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Se vuoi fare il pieno di like devi assolutamente visitare questi mercati

È un itinerario inedito e sorprendente quello che ci porta da Londra a Barcellona, passando per Rotterdam, Monaco è Madrid. Un viaggio, questo, alla scoperta dell’identità di queste città, delle culture e delle tradizioni, delle usanze di intere popolazioni. Un’esperienza che si snoda tra colori e profumi che inebriano i sensi fino a stordirli proprio lì, tra i mercati alimentari più suggestivi e caratteristici di tutta Europa.

Formaggi, salumi, pesce e carne, prodotti tipici e caratteristici ci consentono di vivere un’avventura senza pari, quella che ci fa toccare con mano l’anima più autentica di una destinazione, la stessa che possiamo conoscere attraverso i produttori locali e delizie enogastronomiche. Ma sono anche tappe anche da immortalare e da condividere, queste, per mostrare la grande bellezza dei luoghi che esploriamo e per fare anche il pieno di like.

A indicarci le tappe fondamentali del nostro prossimo viaggio ci ha pensato Musement, piattaforma di prenotazione di esperienze di viaggio, che ha stilato l’elenco dei mercati alimentari più popolari sul web, quelli più instagrammati e frequentati, attraverso l’analisi degli hashtag di ben 99 mercati d’Europa. Curiosi di scoprire quali sono i più fotogenici?

Un tour tra i food market d’Europa

Colori, profumi, sapori e tantissimi prodotti: ci accolgono così i food market d’Europa, quelli situati nei centri storici della città, quelli che sono il simbolo della vita urbana, quelli brulicanti di storie, di persone e racconti. E se è vero che la scoperta di una destinazione passa anche e soprattutto per le sue tradizioni gastronomiche è vero anche che nessun posto è meglio del mercato per scoprirle e assaporarle tutte.

Se poi, questi luoghi, sanno trasformarsi anche in cimeli estetici per il nostro feed di Instagram, allora, ecco che diventano inevitabilmente tappe obbligate da aggiungere al nostro itinerario di viaggio alla scoperta del continente europeo.

I mercati più instagrammati e instagrammabili d’Europa

Il Borough Market di Londra non ha bisogno di presentazioni perché quel grande edificio in stile vittoriano, situato proprio nel quartiere centrale di Southwark, è una tappa obbligata per i cittadini e per i viaggiatori che giungono nella capitale dell’Inghilterra e del Regno Unito. E la conferma ci arriva proprio dal fatto che quello di Londra è in cima alla lista dei mercati più instagrammati d’Europa. Formaggi, salumi, carni, vini e tè si snodano su oltre 100 bancarelle messe a disposizione di cittadini e viaggiatori per soddisfare tutti i sensi.

Al secondo posto troviamo anche La Boqueria, il celebre mercato su Las Ramblas a Barcellona, nonché uno dei luoghi più iconici di tutta la città che con i suoi oltre 2000 metri incanta e stupisce la vista, l’olfatto e, naturalmente, anche il palato.

Al terzo posto, ancora sul podio, troviamo il Markthal, il bellissimo e suggestivo mercato coperto di Rotterdam che ospita anche negozi e ristoranti. Seguono il Viktualienmarkt di Monaco di Baviera e Naschmarkt di Vienna, conquistando rispettivamente il quarto e il quinto posto. Più giù troviamo il Torvehallerne di Copenhagen, il mercato di San Miguel a Madrid e Leadenhall Market di Londra. Conquistano il nono e il decimo posto l’Old Spitalfields Market della capitale del Regno Unito e il mercato di Kauppatori di Helsinki.

E l’Italia? I mercati del BelPaese non rientrano nella top ten di quelli più instagrammati, tuttavia quello di Torino Porta Palazzo e il Mercato Centrale di Firenze si sono guadagnati, rispettivamente, la quattordicesima posizione e la diciannovesima.

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Mongolfiera trasformata in una torre di osservazione: succede a Budapest

C’è qualcosa di diverso a Budapest in questi giorni, un grande e gigantesco pallone colorato che svetta verso il cielo in uno dei parchi urbani più frequentati della romantica città tagliata in due dal Danubio. Si tratta di una novità assoluta per i cittadini e i viaggiatori, una mongolfiera che permetterà a chiunque di ammirare la splendida capitale dell’Ungheria dall’alto.

La nuova attrazione di Budapest

I motivi per organizzare un viaggio a Budapest sono tantissimi, dallo splendido e suggestivo Ponte delle Catene, che unisce la zona collinare di Buda con quella pianeggiante di Pest, alla funivia che porta sulla collina del castello, sui luoghi delle magiche visioni, passando per il Museo storico che racconta e ripercorre tutta la storia della città e per la splendida Piazza della Santa Trinità.

Imponente, regale, straordinaria, Budapest è un gioiello da scoprire e riscoprire in ogni giorno dell’anno e in ogni stagione, ma dal 1 maggio 2022 c’è un altro motivo per raggiungerla e viverla intensamente, ed è una mongolfiera trasformata in una torre di osservazione nel centro cittadino.

