito alla campagna: oltre 3.100 città di 53 paesi diversi. I vincitori saranno annunciati nel corso di una cerimonia che si terrà il 28 marzo alle 15, online e in parte in presenza a Bruxelles. Ad essere riconosciute con l’ambito titolo green saranno tutte quelle azioni meritevoli in ambito sostenibile, portate avanti nel 2021, e presentate dalle città finaliste in occasione della Settimana europea della mobilità dello scorso anno.

Le categorie del premio sono: sicurezza stradale, l’European Mobility Week Award per i centri urbani con più di 100mila abitanti e per quelli con meno di 100mila abitanti, e il Sustainable urban mobility planning. Vengono riconosciute tutte quelle pianificazioni e azioni lodevoli delle città più sostenibili che hanno saputo migliorare il benessere dei cittadini attraverso soluzioni di trasporto più pulite, più verdi, accessibili, riducendo le emissioni di carbonio e inquinanti, apportando un netto miglioramento alla mobilità.

Firenze, unica città Italiana

Firenze, Rethymno (Grecia) e Varsavia sono in lizza per il premio dell’UE per la sicurezza stradale urbana, attribuito per straordinarie misure di sicurezza stradale, mentre i finalisti della categoria relativa alla pianificazione della mobilità urbana sostenibile sono Madrid, Mitrovica Sud (Kosovo) e Tampere (Finlandia). Firenze è quindi l’unica città italiana che la Commissione europea ha scelto come finalista nell’ambito della Settimana europea della mobilità 2021.

Il capoluogo toscano è in lizza in quanto, come sostenuto dalla commissione UE, ha mostrato “l’importanza che i dati in tempo reale hanno nel ridurre circostanze pericolose sulle strade urbane. Il sistema di monitoraggio e di analisi degli incidenti della città include la georeferenziazione e le caratteristiche delle strade, e ha portato a un’importante riduzione delle vittime della strada”. Sicurezza stradale che si misura anche grazie ai dati della Polizia Locale del capoluogo: gli incidenti mortali sono passati dai 25 registrati nel 2010 ai 7 del 2021.

Mobilità green, veicoli elettrici: le finaliste europee

Portogallo e Spagna si piazzano sul podio per le piccole e grandi città sostenibili. Per quanto riguarda le città con più di 100mila abitanti, le finaliste sono Amadora (Portogallo), Kassell (Germania) e Luleburgaz (Turchia). Amadora è stata selezionata per l’integrazione di tutte le fasce di età in eventi dedicati alla mobilità sostenibile, come tour ciclistici, prove di veicoli elettrici, ecc. Kassell ha invece promosso varie attività creative dedicate ai bambini nella mobilità sostenibile, con tour in bici o a piedi. Luleburgaz ha puntato sul fattore salute: psicologi, neurologi e cardiologi hanno portato il loro intervento/testimonianza sulla correlazione tra benessere della popolazione e  mobilità sostenibile.

Tra le finaliste con meno di 100mila abitanti troviamo: Alimos (Grecia), che trasformato alcune stazioni del trasporto pubblico in spazi per la creatività e il tempo libero; Miajadas (Spagna) che vanta una rete sicura di marciapiedi e piste ciclabili, e Valongo (Portogallo) dove si è lavorato molto per abbattere le barriere architettoniche, installando in città moltissime rampe -quasi un percorso- per carrozzine.

Firenze

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Il viaggio a Manchester che vi cambierà la vita

Dimentica l’animo spigoloso e l’atmosfera sobria dei decenni passati. Manchester ha da tempo cambiato pelle ed è diventata una città energica, giovane e interessante, con una scena musicale e culturale di tutto rispetto e una vita notturna da far invidia alle più grandi metropoli.

Luogo di nascita della rivoluzione industriale, Manchester ha vissuto un lungo periodo di inerzia prima di ritrovare la sua nuova vocazione, puntando sul design, sulla tecnologia, sul turismo più inclusivo e sostenibile, fino a diventare una meta ospitale, cosmopolita e gay friendly.

