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Gratis nella Versailles d’Italia: come fare

È la nostra Versailles e ora si può visitare gratis. A partire dal 3 aprile, alla Reggia di Caserta si potrà entrare gratuitamente ogni prima domenica del mese.

Questa maestosa residenza reale settecentesca, appartenuta ai Borbone delle Due Sicilie e realizzata da Luigi (e poi dal figlio Carlo) Vanvitelli, è un patrimonio dell’umanità Unesco.

Si potranno visitare gli appartamenti reali, tra cui la camera da letto di Francesco II, che in origine era quella di Murat, la Sala del Consiglio e la stanza da bagno, in stile neoclassico, con la vasca di granito decorata con figure leonine e la toilette in marmo di Carrara. E naturalmente il parco e il giardino inglese, voluto dalla regina Maria Carolina, uno dei primi giardini all’inglese in Italia, con piante di aloe, agave, acacia, banksia, tassi, cedro del Libano e canfora. Il Teatro di Corte sarà, invece, chiuso.

La Versailles d’Italia

Non è un caso che la Reggia di Caserta sia soprannominata la “Versailles d’Italia”. La nostra Reggia e quella parigina hanno una storia comune. Quando nel 1752 Carlo III di Borbone, re di Napoli e di Sicilia, decise di volere una nuova Capitale, la scelse lontana dalla costa e più al sicuro dagli attacchi via mare rispetto a Napoli, che allora era la Capitale, proprio come era Versailles per Parigi.

Del parco della Reggia di Caserta diceva Goethe “I giardini del parco sono stupendi, in armonia perfetta con un lembo di terra che è tutta un giardino”.

Le sontuose sale della Reggia di Caserta hanno fatto il giro del mondo, Qui sono state ambientate celebri scene di film internazionali, dalla saga di “Guerre stellari” (“Star Wars: Episodio I – La minaccia fantasma” e “Star Wars: Episodio II – L’attacco dei cloni”), ma anche “Mission: Impossible III” e “Angeli e demoni”.

Info utili

È possibile accedere alla Reggia di Caserta esclusivamente previa acquisizione online del biglietto. All’accesso principale del Palazzo Reale dovrà essere esibito, in formato cartaceo oppure dal proprio smartphone, il codice a barre del titolo di accesso. Il numero di titoli di accesso è contingentato e distribuito su fasce orarie. Sarà possibile scegliere tra il biglietto “Gratuito Solo Parco” e quello “Gratuito Parco + Appartamenti” con relativa fascia oraria. Si potrà accedere nel rispetto delle norme anti Covid attualmente vigenti.

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La Reggia di Caserta

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Bruxelles città Europa itinerari culturali Viaggi

Bruxelles: sulle strade dell’Art Nouveau

Una città unica, con uno spirito raffinato e vivace allo stesso tempo. Bruxelles è ricca di storia, arte ma anche di divertimento. Più piccola rispetto alle grandi capitali europee, la città belga non ha nulla da invidiare in termini di bellezza e cultura. Come Barcellona è segnata dall’impronta del maestro Gaudì, così Bruxelles è porta il segno Victor Horta e dell’inconfondibile gusto Art Nouveau. Basta una passeggiata per le vie per trovarsi sui passi di un itinerario a tema.

L’itinerario Art Nouveau

Se amate l’Art Nouveau e l’architettura, allora dovete assolutamente ripercorrere i passi di Victor Horta. Forse non lo sapete ma le dimore cittadine dell’architetto sono uno dei patrimoni dell’UNESCO situati in Belgio. Tre dei quattro edifici progettati di Horta si trovano proprio a Bruxelles e sono l’itinerario perfetto per scoprire le grandi abilità dell’artista.

Victor Horta, infatti, ha rivoluzionato il modo di concepire gli edifici di abitazione. Allargando il compito dell’architetto dalla progettazione degli spazi, interni ed esterni, a una concezione olistica che comprendeva anche lo studio e la realizzazione delle luci, degli arredi, della decorazione delle pareti, perfino dell’oggettistica.

Questi palazzi rappresentano a pieno lo stile della città, sono la sintesi perfetta del gusto belga e gli esempi lampanti dell’architettura che ha ispirato lo sviluppo dell’Art Nouveau nella capitale.

Prima tappa: l’Hôtel Tassel

L’Hôtel Tassel è considerato il primo esempio di Art Nouveau, grazie al progetto molto innovativo e ai materiali scelti per la costruzione e decorazione. Si tratta di una costruzione divisa in tre parti. Due edifici piuttosto convenzionali in mattoni e pietre, uno sul lato della strada ed uno sul lato dei giardini, uniti da una struttura in acciaio coperta in vetro. Horta si concentrò molto sulla decorazione degli interni, progettando ogni singolo dettaglio: maniglie, intarsi, vetrate, mosaici sui pavimenti. Il risultato è un mix di tutte le componenti, che nell’insieme si amalgamano alla perfezione.

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La dimora Tassel progettata da Horta

Prossima fermata: Hôtel Solvay

Sotto l’influenza dello stile dell’Hôtel Tassel, Horta si dedicò alla progettazione de l’Hôtel Solvay. La casa venne commissionata da Armand Solvay. Per questo facoltoso cliente Horta spese una fortuna nell’uso di materiali preziosi, progettando di persona ogni singolo dettaglio. Vennero usati marmo, onice, bronzo, legni tropicali, materie prima di altissima qualità. Per la decorazione delle scale collaborò con il pittore Théo van Rysselberghe. Un edificio fastoso e lussuoso che tutt’ora lascia a bocca aperta.