Per scoprire questa nuova attrazione dobbiamo recarci all’interno del Városliget, anche conosciuto come City Park, il primo parco pubblico del mondo situato nella XIV circoscrizione. L’area, che si estende per oltre 100 ettari, si trova proprio nel cuore della città, vicino a Hősök tere, una delle più importanti piazze della capitale.

Ed è proprio questo uno dei luoghi più imperdibili della città, quello dove si riuniscono ogni giorno gli abitanti di Budapest, lo stesso che i turisti e i viaggiatori raggiungono per fare dei picnic o delle lunghe passeggiate all’insegna del relax e della spensieratezza. Ed è sempre qui che è stata installata una mongolfiera che offrirà la vista panoramica più suggestiva di sempre su Budapest a un’altezza di 150 metri.

Una mongolfiera panoramica per Budapest

Inaugurata il 1 maggio del 2022, la mongolfiera di Budapest, ribattezzata Ballon Lookout Tower, è ben visibile sul prato del parco urbano Városliget, sulla collina di Mimoza. Il grande pallone resterà lì per offrire un volo panoramico a chiunque desideri vedere la città dall’alto, con l’obiettivo di attirare turisti e viaggiatori a scoprire le meraviglie di Budapest e a vivere esperienze uniche.

La mongolfiera, che occupa un’area del parco di 10000 metri quadrati, svolge il ruolo di una torre panoramica in movimento, una sorta di navetta di andata e ritorno verso il cielo che porta grandi e bambini a un’altezza di 150 metri in pochi minuti. L’aeromobile potrà ospitare fino a un massimo di trenta persone per ogni volo, anche se in realtà non si tratta di un vero e proprio volo dato che il mezzo resterà fissato a terra con delle corde, garantendo così elevati standard di sicurezza.

L’esperienza durerà in tutto dieci minuti: cinque per la salita e altri cinque di sospensione nel cielo, un timing perfetto per ammirare il panorama e scattare le istantanee più belle della città dall’alto.

Le prime fotografie diffuse dell’attrazione fanno già sognare, e se a guardare quella mongolfiera vi pare di averla già vista non vi sbagliate. La società francese che ha realizzato il grande aeromobile si è ispirata ad Aerostato, un dipinto su tela firmato dal pittore Pál Szinyei-Merse.

La nuova torre di osservazione di Budapest è una mongolfiera

La nuova torre di osservazione di Budapest è una mongolfiera

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In Europa esiste un palazzo di cristallo che sembra uscito da una fiaba

Cenerentola aveva la sua scarpetta di cristallo, Madrid ha un intero palazzo, un edificio all’interno del quale si snodano flora, fauna, storia e bellezza proprio lì, nel cuore della capitale al centro della Spagna, nella vivace ed elegante città dei grandi viali, dei giardini e dei parchi lussureggianti.

Ed è proprio in uno di questi parchi che ci rechiamo oggi, nonché in uno dei più celebri, caratteristici e iconici della città. Perché è qui, in riva a un lago artificiale situato all’interno del parco del Buen Retiro, che troviamo uno dei monumenti architettonici più belli e suggestivi di tutta Madrid: il Palazzo di Cristallo.

La struttura, realizzata interamente in metallo e vetro nel XIX secolo, è uno splendido esempio di stile vittoriano. La sua funzione originaria era quella di ospitare una delle più importanti mostre floristiche del mondo. Oggi, invece, l’edificio celebra la bellezza che ci circonda attraverso esposizioni e installazioni artistiche che incantano.

Palazzo di Cristallo, Madrid

Palazzo di Cristallo, Madrid

C’era una volta il Palazzo di Cristallo

Era il 1887 quando veniva inaugurato il Palazzo di Cristallo di Madrid, oggi uno dei monumenti più fotografati della città,  progettato dall’architetto Ricardo Velázquez Bosco per diventare la serra di una specie vegetale esotica e pregiata importata dalle Filippine.

Ispirato al celebre Crystal Palace di Londra, realizzato in occasione della Grande Esposizione anni prima, l’architettura spagnola fu costruita proprio con l’obiettivo di ospitare la grande mostra floristica e poi per essere smontata e spostata altrove.

E invece il Palacio de Cristal, come lo chiamano i madrileni, è rimasto sempre lì, ieri e oggi, per permetterci di godere della grande bellezza, fuori e dentro. La straordinaria serra trasparente, realizzata in vetro ed acciaio, si trova all’interno del Parco del Buen Retiro, proprio sulla riva di un lago artificiale che fa sfondo perfetto di un’esperienza romantica e fiabesca.

Perché è un’atmosfera idilliaca, quella che si vive in prima persona dentro e fuori. Con le pareti e i soffitti interamente di vetro, tutto il verde lussureggiante del parco sembra entrare direttamente nella struttura, diventando la cornice perfetta e inedita delle mostre e delle esposizioni che si tengono periodicamente all’interno del palazzo.

Palazzo di Cristallo, Madrid

Palazzo di Cristallo, Madrid

Cosa fare e cosa vedere nel Palazzo di Cristallo

Il Palazzo di Cristallo di Madrid oggi è diventato un luogo dove flora, fauna e arte convivono e stupiscono. Entrare all’interno della struttura, indipendentemente dalle mostre o le esposizioni allestite, è un’esperienza che lascia senza fiato.