Dalle università che attirano studenti da tutto il mondo, al gay village di Canal Street, passando per gli stadi di calcio, vera e propria religione per la popolazione cittadina, che divide il tifo tra le due squadre Manchester City e Manchester United, l’atmosfera cosmopolita si fonde con l’animo più classico dei musei e della Cattedrale, creando un mix originale e imperdibile.

Se hai voglia di ricaricare le energie circondato da “24 Hour Party People” o stai programmando un weekend all’insegna della buona musica e del buon cibo, non puoi non scegliere Manchester: ti aspetta un viaggio che ti cambierà la vita.

Manchester per i music lover

Sarà per il suo dinamismo, per essere stata incrocio di commerci e civiltà o solo per qualche fortunata coincidenza, dagli anni ’70 a oggi Manchester ha accumulato un’eredità musicale importantissima. Lo sanno bene i fan dei The Smiths, Joy Division, The Stone Roses o degli Oasis che non perdono occasione per prenotare uno dei Manchester Music Tour alla scoperta dei luoghi iconici in cui hanno suonato e composto i loro idoli.

Ogni anno, i festival cittadini ospitano centinaia di artisti e riescono a soddisfare gli amanti di qualsiasi genere musicale. Tra gli eventi da non perdere, il leggendario Manchester Jazz Festival, il Manchester Folk Festival con la migliore musica tradizionale e il Neighborhood Festival per conoscere gli artisti locali. E se sei un raver non perdere The Warehouse Project che organizza il più grande evento di musica elettronica del Regno Unito e lancia i migliori artisti del settore.

Manchester è anche la città dei club e delle location storiche più belle e interessanti in cui ascoltare musica dal vivo. Tra i locali più di tendenza: il Band on the wall, vecchia fabbrica tessile del XIX secolo trasformata una decina di anni fa in uno dei locali più popolari della città, con un notevole bar degli anni ’30 e la grandissima pista da ballo; The Bridgewater Hall che dietro le vetrate luccicanti ospita i migliori artisti di musica classica del globo e il Gorilla, locale hipster seminascosto dalla ferrovia che offre concerti di musica sperimentale oltre a una delle migliori cucine vegetariane della città.

Manchester per i food lover

La notizia non ti sorprenderà: nel Regno Unito ormai si mangia benissimo. Manchester saprà stupirti con la sua attenzione per la sostenibilità, le sue proposte meat free e la grande quantità di wine bar, pub e microbirrifici.

Le tre tappe per gli amanti del buon cibo assolutamente da non perdere:

Il Scranchester food tour, una passeggiata in 8 tappe (segretissime fino al momento dell’arrivo) alla scoperta dei migliori posti della città in cui mangiare e rilassarsi. Il miglior cibo etnico unito a quello della tradizione locale. Ogni tour prevede soste differenti, da provare e riprovare.

Una cena con vista al rooftop dell’Hotel Football per godere della vista della città e del suo monumento più amato: lo stadio Old Trafford.

Una giornata a Escape to Freight Island, luogo magico nato dalla riqualificazione di un vecchio magazzino affacciato su un canale che oggi ospita cocktail bar, numerosi ristoranti con cucine dal mondo, intrattenimento e musica dal vivo.

Prima di ripartire, approfitta per un giro sul canale a bordo del lussuoso Manchester’s Vatten Hus: a metà tra una barca e un hotel, è la location ideale per i tuoi scatti più instragrammabili.

Ogni momento dell’anno è ideale per visitare Manchester. Per maggiori informazioni sulla città e i suoi dintorni, visita il sito Visit Britain.

bar manchester

©Visit Britain/Ben Selway

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Austria Europa Idee di Viaggio lago Viaggi

Viaggio nel paradiso austriaco dei laghi

C’è un paesaggio straordinario incastonato nell’area dell’Alpe-Adria, al confine con l’Italia e la Slovenia. È il paradiso dei laghi della Carinzia, regione dell’Austria meridionale, che si manifesta in tutta la sua bellezza e unicità, con scenari naturali sorprendenti, dove non mancano mai occasioni per rilassarsi e divertirsi all’aria aperta in ogni periodo dell’anno, in coppia, in famiglia o con gli amici. Specchi d’acqua trasparente e calda d’estate, che fanno godere di attimi di felicità intensi e indimenticabili.