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Gli interni dell’Hotel Solvay

Terza tappa: Hôtel van Eetvelde

In questo caso, l’uso visibile di materiali industriali, quali acciaio e vetro, rappresentò un elemento di novità nelle tecniche edilizie usate per gli appartamenti di persone famose. Gli interni poi vennero esaltati con un sapiente uso della luce, attraverso una reception centrale coperta con una cupola in vetro. La riprova che il famoso architetto era in grado di costruire grandi cose con qualsiasi materia prima, le sue capacità superavano ogni aspettativa.

Hôtel van Eetvelde bruxelles

La bellezza de l’Hôtel van Eetvelde

Il Musée Horta

All’architetto Victor Horta venne anche dedicato un museo, per celebrarne la vita e i lavori. L’edificio, in passato, è stato adibito anche a residenza e studio dall’artista. Negli stupendi interni in stile Art Nouveau sono esposti in modo permanente mobili, arnesi, e oggetti progettati da Horta e dai suoi colleghi contemporanei, oltre a documenti riguardanti la sua vita. Il museo però non si trova a Bruxelles ma a Saint-Gilles.

In un viaggio a Bruxelles è d’obbligo fare tappa in questi luoghi e ammirare lo stile Art Nouveau che caratterizza l’architettura dell’intera città. Il fascino della capitale belga si riflette anche sulle facciate dei suoi bellissimi palazzi.

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Croazia Europa isole Posti incredibili Viaggi

Esiste un’isola profumata da scoprire e annusare

L’isola Lussino o Losinj conosciuta anche come “Isola profumata” è una meta sempre più amata dai turisti. Si trova in Croazia, nella parte settentrionale del Quarnero ed è costeggiata da numerose baie e insenature, le sue particolarità non finiscono mai. Il luogo perfetto per una vacanza rilassante, per staccare la spina e godersi a ritmo lento la vita. La vera specialità di quest’isola è la natura che ha regalato a Lussino 1018 specie di piante, rendendola così un luogo profumato e suggestivo.

Lussino e le sue caratteristiche

Lussino vanta una posizione favorevole e un microclima particolarmente accogliente, mite e perfetto per godersi la natura. Circondata dal mare cristallino del Quarnero e coperta da una lussureggiante vegetazione, l’isola di Lussino è il posto dei sogni per coloro che amano i profumi. Infatti, è piena di piante medicinali che riempiono l’aria di fragranze da favola.

L’isola di Lussino, non è solo natura e piante. Con i suoi due centri Lussinpiccolo (Mali Lošinj) e Lussingrande (Veli Lošinj), è un’isola animata e ricca di attrattive. Inoltre, è semplice da raggiungere dalla terraferma. Una vera chicca per gli amanti della Croazia.

Lussinpiccolo

Lussinpiccolo è il principale centro turistico dell’isola. In estate la cittadina è gremita di turisti che affollano la vivace baia principale dove si trovano negozi e ristoranti. A rendere unico questo luogo sono le caratteristiche case dalle facciate color pastello. Tra le vie di Lussinpiccolo è possibile ammirare la chiesa della Natività della Vergine con la sua piazza lastricata e l’art Collection, un museo dedicato alle collezioni d’arte delle famiglie Mihilcic e Piperata.

lussinpiccolo isola di Lussino

Le case color pastello di Lussinpiccolo

Lussingrande

A soli 4 km da Lussinpiccolo sorge Lussingrande una cittadina meno affollata, più tranquilla. Con un bellissimo porto sul quale si affacciano negozi e gelaterie, tutto circondato da case colorate alte e strette. Non può mancare l’incantevole passeggiata che va dal fianco alla chiesa di Sant’Antonio fino ad ad arrivare alla scogliera, da cui ammirare un mare selvaggio. Perdersi tra i vicoli caratteristici è essenziale per assorbire l’anima di questa perla croata.

I profumo di Lussino

Un’isola famosa per la sua aria profumata, le piante selvatiche che la popolano e l’atmosfera rarefatta che si respira passeggiando tra la natura locale. Non potete perdervi l’originale degustazione delle piante spontanee della flora. Lussino è l’isola dove tutto profuma di rosmarino, di limone, d’arancia. Non vi bastano? L’aria ha l’odore magico di lavanda e mirto, di perpetuino e salvia, di timo e pino, ciclamini, zafferano e violette… Lussino affascina tutti con i suoi aromi e invita gli ospiti a rilassarsi, abbandonando i sensi. Un luogo unico davvero.

isola di lussino croazia

La bellezza selvaggia dell’isola di Lussino

Il mare della Croazia

L’isola Lussino è famosa anche per il mare e le spiagge. Offre una grande varietà: ci sono baie di sabbia bianca con mare poco profondo, ciottoli bianchi piatti sul versante occidentale, scogliere piatte affacciate sul mare profondo dai colori blu e turchese. La costante è il mare pulito e l’ambiente rilassante, con un panorama mozzafiato.

Lussino è davvero un’isola dei sogni, tra cittadine dai vicoli stretti e antichi, profumi che volano nell’aria, fino al mare cristallino. Ci siete mai stati?