Quando il sole splende alto nel cielo, infatti, i suoi raggi fanno brillare gli interni creando giochi di luci, riflessi e colori che incantano e stupiscono. A questi si aggiungono gli alberi e gli arbusti che circondano la struttura e che creano un paesaggio fiabesco. Questo gioiello architettonico, infatti, è circondato da oltre 100 ettari di verde dove si snodano ippocastani che svettano verso il cielo e si riflettono sulle ladre di vetro decorate da fregi e ceramica.

Restaurato nel 1975, e riportato ai suoi antichi splendori, il Palazzo di Cristallo oggi è bello come ieri. Ogni tanto, il suo pavimento, viene coperto da un sottile strato d’acqua: i visitatori sono invitati a camminare al suo interno senza scarpe e ad ammirare i riflessi della struttura che si stagliano proprio sotto ai loro piedi. L’esperienza magica ha inizio.

Palazzo di Cristallo, Madrid

Palazzo di Cristallo, Madrid

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Stop a tutte le restrizioni anche in questa meta da sogno

È una delle mete più ambite dell’estate, un paradiso di storia, cultura, mare dalle mille sfumature, spiagge da sogno e cibo sublime. Un Paese di cui è impossibile non innamorarsi e che ora, visto l’alto tasso di vaccinazione, ha deciso di rimuovere (a breve) la maggior parte delle restrizioni di viaggio legate la Covid.

Grecia: stop al Green Pass

Stando a quanto dichiarato dal ministro della Salute greco, Thanos Plevris, tutte le limitazioni vigenti in Grecia verranno eliminate nei prossimi due mesi e per tutto il periodo estivo.

In particolare, a partire dal giorno 1 maggio e fino al 31 agosto, non sarà più necessario presentare i certificati di vaccinazione o di guarigione della malattia o un test negativo (il Green Pass) al Covid per l’accesso ai luoghi chiusi, come bar e ristoranti. Ma non solo, la capacità di tutti i diversi locali tornerà al 100%.

Una decisione presa sulla base dei dati epidemiologici e sui suggerimenti degli esperti. È bene sapere, però, che i dettagli di tale scelta devono ancora essere precisati in un provvedimento normativo, che verrà adottato a ridosso di tale data.

Stando a quanto si apprende, il Green Pass da vaccinazione, guarigione o da test negativo rimarrà comunque obbligatorio per fare ingresso nel Paese. Allo stesso tempo, però, non è più richiesta la compilazione del PLF e non esiste più la possibilità di essere soggetti a un controllo a campione all’aeroporto eseguito con tampone rapido.

Rimangono comunque in vigore, in caso di positività al Covid sul territorio greco, le misure che prevedono un periodo di quarantena obbligatoria.

Stop anche alle mascherine, ma non ovunque

Dall’1 giugno, molto probabilmente, verrà eliminato anche l’obbligo di indossare le mascherine protettive al chiuso. Ma ci saranno alcune specifiche eccezioni poiché dovranno continuare a essere portate in luoghi specifici per tutta l’estate (e probabilmente anche oltre):

  • su tutti i mezzi di trasporto pubblico, quindi autobus, treni, navi al chiuso e aerei;
  • negli ospedali;
  • nelle case di riposo per tutelare i soggetti più a rischio.

In sostanza, la Grecia sta per lanciare un vero e proprio “liberi tutti”, ma solo per l’alta stagione. Molto probabilmente, infatti, le restrizioni torneranno in vigore a settembre, stando a quanto dichiarato dal ministro della Salute Thanos Plevris.

Questa mossa si rivela, quindi, l’occasione per risanare i bilanci del settore turistico, travolto dall’emergenza sanitaria. Una scelta comprensibile, soprattutto considerando che l’economia della Grecia dipende per circa il 20% dal turismo, settore che rappresenta un posto di lavoro su 5.

Tuttavia, non si può sottovalutare che questa nuova condizione porterà, presumibilmente, a un boom di prenotazioni con conseguenti nuovi picchi di contagi. Del resto, la pandemia ha dimostrato più volte come, abbassando i livelli di prevenzione e attenzione, il virus circoli più facilmente creando una crescita esponenziale dei contagi.

Ma la Grecia non è l’unico Paese in procinto di eliminare le restrizioni. Molte altre destinazioni europee lo hanno già fatto (potete leggere qui quali sono i Paesi in questione), così come altrettante mete extra Ue (qui l’approfondimento a tal proposito).

Se invece volete sapere quali regole rispettare al rientro in Italia dall’estero potete cliccare qui.

grecia stop green pass

Isola di Zante, Grecia

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Croazia Europa itinerari culturali litorali mare Viaggi Wanderlust

Ogni anno in Croazia appaiono meravigliose opere d’arte sulla sabbia

Sappiamo bene che un viaggio in Croazia può trasformarsi in un’esperienza memorabile, perché la terra del mare, della natura lussureggiante, delle cascate straordinarie e dei muretti a secco sa stupire, e lo fa con le sue architetture meravigliose, con i borghi e con quegli scorci che si aprono davanti agli occhi di guarda per incantare.