Nell’incanto del lago Wörthersee

Con le Alpi a nord e l’Adriatico a sud, tra le città di Klagenfurt e Villach, la zona del lago Wörthersee è una delle destinazioni turistiche più famose d’Austria, a pochi chilometri dal confine con l’Italia. Grazie alle sue acque, che d’estate raggiungono fino a 28°C, il più grande lago della Carinzia è un vero paradiso per gli amanti degli sport acquatici, dallo sci nautico al wakeboard, dallo stand-up paddling alla vela o alla nautica a motore. Anche le sue sponde sono molto ambite, come palcoscenico naturale per i party mondani o per lo yoga, così come per il cicloturismo, l’escursionismo e il jogging.

Sul litorale di questo specchio turchese si affacciano località e attrazioni esclusive, tra cui Velden, con il suo famoso casinò, Pörtschach con il lungomare dei fiori, il pittoresco santuario di Maria Wörth e Klagenfurt, il capoluogo della regione, città vivace ed elegante con i graziosi cortili interni del centro storico e i monti che le fanno da corona. Una gita in bicicletta alla scoperta dei gioielli architettonici che circondano il lago Wörthersee è una sorta di viaggio nel passato. Pedalando tra sentieri mozzafiato, si ha l’occasione di ammirare le fastose ville della belle époque con vista sulle sue acque limpide, che hanno ispirato famosi artisti del calibro di Brahms e Mahler.

Lo scenario incantato del lago Wörthersee

Lago Millstätter See, perla romantica della Carinzia

Paradiso per le coppie che vogliono regalarsi una vacanza intrisa di magia, il lago Millstätter See è una perla della Carinzia dalle acque balneabili trasparenti, calde e ricche di minerali. In più, offre una serie di imperdibili attività romantiche, dalle emozionanti gite in barca all’emozionante “Weg der Liebe. Sentiero dell’Amore”. Un percorso unico nella natura incontaminata, che conduce, attraverso sette tappe mozzafiato, dalla baita Alexanderhütte, ai pascoli della Millstätter Alpe fino al Granattor, la suggestiva porta dei granati.

Lago Pressegger See, divertimento per grandi e piccini

Immerso nel secondo canneto più grande dell’Austria, nella pittoresca Valle Gailtal, il lago Pressegger See è un’altra perla imperdibile della Carinzia. Anche qui le occasioni di divertimento sono davvero innumerevoli, tra windsurf, vela, minigolf e beach volley e tutto quello che questo incredibile scenario ha da offrire.

Un sogno anche per le famiglie con bambini, perché nei pressi del lago si trova il “Kärntner Erlebnispark”, il primo Parco Avventura della Carinzia, con tante attrazioni per grandi e piccini. E poi la natura, qui, regala emozioni inaspettate, grazie a un mondo variegato di animali e piante: con un po’ di fortuna, e nel periodo giusto, si può avere l’opportunità di vedere fiorire il nenufero o la coda di cavallo acquatica.

Fitness e mountain bike sul lago Klopeiner See

Il Klopeiner See è uno dei più caldi fra i laghi della Carinzia del sud, con acque che già nel mese di maggio raggiungono i 22°C e in estate i 28°C, rendendolo un paradiso per gli sport acquatici e i bagni in uno scenario pazzesco. Da maggio a settembre gli ospiti di questa zona turistica hanno a disposizione un programma gratuito di fitness in riva al lago, mentre guide sportive offrono un’ampia gamma di proposte cicloturistiche, escursionistiche e di stand up paddle.

La Carinzia del sud è anche un paradiso per i mountain biker, grazie a una vasta rete di piste ciclabili segnalate, con la pista di downhill per mountain bike più lunga d’Europa (la “Flow Country Trail”), svariati single trail e il percorso in galleria “Stollenbike” nelle viscere del monte Petzen.