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Alla scoperta di Épernay: un tuffo nello champagne

Una cittadina immersa nelle vigne, tra colori pittoreschi e degustazioni sofisticate. Stiamo parlando della capitale dello champagne, Épernay. Un località conosciuta in tutto il mondo grazie alle sue grandi aziende produttrici di champagne, che si susseguono lungo la famosa Strada dello Champagne. Scavate nel gesso, le prestigiose cantine di Épernay sono aperte al pubblico e visitabili. Il posto perfetto per una fuga primaverile, in cui ammirare la campagna e godersi i sapori della Francia.

La città di Épernay e i dintorni

Affascinante cittadina di 25.000 abitanti, situata tra la Marne e Coteaux, Épernay racchiude in sé tutto il brio dello champagne. Inserita in una fantastica cornice, circondata da colline le cui pendici sono ricoperte di vigneti produzione del famoso vino.

Nei dintorni della città si possono seguire diversi itinerari alla scoperta delle bellezze nascoste nella zona. Da Ay, con una chiesa in stile fiammeggiante e case a graticcio, a Mutigny, passando per Louvois, un castello appartenuto al ministro di di Louis XIV. Fino a raggiungere le seducenti cittadine di Bouzy e Ambonnay.

Épernay è circondata da bellissimi villaggi da visitare. Ad esempio, Pierry con le sue ville del XVIII secolo, Chavot e Brugny dove si trova un incantevole castello e Saint-Martin d’ Ablois.

epernay capitale dello champagne

Il panorama tra le vigne

Cosa fare a Épernay

Durante un soggiorno a Épernay non può mancare una tappa per l’Avenue de Champagne. Si tratta di un quartiere in cui si trovano le maggiori case di produzione e commercializzazione di vini di fama mondiale. Avenue de Champagne è ornato con sfarzosi edifici del XIX secolo aspetto opulento stile rinascimentale o classico. Fondamentale una visita tra le cantine, composte da 100 km di gallerie scavate nel gesso in cui sono alloggiate milioni di bottiglie di champagne. Le visite sono aperte al pubblico e la guida vi accompagnerò in un percorso di degustazione.

Luoghi d’interesse

Merita una menzione il municipio di Épernay, un ex palazzo del signor Auban-Moët, costruito nel 1858 e donato alla città nel 1919. Lo stabile conserva il fascino di una residenza privata nel centro di un bellissimo parco. All’interno, camere di lusso, tra cui sala matrimoni e la Sala Consiliare, meritano l’attenzione dei visitatori. Il municipio si trova in un bellissimo parco progettato nel secolo scorso dai fratelli Bühler, creatori del Parc de la Tête d’Or a Lione.

epernay capitale champagne

Il Municipio di Epernay

Anche l’Orangerie di Moët et Chandon ha un certo fascino. Si tratta di palazzo fastoso, risalente al Primo Impero. L’edificio si riflette nello stagno alla francese usato per ospitare gli aranci della casa Moet et Chandon. Purtroppo non è possibile accedere all’interno, ma anche solo la facciata esterna riesce a fare sognare ogni visitatore.

Infine, una visita a Chateau Perrier, un magnifico esempio di architettura francese dell’era tardo romantica. Durante la seconda guerra mondiale il castello servì come quartier generale dell’esercito, prima britannico, poi tedesco, infine per gli americani nel 1945. Fu poi convertito nella biblioteca e museo municipale di Epernay.

Épernay è il luogo perfetto per concedersi una fuga dalla realtà, tra panorami suggestivi, degustazioni di champagne e storia. Una cittadina in grado di offrire stimoli e bellezza, ma anche relax. Tranquillità e palazzi lussuosi rendono Épernay la tappa ideale per una vacanza inusuale e vivace in Francia.

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Un weekend in solitaria a Valencia

Oggi vi porto alla scoperta di Valencia, la terza città più grande della Spagna, dopo Madrid e Barcellona. È facilmente raggiungibile dall’Italia grazie ai numerosi voli diretti, operati dalle principali compagnie aeree, anche low cost. Tanti la amano anche di più della sua cugina Barcellona e la scelgono per trasferirsi in quanto è meno cara, è una città a misura d’uomo, con tanti spazi verdi, un clima mite tutto l’anno e perfetta da esplorare in bicicletta. Vanta infatti una rete di piste ciclabili lunga ben 156 km che collega tutti i quartieri della città. Una valida alternativa ai pedali sono i motorini elettrici o il sistema di trasporto pubblico: è efficiente ed economico, soprattutto acquistando la Valencia Tourist Card.

Valencia è una città molto eclettica, vi sorprenderà con i suoi quartieri storici, i suoi mercati immensi, le sue lunghissime spiagge e la sua architettura futuristica. Davvero ce n’è per tutti i gusti! Anche gli amanti del buon cibo non rimarranno delusi: questa è la patria della paella e solo qui troverete quella originale. Insomma, Valencia è la meta perfetta per un weekend in solitaria di inizio primavera.

 

I classici da non perdere a Valencia:

Iniziate l’esplorazione di Valencia dal suo centro storico, la Ciutat Vella (Città Vecchia). Qui si trova il suo cuore pulsante, Plaza de la Virgen, che ospita l’imponente Cattedrale dedicata a Giacomo I e all’Assunzione di Santa Maria. Non tutti sanno che qui è custodito il leggendario Santo Graal, la coppa con la quale Gesù Cristo celebrò l’Ultima Cena. Merita sicuramente una visita anche il Miguelete, la torre campanaria annessa alla Cattedrale. Percorrendo una scala a chiocciola di 207 gradini, potrete godere di una delle migliori viste dall’alto della città. Una curiosità: al di fuori della Cattedrale, di fronte alla Porta degli Apostoli, ogni giovedì a mezzogiorno si riunisce il Tribunal de las Aguas (il Tribunale delle Acque). Dichiarato patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO, è una delle più antiche istituzioni di giustizia orale ancora in funzione in Europa. Il Tribunale discute le controversie tra gli agricoltori ed emette sentenze relative all’uso dell’acqua per irrigare. 