Ma un viaggio nel Paese bagnato dal mare Adriatico da una parte, e attraversato dalle Alpi Dinariche dall’altra, può incantare in nuovi e inediti modi. Una semplice passeggiata in spiaggia, per esempio, ci trasforma negli inconsapevoli protagonisti di una grandiosa opera di land art che porta la firma di Nikola Faller.

È lui che può rendere il nostro viaggio ancora più spettacolare. È sempre lui che con i suoi capolavori d’arte, effimeri e transitori, ci permette di osservare la grande bellezza del territorio da un altro punto di vista e di immortalarla attraverso istantanee uniche. Ecco dove e quando ammirare le opere di land art di Nikola Faller.

ikola Faller disegna spettacolari geometrie sulla spiaggia del fiume Drava

ikola Faller disegna spettacolari geometrie sulla spiaggia del fiume Drava

Da Opuzen al resto del Paese

Di Nikola Faller, l’artista croato che crea opere d’arte di land art mutevoli ed effimere da 7 anni, se ne parla già da un po’. Nel 2019, infatti, è stato lui a realizzare spettacolari disegni geometrici lungo gli infiniti banchi di sabbia situati alla foce del fiume Neretva.

In quel caso l’appuntamento era imperdibile: l’artista croato aveva realizzato quelle opere di land art per lo Zen OpuZen Art Festival, una manifestazione che mette in scena sculture, graffiti e performance di strada e che si tiene ogni anno a Opuzen, con l’obiettivo di valorizzare le meraviglie naturali del territorio che gli ha dato i natali.

Eppure da 7 anni a questa parte, di creare opere d’arte mutevoli e destinate a stupire, Nikola Faller non ha mai smesso. Ed ecco che un viaggio in Croazia, che di per sé è già un sogno che si avvera, si trasforma improvvisamente in un’esperienza immersiva in questi capolavori artistici che celebrano il connubio tra uomo e natura, che valorizzano le bellezza di questa terra attraverso il prezioso strumento dell’arte.

ikola Faller disegna spettacolari geometrie sulla spiaggia del fiume Drava

ikola Faller disegna spettacolari geometrie sulla spiaggia del fiume Drava

Dove vedere le opere di land art di Nikola Faller

In autunno sono le foglie a trasformarsi nei preziosi strumenti che danno vita a spettacoli meravigliosi all’interno di parchi e giardini in Croazia. Durante il resto dell’anno, invece, le spiagge vuote e meno affollate diventano i palcoscenici di grandiose opere d’arte che danno il meglio di sé con la vista dall’alto.

Quando e dove vedere le opere di land art di Nikola Faller è un po’ un mistero che fa parte dell’effetto sorpresa che si prova quando ci si ritrova davanti a un suo disegno. Come se si trattasse di una caccia al tesoro, le opere appaiono e scompaiono da una parte all’altra del Paese.

Se siamo fortunati, anche una semplice passeggiata sulle spiagge del Paese potrà condurci davanti a questa meraviglia, magari appena realizzata oppure già modificata dal vento e dall’acqua.

Quello che possiamo dirvi con certezza, invece, è che Nikola Faller è già stato sui banchi di sabbia della foce del fiume Neretva, sulla spiaggia del fiume Drava a Osijek e sulla Riviera Ušće Neretve . Qui sono apparsi disegni geometrici e perfetti che ricordano gli studi di Leonardo da Vinci e questo non è un caso. L’artista croato, infatti, indaga attraverso la sua arte il rapporto che esiste tra matematica e natura.

Il risultato è unico, straordinario e lascia senza fiato: opere d’arte transitorie si palesano con una perfezione simmetrica che lascia sbalorditi. E sono bellissime.

ikola Faller disegna spettacolari geometrie sulla spiaggia del fiume Drava

ikola Faller disegna spettacolari geometrie sulla spiaggia del fiume Drava

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I Paesi europei che hanno rimosso le restrizioni Covid

Più l’estate si avvicina e più, finalmente, la vita sembra tornare alla normalità. Complice anche l’alto tasso di vaccinazione, molti Paesi europei si apprestano ad abbattere tutte le restrizioni di viaggio legate al Covid, anche per chi proviene da Paesi terzi.

Repubblica Ceca, tutti possono viaggiare normalmente

A partire dal 9 aprile 2022 non è più richiesto alcun tipo di certificazione per entrare nel in Repubblica Ceca, regola che vale anche per i viaggiatori provenienti da Paesi extra-Ue.

Chi raggiunge questo Paese dell’Europa centrale via aereo, è bene che sappia che le compagnie aeree possono comunque imporre misure più restrittive ai fini di consentire l’imbarco.

Sul territorio, invece, a partire dal 14 aprile 2022 non è più obbligatorio indossare una mascherina FFP2 o KN95 sui mezzi di trasporto pubblici, mentre rimane necessaria per fare ingresso nelle strutture sanitarie.

Tutte le persone risultate positive al Covid-19 durante il loro soggiorno in Repubblica Ceca devono sottoporsi a un periodo minimo di isolamento di 7 giorni, che non può essere abbreviato neppure in assenza di sintomi o in presenza di un test negativo.

Chi ha avuto un contatto stretto con un positivo, non è automaticamente sottoposto a quarantena. Gli italiani in viaggio, però, devono sapere che al momento in questo Pese non esistono Covid Hotel, né strutture predisposte all’accoglienza di turisti che risultino positivi al Covid.