Lago Klopeiner See

Il lago Klopeiner See, fra i più caldi della Carinzia del sud

Il lago Faaker See baciato dal sole

Situato nelle vicinanze di Villach, tra la Drava e le Caravanche, il lago Faaker See è il più meridionale d’Austria: proprio per questo, è stato ribattezzato “Südsee” (lago del sud). È, inoltre, uno dei più grandi laghi della Carinzia, nonché quello più baciato dal sole durante l’anno, con spiagge attrezzate che permettono di godere di attimi di puro relax, in una cornice idilliaca.

Un’escursione all’alba fino alla cima del monte Mittagskogel, regala la vista più bella sulle acque turchesi di questo splendido bacino austriaco. Altrettanto indimenticabile è una gita in canoa alla scoperta delle “Everglades” del lago e dei segreti emozionanti della fauna e della flora che lo rendono così eccezionale.

Lago Ossiacher See, per gli amanti della musica e del windsurf

Con i suoi 11 chilometri, il lago Ossiacher See è il più grande della zona turistica di Villach. Meta ambita per gli amanti della musica, per il famoso “Carinthischer Sommer classical music festival” che si tiene intorno a luglio-agosto di ogni anno, è rinomato anche per la vasta offerta sportiva.

Qui, infatti, si possono praticare tutti gli sport acquatici, in particolare il windsurf. Inoltre, vanta una pista ciclabile lunga 27 chilometri che si snoda tutt’intorno alle sponde, offrendo l’opportunità di addentrarsi nella natura che circonda questo gioiello d’acqua turchese. Il luogo ideale per una gita con tutta la famiglia.

Il lago Weissensee, il più alto delle Alpi austriache

D’inverno, il lago Weissensee si trasforma nella pista di pattinaggio su ghiaccio naturale più grande d’Europa, ospita il Tour alternativo delle 11 città olandesi e il torneo di curling più importante a livello europeo. D’estate, con una temperatura superiore ai 22 gradi, è il più caldo fra i laghi alpini situati a quote analoghe: ci troviamo a 930 metri di altitudine, nel soleggiato altopiano del Weissensee.

Ore liete si trascorrono in questi luoghi ricchi di fascino, tra una passeggiata nella bellezza incontaminata del Parco Naturale, per fitte foreste e montagne lussureggianti, escursioni guidate da ricercatori della fauna selvatica, e una traversata del lago sulla zattera, da concludere con una degustazione di pesce. Sulle sponde di questo specchio d’acqua austriaco, le occasioni di relax e divertimento non mancano di certo.

lago Weissensee

Il lago Weissensee, il più alto delle Alpi austriache

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Esiste un’isola dove puoi recarti per discutere e poi fare pace

Il mondo che abitiamo non smette mai di stupirci e proprio quando crediamo di aver visto tutto, ecco che nuove e inedite realtà ci confermano che sono tante le cose che non conosciamo. Come quella piccola isola situata vicino a Eilean Munde, che molti di noi non conoscono, dove le persone in un tempo neanche troppo lontano si incontravano per discutere e per poi fare pace con formaggio e whisky.

Ci troviamo a Loch Leven, uno degli oltre 30.000 laghi della Scozia, è qui che esiste la più conosciuta e disabitata Eilean Munde, o Mhunna, al fianco della quale emerge dalle acque un piccolo lembo di terra – l’isolotto di Eilean a’ Chombraidh – conosciuto agli abitanti del Paese come l’Isola della Discussione.

Il nome evocativo conferma quello che possiamo immaginare: questo luogo era utilizzato dalle persone che dovevano risolvere problemi, conflitti e controversie. E, una volta fatta pace, ecco che si poteva raggiungere il vicino isolotto di Eilean na Bainne, noto altresì come Isola dell’alleanza. È qui, infatti, che venivano redatti gli accordi ufficiali di pace.

La piccola isola scozzese dove puoi litigare e fare pace con formaggio e whisky

È una storia bizzarra quella di Eilean a’ Chombraidh che sembra uscita da un libro di fiabe per bambini, da un romanzo o un film, eppure è reale. Provate a chiedere alle persone che abitano le sponde del lago scozzese di Loch Leven, vi confermeranno, attingendo dalla loro memoria, che un tempo l’isola assolveva proprio questa funzione.