Continuate l’esplorazione del centro storico passeggiando tra le vie di Barrio del Carmen, uno dei quartieri più antichi di Valencia. Qui troverete numerosi ristoranti, tapas bar e locali notturni, che lo rendono uno dei luoghi della movida valenciana. Ma ovviamente non mancano i monumenti storici, come il Convento del Carmen e le Torri de Serranos, una delle dodici porte delle antiche mura della città. Oltrepassando la porta troverete uno dei punti di accesso al meraviglioso Jardín del Turia, il parco urbano più grande della Spagna. Costruito all’interno dell’antico letto del fiume Turia, è lungo ben 9 km e attraversato da 18 ponti. È il polmone verde della città, con prati verdi dove rilassarsi, viali alberati da percorrere a piedi o in bicicletta e zone per praticare attività ludiche e sportive. Tra queste non perdete il parco giochi a forma di un gigante Gulliver di 70 metri, dove potrete arrampicarvi e scivolare come piccoli Lillipuziani. Percorrendo il Turia verso est raggiungerete uno dei simboli di Valencia, la futuristica Ciudad de las Artes y las Ciencias. Progettata dall’architetto valenciano Santiago Calatrava durante gli anni ‘90, è composta da 5 differenti strutture espositive, dedicate alla scienza, alla natura e alle arti: il Palazzo delle Arti Regina Sofia (teatro dell’opera), l’Hemisfèric (cinema IMAX e planetario), l‘Umbracle (giardino), il Museo della Scienza Principe Felipe e l’Oceanogràfic (parco marino). I vari edifici sono collegati da viali pedonali e circondati da bellissimi specchi d’acqua, che rendono la Ciudad de las Artes y las Ciencias uno dei luoghi indimenticabili di Valencia.

I quartieri più alla moda di Valencia:

La Ciutat Vella è sicuramente un must da visitare durante un weekend in solitaria a Valencia, ma alle porte del centro storico si trovano alcuni quartieri particolarmente interessanti che meritano di essere esplorati, sia di giorno sia di sera. Tra i quartieri più alla moda c’è il barrio di Ruzafa. Ristrutturato e ammodernato a partire dal 2013, è oggi considerato il “Soho” valenciano. Di giorno troverete negozi vintage e boutique di lusso, librerie particolari e mostre fotografiche, mentre di sera avrete solo l’imbarazzo della scelta tra tapas bar, ristoranti stellati e locali con musica dal vivo. Un altro quartiere molto in voga tra i giovani è Benimaclet, il barrio universitario per eccellenza. Si trova fuori dal centro storico, ma è facilmente raggiungibile in autobus o in metro. È un quartiere multiculturale che ha ancora l’atmosfera da paese, ma che è diventato di tendenza grazie ai numerosi caffè letterari dall’atmosfera bohemien e ai bar e pub che lo rendono la zona ideale per un’uscita serale.

Le spiagge più belle di Valencia:

Durante un weekend in solitaria a Valencia non si può non fare un salto in spiaggia. La città offre infatti chilometri e chilometri di coste e spiagge sabbiose a pochissimi passi dal centro. La spiaggia cittadina più famosa è sicuramente la Malvarrosa, raggiungibile in autobus, metro o bicicletta. Lunga più di un chilometro e larga 50 metri, è perfetta per godersi una giornata di sole e relax, grazie ai numerosi servizi presenti (noleggio di lettini e ombrelloni, bar e ristoranti). Alle sue spalle, un meraviglioso Paseo Maritimo, ombreggiato da palme, permette di passeggiare in tutta tranquillità o andare in bicicletta, respirando il profumo dell’aria di mare. Percorrendolo tutto si raggiunge la zona della Marina, dove si trovano numerosi bar, ristoranti e discoteche. Se cercate una spiaggia più tranquilla e meno affollata, percorrete la Malvarrosa verso nord e raggiungete la sua naturale continuazione, la spiaggia La Patacona. Dista solo 3 km dal porto di Valencia, ma si trova nel comune di Alboraya, patria dell’horchata, una bevanda golosa e rinfrescante, preparata con acqua, zucchero e succo di chufa, un particolare tubero che cresce in questa zona. 

A pochi chilometri da Valencia, in direzione sud, si estende un’altra area molto rinomata per le sue spiagge: il Parco Naturale dell’Albufera. Qui si trovano Playa Pinedo e Playa El Saler, perfette per gli amanti della natura incontaminata, con pinete e dune sabbiose, dove poter praticare anche il nudismo.