Gli alberghi cechi, di solito, rifiutano ospiti positivi al Covid. In caso di positività i nostri concittadini possono fare rientro in Italia, con mezzo privato e soltanto dopo aver ricevuto un’autorizzazione speciale dalla ASL di appartenenza. In sostanza, in caso di positività al Covid, l’unica soluzione possibile – a proprie spese – è la prenotazione di un appartamento.

Danimarca, via libera

A partire dal 29 marzo 2022, la Danimarca ha abolito ogni restrizione residua all’ingresso nel Paese per ragioni legate al Covid. Pertanto, i non vaccinati e i non guariti, provenienti da paesi extra-UE ed extra-Schengen, non sono più sottoposti all’obbligo di effettuare un test anti-Covid nelle 24 ore successive all’arrivo nel Paese.

Resta confermato che non si applicano restrizioni a coloro che arrivano in Danimarca dai Paesi UE/Schengen. È bene sapere, però, che le Autorità danesi hanno la facoltà di attivare la clausola del cosiddetto “emergency brake” in caso di insorgenza di nuove varianti del virus Covid-19.

Via le restrizioni anche in Ungheria e in Islanda

Da lunedì 7 marzo 2022 le restrizioni di viaggio e di ingresso in Ungheria sono state eliminate. Ciò vuol dire che è di nuovo possibile entrare ne Paese senza necessità di Green Pass, certificati di guarigione o test anti-Covid.

Stessa situazione in Islanda, ma a partire dal 25 febbraio 2022: sono state revocate le misure di controllo connesse alla pandemia, comprese quelle relative all’ingresso nel Paese.

Irlanda e Norvegia, via qualsiasi restrizione

Da domenica 6 marzo 2022 le restrizioni di ingresso in Irlanda sono state eliminate. In poche parole, i viaggiatori in entrata non sono più tenuti a mostrare alcuna prova della vaccinazione o prova di guarigione o risultato negativo del test PCR all’arrivo.

Non sono altresì richiesti test Covid-19 post-arrivo o requisiti di quarantena per chi arriva in Irlanda, e non vi è più la necessità di compilare il Passenger Locator Form.

In Norvegia, invece, a partire dal 12 febbraio 2022 tutte le misure di controllo legate alla pandemia, anche sugli ingressi nel Paese, sono state abolite. Dal 2 marzo 2022 sono state revocate anche le ultime misure sull’ingresso nelle Isole Svalbard.

Polonia, restrizioni revocate ma attenzione

Restrizioni annullate anche in Polonia dove, a partire dal 28 marzo 2022, non sussiste più l’obbligo di esibire, varcato il confine, alcun certificato attestante l’avvenuta vaccinazione, guarigione o effettuazione di un test negativo.

A prescindere dal Paese di partenza, a chi viaggia in aereo verso la Polonia potrebbe essere richiesta la compilazione di un Passenger locator form on-line. Nell’impossibilità di compilare tale modulo, si potranno utilizzare i formulari cartacei forniti dal personale di bordo delle compagnie aeree.

Per necessità di assistenza sul territorio polacco, le Autorità sanitarie (NFZ) hanno attivato un’infolinea dedicata alla situazione sanitaria, raggiungibile al numero 800 190 590, ma solo ed esclusivamente chiamando da utenza telefonica polacca.

Infine, è stato introdotto il divieto temporaneo di permanenza nella zona lungo il confine con la Bielorussia. Divieto che rimane in vigore fino al 30 giugno 2022 (con possibilità di essere prorogato).

Rimane inoltre in vigore la necessità di portare sempre con sé un documento d’identità, così come il divieto di portare armi di qualsiasi tipo, anche se scariche. Si evidenzia che chiunque permanga nella zona a cui si applica il divieto è punibile con una pena detentiva o un’ammenda.

Romania, Slovenia e Svezia: addio restrizioni

Dal 9 marzo 2022 anche l’ingresso in Romania non è più soggetto a restrizioni. Ai viaggiatori in entrata, quindi, non è richiesto il Certificato digitale Covid-19.

Buone notizie anche dalla Slovenia dove, a partire dal 19 febbraio 2022, sono state eliminate tutte le misure restrittive per l’ingresso nel Paese: non è più necessario il Green Pass.

Tuttavia, per gli arrivi da Paesi terzi ai punti di frontiera Schengen della Slovenia si continuano ad applicare le Raccomandazioni UE riguardanti le restrizioni temporanee ai viaggi non essenziali, in base alle quali i viaggi in UE per motivi non essenziali sono consentiti alle persone vaccinate e a coloro che provengono da determinati Paesi.

Infine, dal 1° aprile 2022 anche per entrare in Svezia non è più necessario presentare la Certificazione Digitale Covid Ue a prescindere dal Paese di provenienza.

A breve rimuoverà tutte le restrizioni anche la Grecia

Oltre ai Paesi sopra menzionati, anche la Grecia si appresta a eliminare le restrizioni di viaggio legate al Covid. Il ministro della salute, Thanos Plevris, ha infatti spiegato che le ultime restrizioni verranno cancellata a breve.

In sostanza, l’obbligo di esibire certificati di avvenuta vaccinazione o test negativi sarà totalmente revocato dal 1 maggio. Eventuali modifiche saranno rivalutate a settembre.