È qui che le persone che incorrevano a dispute e controversie si recavano, per trovare accordi e compromessi. E in quella cornice naturale, autentica e selvaggia di cui la Scozia è orgogliosa protettrice, tutto diventava più facile. Fu questa l’intuizione che dovettero avere le popolazioni locali quando iniziarono a mandare i cittadini su quella che poi venne ribattezzata l’Isola della Discussione.

Ma non erano lasciati soli al loro destino. Per rendere la permanenza più piacevole, e permettere di far pace in condizioni decisamente più appaganti, alle persone inviate sull’isola venivano lasciati whisky, formaggio e torte di avena. Perché a pancia piena si sa, gli accordi sono molto più soddisfacenti.

Eilean a’ Chombraidh

Secondo alcune fonti, Eilean a’ Chombraidh avrebbe svolto la funzione di Isola della Discussione per almeno 1500 anni. Leggenda o realtà? Sono molte le storie popolari che si raccontano, la maggior parte delle quali hanno a che fare con i clan che vivevano sull’isola Eilean Munde, e confermano quindi che l’isola aveva uno scopo ben preciso e anche nobile se vogliamo.

Le regole erano piuttosto semplici: quando tra i membri del clan nascevano discussioni o litigi, le persone che avevano dato vita al conflitto venivano portare sull’isola e lì dovevano restare, da sole, fino a quando il problema non era risolto. Una volta trovato l’accordo, invece, potevano raggiungere l’isola vicina per sigillarlo e poi raggiungere le loro comunità. E a quanto pare funzionava dato che in più di un secolo le battaglie tra clan sono state per lo più inesistenti, o comunque pacifici.

E allora viene da chiedersi se vale la pena prendere esempio dai clan scozzesi e recarci su un’isola remota anche noi, con formaggio, whisky e torte d’avena alla mano s’intenda, per fare pace.

Eilean Munde e la vicina Isola della Discussione

Eilean Munde e la vicina Isola della Discussione, Scozia

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Perché abbiamo tutti bisogno di un “Greekend”

Se siete appassionati di Grecia, non serve aspettare che arrivi l’estate per andarci in vacanza. Ci si può andare tutto l’anno, perché offre tantissimi spunti per trascorrervi un weekend o, come lo chiamano loro, un “Greekend”.

Città ricche di eventi culturali e d’intrattenimento, di ristoranti e di locali notturni, di musei da visitare e strade da girare. Complici anche il bel tempo, le brevi distanze dall’Italia e i mille spunti che arrivano dalla Grecia.

Atene, Salonicco o le grandi città greche sono piene di sole, di mare, di sapori, di storia, arte, intrattenimento, shopping, musica e passeggiate all’aperto. Ecco i nostri consigli di viaggio.

Greekend ad Atene

I greci, come gli italiani, amano mangiare, e questo già lo si sa. Ma non tutti sanno che anche quando si visita un museo o un luogo di cultura non manca mai il lato gastronomico. Persino l’Acropoli di Atene ha uno buonissimo ristorante. Al secondo piano del museo, il ristorante del sito archeologico più famoso del mondo ellenico resta aperto il venerdì e il sabato sera fino alla mezzanotte (i greci amano cenare tardi), con piatti della tradizione greca e una vista indimenticabile sul Partenone.

greekend

Greekend ad Atene

Se durante il giorno volete fare una pausa caffè (greco, non espresso italiano, eh) durante il vostro tour culturale, fermatevi al coffee shop del Museo nazionale archeologico (1, Tositsa str.) che si trova in un cortile interno circondato da piante e con vista sui reperti archeologici, mentre se desiderate mettere qualcosa sotto i denti a pranzo, allora il posto migliore è il bar del Museo Benaki, che ospita mostre temporanee, con vista sulla Pireos street, la più antica strada che collega Atene al Pireo.

Passeggiando per Atene, non perdetevi un giro nel quartiere di Plaka e soprattutto di Anafiotika, proprio sotto l’Acropoli, una zona che, per le case bianche con gli infissi blu e i giardinetti fioriti sembra un angolo di Cicladi, una sorta di villaggio nel bel mezzo della Capitale.