La paella più buona di Valencia:

Non si può visitare Valencia senza assaggiare uno dei piatti simbolo della città e di tutta la Spagna: la paella. Il nome deriva dalla “paellera”, la pentola di ferro a due manici nella quale la pietanza viene cotta e servita in tavola. La paella è un piatto a base di riso, verdure e zafferano, con l’aggiunta di carne o di pesce. La versione tradizionale valenciana è rigorosamente con carne di pollo e coniglio (e talvolta lumache), ma è diffusissima anche la paella de mariscos, ovvero con i frutti di mare. La varietà di riso utilizzata prende il nome di riso bomba e viene coltivata nelle numerose risaie presenti nel Parco Naturale dell’Albufera. Ecco perché uno dei posti dove assaggiare una paella da leccarsi i baffi è il piccolo paesino di El Palmar. Raggiungibile dal centro di Valencia con l’autobus n. 25, è un luogo di pace dove ci sono più ristoranti che abitanti. Approfittate della gita fuori porta anche per prendere parte a un’escursione in barca sul lago, magari al tramonto. Ovviamente anche in città si trovano ottimi ristoranti dove gustare una paella degna di questo nome. Provate uno dei numerosi ristoranti nei pressi del Mercato Centrale, ma cercate di evitare i menù turistici a prezzi troppo bassi. Se invece volete provare la paella di pesce, scegliete un ristorante sul lungomare della Malvarrosa e godetevi un pranzo in riva al mare.

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I tulipani stanno arrivando in città: Amsterdam non è mai stata così bella

L’arrivo della primavera in città, e in tutti i luoghi del mondo, ci permette di vivere tutte le meraviglie messe in scena da Madre Natura. È questo il momento perfetto per organizzare un viaggio verso tutte quelle destinazioni che, durante questa stagione, diventano il palcoscenico di spettacoli che inebriano e stordiscono i sensi. Prenotate il primo volo disponibile: si parte alla scoperta dei tulipani ad Amsterdam.

Primavera: tappeti di tulipani invadono la città

I tulipani sono probabilmente i fiori più rappresentativi di questa straordinaria stagione. Conosciamo bene la meraviglia dei campi fioriti che popolano il mondo e che ci spingono a organizzare viaggi straordinari.

Ogni anno, infatti, migliaia di viaggiatori provenienti da ogni dove si recano in Olanda, per ammirare i parchi in fiore che si trasformano in un caleidoscopio di colori che incanta.

Tulp Festival, Amsterdam

Tulp Festival, Amsterdam

Nel periodo che va tra aprile e maggio, nel Paese fioriscono milioni di fiori da bulbo che vengono piantati e curati sapientemente durante tutto l’anno. Per ammirare gli spettacoli più belli del territorio in fiore non possiamo che inserire nel nostro itinerario Keukenhof, il parco che racchiude oltre 7 milioni di tulipani che esplodono in tutta la loro bellezza in primavera.

Il parco di Keukenhof è, probabilmente, una delle visioni più belle del nostro mondo, nonché la più grande esposizione artistica e naturale di fiori in tutto il globo. A questo si aggiungono anche i campi in fiore che si snodano lungo la costa de L’Aia e nei pressi di Leida, fino ad Alkmaar.

Anche Amsterdam, il suo centro cittadino e le zone periferiche, vengono totalmente invase da profumi e colori in questo periodo. È questo il segnale che il Tulp Fest è iniziato, ed è assolutamente imperdibile.

Tulp Festival, Amsterdam

Tulp Fest: scoprire e riscoprire Amsterdam in fiore

Meravigliosa è Amsterdam, la città dei canali, delle case strette, dei mulini e dei musei e, in primavera, anche di tulipani. In occasione del Tulp Festival, che va dal 1 al 30 aprile, sono oltre 85 gli spot cittadini che mettono in scena uno spettacolo floreale di grande bellezza.

Le aree pubbliche di Amsterdam, i giardini dei musei, gli hotel e i vari quartieri fioriscono, letteralmente, per dare il benvenuto alla primavera e celebrare la bellezza. Dalla stazione centrale fino a Piazza Dam, per esempio, una scia di profumi e colori, che vano dal giallo, al rosa, fino all’arancio, accompagnano i cittadini in questo nuovo e inebriante percorso per tutto il mese di aprile.

A questo tripudio di bellezza si uniscono anche tutti gli altri quartieri centrali e quelli periferici come il distretto Nord e quello Ovest, l’elegante Quartiere dei Musei e i parchi pubblici e poi, ancora, il distretto Sud e quello Est.  Anche le strutture pubbliche, quelle private e i centri commerciali presentano vasche di fiori adornate sapientemente dove spiccano tulipani bianchi, rosa o fiammeggianti che tingono la città e tutti i suoi quartieri.

La mappa di tutti i luoghi in fiore ad Amsterdam, durante il Tulp Fest, è disponibile sul sito ufficiale della manifestazione.

E se dopo il tour in città non siete ancora stanchi di ammirare la fioritura di tulipani, il consiglio è quello di raggiungere il grandioso parco Keukenhof per un’immersione totale nella bellezza. Il parco, aperto dal 21 marzo al 10 maggio, dista appena 40 chilometri dalla capitale dei Paesi Bassi.

Keukenhof garden

Keukenhof garden

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Caen, la città francese tra luci e scorci magici

Cittadina vivace, tappa quasi obbligata nell’itinerario per la visita delle spiagge dello sbarco, Caen, conosciuta anche con il soprannome di la città delle 100 guglie, è un luogo pieno di sorprese e frizzante vita notturna. I monumenti si illuminano di luci colorate, i mercati serali animano le vie del centro storico sino alla marina. Tra monumenti e scorgi suggestivi, il capoluogo della bassa Normandia merita di essere scoperto. Un passato turbolento per via delle conseguenze del secondo conflitto mondiale, non ha impedito a Caen di rinascere e valorizzare il centro e i quartieri con un’interessante proposta culturale.