Dall’1 giungo, invece, non sarà più obbligatorio l’uso di mascherine negli ambienti al chiuso, salvo qualche piccola eccezione.
Tutti i limiti al numero di persone autorizzate a riunirsi al chiuso ancora in vigore saranno invece revocati il 1 maggio.

Dall’altro lato, alcuni Paesi come il nostro, la Spagna, Francia, Portogallo e Germania continuano a mantenere alcune restrizioni. Per maggiori informazioni sulle regole da seguire per l’ingresso in Italia dall’estero cliccate qui.

Se invece volete sapere quali sono i Paesi extra Ue in cui non serve più il Green Pass potete leggere questo nostro approfondimento.

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Migliori viaggi in treno da fare in Europa, c’è anche l’Italia

L’Europa ospita una rete ferroviaria superba, che offre viaggi davvero spettacolari che già da soli possono essere una vacanza in sé. La CNN celebra alcuni dei tragitti più belli ed emozionanti, che portano alla scoperta di paesaggi europei unici e sorprendenti, inclusi quelli italiani, tra i protagonisti di questo racconto su binari senza tempo.

I migliori viaggi in treno da fare in Italia per la CNN

“Solo in Italia uno dei percorsi principali del Paese può essere così bello”. Esordisce così Julia Buckley, giornalista della CNN, parlando del viaggio in treno che va da Firenze a Orvieto e da qui a Napoli, dove si svelano allo sguardo “alcuni dei paesaggi più classici d’Italia”. Arrivare in treno a Firenze è già un viaggio che lascia a bocca aperta: la stazione di Santa Maria Novella si trova, infatti, a pochi passi dalla Basilica, capolavoro del Rinascimento fiorentino, riconoscibile per la sua facciata in marmo bianco e verde scuro. Si attraversa poi l’Arno, prima di immergersi nei colori dei paesaggi della Toscana, con le colline che fanno capolino su entrambi i lati.

“Siediti a sinistra per la vista delle cime frastagliate dell’Appennino; scegli i posti a destra e vedrai Orvieto, una delle più belle città antiche dell’Italia centrale, scolpita su una roccia di tufo dalla civiltà etrusca”, suggerisce Buckley. Arrivando a Roma, i passeggeri possono ammirare le antiche mura della città. Lasciata la Capitale, il viaggio prosegue verso Napoli, che accoglie con una vista spettacolare del Vesuvio mentre ci si addentra nella sua storia millenaria.

Da non perdere, per la CNN, anche il viaggio in treno che va da Nizza a Ventimiglia, toccando Francia, Principato di Monaco e Italia. Un percorso che raccoglie tre Paesi in meno di un’ora, regalando vedute mozzafiato dello scintillante Mediterraneo, e attraversando alcune delle sue città più deliziose. Si toccano alcune delle città più famose della Costa Azzurra, come Èze e Mentone, godendo di una vista privilegiata di Montecarlo, fino ad approdare a Ventimiglia, tappa della Ferrovia delle Meraviglie. “Saprete di aver raggiunto l’Italia quando sentirete il profumo delle bouganville in fiore invadere l’aria”, commenta Julia Buckley.

I viaggi in treno più belli d’Europa

Tra i tragitti in treno più belli d’Europa secondo la CNN c’è quello da Barcellona al Montserrat, in Spagna. La linea ferroviaria di oltre 35 miglia attraversa la campagna fino ai piedi della montagna della Catalogna, dove i vagoni della ferrovia a cremagliera trasportano i passeggeri dal 1892 (con una pausa dal 1957 al 2003).

L’Italia ricompare anche nel viaggio a bordo del famoso Semmering, in Austria. Si tratta di una delle più spettacolari ferrovie panoramiche d’Europa, da cui si ammirano paesaggi mozzafiato. Inizia in Bassa Austria e arriva in Stiria, ed è stata la prima ferrovia ad essere inclusa tra i Patrimoni dell’Umanità UNESCO. Per la CNN è assolutamente da prendere se si sta viaggiando tra Vienna e Venezia, così da godere di un tragitto ancora più stupefacente tra due delle più belle città europee.

Chi ama le avventure nordiche, non può perdersi la Ferrovia di Bergen, considerato uno dei migliori viaggi in treno al mondo. Si snoda tra Oslo e Bergen attraversando l’Hardangervidda, il più elevato altopiano montuoso d’Europa. Si collega, inoltre, alla straordinaria Ferrovia di Flåm, una delle linee ferroviarie più ripide del pianeta.

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Bruxelles: i giardini delle meraviglie spalancano le porte

Sono solo tre le settimane che abbiamo a disposizione per entrare, attraversare e osservare quelle che sono tra le più grandi serre del mondo, un vero e proprio giardino delle meraviglie che ospita e conserva da secoli alcune delle piante più rare e pregiate della terra. Benvenuti nelle Serre Reali di Laeken.

Ci troviamo a pochi chilometri da Bruxelles, 5 per la precisione. È qui che durante lo straordinario risveglio della natura in primavera, che si trasforma in una vera e propria attrazione di viaggio per i cittadini di tutto il mondo, che le serre reali aprono le porte per pochi giorni.