Se sentite la mancanza del Mar Egeo, a mezz’ora da Atene potete raggiungere la Riviera ateniese dove, anche senza poter fare il bagno perché l’acqua fuori stagione è fredda, potete passeggiare sul lungomare, noleggiare una bicicletta o sedervi in un tavolo all’aperto di Marina Floisvou, Vouliagmeni o Vrachakia.

Greekend a Salonicco

C’è un’altra città della Grecia perfetta per trascorrere un “Greekend” ed è Salonicco. È la migliore meta alternativa ad Atene e, dal punto di vista culturale, non ha nulla da invidiate alla Capitale greca. Soprannominata la “signora del Nord”, è una città molto elegante, ricca di storia – è la terra di Alessandro Magno – e ottima per rilassarsi, essendo a due passi dalla Penisola calcidica.

Salonicco non è grandissima e la si può visitare in un weekend. Dopo aver fatto un giro nel centro storico si va sul lungomare e al Kastra, il castello, con le mura fortificate ancora intatte intorno alla città vecchia. Poi si fa una pausa – di almeno due/tre ore, preparatevi se non ci siete mai stati, i tempi in Grecia sono questi! – in una taverna tipica o nella zona del mercato o al porto vecchio (Palia Paralia) o nel quartiere di Ladadika e a questo punto andate a visitare i musei cittadini.

Ce ne sono 35, non dovete vederli tutti, ma non perdetevi il museo archeologico, quello della cultura bizantina, il museo della Torre bianca, il simbolo di Salonicco, il museo archeologico dell’antico foro romano e quello etnologico della Macedonia.

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Tutti pazzi per la Grecia

Perché la Grecia fa sempre questo effetto, specie agli italiani? Cos’ha questo Paese di così speciale che molti dei nostri connazionali non possono fare a meno di andarci, snobbando tante delle nostre località turistiche, delle nostre isole e il nostro Belpaese? Sarà la “Greece therapy” o “grecitudine”, che forse un giorno sarà addirittura considerata una scienza, al pari della fisica, della chimica e della biologia.

Del resto, uno studio ha dimostrato che tre settimane di vacanza in Grecia fanno vivere più a lungo. Se la prima settimana di vacanza ci si porta dietro tutto lo stress e la frenesia della città e non si sopporta la calma e la rilassatezza dei greci – che da loro viene chiamata “sigà-sigà” (che significa “piano piano”) o anche “mancanza di fretta”-, con lo scorrere delle settimane la vacanza si evolve e si modifica in senso psicologico, compiendo un vero e proprio miracolo.

Già dalla seconda settimana i ritmi si rilassano e la terza si sono già fatte amicizie locali. Qualcuno invita il villeggiante persino a casa propria a pranzo con la famiglia. Ecco allora che, dalle abitudini e orari cittadini, si arriva ben presto a concepire la giornata secondo la cosiddetta “Greek Time”, senza fretta e senza stress.

Le regole per viaggiare in Grecia

A partire dal 7 febbraio 2022, non è più in vigore l’obbligo del tampone per coloro che hanno completato il ciclo vaccinale da almeno 14 giorni o che sono guariti dal Covid da 180 giorni. Altrimenti è obbligatorio presentare l’esito negativo di un tampone molecolare effettuato 72 ore prima o di un tampone antigenico effettuato 24 ore prima dell’ingresso nel Paese.

Queste norme per l’ingresso in Grecia valgono per tutti i viaggiatori di età superiore ai 5 anni. Al momento di varcare le frontiere, i turisti possono essere sottoposti a campione a un test rapido. In caso di esito positivo, è previsto un periodo di quarantena di 5 giorni o sino alla cessazione della sintomatologia, qualora presente.

Tutti i turisti sono comunque obbligati a compilare il modulo Plf greco – disponibile a questo link – prima dell’arrivo sul territorio greco. Si tratta di un primo tentativo di alleggerire le misure di sicurezza in vista dell’estate, che quest’anno inizierà con largo anticipo. Il ministro del Turismo ellenico, Vassilis Kikilias, ha deciso di dare il via alla stagione estiva già a partire dal 1° marzo 2022. Ricordiamo che per tornare in Italia non è necessario alcun tampone, serve però compilare il Plf europeo che si trova a questo link.