I monumenti simbolo di Caen

Tra i simboli di Caen, da segnare sulla mappa della città, c’è sicuramente il suo imponente castello che domina ancora il centro cittadino. Raggiungere i camminamenti delle mura medievali, dall’alto dei suoi bastioni, il panorama a 360 gradi su Caen è davvero incantevole. Da visitare, al suo interno, ci sono senza dubbio: la Sala dello Scacchiere, il Museo della Normandia, il Museo delle Belle Arti, la Loggia del Governatore e la Chiesa di Saint-Georges. All’esterno, ideale luogo di svago molto frequentato soprattutto in primavera-estate, si trova un grande parco giochi, l’orto botanico e un parco che ospita diverse sculture.

Il tour alla scoperta di Caen può proseguire visitando due noti edifici della città, voluti da Guglielmo il Conquistatore, che la città, la più potente della Normandia: l’Abbazia degli Uomini e l’Abbazia delle Dame, che oggi ospitano il municipio e il consiglio regionale. L’Abbazia degli Uomini, gioiello di architettura romanica e gotica, prima ospitò i monaci, in seguito diventò liceo, e ancora un ospedale durante la seconda guerra mondiale. Al suo interno, nel coro gotico, si trova l’imponente tomba di Guglielmo il Conquistatore (in realtà, per sicurezza e timore che venisse trafugata, oggi custodisce solo un frammento osseo del sovrano).

Anche l’Abbazia delle donne, altro luogo imperdibile di Caen, venne utilizzata per diversi scopi nella storia: prima monastero di suore benedettine, poi ospedale e ospizio. Ospita la magnifica cripta e la tomba di Mathilde di Fiandre, regina d’Inghilterra, duchessa di Normandia e moglie di Guglielmo il Conquistatore. Il momento ideale per visitare questo luogo, e il suo parco, è il tramonto: la vista sulla città al calar del sole è unica.

Quartieri e scorci pittoreschi

Monumenti imponenti e maestosi e piccole viuzze graziose e ricche di scorci pittoreschi. Passeggiare per gli antichi quartieri di Caen, sintesi dell’architettura normandise, è indimenticabile. Rue du Vaugueux, ad esempio, si trova proprio sotto il castello, ed è rimasto intatto, fermo nel tempo. Qui si trovano le caratteristiche case a graticcio, colorate e adorante di fiori. Questo è il quartiere medievale di Caen, riqualificato negli ultimi decenni, e divenuto un vero cuore pulsante della città: vivace, pieno di locali e ristoranti tra i più rinomati della zona. Da non perdere, per scatti fotografici da cartolina, sono poi le case a graticcio più antiche. Si trovano in rue Saint Pierre e in rue de Geôle: la più famosa è Maison des Quatrans, costruita nel 1460.

Se volete visitare la strada più antica di Caen, invece, dovete dirigervi in Rue Froide, una via acciottolata e costellata da botteghine, atelier, caffè e molte librerie (anche per bambini). Questa antica strada ha mantenuto immutato tutto il suo fascino medievale. Tra le cose da fare necessariamente c’è quella di spiare nei cortili della case: residenze borghesi che nascondono giardini rigogliosi, angoli romantici ed opere d’arte. Ad esempio, al civico 16 di rue Froide, che si affaccia sull‘ex Maison des Sens, famosi vetrai del XVI secolo, si trova uno splendido portico da fotografare.

La marina e le spiagge di Caen

Dal cuore della città di Caen si arriva al mare, al porto turistico, dove è bello concedersi una passeggiata in ogni momento della giornata, di giorno e di notte. Caen, come detto, può essere il punto di partenza per visitare le spiagge dello sbarco in Normandia come Omaha Beach, Gold Beach, Juno Beach. Al porto di Caen si trovano ormeggiate meravigliose barche a vela, terrazze, bar e ristoranti sulla promenade Quai Vendeuvre. Da non perdere qui, nella giornata di domenica, il tradizionale mercato di Saint-Pierre. In estate questo luogo si anima ancora di più con spettacoli di luci, musica e il mercato notturno.

Il quartiere più modaiolo e di tendenza di Caen, si trova proprio a pochi passi dal porto turistico. E’ la Penisola di Caen, che ospita la note biblioteca Alexis de Tocqueville, dall’architettura futuristica, con le luminose facciate in vetro e l’affaccio meraviglioso sulle rive dell’Orne. Questo è il paradiso per gli amanti dell’arte, soprattutto di street art: intorno all’edificio, infatti, è possibile ammirare moltissime opere di street artist francesi (e non solo), e notevoli murales. Qui si tengono diversi concerti e spettacoli. Un quartiere luminoso che si riflette nelle acque del fiume.

 

Caen, Normandia

Un angolo di Caen

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Isole Scilly, il Regno Unito che non ti aspetti

Gli abitanti chiamano questi luoghi “The last place of England”, letteralmente “L’ultimo posto d’Inghilterra”. Le Isole Scilly sono la destinazione più scenografica e ricca di bellezze naturali del Regno Unito, secondo chiunque le abbia visitate. E a ribadirlo sono ora gli utenti di un sondaggio della piattaforma britannica “Wich?”, che promuove la scelta consapevole del consumatore nell’acquisto di beni e servizi. Tra le gemme più nascoste e selvagge del Paese, formano un arcipelago che brilla al largo della Cornovaglia, un paradiso ambito per i suoi panorami oceanici, spiagge e acque dai colori tropicali, una natura lussureggiante e un suggestivo paesaggio granitico.