Ed è proprio questa parziale accessibilità a rendere questo microcosmo così speciale. La scelta di limitare le visite a un solo periodo all’anno è fatta proprio per mantenere inalterato il fragile equilibrio che caratterizza ogni specie vivente che ha trovato nelle Serre Reali di Laeken la sua casa.

Serre Reali di Laeken

Serre Reali di Laeken

C’era una volta il giardino del re Re

Correva l’anno 1873 quando, l’architetto Alphonse Balat venne chiamato dal Re Leopoldo II per progettare un complesso di serre all’interno del castello di Laeken che doveva essere l’ultimo tassello della sua residenza belga. La richiesta era chiara, quella di creare un luogo straordinario destinato a incantare negli anni a venire. E così è stato fatto.

Le Serre Reali di Laeken, costruite secondo i dettami dell’Art Nouveau, si configurano come una piccola e grandiosa città di vetro incastonata in un panorama che lascia senza fiato. Padiglioni monumentali si alternano a cupole di vetro, ampi portici e vetrate dalle linee sinuose, che creano un paesaggio ondulato e fuori dall’ordinario.

Straordinarie all’esterno, incantate all’interno. Le serre di Bruxelles sono nate per ospitare la collezione privata delle piante del Re, e da quel giorno di tanti secoli fa non hanno mai smesso si assolvere questo dovere. Oltre alle collezioni antiche, che vivono ancora qui oggi, si aggiungono tutta una serie di esemplari rari e preziosi che provengono da ogni parte del mondo.

Serre Reali di Laeken

Serre Reali di Laeken

Serre Reali di Laeken: cosa vedere e quando andare

Le Serre Reali di Laeken rappresentano davvero un unicum in tutto il mondo, non solo perché sono ospitate all’interno di un edificio che è diventato col tempo un gioiello dell’Art Nouveau, ma anche perché le collezioni di piante lo trasformano in una dele più grandi serre del mondo.

Una tappa imperdibile e imprescindibile in un viaggio a Bruxelles, dato che si trova solo a 5 chilometri dalla capitale, sia per le sue fattezze architettoniche che per la presenza di piante rare e uniche. C’è solo un momento dell’anno, però, in cui questi giardini delle meraviglie aprono le porte ai visitatori consentendo l’esplorazione di quell’immenso complesso che si snoda per oltre 3 ettari.

È qui, tra i padiglioni e i viali alberati, che troviamo le piante africane, le palme, le rose e le azalee nonché la più grande collezione di camelie. Alcune specie sono conservate nel giardino principale, quelle che invece richiedono in una manutenzione speciale sono protette nelle serre.

Sono tantissime, infatti, le cure che un’abile squadra di giardinieri dà alle piante ogni giorno, da anni, per preservare questo microcosmo naturale di bellezza. Un universo al quale possiamo accedere durante quel breve periodo di primavera. Tra aprile e maggio, infatti, le porte delle Le Serre Reali di Laeken si aprono a tutti. Ed è in quel momento che possiamo vedere avverarsi la magia.

Serre Reali di Laeken

Serre Reali di Laeken

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Il treno panoramico che attraversa i laghetti della Svizzera

I viaggi in treno sono tra le esperienze più belle che si possano fare, specie se per turismo. E la Svizzera, in questo, è la numero uno. Se alcuni treni sono molto famosi, come il Bernina Express (meglio conosciuto come Trenino rosso del Bernina) o il Glacier Express, ce ne sono altri meno noti, ma non meno belli.

Prendete per esempio la Ferrovia Vigezzina-Centovalli, quella che parte da Domodossola e che arriva a Locarno, sul versante elvetico del Lago Maggiore. È considerata una delle tratte ferroviarie più panoramiche d’Italia. Sul tratto svizzero si può anche proseguire oltre Locarno, andando alla scoperta di un paesaggio davvero da cartolina, che arriva fino al pittoresco Lago di Thun.

Il prossimo treno parte da Locarno il 9 aprile. Si tratta di un treno panoramico, proprio per poter ammirare la bellezza del territorio che si attraversa, fatto di un susseguirsi di gole profonde, montagne selvagge, fiumi e cascate. Una natura prorompente, in cui si inseriscono armoniosamente tanti piccoli borghi disseminati lungo l’intero tragitto.

Viaggio tra i panorami svizzeri

Il treno attraversa la Val Divedro, tra le Alpi Pennine e le Alpi Lepontine, al confine tra Italia e Svizzera, seguendo il fiume Diveria e infilando la galleria del Sempione, lunga 19,8 chilometri, che dal 1906 collega i due Paesi.

Il convoglio risale poi la valle del Rodano, fiancheggiando i soleggiati pendii delle montagne svizzere che sembrano una cartolina vivente. Il treno supera un dislivello di 450 metri prima di arrivare a Goppenstein, nel Canton Vallese, porta d’ingresso alla valle del Lötschen.

Da Kandersteg (siamo già nel Canton Berna), il percorso a bordo del treno conduce a Frutigen, in direzione Nord. Questo percorso è molto famoso: con una pendenza di oltre il 27%, in questo punto si attraversa una galleria elicoidale di 1.655 metri, tunnel bui e viadotti spettacolari. Poco prima di entrare a Frutigen, il treno transita sull’imponente viadotto di Kander, l’opera più fotografata della linea ferroviaria, per poi sfilare davanti al millenario Castello di Tellenburg, ormai in rovina. Da Frutigen, l’itinerario conduce alla bella cittadina di Spiez, nell’Oberland bernese, affacciata sul pittoresco Lago di Thun.

Il pittoresco Lago di Thun

Il Lago di Thun è incastonato in uno scenario alpino da sogno, con vista sulle vette da 4.000 metri e circondato da diversi villaggi, oltre che dalle cittadine di Thun e Spiez. La baia di Spiez, dominata da un bel castello, è a sua volta puntellata da bellissimi vigneti. Navigarlo con il battello nelle giornate di sole è un’esperienza bellissima. Una particolare attrattiva turistica è costituita dalle 12 chiesette romaniche, ormai millenarie, che si ergono tutt’attorno al lago.

La vicina cittadina di Spiez è anch’essa un piccolo gioiello. È dominata dal suo antico castello medievale che, come tutte le cose svizzere, è stato perfettamente restaurato. Si può visitare il castello e anche il centro storico che è davvero molto bello. Poi la sera si sale di nuovo a bordo del treno per fare ritorno a casa, anche se il consiglio migliore, per godersi il viaggio, è di fermarsi almeno una notte.

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Cartolina del Lago di Thun in Svizzera

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Questi sono gli errori più comuni che i viaggiatori fanno quando visitano Parigi

Un viaggio a Parigi è sempre un’ottima idea in ogni momento dell’anno. Durante ogni stagione, infatti, ogni angolo della Ville Lumière sa regalare emozioni uniche e inedite: dalla neve che abbraccia i tetti, gli edifici e la Dama di ferro alla fioritura primaverile che si trasforma in una cornice suggestiva e magica di quella che è la città più romantica del mondo.

E se è vero che un viaggio da solo non può bastare per scoprire l’anima più autentica della capitale francese, è vero anche ci sono degli errori che troppo spesso commettiamo quando esploriamo la città, gli stessi che non ci permettono di goderci a pieno le meraviglie di questo luogo incantato.

A condividere gli errori più comuni fatti dai vacanzieri è stato l’Huffington Post raccogliendo tutta una serie di commenti espressi da parte dei cittadini. Tra buone maniere dimenticate, passi falsi e scelte sbagliate, abbiamo selezionato gli sbagli che anche noi abbiamo commesso almeno una volta durante un viaggio a Parigi. Curiosi di sapere quali sono?

Cercare di fare troppo e in fretta

Uno dei più grandi errori commessi dai vacanzieri a Parigi è la voglia, e l’illusione, di voler vedere tutto in pochi giorni. Se è vero che ci sono luoghi che meritano assolutamente una visita, è vero anche che facendo lo slalom tra le attrazioni principali si rischia di perdere la bellezza e il fascino della capitale di Francia che si nasconde anche, e soprattutto, nelle passeggiate lente, nelle chiacchiere nei bar e nell’osservazione di tutto ciò che ci circonda.

Ed è proprio la cattiva abitudine di voler fare troppo che spinge i viaggiatori a commettere un altro errore, quello di fare le cose velocemente. Dall’imprescindibile visita al Louvre al pranzo in un ristorante caratteristico. Prendetevi il vostro tempo e cercate di assaporare, con tutti i sensi, ciò che la città ha da offrire.

Dimenticarsi delle buone maniere

Più che di errori, in questo caso, si tratta di dimenticanze che possono infastidire gli abitanti di Parigi. Se vogliamo evitare di vedere facce contrariate e sbuffanti, ricordiamoci sempre di salutare. Il bonjour, in questo caso, è d’obbligo quando si entra in un negozio, in un ristorante o quando si intrattiene una conversazione. Una regola universale, quella del saluto, che non possiamo dimenticare quando siamo in vacanza.

E dovremmo anche ricordarci che, in quanto ospiti, dobbiamo in qualche modo adattarci al modo di vivere degli abitanti della città. Quindi evitiamo di parlare a voce troppo alta, sia quando siamo in strada che in un luogo pubblico, prendiamo spunto dai parigini e manteniamo un tono di voce più basso del solito.

Altri consigli per una vacanza indimenticabile

Un’altra manciata di consigli condivisi ci permetteranno di vivere un’esperienza davvero unica a Parigi. Il primo, forse anche scontato, è quello di evitare di prenotare hotel e ristoranti situati proprio sotto la Tour Eiffel. Anche se la scelta può apparire piuttosto allettante, ricordiamoci che questa è una zona molto turistica, non ideale né per le nostre tasche, né per soddisfare la voglia di conoscere l’anima della città.

Meglio allontanarci un po’ e preferire i quartieri più caratteristici e meno centrali. Non dimenticate, inoltre, che l’iconica torre parigina è così alta che potrete vederla anche da molto lontano.

Non dimenticate, infine, di perdervi tra le strade di Parigi, anche se queste sono lontane dal centro. Individuate i mercatini settimanali, i negozi di artigianato e le boulangerie e le patisserie nascoste tra le stradine della città. È qui che si nasconde l’anima più vera della capitale di Francia.