Alla scoperta delle Isole Scilly

Le Isole Scilly sono il regno della tranquillità e del relax, circondato dall’Oceano Atlantico. La vita, qui, è ancora molto semplice e scorre con ritmi oramai impensabili in altre parti del Regno Unito, che assecondano il respiro della natura. Su circa 150 isole e isolotti che compongono l’arcipelago delle Scilly, soltanto cinque sono abitate.

St. Mary’s è la maggiore, con con oltre 1.600 residenti. Quasi tutti i traghetti partiti dalla terraferma approdano a Hugh Town, il principale centro abitato, che ospita anche l’Isles of Scilly Museum, al cui interno si può ammirare una ricca collezione di manufatti rinvenuti nei relitti delle navi affondate in queste acque.

Seconda per dimensioni e per numero di visitatori, Tresco è l’unica isola privata dell’arcipelago. La sua attrattiva principale è l’incantevole Tresco Abbey Garden, uno dei più rigogliosi giardini subtropicali al mondo, con ben 20.000 specie di piante e fiori esotici, da Sudafrica, Nuova Zelanda e Sudamerica. Venne inaugurato nel 1834 nel luogo in cui in passato sorgeva un’abbazia benedettina costruita nel X secolo.

St. Martin’s è la più settentrionale delle Isole Scilly, famosa soprattutto per le sue numerose ed incantevoli spiagge, le sue insenature e baie favolose, particolarmente amata anche da Jude Law. Bryher è, invece, l’isola più piccola e incontaminata dell’arcipelago delle Scilly, abitata da appena 70 persone. La sua costa selvaggia è spesso investita da violenti tempeste che alterano le sembianze del litorale, mentre all’interno è un saliscendi di colline, dove si respira un’atmosfera leggiadra.

Per trovare l’isola più remota e affascinante bisogna approdare a St Agnes, l’insediamento più meridionale di tutta l’Inghilterra. Un’oasi di pace e serenità dove trascorrere ore di puro relax, tra insenature pittoresche, una rete di sentieri che si snoda lungo la costa e interessanti siti preistorici.

Tresco

Tresco, l’unica isola privata dell’arcipelago delle Scilly

Il luogo più scenografico del Regno Unito

Le isole Scilly sono state consacrate come luogo di straordinaria bellezza naturale del Regno Unito per il loro paesaggio unico, l’ecologia e il significato storico. Non a caso sono state scelte da William e Kate sia per weekend romantici che vacanze estive in famiglia, con i principini al seguito.

Oltre a offrire paesaggi e spiagge mozzafiato, l’arcipelago delle Scilly, situato a 45 chilometri di distanza dalla punta sud-occidentale della costa dell’Inghilterra, definita “Land’s End”, vanta anche tradizioni di grande fascino. Qui le principali risorse sono la pesca delle aragoste, dei granchi e dei gamberi, la coltura dei fiori, con i narcisi famosi in tutto il mondo, e ovviamente il turismo.

Di recente, l’Earth Observatory della Nasa ha condiviso con il mondo intero una fotografia scattata da un astronauta a bordo della Stazione Spaziale Internazionale (ISS), che mostra come nei periodi di bassa marea si possa camminare sulle acque tra un’isola e l’altra. Un fenomeno staordinario, che porta alla luce periodicamente delle grandi rocce che emergono dall’acqua e sono utilizzate dalle foche grigie per sdraiarsi e crogiolarsi al sole.

Isole Scilly Regno Unito non aspetti

Le Isole Scilly, gemme nascoste del Regno Unito

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Città delle luci: luoghi che risplendono anche di notte

Luci bellissime, che di notte splendono più che mai: tutte le città ne hanno in gran quantità, ma alcune diventano un vero spettacolo nel momento stesso in cui il sole scende sotto la linea dell’orizzonte. E sono proprio queste le destinazioni più suggestive di un viaggio alla scoperta dell’incanto della luce.

Da Parigi a New York, maestosa bellezza notturna

La città delle luci per eccellenza non può che essere la splendida Parigi, chiamata Ville Lumière: un nome romantico che ci ispira suggestioni d’amore, ma che ha invece a che fare con qualcosa di molto più prosaico (e non di certo meno importante). Se da un lato richiama infatti il ruolo fondamentale che la città ebbe in quel periodo storico conosciuto come Illuminismo, dall’altro ci ricorda che Parigi è stata una tra le prime metropoli al mondo a portare la luce nelle strade.

L’illuminazione stradale a gas trovò qui grande risonanza, approdando anche nei vicoli più stretti e meno frequentati, grazie all’opera del luogotenente Gabriel Nicolas de la Reynie risalente al XVII secolo. Certo, ciò non toglie una visione più romantica di Parigi come città delle luci: di notte, i suoi splendidi edifici si vestono a festa. Dalla Torre Eiffel agli Champs-Elysées, dalle sue bellissime passeggiate lungo la Senna ai vicoletti di Saint Germain, la luce è la grande protagonista di emozioni indescrivibili.

Parigi

Parigi

Per trovare un luogo che altrettanto ci ispiri magia dobbiamo volare oltreoceano e scoprire il fascino notturno di New York. La bellezza della Grande Mela non si spegne al tramonto, ma anzi diventa ancora più suggestiva. Il chiaro di luna che si riflette tra i rami di Central Park si mescola con le sfavillanti illuminazioni di una città che, di notte, diventa elegante e sofisticata. Per poter ammirare questo spettacolo, non c’è niente di meglio che concedersi un aperitivo in un lussuoso rooftop bar: dall’alto, l’incanto è davvero unico.

Le insegne luminose tracciano un lungo percorso tra le vie principali della città, e in lontananza lo skyline è magico. Manhattan e il Ponte di Brooklyn sono senza dubbio tra i panorami più affascinanti di cui si possa godere. E la Statua della Libertà, sotto la candida luce lunare, assume sembianze incredibili: un tassello di storia che, di notte, sembra ancora più bello.

New York

New York

Da Las Vegas a Singapore, la vita notturna

Ancora negli Stati Uniti, c’è un’altra metropoli che merita l’appellativo di città della luce. Stiamo parlando, ovviamente, di Las Vegas: patria di casinò e insegne luminose da capogiro, di notte si trasforma completamente rivelando il suo lato più peccaminoso. Hotel sfarzosi e sale da gioco accendono le loro luminarie più brillanti, quasi fossero in competizione gli uni con le altre. Secondo uno studio, sono necessari circa 15mila km di neon per illuminare tutta la città: non è forse un caso che dallo spazio sia ben visibile, unica al mondo nel suo brillare nel bel mezzo del deserto.

Las Vegas

Las Vegas

Ed eccoci infine a Singapore, città scintillante di giorno e ancor più vivace di notte. Al calar del sole, l’imperdibile spettacolo dei Gardens by the Bay è qualcosa di meraviglioso. L’enorme parco nel cuore della metropoli è famoso soprattutto per i suoi superalberi, gigantesche strutture a forma di pianta (alcune alte fino a 50 metri) che ospitano centinaia di specie vegetali. La sera, subito dopo il tramonto, è qui che accade la magia: migliaia di luci colorate si accendono, in un gioco affascinante sulle note di bellissime musiche che creano uno show incredibile.

Singapore

Gardens by the Bay

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Valencia è diventata il palcoscenico di un teatro delle meraviglie

C’è qualcosa di straordinario che sta succedendo proprio adesso tra le strade di Valencia. Un grande spettacolo che ha trasformato, per pochi giorni, la città spagnola in un palcoscenico teatrale a cielo aperto che ospita spettacoli e attori meravigliosi. Si tratta di Las Fallas, molto più di una festa tradizionale cittadina, ma vero e proprio simbolo dell’identità nazionale.

Le Fallas sono le feste che si svolgono ogni anno, nei giorni che precedono la primavera, nella città spagnola di Valencia e in alcuni paesi della Comunità Valenzana. Dichiarate Patrimonio Mondiale Immateriale dell’Umanità dall’Unesco nel 2016, ogni anno attirano nel territorio migliaia di viaggiatori per ammirare il grande show che si snoda tra le strade della città.

Quest’anno poi, la festa di Las Fallas è ancora più grandiosa dopo i due anni di fermo a causa della pandemia mondiale, il secondo stop in tutta la sua storia. Scopriamola insieme.

Las Fallas

Las Fallas

Las Fallas: lo spettacolo grandioso a Valencia

Las Fallas è molto più di una festa che intrattiene cittadini e attira viaggiatori. Si tratta, infatti, di una vera e propria celebrazione dell’identità nazionale, nonché la festa più attesa dell’anno da tutto il Paese.

Le origini sono antichissime, tutto è nato diversi secoli fa quando i falegnami di Valencia realizzavano delle lampade in legno, conosciute come parot, che servivano a illuminare i loro laboratori e che, in occasione della festa di San Giuseppe, bruciavano per tradizione.

Non erano lampade qualunque, però, ma delle vere e proprie sculture in legno che assumevano l’aspetto di esseri umani e che in alcuni casi venivano poi abbigliati con abiti e vecchi stracci. Le piccole lampade, a partire dal XIX secolo, iniziarono ad assumere proporzioni sempre più grandiose, superando di gran lunga quelle umane fino a diventare dei monumentali personaggi che, durante il mese di marzo, sfilano per le strade della città.

Le statue, che oggi sono realizzate principalmente in sughero o cartapesta, diventano per pochi giorni gli stravaganti e maestosi abitanti di Valencia, superando anche i 30 metri d’altezza. Per onorare l’antica tradizione, queste vengono bruciate l’ultimo giorno della festa dando vita a uno spettacolo unico e straordinario, quasi surreale.

Las Fallas

Las Fallas, Valencia

Las Fallas: la festa ha inizio

Las Fallas è diventato con gli anni un appuntamento imperdibile per i cittadini di Valencia, per gli abitanti del Paese intero e per i viaggiatori che vogliono toccare con mano questa straordinaria tradizione.

L’appuntamento di quest’anno, dopo due anni di stop, è a Valencia ovviamente dal 14 al 19 marzo. Le foto che circolano online ci confermano che la festa è ufficialmente iniziata ed è meravigliosa. Come un teatro a cielo aperto, così è Valencia popolata da gigantesche statue che artisti e scultori locali realizzano durante tutto il corso dell’anno.

La città inaugura le celebrazioni con gli spettacoli pirotecnici già i primi giorni di marzo, ma durante la notte del 15 del mese che più di 500 figure vengono portate e montate nelle piazze e nelle strade della città. Così i cittadini si risvegliano all’interno di una sorta di paese delle meraviglie.

La festa culmina con il grande falò finale: il cremà. È questo il momento in cui tutte le figure che popolano la città vengono bruciate. Le fiamme, la musica in sottofondo, e i fuochi d’artificio in cielo, creano uno spettacolo di fuoco e fiamme che stordisce e incanta.

Las Fallas, Valencia

Las Fallas, Valencia